0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 1 PERIODICO DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA ANNO VII NUMERO VI NOVEMBRE/DICEMBRE 2009 A.P. 70% - MILANO I N N BESTA EDITORIALE TUTTI INSIEME PER L’ECCELLENZA DEL BESTA In questo primo Natale da Presidente di questo Istituto ricco di storia e prestigio, desidero che vi giungano i più sinceri auguri di festività serene, a Voi e alle Vostre famiglie, anche a nome del Consiglio di Amministrazione e dei Direttori De Leo, Cornelio, Brazzoli e Pinardi. L’anno nuovo può essere foriero per la Fondazione IRCCS Istituto neurologico “Carlo Besta” di importanti occasioni di cambiamento. Si tratta di una prospettiva che va accolta positivamente in un periodo in cui prevalgono ancora segnali di grande incertezza e di timore. Del resto è principio costitutivo del Besta investire il proprio patrimonio fatto di scoperte scientifiche, eccellenza clinica, sviluppo organizzativo in opportunità di sviluppo per la comunità, a partire dai suoi pazienti, ed è in tal senso che abbiamo accettato questa sfida.Voglio, perciò, assicurare il proseguimento di un impegno nato con la trasformazione in Fondazione, che ha consentito al Besta di continuare il proprio cammino di istituzione pubblica di eccellenza attraverso una maggiore autonomia di programmazione e gestione e la possibilità di aprirsi alla partecipazione della Fondazione Mariani, che ha contribuito con intelligenza, competenza e generosità a sostenere la nostra attività nei suoi 25 anni di collaborazione. Un anniversario importante a cui rivolgo un collettivo, grande augurio. Come Presidente sento la responsabilità di non deludere le aspettative che si sono formate in molti anni nei pazienti, in chi assicura il livello elevato di cure che è riconosciuto al Besta, in chi si prodiga quotidianamente e volontariamente nell’umanizzazione della nostra attività. Vi chiedo, però, una piena e condivisa comunità d’intenti tra tutti, un clima di aperta e reciproca fiducia rispetto a cui, per mia parte, intendo contribuire, come più volte ho detto, assicurando trasparenza e ascolto nelle decisioni future. Questa coesione è necessaria sia per lavorare bene e in modo efficace, sia per dare autorevolezza ai rappresentanti della Fondazione nei confronti con la Regione e il Ministero della Salute al fine di ottenere un sostegno convinto ai nostri progetti. È per questo che, al di là del momento celebrativo, davvero auguro a tutti di ricaricare in queste feste le energie e lo spirito per affrontare gli impegni che il cambiamento porta con sé. Il Presidente della Fondazione - Carlo Borsani 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 2 PRIMO PIANO UN GRANDE SPIRITO INNOVATIVO NELLA RICERCA PRE-CLINICA E TRASLAZIONALE Il 2009 ha confermato il ruolo di eccellenza della della salute e della ricerca”, constatando la palese Si è ulteriormente caratterizzato l’impegno di Fondazione Besta nel panorama delle Neuro- insufficienza degli spazi destinati ai laboratori di ricerca sugli aspetti sociali delle patologie neuro- scienze nazionali e internazionali in termini di: Ricerca nell’edificio originale, si è concretizzata logiche che, come è ormai evidente, costituiscono • elevato peso specifico totale della produzione l’ipotesi di uno sviluppo esterno dei laboratori un carico sanitario e sociale particolarmente scientifica sia dei laboratori che delle strutture di diagnostica d’eccellenza e di ricerca pre-clinica oneroso e sempre crescente. Va sottolineato cliniche, in linea con il trend crescente del triennio nei laboratori di via Amadeo in collaborazione l’impegno del gruppo di ricerca diretto da Matilde 2006-2008; con l’Istituto Nazionale dei Tumori, all’Ospedale Leonardi nell’affrontare la problematica degli • attribuzione a ricercatori dell’Istituto di progetti Sacco e nel rapporto convenzionale con stati vegetativi tramite un progetto nazionale finanziati da Istituzioni Nazionali, Unione Europea, l’IFOM - IEO. Questa apertura, che si realizzerà finanziato dal Ministero del Welfare. Ha ottenuto Charities Internazionali; concretamente entro il 2010, ci consentirà anche una notevole risonanza il Convegno Internazionale • crescente impegno nella Ricerca Clinica per le di ottemperare al necessario sviluppo tecnologico di “Neurologia del 3° millennio. Per il benessere patologie più rilevanti del sistema nervoso, in richiesto dal nostro impegno nella ricerca in nella disabilità: qualità di vita dalla riabilita- particolare nell’ambito delle malattie autoimmuni, Neuroscienze.Tra le iniziative va sottolineato il zione al turismo accessibile” organizzato dalla tumorali e neurodegenerative. completamento della nuova Risonanza Magnetica Fondazione Besta con la partecipazione di relatori Abbiamo così potuto presentare al nuovo ad alto campo per i modelli sperimentali, che statunitensi e nord europei, delle autorità Consiglio di Amministrazione e al suo Presidente ora è impegnata in progetti di notevole respiro. regionali, del Ministro del Turismo e, per la nostra Carlo Borsani un Istituto sempre protagonista Inoltre, con l’ausilio del fondo del 5 per mille del Fondazione, oltre alle direzioni di Matilde anche nella ricerca pre-clinica e traslazionale. 2006, sono stati definiti due nuovi gruppi di Leonardi, Graziella Filippini, Paolo Cornelio. Nel salutare con grande cordialità e con spirito ricerca, l’uno dedicato alle Nanotecnologie in Gli atti del congresso sono in fase di editing e di collaborazione il nuovo Presidente entrante e neurologia, diretto dal prof. Francesco Stellacci, sono già pervenute decine di richieste dai vari il nuovo CdA è doveroso sottolineare lo ricercatore italiano all’estero presso il MIT di settori interessati. Si sono potenziati i rapporti straordinario apporto personale del Presidente Boston, l’altro specificamente dedicato alla internazionali con importanti strutture di ricerca. uscente Alessandro Moneta, del suo staff e del biologia cellulare che valorizzerà l’esperienza Di particolare impegno, e allo stesso tempo di CdA per l’impegno nel sostenere l’attività di dell’Istituto in questo campo in collabora- grande interesse, è in fase di perfezionamento la ricerca, valorizzare i ricercatori e soprattutto per zione con l’Istituto Superiore di Sanità e la convenzione con l’Università di Parigi presso la lo spirito innovativo verso la programmata sovraintendenza del prof. Ruggero De Maria. facoltà di medicina e l’Istituto di Ricerca sul evoluzione dell’Istituto. Lo sviluppo evolutivo Nel corso del 2009 la struttura dipartimentale Cervello e Midollo Spinale - l’Ospedale Pitié - dell’Istituto d’altro canto sta caratterizzando il della Fondazione si è arricchita di Dipartimenti Salpêtrière che ha un duplice importante disegno strategico dell’attività complessiva del Funzionali dedicati alla governance dell’attività obiettivo: la formazione di dottori di ricerca Besta con particolare riferimento a quella della complessa di ricerca sperimentale e di clinica di clinica e traslazionale in neuroscienze e l’attua- ricerca. Anzitutto, su indicazione del Ministero eccellenza come il neo costituito Dipartimento zione di programmi multicentrici di ricerca della Salute, sono state definite le nuove Funzionale Malattie Cerebrovascolari. In questo sulle malattie neurodegenerative e autoimmuni. linee di “Ricerca Corrente” che, tra le novità, contesto si sta dimostrando vincente la scelta di comprendono le Nanotecnologie, il Dolore avere costituito il Dipartimento Funzionale di Neuropatico e le Bioimmagini. Nella prospettiva Malattie Neurodegenerative,uno degli ambiti tran- Prof. Ferdinando Cornelio della nostra metamorfosi verso la futura “Città slazionali più determinanti nelle Neuroscienze. Direttore scientifico BREVI DAL CDA • Il 20 ottobre il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la modifica all’intesa con l’Istituto dei Tumori, relativa in particolare all’utilizzo degli stabulari, che consentirà di completare nei tempi 2 previsti gli allestimenti dei nuovi laboratori di via Amadeo. Nella stessa seduta il Direttore generale ha illustrato la 3° Certificazione economica trimestrale 2009, confermando un andamento della Fondazione in linea con il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario. • Il 10 novembre, preso atto della costituzione del Consorzio Città della salute e della ricerca, avvenuta il 28 ottobre, il Consiglio ha approvato un conferimento iniziale di risorse per l’avvio dell’attività dello stesso. Il Direttore generale I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 3 PER UN BESTA MIGLIORE E ADEGUATO AI TEMPI Approssimandosi le prossime festività natalizie professionale. Inoltre si stanno concludendo le Sacco del nuovo complesso di laboratori che e di fine d’anno riteniamo riassumere, se pur procedure di attivazione dei nuovi laboratori dovrebbe essere ultimato alla fine del prossimo brevemente, le più significative realizzazioni siti in via Amadeo che saranno operativi con anno. È stato indubbiamente un anno ricco e progetti che nel corso del 2009 sono stati l’inizio della prossima primavera; in questi ultimi di realizzazioni e di impegni, alcuni dei quali portati a compimento, anche come prospettiva mesi, in stretta collaborazione con la Direzione già ci proiettano nel nuovo anno che vedrà futura dei prossimi impegni che ci attendono. scientifica, sono state definiti i relativi lay out anche la realizzazione di altri rilevanti interventi Nell’anno che sta volgendo a termine che ha nonché le esigenze di apparecchiature elettro- di mantenimento quali il rifacimento parziale visto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, medicali. Nel contesto brevemente delineato non delle sale operatorie, il consolidamento delle in attesa della realizzazione della Città della può sottacersi il processo di completo rinnovo coperture dello stabile di via Celoria e degli salute per la quale è stato costituito, nello delle grandi apparecchiature diagnostiche; sono impianti di scarico ecc. per opere il cui valore scorso mese di ottobre, il Consorzio tra gli Enti entrati infatti in funzione il nuovo angiografo assomma ad oltre 7 milioni di euro. Concludendo sanitari aderenti all’Accordo di programma, e il nuovo acceleratore lineare, mentre è stato vogliamo quindi rinnovare il nostro impegno per si è proceduto a realizzare quel processo avviato il cantiere per l’installazione delle due un Besta migliore e più rispondente all’evoluzione di decentramento in sedi viciniori di alcune nuove risonanze magnetiche nucleari unitamente dei tempi e con l’occasione porgere a tutti funzioni sanitarie anche al fine sia di migliorare alla sostituzione della diagnostica radiologica i dipendenti e collaboratori e alle loro famiglie i l’accessibilità e la vivibilità per i nostri operatori tradizionale.Altro importante progetto è quello nostri auguri di Buone Feste. e per i nostri pazienti, sia di potenziare l’offerta relativo alla ristrutturazione dell’intero Padiglione clinico diagnostica e di Ricerca. Dal 1 settembre infantile per il quale si è provveduto a presentare infatti è stato attivato il nuovo Centro di via alla Direzione generale sanità della Regione Mangiagalli in collaborazione con l’Ispels ove, Lombardia il relativo studio di fattibilità e richiesta Il Direttore generale, tra l’altro, sono stati previsti 12 nuovi ambulatori di finanziamento. Infine hanno preso avvio i lavori Il Direttore amministrativo, dedicati sia all’attività istituzionale che libero di costruzione, presso l’Azienda ospedaliera Il Direttore sanitario “Per il prodotto altamente informativo, dotato di una trasparenti. Il ‘Premio Comunicami’ stimola le realtà nostro Istituto, in primis quelle in ambito scientifico, grafica semplice pulita anche in coordinamento con i locali della nostra provincia a creare strumenti di clinico e nella ricerca, punto di riferimento a livello servizi via web”. Con questa motivazione la giuria comunicazione efficaci rivolte ai cittadini”. L’iniziativa nazionale ed internazionale. Un lavoro di gruppo che del “Premio Comunicami 2009”, il concorso per la giunta alla quinta edizione premia le amministrazioni coinvolge le unità operative del Besta, coordinate comunicazione pubblica e istituzionale nella Provincia che utilizzano una comunicazione pubblica efficace, dall’ufficio relazioni con il pubblico e dall’ufficio stampa”. di Milano, ha assegnato al periodico del nostro Istituto, efficiente e vicina ai cittadini, trasparente e di INNBesta, una menzione per la migliore rivista qualità anche in previsione di Expo 2015. Il Direttore istituzionale. Aprendo la cerimonia di consegna dei generale, Giuseppe De Leo, intervenuto a ritirare riconoscimenti il Presidente Guido Podestà ha il riconoscimento, ha precisato che: “Con il nuovo ricordato che: “La Provincia di Milano ancora una assetto istituzionale della Fondazione l’esigenza di una volta dimostra attenzione verso il cittadino dando corretta e più incisiva comunicazione ci ha spronato valore alla comunicazione pubblica che è strumento ha riorganizzare questo importante settore. La nuova determinante per migliorare il rapporto tra le Istituzioni formula dell’INNBesta, coordinata con quella del sito e gli abitanti. Le Istituzioni devono pertanto garantire internet, ci permette di trasmettere in modo semplice ai cittadini informazioni corrette, in tempo reale e e diretto le attività che si svolgono all’interno nel PREMIO COMUNICAMI 2009 ha informato il Consiglio che il Dipartimento tecnico è stato incaricato di redigere il progetto definitivo di riqualificazione tecnico strutturale e adeguamenti igienicosanitari per le aree cliniche e servizi I N N BESTA vari dei Padiglioni C e D della sede di via Celoria 11. Ha inoltre comunicato la prossima attivazione di strutture organizzative programmate nel Piano di Al centro: il Direttore generale De Leo e il Direttore amministrativo Pinardi ritirano il premio organizzazione aziendale - POA. Si tratta in particolare del SITRA, di sei strutture semplici affidate a biologi, necessarie, come sottolineato dal Direttore scientifico, per presidiare ambiti impor- tanti di ricerca, nonché del dipartimento tecnico scientifico Malattie cerebrovascolari. 3 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 4 BESTA NEWS poco più di cinque anni un’opera come questa è CITTÀ DELLA SALUTE, COSTITUITO IL CONSORZIO una sfida ambiziosa ma sulla quale noi ci impegniamo. IL NUOVO COMPLESSO - Il nuovo complesso occuperà 220.000 metri quadrati di superficie per le funzioni di ricerca, di cura, per le strutture di ospitalità e per i servizi; altri 70.000 metri quadrati di superficie saranno dedicati a parcheggi, impianti tecnologici e all’asilo nido aziendale. I posti letto complessivi saranno 1.405 (Besta 250, Tumori 505, Sacco 650), quasi un centinaio in più degli attuali (che sono: Besta 223, Tumori 482 e Sacco 604). Gli organici dei tre istituti saranno mantenuti ai livelli attuali. L’area contornata in rosso è quella destinata all’edificazione della “Città della salute”, sulla sinistra l’area oggi occupata dall’Ospedale Sacco IL CONSORZIO - Al Consorzio spetteranno, tra gli altri, i compiti di: identificare il processo e Lunedì 2 novembre è stato presentato ufficial- Luigi Roth, già Presidente della Fondazione il metodo di lavoro; perfezionare e condivi- mente, nel corso di una conferenza stampa, Fiera, presente in conferenza stampa insieme dere la mission unificante e differenziante di il Consorzio che curerà la realizzazione della all'assessore regionale alla Sanità, Luciano Città della salute; elaborare il progetto in “Città della salute”, il nuovo polo di ricerca, Bresciani, a Carlo Borsani (Presidente Besta), modo collegiale, farlo conoscere e condividere cura e didattica per le malattie infettive, neuro- Alberto Scanni (Direttore generale Sacco) e all’interno delle tre realtà e all’esterno, con logiche e oncologiche che riunirà Sacco, Besta e Antonio Colombo (Presidente Istituto Tumori). gli stakeholder diretti e indiretti; realizzare i Istituto dei Tumori. Si tratta di un’opera da 520 milioni - ha ricordato nuovi assetti ospedalieri, in quanto stazione il Presidente della Regione, Roberto Formigoni appaltante; identificare tutte le possibili sinergie Con la costituzione del Consorzio, si completa - quasi interamente finanziata da Regione operative, riducendo gli sprechi; gestire le l’iter avviato lo scorso 7 aprile con la firma Lombardia, che metterà a disposizione anche procedure di gara e l’affidamento a terzi della dell’Accordo di programma e proseguito con 20 milioni di euro per le infrastrutture e in realizzazione; individuare le strategie finanziarie l’approvazione da parte della Giunta regionale particolare gli interventi necessari sulla tangenziale per la sostenibilità economica del progetto; della delibera che ha autorizzato i tre enti a ovest e sud, oltre che alla viabilità interna alla adottare un’adeguata e innovativa strategia costituire il Consorzio stesso e ne ha approvato città. I lavori si concluderanno entro il 2015. di governance corale della trasformazione; lo statuto.A guidarlo sarà, come già annunciato, Si tratta di tempi “feroci”: realizzare infatti in comunicare il progetto nelle sue differenti fasi. MARCIA DI GIO Ancora pochi metri e la fatica sarà alle spalle. Anche quest’anno sono stati numerosi i partecipanti alla terza edizione della “Marcia di Gio”, giovani, famiglie e podisti, che, con questo loro piccolo gesto hanno voluto ancora una volta ricordare il piccolo Gio, vittima di un tumore cerebrale contro il quale aveva combattuto per un quarto della sua vita. Un ringraziamento a tutti coloro che con una piccola donazione hanno contribuito alla ricerca e alla cura sui tumori cerebrali infantili: un arrivederci all’edizione 2010. 4 I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 5 I RISULTATI DEL PROGETTO CURA & CARE NEL BAMBINO CON PATOLOGIA NEURO-ONCOLOGICA Quale è la vita dei bambini che superano un diagnostiche e terapeutiche, i bambini con IRCCS Besta, dr. Giuseppe De Leo, hanno tumore al cervello? In neuro-oncologia pedia- patologia neuro-oncologica hanno un’importante partecipato rappresentanti del Ministero trica oggi si sopravvive più a lungo e si ha una necessità: essere supportati nel loro percorso di del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, qualità della vita migliore. Questo il primo dato vita, oltre che nella malattia. il Direttore scientifico dell’Istituto dei Tumori interessate emerso da uno studio nazionale dr. Marco Pierotti, che rappresenta anche finanziato dal Ministero della Salute e coordi- “La ricerca coordinata dalla SSD Neurologia, Alleanza Contro il Cancro, tutti i Partner del nato dalla Struttura Semplice Dipartimentale Salute Pubblica e disabilità fornisce dati progetto, il dr. Gaetano Finocchiaro, direttore del Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità, dr.ssa interessanti e nuovi sul funzionamento e la dipartimento interaziendale di neuro-oncologia Matilde Leonardi, della Direzione Scientifica disabilità dei bambini e degli adolescenti che della Fondazione Besta, esperti neuro-oncologi in collaborazione la dr.ssa Daria Riva e con la sopravvivono ad un tumore cerebrale - dice la pediatri della AIEOP nonché componenti delle Fondazione Istituto Tumori (dr.ssa Maura dr.ssa Matilde Leonardi, responsabile della SSD Associazioni di genitori dei bambini con tumore. Massimino), l’Ospedale Bambino Gesù (dr.ssa e del progetto nazionale - e si apre oggi una nuova Paola Fidani) e l’Associazione Bambino in prospettiva di studio e lavoro”. Il coinvolgimento Partendo dai risultati ottenuti dal progetto Cura Ospedale - ABIO (dr. Sergio Clerici). di ABIO, l’Associazione Bambino in Ospedale, & Care nel corso della tavola rotonda si è allargando l’attenzione sulla centralità del discusso su qual’è, allo stato attuale, la situazione I risultati del progetto biennale di ricerca “Cura bambino e dei suoi familiari nel processo della neuro-oncologia pediatrica in Italia, quali & Care: funzionamento e disabilità nel bambino di cura, ha rappresentato un innovativo modo sono i possibili piani di riabilitazione e presa in con tumore cerebrale” sono stati presentati nel di svolgere ricerca e ha dato la possibilità di carico in una continuità territoriale di tipo socio- corso Nazionale evidenziare alcuni aspetti della partecipazione sanitario e come sia possibile conciliare i diversi Funzionamento e Disabilità nel bambino con di grande rilevanza, fra cui il gioco. Lo studio aspetti di cura, tenendo conto che finalmente, patologia neuro-oncologica” il 17 settembre presentato ha coinvolto 30 bambini e adolescenti in molti casi, possiamo chiederci “Quale vita per scorso a Milano. In Italia almeno 250 bambini sottoposti ad asportazione chirurgica di tumore un bambino DOPO un tumore al cervello?” all’anno accedono alle cure per un tumore al cerebrale, seguiti nell’arco dei primi sei mesi cervello. Ci si comincia a rendere conto che, dopo l’intervento allo scopo di valutarne dopo un periodo di recupero, possibile solo da il funzionamento e la disabilità. All’incontro, A cura di pochi anni grazie ai progressi delle tecniche aperto dal Direttore generale della Fondazione Daniela Ajovalasit e Matilde Leonardi della “Tavola Rotonda GRAZIE AI DONATORI DEL 5 PER MILLE NEL 2007 UN CONTRIBUTO DI OLTRE 600.000 EURO È di 607.007,87 euro la quota parte che l’Agenzia delle entrate verserà al nostro Istituto sulla base della destinazione del 5 per mille, per l’anno 2007, espressa dai contribuenti e destinati alla ricerca sanitaria. È un trend positivo che si è rafforzato da quando è stato introdotto questo strumento finanziario, una cartina di tornasole che ci permette di valutare quanto i donatori abbiano fiducia nelle capacità gestionali e di tutti gli operatori del Besta. Significativa la posizione dell’Istituto, il tredicesimo posto su circa novanta beneficiari, dato che ci pone al vertice di un nutrito gruppo di importanti realtà nel campo della ricerca sanitaria. I N N BESTA SOSTIENI LA RICERCA CON IL 5 PER MILLE ALLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. CARLO BESTA. 5 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 6 PARLIAMO DI... LE RICERCHE DEL BESTA AL CONGRESSO SIN Il 40° Congresso della Società italiana di anche il past-president della SIN professor i primi sviluppi terapeutici della scoperta di una neurologia-SIN svoltosi al Palazzo della Fiera Vincenzo Bonavita dell’università di Napoli e variante umana dell’apolipopreoteina (la A673V) di Padova dal 21 al 25 novembre ha visto la il past-president dell’ Associazione dei neurologi caratterizzata da un effetto di dominanza negativa partecipazione di numerosi ricercatori del nostro italiani per la ricerca sulle cefalee-ANIRCEF, sull’amiloidogenesi della malattia di Alzheimer che Istituto. Tra questi il Direttore scientifico, professor Giovanni D’Andrea. Fra gli altri medici neutralizza la proteina malata (in calce alle due Ferdinando Cornelio, che ha tenuto una lettura del Besta, il direttore f.f. dell’Unità operativa pagine lo sviluppo della scoperta).Un’osservazione, magistrale nel corso conferenza didattica dedicata Neurochirurgia III, Angelo Franzini, che ha questa, che ha subito fatto pensare alla possibilità alle patologie autoimmuni in neurologia e al sviluppato una relazione sugli ultimi vent’anni di di utilizzarla a scopi terapeutici fornendo la base ruolo che le informazioni cliniche svolgono nella trattamento tramite stimolazione cerebrale per lo sviluppo di una nuova e più efficace terapia comprensione dell’eziopatogenesi di queste profonda nella cefalea a grappolo, nell’epilessia, basata sull’impiego di peptidi o sostanze peptido- malattie, prima fra tutte la miastenia a cui è stato nel parkinson o nella distonia. A quest’ultima mimetiche capaci di inibire la formazione di dedicato, nella giornata successiva, un intero patologia e ai disturbi del movimento in generale amiloide. Contrariamente a tutte le mutazioni simposio, moderato sempre dal professor ha dedicato la sua relazione anche Alberto finora associate alla malattia, questa si trasmette Cornelio e dove un altro dei nostri ricercatori, Albanese, direttore dell’Unità operativa Disturbi solo se presente su entrambe le copie del Renato Mantegazza,direttore della Unità operativa del movimento, che fra l’altro ha illustrato la gene ereditate dai genitori. Solo quando questa Neurologia 4, ha delineato patogenesi, classifi- scoperta di una nuova mutazione del gene mutazione è l’unica ad essere presente nel cervello, cazione e inquadramento di questa malattia. THAP1 che allarga lo spettro clinico della distonia come avviene appunto quando il difetto è ereditato Da parte sua, il direttore del Dipartimento nota con la sigla DYT6. Tra le comunicazioni da entrambi i genitori,fa aumentare la produzione di neuroscienze cliniche, Gennaro Bussone, più interessanti, in ambito genetico, quella del di beta proteina,favorendone l’aggregazione sotto ha moderato un simposio dedicato alle cefalee e direttore del Dipartimento di Neuropatologia, forma di amiloide (la sostanza che accumulandosi fra i cui relatori figuravano, oltre alla dottoressa Fabrizio Tagliavini, che, fra i sette lavori portati nel cervello causa l’Alzheimer). Ma se la beta- Licia Grazzi con uno studio su emicrania al congresso, ne ha presentato uno che, a nove proteina mutata interagisce con quella normale, cronicizzata e cefalea da abuso farmacologico, mesi dalla prima pubblicazione su Science, riporta come avviene nei casi in cui il difetto genetico Figura 1 La malattia di Alzheimer (AD) è la più comune forma di demenza. Si tratta di una patologia per la quale non esiste attualmente una cura in grado di interrompere la progressione della malattia. Ne sono affetti in Italia più di 450 mila persone (7 milioni in Europa) ma la cifra è destinata almeno a raddoppiare entro il 2050 a causa dell'atteso aumento del numero di anziani, che ne sono i più colpiti. Nella maggioranza dei casi la malattia si presenta in forma sporadica. Meno del 5% dei casi ha un’origine genetica ed è dovuta a mutazioni localizzate in 3 geni: presenilina 1, presenilina 2 e precursore dell’amiloide (APP). Nelle forme familiari di Alzheimer ogni mutazione responsabile della malattia è trasmessa in modo “dominante”, cioè è sufficiente ereditarla da un solo genitore perché ci si ammali, per cui tutte le persone che hanno la mutazione sviluppano la demenza. Figura 2 Il gene APP codifica la beta-proteina, a cui è attribuito un ruolo determinante nella patogenesi della malattia, per la sua tendenza a formare aggregati insolubili che costituiscono uno dei markers neuropatologici più rilevanti della malattia: le placche amiloidi. con ricercatori dell’Istituto Mario Negri, dell’Università di Milano e del Nathan S. Kline Institute di New York, che ha portato all’identificazione di una nuova mutazione nel gene APP (A673V) in un individuo che aveva ereditato il difetto genetico da entrambi i genitori e che era stato colpito da demenza intorno ai 35 anni. L’analisi post-mortem del cervello del paziente ha permesso successivamente di identificare i segni neuropatologici di una forma molto aggressiva di Alzheimer. Figura 3 La prestigiosa rivista Science ha pubblicato nel numero di marzo del 2009 uno studio realizzato dal gruppo diretto da Fabrizio Tagliavini dell’Istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano, in collaborazione Figura 4 Contrariamente a tutte le mutazioni finora associate ad Alzheimer, la mutazione A673V si trasmette con meccanismo autosomico recessivo, cioè è necessario che essa sia presente su entrambi gli alleli (le due 6 I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 7 è ereditato da un solo genitore, essa è in grado di bloccare la produzione di amiloide. Questa CONGRESSO DELLA ISPN scoperta apre una prima,concreta speranza,anche (International Society for Pediatric Neurosurgery) se per il momento l’attività anti-amiloidogenica di questa variante della beta-proteina è stata Il congresso annuale della ISPN è un importante appuntamento di confronto per tutti i evidenziata solo in vitro. La scoperta del gruppo di neurochirurghi che trattano le rare patologie dei bambini, in primis le neoplasie e le malformazioni. Tagliavini si inquadra nell’indirizzo lungo cui si sta Dopo un convegno del 2008 in Sudafrica, che aveva coinvolto anche tutti i Colleghi dei paesi avviando la neurologia del secondo millennio: una emergenti, quest’anno l’incontro è stato a Pasadena, Los Angeles.Tra i temi trattati con i contributi riscoperta del microcosmo dell’origine delle più innovativi vi sono state: le patologie della cerniera e le nuove tecniche di fissazione, che hanno malattie nervose nelle quali ci si avvicina sempre di avuto l’onore della cronaca perché l’instabilità viene diagnosticata sempre più frequentemente nei più al primum movens. Alla SIN sono stati anche soggetti affetti da Sindrome di Down e ha comportato l’esclusione da alcune discipline sportive presentati i risultati dello studio di Giovanni Frisoni da parte del Comitato Olimpico; le sindromi tumorali di origine genetica, il trattamento della dell’IRCCS San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli spasticità, l’approccio multidisciplinare alla patologia malformativa craniofaciale. Una intera sezione di Brescia che ha scoperto come alla base delle verteva poi sulla Spina Bifida Occulta e l’ancoraggio midollare (Tethered Cord), patologia per la tendenze criminali possa esserci un ridotto sviluppo quale la FINB è riferimento in Italia. È stata presieduta dal prof. Dachling Pang di Oakland, grande delle circonvoluzioni cerebrali mesiali frontopolari. esperto del trattamento dei disrafismi; si è discusso dei risultati del trattamento delle forme più Il suo gruppo le ha individuate in soggetti violenti, complesse, come Lipomielomeningocele ed il Lipomielomenin-gocistocele (prof. Oi), le stigmati scelti in una popolazione di soggetti con problemi sacrali e la loro importanza diagnostica (prof. Kawamoto), le forme ad esordio clinico tardivo di giustizia, un dato che, per quanto a rischio di (dr. Kang, dr. Suzuki); la dr.ssa Valentini, U.O. Neurochirurgia II del Besta, ha presentato l’ampia fraintendimenti di lombrosiana memoria,apre nuovi casistica dell’Istituto, focalizzando l’attenzione sui risultati dell’intervento con monitoraggio indirizzi di applicazione della neurologia anche in neurofisiologico e della condotta di attesa sull’outcome neurologico, in particolare sulla funzione campi una volta dominio di altre dottrine,come ad vescicale, studiata con controlli urodinamici seriati. Queste considerazioni sono state il punto di esempio la filosofia, tant’è che una delle letture partenza per una discussione sulle indicazioni chirurgiche e sul loro timing, tema ancora assai caldo magistrali del convegno è stata affidata al filosofo fra i pochi gruppi che si occupano dei disrafismi occulti. Cacciari, sindaco di Venezia. “copie” del gene ereditate dai propri genitori) perché la malattia si sviluppi. Pertanto, solo i soggetti portatori della mutazione in omozigosi (su entrambi gli alleli) si ammalano, sviluppando una demenza in età precoce, mentre coloro che hanno il difetto genetico su un solo allele (eterozigoti) non si ammalano, neanche in età molto avanzata, ma sembrerebbero essere addirittura protetti dalla malattia. Figura 5 Gli autori dello studio hanno analizzato in laboratorio le caratteristiche della mutazione, svelando il suo meccanismo d’azione molto particolare. Infatti, quando la forma mutata della beta-proteina è l’unica presente nel cervello (come nel caso del paziente, portatore della mutazione su entrambi gli alleli del I N N BESTA gene APP), la mutazione A673V aumenta la produzione di beta-proteina e ne favorisce l’aggregazione sotto forma di amiloide. Quando invece la beta-proteina mutata interagisce con quella normale (come accade nel cervello dei soggetti nei quali uno solo dei due alleli APP è alterato), essa è in grado di inibire la formazione di aggregati e di bloccare la produzione di amiloide. Questa singolare proprietà spiegherebbe perché i portatori della mutazione in eterozigosi non sviluppano la malattia. Figura 6 L’attività anti-amiloidogenica della variante della beta-proteina, identificata nel laboratorio di Neuropatologia dell’Istituto Besta da Giuseppe Di Fede, potrebbe essere la base per lo sviluppo di una nuova e più efficace terapia per il morbo di Alzheimer, basata sull’impiego di peptidi derivati dalla beta-proteina mutata, capaci di inibire la formazione di amiloide. I ricercatori del Besta e del Mario Negri, in collaborazione con il Nathan S. Kline Institute, sono attualmente impegnati nel “design” di molecole analoghe alla nuova variante della beta-proteina al fine di potenziarne l’efficacia farmacologica. Gli stessi ricercatori hanno generato modelli cellulari e animali di AD (C. Elegans, topi transgenici) sui quali si accingono a sperimentare tali nuove strategie terapeutiche, che prevedono, tra l’altro, l’utilizzo di nanoparticelle o virus non patogeni per l’uomo per veicolare i peptidi con attività anti-amiloidogenica nel tessuto cerebrale. 7 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 8 PARLIAMO DI... L’EPILESSIA FARMACORESISTENTE TRATTATA CON DEEP BRAIN STIMULATION La stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain sono necessari studi che permettano di valutare centromediano deriva dall’esperienza riportata dal Stimulation: DBS) è una metodica utilizzata nel un determinato target per la cura di specifiche gruppo di Velasco che evidenzia un’attività dereclu- trattamento dell’epilessia farmacoresistente non forme di epilessia. In quest’ottica il Dipartimento tante frontale bilaterale con la stimolazione ad alta trattabile con la chirurgia resettiva.Il razionale della di Neurochirurgia con il DDEP di Milano (Diparti- frequenza del nucleo; i risultati raccolti su 12 casi DBS è basato sulla possibilità di stimolare un nucleo mento di Diagnosi dell’Epilessia) ha proposto la trattati dimostrano un controllo delle crisi cerebrale connesso con una specifica area corticale Caudal zona incerta (Czi) per il trattamento pressochè completo.L’esperienza del Dipartimento modificandone l’eccitabilità. La DBS si differenzia dell’epilessia frontocentrale. La Czi è localizzata di Neurochirurgia e del gruppo di Epilettologia quindi dal trattamento di stimolazione del nervo posteriormente al nucleo subtalamico ed è in dell’adulto e dell’infanzia nel campo di neuromo- vago (VNS) che attualmente rappresenta la rapporto con le fibre lemniscali,il fascio piramidale, dulazione ed epilessia risale a 10 anni fa circa con procedura di neuromodulazione più utilizzata; se la pars reticulata della substantia nigra e la forma- la stimolazione del nervo vago (70 pazienti trattati) la VNS agisce sui nuclei profondi e la corteccia zione reticolare ascendente.La stimolazione cronica e più recentemente con la DBS. Con questa cerebrale attraverso la stimolazione antidromica ad alta frequenza attraverso questi sistemi metodica sono stati trattati due pazienti affetti da del nervo, con la DBS è possibile stimolare uno modulerebbe la soglia epilettogena della corteccia grave forma di aggressività, compromissione delle specifico target per il controllo di un particolare sensorimotoria. Con questo target sono stati funzioni cognitive ed epilessia multifocale, tre tipo di epilessia. Numerosi target (subtalamo, trattati in Istituto tre pazienti; i risultati ottenuti pazienti con epilessia centrale, un paziente con caudato, nucleo anteriore o centromediano del sono incoraggianti e i primi due casi sono stati recen- SLG e un paziente con amartoma ipotalamico ed talamo, campi di Forel, tratto mammillotalamico) temente pubblicati (Stereotact Funct Neurosurg epilessia. L’importanza delle cure palliative è sono stati utilizzati ma le serie di pazienti riportate 2008;86:373-381).La scelta di questo target è stata rilevante poichè più della metà dei pazienti con sono piccole con risultati non conclusivi e talvolta proposta e accettata dal gruppo di lavoro DBS ed epilessia farmacoresistente non trarrebbe beneficio contrastanti.I risultati preliminari dell’unico studio Epilessia della LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), dalla chirurgia resettiva e sebbene la stimolazione con un ampio numero di pazienti (SANTÈ: SIN (Società Italiana di Neurologia) e SINCh (Società vagale rappresenti la migliore alternativa tra le Stimulation of Anterior Nucleus of Thalamus for Italiana di Neurochirurgia) che, con l’obiettivo di procedure non di tipo resettivo è sicuramente Epilepsy) dimostrano, ad un anno dall’intervento, validare la sua efficacia,ha così proposto uno studio necessario sviluppare nuove e più efficaci metodiche. una riduzione della frequenza delle crisi di almeno multicentrico nazionale.Lo stesso gruppo ha anche Queste metodiche permetterebbero non solo un il 50% nel 60% dei 110 pazienti trattati;inoltre il 9% sviluppato un protocollo che prevede la stimolazione maggiore controllo della malattia ma favorirebbero dei casi non presentava più crisi e il 19% aveva una bilaterale del nucleo centromediano del talamo per l’ampliamento delle conoscenze fisiopatologiche riduzione della frequenza delle crisi maggiore del la cura della Sindrome di Lennox Gastaut (SLG) riguardanti il ruolo delle strutture sottocorticali 90%. Il limite dello studio è comune ai numerosi e delle forme Lennox like caratterizzate da crisi nei meccanismi di epilettogenesi. lavori pubbicati sulla stimolazione del nervo vago con caduta che rendono la vita dei pazienti in quanto non analizza il candidato ideale al tratta- particolarmente disabilitante e sulle quali la VNS Carlo Marras,Angelo Franzini mento di neuromodulazione. Per questo motivo ha una scarsa efficacia. La scelta del nucleo U. O. Neurochirurgia III IL DOTTOR GAETANO FINOCCHIARO, DOPO AVER COORDINATO L’AREA DI NEURO-ONCOLOGIA SPERIMENTALE, NATA NEL 1993 COME COSTOLA DELL’UNITÀ DI BIOCHIMICA E GENETICA, È DIVENTATO NELLO SCORSO NOVEMBRE DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI NEURO-ONCOLOGIA. Negli ultimi anni all’interno dell’Istituto l’interesse verso queste patologie era andato via via crescendo, tant’è che alla struttura di neuro-oncologia sperimentale si è aggiunta Neurologia 8, rapidamente articolatasi in Neurologia 8A e Neurologia 8B: la prima dedicata al ricovero e alla cura di pazienti con neuropatie periferiche ereditarie e altre malattie degenerative e la seconda al trattamento di neoplasie maligne del sistema nervoso centrale e periferico. Base comune delle diverse Unità operative del Dipartimento è stato lo sviluppo di una neurologia “evidence-based” mirato al potenziamento di trial clinici come strumento fondamentale per ottenere evidenze di efficacia e sicurezza di un certo trattamento, dove la ricerca di laboratorio aveva una valenza essenzialmente 8 I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 9 RIAPRE RADIOTERAPIA, RINNOVATI I SERVIZI AI PAZIENTI E UN NUOVO ACCELERATORE LINEARE Da pochi giorni è ripresa l’attività dell’Unità Collimator-MLC, che consente la conformazione è ottenuta attraverso l’utilizzo di un tubo radio- operativa di Radioterapia, interrotta il gennaio del campo radiante sul volume bersaglio e geno solidale alla testata dell’acceleratore scorso per consentire i lavori di ristrutturazione l’erogazione della radiazione con modulazione che compiendo una rotazione acquisisce una e rinnovamento del reparto con l’istallazione del di intensità, ottimizzando la distribuzione di dose. immagine radiologica tridimensionale confron- nuovo acceleratore Sinergy di Elekta. La nuova Con il nuovo acceleratore sarà inoltre possibile tabile per caratteristiche e qualità con segreteria, l’ampliamento della sala di attesa, realizzare l’innovativa tecnica Volume Modulated un’immagine TC. la realizzazione di una nuova sala visite, la Arc Therapy-VMAT che consente di effettuare sostituzione degli arredi hanno tutte lo scopo di l’irraggiamento con un elevato grado di Infine, il sistema permette di gestire ed utilizzare, offrire un migliore servizio, un più diretto accesso conformazione spaziale, tramite la rotazione della un efficiente processo di fusione delle immagini ai servizi di segreteria, un più confortevole tempo testata dell’acceleratore contemporaneamente (TC, RM, angiografia, PET, ecc.), fondamentali nel di attesa. La vera innovazione resta comunque al movimento delle lamelle dell’MLC. processo di identificazione e definizione delle l’istallazione del nuovo acceleratore che consente L’accuratezza nella posizione del paziente lesioni oggetto di trattamento. un trattamento delle lesioni cerebrali e spinali più mirato. Il nuovo sistema offre infatti la possibilità di trattamenti altamente conformati, garantendo la possibilità di cura di lesioni estremamente piccole ed in prossimità di strutture critiche quali le vie ottiche ed il tronco encefalo anche di patologie del sistema nervoso in età pediatrica. L’Elekta Synergy è un moderno acceleratore lineare per radioterapia, equipaggiato con dispositivi di nuova concezione per il controllo del fascio radiante e per la verifica accurata della posizione del paziente durante il trattamento. Il sistema è in grado di realizzare tecniche di radioterapia tra le più evolute verso cui sarà orientata nei prossimi anni la ricerca clinica e fisico/tecnologica. In particolare Elekta Synergy La dottoressa Laura Fariselli, al centro, assieme ai suoi collaboratori nei rinnovati locali di radioterapia, è dotato di collimatore multi lamellare, MultiLeaf alle spalle, il nuovo acceleratore lineare traslazionale. Un esempio è stato il progetto di immunoterapia del glioblastoma con cellule dendritiche: partendo da modelli murini sperimentali, è stato sviluppato, in collaborazione con le altre Unità operative, un trattamento che in 6 pazienti ha fornito risultati incoraggianti, fino all’approvazione di due protocolli clinici approvati dall’AIFA: con la procedura basata sulla sensibilizzazione immunologica (una sorta di vaccinazione) tramite cellule dendritiche attivate con proteine del glioblastoma è stata ottenuta infatti per la prima volta una sopravvivenza superiore ai fatidici 6 mesi indicati come quella massima per la recidiva di questo tumore. Un’altra linea di ricerca portata avanti dal gruppo guidato da Finocchiaro ha registrato un aumento rilevante di sopravvivenza dall’inizio di una terapia di combinazione con bevacizumab e irinotecan, farmaci che sfruttano la tendenza del glioblastoma multiforme a produrre molto VEGF, il fattore di crescita dei vasi saguigni endoteliali che lo aiutano a nutrirsi e a crescere. Il bevacizumab è un particolare anticorpo sintetico che si lega al VEGF inibendolo e così impedisce al tumore di crearsi fonti di nutrimento. Parallelamente Finocchiaro ha partecipato anche allo sviluppo del Centro di ricerca IFOM-IEO di cui è Group-leader. Nell’ottica dell’attività translazionale della ricerca è stata anche favorita l’adesione a queste sperimentazioni del Brain Tumor Group della European Organization for Research and Treatment of Cancer (EORTC). I N N BESTA 9 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 10 IL BESTA NEL MONDO NEUROLOGIA INFANTILE: PARTE LA SECONDA FASE DELL’ACCORDO TRA BESTA E OSPEDALE DI MAPUTO e sviluppo internazionale in ambito sanitario che la Giunta regionale della Lombardia ha approvato nel febbraio 2008, finanziato con un importo biennale di 150.000 euro. A questi si sommano 50.000 euro versati dalla Fondazione Mariani di Milano e 95.000 euro stanziati per un biennio dal Besta stesso. Nei dettagli del programma sono poi intervenuti il dottor Massimo Leone, responsabile del progetto e membro della Comunità di Sant’Egidio, la dottoressa Lucia Angelini, coordinatrice e responsabile medica, la dottoressa Clara Moreschi, responsabile servizio infermieristico, e la dottoressa Sulemane Dalila Ibrahimo, medico pediatra di Maputo che svolge la sua formazione al Besta nel Dipartimento di Neuroscienze pediatriche diretto dalla dottoressa Angelini. L’accordo prevede lo sviluppo e la diffusione delle La seconda fase del progetto di gemellaggio e popolazioni per cui non possiamo essere conoscenze sulla neurologia dei bambini per la cooperazione tra la Fondazione Carlo Besta che orgogliosi dei nostri operatori sanitari. diagnosi precoce e la terapia di queste gravi e e l’Ospedale centrale di Maputo “HCM”- È intervenuto poi il Presidente del San Matteo frequenti complicazioni del Neuro AIDS. Mozambico per la formazione in neurologia di Pavia, Alessandro Moneta, che al tempo della La formazione rimane un problema sempre pediatrica è stata presentata il 2 novembre sua presidenza al Besta aveva dato l’avvio urgente in quanto in tutto il Mozambico nessun scorso. Lo stato dell’arte del progetto e i al progetto, precisando che: questi accordi medico è specializzato nella cura delle patologie suoi prossimi sviluppi sono stati anticipati internazionali si basano su alleanze forti quando neurologiche dei bambini. L’ambizione di questo dall’intervento del Presidente della Fondazione si opera con partners al nostro livello economico progetto, in pieno corso, è di attivare un circuito Besta, Carlo Borsani, che ha voluto ricordare i tre ma le nostre qualità ed esperienze dobbiamo virtuoso di accompagnamento formativo di punti fermi sui quali si basano questi accordi a espletarle, e lo facciamo ai massimi livelli, quando lungo respiro. A tale riguardo il gemellaggio tra favore dei paesi più disagiati: la conoscenza, si tratta di aiutare con generosità là dove c’è più il nostro Istituto e l’ospedale di Maputo preve- l’apprendimento e la formazione. L’azione di bisogno e ospitando da noi la classe medica locale de una implementazione con progetti di cooperazione in ambito sanitario del nostro per precisi programmi di formazione. Il Direttore telemedicina per la diagnosi preventiva nei casi paese, ed in particolare della Lombardia, generale Giuseppe De Leo ha ricordato che il selezionati per proseguire poi nella cura a ha ribadito Borsani, è apprezzata da queste progetto rientra nel programma di collaborazione distanza. PROGETTO BRAVO: la registrazione anagrafica a protezione dei bambini e giovani africani contro ogni tipo di abuso Le attività e gli aiuti che il nostro Istituto sta sviluppando a favore dei bambini del Mozambico non si fermano ai programmi avviati con l’Ospedale di Maputo ma si stanno consolidando anche con la Comunità di Sant’Egidio, che opera da oltre 20 anni in Africa, aderendo al Programma “BRAVO!” (Birth registration for all versus oblivion) di registrazione anagrafica rivolto in particolare ai bambini dell’Africa. La registrazione alla nascita è un diritto sancito dall’articolo sette della Convenzione sui Diritti del fanciullo dal 1989, la più ratificata delle Nazioni Unite. Attualmente, due bambini su tre nell’Africa sub-sahariana non sono registrati all’anagrafe: da un punto di vista legale questi bambini non esistono. Questa situazione favorisce la possibilità che questi giovani possano essere coinvolti in abusi sessuali, reclutamento nelle forze armate, sfruttamento minorile ed altre situazioni di pericolo. Il programma “BRAVO!” della Comunità di Sant’Egidio è già operativo in diverse nazioni africane e viene realizzato grazie ad accordi con i governi dei paesi africani che prevedono: acquisto di registri, materiale informatico e per le registrazioni; incremento del personale dedicato con corsi di formazione specifici; campagne di informazione con particolare attenzione alle aree povere e rurali; appoggio dei governi nella definizione degli obiettivi e degli strumenti idonei per raggiungerli; gratuità della registrazione anagrafica, la maggior parte delle popolazioni interessate vive al di sotto della soglia di povertà. Il Besta aderisce al progetto promuovendo una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi presso i dipendenti, donazione con trattenuta in busta paga, e verso il mondo esterno. 10 I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 11 Il progetto dream della Comunità di Sant’Egidio. L’AIDS in Africa Le persone infette in Africa sono 30 milioni, fra cui si contano milioni di orfani. il programma DREAM, acronimo di Drug Reseurce Enhancement against AIDS and Malnutrition (lotta alll’AIDS e alla malnutrizione) mostra che una efficace lotta all’AIDS è possibile anche in Africa e, in particolare, nella prevenzione della trasmissione tra madre e figlio. Hanno avuto accesso a DREAM un milione di persone fornendo loro oltre ai farmaci anche: educazione sanitaria, filtri per l’acqua, sostegno nutrizionale, zanzariere, corsi di prevenzione sul lavoro, corsi di prevenzione alla radio, corsi di prevenzione alla TV. Sono 31 i centri DREAM presenti e attivi in10 paesi: Mozambico, Malawi, Tanzania, Kenya, Guinea, Guinea Bissau, Camerun, Congo, Angola e Nigeria. I numeri di DREAM, Comunità di Sant’Egidio - ottobre 2009 Pazienti in cura: 80.000 assistiti, di cui 17.000 minori di 15 anni; 47.000 in terapia antiretrovirale, di cui 4.500 bambini; 8.600 i bambini nati sani dal programma di prevenzione verticale; 1.200 le gravidanze attualmente seguite; 1.000.000 le persone che in questi anni hanno usufruito del programma DREAM (educazione sanitaria, filtri acqua, sostegno nutrizionale, zanzariere,corsi prevenzione luoghi di lavoro, alla radio, televisione etc). Visite mediche effettuate: 500.000. Cariche virali effettuate: 200.000. Esami CD4 effettuati: 465.000. 18 laboratori di biologia molecolare. 16 corsi di formazione panafricani. 3.500 professionisti africani formati. 600 Euro il costo annuale a paziente (terapie, analisi, assistenza domiciliare, sostegno nutrizionale, visite mediche). 400 euro il costo per far nascere sano un bambino da una madre sieropositiva. Per informazioni: www.santegidio.org LA NEUROCHIRURGIA DEL BESTA AL XIV CONGRESSO MONDIALE DI BOSTON Il Congresso mondiale di neurochirurgia svoltosi è stato coinvolto nella Faculty del corso interattiva “New horizons WFNS” sulle a Boston dal 30 agosto al 4 settembre 2009 ha precongressuale sulla “Neuromodulazione del prospettive della neurochirurgia funzionale. visto la partecipazione di oltre tremila neuro- sistema nervoso centrale”, nel seminario Al di là della stima personale che i medici hanno chirurghi provenienti da 92 differenti nazioni. sul “Trattamento chirurgico delle cefalee” e ricevuto dal Comitato scientifico di questo Tra gli invitati del Comitato scientifico come in quello sul “Trattamento chirurgico della Congresso Mondiale, il riconoscimento si basa speakers nelle varie sessioni hanno partecipato distonia”. Francesco Di Meco è stato parte della sulla attività di ricerca e clinica di tutto il 5 italiani, tra questi sono stati scelti come Faculty del simposio “Controversies: meet the Dipartimento di Neurochirurgia che ha loro “lecturer” i dottori Angelo Franzini, Francesco expert: brain tumor treatment”, nonché della permesso di portare un rilevante contributo Di Meco e Giovanni Broggi. Angelo Franzini sessione sulla “Biologia dei tumori cerebrali” culturale e scientifico a questo importante in particolare sulle cancer stem cells. evento a nome della Fondazione, tale successo deve essere, di conseguenza, condiviso con tutti Giovanni Broggi è stato parte della Faculty nel i colleghi in organico e a contratto temporaneo corso sulla “Neuromodulazione del sistema del Dipartimento di Neurochirurgia. nervoso centrale”, chairman e relatore del breakfast session “Convexity meningiomas”, I N N BESTA della sessione sull’approccio “Endoscopio Prof. Giovanni Broggi ai Tumori del basi cranio” e nella sessione Dipartimento di Neurochirurgia 11 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 12 EVENTI LA MALATTIA DI HUNTINGTON: 30 ANNI DI SCOPERTE E SOLIDARIETÀ soprattutto dei pazienti e dei loro famigliari. Al Besta questi gruppi sono attivi ormai da due De Leo ha ricordato come la stretta colla- anni e nel corso del 2009 ne sono stati avviati borazione tra l’AICH Milano, i clinici e i altri sul territorio lombardo. Infine Elena ricercatori della Fondazione ha permesso Cattaneo, biologo ricercatore, Direttore del importanti avanzamenti delle conoscenze e Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali rappresenta un raro esempio di virtuosa (Università degli studi di Milano) con la sua solita interazione sempre finalizzata al benessere dei chiarezza e semplicità ha spiegato quali sono pazienti e delle loro famiglie. La prima parte della attualmente le linee di ricerca sulla malattia – mattinata è stata dedicata alle testimonianze dei BDNF, BDNF e colesterolo cerebrale, studio di due soci fondatori. biomarkers, proteina TFEB, RNA interferenti, stem cells - confermando quanto il valore Tommaso Caraceni ha raccontato come il dr. dell’alleanza, valore non scontato, sia fonda- George Huntington, nel 1862, studiando le mentale affinché nessuna possibilità venga memorie “mediche” del nonno e del padre, e lasciata al caso e abbandonata. Il pomeriggio è Il Direttore generale Giuseppe De Leo analizzando alcuni suoi pazienti, per primo stato aperto da Bernard Landwehrmeyer, apre i lavori del convegno descrisse dettagliatamente la malattia. Angela Presidente dell’Euro-HD Network, la più grande Vallegiani ha invece raccontato il suo incontro rete di collaborazione europea e internazionale Il 14 novembre 2009 presso la Sala Gaber della personale con la malattia, la sua sensazione di sulla malattia di Huntington, che ha illustrato le Regione Lombardia si è tenuto il convegno vuoto e silenzio senza fine, l’incontro con prospettive terapeutiche e gli studi in corso - “La malattia di Huntington: 30 anni di scoperte Marjerie Guthrie, moglie di Woody, cantante Studio Registry con gli studi osservazionali e e solidarietà” organizzato dall’AICH Milano e folk, malato di Corea, la decisione di dar vita non dalla Fondazione IRCCS Istituto neurologico all’AICH per sostenere i malati, i famigliari, i Bupropion), PREDICT-HD Study, TRACK-HD “Carlo Besta”. Il convegno è stato l’occasione ricercatori uniti nel loro cammino di speranza Study. Gioia Jacopini, psicoterapeuta del CNR di per festeggiare i 30 anni di vita dell’Associazione verso una cura. Nella seconda parte della Roma e collaboratrice dell’AICH Roma, ha Italiana Corea di Huntington - AICH Milano mattinata si sono alternate le relazioni di Paola ripreso il tema dell’alleanza per affrontare quello fondata nel 1979 da un gruppo di medici Soliveri, neurologo, responsabile dell’Ambu- del test presintomatico e di come solo l’alleanza e famigliari presso l’Istituto Besta per volontà latorio Speciale MH (Besta), che si è tra il mondo medico-scientifico e quello laico ha del prof. Tommaso Caraceni, allora primario particolarmente soffermata sul concetto di permesso di definire le “Linee guida interna- della U.O. Neurologia I e della sig.ra Angela multidisciplinarietà dell’assistenza proponendo zionali per l’esecuzione dei test diagnostico e Maria Vallegiani, moglie di un malato di un percorso integrato ambulatoriale, ha presintomatico dell’HD” (Neurology, 1994). Huntington. evidenziato alcune problematiche legate alla non (Dimebon, ACR16, mGtuR5, DBS, chiarezza delle linee guida per l’utilizzo di Franco Taroni, responsabile della struttura A trent’anni dalla fondazione l’AICH ha voluto trattamenti farmacologici sintomatici basati dipartimentale di genetica delle malattie ripercorrere il cammino fin qui fatto sia in sull’evidenza, alla legislazione confusa e alla neurodegenerative e metaboliche (Besta), ambito di ricerca verso una cura che in ambito scarsa conoscenza della stessa da parte di ha assistenziale e sociale. La giornata è stata coloro che la dovrebbero applicare nell’interesse diagnostica del laboratorio particolarmente positiva, di grande intensità del malato e della sua famiglia; Dominga Paridi, nonché le linee di ricerca emotiva e di alto livello culturale e scientifico. Il psicologo, che ha riportato l’esperienza dei attualmente in corso - convengo, moderato da Chiara Zuccato e da gruppi di auto-aiuto rivolto ai famigliari di un identificazione e caratteriz- Stefano Di Donato, è stato aperto dal Direttore malato di Huntington, soffermandosi sull’impor- zazione di biomarkers, generale della Fondazione Besta, Giuseppe tanza di questo strumento per aiutare gli altri, silenziamento genico me- De Leo, a cui l’Associazione rivolge un grazie ma al tempo stesso per ricevere aiuto e per diante i RNA interference. di cuore per la disponibilità e la sensibilità modificare se stessi, nell’interesse proprio e del Caterina Mariotti, genetista dimostrata nei confronti della stessa, ma famigliare malato. (Besta), si è soffermata 12 illustrato l’attività I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 13 sulle implicazioni etiche e sociali del test altre gravi patologie. L’auspicio è che il clima La malattia di Huntington presintomatico, le cui linee guida sono state, nel di operosità e comunità d’intenti che ha 2004, integrate di 25 raccomandazioni, ritenute dominato tutta la giornata, come hanno ben dalla UE come fondamentali nel percorso che colto anche i pazienti e famigliari, prosegua porta all’esecuzione del test genetico, e sulla nell’obiettivo comune di una cura. La nascita importanza di un approccio multidisciplinare al del Network europeo ha fatto fare alla ricerca protocollo di esecuzione del test le cui un salto di qualità in termini di vita e speranze conclusioni sono riportate nel documento finale concrete. La Corea di Huntington è un’affezione ereditaria degenerativa del sistema nervoso centrale che determina una distruzione dei neuroni in particolare a livello dei gangli della base e della corteccia cerebrale. Clinicamente è caratterizzata da movimenti involontari patologici nonché da turbe psichiche, non sempre presenti, che consistono in un deterioramento cognitivo e in alterazione del comportamento. L’esordio avviene di solito tra i 30 e i 50 anni (raramente in altre fasce d’età) e il decorso è lentamente progressivo e fatale dopo 16-20 anni di malattia. L’ereditarietà è autosomico-dominante e la trasmissione del gene è indipendente dal sesso. di un progetto finanziato dal Ministero della Salute. Per finire è intervenuto Pasquale L’AICH Milano, ha concluso Stefano Di Donato, De Blasio, Managing Director della BioRep s.r.l., ha saputo, da sempre, creare le migliori che ha illustrato l’attività di BioRep volta alla condizioni affinché non si creassero, nei malati raccolta a fini di ricerca di materiale biologico e da pazienti affetti dalla Corea di Huntington da e ha sempre operato nel rispetto della dignità e 16 paesi Europei. del dolore di ognuno mantenendo però sempre loro famigliari, aspettative impossibili viva la speranza di una cura. In conclusione il convegno ha messo in luce come l’Italia sia in prima fila nella lotta alla Associazione Italiana Corea di Huntington - Malattia di Huntington e come dal lavoro AICH Milano c/o Fondazione IRCCS Istituto congiunto di tutti possa prendere forma un neurologico “Carlo Besta” modello d’interazione fra ricerca, cura e Via Celoria, 11- 20133 Milano assistenza di cui possono beneficiare non solo i Tel. 02 23942498 - www.aichmilano.it pazienti, ma - dato l’intreccio di problematiche Segreteria: Via Magnasco, 2 - 20126 Milano neurologiche, mediche, sociali e etiche - molte Tel. 02 619112618; [email protected] La probabilità di ereditare il gene della corea è del 50% e interessa sia i maschi che le femmine.Grazie alla recente scoperta del gene della malattia, avvenuta nel 1993, è oggi possibile individuare, tra i soggetti a rischio, chi ne è portatore: egli manifesterà, più o meno presto, la sintomatologia coreica; al contrario, chi non è portatore non avrà né trasmetterà la malattia. Questo test, definito predittivo, è effettuato in alcuni laboratori in Italia, ma richiede un’attenta valutazione dei candidati per i molti problemi di natura psicologica ed etica che esso solleva. Non vi sono farmaci in grado di prevenire, bloccare o rallentare la progressione della malattia; o curarla; le sostanze attualmente disponibili, benché utili, hanno solo un effetto sintomatico. L’identificazione del gene apre nuove prospettive per una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici della corea e stimola gli studi per l’identificazione della proteina alterata del gene. Queste informazioni porteranno sicuramente alla proposta di nuove strategie terapeutiche nel senso di un trattamento etiologico o comunque neuroprotettivo. CONVEGNO A.I.PA.S. DEDICATO ALLA SOFFERENZA Come ogni anno Suor Adriana ha partecipato (talvolta scontro) e partecipazione attiva persona che si nascondono dietro ad un corpo al Convegno A.I.Pa.S. (Associazione Italiana dei convenuti attraverso la condivisione di (e non solo) malato. Un monito a tutti gli Pastorale Sanitaria) dal titolo “Sofferenza esperienze personali e professionali. operatori deriva dal suggerimento che viene di Dio, sofferenza dell’uomo” che si è svolto a Non sono mancate occasioni di stimolo circa la modalità di approccio al malato e alla ottobre a Collevalenza (Todi) e con lei ha preso alternative, quali la visione di film e la malattia, o meglio al sofferente e alla sofferenza: parte infermiere rappresentazione teatrale di uno scritto cambiare l’atteggiamento di abitudine del vivere professionale componente del gruppo pastorale all’incontro attinente al tema del convegno. Se è possibile nei luoghi del dolore (i nostri luoghi di lavoro), Santi Francesco e Chiara. dire che sia difficile dare una definizione di che rischia di metterci in una posizione di sofferenza (e di sofferente), è invece possibile distanza nei confronti del sofferente, dei parenti Il Convegno è stato un momento di incontro affermare che a conclusione dei lavori si è giunti e, perché no, anche degli altri operatori. di tante e diverse realtà sanitarie d’Italia, a delineare, all’interno delle diverse tipologie di A questo atteggiamento siamo invitati a caratterizzato da un clima accogliente e situazioni di sofferenza, un territorio ampio dove riconoscerci prima di tutto “malati” noi stessi, familiare, che aiuta anche chi è neofito ad gli operatori devono rivolgersi alle singole senza la pretesa di avere la risposta di fronte alla introdursi in un contesto nuovo ed interessante persone malate come realtà uniche, ma non malattia, ma nella relazione con l’altro (e con come quello dello star vicino ai malati. L’evento come solitari bensì insieme a tutti gli operatori: l’Altro) presentarci alle ferite di chi ci chiede con si è strutturato in un susseguirsi di significative sanitari, spirituali, psicologi, volontari... senza le nostre mani ferite: solo nell’incontro relazioni di natura spirituale e teologica, umana dimenticare i familiari. (e nell’Incontro) possiamo trasformarci da e pastorale, alternate a momenti di confronto Tutto questo al fine di cogliere i veri bisogni della guaritori feriti a uomini e donne sananti. I N N BESTA anche un 13 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 14 FONDAZIONE MARIANI 25 ANNI DI PROFICUA COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE MARIANI Nel numero di luglio/agosto di INNBesta, il raccontare le prossime tappe, abbiamo chiesto a dottoressa Daria Riva, primario della Unità Presidente della Fondazione Mariani avvocato tre protagonisti del trittico delle Divisioni operativa di Neurologia dello sviluppo, la Antonio Magnocavallo (ora anche consigliere della coinvolte qualche commento sul quadro e sui conclusione con qualche “desiderata”: “Oltre Fondazione Besta) annunciava l’importante svolta lavori in corso.“Una nuova fase caratterizzata da al mantenimento dello ‘storico’ - segreteria della convenzione di partecipazione tra i due enti. una maggiore sistematicità” secondo la dottoressa e servizio sociale, borse di studio - si auspica Questa fine anno comporta sfaccettature che ne Lucia Angelini, primario della Unità operativa di la più stabile prosecuzione del coinvolgimento presentano sia l’alleanza ormai quasi “storica”, sia Neuropsichiatria infantile. “Sono stati definiti gli dei giovani nella ricerca, l’incremento delle le prospettive di evoluzione. ambiti di intervento relativamente alle attività disponibilità diagnostiche avanzate e l’allestimento del Dipartimento di Neuroscienze pediatriche, di spazi attrezzati per varie attività”. Un libro dei articolandoli in tre settori:Assistenza, Formazione sogni? Speriamo piuttosto che si disegnino come e Ricerca clinica”. Non a caso, proprio gli ambiti obiettivi realistici, in un contesto di competenze statutari della Fondazione Mariani. Il dottor che senz’altro merita ogni ottimistica e lucida Massimo Zeviani, primario della Unità operativa solidarietà. Il 14 dicembre, un doppio appuntamento coinvolge entrambe le Biblioteche dell’Istituto: si apre con la consegna dei riconoscimenti alle Associazioni che operano nelle U.O. pediatriche (aspetto che il CdA dell’Istituto ha recentemente delegato al Presidente della Fondazione Mariani); poi, nella Biblioteca dei reparti infantili, una festa regala particolare allegria grazie ai Clown-Dottori della Fondazione Theodora, divenuti ormai immancabili complici della serenità dei bimbi nei reparti pediatrici. di Neurogenetica molecolare, ha al suo attivo, anche grazie all’équipe di eccezionali collaboratori, Maria Majno, Fondazione Mariani uno sfavillio di recenti scoperte nell’identificazione Consigliere delegato ai rapporti di nuovi geni malattia: “Ecco l’essenza del nostro con l’Istituto Besta lavoro: partire dall’osservazione del paziente per capire la causa genetica della sua malattia, È anche il momento dei bilanci e delle prospettive: comprenderne quindi i meccanismi fisiopatologici lungo il 2010, su INNBesta intendiamo mettere a che determinano la disfunzione metabolica, e fuoco volta a volta diversi aspetti dei servizi, delle infine identificare i possibili punti di attacco per iniziative, dei risultati raggiunti. In attesa di una terapia (si spera) efficace”. Lasciamo alla GRANDI SORRISI PER I PICCOLI DEL BESTA Dal 2000 la Fodazione Theodora onlus, grazie al sostegno della Fondazione Mariani, è presente presso l’Istituto neurologico Besta con i dottor Sogni, artisti professionisti specificatamente formati per lavorare in ambito ospedaliero pediatrico. I dottor Sogni attraverso l’ascolto, il gioco e il sorriso aiutano i bambini in ospedale e le loro famiglie ad affrontare la difficile prova del ricovero. Grazie ai fondi raccolti il 5 novembre e il 10 dicembre, in occasione del banchetto di Theodora presso l’atrio dell’Istituto neurologico Besta, i dottor Sogni potranno regalare ancora più sorrisi ai bambini ricoverati presso i reparti infantili dell’Istituto.“Sono rimasta molto colpita dall’affetto con cui siamo stati accolti. Non solo i visitatori ma anche medici e infermieri si sono fermati al nostro banchetto per lasciare il loro contributo e complimentarsi per la professionalità dei dottor Sogni”, così ha commentato Carla, volontaria di Theodora. Un grazie particolare va al Presidente dell’Istituto, alla Direzione generale e sanitaria e all’URP per la disponibilità e la collaborazione e a tutte le persone che hanno deciso di regalare un sorriso sostenendo la Fondazione Theodora. 14 I N N BESTA 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 Pagina 15 EVENTI E CORSI SANTA MESSA NATALE 2009 Martedì 22 dicembre alle ore 15.30 nella Cappella della Fondazione si celebrerà, come ogni anno, la Santa Messa Natalizia presieduta da don Tulio Proserpio – cappellano rettore Istituto Nazionale Tumori di Milano. Dopo la cerimonia seguirà un momento di festa offerto dalla Fondazione. Invitiamo tutti i dipendenti e loro familiari, i pazienti e i loro parenti a partecipare numerosi a questo momento di preghiera e fraternità. Ricordiamo che, come ormai da tradizione, all’interno della Cappella sarà allestito il Presepe che vi invitiamo a visitare. FORMAZIONE PROMOSSA DALL’ISTITUTO ANTICIPAZIONI 2010 Per info: [email protected] Corsi formativi NEURO-ONCOLOGIA 2010: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE FUTURE 13 Febbraio 2010 - Responsabile Scientifico: Andrea Salmaggi CONVEGNO “TUTTA CUORE E CERVELLO” 05 Marzo 2010 - Responsabile Scientifico: Barbara Garavaglia AGGIORNAMENTI IN NEUROSCIENZE Calendario da definire - Responsabile Scientifico: Marco De Curtis AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DI LABORATORIO Calendario da definire - Responsabile Scientifico: Emilio Ciusani SOSTA POETICA... UNA PAUSA PER LO SPIRITO Rubrica a cura di Roberto Pinardi Direttore Amministrativo Alceo ( 630 a.c ) - Ai Dioscuri Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta Via Celoria, 11 - 20133 Milano Lasciate l’Olimpo, audaci figli di Zeus e Leda, e con animo a noi propizio apparite, o Castore e Polluce, Direttore Responsabile: R. Pinardi Coordinamento Editoriale: P. Meroni che la terra e i mari correte su rapidi cavalli. A voi è facile salvare i naviganti da pietosa morte , saltando da lontano Comitato di Redazione: E. Alessi, P. Beretta, M. Bloise, E. Ciusani, G. Filippini, A. Floris, L. Galimberti, B. Garavaglia, R. Messe, N. Nardocci, O. Giovanazzi, D. Panigada, C. Peccarisi, R. Pedotti, P.Tafuro, L.Valentini, S.Volpato Redazione: via Celoria, 11 - 20133 Milano - c/o Ufficio Comunicazione - URP tel. 02.23942292 - e-mail [email protected] sull’alto delle navi folte di rematori: girando luminosi nell’avversa notte intorno alle gomene , portate luce alla nave nera. Foto: Archivio Comunità Sant’Egidio, Archivio Fondazione Besta, Archivio Fondazione Mariani, Archivio Fondazione Theodora Vignette: Athos Careghi Progetto grafico: Joblines Srl Stampa: Tipografia Galli - Varese (traduzione di Salvatore Quasimodo) Ed. RCS I N N BESTA Reg.Tribunale Milano: n. 10 del 13 gennaio 2003 Pubblicato online su www.istituto-besta.it 15 0155-09_innnovembre@1 3-12-2009 10:28 I PROFESSIONISTI DEL BESTA I O Pagina 16 STRUMENTISTA INTERVISTA A ANNA ROSSI – INFERMIERE STRUMENTISTA Spesso la riconoscenza del paziente va solo al chirurgo ma ci sono tante figure che compongono l’equipe operatoria con competenze diverse ma assolutamente indispensabili. Non vedremo quasi mai il loro viso, non solo perché nascosto dalla mascherina, ma gli dobbiamo molto: vivono all’ombra di una lampada scialitica, quella che illumina il tavolo operatorio, eseguono ordini, quasi sempre anticipano le necessità del chirurgo, hanno una conoscenza dell’anatomia pari alla loro. Parlando di sala operatoria e nello specifico delle persone che ruotano all’interno di essa non si può che cominciare a elencare le due figure infermieristiche di riferimento: l’infermiere strumentista e l’infermiere d’anestesia che, accanto alle figure mediche (chirurgo ed anestesista), costituiscono l’equipe di base che opera in sala. A seconda della complessità dell’intervento e della tecnica adottata collaborano diverse altre figure che ampliano così il numero dell’equipe operatoria, ognuna chiamata a dare il proprio apporto professionale per il miglior andamento dell’intervento (es: neurofisiologo, tecnico protesico, etc…). L’infermiere strumentista, indicato anche come ferrista, ha l’impegno di organizzare la sala operatoria per l’intervento previsto e di preparare il campo operatorio con il controllo del lavaggio e della vestizione del personale nel rispetto delle norme igieniche, garantendo la sterilità ed il turnover del materiale usato. In Italia il percorso formativo dell’infermiere strumentista inizia “direttamente sul campo”, dopo il conseguimento della laurea in infermieristica. Dal punto di vista teorico gli approfondimenti sono correlati alle linee guida adottate nell’area operatoria di lavoro, mentre dal punto di vista pratico l’apprendimento è affidato al collega strumentista. Il tempo di formazione è lungo e dura più mesi (almeno sei arrivando anche all’anno). Inoltre ci sono anche le associazioni di categoria quali l’A.I.C.O. (Associazione Italiana Infermieri di Camera Operatoria) e l’A.N.I.N. (Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze) che sono un’ottima piattaforma di confronto,di formazione e di crescita professionale.L’infermiere strumentista è un ruolo professionale ricoperto a maggioranza da donne e tale risultato affonda le sue radici nell’accudimento e nel prendersi cura che sono stati sin dalle origini atti quasi esclusivamente a carattere femminile; certo negli ultimi decenni il mutamento dei ruoli ha fatto sì che la professione infermieristica si aprisse sempre più al genere maschile. Nel corso dell’ultimo decennio l’implementazione nell’uso di apparecchiature di supporto alla prestazione chirurgica ha aumentato in maniera esponenziale la necessità di nuove conoscenze. Ad oggi nella pratica specifica dell’infermiere strumentista, si sono affiancati numerosi nuovi ausili. Lo strumentario si è arricchito di puntatore stealth, sonda doppler, ottiche endoscopiche, stimolatori di fibre neurologiche, impoverendosi di pinze e koker e di molti altri ferri che hanno fatto la storia della chirurgia. L’approccio chirurgico è sempre più informatizzato, cambiano le procedure d’intervento ma non mutano le caratteristiche richieste ad uno strumentista: flessibilità e dinamicità. L’infermiere strumentista occupa un ruolo delicato all’interno dell’equipe operatoria perché oltre al suo lavoro ed a vigilare sulla sterilità ed il modo corretto di procedere all’interno della sala operatoria, gioca un ruolo chiave tra il chirurgo e gli altri componenti dell’equipe (anestesista, infermiere d’anestesia, infermiere di sala e tutte le altre figure che si susseguono in sala durante l’intervento). Egli funge da modulatore dei tempi e dei toni di comunicazione durante l’intervento anticipando le necessità del chirurgo, prevedendo le manovre operatorie e porgendo quello che serve al momento giusto e senza esitazioni. La stretta vicinanza fisica con il chirurgo fa si che col tempo l’infermiere strumentista impari a conoscere le sue espressioni più peculiari e di intercettare lo stress che egli sta provando: questo è fondamentale per l’organizzazione del lavoro per prevenire le richieste dell’operatore e per attivare tutte le necessarie tecniche di relazione con le altre figure presenti in sala al fine di ottenere un clima di lavoro armonioso e il più possibile coordinato alle richieste chirurgiche. Durante il servizio al tavolo operatorio l’attenzione è sempre alta e tale da far tacere per lunghe ore ogni altro stimolo o pensiero. Quando il feeling tra gli individui dell’equipe è elevato il lavoro è svolto come l’esecuzione di un quartetto da camera ove ogni strumento è perfettamente accordato e la sintonia è tale da produrre una splendida melodia. Il paziente fruitore della musica perfetta non conosce mai, ne mai ha idea, di chi siano i musicisti. La sua unica figura di riferimento, e colui che sceglie il pezzo da eseguire, è il chirurgo. D’altronde l’obiettivo dello strumentista non è avere un’identità per il paziente ma contribuire a realizzare una prestazione sicura e al massimo delle possibilità. Esiste già a Milano una sala operatoria senza umani a parte il paziente, adagiato sul lettino intelligente,accanto al quale il robot operatorio ‘Da Vinci’muove con precisione ultramillimetrica i ferri portigli da Penelope, la prima ferrista robot. Il chirurgo sta fuori dalla sala, a distanza, a comandare il Da Vinci con i joystick e Penelope con la voce. È uno scenario futuribile ma già realizzabile quello descritto a Milano da Richard Satava,responsabile del Dipartimento di Chirurgia della Washington Medical Center di Seattle uno dei maggiori esperti del mondo nella chirurgia assistita da robot. Sarà davvero questa l’evoluzione della figura dell’infermiere strumentista? Gli infermieri diverranno informatici della salute?