La moneta
La
moneta
Sistemi monetari a base metallica
(1)
• La moneta è qualunque merce che serve da intermediario
negli scambi o come deposito di valore
• Numerose merci sono servite come moneta nelle società
umane (sale, bestiame, conchiglie, ecc.)
• Alcuni metalli (oro, argento, rame, bronzo e altre leghe)
sono serviti da moneta in quanto poco alterabili o
conservabili nel tempo, oppure capaci di racchiudere in
poco peso grande valore
Sistemi monetari a base metallica
(2)
• Le monete sono pezzi di metallo dei quali lo stato
garantisce contenuto e peso. Possiamo distinguere:
• a) moneta di conto: è l’unità di base di misura dei
valori (lira, dollaro, tallero, yen, dracma, ecc.)
• b) moneta effettiva: insieme delle monete metalliche
e/o cartacee circolante = stock monetario
• c) parità monetaria: è la quantità di metallo monetato
a cui corrisponde il valore di una unità di conto
• (es: 1$ = o,15 gr. di oro; 1£ = 5,7 gr. di argento)
Sistemi monetari a base metallica
(3)
• Il sistema monetario adottato da Carlo Magno nel IX
secolo d.C. era un sistema a base argentea e prevedeva
che la Zecca da ogni libbra (pound) di argento dovesse
coniare 240 denari
• Era dunque fissata una parità monetaria: 1 denaro =
1/240 di libbra
• La libbra come unità di conto si divideva in 20 soldi,
ossia:
1 libbra = 20 soldi = 240 denari
• Questo sarebbe rimasto per secoli il sistema di
misura dei valori
La Zecca
Una fabbrica di
monete
Incisione di Hans Burgkmair dal
Weisskunig dell’imperatore
Massimiliano
Conio a bilancere
Da L’Enciclopedia di Diderot e D’Alembert
Sistemi monetari a base metallica
(4)
• Le monete effettive
• A seconda dell’autorità che coniava le monete (re, principi,
città-stato) circolavano altrettante lire (£) cioè unità
monetarie, distinte in base al tipo e quantità di denari che
se ne ricavava:
• Lire di bolognini, di marchesini, di genovini, di tornesi, di
sterlini, ecc.
• Le necessità degli scambi portarono ad usare leghe di
rame e argento per ottenere dalla libbra un maggior
numero di denari (monete di biglione)
Sistemi monetari a base metallica
(5)
• Moneta grossa e moneta piccola
• Le esigenze dei mercanti di effettuare grossi pagamenti
portarono alla formazione di due sistemi monetari
paralleli:
• La moneta piccola (denari, soldi di rame e biglione)
serviva ai piccoli scambi in città e in campagna;
• La moneta grossa (scudi, ducati d’argento, grossi, sesini,
ecc.) poteva impiegarsi in grossi pagamenti o trasferimenti
di denaro da paese a paese.
Il
Cambiavalute
• Una professione
specialistica divenne
quella del
cambiavalute.
• Doveva saggiare sia
il peso, sia il titolo
delle diverse monete
effettive circolanti.
• Era usata per questo
la pietra di
paragone
Quentin Massys, Ritratto di Cambiavalute con la moglie – Parigi, Louvre
Sistemi monetari a base metallica
(6)
• La moneta d’oro
• Nell’alto medioevo l’oro aveva continuato a circolare
nell’area mediterranea grazie all’impero bizantino (bisante
d’oro) e all’espansione araba (dinar arabo)
• Dopo la fase carolingia, che fondò il sistema monetario
sull’argento, i grandi mercanti sentirono la necessità di
monete ad alto contenuto di valore e di strumenti creditizi
• Attorno alla metà del 1200 si coniarono in Italia le prime
monete d’oro: il fiorino, il genovino d’oro e il ducato
d’oro veneziano
Lo standard monetario
• Definisce l’unità di conto di un sistema
monetario, ossia l’unità in cui tutte le altre
forme di moneta sono convertibili.
• Silver standard : l’unità di conto equivale
ad un certo peso di argento
• Gold standard: l’unità di conto equivale ad
un certo peso d’oro.
Il trionfo del gold standard
• Con il grande sviluppo del commercio
internazionale nel secolo XIX il sistema che si
affermò fu il gold standard, adottato
dall’Inghilterra sin dal 1717.
• L’unità di conto, la sterlina d’oro (sovrana), fu
resa equivalente a 113,0016 grani di oro fino.
• A questo valore dovevano riferirsi le banconote in
sterline, che pertanto erano convertibili in oro alla
presentazione
Le regole del Gold Standard
• Il parlamento inglese stabilì con legge i principi di
funzionamento del regime aureo:
• 1) La zecca reale doveva comprare e vendere oro in
quantità illimitate a prezzo fisso:
• 2) La Banca d’Inghilterra era tenuta a convertire a richiesta
banconote e titoli di deposito in oro.
• 3) Nessuna restrizione poteva essere imposta sulla
importazione o esportazione dell’oro.
• 4) La quantità d’oro posseduta dalla Banca d’Inghilterra
definiva la quantità di titoli di credito (es: banconote) che
essa poteva emettere.
Le forme
storiche
del credito
Titoli di credito e
Carta moneta
(fonte: Felloni)
Il Mercantilismo
Un’economia di mercato senza
mercato
Definizioni di mercantilismo
1
• Per Adam Smith il sistema mercantile era un insieme di politiche
perverse che interferivano con la libertà naturale degli individui e
causavano una cattiva allocazione delle risorse.
• Esse stimolavano le esportazioni e penalizzavano le importazioni per
ottenere una bilancia commerciale favorevole per la nazione nel suo
complesso:
• - con dazi doganali protezionistici;
• - monopoli e sussidi all’esportazione (bounties);
• - flotte mercantili e leggi sulla navigazione;
• - il possesso di colonie come fattore di ricchezza;
• - accumulazione di riserve oro e argento (bullionismo)
• (Rondo Cameron, Storia economica del mondo dalla preistoria ad oggi, Bologna, Il
Mulino, 1993, pp. 206-212)
Definizioni di mercantilismo
2
• «Il sistema mercantilistico fu un sistema di sfruttamento attraverso
lo scambio, regolato dallo Stato, che ebbe una parte di somma
importanza nell’adolescenza dell’industria capitalistica: esso
rappresenta essenzialmente la politica economica dell’età
dell’accumulazione originaria»
• (Maurice Dobb, Problemi di storia del capitalismo, III edizione,
Roma, Editori Riuniti 1980, p. 229-230).
• Lo scopo naturale della politica economica era per i mercantilisti
quello di modificare a proprio vantaggio gli elementi su cui si
basavano i rapporti di scambio (terms of trade)
Definizioni di mercantilismo
3
• «Il mercantilismo consisté in teoria e in pratica nell’edificazione
economica dello stato e nell’utilizzazione dello stato medesimo per
promuovere gli interessi dei protagonisti delle scelte politicoeconomiche, fossero prìncipi o imprenditori privati»
• (Shepard B. Clough - Richard T. Rapp, Storia economica d’Europa. Lo
sviluppo economico della civiltà occidentale, Roma, Editori Riuniti,
1984, p. 230)
• Dal XVI al XVIII secolo la corrente principale del pensiero economico
fu influenzata da cinque fatti principali: 1) la grande crescita
economica; 2) aumento enorme dell’uso del denaro; 3) espansione del
commercio internazionale; 4) acquisto di colonie d’oltremare; 5)
l’avvento di stati nazionali;
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Il Mercantilismo