Provincia di Ferrara
Servizio Produzione e Sviluppo Agricolo
Bollettino Fitosanitario
Produzione integrata
n°34 del 29 ottobre 2009
Questo bollettino viene redatto per tutti i produttori ed i tecnici che applicano i
disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna.
Ai nuovi disciplinari per l’anno 2009 fanno riferimento il Regolamento O.C.M.
Ortofrutta (2200/96) e l'uso del marchio collettivo Qualità Controllata (L.R. 28/99).
Il testo integrale dei DPI 2009 è a disposizione degli utenti è nella pagina di accesso ai
Disciplinari di Produzione Integrata del sito www.ermesagricoltura.it.
I disciplinari contengono tutte le norme tecniche (difesa, diserbo, irrigazione,
concimazione e pratiche agronomiche in genere) che l'azienda agricola deve applicare
per accedere ai contributi previsti da tali regolamenti.
Il bollettino è reperibile al sito
Ulteriori approfondimenti anche su
la trasmissione dell' agricoltura
ferrarese in onda da marzo su Telestense alle ore 12.25 e sul sito
Il bollettino viene redatto settimanalmente il mercoledì o il giovedì da parte dei responsabili
tecnici Fausto Grimaldi e Clelia Tosi, con il supporto di Aldo Bignami e Andrea Urbani.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Riccardo Loberti / Andrea Urbani - Ufficio Sviluppo Agricolo
Tel 0532.299.769 - E-MAIL: [email protected]
1
MONITORAGGIO DELLA FALDA FREATICA IN PROVINCIA DI FERRARA
Con il termine falda si intende quella porzione di terreno in cui tutti i pori sono saturati d’acqua. In essa
l’acqua non è trattenuta, ed è totalmente disponibile per i fabbisogni idrici delle colture.
Questo strato è solitamente “poggiato” su di uno strato impermeabile; la superficie superiore della falda,
invece, non è ben definita, ma si osserva una zona di transizione non completamente satura, detta
frangia capillare.
L’altezza della frangia è determinata in primo luogo dalla dimensione dei pori (maggiore nei terreni
argillosi, minore nei terreni sabbiosi); è inoltre influenzata:
 positivamente (aumenta l’altezza) da tutto ciò che fa diminuire l’acqua nel terreno, ad esempio la
domanda traspirativi dell’atmosfera, la bassa umidità del terreno, ecc.
 negativamente (diminuisce l’altezza) in situazioni opposte: piogge, irrigazioni, elevata umidità del
terreno, ecc.
RETE DI MONITARAGGIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA
Punti di rilevamento falda e stazioni Meteo
FERRARA
Punti di rilevamento della falda
Stazioni Meteo
2
I valori riportati in tabella indicano la differenza tra il piano campagna e il livello della falda e
sono espressi in centimetri.
Località
1 Ravalle
2 Diamantina
3 Fondo Reno
4 San Carlo
5 Boara
6 Quartesana
7 S.M.Codifiume
8 Ambrogio
10 Ambrogio
12 Sabbioncello S.V.
13 Maiero
14 Ostellato
17 Portomaggiore
18 Ostellato/Mezzano
19 Argenta
20 Anita
23 Pomposa
24 Valle Isola
25 Valle Pega
26 Mesola
27 Pomposa
28 San Bartolomeo
29 Ro
30 Ro
31 Iolanda di Savoia
32 Consandolo
33 Borgo Trebbo
34 Bondeno
1° dec
giugno
2° dec
giugno
3° dec
giugno
1° dec
luglio
2° dec
luglio
200
203
206
217
230
178
195
194
203
210
117
175
179
200
213
196
195
198
>250
>250
178
162
165
170
178
122
134
119
146
125
134
126
130
132
148
148
155
160
150
158
181
226
228
240
250
120
152
156
140
145
95
102
108
100
116
174
188
170
165
173
158
154
158
150
160
74
180
78
194
85
176
90
172
92
188
95
97
95
85
97
139
142
142
136
152
102
109
120
128
110
98
106
150
142
160
97
101
100
100
105
>250
132
>250
137
133
128
127
129
125
133
118
>250
>250
>250
>250
129
134
138
151
155
203
200
198
141
150
170
178
170
168
175
139
149
136
136
180
146
158
167
146
167
3
DISERBO POMACEE
Il diserbo su tutte le colture arboree e sulla vite è ammesso solo localizzato sulla fila, l’area trattata deve essere
inferiore al 50% del totale.
Per gli impianti in produzione le dosi massime ammesse all'anno sono le seguenti:
GLIFOSATE
(Es. Roundup Bioflow)
GLUFOSINATE AMMONIO
(Basta)
OXIFLUORFEN
(vari)
ACTINIDIA
7,5 lt/ha
18 lt/ha
Non ammesso
ALBICOCCO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
CILIEGIO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
PESCO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
SUSINO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
MELO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
PERO
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
VITE
7,5 lt/ha
18 lt/ha
0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha)
Nei primi due anni di allevamento, su impianti con distanze tra le piante inferiori a 1,5 metri o con tubo per
irrigazione appoggiato a terra è ammesso aumentare la quantità annuale di Oxifluorfen fino a 2 lt per ha trattato.
Utilizzare Oxifluorfen 15-20 giorni prima del risveglio vegetativo. Il prodotto non è registrato su actinidia. Su
POMACEE nei primi due anni Oxyfluorfen è impiegabile solo su astoni e non su piante innestate. Su VITE non è
ammesso l’impiego nel primo anno di impianto.
Limitatamente ai primi tre anni d’allevamento è altresì consentito l’uso di Oxadiazon (max 4 lt/ha). Il prodotto non è
registrato su ciliegio.
TRATTO DALLE NORME GENERALI DEL DISCIPLINARE PER L’IMPIEGO DEI
FORMULATI COMMERCIALI
Per consultare il testo completo clicca su NORME GENERALI oppure vai all’indirizzo internet
http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/consigli_tecnici/disciplinari/sezione_disciplinari/s_no
rme_generali/2009_normegenerali.pdf
Priorità nella scelta delle formulazioni
E’ obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche
formulazioni di classe tossicologica T o T+.
E’ obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a
diversa classe tossicologica (Xn, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R48, R60,
R61, R62, R63, R68); vedi tabella di seguito.
Frasi di rischio riportate sulle etichette e relative ad effetti cronici sull’uomo
R40 Possibilità di effetti cancerogeni (Xn)
R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata (T - Xn)
R 60 Può ridurre la fertilità (T)
R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati (T)
R 62 Possibile rischio di ridotta fertilità (Xn)
R 63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati (Xn)
R 68 Possibilità di effetti irreversibili (Xn)
SOSTANZE ATTIVE PRESENTI NEI DISCIPLINARI CON FRASI RISCHIO CRONICHE
INDICAZIONE DELLE S.A. PER LE QUALI OCCORRE DARE PREFERENZA A FORMULAZIONI Xi o Nc
Formulazioni
COLTURE SULLE QUAL
alternative
SOSTANZA ATTIVA
R40 R48 R60 R61 R62 R63 R68
Si
No
E' PREVISTO L'IMPIEGO
4
DI
S
E
R
B
A
N
TI
F
U
N
GI
CI
DI
ACETOCHLOR
CLORTAL-DIMETILE
FLUAZIFOP-P-BUTILE
FLUFENACET
IOXINIL
ISOXAFLUTOLE
PROFOXYDIM
PROPANIL
PROPIZAMIDE
CAPTANO (*)
CIPROCONAZOLO
CYAZOFAMID
FENAMIDONE
FAMOXADONE
FLUTRIAFOL
IPRODIONE
MICLOBUTANIL
TEBUCONAZOLO
TIRAM
TRIADIMENOL
ZIRAM
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Mais
Orticole varie
Orticole varie
Patata e pomodoro
Solo su cipolla e aglio
Mais
Riso
Riso
Bietola, medica, Insalate
Melo e Pero
Bietola e frumento
Vite
Vite ecc.
Vite ecc.
Bietola e frumento
Insalate, actinidia
Varie
Varie
Insalate pero drupacee
Varie
Pero e Drupacee
FIPRONIL
X
X
Varie
IN
THIACLOPRID
X
X
Varie
S.
ALFACIPERMETRINA
X
X
Varie
Evidenziati in giallo le sostanze attive per le quali sono disponibili formulazioni Xi o Nc alternative
(*) Preferire le formulazioni Xn a quelle T e T+
Consigli nella scelta delle formulazioni
È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in
formulazioni meno pericolose per l’operatore agricolo e per l’ambiente. In particolare sono da preferire le
formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG,
WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili
(PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l’operatore
nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei
contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida,
flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l’operatore ma per bonificare i contenitori occorre
realizzare un accurato lavaggio. L’impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere
ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell’operatore e dell’ambiente.
Smaltimento scorte
Viene concessa l'autorizzazione all’impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per
l’annata 2007/2008, ma esclusi nelle presenti norme tecniche. Tale indicazione deve intendersi valida
esclusivamente per l’esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell’entrata
in vigore delle presenti norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida
solo per l'annata agraria 2008/2009, non può intendersi attuabile qualora siano venuti meno le autorizzazioni
all'impiego. Potranno inoltre essere smaltiti i prodotti riportati nella tabella seguente, rispettando rigorosamente la
data di scadenza indicata. Segue elenco delle sostanze non iscritte nell’allegato n. 1 previsto dalla Dir. CEE 91/414
e che esauriranno il loro impiego nel corso del 2009. Sono indicate tutte le sostanze in corso di revoca, anche
quelle che non erano previste nelle norme tecniche della Regione Emilia-Romagna.
Sostanza attiva
Trifluralin
Data ultimo impiego in campo nel 2008
19 marzo 2009
Benfuracarb
19 marzo 2009
1,3 dicloropropene
19 marzo 2009
Metomyl
19 marzo 2009
Tale norma generale vale anche per tutte le aziende che nel 2007/2008 hanno applicato le norme tecniche previste
in applicazione del Reg. CEE n. 2200/96 e delle LL.RR. n. 28/98 e 28/99.
Grandinate
5
A seguito di grandinate può essere eseguito un intervento disinfettante con uno dei fungicidi già ammessi per
ciascuna coltura. Tale intervento non incide nel numero massimo di fungicidi ammessi. Per questo tipo di intervento
non possono essere impiegati prodotti fitosanitari classificati come T, T+ e Xn.
Nuovi prodotti
Qualora durante l'annata agraria fossero registrate nuove sostanze attive, il Servizio Fitosanitario Regionale potrà
autorizzarne l'impiego, per l'anno in corso, a condizione che sia stato acquisito il parere di conformità da parte del
Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e che i nuovi formulati commerciali non siano classificati come "T", "T+" o
"Xn".
Utilizzo prodotti in fase di revoca
Si raccomanda di porre attenzione nelle gestione di alcune sostanze attive in fase di revoca ed il cui impiego scadrà
nel corso dl 2010. In particolare si invita ad esaurire le scorte ed evitare giacenze in magazzino dei prodotti di
seguito indicati:
ACARICIDI
Dicofol
FUNGICIDI
Dicloran
Tricyclazole
INSETTICIDI
Buprofezin
Tryflumuron
ERBICIDI
Dichlobenil
Propachlor
Propanil
Napropamide
CONCIANTI
Thidiazuron
Cyanamide (H & Ca cyanamide)
Utilizzo del Bacillus thuringiensis
Al fine di ottimizzare l’utilizzo del Bacillus thuringiensis in relazione all’efficacia dei diversi ceppi nei confronti delle
diverse avversità si consiglia di seguire le indicazioni riportate nella tabella seguente.
Modalità d'impiego:
•Il Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le larve
sono nei primi stadi di sviluppo.
•Si raccomanda di ripetere l’applicazione e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati.
•In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di
preparare la miscela.
•Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese).
•Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere
Ceppo
Prodotto
Commerciale
% a.i.
Attività
(UI/mg)
Lobesia
botrana
Pandemis
cerasana
Anarsia
lineatella
Mamestra
brassicae
Autographa
gamma
Helicoverpa
armigera
B.t. kurstaki - DIPEL DF
- PRIMIAL
HD1
- BIOBIT
6,4
32.0001
+++
+++
+++
++
++
++
B.t. kurstaki - DELFIN
- ABLE
SA11
6,4
53.000
US2
+++
+++
+++
++
++
+++
B.t. kurstaki - COSTAR
SA12
18
90.0001
+++
+++
+++
++
++
++
B.t. kurstaki - LEPINOX
EG2371
10
24.0001
+++
+++
+
++
++
++
6
B.t.aizawai/ - AGREE
- TUREX
kurstaki
GC91
3,8
25.0001
++
++
++
+++
+++
+++
B.t.aizawai
H7
10,3
35,000
UP3
++
++
++
+++
+++
+++
- XENTARI
- FLORBAC
+ sufficiente; ++ discreto; +++ buono
1 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto
tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui
titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg.
2 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua
3 Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella
DEROGHE 2009 AI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA
Per consultare l'archivio delle deroghe territoriali ai disciplinari di produzione integrata 2009 cliccare su:
http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/fitosanitario/difesa_diserbo/deroghe/pg_de
roghe/2009.htm
LAVORAZIONE DEL TERRENO
Dopo la raccolta di frumento, pisello e orzo si consiglia di effettuare una lavorazione a due strati con arature
superficiali su tutte le colture in successione ad esclusione dei campi in cui si coltiverà la bietola ove conviene arare
ad almeno 40 cm. Con accertata carenza di fosforo e/o potassio è possibile interrare concimi minerali a base di
questi elementi. Chi intenda coltivare orticole e dove i livelli di sostanza organica siano molto bassi (1,5 per mille) è
opportuno somministrare sostanza organica (letame 300 ql/ha, compost 60-100 ql/ha, sovesci di leguminose e
graminacee). Le aziende che intendano effettuare le analisi del terreno possono rivolgersi ai tecnici dei servizi di
sviluppo agricolo; i campioni vanno prelevati sulle stoppie prima dell'aratura e prima di eventuali concimazioni. Si
ricorda che le analisi hanno validità di 5 anni per le coltivazioni orticole ed estensive mentre per i frutteti è sufficiente
una volta durante la vita dell’impianto. Se si ripete l'analisi è necessario ripetere solo la valutazione del tenore di
azoto, fosforo, potassio, della sostanza organica e della capacità di scambio.
I cicli climatici caratterizzati da periodi siccitosi e da altri con intense precipitazioni possono determinare grossi
problemi di ristagni idrici soprattutto su grano ma anche su altre colture come bietola, mais, ecc. e provocare
abbassamenti delle produzioni anche gravi. Si raccomanda pertanto di mantenere la baulatura nei terreni privi di
drenaggi sotterranei, oppure ove si sono livellati i terreni è consigliabile favorire lo sgrondo delle acque con una
rete adeguata di fossi scolmatori, ripuntature, e qualsiasi pratica agronomica utile ad evitare i ristagni.
Si raccomanda inoltre di preservare la struttura dei terreni effettuando le lavorazioni nei momenti più opportuni,
quando questi siano “in tempera”.
NUOVI LIMITI MASSIMI DI RESIDUO DAL 2/9/2008: REG.CE149/08
Per ogni singola coltura è stata costruita una “TABELLA RESIDUI” in cui sono indicati alcuni dei principi attivi che
subiranno una riduzione dei limiti di residuo con i rispettivi valori in vigore fino al 31/8/08 e dal 2/9/08.
Non è possibile indicare i tempi di carenza dei prodotti in quanto nella maggioranza dei casi le società produttrici
non li hanno ancora aggiornati.
Si consiglia comunque di fare riferimento ai tecnici che fanno assistenza e/o alle strutture che ritirano le colture.
I nuovi limiti saranno validi per tutti i paesi europei anche se il Ministero della Salute Italiano ha pubblicato una nota
valida in cui si afferma che, per il mercato nazionale, fanno fede i limiti di residuo che sono in vigore alla data in cui
vengono eseguiti i trattamenti.
Per ulteriori approfondimenti sulle curve di degradazioni di alcuni principi attivi è possibile attingere informazioni
consultando le indagini pubblicate dal Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con l'ARPA di Ferrara al
seguente link:
INDAGINI SUI RESIDUI DI FITOFARMACI NEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
DIVIETI PER LA DISTRIBUZIONE DI AZOTO
Si ricorda che dal 1° di marzo 2009 entrerà in vigore, salvo proroghe, la “Direttiva Nitrati” che all'articolo 20 della
Deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna del 16 gennaio 2007 n° 96 indica i periodi
7
di divieto alla distribuzione e di cui si riporta l'estratto tratto dal “Programma
ai nitrati da fonte agricola - Criteri e norme tecniche generali”.
d'azione per le zone vulnerabili
Art. 20: ”In considerazione del rischio di perdita di azoto dal suolo alle acque, variabile in rapporto al regime delle
precipitazioni, alle condizioni del suolo, al tipo di fertilizzante, l'utilizzazione degli effluenti zootecnici, e dei concimi
azotati e degli ammendanti organici, come individuati dal D.lgs. 29/04/06 n. 217 "Revisione della disciplina in
materia di fertilizzanti", è vietata nella stagione autunno-invernale, dal 1 novembre fino alla fine di febbraio,
tranne per quanto di seguito diversamente specificato.
- Il periodo di divieto è contenuto in 90 giorni, dal 1 novembre al 31 gennaio, nei seguenti casi
a) utilizzazione di letami e materiali ad essi assimilati, di concimi azotati e di ammendanti organici;
b) distribuzione di liquami e materiali ad essi assimilati nei terreni con copertura vegetale quali: prati, cereali
autunno-vernini, colture arboree con inerbimento permanente.
- Gli allevamenti esistenti che producono deiezioni di avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di
sostanza secca superiori al 65%, devono attenersi al divieto di distribuzione da novembre a febbraio, dalla data
di adeguamento dei contenitori per lo stoccaggio.
- Le Province, avvalendosi dei dati agrometeorologici, dei dati ricavati dalla rete di controllo della falda
ipodermica di pianura, in considerazione del tenore di umidità dei suoli e delle fasi fenologiche delle colture,
possono sospendere tali divieti e individuare periodi di divieto diversi da quelli indicati ai commi 1 e 2, anche
non continuativi, e relative decorrenze.”
INDICAZIONI RIGUARDANTI LA CONCIMAZIONE DELLE COLTURE
Per ottenere indicazioni riguardanti la fertilizzazione delle colture è possibile consultare il Bollettino
Concimazione pubblicato sulla pagina dei Bollettini Agrometeo e Fitosanitari del sito della Provincia di
Ferrara.
Nel presente bollettino vengono riportate solo la sintesi delle indicazioni date per le singole colture.
L’azienda che applica i Disciplinari di Produzione Integrata è tenuta alla predisposizione di un piano di ferti­
lizzazione annuale per ogni coltura presente all'interno di ciascuna area omogenea di gestione. L’area omogenea di
gestione è la porzione di superficie aziendale caratterizzata da suoli, ordinamenti colturali e pratiche agronomiche
uniformi. Il piano costituisce la giustificazione alla distribuzione dei fertilizzanti naturali e di sintesi nella misura, nelle
epoche e secondo le modalità riportate nelle norme tecniche dei Disciplinari, nonché nel rispetto della legislazione
vigente in materia di salvaguardia delle acque all’inquinamento (D. Lgs. 152/99 e D. Lgs. 99/92 e loro
modificazioni).
Nel capitolo delle Norme Generali dei Disciplinari di Produzione Integrata riguardante la Fertilizzazione è indicato
che gli apporti degli elementi nutritivi possono essere calcolati in due modi, utilizzando il metodo ordinario oppure
il metodo a dose standard.
Con il metodo ordinario gli apporti si determinano in base ai valori delle analisi dirette dei propri terreni o in base
alle analisi ricavabili dalle carte dei suoli della provincia di Ferrara.
Per il calcolo si utilizza il “programma per la formulazione del piano di fertilizzazione”.
Con il metodo a dose standard gli apporti si determinano limitandosi alla restituzione della dose “standard” per cui
è sufficiente la compilazione delle schede relative all’impiego dei fertilizzanti. In caso contrario devono essere indi­
cati i motivi e le quantità in incremento o decremento rispetto alla dose standard che sono stati adottati.
INDICAZIONI GENERALI RIGUARDANTI L'IRRIGAZIONE DELLE COLTURE
Sono ammessi interventi irrigui relativi a specie non indicate in bollettino, per colture di cui non sono disponibili
supporti tecnici per la gestione dell’irrigazione e per condizioni non ordinarie (vivai, frutticole in allevamento, ecc.).
Sono ammessi, in situazioni particolari, interventi non strettamente connessi alle esigenze idriche delle colture (ad
esempio per contrastare la formazione di croste).
In assenza di diverse indicazioni si assumano a riferimento i seguenti volumi massimi di adacquamento: terreni
sciolti mm 35; terreni di medio impasto mm 45; terreni argillosi mm 55.
Per tutte le altre colture riferirsi alle indicazioni specifiche.
► Albicocco
Fase fenologica:
Caduta foglie.
Per limitare i problemi di batteriosi si consiglia di evitare di effettuare potature eccessive
Tecnica colturale: in questa fase, rimandando le operazioni alla fase di riposo vegetativo nel periodo
invernale.
E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo
Disciplinare 2009: all’albicocco cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
8
- Corineo e Batteriosi:
Al termine della caduta delle foglie intervenire con:
principio attivo
IDROSSIDO DI RAME
POLTIGLIA BORDOLESE
SOLFATO TRIBASICO DI RAME
OSSICLORURO DI RAME (50%)
prodotto commerciale
U.M.
dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
200-300
500
200-300
300-400
Es. Kocide 3000
Es. Poltiglia Disperss
Cuproxat SDI
Es Cuprocaffaro Micro
► Melo
Fine raccolta della Fuji. Inizio raccolta per Pink Lady.
Si sono riscontrati problemi di scarsa colorazione del Fuji per la mancanza di sbalzi
termici nel momento della maturazione.
Coccinelle.
Fase fenologica:
La situazione:
Ausiliari utili:
Concimazione di
post raccolta:
Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per
via fogliare o radicale (da 10 a 30 unità di azoto) per permettere alla pianta di
accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura
del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare
riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di
azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa
(inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto
rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30)
come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza
organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di
letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei
nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
40 kg/ha (al 1° anno di allevamento)
60 kg/ha (al 2° anno di allevamento)
90 kg/ha (per una produzione attesa di 30 t/ha)
Deroghe 2009:
E' stata concessa la deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna
per eseguire due interventi con chlorantraniliprole (Rynaxypyr®) per la difesa del melo
e del pero dalla carpocapsa.
Il 20 maggio è stata concessa una deroga per l'impiego del Fluazinam per la
Ticchiolatura del melo.
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al melo
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
- Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni:
E' possibile effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve svernanti presenti sul
tronco e nel terreno.
Per le aziende che hanno raccolto con danni da bacato è preferibile l'intervento con questi Nematodi. Si tratta di
parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e
liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate
sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore
per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei
nematodi sono richieste le seguenti condizioni:
• temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento;
• piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore);
• carpocapsa allo stadio di larva svernante matura;
• gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri;
• conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C
Alcuni dei prodotti in commercio sono:
principio attivo
prodotto commerciale
STEINERNEMA
Nemasys C
CARPOCAPSAE
Metodo di applicazione
dose
Trattamento alle piante in
ottobre
1,25-1,75 miliardi di
nematodi per ettaro
9
STEINERNEMA
Trattamento alle piante in
Nemopack S
ottobre
FELTIAE
STEINERNEMA
Trattamento alle piante in
Optinem Cydia
ottobre
FELTIAE
Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto:
1,25-1,75 miliardi di
nematodi per ettaro
1,5 miliardi di nematodi per
ettaro
Altezza bagnatura
metri
Volume acqua
hl/ha
Filtro atomizzatore
Filtri ugelli
Pressione
bar
1,0-1,5
13-15
DA TOGLIERE
SI
< 20
- Cocciniglia:
Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con:
Principio attivo
Prodotto Commerciale
Es. Oliocin Flexi
OLIO BIANCO
U.M.
Dose
lt/hl
2,5
- Cancri rameali:
Negli impianti particolarmente colpiti da cancri rameali si consiglia di effettuare un paio di interventi da effettuare
entro caduta foglie con:
principio attivo
IDROSSIDO DI RAME
POLTIGLIA BORDOLESE
SOLFATO TRIBASICO DI RAME
OSSICLORURO DI RAME (50%)
prodotto commerciale
U.M.
dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
200-300
500
700
300-400
Es. Kocide 3000
Es. Poltiglia Disperss
Cuproxat SDI
Es Cuprocaffaro Micro
- Marciumi radicali:
Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di
medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il
terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso.
► Pero
Fase fenologica:
Concimazione di
post raccolta:
Caduta foglie.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
40 kg/ha (al 1° anno di allevamento)
60 kg/ha (al 2° anno di allevamento)
90 kg/ha (per una produzione attesa di 23 t/ha)
Deroghe 2009:
E' stata concessa la deroga per eseguire 3 interventi con la s.a. Ziram, per la difesa del
pero dalla maculatura. Tali interventi vanno considerati in parziale sostituzione, durante il
periodo primaverile, del Thiram, che, utilizzato in miscela con prodotti rameici,
fondamentali per il contenimento dll’Erwinia amylovora, potrebbe provocare pericolose
fitotossicità.
E' stata concessa la deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna
per eseguire due interventi con chlorantraniliprole (Rynaxypyr®) per la difesa del melo
Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per
via fogliare o radicale (da 10 a 30 unità di azoto) per permettere alla pianta di
accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura
del prossimo anno. Negli impianti molto soggetti a clorosi ferrica e innestati su cotogno è
utile anticipare l'impiego di piccole quantità di chelati di ferro (per via radicale) nel
periodo autunnale. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare
riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di
azoto entro la metà di ottobre.
In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) e
sempre nel caso di impianti su cotogno, è necessario utilizzare ammendanti (N 0,51,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed
inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e
reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile
impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente
da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare.
10
e del pero dalla carpocapsa.
E' stata concessa una deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna
per l’esecuzione di un ulteriore intervento insetticida per la difesa del pero dalla
carpocapsa. Tale intervento è limitato alla fase di pre raccolta e potrà essere
eseguito, in alternativa fra loro, con Etofenprox o Thiacloprid, preparati caratterizzati da
limitato intervallo di sicurezza.
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al pero
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
- Erwinia amylovora (MODELLO PREVISIONALE):
Si ricorda che in Italia è vietato, in frutticoltura, qualsiasi impiego di prodotti a base di antibiotici. Si riscontrano
poche aziende con presenza importante di Erwinia con danni anche a carico dei fusti o dei rami principali. Si
consiglia di effettuare una pulizia delle parti colpite e, se le infezioni sono presenti su fusto o rami principali, di
tagliare ad almeno 70 cm dal punto colpito, di eliminare tutte le rifioriture (tutto il materiale infetto va asportato e
bruciato tempestivamente e vanno disinfettate le attrezzature usate per i tagli) e trattare con rameici oppure, in
caso di grandinate ed al termine delle raccolte è necessario intervenire tempestivamente con i prodotti indicati.
In presenza di grandinate intervenire immediatamente con prodotti rameici anche in presenza di pioggia o piante
bagnate.
principio attivo
prodotto commerciale
U.M.
dose
OSSICLORURO DI RAME
Es. Cuprocaffaro Micro
gr/hl
200-400
POLTIGLIA BORDOLESE
Es. Poltiglia Disperss
gr/hl
300-500
- Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni:
E' possibile già da questa settimana effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve
svernanti presenti sul tronco e nel terreno.
Per le aziende che hanno raccolto con danni da bacato è preferibile l'intervento con questi Nematodi. Si tratta di
parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e
liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate
sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore
per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei
nematodi sono richieste le seguenti condizioni:
• temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento;
• piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore);
• carpocapsa allo stadio di larva svernante matura;
• gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri;
• conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C
Alcuni dei prodotti in commercio sono:
principio attivo
prodotto commerciale
Metodo di applicazione
STEINERNEMA
Trattamento alle piante in
Nemasys C
ottobre
CARPOCAPSAE
STEINERNEMA
Trattamento alle piante in
Nemopack S
ottobre
FELTIAE
STEINERNEMA
Trattamento alle piante in
Optinem Cydia
ottobre
FELTIAE
Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto:
dose
1,25-1,75 miliardi di
nematodi per ettaro
1,25-1,75 miliardi di
nematodi per ettaro
1,5 miliardi di nematodi per
ettaro
Altezza bagnatura
metri
Volume acqua
hl/ha
Filtro atomizzatore
Filtri ugelli
Pressione
bar
1,0-1,5
13-15
DA TOGLIERE
SI
< 20
- Cocciniglia:
Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con:
Principio attivo
OLIO BIANCO
Prodotto Commerciale
Es. Oliocin Flexi
11
U.M.
Dose
lt/hl
1,5-3
- Cancri rameali:
Negli impianti particolarmente colpiti da cancri rameali si consiglia di effettuare un paio di interventi (di cui il primo
adesso e l'altro a caduta foglie) con:
principio attivo
prodotto commerciale
IDROSSIDO DI RAME
POLTIGLIA BORDOLESE
SOLFATO TRIBASICO DI RAME
OSSICLORURO DI RAME (50%)
Es. Kocide 3000
Es. Poltiglia Disperss
Cuproxat SDI
Es Cuprocaffaro Micro
U.M.
dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
200-300
500
700
300-400
- Marciumi radicali:
Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di
medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il
terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso.
► Pesco
Fase fenologica:
Caduta foglie.
Concimazione di
post raccolta:
Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per
via fogliare o radicale (da 20 a 50 unità di azoto) per permettere alla pianta di
accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura
del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare
riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di
azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa
(inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto
rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30)
come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza
organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di
letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei
nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
50 kg/ha (al 1° anno di allevamento)
70 kg/ha (al 2° anno di allevamento)
130 kg/ha (per una produzione attesa di 25 t/ha)
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al pesco
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
- Batteriosi e Bolla:
Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20
giorni, con:
principio attivo
prodotto commerciale
IDROSSIDO DI RAME
POLTIGLIA BORDOLESE
SOLFATO TRIBASICO DI RAME
OSSICLORURO DI RAME (50%)
Es. Kocide 3000
Es. Poltiglia Disperss
Cuproxat SDI
Es Cuprocaffaro Micro
U.M.
dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
200-300
500
200-300
300-400
- Cocciniglia:
Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con:
Principio attivo
OLIO BIANCO
Prodotto Commerciale
Es. Oliocin Flexi
U.M.
Dose
lt/hl
1,5-2,5
- Bolla:
A completa caduta foglie è possibile intervenire con:
Principio attivo
Prodotto Commerciale
U.M.
12
Dose
N° interv. anno
ZIRAM
Vari
gr/hl
400
DODINA
Es. Guanidol WDG *
ml/hl
150-200
DITIANON
Es. Delan WG
gr/hl
100-150
max 2
* In autunno all'80% della caduta delle foglie.
- Marciumi radicali:
Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di
medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il
terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso.
► Susino
Fase fenologica:
Caduta foglie.
Concimazione di
post raccolta:
Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per
via fogliare o radicale (da 20 a 40 unità di azoto) per permettere alla pianta di
accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura
del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare
riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di
azoto entro la metà di ottobre.
In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è
necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 1520, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici
commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente
per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di
buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità
possono raddoppiare.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
40 kg/ha (al 1° anno di allevamento)
50 kg/ha (al 2° anno di allevamento)
90 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha)
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al susino
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
- Batteriosi:
Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20
giorni, con:
principio attivo
prodotto commerciale
IDROSSIDO DI RAME
POLTIGLIA BORDOLESE
SOLFATO TRIBASICO DI RAME
OSSICLORURO DI RAME (50%)
Es. Kocide 3000
Es. Poltiglia Disperss
Cuproxat SDI
Es Cuprocaffaro Micro
U.M.
dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
200-300
500
200-300
300-400
- Cocciniglia:
A completa caduta foglie intervenire con:
Principio attivo
Prodotto Commerciale
Es. Oliocin Flexi
OLIO BIANCO
U.M.
Dose
lt/hl
1,5-3
- Marciumi radicali:
Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di
medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il
terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso.
► Vite
Fase fenologica:
Caduta foglie.
13
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
30 kg/ha (al 1° anno di allevamento)
50 kg/ha (al 2° anno di allevamento)
60 kg/ha (per una produzione attesa di 9 t/ha)
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla vite
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
► Colza
Fase fenologica: Da emergenza a tre foglie per i primi seminati.
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al colza
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
- Diserbo di pre emergenza:
Intervenire entro il 3° giorno dalla semina:
Principio attivo
METAZACLOR
Prodotto Commerciale
Es. Butisan S
U.M.
Dose
lt/ha
2
► Grano
Fase fenologica: Fase di semina (30%).
Tecnica
colturale:
Alla luce dei risultati delle raccolte degli ultimi anni è necessario applicare corrette
tecniche di pratica agronomica per quanto riguarda la preparazione dei terreni, per le
successioni colturali evitando i ristoppi. La semina su sodo può essere effettuata dopo
bietola, girasole e medica con terreno non troppo compattato e ben drenato. Dalle indagini
effettuate risulta evidente la ridotta efficacia dei prodotti impiegati contro il Fusarium in
fioritura. Più importante risulta essere la scelta varietale che tenga conto delle tolleranze a
Fusarium, Ruggini e Oidio. E' indispensabile evitare di realizzare impianti troppo fitti e
ritardare le semine delle varietà più sensibili a Fusarium. E' utile interrare con aratura a
30-40 cm di profondità le stoppie di mais e di sorgo per limitare l'insorgenza del Fusarium
e di malattie del piede.
Limite Azoto
Grano tenero: 155 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha)
Direttiva Nitrati: Grano duro: 160 kg/ha (per una produzione attesa di 6,5 t/ha)
Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al frumento
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
- Scelte varietali e tecniche colturali consigliate:
Le varietà attualmente consigliate derivano dalle esperienze degli ultimi anni, sia di campo che di prova, e dalle
esigenze di mercato. Dal punto di vista agronomico ciascuna di queste varietà manifesta alcune tolleranze o
sensibilità a determinate avversità e pertanto richiedono peculiari ed adeguate strategie di coltivazione e difesa.
Si consiglia di impiegare seme conciato con Real Geta, in particolare per la varietà Mieti e per i grani duri
soprattutto se seminati su sodo, in minima lavorazione o in successione a cereali.
Di seguito vengono indicate per ogni coltura, una densità ottimale a fine inverno, nei nostri ambienti e la relativa
quantità di cariossidi da porre a dimora.
Coltura
Densità ottimale
(n° piante/mq)
Quantità di seme
(n° cariossidi/mq)
Grano tenero
350-400
400-450
Grano duro
300-350
350-400
Orzo
240-280
300-350
Grano tenero: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi.
Densità di semina
Peso 1000 cariossidi (g)
(cariossidi/mq)
400
450
30
33
36
39
42
45
48
51
120
135
132
149
144
162
156
176
168
189
180
203
192
216
204
230
14
Grano duro: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi.
Densità di semina
(cariossidi/mq)
350
400
Peso 1000 cariossidi (g)
39
42
45
48
51
54
57
60
137
156
147
168
157
180
168
192
179
204
189
216
200
228
210
240
Orzo: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi.
Densità di semina
(cariossidi/mq)
300
350
Peso 1000 cariossidi (g)
33
36
39
42
45
48
51
99
116
108
126
117
137
126
147
135
157
144
168
153
179
Si consiglia inoltre di seminare non prima del 25 di ottobre per evitare eccessivo rigoglio vegetativo che
determina un aumento delle malattie fungine ed una riduzione della produzione.
E' opportuno evitare la concimazione azotata in presemina per non avere un eccessivo rigoglio vegetativo nel
periodo autunno-invernale. Se dalle analisi del terreno si notano carenze di sostanza organica e di fosforo, è
possibile utilizzare organominerali fino al limite massimo di 30 unità di azoto per ettaro. Gli eventuali apporti di
azoto possono essere fatti entro e non oltre il 30 ottobre utilizzando matrici organiche mentre non sono
ammessi apporti di azoto di tipo minerale in presemina. L'impiego del fosforo in presemina va valutato in
funzione dell'analisi del terreno e del piano di concimazione.
Per quello che riguarda il diserbo si rimandano eventuali interventi in postemergenza.
Elenco delle varietà consigliate dai Disciplinari di Produzione Integrata e di interesse per la provincia di Ferrara:
VARIETA’
CARATTERISTICHE
ARTICO
Grano tenero biscottiero; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente
resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; resistente a Ruggine gialla;
mediamente sensibile a Fusarium; peso specifico medio (78-80); peso medio delle cariossidi 3840 mg; percentuale di proteine scarsa (11-11,5); epoca di semina autunnale normale; tecnica di
semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità)
o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni di medio impasto e sabbiosi;
densità di semina di 450-500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura
per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal
bollettino e dai modelli revisionali); 120-140 unità di azoto (evitare la concimazione azotata in
botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di
maturazione medio tardiva
BRAMANTE
Grano tenero biscottiero; resistente all’allettamento, moderatamente resistente al freddo;
mediamente resistente a Oidio; resistente a Ruggine bruna e Ruggine gialla; tollerante a 8 specie
di Fusarium; peso ettolitrico buono; percentuale di proteine scarsa (evitare la concimazione
azotata in botticella); epoca di semina autunnale normale; densità di semina di 450-500semi/mq;
epoca di spigatura e maturazione medio tardiva. La spiga è aristata bianca con granella di colore
rosso.
BLASCO
Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente
resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna;
mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente tollerante a Fusarium; peso specifico
elevato (82-86); peso medio delle cariossidi 38-42 mg; percentuale di proteine buona (14-14,5);
epoca di semina precoce entro il 20/10, intermedia entro il 15/11, tardiva entro gennaio; tecnica di
semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità)
o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a tutti i tipi di terreno ma preferibilmente
argillosi e torbosi; densità di semina di 500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento
fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se
previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 150-170 unità di azoto (almeno il 30% degli apporti
in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di
maturazione medio precoce
BOLOGNA
Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo;
mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a
Ruggine gialla; mediamente resistente a Fusarium; peso specifico medio alto (82-86); peso medio
15
delle cariossidi 38-40 mg; percentuale di proteine buona (13-15); epoca di semina autunno
normale tardiva; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima
lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a
tutti i tipi di terreno tranne quelli sabbiosi; densità di semina di 450-500 semi/mq; concia C3; è
necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi
produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180-200 unità di
azoto facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di
maturazione medio precoce
MIETI
Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente
resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna;
sensibile a Ruggine gialla; tollerante a Fusarium; peso specifico buono (81-83); peso medio delle
cariossidi 34-35 mg; percentuale di proteine buona (13-14); epoca di semina preferibilmente entro
il 20/10, in alternativa seconda semina; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di
profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (anche su eventuali residui
vegetali di altri cereali, preferibilmente dopo soia, girasole e bietola); adatto a tutti i tipi di terreno
ma preferibilmente di medio impasto e sabbiosi; densità di semina di 500-550 semi/mq; concia
con Real Geta; è necessario un trattamento fungicida in levata con concianti tradizionali (C3), con
concia Real Geta non è necessario (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali);
160-180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento
al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione precoce
LEVANTE
Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente sensibile a
Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente sensibile a Ruggine gialla;
mediamente sensibile a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (8183); indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (1112 con punte del 13 sul tal quale); peso medio delle cariossidi 40-42 mg; percentuale di proteine
buona (13,5-14); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e
primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione
(a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio
impasto/franco-argillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina
normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri
cereali; è necessario un trattamento fungicida in spigatura (ma solo se previsto dal bollettino e dai
modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque
sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva
PR 22 D 66
Grano duro; elevata resistenza all’allettamento, resistente al freddo; ottima resistenza all’oidio;
buona tolleranza alla ruggine bruna; ottima tolleranza alla fusariosi; peso specifico buono (81-83);
indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (11-12
con punte del 13 sul tal quale); percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona
con glutina di alta qualità; epoca di semina da metà ottobre a metà novembre; densità di semina
da 400 a 430 semi germinabili/mq; spiga media fusiforme con ariste chiare; è consigliato un
trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura
per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal
bollettino e dai modelli previsionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo
comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); la spiccata resistenza
all’allettamento di PR22D66 permette di apportare la dose di azoto necessaria senza rischi di
allettamento della coltura; ciclo di sviluppo medio.
NEODUR
Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a
Oidio; mediamente sensibile a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla;
mediamente tollerante a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (8183); indice di giallo buono (22-24); mediamente resistente alla bianconatura; percentuale di glutine
discreto (9,8-10,2); peso medio delle cariossidi 48-52 mg; percentuale di proteine buona (13,514); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di
semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità)
o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/francoargillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real
Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un
trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura
per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal
bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo
comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio
tardiva
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OROBEL
Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a
Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; sensibile
a Fusarium, mediamente sensibile a Volpatura; peso specifico buono (81-83); indice di giallo
buono (23-25); mediamente sensibile alla bianconatura; percentuale di glutine scarso (8,8-9,2);
peso medio delle cariossidi 54-58 mg; percentuale di proteine buona (13-13,5); qualità molitoria
buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con
lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta
(evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/franco-argillosi/argillosi;
densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine
su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un trattamento
fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per
completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e
dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque
sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione tardiva
PALESIO
Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile; maturazione precoce; peso specifico elevato;
epoca di semina normale-tardiva; produttivo; qualità molitoria buona; mediamente sensibile a
Fusarium
AUBUSSON
Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile adatta a specifiche aree vocate; maturazione
tardiva; peso specifico non sempre buono; epoca di semina normale; molto produttivo; qualità
molitoria scarsa; mediamente sensibile a Fusarium
Elenco delle varietà emergenti valutate positivamente dalle strutture tecniche e dai centri sperimentali regionali
(CRPV):
VARIETA’
CARATTERISTICHE
LATINUR
Grano duro; epoca di semina autunnale normale-ritardata, resistente al freddo, buona capacità
di accestimento, taglia medio/medio-bassa, resistente all’allettamento, resistente alla ruggine
bruna, mediamente tollerante a oidio e fusarium, spiga corta e compatta con ariste nere, peso
1.000 semi medio 50/52 grammi, densità di semina 350/400 semi germinabili /mq. , epoca di
maturazione media, elevata capacità produttiva, elevato tenore proteico, indice di giallo medio,
peso ettolitrico elevato, buono l’indice di glutine.
TIZIANA
Grano duro; epoca di semina autunnale normale-precoce, resistente al freddo, buona capacità
di accestimento, taglia media, moderatamente resistente all’allettamento, mediamente sensibile
a oidio e fusarium, ariste brune, epoca di maturazione media, molto produttivo, elevato tenore
proteico, indice di giallo medio, ottimo indice di glutine.
AQUILANTE
Grano tenero a cariosside bianca; epoca di semina autunnale normale con possibili semine
sino a fine inverno, buona capacità di accestimento, taglia medio alta, moderatamente
resistente all’allettamento, al freddo, all’oidio e alla ruggine bruna, resistente alla ruggine gialla,
moderatamente resistente alla septoriosi e moderatamente tollerante alla fusariosi, spiga
aristata, spigatura medio precoce, epoca di maturazione medio-precoce. Investimento
consigliato 450-500 semi germinabili/mq. Varietà dotata di peso ettolitrico elevato, buon tenore
proteico, hardness soft.
TIREX
Grano duro di taglia media; epoca di semina da normale a tardiva, sconsigliate le semine
precoci, investimento 350-400 semi germinabili mq, buona capacità di accestimento,
moderatamente resistente all’allettamento e al freddo, resistente all’oidio e alla septoriosi,
moderatamente suscettibile alla ruggine bruna e tollerante alla fusariosi. Epoca di spigatura e
maturazione precoce. Spiga di dimensini medie, ariste di colore bruno, cariossidi di peso
ettolitrico elevato, con buon tenore proteico, indice di giallo e di glutine elevati.
Per quanto riguarda l'Orzo nel gruppo dei Distici si consigliano Amillis, Baraka e Nikel mentre nel gruppo
dei Polistici si consigliano Ketos e Marado (Federal e Sonora). Per evitare problemi di virosi si consiglia di
ritardare le semine fino alla comparsa dei primi freddi di novembre.
► Riso
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Fase fenologica: Fine raccolta.
Le produzioni sono soddisfacienti (6-8 ton/ha) con resa alla lavorazione buona o molto
La situazione:
buona.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
120 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha)
Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al riso
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
► Aglio
Fase fenologica: Fase da semina a emergenza.
Cosa si prevede: Un aumento delle superfici investite ad Aglio rispetto all'anno scorso.
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo all’aglio
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
- Diserbo di pre semina:
Con forti inerbimenti misti in atto intervenire prima della semina con:
Principio attivo
GLIFOSATE (30,4%) +
SOLFATO AMMONICO
Prodotto Commerciale
Roundup +
Solfato Ammonico
U.M.
Dose
lt/ha
1,5-3
- Diserbi di pre emergenza:
In previsione di infestazioni sostenute da infestanti dicotiledoni e in parte anche graminacee, è possibile impiegare,
con seme ben coperto:
Principio attivo
PENDIMENTALIN (31,7)
Prodotto Commerciale
Most Micro
U.M.
Dose
lt/ha
2-3
- Marciume dei bulbi:
Per la disinfezione dei bulbilli impiegare prodotti a base di DICLORAN.
► Asparago
Fase fenologica: Senescenza.
In aumento la presenza di Ruggine e Stenfiliosi. Bassa presenza di Criocera.
La situazione:
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
160 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha)
Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo all’asparago
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
► Carota
Fase fenologica:
Da ingrossamento fittone a raccolta per le prime seminate.
La situazione:
La coltura si presenta molto bene con un buon investimento. Al momento si riscontrano
problemi di Nottue e Alternaria.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
120 kg/ha (per una produzione attesa di 60 t/ha)
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla carota
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
► Fagiolino
Fase fenologica:
Fase di raccolta.
Disciplinare 2009:
E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al
fagiolino cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
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► Fragola
Fase fenologica:
Sviluppo vegetativo.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
120 kg/ha (per una produzione attesa di 35 t/ha)
Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla fragola
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica
agronomica+difesa+diserbo)
- Vaiolatura:
Intervenire alla comparsa dei sintomi con uno o più interventi utilizzando:
Principio attivo
PRODOTTI RAMEICI
PRODOTTI RAMEICI
PRODOTTI RAMEICI
DITIANON
Prodotto Commerciale
Es. Idrossido di Rame al 50% di p.a.
Es. Ossicloruro di Rame al 50% di p.a.
Es. Poltiglia Bordolese al 25% di p.a.
Es. Delan WG
U.M.
Dose
gr/hl
gr/hl
gr/hl
gr/hl
100-200
200-300
200-300
100-150
I prodotti rameici sono efficaci anche contro le Batteriosi.
► Radicchio
Fase fenologica: Fase di raccolta.
Limite Azoto
Direttiva Nitrati:
130 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha)
Disciplinare 2009:
E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al radicchio
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
► Spinacio
Fase fenologica: Fase di raccolta.
Limite Azoto
100 kg/ha (per una produzione attesa di 13 t/ha)
Direttiva Nitrati: 150 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha)
Disciplinare 2009:
E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al fagiolo
cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo)
- Nottue:
Alla comparsa delle infestazioni è possibile impiegare:
Principio attivo
DELTAMETRINA
SPINOSAD
SPINOSAD
INDOXACARB
Prodotto Commerciale
Es. Decis Jet
es.Laser
es. Success
Steward
U.M.
Dose
ml/hl
50
ml/hl 20-25
ml/hl 80-120
gr/hl
16,5
carenza
N° interventi anno
3 gg
3 gg
3 gg
3 gg
max 3 *
max 2
max 2
* Al massimo tre interventi per ciclo colturale indipendentemente dall'avversità.
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Bollettino fitosanitario