====== INVESTIRE INFORMATI ================
Informazione sulla gestione del risparmio.
Edito da ADUC, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
URL: http://investire.aduc.it
A cura di:
- Alessandro Pedone, pianificatore finanziario
- Giuseppe D'Orta, consulente finanziario indipendente
Sede Aduc Investire Informati di Napoli
Viale Albino Albini 22, 80127 Napoli
Email: [email protected]
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Archivio dal 09-05-2013 al 22-05-2013
2013-11
EDITORIALI
- USA e Europa a confronto nelle politiche economiche contro la crisi e le loro conseguenze
http://investire.aduc.it/editoriale/usa+europa+confronto+nelle+politiche+economiche_21334.php
ARTICOLI
- Conti di deposito - Sforbiciata ai tassi
http://investire.aduc.it/articolo/conti+deposito+sforbiciata+ai+tassi_21324.php
COMUNICATI
- Censura Web. Aduc condannata per la parola ‘fantafinanza’ nel titolo di un forum aperto dai lettori.
Campagna di autofinanziamento per proseguire in appello la battaglia a favore della libertà di espressione
http://investire.aduc.it/comunicato/censura+web+aduc+condannata+parola+fantafinanza+nel_21314.php
LETTERE
- Portafoglio personale
http://investire.aduc.it/lettera/portafoglio+personale_258462.php
- alternativa fondi pensione
http://investire.aduc.it/lettera/alternativa+fondi+pensione_258451.php
- BNL Private Selection
http://investire.aduc.it/lettera/bnl+private+selection_258438.php
- Stacco dividendi
http://investire.aduc.it/lettera/stacco+dividendi_258448.php
- Piano di accumulo bancario Activa Life Abn Amro
http://investire.aduc.it/lettera/piano+accumulo+bancario+activa+life+abn+amro_258441.php
- Spese eccessive su rata finanziamento in ritardo
http://investire.aduc.it/lettera/spese+eccessive+rata+finanziamento+ritardo_258439.php
- Chiusura dossier con titoli invendibili
http://investire.aduc.it/lettera/chiusura+dossier+titoli+invendibili_258435.php
- Diritti del Banco di Napoli
http://investire.aduc.it/lettera/diritti+banco+napoli_258427.php
- Attestazione fiscale polizza
http://investire.aduc.it/lettera/attestazione+fiscale+polizza_258422.php
- Atlanticlux High Solution: la solita vergogna
http://investire.aduc.it/lettera/atlanticlux+high+solution+solita+vergogna_258418.php
- Rebus dove investire
http://investire.aduc.it/lettera/rebus+dove+investire_258407.php
- Imposta bollo su c/c e titoli
http://investire.aduc.it/lettera/imposta+bollo+titoli_258379.php
- Libretto postale dedicato ai minori
http://investire.aduc.it/lettera/libretto+postale+dedicato+ai+minori_258347.php
- Carta di credito emessa senza avvisare
http://investire.aduc.it/lettera/carta+credito+emessa+senza+avvisare_258338.php
- Lettore Banco Posta Click
http://investire.aduc.it/lettera/lettore+banco+posta+click_258325.php
- Obbligazioni Che Banca
http://investire.aduc.it/lettera/obbligazioni+che+banca_258319.php
- Quale Fondo Pensione aperto
http://investire.aduc.it/lettera/quale+fondo+pensione+aperto_258318.php
- Forexpiù non rimborsa il saldo del conto
http://investire.aduc.it/lettera/forexpiu+non+rimborsa+saldo+conto_258317.php
- Esenzione bollo conto corrente
http://investire.aduc.it/lettera/esenzione+bollo+conto+corrente_258316.php
- sospensione mutuo
http://investire.aduc.it/lettera/sospensione+mutuo_258314.php
------------------------------------------EDITORIALI
22-05-2013 14:19
USA e Europa a confronto nelle politiche economiche contro la crisi e le loro conseguenze
A circa cinque anni dall'inizio della grande crisi finanziaria che si è poi trasformata
in grande crisi economica possiamo iniziare a trarre qualche considerazione piuttosto fondata sui fatti.
Il modo radicalmente diverso di affrontare la crisi tra le due sponde dell'atlantico, in USA ed in Europa, ha
prodotto effetti molti diversi.
Nel primo anno di crisi gli USA hanno fatto un deficit pari al 10% del PIL! Una cosa che farebbe rabbrividire i
nostri burocrati europei che sono tutti a venerare il totem del 3% del deficit. Parallelamente, sempre in USA,
si è iniziato a “stampare moneta” con politiche monetarie non convenzionali.
Cosa è successo in Europa? Qualche banca è stata nazionalizzata, ma i problemi del sistema bancario
(sebbene minori rispetto a quelli che c'erano in USA) sono stati in larga parte messi sotto il tappeto. E'
scoppiato il problema della Grecia che è stato gestito nel modo peggiore possibile con una Germania che ha
imposto l'austerity a tutta Europa - ed in particolare ai così detti paesi periferici.
Mentre la FED (la banca centrale USA) progettava le politiche monetarie non convenzionali, la BCE alzava,
seppure di poco, i tassi. Solo dopo aver visto da vicino il baratro di una possibile distruzione dell'Euro, grazie
anche alla guida di Draghi, la BCE ha iniziato una politica monetaria accomodante sebbene le forti pressioni
tedesche la stiano ancora limitando moltissimo.
Il risultato è che mentre in USA si pagano tassi d'interessi reali negativi, nei paesi periferici dell'Europa si
continuano a pagare tassi reali molto corposi.
Che cosa hanno prodotto questi due approcci radicalmente diversi? Gli USA hanno continuato a crescere e
la disoccupazione sta iniziando a diminuire. L'Europa si è incarta in una crisi economica dalla quale – ormai
l'hanno capito tutti – uscirà solo grazie all'abbandono delle politiche di austerity, abbandono che verrà
conclamato solo dopo le elezioni tedesche in autunno.
La cosa paradossale è che gli USA “spendaccioni” che all'inizio della crisi fecero un mega-deficit del 10% del
PIL vedrà il suo rapporto Debito/PIL, nel periodo 2008-2015, crescere in misura uguale o probabilmente
minore rispetto a quello europeo semplicemente perché l'Europa (salvo la Germania) si è incartata in una
recessione dalla quale fatica ad uscire, mentre gli USA hanno ripreso il cammino della crescita quasi
immediatamente quindi il PIL americano è cresciuto e quello europeo è diminuito. Poiché il rapporto
Debito/PIL è – appunto – un “rapporto” non conta soltanto quanto debito si fa, ma anche quanto PIL si
produce.
La lezione è lampante: da una grande crisi economica come quella nella quale siamo finiti non si può uscire
senza il supporto di politiche monetarie espansive e momentanei deficit dei bilanci pubblici (1).
L'Europa sembra non aver ancora imparato completamente la lezione, ma con - la consueta, estenuante –
lentezza giungerà ad applicare – tardi e male – provvedimenti simili a quelli che sono stati presi in USA circa
cinque anni fa.
Presto (si fa per dire) o tardi, arriveremo ad una ristrutturazione del sistema bancario europeo ed arriveremo
anche ad una svalutazione dell'Euro. Forse, sebbene sia più difficile, riusciremo anche ad abbandonare i
dogmi monetari della Bundsbank che hanno condizionato in maniera drammatica le scelte della BCE. In un
modo o nell'altro, quindi, usciremo anche da questa crisi economica, ma il grandissimo rischio che
correremo (e che stiamo già correndo a livello mondiale) è quello di creare le premesse per una crisi
ancora peggiore.
Dagli anni '80 ad oggi, ogni crisi è stata sempre peggiore della precedente. Ci sarà una ragione?
La ragione è che per uscire dalla crisi si creano le premesse per una nuova crisi.
Abbiamo visto che gli USA sono usciti dalla crisi grazie ad un mix di abbassamento delle tasse, spesa
pubblica, stampa di moneta e tassi reali negativi. In tutto il mondo (e adesso sta arrivando anche l'Europa)
abbiamo politiche monetarie espansive che portano abbondanza di moneta a tassi ridicoli. La domanda è:
cosa accadrà quando sarà necessario tornare alla normalità?
In questo momento la moneta immessa nel sistema fluisce solo in minima parte nell'economia reale è sta
inflazionando i prezzi dei titoli finanziari. In particolare abbiamo le obbligazioni a prezzi eccezionalmente alti
(e quindi tassi eccezionalmente bassi). Anche il mercato azionario – sebbene non si possa ancora parlare di
bolla – sta andando molto bene grazie all'enorme massa di moneta in circolazione. Questo è chiaramente un
bene, in questa fase, ma cosa accadrà quando la massa monetaria inizierà a circolare nell'economia reale?
Riusciranno le banche centrali a ritirarla in maniera ordinata prima che si trasformi in inflazione sostenuta?
Sia chiaro, un po' d'inflazione farebbe solo bene ai debiti pubblici, ma da un'inflazione moderata-sostenuta
(nell'ordine del 3-4%) ad un'inflazione accesa-fuori controllo il passo è breve.
Cosa accadrà quando i tassi d'interesse torneranno normali e scoppierà la bolla delle obbligazioni?
Nel frattempo è probabile che si formi – come solitamente accade – anche una bolla nell'azionario. I tassi
così eccezionalmente bassi dell'obbligazionario e l'enorme massa monetaria messa in circolazione dalle
banche centrali invoglieranno sempre più investitori a cercare un briciolo di rendimenti nel mercato azionario
il quale - quindi - per un po' dovrebbe continuare a crescere spingendo così altri investitori ed alimentando il
classico circolo che porta ad un bolla finanziaria.
Ci vorrà ancora molto tempo affinché si possa parlare di vera e propria bolla nell'azionario. Forse si parlerà
di 2015 o 2016, ma è probabile che assisteremo anche ad un bolla sull'azionario. Ci sono tutti i presupposti.
Ci troveremo quindi ad un certo punto con tassi obbligazionari eccezionalmente bassi (come sono oggi) e
azioni alle stelle. L'economia starà viaggiando apparentemente bene e probabilmente ci saranno segnali di
recupero dell'inflazione.
Sarà quello il momento più pericoloso che ci attende. Le banche centrali dovranno essere brave a ritirare
l'eccesso di moneta che hanno inserito nel sistema senza creare brusche frenate all'economia né choc
finanziari. Il problema è che nella storia non c'è mai stato niente di simile e nessuno sa esattamente cosa
fare e che conseguenze porterà.
Cosa significa tutto questo dal punto di vista dei portafogli finanziari? Per i piccolissimi investitori i cui
portafogli dovrebbero essere composti prevalentemente da titoli di stato a medio-breve termine, non
cambierà molto. Ma per i portafogli finanziari che hanno una visione più di lungo termine, magari con
componenti azionarie, significa che sarà indispensabile fare scelte di allocazione molto dinamiche con tutti i
rischi legati al fare scelte. Da oltre quindici anni i mercati finanziari sono, per una ragione o per l'altra, in una
fase eccezionale: prima la costituzione e lo scoppio della bolla tecnologica a cavallo fra il secolo scorso ed il
nuovo secolo, poi la crisi dei sub-prime ed infine la crisi dell'Euro. Ci sono tutti i presupposti affinché anche i
prossimi anni siano fatti di eccessi: sia nel mercato obbligazionario (come stiamo già vedendo) sia nel
mercato azionario. Saranno anni molto, molto difficili per gli investitori.
(1) Naturalmente non conta solo "cosa" si fa, ma conta moltissimo anche "come" si fanno le cose. Se le
politiche di austerity sono declinate solo con aumenti delle tasse, senza veri tagli alla spese improduttive e
riforme strutturali, è lapalissiano che condurranno solo al disastro. In modo speculare, il deficit spending per
rilanciare l'economia dovrebbe essere fatto prevalentemente attraverso tagli alle tasse e politiche di supporto
all'occupazione.
Alessandro Pedone
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ARTICOLI
16-05-2013 15:15
Conti di deposito - Sforbiciata ai tassi
In linea con le prevalenti attese, la Banca Centrale Europea al termine del Consiglio
Direttivo ha annunciato il taglio dei tassi di interesse dell'area euro di 25 punti base. Scende così allo 0,50%
il tasso sulle operazioni di rifinanziamento a favore delle banche, raggiungendo un nuovo minimo storico
dopo nove mesi di stallo dal precedente minimo di 0,75%.
Il taglio dei tassi è stato deciso come ulteriore intervento per favorire la ripresa economica che, secondo
Mario Draghi, dovrebbe arrivare già nel corso dell'anno.
Lo stesso Draghi ha anche annunciato che le aste per fornire liquidità illimitata a scadenza trimestrale
saranno protratte fino a metà 2014 e che la BCE continuerà a tenere una politica monetaria accomodante
per tutto il tempo che sarà necessario.
La maggior parte degli istituti bancari da noi osservati, in seguito alla decisione sui tassi presa dalla Banca
Centrale, ha così provveduto celermente ad adattare i rendimenti dei conti di deposito alle nuove condizioni
di mercato, riducendo – in alcuni casi drasticamente – i relativi rendimenti.
Già nella scorsa pubblicazione scrivevamo di come Banca Ifis avesse annunciato la riduzione dei tassi su
Rendimax, in vigore dallo scorso 8 maggio: il tasso sul vincolo a 12 mesi, con liquidazione posticipata degli
interessi, passa dal 3,85% al 3,35%, Rendimax Like scende dello 0,50% arrivando al 3% mentre il
rendimento del deposito libero arriva all'1,30% (in precedenza 1,75%). Come già avvenuto con le passate
modifiche, rimangono invariate le condizioni per chi ha sottoscritto il conto nella forma vincolata mentre per i
sottoscrittori del deposito libero e libero a chiamata le variazioni avranno effetto dopo 60 giorni.
Tagli anche per Banca Marche su Deposito Sicuro,per tutte le scadenze, di mezzo punto percentuale: il
rendimento del conto vincolato a 12 mesi passa dal 4,50% al 4%. Nonostante questa riduzione, Deposito
Sicuro rimane il conto con i tassi più alti della nostra classifica per i depositi sia a 12 che a 6 mesi.
Banca Sistema riduce di una percentuale variabile dallo 0,70% allo 0,90% i tassi di SiConto (deposito con
vincolo annuale scende al 2,90% dal 3,8%) e nel contempo ha aggiunto nuove scadenze a quelle già
esistenti, dai 42 ai 60 mesi. Anche Dolomiti Direkt ha seguito la solita strategia di riduzione dei tassi (12 mesi
dal 3,25% al 3,10%) e di contemporaneo allungamento delle scadenze, che nel caso di Depo Dolomiti Fix
arrivano fino ai 48 mesi.
Sforbiciate ai tassi anche per Banca Mediocredito su Conto Forte (vincolo annuo dal 4,10% al 3,6%), per
WeBank su Deposito WeBank (12 mesi dal 3% al 2,75%) e per la Popolare di Vicenza su Conto
SemprePiù Web (vincolo annuale sui nuovi depositi dal 3,5% al 2,75%).
Prevediamo che anche gli altri istituti di credito che per il momento hanno lasciato invariati i tassi
provvederanno ad apportare modifiche in riduzione.
Sul fronte dei titoli di stato a breve termine, l'ultima asta dei Bot a 12 mesi si è conclusa con un nuovo
minimo storico dall'introduzione dell'euro: il tasso è sceso allo 0,703% dal precedente minimo di 0,922%. La
domanda dei titoli è stata di 1,16 volte l'offerta.
Barbara Auricchio
------------------------------------------COMUNICATI
14-05-2013 10:49
Censura Web. Aduc condannata per la parola ‘fantafinanza’ nel titolo di un forum aperto dai lettori.
Campagna di autofinanziamento per proseguire in appello la battaglia a favore della libertà di
espressione
L’Aduc è stata condannata dal Tribunale di Firenze a risarcire il sig. Fabio Oreste per
avere ospitato sul proprio sito un forum intitolato “Fabio Oreste e la Fantafinanza”. Per far fronte a tale
condanna e continuare la battaglia in appello contro la censura sul web, parte oggi una campagna
straordinaria di autofinanziamento. Dobbiamo raccogliere 4.500 Euro.
Il forum, uno tra gli oltre 4mila aperti dai consumatori sul nostro sito, era stato creato da un utente che
evidentemente riteneva fantasiose le teorie finanziarie proposte da Oreste ai suoi clienti. Oreste, infatti, oltre
ad avere un passato quale mago “Omen di Bahia”, “Cartomante Demonologo Esorcista e Sensitivo” esperto
in magia brasiliana, e già condannato dall’Antitrust, proponeva la “teoria della vibrazione” secondo cui
l’andamento dei mercati finanziari è indissolubilmente legato a fenomeni fisici e astronomici, e organizzava
corsi a pagamento promettendo guadagni del 512% sui propri investimenti.
Oreste chiedeva un risarcimento del danno di 100.000 Euro e l’oscuramento di numerosi commenti nel
forum. Il giudice non ha censurato alcun commento, dandoci ragione, ma ha condannato comunque l’Aduc a
risarcire al sig. Oreste per non aver censurato la parola “Fantafinanza” nel titolo.
Riteniamo questa condanna non solo ingiusta, ma soprattutto un precedente che mette a rischio la libertà di
espressione sul Web. Non possiamo lasciare che tale censura rimanga definitiva e per questo faremo
appello. Ma per poter proseguire, questa Associazione no profit, che rifiuta ogni forma di finanziamento
pubblico, ha bisogno del sostegno economico di coloro che non vogliono mordacchie alla libertà di
opinione e di critica.
Qui i particolari della vicenda e la campagna straordinaria di autofinanziamento
------------------------------------------LETTERE
21-05-2013 00:00 Portafoglio personale
Buongiorno, sono cliente di Banca Fideuram ed il loro consulente esterno ha creato questo
portafogli per le mie esigenze, ma non sono convinto che tutti i prodotti rispecchino
realmente i miei interessi e non quelli dell'istituto:
Invesco funds inv balanced risk all A 5%
Goldman Sachs ge india equity ptf e acc eur 3%
Credit Suisse ef lux global prestige B 6.5%
Jp morgan greater china D acc eur 3.5%
Amundi edu glob lux e lifest she eur 4%
Pictet high div sel r dm e 7%
Fideuram vita insieme 1.5%
Fideuram vita insieme premium 12%
Fonditalia eq global em market + bond global high yield s 13%
Black rock bgf gl high yid b hed e5 eur 8%
Franklin templeton (frontier+brazil+africa+global bond+total return) 38%.
Questa è la percentuale di suddivisione, il dubbio è nato dapprima nella non assegnazione
nelle migliori classi, nonostante l'ammontare patrimoniale, e successivamente
dall'insistenza nel proporre ovviamente contratti Fonditalia.
Grazie per la preziosa collaborazione, buon lavoro
Stefano, da Milano (MI)
Risposta:
sicuramente per il suo promotore finanziario Fideuram (non esistono i consulenti esterni) sono
maggiormente convenienti i fondi della casa madre come Fonditalia e ancor di più i prodotti assicurativi quali
Fideuram Vita che rappresentano il 13,5%.
Oltre a questo però deve considerare quanto costosi siano i prodotti da lei sottoscritti e per questo, nella
maggior parte dei casi, anche inefficienti. Non possiamo esprimere giudizi sulla distribuzione del patrimonio
nelle varie tipologie di fondi perchè ovviamente non conosciamo la sua situazione personale.
---------------Ha risposto Filippo Sgherri: http://investire.aduc.it/info/sgherri.php
------------------21-05-2013 00:00 alternativa fondi pensione
per garantirmi un reddito dignitoso quando andro' in pensione pensione ho fatto questa considerazione,ho
37 anni,ho iniziato a lavorare quando ne avevo 20 per 1 anno come dipendente, e poi per 10anni come
collaboratore all'interno della azienda di famiglia,poi ho deciso di cambiare vita e sono rimasto 2 anni senza
lavoro,poi ho lavorato un anno da imprenditore gestendo un distributore di carburante, poi ho trovato
finalmente cio' che cercavo, un lavoro da dipendente nel settore metalmeccanico dove vi lavoro da quasi 3
anni,ora vorrei pianificare la mia vita previdenziale, per ora ho il tfr in azienda, ed ho fatto questo
ragionamento che prevedo di andare in pensione a circa 70anni, come previsto anche dal programma di
calcolo del sito di categoria cometa,dove bisogna inserire i dati di contribuzione precedente ma non tiene
conto di chi come me ha un passato misto...,comunque il risultato mi dava eta pensionabile a 70anni con il
70 % di copertura del reddito da parte della pensione inps,quindi ipotizzando che a causa della mia
situazione contributiva mista la copertura del reddito sia al 60%,e che io voglia mantenere un reddito di 1000
euro mensili, e la mia aspettativa di vita sia di arrivare a 90anni, avro' bisogno di 400euro mensili per 12
mesi=4800per 20 anni=96000 euro-il tfr33000 euro che lacero' in azienda e che adebiro' alla
pensione=63000euro che devo mettere da parte nel corso della mia vita lavorativa rimanente di
33anni,quindi sono 1909 euro l'anno pari a 160 euro mensili,secondo voi il mio ragionamento e' corretto ?.
detto questo sto' prendendo in esame il fondo di categoria ma non mi convice del tutto il fatto di dover per
forza versarci il tfr, e le varie politiche di gestione, so' che e' una delle soluzioni migliori perche' avrei diritto
anche del contributo del datore di lavoro che peraltro non e' molto favorevole a questo contributo...,e per i
costi bassi rispetto a tutti gli altri fondi, degli altri peggio il migliore e'credit agricole,detto questo quale
potrebbe essere la strada alternativa ad un fondo pensione ?? saluti
Gianluca, da Bastia Umbra (PG)
Risposta:
fare calcoli corretti sulla pensione non è così semplice come appare.
In primo luogo bisogna partire da un'analisi delle attese derivanti dalla pensione pubblica un minimo
attendibili. Dire il 60% tanto per dire non ha molto senso.
Ci sono poi due variabili importanti da considerare: l'inflazione ed il tasso di crescita del proprio reddito.
Venendo al discorso dell'alternativa ai fondi pensione bisogna dire che i fondi pensione hanno un senso
principalmente per gli aspetti fiscali (il vantaggio fiscale è inferiore a quello che viene normalmente decantato
dai venditori di fondi pensione, ma è comunque consistente).
Se una persona non vuole usufruire dei vantaggi fiscali può tranquillamente costituirsi un portafoglio
finanziario. Il tipo di titoli da scegliere dipende ovviamente dal profilo di rischio ma sicuramente un portafoglio
a fini previdenziali dovrebbe contenere una parte importante di titoli di stato a lunghissimo termine legati
all'inflazione.
---------------Ha risposto Alessandro Pedone: http://investire.aduc.it/info/pedone.php
------------------20-05-2013 23:20 BNL Private Selection
Buongiorno,
avendo una giacenza importante sul mio c/c la banca (BNP Paribas ex BNL) mi consiglia di investirne una
parte sul prodotto Private Selection ramo assicurativo vita, (in aggiunta ad un precedente investimento fatto
qualche tempo fa sul suddetto prodotto), piuttosto che tenere troppo sul c/c, al fine (dicono loro!) di mettere il
capitale al riparo dall'imposizione della patrimoniale dell'1,5% che altrimenti graverebbe su quanto giace sul
conto corrente, nonchè sugli altri tipi di investimento da me posseduti (obbligazioni, fondo imm.). Vorrei
sapere se ciò corrisponde al vero o è solo una manovra per spostare il capitale dal conto, visto che
ultimamente non voglio più fare investimenti, data l'incertezza del periodo. Grazie.
Luisa, da Roma (RM)
Risposta:
L'imposta di bollo non è pari all'1,5% bensì allo 0,15%. Soprattutto, l'imposta non si applica ai conti correnti
ed ai libretti, i quali sono colpiti dal bollo in misura fissa di 34,20 euro e solo nel caso in cui la giacenza
media superi i cinquemila euro.
L'imposta si applica invece sui conti di deposito.
Già qui può notare che qualcosa non quadra.
Quadra ancora meno, poi, che per risparmiare lo 0,15% annuo (anche se pare proprio che il suo è un conto
corrente e quindi è immune), la cliente debba finire per pagare molto più sotto forma di costi perfettamente
inutili.
Peggio ancora, la polizza che hanno proposto è a vita intera (non ha quindi scadenza se non al momento del
decesso) e non è nemmeno a capitale garantito a scadenza.
Siamo in presenza, insomma, dell'ennesima vendita di stampo terroristico: compra ciò che ti dico altrimenti
paghi un sacco di tasse. Un copione antico che purtroppo miete ancora molte vittime...tranne qualcuna che
per fortuna decide di informarsi per bene.
------------------20-05-2013 00:00 Stacco dividendi
Non capisco come funziona questa operazioni di Azimut: lunedì 20 maggio viene staccato il dividendo di
0.55 e nel medesimo tempo la società abbassa il valore delle azioni. A questo mi sorgono dei dubbi e chiedo
gentilmente a voi di chiarirmeli.
Allora avere un titolo che stacca il dividendo e avere quello stesso titolo che NON stacca il dividendo è
perfettamente la stessa cosa?
Pierino, da Azzate (VA)
Risposta:
Le azioni quotano con modalità "tel-quel", incorporando quindi anche il valore del dividendo. Chi possedeva
azioni Azimut questa mattina ha incamerato il dividendo, poi dal momento dell'apertura in avanti il mercato
ha poi fatto il suo prezzo sapendo che il dividendo non spettava più, così come invece fino a venerdi scorso
sapeva che sarebbe spettato. In genere, il mercato tende a scontare dal prezzo l'importo del dividendo, ma
ci sono anche casi di titoli che non lo fanno oppure lo fanno in misura anche maggiore rispetto all'importo del
dividendo staccato. Tutto dipende, come sempre, dalla legge della domanda e dell'offerta.
Se si riferisce invece alla variazione del prezzo di carico fiscale, abbiamo già risposto:
http://investire.aduc.it/lettera/tassazione+dividendi+straordinari_257413.php
------------------20-05-2013 00:00 Piano di accumulo bancario Activa Life Abn Amro
Mi hanno proposto un piano accumulo Bancario Activa Life della Banca ABN AMRO che dura 10 anni. I tassi
proposti netti sono molto allettanti, si parla del 4% netto per il primo anno con un bonus del 10% sui premi
versati, poi dal terzo anno si passa al 5,5% annuo netto, dal quinto anno si può usufruire del capitale versato
senza pagare penali. Chiederei da voi informazioni su questo prodotto e sulla ABM AMRO, soprattutto
chiedo se essendo sono coperta dal Fondo Interbancario di Tutela Depositi.
Gabriella, da Rodano (MI)
Risposta:
Siamo alle solite. Il prodotto non è un piano di accumulo bancario bensì una polizza venduta dalla società
Activa Life che prevede premi ricorrenti (ossia a rate).
Non è la prima volta in cui il venditore di polizze si spaccia per pseudo-bancario della Abn Amro:
http://investire.aduc.it/lettera/dws+flexpension+ii+aspecta_216142.php
Trattandosi di polizza, non è coperta dal Fondo Interbancario dei Depositi. Ma non è questo il punto focale: il
punto è che ha incontrato uno dei troppi venditori che nascondono la reale essenza di ciò che stanno
vendendo. E per nascondere l'essenza del prodotto, vuol dire che questo è davvero scadente.
------------------20-05-2013 00:00 Spese eccessive su rata finanziamento in ritardo
Un intermediario consum.it può richiedere come somma aggiuntiva in qualità di interessi e spese su due rate
sospese (90 gg e 60 gg) oltre il 25% del capitale?
Alessandra, da Monteriggioni (SI)
Risposta:
La tematica è molto attuale. A norma delle vigenti Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione del tasso
effettivo globale medio (Teg) rilevante ai fini dell'usura, dai numeri debitori che compaiono al denominatore
della formula per il calcolo di tale indicatore vanno esclusi gli interessi di mora
e gli oneri assimilabili contrattualmente per il caso di inadempimento di un obbligo. Deve quindi verificare la
natura delle voci di addebito, che sembrano interessate da quanto sopra indicato. A quel punto, se
l'esclusione di quelle voci determina il superamento del "tasso soglia" l'intermediario deve provvedere alla
sterilizzazione degli interessi eccedenti tale limite, con sostituzione automatica del tasso soglia ai tassi
divenuti usurari.
Il concetto è stato espresso in un recente provvedimento dell'Arbitro Bancario Finanziario (Collegio di Napoli,
Decisione 1796 del 03 aprile 2013).
Qui la nostra scheda in tema di Arbitro bancario finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
------------------20-05-2013 00:00 Chiusura dossier con titoli invendibili
Desidero procedere alla chiusura del conto bancario e del dossier titoli dove sono presenti i seguenti titoli:
45000 DTTI BCO NAPOLI AXA IT0001076956
7438 KARIBA ORD RAGG IT0001358388
La banca dice che non sono vendibili.
Pertanto come procedere per la chiusura?
Gaetano, da Sarno (SA)
Risposta:
I diritti del Banco di Napoli sono stati appena cancellati dai dossier:
http://investire.aduc.it/lettera/diritti+banco+napoli_258427.php
Le azioni kariba deve invece trasferirle altrove oppure organizzare una cessione ad un amico. Qui le
istruzioni: http://mailer.aduc.it/investire/
L'autentica di girata può farla anche la stessa banca.
------------------18-05-2013 00:00 Diritti del Banco di Napoli
Non riesco a chiudere il dossier titoli con la mia vecchia banca a causa della presenza dei diritti "Banco di
Napoli axa" codice IT0001076956.
Come posso fare per togliermi il pensiero?
Aaa, da Roma (RM)
Risposta:
Abbiamo appena ricevuto conferma da parte dell'investor relator del gruppo Intesa San Paolo, cui oggi il
Banco di Napoli appartiene, che lo scorso 13 maggio Monte Titoli ha dato seguito alla loro richiesta ed ha
autorizzato, con messaggio agli intermediari, lo scarico dei diritti dai depositi amministrati della clientela. Il
dossier risulterà quindi ora vuoto e potrà estinguerlo senza dover trasferire altrove i titoli o anche organizzare
una vendita ad un amico, come in genere occorre fare in questi casi.
------------------18-05-2013 00:00 Attestazione fiscale polizza
Nel decorso anno 2011 ho contratto un finanziamento coperto da assicurazione. nel decorso anno 2012, ho
richiesto alla comp. assicuratrice l'attestazione dei premi versati per ottenere il beneficio fiscale con il 730
(oneri). Quest'anno ho rifatto la stessa cosa e la compagnia mi ha riferito che non mi rilasciano l'attestazione
in quanto il premio è stato corrisposto in un'unica soluzione e l'attestazione l'hanno già rilascita nel 2012. Io
ho replicato riferendo che il premio assicurativo viene corrisposto mensilmente con un importo che la
finanziaria mi fa pagare nella rata mensile del finanziamento, per cui per me il premio assicurativo viene
corrisposto mensilmente anche se la finanziaria a loro gli ha corrisposto l'intero importo in un'unica
soluzione. E' corretto quello che loro hanno riferito oppure no? Se hanno torto come devo comportarmi,
segnalare l'evento a qualche organo, motivazione per recedere dal contratto richiedendone il capitale
versato dalla comp. fin. ottenere attestazione ai fini fiscali o altro?
Attilio, da Palermo (PA)
Risposta:
La risposta della compagnia è corretta. La polizza ha previsto il pagamento di un premio unico anticipato, ed
è questo l'aspetto che conta ai fini contrattuali e fiscali. Il fatto che il sottoscrittore abbia pagato il premio
unico anticipato mediante un finanziamento concesso da un intermediario è una questione che non riguarda
la polizza e quindi non tocca la compagnia assicurativa.
------------------18-05-2013 00:00 Atlanticlux High Solution: la solita vergogna
Nel 2009 ho sottoscritto un piano di risparmio con questa compagnia del Lussemburgo. Mi era stato detto
dal mio intermediario che dopo 3 anni potevo sospendere il pagamento in caso di impossibilità. Nel 2012 ho
perso il lavoro e ho chiesto di poter sospendere il tutto visto che cmq erano già trascorsi i 3 anni. La risposta
è stata, mi dispiace ma lei finora ha maturato solo 200,00 e non può fermare il versamento poichè la polizza
prevede un valore minimo di 1.250 (preciso che finora ne ho versati 3.300). Ad oggi fortunatamente ho
trovato un lavoro ma fatico seriamente a versare la quota annuale poichè vivo sola e con un mutuo in
essere. C'è una soluzione per poter chiudere il contratto e riavere i miei soldi o sono vincolata fino a 30
anni?
Pamela, da Fossò (VE)
Risposta:
Le condizioni attuali della polizza (le sue potrebbero essere diverse, anche se pare siano rimaste immutate
da allora) prevedono che sia possibile sospenderla (portarla in riduzione) se il valore della stessa è di
almeno 1250 euro e si sono versate almeno due annualità. A titolo esemplificativo, si legge, vuol dire che se
si sta versando il premio minimo annuo di 600 euro occorre averne versati almeno sei. Per verificare il valore
comunicato, può chiedere alla compagnia di ricevere per iscritto il valore attuale della polizza. In pratica, per
raggiungere 1250 euro di valore occorre averne versati 3600. La "leggera differenza" tra i 3.300 euro che ha
fino ad ora versato ed i 200 euro di valore corrente è stata incamerata dall'assicurazione e soprattutto dalla
rete di vendita.
Il riscatto totale è possibile dopo almeno due anni ma con penali. Dopo 42 mesi e fino al quinto anno la
penale è del 50%. Dopo il quinto anno la penale si azzera. In ogni caso ci sono 40 euro di diritto fisso, ci
mancherebbe non sfruttino anche il momento del riscatto per sottrarre danaro alla clientela.
Queste condizioni di polizza costituiscono una colossale vergogna contro cui ci battiamo da oramai un
decennio proponendo ad esempio l'abolizione del pre-conto (meccanismo che consente di prelevare nei
primissimi anni del contratto i caricamenti dell'intero piano di versamenti).
E' l'ennesima vittima delle polizze, insomma, e peggio ancora delle polizze vendute dalle reti di "network
marketing o giù di lì" quali A1 Holding, nuovo nome della First.
La colpa principale è dello specifico venditore della sua polizza che le ha detto il falso, ci mancherebbe, ma
l'aria che tira da quelle parti la può comprendere leggendo i vecchi articoli coi quali mettevamo per
l'ennesima volta in guarda da questi vergognosi prodotti che ancora oggi qualcuno ha il coraggio di andare in
giro a vendere affermando che è come vincere alla lotteria ogni dieci anni:
http://investire.aduc.it/lettera/polizze+a1+holding+si+vince+alla+lotteria+ogni_254581.php
A tal proposito, ci piacerebbe ricevere notizie da parte dei "manager" della rete i quali tanto ci criticavano e
poi, guarda un po', sono spariti dalla circolazione:
http://investire.aduc.it/articolo/ci+scrive+rete+vendita+polizze+first_11546.php
http://investire.aduc.it/articolo/reti+multi+level+mail+esemplare+venditore_11948.php
Se anche si faranno vivi, però, di sicuro per loro la colpa sarà stata dell'isolato venditore e non dell'andazzo
generale della rete che invece da tempo ben conosciamo.
------------------18-05-2013 00:00 Rebus dove investire
Salve, anche in qualità di vs.socio sostenitore sono a chiedere un parere di massima - quindi non una
consulenza - su come poter investire alla meno peggio la liquidità resasi disponibile dalla scadenza di titoli e
dal rientro di somme depositate su quei conti di deposito che - al momento - rendono praticamente come
l'attuale tasso di inflazione (fra l'altro in graduale discesa per via della crisi). Pressoché tutte le maggiori
banche di deposito si sono infatti adeguate al ribasso, specie dopo le ultimissime aste di titoli di stato (Bot,
PTP ecc.). Pertanto se si considera che, a prescindere dagli incrementi ballerini di questi ultimi mesi il
mercato azionario italiano non può ritenersi ancora del tutto affidabile anche a causa della situazione politica,
la prospettiva di investimento delle disponibilità finanziarie risulta piuttosto problematica. Al momento - mi s
corregga se sbaglio - c'è solo una banca di deposito (o forse due) che, nonostante il recentissimo ribasso
delle remunerazioni, offre tassi di deposito che possano ritenersi - per il medio periodo - ancora 'accettabili'.
Però il depositare pressoché tutta la liquidità disponibile solo su 'questa' banca potrebbe rappresentare un
rischio. Nonostante le sue quotazioni di borsa facciano ben sperare in una più che buona tenuta, non va
dimenticato, credo, che in caso di qualche tsunami finanziario o politico il famoso fondo di garanzia (100.000
euro) non assicurerebbe alcun rimborso sufficiente; specie per cifre uguali o superiori a tale limite. Chiedo
quindi se, al momento, è prudente 'osare' di mettere (quasi) tutte le uova nello stesso paniere oppure
bisogna metterle sotto al cosiddetto materasso? Grazie
Antonio, da Arese (MI)
Risposta:
se vuole investire o depositare nella massima tranquillità non deve assolutamente violare un principio
fondamentale che è quello della diversificazione.
Più volte ed in tante occasioni abbiamo spiegato che noi non facciamo previsioni, ne tantomeno conosciamo
gli andamenti dei mercati, possiamo fare delle considerazioni più o meno valide, ma ciò che fa la differenza è
la propria strategia di investimento e la coerenza con cui la seguiamo. Noi partiamo dal presupposto che i
mercati sono intellegibili e che se vogliamo stare più tranquilli dobbiamo accollarci solo i rischi che siamo in
grado di sopportare, anche a costo di sacrificare il rendimento.
---------------Ha risposto Roberto Cappiello: http://investire.aduc.it/info/cappiello.php
------------------17-05-2013 00:00 Imposta bollo su c/c e titoli
Quest'anno ho visto che nell'estratto conto trimestrale del mio conto corrente non mi hanno applicato
mensilmente l'imposta di bollo di €. 2,85 mensili ma al 7/1/13 un conguaglio imposta bollo di €. 8,55. Mentre
per l'imposta bollo titoli l'anno scorso: 1°trim. €.17,10; 2° trim. 0; 3° trim.€. 31,39; quest'anno al 1/1/13
recuperi imposta bolli titoli €. 16,34. Non riesco a capire più quanto sono le imposte che devo pagare su un
c.c. e sul fondo e obbligazioni che posseggo potete darmi delucidazioni.
Olesia, da Felizzano (AL)
Risposta:
L'imposta di bollo sul conto corrente e quella sugli strumenti sono distinte.
Sul conto corrente vengono addebitati 34,20 euro annui come prima, ma a partire dal 2012 il bollo non viene
applicato se la giacenza media del conto corrente non supera i 5mila euro.
Sugli strumenti finanziari l'imposta è invece pari allo 0,1% (diventato 0,15% dal 2013) con un minimo di
34,20.
Deve quindi verificare se le somme complessivamente addebitate coincidono con quanto sopra.
------------------15-05-2013 09:08 Libretto postale dedicato ai minori
Per mettere delle piccolissime somme da parte per i miei 2 bambini(2 anni e 4 anni) stavo pensando di aprire
un libretto postale dedicato ai minori di eta' ciascuno, in modo da versare ogni tanto 50,o 100 euro ad
ognuno, visto che renderebbe il 3% lordo. Quello offerto dalla unicredit, dove sono correntista(offrono il
genius bimbi) renderebbe il 0,75 %lordo, con le spese pero' a loro carico.
Calcolando un profilo di rischio bassissimo, pensate che come offerta delle poste sia accettabile o anche con
questi libretti si puo' nascondere un qualche "inganno" o comuqnue qualche problema di chiarezza (ho
escluso per questo motivo altre offerte delle poste, come polizza, fondi delle poste etc...) non valutabile
immediatamente da noi semplici cittadini?
Ho gia' dei buoni fruttiferi, ma desidererei avere qualche cosa di semplice intestato direttamente a loro con
possibilita' di incremento nel tempo.
Massimiliano, da Anzio (RM)
Risposta:
Nessun inganno, si tratta di comuni libretti di risparmio postale.
------------------15-05-2013 00:00 Carta di credito emessa senza avvisare
Vi riassumo per punti quanto successo:
1. A luglio 2009 disdico con successo la carta di credito Cartaimpronta a me intestata.
2. Ad aprile 2013 vengo svegliato nel cuore della notte da continui SMS di alert in quanto in
Canada hanno fatto 10 pieni di benzina presso una stazione a Montreal.
3. Il giorno dopo mi reco in banca e scopro con rammarico che avevano attivato a luglio 2009
una nuova carta di credito senza avvertirmi e senza consegnarmela. Per cui la truffa è
avvenuta su di una carta che non ho mai ricevuto.
4. Ingenuamente la consulente della banca mi mostra i documenti di avvenuta consegna della
carta, comprese le copie da rilasciare al cliente nessuna delle quali era stata firmata ne da me
ne da mio padre (che ha la firma sul mio conto).
5. Ho fatto subito denuncia di frode dai Carabinieri mostrando loro un documento che
mostrava tutti i prelievi avvenuti ed ho spiegato loro che non ero neppure a conoscenza di
questa carta.
6. Il 19 aprile 2013 mi ritrovo un addebito di Cartaimpronta di 645€
7. Istintivamente vorrei fare querela alla mia Banca per avermi attivato una carta a mia
insaputa ed avermi fatto pagare in tutti questi anni i costi di mantenimento (credevo fossero
costi del Bancomat, invece...)
Come mi consigliate di procedere?
Claudio, da Cinisello Balsamo (MI)
Risposta:
Se non lo ha ancora fatto, presenti reclamo cui deve ricevere risposta entro 30 giorni. Contesti anche le
spese legate alla carta. In caso di risposta negativa o assente potrà eventualmente rivolgersi all'Arbitro
bancario finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
Dati i fatti, è probabile che il reclamo sia sufficiente.
------------------14-05-2013 00:00 Lettore Banco Posta Click
Buongiorno, volevo informarvi che Poste Italiane, dovrebbe fornire un lettore per poter utilizzare il Conto
"Banco Posta Click", ad oggi, io, come molte altre persone (io ho aperto il conto ad inizio aprile), non
l'abbiamo ricevuto con la conseguenza che il conto è inutilizzabile.
Vorrei sapere se avete già qualche iniziativa che preveda dei rimborsi per questo disservizio assurdo. Grazie
Andrea, da Campospinoso (PV)
Risposta:
Si può chiedere un risarcimento reclamando prima e rivolgendosi poi all' Arbitro bancario finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
Probabile venga stabilito in via equitativa, con un importo simil-forfettario.
Diverso il caso in cui da questo disservizio abbia patito dei danni ben determinati.
------------------14-05-2013 00:00 Obbligazioni Che Banca
Ho delle somme abbastanza elevate sul conto deposito Che Banca, oggi sono stato contattato da un
consulente delle medesima banca che mi ha invitato ad aprire un conto deposito per l'acquisto di
obbligazioni che a suo dire dovrebbero darmi un'interesse superiore al conto deposito che ' del 2,75%
anticipato poichè i tassi applicati dalla BCE a suo dire caleranno ancora, comunque il capitale resta
garantito.
Cesare, da Pradalunga (BG)
Risposta:
Che i tassi possano continuare a calare ancora è verosimile, che sia meglio sottoscrivere obbligazioni
bancarie è un'altra questione. Se lei cerca la remunerazione della liquidità (che non intende investire)
continui a sottoscrivere conti deposito, ace se i tassi calano. Dopotutto la liquidità la si può investire solo a
tassi di mercato a breve.
Se poi intende intraprendere un programma di investimento con orizzonte temporale dovrà fare una
valutazione più completa. Profilo di rischio, orizzonte temporale, volatilità attesa, rischio emittente ecc.
---------------Ha risposto Roberto Cappiello: http://investire.aduc.it/info/cappiello.php
------------------14-05-2013 00:00 Quale Fondo Pensione aperto
Devo aprire un fondo pensione aperto per mia figlia che ha l'età di 28 anni. Vorrei sapere su quale/i fondo/i
aperto posso fare affidamento e i relativi costi. Grazie per il consiglio e meno male che ci siete Voi per
supportare i consumatori.
Alfredo, da Bernalda
Risposta:
premesso che l'integrazione della pensione la si può ottenere non necessariamente investendo in un fondo
pensione, la si può ottenere anche investendo in modo da costituirsi un capitale x ad una certa data,
sufficiente a garantirsi l'integrazione pensionistica desiderata. E' consigliabile il fondo pensione se si vuole
godere delle agevolazioni fiscali e in tal caso bisogna vedere se sua figlia lavora e se vi sono accordi
aziendali per fondi di categoria. In genere questi sono molto più convenienti rispetto alla maggior parte dei
fondi pensione Aperti, anche se esistono delle eccezioni come i Seconda Pensione del Credit Agricole. Ad
ogni modo, prima di procedere a qualsiasi tipo di scelta è opportuno fare un check up previdenziale che le
consenta di stimare la pensione futura e calcolare il capitale necessario per ottenere l'integrazione
pensionistica desiderata. In buona sostanza è consigliabile individuare la meta prima di mettersi in viaggio se
non si amano le avventure.
---------------Ha risposto Roberto Cappiello: http://investire.aduc.it/info/cappiello.php
------------------14-05-2013 00:00 Forexpiù non rimborsa il saldo del conto
Il giorno 02/04/13 ho intrapreso una "collaborazione" con forexpiu versando 200 euro.Fino a qui tutto
bene,mi hanno chiamato e fornito assistenza. Dopo qualche giorno un loro consulente un certo
dott.Mantovani mi ha ricontattato,dicendomi che potevo diventare trader esperto versando la somma di 1500
euro,io ho risposto che ci saremmo sentiti piu'in la'per avere la possibilita'di decidere,ma lui ha fatto una
richiesta alla mia banca di accreditare la somma che e' stata accettata senza il mio consenso. A questo
punto io ho capito di essere stato raggirato e ho chiesto al servizio clienti quali documenti avrei dovuto
spedire per poter rientrare del capitale,la risposta della sig.na e' stata che dovevo mandare il contratto in
inglese firmato in ogni pagina che loro mi avevano spedito.Fino a questo momento ero riuscito ad entrare nel
mio conto online senza problemi ma vengo immediatamente contattato telefonicamente dal dott.Mantovani
che mi diceva se era vero che volevo ritirare il mio conto,alla risposta affermativa da parte mia,il mio conto
era sparito nel senso che non riuscivo ad entrare con la mia password.Ho chiamato decine di volte il servizio
clienti e credetemi ogni volta mi davano indicazioni per entrare nel conto senza avere successo.Come posso
sapendo di aver poco successo nell'impresa, provare a far qualcosa nei loro confronti?mi dareste un
consiglio?
Massimiliano, da Roma (RM)
Risposta:
E' molto complicato agire nei confronti di questi broker, moltissimi dei quali non autorizzati ma soprattutto
che risiedono in paesi lontani geograficamente o anche giuridicamente, nel senso che non ne varrebbe la
pena di intraprendere azioni impiegando tempo e danaro a fronte di possibilità di riuscita molto scarse.
Ciò che possiamo fare è mettere in guarda da queste promesse di guadagni miracolosi partendo da piccole
cifre, le quali rappresentano uno dei punti di forza per allettare il pubblico.
-------------------
14-05-2013 00:00 Esenzione bollo conto corrente
A quanto pare nel sottocomma 3 bis del art. 13 del DPR 642 c’e ESENZIONE per le persone fisiche ( qui noi
clienti delle banche ?) per imposta di bollo sul conto corrente dei famosi 34 euro. Quindi tassa NON dovuta e
che le banche si guardano bene di dirci.
Questa esenzione si applica se la giacenza non superi i 5.000 € (cosa mai successa sul mio c/c).
Cosa fare per far valere questo diritto che lettera mandare ? possibile recuperare le cifre indebitamente
appropriate dalla banca nei mesi precedenti o missione impossibile ?
Enry, da Pavia (PV)
Risposta:
Ne abbiamo parlato in numerose risposte, la norma è in vigore dal 1 gennaio 2012. Se la giacenza media del
suo conto corrente non supera i cinquemila euro e nonostante ciò la banca ha applicato il bollo, dovrebbe
essere sufficiente presentare reclamo per vederselo stornare. In caso contrario si potrà rivolgere all'Arbitro
bancario finanziario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php
Ma non dovrebbe esserci bisogno di arrivare a tanto.
Inizi col farlo presente in agenzia o via mail, probabile risolva senza nemmeno presentare reclamo.
------------------14-05-2013 00:00 sospensione mutuo
ho un sosttoscritto un mutuo per costruzione e ristrutturazione dell'abitazione principale prima con CREDEM
poi uno in sostituzione del precedente con annessa liquidita' per finire i lavori con BNL. il Mutuo e' stato
sostituito in data 02/02/2012 e deliberato in data 25/01/2012. Il 31/12/2011 mi moglie ha perso il lavoro ed
attualmente ancora e' in stato di disuccupazione(abbiamo 3 figli). Abbiamo richiesto in data 25 Marzo 2013 la
sospensione delle rate del mutuo, che non ci e' stata concessa per i seguenti motivi:
- lo stato di disoccupazione di sua moglie e' antecedente alla delibera del mutuo...
-e i suoi redditi sono pari ad euro 25937 ovvero superiori ad i redditi del 2011 che erano pari ad 19136...
Vi chiedo cortesemente se questo declino e' normale, considerando che i redditi di mia moglie erano
indispensabili all'erogazione del mutuo, e anche se mia moglie e' stata licenziata in data antecedente
l'erogazione del mutuo BNL, comunque lo stesso, e' stato un mutuo erogato in sostituzione del precedente
per estinguere in parte il precedente mutuo CREDEM e in parte per ultimare i lavori di costruzione
dell'abitazione principale.
In attesa di risposta cordiali saluti
Domenico, da Olevano Romano (RM)
Risposta:
la valutazione del merito creditizio è di competenza della banca ed è un terreno su cui non vale la pena
confrontarsi con essa, a meno che non si abbiano degli elementi che oggettivamente dimostrano la
impossibilità a pagare regolarmente le rate del mutuo. Ma anche in tal caso è la banca, che a suo
insindacabile giudizio può concedere o meno la sospensione. Le consiglio piuttosto di ricorrere al Fondo di
Solidarietà del Tesoro operativo dalla fine del 2010 e rifinanziato dal Decreto "Salva Italia" con ulteriori 20
milioni di euro. In sostanza il fondo ripagherà alla banca il tasso di interesse applicato al mutuo nell'arco
della sospensione. I nuovi criteri previsti dalla legge e dal Regolamento del Fondo prevedono che la
sospensione sia concessa per i mutui di importo erogato non superiore a 250mila euro, in ammortamento da
almeno un anno, il cui titolare abbia un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non
superiore a 30mila euro. Hanno diritto alla sospensione i disoccupati che hanno perso il lavoro dopo la
stipula del contratto e da meno di tre anni dal momento della rischiesta di sospensione. Le domande di
accesso al beneficio vanno presentate direttamente presso la banca o l'intermediario finanziario che ha
erogato il mutuo. E' necessario compilare i moduli sul sito del Mef (www.mef.gov.it) e della Consap
(www.consap.it).
---------------Ha risposto Roberto Cappiello: http://investire.aduc.it/info/cappiello.php
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(N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero)
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