A.S.D. Pol. CAVA – SAIV Calcio Matricola FIGC 913786 Via Sillaro 57- Cava – 47121 Forlì Tel/Fax 0543/700755 Partita IVA 01737330405 E-mail: [email protected] - [email protected] Campi di gioco: “G.Monti” via Sillaro 57-“D.Zanfini” via Ossi 2/a La società attuale forse si è dimenticata troppo facilmente quanto è accaduto soltanto 70 anni fa PER NON DIMENTICARE: Questa è la storia che Guido Masini, nostro concittadino, ha vissuto nella guerra di Russia 1940-45. Nato nel settembre del 1919 viene arruolato nell’arma come bersagliere motociclista, nel novembre del 1940, precisamente nel 6° Reggimento Bersaglieri; dislocato a Ferrara ( distretto di Bologna) per circa 2 mesi, poi il 21 febbraio 1941 viene trasferito in Sicilia passando alle dirette dipendenze del XII Corpo d'Armata che costituisce, dal 23 febbraio, insieme ad altre unità impegnate in Africa, il Raggruppamento Celere della Sicilia . Il 10 aprile, il Reggimento parte per il fronte jugoslavo. Il 13 aprile passa il confine con obiettivo Sussak che raggiunge il giorno stesso. Nei giorni successivi raggiunge con le sue unità tutti gli obiettivi prefissati. Dal 2 all'8 maggio, costituisce una colonna mista motorizzata e assume i poteri militari a Karlovac. Dopo un breve rientro in Italia , il giorno 2 il Reggimento parte con destinazione la Bosnia meridionale, andando a presidiare la zona del settore di Garac poi la guerra in Jugoslavia e ritorno a Desenzano sul Garda; dal 28 gennaio 1942 viene trasferito in Russia con tradotta militare via ferrovia fino a Uman nei pressi del fiume Bug, in Romania; poi cambiando lo scartamento dei binari ( quelli russi erano 20 cm più larghi) non era possibile continuare col treno a scartamento europeo, si è proseguito per circa 700 Km di marce forzate fino al fiume Don a circa 30 Km da Stalingrado in motocicletta, con la Guzzi 500 Alce monoposto in dotazione, scavalcando gli Urali, viaggiando giorno e notte con le luci basse per non farsi scorgere dal nemico. Qui in Russia fra i vari campi di battaglia il nostro Guido rimane fino a dicembre, fino al contrattacco dei russi, quindi alla rottura del fronte e al tragico ripiegamento in condizioni atmosferiche al limite della della sopravvivenza con neve alta, tempeste di neve e ghiaccio con temperature vicine ai 30 gradi sotto zero, il vapore acqueo del respiro si solidificava sul passamontagna formando delle lunghe barbe di ghiaccio; A.S.D. Pol. CAVA – SAIV Calcio Matricola FIGC 913786 Via Sillaro 57- Cava – 47121 Forlì Tel/Fax 0543/700755 Partita IVA 01737330405 E-mail: [email protected] - [email protected] Campi di gioco: “G.Monti” via Sillaro 57-“D.Zanfini” via Ossi 2/a Camminando sulla neve alta capitava di calpestare degli ostacoli che poi si rivelavano essere soldati italiani morti. Secondo i dati più recenti , desunti dalla documentazione esistente negli archivi russi, finalmente aperti ai ricercatori italiani, 25.000 sono i morti combattenti o di stenti durante la ritirata e 70.000 sono stati fatti prigionieri. Questi prigionieri furono costretti a marciare per centinaia di chilometri e poi a viaggiare su carri bestiame per settimane, in condizioni allucinanti, senza mangiare, senza poter riposare la notte, con temperature siberiane. Coloro che riuscirono a raggiungere i lager di smistamento , improvvisati, disorganizzati, con condizioni igieniche medioevali , erano talmente denutriti e debilitati che le epidemie di tifo e dissenteria ne falciarono ben presto la maggio parte. Come attrezzatura e abbigliamento i bersaglieri, rispetto agli altri corpi di fanteria, erano i più fortunati e privilegiati in quanto gli era stato fornito un cappotto imbottito col pelo e scarponi di vero cuoio al contrario di altri che avevano indumenti di panno e “scarpe di cartone”; ma i sopravvissuti devono anche ringraziare la generosa popolazione russa incontrata durante il ritiro che in alcuni casi li ha aiutati fornendogli un minimo di genere di conforto e un riparo per riposarsi. Fortunatamente il bersagliere Guido Masini riuscì a sfuggire alla cattura ritornando in Italia con mezzi di fortuna saltando sui treni merci, treni bestiame, oppure a piedi o con altri mezzi, attraversando la Romania, l’ Ungheria, la Polonia, le città di Varsavia, Vienna sempre con alti rischi di incorrere in qualche pericolosa disavventura. Finalmente giunse in Italia; a Carpena di Forlì lo fermarono i tedeschi che come videro che era un reduce dalla guerra di Russia lo lasciarono libero. Guido Masini è arrivato a casa nei primi mesi del 1943, uno dei cinque sopravvissuti del forlivese (Bagnacavallo, Predappio), allo stremo delle forze in uno stato fisico drammatico: ci ricordava che il suo corpo, era segnato da terribili venature e cicatrici dopo due anni di pidocchi e altri parassiti per le disperati condizioni igieniche in cui si era venuto a trovare durante la guerra. Dopo settanta anni questo è parte di quello che il grande bersagliere motociclista Guido Masini di Forlì ricorda ; non una fiction, ma una storia vera vissuta, che deve far riflettere, soprattutto i giovani di oggi sul significato della guerra e della pace, senza dimenticare il valore dimostrato dai nostri soldati che vi presero parte. Per ulteriori informazioni contattare: [email protected] A.S.D. Pol. CAVA – SAIV Calcio Matricola FIGC 913786 Via Sillaro 57- Cava – 47121 Forlì Tel/Fax 0543/700755 Partita IVA 01737330405 E-mail: [email protected] - [email protected] Campi di gioco: “G.Monti” via Sillaro 57-“D.Zanfini” via Ossi 2/a