BAGNOLO SAN VITO Il nome Bagnolo deriva dal latino balneum, acquitrino, dovuto all’origine paludosa del terreno. Da visitare, sia per la sua importanza storica che per l’innovazione con cui è stato concepito, è il Parco archeologico del Forcello, che sorge all’interno dell’area di scavo di un antico villaggio etrusco fondato verso la metà del VI sec. a.C. e attivo fino agli inizi del IV sec. a.C. Importante centro di traffici con la Grecia e l’Europa centrale, il Forcello ha restituito una ricchezza e varietà di reperti davvero eccezionale. La Villa Riva Berni, a poco più di 1 km dal casello autostradale Mantova sud in direzione San Giacomo Po, è caratterizzata da due scaloni OLTRETUTTO di accesso alla porta principale. La parte superiore della facciata è decorata con bassorilievi in cotto che riproducono luoghi mantovani. Il Museo della Civiltà Contadina, in un’antica corte agricola poco lontana dal sito archeologico, raccoglie reperti della vita contadina di un tempo e antichi mezzi di trasporto. Consorzio Concerto (www.achabgroup.it – www.lalumaca.org) BAGNOLO SAN VITO The name Bagnolo comes from the Latin word balneum, or marshland, due to the marshy origins of the ground. The Forcello Archaeology Park is worth a visit, both for its importance in historical terms and for its innovative concept: it is located inside the area of the dig of an ancient Etruscan village founded towards the middle of the 6th century BC and inhabited until the start of the 4th century BC. Forcello was an important centre of trade with Greece and central Europe, and so a wealth of riches and a truly exceptional variety of finds have been unearthed. Villa Riva Berni, just over 1 km from the Mantua South exit of the motorway in the direction of OLTRETUTTO San Giacomo Po, stands out for its twin staircases leading up to the main entrance door. The top section of the façade is decorated with terracotta low reliefs featuring scenes from the area around Mantua. The Museum of Country Life (Museo della Civiltà Contadina), housed in an ancient farm complex, a short distance from the archaeological dig, has a collection of items that were once part of country life and old means of transport.