“Compiti per casa” Fare una passeggiata e ammirare la creazione in primavera inoltrata Parrocchia S. Cuore di Gesù e di Maria Via Brigata Casale, 10 - Gorizia tel 0481 530317 Parrocchia Ss. Giovanni di Dio e Giusto Via Aquileia, 14 - Gorizia tel. 0481 22172 [email protected] [email protected] U N I T À P A S T O R A L E S . C U O R E D I G E S Ù E D I M A R I A S S . G I O V A N N I D I D I O E G I U S T O In Cammino Gorizia, 17 maggio 2015 Ascensione di Gesù “Essere testimoni” FAQ - Frequently Asked Questions Di cosa si parla con il sacerdote quando si va ad avvisare che una persona della propria famiglia è morta? È una buona cosa prendere personalmente contatto con i sacerdoti della propria parrocchia per avvisare che una persona della propria famiglia è deceduta. Nei paesi dove è ancora forte un senso di comunità questa comunicazione è legata anche al suono delle campane: le campane suonano “a morto” e coinvolgono quindi tutti nella preghiera. Quando ci si incontra o si telefona al sacerdote in primo luogo si può sfogare un po’ la propria tristezza o comunicare più in generale il proprio stato emotivo: può essere liberante e consolante poter parlare con qualcuno esterno al lutto, ma vicino alla famiglia. Questo incontro può essere l’occasione per raccontare qualcosa del defunto, perché anche la guida della comunità abbia uno sguardo più completa su di una persona. Questo racconto potrà essere utile per l’omelia da svolgere al momento del funerale. Chiaramente compito dell’omelia è annunciare la buona notizia della risurrezione, ma questo annuncio risulta più adeguato se si conosce qualcosa della famiglia che sarà presente alla celebrazione. L’incontro col sacerdote può essere il momento anche per fare una serie di domande pratiche sullo svolgimento delle esequie, soprattutto per chi ha il dono di non dover partecipare spesso a funerali. L’incontro con sacerdote è anche momento per ricevere la buona notizia che la morte non è l’ultima parola sulla propria esistenza e che la vita eterna è la nostra destinazione. Questo annuncio può anche diventare una consolante preghiera fatta insieme. Visita il sito: www.cuoregiusto.it e la pagina Facebook www.facebook.com/cuoregiusto La solennità dell’Ascensione era calendarizzata 40 giorni dopo Pasqua e si celebrava il giovedì successivo alle cinque domeniche di Pasqua; poi la soppressione delle festività infrasettimanali ha condizionato questo riferimento e la festa viene celebrata questa domenica. L’ascensione di Gesù al cielo, come descritto dagli evangelisti, conclude l’esperienza della incarnazione. È toccante quell’atteggiamento degli apostoli che sono ancora con lo sguardo fisso verso il cielo, per contemplare tale avvenimento, e vengono riportati alla realtà della loro missione; sembra di rileggere l’esperienza della trasfigurazione sul monte Tabor. Prima del congedo definitivo, il Maestro affida ai suoi discepoli la grande missione di portare questo annuncio del vangelo in tutte le nazioni della terra. Non si tratta solo di una cultura di vita, alternativa a quella giudaica, ma di una presenza incarnata che prolunga nel tempo della storia lo stile dello stesso Maestro: annunciando la salvezza, la misericordia e il perdono, compiendo gli stessi segni di guarigione, vivendo insieme come fratelli, nella preghiera e nella comunione fraterna. Inizia così il tempo della Chiesa che si incarna nella storia concreta delle comunità che accolgono il vangelo. È così anche la nostra storia di comunità che nel gesto dell’eucaristia contempla il cielo, ma cammina nella storia quotidiana della vita con una missione da realizzare: essere testimoni! Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo (Marco 16,19) Celebrare la Cresima Il gruppo dei ragazzi e ragazze, che oggi sono in “ritiro spirituale” presso il santuario di Merna (Slo), si stanno preparando alla celebrazione del sacramento della Cresima, che verrà loro conferito dal Vescovo, domenica 31 maggio. È un rito specifico che viene inserito nella celebrazione della S. Messa, dopo la “liturgia della Parola” e prima della “liturgia eucaristica”. La collocazione di questo “sacramento” non è casuale, ma risponde ad un preciso significato: si fa tesoro della “Parola” e si inizia il tempo del “sacrificio” della propria vita, con la specificità delle scelte e con l’acquisizione delle proprie responsabilità di fronte alla propria famiglia, alla comunità e alla società intera. È il sacramento della maturità cristiana. L’accompagnamento del “padrino o madrina” riassume questo compito della comunità che educa alla maturità della propria fede e della vita. Siamo convinti di questi orientamenti! Ma questi nostri ragazzi/e sono veramente coscienti di questa responsabilità e si sentono impegnati in questa missione? È una domanda senza una risposta credibile! Ricevono in dono lo Spirito Santo, reso visibile da quel “crisma” che illumina la loro fronte. Se c’è questa disponibilità allora si possono fare grandi cose. È l’augurio che facciamo loro, accompagnato dalla preghiera di tutta la comunità. Formazione Biblica Continua l’itinerario proposto dal biblista don Santi Grasso sui testi evangelici che parlano di misericordia ogni martedì alle 20.30 presso la sala Incontro di Via Veniero 1, parrocchia di S. Rocco. La Caritas per i profughi Domani, lunedì 18/5 alle ore 17.00 presso il Centro Polifunzionale della “Università di Udine”, sito in via Santa Chiara 1, il Centro culturale “Tullio Crali” promuove un incontro-intervista con il dott. Simone Orsolini sul tema dell’accoglienza dei profughi. L’intervista sarà guidata dalla Presidente del Centro, la dott.ssa Maria Rosaria De Vitis Piemonti. È un incontro di formazione e di conoscenza sulla dura realtà di questo fenomeno epocale che vede impegnata in prima linea la Caritas diocesana. È importante conoscere quello che già si sta facendo, ma soprattutto cosa di può fare di più specifico per affrontare questo dramma umanitario. Mese di maggio - preghiera mariana Durante il mese di maggio ci si ritroverà per alimentare la devozione mariana con la preghiera del Rosario. In tutta la diocesi siamo invitati a pregare in modo particolare per i cristiani perseguitati. Ogni giorno alle 18.00 nella cappella del S. Cuore verrà pregato il Rosario animato da alcune famiglie. A partire da lunedì 18/5 fino a venerdì 22/5 alle 20.30 ci sarà la preghiera del Rosario nell’area verde in via Cadore, nel cosiddetto villaggio Fatebenefratelli. Preparazione Cresima Ieri e oggi si è svolto il ritiro dei ragazzi che si preparano alla cresima a Mirenski Grad. Rosario per bambini e ragazzi Giovedì 21/5 alle 17.30 presso l’immagine mariana che si trova nel parco di Villa S. Giusto ci sarà un rosario per i bambini e i ragazzi di tutta l’Unità Pastorale. L’ingresso sarà dal cortile della canonica di S. Giusto, in via Aquileia 14 o dal portone di via Fatebenefratelli, di fronte all’ospedale. Incontro di Pentecoste - Servono ponti, no muri Sabato 23/5, vigilia di Pentecoste, i giovani della diocesi vivranno un momento di comunione e di formazione. Alle 17.00 ci sarà il ritrovo presso la chiesa di S. Valeriano a Gradisca. Ci saranno poi quattro laboratori tematici. Alle 19.30 verrà offerta una cena semplice. Alle 20.30 sulla passerella che collega Gradisca a Sdraussina comincerà la preghiera presieduta dal vescovo Carlo che si concluderà poi nella chiesa di S. Spirito. Gli adulti delle Aggregazioni Laicali pregheranno per i giovani dalle 17.30 alle 21.00 presso la chiesa di S. Spirito. In vacanza insieme Come gli anni scorsi, l’Unità Pastorale, organizza un camposcuola dal 9 al 16 agosto 2015 a Bagni di Lusnizza per i nati dal 2000 al 2005. Indicazioni e preiscrizioni presso i catechisti. Sentirsi famiglia Durante questa settimana, a S. Giusto, abbiamo celebrato il funerale di Gino Roncucci. Un ricordo affettuoso nella preghiera.