Città di Besana in Brianza Centoventesima Fieradi Santa Caterina 25novembre2013 nei 600 anni dalla consacrazione della chiesetta CentoventesimaFieradiSantaCaterina Indice Per informazioni Comune di Besana in Brianza Ufficio Cultura Sig.ra Rosy Piserà Tel. 0362.922058 Testi di Dario Redaelli Si ringraziano Associazione Culturale Onlus Amici dell’Arte di Aligi Sassu Associazione ProLoco di Besana in Brianza Bassani Massimo Centro Anziani “Settecolli” Colombo Gianluigi Comunità Pastorale S. Caterina Corpo Musicale S. Cecilia di Besana in Brianza Corpo Polizia Locale Dr. Corti Francesco EOS Cooperativa Sociale “Il mio macellaio” di Aurelio Sala Lanfranchi Lorenza Maggioni Carlo Mazzotti Marcello - Veterinario Oliva Claudia Pasticceri e panificatori di Besana in Brianza Perego Luca Piserà Rosy Protezione Civile di Besana in Brianza Provincia di Monza e Brianza Sangalli Gentile Servizio Manutenzioni Sironi Franco Tolotta Tonino 3 Benvenuti al compleanno numero 600 4 Chiesa di Santa Caterina: una storia lunga 600 anni Dalla consacrazione ad oggi un intenso rapporto con i besanesi 6 6 7 8 Gli animali del cortile e delle cascine Macchine agricole e da giardinaggio Una giurnada di temp indree Cartina Con legenda dei luoghi e degli eventi 10 Un dolce medievale per Santa Caterina 10 I sapori della Brianza contadina in fiera Per ritrovare piatti che ricordano un passato povero legato alla terra 11 Ritorna la via dei Sapori Percorso gastronomico attraverso la fiera di Santa Caterina 11 Ul Turtum 12 L’arte di un filo Mostra concorso “Il pizzo di Cantù” 12 Ul Tacuin 2014 Sarà presentato il 23 novembre 13 Religiosità in Brianza Concorso “Lo Scorcio” 2013 13 Santa Caterina Mostra storica sulla chiesetta, documenti e immagini 13 Annullo filatelico Per ricordare i 600 anni della chiesetta 14 La Gibiana Che storia strana 14 Pompieri all’opera Occhio al “Tritandem” autopompa 15 Il vigoroso naturalismo e la verde Brianza In mostra le opere “brianzole” di Fulvio Comi 15 Esibizione musicale La Banda come da tradizione 16 “La più buona torta paesana” Ventottesimo concorso e serata finale 2 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Benvenuti al compleanno numero 600 La fiera tra storia e novità dal numero tondo tondo, il 25 novembre 1893, si svolgeva la prima fiera agricola e di merci varie intitolata a Santa Caterina in occasione della festa religiosa che si teneva nella chiesa. Quindi mi tocca, ed è per me, vecchio besanese, un piacere ed un onore invitare ciascuno di voi a visitare la fiera che, come ogni anno, cerca di incuriosire e di proporre, insieme alle inevitabili e importanti bancarelle commerciali, anche altre iniziative, di genere più culturale, che richiamino aspetti della Brianza che fu e che non sarebbe male riprendere ancora e non solo per amore del passato. Non mancheranno gli animali che nei 120 anni erano non l’attrazione, ma i protagonisti degli scambi commerciali e delle esposizioni con premi per i migliori esemplari. Spazio anche per i documenti antichi relativi alla chiesa, per un apposito annullo filatelico, per mostre d’arte e per due concorsi, quello per il dolce di santa Caterina, direttamente dal ‘400 e del tombolo, con tema la santa che festeggiamo il 25 novembre. Termineremo insieme, come da tradizione, con una buona fetta di torta paesana e l’assaggio della più buona nella 28 a edizione del concorso targato Francesco Corti. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questa fiera e a tutti voi, besanesi e non, che per un giorno vi lascerete andare al piacere dell’incontro e della memoria. Il 2013 per Besana in Brianza è un anno di anniversari: abbiamo appena fatto memoria con il cardinale Scola, vescovo della diocesi milanese, dei 1700 anni dell’Editto di Costantino, pietra miliare della libertà di culto e inizio di una diffusione più vasta del cristianesimo ed ora ci accingiamo a fare memoria di un altro importante anniversario: i seicento anni di consacrazione della chiesa di Santa Caterina, avvenuta appunto il 25 novembre 1413, come rivela la lapide posta sotto il vecchio altare. Da quella data sono accaduti molti avvenimenti dentro e fuori Besana, le cose sono cambiate moltissimo, ma la nostra amata chiesetta ha continuato nei secoli, a volte con fatica, a mantenersi nel suo aspetto più decoroso e degno di onorare Santa Caterina e, soprattutto il suo Signore, per il quale, come sappiamo, ha offerto la sua giovane vita. Il primo fatto importante avvenne qualche anno dopo la consacrazione, nel 1436, quando la nobile besanese Lucrezia Bonaccossa de’ Pirovano decise di mettere a disposizione della chiesa i suoi beni, per far sì che un sacerdote potesse stabilirsi e occuparsi ogni giorno della Comunità di Besana Inferiore. Sappiamo poi come la chiesetta passò realmente in mano alla Comunità di Besana (e quindi al Comune) e nel 1827 sia stata restaurata da Ignazio Prinetti e, negli anni ’80, dal Comitato appositamente costituito dalla famiglie di Besana Inferiore. Poi, giusto 120 anni fa, un altro anniversario Vittorio Gatti Sindaco di Besana in Brianza 3 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Chiesa di Santa Caterina: una storia lunga 600 anni Dalla consacrazione ad oggi un intenso rapporto con i besanesi 1413-2013: esattamente 600 anni ci separano da quel 25 novembre in cui fu consacrata la chiesa di Santa Caterina. Non abbiamo molte notizie in proposito, ma la più eloquente è quella che ci lascia la lapide posta sotto il vecchio altare, fatta realizzare nel 1827 da Ignazio Prinetti, in occasione della storica ristrutturazione che ci consegna la chiesa (almeno all’esterno) nelle attuali fattezze. Da altre fonti spunta la data del 1380, ma tale anno è più facilmente da attribuirsi ad un inizio dei lavori di costruzione, il che farebbe presupporre, data la modestia dell’edificio, ad un periodo in cui la chiesa fu utilizzata anche in difetto di una consacrazione ufficiale. Detto questo, per sgombrare il campo da possibili discussioni, analizziamo brevemente, la costruzione, la committente, alcuni aspetti della storia di questi 600 anni della chiesetta, che sono veramente molti se pensiamo che le altre chiese del Comune, tranne Brugora, hanno avuto sorte diversa e sono state ricostruite o abbandonate a favore di nuovi edifici. e le pitture a fresco, oggi non più visibili, ma rilevabili dagli atti di alcune visite pastorali. L’interno era sobrio, l’abside era decorato con pitture ed il pavimento risultava in terra battuta (le piastrelle in cotto furono posate successivamente nel corso del 1600). Esisteva anche una campana, inserita in una semplice torretta, che non era certo il campanile oggi visibile e del quale si comincia a parlare nel 1600, dopo la prima ristrutturazione avvenuta in seguito alle disposizioni dettate da San Carlo Borromeo nella sua visita pastorale del 1569. In tale occasione il santo vescovo si lamentò alquanto per le cattive abitudini dei sacerdoti che avevano lasciato l’edificio (e la cura d’anime) in uno stato pietoso, a dispetto degli obblighi lasciati dalla fondatrice. Negli anni successivi fu messo mano ad una prima ristrutturazione sia esterna che interna con la formazione del campanile, del pavimento in cotto, di un soffitto, con la sistemazione delle pitture absidali ed altri miglioramenti alla mensa dell’altare. Quando la Comunità di Besana, esaurita la discendenza della signora Bonaccossa e vinta la causa con la famiglia Lugani, ebbe la titolarità della nomina dei cappellani, come da atto di fondazione, Ignazio Prinetti, proprietario della villa adiacente (attuale Villa Filippini), per sua decisione portò a termine una ristrutturazione che mutò, almeno esternamente, le forme originarie della chiesa. Rivisitò la facciata in forme “barocchette” e ne sistemò l’interno ingrandendo le finestre e posando un altare in marmo e le La costruzione Se, come si diceva, possiamo ragionevolmente datare la consacrazione nel 1413 (data l’autorevolezza del reperto storico rinvenuto – la lapide) dobbiamo datare la costruzione ad alcuni anni precedenti. La committente era la nobildonna Lucrezia Bonaccossa de’ Pirovano che decise di edificare su uno spiazzo detto “aretta” una piccola chiesa (viste le dimensioni alquanto ridotte) che servisse sia alle esigenze di famiglia che a quelle della popolazione di Besana inferiore che in verità era in numero minore dell’altra Besana quella Superiore, e per questo poteva contare su un edificio di culto di dimensioni maggiori. La costruzione, come possiamo vedere anche oggi, era piuttosto semplice, ad un’unica navata e in quello stile sobrio tipico del “romanico campestre” del quale osservava i canoni simbolici, come, ad esempio l’abside rivolta a oriente, le finestrelle di dimensioni ridotte e con il tipico arco a tutto tondo, il travame a vista 4 CentoventesimaFieradiSantaCaterina balaustre, permettendole, nel coso dell’800 e di tutta la prima metà del ‘900 di essere utilizzata a pieno regime dal sacerdote titolare. Nella seconda metà del secolo scorso la chiesa richiese nuovi interventi conservativi che furono realizzati da un apposito comitato prorestauro che coinvolse la parrocchia, l’Amministrazione comunale ma, soprattutto gli abitanti della zona della chiesetta che con diverse iniziative resero possibile una ristrutturazione molto profonda che, fra l’altro, permise di riportare alla luce alcuni aspetti della costruzione originaria. La Fondatrice La costruzione e la vita della chiesa, sacerdote compreso, non sarebbero state possibili senza l’intervento finanziario di Lucrezia Bonaccossa de’ Pirovano, facoltosa nobildonna che oltre ad amare Santa Caterina, amava anche Besana. Chi era costei? Possiamo ricavarne un sintetico ritratto solo indirettamente attraverso i documenti a nostra disposizione. Innanzitutto era “figlia del signor fu Pietro e vedova del fu Signor Martino di Mantova”, ovvero, all’epoca dell’atto in cui “dotava” di beni la cappellania (1436) risultava vedova già da tempo (il marito Martino dovette lasciarla abbastanza presto) e senza figli. La cospicua donazione di terre e costruzioni alla chiesa fa supporre l’inesistenza di eredi, confermata dal fatto che una delle persone indicate per la nomina dei cappellani, alla sua morte, era il fratello Paolo. La stessa era già vedova anche all’epoca della costruzione, infatti nell’atto di costituzione del beneficio, quando si parla della costruzione non si fa cenno al marito. Dove&Quando 25novembre Appuntamenti religiosi Chiesa di Santa Caterina Orari: 8.30 Recita delle Lodi 15.00 Recita dell’Ora media 17.30 Recita dei Vespri Basilica Romana Minore Orari: 10.00 Santa Messa Bacio della Reliquia Orari: dalle 8.30 alle 18.00 I motivi della costruzione non vengono indicati, evidentemente, negli atti ufficiali, ma possiamo certamente scorgere una grande devozione alla Santa che anche dalle nostre parti contava chiese, altari ed una discreta iconografia nelle cappelle esistenti. Il fatto di avere avuto notevoli sofferenze nella sua vita (la mancanza di figli, la prematura perdita del coniuge) certamente la orientarono verso i valori religiosi della vita, in modo talmente forte da mettere a disposizione le proprie sostanze al servizio della causa di Cristo. Infine è chiara la sua predilezione per la gente di Besana, perché oltre a mettere a disposizione di essa un sacerdote e una chiesa, affidò la nomina del cappellano (che le spettava di diritto) alla sua morte e a quella dei suoi eredi, alla comunità besanese. Dario Redaelli Due volumi per la fiera In vetrina i libri di Santa Caterina Un volume storico sulla chiesetta di Santa Caterina: la storia della santa, del suo culto e delle vicende della chiesetta dal 1400 ad oggi. È acquistabile in Comune, ufficio URP. DARIO REDAELLI LA CHIESA DI SANTA CATERINA IN BESANA STORIA E LEGGENDA II EDIZIONE Dario Redaelli LA CHIESA DI SANTA CATERINA IN BESANA Storia e leggenda 2a edizione Città di Besana in Brianza Una raccolta di novelle ambientate nella Besana di inizio ‘900, nelle quali ritrovare personaggi, storie e caratteri della Brianza. È acquistabile presso le librerie besanesi. Il ricavato è destinato alla beneficenza. Dario Redaelli STORIE DI SANTA CATERINA e altri racconti 5 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Gli animali del cortile e delle cascine A cura Azienda Agricola Colombo Gianluigi, Maggioni Carlo, “Il mio macellaio” di Aurelio Sala stalle, ingrassati in estate e macellati in inverno, stagione ideale per consumarli. Presso le mucche a volte convivevano anche le pecore, acquistate dai pastori che in autunno scendevano dalle zone più elevate della Brianza o della bergamasca in cerca dell’ultima erba verde che resisteva al gelo dell’inverno. Nelle ampie aie scorazzavano pulcini, galline e altri generi di pennuti da cortile e bisognava stare attenti a non schiacciarli con i carretti quando si muovevano. I conigli invece vivevano e si moltiplicavano nelle gabbie di legno dentro le stalle. Per questo motivo alla fiera gli animali avevano un posto importante. Oggigiorno le norme sanitarie più restrittive non consentono più di vedere gli animali in quantità per via Viarana e Santa Caterina, dovremo accontentarci di una piccola “rappresentanza” dei preziosi compagni di vita del contadino brianzolo. Quando nacque la Fiera di Santa Caterina, esattamente 120 anni fa, per le strade di Besana e frazioni, e così in quelle della stragrande maggioranza dei paesi della Brianza, non c’erano auto e se ce n’erano si potevano contare sulle dita di una mano. Gli spostamenti delle persone e delle merci avveniva su carri trainati dagli animali, lo stesso tram-way (il tramvai) era trainato da cavalli. La maggior parte delle famiglie contadine in genere possedeva un asino, il cavallo infatti era un po’ più costoso ed era posseduto oltre che dai signori che lo usavano per spostarsi con il calesse, anche dai contadini più benestanti oppure da trasportatori di professione o dai commercianti ambulanti. Nelle stalle, che nei cortili avevano posto insieme alle abitazioni dei contadini, si potevano trovare mucche e vitelli che davano latte e carne a suo tempo e, per le famiglie più povere, erano anche un sistema di riscaldamento nelle serate fredde dell’inverno. I maiali in genere venivano sistemati in apposite Dove&Quando 25novembre Via Viarana Orari: dalle 08.00 alle 18.00 Macchine agricole e da giardinaggio A cura della ditta Perego Luca di Besana in Brianza Insieme agli animali la fiera di un tempo metteva in mostra anche gli attrezzi che agli inizi erano soprattutto quelli di uso comune (vanghe, rastrelli, seghe). Con l’andare del tempo però l’agricoltura si è evoluta e in fiera sono comparsi anche i primi attrezzi meccanici, compresi i trattori che negli anni del dopoguerra interessavano le numerose aziende agricole che ancora svolgevano la loro attività. Oggi l’esposizione è meno vasta rispetto a qualche decennio fa ma continua a mantenere viva l’attenzione dei besanesi che negli orti di casa o nei piccoli appezzamenti di terreno continuano a coltivare la terra con lo stesso amore dei loro predecessori. Dove&Quando 25novembre Piazza Cuzzi 6 Orari:dalle 8.00 alle 18.00 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Una giurnada di temp indree Attrezzi, costumi e pezzi di vita del mondo contadino della Brianza A cura dell’Amministrazione Comunale Dalle sue origini la fiera di Santa Caterina appartiene tipicamente al mondo contadino e in quanto tale è sempre stata una fiera agricola, nella quale i prodotti e le merci in esposizione erano legati alla produzione agricola e gli animali costituivano un oggetto di scambio commerciale. Il mondo della Brianza fino alla fine della seconda guerra mondiale era popolato soprattutto da famiglie contadine e tutta la società era legata, sia dal punto di vista sociale, architettonico e culturale alla terra. Già dall’antichità in Brianza si praticava l’agricoltura che ha prodotto piccoli insediamenti, alcuni dei quali nati dapprima intorno alle proprietà di ricchi o nobili romani, poi intorno ai feudatari. In alcune zone gli insediamenti si trasformarono poi in cascine, che erano costruzioni organizzate in modo tale da coniugare le esigenze delle famiglia che le abitavano con quella della produzione agricola (stalle, fienili, depositi) e poi in veri e propri paesi, costruiti anch’essi come insieme di più cortili, sistemi architettonici, questi, che riproducevano l’organizzazione delle cascine, con case, stalle, fienili e magazzini costruiti intorno ad una vasta aia, il cortile, che diventava un po’ il centro della vita. La chiesa era il centro ideale del paese contadino, fatto di persone dalla profonda e operosa religiosità e la piazza ne costituiva l’anticamera. Il resto della vita si svolgeva nei campi e nel cortile. Le nuove generazioni non conoscono se non in fotografia questi ambienti, fatti di cose semplici, di attrezzi ed utensili di uso quotidiano oggi spariti dalle case, di abitudini e di lavori che ormai sono completamente dimenticati o vengono eseguiti con nuovi strumenti. Conoscerli non è solo un esercizio di memoria ma è importante per capire la storia della nostra gente, le sue origini, gli elementi che ne costituiscono la cultura e l’umanità. Sarà con noi il gruppo folcloristico “I Contadini della Brianza”, sorto nel Comune di Albavilla (Como) con l’obiettivo di ricostruire fedelmente il mondo delle campagne e mostrare la Brianza com’era, che ci farà fare un tuffo nel passato, nel periodo vissuto dai nostri nonni e per alcuni sarà anche un tuffo nella propria giovinezza. Con loro l’arrotino, la bugada, la spannocchiatura, la cardatrice, ul zucuré e altri lavori tra canti e poesie. Dove&Quando 25novembre Cortile di Villa Filippini Via Viarana 7 Orari: dalle 10.00 alle 18.00 CentoventesimaFieradiSa 10 10 3 11 11 7 11 5 1 8 4 10 11 2 antaCaterina 1 Chiesa di Santa Caterina Bacio della Reliquia 2 Sale espositive di Villa Filippini, Padiglione neoclassico e sottotetto Personale di Fulvio Comi La storia della chiesa di S. Caterina Annullo Filatelico Lo Scorcio L’arte di un filo Ippogrifo Azzurro: La Gibiana e Fiabe animate 10 10 6 3 Serra di Villa Filippini Paesaggi e testi storici di Besana 9 8 4 7 Cortile di Villa Filippini Ul Turtum, Esibizione musicale 5 Via Viarana Animali da cortile e pecore, buröj 6 Piazza Cuzzi Le macchine agricole 7 Centro Settecolli e Oratorio Busèca, salam cott e murtadela 8 Basilica Romana Minore Santa Messa 9 Cine-teatro Edelweiss Serata finale 28° concorso La più buona torta paesana 10 Città di BesanainBrianza Percorso gastronomico La via dei sapori 11 Artisti di strada CentoventesimaFieradiSantaCaterina Un dolce medievale per Santa Caterina I sapori della Brianza contadina in fiera A cura della ProLoco e dell’Associazione Cuochi di Brianza Per ritrovare piatti che ricordano un passato povero legato alla terra Che dolce mangiarono i besanesi il 25 novembre 1413? Difficile da dire, soprattutto perché a quell’epoca l’alimentazione nelle famiglie del popolo, soprattutto in inverno, non era certo molto varia. Andava certamente meglio nelle famiglie nobili dove non mancava la selvaggina. Latte, verdura di stagione, come verze e insalate invernali, legumi secchi come fagioli e lenticchie, frutta secca, fichi essiccati, uva passa, noci e nocciole, castagne e, soprattutto, polenta. Il pane, quando c’era non era certo paragonabile a quello che mangiamo oggi. Possiamo ipotizzare che durante le feste, anche ai tempi della fondazione si consumasse qualche semplice dolce. Da questi dati parte la scommessa della Pro Loco di inventare un dolce da abbinare a Santa Caterina, che non ha certo la pretesa di soppiantare la classica torta paesana, la regina delle feste nei nostri paesi, ma figlia di tempi più recenti. Con il supporto dell’Associazione cuochi di Brianza alcuni mesi fa è stato indetto un concorso riservato alle scuole professionali di cucina, per confezionare il dolce che dovrà essere realizzato con materie prime semplici e plausibilmente reperibili anche nel periodo storico dell’inaugurazione della chiesa. Quindi i partecipanti dovranno effettuare una ricerca storica sulle materie prime e cercare di creare un prodotto gradevole al palato e alla vista e, soprattutto, rispettoso degli ingredienti. La ricetta, che avrà un nome, sarà poi, su richiesta, fornita alle pasticcerie. Il concorso, nella sua parte realizzativa e di assaggio, si è svolta l’11 novembre, mentre la premiazione avverrà il 25 novembre nel corso della serata riservata alla Torta paesana. La Torta Paesana Dove&Quando 25novembre CineTeatro Edelweiss Piazza Cuzzi - Besana in Brianza Premiazione durante la serata “La più buona Torta Paesana” Orario: ore 21.00 Nei paesi della Brianza è ancora il dolce tipico per eccellenza. Nata come “torta povera”, perché all’epoca si doveva tenere da conto tutto quel poco che c’era, oggi ha aggiunto qualche piccolo tocco in più, ma la sostanza è quella di allora, soprattutto se a confezionarla sono le mani amorose di mamme e nonne. Busèca, Salam cott, e Murtadela Il maiale, dalle nostre parti, veniva allevato e utilizzato per uso alimentare da tempo immemorabile. È stato scritto, per esempio, che maestri degli insaccati erano i Longobardi, nostri antichi progenitori. Macellato, veniva interamente utilizzato: pelle, grasso, carne, e interiora. Con queste ultime si preparava la trippa, che in occasione della fiera, si consumava in famiglia e nelle osterie besanesi, insieme ad un salume cotto (salame o mortadella di fegato). Caldarroste e Vin brulé Nella stagione autunnale i “buroei”, ovvero le caldarroste per i bambini brianzoli erano una vera festa. Cotte sulla stufa o sul camino diffondevano un profumo dolce e tipico tra le mura domestiche. La sera, dopo il rosario recitato in famiglia, erano un bel finale di giornata. Ma... attenzione a dir bene l’Ave Maria, per non trovare castagne marce... Dove&Quando 25novembre Busèca, salame cotto, mortadella Centro Anziani “Settecolli” a cura del Corpo Musicale S. Cecilia Oratorio S. Carlo e S. Luigi piazza Cuzzi Caldarroste Via Viarana (presso la chiesa di S. Caterina) a cura dei pensionati CISL Vin brulè 10 Via Ferrario (nuova sede Alpini) CentoventesimaFieradiSantaCaterina Ritorna la via dei Sapori Percorso gastronomico attraverso la fiera di Santa Caterina La 120a fiera di Santa Caterina si ripropone con qualche cambiamento di ubicazione per i lavori che interessano piazza Umberto I ma, soprattutto nelle vie attorno alla storica chiesetta, i tradizionali colori, profumi, sapori, suoni e rumori, che anche quest’anno solleciteranno la curiosità dei numerosi e interessati partecipanti. Essendo una fiera di tradizioni agricole, uno spazio importante è stato riservato ai produttori del territorio, che, dopo la positiva esperienza del mercato settimanale, potranno esporre e vendere al pubblico i loro prodotti, presso il parcheggio di via Dante. Saranno presenti in fiera, come ormai tradizione gli stand delle molte realtà associative del nostro territorio e soprattutto le bancarelle solidali proposte dagli enti che offrono il loro servizio alle persone disabili che in questa occasione mettono in vetrina molti dei loro lavori. Se, nei vari percorsi tra le bancarelle si sente il bisogno di rifocillarsi c’è la possibilità di far tappa nei punti ristoro posizionati lungo le vie della fiera. Ad un prezzo simbolico di 3,50 euro si potrà acquistare il gadget e il buono che permetterà a ciascuno di assaporare i prodotti tipici del piccolo percorso gastronomico preparato per i besanesi e per gli ospiti che arrivano dal resto della Brianza. La vendita del buono avrà inizio a partire da giovedì 21 novembre presso il Comune di Besana, via Roma 1, negli uffici: Polizia Locale, SUAP e URP Cinque i punti del percorso gastronomico, dove fermarsi ad assaggiare i prodotti tipici e le specialità del luogo. Piazza Cuzzi Via Viarana intersezione con via della Busa Via Ferrario presso Baita degli Alpini Piazza Umberto I zona nord Via Dante parcheggio “Casa dell’Acqua” Dove&Quando 25novembre Per le vie della Fiera Per informazioni è possibile contattare l’ufficio Suap, telefono 0362.922067 oppure all’indirizzo mail [email protected] Ul Turtum 14a edizione I prestinai e i pasticceri besanesi, con i colleghi della Brianza, sono i depositari dei segreti della “torta paesana”, sono quelli che più di tutti gli altri sono riusciti a fare della “torta paesana” un dolce da pasticceria. Merito della loro esperienza, ma soprattutto del DNA acquisito in famiglia, con qualche consiglio di genitori e nonni che hanno poi adeguato su scala artigianale. La loro presenza in fiera con i prodotti delle proprie aziende è un omaggio al dolce tipico, ma anche alla fiera e a Santa Caterina. Grazie a loro i visitatori potranno assaggiare un pezzo della torta, “Ul Turtum”, lunga, ci assicurano, una quindicina di metri. Con la partecipazione di: Casa del pane di Riva Corrado Montesiro, Panificio Maggioni Villa Raverio, Panificio Duca Zoccorino, Pasticceria Castano Besana, Pasticceria Ghezzi Vergo Zoccorino, Panificio Cavaleri Besana. Dove&Quando 25novembre Cortile di Villa Filippini Via Viarana 11 Orario: dalle 10.30 fino ad esaurimento CentoventesimaFieradiSantaCaterina L’arte di un filo “Ul Tacuin” 2014 Mostra concorso “Il pizzo di Cantù” Sarà presentato il 23 novembre A cura dell’Associazione Pro Loco di Besana in Brianza Da qualche anno, grazie all’impegno di signore di età diverse che ne hanno riscoperto la bellezza, l’arte del tombolo, un tempo molto diffusa in Brianza e apprezzata nelle famiglie di tutti i ceti sociali, è ritornata a ingentilire le nostre case. Non è male, in questo tempo in cui si prediligono a tutti i livelli (dall’architettura all’arredamento al vestiario) le cose fatte in fretta, funzionali, ma spesso prive di quella bellezza frutto di arte e ingegno, che fa la differenza. Il tombolo è uno di queste espressioni artigianli e una fiera come quella di Santa Caterina che ha tra i suoi intenti quello di valorizzare alcuni aspetti della tradizione brianzola, non poteva certo far finta di niente. Ecco allora, grazie alla Pro Loco, in occasione dei 600 anni di consacrazione della chiesa, un concorso di merletto e ricamo riservato alle artiste del tombolo e del ricamo, invitate a mettere in campo, singolarmente o in gruppo (sono infatti diverse anche le scuole di tombolo e ricamo nate negli ultimi anni) la loro creatività per realizzare quelle che possiamo definire vere e proprie “opere d’arte”. Il tema, naturalmente, vista la ricorrenza, sarà “Santa Caterina d’Alessandria”. Le opere rimarranno esposte dal 23 novembre all’8 dicembre in Villa Filippini, mentre le vincitrici verranno premiate pubblicamente il giorno 1 dicembre 2013 alle ore 16.00. Dove&Quando 23novembre - 8 dicembre Inaugurazione 23 novembre Ore 10.00 Sale Espositive di Villa Filippini 25novembre orario: dalle 10.00 alle 18.00 A cura dell’Associazione Pro Loco di Besana in Brianza La Pro Loco di Besana in Brianza anche per l’anno 2014 propone il calendario notiziario “Ul Tacuìn”, giunto ormai alla sua 17ª edizione. Il tema di quest’anno sarà: “Il paesaggio Besanese”, ovvero i panorami e le vedute che rappresentano il paesaggio del comune di Besana in Brianza. Rivedremo la bellezza di un territorio declamato da molti autori che nei secoli hanno scritto anche sulla nostra Besana. Saranno appunto le citazioni d’autore che ci accompagneranno mese per mese raccontandoci la storia del paesaggio besanese. Brani tratti da libri che diventano didascalie alle storiche cartoline che ci mostrano, con una certa nostalgia, quello che un tempo era definito “Il giardino di Lombardia”. Oltre alla storia il calendario sarà arricchito da diverse rubriche (oroscopo, proverbi brianzoli, ricette gastronomiche tipiche della Brianza e feste & manifestazioni di Besana) oltre al notiziario di Besana in Brianza con tutte le informazioni utili per “usare” o meglio “vivere” la città. Ul Tacuìn 2014 sarà presentato sabato 23 novembre alle ore 11.00 presso la Serra del parco di Villa Filippini e contemporaneamente verrà inaugurata una mostra sul paesaggio besanese e di testi storici su Besana in Brianza. Dove&Quando Inaugurazione 23 novembre Ore 11.00 segue aperitivo Serra di Villa Filippini viale Dante Alighieri 12 25novembre orario: dalle 10.00 alle 18.00 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Religiosità in Brianza Santa Caterina Concorso “Lo Scorcio” 2013 Mostra storica sulla chiesetta, documenti e immagini A cura dell’Associazione Pro Loco di Besana in Brianza Seicento anni fa veniva inaugurata la chiesa di Santa Caterina ma per fortuna certi valori si sono mantenuti tali. Tra questi, nell’anno dedicato alla Fede, la devozione popolare verso i Santi e la Madonna è testimoniata dalle numerose Chiese, gli oratori e le piccole cappelle, a loro dedicati, che caratterizzano i centri abitati del comune di Besana in Brianza. Tra di esse le edicole sotto i portici delle cascine e dei cortili. Raffigurazioni di Santi e di Madonne, ormai sbiadite dal tempo che rappresentano il genuino spirito religioso del mondo contadino e popolare dove il culto, ma soprattutto la Fede, erano elementi fondamentali della vita quotidiana. A cura dell’Amministrazione Comunale La chiesetta dedicata a Santa Caterina d’Alessandria sorge lungo la via Viarana, in uno spiazzo creatosi dalla demolizione di antichissimi stabili, denominato “aretta” forse per la presenza di un’ara pagana. I lavori di costruzione, finanziati dalla nobildonna Lucrezia Bonaccossa, che voleva una chiesa anche a Besana inferiore, iniziarono verso la fine del XIV sec., mentre certa è la data di consacrazione, il 25 novembre 1413, come da iscrizione posta sotto l’altare. L’attuale campanile venne costruito nel 1570 in sostituzione della campana posta sulla facciata, rifatta nel 1827 in stile barocchetto. Una storia antica che si integra con quella recente, dove l’impegno di un gruppo di cittadini besanesi negli anni novanta, ha portato al restauro della chiesetta. La storia e il restauro della chiesa di Santa Caterina saranno l’oggetto, accanto all’iconografia della Santa martire, di una mostra allestita in occasione del 600° di consacrazione, nelle sale espositive di Villa Filippini. Annullo filatelico Per questo motivo la Pro loco ha stabilito come tema dell’edizione 2013 dello “Scorcio premio di pittura Città di Besana in Brianza” I luoghi della devozione popolare nel territorio di Besana in Brianza ovvero la raffigurazione di uno scorcio della città di Besana in Brianza che rappresenti la Fede e la devozione popolare. Le opere in concorso verranno esposte dal 23 novembre all’8 dicembre in Villa Filippini e verranno premiate il 7 dicembre 2013 alle ore 16.00 in una pubblica manifestazione. I visitatori avranno la possibilità di esprimere il loro giudizio sulle opere esposte. Dove&Quando 23novembre - 8 dicembre Inaugurazione 23 novembre Ore 10.00 Sale Espositive di Villa Filippini 25novembre orario: dalle 10.00 alle 18.00 A cura dell’Associazione Pro Loco di Besana in Brianza I 600 anni della chiesa di Santa Caterina saranno ricordati anche con uno speciale annullo filatelico, a cura della Pro Loco, che verrà effettuato in Villa Filippini nel corso della giornata del 25 novembre dalle ore 10.30 alle ore 16.30. Il timbro con una rappresentazione della Chiesa e della Santa martire alessandrina, appositamente realizzato, sarà accompagnato da una serie speciale di cartoline storiche relative a vecchie immagini di Besana. Dove&Quando 25novembre Sale Espositive di Villa Filippini 13 Orario: dalle 10.00 alle 18.00 CentoventesimaFieradiSantaCaterina La Gibiana Pompieri all’opera Che storia strana Occhio al “Tritandem” autopompa A cura di EOS Cooperativa Sociale Besana in Brianza A cura dell’Ammistrazione Comunale La sera dell’ultimo giovedì di gennaio in Brianza si celebra il rito della Gibiana, festa tradizionale molto popolare, durante la quale si accendono i falò nelle piazze, infatti con il fuoco si esorcizzano le forze negative dell’inverno e si propizia l’arrivo della primavera. La Festa è di antica tradizione, pare di origine precristiana, mentre, per mancanza di fonti scritte, ad oggi è ancora incerta l’origine del nome. Alcuni sostengono che esso derivi dal culto alla divinità di Giunone, da qui il nome Joviana; altri lo ricollegano a Giove, ed ecco l’origine e la tradizione del rito al giovedì. Il nome deriverebbe, probabilmente, dal dio latino Jupiter-Jovis, da cui l’aggettivo Giovia e, quindi, Giobia per indicare le feste contadine d’inizio anno celebrate per propiziare le forze della natura che, secondo la credenza popolare, condizionano l’andamento dei raccolti. Un tempo, il periodo della festa coincideva con le Ferie Sementive o Sementine. La tradizione vuole la Gibiana con gambe molto lunghe e calze rosse. Grazie alle sue gambe allampanate non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero e può osservare chi entra nel bosco spaventando soprattutto i bambini. Narra la storia che una mamma, per proteggere il suo bambino, le tese una trappola. Preparò una pentola di risotto giallo con la luganega, e lo mise sul davanzale della finestra. L’aroma che emanava era così invitante che la Gibiana, con l’acquolina in bocca, volò sin l’ha a bordo della scopa e, arrivata alla pentola, cominciò a mangiare il delizioso risotto. Il risotto, che pure era tanto, era così buono che la Gibiana golosa, a forza di mangiare, non si accorse che stava per arrivare il sole. Come si sa, il sole uccide le streghe. La Gibiana svanì e così il bambino fu salvo. Anche in questa edizione della fiera ragazzi e adulti potranno trovare tra le bancarelle buone occasioni per farsi quattro sane risate o per stupirsi con numeri speciali di acrobazia o da circo. Per la prima volta a Besana in Brianza si esibirà un gruppetto di simpatici “Pompieri” pronti ad intervenire in qualsiasi situazione in cui serva un aiuto! State tranquilli, non sarà un’esercitazione della protezione civile, ma qualcosa di meglio. Ci sarà da fidarsi? Questo lo sapremo il 25 novembre, intanto, per capire chi sono ecco che cosa scrivono di loro: “Help... Help... Sos... Qualcuno ha bisogno d’aiuto! Nessun problema! Perché ci sono loro... I Pompieri! Con il loro incredibile “Tritan-dem autopompa” raggiungeranno qualsiasi piazza o strada. Pronti a tutto, agili, forti, veloci, ma soprattutto senza paura affronteranno ogni situazione! Con esilaranti gag, clownerie e interazioni con il pubblico, animeranno le vostre strade”. Forse ce ne sarà bisogno, visto che contemporaneamente in altre vie della fiera si esibiranno altri artisti di strada che proporranno numeri spettacolari anche a base di... fuoco. Durata degli spettacoli nei vari punti della fiera: 20 minuti circa. Dove&Quando 25novembre Ippogrifo Azzurro, Villa Filippini Mostra delle Gibiane disegnate dalle bambine e dai bambini di Briosco Letture animate Orari: 10.00 - 12.00 e 15.00 - 17.00 Dove&Quando 25novembre Lungo il percorso della fiera 14 Orari: 10.00 - 12.30 e 14.00 - 16.30 CentoventesimaFieradiSantaCaterina Il vigoroso naturalismo e la verde Brianza In mostra le opere “brianzole” di Fulvio Comi A cura dell’Associazione Culturale Onlus Amici dell’Arte di Aligi Sassu In tema con il taglio “brianzolo” della Fiera, l’Associazione Amici dell’arte di Aligi Sassu propone quest’anno a partire dal 9 novembre e fino all’8 dicembre 2013 nel padiglione neoclassico, una mostra di opere del pittore monzese Fulvio Comi (1922-1999). Si tratta di un artista tecnicamente molto versatile che con la sua opera ha spaziato oltre i confini lombardi e nazionali, ma ne ha però dedicato molta parte alla Brianza, della quale ha “cantato” i paesaggi e la natura, ma soprattutto la vita contadina. “(Comi) ... fa parte di quella importante e nutrita schiera di pittori, incisori e scultori brianzoli e più in generale lombardi... che possiamo definire “popolareschi e visionari”, nel senso più ampio e nobile dei termini, e che non hanno ancora del tutto ricevuto quella giusta parte di gloria che la loro forte personalità artistica e le loro originali e vigorose opere meriterebbero... E così è per Fulvio Comi, di cui spiccano per essenzialità compositiva e contestualmente per efficacia narrativa le splendide e numerose litografie e incisioni, dall’acquaforte alla puntasecca, i più delicati pastelli e acquerelli, le tempere e anche gli affreschi... Scorrono così sotto i nostri occhi le geometrie colorate dei Casali in Brianza o del Parco di Monza, le spettacolari sfumature dell’Autunno in Brianza e Il verde in Brianza, ... i luoghi a noi più vicini, come nei pressi di Besana (puntasecca su zinco)... Ma in primo piano anche, se non soprattutto, i protagonisti assoluti del sano mantenimento dell’ambiente, i contadini e gli animali che con il loro duro lavoro quotidiano ci permettono di godere delle bellezze naturali... Fulvio Comi si propone quindi come il cantore delle tradizioni popolari brianzole e non solo, come l’interprete del sentire più semplice e più vero della gente comune”. prof. Silvano Valentini Dove&Quando 25novembre Padiglione Neoclassico di Villa Filippini Orario: dalle 10.00 alle 18.00 La mostra rimarrà aperta fino a Domenica 8 dicembre 2013 Orari: Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Giorni feriali: su appuntamento Esibizione musicale La Banda come da tradizione A cura del Corpo Musicale Santa Cecilia di Besana in Brianza Il Corpo musicale Santa Cecilia nel pomeriggio allieterà i partecipanti alla fiera con un’intrattenimento musicale in Villa Filippini. La Banda è un pezzo della nostra storia e dell’anima artistica della nostra città. Lotteria di S. Caterina a cura della Comunità Pastorale Santa Caterina Un appuntamento centenario che ogni anno si ripete per coprire le necessità di manutenzione della chiesetta. Dove&Quando 25novembre Casa Parrocchiale 15 Ore: 18.30 CentoventesimaFieradiSantaCaterina “La più buona torta paesana” Ventottesimo concorso Il concorso Ve lo immaginate un finale della Fiera senza ritrovarci tutti insieme nel salone dell’oratorio a passare una bella serata davanti all’ormai classica giuria di ghiottoni che giudica le oltre 100 torte confezionate per l’occasione dai cittadini besanesi? Sembra ieri la serata della prima edizione e invece qualche partecipante quella sera non era ancora nato. Eh sì, perché anche i giovani hanno imparato ad amare quello che resta ancora il dolce tipico della nostra Brianza. Infatti molti di loro si cimentano come assaggiatori nella giuria e diverse ragazze partecipano tentando di imitare la ricetta della nonna, magari con qualche variante (che non sempre funziona, perché la vera ricetta è quella di una torta povera, senza tanti fronzoli). “Mica e lacc” ovvero latte e pane avanzato gli ingredienti base, per aggiungerci gli amaretti, l’uva passa (che non mancava nelle madie della nonna) e una grattatina di cioccolato “bandiera”, quello con la bandiera italiana sulla carta. Ricordiamo che, nonostante la bravura, i migliori pasticceri italiani non riusciranno mai ad imitare la torta fatta nel forno di casa, curata a dovere, con il calore giusto, controllata con lo stuzzicadenti infilato nella pasta infornata. Quelli della nostra città ci stanno riuscendo, perché loro conoscono i segreti spifferati dalla mamma o dalla vecchia zia. Il “turtum” ne è la prova provata. Come ogni anno dalla sua istituzione il grazie di tutti va all’ideatore e sponsor Francesco Corti, che dall’alto della sua veneranda età continua ad amare la sua creatura, per la quale si mette a disposizione come un vero papà. Ricordiamo brevemente di cosa si tratta: i cittadini presentano la loro torta il 25 novembre Dove&Quando 25novembre CineTeatro Edelweiss Piazza Cuzzi - Besana in Brianza Orari: Consegna Torte 9.00 - 12.00 e 14.30 - 16.00 Giudizio e Premiazione 20.45 presso l’oratorio di Besana e nella serata conclusiva della fiera il dolce viene assaggiato da 15 pre giurie che scelgono le 15 torte finaliste. Tra queste la Gran Giuria sceglie la più buona. Alla prima classificata e alle 15 finaliste va un premio in denaro, mentre a tutte le partecipanti un simpatico omaggio offerto dalla ditta F.lli Villa Casalinghi di Montesiro. Per la serata finale è prevista la presenza del cabarettista Eugenio Chiocchi che ha partecipato a Zelig Off edizione 2005, è stato il bidello di Passami la gomma sit commedy di Mediaset Happy Channel ed è nel cast di Scherzi a Parte ultime edizioni. Chiocchi usa argomenti d'attualità mescolati a fantasticherie, il tutto incorniciato da un aperto dialogo con il pubblico. La serata finale Con la collaborazione di Franco Sironi e il cabarettista Eugenio Chiocchi Nel corso della serata: -Giudizio delle pre-giurie e premiazione delle 15 torte finaliste -Giudizio della Gran Giuria e premiazione della Torta più buona -Distribuzione delle torte ai presenti -Estrazione dei premi di consolazione -Riconoscimento ad un’azienda besanese meritevole -Premiazione Concorso “Il dolce di S. Caterina”