SUPPORTO TECNICO AI PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI N.O.F.
Progetti gestiti dagli Enti di emanazione delle Associazioni Imprenditoriali di Ravenna:
ASCOM, ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI, CNA, CONFARTIGIANATO,
CONFCOOPERATIVE, LEGA DELLE COOPERATIVE
L’ATTIVITA’ DEL TUTOR AZIENDALE NEL PERCORSO DI STAGE
documento di riferimento per la discussione
Lo stage aziendale costituisce una preziosa opportunità per tutti i soggetti coinvolti: per l’azienda
ospitante che ha la possibilità di incontrare giovani motivati e di valutarne le capacità potenziali,
anche nell’ottica di un eventuale inserimento futuro, per lo stagista che ha l’opportunità di
intraprendere all’interno dell’azienda ospitante un percorso professionalizzante coerente con le
proprie aspirazioni ed esigenze formative, per la struttura formativa, che attraverso il TAF,
costituisce l’anello di raccordo tra stagista e Soggetto ospitante.
Lo stage aziendale rappresenta quindi un percorso di formazione integrata che coinvolge
direttamente l’Azienda nella crescita professionale dello stagista.
In questo contesto di apprendimento opera IL TUTOR AZIENDALE:
come referente dell’azienda in cui lo stagista è ospitato, il TAZ può contribuire a sviluppare
nuove competenze professionali, a favorire la conoscenza della cultura, della struttura e del
funzionamento dell’azienda, a formare profili professionali ad hoc
in qualità di esperto dei saperi e delle tecniche operative proprie della specifica area
professionale sa favorire il trasferimento di conoscenze e l’acquisizione di competenze tecniche.
Ci auguriamo che questo documento possa favorire un confronto tra le diverse realtà territoriali e
settoriali, una valutazione sull’efficacia delle metodologie e degli strumenti individuati, soprattutto
da parte dei soggetti coinvolti direttamente nell’iniziativa: presupposti questi indispensabili per
poter definire e trasferire le buone prassi per costruire un “modello di stage aziendale” condiviso
nonché la messa a sistema delle azioni sul territorio locale.
Viste le peculiarità ed il carattere innovativo di tale strumento, si è ritenuto utile realizzare il
presente documento che ha sostanzialmente un duplice obiettivo: da una parte si è tentato di
delineare compiti e strumenti del TAZ mirati a predisporre e mantenere le condizioni per garantire
agli stagisti una buona accoglienza, le condizioni per un buon inserimento e un’adeguata
formazione, condizioni logistiche e di vita adeguate in un ambiente diverso dal proprio; il secondo
obiettivo che si è tentato di raggiungere è stato quello di fornire alle imprese uno strumento rapido
ed agevole che riassuma le caratteristiche salienti dello stage aziendale e soprattutto del ruolo del
tutor aziendale e dei rapporti del TAZ con lo stagista.
Nel partecipare alla realizzazione di stage rivolti all’utenza NOF le aziende ospitanti dovranno
infatti mettere a disposizione una figura interna, il tutor aziendale, che sia consapevole delle
caratteristiche proprie di tale tipologia di utenza ed anche che sia in grado di tarare su di esse le
attività previste dal progetto di stage.
In particolare è da sottolineare che gli utenti dei percorsi NOF in generale hanno rifiutato “la
scuola”, ma non l’apprendere. I tutor aziendali non devono dunque porsi come insegnanti, ma come
persone che on the job operano in un contesto di apprendimento e si relazionano con lo stagista in
modo tale da indurre nel ragazzi la volontà di farsi apprezzare dal loro TAZ.
In generale si può evidenziare come lo stage rappresenti una modalità di intervento dell’azienda nel
processo formativo di giovani risorse umane consentendo ai diversi soggetti coinvolti di usufruire
di una importante opportunità di crescita umana e professionale.
I SOGGETTI COINVOLTI
1. ENTE FINANZIATORE: mette a disposizione le risorse economiche per favorire lo sviluppo
delle persone, delle aziende e del sistema locale
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2. AZIENDE: mettono a disposizione risorse di tempo, di persone oltre che competenze per
contribuire al processo formativo dei giovani e per valutarne le potenzialità in termini di
sviluppo lavorativo
3. STAGISTA: ha l’occasione di sperimentare le competenze acquisite in aula, di verificare le
proprie convinzioni sulla scelta professionale intrapresa e di “giocarsi” delle chance in termini
di occupabilità futura.
4. STRUTTURE FORMATIVE: attraverso il tutor formativo incaricato si propongono di
collaborare con gli altri soggetti coinvolti per conseguire il raggiungimento degli obiettivi
formativi previsti
CARATTERISTICHE DEL TUTOR AZIENDALE
MOTIVAZIONE: è motivato a porsi come punto di riferimento, mettendo la propria esperienza
al servizio dello stagista
ESPERIENZA: è qualificato perché ha maturato una significativa esperienza nel ruolo previsto
dal progetto di stage: conosce le fasi del processo, l’azienda e i processi in cui si struttura la sua
operatività
CAPACITA’ FORMATIVE: è in grado di coinvolgere lo stagista e di favorirne lo sviluppo
delle competenze
CAPACITA’ RELAZIONALI: è in grado di instaurare un rapporto positivo con lo stagista e di
fornire informazioni utili sul contesto aziendale. I tre interlocutori coi quali deve sapersi
rapportare sono: stagista, tutor della formazione (esterni all’azienda); datore di lavoro (qualora
le due figure non coincidano).
ATTIVITA’ DEL TUTOR AZIENDALE
Il tutor aziendale cura la presentazione e l'inserimento dello stagista in azienda nei primi giorni,
verifica che si segua il progetto formativo programmato, fornisce feedback sulla qualità della sua
prestazione, assiste lo stagista nei problemi che potrebbe incontrare durante il periodo di
permanenza in azienda.
ATTIVITA’ PRINCIPALI
Partecipa alla definizione del percorso formativo di stage
Accoglie lo stagista e ne favorisce l’inserimento in azienda
-
-
DETTAGLIO
Collabora alla stesura del progetto di stage insieme
al responsabile aziendale e al TAF
Orienta lo stagista descrivendogli le caratteristiche
salienti
dell’azienda
(mission
aziendale,
organizzazione, ruoli, valori, regole)
Illustra allo stagista i principi, i ruoli, i compiti e le
responsabilità in materia di sicurezza e salute dei
lavoratori sul luogo di lavoro (Dlgs 626/94)
Favorisce la conoscenza reciproca tra stagista e
colleghi
Esplicita ai colleghi direttamente coinvolti nel
progetto di stage gli obiettivi formativi e le
caratteristiche principali dello stage (es. profilo di
riferimento, durata, orari, ecc.)
Motiva lo stagista all’apprendimento on the job
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Accompagna lo stagista nelle varie Mette le sue conoscenze teoriche e pratiche al
fasi del percorso formativo
servizio dello stagista
Predispone momenti formativi, dando dimostrazione
pratica di pianificazione ed organizzazione di
attività specifiche del ruolo di riferimento
Propone soluzioni alternative ai problemi
Supervisiona costantemente l’operato dello stagista,
Collabora con il TAF al ne valuta i progressi e verifica eventuali criticità, al
monitoraggio in itinere del percorso
fine di predisporre adeguate azioni correttive
Partecipa insieme al TAF alla
Predispone momenti di confronto con lo stagista
valutazione dello stagista
Verifica il raggiungimento delle aspettative
Collabora con il TAF valutando lo stagista in itinere
e al termine dello stage
Somministra i questionari di valutazione finali sia
allo stagista, sia all’azienda ospitante
Redige la relazione finale in accordo col TAF
Partecipa insieme al TAF alla stesura della
dichiarazione di competenze acquisite dallo stagista
STRUMENTI OPERATIVI DEL TUTOR AZIENDALE
Per individuare gli strumenti che il TAZ ha a disposizione per svolgere la propria attività, si può
suddividere il percorso di stage in tre fasi principali: di avvio, di implementazione e di conclusione.
Fase di avvio
Soggetto promotore (TAF) e Soggetto ospitante (TAZ) collaborano alla definizione degli obiettivi
aziendali e degli obiettivi formativi del percorso che soddisfino e incrocino i bisogni dello stagista
con quelli dell’azienda.
Strumenti disponibili:
• vademecum: indica le attività, i compiti e gli obiettivi generali dei diversi referenti dello stage
• Documento di presentazione contente informazioni dettagliate relative a:
stagista: note comportamentali/attitudini; competenze acquisite
percorso formativo: competenze trasmesse
• Convenzione: definisce le modalità di attuazione dello stage
• Patto formativo di stage con indicazione degli impegni reciproci e condivisi tra tutti i soggetti
coinvolti: TAF (referente dell’Ente/CFP) – TAZ (referente azienda e del resp.le aziendale) –
stagista; definisce le competenze da sviluppare e le attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi
formativi prefissati
Fase di implementazione
TAF e TAZ verificano periodicamente l’andamento dello stage, gli obiettivi raggiunti, le tappe che
restano da affrontare e le eventuali criticità emerse, al fine di predisporre le necessarie azioni
correttive
Strumenti disponibili:
• realizzazione di uno o più colloqui intermedi per la prima valutazione dell’esperienza e per
apportare eventuali correttivi
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Fase di conclusione
TAF e TAZ verificano gli esiti dello stage e redigono la dichiarazione di competenze acquisite nello
stage. La dichiarazione è firmata dal TAF, dal TAZ e dallo stagista
Strumenti disponibili:
• Questionari di valutazione: griglie di verifica di tipo quantitativo delle attività svolte nello stage
dai diversi referenti
• Relazione finale: redatta dal TAF sulla base delle valutazioni condivise col TAZ nel colloquio
finale di valutazione
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Il tutor aziendale