! " # $ %& $ ' Associazione Italiana Arbitri " ( SEZIONE “DINO BATTISTELLA” CONEGLIANO Editoriale: ! " # $ % & '( ! " ) ) " * + ,% ' ( . / 01 23 4 5 / 61 27 ' % 5 - ( ( 8 Ciao a tutti, eccomi a scrivere il secondo articolo di quest'anno: dopo la promozione al CRA finalmente ho raggiunto anche l'obiettivo di debuttare in C1, e cosa c'è di 9 ! & : 6$ . ) " ( ( Pag. 1 ! • Editoriale • Gianpietro Basei debutta in Serie C/1 ' : + 8 $ $ ; di Calcio a 5 Pag. 1 Pag. 1 Pag. 2 Funziona solo se è Aperta Pag. 2 Pag. 3 Pag. 3 Pag. 4 • La Massima della Settimana • L’Angolo di Gigi • La Mente è come un Paracadute : 3 meglio che debuttare con un amico della sezione? Ma andiamo per gradi raccontando la stagione. Dopo qualche partita sono stato visionato dall'OT Tognon che mi ha visto bene e mi ha dato diversi consigli sullo spostamento. Dopo questo ottimo inizio, tuttavia, un po' per sfortuna, un po' per colpa mia, le visionature seguenti sono andate meno bene. Non mi sono abbattuto e, anche confrontandomi con gli altri arbitri CRA di calcio a 5 e con Mauro De Coppi (oltre che con gli arbitri della CAN 5 con cui sono stato designato per fare da cronometrista), ho cercato di migliorare i punti che mi venivano segnalati dagli osservatori e di far tesoro dei consigli che mi venivano dati. I risultati sono arrivati, infatti mi sono reso conto più volte in campo di come riuscissi a gestire molto meglio la gara rispetto all'inizio della stagione. La conferma ulteriore è Segue a Pag. 4 • Questions Time • Per Essere Informati • Save The Date: Convegno ! ! " ! CAPUCCETTO ROSSO La moderna Cappuccetto Rosso, allevata a suon di spot pubblicitari, non avrebbe nulla in contrario a lasciarsi mangiare da lupo. MARSHALL MCLUHAN Il sociologo canadese Marshall McLuhan è noto soprattutto come il grande antesignano dello studio della comunicazione di massa. Una sua opera del 1955, intitolata La sposa meccanica, affermava con molto realismo che "oggi i modelli di eloquenza non sono più i classici bensì le agenzie pubblicitarie". Senza esagerare, i predicatori dovrebbero badare un po' di più a questo monito per evitare la certezza dei loro sermoni, se è vero che già un padre del deserto, abbà Sisoes, scherzava su di loro e sui teologi così: "Se Dio avesse incaricato i teologi di scrivere il Decalogo, invece di 10 comandamenti, ne avremmo avuti 1000!" Tuttavia McLuhan in quello stesso scritto faceva anche quell'altra considerazione che sopra ho citato. La pubblicità attuale, infatti, riesce sottilmente a condizionare lo spettatore e il lettore fino a renderlo un automa, felice di farsi ingannare e addirittura divorare. Per raggiungere il suo scopo, infatti, la pubblicità (ma non solo) è pronta a tutto, ad approfittare di ogni ingenuità, ad abbattere ogni difesa, a smorzare la capacità di critica, a violare la dignità della persona e lo stile nei rapporti e nei comportamenti. Ricordo quanto mi disse una sera il poeta Mario Luzi a Firenze, di fronte alle finestre illuminate delle case ove si notava il riquadro azzurrino del televisore acceso: "Non si sa se la gente è la, davanti a quello schermo, con le mani alzate in segno di resa o di adorazione". Non bisogna mai affievolire la tensione e abbassare la guardia di fronte alla rete della comunicazione esterna e alla sua forza complessiva. & ! # $ *# , # " . # # - / Lo Sapevate Che…? L’HIJAB E LO SPORT, PRENDERE O LASCIARE Le donne mussulmane costrette ad indossarlo se vogliono praticare lo sport Le regole del calcio impediscono a chicchessia di indossare qualsiasi oggetto o abbigliamento che non sia la tenuta di gioco regolamentare, fatto salvo le mascherine sul viso nel caso in cui il giocatore o la giocatrice non abbia riportato una frattura. C’è però il caso eccezionale, quello dell’Hijab, divenuto ora regola. Le donne di fede mussulmana, infatti, potranno indossare il velo per giocare la partita, a sancire questo cambiamento epocale è stata la Fifa il 5 luglio del 2012. Il caso che ha portato il massimo organismo calcistico del mondo, la Fifa, alla decisione del cambiamento era stata la richiesta da parte della federazione iraniana di permettere alle loro calciatrici di affrontare le nazionale giordana per giocarsi la qualificazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012 con il tradizionale ed obbligatorio velo sul capo. La decisione di poter indossare l’Hijab, sollecitata dalla Confédération Asiatique du Football (AFC), tramite la voce del principe Ali Ben al Hussain di Giordania, uno dei sei vicepresidenti della FIFA, è stata votata ad unanimità dai componenti dell’International Board. La notizia non è evidentemente nuova ma pone l’accento, una volta di più, quanto i fattori, che nulla hanno a che vedere con lo sport, condizionino quest’ultimo. Naturalmente c’è chi gioisce, il mondo islamico, e chi no. Le femministe di fronte a questa decisione insorgono alzando la voce:” Siamo stupefatte e profondamente preoccupate. Accettare questo capo di abbigliamento per le atlete mussulmane, non solo introduce una discriminazione tra le stesse, ma è contrario alle regole del movimento sportivo che definisce un abbigliamento di un’unica tipologia, cioè codificato, per le differenti discipline sportive, senza distinzione di razza né di religione”. La legge 4 della FIFA enuncia infatti: “ L’equipaggiamento di base non deve riportare alcuna iscrizione politica, religiosa o personale”. Se poi si va guardare la Carta Olimpica, essa precisa che:” Nessun tipo di dimostrazione o propaganda politica, religiosa o razziale è autorizzata in alcun luogo olimpico”. Dunque La legge dello sport non fa alcun oggetto di distinzione tra razza e religione, ogni atleta è uguale all’altro. Gianfranco Ravasi Questa l’universalità e la bellezza dell’intero Movimento. Per alcuni evidentemente non è # ( così. Le profonde convinzioni religiose hanno la prevalenza e l’obbligatorietà su qualsiasi indivi! % duo, maschio o femmina che sia. Nel caso mus') ! ( sulmano, poiché la società è patriarcale e quindi maschilista, sono le donne a dover accettare ob & + torto collo (vivere o morire) l’imposizione dell’uomo. Loro, le donne, devono solo accetta- re. D’altra parte se si pensa che l’Arabia Saudita, la monarchia più conservatrice tra quelle del Golfo Arabo, proibisce alle donne qualsiasi attività sportiva, mentre i vicini la permettono, ma con molta attenzione; il quadro non si dice sia completo, essendoci anche molti altri Paesi asiatici di religione mussulmana, ma quanto meno significativo e portabandiera di quel poco o nulla che ha a che fare con l’evoluzione delle donne nel mondo occidentale. Attenzione che il velo come lo Hijab sarebbe un indumento che dona grazia a chi lo indossa, basti ricordare negli anni ’60 quando le donne indossavano per moda il foulard, che altro non era che lo Hijab con altro nome, esso rappresenta però, seppur radicato nei costumi islamici per antica tradizione, una costrizione prettamente maschilista, basata ancora sul predominio dell’uomo sulla donna, che non accetta alcuna evoluzione. E questo non va bene. In conclusione se da un lato è deprecabile questa decisione della FIFA, perché contraddice i suoi stessi principi, dall’altro lato sarebbe stato ingiusto non permettere alle ragazze iraniane di praticare il calcio e/o qualsiasi altro sport. Dunque più che le regole è prevalso il desiderio di non chiudere le porte in faccia a chi già vive una vita di secondo piano, e senza voce in capitolo, nel loro Paese e trova nello sport un momento di felicità. E decoubertianamente è giusto così. Guardare la TV alimenta aggressività bimbi Pediatri, genitori limitino visione e scelgano programmi per figli ROMA - La TV rende aggressivi e 'criminali'? Uno studio su bambini e adolescenti mostra che, per ogni ora di Tv in più vista tardi la sera da bambini e adolescenti, cresce del 30% il rischio di avere guai con la giustizia nella prima età adulta. Inoltre vedere la TV e' risultato ancora una volta associato a comportamenti antisociali e a tendenza all'aggressività'. Lo studio e' stato condotto su circa 1000 bambini e adolescenti di eta' compresa tra i 5 e i 15 anni seguiti nell'arco del loro sviluppo, quindi un vero studio di osservazione sul campo. Pubblicato sulla rivista Pediatrics, lo studio e' stato diretto da Bob Hancox ed e' il primo a dimostrare in modo concreto che esiste una causalità tra visione della TV e certi comportamenti aggressivi e antisociali, indipendentemente da altri fattori che possono inficiare il dato come l'estrazione socioculturale dei genitori. Un altro lavoro, sempre apparso su Pediatrics, firmato da Dimitri Christakis della University of Washington, mostra invece che sensibilizzando i genitori a seguire i propri figli che guardano la TV e a scegliere per loro dei programmi didattici che spronano all'empatia e insegnano il valore di aiutare il prossimo, nel giro di alcuni mesi i bambini risultano meno aggressivi dei coetanei che, a parità di ore davanti allo schermo, guardano quello che vogliono. L'Accademia Americana di Pediatria raccomanda di evitare che i bambini guardino la Tv più di 1-2 ore al giorno e comunque solo programmi adatti a loro. I genitori, suggeriscono gli autori di questo studio, dovrebbero limitare l'uso della TV per i propri figli. IL GIOCO PERICOLOSO Per “gioco pericoloso” si intende una qualsiasi azione di un calciatore che, nel tentativo di giocare il pallone, mette in pericolo l’incolumità di qualcuno (incluso se stesso). Il gioco pericoloso viene commesso quando c’è nelle vicinanze un avversario, al quale si impedisce di giocare il pallone per timore di infortunarsi. Ricordiamo che il gioco pericoloso prevede che non ci sia contatto fisico tra i calciatori, in caso di contatto si accorderà un calcio di punizione diretto o di rigore. SANZIONI DISCIPLINARI: - Se un calciatore gioca in modo pericoloso in un normale contrasto l'arbitro non dovrà assumere alcun provvedimento disciplinare, se l'azione comporta un evidente rischio di procurare un infortunio l'arbitro dovrà ammonire il calciatore. - Se un calciatore nega un'evidente opportunità di segnare una rete giocando in modo pericoloso il calciatore andrà espulso. SANZIONI TECNICHE: - Calcio di punizione indiretto ove è avvenuta l'infrazione. Il gioco pericoloso è una piccola componente della regola 12, ma abbiamo ritenuto necessario rinfrescarne l'esistenza per invitare, specialmente i giovani arbitri in formazione, a farne un uso corretto. Troppo spesso notiamo contrasti di gioco con contatto fisico trasformati in gioco pericoloso anzichè in fallo classico solo perchè avvenuti con contemporanea gamba sollevata dal terreno di giuoco o, peggio ancora, giochi pericolosi dei difensori all'interno dell'area di rigore trasformati in rigori o magari non sanzionati per la poca attitudine ad accordare un calcio di punizione indiretto all'interno dell'area di rigore… Attenzione, il nostro invito è quello a mantenere la concentrazione elevata sempre e a sanzionare in maniera corretta ogni fallo indipendentemente dalla zona del campo in cui ci troviamo. Coraggio e conoscenza del regolamento, sempre! A cura di Giovanni Baccini e Paolo Dal Cin • Sono in scadenza le quote associative: per il pagamento, oltre al classico metodo diretto con il cassiere sezionale Fabio Brescacin o l’aiuto Luca “Spadino” Zanardo disponibili in sezione il lunedì sera dalle 20.30 alle 22.00, è possibile pagare le quote a mezzo bonifico bancario alle seguenti coordinate sul c/c sezionale: CODICE IBAN: IT 92 R 08904 61760 010000003708 intestato a FIGC - AIA Sezione di Conegliano - Via Vital, 160 31015 Conegliano (TV) - indicando come causale: Pagamento quote associative 2014 “Nome e Cognome” L’importo annuale delle quote di € 50,00 (comprensivo del Fondo Solidarietà Veneto) può essere pagato in un’unica soluzione entro la fine di marzo, oppure pagando metà quota entro fine marzo e l’altra metà quota entro fine settembre. I neo arbitri sono esentati dal pagamento della quota per il periodo gennaio-giugno, saranno tenuti al pagamento per il periodo luglio-dicembre dell’importo di € 25,00 da versare entro il 30/09/2014. • Nei giorni di sabato 22 e 29 e domenica 23 e 30 marzo prossimi saremo presenti, con uno stand, al centro commerciale Conè per promuovere il nostro convegno. Aspettiamo anche te per aiutarci. • Save the Date: il 31 marzo presso il Teatro Accademia di Conegliano alle ore 20.15 si terrà il classico convegno dal tema: “Lo Sport come via di fuga”. Tanti gli ospiti/relatori di fama internazionale. • Il 14 marzo sono stati nominati Arbitri Benemeriti i colleghi: Fabio Crestani, Danilo Fregolent, Egidio Terzariol e Stefano Tomasi. Congratulazioni!!! • Alessio Dalla Torre ha debuttato in Serie D di calcio a 5 venerdì 14 marzo nella gara Union QDP-Futsal Vedelago. • Gianpietro Basei ha debuttato in Serie C/1 di calcio a 5 nella gara Perarolo Vigontina-Futsal AVM Elettronica venerdì 14 marzo. • Mauro De Coppi è stato convocato per il raduno Top Class della CAN 5 che si terrà a Coccaglio (BS) dal 10 al 12 aprile. • Hanno rassegnato le dimissioni: Luca Barbon, Luigi Settecasi e Ludovico Domini. ! "# & $# %! # ' ( trato davvero molto bene sporcata solo da Continua da Pag. 1 arrivata dall'ultima visionatura poche una cavolata fatta proprio all'ultimo seconsettimane fa, in una partita che ho arbi- do. Temevo che l'errore pesasse sul voto e mi ero rassegnato a dover rimandare ancora l'atteso debutto in C1, quando il venerdì Auguri ai nati in seguente mi sono trovato un messaggio di Spada. Ho aperto subito sinfonia e ho visto che il debutto era finalmente arrivato, ed ero In questo mese, compiono gli anni i designato proprio con lui per la partita tra seguenti colleghi: Perarolo Vigontina e AVM Elettronica! Nei MAZZER Andrea il 02 giorni seguenti dopo allenamento ci siamo SEGAT Marco il 05 trovati per discutere sullo spostamento e sul SARTORI Matteo il 06 posizionamento da tenere quando si arbitra CIRILLO Antonio il 08 in 2 che è chiaramente molto diverso da ZAMBON Mattia il 11 quello da tenere quando si arbitra da soli. DAL BO’ Antonio il 12 Finalmente è arrivato il giorno della gara e BASEI Gianpietro il 17 devo ammettere che ero parecchio teso, il NICHETTI Michele Renato il 19 fatto che la squadra ospite abbia chiesto di DALL’ANESE Nicola il 20 poter utilizzare il tempo di attesa non ha ROSSI Angelo il 20 certo aiutato a far scendere la tensione. AnDAL CIN Paolo il 29 che a causa di questo durante il primo tempo ero un po' distratto, cercando di capire soprattutto come dovevo spostarmi la conVi aspettiamo nella saletta Firmino centrazione non era al 100%. Durante l'inZuccolotto per festeggiare con voi il tervallo Luca mi ha dato qualche consiglio e vostro compleanno. il secondo tempo è andato molto meglio. La Aprile ' differenza principale che ho notato è sicuramente nel diverso ritmo e nella maggiore tecnica da parte delle squadre, dal punto di vista arbitrale invece bisogna muoversi in modo tale da far sì che l'azione sia sempre tra i due arbitri e bisogna stare attenti a "non pestarsi i piedi". Chiaramente serviranno altre partite prima che mi venga naturale arbitrare in due, ma sono soddisfatto di come è andato il debutto e spero di essere designato ancora in C1 molto presto. Al ritorno ci siamo fermati in area Piave (Autostrada A27) dove, sebbene il nostro ritardo, abbiamo trovato ad aspettarci i colleghi Paolo, Alberto e Angelo, anche loro di rientro dalle rispettive gare di futsal, con cui abbiamo festeggiato con spremute e brioches il mio debutto! Consiglio a tutti di informarsi sul calcio a 5 chiedendo a chi già arbitra e a Luciano (che sta facendo un’ottima campagna di arruolamento). Buon termine di stagione a tutti! Gianpietro Basei