La didattizzazione dei testi con
cenni di linguistica testuale
Carlotta Soffiantini
Brescia, 28 marzo 2011
Percorso attraverso il testo
•
Definizione di termini: il testo
I requisiti del testo
Tipologie di testi
•
La centralita’ del testo nel Framework Europeo
Testo autentico e non-autentico
Criteri di selezione dei testi
La competenza testuale
•
La didattizzazione del testo
Tipologie di testi per la didattica
Come didattizzare i testi: attivita’ di lettura, comprensione,
sviluppo competenza lessicale, produzione orale e scritta
La didattizzazione del testo
Il testo
Metafora del ‘tessuto’, della ‘trama’ di singoli fili
che danno vita a un insieme organico.
(in latino TEXTUS e’ participio passato di TEXERE ‘tessere’).
E’ un discorso in quanto “legato”,
tenuto insieme da un ordito e una trama.
• In passato il termine textus era riservato
alle produzioni scritte ed ancor oggi lo e’
prevalentemente nel linguaggio comune.
• Con il ‘900 il suo significato si amplia
notevolmente, tanto che testo rischia di
essere un termine al tempo stesso
ambiguo e dai vaghi confini.
Secondo le Scienze del Linguaggio
• il testo e’ l’unita’ base della comunicazione = ogni
manifestazione di lingua parlata e scritta che un
locutore/apprendente riceve, produce, scambia
(occorrenza comunicativa)
• non puo’ esserci atto di comunicazione attraverso la
lingua senza un testo
• il testo e’ portatore di un senso unitario entro
un’interazione comunicativa
• Platone nel Cratilo: “uno strumento con cui due
interlocutori comunicano sulle cose”
• Il testo puo’ essere non solo scritto, ma anche orale
(anche il discorso orale ha delle leggi alle quali i parlanti
devono obbedire perche’ la comunicazione funzioni)
• La nozione di testo implica l’esistenza di una produzione
linguistica fatta con l’intenzione e con l’effetto di
comunicare e nella quale si possano individuare un
emittente e un destinatario
• La nozione di testo e’ affiancabile a quella di testimone:
il testo e’ trasportabile nello spazio e tramandabile nel
tempo, puo’ essere usato e riutilizzato
contenuto comunicativo
emittente
destinatario
I requisiti del testo
7 requisiti che riguardano i 3 partecipanti dell’atto comunicativo:
il parlante, il ricevente e il testo stesso.
•
l’intenzionalita’, riguarda l’atteggiamento di chi produce il testo, che vuole
realizzare un testo coeso e coerente che soddisfi le sue intenzioni;
•
l’accettabilita’, riguarda invece l’atteggiamento di chi riceve il messaggio,
che si aspetta un testo coeso e coerente, utile e significativo per acquisire
conoscenze;
•
l’informativita’, riguarda il testo, ossia la compresenza e la distribuzione
nel testo delle informazioni nuove e/o note al lettore-ascoltatore;
•
la situazionalita’, riguarda ancora il testo, e riguarda la sua capacita’ di
rimando ad una situazione comunicativa (testo piu’ o meno opportuno, piu’
o meno adeguato al contesto comunicativo);
•
l’intertestualita’, riguarda l’insieme dei rapporti che il testo
necessariamente intrattiene con altri testi
(e’ maggiormente comprensibile se si raccorda con altri testi).
COESIONE e COERENZA
• Coesione: modo in cui le
diverse parti del testo sono
collegate tra loro tramite mezzi
grammaticali e retorici.
• Strumenti fondamentali per
garantire la coesione testuale:
coesivi (pronomi,
riformulazioni, sostituzione
lessicale) e connettivi
(congiunzioni).
• Coerenza: riguarda il
significato, il ‘filo logico’
dell’intero testo (e’ la chiara
linea di sviluppo del discorso).
Capacita’ delle parti di un testo
di “fare senso insieme”.
• La coerenza si manifesta nel
rispetto di alcuni rapporti
logico-elementari.
• La coerenza implica anche
attenzione alla stilistica: uso di
un registro congruente con un
certo tipo di testo.
Esempi di coesivi e connettivi
- Coesivi (pronomi, sinonimi, riformulazioni):
E’ venuta una ragazza a chiedere sue notizie, ma io non ho
detto niente e cosi’ la tizia se n’e’ andata
[Sinonimi] La prima guerra mondiale altero’ gli equilibri
europei. Nel conflitto perirono milioni di soldati e dallo
scontro la germania usci’ prostrata e umiliata
[Riformulazione] Con la pace di vienna (1809) Napoleone
consegui’ l’apogeo della sua potenza, ma 3 anni dopo
le fortune del Bonaparte cominciarono a declinare
(altre possibilita’ l’imperatore, il francese, …)
(Serianni)
- Connettivi=congiunzioni
Non e’ arrivata perche’ ha perso il treno
Penso, dunque esisto (Cartesio)
Esempio di testo non coeso
• Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione
centrale. Con Dora siamo stati compagni di
classe. Enrico non lo conosco.
• Anna l’ho incontrata una volta alla Stazione
centrale. L’abigeato e’ stato soppresso come
reato autonomo.Digli di smettere adesso!
(Serianni)
Coerenza:
rispetto dei rapporti logico-elementari
(causa-effetto, esclusione-inclusione, prima-dopo, ecc...)
• “Oggi c’e’ bel tempo. Prendi l’ombrello!”
• Mio figlio non guida. E’ sposato
(Mio figlio non guida. Ha 10 anni)
(Rigotti)
-
Attenzione al registro!
“Il carcerato ha fregato le guardie
ed e’ diventato uccel di bosco”
(“Il detenuto ha eluso la sorveglianza e
si e’ allontanato”)
Tipologie di testo
La maggior parte dei testi
con cui abbiamo a che fare
tutti i giorni nasce dalla
cooperazione tra codice
verbale (scritto e parlato)
e altri codici non verbali
(acustico, iconico, mimico)
articolo di giornale, SMS,
appunto su un foglietto di carta,
email, un avviso, un discorso
pubblico, un libro, le chiacchere
di una telefonata
canzone, pubblicita’, film
La produzione linguistica degli uomini
e’ ricchissima e varia
Retorica antica: ordina i testi in base
al loro scopo comunicativo
• Descrittivi: guide turistiche, alcuni brani letterari,...
• Narrativi: articoli di cronaca, biografie, romanzi, fiabe,...
• Informativi: manuali scolastici, enciclopedie,
telegiornali, meteo,...
• Prescrittivi (o regolativi): testi giuridici, regolamenti,
statuti, istruzioni per l’uso, ricette, testi di propaganda
politica,...
• Argomentativi: discorsi di politici, di avvocati, articoli di
fondo, alcuni testi pubblicitari, dialoghi filosofici, ...
Linguisti: punto di vista del destinatario
testi molto, mediamente o poco vincolanti
• Molto vincolanti= testi scientifici, giuridici e
tecnici
• Mediamente vincolanti= testi espositivi,
divulgativi, informativi (trattati, manuali di studio,
saggistica, storica, articoli, guide turistiche)
• Poco vincolanti= testi letterari (prosa e poesia)
La centralita’ del testo nel
Framework Europeo
• Cap.2. Viene data una definizione del testo basata sulla
linguistica testuale: il testo e’ l’unita’ base della
comunicazione, e’ l’unita’ segnica fondamentale.
• Il documento continua dicendo che i testi hanno differenti
funzioni nella vita sociale e assumono differenti forme e
sostanze: il concetto di testo viene calato nella didattica
in relazione alle variazioni diamesiche; differenti media
sono usati per differenti scopi e portano differenze nella
struttura, nei contenuti, nell’organizzazione dei messaggi
(tipi e generi diversi) -cap. 4.6.
• Cap. 7.3.2. Caratteristiche del testo e criteri di scelta a
fini didattici.
Testo autentico o non autentico?
• La proposta del documento europeo ricolloca il
testo autentico e anche il testo autentico entro
l’universo della testualita’.
• Cio’ significa che: non e’ piu’ il criterio del testo
autentico a rappresentare la discriminante tra
una buona e una cattiva glottodidattica, ma
e’ la gestione delle caratteristiche di testualita’
che ogni testo comporta con se’ a rappresentare
tale salto di qualita’.
I testi nei diversi approcci
• Approcci tradizionali: le
ragioni dei testi sono
subordinate alle ragioni
dell’apprendimento, ossia le
ragioni dell’apprendimento
prevalgono su quelle della
comunicazione.
• Testi: strumenti per la didattica
a servizio del metodo didattico.
Sono slegati dal contesto
comunicativo, devono
manifestare la comprensione
di una determinata regola
strutturale della lingua.
• Forte scarto tra la lingua
parlata e quella oggetto
d’insegnamento
• Approcci nozionalfunzionale e comunicativo:il
testo deve mantenere le sue
originali caratteristiche
comunicative.
• I testi diventano testimonianza
degli autentici, naturali usi
comunicativi. Il concetto di
‘testo autentico’ diventa il
portabandiera di questo
rinnovamento.
• Nei manuali didattici appaiono
articoli di giornali, moduli
postali, istruzioni per l’uso,
lettere di protesta,...testi che
incontrera’ lo straniero nel
momento in cui usera’ la
nostra lingua.
Framework europeo:
abbandono del concetto di ‘testo autentico’
concetto di testo senza alcuna qualificazione
Criteri di selezione dei testi
1. Complessita’ linguistica. Una sintassi particolarmente complessa
impegna risorse di attenzione per occuparsi del contenuto
(frasi lunghe, con subordinate, negazione multipla, ambiguita’ di scopo)
Scegliere di rendere un dato testo compatibile con la capacita’ di
gestione da parte dell’apprendente.
Scegliere testi le cui caratteristiche linguistiche siano compatibili con
la doppia funzione che deve avere l’input testuale nel processo di
apprendimento/insegnamento:
rendere possibile l’interazione sociale e
sviluppare la competenza dell’apprendente
2. Tipologia testuale. Un testo va scelto in relazione alle sue
caratteristiche tipologiche.
Il Framework considera 3 categorie tipologiche: tipo narrativo,
descrittivo, argomentativo (3 macrofunzioni).
• Le 3 macrofunzioni corrispondono a processi generali del
funzionamento cognitivo dell’essere umano:
- la capacita’ di seriazione, di collocazione degli eventi lungo l’asse
del tempo per il tipo narrativo;
- la capacita’ di disposizione nello spazio per il tipo descrittivo;
- la capacita’ di gestire in modo articolato i concetti astratti per il tipo
argometativo.
- FONDAMENTI COGNITIVI DELLA CONOSCENZA• Ogni lingua ha testi che possono essere fatti ricadere entro queste
categorie, ogni parlante nativo sa gestire la testualita’ facendo
riferimento a questa classificazione.
3. Struttura del discorso. Regole strutturali interne di un determinato
e concreto testo. Grado di coesione e coerenza, coerenza sul piano
del contenuto, coesione su quello dei legami formali fra le diverse
parti.
4. Variazione diamesica (supporto materiale, mezzo).
Differenza tra testi scritti e testi parlati.
Nei testi parlati la processazione dell’informazione avviene in tempo
reale (ridottissimo il tempo tra progettazione ed esecuzione del
testo). Distorsioni, interferenze possono aumentare le difficolta’.
5. Lunghezza del testo. Un testo lungo richiede una maggiore
processazione, maggior impegno di memoria, rischio di distrazione.
Densita’ informativa e ridondanza.
6. Importanza per l’apprendente. Scegliere i testi i modo che
l’apprendente possa essere motivato in rapporto ai propri bisogni e
non in base a imposizioni dall’esterno, prive di una ragione.
La motivazione si fonda sull’interesse personale.
La competenza testuale
capacita’ di gestire i processi costitutivi della testualita’
riconoscere testi appartenenti a generi
non presenti nella L1
capacità di individuare le informazioni che il testo veicola,
assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate
conoscenza della grammatica della testualita’
Riflessioni
1. Secondo il vostro parere si può utilizzare con
studenti stranieri qualsiasi tipologia di materiale
autentico?
2. A quale livello linguistico proporreste del
materiale autentico pubblicitario?
3. Come selezionate i testi che proponete in
classe?
II parte: Didattizzazione di testi
La didattizzazione è un processo
arduo e complesso
Aspetti da tenere in considerazione:
- tipologia dei destinatari e loro provenienza geografica
- livello linguistico, bisogni
- metodo di apprendimento pregresso
- stili cognitivi di ciascun discente
Scegliere testi autentici?
Dibattito tuttora in corso sulla validità o meno dell’utilizzo
di materiale autentico.
Gli studenti apprezzano l’utilizzo di materiale autentici; la proposta
dell’insegnante di analizzare un evento comunicativo ‘autentico’
viene accolta dagli apprendenti con eccitazione e soddisfazione: e’
un’occasione per mettersi alla prova con un tipo di comunicazione
che possono ritrovare nella vita quotidiana.
Adottare l’ottica della autenticità culturale:
l’autenticità trae origine dalla corrispondenza di obiettivi tra l’autore
ed il fruitore del testo, dalla condivisione di norme accettate di tipo
socio-culturali che devono essere veicolate e illustrate dal docente
di lingua straniera.
L’utilizzo tout cour di materiale autentico
nell’insegnamento della lingua straniera
potrebbe dare origine a critiche.
La didattizzazione ponderata da parte
del docente si pone come efficace
mediazione tra le due correnti di
pensiero e mette in rilievo gli innegabili
vantaggi del suo utilizzo in didattica.
Tipologie di testi in base al supporto
•
•
•
•
materiale cartaceo
materiale video
materiale audio
materiale multimediale
Materiale cartaceo
• Il più diffuso e ancora il più utilizzato dai docenti.
• Testi di letteratura, pubblicità delle riviste e dei
quotidiani, cartelloni informativi o pubblicitari, articoli di
giornale, alla letteratura ‘grigia’ della vita quotidiana, ad
esempio opuscoli turistici, mappe geografiche, ricette di
cucina, fotoromanzi, fumetti, ecc.
• E’ fotocopiabile e flessibile, si presta ad essere
selezionato ed elaborato e non instaura generalmente
un filtro affettivo nello studente perché bene accetto.
Materiale video
• Programmi televisivi di diverso genere (talk show sociali e politici,
documentari, telegiornali, previsioni del tempo, giochi e quiz
televisivi, televendite, telecronache sportive), film, pubblicità in
video.
• Gamma vastissima di esempi di lingua (registri, dialetti, varietà
regionali, stili), di situazioni e tematiche utili per l’apprendimento.
• Contribuisce all’acquisizione di una migliore competenza
comunicativa. Mostrano la lingua in contesto (Framework, 4).
• L’ausilio delle immagini migliora la comprensione del messaggio
linguistico (gestualita’, cinesica, prossemica e tutte le altre modalità
basate sulla posizione, i movimenti, l'abbigliamento del corpo).
• E’ fondamentale che la pellicola utilizzata sia italiana, con attori
italiani.
• L’input va correttamente tarato sul livello linguistico dei destinatari.
• Compito del docente: selezionare alcuni segmenti quando risultano
funzionali al programma che deve svolgere in un determinato
momento del corso.
Materiale audio
• Notevoli potenzialita’.
• Programmi radio, pubblicità radiofonica, canzoni,
dialoghi, interviste, audiolibri (libri per bambini o di autori
letterari importanti registrati in audio).
• L’ascolto di un racconto è un evento intimo, come uno
scambio tra due persone; esso non è sempre passivo,
ma, anzi, può stimolare l’immaginazione e la creatività
dell’ascoltatore  sfruttamento didattico di produzione
creativa.
Materiale multimediale
• Tutti i file utilizzabili e scaricabili via internet, sia video
che audio o in sola lettura, oppure utilizzabili tramite il
computer e/o strumenti collegabili.
• L’utilizzo della posta elettronica, delle chat line e delle
videoconferenze tramite web cam con persone
madrelingua consentono allo studente straniero di venire
a contatto con testi considerabili ‘materiale autentico’.
• Alcuni svantaggi: l’informazione spesso non è
selezionata, i testi presentano di frequente errori di
battitura, richiede un alto dispendio in termini di tempo (e
denaro).
Elementi da considerare nella
didattizzazione dei testi
• Selezionare degli elementi testuali e paratestuali che possano
essere compresi dagli studenti e su questi concentrare la
didattizzazione.
• Rispondere agli obiettivi didattici: chiarire i contenuti nuovi e gli
obiettivi possibili.
• Lessico: analizzare le difficoltà di comprensione che potrebbero
essere causate dalla presenza di vocaboli troppo difficili. Ogni
didattizzazione dovrebbe esser provvista di un glossario riassuntivo
dei vocaboli nuovi, o di uso settoriale.
• Possibilità di creare attività didattiche strutturate come un’unità di
apprendimento, ossia nell'ambito di un modello pedagogico che
presenta una struttura più aperta alle diverse necessità, capacità e
interessi degli studenti della classe.
• Approntare una fase di sperimentazione, per evidenziare i punti
deboli e successivamente tarare il livello delle attività attraverso un
feedback.
La didattizzazione nelle fasi dell’unita’
didattica
• Motivazione: lo studente fa ipotesi, inferenze e previsioni; il docente
presenta il materiale focalizzando il paratesto, ossia le immagini
presenti o il titolo al fine di far prevedere la tematica che si
affronterà.
• Globalità: lo studente affronta il testo e lo comprende in modo
globale (lettura veloce globale-skimmimg; video: domande su
comprensione globale di situazione, ambiente e personaggi).
• Analisi: lo studente deve dimostrare una comprensione analitica; il
docente, attraverso una lettura scanning, farà ricercare singole e
precise informazioni nel testo, determinati elementi morfosintattici o
lessicali.
• Sintesi: lo studente deve mettere in pratica ciò che ha appreso nelle
fasi precedenti, esegue esercizi di fissazione e ripetizione e passa
alla produzione orale e scritta delle strutture.
• Verifica: il docente verifica se lo studente ha appreso e sa riutilizzare
le sue nuove conoscenze.
Attivita’: partire dai testi per arrivare ai testi
1.
Attivita’ di pre-lettura= attivazione della motivazione, introduzione
al senso globale del testo.
2.
Lettura estensiva=autonoma e in silenzio; dentro il testo.
3.
Lettura intensiva o analitica=ripercorre il testo in lungo e in largo,
coglie i sensi espliciti e impliciti.
4.
Attivita’ di comprensione=rielaborazione mentale degli elementi
linguistici presenti nel testo (questionario, griglia, riassunto).
5.
Attivita’ testuali= analisi degli elementi coesivi, e dell’unita’ logica
delle informazioni veicolate dal testo.
6.
Attivita’ di sviluppo della competenza lessicale=sinonimi, omonini,
derivati, prefissoidi,ecc…(aspetto ludico).
7.
Attivita’ di produzione orale e scritta=messa in atto delle abilita’ di
gestione dei testi.
Un caso: come didattizzare la pubblicita’
Lo spot pubblicitario favorirà l’acquisizione di una competenza
comunicativa che ingloba le dimensioni linguistica ed extralinguistica.
Far osservare le espressioni del volto, la gestualità, le pause nello scambio
comunicativo, la vicinanza fisica tra gli interlocutori: elementi paralinguistici
e quelli cinesici saranno isolati meccanicamente ed analizzati da diversi
punti di vista:
1. Dopo aver sottoposto gli apprendenti alla visione globale di un audiovisivo,
si spegnerà la banda sonora in modo da isolare i movimenti del corpo, degli
arti, del volto. Si procederà, quindi, con la richiesta di effettuare una
microanalisi cinesica, focalizzando l’attenzione, per esempio, sulle varie
espressioni del viso e cercando di attribuire dei possibili significati ad ogni
singolo movimento.
2. Viceversa, si toglierà l’immagine, e i discenti saranno invitati ad ascoltare
l’audio, in modo da effettuare anche una microanalisi paralinguistica. Grazie
al canale uditivo si analizzerà il filmato (senza immagine) anche da un
punto di vista extralinguistico ambientale per cercare di capire, dai rumori in
sottofondo, in quale contesto potrebbe svolgersi l’azione.
Esempi di didattizzazione del testo
• Canzone:
http://venus.unive.it/italslab/docs/italia/L_ITALIANO_FIDONE_I_BEGO_A.pdf
• Testo letterario:
http://venus.unive.it/italslab/docs/Analisi_Manzoni_Stud_liceo_universita_B2_C1.pdf
• Calcio:
http://www.businesslogic.it/unive/video/La%20griglia%20delle%206%20domande.avi
• Dispensa:
pubblicita’, programmi TV, lettera, poesia.
Ricordiamoci che…
il testo e’ un processo,
uno stimolo che porta a una comprensione
il contatto col testo e’ un’esperienza formativa e
motivante
il lettore non e’ passivo fruitore, ma interprete dei
contenuti del testo (processo di interazione)
la lettura e’ un’attivita’ di tipo cooperativo (Eco 1979)
attraverso il testo l’apprendente scopre e vede la realta’:
il testo e’ uno sguardo sulla realta’
Buon lavoro e grazie!
Carlotta Soffiantini
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La didattizzazione del testo