Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura… www.didadada.it Qui comincia l’avventura Del signor Bonaventura che del fiume la corrente sta a veder beatamente C’è lì sotto un canottiere dalle amabili maniere che una grassa dama invita in barchetta ad una gita ed il fragile canotto Ma la dama colossale pesa certo un buon quintale giusto ciel! Le affonda sotto Il signor Bonaventura intuisce una sciagura e già lancia il grido acuto un naufragio! Aiuto! Aiuto! Mentre quegli il grido gitta Barbariccia ne approfitta e con un malvagio urtone vuol mandarlo in perdizione Con un urlo poveretto casca fuor dal parapetto Ghigna l’altro, soddisfatto del terribile misfatto Quei, cascando sulla prora, contrappesa la signora ed il fragile legnetto torna in bilico perfetto La signora con fervore ricompensa il salvatore Barbariccia che li spia ha un accesso di pazzia E continua l’avventura del signor Bonaventura… www.didadada.it Il Signor Bonaventura è un personaggio dei fumetti nato nel 1917 dalla fantasia di Sto, pseudonimo (soprannome) di Sergio Tofano, ed Personaggi ricorrenti: apparso sulle pagine del “Corriere dei Piccoli” per svariati decenni. Bonaventura sempre Il bassottoporta giallo marsina e bombetta rosse, larghi pantaloni bianchi ed ha un fedele bassotto giallo sempre al fianco. Il "bellissimo Cecè”(senza (si soldi) caccia regolarmente nei guai Sempre squattrinato all’inizio delle storie, sempre milionario allal’intervento fine. a causa della sua vanità ma casuale di Bonaventura lo salva. Antagonisti del signor Bonaventura Barbariccia (invidioso) Il barone Partecipazio (disonesto) Storie a schema regolare: Inizio fisso: “Qui comincia l’avventura/ del signor Bonaventura”. Sventura del protagonista La sventura si trasforma in un beneficio per qualcuno Vincita finale di "un milione" (di lire: cifra astronomica, per l'epoca; nella seconda storia, che è il rifacimento di una storia più antica, la ricompensa è di un miliardo). Ricompensa sempre raffigurata in forma di un enorme biglietto di banca. Valore educativo delle storielle: si può trarre un vantaggio da un'iniziale situazione sfortunata Il linguaggio Nelle storie del Signor Bonaventura Sto usa un linguaggio abbastanza difficile Avete capito il significato di tutte le parole che abbiamo letto? Vediamo, vediamo… Cautamente? In modo cauto, prudentemente Immane? Enorme, colossale Scaraventalo? Lo scaraventa (indicativo presente, non imperativo) Lesto? Veloce, svelto. Qui in significato avverbiale: velocemente Imbroccare? Colpire nel segno, cogliere, andare a finire Micidiale? Mortale Gittare? Forma non più usata per “gettare” Cetaceo? Ordine di pesci mammiferi Avventurato? Imprudente, spericolato Verace? Autentico Furibonde? Infuriate, rabbiose Misfatto? Crimine, scelleratezza Prora? prua Legnetto (barchetta) Metonimia = figura retorica che consiste nel sostituire una parola con un’altra che abbia con la prima una certa relazione; nel nostro caso si sostituisce l’oggetto con la materia. Altri esempi di metonimia: il museo espone bellissimi bronzi. Bere un bicchiere in compagnia è bello (qui si sostituisce il contenitore per il contenuto). Fervore? Entusiasmo, grande partecipazione emotiva Accesso? Insorgenza improvvisa di una malattia: ho avuto un accesso di scarlattina Metrica Il testo è in distici (strofe di due versi) di ottonari (all’ingrosso: versi di otto sillabe metriche; più precisamente: versi con la settima sillaba accentata) a rima baciata. Clicca su queste parole distico rima baciata ottonario metrica Qui finisce l’avventura del signor Bonaventura Grazie per l’attenzione www.didadada.it L’ottonario (all’ingrosso, per adesso) Il signor Bonaventura ottimista di natura va col figlio verso sera a pescar sulla scogliera 1 2 3 1 2 3 1 1 va 2 2 col 3 3 a ot Il pe ti si 4 5 6 7 8 4 5 6 7 8 4 4 glio 5 5 ver 6 6 so 7 7 se 8 8 ra fi sul scar mis sta gnor Bo la di na sco na ven glie tu tu ra ra ra La scansione delle sillabe dei versi segue alcune regolette particolari: la principale è la sinalefe La sinalèfe (parola di origine greca che significa fondo insieme) consiste nell’unificare metricamente due sillabe, fondendo in una sola posizione la vocale finale d’una parola e quella iniziale della parola successiva. Un esempio di sinalefe 1 2 in 3 se 4 gui 5 to da-un 6 7 im 8 ma ne Ancora un esempio 1 con 2 3 un 4 ur lo-il 5 6 po 7 ve 8 ret to Dunque il verso di otto sillabe si chiama ottonario. E i versi di altra misura? Come si chiamano? 1 sillaba = 2 sillabe = 3 sillabe = 4 sillabe = 5 sillabe = 6 sillabe = 7 sillabe = 8 sillabe = 9 sillabe = 10 sillabe = 11 sillabe = 12 sillabe = Monosillabo Bisillabo Trisillabo Quadrisillabo Quinario Senario Settenario Ottonario Novenario Decasillabo Endecasillabo Dodecasillabo Il verso ottonario ha sempre un accento sulla settima sillaba, altrimenti non è un verso ottonario Le sillabe invece non necessariamente devono essere otto Sono 7 se l’ultima parola è tronca Ora proviamo ad essere un po’ Car lo vuol be re-un caf fé più precisi: 1 2 3 4 5 6 7 Sono otto se l’ultima parola è piana 1 Qui 2 3 co min 4 5 cia 6 l’av ven 7 8 tù ra Sono 9 se l’ultima parola è sdrucciola 1 gior 2 3 na 4 ta dav 5 6 ve 7 ro 8 gè 9 li da Sono 10 se la parola è bisdrucciola In italiano le parole bisdrucciole sono poche e il loro uso nella parte finale di un verso è altamente improbabile, quindi niente esempi Quello che abbiamo puntualizzato per l’ottonario vale per i versi di qualunque misura: L’ottonario ha la settima sillaba accentata il decasillabo la nona il novenario l’ottava l’endecasillabo la decima Esempio di endecasillabo piano 1 2 3 Nel mez 4 zo 5 6 7 del cam min 8 di 9 no 10 stra 11 vì ta Solo questo tipo di endecasillabo ha effettivamente undici sillabe L’endecasillabo tronco ne ha dieci 1 2 A 3 que 4 st’o 5 ra 6 che 7 fai 8 to 9 sti-il 10 caf fè L’endecasillabo sdrucciolo ne ha dodici 1 per 2 3 l’i 4 so 5 le per 6 7 du 8 te nel 9 10 L’A tlàn 11 ti 12 co Il signor Bonaventura ottimista di natura Distico Strofe di due versi E le strofe con più di due versi? come si chiamano? Strofe di 3 versi = terzina 4 versi = quartina 6 versi = sestina 8 versi = ottava Che cos’è la rima? Identità di suono tra due parole, a partire dall’accento. Il signor Bonaventùra Ottimista di natùra va col figlio verso séra a pescar sulla scoglièra Il signor Bonaventùra A Ottimista di natùra A va col figlio verso séra B a pescar sulla scoglièra B Nelle storie del signor Bonaventura la rima è baciata (AA BB) La prossima volta vedremo gli altri tipi di rima (incatenata, incrociata, alternata, ecc ) Metrica L’insieme degli “accorgimenti” (regole? parliamone…) con cui i poeti danno un ritmo al verso, differenziandolo dalla prosa