39ma Edizione Roma Jazz Festival 2015
Dal 14 al 29 novembre 2015 Auditorium Parco della Musica, Teatro di Villa Torlonia,altrove nella città..
PROGRAMMA
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Sabato 14 novembre – Sala Sinopoli - Ore 21:00
Biglietto: Galleria € 30 - Platea € 35
GREGORY PORTER QUINTET (USA)
Gregory Porter, voce; Yosuke Satoh, sax alto; Chip Crawford, pianoforte;
Aaron James, contrabbasso; Emanuel Harrold, batteria.
Direttamente da New York, per l’apertura del Roma Jazz Festival 2015, arriva Gregory Porter, nuova
star del canto jazz internazionale. La sua voce baritonale ha conquistato negli ultimi anni pubblico e
critica e si configura come una straordinaria miscela di soul, gospel, blues e jazz che rimanda
direttamente alle atmosfere affascinanti dei club anni ’50.
Porter, classe 1971, nato e cresciuto in California, si è avvicinato fin dall’infanzia al canto gospel
proprio grazie alla madre Ruth, ministro di culto, che aveva subito notato il talento e l’estro del figlio.
Tanta gavetta, un passato da giocatore di football semi-professionista e una passione viscerale per la
musica di Nat King Cole, questo il percorso che ha portato Gregory Porter (vincitore del Grammy nel
2014 come “best vocal jazz album”) al successo planetario, anche grazie alla celebre etichetta Blue
Note con l’album “Liquid Spirit” (2013).
Si esibisce dal vivo sempre con un curioso cappello paraorecchie che ormai è divenuto una sorta di
tratto distintivo. Accompagnato da musicisti straordinari, dà sempre il meglio di sé, trascinando il
pubblico in un sublime vortice di malinconia e romanticismo.
Domenica 15 novembre - Teatro Studio “G. Borgna - Ore 21:00
Posto Unico € 22
AMEEN SALEEM - THE GROOVE LAB (USA)
AMEEN SALEEM BASSO e CONTRABBASSO
DAVID BRYANT PIANO, RHODES, WURLITZER e ORGANO
MARCUS STRICKLAND SASSOFONI
MAVIS “SWAN” POOLE VOCE
CRAIG MAGNANO CHITARRA
GREGORY HUTCHINSON BATTERIA e PERCUSSIONI
Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale.
La sua ispirazione principale proviene dal jazz ( Ameen è un membro del quintetto di Roy Hargrove
e di diverse big band) , la sua musica non può essere circoscritta in un genere particolare , ma
rappresenta una fusione di stili diversi. The Groove Lab, infatti, una sorta di vetrina di tutte le influenze
musicali in cui Ameen ha costruito la sua personalità artistica, una sorta di neo -soul , dove jazz, soul
e funky si fondono. Anche la scelta dei compagni, con cui Ameen ha deciso di intraprendere questo
viaggio musicale, racconta molto della sua personalità. In Groove Lab , Ameen ha deciso di utilizzare
un cast di musicisti d’eccezione, tutti caratterizzati da una particolare ricerca musicale, improntata al
groove più ostinato e moderno. La band interpreta quindi tutte le composizioni originali dell’artista in
maniera personalissima e mai banale, in un mood ricercato e trasversale tra funky e jazz, blues e
rock, ma sempre avendo in mente la sua idea di musica coerente ed organica.
Martedì 17 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
ALFREDO RODRÍGUEZ TRIO (CUBA)
Alfredo Rodriguez pianoforte; Reiner Ruano contrabasso; Michael Oliveira batteria.
Alfredo Rodríguez è un giovane e talentuoso pianista cubano, scoperto nel 2006 al Montreux Jazz
Festival dal celebre musicista e produttore Quincy Jones.
Da allora la fama di questo ragazzo, formatosi nel prestigioso conservatorio “Manuel Saumell” di
L’Avana, è cresciuta notevolmente, anche grazie alla guida del suo mentore che ha prodotto nel 2010
il suo primo album “Sounds of space”.
Virtuoso e versatile, Rodríguez riesce a fondere modernità e passato in ambito jazz, senza mai
dimenticare gli studi classici e le proprie radici cubane. Nella sua musica è sempre possibile scorgere
la grande influenza di geni del novecento come Keith Jarrett, Bill Evans e Thelonious Monk, nonché il
ritmo e i colori del connazionale Chucho Valdes.
In pochissimi anni ha inanellato una serie di eccellenti collaborazioni (tra cui il compositore Tan Dun e
il citato Quincy Jones) e ha condiviso il palco dei più grandi festival internazionali insieme a vere
proprie leggende del jazz del calibro di Wayne Shorter, Herbie Hancock e McCoy Tyner.
Mercoledì 18 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
DHAFER YOUSSEF QUARTET (TUNISIA)
Dhafer Youssef - Oud, Voce; Kristjan Randalu - Pianoforte; Phil Donkin - contrabbasso;
Ferenc Nemeth, batteria.
Atmosfere nord-africane e melodie sognanti arabe in un viaggio che porta dalla tradizione Sufi alla
contaminazione con il jazz europeo in un’ottica di multiculturalità e misticismo: questi i presupposti che
accompagneranno lo spettacolo di Dhafer Youssef, polistrumentista e cantante tunisino, attivo fin dalla
prima metà degli anni ’90.
Al centro della sua musica si colloca l’affascinante sound del’oud, il liuto arabo di cui Youssef è un
virtuoso. I suoi album sono inoltre imperniati di grande forza concettuale e d’influenze jazzistiche che
hanno aperto nel corso degli anni grandi spazi al dialogo fra la tradizione musicale di oriente e
occidente. Ha vissuto per tanti anni in diversi paesi europei calcando i palchi più prestigiosi e
ricevendo nomine ad importanti premi musicali. Quattro straordinari album all’attivo e numerose
collaborazioni, fra cui certamente spiccano quelle con il nostro Paolo Fresu e con Markus
Stockhausen.
Giovedì 19 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00
AVISHAI COHEN TRIO (ISRAELE)
“FROM DARKNESS”
Avishai Cohen, basso e voce; Nitai Hershkovits, pianoforte; Daniel Dor, batteria
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Avishai Cohen, classe 1970, è un contrabbassista, bassista e cantante jazz israeliano.
Compositore eclettico e poliedrico, è noto soprattutto per aver collaborato, dal 1996 al 2003, con
Chick Corea (che lo ha spesso definito “un musicista geniale”) oltre che per l'intensa attività del suo
Avishai Cohen trio.
Ispirato dal grande genio evocativo di Jaco Pastorius inizia a studiare il basso elettrico da
adolescente, dopo aver abbandonato il pianoforte, e solo a 16 anni si dedica allo studio del
contrabbasso, guidato dal maestro Michael Klinghoffer. Ha collaborato, tra gli altri, con musicisti del
calibro di Bobby McFerrin, Roy Hargrove, Herbie Hancock e Kurt Rosenwinkel.
Nel marzo 2015 è uscito per l'etichetta Sunnyside/Razdaz Recordz il suo ultimo lavoro intitolato
“From Darkness”, album di una bellezza forte e controversa, molto apprezzato sia dal pubblico che
dalla critica.
Con ben quindici album all’attivo in meno di vent’anni di carriera, Avishai Cohen si presenta come un
musicista dalla forte carica “live”, accompagnato sempre al piano e alla batteria da partner eccellenti.
Venerdì 20 novembre – Teatro Studio G. Borgna - ore 21:00
SARAH MCKENZIE QUARTET (AUSTRALIA)
SARAH MCKENZIE PIANOFORTE e VOCE
JO CALEB CHITARRA
TOM FARMER CONTRABBASSO
MARCO VALERI BATTERIA
La pianista e cantante Sarah McKenzie viene spesso descritta come un autentico patrimonio
nazionale australiano. Residente da anni a Boston, ha conquistato il panorama mondiale con la sua
particolare timbrica ed un groove squisitamente jazzy al pianoforte.
Dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, nel 2012 con il suo disco
“Close your eyes” è risultata vincitrice per la categoria “best jazz album” degli ARIA Awards (Australian
Grammys). Nel 2014 si è inoltre diplomata a pieni voti presso il rinomato Berklee College of Music. In
un breve periodo, ha inanellato una serie di partecipazioni a festival illustri come Monterey e
Wangaratta Jazz Festival ed è stata in tour con alcuni grandi del jazz e del pop come Michael Bublé,
Chris Botti, John Patitucci ed Enrico Rava. In uscita il suo ultimo disco per la Impulse, prodotto da
Brian Bacchus "We Could Be Lovers”, pronto per essere lanciato in Europa.
Sabato 21 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
CHIHIRO YAMANAKA LONDON TRIO
"SYNCOPATION HAZARD TOUR 2015" Anteprima europea
Chihiro Yamanaka, pianoforte; Shaney Forbes, batteria; Daniel Casimir, contrabbasso
Acclamata negli States e considerata miglior pianista del suo paese, il Giappone, Chihiro Yamanaka è
sicuramente una delle più raffinate interpreti del pianismo jazz contemporaneo.
All'attivo ben 13 dischi, quasi tutti pubblicati dall'illustre casa discografica Verve e un curriculum
davvero invidiabile. Le caratteristiche principali della pianista giapponese, originaria di Tokyo ma
ormai newyorchese d'adozione, sono una tecnica sopraffina, grande senso della melodia, eleganza e
uno stile davvero impeccabile. Orgoglio nazionale per il jazz nipponico, si è esibita spesso insieme a
personaggi leggendari del jazz tra cui Curtis Fuller, Gary Burton, George Benson ed Herbie Hancock.
Ha firmato nel gennaio 2015 con la Blue Note con cui ha pubblicato Somethin’Blue e l’ultimo
Syncopation Hazard. Rientra in Europa a novembre per 5 date esclusive con un’anteprima europea
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per il Roma Jazz Festival con una sezione ritmica anglo/americana, tra i migliori giovani musicisti della
scena jazz.
Domenica 22 novembre – Teatro Studio G. Borgna - ore 21:00
SUN HEE YOU (COREA)
“NIKOLAI KAPUSTIN”
Sun Hee You, pianoforte.
La pianista coreana Sun Hee You sta raccogliendo successi e consensi sia dalla critica delle sale da
concerto che dalle giurie dei concorsi. In particolare, è stata fortemente apprezzata la sua passionalità
alla tastiera fondata su una profonda serietà artistica e professionale. Sin dal suo debutto con
l'orchestra Yangeum di Seoul come solista nel Secondo Concerto di Beethoven, è riuscita a
trasformare le doti di un enfant prodige nella maturità espressiva e tecnica di un'artista completa. Il
suo vasto repertorio spazia dal Barocco al contemporaneo. In uscita il suo nuovo disco con etichetta
Piano-Classics, dedicato alle musiche di Nikolai Kapustin, artista unico nel suo genere, poco
conosciuto in Italia, che si è distinto per l’utilizzo delle strutture della musica classica, integrandole con
il linguaggio e lo stile del jazz.
Lunedi 23 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
VINICIUS CANTUÁRIA (BRASILE)
“PLAYS JOBIM”
Vinicius Cantuària, chitarra e voce.
Chitarrista, cantante e percussionista di talento, può vantare collaborazioni celebri con artisti del
calibro di David Byrne, Arto Lindsay, Laurie Anderson e Bill Frisell.
Nato e cresciuto a Rio de Janeiro, si è trasferito a New York, dove tuttora vive, a metà degli anni ’90.
Profondamente influenzato dalla bossa nova e da tutto il panorama jazz brasiliano, Cantuària propone
dal vivo spesso spettacoli dedicati all’arte del maestro Antonio Carlos Jobim, punto di riferimento per
tutta la musica brasiliana. Acclamato nel suo paese come la quintessenza dei musicisti, Vinicius
Cantuaria si è conquistato il prestigioso posto che oggi occupa nel panorama artistico brasiliano
vestendo i panni del cantante, del chitarrista e del percussionista, nonché firmando numerosi brani di
successo per Caetano Veloso, Gal Costa, Gilberto Gil. Un girovago dalle orecchie ricettive, Vinicius è
in ciò perfetto esempio per i fecondi incroci del villaggio globale.
Martedì 24 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
GIROTTO/SERVILLO/MANGIALAVITE (ITALIA/ARGENTINA)
“PARIENTES”
Peppe Servillo, voce; Javier Girotto, sax soprano e baritono; Natalio Mangalavite,
piano, tastiere, voce.
Una raffinata miscela italo-argentina per questa serata all'insegna della fusione fra poesia, tango,
milonga e cumbia. Il trio, dopo un'assenza durata sei anni dall'uscita dell'ottimo disco “Futbol”, è
tornato più ispirato che mai in questo 2015 con un nuovo album dal titolo “Parientes”, pubblicato
dall'etichetta Egea.
Un nuovo intreccio di musica ed esperienze, vita vissuta e ricordi lontani, amalgamati sapientemente
dai due musicisti argentini e dal cantante napoletano Peppe Servillo, fondatore e leader dalla band
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italiana Avion Travel. Il nuovo album “Parientes” si configura dunque come un percorso fra
reminiscenze del passato, persone e tutto l'immaginario collettivo di un popolo migrante che ha creato
una nuova cultura pur preservando gelosamente le vecchie e romantiche abitudini, anche
enogastronomiche.
Mercoledì 25 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
VINCENT PEIRANI/EMILE PARISIEN (FRANCIA)
Vincent Peirani, fisarmonica; Emile Parisien, sax soprano.
In pieno stile francese, un duo di grande classe, quello composto Peirani e Parisien.
Uno spettacolo raffinato, divertente e a tratti anche scanzonato quello offerto dai due, che si
cimentano in un percorso alla ricerca di innovazione e modernità, senza tralasciare il background
musicale d'oltralpe e l'ispirazione da parte di vere leggende come Richard Galliano e Sydney Bechet.
Proprio in questo mood, nasce l'album “Belle époque”, una versione aggiornata e rivista, a tratti
effervescente e sofisticata, della tradizione del duo fisarmonica/sax soprano. Il disco, prodotto dalla
affidabilissima etichetta tedesca ACT, ha ricevuto ottimi feedback da parte della critica internazionale.
Vincent Peirani, è considerato il più promettente giovane fisarmonicista a livello mondiale, degno
erede del citato Richard Galliano, mentre Emile Parisien, si sta facendo apprezzare come raffinato
interprete sia con il sax alto che con quello soprano, vantando collaborazioni con artisti come Wynton
Marsalis e Bobby Hutcherson. Entrambi, inoltre, hanno ottenuto il premio Django Reinhardt nel 2012 e
nel 2013.
Giovedì 26 novembre – Sala Petrassi - ore 21:00
FABRIZIO BOSSO, LUCIANO BIONDINI E PAOLO SILVESTRI STRING ENSEMBLE
(ITALIA) “ MELODIES “
Fabrizio Bosso; tromba; Luciano Biondini, fisarmonica; Quintetto d’archi diretto da
Paolo Silvestri.
Fabrizio Bosso e Luciano Biondini, due artisti che non hanno bisogno di particolari presentazioni.
Tecnica individuale, totale padronanza del proprio strumento, estro consolidato e maturità artistica per
un connubio musicale che si esprime a livelli altissimi.
Dopo Face to Face, album uscito nel 2012 in cui Bosso e Biondini davano una prima infarinatura di
quanto li accomuna, eccoli all’opera seconda: un progetto live dal titolo “Melodies” nel quale il duo
prende una direzione precisa, scegliendo di interpretare alcune tra le più belle melodie della musica
moderna e contemporanea, senza limiti di genere o di provenienza. Da Azzurro di Domenico
Modugno, all’immancabile capolavoro Body & Soul di Johnny Green. Da Balla Balla
Ballerino all'emozionante Fragile di Sting, per passare da Michel Legrand e la sua What are you doing
the resto of your life a Stevie Wonder e via così.
E per rendere questo loro omaggio alla grande musica definitivamente imperdibile Bosso e Biondini
coinvolgono il compositore e direttore Paolo Silvestri, che arricchirà buona parte del repertorio con i
suoi sempre raffinati arrangiamenti per quintetto d’archi.
Domenica 29 novembre – Sala Sinopoli - ore 21:00
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MAURO OTTOLINI SOUSAPHONIX E COOKING SHOW DELLO CHEF GIORGIONE
(ITALIA)
MAURO OTTOLINI TROMBONE, CONCHIGLIE, STRUMENTI ARTIGIANALI SARDI, CONDUCTOR
VANESSA TAGLIABUE YORKE VOCE
VINCENZO VASI VOCE, THEREMIN, GIOCATTOLI e ELETTRONICA
DAN KINZELMAN SAX TENORE, CLARINETTO e CLARINETTO BASSO
GUIDO BOMBARDIERI CLARINETTO e SAX ALTO
FLAVIO D’AVANZO TROMBA e FLICORNO
ENRICO TERRAGNOLI BANJO e CHITARRA ELETTRICA
ROBERTO DENITTIS FISARMONICA, TASTIERE, ORGANETTO e PIANO GIOCATTOLO
DANILO GALLO BASSO ACUSTICO e BALALAIKA BASSA
SIMONE PADOVANI PERCUSSIONI
ZENO DE ROSSI BATTERIA e PERCUSSIONI
Mauro Ottolini, veronese, è uno dei jazzisti più ecclettici e sperimentali a livello italiano.
Trombonista, Tubista e arrangiatore, da anni esprime il proprio talento come compositore e come
esecutore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e
avant-garde. Carismatico ed imprevedibile, leader fantasioso e sempre sorprendente. Alla sua ascesa
hanno contribuito la fiducia e la stima che altri grandi musicisti dimostrano per lui, come Enrico Rava,
Franco D'Andrea, Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, e il grandissimo cantautore Vinicio
Capossela. Mauro Ottolini è stato più volte votato dalle riviste specializzate come miglior trombonista
e miglior arrangiatore italiano.
Nel 2012 è stato votato dal referendum TOP JAZZ Migliore Musicista Italiano mentre il gruppo
Sousaphonix è considerato dalla critica una delle migliori realtà musicali italiane. Appassionato di
cucina e ottimo cuoco, Ottolini dividerà il palco con il cuoco Giorgione, Giorgio Barchesi, uno dei volti
del Gambero Rosso Channel. Lontano anni luce dall'immagine patinata degli chef televisivi più
fashion, e dalla cucina gourmet, fatta di minuterie e cesello. Il suo stile è generoso e pieno: tutto “orto
cucina” come recita il titolo della sua trasmissione. Al grido di “Laidi e corrotti per voi è finita!” racconta
una cucina genuina, golosa, tradizionale come la musica di Sousaphonix.
PROGRAMMA - TEATRO DI VILLA TORLONIA
Via Lazzaro Spallanzani, 1 – Roma – info tel. 06 440 4768
PIANO SOLO
Ingresso gratuito
Domenica 15 Novembre
Ore 11,15
DOMENICO SANNA, pianoforte
Nasce a Gaeta nel Settembre 1984. E' stato considerato uno dei pianisti più eleganti e interessanti
dell'ultimo periodo in Italia. Nella sua musica si respirano atmosfere retro, coniugate con la sua
moderna sensibilità. Pur ispirandosi evidentemente a pianisti noti come Ahmad Jamal, Lennie Tristano
o George Shearing, se ne distacca attraverso il suo talento, la sua personale esperienza, sensibilità e
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attenzione verso tutto quello che succede nell'attualità della musica jazz. Vincitore del Jimmy Award
2007 e 2008 del Tuscia in Jazz, nello stesso anno vince il premio dedicato a Luca Flores, e l'anno
successivo riceve un premio dall'associazione "Armonia Foundation of Arts. Trasferitosi a Roma,
registra con il sassofonista Rick Margitza e 2 anni dopo registra con Dave Liebman, Stefano Battista,
Gege Munari e molti altri.
In questi ultimi anni ha collaborato con i migliori musicisti della scena newyorkese come Jeff Ballard,
Joe Lovano, Larry Grenadier, Steve Grossman, Francisco Mela, Eddie Gomez, JD Allen, Scott
Hamilton, Greg Hutchinson.
Domenica 22 Novembre
Ore 11,15
ENRICO ZANISI, pianoforte
Di origini calabresi ma romano d’adozione, si è laureato con lode al conservatorio de L'Aquila. A
quindici ha incrociato il jazz e, poco dopo, si è mostrato in pubblico, lasciando subito presagire un
gran futuro. Dopo una serie innumerevole di concerti e gigs nei piccoli locali della capitale, Enrico
viene inizialmente notato da un giornalista che, forte del talento provato, decide di presentarlo a un
discografico. Nel giro di un anno, Enrico Zanisi, classe 1990, avvia una collaborazione con una delle
più importanti etichette discografiche europee, la Cam Jazz, per la quale ho inciso due dischi in trio
con Alessandro Paternesi alla batteria e Joe Rehmer al contrabbasso (“Life Variations” nel 2012 e
“Keywords” nel 2014), e un disco in duo con Mattia Cigalini (“Right Now” 2015). Nel 2012 una giuria di
giornalisti gli ha assegnato il prestigioso premio Top Jazz come Miglior Nuovo Talento, indetto dalla
storica rivista Musica Jazz, e nel 2014 ho ricevuto un riconoscimento dalla Siae per la creatività.
Domenica 29 Novembre
Ore 11,15
FABIO GIACHINO, pianoforte
Classe ’86, Fabio Giachino nasce ad Alba (CN), per poi stabilirsi definitivamente a Torino, dove ha
intrapreso gli studi musicali al Conservatorio G. Verdi, affiancando agli studi classici - Diploma in
Organo e Laurea di II Livello rispettivamente nel 2006 e nel 2009 – quelli di jazz, frequentando il
biennio di specializzazione.Dotato di grande talento, ha ottenuto da subito grandi riconoscimenti di
critica e premi italiani a livello internazionale e nazionale:
- Premio Internazionale Massimo Urbani 2011 - Premio Nazionale Chicco Bettinardi 2011- Revelation
of the year 2011 (JazzUp Channel) - Fara Music Live 2012 come miglior nuovo talento. E’ stato inoltre
votato tra i primi 10 pianisti italiani nei “JazzIt Awards” 2012 e 2011 secondo il referendum della rivista
Jazzit. L’album d’esordio “Introducing Myself”, registrato in trio nel 2012 con la partecipazione speciale
del sassofonista Rosario Giuliani, è stato inserito nei “100 Greatest Jazz Album 2012″ sempre
secondo la rivista JAZZIT.
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