Giornata del donatore Nuovo ingresso dell’Unità di Raccolta Avis a Pianezza A PAGINA 19 DA PAGINA 23 ALLA 26 L’inserto su «Le Anemie» da staccare e conservare DA PAGINA 38 ALL ALLA 39 Riscopriamo il Museo Egizio N. 3 - Luglio Agosto Settembre 2015 - Sped. in abb. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Torino - A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino - Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord - L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. 25 ottobre Teatro Nuovo SOMMARIO 3 4 Editoriale di Egidio Bracco Statistiche 5 Calendario prelievi nei prossimi mesi 6 Viaggio in Croazia 7-15 16-17 di Elena Lapenna Calcio a 5 femminile 18 Dal gruppo bocce 19 Iniziative associative 22 23-26 di Giovanni Borgogno 32-33 34 Corriere Avis Torino di Giulia Maria Bouquié Alessandro Fisso Una torta per il Papa Direttore responsabile Caporedattore Graziano Cestino di Damaride e Franco Gilardi Corso di formazione di Bruno Piazza Sculture a Venaria di Angelo Mistrangelo 35-37 Eventi a Torino 38-39 Il nuovo Museo Egizio di Giulia Maria Bouquié di Angelo Mistrangelo 40-41 Redazione Giulia Maria Bouquié Giorgio Debernardi Franco Gilardi Maurizio Macchi Damaride Moccia di Angelo Mistrangelo Sito internet: www.avistorino.it Indirizzi e-mail: Passione fotografia Medicina estetica 44-45 Storia minore I nativi digitali 46 di Giorgio Debernardi di Egidio Bracco Convenzioni con le associazioni Vecchie, ma gustose ricette di Michele Bonavero [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Registrazione tribunale di Torino n. 1250 del 24-7-1958 Conti correnti postali: - Avis Comunale Torino 26146100 - Fondo Solidarietà Avis 27891100 di Renato Lecca INSERTO “Il sangue, il ferro e l’anemia ” Direzione, redazione e amministrazione 10127 Torino, via Piacenza 7 Tel. (011) 613.341 Numero verde 800.265.508 42-43 di Alberto Pezzini del consiglio direttivo dell’Avis Comunale di Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale Sportivo «Luciano Penna») e della Commissione Avis Scuola. Le mostre a Torino e Provincia Nuovo ingresso a Pianezza di Roberto Ravera 27 30-31 Solidarietà alla Grecia Con la collaborazione Avisini benemeriti di Carmi Terzulli 20-21 28-29 47 Anagrafe avisina 48 Euromineralexpo Per la pubblicazione degli articoli sul prossimo numero il materiale deve essere inoltrato entro e non oltre il 25 ottobre 2015 all’indirizzo: [email protected] Realizzazione grafica Walter Brusa Giuseppe De Blasi Stampa Arti Grafiche Cuneo 12100 Madonna dell’Olmo (CN) Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrato dalla Ulrich’s International Periodicals Directory di New Providence, N.J. (USA) A cura di Egidio Bracco Editoriale Gay Pride Blood Pride Egidio Bracco L a torrida estate è ormai alle spalle, ed il gran calore tropicale ha provocato disagi in qualche caso anche molto gravi, specie alle persone anziane. Come tutti gli anni, ma quest'anno molto di più, durante i mesi estivi la richiesta di sangue raggiunge i livelli più elevati e quindi i nostri sforzi per adeguare la raccolta alle necessità si sono moltiplicati riuscendo così a far fronte alle richieste. Naturalmente questo non è merito nostro, bensì di voi tutti che avete, come sempre, risposto prontamente alle nostre sollecitazioni, soprattutto un grazie sentito da parte di tutto il consiglio direttivo della nostra Comunale, che ci fa sentire particolarmente orgogliosi dei nostri volontari! ....A proposito di orgoglio, nel mese di giugno si è svolta a Torino una grande manifestazione denominata "Gay Pride" che in buon italiano sta a significare "Orgoglio omosessuale" comprendendo sia maschi che femmine. Lo scopo dichiarato di questa manifestazione è stato rivendicare tutta una serie di diritti loro negati e per rendere pubblica questa loro richiesta c'è stato un gran corteo (si è parlato di 50.000 persone) alla cui testa marciavano un gruppo di sindaci, con tanto di fascia tricolore, capeggiati dal sindaco di Torino On. Piero Fassino, e preceduti dalla banda della polizia municipale al gran completo. Quindi una presa di posizione ufficiale di appoggio alle rivendicazioni (molto probabilmente tutte giuste, non sta a me giudicare) ma espresse forse in modo anche troppo folkloristico e provocatorio. Orbene, assistendo a questa sfilata mi è nata un'idea balzana, ma che forse se la organizziamo bene tanto balzana non è, cioè quella di organizzare per la prossima giornata della donazione del sangue un'analoga sfilata denominata questa volta "Blood Pride" cioè "Orgoglio del sangue", per rivendicare anche noi i dirititi che ci spettano e che molti di essi sono stati drasticamente aboliti (vedi analisi ai donatori, giornate di riposo post donazione tolte e poi rimesse ma non sempre concesse, ecc..., mi fermo qui perchè l'elenco sarebbe troppo lungo in questa sede). Naturalmente, chiederemo la partecipazione a questo nostra proposta a tutte le associazioni consorelle , cioè Fidas, Croce Rossa, Banca del Sangue, Fratres... chiedendo nel contempo lo stesso appoggio che le autorità hanno precedentemente concesso, Sindaci e banda compresi, all'altra sfilata. Nel caso ci fossero negate, cosa che abbiamo già messo in conto, abbiamo già il nostro "piano B" come per la Grecia. Ho premesso che questa è una proposta un po' bislacca e provocatoria, ma con i tempi che corrono è forse un piccolo mezzo pacifico per farci sentire, perché usando la correttezza sino ad ora abbiamo ottenuto solo dei tagli, e questo, per rispetto ai nostri donatori, non è assolutamente giusto. Se mi fate sapere il vostro pensiero ve ne sarò grato. Al centro di questo numero potete trovare quattro pagine estraibili da conservare. "Il sangue, il ferro e l’anemia" 3 Statistiche INTERCOMUNALE A. COLOMBO-CONFRONTO RACCOLTA 2014/2015-APRILE/GIUGNO SANGUE INTERO Aprile Maggio Giugno II TRIMESTRE Differenza 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 92 101 101 101 80 89 273 291 +18 VIA PIACENZA 956 1.028 979 1.018 886 894 2.821 2.939 +118 PIANEZZA 938 1.027 1.082 1.094 1.072 1.022 3.092 3.143 +51 PARCO RUFFINI 202 199 174 183 200 181 576 563 -13 GIOVANNI BOSCO 236 256 330 275 256 245 822 776 -46 85 35 156 63 42 152 283 250 -33 283 312 332 322 315 207 930 841 -89 69 52 62 32 97 126 228 210 -18 789 621 695 888 305 321 1.789 1.830 +41 59 19 19 0 64 83 142 102 -40 11 1 1 5 13 6 -7 10.969 10.951 -18 C.T.T. PORTA NUOVA PORTA SUSA CHIESE SCUOLE CASERME PUNTI VARI 1 TORINO 3.710 3.650 3.941 3.977 3.318 3.325 PROV. TORINO 1.146 1.096 942 1.065 1.182 1.009 3.270 3.170 -100 PROV. CUNEO 447 471 630 557 578 334 1.655 1.362 -293 PROV. VERCELLI 0 1 0 0 16 33 16 35 +19 5.303 5.218 5.513 5.599 5.094 4.701 15.910 15.518 -392 17 19 24 15 22 14 63 48 -15 VIA PIACENZA 380 457 436 417 345 434 1.161 1.308 +147 PIANEZZA 355 400 414 384 315 415 1.084 1.199 +115 PARCO RUFFINI 107 110 131 106 115 107 353 323 -30 0 80 73 62 63 66 136 208 +72 TORINO 859 1.066 1.078 984 860 1.036 2.797 3.086 +289 PROV. TORINO 128 81 152 178 147 120 427 379 -48 PROV. CUNEO 69 77 90 90 105 93 264 260 -4 1.056 1.224 1.320 1.252 1.112 1.249 3.488 3.725 +237 C.T.T. 151 165 163 162 159 145 473 471 -2 VIA PIACENZA 165 185 171 183 118 149 454 517 +63 PIANEZZA 115 146 126 157 134 136 375 439 +64 PARCO RUFFINI 26 30 19 17 19 30 64 77 +13 PORTA SUSA 74 14 11 22 11 9 96 45 -51 531 540 490 541 441 469 1.462 1.549 +87 PROV. TORINO 0 0 0 0 0 0 0 0 0 PROV. CUNEO 0 0 0 0 0 0 0 0 0 531 540 490 541 441 469 1.462 1.549 +87 SANGUE INTERO 5.303 5.218 5.513 5.599 5.094 4.701 15.910 15.518 -392 PLASMAFERESI 1.056 1.224 1.320 1.252 1.112 1.249 3.488 3.725 +237 536 540 490 541 441 469 1.467 1.550 +83 6.895 6.982 7.323 7.392 6.647 6.419 20.865 20.793 -72 TOTALE PLASMAFERESI C.T.T. PORTA SUSA TOTALE PRELIEVI MULTIPLI TORINO TOTALE UNITA’ RACCOLTE PRELIEVI MULTIPLI TOTALE 4 PERCENTUALE DONAZIONI SEDE PRELIEVO Comunale Torino 72,44% 19,13% Prov. Torino 8,43% Prov. Cuneo Dove e quando donare Le donazioni nei prossimi mesi ciati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenza all’Avis previste dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno: presso la sede di via Piacenza 7, Torino con orari feriali 7,30 - 11,45 / festivi 8 - 11,45, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite; presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45 / festivi 8 - 11,45; tutti i giorni feriali, anche presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale OIRM S. Anna, di via Ventimiglia 1 con entrata da via Ventimiglia 1, dalle 8 alle 12 (sabato escluso) e presso l’ospe- dale Maria Vittoria, ingresso via Cibrario 72, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30. Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45. Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare: nei soli giorni feriali in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45, solo il venerdì; a Porta Susa, in piazza XVIII Dicembre, dalle 7,45 alle 11,45; nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45. Le domeniche con orario dalle 8,30 alle 11,30 davanti alle chiese. DATE E PRELIEVI 2015 LE PROSSIME DOMENICHE DAVANTI ALLE CHIESE 6 Gesù Na Nazareno via Duchessa Duch Jolanda/ anda/ via i Palm P l Palmieri 27 Madonn del Pilone Madonna corso Ca Casale, 195 13 San Giu Giuseppe Cafasso afasso corso Gr Grosseto, 72 27 Madonn Divina Provvidenza Madonna via Asinari Asina di Bernezzo, 44 4 Santa Rita piazza S. Rita 11 Madonna di Campagna a via Cardinal Massaia, 98 8 4 Santi Ap Apostoli via Togliatti, Togli 35 18 Santa G Giulia piazza S Santa Giulia 8 Pentecoste La Pente Filadelfia, 237/11 via Filad 7/11 29 Madonn Madonna n della Guardia a via Mon Monginevro, 251 8 Sant’Ant Sant’Antonio Abate ate piazza St Stampalia, t 17 15 Santa M Maria Goretti via Pietro Cossa/via Actis 18 San Giuseppe Lavoratore corso Vercelli, 206 29 Nostra S Signora Salute piazza Vittoria V / via Vibò Novembre Ottobre Settembre L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in: donazioni di sangue intero effettuabili ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile; di solo plasma in “aferesi” ad intervalli stabiliti dai medici e a volte anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero; di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto del prelievo: plasma e sangue intero, oppure plasma e piastrine. In ogni caso, purché preceduta da visite mediche appropriate, tutti i tipi di donazione sono eseguiti con aghi ed accessori monouso, cioè utilizzati una sola volta e poi eliminati, e non arrecano alcun danno al donatore. Ogni anno l’Avis premia i propri asso- 5 Vita associativa A cura di Elena Lapenna Viaggio in Croazia «B Parco nazionale Plitvice La città di Pula C Stalagmiti nelle Grotte di Postumia AZIA O R 6 uon viaggio, che sia un’andata o un ritorno, che sia una vita o solo un giorno... » «Buon viaggio» di Cesare Cremonini, canzone dell'estate 2015, in realtà parla della vita che ad ognuno di noi si presenta come una lunga scia di avventure, dove grazie all'esperienze impariamo nuove culture e conosciamo nuove persone, ed è proprio grazie ai singoli viaggi che miglioriamo... o semplicemente ci riposiamo in vista di quello che verrà! Questo giugno, chi per avventura chi per riposo molti hanno deciso di aggregarsi al viaggio organizzato dall'Avis in Croazia; una terra di cui molti hanno sentito parlare, che fa parte della nostra storia, ma che forse ancora in pochi hanno potuto visitare. La Croazia non è uno stato come gli altri, perché non ha una vera identità sociale come potrebbe essere per la Germania o la Francia, ma è un misto di influenze mitteleuropee, potremmo definirla, citando Tolkien, una «terra di mezzo». Lo si vede già quando si arriva, la costa ricorda la Grecia, e l'interno l'Austria con le sue foreste rigogliose. Noi siamo approdati a Opatija e nei giorni seguenti abbiamo potuto visitare la magica Rovigno, una cittadella che sorge sulla costa frastagliata e ricca di scogli e isolotti, che appare come un'isola incantevole, con costruzioni tipicamente venete (come quelle descritte nelle avventure di Salgari!), al centro della quale sorge la Basilica di Sant'Eufemia, di stampo barocco. Con il suo campanile veneto domina il paesaggio e all'interno racchiude il sarcofago della Santa (protettrice della cristianità e dell'ortodossia). In seguito abbiamo visitato Pula, riconoscibile per la sua bianca Arena, simbolo della ricchezza dell'Impero Romano che amava intrattenere il suo popolo con spettacoli ed eventi; le Isole Brioni, un'incantevole parentesi naturale dove regna la calma e la serenità e in cui spicca in tutto il suo splendore il piccolo tempio di Venere, dal quale si può perfettamente immaginare da dove Apuleio abbia preso ispirazione per il mito di Amore e Psiche. L'incantesimo è continuato con i Laghi di Plitvice che rappresentano un incredibile insieme delle forze della natura, ove si raccolgono 16 puri laghi d'acqua dolce, alimentati dai fiumi Brijela Rijeka e Crna Rijeka, sui quali si specchia una rigogliosa vegetazione tra cui si può ancora scorgere qualche orchidea selvatica. Prima di tornare a Torino, il nostro tour ha fatto tappa anche alle Grotte di Postumia (in Slovenia), uno scenario di misteriosi giochi di luce ed ombre, tra le quali si possono scorgere uno accanto all'altro i castelli delle favole, gli alberi incantati e..... un Babbo Natale di pietra! E visto il calore di quelle giornate, pensando a Babbo Natale e al fresco dell’inverno, abbiamo ripreso la strada di casa certi che questa avventura abbia intrigato con la sua magia i numerosi partecipanti. Vi aspettiamo per il prossimo viaggio perché... «l’incanto sarà godersi un po’ la strada, comunque vada». Avisini benemeriti La giornata del Volontario I l 25 ottobre prossimo, al Teatro Nuovo - C.so Massimo D’Azeglio 17 - la Comunale di Torino celebrerà la giornata del volontario. Unico momento nel quale i donatori escono dall’anonimato per ricevere dalle autorità cittadine le benemerenze al merito trasfusionale.. Sono in corso di spedizione gli inviti a tutti i donatori aventi diritto che hanno raggiunto, o stanno raggiun- gendo, gli indici previsti dal regolamento associativo. PROGRAMMA ore 8,30 Santa Messa in suffragio dei donatori defunti; ore 9,30 consegna delle benemerenze e saluto delle autorità presenti. Ci scusiamo per eventuali disguidi. Il regolamento associativo prevede le seguenti benemerenze: 8 donazioni: distintivo in rame 16 donazioni: distintivo in argento 24 donazioni: distintivo in argento dorato 50 donazioni: distintivo in oro 75 donazioni: distintivo in oro con rubino 100 donazioni: distintivo in oro con smeraldo 120 donazioni: distintivo in oro con diamante ECCO L’ELENCO DEI VOLONTARI CHE SARANNO PREMIATI DISTINTIVO IN RAME (8 donazioni) A ABBA' Laura ABBRUGIATI Graziano ABID Fatima ABIDI Nadia ACERNI Giulia ADAMO Emanuela ADDABBO Antonia AGAZZI Marta Claudia AIMONE Annalisa AIMONE Marco ALANO Claudio ALBANESE Fabio ALBERTI Fausto ALDRIGHETTI Anna ALEANDRI Massimiliano ALEMANNI Valentina ALESSANDRINI Giansante ALFIERO Paolo ALGIERI Cristian ALI' Carmela ALISETTA Luca ALLAIS Anastasia ALOISIO Armando ALPOZZI Luca ALTAMURA Donatello ALTAMURA Elena AMATI Cinzia AMEGLIO Valter AMICI Julia Ginette Nicole ANASTASI Rosangela ANDRONICO Giada ANGELICCHIO Pietro ANGELILLO Davide ANNARATONE Margherita ANTENUCCI Davide ANTONELLI Luca ANTUONO Concetta ARCANGELI Marco ARGENTO Riccardo ARGYELAN Eva ARIBBAN Hamza ARLANDI Alberto ARMANO Letizia Maria ARMIJOS PERALTA Joffre William ARNULFO Giulia ARRICALE Tatiana ARRIGO Maria ARTINO Andrea ARZILLI Floriana ASCANI Alessia ASCOLANI Filippo ATEF ABDELSATAR ABDELMAGID HAMAD Mohamed ATTINA' Franco ATZORI Vanessa AUCELLO Anna AULISI Maria Maddalena AUTOMEDONTE Maria Antonietta AVALIS Carlotta AVONDET Andrea B BADALAMENTI Loredana BAGLIO Simone BAGNIS Elisabetta BAKKACHE Mustapha BALESTRIERI Serafina BANONE Giuseppe BARBARO Eliana BARBERIS Aldo BARBERIS Luca BARBERIS Marziano BARBERO Roberto BARBONI Vanna BARCA Paolo BARELLA Carlo Bruno BARILARO Marco BARONE Roberto BAROSSO Matteo BARRA Andrea BAUMGARTNER Silvia BELKADI Karima BELLARDI Giuliano BELLI Alice BELLINI Giulia BELTRANI Luca BENEVENTO Rocco BENTIVOGLIO Maycols BERGERO Nadia BERNARDI Luigi Giuseppe BERNARDI Valeria BERNARDIS Matteo BERRA Ivano BERSANI Giulia BERSANO Giulia BERTAGLIA Davide BERTAZZA Lidia BERTI Marco BERTINETTI Guido Arturo BERTOLOTTO Nadia BERTUGLIA Silvana BIANCHI Diego BIANCHI Flavia BIANCHI Riccardo BIANCO Francesco BINELLO Giovanni Battista BIRGAOANU Constantin Ciprian BISCEGLIA Giovanni BO Alberto BODRITI Marzia BOERO Enrico Maria BOGLIONE Marco BOLTRI Paolo BOLZONI Katia BOMBARDIERI Rodolfo BON Filippo Stefano BONA Giulia BONAGLIA Paolo BONANNO Stefania BONAPARTE Samuele BONASIA Giorgio Joel BONAVERO Susanna BONDESANI Federica BONELLI Stefania BONFIGLIO Antonino Claudio BONFIGLIO Sara BONFITTO Riccardo BONICATTO Giorgio BONINO Alessio BONO Giulia BONO Loris BONOMO Antonio BONOMO Davide BONVEGNA Mario BORELLO Giovanna BORGARELLO Sharon BORIO Elisa BORLA Paola BORRUSO Maria Chiara BORTOLAN Costanza BORTOLINI Claudia BORZACCHIELLO Anna BOSCARELLI Matteo BOSCHIS Guido BOSCO Chiara BOSCO Valeria BOSCOLO Maurizio BOSSER PEVERELLI Vittoria BOSSI Stefania BOTTERO Federica BOTTIGLIERI Mariagrazia BOURLOT Francesco BOVARO Alessandro BOVIO Silvia BOVOLENTA PATERGNANI Gianluca BOZZATELLO Anna Maria BRACCO EREDE Luca BRANDONE Carlo BRIA Paola BRIGANTINI Marisa BRIGLIA Virginia BRIGNOLO Helen BRIGNOLO Michele BRIZIO Paolo BROSSA Riccardo BRUNO Beatrice BRUSEGHIN Adriano BUFFA Enrica BULAI Tereza BULZONI Chiara BURRUNI Antonietta Marina BUSSOLIN Simona BUSTONE Maria Grazia BUTTAFARRO Claudio C CAGGIANO Giuseppe CAGNAZZO Francesco CAGNETTA Giuseppe CAIMOTTO Luca CAIRONE Vittorio CALANDRA Antonio CALCAGNO Monica CALCAGNO Teresa CALDAS DE MOURA Flavia CALITRI Filomena CALOSSO Fabrizio Luciano CALUSINI Davide CAMERA Giancarlo CAMPAGNOLO Alessandro CAMPANELLI Mara CAMPEZONI Lucas Guilherme CAMPIONE Gaetano CAMPIS Claudio CAMPO Eva CAMPOLONGO Domenico CANALIS Deborah CANAVESE Luca CANCELLIERE Vitale CANIGLIA Massimo CANIPAROLI Massimiliano CANNAVACCIUOLO Maria Pia CANTALI Rosario CANTERINO Margherita CAPASSO Gennaro CAPATTI Valentina CAPELLINO Marco CAPELLO Fabio CAPPA Maria Angela Ida CAPPIELLO Anna Maria CAPPIO Guido CAPRIOTTI Fabrizio CAPUANO Giovanni CAPUOZZO Vincenzo CARAMICO Massimo CARDELLA Giovanni CARDINALI Giulia CARDONA Marco Renzo Carlo CARELLA Andrea CARICATI Egidio CAROSELLO Andrea CAROTENUTO Fabio CARRARO Silvia CARRARO Valentina CARTOSCELLA Nello CASAMASSIMA Giuseppe CASASOLA Danilo CASCIA Simone CASOTTO Gabriella CASSATA Letizia CASTAGNONE Antonella CASTELLANO Tiziana CASTELLI Alexandro Alfredo CASTELLI Gabriele CASTRO Carlos Augusto CATERNUOLO Francesco CATTAI Cristina CAUDANA Andrea CAVAGLIERI Claudia CAVAGLIERI Giulia CAVALIERI Angelo CAVARRETTA Annamaria Francesca 7 Avisini benemeriti CAZZOLA Giulia CELA Marco CENTO Ilaria CERETTO Alberto CERRATI Andrea CERRELLI Maria CERRUTI Paola CESCON Alessandro CESSARIO Fabio CESTER Elena Andrea CHEIE Daniela Elena CHIADO' RANA Diego CHIANALE Andrea CHIARELLA Rosetta CHIARELLI Enrico CHIAVARINI Luca CHIEFFALO Alessio CHILA' Simona CHINDRIS Alexandra Cosmina CHIRIATTI Luciano Salvatore CHIRILA Maria CHRAIOUI Lehcene CIAN Umberto CIANCI Fabio CIARALLO Domenico CIATTAGLIA Paola CIAVARELLA Raffaela CILENTI Davide CINUS Daniela CIORNEI Florentina CIPI Klement CIRAVEGNA Giorgio CIRULLI Vincenzo CIULLA Lucrezia CIVIERO Sabrina COCAU Marilena COFINI Berardino COLAZZO Luca COLELLA Virgilia COLETTO Massimo COLLETTI Giovanni COLOMBU Cecilia COMELLI Simone COMERCI Sisto CONVERTINO Angelo CORBO Francesco Donato CORDERO Davide Maria Felice CORNACCHIA Daria CORONA Fabio CORSARO Davide CORSO Giuseppe CORVAGLIA Ilaria COSENZA Francesco COSNETE Daniela COSSARI Barbara COSSU Alessandra COSTA Fabrizio COSTA Rebecca COSTAGLIOLA Alessandro COSTAGLIOLA Francesco COSTANTINO Marco CRAVERO Patrizia CRISAFULLI Lorenzo CRIVELLARI Alessia CRUDO Federica CRUPI Vincenzo CUCCHI Lorenzo CULICCHI Ramona CURRAO Veronica D 8 DA SOGHE Paola D'AGOSTINO Elena DAL CORTIVO Francesca Maria D'ALESSANDRO Tommaso DALLA LIBERA Alessandro DALLA PORTA Andrea DAMEAN Maria DAMIANO Giuseppe D'AMICO Enrico D'AMORE Marianna D'ANGELO Irene Lucia D'APOLITO Orazio DARIF Youssef DARINO Alberto DASCALU Claudia Iulia DE FILIPPO Chiara DE FRANCO Davide DE LUCA Carmen DE LUCA Gabriella DE LUCIA Riccardo Roberto DE MANNA Liliana DE MARCHI Luigi DE MARCO Antonio DE MARCO Sara DE MARTIIS Giovanna DE MARZO Daniele DE NIGRIS Sara Luisa DE NUCCIO Michela Sara DE PATTA Emanuele DE RENZIS Elisabetta DE ROSA Cinzia DE ROSA Raffaele DE SANTIS Marco DE VILLA Diana DECARLINI Andrea DECASTELLI Alessia DEFILIPPI Claudio DEL CORDA Stefano DEL GALDO Maria Teresa DEL GRANDE Stefano DEL VECCHIO Davide DELFINO Angelo DELGROSSO Paola DELLA CORTE Antonio DELLA MALVA Giorgia DELLA TORRE Pasqualino DELL'EUGENIO Gaia DELLI Emanuela DEMICHELIS Franco DENICOLAI Alessandra DI BARI Franco DI CAPRIO Federica DI CESARE Mauro DI COSMO Annamaria DI DATO Denise DI FAZIO Davide DI FAZIO Graziella DI GHIONNO Alfred DI GIOIA Federico DI GIOIA Nicola DI GREGORIO Federico DI LISIO Pietro DI LORENZO Donato DI MUNNO Antonietta DI NOTO Rosalia DI PALMA Fabio DI PASQUALE Andrea DI PIERRO Luigi DI PIETRO Marco Andrea DIAC Ciprian DIAZ 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Maria FISCHETTI Guglielmo Antonio FISCHIETTI Mariarosa FLORIO Vito FLORIS Luca FOGLIOTTI Marco FONSATI Emanuela FONTANA Giovannella Rita FORLEO Mario FORNASIERO Luca FORTE Claudia FORTE Iuliana FORTIS Eleonora FORZA Ivan FORZA Rosina FOSCHI Silvia FRANCESCA Carmine FRANCESCHINI Laura FRANCONERI Monica FRANDINA Domenica FRANGELLA Davide FRANZOSO Claudia FRANZOSO Paolo FRATILA Vasile FREGUGLIA Daniela FRUTTERO Marco FUDA Gianluca FUGGETTA Sara FURANO Melissa FURXHI Gjergji G GABETO Elena GAGLIARDI Walter GAL Valentin GALETTO Denise GALFRE' Mirella GALLEANA Loris GALLINARO Roberto Giosué GALLO Francesca GALLO Paola Maria GAMBA Marco GAMBINO Rosolino GANGAI Claudia GARA Alessandro GARELLO Oreste GARGANO Gabriele GAROFALO Antonio GAROFALO Gerardo GARRONE Andreina GARRONE Claudia GARZONE Paola GATTA Francesco GAZZONI Patrizia GENCO Federico GENNA Stefano GENOVA Gianluca GENOVA Marco GENTILE Alberto GENTILE Francesco GENTILE Paola GENTILESCHI Mauro GERARDI Cinzia GERVASI Vincenzo GERVASONI Niccolo' GESSA Marisa GHIO Andrea GHIO Gabriele GIACCHETTO Stefano GIAI Claudio GIAJETTO Raffaella GIAME' Moreno GIANCOLA Giorgio GIBIN Fabio GIGLIO Maria Pia GIGNONE Andrea GILIOLI Claudio GILLI Silvia GIORDANO Giulio GIORDANO Monica GIORDANO Pietro GIORGIO Vincenzo GIOVANNINI Federica GIROTTO Roberto GISONDI Giovanni GISTANI Angelo GIUGLAR Raffaella GIULIANO Pasquale GOBELLO Giulia GOLZIO Lucia GOMES Wilker Silva GONELLA Stefano GORASSINI Eva GORIA Annalisa GRAGLIA Giorgia GRANDA JARA Angela Maritza GRANDA JARA Lucia Esperanza GRANDE Giuseppe GRANDINI Fabrizio GRANO Gerardo GRANZOTTO Cristian GRASSI Roberto GRASSO Adamo Antonio GRATTAPAGLIA Ferruccio GRAVINA Simone GRAZIANO Monica GRAZIOTIN Marica GRECO Dario GRECO Lucio GRECO Patrik GRECO Rosalba GREGORI Gabriella GRIGOLON Vito GRISOSTOMO Riccardo Salvatore GROMETTO Carola GUARNACCIA Vincenzo GUARNERI Fabrizio GUERRI Andrea GUERRIERI Chiara GUGGINO Fortunato GUGLIELMETTI Davide GUIDOLIN Enrico GULLUNI Stefano GUSAN Marina GUZZI Domenico H I HERCIU Silvestru HIRJEU Veaceslav IACOBONE Diego IANNACCONE Luigi IANNUZZELLI Simone Giuseppe IAZZETTA Enrico IBRAHIMI Emine IENOPOLI Sonia IERARDO Giovanni INGLISA Giuseppe IOFFRIDA Melania IORIZZO Carlo IRZAN Latifa ISGRO' Nicola ISOARDI Davide IULIANI Ilaria J JAUPAJ Sonila JINGA BRATU Alina Daniela JUWIG Karen K L KALTNEKAR Giulia KHAKSARI Sajjad KOCSIS Alina Roxana M MACALUSO Maria Grazia MACCAGNOLA LA MALFA Maurizio LA MARCA Maria Rosaria LA PIETRA Davide LA PORTA Federica LA TORRE Martina LABELLA Umberto LAJOLO Mariella LANDIONA Mirko LANGNER Ingrid Anna LAPERCHIA Ester Erika LAROCCA Claudio LASUSCHI Giorgia LATINO Cristina LATTUCA Daniele LAURELLA Laura LAVAGNO Armando LECCA Giada LEO Ornella LEOGRANDE Gianfranco LEONE Alessandra LEONE Alessandro LEONE Angelo LEONE Michele LEVIZZARI Simone LIBERATORE Angela LIBERO Giulia LIBERTINO Andrea LINTY Nicola LIOTTI Antonio LISTONE Carmela LIVIGNI Stefano LIVOLSI Giuseppe LO IACONO Stefano LO MASTRO Michele LO RE Francesco LO SARDO Ambra LO VERDE Luciana LOCATI Corrado LODO Alice LOGRIPPO Nicola LOIACONO Giada LOMBARDI Erika LOMBARDO Annalisa LOMBARDO Giovanna LOMBARDO Giovanna LORUSSO Maria Antonietta LUCIANI Barbara LUONGO Marco LUPI Andrea Cristina MAESTRO James Davide MAFFEZZONI Massimiliano MAGGIO Giuseppe MAGGIORATTO Barbara MAGLIOLA Stefania MAGNOLERETTO Andrea MAGRO Diego MAIELLARO Michela MAINA Daniele MAIOLO Francesco MAIOLO Stefano MAITA Chiara MALTA Giulia MALVESTIO Gianna MANA Cristina MANASSERI Cristina MANCARI Stefano MANCIN Giovanni MANCINI Dimitri MANCOSU Lorena MANGANO Anna MANIEZZO Maria Luisa MANISCALCO Davide Avisini benemeriti MANNARINO Raffaele MANNARINO Sabine MANTONI Elena MANTOVANI Luca MANTOVANI Rita MANZIN Mirko MARABOTTO Bruno MARADEI Giovanni MARAMIGI Sarah MARANGON Davide MARANGON Mattia MARANGON Paola MARANO Teresa MARAZITA Francesca MARCHINA Giulia MARCHISIO Marta MARCOLONGO Lucia MARCON Monica MARCON Pierpaolo Felice MARCOVICCHIO Gino MARENCO Laura MARENGO Luca MARI Giuseppe MARI Marco MARIANO Loredana MARIELLA Susi MARINO Gaetano MARIUZZO Ezio MAROLLA Linda MARQUIS Alessandro MARRA Antonella MARTELLA Veronica MARTELLI Vincenzo MARTINASSO Adriano MARTINO Cristina MARTINO Patrik Giacomo MARTORANO Eugenio MARTOSCIA Francesco MARZARI Letizia MASALA Alessio MASCARO Monica MASOERO Carla MASOERO Davide MASSA Marco MASSACESI Simone Patrizio MASSARDO Ivo MASSARI Lucia MASSARI Violante MASTINO Marco MASTROMATTEO Vincenzo MATERA Gianfranco MAURICI Francesco MAZZEI Teodora MAZZON Francesco MAZZUCCO Alessandra MECARINI Eleonora MECCA Pierangelo MECH Emilio MECHI Paola MELE Cristina MELE Monica MEMAR Arash MENNA Alessandro MERLO Cristina MERLO Maurizio MEROLLA Michele MESSINA Loredana MESSINA Marco Eugenio MICCOLI Andrea MICLAUS Iolanda Gabriela MIGLIAZZA Saverio MIGLIETTI Enrica MIGLIORINO Daria MIGNOGNA Tommaso MILANI Michela MILAZZO Marco MILETTO Alessandro MILETTO Marco MILITELLO Daniele MILITELLO Monica MINAFRA Vincenzo MINISTERI Filippa MIRAGLIA Angelo 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NOVELLINO Maria Carmela NOVELLO Manuela O OLIVERIO Angela OLIVERO Luciano OLLEARO Enrico Guglielmo ORLANDO Francesco OSTORERO Walter P PACCHIOTTI Davide PACETTI Paolo PAILO Roberto PALA Simona PALELLA Alessia PALLADINO Lorenzo PALLARA Oronzo PALMIERI Eugenio PALOMINO Eduardo PANEATO Riccardo PANELLA Gelsomino PANETTA Roberta PANIZZOLO Pamela PAONESSA Domenico PARISI Marco PARRAS BELMONTE Jorge PASSARELLA Giada PASTERIS Lorenzo PASTORE Massimiliano PATELLA Laura PATERNO' Angelo PATRONO Roberta PATTI Rosalia PAULATO Fabio Wajne PECORARO Alberto PEDACE Daniela PEDROLI Giacomo PEIRANIS Anna PELIZZA Maurizio PELLECCHIA Vincenzo PELLEGRINO Liliana PELUSO Roberto Antonio PERAZZOLO Luca PERETTI Paola PERGREFFI Giorgia PERINO Marco PEROSINO Maria Luisa PERRINI Roberto PESCARA Aldo PETECCHIA Tomas Luca PETITI Francesco PETRACIN Noemi PETRILLI Gabriele PETRILLI Massimiliano PETRONI Simone PETROSILLO Antonio PETROVA Angelinka PEZZILLI Luciano PICCIRILLO Loredana PICCONE GARCIA Hernan Cristhian 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Eleonora RAPATTONE Antonietta RAPETTI Lucilla RAPISARDA Davide RATTAZZINI Laura RATTO Marco RAZETTO Sarah REGGE GIANAS Nicolo' REGHELLIN Lucio RENDA Giusi RENNA Savino REPETTO Vittorio REVELLO Andrea RIBET Erika RICCARDI Giorgio RICCI Andrea RICCI Loredana RICOTTA Antonino RIGHERO Marco RINALDI Alessandro RIPA Carmela RIPA Rita RIVEDUTO Marco RIVOIRO Luca RIZZELLO Giovanni RIZZO Luca RIZZOTTI Amedeo ROBBA Eleonora ROBERTI Giacomo ROBERTO Lorenzo ROBUTTI Rebecca ROCCI Alessandro RODRIGUES MARTINS Elaine ROLFO Mattea ROLIH Luisa ROLLA Alessandra ROMA Antonio ROMANAZZI Angela ROMANO Francesca ROMANO Marco ROMITO Anna RONCARI Maria Teresa RONCATI Alberto RONCONE Mattia ROSA Sabrina ROSALES Daniela ROSATI Teresa ROSSATI Rebecca Roberta ROSSI Daniela ROSSI Maria Beatrice ROSSI Teresa ROSSIGNOLI Samantha ROSSO Giovanni Carlo ROTARU Doina ROTARU Valentin RUBELLO Cataldo RUBIOLO Andrea RUGA Andrea RUGGIERE Lucia RUMBOLO Vincenzo RUSINA' Francesca RUSSO Alessandro RUSSO Alexa Consuelo RUSSO 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Enrico SIRETEANU Ionel Razvan SLANZI Elisabetta SOARE Ion SOLARINO Davide SOLAZZO Luca SOLETI Anna SOLLETTI Vincenzo SOLOMON Vladimir SORGATO Mauro SPACCAROTELLA Luca SPADA Sebastiano SPADONI Stefano SPAGGIARI Anselmo SPAGNA Francesco SPAGNOLO Manuela SPECCHIO Tobia SPERANZA Francesco SPERTI Francesca SPINA Teresa SPINELLA Pier Giuseppe SPIOTTI Maria SPONTON Alessio SPONZA Cecilia SQUADRITO Antonino STANO Cristina STATILIO Emanuela STEFANIA Libera STELLA Alessandro Luigi Domenico STELLINI Cristian STEMATE Liviu STILLITTANO Cristian STIPO Francesca STIVALA Giulia STRADA Francesca STRAMANDINOLI Francesca STRAZZULLA Alessio STRIANO Francesco STRILLACCI Maria SUCCO Enrico SUMMONTE Walter SUOZZO Valeria 9 Avisini benemeriti T TAGLIA Alessio TAMBARO Antonio Giuseppe TAMBORRINO Anna TAPELLINI Alberto TARANTINI Margherita TARDIVELLO Paola TARISSO Silvia Emma Francesca TASSANO Omar TEGHILLE Guido TEPPATI ENRI' Diana TERRACCIANO Marco TERZULLI Massimo TESIO Elena TESTA Andrea TESTONI Giuseppe 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Claudio GIORDANO Alberto GIORDANO Mauro GIRAUDO Marco GIULIANO Antonino GIUNIPERO Mauro GIUNTOLI Marco GNAN Roberto GODINO Antonio GRANATA Rosalino GRASSI Monica Bruna Margherita GRASSONE Davide GRATTAGLIANO Alberto GRAUSO Antonio GRAZIANO Enrico GRAZIATO Dario Gianfranco GRIBAUDO Luca Mario GRIMALDA Loredana GRIMALDI Annamaria GRUBESSICH Igor GUADAGNO Nicola Antonio GUASTI Roberto GUELI Paolo GUERRIERI Fabio GUIDO Mario GULLUNI Arturo I IANNELLI Antonella IIRILLI Marco IMMESI Filippo IMPAGNATIELLO Pasquale INCANI Davide INVERNIZZI Claudia IOVERNO Francesco IRMICI Alessandro IUVONE Maria Antonietta L LA PLACA Salvatore LA RAGIONE Antonio LACATENA Tommaso LAKRAM El Mehdi LAMADDALENA Ivan LANCELLOTTI Andrea LANDI Guido LANZA Leone LANZIERI Michele LANZONI Gian Luca LARATTA Vincenzo LATRONICO Giulia LAZZARA Salvatore LAZZARI Massimo LAZZERI Maurizio Enrico LELLA Serena LEO Riccardo LEOMBRUNI Sabrina LEONETTI Francesco LEOTTA Salvatore LI CALZI Carmela LIACE Fiorigi LIGUORI Rocco LISI Massimiliano Antonio LO GUASTO Vincenzo LO SURDO Santo LOIACONO Roberto LOIACONO Salvatore LONARDI Pierangelo LONGO Saverio LUCIANO Nicola LUNA Eusapia Antonia LUX Giovanni M MACCHIA Roberto MACCHIAVELLI Nicolo' MAGGI Alessia MAGHINI Riccardo MAGNASCO Giancarla MAGNATTA Franco MAGRI Federico MALARA Elisabetta MALETTI Luca MALORGIO Fernando MAMELI Gabriele MANCUSO Francesco MANDOLA Emanuele MANDOLFO Alessandro MANFREDI Roberto MANFREDI Vito Avisini benemeriti MANINO Paolo MARABISSO Luca MARCARELLI Marco MARCHESE Francesco MARCHINO Vilma MARGARIA Pierlorenzo MARGIOCCHI Carlo MARINO Domenico MARINO Laura Antonia MARONGIU Fabrizio MARSICO Mario MARTINATI Sabrina MARTINETTO Irene MARZANA Luca MASERA Guido MASERA Mauro MASTROLUCA Andrea MASTROMATTEO Davide MATTIA Francesco MATTOLI Valentina MAUGERI Mirella MAZZA Antonio MAZZA Paolo MAZZOCCHI Valentino MEGA Pasquale MELICCHIO Barbara MELONI Massimiliano Mauro MENICHELLI Antonio MERANTE Paolo METTA Anna MICHELERIO Andrea MICHELI Giuliana MIHAI Constantin Irinel MILANI Maria Rita MILAZZO Alessandro MILO Antonella MIOTTI Italo Aldo MIRIMIN Stefano MISSAN Davide MITRA Francesco MODENESE Massimo MOLLO Salvatore MONTEDORO Giorgio MONTEROSSO Gianluca MONTIGLIO Clara MORELLO Guido MORRA DI CELLA Manuela Maria MOTTA Vito MUNGO Fabrizio MUNI Maurizio MUSACCHI Davide MUSSO Cristiana MUSTO Cataldo N NAPALI Michele NARBONA Federico NARETTO Piero NICASSIO Luca O OLIVETO Luigi OLIVIERI Matteo Antonio ONNIS Alessandro OTTAZZI Luca P PADOAN Andrea PAGLIUCHI Adriana Emma PALAMARA Francesco PALAZZO Valentina PALMIROTTA Dario PANDINI Silvia PANI Mansueto PAOLETTA Mariangela PAPA Pasquale PAPAGNI Maura PAPALIA Salvatore PAPI Claudio PAPPALARDO Sonia PARENTE Angelo PARIETTI Filippo PARISI Gian Franco PARRETTA Massimo PASCALE Massimo PASCUZZI Domenico PASINI Paolo PASQUARELLA Francesco PASSALACQUA Alberto PASTORINO Francesca PASTORINO Maurizio PATETTA Claudio PAU Valentino PAVANATI Alessandro PELIZZA Giancarlo PEPINO Riccardo PERCHIAZZI Carmine PERDONO' Sergio PERILLO Carlo PERINETTI Paola PERONO CACCIAFUOCO Carla PERRINI Annibale PERSICO Liliana PERTOSA Saverio PETRARCA Piero PETRELLI Marika PETRONE Antonio PETTINARI Giovanna PETULLA' Salvatore PIAZZA Beniamino PICCIAU Alessandro PICCO Stefano Giacinto PIGNATIELLO Massimo PIRANIO Leoluca PIRISI Loredana PISTINCU Fabio PISTONE Alessandro PISTORE Roberto PIZZARDO Guido POLLARA Angelo POLLO Silvio PORELLI Piero POZZO Danilo POZZO Elisa PRESTI Maria PUGIOTTO Sonia PUGLIESE Pia PULZELLA Domenico Q QUAGLIO Marco QUATTROMINI Vito QUITADAMO Giuseppe R RAGNO Paolo RAGONE Emilio RASTELLI Giovanni RATTI Cinzia RATTI Giuseppe RAVECCA Massimo RAVERDINO Fabrizio RAZZANO Giovannina RE Giacomo RECCHIA Walter RESENDE Alexandre Geraldo REVEL CHION Alessandro RICCHIUTO Saverio RIGGI Filippo RINALDI Francesco RIPOLLINO Roberto RISO Angelo Nicola RIVETTI Simone RIZZA Serena RIZZI Maria Rosaria ROMANO Domenico ROMANO Pierangelo ROMEO Silvana RONCHETTI Ivano Piergianni ROSSATI Erika ROSSATO Vanna ROSSINI Marco ROSSO Enrico ROSSO Sergio RUGGIERI Daniele RUOTOLO Raffaele S SABBATINO Cinzia SACCO Angela SACCUZZO Benedetto SALERNO Nicola SALVATI Luca SAMBATARO Alessandro SAMMARCO Daniele SANDRI Paola SANFILIPPO Mario SANGERMANO Aldo SANITA' Giancarlo SANTAGATA Fabio SANTAGATA Simone SANTERO Matteo SANTONI Giuseppino SAPIA Roberto SAPINO Claudio SARTI Cristian SASSI Roberta SCAGLIA Gabriella Maria SCAGLIONE Ugo SCALIA Matteo SCANU Loredana SCARANGELLA Francesca SCARANO Fabrizio SCARFO' Domenico SCARINGELLA Salvatore SCOMPARIN Giorgio SCORDO Giovanni Gianpiero SEGATEL Marco SEMERARO Salvatore SERRA Ignazio Aurelio SERRA Roberto SERTO Giuseppe SESSA Loredana SETTIMO Valter Giovanni SEU Manuela SICCARDI Walter Giuseppe SICILIANO Vincenzo SIGNORETTA Maurizio SIRAGUSA Gaetana SIRAGUSA Vincenzo SIVIERO Damiano SIVIERO Lino SOARES PINTO Lourdes Maria SOBRERO Franco SOI Fabio SOJ Paolo SOLERO Gian Carlo SONCIN Sandro SORGENTE Francesco SORO Antonio SPADA Fabio SPADA Giovanni SPAGNOLI Fabio SPAGNOLO Stefano SPAVARA Santi SPECCHIO Maria SPINELLI Giuseppe SPIONE Savino STILO Raffaela STIVALA Vincenzo STRATICA Cristinel SUNSERI Alessandro T TAGLIANETTI Nicola TALAMO Elisa TALARICO Alfonso TAMMARO Davide TARANTINO Giovanni TARANTINO Pasquale TESIO Andrea TESSE Domenico TIRANTI Massimo TIRONE Paola TISONE Matteo TOMASA Renato TONDO Flavio Edoardo TOS Michele TRAFICANTE Gianluca TRAMONTANO Aniello TRANI Michele TREDICI Laura TREGNAGO Roberto TUCCI Savino U V UGETTI Davide VAI Davide VAJ Alberto VALENTI Maurizio VALESIO Roberto VALIANTE Giuseppina VALTORTA Vittorio VARGIU Paolo VELLANO Pierpaolo VENERA Giulio VENTURI Davide VENTURINO Salvatore VERZICCO Andrea VESA Marius Felician VEZZA' Stefania VIARENGO Andrea VICI Maria Lina VISCARDI Maria Teresa VISETTI Massimo VITTORIOSO Francesco VOLGARINO Michele VOLPE Liborio VURRO Savino Z ZANCANARO Roberto ZANNINO Franca ZANOLINI Fabrizio ZANOVELLO Massimo ZAPPATERRA Daniela ZOCCO Sarah ZOLA Mario ZUCCARELLO Francesco DISTINTIVO IN ORO (50 donazioni) A ABATE Francesco ABRATE Elio ABRATE Ivano ACTIS GROSSO Ferruccio AIELLO Laura ALBANESE Luigi ALBERTIN Massimo ANDRIOTTA Matteo ARAMU Ignazio AUDISIO Elisa AUGELLO Calogero B BALDASSARRE BALZANETTI Cesare BALDUCCI Giuseppe BALOCCO Marinella BARBERIS Carlo BARBIERATO Gabriele BARDELLA Virginio BAROSSO Laura BARP Giorgio BASILE Donato BASSO Marco BATTISTI Walter BAUDUCCO Giuseppe BELLAZZO Federico BELLINI Edoardo BELLINI Riccardo BELMONTE Paola BELTRAMI Enrico BENINATI Maurizio BERGO Marina BERNARDINELLO Roberta BERRA Ermes BERRINO Alberto BERTAGGIA Giuseppe BISI Giorgio BOCCAFOGLI Giovanni BOCHICCHIO DE MARIA Mario BOLLA Alessandro BONFANTE Roberto BORGNA Alessandro BORGOGNO Daria Maria BOSCO Arcangelo BOTTA Tiziano BRAIDA Mauro BRANDOLESE Letizia BRIGANDI' Valter BRUNA Roberto BUZZI Mario BUZZONI Davide C CAFFARO Silvio CALOIARO Sara CAMBIO Aniello CAMOSSO Teresa Sebastiana CANAVESIO Bartolomeo CANDELA Leonardo CANNOVALE PALERMO Oreste CANTERO BARBA Juana CANZONERI Antonino CAPALDO Mauro Salvatore CAPOZZI Carlo CAPRA Flavia CARANDO Alessandro CARBONE Carmelo CARBONE Michele CARBONI Fausto CARDENIA Sabino CARDUCCI Nicola CARELLA Fabrizio CARUSO Nicolo' CASANO Vito CASANOVA Paolo CASELLA Sergio CASORELLI Lorenzo CASSARDO Alberto Claudio CASTELLI Franco CASTIGLIONI Donato CATARINELLA Donato CAVALLOTTO Domenico CECCON Massimo CERBONE Ciro CHIARELLI Stefania CIANALINO Claudio CIMITAN Silvano CIRNIGLIARO Antonino CLEMENTE Francesco COLOMBANO Giovanni CONCU Sergio CONDONESE Patrizia CONSIGLIATI Davide CONTE Alessandro CONTE Gian Giuseppe CORAGLIA Fabrizio CORGNIER Andrea CORONA Pierluigi COSIMATO Ezio COSTA Monica COSTA Roberta CRESTA Alberto CRITELLI Salvatore CRIVELLARO Adriano CUGNO FLIS Bruna CURTI Cinzia D D'AGOSTINO Maurizio DAL VECCHIO Massimo D'AMBROSIO Maria DAMETTO Tecla Maria D'ARIES Cosimo D'AVENIA Maria Vincenza DE PADOVA Maria Concepita DELL'UTRI Roberto DEMASI Salvatore DI BELLA Santo DI CERTO Enzo DI CHIARA Gaetano DI CORATO Giuseppe 13 Avisini benemeriti DI DEDDA Alessandro DI DOMENICO Maria Filomena DI GIOIA Gian Luca DI MARCO Gian Nicola DI MAURO Giuseppe DI MEO Elisa DILILLO Angelo DIMARZIO Giuseppe DISANTO Francesco GIOIOSO Andrea GIRO' Luca GOLZIO Massimo GRASSO Ivan GRECO Francesco GRILLI Antonio GRILLO Ovidio Mario GRILLO Renzo GRIZZAFFI Stefano EANDI Paola ESPOSITO Silvestro ESPOSITO Umberto EUSEBI Cristiano IACONO Vincenzo INCORVAIA Maria INGRAO Calogero IULIANO Manfredi IUNGO Biagio IVOL Giorgio E F FACCIO Placido FALCONE Maurizio FALZETTA Giuseppe FANAN Ruggero FAORO Roberto FASANO Vito FAVARO Sergio FAZIO Paolo FERRARA Bianca FERRARESE Luisa Anna FERRARESE Mansueto FERRARIN Marco FERRARO Roberto FERRERO Francesco FERRERO Walter FIERRO Antonio FIORE Giampiero FIORENTINI Federica FONTANA Giuseppe FRACCONE Filippo FRANCESCA Isabella FRANCO Diego FRIOLO Valeria FRONTERA Dario FURIA Domenico G GADALETA Francesco GAGLIASSO Renato GALLONE Giuseppe GALLOTTI Maurizio GANADU Giancarlo GARRONE Guido GAUDINO Roberto GHIBAUDI Franco GIACCHERO Giovanni GIACCONE Mauro GIACOMELLO Luca GIA GIANNONE Viviana GIA GIARDINAZZO Giuseppe GIG GIGLIOLI Enrico I L LA SPINA Salvatore LA TERRA POIDOMANI Rosario LA VELLA Lucio LABARBUTA Pasquale LAGUZZI Eugenio LAIACONA Gaetano LAMORTE Claudia LAMPIS Marisa LANDOLFI Antonio LATTANZIO Massimo LAURICELLA Ferdinando LAVARINO Gabriele LAZZARI Saverio LEMBO Michele LEPORE Umberto LERCARA Eugenio LEVATO Salvatore LIBERTINI Cristian LIOTTA Isabella LIZZI Vittorio LO SCHIAVO Emilia Maria LOFINO Antonio LUNARDI Patrizio M MACCIONE Amelia MAFFEI Renato MAIO Emilio MAIORANO Francesco MANUELLO Francesco MARANO Luca MARCHINI Ilio Renato MARCHIORO Marco MARCUCCI Mauro MARIETTA ODONE Giovanni MARTINA Piero Domenico MARUCCO Pietro MASTELLOTTO Fabio MATRELLA Luigi MAZZALI Lido MAZZEO Francesco MELLANO Mauro MENICHETTI Giancarlo MEREU Rocco MERICO Alessandro MILANO Daniela MOLLO Sergio MONDINO Elena MONTALTO MONELLA Assunta MONTUORO Giorgio MOSCA Ugo MOSCANO Gaetano MUGNAI Carlo MUOLLO Giovanni N NAPOLITANO Simone NAVA Luca NETTI Lorenzo NIZZA Silvana NUOVO Francesco O P ORLANDO Lorenzo OVAZZA Diego PACIFICO Angelo PADOLANO Gelsomino PADUANO Pietro PANAIA Luigi PANDISCIA Gerardo PANNIELLO Giuseppe PANTONE Francesco PARISI Orazio PARISI Roberto Osvaldo PASSAROTTO Diego Enrique PAVAN Ivan PELISSERO Cesare PERETTI Franco PERGA Lorenzo PERNA Antonio PERNO Giovanni PEVERATI Roberto PEYROT Rossana PEZZOTTI Franco PEZZUTO Stefania PICCO Carmen PILOLLA Guglielmo PISTONE Giuseppe POLI Diego POMERO Paolo PONZETTA Vito POPULIN Roberto PREMUTATI Calogero PRETEROTI Giuseppe PRUNEDDU Battista PULVIRENTI Alfio Roberto PUTTO Maurizio Q R QUARELLO Fabrizio RAMUNDO Massimo RANDAZZO Enzo RANIOLO Giovanni RENATI Giuseppe Mario RENDINA Luigi RESTANI Marco RICCIARDI Giuseppe RICCIARDO Giampiero RICCOBONO Giacinto RISMONDO Emanuela RIVETTI Daniela RIZZO Antonio ROBALDO Maurizio ROLIH Mauro ROSINA Riccardo ROSSETTI Bruno Pier Luigi ROSSETTI Claudio RUGGIERI Vincenzo RUSSO Ruggero RUVA Vincenzo S SAFFIRIO Marco SALAROGLIO Giovanni SALIERNO Giuseppe SALMIN Fabio SAMPIERI Maurizio SANTAGATA Antonietta SANTAMARIA Giovanni Battista SANTANGELO Manuelo Cristiano SANTO Enrico SARSANO Francesco SCANFERLA Giancarlo SCHERILLO Alessandro SCHICCHI Gianluigi SCHIFANO Pietro SCIDA' Annaliese SCIOSCIA Fabio SERRAJOTTO Bruno SIBILLE Amato SICCARDI Carlo Pierdomenico SILIPIGNI Pietro SIMO' Maria Del Carmen SINOPOLI Fabio SONCO Andrea SORCE Barbara SORRENTI Antonio SORRENTINO Ippolito SPADAVECCHIA Angelo SPADEA Gregorio SPECCHIO Nicola SPINA Massimo SPISSO Francesco STELLA Domenica STRANI Guido STREGAPEDE Michele STRIANO Ennio T TANGREDI Massimo TAVERNI Christian TERLIZZI Concetta TERMINI Vincenzo Riccardo TERZUOLO Marco TESSITORE Laura TIBALDI Daniela TIMPANARO Salvatore TORRINI Massimo TRAVAGLIO Gian Piero TROVERO Giuseppe TROVO' Romano Edoardo TUNINETTI Franco TURAGLIO Davide TURLIONE Canio U V ULLIO Roberto UNALI Silvana UZZI Ubaldo VALLARINI Umberto VALLESE Ivano VASSILLI Rossella VENESIA Roberto VIARENGO Silvia VISCA Marco VOLPE Francesco Z ZANINI Adriano ZAPPAVIGNA Antonio ZAPPAVIGNA Gianmarco ZARAMELLA Romeo ZARRELLA Roberto ZEDDA Pierfranco ZEMIDE Sabrina ZENETTINI Adelaide ZUCCOTTI Roberto DISTINTIVO D’ORO CON RUBINO (75 donazioni) A ACELLA Vincenzo ALESSANDRIA Marco AL ALGARVIA Renato AP APPELLA Lino Gianni ARDUCA Vincenza B BAJ Marco BASILICATA Franco BATTISTA Lucia BERGESIO Claudio BERNASCONE Giovanni BERTACIN Rosa Giuseppina BERTINETTI Mauro BEVILACQUA Antonio BIANCHINI Monica BIANCHINI Raffaella BIGLIETTI Maria Rosa BISEGNA Santino BONGIOVANNI Anna Maria BOSCOLO Fabrizio C 14 CAFFI Enrico CAPPIO Alberto CAPPIO Giuseppe CARRETTA Salvatore CATAPANO Antonio CAVALLERA Claudio CAZZULINI Antonio CHICCO Fabrizio COLAPINTO Michele COLBASSI Silvio CONTIN Massimo CORAGLIA Mario COSTARELLA Giuseppe COTRONEO Francesco CUNIBERTO Giuseppe D DAGHINO Giovanni D'ANGELO Paolo DE MARCHI Fabio DE NIGRIS Sergio DEIAS Filippo D'ELIA Mario DI GANGI Antonino DI GESU' Andrea DIFILIPPO Pietro DONATO Giuseppe DURBANO Battista F FALLETTI Flavio FERRERO Enrico Maria FRAMBATI Fabio FULCHERI Giorgio FULCINITI Mario G GALVAGNO Giovanni GAMBA Francesco GANCI Michele GATTO Mariarosa GENOVESIO Vilma Maria Luisa GERMANO Marco GIAMPAOLO Massimo GORGERINO Giuseppe GUGLIELMINOTTI Roberto Maria L LA ROSA Claudio LANDE Angelo LASAPONARA Guido LEONARDI Salvatore LEONE Marco LODI Archimede LOMBARDO Giovanni Silvio M MACALUSO Gloria MADONIA Gandolfo MALERBA Pietro MALVA Alberto MANA Antonio MANCINO Antonio MAPELLI Giorgio MARCHESE Paolo MARCHISIO Rosa Vittoria MARCODINI Giuseppe MARENGO Valerio MARGIOTTA Vincenzo MARI Antonio MARTINACCI Marco MAZZA Franco MAZZA Giuseppe MAZZUCCO Laura MERANTE Marco MIGNACCO Luciano MOCCIARO Luciano MORELLI Germano MORGUTTI Gisella MORO Claudio MORSELLI Bruno MURAZZANO Claudio N O P NOVARA Giuseppe NOVO Corrado OLIVO Roberto ORLANDO Giuseppe Ciro PALLADINO Francesco PANETTA Aldo PAROLA Renzo PINELLI Giuseppe PIRAS Alessandro POCATERRA Leonello PONZETTO Angelo PONZIN Germano POSELLA Gianpaolo PULEJO Giovanna Q R QUARTUCCI Antonio RAVIZZA Roberto REGALDO Patrizia RENIS Paolo RIVA Piero RIZZOTTO Maurizio ROLFO Marco ROSSI Marco ROSSI Massimiliano ROSTAGNO Cinzia RULLO Salvatore S SAITO Andreina SALAMON Simone SANGUINETTI Massimo SBOARINA Daniele SCAGLIA Ester SCIAUDONE Maria Giovanna STACCHINO Marco STIRONE Riccardo STRIPPOLI Roberto SUCATO Salvatore T TAMPONE Enrico TARALLO Antonio TREVISANI Giuseppe V Z VALSANIA Mauro ZANNELLA Antonia ZAPPETTI Demetrio Fedele Avisini benemeriti DISTINTIVO D’ORO CON SMERALDO (100 T donazioni) AIMONE Giorgio BARRA Piero BERNARDI Fulvio Riccardo BERTERO Sergio BOERIS Maurizio BONFIGLIOLI Paolo BOVONE Rosella CANEVARO Fulvio CAROBBI Claudio CECCARELLI Lucio CONSOLI Massimo COZZOLINO Roberta D'AGOSTINO Antonio D'AURIA Vito DE LUCA Gregorio DEMICHELIS Giorgio DUSIO Aldo FERRARI Euro FOLLO Erminio GALLO Carlo GIUSTINI Alberto GONELLA Luigi GRANATO Antonio GRILLI Mauro LAPENNA Franco LAROSA Valentino LAVECCHIA Sebastiano LUSSO Giovanni MAGNANI Silvio Giovanni Carlo MENEGHINI Marco Roberto Ledo MINCIULLO Ninetta MONTICONE Luca MONTIN Umberto PILLAI Daniela PISACANE Ciro POZZI Enrico RICCI Elena RINAUDO Alfredo ROMAGNOLO Paolo SOLLAZZO Giovanni TAVANO Carlo ULCIGRAI Fulvia VARETTO Renato VERLUCCA FRISAGLIA Elio DISTINTIVO D’ORO CON DIAMANTE (120 donazioni) BELLUCCI Fulvio BOLLARINO Giorgio CANNONITO Davide CHICCO Roberto COMINO Mauro DI MARCO Felice LOMBARDI Achille Piero MELCHIONI Marco MENUSAN Alberto RICCA Claudio ROCCHIETTI Mario SALAMON Manuel ZAMIRI Carlo ZANGIROLAMI Silvano COMMEMORAZIONE DEFUNTI L’Avis torinese ricorderà tutti i donatori defunti dal 1°novembre 2014 ed in particolare quelli di cui è venuta a conoscenza, con due cerimonie presso il Cimitero Monumentale alle ore 8.30 ed al Cimitero Parco alle ore 10.30 con la deposizione di una corona DEFUNTI DAL 1° NOVEMBRE 2014 Arini Pietro, Bernini Settimio, Carosso Sergio, Cisterna Umberto, Colasante Renato, Colombo Ugo, Daldosso Vincenzo, Falciola Carlo, Fontana Oscar, Novara Carla, Rossi Mauro, Rossotti Renzo, Trucco Anselmo, Valenti Olindo A tutte le famiglie dei donatori scomparsi le più sentite condoglianze 15 Vita associativa A cura di Carmi Terzulli CALCIO A 5 FEMMINILE GiveMe5 Avis!!! Una squadra davvero sportiva GIRONE UNICO D.N.C. Dorian Gray Pub Elektrikdream G. S. Castello GM5 Avis Torino Gypsy Team Juve Femminile Khorakhanè Kick Off Calcio a 5 Femminile Maggica FC May Day New Team Torino Politecnico Team Rin Tin Team Scarsenal 16 F inisce in bellezza la stagione 2014-15 per le GiveMe5 Avis Torino che organizzano il primo torneo calcio a 5 femminile “Avis & Telefono Rosa” tenutosi domenica 12 luglio presso il campo di Villa Glicini, durante il quale cinque squadre si sono incontrate all’insegna del fair play e del divertimento con tanto sport, musica e festeggiamenti. Hanno preso parte alla giornata anche alcuni volontari, amici, parenti e spettatori. E’ stato allestito un punto informativo a disposizione di chiunque volesse conoscere meglio le iniziative, dove sono state fornite indicazioni riguardanti l’operato delle associazioni oltre ad aver ottenuto diverse promesse di donazione. A gara finita le GiveMe5 Avis si sono classificate terze con ben tre incontri vinti e una sola sconfitta contro la prima classificata. Ogni squadra partecipante è stata premiata con trofei, premi e sorprese. Il bilancio annuale è molto positivo. Giunta alla fine del campionato invernale CUS la squadra si classifica prima a pari merito nel girone bronzo e non ottiene la coppa solo per differenza reti ma questo traguardo rappresenta ben più di una vittoria per un team che fino a qualche mese prima non aveva neanche la possibilità di permettersi gli spazi per un allenamento settimanale. Durante la Summer Cup non si raggiungono le fasi finali ma si possono notare importanti miglioramenti da un punto di vista tecnico nell’affrontare società di livello superiore. Questa squadra integerrima esce da due campionati senza ammonizioni ma con moltissime amicizie. Elenchiamo solo alcuni dei messaggi ricevuti in questi mesi: Francesca - CusCus “Siamo troppo contente di aver giocato con voi, siete davvero un esempio di sportività e simpatia oltre che bravissime in campo!” Silvia - Embé “Grazie per la bella serata di ieri, mitiche, siete una bella squadra. Organizziamo presto un’altra partita divertente!” Silvia - CusCus “Ce ne fossero di squadre come voi che si interessano per un infortunio delle avversarie!!” Deborah - Juve Femminile “Con le ragazze dell’Avis Torino ci siamo trovate bene sin da subito, è una squadra a dir poco fantastica! Persone umili, serie e molto disponibili. Noi non possiamo fare altro che un grande applauso e augurar loro un grosso in bocca al lupo per i progetti futuri. Ci farà sicuramente piacere continuare a giocare e allo stesso tempo divertirci con loro perché abbiamo una stessa passione nel cuore.. il calcio.” Giulia - Cus Cus “Questa è una squadra collaborativa in cui si sente il vero spirito sportivo!” Gli ottimi rapporti instaurati durante l’anno e la nota correttezza in campo ci hanno permesso di organizzare molte amichevoli. Alla fine ci sono stati talmente tanti piacevolissimi impegni (23 partite ufficiali, 11 amichevoli e 2 tornei) che è stato necessario lavare le divise di notte e asciugarle col phon per assicurarci di averle pronte per il giorno successivo! Giunti alla conclusione di questo splendido anno ci troviamo di fronte una squadra decisamente cresciuta e unita tanto da non separarsi neanche al di fuori degli impegni sportivi. Cogliamo l’occasione per dare il benvenuto alle nostre nuove iscritte, Francesca Ranaldi e Giorgia Dalla, che hanno abbracciato il progetto con la confidenza di un’amicizia già rodata. Il team rosso-bianco, come ultimo appuntamento prima delle vacanze estive, ha preso parte al torneo 24h di Saint Christophe (Aosta) dove ha affrontato una quarantina di squadre miste. Mister Cento, da buon portiere, ha giocato tra i pali. Il proposito è stato quello di divertirsi e portare sempre alto il vessillo Avis, anche in trasferta. Vita associativa Prossimo obiettivo sarà l’iscrizione per il nuovo campionato invernale del CUS e successivamente per quello estivo. Quest’anno si parte con una marcia in più e con la voglia di migliorare ancora. Per settembre sono previsti sia la preparazione atletica che il ritiro di squadra e per quest’ultimo punto un grazie speciale va a Sara Fey per la sua immensa generosità. Come sogno nel cassetto resta quello di formare tra le giocatrici più veterane una figura che possa un domani allenare una squadra di piccole calciatrici. La rete di collaborazioni e amicizie si espande anche all’interno dell’Avis stessa. Il 23 maggio la squadra ha partecipato come rappresentanza e tifoseria al torneo maschile a 8 e il 20 giugno ha trascorso una piacevolissima giornata con il Gruppo Giovani Avis per il concerto di Tiziano Ferro, noto testimonial della associazione, durante la quale diverse sono state le promesse di donazione raccolte tra il pubblico e notevole il coinvolgi- mento e l’interesse dei giovani spettatori. Per questo anno di sport e solidarietà ringraziamo il presidente Graziano Cestino in quanto primo supporter e amico carissimo, Matteo “Cento” Centonze che dagli albori ha investito impegno e passione per allenare la squadra, Lella Menzio presidente di Telefono Rosa che fin dall’inizio ha appoggiato il nostro sogno, Fabio “Digro” Digrottole sempre pronto a stupirci con i bellissimi premi Zeus per i tornei. Inoltre Walter che da Villa Glicini ci sopporta ogni settimana nella infinita attesa per le nostre docce post-allenamento, Gianni che al CUS di via Panetti ci ha sempre riservato molta gentilezza oltre alla pazienza, Fulvio Marchetti per Cepim che, oltre alla disponibilità per il prossimo torneo e all’amicizia dimostrataci, è diventato il nostro coach tecnico. Queste sono solo alcune figure in una marea di amici e conoscenti che in qualche modo hanno contribuito alla crescita e al mantenimento di questo progetto per noi tanto importante. Salutiamo Martina Colli che ha subito un fastidioso infortunio e purtroppo dovrà star ferma per la prossima stagione ma che ha regalato molte reti e sorrisi alla nostra squadra nell’arco di tutto l’anno passato insieme. Il ringraziamento più importante va a tutti coloro che dall’Avis ci hanno sostenute e continuano a farlo. A loro mandiamo un forte abbraccio e dedichiamo ogni singola vittoria, promettendo di contraccambiare sempre la loro fiducia con impegno e disponibilità, perché senza la loro generosa stima sarebbero state davvero poche le possibilità di nutrire la nostra passione in maniera così completa. Tante le promesse e gli impregni già in calendario per la prossima stagione, a partire dalla collaborazione con Cepim per un torneo con grigliata finale che si terrà domenica 13 settembre AUTOEMOTECA A PORTA NUOVA È presente solo il venerdì mattina. Per maggiori informazioni contatta le segreterie presso la polisportiva River Mosso dove è prevista la partecipazione di una decina di squadre. L’intero incasso degli ingressi e della cena verrà devoluto al Centro persone down. Sono invitati tutti gli spettatori che abbiano voglia di passare una giornata piena di sport, divertimento e solidarietà. di Torino 011.61.33.41 e Pianezza 011.96.61.668 17 Vita associativa Silvio Antonini Antonio Barbolini Mattia Borio Primo Borio Mario Canavesio Romano Cavecchi Gianpiero Colombano Giuseppe Comin Franco La Monaco Antonio Massocco Vincenzo Meduri Bruno Montaldo Chiaffredo Pagliano Lorenzo Rossi Mario Rossi Roberto Tesi Sergio Toscano Giovanni Borgogno Avis Gruppo Bocce M aggio , giugno e luglio sono i mesi nei quali il Gruppo Bocce ha i suoi risultati migliori: dal 22 al 25 maggio, al torneo di Loano siamo riusciti a ripeterci nuovamente per il secondo anno consecutivo: primi classificati come società, secondo posto con quadretta e coppia , quarto posto con la terna. Sempre a giugno ci siamo classificati per il campionato italiano di società e a luglio abbiamo vinto il nostro girone qualificandoci per la pole finale che giocheremo a settembre nella bocciofila di Beinasco. L’assessore allo Sport e Tempo Libero Stefano Gallo, premia per il 3° posto nella gara delle circoscrizioni I giocatori Avis con la coppa del 1° posto Delegazione Avis a Lo Loano Ci siamo qualificati anche nel campionato italiano individuale, coppie e quadretta , anche se le finali si diputeranno in autunno. Infine, ma non ultimo come importanza, ci siamo qualificati terzi nella gara di bocce che il Comune di Torino nell'ambito di Torino 2015 Capitale Europea dello sport ha organizzato fra le Circoscizioni. Mercoledì 25 luglio in Piazza Solferino con una bella manifestazione siamo stati premiati con una magnifica esposizione delle maglie Avis. Questa rimane la nostra missione, voglio ringraziare tutti da parte del Gruppo e di Avis Comunale e mio personale. Inoltre elenco i nomi di tutti quelli che hanno in modo determinante partecipato a realizzare questa magnifica performance. 18 A cura di Desidero ringraziare calorosamente l'Ing. Luciano Bauducco, donatore Avis, che con spirito avisino, gratuitamente, ci ha creato le condizioni e consegnato la relazione tecnica che certifica la sicurezza dei manufatti della sede di Via Palatucci 22/A, certificazione richiesta dall'uffi- cio Tecnico del Comune, indispensabile per il rinnovo della riassegnazione della bocciofila. Vita associativa ORGANIZZA VISITA ALL'EXPO PER IL Il gruppo Avis Fiat in collaborazione con Avis Torino ULTIMI POSTI DISPONIBILI Costo riservato 47 euro 18 w w w. a v i s t o r i n o . i t settembre 2015 Iscrizioni presso le segreterie Avis di Torino e Pianezza fino ad esaurimento posti Partenza ore 7,30 porta 5 Corso Agnelli TORINO SOTTERRANEA comprensivo di ingresso e viaggio pranzo libero Venerdì 30 ottobre ore 20,30 Piazza Vittorio Veneto 5 I visitatori sono pregati di presentarsi 15 minuti prima dell’orario Prezzo riservato ai donatori Avis 23 euro Prenotazione entro il 20 ottobre salvo esaurimento posti via Dora Riparia VIA PIAVE, 54 Si prega di seguire la segnaletica. Ringraziamo per la collaborazione via Ivr ea a vi L’ingresso di via Torino 19 non è più utilizzato dall’Avis. Per donazioni, esami, visite e informazioni si accede da via Stresa ve Pia via Dal 1° agosto è stato aperto IL NUOVO INGRESSO dell’Unità di Raccolta a Pianezza. SP 17 8 PIANEZZA Pi av e via via Torino Co lleg no 19 Chirurgia estetica La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Il Botox è il nome commerciale maggiormente conosciuto della preparazione farmacologica che utilizza quale principio attivo questa tossina A cura di Alberto Pezzini Estetica significa innanzitutto benessere R ingiovanire si può, anche alla vigilia della partenza per il mare. “Oggi i pazienti ricercano trattamenti e procedure sempre meno invasive e con poca convalescenza, con un risultato naturale e rispettoso della singola identità - dice Alessandro Casadei, tesoriere di AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Este- minciare dall’assunzione di nutraceutici (alimenti con una funzione benefica per la salute) e dall’uso di cosmeceutici (l’unione tra un cosmetico e un prodotto farmaceutico) per migliorare non solo la guarigione, ma per raggiungere un reale stato di benessere». Oggi si fa un gran parlare anche dei fili riassorbibili per il riposizionamento dei volumi facciali con metodiche all’avanguardia. Prima Dopo tica - www.aicpe.org). Non bisogna dimenticare, tuttavia, che i trattamenti mini invasivi danno risultati temporanei, soddisfacenti solo in caso di invecchiamento non troppo accentuato. Per risultati definitivi e naturali, l’unica soluzione valida resta il bisturi che però prevede tempi di recupero piuttosto lunghi e che vanno quindi programmati con anticipo”. Per questo motivo può risultare interessante non limitarsi soltanto ai trattamenti di bellezza tout court, ma è necessario allargare il raggio d’azione “estetico” a tutto ciò che possa migliorare il benessere di una persona, e di conseguenza il suo aspetto, a coPrima 20 Una procedura a carattere ambulatoriale nella quale si usano poche gocce di anestesia locale, che possono essere eseguite evitando l’esposizione diretta e prolungata al sole per 48 ore. E’ contrario ai fili riassorbibili il Dr. Alessandro Modolo, odontoiatra in Sanremo dal 1994. Laureato in odontoiatria e medicina a Genova nel 1994 pratica la professione nelle sue varie specialità con particolare riguardo alla chirurg i a implantare e alla realizzazione di protesi estetiche. L'armonia delle riabilitazioni estetiche spesso è adiuvata dalla cura nel trattamento dei tessuti periorali utilizzando fillers a base di acido ialuronico e agarosio, sostiene. “Gli unici sistemi di riempimento utilizzati nella mia pratica clinica sono i fillers a base di acido ialuronico, sostanza completamente riassorbibile nell'arco di 6/9 mesi. Notevole il vantaggio di poter ritornare allo stato iniziale senza conseguenze definitive. Nello stesso tempo il riempimento sarà sempre e comunque delicato, piacevole e mai deturpato. La facilità di inserimento del materiale rende la tecnica decisamente appetibile per i colleghi alle prime armi e sicuramente ben tollerata dai pazienti, considerata infatti un intervento scarsamente traumatico. Le zone che si possono riempire con i fillers sono il corpo e il contorno delle labbra, oltre il vermiglio (mantenendo le proporzioni auree fra superiore ed inferiore), poi le rughe attorno all’angolo delle labbra, il solco nasolabiale, le rughe attorno all’angolo esterno dell’occhio e quelle di espressione frontali. La tecnica del filo resta per me poco utilizzata. E’ una tecnica molto particolare che - secondo me - mal si adatta soprattutto ad essere impiegata in zone caratterizzate da solchi profondi. Personalmente io non la adopero”. Dopo Chirurgia estetica Va detto per amore del vero che l’acido ialuronico è un polisaccaride naturale presente in tutti i tessuti umani la cui completa assenza di antigenicità ed immunogenicità lo rendono uno dei prodotti più utilizzati in diversi settori della medicina. L'effetto riempitivo delle rughe e l'estrema naturalità dell'impianto deriva dalle caratteristiche fisiche e molecolari del prodotto, in quanto l’acido ialuronico consente di mantenere cor- retta l'idratazione della pelle grazie alla sua molecola compatibile con un numero notevole di altre molecole d'acqua. I due tipi di acido ialuronico, presenti attualmente sono uno di derivazione aviaria dalle creste di gallo e il secondo di derivazione batterica. E’ un filler biologico che tende quindi a riassorbirsi, la cui permanenza nel derma è limitata in media a 3-4 mesi. Perciò, forse il consiglio migliore – se proprio bisogna combattere l’invecchiamento – è quello di usare una sostanza che il nostro metabolismo riconosce grazie ad un incontro “molecolare”. Buon sole e buon mare a tutti. Dopo Prima NUOVA SCOPERTA SCIENTIFICA Il botulino fa ringiovanire la pelle «Una novità che rivoluzionerà il mondo della medicina estetica» Ricerca clinica canadese apre una nuova prospettiva per la tossina botulinica: se iniettata nella cute, e non nel muscolo come già avviene, stimolerebbe la produzione di collagene con effetti potenzialmente sorprendenti. L’Associazione italiana Terapia Estetica Botulino (Aiteb): «Un passo in avanti che potrebbe aprire altri campi di utilizzo». Il botulino ringiovanisce la pelle. Si tratta di un effetto antiaging potenzialmente superiore a quello delle tecniche di medicina estetica conosciute e già in uso», afferma Maurizio Benci, consigliere e socio fondatore dell’Associazione italiana Terapia Estetica Botulino - Aiteb. «Questo è il primo studio clinico sull’uso intracutaneo della tossina botulinica che conferma quanto era già stato rilevato in alcune ricerche in vitro. Ovvero: gli effetti positivi della tossina botulinica sui fibroblasti cutanei, in termini di rigenerazione cellulare e produzione di collagene, quindi di ringiovanimento. Andranno fatti ulteriori approfondimenti, ma si tratta di una rivoluzione che apre molti altri ambiti di applicazione del botulino in medicina». Lo studio, condotto da due medici canadesi e pubblicato recentemente sul Jama Facial Plastic Surgery dell’American Medical Association, ha preso in considerazione un campione di 43 donne con un’età media di circa 52 anni che non si erano mai prima di allora sottoposte a un trattamento con botulino e che presentavano delle leggere rughe nella zona perioculare. Le donne sono quindi state trattate con la tossina botulinica per via intracutanea: la loro condizione è stata valutata per un periodo di quattro mesi per quanto riguarda gli effetti sulla cute. Per tutto il periodo i medici hanno valutato con sofisticate apparecchiature l’elasticità e la resistenza della pelle arrivando alla conclusione che tutti i pazienti presentavano un sensibile miglioramento dei valori. Queste variazioni sono state ritenute non conducibili all’infiammazione dettata dalla semplice puntura, ma agli effetti della tossina. «Questo studio fornisce prove che la tossina botulinica migliora le proprietà biomeccaniche della pelle stimolando la formazione di collagene e riattivando così un processo di ringiovanimento», aggiunge Benci. Il nuovo utilizzo non andrebbe né a sovrapporsi né a sostituire l’uso tradizionale e conosciuto della tossina botulinica sui muscoli della mimica facciale. Anzi. «Si affiancherebbe», precisa il consigliere di Aiteb. «L’attività del botulino sui muscoli della mimica facciale per contrastare le rughe verrebbe arricchita dall’attività intracutanea per migliorare le qualità biomeccaniche della cute. Le due azioni potrebbero essere sinergiche in un trattamento complessivo. Andranno sicuramente fatti ulteriori studi ed ulteriori approfondimenti, ma c’è un dato concreto: la tossina botulinica resta un farmaco dai comprovati livelli di sicurezza, dalle grandi potenzialità e di grande interesse per il mondo medico, non solo quello estetico». 21 Informatica Renato Lecca I nativi digitali F 1985 Macintosh XL Processore LISA, 1mb di RAM, disco 400k 1993 Windows NT 3.1 Prima versione a 32 bit A cura di orse non tutti sanno che i primissimi nativi digitali nascono con la diffusione di massa dei PC a interfaccia grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1993 (Windows). Il nativo digitale cresce in una società multischermo e considera le tecnologie come un elemento naturale, fin troppo, non provando alcun disagio nel manipolarle e interagire con esse a differenza di coloro che sono nati nell’età analogica. Attualmente l'espressione nativi digitali identifica quella generazione che è nata e cresciuta insieme a in- Google 1985 Scettici della net generation ternet al quale è sempre connessa ed i cui elementi costitutivi sono gli smartphone, i tablet e i servizi on-line. Per tutti coloro che, invece, sono nati prima dell’avvento delle tecnologie digitali, si utilizza l'espressione immigrato digitale (digital immigrant). Si applica ad una persona che è cresciuta prima delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura è invece quella del tardivo digitale, una persona cresciuta senza tecnologia e che la guarda tutt'oggi con diffidenza. Tablet Nativi digitali Tardivo digitale Copia e incolla Immigrato digitale Motore di ricerca Windows Sistemi operativi a finestre PC a interfaccia grafica Computer Internet 1993 Smartphone Web On-line 22 Una delle differenziazioni tra questi soggetti è il diverso approccio mentale che hanno verso le nuove tecnologie: ad esempio un nativo digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica (senza specificarne la tipologia tecnologica) mentre un immigrato digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica digitale, in contrapposizione alla macchina fotografica con pellicola chimica utilizzata in precedenza. I sociologi soc stanno discutendo delle implicazioni implica sociologiche di questa situazione situazio che si è venuta a creare per le nuove nuov generazioni. Non tutti sono d'accordo d'accord con questa terminologia e con le ipotesi i soggiacenti. Per esempio non tutti concordano sul fatto che i bambini bambi ed i giovani (che sono per la loro età nativi digitali) abbiano una maggior maggio dimestichezza con la tecnologia a differenza degli adulti che sarebbero più maldestri. I sociologi hanno dimostrato dimo che i nativi digitali passano molte m più ore degli altri davanti alle nuove nuo tecnologie e questo potrebbe avere ave conseguenze negative sul loro apprendimento. ap Si deve giustamente ricordare r che l'universo digitale è stato creato c dagli immigrati digitali. In terminologia, ter coloro i quali sono critici ccirca le categorie di "nativi digitali" e "immigrati digitali" vengono chiamati chiama "gli scettici della net generation" ("net (" genskeptic"). Volgendo Volg l’attenzione al web possiamo parlare p di generazione Google. Con questo qu termine vengono definiti i rappresentanti rappr più giovani (nati dopo il 1993) dei nativi digitali, cresciuti in un mondo pervaso dai media digitali di i li e prendono il nome dal motore di ricerca Google entrato in funzione nel 1998. Nel 2007 ricercatrici della British Library di Londra hanno indagato sul tipo di ricerca di informazioni compiuto dagli utenti della biblioteca in relazione all'età sfatando alcuni luoghi comuni su questa generazione: che imparano a usare il computer senza sforzo e per tentativi, che tengono in maggior conto le opinioni dei coetanei piuttosto che dei maestri, che siano esperti nella ricerca di informazioni; a conclusione dello studio le ricercatrici rinominano la generazione: generazione copia e incolla. ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE Comunale Torino INSERTO STACCABILE IL SANGUE, IL FERRO E L’ANEMIA A cura del dott. Roberto Ravera + CONOSCENZA + PREVENZIONE PRIMA PARTE Per noi “Avisini” le parole: sangue, anemia e ferro sono di uso abituale e ricorrono frequentemente in occasione delle visite mediche o nei referti degli esami effettuati; spesso però non riusciamo a capire alcuni termini, indispensabili per definire una corretta interpretazione dei valori e delle eventuali patologie che possono derivare da una loro alterazione. Anemia & Ferro IL SANGUE è costituito da: una complessa soluzione acquosa IL PLASMA Eritrociti o globuli rossi numerosi tipi di CELLULE Leucociti o globuli bianchi Piastrine FRAMMENTI CELLULARI La percentuale della porzione cellulare rispetto al plasma è misurabile dopo centrifugazione ed è nota come: Ematocrito I CAMPIONE DI SANGUE Quando un campione di sangue viene centrifugato, gli elementi che lo compongono si separano. 55% PORZIONE PLASMATICA INSERTO STACCABILE Componenti Funzioni Acqua Solvente Sali: Proteine plasmatiche: Trasportati dal sangue: Sodio, Potassio, Calcio, Cloruro, Bicarbonato Albumina, Fibrinogeno, Immunoglobuline Nutrienti (come glucosio e vitamine) Bilanciamento osmotico, tamponamento del pH, regolazione dei potenziali di membrana Proteine plasmatiche: Albumina, Fibrinogeno, Immunoglobuline Gas respiratori (O2 e CO2 ) Prodotti di scarto del metabolismo Ormoni Calore 45% PORZIONE CELLULARE Componenti Eritrociti Leucociti Piastrine (globuli rossi) (globuli bianchi) (frammenti cellulari) Basofilo Eosinofilo Neutrofilo Numero per µL di sangue 4-6 milioni Funzioni Trasportare ossigeno e diossido di carbonio Linfocita Monocita 4.000-10.000 150.000400.000 Distruggere cellule estranee, produrre anticorpi; ruoli nella risposta allergica Coagulazione sanguigna I GLOBULI ROSSI GLOBU LI Nellʼuomo sono 4.500.000 a 5.000.000 I SS RO (eritrociti) vengono prodotti giornalmente ad un ritmo vertiginoso, circa un trilione al giorno, e vivono mediamente centoventi giorni. Il midollo osseo è la sede deputata nellʼadulto allʼeritropoiesi, cioè al processo di formazione dei globuli rossi. L'eritropoiesi dura complessivamente 4-5 giorni durante i quali avvengono una serie di trasformazioni morfologiche nelle cellule precursori degli eritrociti, che al termine del processo diventeranno appunto i “globuli rossi”. Quando diventano “vecchi”, vengono distrutti nella milza e nel fegato. da per mm3 Nella donna sono 4.000.000 a 5.200.000 da per mm3 II proteica situata allʼinterno dellʼeritrocita, formata da quattro unità di globulina (due catene α e due catene β) che racchiudono ciascuna, in una gabbia di aminoacidi, un gruppo eme contenente ferro. GRUPPO EME INSERTO STACCABILE L'eritropoiesi viene regolata da vari meccanismi di controllo che fanno sì che avvenga una costante immissione in circolo di nuovi elementi maturi che sostituiscano i vecchi globuli rossi distrutti ed eliminati dai macrofagi (cellule “spazzine” del corpo umano). L'eritropoietina (EPO) è uno di questi meccanismi di controllo: essa stimola la produzione di globuli rossi quando c'è carenza di ossigeno (per esempio in alta montagna), è un ormone prodotto negli esseri umani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello. Tra le diverse funzioni, gli eritrociti ne hanno una fondamentale che è quella di alimentare tutto lʼorganismo, assorbendo lʼossigeno dallʼaria inalata nei polmoni per poi distribuirlo in tutto il corpo cedendolo alle cellule e viceversa trasportando ai polmoni lʼanidride carbonica raccolta. Questa fondamentale (per la vita) funzione avviene grazie allʼemoglobina, una particolare struttura Si evidenzia quindi lʼimportanza fondamentale che ha il Ferro nella composizione della struttura dellʼemoglobina, ed è appunto, la diminuzione di questa che noi definiamo col termine di Anemia. Anemia quindi non è sinonimo di diminuzione dei globuli rossi, come spesso si pensa, bensì una diminuzione dell' emoglobina circolante. IL FERRO è, quindi, lʼelemento indispensabile per la formazione dellʼemoglobina; tra lʼaltro è anche il responsabile del colore del sangue: quando l'emoglobina passa negli alveoli polmonari si riempie di ossigeno e si colora di rosso; il colore del sangue varia principalmente in base al grado di ossigenazione, passando da un rosso vivo (sangue arterioso saturo di ossigeno) ad un rosso amaranto, scuro (sangue venoso povero di ossigeno e ricco in CO2). Il ferro è presente nei cibi in due forme: FORMA EME La dotazione marziale cioé la dotazione di ferro, (il nome deriva dal pianeta Marte, che nell'alchimia era associato al ferro) di un essere adulto è di circa 50 mg per kg di peso corporeo per un uomo e di circa 35 mg per la donna, per un totale complessivo che va dai 3 ai 5 grammi. Il fabbisogno giornaliero di ferro varia in base allʼetà e al sesso. FABBISOGNO GIORNALIERO FORMA NON EME Bambini 1-10 anni 7,9 mg Maschi 11-18 anni 12 mg Femmine 11-18 anni Rappresenta il 40% del ferro nella carne, nel pollame e nel pesce, viene assorbito facilmente Costituisce il 60% del ferro contenuto nei tessuti animali e la totalità di quello presente nelle piante (frutta, verdura, semi, noci), è di più difficile assorbimento 12-18 mg Uomo adulto 10 mg Donna adulta (fertile) 18 mg Donna adulta (menopausa) 10 mg Donna in gravidanza 30 mg NB. Il fabbisogno di ferro si riferisce ad una media complessiva sia di prodotti animali che vegetali; il fattore di biodisponibilità è già stato preventivato nella stima fornita dalle linee guida italiane III LE SOSTANZE FONDAMENTALI NECESSARIE AL MIDOLLO PER PRODURRE GLOBULI ROSSI INSERTO STACCABILE Sono le vitamine del gruppo B, la vitamina C, l'acido folico, il rame, il cobalto e il ferro. La mancanza di ferro può portare ad una deficienza tale da determinare un impoverimento di emoglobina nel sangue e l'instaurarsi dell'anemia. Il ferro viene ingerito dal corpo attraverso gli alimenti, di cui i più ricchi sono quelli di origine animale, Alimenti ricchi di ferro Quando si parla di ferro le classiche tabelle nutrizionali, in cui è riportato il contenuto medio del minerale nei vari alimenti, possono ingannare. Ciò che conta, infatti, non è tanto la quantità di ferro assoluta, ma la sua biodisponibilità, cioè la percentuale effettiva che il nostro organismo riesce ad assorbire ed utilizzare. L'esempio classico è quello degli spinaci, alimenti piuttosto ricchi di ferro, ma in cui il prezioso minerale è complessato ad altre sostanze (ossalati) che ne limitano fortemente l'assorbimento. Quindi, prima di chiedersi quali siano gli alimenti più ricchi di ferro, occorrerebbe sapere cosa influenza la biodisponibilità del minerale in un determinato cibo. La presenza di tannini, contenuti in alcuni vegetali, lʼacido fitico, presente in alcune piante (fibre alimentari), lʼacido ossalico, come pure i polifenoli contenuti in alcuni frutti, nel thé, nel caffè ed in alcune spezie presentano unʼazione inibitrice sullʼassorbimento del ferro non emico. Codeste caratteristiche tipiche di alcuni tipi di cucina orientale espongono al rischio di carenza di ferro, come evidenziato da un lavoro scientifico effettuato nel 1991 da alcuni ricercatori indiani. Il ferro in forma eme sfugge a questi processi; ecco perché alcuni specialisti suggeriscono lʼassunzione di carne o di fegato. Anche il latte presenta unʼazione inibitrice sullʼassorbimento del ferro, che si fissa alle proteine di questo alimento: il calcio contenuto nel latte ha unʼazione competitiva nei confronti del ferro, limitandone lʼassorbimento. Infine, anche nei soggetti con diminuita acidità gastrica o che assumono antiacidi lʼassorbimento del ferro è diminuito. come il fegato, la carne in generale ed il pesce, ma si trova anche in buone quantità nei legumi secchi. Nel caso in cui un individuo consumasse poche quantità di questi cibi e quindi andrebbe incontro ad una certa carenza di ferro, esistono in commercio degli integratori che svolgono la stessa funzione del ferro contenuto nei cibi. FATTORI CHE AUMENTANO L’ASSORBIMENTO DEL FERRO Alimenti ricchi di vitamina C ed acido citrico (agrumi) Aminoacidi Riassumendo avremo quindi: FATTORI CHE RIDUCONO L’ASSORBIMENTO DEL FERRO Thé e caffè (tannini) (fosfati) Sostanze contenute negli alimenti vegetali, in modo particolare: cereali integrali* spinaci, legumi* rabarbaro Alcuni farmaci (antibiotici, antiacidi) La presenza di altri minerali: esiste una competizione per l'assorbimento di ferro e zinco; anche un eccesso di calcio (latte) può diminuire il suo assorbimento. Determinate condizioni patologiche (sindromi da malassorbimento, diarrea, ecc.) IN TERMINI QUANTITATIVI Le persone sane assorbono: Lʼintestino è in grado di assorbire: circa il 10% del ferro alimentare tra il 2 e il 10% del ferro fornito dai vegetali (tale percentuale aumenta al 20-30% in condizioni di carenza) (ferro trivalente o non emico) tra il 10 e il 35% di quello contenuto nelle fonti animali (ferro bivalente o emico) IV Aggiungendo una fonte di vitamina C ad un pasto, l'assorbimento del ferro non-eme viene esaltato fino a sei volte, rendendolo così altrettanto valido, se non addirittura migliore, dell'assorbimento del ferro eme. (Hallberg L Bioavailability of dietary iron in man, Annu Rev Nutr 1981;1:123-47). Fortunatamente molte verdure, come i broccoli ed il cavolo cinese, che hanno un elevato contenuto in ferro, contengono anche molta vitamina C, il che rende molto ben assorbibile il ferro in esse contenuto. Anche combinazioni alimentari comuni come legumi e salsa di pomodoro , o tofu alla piastra e broccoli, permettono l'assimilabilità di elevate quantità di ferro. Da gustare A cura di Michele Bonavero Arrigo Frusta e la Bagna Càuda C ontinuando nel ricordo di Arrigo Frusta, al secolo Augusto Sebastiano Ferraris, mi pare doveroso ricordarne la figura di torinese rimasto legato alla città che amava. Non era inusuale, infatti, incontrarlo sotto i portici di via Roma o di piazza Castello, impeccabile nell’abito e con l’inseparabile bastone con pomello in avorio. Alla domanda di un giovane curioso aveva spiegato che quel suo compagno nascondeva, con un pizzico di galanteria, uno spruzzatore di profumo da utilizzarsi in qualsiasi momento se ne prestasse la necessità. Già, il profumo che serviva come additivo al suo fascino, che già di per sé aveva successo con le donne, aggiungendosi al portamento elegante e profondamente sabaudo. Tuttavia egli amava altri profumi, molto più proletari e agresti. Era un teorico della «Bagna Càuda» e in uno dei suoi articoli apparsi su «Ij Brandé» di Pinin Pacòt (N° 184 del 1° maggio 1954) ne tesse la difesa a spada, pardon, forchetta tratta. «D’acòrdi che a l’é nen fàita për le mese-porsion, ij cicinbujì, ij ramus-cio e le ciuciafurmìe. Lòn a veul nen dì ch’a sia un mangé da cabassin o da marmiton. Tutàut: a l’é un lechèt për ij bochin da trìfole. Ma a venta savèjla preparé a regola d’arte, conforma as dev, con tuti ij sacrament, precet e nòrme.» (D’accordo che non è fatta per le mezze porzioni, per i delicatini, i malaticci e le succhiaformiche. Ciò non significa che sia un cibo per facchini o da marmittoni. Tutt’altro: è una leccornia per le boccucce da tartufi. Ma occorre saperla preparare a regola d’arte, come si deve, con tutti i sacramenti, precetti e norme.) E si sofferma con forza sul concetto che la Bagna Càudaa è una pietanza «sociale», ossia non si può mangiare da soli e richiede, fra gli altri ingredienti, la buona compagnia. Questo nasce dalle sue origini prettamente contadine che la vedevano offerta ai commensali al momento della spillatura del vino nuovo, a inizio novembre, generalmente a San Martino (11-11). Un rito che vedeva radunarsi tutta la famiglia e anche i vicini per offrire un vero e proprio omaggio ai palati, sia pure con ingredienti umili e poveri come le verdure di stagione o quelle conservate, a esempio «Ij povron ëd la rapa» (i peperoni sotto vinaccia). «Maleureus, panbianch e vin doss, entà su pom codògn, la bagna càuda, fichevlo na bon-a vòlta ’nt la sicòria, a va mangià an companìa; almeno - e nen ëd pì - che quatr për fojòt» (Disgraziati, panebianco e vino dolce, innestati su meli cotogni, la bagna càuda, mettetevelo una buona volta in testa va mangiata in compagnia; almeno - e non di più - che quattro per ogni tegame). Poi vengono, inevitabili, altri consigli sulle procedure da seguire: «Quatr porsion a ampinisso bin ël fojòt, la bagna a ten sò beuj regolar, a brusa nen, e ’l tor ëd ròl a pocé a va d’incant. Antratant as ciaciara con còmod, as cassula lë spèss, as mastia bin ël bocon, as gusta ’l pitansin. E peui a veul dì esse bon amis, nen schefiesse un con l’àutr; a veul dì robesse magara ’l bocon che un a l’ha bin condì sla ponta dla forciolin-a; a veul dì amusesse a fé ij fòj, rije ’d cheur, fesse n’onsa ’d bon sangh. I seve mai ancorzuvne coma a l’é igiénich, minca tant, fé ij gadan?» (Quattro porzioni riempiono bene il tegame, la bagna tiene il suo bollore regolare, non brucia, e il turno di ruolo a intingere va d’incanto. Nel frattempo si chiacchiera con comodo, si raccoglie il denso, si mastica bene il boccone, si gusta la pietanza. E poi vuole dire essere buoni amici, non fare gli schizzinosi; vuole dire rubarsi magari il boc- cone che uno ha ben condito sulla punta della forchetta; vuol dire divertirsi a fare gli sciocchi, a ridere di cuore, a farsi un’oncia di buon sangue. Non vi siete mai accorti di come è igienico, ogni tanto, fare gli stupidi?). Tuttavia, come ben sappiamo, l’inconveniente principale di questa specialità è l’aglio che lascia degli inconfondibili ricordi nell’alito. Anche su questo punto Arrigo Frusta è tanto deciso quanto categorico: «Adess a-i riva la landa dl’aj. S’a spussa a fà nen piasì a tuti. Intendomse: se mi i lo mangio e ti nò, as capiss ch’a peul dete gena. ma se i lo mangioma tuti e doi, varda-lì che la facenda a cambia: mi i spusso, ti it ëspusse, noi i spussoma. Pat e pagà: l’inconvenient a l’é sparì» (Ora arriva la lagna dell’aglio. Se puzza non fa piacere a tutti. Intendiamoci: se io lo mangio e tu no, si capisce che può darti fastidio. Ma se lo mangiamo tutti e due, guarda lì che la faccenda cambia: io puzzo, tu puzzi, noi puzziamo. Pari e patta: l’inconveniente è sparito). A questo punto il nostro amico si lancia in una lunga dissertazione storico-filosofica sulle probabili origini antiche della Bagna Càuda, risalenti agli antichi Egizi, a un qualche Ramsete o magari alla Torre di Babele. Tutto ciò per dimostrare che l’aglio è compagno dell’avanzare della civiltà e della vita dell’uomo, non fosse altro per le sue virtù vermifughe che servivano a «tenne lontan-e le bòje» (tenere lontani i vermi). Però la storia non ci tramanda il nome dell’inventore di questo stupendo intingolo (mi correggo: pietanza, perché già troppo sovente è assimilata erroneamente a un antipasto), non sappiamo a chi dire grazie per questa delizia delle papille gustative: «E - anfin i soma rivaje - chi che a lo conòss col grand, grandìssim òm, autor ëd cola invension che as ciama bagna càuda dij povron? A ’s benefator dl’umanità, a st’arca dë siensa culìnaria, gnanca na làpida, na pera a l’han dedicaje, gnanca na strajòla, na calle, un carugio, n’afé, là, parèj ëd via Duse, che a lo ricòrda. Ij driton dël di d’ancheuj ij monument a-j fan ai buracio ’d bòsch» (E - infine ci siamo arrivati - chi conosce quel grande, grandissimo uomo, / autore di quell’invenzione / che si chiama bagna càuda dei peperoni? // A questo benefattore dell’umanità, a quest’arca di scienza culinaria, neanche una lapide, una pietra gli hanno dedicato, nemmeno una stradina, una calle, un carrugio, una cosa, là, come via Duse, che lo ricordi. I drittoni del giorno d’oggi i monumenti li fanno ai pupazzi di legno). Arrigo Frusta pseudonimo di Augusto Sebastiano Ferraris Torino, 26/11/1875 Torino, 12/7/1965 Giornalista, sceneggiatore e regista del cinema muto INGREDIENTI Aglio 6 teste, circa 95 gr a testa Olio di oliva extravergine 600 gr Acciughe (alici) sotto sale rosse di Spagna 300 gr Vino rosso 125 gr Difficoltà: media Preparazione: 60 min Cottura: 40 min Dosi per: 6 persone Costo: basso 27 Solidarietà alla Grecia A cura di Giulia Maria Bouquiéé HA RAGIONE PAPA FRANCESCO? ECIA GR La crisi e la nuova «officina sociale europea» D DAL 2010 AL 2014 dal 21% al 40% l'aumento delle famiglie sotto la soglia di povertà +43% crescita della mortalità infantile +336% richiesta del ricovero di minorenni nelle strutture assistenziali Solidarity4all a mesi -oramai addirittura anni- la Grecia è al centro dell'attenzione internazionale per la sua situazione economica e migratoria, per le sue vicende politiche, non ultimo il referendum dello scorso 5 luglio. I telegiornali quasi ogni settimana propongono un servizio in cui vengono mostrate la povertà dei greci, le code agli sportelli delle banche -chiuse-, la disperazione di fronte alle farmacie. Purtroppo i dati degli osservatori restituiscono la stessa immagine della Grecia che sta diventando sempre di più un luogo comune in Europa. Tuttavia la situazione, per molti versi tragica, della popolazione greca rischia di oscurare alcune situazioni che si sono venute a formare dall'inizio della crisi del 2008, ma soprattutto dal suo acuirsi nel 2010; sono esperimenti sociali cui la società civile europea - e non solo - guarda ormai da anni come esempio da seguire e da cui imparare. Tutto è cominciato con l'affacciarsi delle difficoltà economiche sulla vita dei greci, sono stati organizzati in risposta alle carenze alimentari alcuni “mercati senza intermediari”, mercati spontanei con cadenza mensile in cui i produttori vendono i loro prodotti direttamente al consumatore, senza passare da alcun intermediario -soprattutto i supermercati-. I “mercati senza intermediari” sono vantaggiosi sia per chi vende sia per chi acquista: se i produttori vendono a prezzi superiori rispetto a quello che riceverebbero servendo i supermercati, i consumatori acquistano a prezzi inferiori rispetto a quelli medi. L'obiettivo dei mercati è quello di offrire prodotti di qualità a prezzi che permettono la sopravvivenza delle persone... si noti come i consumatori diventino sempre più persone e sempre meno entità astratte caratteriz- zate dal fatto di acquistare: a mano a mano che la sperimentazione prosegue, le cooperative che si occupano del progetto fanno sempre più attenzione al controllo della qualità degli alimenti, ma anche alla stesura di un codice etico alla base del fenomeno, continuando a mantenere bassi i prezzi. Oggi i “mercati senza intermediari” si svolgono una volta al mese in circa cinquanta località, la metà solo nell'area metropolitana di Atene -che, in fin dei conti, è la più popolosa, ospitando da sola il 40% della popolazione totale della Grecia. Nel 2012 uno studio dell' Ime Gsevee (l'istituto delle piccole imprese della confederazione dei commercianti greci) mostrava come il 22% delle famiglie intervistate si servisse abitualmente di questi mercati. Da questo fenomeno, “grazie” alla spinta della crisi galoppante, si sono sviluppate molte altre iniziative, coordinate dalla rete di solidarietà “Solidarity for all”, organizzazione senza scopo di lucro, finanziata tra l'altro anche dai membri eletti del partito Syriza, che ha il pregio di essere riuscita a mettere in rete le associazioni di solidarietà alimentari greche. Il sito dell'organizzazione, www.solidarity4all.gr oggi, oltre ad essere un punto di riferimento per le associazioni greche, è diventato un centro e una vetrina anche per associazioni, pubblicazioni e movimenti esteri, quasi un “portale internazionale di solidarietà”: la pagina italiana -ebbene sì, c'è anche la sezione italiana, ed è molto viva- Un manifestante di fronte al Parlamento greco 28 ce- mostra un panorama costantemente aggiornato delle iniziative e delle pubblicazioni, e così anche le pagine francese, inglese... L'organizzazione riceve appoggio e solidarietà da tutta Europa -principalmente dalle società civili dell'Europa meridionale e dell'Est-, e apre le sue porte a tutte le persone che desiderano studiare i suoi metodi. Del resto, nella sua presentazione si legge che la Grecia è stata trasformata in “uno spazio di sperimentazione sociale senza precedenti” cui è seguito “uno sforzo per diffondere gradualmente le soluzioni negli altri paesi d'Europa”. Una delle iniziative con il maggior risvolto mediatico è la creazione di cooperative alimentari, nate grazie ad una legge del 2011, che coinvolge un numero abbastanza stabile di 3-400 volontari e una cinquantina di piccole aziende agricole. I volontari, in buona parte disoccupati o sottoccupati, mettono a disposizione delle cooperative le loro capacità in cambio dei prodotti che la cooperativa stessa commercia. Sempre secondo lo studio di Ime Gsevee, il 6% delle famiglie greche ha affermato di acquistare da cooperative alimentari. Alle cooperative è attribuito anche il merito di promuovere l'educazione al consumo responsabile, attraverso il riutilizzo di contenitori usati. Le cooperative vendono tutto ciò che viene loro consegnato -ovviamente in buono stato- e capita spesso che i volontari portino in negozio ceste di verdura che hanno prodotto loro stessi per destinarle alla vendita. Il cibo viene raccolto metodicamente attraverso molti canali: recuperando l'invenduto dei mercati e dei supermercati -rispar- Solidarietà alla Grecia miando quindi sulle spese di smaltimento!-, attraverso la pratica del banco alimentare -pratica molto attiva grazie alla certezza di chi dona che quel cibo non verrà rimesso in vendita ma redistribuito alle famiglie-, facendo attenzione alla produzione “a km 0”, oggi tanto di moda anche nelle catene eco-chic, ma che in questi contesti ha il pregio non solo di essere più controllabile, ma anche di abbattere i costi dei trasporti e dell'intermediazione. Infine, si incoraggia l'autoproduzione. Altre iniziative simili di solidarietà sono presenti in tutto il territorio greco. Ad esempio, a Kavala -città portuale nel nord della Grecia- sono state istituzionalizzate le “tavolate partecipative”, che hanno sostituito il vecchio concetto di “cucina collettiva”. Il cambiamento sta nella possibilità data a tutti i partecipanti di collaborare alla riuscita della cena: se nella “cucina collettiva” era tangibile l'umiliazione di coloro che si presentavano a tavola senza poter portare cibo da condividere, nelle “tavolate partecipative” ognuno mette a disposizione ciò che possiede: chi il cibo, chi le tovaglie, chi le tavole, chi le sedie, chi i piatti e i bicchieri -solo quelli lavabili, la plastica non entra per statuto-, chi anche solo i fiori per decorare la tavola. Il cibo non è l'unico ambito in cui la solidarietà greca si fa sentire. L'assistenza medica volontaria, ad esempio, ne è uno dei canali portanti. Le medicine sono raccolte tra quelle invendute e non scadute, ma anche dai cambi di prescrizione e dai campionari in eccesso -che vengono consegnati ai medici solidali. Ma c'è un'iniziativa per tutte che riassume la solidarietà dal punto di vista medico: è quella partita da Giorgos Vichas, medico cardiologo di cinquantacinque anni che ha messo insieme una squadra di oltre novanta medici che offrono gratuitamente i loro servizi. Operano in uno stabilimento prefabbricato della zona sud di Atene, in una ex base aerea, e sono arrivati a coprire pressappoco tutte le branche della medicina. Sono un vero e proprio ospedale gratuito, in cui tutto -tutto- è stato donato, dai letti alle attrez- zature mediche. I medici, Vichas compreso, non accettano denaro. Quest'iniziativa è benvista dallo Stato greco, che fatica ad assicurare le cure mediche per i propri cittadini. E la clinica, con i suoi tremila pazienti mensili -numero costantemente in crescita-, è uno dei simboli non solo del coraggio della Grecia, ma anche dello svilupparsi di una nuova corrente di pensiero, basata sempre meno sull'individualismo e sempre più sulla comunità. Del resto, secondo le dichiarazioni di Vichas, “non avrei mai potuto sperare che una società che era stata così superficiale per così tanto tempo potesse ancora mostrare una tale unità. Fino all'inizio della crisi, tutto ciò che interessava il cittadino greco era il benessere della propria famiglia; adesso li vedo più empatici e tesi verso l'altro. La crisi sta tirando fuori dai greci il meglio del loro carattere”. Il maggior pregio di tutte queste iniziative, tuttavia, non sta nello slancio di solidarietà che i greci stanno dimostrando verso i loro concittadini in difficoltà, sebbene già questo stia raggiungendo dimensioni straordinarie, ma come questo meccanismo venga innescato. Il vero aspetto innovativo di tutte le sperimentazioni, infatti, sta nel puntare non nell'assistenzialismo ma nella solidarietà. L'aiuto non arriva dall'alto, gratuitamente e in maniera dovuta. L'aiuto ricevuto richiede di essere restituito in qualche modo: ecco che tutti coloro che hanno ricevuto supporto dalle associazioni e dalle iniziative tendono a restituirlo attraverso le loro abilità ed il loro tempo. Questa è la ricetta vincente: sentendosi in debito, i cittadini in difficoltà sono spinti -ma sempre invitati e mai obbligati- a “mettersi in gioco” e a spendere il loro tempo per altri nella loro stessa situazione. Si ricevono prodotti alimentari? Si ricambia consegnando altri pacchi ad altre famiglie -che quindi si conosceranno- o facendo un turno alla reception del centro medico. Addirittura, questo paradigma ha portato a scambiare prestazioni per prestazioni: l'avvocato per il carpentiere, ad esempio. Questo allarga e rinsalda le reti sociali, ma soprattutto è un potente antidoto alla depressione e al senso di inutilità e di fallimento che di solito accompagna la disoccupazione. Si riscopre una nuova dimensione di va- lori e di capacità della propria persona al di fuori dell'universo lavorativo, su cui non si può più contare. Le persone, aiutando gli altri mentre sono aiutate a loro volta, si sentono utili: ecco uno dei motivi fondamentali per la riuscita di tutte le iniziative qui descritte. Inoltre, tutte le sedi in cui si riceve solidarietà sono curate nell'aspetto fin nei minimi dettagli: un ambiente curato, accogliente e gradevole rende meno gravoso il dover chiedere e meno umiliante la situazione attuale. L'ambiente curato restituisce dignità alle persone... che naturalmente si sentono in dovere di mantenerlo tale per restituire a qualcun altro il piacere che loro stessi hanno provato nell'entrare. Insomma, sembra che la società civile greca, o almeno una buona parte di essa, stia facendo tesoro della crisi, prendendo dal terremoto che ha raso al suolo gli ideali di vita -e l'idea stessa di un certo modo di vivere-, l'energia e il coraggio di provare ad immaginare un futuro diverso, meno ricco in termini monetari ma molto più denso di rapporti sociali e di solidarietà e condivisione. Che abbia ragione papa Francesco nell'indicare nella crisi una spinta al cambiamento? La Grecia ha raccolto la sfida; riusciremo a essere i prossimi? dott. Giorgios Vichas Alexis Tsipras Nato ad Atene il 28 luglio 1974 Politico, leader di Syriza, Primo Ministro della Repubblica Ellenica dal 26 gennaio 2015 Una vignetta satirica sulla crisi greca Mercato del pesce a Salonicco 29 Un evento speciale Papa FRANCESCO 266° Papa della Chiesa cattolica Elezione 13 marzo 2013 Insediamento 19 marzo 2013 Nome: Jorge Mario Bergoglio Nascita: Buenos Aires, 17 dicembre 1936 (78 anni) Ordinazione sacerdotale: 13 dicembre 1969 Nomina a vescovo: 20 maggio 1992 Consacrazione a vescovo: 27 giugno 1992 Elevazione ad arcivescovo: 3 giugno 1997 Creazione a cardinale: 21 febbraio 2001 30 30 A cura di Damaride e Franco Gilardi Una torta per il Papa I l Santo Padre è venuto a Torino domenica 21 e lunedì 22 giugno in occasione dell’ostensione della Sindone. Due giornate piemontesi ricche di impegni. Orari impossibili per una persona non più giovanissima, levatacce e incontri privati e pubblici che potrebbero provare anche un giovane sacerdote. Trasferimenti in diverse zone della città per incontrare ammalati, comunità, personalità, celebrare funzioni. Senza tener conto della elevata temperatura della nostra città, che spesso opprime i torinesi, abituati a sopportare malvolentieri il clima estivo caldo e umido, figurarsi per un settantottenne costretto anche a indossare un abbigliamento non proprio leggero. Sempre seguito da uno stuolo di segretari, addetti alla sorveglianza e alla sua persona, che lo conducono quasi per mano nel corso delle due giornate davvero estenuanti. Nella seconda giornata torinese, il Santo Padre lascia la chiesa Valdese e rientra in Arcivescovado, in forma strettamente privata, per incontrare aalcuni suoi famigliari, ventotto tra aanziani, giovani e bambini; celebra pper loro la Santa Messa nella Capppella dell’Arcivescovado e pranza ccon loro. Dedica ai suoi parenti davvvero molto tempo rispetto a quello ddedicato alle visite e agli incontri pprogrammati. Il vero menù piemontese avrebbe si sicuramene previsto la bagna caoda ddi cui, pare, il Pontefice sia ghiotto. M Ma non essendo il periodo più adatto è stato sostituito da portate meno in invasive, ma sempre facenti parte ddella tradizione piemontese. E nemmeno troppo leggero, giaccché comprendeva antipasti, primo, ssecondo, tutto innaffiato da vini ppregiati di produzione rigorosam mente piemontese. E per concludere, un dolce a sorppresa preparato dalla nota pasticceri ria “Ciccia” di San Salvario, fra le ppiù frequentate nel quadrilatero ccompreso fra i corsi Dante, Massim mo D’Azeglio, Raffaello e Nizza. Se passi davanti al negozio la dom menica spesso ti scoraggi: è troppo lu lunga la fila di persone che non cambbierebbe il cappuccino e gli squisiti ccroissant con nessun altro bar, oltre aad uscire spesso con un vassoio di ppasticceria dal sapore antico, o maggari una torta confezionata per qualcche ricorrenza. E lunedì 22 giugno i pasticcieri F Francesco e Rinaldo hanno voluto re rendere omaggio al Santo Padre ccon una torta che ha richiesto due giorni di preparazione, ma ha sortito un ottimo effetto visivo e soprattutto gustativo. Gli ingredienti della “Torta di Papa Francesco” sono stati: crema pasticciera, pere, cioccolato, pan di Spagna, amaretti. Il primo giorno è stato impiegato per la preparazione della pasta frolla, sulla quale è stato adagiato uno strato di pan di Spagna “génoise”, quindi abbondante crema pasticciera, amaretti di produzione propria sbriciolati, pere Williams tagliate a fettine, e un secondo strato di pan di Spagna. Occorre specificare che il pan di Spagna “génoise” deriva direttamente dal pan di Spagna dal quale si differenzia fondamentalmente per la presenza di burro. Proprio per la presenza di quest’ultimo la consistenza della pasta “génoise” risulta essere più friabile, bagnata e di maggior gusto. Tutto questo ben di Dio in forno per una cottura di trentacinque minuti a 210 gradi. Il secondo giorno è stato dedicato alla rifinitura del dolce: abbondante ricopertura “ganache” di cioccolato. In seguito decorazione della parte superiore con pere Abate “cosce di donna” (le massaie dovrebbero sapere che si tratta di una qualità di frutta prelibata) con cui sono stati realizzati i tre fiori in superficie. La durata della prima fase di preparazione è durata circa cinque ore: i due professionisti della pasticceria, che con una precisione quasi ingegneristica hanno disegnato i contorni di questa speciale opera d’arte, non hanno nemmeno trascurato il controllo quasi maniacale dei quattro lati di questo capolavoro (…“non vuoi mica che uno sia più lungo dell’altro”), dell’altezza che doveva assolutamente essere uniforme in ogni punto. La ricopertura della torta con il cioccolato fuso ha richiesto una attenzione, concentrazione e precisione indescrivibili. La mano ferma del pasticciere ha inoltre sapientemente creato, alla fine della copertura, un movimento che ricorda una impercettibile onda marina che racchiude in essa il dolce fiore. Il taglio delle pere utilizzate per la guarnizione, che parevano uscite da una fotocopiatrice tanto erano precise, degli amaretti utilizzati come pistillo che dovevano essere di diametro diverso uno dall’altro, ma proporzionati al fiore realizzato, hanno concluso questo lavoro di alta precisione e di sicura bontà. Per i neofiti, la ricopertura “ganache” è una tipica elaborazione di origine francese preparata con una miscela di panna calda e cioccolato a ventiduegiugnod uemilaquindici Un evento speciale MENU Antipasto Borro Primi Rissotto Con Punte Di Asparagi Tagl gliatella Con I Fu nghi Porchini Sorbetto Al Lim Tagliata Di Man one Secondo zo Rucola E Parm Contorno IInsalata Mista Di igiano Stagione Dessert Torta Al C Cioccolato Con P ere E Am pezzetti sciolto e amalgamato lentamente e perfettamente; si narra che sia stata creata accidentalmente da un apprendista pasticciere che rovesciò del latte caldo dentro una ciotola contenente della cioccolata in tavolette. A questo punto potremmo domandarci se tutti i commensali hanno gradito l’abbondante pranzo, tutto preparato da uno dei più noti catering della cintura torinese. Da informazioni certe, in cucina non è rientrato nemmeno un pezzetti- Frutta Di Stagione Acqqua Minerale, Caffè, Am aretti ari no di torta; alcuni parenti del Santo Padre non hanno potuto resistere e si sono concessi un bis. Dimenticavamo: la torta, del peso complessivo di kg. 6,700, misurava cm 100 per 55. Certamente non vorremmo essere stati nei panni della persona incaricata della consegna di questo prezioso “involucro”: una frenata, una curva, uno scossone. Davvero un “trasporto eccezionale”. 100 cm 55 cm mini Insalata Di Polpo Lingua Al Verd e Polpe p ttin tt e Di Pesce Sp ada Alla Ghiotta Gamberonne Con Bacon E Glassa Di Balsamico Flan Di Ca C rciofi E Fond uta Di Castelmag no LO SCUDO DI FRANCESCO Nei tratti, essenziali, Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma anteriore, scelto fin dalla sua consacrazione episcopale e caratterizzato da una lineare semplicità. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia. In alto, campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. 31 Formazione A cura di Bruno Piazza Consigliere Regionale Piemonte Consigliere Nazionale Corso di formazione regionale VILLAGGIO OLIMPICO Bardonecchia I corsi interregionali, quelli che si organizzavano fino a qualche anno fa assieme alla Liguria ed alla Valle d’Aosta, non si possono più mettere in campo perché la situazione nelle varie Regionali, dopo le ultime elezioni, non lo permette. Sono venute meno le condizioni perché sono cambiati gli interlocutori. Si potrebbero riallacciare i contatti per tornare alla collaborazione, ma al contrario quest’anno, in PiemonAbderrahim e Maria Benradi donatori presso l’Avis Comunale di Ivrea AVAS Argentina 32 te, in Avis Regionale Piemonte, si è pensato di fare da soli. D’altra parte quasi tutte le Regionali hanno una loro scuola di formazione, organizzata, strutturata, partecipata più o meno bene, ma comunque in grado di soddisfare le esigenze delle strutture della Regionale: le Avis Comunali, le Provinciali ed i rispettivi Dirigenti. Ci si è confrontati in direttivo, si sono valutate le situazioni e si è deciso di creare un gruppo di lavoro “Formazio- ne Regionale” coordinato dal sottoscritto che ha dovuto dirimere due problemi importanti per la buona riuscita di un corso: gli argomenti da trattare ed il luogo dove poter effettuare il corso con buona soddisfazione di tutti dal punto di vista logistico. La scelta della location, dopo attenta valutazione circa i costi e le prestazioni offerte, è caduta su Bardonecchia e sul suo Villaggio Olimpico sperando vivamente di poter soddisfare gusti ed esigenze dei partecipanti. Da questo punto di vista è decisamente difficile trovare una sistemazione alberghiera che offra un rapporto costo/prestazioni tale da consentire e favorire una buona partecipazione. Dopo attenta valutazione e ispezione in loco si è deciso per questa soluzione. A questo punto il primo quesito da affrontare è stato quello di scegliere gli argomenti da trattare e dopo attenta valutazione della situazione attuale, dell’ambiente in cui ci troviamo a vivere e delle necessità della nostra Associazione si è deciso che fosse bene incominciare dal titolo, un titolo che riassumesse quanto appena scritto e da qui allargare il campo d’azione. Di che cosa si è sentita subito la necessità? Come deve essere un’Avis per poter perpetuare quanto realizzato dai nostri grandi predecessori Sandro Fisso ed Enrico Dasso, citandone due fra tanti? L’Avis deve essere moderna modern e da qui il titolo: Un’Avis al passo con i tempi. A questo titolo si s potevano collegare molti argome argomenti, ma il taglio che abbiamo volu voluto dare a questo corso è stato quello qu di volgere l’attenzione alla realtà re ed in particolare quella che ci vede condividere questo nostro Bel P Paese con i cittadini arrivati ed in arrivo da paesi lont lontani i quali portano con loro abitudini e stili di vita v a noi sconosciuti ed a volte incomprensibili: l’alimentazione prensibili e la cultu cultura tra tutti. Gli aargomenti sono scaturiti quasi in modo automatico quindi in aper- tura ci si è preoccupati ed occupati di quali possono essere le malattie infettive e gli effetti che possono avere sui Donatori nella loro generosa pratica donazionale. A questo argomento abbiamo collegato un nome che è una garanzia. La dott.ssa Giuseppina Facco del CNS ha sviluppato l’argomento sottolineando quali sono i controlli moderni che mettono al sicuro i Donatori ed i Riceventi sottolineando in modo deciso che gli stili di vita possono fortemente influenzare la salute di tutti: donatori e non. Dobbiamo purtroppo fare i conti con una zanzara che in estate, quando è in piena attività, trasmette un virus, il West Nile Virus per la precisione, il quale si sta diffondendo nelle nostre regioni provocando notevoli problemi di sospensioni alla donazione per le persone che anche per una sola notte hanno soggiornato in quelle regioni. Trattandosi anche dell’Emilia Romagna e di quante persone vanno a trascorrere le vacanze su quelle belle spiagge, ci si rende conto della dimensione del problema. Alimentazione e stile di vita formano un binomio ormai consolidato e riconosciuto da tutti ed allora abbiamo scelto di parlare dell’alimentazione ideale per poter essere un Donatore in perfetta forma e condizione. La dott.ssa Barbara Stupino, nutrizionista, ci ha spiegato che la moderna alimentazione è fortemente influenzata dall’industria e che sovente si rincorrono e si consumano prodotti che hanno molte qualità estetiche, etichette e confezioni accattivanti, ma che procurano più danni che altro se non addirittura delle assuefazioni dannose. In definitiva, il suggerimento: prodotti naturali magari raccolti nell’orto vicino casa. Un argomento che ci vede coinvolti obtorto collo e che ha destato e continua a destare delle resistenze alla sua piena applicazione è quello relativo alla donazione differita. Il dott. GianPietro Briola, consigliere nazionale e Presidente dell’Avis Provinciale di Brescia nonché primario di Pronto Soccorso ci ha chiarito qual è l’importanza di avvicinare Formazione alla donazione, nel miglior modo possibile i volontari che per la prima volta ci fanno visita e di trasferire loro le esigenze del sistema trasfusionale. Primo fra tutti evitare sprechi e quindi costi ed in successione la fidelizzazione del Donatore che con questa nuova pratica si sente maggiormente coinvolto. Tutto questo richiede un maggiore impegno da parte nostra. Impegno che non ci mette paura anzi ci stimola a migliorarci. Il dott. Vincenzo Saturni, Presidente Nazionale Avis, sempre disponibilissimo nonostante gli impegni associativi e di lavoro ci ha onorato della sua presenza per parlarci del Modello organizzativo dell’Avis Italiana. Chi siamo e come ci rapportiamo con le istituzioni sono gli argomenti che hanno fatto parte del suo intervento con riferimento allo Statuto ed agli strumenti messi a disposizione dalla Nazionale per orientarci nell’espletamento della nostra funzione avisina. Il nostro modello associativo è unico al mondo tanto che siamo stati chiamati ad esportarlo in Argentina e qui è nata ed è attiva l’Avas (Associazione Volontari Argentini del Sangue) alla quale è stato concesso di utilizzare il nostro logo con la A al posto della I. La nostra azione e la nostra presenza nel Sistema Trasfusionale Italiano, dove due nostri rappresentanti siedono al tavolo del Ministero della Salute, dimostra che l’Avis ne è parte integrante e fondamentale . Oggi siamo immersi e sommersi nella e dalla tecnologia per cui abbiamo ritenuto indispensabile fornire argomenti per poter usare al meglio i moderni mezzi informatici. A tale scopo l’ing. Fabrizio Corgnati, giornalista, ci ha illuminato su come utilizzare al meglio i Social network. Esistono molti livelli di utilizzo di questi mezzi ed è necessario porre molta attenzione per evitare di essere utilizzati dagli stessi piuttosto che essere degli utilizzatori. In particolare l’utilizzo di Face- book è stato il fulcro della trattazione del nostro relatore che ci ha illustrato come sia possibile creare gruppi di aggregazione i quali ci potrebbero consentire spazi di promozione immensi. Una raccomandazione: questi mezzi devono essere utilizzati solo se si è padroni del mezzo del quale ci si occupa. A questo punto la prof.ssa Gaia Peruzzi che insegna alla Sapienza di Roma ha relazionato sulla possibilità di approcciare cittadini di altra nazionalità iniziando a porre una serie di domande che ci hanno permesso di considerare metodi adatti allo scopo. Non ha dato per certo il risultato, ma ha messo in evidenza differenze e qualità unificanti tra le varie culture. Non ci si deve abbandonare al qualunquismo, ma lavorare con convinzione abbandonando pregiudizi di ogni genere. C’era, a questo punto, bisogno di avere degli esempi concreti, mutuati da realtà che già operano con comunità straniere ed a questo ha provveduto il dott. Luciano Franchi, consigliere Nazionale e Presidente dell’Avis Regionale Toscana il quale ha suggerito di consultare il sito “tuttitalia.it” e fare tesoro di quanto riportato dallo stesso. Risulta evidente dalla sua esperienza che non esiste un metodo esportabile in tutte le realtà, ma delle iniziative che devono essere applicate caso per caso in relazione alla comunità con la quale ci si rapporta. I Donatori extracomunitari sono in continuo aumento quindi la strada che si sta percorrendo è quella corretta. Due cittadini marocchini, Abderrahim e Maria Benradi, padre e figlia donatori presso l’Avis Comunale di Ivrea hanno portato, con notevole competenza, una testimonianza concreta che ha permesso a Maria di diventare donatrice in Italia per effetto della capacità di coinvolgimento messa in atto dall’Avis eporediese. E’ stato messo in evidenza che in Marocco esiste una comunità di Donatori ben organizzata, comunità che è stata rap- presentata da una delegazione ospitata qui in Piemonte circa otto anni fa per permettere loro di conoscere la nostra realtà organizzativa. Nel corso della mattinata di domenica i partecipanti si sono riuniti in gruppi di lavoro con il compito di confrontarsi e riflettere sugli argomenti trattati il giorno precedente. Si sono creati quattro gruppi che hanno trattato: della donazione differita; degli stili di vita; dei social network e dei rapporti con i nuovi cittadini. Ogni partecipante è stato libero di esprimersi e di portare quindi un contributo per la stesura di una piccola relazione che, in sessione plenaria, è stata letta per verificare se quanto presentato dai relatori nella giornata precedente è stato condiviso ed è stato utile alla formazione. Ogni gruppo ha messo in evidenza anche opinioni ed esperienze derivanti dalle varie realtà provinciali del Piemonte esprimendo in generale una forte condivisione con le argomentazioni dei relatori. Gli esiti degli elaborati sono stati poi commentati dai relatori presenti in funzione di approfondimenti di varia natura. Ringraziamenti finali e consegna dei diplomi di partecipazione hanno indicato la via che porta alla conclusione di questo primo Corso Regionale Piemonte che spero abbia arricchito i partecipanti e le loro sedi di appartenenza se i messaggi sono stati fatti transitare, come è nella nostra speranza. Un esponente del Consiglio Regionale, che personalmente ringrazio, ha scritto che il Piemonte si è arricchito e che questo corso ha gettato le basi per una maggiore coesione tra le varie realtà. Io, personalmente, ringrazio tutti i partecipanti e lascio il giudizio ai posteri augurando a tutti che i nuovi corsi, quelli che si svolgeranno in futuro, siano sempre più interessanti e partecipati. ARGOMENTI TRATTATI Alimentazione Stile di vita Cultura multietnica Malattie infettive Donazione differita Social Network I partecipanti 33 Cultura 1 Grande racconto Giuliano Vangi Bronzo, 2004 2 Estate (Summertime) Francesco Messina Bronzo, 1989 3 Marciatore Francesco Messina Bronzo, 1931 4 Le Alpi Paolo Borghi Bronzo, 2003 5 Spirale aperta Arnaldo Pomodoro Bronzo, 1997/1998 34 A cura di Angelo Mistrangelo Sculture del ‘900 alla Reggia di Venaria A lla Reggia di Venaria il percorso di sculture «Rappresentare il mondo» arricchisce l’offerta culturale, permette ai visitatori di cogliere gli aspetti e le tendenze dell’arte figurativa del Novecento, 1 di entrare in diretto contatto con notissimi autori. Curata da Flavio Arensi e realizzata in collaborazione con lo Studio Copernico e Luigi Stoisa, l’esposizione si snoda lungo un essenziale racconto che unisce fra loro il personalissimo discorso dei protagonisti dell’evento, mentre si coglie l’alta qualità del modellato delle singole sculture immerse nel paesaggio della residenza sabauda: dal cortile d’ingresso alle terrazze. E sino 3 al 7 febbraio 2016, quindi, la rassegna costituisce un valore aggiunto alle visite della Reggia, dove si possono vedere tre pregevoli opere di Francesco Messina (1900-1995), che mettono in evidenza un’esperienza che va dalle armoniose forme della figura femminile del bronzo «Estate (Summertime)» a quelle di «Marciatore» e «Adolescente». Di Giacomo Manzù (1908-1991) sono presenti le due figure di ragazza dal titolo «Double-face» (1970-2004), collocate sulla terrazza che si affaccia sui Giardini, che esprimono il senso di una visione scandita da un senso di interiore poesia. Proseguendo, s’incontra nella Corte d’Onore la «Spirale aperta» di Arnaldo Pomodoro, sviluppata secondo un controllato moto ascensionale, e il meditato bronzo «Grande racconto» di Giuliano Vangi, posizionato all’interno del porticato del Castelvecchio. E, di volta in volta, si sco2 p r e l’intensa, vibrante, pulsante energia della materia di «Gea», eseguita con catrame su bronzo e acciaio corten da Luigi Stoisa, la simbolica composizione in bronzo «Le Alpi» di Paolo Borghi e la plastica sacralità di «Cari Avi» del 2004 di Novello Finotti. Scultori e sculture per un itinerario che attraversa le stagioni e le 4 correnti dell’arte: «un libro straordinario - suggerisce Flavio Arensi - in cui si legge l’andamento dei tempi, il loro respirare...». Il percorso di «Rappresentare il mondo» è compreso in ogni tipologia di biglietto d’ingresso alla Reggia di Venaria (piazza della Repubblica 4) INFO: tel. 011/4992333 - www.lavenaria.it PRENOTAZIONI: [email protected] CHIUSO IL LUNEDI’ 5 Eventi a Torino A cura di Giulia Maria Bouquié Programmazione settembre - novembre 2015 I quadri del Re 28 maggio 2015 7 febbraio 2016 Reggia di Venaria Dalla collezione della Galleria Sabauda, un percorso integrativo alla Reggia che permette di ammirare centotrenta grandi artisti... in attesa dell'allestimento definitivo della nuova Galleria Sabauda, presso il Palazzo Reale di Torino. www.lavenaria.it 5 - 29 settembre Sedi varie Nona edizione del festival della musica comune a Milano e a Torino, quest'anno inaugurato a Milano in occasione dell'Expo. La presentazione apre in questo modo: “Per definire un festival musicale l’immagine più appropriata ci sembra quella di una galassia; la buona musica continua infatti a espandersi nel tempo e nello spazio con nuove creazioni, esecuzioni sempre più frequenti e un esercizio di perfettibilità che non conosce limiti. Rallegriamoci: non conosce obsolescenza e non aumenta l’entropia del mondo”. Abbandoniamoci alla musica, quindi. www.mitosettembremusica.it Le 100 piante utili all'uomo 12 aprile - 11 ottobre In occasione dell'Expo 2015 l'Orto Botanico torinese ha allestito un percorso di piante orticole, tessili, officinali, ornamentali e non solo, corredate da schede che ne descrivono l’origine, gli usi passati e presenti, le proprietà terapeutiche. Il percorso vuole evidenziare lo stretto legame che l’uomo ha costruito nel tempo con le piante, imparando ad utilizzarle nei modi più disparati attraverso la scelta di specie anche in territori lontani da quelli in cui vive, il trasporto, l’acclimatazione e il miglioramento genetico. Sono presenti non solo le più diffuse colture industriali, ma anche le piante meno produttive ma altrettanto utili per le varie culture del mondo. www.ortobotanico.unito.it Per consigli sui prossimi eventi inviaci una mail all’indirizzo [email protected] 6, 13 e 20 settembre Sedi varie Alla scoperta del Parco del Gran Paradiso e del Canavese attraverso itinerari mozzafiato tra natura, cultura, storia e tradizioni dal punto visita storico-artistico-enogastronomicopaesaggistico. È prevista la navetta dalla stazione di Torino Porta Susa; è obbligatoria la prenotazione. www.pngp.it 19 - 24 settembre Sede Rai di Torino E’ il più antico e prestigioso Concorso Internazionale ideato per promuovere e premiare la migliore qualità, l'innovazione e la creatività nella produzione dei programmi radiotelevisivi e dei contenuti per il web. Al Concorso Internazionale, che è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e sotto l’egida del Consiglio di Amministrazione della RAI, partecipano più di cento organismi radiotelevisivi, pubblici o privati, dei cinque continenti. Il Concorso prosegue durante tutto l'arco dell'anno; dal 2009 le premiazioni avvengono a Torino. www.prixitalia.rai.it TOUR 2015 19 settembre Ritmika, ex Foro Boario Moncalieri www.carmenconsoli.it 35 Eventi a Torino XXIX 24 - 27 settembre Lingotto Si prefigge l'obiettivo di incentivare la cultura della manualità e di porre l'accento sull'importanza che il lavoro di creazione manuale può avere per ogni individuo. Giunta alla sua dodicesima edizione, la fiera offre al pubblico numerosi laboratori e workshop pensati appositamente per diffondere tecniche manuali di grande interesse, con una particolare attenzione ai più piccoli che possono avvicinarsi in maniera giocosa alle varie discipline creative. www.manualmente.it 4 ottobre Gran Premio LA STAMPA (gara internazionale IAAF inserita nel campionato AIMS) PARTENZA-Torino piazza San Carlo ARRIVO-Torino piazza Castello Sono aperte le iscrizioni on line sia per la corsa competitiva sia per quella non competitiva Giulia Maria Bouquié 19 - 25 ottobre Teatro Colosseo L'atteso ritorno di Rosario Fiorello sul palco in uno spettacolo tutto analogico, di puro intrattenimento, con la presenza di artisti del calibro di Mina e Tony Renis. www.teatrocolosseo.it 21 - 23 ottobre Lingotto Torna a Torino la più grande “Job Fair” italiana: una grande occasione per chi cerca lavoro, per chi desidera dare una svolta alla sua carriera o cambiare ramo e per chi cerca nuovi talenti. Le iscrizioni quest'anno saranno esclusivamente on line, a partire dal 28 settembre www.iolavoro.org 23 ottobre Pala Alpitour www.cesarecremonini.it Informazioni sul sito: www.turinmarathon.it 24 ottobre Pala Alpitour maxpezzali.it 31 ottobre Lingotto Cugino europeo del "Detroit Electronic Music Festival (DEMF)", uno dei più importanti e storici Festival di musica dance del mondo che si svolge a Detroit dal 2000, Movement ospita le performance dei migliori musicisti e DJs internazionali per rappresentare l’evoluzione della cultura musicale contemporanea. Dal 2006, organizzato in chiusura dei XX giochi Olimpici invernali, ogni anno l'evento si ripete a Torino con successo. movement.it 4 - 5 novembre Teatro Colosseo www.nekweb.it 36 A cura di 4 - 8 novembre Torino Esposizioni Contraltare di Artissima, è nata in Italia a Torino nel 2004 con lo scopo di ospitare e promuovere artisti e creativi in un contesto separato dalla scena dell'arte istituzionale e d'élite, e dando ai talenti emergenti la possibilità di emergere e crescere. I due eventi si svolgono in contemporanea, in modo da permettere ai visitatori una fruizione immediata dei due aspetti dell'arte presentati. www.paratissima.it Eventi a Torino 6 - 8 novembre Lingotto Nel corso degli anni Artissima si è accreditata a livello internazionale come un osservatorio sulla migliore ricerca nel campo delle arti visive e un evento culturale imperdibile per addetti ai lavori, appassionati d’arte e per la stampa. Per il quinto anno la fiera si è svolta nella sede spettacolare dell’Oval, un padiglione dall’originale taglio architettonico realizzato in occasione dei Giochi Olimpici di Torino 2006. Anche quest'anno saranno presenti nomi consolidati, gallerie “giovani”, performers, e anche una particolare sezione dedicata alla riscoperta delle avanguardie degli anni '75-'85. www.artissima.it 19, 21 e 22 novembre Pala Alpitour www.madonna.com 20 novembre Hiroshima Mon Amour www.iministri.com 7 novembre Pala Alpitour www.ramazzotti.com 14 novembre Pala Alpitour foofighters.com 20 - 29 novembre Sedi varie La capitale sabauda ospiterà per l'undicesimo anno consecutivo Cioccolatò, kermesse dedicata al cioccolato made in Italy ed internazionale con un'attenzione particolare alla tradizione cioccolatiera piemontese. Chocolate Exploit è il claim scelto per l'edizione di quest'anno, la cui immagine ufficiale interpreta la Mole Antonelliana attraverso un’esplosione di golosi cubotti di cioccolato che richiamano i colori chiave di Expo Milano 2015. www.cioccola-to.it Giornata del volontario Avis 25 ottobre Teatro Nuovo PROGRAMMA ORE 8,30 Santa Messa in suffragio dei donatori defunti ORE 9,30 MARCO TRAVAGLIO 20 e 21 novembre Teatro Colosseo www.teatrocolosseo.it 28 novembre Pala Alpitour www.antonellovenditti.it Consegna delle benemerenze e saluto delle autorità presenti 2 e 3 dicembre Pala Alpitour www.soleluna.com Rock Opera performed by Ian Anderson 30 novembre Teatro Colosseo www.teatrocolosseo.it 37 Un museo tutto nuovo 2 Epoca Predinastica/ Antico Regno 3 Tomba degli Ignoti/ Tomba di Iti e Neferu 4 Medio Regno 5 Medio Regno/ Nuovo Regno 6 Deir el-Medina 7 Tomba di Kha 8 Galleria dei Sarcofagi 9 Papiroteca 10 Valle delle Regine 11 Epoca Tarda 12 Epoca Tolemaica 13 Epoca Romana e Tardoantica 14a - 14b Galleria dei Re 15 Tempio di Ellesjia/ Sala Nubiana 1 Storia del Museo 38 A cura di Angelo Mistrangelo Il nuovo L a storia ormai bicentenaria del Museo Egizio, secondo al mondo dopo quello del Cairo, si misura con un nuovo e straordinario percorso di conoscenza che è un «punto di attrazione - ha detto la presidente Evelina Christillin - per tutti i turisti che visiteranno l’Italia, il Piemonte e la città di Torino nell’ambito dell’esposizione universale». Un percorso scientifico elaborato dal direttore Christian Greco e da otto curatori, che si sviluppa cronologicamente e si articola in quattro piani di visita con documenti che vanno dal 4000 a.C. al 700 d.C., con l’assoluta novità della Galleria dei Sarcofagi, che ospita alcuni fra i più bei sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio e dell’epoca tarda (1100-600 a.C.), molti dei quali restaurati presso il Centro di Restauro della Venaria Reale con il contributo dell’Associazione Gli Scarabei. E all’interno delle mura barocche del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, il pubblico può effettuare un viaggio attraverso il tempo, la civiltà, gli usi e costumi, la cultura e l’arte dell’Egitto, sino al piano terra dove si trovano le statue monumentali, nelle sale ordinate e allestite secondo l’affascinante e coinvolgente progetto dello scenografo Dante Ferretti: «una meravigliosa assemblea di re e divinità», come è stata definita dallo studioso decifratore dei geroglifici Jean-François Champollion. E dalle scale mobili alla biblioteca, dalla caffetteria al bookshop, ai servizi informativi e didattici, si delinea una struttura e organizzazione museale che annovera inoltre, nel progetto firmato da Aimaro Isola, laboratori, guardaroba, l’isola del roof garden e al primo piano l’ipogeo con la biglietteria, mentre lo scalone ottocentesco di Alessandro Mazzucchetti è stato accuratamente restaurato. L’impianto generale del nuovo «Egizio» rappresenta un sorprendente dialogo tra i reperti del passato e la moderna tecnologia avanzata: dalla statua della principessa PIANO 2 Redi, scolpita nella diorite al tempo della III dinastia (2800 a.C. circa), alle ricostruzioni virtuali di alcuni contesti archeologici, realizzate dalla collabora- Informazioni: tel. 011/5617776 [email protected] Prenotazioni: tel. 011/4406903 Visite guidate: tel. 011/5617776 011/4406903 www.museoegizio.it PIANO 1 z i o n e scientifica fra il Museo e Istituto IBAM del CNR. E’, quindi, possibile, ammirare, grazie a video 3D, la tomba di Kha, quella di Nefertari e la PIANO TERRA INGRESSO/USCITA PIANO -1 cappella di Maia, tutte e tre scoperte da Ernesto Schiapparelli, che agli inizi del Novecento è stato di- Un museo tutto nuovo piazza della Repubblica corso Regina Margherit a Giardini Reali via Garibaldi a Micc ietro via P piazza Castello via P o piazza San Carlo Torino r o Deir el-Medina è uno dei più importanti siti archeologici egiziani. Nel nuovo allestimento al contesto di scavo è stata riservata un’intera sala che darà la possibilità di esplorare i molteplici aspetti della cultura, della vita quotidiana e della società egizia che fanno da sfondo alla nascita del villaggio egiziano e degli artigiani che lo abitavano Statue in alabastro nero dell’Epoca Tarda Via Accademia delle Scienze, 6 rettore del Museo Egizio. E in questa dimensione sia gli appassionati di egittologia che i visitatori possono entrare in contatto con un patrimonio di grande prestigio, con i papiri e le immagini votive delle divinità, con gli oggetti della vita quotidiana (vasellame, utensili, stoffe, specchi, amuleti, monili, vasetti per unguenti, sandali, zappe, crogioli di fusione) e gli animali sacri. E tra questi ultimi i coccodrilli del dio Sobek, i tori del dio Hopi e le gatte della dea Bastet. Un incontro, perciò, con testimonianze che sono frutto delle campagne di scavi e di donazioni che appartengono, tra le altre, alle Collezioni Drovetti e Donati, che costituiscono gli aspetti dell’evoluzione della ricerca intorno agli oggetti che formano il tessuto e la consistenza della Fondazione delle Antichità Egizie. E un’intera sala è stata riservata a Deir el-Medina: uno dei più importanti siti archeologici egiziani. In una sorta di continua, inesausta, intensa comunicazione segnata dalle tradizioni religiose e funerarie, dalla quotidianità e da un racconto che unisce le mummie alle statue del faraone Ramesse II e di Amenhotep, i gruppi statuari di Tutankhamon e del dio Amon al modellato del faraone Sethi II. In particolare, l’itinerario espositivo è arricchito dai prestiti provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston, dal Neues Museum di Berlino e dalle Collezioni Egittologiche del Sistema Museale dell’Università di Pisa, in una sinergia di interessi culturali che vede presenti anche materiali concessi dalla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Museo Civico e Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato. ORARI Lunedì: 9 - 14 Da martedì a domenica: 8,30 - 19,30 (ultimo ingresso ore 18,30) BIGLIETTERIA Intero: € 13,00 Ridotto 1: € 9,00 15-18 anni e giornalisti Ridotto 2: € 1,00 6-14 anni Ridotto scuole 1: € 1,00 elementari e medie Ridotto scuole 2: € 4,00 Scala mobile, opera di Dante Ferretti La Galleria dei Sarcofagi è allestita con le teche contenenti i sarcofagi risalenti al Terzo Periodo Intermedio (e parti di corredi funebri, monili, ushabtii): i sarcofagi antropomorfi saranno esposti in posizione verticale, se privi di mummia al loro interno. La disposizione segue una simmetria che si alterna con la finestratura per creare una scansione ordinata e regolare. Alcune vetrine accolgono invece sarcofagi mantenuti in posizione orizzontale poiché esposti ancora con i resti del defunto all'interno. La Galleria dei Sarcofagi è intitolata agli ScarabeiAssociazione Sostenitori Museo Egizio di Torinoche hanno finanziato il restauro dei 40 Sarcofagi della collezione torinese superiori Gratuito: sino a 5 anni, invalidi più accompagnatori, membri International Council of Museums (ICOM), abbonamento Musei Torino 39 Mostre a Torino e provincia A cura di Angelo Mistrangelo Le mostre L’AFFASCINANTE STAGIONE DI MONET TORINO, GAM, via Magenta 31, 2 ottobre 2015-31 gennaio 2016 Alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna, si apre al pubblico il 2 ottobre l’affascinante e prestigiosa rassegna monografica «Monet dalle collezioni del Musée d’Orsay». Tra i protagonisti dell’Impressionismo, con Manet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne e Renoir, Claude Monet (1840-1926) è rappresentato con oltre quaranta capolavori che testimoniano il valore della sua poetica attraverso la curatela di Xavier Rey, Conservatore presso il Musée d’Orsay, e Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di Torino. Una mostra che, nata dalla collaborazione tra la Città di Torino e l’asse Musée d’Orsay di Parigi e Gruppo Skira, mette in evidenza l’evoluzione del percorso artistico di Monet e, in particolare, propone alcune opere mai viste prima in Italia. Un’occasione da non perdere per vedere il frammento centrale di «Le déjeuner sur l’herbe», il ritratto «Madame Louis Joachim Gaudibert» e le due versioni della «Cattedrale di Rouen». Opere di un’esperienza che ha preso forma il 15 aprile del 1874 nello studio parigino del fotografo Nadar, al secondo piano del 35 di boulevard des Capucines, dove venne inaugurata la mostra del gruppo «Societé anonyme des peintres, sculpteurs et graveurs», composto, fra gli altri, da Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro, Sisley e Monet, che espose il quadro «Impressione, levar del sole». Il critico Louis Leroy, prendendo spunto dal titolo, conia ironicamente il termine «impressionismo». E l’appuntamento alla GAM restituisce i momenti della vicenda pittorica di Monet, suggerisce una chiave di lettura della cultura visiva della seconda metà dell’Ottocento, racconta le fasi di un’attività che da Parigi è approdata allo studio di Giverny (dove ha creato il famoso stagno con le ninfee), in cui lavorava a nuove tele :«Nell’atmosfera riappare un colore che avevo scoperto ieri e abbozzato su una delle tele....cerco il più possibile di fissare in modo definitivo la visione...». Una visione che unisce nel tempo «Regate ad Argenteuil» del 1872 a «Le ville a Bordighera» del 1884, la «Prova di figura all’aria aperta: Donna con il parasole girata verso destra» del 1886 a «Londra, il Parlamento. Effetto di sole nella nebbia» del 1904. Notizie TARGA PER VENANZIO ED ELEMIRE ZOLLA Per ricordare l’arte e le figure del pittore Venanzio Zolla e del figlio Elémire Zolla, scrittore, filosofo e storico delle religioni, la Città di Torino ha collocato una targa commemorativa sulla facciata dello stabile di via Pesaro 7 a Torino, dove i due personaggi della cultura italiana e non solo, vissero dal 1937 al 1961. Una testimonianza di un’intera vita dedicata all’arte figurativa e alla letteratura. 40 «GLI ANNI DEL MEDITERRANEO» di Ettore Fico «E LIBERI TUTTI!» TORINO, «MUSEO ETTORE FICO»: TRA FIGURAZIONE E CONTEMPORANEO, via Cigna 114 sino al 18 ottobre 2015 Nelle sale del MEF - Museo Ettore Fico - è aperta la mostra dedicata a «Gli anni del Mediterraneo», a cura di Andrea Busto, con i dipinti di Ettore Fico (1917-2004), con la luminosità di una rappresentazione che travalica il vero per giungere alla poesia del paesaggio, con una serie di immagini limpide e scandite nello spazio atmosferico. E sono documenti di un percorso che va dalle barche sulla spiaggia alla Costiera Amalfitana, da Positano alle marine dal colore vivace e impreziosito dalla luce. E dal periodo tipicamente figurativo di Fico si giunge all’ampia rassegna «Liberi tutti!. Arte e società in Italia. 1989-2001», realizzata da Luca Beatrice, Andrea Busto e Cristiana Perrella. L’esposizione pone l’attenzione su una «generazione di artisti italiani attivi tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Duemila». Un reportage, quindi, che si snoda dalla caduta del muro di Berlino all’attacco alla torri gemelle di New York, dalla pittura ai video, installazioni, scultura, fotografia, in un viaggio all’interno della creatività, dell’evoluzione della società, dei rapporti tra arte, ambiente, storia. E sono 63 gli artisti selezionati per questo appuntamento: da «Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro» di Marco Cingolani alle «Ninfee» di Stefano Arienti, dal trittico di Pierluigi Pusole a Maurizio Vetrugno, Maurizio Cattelan, Grazia Toderi, Vanessa Beecroft. Un itinerario che concorre a delineare le fasi di una ricerca scandita dalla stampa «Distributore» di Monica Carocci e da «Crash» di Eva Marisaldi, dal «Sogno di periferia» di Botto&Bruno e dal polittico di Daniele Galliano, Paola Pivi, Flavio Favelli, Angiola Gatti, Adrian Paci, Diego Perrone, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei e «59 passi» di Marzia Migliora. Mostre a Torino e provincia CHICCO MARGAROLI AL CASTELLO GAMBA CHÂTILLON, strada Italo Mus, 14 sino al 31 ottobre 2015 Intitolata «Passaggio a dimora/Bedding out», la mostra personale dell’artista valdostana Chicco Margaroli pone l’accento sulla produzione degli anni Duemila, su un progetto in cui utilizza tessuti organici stabilizzati, limo glaciale, vegetali essiccati. Allestita nel Castello Gamba di Châtillon, sottolinea - come suggerisce Emily Rini, Assessore all’Istruzione e Cultura, - «quanto l’arte contemporanea sia vitale, ricca e vicina alla nostra vita di tutti i giorni...». Curata da Marco Maggi, l’esposizione presenta le tematiche più recenti del suo lavoro, con una «personale reinterpretazione della poetica dell’«objet trouvé», del rinnovarsi del linguaggio che le ha permesso, dopo aver frequentato l’Accademia Albertina, di essere invitata alla Biennale di Venezia 2013, alle rassegne del MACRO di Roma e MADRE di Napoli. IL DIVISIONISMO ALLA FONDAZIONE ACCORSI-OMETTO A settembre apertura d’eccezione al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, in via Po 55, con la mostra «Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla», a cura di Nicoletta Colombo e organizzata dallo Studio Berman di Giuliana Godio e la Fondazione Accorsi-Ometto. Le quarantacinque opere che formano il «corpus» della mostra sono un documento della stagione «divisionista» tra il Piemonte e la Lombardia, la luminosità di Segantini e le composizioni di Balla, che con Carrà e Boccioni fece parte del Futurismo marinettiano. E nelle sale del Museo s’incontra «Ave Maria della sera» di Morbelli e «Il Sole» di Pellizza da Volpedo, il «Gregge all’alba» di Previati e TORINO, via Po, 55 sino al 10 gennaio 2016 il «Lavoro dei campi in Val Vigezzo» di Fornara. E insieme al saluzzese Matteo Olivero, si ricorda la materia-colore di Andrea Tavernier, le immagini di Cesare Maggi, l’elegante fraseggio di Giuseppe Cominetti e Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Sottocornola, Giovanni Battista Ciolina, Angelo Barabino, Achille Tominetti, Emilio Longoni. «Cicli di affreschi a Lemie» A PALAZZO BAROLO I COLORI DI MOLINARO TORINO, via delle Orfane, 7 sino al 30 settembre 2015 Il lungo percorso pittorico di Bruno Molinaro trova a Palazzo Barolo, ingresso in via Corte d’Appello 20/C, una mirabile collocazione con una retrospettiva che racconta il suo amore per la natura, il paesaggio, il colore. Ed è proprio il colore l’artefice dei suoi dipinti, dei campi innevati, dei giardini che, in qualche misura, prendono spunto da quello di Monet a Giverny. Dopo aver frequentato i corsi del nudo all’Accademia Albertina di Torino, tenuti da Filippo Scroppo, Molinaro ha proseguito l’attività con la volontà di trasmettere l’interesse per l’ambiente, boschi, marine, mediante una vibrante gestualità, in una dimensione in cui - ha scritto Gian Carlo Caselli - le pennellate condensano - nella forma visiva più semplice e perciò fortemente comunicativa - immagini, sensazioni e sentimenti sempre suggestive». di C. Bertolotto e G. G. Massara Per la Società Storica delle Valli di Lanzo, presieduta da Bruno Maria Guglielmotto-Ravet, Claudio Bertolotto e Gian Giorgio Massara hanno pubblicato un pregevole volume dedicato alle «Presenze pittoriche rinascimentali nelle Valli di Lanzo. Cicli di affreschi a Lemie. Cappella di San Giulio-Oratorio della Confraternita del SS. Nome di Gesù». Con un’appendice su «Un frescante nel vallone d’Ovarda», Lanzo Torinese 2015 «Ombelico di Luna» di Nevio Nigro Introdotto da un testo di Giorgio Barberi Squarotti, il volume «Ombelico di luna», Edizioni Blu di Prussia, 2015, rappresenta un ulteriore e significativo momento espressivo di Nevio Nigro, una testimonianza della sua ricerca intorno alla poesia tra sottile emozione e ricordo. Una poesia che di volta in volta unisce lo scrittore al proprio tempo: «Dormono lontananze/ d’amore./ Nel senso della notte/ vanno i ricordi./ Ha un volto/ la fine del giorno» RITRATTI PRIVATI Filippo di Sambuy ha esposto una serie di pregevoli e personalissimi ritratti al Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera. Mediante un segno disinvolto ha fissato sguardi, volti, espressioni relative a una serie di «Ritratti privati», «Ritratti dannunziani» e «Ritratti Omeopatici». La mostra era accompagnata dal volumetto «Filippo di Sambuy. Per non dormire», edito da Allemandi. FOTOGRAFIE DI MARIOTTI All’Hotel Sant’Orso di Cogne la mostra «Il tempo dell’immagine» racconta il mondo delle fotografie di Gabriele Mariotti, la sua capacità di cogliere la gente e i personaggi di Cogne, la volontà di trasmettere all’osservatore l’essenza di un luogo profondamente amato. Corredata da un bel catalogo, l’esposizione si snoda da una processione agli uomini seduti all’osteria, al campione di fondo Vincenzo «Cento» Perruchon. «Studi Piemontesi» direttore Rosanna Roccia Ricco di documenti, il numero di giugno 2015 della rivista «Studi Piemontesi», edita dal Centro Studi Piemontesi, costituisce un punto di riferimento sugli aspetti e le ricerche legate alla cultura subalpina. Un interessante percorso attraverso saggi, ritratti, ricordi, recensioni, segnalazioni di libri e periodici, notizie. Una pubblicazione prestigiosa con Direttore Rosanna Roccia, Responsabile Albina Malerba. 41 Passione Fotografia A cura di Giorgio Debernardi Alcuni consigli per realizzare un buon ritratto 1 1 Dati di scatto: Sensibilità 400 Iso Diaframma 2.8 Tempo di esposizione 1/250 sec Obiettivo Zoom 70-200 Lunghezza focale 95 mm In questo scatto si vede la messa a fuoco sull’occhio della bimba con il diaframma a 2.8 il fratellino e lo sfondo sono volutamente molto sfocati I In questo numero non pubblichiamo le foto dei lettori perché ne abbiamo ricevute molto poche, vi invitiamo a mandarci le foto delle vacanze che pubblicheremo nel prossimo numero. Indirizzo di posta elettronica: [email protected] l ritratto ha come soggetto preponderante della foto il viso di una persona, ed è senz’altro uno dei generi fotografici più praticati. Per ottenere buoni risultati nella foto di ritratto basta seguire pochi semplici suggerimenti. ma focale cioè, nell'esempio a 70mm, ad 80mm. Nei primi piani non usate obiettivi grandangolari (obiettivi al di sotto dei 50mm: in pratica 35mm, 28mm ecc...) a meno di non voler eseguire dei ritratti deformati dal grandangolo. SCELTA DELL’OBIETTIVO TIPO DI INQUADRATURA Per realizzare primi piani o ritratti a mezzo busto, utilizzate un obiettivo medio-tele a focale fissa compreso fra gli 80mm e i 135mm. Se non disponete di una focale fissa e siete invece in possesso di un obiettivo zoom (es. un 28-70mm, un 35-80mm ecc.) utilizzate alla massi2 2 Dati di scatto: Sensibilità 200 Iso Diaframma 2 Tempo di esposizione 1/500 sec Obiettivo Zoom 70-200 Lunghezza focale 100 mm Anche in questo ritratto si vede la poca profondità di campo. Messa a fuoco sempre sull’occhio 42 La regola dice che l’inquadratura è una cosa che si deve imparare, perché rientra nella categoria del buon gusto. Prediligete un’inquadratura in verticale di modo che la base della foto sia costituita da un lato corto. La struttura del corpo umano presenta uno sviluppo verticale, dunque fotografando una persona con la fotocamera disposta in verticale in genere eviterete di lasciare inutili spazi vuoti attorno al soggetto. Se fotografate in primo piano, fate in modo che il volto del soggetto riempia tutta l'inquadratura. Lasciate appena "un dito", un centimetro, fra l'estremità della testa e il margine superiore della foto. Nei primissimi piani ricordate di non "ghigliottinare" il soggetto tagliando l'immagine all'altezza del collo. Facendo disporre il soggetto di 3/4 otterrete un maggiore senso della profondità e una migliore plasticità d'immagine. Naturalmente poi in postproduzione potete tagliare con altre regole la foto scattata. MESSA A FUOCO Mettete a fuoco sugli occhi. Se la testa è ruotata di 3/4, mettete a fuoco sull'occhio più vicino alla fotocamera. Se avete l'autofocus, disattivatelo e focheggiate manualmente. Fidarsi dell'autofocus nel primo piano, spesso porta ad un ritratto dal naso nitido e dagli occhi sfocati (perchè la cellula dell'autofocus si trova spesso al centro del fotogramma). DIAFRAMMA Aprite il diaframma. Utilizzate le maggiori aperture di diaframma consentite (come F2, F2,8, F4,). Utilizzando il diaframma a tutta apertura e mettendo a fuoco sugli occhi, otterrete un effetto sfocato dello sfondo dietro al soggetto. A meno che non si stia eseguendo un ritratto ambientato, tutto che sta dietro il volto e viene percepito distintamente contribuisce sempre a distrarre l'attenzione dall’elemento principale della foto, cioè il volto della persona ritratta. LUCE Prediligete un'illuminazione morbida, equilibrata, diffusa. All'aperto potrete approfittare di una giornata dal cielo nuvoloso, ma non eccessivamente grigio. Meglio evitare di fotografare durante le ore centrali della giornata caratterizzate da una dominante azzurra nella luce solare. È consigliabile invece sfruttare le prime ore del mattino oppure attendere il po- Passione Fotografia meriggio inoltrato, quando la luce assume tonalità più calde. In generale evitate di illuminare il volto con la luce diretta del sole. La luce solare accentua eventuali difetti della pelle e soprattutto impedisce al soggetto di tenere gli occhi bene aperti, pertanto utilizzatela solo se volete esaltare tali difetti (ad esempio per mettere in evidenza le rughe di una persona anziana). 3 4 USO DEL FLASH Non utilizzate il flash diretto, cioè puntato direttamente sul soggetto che intendete fotografare, se possibile puntatelo al soffitto. La luce diretta del flash tende ad appiattire i volti, crea ombre sgradevoli e accentua le imperfezioni della pelle. Per le foto in studio, a parte le tre o quattro luci canoniche, ombrello leggermente sopra il soggetto con fondo più o meno illuminato, luce finestra messa di lato, flash, lo studio deve essere una palestra di sperimentazione, per cui spazio alla fantasia. Se vi trovate in casa e decidete di sfruttare semplicemente la luce ambiente, potrete utilizzare un cavalletto (impostando tempi che non eccedano comunque 1/15 di secondo), oppure potrete chiedere al soggetto di accostarsi alla finestra, magari schermata da una tenda bianca, di modo che i raggi solari non colpiscano direttamente il viso. In tal caso, per evitare un'eccessiva differenza di luminosità fra la parte del viso rivolta verso la finestra e quella rimasta in ombra, potrai utilizzare un pannellino di polistirolo bianco (andrà bene di dimensione 40x60 cm) da sistemare in contrapposizione alla finestra, all' altezza del viso, di modo tale che il viso si trovi in posizione equidistante tra la finestra e il pannello stesso. Così la luce proveniente dalla finestra verrà riflessa dal pannello e questa andrà ad eliminare o ad attenuare notevolmente le ombre sul viso, rendendo l'immagine equilibrata. Se vi trovate a dover foto- grafare in condizioni di luce molto scarsa non esitate ad alzare gli Iso, l’eventuale “rumore fotografico” si potrà togliere con programmi di fotoritocco. 5 ESPRESSIONE Giocate con la persona che intendete fotografare. Potete chiederle di sorridere, magari suggerendole di pensare a qualcosa che la fa divertire oppure invogliandola a parlare dei suoi interessi. Iniziate a fotografare solo quando vi rendete conto che si trova a suo agio; a limite per "rompere il ghiaccio" potete iniziare scattandole una diecina di foto. Evitate di toccarla per farle assumere la posizione desiderata. Una volta rilassata, chiedetele di disporsi in posizione frontale e successivamente di ruotare la testa di 3/4 fino a disporsi di profilo, per vedere quale sia la resa migliore. La regola dice che per ogni ritratto bisognerebbe scattare almeno 40 scatti, più o meno quelli concessi da un “vecchio” rullo 35 mm da 36 pose. Cogliere l’espressione migliore è anche un fatto statistico: occhi chiusi, smorfie, capelli fuori posto ecc. si combattono premendo più volte il pulsante di scatto. 3 Dati di scatto: Sensibilità 100 Iso - Diaframma 5.6 Tempo di esposizione 1/125 sec Obiettivo Zoom 70-200 mm Il diaframma 6.6 ha permesso una maggiore profondità di campo 4 Dati di scatto: Sensibilità 200 Iso - Diaframma 2.5 Tempo di esposizione 1/250 sec Obiettivo Zoom 100 mm Messa a fuoco manuale sull’occhio sinistro. In postproduzione una leggera vignettatura per rendere più luminoso il viso 5 Dati di scatto: Sensibilità 640 Iso Diaframma 4.5 Tempo di esposizione 1/40 sec Obiettivo Zoom 135 mm Scatto ottenuto con il flash di rimbalzo sul soffitto Scelti per voi http://www.avedonfoundation.org/ http://stevemccurry.com/ http://www.elliotterwitt.com/lang/it/index.html 43 Storia minore I GRANDI PERSONAGGI Sono vissuti a Torino, e ne hanno in alcuni casi lasciato un’impronta notevole, parecchi personaggi conosciuti troppo poco o addirittura sconosciuti ai più. Questo è il motivo per cui mi accingo a ricordarli su queste pagine iniziando la serie, che riguardano la nostra città. Il primo di questi è forse il più originale... Vittorio Amedeo Francesco di Savoia (Torino, 14 maggio 1666-Moncalieri, 31 ottobre 1732), fu duca di Savoia, marchese di Saluzzo e del Monferrato, principe di Piemonte e conte d'Aosta dal 1675 al 1720. A cura di Egidio Bracco «Monsû Druent» I l 17 dicembre 1652 nasce a Torino un certo Giacinto Antonio Ottavio Provana Conte di Druent, Altessano, Stroppiana, Bastia, Signore di Villarboit, Busonengo, Monformoso, Cascine di San Marco e Borgaro Torinese. Da un personaggio con il corredo di siffatti titoli ci si deve aspettare di tutto e naturalmente il Signor Conte non si smentirà né da vivo né da morto, vediamo come. Nel 1682, all'età di 30 anni, lo troviamo Primo Scudiero del Duca di Savoia, Vittorio Amedeo II, e Gentiluomo di Camera. Unitamente a suo zio, Marchese di Pianezza, ed al Marchese di Parella è uno dei maggiori confidenti del Duca che, residente nel castello di Rivoli, è ancora sotto la tutela della madre Giovanna Battista di Savoia-Nemours, pur avendo ormai raggiunto l'età di 16 anni. Il Druent, il Pianezza ed il Parella, secondo lo scrittore storico Amoretti (vedi “Il Ducato di Savoia dal 1559 al 1713” tomo III pag. 138-143), sono fra quelli che più spingono il Duca a togliersi dalla tutela materna e prendersi il governo dello Stato, che la madre vorrebbe tenersi in perpetuo. Naturalmente non appena Madama Reale viene a conoscenza di questi maneggi, il 28 dicembre 1682 fa arrestare, alle “otto di notte”, e rinchiudere il Pianezza nel forte di Montmellian ed il Druent in quello di Nizza, mentre il Parella, dopo essersi rifugiato nei suoi feudi di Oropa, raggiunge la più sicura Ferrara dove conta amici e lontani parenti. Nel 1684 Vittorio Amedeo II, ormai raggiunta l'età di 18 anni, con il suo piccolo esercito personale che ha raccolto presso di sé, da Rivoli scende su Torino e pone fine alla reggenza materna. Inutile dire che il primo atto del Duca è quello di togliere dalle prigioni il Conte Provana di Druent ed il Marchese di Pianezza, dando loro alte cariche a Corte. Con il ritorno a Torino il Conte Provana di Druent dà mano al completamento del grande palazzo, già iniziato dal padre, che si innalza nell'isola di Santa Brigida, proprio a ridosso delle mura di cinta della città, confinante con il convento delle Orfanelle. Di questo grande e splendido palazzo non esiste un disegno comprendente l'intero edificio. Si suppone, quindi, che l'architetto Gianfrancesco Baroncelli non faccia altro che tradurre in pratica le idee che il Conte man mano matura nella sua mente e, conoscendo il carattere autoritario di quest'ultimo, c'è da crederci. Costruito un palazzo così bello e grande, ora occorre provvedere per abitarlo degnamente. “Monsû” Druent, è così che il Conte Provana viene chiamato da tutti, pensa e ripensa come può fare. Si deve sapere che ha una sola figlia, anche parecchio bella,natagli il 14 marzo 1674, che si chiama Elena Matilde. Questa fanciulla è la causa principale della sua insonnia (un'altra è il gioco del faraone, l'attuale teresina, cioè una specie di poker a carte scoperte) perché dovrà lasciarle tutti il suo patrimonio,più quello assai cospicuo della moglie, che è Anna Costanza Doria dei Marchesi di Cirié e del Maro. Certo che se la fanciulla si innamora di uno spiantato, magari bello, Il Duca di Savoia, Vittorio Amedeo II 44 che se la sposa per interesse è un bel guaio! Occorre parlarne con il Duca, lui certamente risolverà il problema. Infatti Vittorio Amedeo II si prende a cuore la cosa e gli propone un nome: Gerolamo Gabriele Falletti dei Signori di La Morra, Serralunga, Castagnole, Barolo, Cavatore, ecc…. C'è però un piccolo guaio: i duo giovani sono parenti di terzo grado. A questo si fa subito rimedio, in quanto lo stesso Duca provvede a procurare l'apposita dispensa papale da Innocenzo XII. Non resta altro che comunicarla al Signor Marchese di Barolo affinché ne informi il figlio Gerolamo Gabriele, ed anche a questo ci pensa il Duca spedendo il suo messaggero al castello di Barolo. Sull'ora di pranzo il messaggero viene introdotto nella sala in cui la famiglia Falletti di Barolo al gran completo è a tavola. Nell'udire la proposta, che arriva dal Duca in persona, al Signor Marchese padre va storta la minestra che spruzza fin sulla parete di fronte. Ma al Duca non si puo' dir di no! Ragione per cui le nozze vengono fissate per il 3 febbraio 1695. Si celebrano nella chiesa di San Dalmazzo a Torino, ma senza la presenza del Marchese Falletti padre perché non sopporta affatto che suo figlio sposi la figlia di “Monsû Druent” di cui conosce benissimo il carattere dispotico e violento (senza parla- Stemma dei Duchi di Savoia e Re di Sardegna re del vizio del gioco per il quale è famoso in tutto il Ducato). Alla cerimonia segue un gran ballo a palazzo Provana, al quale interviene il Sovrano con il meglio della corte. La sposa ha al collo una collana di perle di ricchissimo pregio che la Duchessa di Savoia, Anna d'Orleans, le ha prestato. Sul più bello della festa, mentre fervono le danze, lo scalone principale del palazzo crolla! Per fortuna nessuno muore , ma lo spavento è grande, lo scompiglio pure e la collana di perle va smarrita. Gli invitati lasciano il palazzo dagli accessi di servizio e l'indomani, sotto le macerie della scala, si ritrova la collana di perle. Tutto sommato, all'infuori della rampa centrale dello scalone, non ci sono grandi danni, ma l'episodio è certamente un presagio che non fa pensare a nulla di buono. Presto, però, il matrimonio combinato si rivela un matrimonio d'amore: infatti in quattro anni nascono ben tre figli. A questo punto le cose si complicano. Il nostro “Monsû Druent” ha una furiosa lite con il Marchese di Barolo per il mancato versamento della dote pattuita, causa i debiti di gioco e le spese sostenute. Dispoticamente si intromette fra gli sposi e costringe la figlia a rientrare a palazzo, ove la rinchiude nell'appartamento al primo piano (quello che circa 150 anni dopo sarà poi occupato da Silvio Pellico). La poverina, non potendo più rivedere i figli ed il marito, ben presto cade in profonda depressione. Con il pretesto di qualche commissione allontana la cameriera ed alle tredici, del 24 febbraio 1701, si lancia dalla finestra. Accorrono subito gli avvocati Falletti ed Ugonino, che hanno udito il tonfo, chiamano un confessore, che non giunge in tempo: Elena Matilde, deposta sulla panca in pietra alla sinistra dell'androne, è già morta. Nasce così la leggenda del fantasma di palazzo che si vede vagare nelle sale, durante le notti di luna piena, alla ricerca dei figli e del marito, ormai perduti. Il Conte Ottavio rimane molto scosso dalla morte della figlia, non cambia assolutamente il suo modo di vivere ma abbandona il bel palazzo che aveva costruito. Muore (lasciando 70.000 lire di debiti di gioco) nella sua villa di campagna nei pressi della Venaria Reale, detta il “casino”, il 17 agosto 1727 e poiché era stato strano in vita, tale vuole apparire anche dopo morto. Ecco infatti cosa scrive nelle sue disposizioni testamentarie: “...il mio cadavere deve essere sepolto nella chiesa della Madonna della Campagna ed il mio corpo deve essere rivestito di un abito di panno bigio simile a quello dei terziari delle monache cappuccine, con calze e calzoni cuciti assieme, alla foggia degli usseri,con pianelle di suola di ferro nei piedi, con la parrucca in testa e nelle mani una corona di spine. Deve essere adagiato su di una sedia portatile coperta all'intorno da un drappo nero. L'accompagnamento deve essere di due soli padri Cappuccini recitanti orazioni in suffragio dell'anima mia, e di due poveri che portano il lume in due lanterne, camminando dietro Storia minore il carro.. A ciascuno dei poveri devesi dare una lira di Savoia”. Un piccolo corollario a questa storia: il casino di campagna, ove è morto “Monsû Druent”, nell'800 viene quasi tutto abbattuto per costruire case d'abitazione, ma si conservano i due portoncini d'ingresso. Questi vengono poi riciclati nella costruzione di un palazzotto di Corso Regina Margherita a Torino e chi si reca ai numeri 146 e 148 può vedere, scolpito nel legno, lo stemma dei Conti Provana di Druent: una colonna (concessa nel 1417 da Papa Martino V della famiglia romana dei Colonna, di ritorno dal Concilio di Costanza) inquartata con le foglie di vite. Il salotto “egiziano” del Casino Provana era in realtà un Tempio della Massoneria “di rito egizio”, lo stesso rito poi ripreso e debitamente codificato da Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro. Il palazzo Provana, quando passa in eredità ai figli di Elena Matilde, si chiamerà “Palazzo Barolo” (così pure il casino di campagna) e nelle sue cantine per anni si ospiteranno le botti del famoso vino, creato agli inizi dell'800 dal Marchese Tancredi Falletti di Barolo, marito della Marchesa Giulia Colber di Maulévrier, pronipote del ministro delle finanze di Luigi XIV, sposata a Parigi nel 1807 con la benedizione di Napoleone I in persona... ma questa è un'altra storia. Se quanto ho raccontato lo avete trovato interessante fatemelo sapere, così sul prossimo numero ne narrerò un altro. PALAZZO BAROLO In via delle Orfane 7, costruito alla fine del ‘600 per la famiglia Provana di Druent. IL QUIZ Nella chiesa di San Francesco da Paola in via Po. E’ stato traslato quando si è realizzato l’impianto di riscaldamento nella chiesa, per evitare che il calore prodotto nei tubi che passavano assai vicini, danneggiasse il tutto Questa la risposta esatta su dove era prima custodito il cofanetto contenente i cuori del Cardinal Maurizio di Savoia e della sua sposa, ora a Superga nelle tombe reali Risulta vincitore del quiz: MARCELLO PICCHI IL NUOVO QUIZ Dove si trova attualmente il cofanetto contenente il cuore del Principe Eugenio di Savoia Soissons? Le risposte devono pervenire presso la sede AVIS -concorso quizVia Piacenza 710127 Torino Oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] entro il 15 novembre 2015. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato entro il 15 novembre 2015 45 Convenzioni A cura della Redazione Convenzioni per i donatori che presentano la tessera Avis VIA LAGRANGE, 4 - TORINO Sconto del 10% CARMAGNOLA Sconto del 10% sui viaggi presenti in catalogo Sconto di 50 euro sui viaggi con voli e crociere del nostro catalogo Sconto del 5% su tutti i pacchetti turistici proposti sui cataloghi dei migliori tour operator www.chiesaviaggi.it VIA MURIAGLIO, 1 BIS - TORINO Il gelato non è solo cono da passeggio... è piacevole gustarlo anche a casa. 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Sarai sempre vivo nel ricordo Lo sguardo verso l'alto ed il cuore pieno di tenerezza perchè tu che non sei più con noi sei sempre nei nostri cuori. Il 25 maggio è stato il tredicesimo anniversario della scomparsa di DEMIS PALAZZO lo ricordano con amore mamma, papà, Valentina e Daniel Anagrafe avisina COMPLEANNI E AUGURI Papà Federico e mamma Lucila avisini, con i nonni Eva, Franca e Luciano festeggiano il primo compleanno di RODRIGO SALEMI Auguri per i 5 anni, il 14 Luglio, a Sofia da mamma, papà e Luca I nonni Mario e Maria Teresa augurano un gioioso e felice primo compleanno al piccolo LEONARDO figlio del donatore Davide Seffusatti CARLO CONTE Da 20 anni mi hai lasciato e sei vicino a nostro figlio Amedeo che ci ha lasciato 24 anni fa. Con dolore mamma, Tiziana e Carla EVELINA GIORDAN Ci hai lasciati da tre anni ma il dolore ed il vuoto sono rimasti immutati. Ti ricordiamo con tutto l'amore che hai sempre avuto per noi. La Tua Famiglia UNA GRANDE STORIA D’AMORE Questa storia ebbe inizio nel 1964. La incontrai per la prima volta sul "treno del sole", che da Catania portava noi e le nostre speranze a Torino. Fu amore a prima vista. Un vero e proprio colpo di fulmine che si trasformò, anno dopo anno, in un rapporto forte e prezioso come il diamante. Un rapporto fatto di intenso amore, stima, affetto, gesti premurosi, profondo rispetto; senza mai un litigio o una parola mal detta. Un'unione dalla quale sono nati due meravigliosi figli: Gabriella e Giovanni, che ci hanno regalato cinque splendidi nipotini. Questa storia si è interrotta il 10 aprile 2015. Dopo una lunga e dolorosa malattia durata sette anni, l'amore della mia vita, la mia ROSINA (MARIA ROSA PARMA) mi ha lasciato. Nonostante la costante ed amorevole vicinanza dei nostri figli e nipotini, che mi aiuta a trovare la forza di vivere ed andare avanti, oggi faccio fatica a rassegnarmi. Mi manca il suo sorriso, la sua voce, i suoi amorevoli consigli. Mezzo secolo di ricordi belli e meno belli, non si può cancellare! Siamo stati una coppia semplice che è riuscita a fare una cosa difficile, quasi impossibile al giorno d'oggi: amarsi veramente per tutta la vita e... oltre la vita. Quando toccherà a me lasciare questo mondo so che ci riuniremo, cullati dalle onde del mare, com'era nostro desiderio. Voglio dire un grazie alla mia Rosina e dire a tutti, giovani e meno giovani, di volersi bene ed amarsi come abbiamo fatto noi, perchè le grandi storie d'amore si possono, purtroppo, interrompere...ma non hanno mai fine! Angelo Pistritto I figli Enzo e Fabrizio tutti i parenti ricordano con tanto amore Lidia Pizzolante Vozza a 5 anni dalla sua scomparsa 47 Mos tra Mercato INTERNAZIONALE M MINERALI - FOSSILI - PIETRE PREZIOSE - GEMME - GIOIELLERIA - ACCESSORI M 1° PADIGLIONE LINGOTTO INTERNATIONAL EXHIBITION CENTER 2-3-4 Via Nizza 294 - 10126 TORINO Rubellite: Malkhtan, Russia. Coll. Riccardo Prato, foto R. Appiani. OTTOBRE 2015 Patrocinio della Città di Torino Partners Ritaglia questo coupon e presentalo www.euromineralexpo.it iinf nfo@bolognamineralsho ow w. c o om m nell’area culturale allo stand EUROMINERALEXPO Riceverai un minerale OMAGGIO TORINO 2-3-4 ottobre 2015 BOLOGNA MINERAL SERVICE 1 Via Nasica, 69 - 40055 Castenaso (BO) Tel. +39.334.5409922 - Fax +39.051.6148006