Lovere MEMORIA (ar.ca.) Incollato fra muri di parole che sembrano pezzi di marzapane, da assaggiare e mettere in parte se il cervello nel frattempo ha fatto il pieno di altro. Vasco Vasconi continua a passeggiare fra macchie di nuvole bianche (che preferirebbe rosse, ma va beh, Dio ha altri gusti e Vasco è sempre stato tollerante) e ad incontrare santi e peccatori, che il buon Dio perdona tutti e ci si ritrova tutti lassù, a discutere di politica e poesia, di viaggi e di incontri, a sorridere dell’inconsistenza terrena che ha fatto diventare la terra il suo contrario: un mucchio di nuvole dentro Lovere e un azzurro terso sotto i piedi di chi calpesta il cielo, la confusione quaggiù e la chiarezza lassù. Vasco sorride, che in fondo lo sapeva da prima, e ritorna a godersi l’eternità dal suo balcone fiorito di versi di poesia, da lanciare ogni tanto a chi quaggiù butta uno sguardo oltre il cielo per immaginarsi quello che vuole. Avis di Lovere Torna la Festa dell’Avis Ritorna la festa Sociale dell’Avis, dopo la pausa di un anno, l’Avis di Lovere organizza la 57 esima Festa Sociale di Fondazione, a fare gli onori di casa il presidente Marina Capitanio e il punto di riferimento dell’Avis locale Stefano Fusarri. L’appuntamento è per domenica 21 ottobre, ore 8 raduno presso la sede Avis Stefano Fusarri di Lovere, a Villa Milesi, al municipio. Alle 9,15 corteo per le vie cittadine. Alle 9,30 deposizione di un omaggio floreale presso la stele di via Giorgio Paglia, in memoria degli avisini defunti, alle 10 santa messa nel Santuario delle Sante loveresi. Alle 11 premiazione degli avisini benemeriti presso l’auditorium di Villa Milesi. E alle 13 pranzo sociale al Pinocchio di Via Marconi a Lovere. CHIUSO LO STORICO ALBERGO Il “Moderno” ha spento la luce Anche il ‘Moderno’ ha spento la luce. Il porto di Lovere, Piazza XXIII Martiri, perde uno dei pezzi storici della ristorazione locale. Il bar e ristorante Moderno hanno chiuso i battenti nei giorni scorsi, per ora rimane aperto l’albergo sopra, con le camere a disposizione. Albergo Moderno che assieme al Sant’Antonio, anche quello in Piazza XXIII Martiri, erano i due alberghi storici di Lovere, in posizione suggestiva e strategica. Il Sant’Antonio aveva chiuso qualche anno fa e adesso anche il Moderno ha ceduto. I due palazzi rimangono lì, desolatamente vuoti a ricordare un pezzo di Lovere che non c’è più. 400 MILA EURO: DUE MESI PER LA CONCLUSIONE L’EX COMANDANTE DEI VIGILI Via ai lavori a Piazzale Marconi: Il Comune vince si rifà tutto il lungolago la causa contro Sono cominciati i lavori per il rifacimento del lungolago a Piazzale Marconi. Cantiere aperto quindi nella zona compresa tra il ristorante ‘Le terrazze’ e la darsena: riqualificazione e abbattimento delle barriere architettoniche per ridare lustro all’ultima zona che rimaneva ancora da fare del lungolago. Due i mesi previsti di lavoro e nei giorni scorsi il Comune ha stabilito lo spostamento temporaneo di alcuni ambulanti che espongono al sabato durante il mercato settimanale. Un’opera da 400.000 euro finanziata anche grazie a un contributo della Gestione dei Laghi. la Sangalli Il Comune vince la causa contro l’ex comandante dei vigili Loredana Sangalli: “Il giudice ha stabilito – fanno sapere dall’amministrazione che il nostro comportamento è stato del tutto legittimo”. La Sangalli era stata declassata da comandante dei vigili e aveva presentato ricorso al giudice del lavoro. CALCIO A 5 IN RICORDO DI ANDREA TABONI Una squadra con Andrea Una squadra per sognare, una squadra per ricordare, una squadra per divertirsi. Calcio a 5, in palestra, con la squadra ‘Con Andrea per…’, nel ricordo di Andrea Taboni che da lassù starà facendo il tifo sfrenato (ma senza troppe parolacce, che gli angeli vigilano) per Matteo & c. Matteo Taboni, fratello di Andrea, presidente e capitano della nuova squadra, da tempo cullava il sogno di creare un gruppo che portasse il nome dell’associazione intitolata al fratello Andrea, che da anni si è distinta per la solidarietà con cui ha intrapreso un cammino che via via ha coinvolto giovani e famiglie. Così un gruppo di ragazzi ha deciso di ritrovarsi attorno a un pallone e creare una squadra. L’allenatore è Giuliano Noris, il segretario Nicola Leidi, il campo da gioco è la palestra, in attesa che venga pronto il nuovo oratorio per cui l’associazione sta contribuendo. Intanto il campionato è cominciato bene, con una vittoria, e il sogno è quello di puntare in alto, per poi fare il salto di categoria a 7, perché come dice lo slogan dell’associazione ‘per fare grandi cose bastano piccole azioni’. 18 Araberara - 12 Ottobre 2012 CE NE SARà SOLO UNO PER PROVINCIA LETTERA APERTA Centro storico? Un disastro Lovere tenta la carta Rimpiango Martino e Vasconi del Liceo Sportivo: PD? Facciano le primarie Il Decio Celeri e il Comune calano il jolly Il Liceo Sportivo a Lovere. La proposta si fa seria e potrebbe davvero diventare concreta. Nei giorni scorsi il Comune di Lovere ha inoltrato alla Provincia la richiesta di avvio del ‘Liceo Sportivo’. Insomma il Polo Liceale di Lovere potrebbe allargarsi e completarsi ed arrivare così dopo il Liceo Classico, Scientifico, Artistico e Linguistico ad avere anche quello Sportivo. “C’è la possibilità – spiega l’amministrazione comunale – di avere un Liceo di questo tipo per Provincia e a Bergamo sappiamo che l’hanno chiesto a Romano, Treviglio, Bergamo ma Lovere ha buone possibilità avendo strutture sportive importanti a lago, insomma, c’è la possibilità di praticare canottaggio, canoa, nuoto, windsurf, vela oltre agli altri tradizionali sport in palestra e all’aperto ma anche c’è vicino la palestra di roccia”. Insomma Lovere ci crede: “E presso il Porto Turistico di Cornasola è presente una struttura idonea ad accogliere persone diversamente abili per l’esercizio dell’attività velica. E rappresenterebbe una scelta per studenti provenienti anche da paesi di tutto il comprensorio, dalla Valle Camonica, Sebino, Valle Borlezza, Valle Seriana e Val Cavallina. E inoltre abbiamo la presenza sul territorio di una struttura pubblica come il Convitto Nazionale Cesare Battisti che storicamente ha sempre rappresentato un riferimento altamente qualificato per l’alloggio e l’assistenza scolastica di studenti provenienti da paesi lontani. L’istanza ci è arrivata dal nostro polo liceale Decio Celeri e noi siamo pronti a sostenerla. Abbiamo chiesto il sostegno anche dei paesi vicini”. Insomma Lovere tenta di diventare la ‘capitale del Liceo’ della provincia di Bergamo. Memoria Andrea Taboni Per fare grandi cose bastano piccole azioni. Per fare grandi strade bastano piccoli sogni. Per fare un angelo basta lo sguardo e il sorriso di Andrea che si è caricato sulle spalle un paio di ali colorate ed è andato da un’altra parte a trasformare i sogni in strade eterne dove riscoprire lo spazio di un mondo colorato di speranze che diventano respiri e anime, come quelle che da qui hanno conosciuto Andrea e continuano ad incontrarlo ogni volta che alzano lo sguardo verso un brandello di cielo terso e pulito, com’era lui. Storie Cari giornalisti di Araberara e cari rappresentanti del PD. Venite in centro storico a Lovere a vedere come si vive e di cosa si vive, non fate inchieste solo di giorno per vedere se lavorano i commercianti, ma prendetevi la briga di venire in centro storico la sera tardi e giratelo per un paio d’ore. Venite a vedere se la sera usciamo di casa e se usciamo come lo facciamo, accompagnati oppure a fare mille telefonate per vedere se è andato tutto bene. Venite a vedere come si vive nel centro storico di Lovere, non ci sono solo i commercianti, che hanno mille ragioni, ma anche noi cittadini che ne abbiamo altrettante mille. Venite a vedere noi del centro storico che ci ritroviamo di tutto e di tutti fuori casa, che non siamo più sicuri di niente, dove una donna di 80 anni può trovarsi davanti un uomo a torso nudo a ottobre al mattino presto che gli chiede soldi con aria minacciosa. Ricordo i tempi, ero un fanciullo e si saliva correndo liberi e felici su per un centro storico affollato e ci si fermava se c’era qualche problema nella ‘casa madre’ dove c’era la sede della DC e se c’era qualche problema il vecchio professor Martino era lì ad ascoltarti, a litigare magari e a dirti di no, ma c’era. Da quel pezzo di Balena Bianca è nato il PD e io voto PD ma la tentazione di migrare è forte. Guar- do il mio paese e scuoto la testa. Rimpiango le discussioni animate fra il vecchio PC e la DC nella piazza del paese o nella sede dei marinai tra una fetta di sala- Roberto Zanella tutto d’un pezzo, qui per fare un uomo ci vogliono tre del PD, Roberto Zanella, Tersillo Moretti e Lorenzo Taboni, prendo spunto dalla vostra vignet- Tersillo Moretti me e un bicchiere di vino. Adesso qui è tutto un veto personale di insulti e rifiuti di dialogo. Ma che PD è questo? Vasconi non sarà stato un fulmine ma era uomo Lorenzo Taboni ta, ma che razza di PD rappresentano? Lorenzo Taboni lasci perdere il suo rancore con il mondo e ricordo che quello che lui dice dimenticato centro storico e vituperato, Bossico e Lovere Dopo le polemiche pronta la pista da enduro: “Tra Bossico e Lovere c’è già l’accordo” Polemiche a non finire, incontri… e scontri, tra favorevoli e contrari. La questione moto da enduro nei boschi e nelle valli spacca in due i paesi. E intanto Marinella Cocchetti, sindaco di Bossico correi ai …ripari. Il famoso progetto di enduro, cioè una pista apposita per gli amanti delle due ruote sta prendendo definitivamente forma con buona pace di ambientalisti & c. “Siamo a buon punto – spiega il sindaco di Bossico – abbiamo adottato il regolamento e individuato sulla carta tutto il percorso, ho continui incontri con i paesi interessati, da Lovere a Costa Volpino, da Endine a Rogno e sono tutti molto contenti, si procede speditamente. Con Lovere abbiamo già trovato l’accordo in questi giorni e con gli altri dobbiamo solo definire alcuni punti, pronta anche la bozza di regolamento. Insomma, siamo soddisfatti”. Anche i motociclisti lo sono. Martino Vasconi lo era già quando era in amministrazione lui, andate a vedere quello che qualcuno vicino alla sua amministrazione, non certo lui che è l’uomo più onesto del mondo e glielo riconosco, ha fatto in alcune case del centro storico, che stonano con tutto il contesto, nessuno avrebbe dato il permesso per uno scempio del genere, loro sì. Roberto Zanella altro PD, parla tanto e parla bene ma razzola male, qualcuno gli spieghi che noi vecchi nostalgici del centro storico dove il rosso era rosso e il verde era verde non riusciamo proprio a digerire che qualcuno del PD si sieda a decidere le nostre sorti con i verdi leghisti. Tersillo Moretti poi si faccia da parte, il camaleonte DS ha fatto il suo tempo e ahimè, anche quello degli altri e noi rimaniamo tutti d’un pezzo, chi chiese le dimissioni al nostro Vasco non ha più la nostra ammirazione, né considerazione. Noi non abbiamo vergogna a dirci ancora di sinistra e il paradosso è proprio questo, anzi sta benissimo Matteo Renzi, che fa il sindaco, ci mette la faccia e alza pure la voce, ma almeno sa dove sta e a chi appartiene, cosa che a Lovere non succede più da tempo. E’ troppo chiedere anche qui delle primarie dove alla fine almeno si capisca chi decide e chi deciderà per noi per i prossimi anni? Lettera firmata Loveresi Le torri, le muraglie, i cunicoli, le Porte di quando Lovere era una… fortezza Torri tutte intorno e un aspetto di quelli sontuosi, importanti e imperiosi, era la Lovere di un tempo, la Lovere fortificata del 1400. La Lovere fortificata è stata ricostruita dallo storico Giuliano Fiorani con un lavoro certosino. Lovere nel medioevo era dominata dal Castello della famiglia feudale dei Celeri, assumendo un aspetto fortificato caratterizzato dalle numerose torri, tra cui la torre Soca, la torre degli Alghisi, la Torricella, la torre della Fossa, di Moline, il Torrazzo. Il sacerdote Giovanni Conti (1809-1883) nella sua Cronologia di Lovere si appoggia ai manoscritti del sacerdote Monsignor Rusticiano Barboglio (1802-1840). Ecco il racconto di quando Lovere era fortezza: “Ad occidente correva una muraglia che cominciava dalla Torricella…la quale terminava con un torrione detto di Moline. Una via sotterranea di cui resta ancora parte del monastero delle Suore, congiungeva la Torricella alla Porta Seriana. A settentrione Lovere era difesa dalle Rupi dell’Eremo (Reme) ed ad intervalli da mura delle quali vedonsi ancora i rimasugli; esse annodavansi alla rinomata Rocca, nell’altura che ancora porta il nome di Castello, mezzo demolito da cave di gesso, dove si trovarono a mio ricordo tracce di Torri e sopravvive ancora un vecchio che vi rinvenne armi da taglio e punta a palle di cannone in pietra. Dalla Rocca al lago correva un’altra muraglia interrotta da due porte, quella di San Giorgio, ed un’altra di cui si ignora il nome primitivo. Appiè della scalea del Rat, che metteva al Borgo. La muraglia orientale finiva con la Torre detta della Fossa parimenti in riva al lago ad ovest negli attuali uffici della Società di Navigazione. In alto stava la Vedetta poi Chiesa di San Giovanni. Il lago era guardato da navi, dette Gazarie… Si estendeva di più ad oriente la cerchia delle mura, e vi fu compresa la contrada suddetta, Borgo, con le sue grandiose fabbriche di panno ed il tempio di Santa Maria…Entro il paese sorgevano le robustissime Torri degli Alghisi e dette anche della Zucca sulla quale si eleva ora san Giorgio. Non era che un fortilizio anche l’attuale Casa Comunale, come appare da fondamenta rinvenute nei recenti restauri…”. Ecco una mappa di tutte le porte che sono rappresentate nel disegno: 1) Porta Seriana – si trova tra la casa Gaia ora convento delle suore di carità, ed il vecchio Ospedale ora demolito e sostituito con un nuovo edificio ad uso Convitto. Era molto deteriorata e venne probabilmente demolita quando i francesi al principio del secolo XIV allargarono la strada da Poltragno a Corti. 2) Torricella – esiste tuttora dietro il Convento delle Suore di Carità. Il viadotto sotterraneo che dalla Torricella scendeva a Porta Seriana continuava fino al lago passando sotto l’attuale via Giuseppe Volpi e sboccava di fronte a questa strada oltre la via Giorgio Paglia. Lo sbocco venne ostruito dal materiale gettato per l’attuale giardino pubblico. 3) Monte Cala (Vedetta) i Celeri vi mantenevano un picchetto di 16 soldati, venne poi trasformato in Chiesa, forse dagli stessi nel secolo XV. 4) Rupi dell’Eremo (Reme) erano composte di gesso e questo venne scavato ed industrializzato. 5) Rocca. Tutta l’eminenza su cui trovarsi la Rocca è stata abolita dall’escavazione del gesso. Nel pianoro risultante si trova ora Piazzale Bonomelli e gli edifici che lo circondano 6) Porta San Giorgio. Si trova poco lontano dall’inizio della scalinata del Ratt, quasi sopra la sottostante galleria e venne demolita nel 1905 quando fecero la galleria per il passaggio della Tramvia. 7) torre della Fossa. si trova lo sbocco del Vicolo del Porto e probabilmente dove sono le case del vicolo 8) torre della Zucca (Soca). La torre di Via Vittorio Emanuele II sulla cui sommità si trova la Chiesa di San Giorgio 9) Torre di Moline. Con ogni probabilità dove attualmente è la casa di proprietà Scarpini all’inizio di piazza Garibaldi 10) Torre degli Alghisi. Esiste ancora ed è in via Matteotti. E’ di proprietà degli eredi del Rosa 11) Porta della Fossa. Si trova tra l’inizio della Scala del Ratt e l’inizio del vicolo della Fossa. Venne demolita quando nel 1833 si fece la sistemazione della stradale 12) Torrazzo. La torre fu sistemata nell’attuale campanile comunale in Piazza Vittorio Emanuele II, rifatto in gran parte nel 1900 in seguito ad un violento nubifragio nella notte del 29 luglio 1900, che l’aveva scoperchiato e danneggiato. Torre delle Beccarie: si trova tra la casa Ruffini e quella dirimpetto e venne demolita quando nel 1933 venne sistemata via Beccarie, ora via Gramsci. Altra torre degli Alghisi, si trova in Piazza Vittorio Emanuele II e venne incorporata nel nuovo edificio, che oltre ad avere diversi appartamenti avevano sede gli uffici dei Pii Luoghi Elemosinieri e più tardi anche gli uffici del Comune. (Notizie tratte dall’archivio dello storico loverese Giuliano Fiorani) 19 Lovere Vasco Vasconi Araberara - 12 Ottobre 2012