Provincia di Ferrara Servizio Produzione e Sviluppo Agricolo Bollettino Fitosanitario Produzione biologica n°33 del 14 ottobre 2009 Questo bollettino è indirizzato a tutti i produttori e i tecnici che applicano il regolamento CE 2092/91 e successive integrazioni. Il bollettino fornisce informazioni tecniche aggiornate (difesa, irrigazione, concimazione, pratiche agronomiche, ecc.) che l'azienda agricola deve applicare per accedere ai contributi previsti dall'asse 2 del Reg. CE 1698/05 ex 1257/99. Viene redatto settimanalmente il mercoledì o il giovedì da parte dei responsabili tecnici Fausto Grimaldi, Fausto Bondandini e Andrea Urbani. Il bollettino è reperibile al sito Ulteriori approfondimenti anche su la trasmissione dell' agricoltura ferrarese in onda da marzo su Telestense alle ore 12.25 e sul sito Il bollettino viene redatto settimanalmente il mercoledì o il giovedì da parte dei responsabili tecnici Fausto Grimaldi e Clelia Tosi, con il supporto di Aldo Bignami e Andrea Urbani. PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Riccardo Loberti / Andrea Urbani - Ufficio Sviluppo Agricolo Tel 0532.299.769 - E-MAIL: [email protected] 1 SEMENTI E MATERIALI DI PROPAGAZIONE RICHIESTA DI DEROGA: per la semente e il materiale di propagazione è necessario utilizzare materiale certificato biologico. Per la richiesta di deroga per le sementi consultare la sezione “Adempimenti” del sito di Prober (www.prober.it). La richiesta di deroga deve essere fatta almeno 30 giorni prima della semina per le sementi ed il materiale di moltiplicazione vegetativo e almeno 10 giorni prima dell’impianto per le sementi ortive. La sede dell'ENSE è in Via Ugo Bassi 8 - 20159 MILANO – Tel. 02/6901201 - Fax 02/69012049. Le richieste di deroga dovranno, quindi, essere spedite al numero di fax sopra esposto. CERTIFICAZIONE SANITARIA PER LE PIANTE DA FRUTTO E LA VITE: è opportuno ricorrere a materiale certificato virus esente e cartellinato. SITI SULL'AGRICOLTURA BIOLOGICA www.gias.net - www.isnp.it. – www.ense.it - www.politicheagricole.it - www.prober.it www.stuard.it - www.fiao.it - www.agraria.it/osservatorio - www.biolgest.com www.greenplanet.net - www.ifoam.org - www.aiab.it - www.ccpb.it - www.bioagricert.org www.imcdotcom.com - www.suoloesalute.it FATTORI ECOSISTEMICI - BIODIVERSITA' MANTENIMENTO AZIONE 9 RIPRISTINO E/O CONSERVAZIONE DI SPAZI NATURALI E SEMINATURALI E DEL PAESAGGIO AGRARIO (piantate, alberi isolati o in filare, siepi anche alberate, boschetti -inferiori o pari a 0,5 ha e non contigui ad altre superfici a bosco-, maceri, stagni, laghetti, risorgive e fontanili, altre peculiarità): per quanti hanno aderito all’azione 9 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2000-2006 Misura 2.f: - In caso di mancato attecchimento le piante devono essere sostituite entro l’anno successivo, con piante di età non inferiore a quella dell’impianto. - Sulla fascia di rispetto è vietato l’uso di concimi e fitofarmaci e la vegetazione erbacea può essere controllata manualmente e/o meccanicamente solo nel periodo 1 agosto-20 febbraio (esclusi i primi 4 anni per i nuovi impianti). - NEL PERIODO DELL’IMPEGNO È NECESSARIO ANNOTARE SU UN REGISTRO LE OPERAZIONI ESEGUITE SUGLI ELEMENTI NATURALI, ENTRO 48 ORE DALL’ESECUZIONE. REG. CE N. 834/07: NUOVO REGOLAMENTO PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA I Ministri europei hanno approvato una nuova disciplina per l'agricoltura biologica. Il nuovo Reg. Ce n. 834/07 del 28 giugno 2007 sostituirà completamente, abrogandolo, il vecchio Reg. 2092/91 sarà applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2009. Gli allegati non sono ancora stati revisionati. Il regolamento, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea L 189 del 20 luglio. La disciplina prevede, fra l’altro, un nuovo regime permanente d’importazione ed un nuovo sistema di controllo, a garanzia della conformità dei prodotti biologici, con i requisiti previsti dal quadro comunitario. L’uso del marchio biologico UE viene reso obbligatorio, non impedendo, però, la contestuale utilizzazione di marchi nazionali o privati. Un'apposita indicazione dovrà informare i consumatori del luogo di provenienza dei prodotti. Si stabilisce, inoltre, la possibilità di avvalersi del marchio biologico solo per i prodotti alimentari che contengono almeno il 95% di ingredienti biologici. E’ vietato l’uso di organismi geneticamente modificati e viene preclusa la possibilità di etichettare come biologico un prodotto che deve essere etichettato come contenente Ogm, costituito da Ogm o derivato da Ogm, quando si superi la soglia di tolleranza dello 0,9%. Per quanto concerne il regime delle importazioni, si prevede che i prodotti biologici importati nella Comunità europea, possano essere immessi sul mercato comunitario come biologici, se sono stati prodotti secondo norme di produzione e sottoposti ad un regime di controllo conforme o equivalente a quelli stabiliti dalla legislazione comunitaria. L’iter di revisione sulla disciplina del biologico sarà completata con le modalità e disposizioni applicative. NUOVE INDICAZIONI COMUNITARIE RIGUARDANTI L'IMPIEGO DELRAME Termina il periodo 2002-2006 per il quale era consentito l'utilizzo di Rame metallo nella misura massima di 38 kg/ha, limitatamente alle colture perenni per le quali le regioni competenti avevano riconosciuto la deroga all'impiego massimo di Rame consentito dal regolamento (6 kg/ha per anno). A decorrere dal 1/1/2007 il quantitativo massimo di Rame utilizzabile per ogni anno lo si ottiene detraendo i quantitativi effettivamente utilizzati nei 4 anni precedenti dal quantitativo massimo impiegabile sintetizzato di 2 seguito: anno dal 2003 al 2007: massimo 36 kg/ha per anno anno dal 2004 al 2008: massimo 34 kg/ha per anno anno dal 2005 al 2009: massimo 32 kg/ha per anno anno dal 2006 al 2010: massimo 30 kg/ha per anno Il limite di 30 kg sul periodo medio di 5 anni vale anche per gli anni successivi al 2006 ( allegato 2 b). LAVORAZIONE DEL TERRENO Per quanto riguarda le lavorazioni del terreno bisogna ricordare come debbano essere effettuate in modo da favorire la vita dei microrganismi che popolano il suolo agricolo e che trasformano la sostanza organica in elementi nutritivi. La presenza di tali elementi favorirà infatti la crescita equilibrata delle piante ed il raggiungimento di produzioni soddisfacenti sia sotto l'aspetto quantitativo che qualitativo. Pertanto risulta buona cosa applicare i seguenti criteri di lavorazione: evitare l'impiego di trattrici sovradimensionate rispetto alle esigenze di lavorazione; preferire l'uso di pneumatici a bassa pressione; eseguire le lavorazioni con il terreno in tempera; eseguire una rippatura con un attrezzo discissore che non rivolti il terreno in presenza di suole di lavorazione o di compattamenti; quando è possibile sostituire l'aratura con lavorazioni che non rivoltino la fetta, per evitare di portare in profondità lo strato più fertile; eseguire preferibilmente arature superficiali (max 30 cm); evitare l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. LAVORAZIONE DOPO CEREALI FERTILIZZAZIONE: dopo la trebbiatura, per mantenere una buona fertilità è importante evitare che il terreno si impoverisca per effetto della mineralizzazione della paglia. Pertanto si può procedere alla raccolta della paglia oppure alla distribuzione di letame o pollina prima del suo interramento. In questo secondo caso si favorisce un incremento di sostanza organica nel terreno. CRITERI PER LA SCELTA VARIETALE: per l’agricoltura biologica si consiglia di orientarsi verso varietà tolleranti alle principali malattie quali Fusarium, Ruggine (gialla e bruna) ed Oidio. In pianura e su terreni fertili si consiglia di utilizzare grani di forza, cultivar produttive e poco sensibili all’allettamento. Sui terreni più poveri di pianura, invece, è bene orientarsi su cultivar più rustiche. Data la crescente produzione di cereali, nella scelta varietale, è bene tenere conto anche delle richieste molitorie e di mercato, e assicurare il ritiro del proprio prodotto tramite un contratto di coltivazione. E’ importante prendere contatto fin da ora con le ditte sementiere ed i fornitori per prenotare le varietà non trattate (con richiesta di deroga, vedi Sementi e Materiale di propagazione) o biologiche più idonee alle specifiche esigenze aziendali. LAVORAZIONI: nell’eseguire questi interventi è necessario mantenere una buona struttura del terreno, conservare la sostanza organica, favorire la vita dei microrganismi del suolo, evitare di riportare in superficie strati indesiderati. Per raggiungere questi obiettivi si consiglia di eseguire preferibilmente arature superficiali (30-40 cm) ed eventualmente una lavorazione a due strati che consiste in una ripuntatura profonda ed in una aratura superficiale. Inoltre è opportuno eseguire le lavorazioni con il terreno in tempera, preferire l'uso di pneumatici a bassa pressione, evitare l'impiego di trattrici sovradimensionate. Quando è possibile, sostituire l'aratura con lavorazioni che non rivoltino la fetta per evitare di portare in profondità lo strato più fertile. Evitare pure l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. NUOVI LIMITI MASSIMI DI RESIDUO DAL 2/9/2008: REG.CE149/08 Per ogni singola coltura è stata costruita una “TABELLA RESIDUI” in cui sono indicati alcuni dei principi attivi che subiranno una riduzione dei limiti di residuo con i rispettivi valori in vigore fino al 31/8/08 e dal 2/9/08. Non è possibile indicare i tempi di carenza dei prodotti in quanto nella maggioranza dei casi le società produttrici non li hanno ancora aggiornati. Si consiglia comunque di fare riferimento ai tecnici che fanno assistenza e/o alle strutture che ritirano le colture. I nuovi limiti saranno validi per tutti i paesi europei anche se il Ministero della Salute Italiano ha pubblicato una nota valida in cui si afferma che, per il mercato nazionale, fanno fede i limiti di residuo che sono in vigore alla data in cui vengono eseguiti i trattamenti. MI DI FERTILIZZAZIONE FRUTTIFERI POST RACCOLTA Intervenire con concimi azotati (N 3-8%) a rapida-media cessione (farina di carne, di pesce, di sangue, pollina, pennone, pelli e crini) per favorire l’accumulo di azoto nelle sostanze di riserva prima dell’inverno. Si possono utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. 3 FERTILIZZAZIONE VITE POST RACCOLTA Si possono utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. RIPUNTATURA FRUTTIFERI E VITE In terreni soggetti a ristagno idrico può essere opportuno passare nel mezzo della fila, in settembre, con un ripuntatore con sfera, facendo confluire le acque nel fosso principale, per consentire un miglior drenaggio. SOVESCIO FRUTTIFERI E VITE TALE PRATICA SI PUÒ ADOTTARE, CON SEMINE INTERFILARI, IN PARTICOLARE MODO IN TUTTI GLI IMPIANTI ARBOREI IN ALLEVAMENTO. LA SEMINA SULLA FILA SI PUÒ ADOTTARE NEGLI IMPIANTI IN PRODUZIONE NEI CASI IN CUI IL FILARE SIA LAVORATO. LE ESSENZE CONSIGLIATE SONO: ORZOVECCIA COMUNE, ORZO-FAVINO, AVENA-VECCIA COMUNE. Semente: si consiglia di prendere contatto fin da ora con le ditte sementierie ed i fornitori per prenotare le varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (vedi Materiale sementiero). INERBIMENTO FRUTTIFERI E VITE: l’inerbimento controllato permette di ottenere tappeti erbosi regolari e sviluppati in breve tempo e una buona resistenza al calpestamento. Si possono utilizzare graminacee (Poa, Festuca rubra e ovina, Loietto) cui aggiungere leguminose per aumentare la disponibilità di azoto nel terreno. Semente: si consiglia di prendere contatto fin da ora con le ditte sementierie ed i fornitori per prenotare le varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (vedi Materiale sementiero). PREVENZIONE AVVERSITÀ: durante la raccolta, allontanare i frutti non commerciabili per ridurre, nel prossimo anno, la presenza di fitofagi e malattie. COVER CROPS E SOVESCI L’IMPIEGO DELLE COVER CROPS COSTITUISCE UNO STRUMENTO MOLTO INTERESSANTE ED EFFICACE PER OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEI SISTEMI COLTURALI, ANCHE SE ANCORA SCARSAMENTE DIFFUSO. SI INVITA PERTANTO A VALUTARE L’INSERIMENTO DEI SOVESCI NELLA ROTAZIONE. SCELTA DELLE ESSENZE: si possono utilizzare miscugli di graminacee e leguminose come veccia-pisello-avena, veccia-pisello-orzo, veccia-segale, favino-orzo, favino-avena. In alternativa si possono utilizzare essenze in purezza come colza, senape, facelia. SEMENTE: Si consiglia di prendere contatto fin da ora con le ditte sementierie ed i fornitori per prenotare le varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali (vedi Sementi e Materiale di propagazione). LAVORAZIONE DEL TERRENO: sono sufficienti lavorazioni superficiali a 15-20 cm (erpici a dischi) evitando l'impiego di frese orizzontali o di altri attrezzi che sminuzzano il terreno distruggendone la struttura. Il terreno deve essere affinato, successivamente, con erpici rotanti o erpici Howard. EPOCA DI SEMINA: da metà settembre a fine ottobre. CARTE DEI SUOLI PER APPROFONDIRE LE CARATTERISTICHE PEDOLOGICHE RELATIVE ALL’APPEZZAMENTO IN CUI VERRÀ REALIZZATO L’IMPIANTO È UTILE CONSULTARE LE CARTE DEI SUOLI DISPONIBILI IN REGIONE E ACCESSIBILI TRAMITE INTERNET AI SEGUENTI INDIRIZZI: www.gias.net: CONSENTE L’ACCESSO AL “CATALOGO DEI TIPI DI SUOLO DELLA PIANURA EMILIANO ROMAGNOLA” CHE DESCRIVE I TIPI DI SUOLO PRESENTI NELLA CARTA DEI SUOLI DI PIANURA IN SCALA 1:50.000 www.regione.emilia-romagna.it/cartpedo: CONSENTE L’ACCESSO ALLA CARTA DEI SUOLI REGIONALE IN SCALA 1:250.000 servizio Infosuolo: INFORMAZIONI VARIE, BOLLETTINI PROVINCIALI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA CON NOTE SUL SUOLO. PER INFORMAZIONI CONTATTARE Carla Scotti CELL. 348/7473986 GESTIONE DELLA FERTILITA' 4 Con la fertilizzazione si vuole mantenere elevata la sostanza organica dei terreni perché, oltre ai benefici effetti sulla struttura e vita del terreno, è dalla mineralizzazione della sostanza organica che si liberano gli elementi nutritivi. L'apporto di sostanza organica è pertanto indispensabile e può essere effettuato tramite letamazioni, compost, sovesci. Tuttavia non sempre i terreni sono dotati di elevata sostanza organica, ed inoltre alcune colture hanno particolari necessità in elementi nutritivi. Tali situazioni determinano l'esigenza di ricorrere all'utilizzo di concimi organici. Per una corretta distribuzione è opportuno fare riferimento alle carte dei suoli ed alle analisi del terreno della propria azienda. Fertilizzanti commerciali: I prodotti commerciali consentiti in agricoltura biologica devono essere inscritti nel registro dell’ISNP (consultabile presso il sito: www.isnp.it). PRODOTTI A BASE DI DEIEZIONI ANIMALI (LETAME, POLLINA, ECC.) NON COMMERCIALI: PER L’UTILIZZO DI TALI PRODOTTI È NECESSARIA LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ EFFETTUATA DAL TITOLARE DELL'AZIENDA PRODUTTRICE DIVIETI PER LA DISTRIBUZIONE DI AZOTO Si ricorda che dal 1° di marzo 2009 entrerà in vigore, salvo proroghe, la “Direttiva Nitrati” che all'articolo 20 della Deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna del 16 gennaio 2007 n° 96 indica i periodi di divieto alla distribuzione e di cui si riporta l'estratto tratto dal “Programma d'azione per le zone vulnerabili ai nitrati da fonte agricola - Criteri e norme tecniche generali”. Art. 20: ”In considerazione del rischio di perdita di azoto dal suolo alle acque, variabile in rapporto al regime delle precipitazioni, alle condizioni del suolo, al tipo di fertilizzante, l'utilizzazione degli effluenti zootecnici, e dei concimi azotati e degli ammendanti organici, come individuati dal D.lgs. 29/04/06 n. 217 "Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti", è vietata nella stagione autunno-invernale, dal 1 novembre fino alla fine di febbraio, tranne per quanto di seguito diversamente specificato. - Il periodo di divieto è contenuto in 90 giorni, dal 1 novembre al 31 gennaio, nei seguenti casi a) utilizzazione di letami e materiali ad essi assimilati, di concimi azotati e di ammendanti organici; b) distribuzione di liquami e materiali ad essi assimilati nei terreni con copertura vegetale quali: prati, cereali autunno-vernini, colture arboree con inerbimento permanente. - Gli allevamenti esistenti che producono deiezioni di avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%, devono attenersi al divieto di distribuzione da novembre a febbraio, dalla data di adeguamento dei contenitori per lo stoccaggio. - Le Province, avvalendosi dei dati agrometeorologici, dei dati ricavati dalla rete di controllo della falda ipodermica di pianura, in considerazione del tenore di umidità dei suoli e delle fasi fenologiche delle colture, possono sospendere tali divieti e individuare periodi di divieto diversi da quelli indicati ai commi 1 e 2, anche non continuativi, e relative decorrenze.” ► Albicocco Fase fenologica: Conclusa la raccolta. Per limitare i problemi di batteriosi si consiglia di evitare di effettuare potature eccessive Tecnica colturale: in questa fase, rimandando le operazioni alla fase di riposo vegetativo nel periodo invernale. - Corineo e Batteriosi: Al termine della caduta delle foglie intervenire con: principio attivo IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) prodotto commerciale U.M. dose carenza gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 300-400 20 gg 3 gg 3 gg 20 gg Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es Cuprocaffaro Micro ► Melo Fase fenologica: La situazione: Inizio raccolta della Fuji. Al momento non si riscontrano problemi particolari dal punto di vista fitosanitario ad eccezione di qualche caso di Ticchiolatura legato alle infezioni primaverili e rari problemi di Piralide e Carpocapsa. La colorazione dei frutti è ancora scarsa e migliorerà con i recenti abbassamenti delle temperature. 5 Ausiliari utili: Concimazione di post raccolta: Fitoseidi e Coccinelle. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) e sempre nel caso di impianti su cotogno, è necessario utilizzare ammendanti (N 0,51,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. - Ticchiolatura (MODELLO PREVISIONALE): Chi non ha macchie intervenga solo durante le piogge; negli altri casi trattare a turni fissi di 5-7 giorni. principio attivo prodotto commerciale U.M. dose carenza OSSICLORURO DI RAME Es. Cuprocaffaro Micro gr/hl 100 20 gg SOLFATO DI RAME Es. Selecta Disperss gr/hl 150 20 gg. POLTIGLIA BORDOLESE Es. Poltiglia Disperss kg/ha 1-2 5 gg - Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni: E' necessario in tutte le aziende biologiche effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve svernanti presenti sul tronco e nel terreno. Si tratta di parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei nematodi sono richieste le seguenti condizioni: • temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento; • piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore); • carpocapsa allo stadio di larva svernante matura; • gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri; • conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C Alcuni dei prodotti in commercio sono: principio attivo prodotto commerciale Metodo di applicazione STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemasys C CARPOCAPSAE ottobre STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemopack S FELTIAE ottobre STEINERNEMA Trattamento alle piante in Optinem Cydia FELTIAE ottobre Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto: dose 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,5 miliardi di nematodi per ettaro Altezza bagnatura metri Volume acqua hl/ha Filtro atomizzatore Filtri ugelli Pressione bar 1,0-1,5 13-15 DA TOGLIERE SI < 20 - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Pero Fase fenologica: Concimazione di post raccolta: Inizio caduta foglie. In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) e sempre nel caso di impianti su cotogno, è necessario utilizzare ammendanti (N 0,51,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 15-20, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile 6 impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. - Cancri rameali: Negli impianti colpiti da Cancri rameali intervenire a inizio, a metà e a fine caduta foglie con: principio attivo prodotto commerciale IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME SOLFATO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es. Selecta Disperss Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose carenza gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 400-500 300-400 20 gg 3 gg 3 gg 3 gg 20 gg - Carpocapsa – Nematodi Entomopatogeni: E' necessario in tutte le aziende biologiche già da questa settimana effettuare l'intervento con i Nematodi Entomopatogeni per eliminare le larve svernanti presenti sul tronco e nel terreno. Si tratta di parassitoidi dei lepidotteri che provocano la morte dell’ospite penetrando nelle aperture naturali della vittima e liberando un batterio simbionte che si riproduce dando origine a tossine letali per il fitofago. Le specie utilizzate sono Steinernema carpocapsae - Steinernema feltiae di cui sono disponibili formulati commerciali. L’epoca migliore per l’applicazione è quella autunnale (metà settembre-fine ottobre). In particolare per una piena efficacia dei nematodi sono richieste le seguenti condizioni: • temperature medie non inferiori ai 14°C durante il trattamento; • piogge abbondanti e bagnatura prolungata piante (24-48 ore); • carpocapsa allo stadio di larva svernante matura; • gli ugelli devono avere un apertura superiore ai 500 micrometri; • conservazione e trasporto prodotto: massimo 6 settimane in frigo e trasporto a temperatura costante di 5° C Alcuni dei prodotti in commercio sono: principio attivo prodotto commerciale Metodo di applicazione STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemasys C CARPOCAPSAE ottobre STEINERNEMA Trattamento alle piante in Nemopack S FELTIAE ottobre STEINERNEMA Trattamento alle piante in Optinem Cydia FELTIAE ottobre Alcuni consigli per la corretta distribuzione del prodotto: dose 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,25-1,75 miliardi di nematodi per ettaro 1,5 miliardi di nematodi per ettaro Altezza bagnatura metri Volume acqua hl/ha Filtro atomizzatore Filtri ugelli Pressione bar 1,0-1,5 13-15 DA TOGLIERE SI < 20 - Cocciniglia: Intervenire solo nel caso di forti attacchi che possano compromettere la produzione futura con: Principio attivo OLIO BIANCO Prodotto Commerciale Es. Oliocin U.M. Dose lt/hl 1,5-3 - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Pesco Fase fenologica: Inizio caduta foglie. Concimazione di In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è 7 post raccolta: necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 1520, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. Tecnica colturale: Dato l'eccessivo vigore vegetativo di molti impianti si consiglia di effettuare una potatura verde per alleggerire la chiome e permettere il passaggio della luce che migliora il colore dei frutti e riduce i problemi di Monilia. - Batteriosi: Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20 giorni, con: principio attivo IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME SOLFATO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) prodotto commerciale Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es. Selecta Disperss Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose carenza gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 400-500 300-400 20 gg 3 gg 3 gg 3 gg 20 gg - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Susino Fase fenologica: Inizio caduta foglie. Concimazione di post raccolta: In tutti i terreni con livelli di sostanza organica bassa (inferiore a 1,5-2 per mille) è necessario utilizzare ammendanti (N 0,5-1,5%, alto rapporto C/N, mediamente circa 1520, e comunque superiore a 10 ed inferiore a 30) come letame, compost, stallatici commerciali per incrementare e reintegrare la sostanza organica perduta annualmente per mineralizzazione. E' utile impiegare 30 tonn/ha di letame o 6 tonn/ha di compost di buona qualità esclusivamente da residui vegetali. Nei nuovi impianti tali quantità possono raddoppiare. - Batteriosi: Negli impianti colpiti negli anni precedenti, intervenire in presenza di bagnature prolungate a cadenza di 15-20 giorni, con: principio attivo IDROSSIDO DI RAME POLTIGLIA BORDOLESE SOLFATO TRIBASICO DI RAME SOLFATO DI RAME OSSICLORURO DI RAME (50%) prodotto commerciale Es. Kocide 3000 Es. Poltiglia Disperss Cuproxat SDI Es. Selecta Disperss Es Cuprocaffaro Micro U.M. dose carenza gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl gr/hl 200-300 500 200-300 400-500 300-400 20 gg 3 gg 3 gg 3 gg 20 gg - Marciumi radicali: Per prevenire marciumi da Armillaria, Phitophtora e da altri, è utile effettuare una rimpuntatura in tutti i terreni di medio impasto argillosi e limosi quando si verificheranno le prime gelate. Tale operazione serve ad arieggiare il terreno, ad eliminare le suole di lavorazione ed il compattamento dei primi strati e ad eliminare le acque in eccesso. ► Vite Fase fenologica: Fase di fine raccolta delle uve nere. 8 ► Grano Fase fenologica: Preparazione dei letti di semina. Alla luce dei risultati delle raccolte degli ultimi anni è necessario applicare corrette tecniche di pratica agronomica per quanto riguarda la preparazione dei terreni, per le successioni colturali evitando i ristoppi e le rotazioni dopo cereali. Importante è la scelta varietale che tenga conto delle tolleranze a Fusarium , Ruggini e Oidio. E' indispensabile evitare di realizzare impianti troppo fitti e ritardare le semine delle varietà più sensibili a Fusarium. E' utile interrare con aratura a 30 cm di profondità le stoppie di mais e di sorgo per limitare l'insorgenza del Fusarium e di malattie del piede. Tecnica colturale: - Scelte varietali e tecniche colturali consigliate: Le varietà attualmente consigliate derivano dalle esperienze degli ultimi anni, sia di campo che di prova, e dalle esigenze di mercato. Dal punto di vista agronomico ciascuna di queste varietà manifestano alcune tolleranze o sensibilità a determinate avversità e pertanto richiedono peculiari ed adeguate strategie di coltivazione e difesa. Per la concia del seme, da quest anno è possibile utilizzare nella concia contro Tilletia fetida, Septoria nodorum e Mal del piede: prodotto commerciale composizione Pseudomonas chlororaphis (8,7 g/l) Cedomon U.M. dose ml/100 kg seme 500-750 Dopo il trattamento è possibile conservare la semente conciata per massimo 3 settimane a 20°C, mentre si conserva per 3-4 mesi ad una temperatura di 4-8 °C. Le varietà classiche consigliate sono per i grani teneri: le varietà consigliate come panificabili superiori sono Blasco, Nomade, Soisson; come panificabili sono Agadir, Alcione, Aubusson, Enesco, Bolero e Bilancia ; come biscottieri Artico. Per i grani duri: le varietà consigliate sono Neodur e Tiziana. Di seguito vengono indicate per ogni coltura, una densità ottimale a fine inverno, nei nostri ambienti e la relativa quantità di cariossidi da porre a dimora. Coltura Densità ottimale (n° piante/mq) Quantità di seme (n° cariossidi/mq) Grano tenero 350-400 400-450 Grano duro 300-350 350-400 Orzo 240-280 300-350 Grano tenero: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina Peso 1000 cariossidi (g) (cariossidi/mq) 400 450 30 33 36 39 42 45 48 51 120 135 132 149 144 162 156 176 168 189 180 203 192 216 204 230 Grano duro: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina (cariossidi/mq) 350 400 Peso 1000 cariossidi (g) 39 42 45 48 51 54 57 60 137 156 147 168 157 180 168 192 179 204 189 216 200 228 210 240 Orzo: dose di semina (kg/ha) in funzione della densità di semina (cariossidi/mq) e del peso delle cariossidi. Densità di semina (cariossidi/mq) 300 350 Peso 1000 cariossidi (g) 33 36 39 42 45 48 51 99 116 108 126 117 137 126 147 135 157 144 168 153 179 9 Si consiglia inoltre di seminare non prima del 25 di ottobre per evitare eccessivo rigoglio vegetativo che determina un aumento delle malattie fungine ed una riduzione della produzione. In alternativa è comunque possibile impiegare le varietà indicate dai Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia Romagna: VARIETA’ CARATTERISTICHE ARTICO Grano tenero biscottiero; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; resistente a Ruggine gialla; mediamente sensibile a Fusarium; peso specifico medio (78-80); peso medio delle cariossidi 38-40 mg; percentuale di proteine scarsa (11-11,5); epoca di semina autunnale normale; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni di medio impasto e sabbiosi; densità di semina di 450-500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 120-140 unità di azoto (evitare la concimazione azotata in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva BRAMANTE Grano tenero biscottiero; resistente all’allettamento, moderatamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; resistente a Ruggine bruna e Ruggine gialla; tollerante a 8 specie di Fusarium; peso ettolitrico buono; percentuale di proteine scarsa (evitare la concimazione azotata in botticella); epoca di semina autunnale normale; densità di semina di 450-500semi/mq; epoca di spigatura e maturazione medio tardiva. La spiga è aristata bianca con granella di colore rosso. BLASCO Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente tollerante a Fusarium; peso specifico elevato (82-86); peso medio delle cariossidi 38-42 mg; percentuale di proteine buona (14-14,5); epoca di semina precoce entro il 20/10, intermedia entro il 15/11, tardiva entro gennaio; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a tutti i tipi di terreno ma preferibilmente argillosi e torbosi; densità di semina di 500semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 150-170 unità di azoto (almeno il 30% degli apporti in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio precoce BOLOGNA Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente resistente a Fusarium; peso specifico medio alto (82-86); peso medio delle cariossidi 38-40 mg; percentuale di proteine buona (13-15); epoca di semina autunno normale tardiva; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a tutti i tipi di terreno tranne quelli sabbiosi; densità di semina di 450-500 semi/mq; concia C3; è necessario un trattamento fungicida in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180-200 unità di azoto facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio precoce MIETI Grano tenero panificabile superiore; mediamente resistente all’allettamento, mediamente resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; sensibile a Ruggine gialla; tollerante a Fusarium; peso specifico buono (81-83); peso medio delle cariossidi 34-35 mg; percentuale di proteine buona (13-14); epoca di semina preferibilmente entro il 20/10, in alternativa seconda semina; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (anche su eventuali residui vegetali di altri cereali, preferibilmente dopo soia, girasole e bietola); adatto a tutti i tipi di terreno ma preferibilmente di medio impasto e sabbiosi; densità di semina di 500-550 semi/mq; concia con Real Geta; è necessario un trattamento fungicida in levata con concianti tradizionali (C3), con concia Real Geta non è necessario (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 160-180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione precoce 10 LEVANTE Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente sensibile a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente sensibile a Ruggine gialla; mediamente sensibile a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (8183); indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (1112 con punte del 13 sul tal quale); peso medio delle cariossidi 40-42 mg; percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/franco-argillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è necessario un trattamento fungicida in spigatura (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva PR 22 D 66 Grano duro; elevata resistenza all’allettamento, resistente al freddo; ottima resistenza all’oidio; buona tolleranza alla ruggine bruna; ottima tolleranza alla fusariosi; peso specifico buono (81-83); indice di giallo buono (24-26); resistente alla bianconatura; percentuale di glutine ottimo (11-12 con punte del 13 sul tal quale); percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona con glutina di alta qualità; epoca di semina da metà ottobre a metà novembre; densità di semina da 400 a 430 semi germinabili/mq; spiga media fusiforme con ariste chiare; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli previsionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); la spiccata resistenza all’allettamento di PR22D66 permette di apportare la dose di azoto necessaria senza rischi di allettamento della coltura; ciclo di sviluppo medio. NEODUR Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente sensibile a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; mediamente tollerante a Fusarium, mediamente resistente a Volpatura; peso specifico buono (81-83); indice di giallo buono (22-24); mediamente resistente alla bianconatura; percentuale di glutine discreto (9,8-10,2); peso medio delle cariossidi 48-52 mg; percentuale di proteine buona (13,5-14); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/franco-argillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione medio tardiva OROBEL Grano duro; mediamente resistente all’allettamento, resistente al freddo; mediamente resistente a Oidio; mediamente resistente a Ruggine bruna; mediamente resistente a Ruggine gialla; sensibile a Fusarium, mediamente sensibile a Volpatura; peso specifico buono (81-83); indice di giallo buono (23-25); mediamente sensibile alla bianconatura; percentuale di glutine scarso (8,89,2); peso medio delle cariossidi 54-58 mg; percentuale di proteine buona (13-13,5); qualità molitoria buona; epoca di semina autunnale normale/tardiva e primaverile; tecnica di semina con lavorazione ridotta (a 25 cm di profondità), minima lavorazione (a 15 cm di profondità) o diretta (evitare su residui vegetali di altri cereali); adatto a terreni medio impasto/francoargillosi/argillosi; densità di semina di 350-400 semi/mq; concia C3 in semina normale, C5 (Real Geta) con semine su sodo o in minima lavorazione in successione ad altri cereali; è consigliato un trattamento fungicida a fine inverno con seme conciato C3, necessario il trattamento in fioritura per completamento difesa e per gli incrementi produttivi ottenibili (ma solo se previsto dal bollettino e dai modelli revisionali); 180 unità di azoto (fondamentali 50 unità in botticella facendo comunque sempre riferimento al piano di concimazione del DPI); epoca di maturazione tardiva PALESIO Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile; maturazione precoce; peso specifico elevato; epoca di semina normale-tardiva; produttivo; qualità molitoria buona; mediamente sensibile a Fusarium 11 AUBUSSON Varietà in alternativa a cariosside rossa panificabile adatta a specifiche aree vocate; maturazione tardiva; peso specifico non sempre buono; epoca di semina normale; molto produttivo; qualità molitoria scarsa; mediamente sensibile a Fusarium Elenco delle varietà emergenti valutate positivamente dalle strutture tecniche e dai centri sperimentali regionali (CRPV): VARIETA’ CARATTERISTICHE LATINUR Grano duro; epoca di semina autunnale normale-ritardata, resistente al freddo, buona capacità di accestimento, taglia medio/medio-bassa, resistente all’allettamento, resistente alla ruggine bruna, mediamente tollerante a oidio e fusarium, spiga corta e compatta con ariste nere, peso 1.000 semi medio 50/52 grammi, densità di semina 350/400 semi germinabili /mq. , epoca di maturazione media, elevata capacità produttiva, elevato tenore proteico, indice di giallo medio, peso ettolitrico elevato, buono l’indice di glutine. TIZIANA Grano duro; epoca di semina autunnale normale-precoce, resistente al freddo, buona capacità di accestimento, taglia media, moderatamente resistente all’allettamento, mediamente sensibile a oidio e fusarium, ariste brune, epoca di maturazione media, molto produttivo, elevato tenore proteico, indice di giallo medio, ottimo indice di glutine. AQUILANTE Grano tenero a cariosside bianca; epoca di semina autunnale normale con possibili semine sino a fine inverno, buona capacità di accestimento, taglia medio alta, moderatamente resistente all’allettamento, al freddo, all’oidio e alla ruggine bruna, resistente alla ruggine gialla, moderatamente resistente alla septoriosi e moderatamente tollerante alla fusariosi, spiga aristata, spigatura medio precoce, epoca di maturazione medio-precoce. Investimento consigliato 450-500 semi germinabili/mq. Varietà dotata di peso ettolitrico elevato, buon tenore proteico, hardness soft. TIREX Grano duro di taglia media; epoca di semina da normale a tardiva, sconsigliate le semine precoci, investimento 350-400 semi germinabili mq, buona capacità di accestimento, moderatamente resistente all’allettamento e al freddo, resistente all’oidio e alla septoriosi, moderatamente suscettibile alla ruggine bruna e tollerante alla fusariosi. Epoca di spigatura e maturazione precoce. Spiga di dimensini medie, ariste di colore bruno, cariossidi di peso ettolitrico elevato, con buon tenore proteico, indice di giallo e di glutine elevati. Per quanto riguarda l'Orzo nel gruppo dei Distici si consigliano Amillis, Baraka e Nikel mentre nel gruppo dei Polistici si consigliano Ketos e Marado. Per evitare problemi di virosi si consiglia di ritardare le semine fino alla comparsa dei primi freddi di novembre. Per il Farro si consigliano le varietà Spelta e Volgare prediligendo terreni poveri di azoto e/o sostanza organica per prevenire i problemi di allettamento. E’ consigliabile impiegare circa 80-100 kg di semente per ettaro con una epoca di semina dal 20-25 ottobre in poi. ► Asparago Fase fenologica: La situazione: Senescenza. In aumento la presenza di Ruggine e Stenfiliosi. Bassa presenza di Criocera. ► Cavolo Fase fenologica: Fase di sei foglie vere. - Afidi: Alla comparsa delle prime infestazioni intervenire con: principio attivo PIRETRO NATURALE prodotto commerciale Es. Biopiren Plus U.M. dose ml/hl 150 - Nottue e Cavolaia: Nelle aziende che catturano due farfalle per trappola, verificare la presenza di uova o larve sulle piante. In caso di infestazioni generalizzate intervenire con: 12 prodotto commerciale principio attivo U.M. dose N° interventi anno BACILLUS THURINGENSIS es. Delphin gr/hl 75 BACILLUS THURINGENSIS es. Turex o Agree kg/ha 1-1,5 SPINOSAD es.Laser ml/hl 20-25 max 3 SPINOSAD es. Success ml/hl 80-120 max 3 ► Fagiolino Fase fenologica: Fase di fioritura, allegagione. - Nottue: Alla comparsa delle infestazioni è possibile impiegare: principio attivo prodotto commerciale U.M. dose BACILLUS THURINGENSIS es. Delphin gr/hl 75 BACILLUS THURINGENSIS es. Turex o Agree kg/ha 1-1,5 ► Fagiolo Fase fenologica: borlotto Fase di raccolta. ► Radicchio Fase fenologica: Da chiusura del cespo a raccolta. - Oidio: Con infestazioni generalizzati è possibile intervenire con: Principio attivo ZOLFO Prodotto Commerciale Es. Tiovit Jet U.M. Dose carenza gr/hl 150-500 5 gg - Nottue: Nelle aziende che catturano due farfalle per trappola, verificare la presenza di uova o larve sulle piante. In caso di infestazioni generalizzate intervenire con: principio attivo prodotto commerciale U.M. dose N° interventi anno BACILLUS THURINGENSIS es. Delphin gr/hl 75 BACILLUS THURINGENSIS es. Turex o Agree kg/ha 1-1,5 SPINOSAD es.Laser ml/hl 20-25 max 3 SPINOSAD es. Success ml/hl 80-120 max 3 ► Spinacio Fase fenologica: Fase da chiusura delle interfila a inizio raccolta. - Nottue: Nelle aziende che catturano due farfalle per trappola, verificare la presenza di uova o larve sulle piante. In caso di infestazioni generalizzate intervenire con: principio attivo prodotto commerciale U.M. 13 dose N° interventi anno BACILLUS THURINGENSIS es. Delphin gr/hl 75 BACILLUS THURINGENSIS es. Turex o Agree kg/ha 1-1,5 SPINOSAD es.Laser ml/hl 20-25 max 3 SPINOSAD es. Success ml/hl 80-120 max 3 ► Erba Fase fenologica: medica Fase di sfalcio, ricaccio. 14