La Voce Notiziario Parrocchiale della Comunità di Zanica Buona Pasqua La Voce Festivi 18.00 (vigilia) | 7.00 | 8.00 | 9.30 | 11.00 | 18.00 CAPANNELLE 18.30 (vigilia) | 10.00 PADERGNONE 9.00 Notiziario Parrocchiale Della Comunità Di Zanica Feriali 7.00 Lun | Ven 7.45 Mer 9.00 Lun | Mar | Gio | Ven | Sab 18.00 Lun | Mar | Mer | Gio | Ven CIMITERO | Mar | 20.00 (Maggio) Anno 12 ‐ Numero 3 Pasqua 2014 Stampato in proprio Capannelle 18.30 Mar | Mer | Gio Don Alberto 035. 67 10 29 Don Mattia 035. 305 89 53 Don Pietro 035. 67 50 63 Suore 035. 67 11 07 Oratorio 035. 67 05 58 www.parrocchiazanica.it [email protected] [email protected] [email protected] Direttore Responsabile Don Alberto Mascheretti Grafica e impaginazione Andrea Chimeri Don Mattia Magoni Redazione Don Alberto Mascheretti Ennio Locatelli Fabrizio Colombelli Marco Bassi Valeria Ubbiali Veronica Casanova Don Mattia Magoni Sommario Editoriale pag. 1 La settimana santa: Vietato Assopirsi pag. 2 Pasqua 2014 pag. 4 Celebrazioni penitenziali per la Pasqua pag. 5 Calendario Maggio pag. 6 Vita in Parrocchia: Rosario pag. 7 Messa di prima Comunione e Cresima pag. 8 Libro della Bibbia: Isaia pag. 10 Il Consiglio Pastorale Parrocchiale pag. 12 CPP Verbale pag. 13 Percorso StAzZa pag. 14 Le Confraternite del “Vicariato” pag. 15 Oratorio: Formazione CRE pag. 16 Cinema: Programmazione Aprile pag. 19 Anagrafe pag. 20 editoriale Il vostro Parroco Don Alberto Carissimi, è con grande gioia che auguro a tutti una Buona e Santa Pasqua, ma mi rendo conto che l’augurio per molti potrà suonare come retorico e magari anche provocatorio perché non è nella situazione per vivere una buona Pasqua. Sempre, quando ci sono delle feste, c’è qualcuno che non può goderne a pieno la gioia, ma in questo periodo – che ormai si protrae da diversi anni – il problema riguarda sempre più persone. Le parole che la liturgia proclama sono veramente belle, invitano alla gioia perché “Cristo è risorto, è veramente risorto”, ma noi continuiamo ad avvertire il sapore della morte, della fiducia che viene sempre meno, della speranza che si affievolisce, dell’acredine perché a fronte della fatica di molti, tanti continuano ad essere indifferenti e non sono disposti a rivedere stili di vita che sono sopra le righe. In tanti parlano di sobrietà, di tagli, di spending review purché non tocchi i propri personali interessi, le posizioni acquisite, magari anche non sempre sofferte e faticate. Un turbine nero! Viene in mente quel giorno in cui, affermano gli evangelisti: “Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio” (Mc 15,33) anche allora sconcerto e paura si impossessarono della gente, ma il terzo giorno spuntò un’alba nuova, l’alba della risurrezione. Alle donne ancora affrante, l’angelo chiede: “perché cercate tra i morti Colui che è vivo? È risorto, non è qui!” (Lc 24,5). È racchiuso in queste parole del Vangelo il motivo che mi induce ad augurare comunque Buona Pasqua, perché quel buio che sconcerta ha un limite di tempo, non dura per sempre, da mezzogiorno alle tre del pomeriggio, all’alba del terzo giorno c’è aria nuova. Io non posso pensare che la Parola di Dio, il suo intervento nella storia degli uomini, voglia semplicemente narcotizzare le nostre preoccupazioni, illuderci di qualcosa che non avverrà mai. La Pasqua del Signore, piuttosto, assicura che con Gesù, l’uomo nuovo è nato, è nato il mondo nuovo, il Regno di Dio è iniziato e più nessuno potrà cancellarlo. La strada della sua realizzazione è tracciata e attende di essere percorsa da tutti coloro che pongono la fiducia nel Signore Gesù. Il problema è proprio questo: la strada da percorrere! È una strada che chiede il cambiamento del cuore, la morte dell’egoismo, la disponibilità al sacrificio non degli altri, non della società, ma il mio. È la strada della Settimana di passione. Il mondo, la società, la chiesa, la nostra comunità, la famiglia cambiano se il mio cuore cambia e si lascia abitare dalla presenza di Dio. È proprio il contrario di ciò che vorrebbe l’uomo, che tutto cambi a partire dagli altri. Se è vero che sono tanti a pensarla così e a continuare logiche di prepotenza e di sopraffazione che bloccano il cambiamento, è altrettanto vero che la potenza di Dio e della sua Parola ha la forza del seme che spunta là dove l’uomo lascia che il cuore sia bagnato dalla Grazia e sono tanti, molti di più di quanto pensiamo, gli uomini che stanno percorrendo quella strada tracciata dal Signore. In forza di tutto questo, auguro e ci auguriamo a vicenda Buona Pasqua perché il Risorto porti a tutti il Suo Spirito che rinnova la faccia della terra. Insieme a don Mattia, don Pietro, don Mario e alle Rev.de Suore auguro Buona e Santa Pasqua. 1 celebrare il sacramento della Riconciliazione, momento di speciale adesione alla morte e risurrezione di Cristo, per poter partecipare con maggiore frutto alla Santa Pasqua. LA SETTIMANA SANTA spiegata da Papa Benedetto XVI Vietato Assopirsi! Cari fratelli e sorelle, siamo ormai giunti al cuore della Settimana Santa, compimento del cammino quaresimale. Presto entreremo nel Triduo Pasquale, i tre giorni santi in cui la Chiesa fa memoria del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù. Il Figlio di Dio, dopo essersi fatto uomo in obbedienza al Padre, divenendo in tutto simile a noi eccetto il peccato (cfr Eb 4,15), ha accettato di compiere fino in fondo la sua volontà, di affrontare per amore nostro la passione e la croce, per farci partecipi della sua risurrezione, affinché in Lui e per Lui possiamo vivere per sempre, nella consolazione e nella pace. Vi esorto pertanto ad accogliere questo mistero di salvezza, a partecipare intensamente al Triduo pasquale, fulcro dell’intero anno liturgico e momento di particolare grazia per ogni cristiano; vi invito a cercare in questi giorni il raccoglimento e la preghiera, così da attingere più profondamente a questa sorgente di grazia. 2 A tale proposito, in vista delle imminenti festività, ogni cristiano è invitato a Il Giovedì Santo è il giorno in cui si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. In mattinata, ciascuna comunità diocesana, radunata nella Chiesa Cattedrale attorno al Vescovo, celebra la Messa crismale, nella quale vengono benedetti il sacro Crisma, l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli infermi. A partire dal Triduo pasquale e per l’intero anno liturgico, questi Oli verranno adoperati per i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione, delle Ordinazioni sacerdotale ed episcopale e dell’Unzione degli Infermi. In ciò si evidenzia come la salvezza, trasmessa dai segni sacramentali, scaturisca proprio dal Mistero pasquale di Cristo; infatti, noi siamo redenti con la sua morte e risurrezione e, mediante i Sacramenti, attingiamo a quella medesima sorgente salvifica. Durante la Messa crismale, avviene anche il rinnovo delle promesse sacerdotali. Nel mondo intero, ogni sacerdote rinnova gli impegni che si è assunto nel giorno dell’Ordinazione, per essere totalmente consacrato a Cristo nell’esercizio del sacro ministero a servizio dei fratelli. Accompagniamo i nostri sacerdoti con la nostra preghiera. Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia effettivamente il Triduo pasquale, con la memoria dell’Ultima Cena, nella quale Gesù istituì il Memoriale della sua Pasqua, dando compimento al rito pasquale ebraico. Secondo la tradizione, ogni famiglia ebrea, radunata a mensa nella festa di Pasqua, mangia l’agnello arrostito, facendo memoria della liberazione degli Israeliti dalla schiavitù d’Egitto; così nel cenacolo, consapevole della sua morte imminente, Gesù, vero Agnello pasquale, offre se stesso per la nostra salvezza (cfr. 1 Cor 5,7). Pronunciando la benedizione sul pane e sul vino, Egli anticipa il sacrificio della croce e manifesta l’intenzione di perpetuare la sua presenza in mezzo ai discepoli: sotto le specie del pane e del vino, Egli si rende presente in modo reale col suo corpo donato e col suo sangue versato. Durante l’Ultima Cena, gli Apostoli vengono costituiti ministri di questo Sacramento di salvezza; ad essi Gesù lava i piedi (cfr Gv 13,1-25), invitandoli ad amarsi gli uni gli altri come Lui li ha amati, dando la vita per loro. Ripetendo questo gesto nella Liturgia, anche noi siamo chiamati a testimoniare fattivamente l’amore del nostro Redentore. Il Giovedì Santo, infine, si chiude con l’Adorazione eucaristica, nel ricordo dell’agonia del Signore nell’orto del Getsemani. Lasciato il cenacolo, Egli si ritirò a pregare, da solo, al cospetto del Padre. In quel momento di comunione profonda, i Vangeli raccontano che Gesù sperimentò una grande angoscia, una sofferenza tale da fargli sudare sangue (cfr. Mt 26, 38). Nella consapevolezza della sua imminente morte in croce, Egli sente una grande angoscia e la vicinanza della morte. In questa situazione, appare anche un elemento di grande importanza per tutta la Chiesa. Gesù dice ai suoi: rimanete qui e vigilate; e questo appello alla vigilanza concerne proprio questo momento di angoscia, di minaccia, nella quale arriverà il traditore, ma concerne tutta la storia della Chiesa. È un messaggio permanente per tutti i tempi, perché la sonnolenza dei discepoli era non solo il problema di quel momento, ma è il problema di tutta la storia. La questione è in che cosa consiste questa sonnolenza, in che cosa consisterebbe la vigilanza alla quale il Signore ci invita. Direi che la sonnolenza dei discepoli lungo la storia è una certa insensibilità dell’anima per il potere del male, un’insensibilità per tutto il male del mondo. Noi non vogliamo lasciarci turbare troppo da queste cose, vogliamo dimenticarle: pensiamo che forse non sarà così grave, e dimentichiamo. E non è soltanto insensibilità per il male, mentre dovremmo vegliare per fare il bene, per lottare per la forza del bene. È insensibilità per Dio: questa è la nostra vera sonnolenza; questa insensibilità per la presenza di Dio che ci rende insensibili anche per il male. Non sentiamo Dio – ci disturberebbe – e così non sentiamo, naturalmente, anche la forza del male e rimaniamo sulla strada della nostra comodità. quindi nel Venerdì Santo anche noi Gesù che sale il Calvario, lasciamoci guidare da Lui fino alla croce, riceviamo l’offerta del suo corpo immolato. Infine, nella notte del Sabato Santo, celebreremo la solenne Veglia Pasquale, nella quale ci è annunciata la risurrezione di Cristo, la sua vittoria definitiva sulla morte che ci interpella ad essere in Lui uomini nuovi. Partecipando a questa santa Veglia, la Notte centrale di tutto l’Anno Liturgico, faremo memoria del nostro Battesimo, nel quale anche noi siamo stati sepolti con Cristo, per poter con Lui risorgere e partecipare al banchetto del cielo (cfr. Ap 19, 7-9). Questo è il dramma della nostra redenzione, che Gesù tira in alto la nostra volontà, tutta la nostra avversione contro la volontà di Dio e la nostra avversione contro la morte e il peccato, e la unisce con la volontà del Padre: “Non la mia volontà ma la tua”. In questa trasformazione del “no” in “sì”, in questo inserimento della volontà creaturale nella volontà del Padre, Egli trasforma l’umanità e ci redime. E ci invita a entrare in questo suo movimento: uscire dal nostro “no” ed entrare nel “sì” del Figlio. La mia volontà c’è, ma decisiva è la volontà del Padre, perché questa è la verità e l’amore. Cari amici, abbiamo cercato di comprendere lo stato d’animo con cui Gesù ha vissuto il momento della prova estrema, per cogliere ciò che orientava il suo agire. Il criterio che ha guidato ogni scelta di Gesù durante tutta la sua vita è stata la ferma volontà di amare il Padre, di essere uno col Padre, e di essergli fedele; questa decisione di corrispondere al suo amore lo ha spinto ad abbracciare, in ogni singola circostanza, il progetto del Padre, a fare proprio il disegno di amore affidatogli di ricapitolare ogni cosa in Lui, per ricondurre a Lui ogni cosa. Il Venerdì Santo faremo memoria della passione e della morte del Signore; adoreremo Cristo Crocifisso, parteciperemo alle sue sofferenze con la penitenza e il digiuno. Volgendo “lo sguardo a colui che hanno trafitto” (cfr. Gv 19,37), potremo attingere dal suo cuore squarciato che effonde sangue ed acqua come da una sorgente; da quel cuore da cui scaturisce l’amore di Dio per ogni uomo riceviamo il suo Spirito. Accompagniamo Nel rivivere il santo Triduo, disponiamoci ad accogliere anche noi nella nostra vita la volontà di Dio, consapevoli che nella volontà di Dio, anche se appare dura, in contrasto con le nostre intenzioni, si trova il nostro vero bene, la via della vita. La Vergine Madre ci guidi in questo itinerario, e ci ottenga dal suo Figlio divino la grazia di poter spendere la nostra vita per amore di Gesù, nel servizio dei fratelli. 3 fede non si smarrisca, ma resti saldo in noi e sappia sorreggerci nella prova e darci coraggio e sostegno nella carità. La carità, che si concretizza in modi diversi, è sempre espressione di amore verso il prossimo. Come operatori del Centro di ascolto viviamo una forma di carità che è “l’ascolto” dei bisogni della persona, per accoglierla, sostenerla, incoraggiarla e aiutarla attraverso la comunità che ha così la possibilità di diventare attenta e generosa verso i fratelli più deboli. Non siamo e non ci sentiamo “impiegati” e tantomeno, “tecnici”, ma fratelli che donano un poco del loro tempo nella speranza di poter essere d’aiuto a chi si trova momentaneamente nel bisogno. Pasqua 2014 Volontaria Centro di primo ascolto Anche quest’anno è Pasqua! Di nuovo la gioia dell’annuncio ci raggiunge e ci riempie di speranza. Il peccato e la morte sono stati sconfitti e noi siamo redenti, siamo salvati. Ma davvero questa speranza ci pervade? Davvero la notizia che Gesù è risorto ci infonde fiducia e ci rende testimoni lieti e contagiosi del suo amore tra gli uomini? Abbiamo a volte l’amara sensazione che anche la Pasqua sia diventata una festa tra le altre, della quale si gioisce perché c’è vacanza, si “stacca” dalla scuola o dal lavoro, si prepara un buon pranzo, si organizza una gita… Riusciamo a vedere e a vivere il senso cristiano dell’annuncio pasquale? 4 A questo avrebbe dovuto prepararci il cammino quaresimale e la partecipazione alla Settimana Santa. Mai dobbiamo smettere di approfondire la Parola, di accostarci all’eucarestia, di pregare, perché il senso e il centro della nostra Il nostro servizio è sostenuto dalla fede in quel Cristo risorto che ci dice: “Io sarò sempre con voi” “amatevi come io vi ho amato”. Cogliere il senso della Pasqua è anche cogliere il senso della vita e del modo di vivere la vita. In suo aiuto il cristiano ha ogni giorno a portata di mano quella “frazione del pane” della quale il Signore ha detto: “io sono il pane vivo donato per voi”. Egli l’ha anche detto, nello stesso modo, dell’affamato a cui diamo da mangiare o al quale rifiutiamo il nutrimento: “questo affamato sono io, questo ammalato sono io, questo straniero e prigioniero sono io”. È bello rileggere ogni tanto il capitolo 25 di Matteo: “lo avete fatto a me” e ricordarci che è sull’amore che saremo giudicati. DA CHI ALTRI ANDREMO, SIGNORE? “Da chi altri andremo, Signore? Solo Tu hai parole di vita”, eppur sempre la strada ci porta a fuggire dal monte del sangue. Il sepolcro ha pesante la pietra E il tuo fianco è squarciato per sempre: come dunque possiamo capire il mistero, se tu non lo sveli? Mentre il sole già volge al declino, sii ancora il viandante che spiega le scritture e ci dona il risorto con il pane spezzato in silenzio. Cuore e mente illumina ancora Perché vedano sempre il tuo volto E comprendano come il tuo amore Ci raggiunge e ci spinge più al largo. A te, Cristo, risorto e vivente, dolce amico che mai abbandoni con il Padre e lo Spirito santo noi cantiamo la gloria per sempre. CELEBRAZIONI PENITENZIALI PER LA PASQUA Martedì 15 ore 10.00 Preparazione comunitaria e riconciliazione adulti ore 15.00 Celebrazione riconciliazione medie - 16.45 Gruppo Gerusalemme ore 20.30 Preparazione comunitaria e riconciliazione adulti, giovani e adolescenti Mercoledì 16 ore 10.00 Celebrazione riconciliazione adulti Venerdì 18 ore 9.00-12.00 e ore 15.00-18.30 Celebrazione riconciliazione (quando non si è impegnati nelle celebrazioni) Sabato 19 ore 9.00-12.00 e 15.00-18.30 Celebrazione riconciliazione (quando non si è impegnati nelle celebrazioni) Alle Capannelle Mercoledì 16 ore 17.30 Confessioni per giovani e adulti Sabato 19 ore 15.00 Confessioni per giovani e adulti (fino alle 16) DOMENICA DELLE PALME ore 9.15 nel cortile dell’oratorio BENEDIZIONE DEI RAMI DI ULIVO Processione verso la chiesa / S. Messe come da orario festivo TRIDUO PASQUALE GIOVEDÌ SANTO ore 16.30 Prepariamo la Cena del Signore - Celebrazione con i ragazzi ore 20.30 MESSA “NELLA CENA DEL SIGNORE” ore 22.00 Veglia eucaristica VENERDÌ SANTO ore 9.00 Lodi ore 11.00 Preghiera dei ragazzi delle elementari e delle medie ore 12.00 Ufficio delle Letture ore 15.00 Le sette parole di Gesù in Croce ore 20.30 AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESÙ Processione con la statua del Cristo morto e dell’Addolorata SABATO SANTO ore 9.00 Lodi mattutine Durante la giornata: Visita e bacio del Cristo morto ore 11.30 Benedizione delle uova in Chiesa Parrocchiale, i ragazzi consegnano le rinunce quaresimali ore 20.30 solenne VEGLIA PASQUALE nella Risurrezione DOMENICA DI PASQUA ss. messe: ore 7.00 - 8.00 - 9.30 - 10.00 (Capannelle) - 11.00 - 18.00 Lunedì dell’Angelo ss. messe: ore 8.00 - 9.30 - 10.00 (Capannelle) - 18.00 Alle Capannelle GIOVEDÌ SANTO ore 20.00 MESSA “NELLA CENA DEL SIGNORE” VENERDÌ SANTO ore 15.00 Via Crucis ore 20.00 AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESÙ SABATO SANTO Durante la giornata Visita e bacio del Cristo morto ore 14.30 Benedizione delle uova ore 20.30 VEGLIA PASQUALE nella Chiesa Parrocchiale a Zanica 5 MAGGIO 2014 1 GIO FESTA DELLA FAMIGLIA 20.00 S. Messa apertura Mese di Maggio Madonna dei Campi 2 VEN FESTA DELLA FAMIGLIA 20.45 Incontro genitori Gruppo Corinto FESTA DELLA FAMIGLIA 3 SAB 4 DOM 5 LUN 6 MAR 7 MER 8 GIO 9 VEN 20.00 Messa al Cimitero 20.45 Formazione animatori CRE 20.30 Rosario nei quartieri 20.45 Incontro genitori Gruppo Corinto 10 11 12 13 SAB 16.45 Riconciliazione Comunicandi 20.45 Riconciliazione genitori Comunicandi 14.30 Prove in chiesa Comunicandi DOM 9.30 MESSA DI PRIMA COMUNIONE LUN 20.45 Consiglio Affari Economici MAR 14 15 16 17 18 MER 14.30 Incontro sacerdoti della parrocchia 20.00 UFFICIO COMUNITARIO Cimitero 20.45 Formazione Animatori CRE 20.30 Rosario nei quartieri GIO 20.00 UFFICIO COMUNITARIO Cimitero Capannelle VEN SAB DOM FAMILY DAY Gruppo Corinto consegna della luce 9.30 S. Messa e incontro bambini Gruppo Betlemme 16.00 Battesimi 19 LUN 20 MAR 21 MER 22 GIO 23 VEN 24 SAB 25 DOM 26 LUN 27 MAR 6 FESTA DELLA FAMIGLIA Dono S. Nicolò 28 MER 29 GIO 30 VEN 31 SAB 20.00 Messa cimitero 20.45 Formazione Animatori CRE 20.30 Rosario nei quartieri 20.45 Incontro Gruppo Missionario 15.00 Riconciliazione Cresimandi 20.45 Riconciliazione genitori padrini e madrine Cresimandi 11.00 CELEBRAZIONE CRESIMA 20.45 Consiglio dell’Oratorio 20.45 Incontro Confratelli 14.30 Incontro sacerdoti della parrocchia 20.00 Messa Cimitero 20.30 Incontro UNITALSI 20.45 Formazione Animatori CRE 20.30 Rosario nei quartieri 20.45 Incontro di Verifica Catechisti Ultimo incontro TU GHEDAR FESTA CAPANNELLE FESTA CAPANNELLE FESTA CAPANNELLE vita in Parrocchia ROSARIO medicina dell'anima Preghiera serale nei quartieri La vena creativa di Papa Francesco ha plasmato un’altra immagine: quella della medicina per la folla che gremiva piazza San Pietro domenica 17 novembre 2013. Il Papa ha fatto il “farmacista” dell’anima e ha consigliato la medicina del Santo rosario. La scatolina mostrata dal Santo Padre conteneva una corona adatta anche per la preghiera alla Divina Misericordia. Ecco una delle chiavi per comprendere la costante allegria del nostro Papa. La devozione alla Madonna porta gioia. E perché? Perché sì. L’invocazione a Maria come causa della nostra letizia è quanto mai appropriata. Sappiamo che Lei è Madre nostra e conosciamo molti motivi teologici che giustificano questa verità ma è l’esperienza che parla. Quando durante la giornata recito il Rosario e la sera faccio l’esame di coscienza avverto un senso di allegria pensando che in quel giorno sono riuscito a offrire quella preghiera alla Madonna. Se mi accorgo di averla dimenticata ho un moto di tristezza e, se non è troppo tardi, la recito a bassa voce. Il Papa ha ragione: senza quella medicina l’anima non sta bene. Mi piace recitare il Rosario pensando di avere accanto mia madre Maria e più passano gli anni più mi piace dirlo lentamente gustando le parole. Ringrazio chi mi ha trasmesso questa devozione che sa di antico ma è attualissima oggi quando non si sa dove abbiamo messo il cuore. La Divina Misericordia poi è su misura di colei che ha convinto Gesù a trasformare l’acqua in vino e può fare del mio cuore peccatore un cuore per il Paradiso. Papa Francesco stupisce, affascina, colpisce nel suo modo di proporsi ma sarebbe deludente se, quanto dice, rimanesse lì chiuso nei sentimenti che suscita. Bisogna anche dargli fiducia, ascoltarlo e mettere in atto quella fede allo stesso tempo semplice e profonda che propone. Come comunità parrocchiale vogliamo raccogliere la sua provocazione: una volta a settimana ci troveremo a recitare il Rosario in quattro punti del paese e precisamente là dove saremo invitati da una famiglia che provvederà a preparare il luogo della preghiera. L’invito è rivolto a tutti, bambini, ragazzi, giovani, famiglie, anziani e, seguendo il consiglio del Papa distribuiremo la MEDICINA DELLO SPIRITO E INSIEME L’ASSUMEREMO pregando per le necessità di ognuno e di tutta la comunità. 7 MESSA DI PRIMA COMUNIONE E CRESIMA tempo di festa Il vostro Parroco Don Alberto 8 Se paragoniamo l’anno liturgico all’anno solare il tempo pasquale coincide per la chiesa al tempo del raccolto, al tempo della celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione cristiana, al tempo della festa. In particolare, nel mese di maggio, si celebrano la Messa di prima comunione e il sacramento della Confermazione. La Pasqua del Signore inonda la chiesa dello Spirito del Risorto rinnova le cose vecchie e ne fa di nuove … nuovi cristiani che crescono nella vita di fede resi forti e solidi dallo Spirito. Quest’anno saranno bambini e bambine che celebrano la Messa di prima comunione e ……. preadolescenti che ricevono in dono la conferma dello Spirito Santo. Accanto all’evento – che è propriamente religioso – si attiva un corollario di emozioni, di sentimenti specialmente tra gli adulti che tornano con la mente indietro nel tempo e, in fondo in fondo, vorrebbero che quel momento rievocasse il passato “come ho fatto anch’io”. Si attivano anche esigenze (come ci organizziamo, dove ci mettiamo, come ci vestiamo, chi invitiamo, dove andiamo a mangiare, che regalo facciamo, chi fa le foto…. ) che hanno anche significativi risvolti sull’economia della famiglia e della società. Se da una parte tutto ciò è comprensibile perché l’evento di fede non è avulso dalla vita ma accade nella vita e la determina profondamente, dall’altra il fenomeno va tenuto sotto controllo perché il rischio è che il corollario prenda il sopravvento sull’evento tanto da offuscarlo o addirittura mortificarlo nel suo significato più profondo. Come in tutte le cose anche qui è necessario fare appello all’equilibrio, alla moderazione soprattutto al senso che diamo alle scelte che facciamo. In un contesto sociale profondamente mutato, dove le famiglie ferite da sofferenze e da divisioni o incomprensioni di vario genere sono sempre più numerose, dove certe esteriorità potevano essere significative un tempo ma non più interessanti oggi, non si può pretendere di continuare a proporre stili di partecipazione non più appropriati solo perché “abbiamo sempre fatto così”. I bambini, ma anche i giovani le famiglie stesse che nell’occasione dei Sacramenti dei figli si riaffacciano alla chiesa lanciano, giustamente, la sfida della coerenza della testimonianza, chiedono di vedere come il grande mistero dell’Amore di Dio siamo capaci di farlo diventare concretezza nei piccoli gesti, in alcune attenzioni che sottraggono al “teorico” l’azione di Dio e la traducono nella vita. Il mettersi insieme, il non giudicarsi, dimostrare attenzione alle fatiche anche di una sola famiglia, rinunciare a qualcosa a cui tengo per essere attento alle fatiche di un altro, in fondo in fondo è mettere in atto la conversione del cuore e della vita che celebriamo nel Sacramento. Mi sarebbe piaciuto che la cerimonia…, il corteo…, la chiesa…, l’addobbo…, il mio vestito…., non volevo invitare…, al pranzo avrei voluto…, ma alla fine si è deciso diversamente perché ci si è messo un po’ di lievito e di sapore evangelico. Allora anche la festa la si può chiamare festa cristiana. 9 I contenuti libro della Bibbia Isaia Il libro di Isaia contiene le parole di diversi profeti. Solo alcuni brani nella prima parte del libro (cc. 1-39) possono essere fatti risalire direttamente a Isaia, il profeta vissuto in Giuda nell’VIII sec. a.C. A partire dal c. 40 si incontrano oracoli che furono pronunciati (o scritti) all’epoca dell’esilio in Babilonia (587-538). Gli ultimi capitoli (cc. 56-66) sono invece da collocare dopo il ritorno dall’esilio e dopo la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Si deve quindi pensare che alcuni profeti, di cui non conosciamo il nome, richiamandosi all’opera di Isaia, al suo pensiero, al suo linguaggio e al suo stile, abbiano prolungato la raccolta dei suoi scritti, aggiungendo oracoli che rispecchiavano le nuove situazioni storiche del popolo d’Israele. I contenuti delle prime due parti possono essere così riassunti: Oracoli per Giuda e Gerusalemme (cc. 1-12)Oracoli contro le nazioni (cc. 13-23) Giudizio contro la “città del nulla” e restaurazione d’Israele (cc. 24-27) Oracoli su Israele e Giuda (cc. 28-33) Liberazione di Sion e distruzione di Edom (cc. 34-35) Liberazione di Gerusalemme dagli eserciti nemici (cc. 36-39). La seconda parte può invece essere divisa così: Liberazione d’Israele e caduta di Babilonia (cc. 40-48) Salvezza di Sion (cc. 49-55). È più difficile presentare una divisione per la terza parte, che sembra composta da oracoli di diversa origine, senza un forte legame tra loro. Si può indicativamente dividere così: Peccato e salvezza (cc. 56-59) Gloria di Gerusalemme (cc. 60-62) Giudizio per i ribelli, salvezza per i servi fedeli (cc. 63-66) Le caratteristiche 10 Nella predicazione di Isaia, raccolta nei cc. 1-39, ritornano di frequente alcuni grandi temi: Sion, il monte sul quale sorge il tempio, luogo della presenza di Dio e segno della sua volontà di salvezza; Giuda e Gerusalemme, intesi come popolo eletto e amato da Dio, ma che ha abbandonato la fede e si trova così sotto il giudizio divino. Da questo processo di giudizio emergerà un “resto” del popolo, purificato e convertito. Altro tema è la dinastia regale davidica, a cui il Signore affida il compito di governare con giustizia e diritto, per far regnare la pace. Nell’opera del Secondo-Isaia (cc. 40-55) l’attenzione si sposta sulle “cose nuove” che Dio farà per il suo popolo. La salvezza d’Israele è quasi una “nuova creazione”; il dominio universale di Dio è contrapposto alla vanità degli idoli. Particolare, nel Secondo-Isaia, è anche la figura del “Servo”, la cui sofferenza viene interpretata come salvezza per Israele e per tutti gli uomini. La terza parte del libro di Isaia (cc. 56-66) ha molti temi in comune con la seconda, in particolare la prospettiva di salvezza universale. Emerge però anche una maggiore attenzione agli aspetti legati alla pratica del culto, al tempio, all’osservanza delle legge e in particolare del sabato. L’origine Il libro di Isaia è frutto di un complesso lavoro di composizione, durato diversi secoli. All’origine vi è la predicazione del profeta omonimo, che operò all’incirca tra il 740 e il 700. Come per molti profeti, si pensa che gli oracoli da lui proclamati oralmente siano stati in seguito raccolti dai discepoli. All’interno dei cc. 1-39, si trovano però anche alcune parti che non risalgono a Isaia, ma sono state aggiunte più tardi (ad es. i cc. 24-27). L’opera del SecondoIsaia va collocata nel periodo immediatamente precedente la conquista di Babilonia, compiuta da Ciro re di Persia, nel 539. La terza parte può essere stata composta tra il 530 e il 515 circa. Destinatario delle parole contenute nel libro di Isaia è stato sempre tutto il popolo d’Israele, in diversi momenti della sua storia. Nella prima parte si può notare, tuttavia, una singolare attenzione ai capi del popolo e alla casa reale, che vengono fortemente esortati a maggior fede. Nella seconda parte, il profeta si rivolge a un p to, che dubita del Signore e della sua capacità di salvare. La terza parte è diretta a una comunità che affronta i difficili momenti della ricostruzione civile, politica e religiosa, in Gerusalemme e Giuda. Il libro di Isaia ha sempre avuto un grande rilievo nella tradizione cristiana, fin dalle sue più lontane origini. Basti pensare alla presentazione di Gesù come “Emmanuele, Dio-con-noi”, che apre il vangelo di Matteo (1,23) con richiamo a Is 7,14; alla figura del Servo sofferente (Is 52,13-53,12) che sta sullo sfondo dei racconti sulla passione di Gesù (vedi anche At 8,32-35; 1Pt 2,22); alla predicazione di Gesù nella sinagoga di Nazaret, narrata da Luca con esplicito rimando a Is 61,1-2 (Lc 4,16-30). 11 COMPONENTI DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE consiglio pastorale IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Esattamente un anno fa, dalle pagine di questo notiziario annunciavamo l’intenzione di formare il Consiglio pastorale parrocchiale, ora possiamo pubblicare la composizione del Consiglio e il verbale della sua prima seduta. La Commissione alla quale è stato affidato il compito di informare la comunità, incontrare i gruppi parrocchiali per ambiti di interesse, predisporre le votazioni dei candidati è stato puntuale e svolto egregiamente. Hanno espresso il loro voto 546 persone distribuite nelle fasce d’età rappresentate. I membri del Consiglio rappresentano bene anche le diverse fasce d’età e sono anche “rispettate le quote rosa”. Ora dovremo imparare a lavorare insieme e a fare in modo che questo organismo soddisfi in modo adeguatamente i compiti che gli sono propri. Sarà premura del Consiglio stesso, come del resto prevede lo Statuto, portare a conoscenza della comunità il lavoro che svolge anche attraverso la pubblicazione dei verbali sul notiziario parrocchiale, ma sarà ancora meglio se potrà mettere in circolo e far diventare vita lo spirito che sottende alle scelte, alle decisioni, alle indicazioni che verranno proposte. Intanto, anche dalle pagine del nostro notiziario, giunga a tutti coloro che si sono lasciati coinvolgere il nostro sentito ringraziamento. Don Alberto, don Mattia, don Pietro, don Mario 12 AMBITO LITURGIA Sacristi, lettori, cantori, confratelli AMBITO ANNUNCIO DELLA PAROLA E FORMAZIONE DEGLI ADULTI: Corso Fidanzati, Bollettino “La Voce”, Gruppo Missionario, Azione Cattolica AMBITO INIZIAZIONE CRISTIANA Catechisti AMBITO CARITA’ Dono S. Nicolò, UNITALSI AMBITO FAMIGLIA Commissione famiglia AMBITO GIOVANI GENERAZIONI Oratorio, Cinema, Animatori Ado CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO ELETTO CANDIDATO SCELTO dal Parroco Rappresentante in Vicariato CANDIDATO SCELTO dal Parroco Rappresentante Capannelle CANDIDATO SCELTO dal Parroco MEMBRO DI DIRITTO MEMBRO DI DIRITTO MEMBRO DI DIRITTO MEMBRO DI DIRITTO MEMBRO DI DIRITTO MEMBRO DI DIRITTO Presidente Azione Cattolica DIONISIA POMA GIUSEPPE RAMPINELLI MAURO FALBO GIUSY BONACINA ELENA MERIGO MONICA LOCATELLI DOMENICO PIATTI MARIA LORENZA CASTELLI FRANCO ARZUFFI CLAUDIA FACCHINETTI SARA MOIOLI DAVIDE ZUCCHI CHIARA PATELLI STEFANO FERRARI GIANCARLO CASTELLI PAOLO CORTINOVIS Don Alberto Mascheretti Don Mattia Magoni Don Mario Della Giovanna Don Pietro Scolari Suor Donata Benigni MARTA ROSSI CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE VERBALE 18 MARZO 2014 Luogo: Sala Parrocchiale Presenti: Dionisia Poma, Giuseppe Rampinelli, Mauro Falbo, Giusy Bonacina, Elena Merigo, Monica Locatelli, Domenica Piatti; Maria Castelli, Franco Arzuffi, Claudia Facchinetti, Sara Moioli, Davide Zucchi, Chiara Patelli, Stefano Ferrari, Giancarlo Castelli, Paolo Cortinovis, Don Alberto Mascheretti, Don Mattia Magoni, Don Pietro Scolari, Don Mario Della Giovanna, Suor Donata Benini, Marta Rossi. Assenti: / Ordine del Giorno: Preghiera iniziale Il compito che il CPP è chiamato a svolgere è quello di supportare il parroco nelle decisioni che riguardano le iniziative pastorali della parrocchia. Il valore del consiglio non si misura da ciò che è capace di fare, ma da ciò che è capace di ESSERE: costruttori di unità. Capacità di lavorare insieme, di esprimere anche all’esterno, nella comunità, il senso di Unità e Fraternità. Ogni membro ha la propria visione della chiesa in base alle proprie esperienze personali; nel CPP di Zanica sono presenti una eterogeneità di persone che possono contribuire ad analizzare in modo più veritiero la situazione della comunità e tale diversità deve diventare una ricchezza, con l’intento di trovare un bene per tutti, trovare ciò che è bello/buono/ vero per l’intera comunità. Il CPP rimane comunque un organo consultivo e non decisionale. L’anima della Chiesa non è la democrazia perfetta e non è applicabile il criterio secondo cui la maggioranza vince. La Chiesa non è nostra, ma è di Dio; il Vangelo non è nostro, ci è stato messo nelle mani per essere seguito e incarnato nell’oggi. Le decisioni, le scelte pertanto non sono legate solamente al numero di voti che ottengono, ma alle motivazioni sottostanti e ai criteri di valutazione che devono essere conformi ai principi evangelici e al magistero della chiesa. Il parere del Consiglio non può comunque essere sottovalutato dal parroco che deve tenerlo in debita considerazione Lettura, commento delucidazioni del Direttorio per il CPP ed eventuali integrazioni o precisazioni dello Statuto Nomina del segretario e della segreteria Prossimi appuntamenti ed argomenti Varie ed eventuali Nomina segretaria: Monica Locatelli Inizio dei lavori: ore 20:45 Nomina segreteria: Franco Arzuffi, Marta Rossi Preghiera iniziale Prossimi appuntamenti: Saluto di Don Alberto con introduzione al punto 2 dell’odg. Il CPP è un organismo dettato dal Codice di Diritto Canonico, il suo lavoro è tracciato dal Direttorio e, attraverso lo Statuto, può essere modellato seguendo le considerazioni condivise all’interno del consiglio parrocchiale. Nel primo anno di lavoro ci si dedicherà a trovare il giusto assetto del CPP, stabilendo scopo, obiettivi, compiti, modalità operative e spirito del consiglio: sarà un vero e proprio “laboratorio”. mercoledì 14 maggio ore 20:45 dedicato a definire le modalità con cui l’organo opererà, rispondendo anche al quesito riguardante il rapporto che si andrà a creare tra le commissioni esistenti (famiglia, consiglio dell’oratorio, gruppo liturgico) e il CPP. Nello specifico se e come le commissioni dovranno lavorare in sinergia alle indicazioni del CPP. Il motivo per cui tale organo deve essere presente in tutte le parrocchie risiede nella volontà di esprimere la comunione che esiste all’interno della Chiesa tra i vari ministeri: “Tutti sono chiamati a fare la loro parte”. venerdì 13 giugno ore 18:30 ritiro spirituale La seduta è tolta alle 22:45. 13 Martedì 25 febbraio si è tenuto l’ultimo degli nove incontri del percorso di formazione adulti organizzati dal gruppo StAzZa aventi per titolo: BAGAGLIO DI FEDE, CRISTIANI A SPASSO NEL PRESENTE – relatore don Ezio Bolis. PERCORSO STAZZA Barbara Foresti Don Ezio l’ho conosciuto agli incontri organizzati dal gruppo StAzZa lo scorso anno il cui tema era Papa Giovanni XXIII, che dire parla in modo incredibile, ha una conoscenza, una padronanza degli argomenti che nonostante gli incontri si tengano di martedì sera (dalle 20,45) presso il cinema di Stezzano l’ultima cosa che pensi è guardare l’orologio. Se lo scorso anno il tema poteva sembrare più facile (mah), accattivante di sicuro, chi non conosce una frase o un aneddoto sul Papa Buono?, quest’anno l’argomento non lo era altrettanto, eppure è riuscito anche questa volta a tenerci incollati alle poltrone. Qualcuno potrebbe dire che essendo il percorso di formazione scelto dai nostri don per i catechisti, ovvio che doveva essere così. Invece no, non è scontato. Più volte ho detto ai nostri sacerdoti che per me fare catechismo è un arricchimento della mia fede, l’ho rispolverata, riscoperta, mi sono di nuovo affidata al Signore non per abitudine, ma per aver riscoperto grazie ai bambini che Dio è Padre (e Madre) e ci ama, nonostante tutto. Gli incontri di quest’anno dicevano proprio questo l’essere cristiani oggi, con le nostre incertezze e fragilità, con la nostra vita di tutti i giorni, riscoprirsi cristiani fedeli, non abitudinari o per tradizione. Ringrazio le tre parrocchie di Stezzano, Azzano e Zanica per aver deciso di investire sulla formazione degli adulti, parliamo spesso dei bambini, dei ragazzi, ma se non ci formiamo un po’ anche noi adulti cosa possiamo trasmettere ai nostri figli, visto che la fede non si insegna, se mai si trasmette? Come dice Papa Francesco riscopriamoci cristiani gioiosi, Dio ci ama, e non è poco! 14 L’augurio che mi faccio è che anche il prossimo anno ci possa essere un’occasione come questa per continuare la mia crescita, l’augurio che faccio alla nostra comunità è che più persone colgano l’occasione di partecipare, ne vale davvero la pena. Lettura Cronologica La Domenica delle palme: l’entrata di Gesù in Gerusalemme e la preghiera agonizzante di Gesù nell’Orto degli Ulivi Le Confraternite del “Vicariato” a Zanica Sabato 1 Febbraio la Parrocchia di Zanica ha ospitato un incontro di zona delle Confraternite di alcuni paesi limitrofi. Per la precisione sono stati invitati i sodalizi di Azzano S. Paolo, Guzzanica, Lallio, Sforzatica d’Oleno, Stezzano, Verdello, Zanica e Peruviana di Bergamo. La lodevole iniziativa è partita dal Consiglio Diocesano delle Confraternite con sede a Bergamo, nelle persone principalmente dell’assistente Diocesano Don Maurizio Rota e del Presidente Diocesano Rossi Luca Fausto. Di tali incontri ne sono stati programmati otto con lo scopo di favorire la partecipazione delle numerose Confraternite delle nostre valli, della media e bassa pianura per conoscerci ed avviare i contatti tra la presidenza e gli iscritti. A Zanica ospiti della locale Confraternita del S.S. Sacramento, sono convenute una settantina di persone in rappresentanza dei paesi sopra citati. All’orario previsto verso le 15.30 i convenuti sono stati accolti nella sede dell’Oratorio di Zanica, punto di ritrovo per deporre “la veste” per la Santa Messa. Alle ore 15.30 in punto, Don Maurizio ha aperto i lavori dell’Assemblea dell’Oratorio, gentilmente messo a disposizione. Don Maurizio ha commentato da par suo, il sussidio predisposto per l’occasione dal tema “ l’Albero della Croce nel linguaggio dei segni dell’Altare: Otto Alberi”. Gli otto alberi che dicono il Mistero dell’Albero della Croce dove Gesù è morto sono: Ulivo, Frumento, Vite, Rovo di spine, Canna (di bambù?), Lino, Mirra, Aloe. Frumento Giovedì Santo: Il pane azzimo come materia del Corpo offerto del Signore (Istituzione dell’Eucaristia) Vite Giovedì Santo: Il vino di uva come materia del Sangue versato del Signore (Istituzione dell’Eucaristia) Rovo di Spine Venerdì Santo: La coronazione di Spine Canna (di bambù) Venerdì Santo: La canna, come scettro, messa in mano a Gesù è, nella Crocefissione ancora la canna usata per dagli da bere aceto Mirra e Aloe Venerdì Santo e Sabato Santo; cento libre (trenta chili) di profumi usati per la sepoltura di Gesù, portati da Nicodemo (il primo o il secondo signore più ricco di Gerusalemme), la sera del Venerdì Santo. Lino Venerdì Santo e Sabato Santo e Primo giorno dopo il sabato: il lenzuolo di lino (la Sindone) comperato da Giuseppe d’Arimatea dove è stato avvolto il corpo di Gesù e il sudario con il quale è stato coperto il suo volto. Quel lenzuolo e il sudario piegato visti dentro il sepolcro da Simon Pietro e “ dall’altro Discepolo” il mattino del primo giorno dopo il Sabato. I presenti hanno seguito con interesse l’esposizione dell’assistente Diocesano come hanno in seguito ascoltato il Presidente Rossi che ha parlato di alcune iniziative prossime e del lavoro fatto l’anno precedente. Alle 18.00, in processione, le Confraternite hanno raggiunto e fatto il loro ingresso in Chiesa al Canto delle Litanie di suffragio. Don Maurizio ha celebrato la Santa Messa assistito da Don Alberto, Don Pietro e Don Mattia. Il rito si è svolto nei migliori dei modi impreziosito dalla suadente parola che Don Maurizio ha rivolto ai presenti al momento dell’omelia. Il tutto si è concluso con un piccolo momento conviviale in Oratorio. 15 oratorio Formazione CRE Animatori e assistenti… Si parte!!! La primavera sembra essersi appena affacciata dietro mesi di piumini e ombrelli, e subito scatta nella testa quell’incontenibile ed elettrizzante voglia di estate, di giornate che si allungano e di sole che asciuga tutti i mali… E si sa, dire estate in oratorio può voler dire tante cose, ma soprattutto, vuol dire C.R.E.. Parola magica: anche se siamo in largo anticipo sui calendari da parete, i tempi del cuore e dell’organizzazione hanno un’altra velocità ed esigenze diverse, ed è già tempo di mettersi in moto. Si cominciano a scaldare i motori, a oliare gli ingranaggi fondamentali perché, a un anno di distanza, la grande macchina dell’estate arrivi a giugno messa a punto e tirata a lucido, pronta per partire subito e ingranare 16 dall’inizio il ritmo del divertimento, del crescere insieme e delle attività che la caratterizzano. Qual è la primissima cosa da fare? Pensare al programma? Fissare le piscine? Organizzare le serate? No! La prima cosa da fare è andare a stanare gli animatori e gli assistenti. Senza il loro contributo, non ci si mette neanche a pensare al CRE: sono loro il cuore pulsante, il vento in poppa che fa andare avanti la barca, il termometro della bellezza e dell’importanza di quest’esperienza. E bisogna proprio andare a cercarli: durante il periodo invernale, si camuffano da studenti qualunque – li potresti confondere con mille altri – con il loro carico di impegni e di adolescenza. Poi, quando li hai trovati, basta scuoterli un po’, togliere quel lieve strato di tranquillità e polvere che la stagione fredda ha depositato, darsi del tempo per ritornare a lavorare come squadra e suonare la carica; e il gioco è fatto. Ecco perché cominciamo già adesso a pensare al CRE: perché ci vuole tempo per ricordare agli animatori e agli assistenti che loro sono l’anima del CRE e che dipende in gran parte da loro il sapore dell’estate in oratorio. Inizia così la serie di incontri, di condivisioni e di momenti insieme per costruire quello che sogniamo per i nostri piccoli, per attrezzarci al meglio e per imparare a pensare e a muoverci come un solo uomo. Proprio per questo non ha molto senso che uno arrivi all’ultimo con un desiderio spassionato di dare una mano: i desideri, quelli veri, non si improvvisano, ma chiedono di essere coltivati. La formazione quindi è fondamentale: non servono i migliori, occorrono quelli che si sono preparati e che sono disponibili a formarsi. Proprio per questo, inizieremo una serie di incontri in oratorio, il martedì alle 21.00, a partire dal mese di aprile: il 22 e il 29 cominceremo con tutti i candidati animatori, il 6, il 13, il 20 e il 27 maggio con tutti, animatori e assistenti. Oltre a questo, il lavoro di cesellatura appena prima della partenza, una sorta di collaudo, di giro di prova: con gli animatori il 7 e l’8 giugno qua in zona, con gli assistenti dal 9 all’11 giugno su un isola al largo di Venezia: il pieno di entusiasmo e di amicizia è il quello che ci serve per partire subito in grinta. Sei dei nostri? Passa in segreteria il prima possibile, che il tempo si è già fatto breve! Programmazione Aprile 2014 Captain America – The Winter Soldier sabato 12 aprile domenica 13 aprile ore 20.45 ore 16.00 e 20.45 Mr. Peabody e Sherman domenica 20 aprile lunedì 21 aprile ore 20.45 ore 16.00 e 20.45 The Amazing Spiderman 2 Il Potere Di Electro venerdì 25 aprile sabato 26 aprile domenica 27 aprile sabato 3 maggio domenica 4 maggio ore 20.45 ore 20.45 ore 16.00 e 20.45 ore 20.45 ore 16.00 e 20.45 www.parrocchiazanica.it [email protected] 19 Rinati in Cristo Battesimi Sono tornati alla casa del Padre 20 11. Sangaletti Tomaso Anni 89 12. Cortinovis Massimiliano Anni 47 13. Locatelli Elena In Gusmini Anni 63 14. Carminati Luigina In Modesti Anni 80 15. Ferri Luigia Anni 104 16. Daleffe Emilia Ved. Ferrari Anni 80 Morlacchi Via Serio, Ang. Via Padergnone 24050 ZANICA (BG) - tel. 035 670074 Castelli Confezioni VENDITA Pellicceria Pellicce Pelle Montoni Imbottiti con pelo di Castelli Pietro & C PulITurE • rIPArAZIONI • CAPI su MIsurA rIMEssE A MODEllO • CusTODIE EsTIVE • PErMuTE Via Padergnone, 28 - 24050 Zanica (Bg) Tel. 035.671051 - Cell. 333. 2382789 www.confezionicastelli.it [email protected] Orari di apertura: 9,00 - 12,00 / 15,00 - 19,30 & ProVa 1 Zanica - p.zza Papa Giovanni XXIII, 12 - 035 670335 Frutta e verdura di qualità con il 25% di sconto al SABATO se presenti questo coupon Via Padergnone 21 - Zanica (Bg) - Tel 035 672304 Fax 035 672304 - [email protected] Chiuso il lunedì Piazza Giovanni XXIII, 6/A - 24050 Zanica (BG)