Centro interculturale Millevoci I laboratori linguistici nella provincia di Trento a cura di Laura Bampi Provincia Autonoma di Trento Normativa La PAT ha competenza legislativa in materia d’Istruzione di tipo CONCORRENTE (secondaria). Può legiferare nei limiti dei principi della Legge dello Stato Il DPR 405/88 assegna ulteriori competenze relative per esempio ai piani di studio, agli esami di stato e in generale in materia di personale NORMATIVA PROVINCIALE LEGGE 5 DEL 7 AGOSTO DEL 2006: SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE DEL TRENTINO Art. 75: Inserimento e integrazione degli studenti stranieri Regolamento attuativo Regolamento 1. Ripresa delle indicazioni riferite all’art. 75 della L.P.n 5/06 (Finalità) 2. Individuazione dei destinatari (a chi si rivolge il regolamento) 3. Individuazione degli interventi che fanno capo alla Provincia 4. Individuazione degli interventi che fanno capo agli Istituti scolastici 5. Risorse professionali (interne ed esterne alla scuola) 6. Strumenti e servizi necessari per l’attuazione degli interventi Destinatari Studenti neo-arrivati che necessitano di interventi specifici riferiti all’ accoglienza Studenti che necessitano di interventi in L2 per “comunicare” e per “studiare” Studenti appartenenti a famiglie immigrate ma nati in Italia Studenti figli di coppia mista Studenti in Italia per adozione internazionale Le famiglie Risorse professionali Referente per le iniziative interculturali Docente interno alla scuola ISTITUZIONE SCOLASTICA Per l’accoglienza, rel. scuola fam. e prog. Interc. Insegnamento Lingua madre Esperto esterno Facilitatore linguistico Mediatore interculturale Facilitatore linguistico Docente interno Funzioni: Profilo: o Esperto esterno •Facilita l’apprendimento della L2 intervenendo direttamente o indirettamente nei laboratori linguistici •Integra e supporta l’attività dei docenti curriculari per quanto attiene la lingua dello studio • Essere di madrelingua italiana o, se straniero, possedere una certificazione C2 in lingua italiana •Essere in possesso di un diploma di laurea almeno triennale o titolo di abilitazione all’insegnamento nelle scuole italiane •Aver frequentato un corso di formazione specifica di almeno 150 ore •Essere inserito nelle liste provinciali Inserimento nella lista provinciale La Provincia Autonoma di Trento ad ogni inizio anno scolastico approva con delibera la lista ufficiale dei facilitatori linguistici. Tale lista viene inviata a tutte le Istituzioni scolastiche e formative. L’Istituzione scolastica attinge da tale lista per individuare il personale (interno od esterno) che lavorerà nel laboratorio linguistico. Se il personale è esterno sarà l’istituzione stessa che effettuerà il contratto con il facilitatore utilizzando i finanziamenti del Fondo qualità (un fondo previsto ad hoc per tali azioni). Struttura ed argomenti della formazione specifica Il percorso formativo è articolato in 180 ore, di cui 130 ore di corso e 50 ore di tirocinio. Il corso comprende relazioni frontali, lavori di gruppo e laboratori sui seguenti argomenti: a) sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino; b) azioni progettuali per l’inserimento e l’accoglienza degli studenti stranieri; c) italiano come lingua seconda (L2) – esperienze di laboratorio di italiano L2 in provincia di Trento; d) processo di insegnamento - apprendimento dell’italiano come L2; e) programmazione delle unità di apprendimento della L2 e strutturazione delle lezioni di lingue; f) attività glottodidattiche per lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive; g) italiano L2 per studiare; h) lingue di origine – rapporto tra L1 (lingua madre dello studente straniero) ed L2; i) valutazione; j) testi – materiali e glottotecnologie. Casi particolari Nel caso in cui l’interessato, in possesso dei requisiti per presentare domanda di partecipazione all’attività di formazione specifica, abbia già frequentato percorsi organizzati da enti pubblici o da enti privati accreditati dalla pubblica amministrazione, per almeno 200 (duecento) ore di formazione, o acquisito almeno 15 (quindici) crediti formativi universitari (CFU), in materia di didattica dell’italiano agli stranieri, lo stesso, può chiedere al Servizio per lo sviluppo e l'innovazione del sistema scolastico e formativo il riconoscimento del percorso formativo allegando la relativa documentazione e/o certificazione con l’indicazione dello specifico percorso formativo seguito. Tale documentazione è valutata dal Servizio Formazione riconosciuta All’interessato che ha frequentato almeno l’80% dei suddetti moduli, la Provincia Autonoma di Trento rilascia una certificazione attestante il possesso della formazione specifica volta all’apprendimento delle modalità di insegnamento dell’italiano L2, necessaria per essere iscritto nell’elenco previsto Laboratori linguistici di italiano L2 Cosa sono Quali attività vi si svolgono Luoghi riconosciuti da tutti i docenti per sostenere le iniziative di integrazione e per potenziare l’attività svolta in classe •Acquisizione della lingua per comunicare •Sviluppo delle capacità di base di lettura e scrittura in L2 •Acquisizione della L2 per studiare •Preparazione agli esami di stato e di diploma Laboratori linguistici di italiano L2 Con quali modalità •All’interno dei singoli istituti •Per reti di scuole •Con interventi per gruppi di livello •Con una frequenza modulabile •Con modalità organizzative flessibili Laboratori linguistici di italiano L2 Con quali tempi •Con orario minimo giornaliero per l’intero anno scolastico •Con orario a scalare •In orario extrascolastico •Per moduli intensivi in risposta a bisogni specifici: -a scuola chiusa -a scuola aperta (es. per preparazione a esami di Stato o di diploma) Percorsi didattici personalizzati Vengono definiti partendo da una verifica iniziale del livello scolastico dello studente, anche in riferimento a singole discipline. Come si possono attuare? Con l’adattamento degli obiettivi e dei contenuti Con il recupero dei contenuti appresi in L1 Individuando strategie didattiche e formative adeguate Differenziando gli interventi didattici annuali Sospendendo momentaneamente l’insegnamento di discipline riconosciute di difficile comprensione Sostituendo la seconda lingua straniera con la lingua madre Il servizio di consulenza, formazione e documentazione: IL CENTRO MILLEVOCI Il Centro Interculturale Millevoci è una risorsa che opera sul territorio provinciale per sostenere e promuovere un’integrazione attiva fra gli alunni di diversa provenienza geo-culturale. Un impegno interculturale dell’intera comunità attraverso un lavoro integrato tra scuola, associazioni e territorio. L’attività del Centro riguarda principalmente l’integrazione dei minori di recente immigrazione con interventi rivolti all’accoglienza, allo sviluppo linguistico e alla mediazione interculturale. Millevoci nasce nel 1998 da un Protocollo d’Intesa tra: Iprase , Forum trentino per la Pace, Dipartimento Istruzione della Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Università degli Studi di Trento-SSIS. Il servizio di consulenza, formazione e documentazione: IL CENTRO INTERCULTURALE MILLEVOCI Le aree d’intervento sono: Accoglienza Lingua 1 e 2 Mediazione Eduazione interculturale Sinti-Rom Offre: Consulenza Documentazione Formazione Sostegno nella progettazione Attività in rete