L’ETA’ DI PERICLE p. 107 - 109 Che cosa accadde dopo la vittoria dei Greci sui Persiani? Atene: • ricostruì la città (incendiata da Serse nel 480 a.C.), rafforzò il porto del Pireo e creò una vasta cinta muraria • sfruttò la vittoria sui persiani per rafforzare la propria egemonia marittima e commerciale e politica sull'Egeo. • Nel 477 a.C. creò la Lega di Delo (dal nome dell'isola in cui si svolgevano le assemblee e si conservava il tesoro della lega), un'alleanza con altre poleis, che aveva lo scopo di continuare la guerra contro i persiani mantenendo efficiente una grande flotta: – Tutte le poleis che potevano fornivano navi ed equipaggiamenti – Le altre pagavano un contributo in denaro che andava a formare il tesoro della Lega – In realtà la Lega di Delo era uno strumento con cui Atene esercitava la sua supremazia sulle poleis aderenti e contrastava il potere della Lega peloponnesiaca guidata da Sparta. Con Cimone, figlio di Milziade, le città aderenti alla Lega di Delo divennero di fatto solo tributarie di Atene • Nel 461 a.C., dopo l’ostracismo di Cimone, capo degli aristocratici, ad Atene salì al potere PERICLE, nobile di nascita, ma di principi democratici, che aveva il consenso della maggioranza della popolazione. • Il suo SCOPO principale era dare prestigio ad Atene trasformandola in una grande potenza mediterranea. Lo fece in due modi: 1. Guerra con i persiani per ingrandire i domini ateniesi ad Oriente Approfittando di una rivolta scoppiata in Egitto, Atene intervenne nel 459, ma non avendo la certezza della vittoria preferì cessare le ostilità. Si giunse nel 449 alla pace di Callia: i persiani non sarebbero entrati con navi da guerra nell'Egeo e gli ateniesi non sarebbero andati nel Mediterraneo orientale. 2. Guerra con gli Spartani per avere il predominio in Grecia: Nel 461 a. C. ruppe l'alleanza stipulata con Sparta, poi si alleò con tutti i nemici di Sparta cercando anche di limitare le libertà di commercio di Corinto e Egina, alleate di Sparta. Nel 457 a.C. scoppiò la prima guerra del Peloponneso, ma Atene non riuscì ad avere la meglio a causa della ribellione delle città della Lega. Si giunse alla tregua nel 451 a.C. poi trasformata nel 446 a.C. in pace trentennale senza vincitori né vinti • Conseguenza: pace e stabilità. Atene potè così raggiungere il massimo potere nella Lega. Pericle: – Sostituì il consiglio della Lega con l’ecclesia dei cittadini di Atene – Obbligò tutti gli aderenti a restare nell’alleanza – Utilizzò per abbellire Atene il tesoro della Lega, che diveniva così lo strumento dell’egemonia di Atene nell’Egeo • Si garantì l’appoggio popolare rendendo ancora più democratiche le strutture politiche della città in tre modi: 1. Diminuì l'importanza dell'Areopago, che rappresentava gli aristocratici 2. Aumentò l'importanza dell'ecclesìa, della Bulè e dell'Eliea 3. Diede a tutti la possibilità di partecipare alle cariche pubbliche affidandole per sorteggio e stabilendo compensi per chi era impegnato in esse (prima i più poveri, i TETI, dovevano rinunciare perché se non lavoravano non guadagnavano) Chi partecipava all’Eliea riceveva due OBOLI (dal greco obelòs, spiedo, nome di una moneta ateniese che costituiva la sesta parte di una dracma. Era detta così perché in epoca micenea gli spiedi in ferro venivano usati come monete), 4 al giorno per gli arconti, 5 ai buleuti • Le sue riforme si basavano sul principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Tutti i cittadini maschi sopra i 30 anni potevano accedere alle cariche politiche. Nasce in questo periodo la parola demokratia, governo del popolo. • Stabilì anche: – Pagamento delle tasse in base al reddito – Dovere del servizio militare – Per i ricchi le liturgie, cioè l’allestimento di determinati servizi o opere pubbliche – Restrinse il diritto di cittadinanza solo a chi aveva madre e padre ateniese