DEUTSCH !!! WARUM ? TEDESCO !!! PERCHE‘ ? Il tedesco è al centro dell’Europa! (E NON COSì LONTANO DA NOI!!) DEUTSCHLAND SCHWEIZ ÖSTERREICH I PAESI DI LINGUA TEDESCA SONO IL CUORE GEOGRAFICO DELL‘EUROPA! Il tedesco è la lingua materna più diffusa nell‘Unione Europea Dopo l‘allargamento dell‘Unione europea verso Est, la lingua tedesca ha acquistato ancora più importanza come „lingua ponte“ verso i nuovi stati orientali in cui il tedesco occupa una importante posizione come lingua straniera Perchè scegliere tedesco alle scuole medie? • • • Il tedesco non è così difficile! Pronuncia e intonazione del tedesco non presentano grosse difficoltà. La grammatica ha una struttura chiara e logica. Il tedesco dopo l’inglese è più semplice! I ragazzi che hanno già iniziato lo studio della lingua inglese sono agevolati poiché le due lingue, entrambe di origine germanica, hanno strutture simili: i ragazzi capiscono quindi più facilmente e rafforzano le conoscenze già acquisite nell’altra lingua. Il tedesco “apre la mente”!! Il tedesco, essendo una lingua di grande sistematicità e precisione, è una lingua altamente formativa; è importante affrontarne lo studio già alla scuola media in quanto stimola le capacità logicoanalitiche dei ragazzi ed ha quindi una ricaduta positiva anche sull’apprendimento di altre discipline Perchè continuare il tedesco alle scuole superiori? Il tedesco offre in prospettiva importanti opportunità di qualificazione professionale e favorisce l’accesso al lavoro! •I dati ufficiali confermano che la Germania è il primo partner commerciale dell‘Italia. •Molte ditte tedesche hanno filiali in Italia, soprattutto nelle regioni del Nord. •Sempre più imprese gradiscono che i propri collaboratori siano in grado di comunicare con i partner internazionali direttamente nella loro lingua, senza dover ricorrere a una terza lingua straniera. •Anche nel settore del turismo il tedesco garantisce più opportunità di occupazione: i cittadini di lingua tedesca sono al primo posto fra coloro che scelgono l‘Italia come meta turistica. I Dossier informativi sull‘insegnamento del tedesco, pubblicati nel 2011 e nel 2012 dall‘Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, contengono interessanti dati aggiornati ed articoli dalla stampa sull‘importanza di questa lingua. I dossier si possono scaricare in formato pdf dal seguente link: http://www.progettolingue.net/?page_id=50 Qualche dato interessante su cui riflettere tratto dal Dossier ….. PAESI GERMANIA: PRIMO PARTNER COMMERCIALE DELL’ITALIA PER LE IMPORTAZIONI PRIMO SEMESTRE 2010 e 2011 Importazioni annuali in Italia per paese Valori in milioni di euro I. SEM. 2010 I.SEM.2011 Germania 28.557 Francia 15.241 Spagna 8.134 Russia 6.551 Belgio 6.636 Regno Unito 5.756 Svizzera 5.884 Austria 4.382 Lussemburgo 580 Liechtenstein 12 32.121 16.780 9.261 8.523 7.831 7.681 6.892 5.081 466 9 Fonte: Elaborazioni ICE su dati Istat 2010-2011 (dati provvisori in attesa di convalida Istat) La Tabella evidenzia che l’Italia vede la Germania al primo posto per le importazioni sia nel primo semestre 2010 sia nel primo semestre 2011 PAESI GERMANIA: PRIMO PARTNER COMMERCIALE DELL’ITALIA PER LE ESPORTAZIONI PRIMO SEMESTRE 2010 e 2011 Esportazioni annuali in Italia per paese Valori in Milioni di euro SEM. 2010 Germania Francia Spagna Russia Belgio Regno Unito Svizzera Austria Lussemburgo Liechtenstein 21.458 19.605 9.723 7.519 8.610 4.399 3.899 3.368 236 12 SEM. 2011 25.351 22.329 10.368 9.788 8.912 4.929 4.487 4.244 292 19 Fonte: Elaborazioni ICE su dati Istat 2010 e 2011 (dati provvisori, in attesa di convalida Istat) La Tabella evidenzia che la Germania è il primo partner commerciale per le esportazioni dall’Italia sia nel primo semestre del 2010 sia nel primo semestre del 2011 LA GERMANIA E I PAESI DI LINGUA TEDESCA: PARTNER PRINCIPALI PER FLUSSI TURISTICI IN ITALIA NEL 2010 e 2011 Si può notare che i turisti provenienti dalla Germania e da altri paesi di lingua tedesca rappresentano il gruppo più numeroso PAESI 2010 2011 Germania 8.045 11.187 Austria 1.955 2.379 Belgio 1.166 1.472 Danimarca 296 295 Francia 5.259 4.685 Grecia 184 200 Olanda 2.197 2.589 Regno Unito 3.171 3.105 Slovenia 265 26 Spagna 1.561 1.586 Fonte: Dati Istat 2010 -2011 LA CONOSCENZA DELLE LINGUE STRANIERE: REQUISITI PREFERENZIALI NELLE ASSUNZIONI Come documentato dalla G.I.D.P/ H.R.D.A, (Associazione Nazionale Direttori Risorse Umane) nella XII Indagine Neolaureati & stage, uno dei requisiti per la selezione del personale è la conoscenza delle lingue straniere; dopo l’inglese la lingua straniera più richiesta è il tedesco XII Indagine G.I.D.P./H.R.D.A. NEOLAUREATI & STAGE – Anno 2011 „Indica quali sono le due lingue più richieste nella tua azienda“: INGLESE 58,98 % TEDESCO 18,81 % FRANCESE 16,24 % SPAGNOLO 4,27 % CINESE 0,85 % RUSSO 0,85 % E qualche articolo tratto dalla stampa….. 18 maggio 2012 Disoccupazione in calo e aziende assetate di personale Gli indirizzi e i numeri del miracolo tedesco Che cosa fare per trovare un lavoro in Germania Lavorare nella locomotiva d'Europa, mentre gli ultimi vagoni rischiano di deragliare. Per un numero crescente di cittadini del Vecchio Continente la Germania sta assumendo i contorni di un' oasi nella crisi, dove mettere in salvo le proprie competenze e le proprie prospettive professionali. Così, con la burrasca che ha lambito la terza economia dell' area Ocse senza scalfirne la solidità, grazie anche ad una bilancia commerciale fortemente in attivo, si prepara una nuova generazione di Gastarbeiter dal sud Europa. Non più la manodopera dequalificata arrivata in massa negli anni 50 e 60 per lavorare nelle miniere, nelle fabbriche e nei cantieri che spingevano il boom tedesco, ma lavoratori specializzati e con un buon bagaglio culturale. Oggi le aziende tedesche hanno bisogno di lavoratori qualificati per nutrire la propria ripresa, e da qualche mese mostrano crescenti difficoltà a trovarli sul mercato locale, spiega Ronny Seifert, direttore della Camera di commercio italiana a Lipsia. «È una nuova necessità del mercato. Sono richiesti soprattutto collaboratori altamente qualificati, con laurea, ad esempio ingegneri, oppure tecnici. Nei mesi passati la richiesta tedesca è molto aumentata, ad esempio nei settori delle energie rinnovabili, della subfornitura meccanica, del tessile », dice Seifert. È importante per l'inserimento lavorativo, spiega il segretario generale della Camera di commercio italiana a Francoforte Claudia Nikolai, «avere una buona conoscenza del tedesco, che spesso costituisce la principale difficoltà iniziale». La Repubblica 17 settembre 2012 di CATERINA PASOLINI La rivincita di Goethe su Shakespeare:"Col tedesco è più facile trovare lavoro" Effetto Germania sulla scelta della seconda lingua: nell'ultimo anno gli allievi nel nostro paese sono cresciuti del 18 per cento, a seguire una tendenza che percorre l'Europa e si intensifica man mano che si rafforza l'economia di Berlino. Oltre alle classi di grammatica e letteratura è boom di corsi mirati per professionisti "È vero, il boom del tedesco coincide con la crisi, ma non dimentichiamoci che siamo il vostro primo partner commerciale e che in Germania c'è grande richiesta di medici, ingegneri, tanto che noi organizziamo corsi specifici per le diverse professioni, dai giuristi agli insegnanti, ai dottori", racconta Thilo Will del Goethe Institut, l'istituto di cultura nazionale che organizza lezioni per 5 mila studenti in 4 sedi. Il tedesco viene visto ormai come ancora per un posto di lavoro. La Germania è infatti il primo partner commerciale per l'Italia con il 15,9 per cento delle importazioni e il 13 per cento delle esportazioni, ma soprattutto qui ci sono 2.300 imprese a capitale tedesco (come Bosch, Mercedes, Lufthansa, Porsche) che danno lavoro a 170 mila italiani e hanno rapporti con decine di aziende nostrane. Soprattutto al nord e così tra Torino e Milano si moltiplicano i corsi aziendali, anche per duecento dipendenti, in maggioranza nel settore automobilistico. E visto il giro commerciale c'è anche chi come Simone Covino, tributarista, non pensa di trasferirsi, ma si è messo a studiare il tedesco perché "sono sempre di più gli imprenditori che vogliono aprire all'estero, soprattutto in Svizzera". E come lui sono tanti quelli che restano, che magari non vogliono partire ma imparano la lingua di Berlino pensando di lavorare nel commercio, nel turismo visto che su dieci che scelgono il nostro paese per le vacanze quattro arrivano da Germania, Austria, Svizzera. Pronti a dire "Ich liebe dich". Corriere della Sera>Blog>La nuvola del lavoro > 08 gennaio 2013 “Cerco impiegato che sappia il tedesco, non lo trovo” Offrire un contratto a tempo indeterminato per un lavoro da impiegato commerciale a Milano ma non trovare candidati. Tutto per colpa della lingua tedesca. È il caso di Arredatutto.it, un portale di e-commerce di mobili ed elettrodomestici che sta cercando dallo scorso luglio un giovane che conosca il tedesco ma invano. L’opportunità, oltre all’agognato posto fisso, prevede anche uno stipendio di circa 1350 euro per 14 mensilità e un ambiente di lavoro confortevole (un cortile in zona Navigli, in uno dei quartieri più belli della città). Eppure, sembra che nessuno possieda il requisito fondamentale: parlare l’idioma di Goethe, la prima lingua più parlata in Europa. A denunciare la vicenda è Demetrio Triglia, uno dei due proprietari di Arredatutto.it, con una lettera al forum Italians di Beppe Severgnini. «Il nostro è un sito multilingue: ci manca solo – ha aggiunto Triglia alla Nuvola – qualcuno che tratti con i clienti tedeschi o che parlano tedesco. La figura che cerchiamo deve occuparsi di assistenza clienti, ordini, logistica, rapporti con il corriere: ce ne sono di ragazzi che lo possono fare. Peccato che dei 33 giovani che si sono candidati, solo una minima parte conoscesse il tedesco. E quei pochi, non andavano bene». Gli italiani quindi non conoscono il tedesco. Nonostante la Germania sia il primo partner commerciale dell’Italia e le opportunità di impiego non manchino. Come è possibile? La risposta è la più ovvia: non è studiato. Anche se il Goethe Institut registra in termini relativi un aumento del 18% degli iscritti ai corsi di lingua tedesca dal 2011 al 2012 e di una crescita del 10% nell’anno precedente, il numero di giovani italiani che studia il tedesco a scuola come seconda lingua è ancora esiguo. «Il tedesco è studiato poco nelle scuole italiane – osserva il sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini – perché da parte delle famiglie c’è il pregiudizio che si tratti di una lingua troppo difficile. In realtà ha una grammatica molto chiara e con poche eccezioni: se si inizia da piccoli, la si può imparare con grossa soddisfazione». L’altro problema, secondo il sottosegretario, è la poca consapevolezza dell’utilità di questa lingua in ambito lavorativo: «Nel decidere sull’istruzione dei figli, molti genitori non si rendono conto di quanto possa essere importante avere la padronanza del tedesco». Ugolini è però pronta a scommettere che la diffusione della lingua tedesca tra gli studenti italiani crescerà parecchio. «I motivi per essere ottimisti – dice – ci sono: primo, l’Italia è l’unico Paese europeo in cui lo studio della seconda lingua straniera è obbligatorio nelle scuole secondarie di primo grado; secondo, la riforma del 2010 ha attivato i licei linguistici, dove si studiano fin dal primo anno tre lingue, e si può sempre scegliere il tedesco». A breve potremmo sentire più spesso pronunciare frasi come “Ich liebe dich” da studenti italiani anche perché, in base ad accordi da poco stipulati con la Germania, il numero di scambi dovrebbe aumentare: «Abbiamo appena sottoscritto un memorandum con Berlino – conclude la rappresentante del Miur – per favorire l’istruzione tecnica e professionale che prevede lo stanziamento di fondi per implementare lo studio del tedesco e per agevolare la mobilità studentesca, anche con la possibilità di fare stage in aziende tedesche. Nel frattempo, consiglio all’imprenditore di Arredatutto.it di rivolgersi al Goethe Institut: un candidato all’altezza lo trova sicuramente». twitter@maudilucchio IL SOLE 24 0RE 8 maggio 2013 Impresa & Territori Lavoro La Germania chiama gli italiani. Ingegneri, informatici, medici, infermieri e addetti al turismo di Dario Aquaro Lavoro, lavoro, lavoro. Arbeit. Per ingegneri, informatici, medici, infermieri, addetti all'ospitalità e alla ristorazione. L'istantanea diffusa ieri dall'istituto federale di statistica Destatis corrobora l'immagine di una Germania che parla esplicitamente di «piena occupazione» e che con una disoccupazione al 5,4%, ai minimi dagli anni Novanta, è oggi un fortissimo polo di attrazione per chi cerca o vuol cambiare lavoro. Soprattutto per chi vive la situazione dei paesi meridionali dell'Eurozona colpiti dalla recessione e con alti tassi di disoccupazione (in peggioramento): Grecia, Spagna, Portogallo e poi Italia Alla ricerca di lavoratori specializzati Il calo demografico dei prossimi anni rischia entro il 2025 di far mancare all'economia tedesca circa 6 milioni di lavoratori e per coprire quel buco il governo intende favorire l'immigrazione. «Abbiamo bisogno ogni anno di 120mila lavoratori specializzati dall'estero in più», ha dichiarato con allarme Eric Schweitzer, il presidente dell'Associazione delle camere di industria e commercio tedesche (Dihk). Se nel 2012 gli arrivi di italiani in Germania sono aumentati del 40% (a 42mila: + 12mila persone) rispetto a un anno prima è perché «c'è stato un incremento esponenziale delle richieste, superiore al 300%», spiega Laura Robustini, consulente Eures della provincia di Milano. «In particolare per ingegneri elettrici, elettronici, meccanici e aerospaziali, tecnici informatici, medici e personale sanitario, e anche per professionalità dell'area turistico-alberghiera. Le richieste piovono a decine, ogni giorno». Il boom dei corsi di tedesco E la lingua? «La conoscenza del tedesco è un requisito fondamentale», dice Robustini. «Ma a volte anche solo a livello base A2, perché poi vengono magari garantiti corsi di lingua intensivi sul luogo. L'interesse per la Germania si misura anche da qui. Aumentano gli studenti che scelgono il tedesco come seconda lingua all'università (+37%), che vanno a studiare in Germania (+36%) o richiedono apposite borse di studio (+80%), soprattutto per corsi di lingua intensivi (+184% secondo i dati del Daad, il servizio tedesco per lo scambio accademico). Gli iscritti ai corsi di lingua, afferma il Goethe Institute, sono cresciuti del 22% dal 2010 al 2012; molti italiani puntano sul tedesco per avere maggiori possibilità di entrare nel mondo del lavoro: in particolare – manco a dirlo – medici, infermieri, ingegneri ed economisti. «Tutte le associazioni culturali italo tedesche ci segnalano che le domande per frequentare i corsi sono in aumento», racconta il console generale a Milano Jürgen Bubendey. «Non solo per un piacere di tipo culturale, com'era più in passato, ma anche per finalità professionali: una motivazione più pragmatica. Non solo per leggere Goethe in lingua, insomma, ma anche per approfittare delle tante opportunità lavorative. Questo però non significa che dietro ogni iscrizione ci sia per forza un progetto concreto di emigrazione, perché la Germania è il partner commerciale più importante per l'Italia. E conoscere il tedesco dà comunque un vantaggio se si lavora per aziende italiane o tedesche in Italia». IL TEDESCO E‘ UNA LINGUA PORTATRICE DI GRANDE CULTURA! Grandi scienziati, letterati, musicisti e filosofi della cultura mondiale si sono espressi in questa lingua Il tedesco è fondamentale per gli studi e le ricerche universitarie e le attività scientifiche: in internet e nelle pubblicazioni scientifiche il tedesco è la seconda lingua più utilizzata dopo l‘inglese Franz Kafka Albert Einstein Ludwig van Beethoven Karl Marx Wolfgang Amadeus Mozart Hermann Hesse Jakob und Wilhelm Grimm Johann Wolfgang von Goethe Sigmund Freud und… und … und …. Quanti buoni motivi per studiare Tedesco ! Auf Wiedersehen !