Provincia di Ferrara Servizio Produzione e Sviluppo Agricolo Bollettino Fitosanitario Produzione integrata n°34 del 29 ottobre 2009 Questo bollettino viene redatto per tutti i produttori ed i tecnici che applicano i disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna. Ai nuovi disciplinari per l’anno 2009 fanno riferimento il Regolamento O.C.M. Ortofrutta (2200/96) e l'uso del marchio collettivo Qualità Controllata (L.R. 28/99). Il testo integrale dei DPI 2009 è a disposizione degli utenti è nella pagina di accesso ai Disciplinari di Produzione Integrata del sito www.ermesagricoltura.it. I disciplinari contengono tutte le norme tecniche (difesa, diserbo, irrigazione, concimazione e pratiche agronomiche in genere) che l'azienda agricola deve applicare per accedere ai contributi previsti da tali regolamenti. Il bollettino è reperibile al sito Ulteriori approfondimenti anche su la trasmissione dell' agricoltura ferrarese in onda da marzo su Telestense alle ore 12.25 e sul sito Il bollettino viene redatto settimanalmente il mercoledì o il giovedì da parte dei responsabili tecnici Fausto Grimaldi e Clelia Tosi, con il supporto di Aldo Bignami e Andrea Urbani. PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Riccardo Loberti / Andrea Urbani - Ufficio Sviluppo Agricolo Tel 0532.299.769 - E-MAIL: [email protected] 1 MONITORAGGIO DELLA FALDA FREATICA IN PROVINCIA DI FERRARA Con il termine falda si intende quella porzione di terreno in cui tutti i pori sono saturati d’acqua. In essa l’acqua non è trattenuta, ed è totalmente disponibile per i fabbisogni idrici delle colture. Questo strato è solitamente “poggiato” su di uno strato impermeabile; la superficie superiore della falda, invece, non è ben definita, ma si osserva una zona di transizione non completamente satura, detta frangia capillare. L’altezza della frangia è determinata in primo luogo dalla dimensione dei pori (maggiore nei terreni argillosi, minore nei terreni sabbiosi); è inoltre influenzata: positivamente (aumenta l’altezza) da tutto ciò che fa diminuire l’acqua nel terreno, ad esempio la domanda traspirativi dell’atmosfera, la bassa umidità del terreno, ecc. negativamente (diminuisce l’altezza) in situazioni opposte: piogge, irrigazioni, elevata umidità del terreno, ecc. RETE DI MONITARAGGIO DELLA PROVINCIA DI FERRARA Punti di rilevamento falda e stazioni Meteo FERRARA Punti di rilevamento della falda Stazioni Meteo 2 I valori riportati in tabella indicano la differenza tra il piano campagna e il livello della falda e sono espressi in centimetri. Località 1 Ravalle 2 Diamantina 3 Fondo Reno 4 San Carlo 5 Boara 6 Quartesana 7 S.M.Codifiume 8 Ambrogio 10 Ambrogio 12 Sabbioncello S.V. 13 Maiero 14 Ostellato 17 Portomaggiore 18 Ostellato/Mezzano 19 Argenta 20 Anita 23 Pomposa 24 Valle Isola 25 Valle Pega 26 Mesola 27 Pomposa 28 San Bartolomeo 29 Ro 30 Ro 31 Iolanda di Savoia 32 Consandolo 33 Borgo Trebbo 34 Bondeno 1° dec giugno 2° dec giugno 3° dec giugno 1° dec luglio 2° dec luglio 200 203 206 217 230 178 195 194 203 210 117 175 179 200 213 196 195 198 >250 >250 178 162 165 170 178 122 134 119 146 125 134 126 130 132 148 148 155 160 150 158 181 226 228 240 250 120 152 156 140 145 95 102 108 100 116 174 188 170 165 173 158 154 158 150 160 74 180 78 194 85 176 90 172 92 188 95 97 95 85 97 139 142 142 136 152 102 109 120 128 110 98 106 150 142 160 97 101 100 100 105 >250 132 >250 137 133 128 127 129 125 133 118 >250 >250 >250 >250 129 134 138 151 155 203 200 198 141 150 170 178 170 168 175 139 149 136 136 180 146 158 167 146 167 3 DISERBO POMACEE Il diserbo su tutte le colture arboree e sulla vite è ammesso solo localizzato sulla fila, l’area trattata deve essere inferiore al 50% del totale. Per gli impianti in produzione le dosi massime ammesse all'anno sono le seguenti: GLIFOSATE (Es. Roundup Bioflow) GLUFOSINATE AMMONIO (Basta) OXIFLUORFEN (vari) ACTINIDIA 7,5 lt/ha 18 lt/ha Non ammesso ALBICOCCO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) CILIEGIO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) PESCO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) SUSINO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) MELO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) PERO 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) VITE 7,5 lt/ha 18 lt/ha 0,3-0,5 lt/ha (tot. 1 lt/ha) Nei primi due anni di allevamento, su impianti con distanze tra le piante inferiori a 1,5 metri o con tubo per irrigazione appoggiato a terra è ammesso aumentare la quantità annuale di Oxifluorfen fino a 2 lt per ha trattato. Utilizzare Oxifluorfen 15-20 giorni prima del risveglio vegetativo. Il prodotto non è registrato su actinidia. Su POMACEE nei primi due anni Oxyfluorfen è impiegabile solo su astoni e non su piante innestate. Su VITE non è ammesso l’impiego nel primo anno di impianto. Limitatamente ai primi tre anni d’allevamento è altresì consentito l’uso di Oxadiazon (max 4 lt/ha). Il prodotto non è registrato su ciliegio. TRATTO DALLE NORME GENERALI DEL DISCIPLINARE PER L’IMPIEGO DEI FORMULATI COMMERCIALI Per consultare il testo completo clicca su NORME GENERALI oppure vai all’indirizzo internet http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/consigli_tecnici/disciplinari/sezione_disciplinari/s_no rme_generali/2009_normegenerali.pdf Priorità nella scelta delle formulazioni E’ obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. E’ obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R48, R60, R61, R62, R63, R68); vedi tabella di seguito. Frasi di rischio riportate sulle etichette e relative ad effetti cronici sull’uomo R40 Possibilità di effetti cancerogeni (Xn) R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata (T - Xn) R 60 Può ridurre la fertilità (T) R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati (T) R 62 Possibile rischio di ridotta fertilità (Xn) R 63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati (Xn) R 68 Possibilità di effetti irreversibili (Xn) SOSTANZE ATTIVE PRESENTI NEI DISCIPLINARI CON FRASI RISCHIO CRONICHE INDICAZIONE DELLE S.A. PER LE QUALI OCCORRE DARE PREFERENZA A FORMULAZIONI Xi o Nc Formulazioni COLTURE SULLE QUAL alternative SOSTANZA ATTIVA R40 R48 R60 R61 R62 R63 R68 Si No E' PREVISTO L'IMPIEGO 4 DI S E R B A N TI F U N GI CI DI ACETOCHLOR CLORTAL-DIMETILE FLUAZIFOP-P-BUTILE FLUFENACET IOXINIL ISOXAFLUTOLE PROFOXYDIM PROPANIL PROPIZAMIDE CAPTANO (*) CIPROCONAZOLO CYAZOFAMID FENAMIDONE FAMOXADONE FLUTRIAFOL IPRODIONE MICLOBUTANIL TEBUCONAZOLO TIRAM TRIADIMENOL ZIRAM X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Mais Orticole varie Orticole varie Patata e pomodoro Solo su cipolla e aglio Mais Riso Riso Bietola, medica, Insalate Melo e Pero Bietola e frumento Vite Vite ecc. Vite ecc. Bietola e frumento Insalate, actinidia Varie Varie Insalate pero drupacee Varie Pero e Drupacee FIPRONIL X X Varie IN THIACLOPRID X X Varie S. ALFACIPERMETRINA X X Varie Evidenziati in giallo le sostanze attive per le quali sono disponibili formulazioni Xi o Nc alternative (*) Preferire le formulazioni Xn a quelle T e T+ Consigli nella scelta delle formulazioni È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in formulazioni meno pericolose per l’operatore agricolo e per l’ambiente. In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili (PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l’operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l’operatore ma per bonificare i contenitori occorre realizzare un accurato lavaggio. L’impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell’operatore e dell’ambiente. Smaltimento scorte Viene concessa l'autorizzazione all’impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per l’annata 2007/2008, ma esclusi nelle presenti norme tecniche. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l’esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell’entrata in vigore delle presenti norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per l'annata agraria 2008/2009, non può intendersi attuabile qualora siano venuti meno le autorizzazioni all'impiego. Potranno inoltre essere smaltiti i prodotti riportati nella tabella seguente, rispettando rigorosamente la data di scadenza indicata. Segue elenco delle sostanze non iscritte nell’allegato n. 1 previsto dalla Dir. CEE 91/414 e che esauriranno il loro impiego nel corso del 2009. Sono indicate tutte le sostanze in corso di revoca, anche quelle che non erano previste nelle norme tecniche della Regione Emilia-Romagna. Sostanza attiva Trifluralin Data ultimo impiego in campo nel 2008 19 marzo 2009 Benfuracarb 19 marzo 2009 1,3 dicloropropene 19 marzo 2009 Metomyl 19 marzo 2009 Tale norma generale vale anche per tutte le aziende che nel 2007/2008 hanno applicato le norme tecniche previste in applicazione del Reg. CEE n. 2200/96 e delle LL.RR. n. 28/98 e 28/99. Grandinate 5 A seguito di grandinate può essere eseguito un intervento disinfettante con uno dei fungicidi già ammessi per ciascuna coltura. Tale intervento non incide nel numero massimo di fungicidi ammessi. Per questo tipo di intervento non possono essere impiegati prodotti fitosanitari classificati come T, T+ e Xn. Nuovi prodotti Qualora durante l'annata agraria fossero registrate nuove sostanze attive, il Servizio Fitosanitario Regionale potrà autorizzarne l'impiego, per l'anno in corso, a condizione che sia stato acquisito il parere di conformità da parte del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e che i nuovi formulati commerciali non siano classificati come "T", "T+" o "Xn". Utilizzo prodotti in fase di revoca Si raccomanda di porre attenzione nelle gestione di alcune sostanze attive in fase di revoca ed il cui impiego scadrà nel corso dl 2010. In particolare si invita ad esaurire le scorte ed evitare giacenze in magazzino dei prodotti di seguito indicati: ACARICIDI Dicofol FUNGICIDI Dicloran Tricyclazole INSETTICIDI Buprofezin Tryflumuron ERBICIDI Dichlobenil Propachlor Propanil Napropamide CONCIANTI Thidiazuron Cyanamide (H & Ca cyanamide) Utilizzo del Bacillus thuringiensis Al fine di ottimizzare l’utilizzo del Bacillus thuringiensis in relazione all’efficacia dei diversi ceppi nei confronti delle diverse avversità si consiglia di seguire le indicazioni riportate nella tabella seguente. Modalità d'impiego: •Il Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le larve sono nei primi stadi di sviluppo. •Si raccomanda di ripetere l’applicazione e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati. •In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela. •Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese). •Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere Ceppo Prodotto Commerciale % a.i. Attività (UI/mg) Lobesia botrana Pandemis cerasana Anarsia lineatella Mamestra brassicae Autographa gamma Helicoverpa armigera B.t. kurstaki - DIPEL DF - PRIMIAL HD1 - BIOBIT 6,4 32.0001 +++ +++ +++ ++ ++ ++ B.t. kurstaki - DELFIN - ABLE SA11 6,4 53.000 US2 +++ +++ +++ ++ ++ +++ B.t. kurstaki - COSTAR SA12 18 90.0001 +++ +++ +++ ++ ++ ++ B.t. kurstaki - LEPINOX EG2371 10 24.0001 +++ +++ + ++ ++ ++ 6 B.t.aizawai/ - AGREE - TUREX kurstaki GC91 3,8 25.0001 ++ ++ ++ +++ +++ +++ B.t.aizawai H7 10,3 35,000 UP3 ++ ++ ++ +++ +++ +++ - XENTARI - FLORBAC + sufficiente; ++ discreto; +++ buono 1 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg. 2 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua 3 Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella DEROGHE 2009 AI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA Per consultare l'archivio delle deroghe territoriali ai disciplinari di produzione integrata 2009 cliccare su: http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/fitosanitario/difesa_diserbo/deroghe/pg_de roghe/2009.htm LAVORAZIONE DEL TERRENO Dopo la raccolta di frumento, pisello e orzo si consiglia di effettuare una lavorazione a due strati con arature superficiali su tutte le colture in successione ad esclusione dei campi in cui si coltiverà la bietola ove conviene arare ad almeno 40 cm. Con accertata carenza di fosforo e/o potassio è possibile interrare concimi minerali a base di questi elementi. Chi intenda coltivare orticole e dove i livelli di sostanza organica siano molto bassi (1,5 per mille) è opportuno somministrare sostanza organica (letame 300 ql/ha, compost 60-100 ql/ha, sovesci di leguminose e graminacee). Le aziende che intendano effettuare le analisi del terreno possono rivolgersi ai tecnici dei servizi di sviluppo agricolo; i campioni vanno prelevati sulle stoppie prima dell'aratura e prima di eventuali concimazioni. Si ricorda che le analisi hanno validità di 5 anni per le coltivazioni orticole ed estensive mentre per i frutteti è sufficiente una volta durante la vita dell’impianto. Se si ripete l'analisi è necessario ripetere solo la valutazione del tenore di azoto, fosforo, potassio, della sostanza organica e della capacità di scambio. I cicli climatici caratterizzati da periodi siccitosi e da altri con intense precipitazioni possono determinare grossi problemi di ristagni idrici soprattutto su grano ma anche su altre colture come bietola, mais, ecc. e provocare abbassamenti delle produzioni anche gravi. Si raccomanda pertanto di mantenere la baulatura nei terreni privi di drenaggi sotterranei, oppure ove si sono livellati i terreni è consigliabile favorire lo sgrondo delle acque con una rete adeguata di fossi scolmatori, ripuntature, e qualsiasi pratica agronomica utile ad evitare i ristagni. Si raccomanda inoltre di preservare la struttura dei terreni effettuando le lavorazioni nei momenti più opportuni, quando questi siano “in tempera”. NUOVI LIMITI MASSIMI DI RESIDUO DAL 2/9/2008: REG.CE149/08 Per ogni singola coltura è stata costruita una “TABELLA RESIDUI” in cui sono indicati alcuni dei principi attivi che subiranno una riduzione dei limiti di residuo con i rispettivi valori in vigore fino al 31/8/08 e dal 2/9/08. Non è possibile indicare i tempi di carenza dei prodotti in quanto nella maggioranza dei casi le società produttrici non li hanno ancora aggiornati. Si consiglia comunque di fare riferimento ai tecnici che fanno assistenza e/o alle strutture che ritirano le colture. I nuovi limiti saranno validi per tutti i paesi europei anche se il Ministero della Salute Italiano ha pubblicato una nota valida in cui si afferma che, per il mercato nazionale, fanno fede i limiti di residuo che sono in vigore alla data in cui vengono eseguiti i trattamenti. Per ulteriori approfondimenti sulle curve di degradazioni di alcuni principi attivi è possibile attingere informazioni consultando le indagini pubblicate dal Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con l'ARPA di Ferrara al seguente link: INDAGINI SUI RESIDUI DI FITOFARMACI NEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DIVIETI PER LA DISTRIBUZIONE DI AZOTO Si ricorda che dal 1° di marzo 2009 entrerà in vigore, salvo proroghe, la “Direttiva Nitrati” che all'articolo 20 della Deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna del 16 gennaio 2007 n° 96 indica i periodi 7 di divieto alla distribuzione e di cui si riporta l'estratto tratto dal “Programma ai nitrati da fonte agricola - Criteri e norme tecniche generali”. d'azione per le zone vulnerabili Art. 20: ”In considerazione del rischio di perdita di azoto dal suolo alle acque, variabile in rapporto al regime delle precipitazioni, alle condizioni del suolo, al tipo di fertilizzante, l'utilizzazione degli effluenti zootecnici, e dei concimi azotati e degli ammendanti organici, come individuati dal D.lgs. 29/04/06 n. 217 "Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti", è vietata nella stagione autunno-invernale, dal 1 novembre fino alla fine di febbraio, tranne per quanto di seguito diversamente specificato. - Il periodo di divieto è contenuto in 90 giorni, dal 1 novembre al 31 gennaio, nei seguenti casi a) utilizzazione di letami e materiali ad essi assimilati, di concimi azotati e di ammendanti organici; b) distribuzione di liquami e materiali ad essi assimilati nei terreni con copertura vegetale quali: prati, cereali autunno-vernini, colture arboree con inerbimento permanente. - Gli allevamenti esistenti che producono deiezioni di avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%, devono attenersi al divieto di distribuzione da novembre a febbraio, dalla data di adeguamento dei contenitori per lo stoccaggio. - Le Province, avvalendosi dei dati agrometeorologici, dei dati ricavati dalla rete di controllo della falda ipodermica di pianura, in considerazione del tenore di umidità dei suoli e delle fasi fenologiche delle colture, possono sospendere tali divieti e individuare periodi di divieto diversi da quelli indicati ai commi 1 e 2, anche non continuativi, e relative decorrenze.” INDICAZIONI RIGUARDANTI LA CONCIMAZIONE DELLE COLTURE Per ottenere indicazioni riguardanti la fertilizzazione delle colture è possibile consultare il Bollettino Concimazione pubblicato sulla pagina dei Bollettini Agrometeo e Fitosanitari del sito della Provincia di Ferrara. Nel presente bollettino vengono riportate solo la sintesi delle indicazioni date per le singole colture. L’azienda che applica i Disciplinari di Produzione Integrata è tenuta alla predisposizione di un piano di ferti lizzazione annuale per ogni coltura presente all'interno di ciascuna area omogenea di gestione. L’area omogenea di gestione è la porzione di superficie aziendale caratterizzata da suoli, ordinamenti colturali e pratiche agronomiche uniformi. Il piano costituisce la giustificazione alla distribuzione dei fertilizzanti naturali e di sintesi nella misura, nelle epoche e secondo le modalità riportate nelle norme tecniche dei Disciplinari, nonché nel rispetto della legislazione vigente in materia di salvaguardia delle acque all’inquinamento (D. Lgs. 152/99 e D. Lgs. 99/92 e loro modificazioni). Nel capitolo delle Norme Generali dei Disciplinari di Produzione Integrata riguardante la Fertilizzazione è indicato che gli apporti degli elementi nutritivi possono essere calcolati in due modi, utilizzando il metodo ordinario oppure il metodo a dose standard. Con il metodo ordinario gli apporti si determinano in base ai valori delle analisi dirette dei propri terreni o in base alle analisi ricavabili dalle carte dei suoli della provincia di Ferrara. Per il calcolo si utilizza il “programma per la formulazione del piano di fertilizzazione”. Con il metodo a dose standard gli apporti si determinano limitandosi alla restituzione della dose “standard” per cui è sufficiente la compilazione delle schede relative all’impiego dei fertilizzanti. In caso contrario devono essere indi cati i motivi e le quantità in incremento o decremento rispetto alla dose standard che sono stati adottati. INDICAZIONI GENERALI RIGUARDANTI L'IRRIGAZIONE DELLE COLTURE Sono ammessi interventi irrigui relativi a specie non indicate in bollettino, per colture di cui non sono disponibili supporti tecnici per la gestione dell’irrigazione e per condizioni non ordinarie (vivai, frutticole in allevamento, ecc.). Sono ammessi, in situazioni particolari, interventi non strettamente connessi alle esigenze idriche delle colture (ad esempio per contrastare la formazione di croste). In assenza di diverse indicazioni si assumano a riferimento i seguenti volumi massimi di adacquamento: terreni sciolti mm 35; terreni di medio impasto mm 45; terreni argillosi mm 55. Per tutte le altre colture riferirsi alle indicazioni specifiche. ► Albicocco Fase fenologica: Caduta foglie. Per limitare i problemi di batteriosi si consiglia di evitare di effettuare potature eccessive Tecnica colturale: in questa fase, rimandando le operazioni alla fase di riposo vegetativo nel periodo invernale. E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo Disciplinare 2009: all’albicocco cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) 8 - Corineo e Batteriosi: Al termine della caduta delle foglie intervenire con: principio attivo IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) prodotto commerciale U.M. dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 300-400 Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro ► Melo Fine raccolta della Fuji. Inizio raccolta per Pink Lady. Si sono riscontrati problemi di scarsa colorazione del Fuji per la mancanza di sbalzi termici nel momento della maturazione. Coccinelle. Fase fenologica: La situazione: Ausiliari utili: Concimazione di post raccolta: Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per via fogliare o radicale (da 10 a 30 unità di azoto) per permettere alla pianta di accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 40 kg/ha (al 1° anno di allevamento) 60 kg/ha (al 2° anno di allevamento) 90 kg/ha (per una produzione attesa di 30 t/ha) Deroghe 2009: E' stata concessa la deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna per eseguire due interventi con chlorantraniliprole (Rynaxypyr®) per la difesa del melo e del pero dalla carpocapsa. Il 20 maggio è stata concessa una deroga per l'impiego del Fluazinam per la Ticchiolatura del melo. Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al melo cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni: E' possibile effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve svernanti presenti sul tronco e nel terreno. Per le aziende che hanno raccolto con danni da bacato è preferibile l'intervento con questi Nematodi. Si tratta di parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei nematodi sono richieste le seguenti condizioni: • temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento; • piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore); • carpocapsa allo stadio di larva svernante matura; • gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri; • conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C Alcuni dei prodotti in commercio sono: principio attivo prodotto commerciale STEINERNEMA Nemasys C CARPOCAPSAE Metodo di applicazione dose Trattamento alle piante in ottobre 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 9 STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemopack S ottobre FELTIAE STEINERNEMA Trattamento alle piante in Optinem Cydia ottobre FELTIAE Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto: 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,5 miliardi di nematodi per ettaro Altezza bagnatura metri Volume acqua hl/ha Filtro atomizzatore Filtri ugelli Pressione bar 1,0-1,5 13-15 DA TOGLIERE SI < 20 - Cocciniglia: Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con: Principio attivo Prodotto Commerciale Es. Oliocin Flexi OLIO BIANCO U.M. Dose lt/hl 2,5 - Cancri rameali: Negli impianti particolarmente colpiti da cancri rameali si consiglia di effettuare un paio di interventi da effettuare entro caduta foglie con: principio attivo IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) prodotto commerciale U.M. dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 700 300-400 Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Pero Fase fenologica: Concimazione di post raccolta: Caduta foglie. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 40 kg/ha (al 1° anno di allevamento) 60 kg/ha (al 2° anno di allevamento) 90 kg/ha (per una produzione attesa di 23 t/ha) Deroghe 2009: E' stata concessa la deroga per eseguire 3 interventi con la s.a. Ziram, per la difesa del pero dalla maculatura. Tali interventi vanno considerati in parziale sostituzione, durante il periodo primaverile, del Thiram, che, utilizzato in miscela con prodotti rameici, fondamentali per il contenimento dll’Erwinia amylovora, potrebbe provocare pericolose fitotossicità. E' stata concessa la deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna per eseguire due interventi con chlorantraniliprole (Rynaxypyr®) per la difesa del melo Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per via fogliare o radicale (da 10 a 30 unità di azoto) per permettere alla pianta di accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura del prossimo anno. Negli impianti molto soggetti a clorosi ferrica e innestati su cotogno è utile anticipare l'impiego di piccole quantità di chelati di ferro (per via radicale) nel periodo autunnale. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) e sempre nel caso di impianti su cotogno, è necessario utilizzare ammendanti (N 0,51,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. 10 e del pero dalla carpocapsa. E' stata concessa una deroga valida per l’intero territorio della regione Emilia-Romagna per l’esecuzione di un ulteriore intervento insetticida per la difesa del pero dalla carpocapsa. Tale intervento è limitato alla fase di pre raccolta e potrà essere eseguito, in alternativa fra loro, con Etofenprox o Thiacloprid, preparati caratterizzati da limitato intervallo di sicurezza. Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al pero cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Erwinia amylovora (MODELLO PREVISIONALE): Si ricorda che in Italia è vietato, in frutticoltura, qualsiasi impiego di prodotti a base di antibiotici. Si riscontrano poche aziende con presenza importante di Erwinia con danni anche a carico dei fusti o dei rami principali. Si consiglia di effettuare una pulizia delle parti colpite e, se le infezioni sono presenti su fusto o rami principali, di tagliare ad almeno 70 cm dal punto colpito, di eliminare tutte le rifioriture (tutto il materiale infetto va asportato e bruciato tempestivamente e vanno disinfettate le attrezzature usate per i tagli) e trattare con rameici oppure, in caso di grandinate ed al termine delle raccolte è necessario intervenire tempestivamente con i prodotti indicati. In presenza di grandinate intervenire immediatamente con prodotti rameici anche in presenza di pioggia o piante bagnate. principio attivo prodotto commerciale U.M. dose OSSICLORURO DI RAME Es. Cuprocaffaro Micro gr/hl 200-400 POLTIGLIA BORDOLESE Es. Poltiglia Disperss gr/hl 300-500 - Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni: E' possibile già da questa settimana effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve svernanti presenti sul tronco e nel terreno. Per le aziende che hanno raccolto con danni da bacato è preferibile l'intervento con questi Nematodi. Si tratta di parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei nematodi sono richieste le seguenti condizioni: • temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento; • piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore); • carpocapsa allo stadio di larva svernante matura; • gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri; • conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C Alcuni dei prodotti in commercio sono: principio attivo prodotto commerciale Metodo di applicazione STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemasys C ottobre CARPOCAPSAE STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemopack S ottobre FELTIAE STEINERNEMA Trattamento alle piante in Optinem Cydia ottobre FELTIAE Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto: dose 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,5 miliardi di nematodi per ettaro Altezza bagnatura metri Volume acqua hl/ha Filtro atomizzatore Filtri ugelli Pressione bar 1,0-1,5 13-15 DA TOGLIERE SI < 20 - Cocciniglia: Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con: Principio attivo OLIO BIANCO Prodotto Commerciale Es. Oliocin Flexi 11 U.M. Dose lt/hl 1,5-3 - Cancri rameali: Negli impianti particolarmente colpiti da cancri rameali si consiglia di effettuare un paio di interventi (di cui il primo adesso e l'altro a caduta foglie) con: principio attivo prodotto commerciale IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 700 300-400 - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Pesco Fase fenologica: Caduta foglie. Concimazione di post raccolta: Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per via fogliare o radicale (da 20 a 50 unità di azoto) per permettere alla pianta di accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 50 kg/ha (al 1° anno di allevamento) 70 kg/ha (al 2° anno di allevamento) 130 kg/ha (per una produzione attesa di 25 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al pesco cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Batteriosi e Bolla: Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20 giorni, con: principio attivo prodotto commerciale IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 300-400 - Cocciniglia: Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con: Principio attivo OLIO BIANCO Prodotto Commerciale Es. Oliocin Flexi U.M. Dose lt/hl 1,5-2,5 - Bolla: A completa caduta foglie è possibile intervenire con: Principio attivo Prodotto Commerciale U.M. 12 Dose N° interv. anno ZIRAM Vari gr/hl 400 DODINA Es. Guanidol WDG * ml/hl 150-200 DITIANON Es. Delan WG gr/hl 100-150 max 2 * In autunno all'80% della caduta delle foglie. - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Susino Fase fenologica: Caduta foglie. Concimazione di post raccolta: Al termine delle raccolte è necessario effettuare una piccola concimazione azotata per via fogliare o radicale (da 20 a 40 unità di azoto) per permettere alla pianta di accumulare sostanze di riserva che serviranno per la ripresa vegetativa e per la fioritura del prossimo anno. In tutti i casi, per le concimazioni con NPK è necessario fare riferimento al piano di concimazione. Si raccomanda, inoltre, di sospendere l'impiego di azoto entro la metà di ottobre. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 1520, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 40 kg/ha (al 1° anno di allevamento) 50 kg/ha (al 2° anno di allevamento) 90 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al susino cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Batteriosi: Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20 giorni, con: principio attivo prodotto commerciale IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 300-400 - Cocciniglia: A completa caduta foglie intervenire con: Principio attivo Prodotto Commerciale Es. Oliocin Flexi OLIO BIANCO U.M. Dose lt/hl 1,5-3 - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Vite Fase fenologica: Caduta foglie. 13 Limite Azoto Direttiva Nitrati: 30 kg/ha (al 1° anno di allevamento) 50 kg/ha (al 2° anno di allevamento) 60 kg/ha (per una produzione attesa di 9 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla vite cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) ► Colza Fase fenologica: Da emergenza a tre foglie per i primi seminati. Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al colza cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Diserbo di pre emergenza: Intervenire entro il 3° giorno dalla semina: Principio attivo METAZACLOR Prodotto Commerciale Es. Butisan S U.M. Dose lt/ha 2 ► Grano Fase fenologica: Fase di semina (30%). Tecnica colturale: Alla luce dei risultati delle raccolte degli ultimi anni è necessario applicare corrette tecniche di pratica agronomica per quanto riguarda la preparazione dei terreni, per le successioni colturali evitando i ristoppi. La semina su sodo può essere effettuata dopo bietola, girasole e medica con terreno non troppo compattato e ben drenato. Dalle indagini effettuate risulta evidente la ridotta efficacia dei prodotti impiegati contro il Fusarium in fioritura. Più importante risulta essere la scelta varietale che tenga conto delle tolleranze a Fusarium, Ruggini e Oidio. E' indispensabile evitare di realizzare impianti troppo fitti e ritardare le semine delle varietà più sensibili a Fusarium. E' utile interrare con aratura a 30-40 cm di profondità le stoppie di mais e di sorgo per limitare l'insorgenza del Fusarium e di malattie del piede. Limite Azoto Grano tenero: 155 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha) Direttiva Nitrati: Grano duro: 160 kg/ha (per una produzione attesa di 6,5 t/ha) Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al frumento cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Scelte varietali e tecniche colturali consigliate: Le varietà attualmente consigliate derivano dalle esperienze degli ultimi anni, sia di campo che di prova, e dalle esigenze di mercato. Dal punto di vista agronomico ciascuna di queste varietà manifesta alcune tolleranze o sensibilità a determinate avversità e pertanto richiedono peculiari ed adeguate strategie di coltivazione e difesa. Si consiglia di impiegare seme conciato con Real Geta, in particolare per la varietà Mieti e per i grani duri soprattutto se seminati su sodo, in minima lavorazione o in successione a cereali. Di seguito vengono indicate per ogni coltura, una densità ottimale a fine inverno, nei nostri ambienti e la relativa quantità di cariossidi da porre a dimora. Coltura Densità ottimale (n° piante/mq) Quantità di seme (n° cariossidi/mq) Grano tenero 350-400 400-450 Grano duro 300-350 350-400 Orzo 240-280 300-350 Grano tenero: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina Peso 1000 cariossidi (g) (cariossidi/mq) 400 450 30 33 36 39 42 45 48 51 120 135 132 149 144 162 156 176 168 189 180 203 192 216 204 230 14 Grano duro: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina (cariossidi/mq) 350 400 Peso 1000 cariossidi (g) 39 42 45 48 51 54 57 60 137 156 147 168 157 180 168 192 179 204 189 216 200 228 210 240 Orzo: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina (cariossidi/mq) 300 350 Peso 1000 cariossidi (g) 33 36 39 42 45 48 51 99 116 108 126 117 137 126 147 135 157 144 168 153 179 Si consiglia inoltre di seminare non prima del 25 di ottobre per evitare eccessivo rigoglio vegetativo che determina un aumento delle malattie fungine ed una riduzione della produzione. E' opportuno evitare la concimazione azotata in presemina per non avere un eccessivo rigoglio vegetativo nel periodo autunno-invernale. Se dalle analisi del terreno si notano carenze di sostanza organica e di fosforo, è possibile utilizzare organominerali fino al limite massimo di 30 unità di azoto per ettaro. Gli eventuali apporti di azoto possono essere fatti entro e non oltre il 30 ottobre utilizzando matrici organiche mentre non sono ammessi apporti di azoto di tipo minerale in presemina. L'impiego del fosforo in presemina va valutato in funzione dell'analisi del terreno e del piano di concimazione. Per quello che riguarda il diserbo si rimandano eventuali interventi in postemergenza. Elenco delle varietà consigliate dai Disciplinari di Produzione Integrata e di interesse per la provincia di Ferrara: VARIETA’ CARATTERISTICHE ARTICO Grano tenero biscottiero; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; resistente a Ruggine gialla; mediamente sensibile a Fusarium; peso specifico medio (78-80); peso medio delle cariossidi 3840 mg; percentuale di proteine scarsa (11-11,5); epoca di semina autunnale normale; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni di medio impasto e sabbiosi; densità di semina di 450-500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 120-140 unità di azoto (evitare la concimazione azotata in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva BRAMANTE Grano tenero biscottiero; resistente all’allettamento, moderatamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; resistente a Ruggine bruna e Ruggine gialla; tollerante a 8 specie di Fusarium; peso ettolitrico buono; percentuale di proteine scarsa (evitare la concimazione azotata in botticella); epoca di semina autunnale normale; densità di semina di 450-500semi/mq; epoca di spigatura e maturazione medio tardiva. La spiga è aristata bianca con granella di colore rosso. BLASCO Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente tollerante a Fusarium; peso specifico elevato (82-86); peso medio delle cariossidi 38-42 mg; percentuale di proteine buona (14-14,5); epoca di semina precoce entro il 20/10, intermedia entro il 15/11, tardiva entro gennaio; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a tutti i tipi di terreno ma preferibilmente argillosi e torbosi; densità di semina di 500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 150-170 unità di azoto (almeno il 30% degli apporti in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio precoce BOLOGNA Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente resistente a Fusarium; peso specifico medio alto (82-86); peso medio 15 delle cariossidi 38-40 mg; percentuale di proteine buona (13-15); epoca di semina autunno normale tardiva; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a tutti i tipi di terreno tranne quelli sabbiosi; densità di semina di 450-500 semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180-200 unità di azoto facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio precoce MIETI Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; sensibile a Ruggine gialla; tollerante a Fusarium; peso specifico buono (81-83); peso medio delle cariossidi 34-35 mg; percentuale di proteine buona (13-14); epoca di semina preferibilmente entro il 20/10, in alternativa seconda semina; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (anche su eventuali residui vegetali di altri cereali, preferibilmente dopo soia, girasole e bietola); adatto a tutti i tipi di terreno ma preferibilmente di medio impasto e sabbiosi; densità di semina di 500-550 semi/mq; concia con Real Geta; è necessario un trattamento fungicida in levata con concianti tradizionali (C3), con concia Real Geta non è necessario (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 160-180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione precoce LEVANTE Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente sensibile a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente sensibile a Ruggine gialla; mediamente sensibile a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (8183); indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (1112 con punte del 13 sul tal quale); peso medio delle cariossidi 40-42 mg; percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/franco-argillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è necessario un trattamento fungicida in spigatura (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva PR 22 D 66 Grano duro; elevata resistenza all’allettamento, resistente al freddo; ottima resistenza all’oidio; buona tolleranza alla ruggine bruna; ottima tolleranza alla fusariosi; peso specifico buono (81-83); indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (11-12 con punte del 13 sul tal quale); percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona con glutina di alta qualità; epoca di semina da metà ottobre a metà novembre; densità di semina da 400 a 430 semi germinabili/mq; spiga media fusiforme con ariste chiare; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli previsionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); la spiccata resistenza all’allettamento di PR22D66 permette di apportare la dose di azoto necessaria senza rischi di allettamento della coltura; ciclo di sviluppo medio. NEODUR Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente sensibile a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente tollerante a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (8183); indice di giallo buono (22-24); mediamente resistente alla bianconatura; percentuale di glutine discreto (9,8-10,2); peso medio delle cariossidi 48-52 mg; percentuale di proteine buona (13,514); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/francoargillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva 16 OROBEL Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; sensibile a Fusarium, mediamente sensibile a Volpatura; peso specifico buono (81-83); indice di giallo buono (23-25); mediamente sensibile alla bianconatura; percentuale di glutine scarso (8,8-9,2); peso medio delle cariossidi 54-58 mg; percentuale di proteine buona (13-13,5); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/franco-argillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione tardiva PALESIO Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile; maturazione precoce; peso specifico elevato; epoca di semina normale-tardiva; produttivo; qualità molitoria buona; mediamente sensibile a Fusarium AUBUSSON Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile adatta a specifiche aree vocate; maturazione tardiva; peso specifico non sempre buono; epoca di semina normale; molto produttivo; qualità molitoria scarsa; mediamente sensibile a Fusarium Elenco delle varietà emergenti valutate positivamente dalle strutture tecniche e dai centri sperimentali regionali (CRPV): VARIETA’ CARATTERISTICHE LATINUR Grano duro; epoca di semina autunnale normale-ritardata, resistente al freddo, buona capacità di accestimento, taglia medio/medio-bassa, resistente all’allettamento, resistente alla ruggine bruna, mediamente tollerante a oidio e fusarium, spiga corta e compatta con ariste nere, peso 1.000 semi medio 50/52 grammi, densità di semina 350/400 semi germinabili /mq. , epoca di maturazione media, elevata capacità produttiva, elevato tenore proteico, indice di giallo medio, peso ettolitrico elevato, buono l’indice di glutine. TIZIANA Grano duro; epoca di semina autunnale normale-precoce, resistente al freddo, buona capacità di accestimento, taglia media, moderatamente resistente all’allettamento, mediamente sensibile a oidio e fusarium, ariste brune, epoca di maturazione media, molto produttivo, elevato tenore proteico, indice di giallo medio, ottimo indice di glutine. AQUILANTE Grano tenero a cariosside bianca; epoca di semina autunnale normale con possibili semine sino a fine inverno, buona capacità di accestimento, taglia medio alta, moderatamente resistente all’allettamento, al freddo, all’oidio e alla ruggine bruna, resistente alla ruggine gialla, moderatamente resistente alla septoriosi e moderatamente tollerante alla fusariosi, spiga aristata, spigatura medio precoce, epoca di maturazione medio-precoce. Investimento consigliato 450-500 semi germinabili/mq. Varietà dotata di peso ettolitrico elevato, buon tenore proteico, hardness soft. TIREX Grano duro di taglia media; epoca di semina da normale a tardiva, sconsigliate le semine precoci, investimento 350-400 semi germinabili mq, buona capacità di accestimento, moderatamente resistente all’allettamento e al freddo, resistente all’oidio e alla septoriosi, moderatamente suscettibile alla ruggine bruna e tollerante alla fusariosi. Epoca di spigatura e maturazione precoce. Spiga di dimensini medie, ariste di colore bruno, cariossidi di peso ettolitrico elevato, con buon tenore proteico, indice di giallo e di glutine elevati. Per quanto riguarda l'Orzo nel gruppo dei Distici si consigliano Amillis, Baraka e Nikel mentre nel gruppo dei Polistici si consigliano Ketos e Marado (Federal e Sonora). Per evitare problemi di virosi si consiglia di ritardare le semine fino alla comparsa dei primi freddi di novembre. ► Riso 17 Fase fenologica: Fine raccolta. Le produzioni sono soddisfacienti (6-8 ton/ha) con resa alla lavorazione buona o molto La situazione: buona. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 120 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha) Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al riso cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) ► Aglio Fase fenologica: Fase da semina a emergenza. Cosa si prevede: Un aumento delle superfici investite ad Aglio rispetto all'anno scorso. Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo all’aglio cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Diserbo di pre semina: Con forti inerbimenti misti in atto intervenire prima della semina con: Principio attivo GLIFOSATE (30,4%) + SOLFATO AMMONICO Prodotto Commerciale Roundup + Solfato Ammonico U.M. Dose lt/ha 1,5-3 - Diserbi di pre emergenza: In previsione di infestazioni sostenute da infestanti dicotiledoni e in parte anche graminacee, è possibile impiegare, con seme ben coperto: Principio attivo PENDIMENTALIN (31,7) Prodotto Commerciale Most Micro U.M. Dose lt/ha 2-3 - Marciume dei bulbi: Per la disinfezione dei bulbilli impiegare prodotti a base di DICLORAN. ► Asparago Fase fenologica: Senescenza. In aumento la presenza di Ruggine e Stenfiliosi. Bassa presenza di Criocera. La situazione: Limite Azoto Direttiva Nitrati: 160 kg/ha (per una produzione attesa di 7 t/ha) Disciplinare 2009:E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo all’asparago cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) ► Carota Fase fenologica: Da ingrossamento fittone a raccolta per le prime seminate. La situazione: La coltura si presenta molto bene con un buon investimento. Al momento si riscontrano problemi di Nottue e Alternaria. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 120 kg/ha (per una produzione attesa di 60 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla carota cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) ► Fagiolino Fase fenologica: Fase di raccolta. Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al fagiolino cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) 18 ► Fragola Fase fenologica: Sviluppo vegetativo. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 120 kg/ha (per una produzione attesa di 35 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo alla fragola cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Vaiolatura: Intervenire alla comparsa dei sintomi con uno o più interventi utilizzando: Principio attivo PRODOTTI RAMEICI PRODOTTI RAMEICI PRODOTTI RAMEICI DITIANON Prodotto Commerciale Es. Idrossido di Rame al 50% di p.a. Es. Ossicloruro di Rame al 50% di p.a. Es. Poltiglia Bordolese al 25% di p.a. Es. Delan WG U.M. Dose gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 100-200 200-300 200-300 100-150 I prodotti rameici sono efficaci anche contro le Batteriosi. ► Radicchio Fase fenologica: Fase di raccolta. Limite Azoto Direttiva Nitrati: 130 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al radicchio cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) ► Spinacio Fase fenologica: Fase di raccolta. Limite Azoto 100 kg/ha (per una produzione attesa di 13 t/ha) Direttiva Nitrati: 150 kg/ha (per una produzione attesa di 20 t/ha) Disciplinare 2009: E’ possibile consultare il testo del disciplinare di produzione integrata relativo al fagiolo cliccando su NORME TECNICHE DI COLTURA (tecnica agronomica+difesa+diserbo) - Nottue: Alla comparsa delle infestazioni è possibile impiegare: Principio attivo DELTAMETRINA SPINOSAD SPINOSAD INDOXACARB Prodotto Commerciale Es. Decis Jet es.Laser es. Success Steward U.M. Dose ml/hl 50 ml/hl 20-25 ml/hl 80-120 gr/hl 16,5 carenza N° interventi anno 3 gg 3 gg 3 gg 3 gg max 3 * max 2 max 2 * Al massimo tre interventi per ciclo colturale indipendentemente dall'avversità. 19