Meno 5 al 2015
• Gli obbiettivi sottoscritti nel 2000 da
189 capi di Stato e di governo
sembravano una sfida
impossibile:ridurre del 50% la povertà
nel mondo entro il 2015.
Amatulli Viola, Alberti Astrid,
Ruocco Daniela.
• Qualcuno dovrà spiegare perché dal
1990,anno di riferimento del Mdgs,il
numero di poveri è calato solo dal 1,8
a 1,4 miliardi.
Oggi molti puntano il dito contro
la crisi economica. Infatti anche
se i leader delle potenze più
ricche hanno donato 120 miliardi
di dollari agli aiuti pubblici allo
sviluppo (Aps), la promessa di
dedicare lo 0,56 % del proprio
prodotto interno lordo, non è
stata mantenuta. L’Onu calcola
che si necessitano di 36 miliardi
di dollari all’anno.
Amatulli Viola, Alberti Astrid,
Ruocco Daniela.
• Ban Ki-Moon dal canto suo spera che le nuove potenze emergenti
possano riservare una parte del loro prodotto interno lordo agli aiuti
allo sviluppo. Troviamo tra queste potenze la Cina,l’India e il Brasile.
Gli obbiettivi stilati sono 8
8-Sviluppare
un
partenariato
per lo
sviluppo
mondiale
1-Sradicare
la povertà e
la fame
2-Garantire
educazione
primaria
universale.
3Promuovere
la parità dei
sessi e
l’autonomia
delle donne.
7Sostenibilità
ambientale
4-Ridurre
la
mortalità
infantile.
5-migliorare
la salute
materna
6-Combattere l’HIV
e altre malattie
Amatulli Viola, Alberti
Astrid, Ruocco
Daniela.
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco D
OBIETTIVO NUMERO 5:Migliorare
la salute materna.
L’obbiettivo è di ridurre la mortalità materna di ¾, e
questo è quindi uno degli obiettivi che rischiano di non
essere conseguiti.
I livelli di mortalità materna
permangono inaccettabili. Ogni
anno più di 500000 donne
muoiono dando alla luce un
bambino o per complicanze
nella gravidanza/parto.
Emorragia
Infezioni
Anemia
Come si possono migliorare le condizioni delle donne
incinta?
L’assistenza prenatale è un cardine per una maternità sicura. Infatti le cure prenatali sono la
prima occasione che una giovane ha di entrare in contatto con il servizio sanitario pubblico.
Uno dei parametri di validità delle politiche sanitarie è rappresentato dal numero di donne
che effettuano una visita prenatale per ciascuna gravidanza,anche l’Organizzazione mondiale
della sanità ne ha previste almeno 4 per considerare la maternità veramente sicura.
Questo presuppone che ci sia un personale
sanitario opportunamente formato .
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco
Daniela.
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco Daniela.
Situazione delle donne nella povertà
• Donne svantaggiate nella
vita sociale ed economica
Il disagio consiste
nella violazione loro
diritti , con pratiche
quali l’obbligo del
controllo di
gravidanza o molestie
sessuali
Femminizzazione della povertà
La diffusa pratica del
lavoro non
retribuito,anche nei
paesi più sviluppati
,definito “tetto di
cristallo”
Gli studi hanno riportato che
•
Degli 1,3 miliardi di persone che vivono in povertà nel mondo , il 70%è costituito da donne.
•
Le donne svolgono circa il 66%del lavoro totale nel mondo
•
Rispetto agli uomini, quasi il doppio delle donne superiore ai 15 anni è analfabeta.
•
2/3 dei bambini a cui è negata l’istruzione primaria sono femmine.
•
Le donne lavorano i 2/3 delle liore lavorative totali nel mondo, producono metà del cibo e guadagnano
appena il 10% dei ricavi totali e possiedono meno del 1% delle proprietà globali.
•
Il numero delle donne presenti sul mercato del lavoro è l’1/3 della forza lavoro riconosciuta, ma il
lavoro effettivamente svolto rappresenta il 2/3 del totale.
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco
Daniela.
Categorie di donne più vulnerabili
1-BAMBINE:
Esse sono vittime di
diversità di opportunità
educative e di cure
mediche .
3-DONNE ANZIANE
2-ADOLESCENTI
Esse sono soggette al
traffico di essere
umani,lavoro
minorile, schiavitù e
prostituzione.
Esse sono vittime di
discriminazioni sul
mercato del lavoro e
sono spesso indotte a
svolgere solo attività
di assistenza
all’interno della
famiglia o comunità.
Amatulli Viola, Alberti Astrid,
Ruocco Daniela.
SITUAZIONE ECONOMICA DELLE
DONNE IN ITALIA.
Le modifiche della società e
della struttura familiare del
1900 hanno mutato anche
la condizione economica
femminile.
L’accesso delle donne nel
mondo del lavoro ha
consentito la rivelazione di
un coefficiente di povertà
dedicato alle donne,prima
legato al reddito del
capofamiglia.
1-Nel XX secolo:l’indice di povertà femminile ha avuto una
tendenza decrescente,pareggiando quella maschile.
2-Nel XXI secolo:L’indice della povertà femminile si è posta a
livelli più bassi rispetto a quelli maschili.
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco
Daniela.
SOLUZIONI DELLA POVERTA’ DELLE
DONNE
Nel documento conclusivo 51 commissione ONU sullo status delle donne, si
indica come soluzioni proposte per eliminare la povertà quella per cui
bisogna partire dal presupposto che è opportuno e doveroso consentire alle
donne di uscire da questa situazione creando opportunità di lavoro dignitoso
che permetta loro di svolgere un’attività produttiva e remunerata in
condizioni di libertà, sicurezza e dignità.
Bisogna iniziare con il favorire l’istruzione sia
degli uomini che delle donne. Inoltre bisogna
fornire uguali cure sanitarie e alimentari per la
sopravvivenza. Esse fanno successivamente
migliorare la povertà infantile,fanno diminuire la
povertà e la mortalità materna/infantile,
promuovendo quindi la crescita economica.
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco Daniela.
Molte società hanno invece istituzioni e prassi utilizzate per LIMITARE
l’accesso delle donne alle risorse e agli impianti produttivi
E necessario quindi un impiego simultaneo e
coordinato del governo e delle amministrazioni
locali.
Si favorirebbe alla
DIMINUZIONE della povertà.
Per questo è importante la
cooperazione delle donne e
delle minoranze.
Infatti se le
amministrazioni
pubbliche si
operassero per
dar vita a
programmi di
sostegno per
migliorare l’equità
nell’uso e
l’uguaglianza nello
sfruttamento
dell’acqua, della
sanità, dei
trasporti , dello
sviluppo rurale e
della energia
Amatulli Viola, Alberti Astrid, Ruocco
Daniela.
La parità di partecipazione di uomini e donne a tutte le fasi dello sviluppo
economico costituisce un prerequisito per la realizzazione della giustizia di
genere
Questo obbiettivo può essere attuato
incitando l’inserimento in ruoli di
decision-marking delle donne e
sollevarle da lavori troppo pesanti (come
il trasporto di beni a piedi)
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Obiettivo-5-Mortalita-materna.Amatulli-Alberti