ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica - anno XLVII n. 1 FEBBRAIO 2012 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 Bimestrale di informazione medica In questo numero: Il Nuovo Consiglio dell’Ordine pag. 6 La gestione della lesione cervicale CIN 1pag. 14 Crescita mandibolare indotta pag. 18 Come cambia la Previdenza dei Medici pag. 35 Sciopero dei Medici di Famigliapag. 41 1 FEBBRAIO 2012 Stiamo consegnando agli iscritti il libro celebrativo stampato in occasione del centenario della legge istitutiva degli Ordini (Medici-Farmacisti-Veterinari) Chi ne desidera una copia può rivolgersi alla Segreteria dell’Ordine. INFO ENPAM Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase, previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni: MARTEDÌ: dalle ore 09.00 alle ore 13.00 GIOVEDÌ: dalle ore 09.00 alle ore 13.00 SOMMARIO EDITORIALE STORIA DELLA MEDICINA 5 25 Carlo Gianella. Un medico legnaghese del ‘700 26 La morte paradigmatica di Erode il Grande Ricetta elettronica NOTIZIE DALL’ORDINE 6 Le Nuove Cariche Ordinistiche per il triennio 2012-2014 FNOMCeO 30 A proposito di minimi tariffari e ALBO ODONTOIATRI 31 10 Verbali della Commissione Odontoiatri 32 33 34 LETTERE AL DIRETTORE 12 Se tutti fossimo più corretti... 13 Odore di pioggia prestazioni sottocosto PEC: Posta Elettronica Certificata. Serve un elenco per tutti gli iscritti Al cliente va comunicato il preventivo Discipline affini Antitrust: togliere agli ordini la vigilanza sulla pubblicità degli iscritti AGGIORNAMENTO 14 La gestione della paziente con neoplasia cervicale intrapeliteliale di basso grado (CIN 1) 18 Crescita mandibolare indotta 35 Come cambia la previdenza dei medici 39 Enpam, sentenza Tar conferma autonomia cassa 40 Il furto del patrimonio ENPAM: chi sono i 40 ladroni? PROFESSIONE E LEGGE 20 20 21 21 22 ENPAM Abilitazione alla Funzione di R.S.P.P. È reato il ritardo dell’ambulatorio. Per certe categorie resta il cartaceo Ghiaccio istantaneo e Urea. Intervento NAS Pubblico impiego e privacy: certificato di malattia senza diagnosi SINDACATI MEDICI 41 Sciopero dei medici di famiglia LIBRI RICEVUTI 43 La dietetica fra tradizione e rinnovamento GIOVANI E PROFESSIONE 44 S.O.S. - Sostituzioni ATTUALITÀ 23 La manovra “Salva Italia” 24 Liberalizzazioni: cosa si propone per gli Ordini TEMPO LIBERO 47 Chi cerca... trova ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR NUOVO ORARIO DI APERTURA DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE VERONA MEDICA Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Martedì Mercoledì dalle ore 9,00 dalle ore 9,00 Giovedì Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO) dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Sabato chiuso alle ore 17,30 (CONTINUATO) alle ore 13,00 3 VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona Anno XLVII n. 1 Febbraio 2012 Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona Registrazione del Tribunale di Verona n.153 del 20/3/1962 ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904 web: www.omceovr.it Direttore Responsabile Roberto Mora Comitato di Redazione Battaglia Giuseppe, Bovolin Francesco, Carrara Giorgio, Marchi Carlo, Mora Roberto, Peroni Alberto, Peruzzini Carlo Matteo, Tosi Gelmino, Consiglio Direttivo Presidente: Roberto Mora Vice-Presidente: Roberto Fostini Segretario: Lucio Cordioli Tesoriere: Fabio Marchioretto Consiglieri Giorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino, Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu, Claudio Salvatore, Francesco Spangaro Revisori dei Conti Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa Revisore dei Conti Supplente Elena Piazzola Commissione Odontoiatri Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin, Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti Fotocomposizione Videoimpaginazione e stampa Girardi Print Factory Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr) tel. 0442 600401 e-mail: [email protected] Foto di Copertina Mora Roberto – Dobbiaco (BZ) – INSERZIONI SPAZIO 4 PUBBLICITARIE SUL 1 USCITA BOLLETTINO 3 USCITE 5 USCITE 1/2 pagina interna (bianco e nero) ½400,00 ½300,00 (per uscita) ½250,00 (per uscita) 1 pagina interna (bianco e nero) ½500,00 ½400,00 (per uscita) ½350,00 (per uscita) 2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) ½800,00 ½600,00 (per uscita) ½500,00 (per uscita) 4ª pagina di copertina (a colori) ½1000,00 ½800,00 (per uscita) ½600,00 (per uscita) VERONA MEDICA EDITORIALE Ricetta elettronica La novità è arrivata con l’anno nuovo. Ora la ricetta la mando “on line”. Quando prescrivo un farmaco (o un accertamento) la ricetta arriva prima alla ASL e alla Regione, che in farmacia. Quella di carta, continuo a stamparla e firmarla così mi restano le spese del toner, il consumo della carta e l’abitudine a mettere tante firme. Le spese sono intanto aumentate. Perché il programma che invia la ricetta l’ha pagato la mia ASL, ma siccome l’ulteriore peso informatico metteva in crisi la mia dotazione “hardware”, ho dovuto potenziarla. Ora, oltre alle solite cose che già facevo, devo allineare la mia anagrafica con quella dell’ASL. Perché le due non coincidono (la mia è più completa ed aggiornata). Il lavoro per la sola operazione hardware-software: tre mezze giornate. Per l’allineamento si vedrà. Insomma sono entrato nell’operazione “DOGE”. Si chiama così forse in ossequio alla nostra peculiarità regionale. Perché il progetto è tutto veneto, anche se progetti analoghi si avvieranno, con software e modalità diverse, in altre regioni. Lavoro ben speso? Speriamo di si anche se qualche dubbio rimane. Sulla carta i vantaggi dovrebbero essere quelli di integrare i sistemi tra ospedale e territorio ed anche tra territorio e territorio. L’informazione potrà correre sul web consentendo forse meno file al CUP e permettendomi di ricevere direttamente in ambulatorio i referti degli esami richiesti. Anche se questa fase è ancora tutta da definire. Quello che sto scoprendo intanto è che nonostante la dotazione informatica (d’avanguardia come l’ha definita il mio fornitore) le operazioni in ambulatorio si sono rallentate. VERONA MEDICA Perché, a non funzionare è la “rete”. I byte corrono su cavi di rame. E più ne corrono, più il sistema va in crisi. Ci vorrebbe, mi dicono, la fibra ottica e la “banda larga”. Insomma mi sono dotato della Ferrari ma devo circolare sulle strade di campagna. E diventa difficile allora capire il vantaggio che dall’operazione ne ricaviamo (intanto) io ed i miei pazienti. Vantaggio che non abbiamo visto con la trasmissione del “data set” del “paziente anziano” (dal momento che l’informazione non è stata resa disponibile ai colleghi di pronto soccorso e reparti di cura). Con i famosi “flussi” mi dicono che abbiamo finalmente dimostrata la mole di lavoro che svolgiamo tutti i giorni nei nostri ambulatori. Con la ricetta elettronica, ora, l’ASL potrà sapere esattamente quando entro in ambulatorio e quando esco, perché la ricetta spedita ha data e ora. In più saprà in tempo reale quanto spende per farmaci. Che serva a farle preparare i soldi per le farmacie…? Su questo il mio farmacista è scettico. Quelli, dice, arriveranno con il solito ritardo. Sulla rete circoleranno tanti dati “sensibili” Pensare che fino a qualche mese fa i nostri politici erano talmente impegnati a proteggere la “privacy” da non accorgersi che stavamo sprofondando nella “crisi globale”! Forse che quella da proteggere, di privacy fosse solo la loro….? Un amico mi faceva notare che si sarebbero potute percorrere altre vie (che altre regioni stanno imboccando). Per esempio si sarebbe potuto scegliere di inserire i dati sanitari (compresa la “prescrizione elettronica”) nella tessera sanitaria del paziente. Bastava farla differente prevedendovi un diverso supporto magnetico. In modo che quando il paziente si fosse recato in farmacia per ottenere il farmaco prescritto potesse anche decidere se acquistarlo lui o addebitarlo al SSN, consentendo in questo caso anche l’invio telematico del dato. Si sarebbe ottenuto un controllo sull’acquisto anziché sulla prescrizione. Il che, per chi paga, era forse era un dato più utile. Ma soprattutto, attraverso quella via, si sarebbe risparmiato il lavoro (che ci chiederanno) per l’acquisizione del consenso quando ci chiederanno di inviare il fascicolo sanitario. Consenso che non è da escludersi che qualcuno abbia a negarlo. Una tessera sanitaria che avesse contenuto i dati indispensabili a chi deve prestare le cure avrebbe risolto tanti problemi di privacy e allontanato i conflitti deontologici. Sarebbe stata rispettosa delle scelte individuali, e magari avrebbe consentito la visibilità dei dati dovunque il paziente avesse potuto aver bisogno di cure. All’estero, in altre regioni d’Italia, ed anche dal dentista. Perché sarebbe stato il proprietario dei dati a decidere a chi mostrarli. Con tanto risparmio di tempo, di risorse e di pubblico denaro. Sull’ultimo numero di “Dialogo sui Farmaci” ho letto che la cartella informatica che utilizzo è proprietà di una multinazionale a cui fanno capo importanti aziende farmaceutiche. E che queste utilizzerebbero i “software gestionali” per acquisire (a nostra insaputa) informazioni sulle abitudini prescrittive ed influenzarle. A questo punto quello che mi viene da pensare è che oramai viviamo come nella televisione. Siamo tutti al “grande fratello”. ROBERTO MORA 5 NOTIZIE DALL’ORDINE Le Nuove Cariche Ordinistiche per il triennio 2012-2014 Nei giorni 26, 27 e 28 novembre u.s. si sono svolte, in seconda convocazione, le elezioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche. L’affluenza è stata di circa 1100 colleghi. Il “quorum” è stato raggiunto solo in seconda convocazione, dal momento che la prima fissata un mese prima aveva visto l’invalidazione dell’Assemblea Elettorale per lo scarsa partecipazione. Ricordiamo che il regolamento prevede che in prima convocazione il numero di votanti sia pari ad almeno un terzo degli iscritti. Per il nostro Ordine si tratta ormai del ragguardevole numero di circa 1800 partecipanti. Numero che diventa raggiungibile solo con grossi sforzi organizzativi e possibile solo con una maggior sensibilità di tutti. Un grazie a quanti hanno collaborato decidendo di esercitare il diritto di voto. Il nuovo Consiglio si è già riunito nei primi giorni di Dicembre 2008 ed ha provveduto all’assegnazione delle cariche direttive. Franco Alberton, il nostro Presidente, ha rinunciato a ricandidarsi (troppi impegni profesisonali e familari). Lo ringraziamo del lavoro fin qui egregiamente svolto. Nella speranza che quello nascente possa essere all’altezza di quelli precedenti vi presentiamo dunque il nuovo Consiglio dell’Ordine e della nuova Commissione Odontoiatri. IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO Cariche Istituzionali ROBERTO MORA È il nostro nuovo Presidente. Nato ad Angiari nel 1949, si è laureato a Padova nell 1975. come medico 1975 Lavora L di Famiglia a Legnago dal 1978. Presente in Consiglio fin dal 1991 vi ha ricoperto le cariche di Revisore dei Conti, di Consigliere, di Segretario e di Vicepresidente (quest’ultima carica nel precedente Consiglio). Dal 1991 è Direttore Responsabile del bollettino d’informazione dell’Ordine, “Verona Medica”. Guiderà il Consiglio nei prossimi tre anni 6 ROBERTO FOSTINI Nato a Verona nel 1956, si è laureato a Padova nel 1981. Lavora a Verona come Dirigente Medico presso la M di l Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Integrata. È Vice Presidente del Comitato Etico per la Pratica Clinica dell’Azienda Ospedaliera di Verona. Presente nei precedenti Consigli fin dal triennio 2003-2006 come Consigliere è ora il nuovo Vice-Presidente. FABIO MARCHIORETTO Nato a Verona nel 1967, si è laureato a Verona nel 1993. Lavora presso il reparto di Neurologia dell’Ospedale Cuore di Negrar. In pred l Sacro S C cedenza ha lavorato all’ospedale di Bussolengo e Castelgoffredo. Reviso- re dei Conti nel Consiglio del triennio 2006-2009 e Consigliere e Tesoriere nel precedente Consiglio, quest’ultima prestigiosa carica gli è stata riconfermata. A lui è affidato il compito di gestire il “portafogli” dell’Ordine. LUCIO CORDIOLI Nato a Verona nel 1949, si è laureato a Padova nel 1974. Lavora a Villafranca come M di F i li dal 1976, a PoMedico di Famiglia vegliano come Medico Odontoiatra e sempre a Villafranca come Libero Professionista nella branca di Medicina dello Sport. È già stato in Consiglio durante la Presidenza del Prof. Giorgio De Sandre, durante quella di Bepi Sandri e infine in quella di Francesco Orcalli. In quei trienni ha ricoperto la carica di Segretario. Ora (come dice Lui) è stato “richiamato in servizio” ed è il nostro nuovo Segretario. VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE Consiglieri GIORGIO ACCORDINI Nato a Bussolengo nel 1955, si è laureato a Padova nel 1980, specializzato in Pediatria nel 1984. Lavora l ASL 22 d presso la dal 1984. FRANCESCO BOVOLIN Nato a Cologna Veneta nel 1952, si è laureato a Padova nel 1977. Lavora come Medico Dentista Libero b Professionista P f i i t a Castelnuovo del Garda. In passato ha lavorato come anestesista presso la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda. Presente in più mandati in consiglio e Presidente della Commissione Odontoiatri nel precedente Consiglio ora è uno dei due Consiglieri Odontoiatri presenti nel Consiglio dell’Ordine. FABIO FACINCANI Nato a Verona nel 1957, si è laureato a Verona nel 1988. È il Responsabile a Peschiera del Garda del Servizio t S di P Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza del CDC Pederzoli. Era presente anche nei precedenti tre Consigli nei quali ha ricoperto la carica di Revisore dei Conti prima e di Consigliere poi. ALFREDO GUGLIELMI Nato a Legnago nel 1953, si è laureato a Padova nel 1979. È Professore Ordinario di Chirurgia Generale della l e Direttore Di tt d ll Chirurgia Generale A dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Ospedale Borgo Roma. Era presente anche nel precedente Consiglio. È l’attuale Presidente della Commissione per l’Esame di Stato. Nato a Verona nel 1950, si è laureato a Padova nel 1977. Lavora a Verona come Medico Dentista Lib P f i i Libero Professionista. Vicepresidente nei trienni dal 2001 al 2008 ha guidato Il Consiglio dell’Ordine come Presidente, dopo la scomparsa di Pier Marcello Fazzini, aiutandoci, in quella occasione a superare momenti difficili. Nel precedente triennio ha ricoperto la carica di Segretario. È già stato Presidente della Commissione Odontoiatri dal 1985 al 1996. Da oltre 15 anni è componente della Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie del Ministero della Salute. È membro del Comitato di Bioetica Provinciale. È presente in Consiglio fin dal 1990. VERONA MEDICA FRANCESCO ORCALLI Nato a Venezia nel 1946, si è laureato a Padova nel 1971. È Primario Chirurgo nella Chirurgia Generalle d dell’Ospedale di San BoniG ll’O facio (in passato era il Primario della Chirurgia dell’Ospedale di Villafranca). Vicepresidente nel triennio a guida di Bepi Sandri, ha guidato l’Ordine come Presidente dopo la sua scomparsa per tre trienni. È stato anche Lui “richiamato in servizio”. FRANCESCO OREGLIA GIUSEPPE LOMBARDO GIORGIO CARRARA cologia dell’Ospedale Fracastoro dell’Ulss 20. Collabora come docente con l’Università di Verona. Era presente anche nel precedente Consiglio. La sua è una presenza importante e gradita, visto anche l’ampio consenso elettorale raccolto. Insieme a Vania Braga ed Elena Piazzola rappresenterà nel Consiglio la parte femminile della professione. Nato a Verona nel 1956, si è laureato a Verona nel 1979. Lavora come Medico di Famiglia a Verona. È consulente Veneto del l t del d l Centro C t Regionale R Farmaco e consulente del UIF (unità di informazione sul farmaco). È presente in Consiglio dal 1993. ANNAMARIA MOLINO Nata a Vicenza nel 1950, si è laureata a Padova nel 1975. È Direttore dell’UO di Oncologia dO dell’Azienda Ospedaliera Universitaria d ll’A i d O d Integrata di Verona e Direttore nell’On- Nato a Verona nel 1966, si è laureato in Odontoiatria a Verona nel 1990. Svolge attività di libero professionista odontoiatra in lib f i i Verona Presidente della Commissione Albo Odontoiatri è, insieme a Francesco Bovolin, uno dei due Consiglieri Odontoiatri presenti in Consiglio. CARLO MATTEO PERUZZINI Nato a Trento nel 1972, si è laureato a Verona nel 2001. Lavora come Medico di Continuità Assistenziale (ASL 20). t i l a Marzana M È consigliere provinciale e regionale della Federazione Italiana Medici di 7 NOTIZIE DALL’ORDINE Medicina Generale per il settore Continuità Assistenziale. È presente in Consiglio per la prima volta. Revisori dei Conti VANIA TERESA BRAGA CARLO RUGIU Nato a Torino nel 1955, si è laureato a Padova nel 1980. Lavora come Dirigente Medico nel reparNefrologia tto di N f l i e Dialisi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona dal 1989. Collabora come docente alla scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Verona. È presente in Consiglio per la prima volta. Nata a Castelbelforte (MN) nel 1960, si è laureata a Verona nel 1985. È Responsabile dell’Ambulatorio l diagnosi di i e la l terapia dell’Osteper la oporosi presso il Centro di Riferimento Regionale dell’Osteoporosi dell’ASL 20. Consigliere nel precedente Consiglio è ora chiamata alla carica di Revisore dei Conti. MARIO CELEBRANO CLAUDIO SALVATORE Nato a Carife (AV) nel 1956, si è laureato a Padova nel 1982 Specializzato in Cardiologia, lavora come Medico di Famiglia a Lavagno dal 1987. Era fino all’anno scorso il Fiduciario FIMMG della ASL 20. È presente in Consiglio per la prima volta. FRANCESCO SPANGARO Nato a Venezia nel 1955, si è laureato a Padova nel 1982. Lavora come Medico Specialista A l t i l IInterno t Amb bulatoriale presso l’ASL 20 e 22 come Medico Odontoiatra Libero Professionista a Verona e a Torri del Benaco. Ha incarichi di rappresentanza sindacale dei Medici Specialisti ed è Animatore di Formazione della Regione Veneto. È presente in Consiglio per la prima volta. 8 Nato a Milano nel 1950, si è laureato a Padova nel 1975. Lavora come medico di Famiglia a Verona. Specialista cardiologo, svolge anche attività libero professionale. È l’attuale Presidente della sezione veronese della SIMG. Era presente anche nel precedente consiglio. GIUSEPPE COSTA Nato a Malerato (VV) nel 1935, si è laureato a Messina nel 1963. Specialista in Ortopedia e Traumatologia, t l i in i Fi Fisiokinesiterapia i k e Rieducazione Funzionale ed in Medicina dello Sport, è stato Primario dell’Ortopedia e Traumatologia degli Istituti Ospedalieri di Verona (B. Trento) negli anni tra il 1988 ed il 2003. Era già stato in Consiglio come Consigliere negli anni della Presidenza del Prof. De Sandre ed in quelli della presidenza di Bepi Sandri. Revisore dei Conti Supplente ELENA PIAZZOLA Nata a Verona nel 1962. Si è laureata a Verona nel 1987. Lavora come Dirigente Medico presso l’A l’Anatomia t i P Patologica t l dell’Ospedale di Borgo Trento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. È il Revisore dei Conti Supplente. È presente in Consiglio per la prima volta. La Commissione Albo Odontoiatri FRANCESCO OREGLIA Nato a Verona nel 1966, si è laureato in Odontoiatria a Verona nel 1990 Svolge attività di libero professionista Odontoiatra i Od i iin Verona. Membro della Commissione Albo Odontoiatri dal 2001. È il nuovo Presidente della Commissione Albo Odontoiatri. Insieme al dott. Francesco Bovolin è uno dei due Consiglieri Odontoiatri presenti in Consiglio ELENA BOSCAGIN Nata a Verona nel 1975, si è laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria all’Università di Verona nel 1998. Svolge attività professionale S l tti ità libero lib come Odontoiatra a Verona. È presente nella Commissione Albo Odontoiatri per la prima volta. VERONA MEDICA NOTIZIE DALL’ORDINE FRANCESCO BOVOLIN Nato a Cologna Veneta nel 1952, si è laureato a Padova nel 1977. Lavora come Me Dentista M dico di D ti t Libero Professionista a Castelnuovo del Garda. In passato ha lavorato come anestesista presso la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda. Presente in più mandati in consiglio e Presidente della Commissione Odontoiatri nel precedente Consiglio ora è uno dei due Consiglieri Odontoiatri presenti in Consiglio. GIANPAOLO PAOLETTI GINO CAVALLINI Nato a Cerea nel 1951, si è laureato a Padova nel 1979 e specializzato in odontostomatologia a Verona V nell 1982. 1982 Lavora a Cerea come Odontoiatra libero professionista, Medico Odontoiatra specialista ambulatoriale fino al 2010. Per vari anni Presidente ANDI è stato in passato Presidente della Commissione Odontoiatri e Consigliere dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri. MEMBRO della Commissione Albo Odontoiatri DALLA SUA ISTITUZIONE (ANNO 1986). Nato a Verona. nel 1943, si è laureato a Padova nel 1973. Ha lavorato come Medico Odontoiatra Spei li t A b l t i cialista Ambulatoriale fino al 2011 (ora in pensione). Continua a lavorare invece come Medico Odontoiatra Libero Professionista. In passato ha lavorato come anestesista presso l’Ospedale di Legnago fino al 1976 e poi fino al 1984 all’Ospedale Maggiore di Verona come specialista in Odontostomatologia. Già componente del Consiglio dell’Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri nel triennio 2006-2008 e della Commissione Albo Odontoiatri dal 2004. 5 Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualità Siamo consulenti qualificati, con forte specializzazione, a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto che vogliono raggiungere l’Accreditamento Regionale La nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per la valutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per: Ź la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazione all’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale Ź il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento Ź l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione Ź l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramento Via Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918 www.lachiver.com — [email protected] Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2000 VERONA MEDICA 9 ALBO ODONTOIATRI Verbali della Commissione Odontoiatri VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 12 OTTOBRE 2011 Presenti: Dott. Arrichiello, Dott. Bovolin, Dott. Cavallini, Dott. Oreglia Assenti giustificati: Dott. Paoletti Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità. Comunicazioni del Presidente: 1. Il Presidente ripercorre il caso dell’iniziativa “Groupon” pertinente lo studio dentistico KK di ………... Si è dibattuto sulla liceità delle tariffe a bassissimo prezzo offerte attraverso il sistema. La CAO concorda nella necessità di invitare a colloquio i sanitari che utilizzano tale iniziativa. 2. Il Presidente informa di aver ricevuto da parte della Dott.ssa XX una richiesta di parere in campo pubblicitario. La pubblicità proposta, pur essendo globalmente accettabile, difetta del nome del Direttore Sanitario che si chiede di aggiungere in calce Relazioni istruttorie: 1. Dott. ËÈ: il Presidente illustra una brochure del poliambulatorio SS, di cui il Dott. Ë è Direttore Sanitario. Nella brochure sono indicate le tariffe per varie prestazioni mediche e il Presidente fa notare che la prestazione per prima visita odontoiatrica, a differenza di tutte le altre specialità mediche presenti, comprensiva anche di radiografia panoramica, è a costo zero. Il Presidente informa i presenti di aver invitato a colloquio il Sanitario per motivare tale scelta. 2. Dott. ¥Ø: Il Presidente aggiorna il caso della Sig.ra AA, la quale 10 aveva inviato all’Ordine una segnalazione per sospetto esercizio abusivo della professione odontoiatrica da parte della Sig.ra ÕÕ. Il Presidente informa di aver ricevuto da parte del Dott. ¥ una lettera indirizzata alla Sig.ra Õ con richiesta di conferma del titolo di igienista dentale. 3. Dott. ÆË: il Presidente relaziona i presenti sul colloquio avuto con il Sanitario e da lettura del verbale di audizione. Informa di aver inviato una segnalazione al nucleo NAS di Padova. Viene deciso di attendere l’esito delle indagini. Si decide di integrare alla violazione dell’art. 67 del Codice deontologico, anche gli art. 61 e 69, che verranno contestati al Sanitario. 4. Il Presidente ripercorre il caso del Centro Medico YY. Viene deciso di soprassedere in attesa di una eventuale prossima apertura del centro. Il presidente ripercorre il caso di una pratica di conciliazione, risalente al 2006,fra il Dott. X e la Sig.ra Ø. Il caso è stato di nuovo ora riesaminato, essendosi la Sig.ra ……. presentata, a distanza di 6 anni dall’invito ricevuto a suo tempo, per chiedere un colloquio. In considerazione dell’ingiustificato lasso di tempo trascorso la CAO ritiene la sua competenza conclusa. VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 09 NOVEMBRE 2011 Presenti: Dott. Arrichiello, Dott. Bovolin, Dott. Cavallini, Dott. Oreglia Dott. Paoletti. Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità. Comunicazioni del Presidente: 1. Il Presidente comunica di aver ricevuto dalla Procura della Repubblica un documento relativo ad esercizio di azione penale art. 348 c.p. nei confronti del Dott. ØÄ. Considerato che il Dott. Ø risulta essere regolarmente iscritto sia all’albo medici che all’albo odontoiatri, viene deciso di inviare alla Procura una richiesta di chiarimenti. 2. Il Presidente informa di aver ricevuto una lettera anonima, firmata con firma illeggibile, con allegato lo scontrino di un supermercato in cui si pubblicizza una struttura odontoiatrica dal nome “Care Service” ove vengono promessi grossi sconti per prestazioni odontoiatriche. Comunica che, a seguito della totale mancanza di informazioni conseguita alle telefonate fatte al numero riportato e al conseguente possibile ipotetico esercizio professionale da parte di non abilitati, ha ritenuto opportuno informare i NAS per i provvedimenti di competenza. Relazioni istruttorie: 1. Dott. Æ Ñ: il Presidente ripercorre il caso e da lettura del verbale di audizione. Da inoltre lettura di una memoria, inviata successivamente al colloquio, a firma del Dott. Æ e del legale rappresentante del Poliambulatorio ove esercita. Dopo ampia discussione viene deciso di approfondire il caso in termini di sentenza della Commissione Centrale, sull’argomento riguardante la gratuità delle prestazioni. 2. Dott. ¥Ø: il Presidente aggiorna i presenti sul caso riguardante il Dott. ¥ comunicando di aver invitato a colloquio il Sanitario. Il Dott. ¥ ha inviato all’Ordine lettera di dimissioni dall’incarico di Direttore Sanitario della struttura “SDSS”. 3. Dott. ÜÇ: il Presidente riferisce ai presenti gli esiti del colloquio avuto con il Sanitario in data odierna e da lettura del verbale di audizione. Viene deciso di effettuare ulteriori accertamenti. Procedimenti disciplinari: 1. Dott. WÏ: il Presidente comunica che il Sanitario ha presentato ri- VERONA MEDICA ALBO ODONTOIATRI corso in commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie avverso la sanzione irrogatagli. La commissione Albo Odontoiatri di Verona da mandato al Presidente di resistere al gravame. 2. Dott.HÅ: il Presidente comunica che il Sanitario ha presentato ricorso in commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie avverso la sanzione irrogatagli. La commissione Albo Odontoiatri di Verona da mandato al Presidente di resistere al gravame. 3. Dott.ssa KÎ: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario nel merito di un sospetto di prestanomismo per il quale questa CAO ha già aperto procedimento disciplinare. Aggiorna poi i presenti su nuove evidenze riguardanti il collega. Il suo nominativo, infatti, compare anche sulla targa di uno studio dentistico, a ……., “Studio XX”, in qualità di Direttore Sanitario. Il Presidente comunica di aver inviato la segnalazione al nucleo NAS per gli accertamenti di competenza. Viene deciso di attendere l’esito del sopralluogo; a seguire sarà compito di questa Commissione valutare la legittimità dei fatti emergenti, comprensivi dell’autorizzazione all’esercizio citata sulla targa esposta. Varie ed eventuali: il Dott. Cavallini aggiorna i presenti sui risultati della riunione ENPAM del 4 e 5 novembre scorso. VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 14 DICEMBRE 2011 Presenti: Dott. Arrichiello, Dott. Bovolin, Dott. Cavallini, Dott. Oreglia, Dott. Paoletti Presente su invito: Dott.ssa Boscagin Lettura ed approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all’unanimità. VERONA MEDICA Comunicazioni del Presidente: il Presidente da lettura di una segnalazione inviata dalla Sig.ra HJ, la quale chiede l’intervento della Commissione Odontoiatri a seguito di insoddisfazione delle cure avute dal Centro Medico Polispecialistico “X”. Viene deciso di rispondere alla Signora, facendo presente che l’eventuale ristoro economico per i danni lamentati non rientra nei compiti di questa CAO ma esclusivamente nel campo della giustizia ordinaria. Relazioni istruttorie: 1. Il Presidente riferisce di aver invitato a colloquio il Dott. Ö a causa di un’inserzione pubblicitaria apparsa sul quotidiano “L’Arena”. Da lettura del verbale di audizione. Successivamente il Dott. Ö comunica che, a sua insaputa, il messaggio pubblicitario è stato di nuovo pubblicato e informa di aver diffidato la Società Publiadige a pubblicare nuovamente l’inserzione. Viene deciso di contattare nuovamente il Dott. Ö. 2. Il Presidente ripercorre il caso del Dott. HhH informando i presenti che il paziente che aveva inviato l’esposto nei confronti del Sanitario, nonostante i ripetuti solleciti, non ha più presentato ulteriore documentazione richiesta a corredo dell’esposto presentato. Viene deciso di archiviare il caso e di darne comunicazione al Sanitario. 3. Dott.ssa WÚ: il Presidente ripercorre il caso relativo alla Dott.ssa W. Dopo ampio dibattito viene deciso di archiviare il caso e di darne comunicazione al Sanitario. 4. Dott. Yþ: la CAO, avendo inoltrato tutta la documentazione relativa all’Ordine di competenza (Bolzano), decide di archiviare il caso. 5. Dott. ßË: Avendo inoltrato tutta la documentazione all’Ordine competente (Trieste), ma essendo a tutt’oggi il Dott. ß ancora Direttore Sanitario del poliambulatorio X, la CAO decide di contattare l’Ordine di Trieste per informazioni. 6. Dott. WW: il Presidente espone il caso relativo al Sanitario. Il Dott. W è stato denunciato per aggressione dal Dott. La ÃÁ. Il Presidente da lettura del verbale di audizione nel corso del quale il Dott. W riferisce che il à premette che all’interno dello studio possano avvenire accadimenti causanti gravi rischi dal punto di vista igienico sanitario. Viene deciso di inviare segnalazione all’ULSS 22 e altre autorità competenti e inviare inoltre una lettera di richiesta in Procura per conoscere lo stato d’avanzamento del processo penale intestato dal dott. à 7. Dott. ¥Ø: il Presidente informa di aver invitato a colloquio il Sanitario e da lettura del verbale di audizione. La commissione Albo Odontoiatri decide di: interpellare il Comune di ……. per essere notificati delle autorizzazioni rilasciate al Centro Medico “S”; chiedere il nominativo del nuovo direttore Sanitario e concordare con il Presidente Albo Medici un colloquio per chiarimenti sulla targa esposta; invitare a colloquio il Dott. Ð; iniziare la procedura per la costituzione di parte civile nei confronti dell’esercente abusivamente l’odontoiatria. 8. Dott. KK: il Presidente da lettura del verbale di audizione. La CAO decide di convocare i sanitari che fanno pubblicità ritenuta lesiva del Codice Deontologico su fonti di informazioni tipo “GROUPON” al fine di avvisarli, in forma collaborativa, della violazione del Codice Deontologico a seguito di tale pubblicità. La CAO si riserva l’ipotesi di aprire procedimento disciplinare qualora i Sanitari già segnalati e convocati ripetessero la loro medesima forma pubblicitaria. Questa decisione verrà comunicata anche al Consiglio dei Medici. Viene deciso di redigere una lettera ai medici già convocati per tale iniziativa. 9. Dott. Ð/ Sigg.ri W e Y: il Presidente espone il caso della segnalazione pervenuta dal Dott. Ð, iscritto all’Ordine di Trento. La CAO, valutati gli aspetti deontologici, ritiene che i caratteri del contraddittorio siano di tipo giudiziario e pertanto non di pertinenza di questa Commissione. 10. Dott. Æ. Il Presidente informa i presenti di aver avuto comunicazione da parte della Procura ove viene comunicato che il sanitario citato in giudizio verrà processato nel mese di marzo 2012. 11 LETTERE AL DIRETTORE Se tutti fossimo più corretti... Pregiatissino Sig. Direttore, desidero che tu pubblichi questa nostra. Ogni triennio siamo chiamati, in quanto iscritti all’Albo Professionale, a svolgere il nostro dovere di votanti per eleggere il nuovo Presidente dell’Ordine Provinciale e il relativo Consiglio. Abbiamo sempre pensato che chi arriva a conseguire una laurea possegga delle doti intellettuali non indifferenti cui è auspicabile si associ una dose di buon senso. Ciò nonostante, con diabolica perseveranza, rileviamo che ad ogni scadenza elettorale, dopo una prima fase andata a vuoto in quanto non si è riusciti a raggiungere il quorum, è necessario addivenire ad una seconda tor- nata elettorale laddove i vari organismi sindacali mettono in campo le loro forze per appoggiare i propri candidati. La ripetizione delle operazioni comporta, d’obbligo, il reinvio di migliaia di lettere agli iscritti, la riconvocazione degli scrutatori, del personale di segreteria, ecc., ecc. Quanto sopra, lungi dall’essere a costo zero, comporta un aggravio economico dell’ordine di alcune decine di migliaia di euro (35.000-40.000 se non erro, secondo le Vostre fonti informative). Poiché questi soldi vengono dalle nostre tasche ci domandiamo come, rifacendoci alla parte iniziale della lettera, i nostri Colleghi siano talmente masochisti, con periodica costanza, da martellarsi determinate parti del corpo (per i soggetti di sesso maschile, studiando altre forme di autolesionismo per le gentili Colleghe) evitando accuratamente di partecipare alla prima tornata realizzando così, immotivamente, un esborso economico di cui certamente ci saranno grate le Poste Spa e nessun’altro. Riteniamo che queste cifre possano essere con un minimo di quella virtù rara che è il buon senso, assente nel corredo cromosomico dei non votanti alla prima tornata possano essere impiegate per fini e scopi diversi in quanto, al pari delle sanzioni amministrative, delle multe, ecc, fanno parte dei denari che scuciamo con malcelata ritrosia. Ci auguriamo che, per il futuro, nonostante la pervicacia degli scritti, il numero dei soggetti intellettivamente coerenti possa aumentare evitandoci figuracce cui francamente non sappiamo dare spiegazioni soprattutto allorquando, nel corso di conversazioni con persone appartenenti ad altri Ordini (di città limitrofe) veniamo ad apprendere che questa peculiarità è pressoché esclusivamente veronese. Forse i martelli per la gestualità sopra indicate, a Verona vengono distribuiti gratuitamente... Grati per l’accoglienza, porgiamo cordiali saluti e rinnoviamo l’auspicio contenuto nel testo. EMANUELA MASCALZONI GIANCARLO MENINI dei Dott. A. e V. Corato S.n.c. ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA 37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836 Fax 045/8006737 12 VERONA MEDICA LETTERE AL DIRETTORE Odore di pioggia Caro Direttore, ho trovato, su una rivista (rivista passionista) un racconto che mi piace molto. Te lo mando perché tu possa, se lo vorrai, farlo conoscere ai lettori di Verona Medica. Nevio Marcon. Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un ospedale di Dallas, in quel momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing, la quale era stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Suo marito David le teneva stretta la mano mentre attendevano notizie. Il pomeriggio prima delle complicazioni, il lO Marzo, l’avevano costretta ad un parto cesareo alla 240 settimana che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Dane Lu Blessing. I neo genitori erano a conoscenza che la neonata pesava 708 gr.. e che raggiungeva i 30 centimetri e mezzo di lunghezza ma, nonostante tutto le parole del dottore li colpirono. «Non credo che la bambina abbia molte probabilità di sopravvivere», disse loro più delicatamente che potè. «C’è solo il 10 per cento di possibilità che sopravviva alla notte, ed anche se ciò accadesse per qualche miracolo le probabilità che abbia complicazioni future è molto alta». Non essere mai in grado di camminare, parlare, vedere, ritardata mentalmente e molto altro ancora. Diana con il marito David ed il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto che un giorno Dana avrebbe allietato la loro famiglia. Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni e desideri allontanarsi per sempre. Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato. Quindi qualunque carezza, bacio o abbraccio era per Dana pericoloso, i familiari sconsolati non potevano neanche trasmetterle il loro amore, dovevano evitare di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata. Non credettero alla loro fortuna quando Dana cominciò a migliorare. Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e diventare più forte. Finalmente, quando Dana compì 2 mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta. Due mesi dopo, mentre i dottori li avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana uscì dall’ospedale e finalmente andò a casa con la sua famiglia. Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro con fiducia e con tanta voglia di vivere. Non c’erano segni di deficienza fisica o mentale, era una bambina normale che viveva la sua vita. Ma questa non è la fine della nostra storia. U n caldo pomeriggio del 1996 Dana era seduta in braccio della mamma, erano m un parco non lontano da casa (lrving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi amici. Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all’improvviso si zittì. Si abbracciò e chiese alla mamma «Lo senti?» Diana sentendo nell’aria che si avvicinava la pioggia rispose «Sì; profuma come quando stà per piovere». Dana chiuse gli occhi e ridomandò: «Lo senti?» Ancora una volta la mamma gli rispose: «Mi sa che tra un po’ saremo tutte bagnate, sta per piovere». Dopo un po’, Dana, alzò la testa e accarezzandosi le braccia esclamò, «No, profuma come LUI».. «Profuma come quando Dio ti abbraccia forte.» Diana cominciò a piangere calde lacrime mentre la bambina raggiungeva le sue amiche per giocare con loro. Le parole della figlia avevano confermato ciò che sapeva in cuor suo, da tanto tempo ormai. Durante tutto il periodo in ospedale, mentre lottava per la sua vita, Dio si era preso cura della piccola abbracciandola così spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana. (AUTORE IGNOTO) CERTIFICATO PER LA PATENTE: ESENTE IVA Facendo seguito alle Comunicazioni n. 60 del 13 settembre 2010 e n. 82 del 2 dicembre 2010, si ritiene opportuno segnalare che l’Agenzia delle Entrate con parere del 9 dicembre 2010 (All. n. 1), in risposta ad un quesito dello SNAMI, ha confermato la posizione consolidata di questa Federazione in merito alla esenzione da IVA della fattispecie indicata in oggetto. L’Agenzia delle Entrate nel proprio parere rileva, quindi, che la prestazione sanitaria del medico curante finalizzata al rilascio del certificato preliminare per il rinnovo o il conseguimento della patente di guida per i veicoli a motore è esente da IVA perché “lo scopo principale della prestazione è nella tutela preventiva della salute di soggetti che, trovandosi in particolari condizioni fisiche, potrebbero compromettere la propria salute e l’incolumità della collettività attraverso la guida di veicoli”. Di fatto l’Agenzia delle Entrate conferma quanto già affermato nella Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 ove chiariva che sono esenti da IVA quelle prestazioni mediche di diagnosi, cura e riabilitazione finalizzate alla “tutela della salute” intesa anche come prevenzione. VERONA MEDICA 13 AGGIORNAMENTO La gestione della paziente con neoplasia cervicale intraepiteliale di basso grado (CIN 1) P. CATTANI, R. COLOMBARI* Centro di Ginecologia Oncologica Preventiva ULSS 20 - Verona *UOC Anatomia Patologica ULSS 20 Verona Le neoplasie cervicali intraepiteliali di basso grado (CIN 1) rivelate dalla biopsia cervicale (Fig. 1) sono indicative della presenza di un’infezione da Papilloma Virus a livello della portio uterina e rappresentano il corrispettivo istologico delle lesioni squamose intraepiteliali di basso grado (L SIL) evidenziate dal Pap test (Fig. 2). Queste lesioni, indipendentemente dal tipo di virus HPV cui sono correlate (che in oltre il 70% dei casi risulta essere ad alto rischio), sono destinate nell’arco di vari mesi quasi sempre a regredire spontaneamente (in percentuali che secondo la letteratura superano il 60%). Per questo motivo la maggior parte degli autori è concorde nel non ritenere la CIN 1 una vera precancerosi ma solo l’espressione istologica della infezione da HPV a livello della mucosa cervicale Fig: 1: L SIL 14 con scarse probabilità di evoluzione in una lesione ad alto rischio di degenerazione carcinomatosa (1-11). Dato che, coerentemente con queste premesse, le Società Scientifiche e la letteratura in genere consigliano per questa classe di lesioni un comportamento attendistico, con periodici controlli citologici e colposcopici nell’attesa di una risoluzione spontanea dell’infezione (12-24), è evidente come nel management della paziente con CIN1 sia fondamentale la certezza che la diagnosi sia corretta (25-27). Tale certezza deve derivare innanzitutto dalla concordanza del quadro citologico con quello emerso dall’esame istologico della biopsia. In caso di non concordanza citoistologica il comportamento clinico sarà inevitabilmente più interventista riducendo gli intervalli di controllo durante il follow up oppure passando direttamente al trattamento chirurgico. Il rischio maggiore infatti nella gestione di una CIN1 consiste proprio nella possibilità di misconoscere una lesione di grado più elevato in cui si siano già attivati i meccanismi di integrazione del genoma virale con quello della cellula ospite con un netto aumento del rischio di progressione. La sottostima della lesione cervicale può essere certamente dovuta ad una imprecisa interpretazione del preparato istologico da parte del patologo, ma anche alla possibilità che la biopsia sotto guida colposcopica non evidenzi la lesione più grave presente sulla cervice (28-31). La probabilità che si verifichi questo secondo evento può essere legata alla complessità del quadro colposcopico (giunzione squamocolonnare non visibile, estensione delle lesioni, multifocalità….) ma soprattutto all’esperienza del ginecologo colposcopista che deve essere in grado di riconoscere l’epicentro della lesione per mirare con precisione il prelievo bioptico (Fig. 3 e 4). Fig. 2: CIN 1 Una volta acquisita la certezza di una corretta interpretazione diagnostica il clinico aspirerebbe a poter distinguere le lesioni a rischio di progressione da quelle molto più numerose destinate alla risoluzione spontanea. Indicazioni su questo rischio potrebbero essere fornite dallo studio delle caratteristiche dell’infezione virale: la genotipizzazione, la carica virale, gli indicatori dell’ integrazione del virus HPV nel genoma dell’ospite e della replicazione virale (32-45). È noto ormai da tempo che esistono diversi tipi di virus HPV suddivisi in due grandi categorie ad alto rischio ed a basso rischio oncogeno: anche all’interno del gruppo ad alto rischio, che è indubbiamente il gruppo riscontrato più di frequente nelle CIN 1, la presenza dell’HPV 16 rappresenta un ulteriore fattore prognostico sfavorevole. La valutazione della carica virale potrebbe essere predittiva della persistenza dell’infezione da HPV come è certamente predittiva della persistenza o della ricorrenza della displasia VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO Fig. 3: Quadro colposcopico di trasformazione atipica G1 (mosaico) dopo applicazione di acido acetico. dopo il trattamento chirurgico: alte cariche virali (> 1000 RLU/PC) prima di un trattamento a radiofrequenza, soprattutto se i margini del cono risulteranno interessati, vanno considerati fattori di rischio di persistenza o di ricorrenza post chirurgiche. La determinazione dell’mRNA virale consente di valutare l’attività replicativa del virus studiandone le regioni oncogeniche E6 e E7 responsabili del blocco delle proteine cellulari p53 e pRb, entrambe con funzione repressiva e di controllo sul ciclo cellulare e pertanto definite “anti-oncogeni”. Infine la proteina pP16 è un oncosoppressore in grado di inibire la fosforilazione della pRb bloccando così la replicazione cellulare in fase G1. Essa è carente o inattivata in molteplici neoplasie, mentre risulta sovraespressa nelle lesioni preneoplastiche e neoplastiche della cervice uterina. È da sottolineare comunque che tutti questi test, a prescindere dai costi e dal carico di lavoro che comportano, non sono ancora validati per un utilizzo clinico, in quanto ancora oggetto di studio: pertanto il loro impiego non è raccomandato nella normale pratica clinica ma solo all’interno di studi controllati. Da quanto finora esposto risulta evidente che il ginecologo, per la scelta dell’atteggiamento da seguire, debba basarsi esclusivamente su valutazioni cliniche (46-55). L’età della paziente superiore ai cinquanta anni si associa ad un aumentato rischio di progressione della malattia forse per una minor efficienza immunologia, certamente per una maggior difficoltà nella diagnosi colposcopica. La situazione immunitaria della donna VERONA MEDICA ha un ruolo importante: nelle pazienti HIV positive vi è prevalenza almeno doppia di infezione da parte di ceppi HPV ad alto rischio, rari o nuovi, e di infezioni virali multiple. Inoltre la prevalenza della displasia cervicale è del 20-60% (invece del 3-10%), si ha una maggior persistenza dell’infezione da HPV (46%), con una maggiore progressione (8-38%) e una minor percentuale di regressione spontanea (27-31%). Tutto questo implica un aumentato rischio di carcinoma nelle donne HIV infette. Gli idrocarburi policiclici aromatici specifici del fumo di sigaretta agiscono sulla regolazione del ciclo vitale del virus HPV aumentandone la sintesi di DNA di sette-otto volte: questo fattore, associato al calo delle difese immunitarie vaginali sempre presenti nelle fumatrici, spiegherebbe l’aumentata persistenza virale nelle donne fumatrici. Un valore particolare ed imprescindibile deve essere attribuito alla valutazione delle lesioni colposcopiche che più sono estese e complesse più sono indicative di aggressività virale e di rischio di progressione della malattia A tutte queste considerazioni deve essere aggiunta anche l’affidabilità della paziente ad aderire al follow up visto che è dimostrato che le donne a maggior rischio di sviluppare un carcinoma cervicale sono, oltre a quelle che non eseguono screening, quelle che, con un Pap test positivo, non aderiscono ai programmi di controllo nel tempo consigliati A conclusione di queste nostre riflessioni, in accordo con i dati forniti dalla letteratura e sopra riportati, possiamo dire che, una volta raggiunta la ragionevole certezza che la CIN sia effettivamente di basso grado, l’atteggiamento attendistico sia comunque sempre di prima scelta. Questo non solo perché le probabilità di regressione spontanea sono molto alte e perché il trattamento delle lesioni colposcopiche non garantisce la scomparsa del virus (diffuso di solito a tutto il basso tratto genitale) ma soprattutto perché queste lesioni interessano sempre più spesso donne giovani e senza figli per il cui futuro ostetrico è importante mantenere l’integrità anatomica e funzionale della cervice uterina. L’attenta valutazione dei fattori di rischio ci servirà quindi non tanto per optare in prima battuta per il trattamento chirurgico quanto per modulare la frequenza e la durata del follow up da offrire alla donna che deve comunque essere sempre adeguatamente informata sulla situazione clinica e coinvolta nelle scelte da effettuare. BIBLIOGRAFIA 1) 2) 3) 4) 5) 6) Fig. 4: Quadro colposcopico di trasformazione atipica G1 (mosaico) dopo applicazione di lugol Saw HS, Lee JK, Lee HL, Jee HJ, Hyun JJ. Natural history of low-grade squamous intraepithelial lesion. J Low Genit Tract Dis. 2001 Jul;5(3):153-8. Schlecht NF, Platt RW, Duarte-Franco E, Costa MC, Sobrinho JP, Prado JC, Ferenczy A, Rohan TE, Villa LL, Franco EL. Human papillomavirus infection and time to progression and regression of cervical intraepithelial neoplasia. J Natl Cancer Inst. 2003 Sep 3;95(17):1336-43 Cantor SB, Atkinson EN, Cardenas-Turanzas M, Benedet JL, Follen M, MacAulay C. Natural history of cervical intraepithelial neoplasia: a meta-analysis. Acta Cytol. 2005; 49(4):405-15 Società italiana di Colposcopia e Patologia Cervico Vaginale. Gestione della paziente con pap test anormale. Linee guida edizione 2006. La Colposcopia in Italia. 2006 XXI, 1 Thomas C.Wright Jr, MD; L. Stewart Massad, MD; Charles J. Dunton, MD; Mark Spitzer, MD; Edward J.Wilkinson, MD; Diane Solomon, MD; for the 2006 American Society for Colposcopy and Cervical Pathology–sponsored Consensus Conference. 2006 consensus guidlines for the management of women with cervical intraepithelial neoplasia or adenocarcinoma in situ. American Journal of Obstetrics & Gynecology, october 2007 Thomas C.Wright Jr, MD; L. Stewart Massad, MD; Charles J. Dunton, MD; Mark Spitzer, MD; Edward J.Wilkinson, MD; Diane Solomon, MD, for the 2006 American Society for Colposcopy and Cervical 15 AGGIORNAMENTO 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 16 Pathology–sponsored Consensus Conference. 2006 consensus guidelines for the management of women with abnormal cervical cancer screening tests. American Journal of Obstetrics & Gynecology, october 2007 Park K, Ellenson LH, Pirog EC. Low-grade squamous intraepithelial lesions of the cervix with marked cytological atypia-clinical follow-up and human papillomavirus genotyping. Int J Gynecol Pathol. 2007 Oct;26(4):457-62. Bansal N, Wright JD, Cohen CJ, Herzog TJ. Natural history of established low grade cervical intraepithelial (CIN 1) lesions. Anticancer Res. 2008 May-Jun;28(3B):1763-6. M. Arbyn, A. Anttila, J. Jordan G., Ronco U., Schenck N., Segnan H., G. Wiener A., Herbert, J. Daniel (technical editor, L. von Karsa. European guidelines for quality assurance in cervical cancer screening. Luxembourg: Office for Official Publications of the European Communities, 2008 Guidelines for the NHS Cervical Screening Programme. Colposcopy and Programme Management. Second edition NHSCSP, Publication No 20. May 2010. Chen EY, Tran A, Raho CJ, Birch CM, Crum CP, Hirsch MS. Histological ‘progression’ from low (LSIL) to high (HSIL) squamous intraepithelial lesion is an uncommon event and an indication for quality assurance review. Mod Pathol. 2010 Aug;23(8):104551. Shafi MI, Luesley DM, Jordan JA, Dunn JA, Rollason TP, Yates M. Randomised trial of immediate versus deferred treatment strategies for the management of minor cervical cytological abnormalities. Br J Obstet Gynaecol. 1997 May;104(5):590-4 Hartz LE, Fenaughty AM. Management choice and adherence to follow-up after colposcopy in women with cervical intraepithelial neoplasia 1. Obstet Gynecol. 2001 Oct;98(4):674-9. ASCUS-LSIL Traige Study (ALTS) Group. A randomized trial on the management of low-grade squamous intraepithelial lesion cytology interpretations. Am J Obstet Gynecol. 2003 Jun;188(6):1393-400. Santos AL, Derchain SF, Sarian LO, Martins MR, Morais SS, Syrjänen KJ. Performance of Pap smear and human papilloma virus testing in the follow-up of women with cervical intraepithelial neoplasia grade 1 managed conservatively. Acta Obstet Gynecol Scand. 2006;85(4):444-50. Tarkkanen J, Auvinen E, Nieminen P, Malmi R, Vartiainen J, Timonen T, Laurila P, Räisänen I, Unnerus HA, Sakki A, Mattila P, Van Den Brule AV, Tapper AM. HPV DNA testing as an adjunct in the management of patients with low grade cytological lesions in Finland. Acta Obstet Gynecol Scand. 2007;86(3):367-72 Benard VB, Howe W, Saraiya M, Helsel W, Lawson HW. Assessment of follow-up for low-grade cytological abnormalities in the National Breast and Cervical Cancer 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) Early Detection Program, 2000-2005. J Low Genit Tract Dis. 2008 Oct;12(4):3006. Obstet Gynecol Clin North Am. 2008 Dec;35(4):599-614. Boardman LA, Kennedy CM. Management of atypical squamous cells, low-grade squamous intraepithelial lesions, and cervical intraepithelial neoplasia 1. Asian Pac J Cancer Prev. 2008 Apr-Jun;9(2):253-7. Rouzier R. Management of CIN1. J Gynecol Obstet Biol Reprod (Paris). 2008 Feb;37 Suppl 1:S114-20. Patel M, Guido R, Chang JC, Meyn LA What are patient preferences for followup after low-grade cervical intraepithelial neoplasia? J Low Genit Tract Dis. 2008 Apr;12(2):122-6. Elit L, Levine MN, Julian JA, Sellors JW, Lytwyn A, Chong S, Mahony JB, Gu C, Finch T, Zeferino LC. Expectant management versus immediate treatment for lowgrade cervical intraepithelial neoplasia: a randomized trial in Canada and Brazil. Cancer. 2010 Nov 8 Insinga RP, Dasbach EJ, Elbasha EH. Epidemiologic natural history and clinical management of Human Papillomavirus (HPV) Disease: a critical and systematic review of the literature in the development of an HPV dynamic transmission model. BMC Infect Dis. 2009 Jul 29;9:119. Yoost JL, Goetzl L, Hoda R, Soper DE, Barry A. Management of the low grade squamous intraepithelial lesion Pap smear in a cross-sectional, observational cohort. J Reprod Med. 2009 Jul;54(7):421-4 Elit L, Levine MN, Julian JA, Sellors JW, Lytwyn A, Chong S, Mahony JB, Gu C, Finch T, Zeferino LC. Expectant management versus immediate treatment for lowgrade cervical intraepithelial neoplasia: A randomized trial in Canada and Brazil. Cancer. 2011 Apr 1;117(7):1438-45. Khuakoonratt N, Tangjitgamol S, Manusirivithaya S, Khunnarong J, Pataradule K, Thavaramara T, Suekwattana P. Prevalence of high grade squamous intraepithelial lesion (HSIL) and invasive cervical cancer in patients with low grade squamous intraepithelial lesion (LSIL) at cervical pap smear Asian Pac J Cancer Prev. 2008 AprJun;9(2):253-7. Moore G, Fetterman B, Cox JT, Poitras N, Lorey T, Kinney W, Castle PE Lessons from practice: risk of CIN 3 or cancer associated with an LSIL or HPV-positive ASC-US screening result in women aged 21 to 24. J Low Genit Tract Dis. 2010 Apr;14(2):97-102 Silfverdal L, Kemetli L, Andrae B, Sparén P, Ryd W, Dillner J, Strander B, Törnberg S. Risk of invasive cervical cancer in relation to management of abnormal Pap smear results. Am J Obstet Gynecol. 2009 Aug;201(2):188.e1-7. Massad LS, Jeronimo J, Katki HA, Schiffman M; National Institutes of Health/American Society for Colposcopy and Cervical Pathology Research Group. The accuracy of colposcopic grading for detection of hi- 29) 30) 31) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) gh-grade cervical intraepithelial neoplasia. J Low Genit Tract Dis. 2009 Jul;13(3):13744. TOMBOLA Group. Biopsy and selective recall compared with immediate large loop excision in management of women with low grade abnormal cervical cytology referred for colposcopy: multicentre randomised controlled trial. BMJ. 2009 Jul 28;339. Nam K, Chung S, Kwak J, Cha S, Kim J, Jeon S, Bae D. Random biopsy after colposcopy-directed biopsy improves the diagnosis of cervical intraepithelial neoplasia grade 2 or worse. J Low Genit Tract Dis. 2010 Oct;14(4):346-51 Bowring J, Strander B, Young M, Evans H, Walker P. The Swede score: evaluation of a scoring system designed to improve the predictive value of colposcopy. J Low Genit Tract Dis. 2010 Oct;14(4):301-5 Klaes R, Friedrich T, Spitkovsky D, Ridder R, Rudy W, Petry U, Dallenbach-Hellweg G, Schmidt D, von Knebel Doeberitz M. Overexpression of p16(INK4A) as a specific marker for dysplastic and neoplastic epithelial cells of the cervix uteri. Int J Cancer. 2001 Apr 15;92(2):276-84 Koskimaa HM, Kurvinen K, Costa S, Syrjänen K, Syrjänen S. Molecular markers implicating early malignant events in cervical carcinogenesis. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2010 Aug;19(8):2003-12. Negri G, Vittadello F, Romano F, Kasal A, Rivasi F, Girlando S, Mian C, Egarter-Vigl E. p16INK4a expression and progression risk of low-grade intraepithelial neoplasia of the cervix uteri. Virchows Arch. 2004 Dec;445(6):616-20. Epub 2004 Oct 9Kruse AJ, Baak JP, Janssen EA, Kjellevold KH, Fiane B, Lovslett K, Bergh J, Robboy S. Ki67 predicts progression in early CIN: validation of a multivariate progression-risk model. Cell Oncol. 2004;26(1-2):13-20 Syrjänen K. Mechanisms and predictors of high-risk human papillomavirus (HPV) clearance in the uterine cervix. Eur J Gynaecol Oncol. 2007;28(5):337-51. Review Negri G, Bellisano G, Zannoni GF, Rivasi F, Kasal A, Vittadello F, Antoniazzi S, Faa G, Ambu R, Egarter-Vigl. E p16 ink4a and HPV L1 immunohistochemistry is helpful for estimating the behavior of low-grade dysplastic lesions of the cervix uteri. Am J Surg Pathol. 2008 Nov;32(11):1715-20 Van Hamont D, Bulten J, Shirango H, Melchers WJ, Massuger LF, de Wilde PC. Biological behavior of CIN lesions is predictable by multiple parameter logistic regression models. Carcinogenesis. 2008 Apr;29(4):840-5. Hilfrich R, Hariri J. Prognostic relevance of human papillomavirus L1 capsid protein detection within mild and moderate dysplastic lesions of the cervix uteri in combination with p16 biomarke Anal Quant Cytol Histol. 2008 Apr;30(2):78-82. Rauber D, Mehlhorn G, Fasching PA, Beckmann MW, Ackermann S. Prognostic VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO 41) 42) 43) 44) 45) significance of the detection of human papilloma virus L1 protein in smears of mild to moderate cervical intraepithelial lesions. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2008 Oct;140(2):258-62. Matsumoto K, Oki A, Furuta R, Maeda H, Yasugi T, Takatsuka N, Mitsuhashi A, Fujii T, Hirai Y, Iwasaka T, Yaegashi N, Watanabe Y, Nagai Y, Kitagawa T, Yoshikawa H; for Japan HPV And Cervical Cancer (JHACC) Study Group. Predicting the progression of cervical precursor lesions by human papillomavirus genotyping: A prospective cohort study. Int J Cancer. 2010 Aug 23 Galgano MT, Castle PE, Atkins KA, Brix WK, Nassau SR, Stoler MH. Using biomarkers as objective standards in the diagnosis of cervical biopsies. Am J Surg Pathol. 2010 Aug;34(8):1077-87 Woo YL, van den Hende M, Sterling JC, Coleman N, Crawford RA, Kwappenberg KM, Stanley MA, van der Burg SH. A prospective study on the natural course of low-grade squamous intraepithelial lesions and the presence of HPV16 E2-, E6- and E7-specific T-cell responses. Int J Cancer. 2010 Jan 1;126(1):133-41 Li Y, Zeng WJ, Ye F, Wang XY, Lü WG, Ma D, Wei LH, Xie X. Application of hTERC in thinprep samples with mild cytologic abnormality and HR-HPV positive. Gynecol Oncol. 2011 Jan;120(1):73-83. Missaoui N, Hmissa S, Sankaranarayanan R, Deodhar K, Nene B, Budukh A, Malvi S, Chinoy R, Kelkar R, Kane S, Chauhan M, Kothai A, Kahate S, Fontanière B, Frappart L. p16INK4A overexpression is a useful marker for uterine cervix lesions]. Ann Biol Clin (Paris). 2010 Jul-Aug;68(4):409-14. 46) Quinlivan JA, Petersen RW, Gani L, Tan J. Demographic variables routinely collected at colposcopic examination do not predict who will default from conservative management of cervical intraepithelial neoplasia I. Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2005 Feb;45(1):48-51 47) Dunn TS, Charnsangavej C, Wolf D. Are there predictors for failed expectant management of cervical intraepithelial neoplasia 1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-6 48) Dunn TS, Charnsangavej C, Wolf D. Are there predictors for failed expectant management of cervical intraepithelial neoplasia 1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-6 49) Syrjänen K. New concepts on risk factors of HPV and novel screening strategies for cervical cancer precursors. Eur J Gynaecol Oncol. 2008;29(3):205-21. 50) Syrjänen K, Kulmala SM, Shabalova I, Petrovichev N, Kozachenko V, Zakharova T, Pajanidi J, Podistov J, Chemeris G, Sozaeva L, Lipova E, Tsidaeva I, Ivanchenko O, Pshepurko A, Zakharenko S, Nerovjna R, Kljukina L, Erokhina O, Branovskaja M, Nikitina M, Grunjberga V, Grunjberg A, Juschenko A, Santopietro R, Cintorino M, Tosi P, Syrjänen S. Epidemiological, clinical and viral determinants of the increased prevalence of high-risk human papillomavirus (HPV) infections in elderly women. Eur J Gynaecol Oncol. 2008;29(2):114-22 51) Collins S, Rollason TP, Young LS, Woodman CB. Cigarette smoking is an independent risk factor for cervical intraepithelial neoplasia in young women: a longitudinal study. Eur J Cancer. 2010 Jan;46(2):405-11. 52) Guarisi R, Sarian LO, Hammes LS, Longatto-Filho A, Derchain SF, Roteli-Martins C, Naud P, Erzen M, Branca M, Tatti S, Costa S, Syrjänen S, Bragança JF, Syrjänen K. Smoking worsens the prognosis of mild abnormalities in cervical cytology. Acta Obstet Gynecol Scand. 2009;88(5):514-20. 53) Sarian LO, Hammes LS, Longatto-Filho A, Guarisi R, Derchain SF, Roteli-Martins C, Naud P, Erzen M, Branca M, Tatti S, de Matos JC, Gontijo R, Maeda MY, Lima T, Costa S, Syrjänen S, Syrjänen K. Increased risk of oncogenic human papillomavirus infections and incident high-grade cervical intraepithelial neoplasia among smokers: experience from the Latin American screening study. Sex Transm Dis. 2009 Apr;36(4):241-8. 54) Matsumoto K, Oki A, Furuta R, Maeda H, Yasugi T, Takatsuka N, Hirai Y, Mitsuhashi A, Fujii T, Iwasaka T, Yaegashi N, Watanabe Y, Nagai Y, Kitagawa T, Yoshikawa H; Japan HPV And Cervical Cancer (JHACC) Study Group. Tobacco smoking and regression of low-grade cervical abnormalities Cancer Sci. 2010 Sep;101(9):2065-73. doi: 10.1111/j.13497006.2010. 55) Strasak AM, Goebel G, Concin H, Pfeiffer RM, Brant LJ, Nagel G, Oberaigner W, Concin N, Diem G, Ruttmann E, GruberMoesenbacher U, Offner F, Pompella A, Pfeiffer KP, Ulmer H; VHM&PP Study Group. Prospective study of the association of serum gamma-glutamyltransferase with cervical intraepithelial neoplasia III and invasive cervical cancer. Cancer Res. 2010 May 1;70(9):3586-93. MEDICINA DI FAMIGLIA COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO AL SOSTITUTO Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che: “L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..” Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”. Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre. In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile: Compenso forfetario X 70%: 30 = X (somma dovuta per ogni giorno di sostituzione) X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre VERONA MEDICA 17 AGGIORNAMENTO Crescita mandibolare indotta Fig. 2 - Il Twin Block utilizzato Dott. MICHELE GIARETTA Dell’Ortodonzia ci affascina la chiave dinamica. È infatti, una disciplina in grado di produrre nella bocca del paziente un vero cambiamento, finalizzato ad ottenere una buona masticazione ed un buon sorriso tramite l’utilizzo di apparecchi ortodontici. Si vuole offrire una testimonianza di come la terapia ortodontica funzionale possa essere efficace nel trattamento di casi complessi apparentemente destinati ad una sola soluzione chirurgica. Alcuni difetti di masticazione possono essere curati tramite degli interventi chirurgici sulle ossa mascellari, interventi che ovviamente spaventano chiunque, tanto più i genitori di bambini che presentano alcuni problemi. Parliamo della sporgenza dei denti superiori. Ad un esame attento si rileva che in molti casi non siamo di fronte ad una sporgenza dei denti superiori, bensì ad una rientranza dei denti inferiori con relativo mento sfuggente (Fig.1). Ecco, quindi, la necessità in questi casi di agire prontamente, sfruttando la crescita del bambino in via di sviluppo, allo scopo di fare avanzare la parte di sotto. Si evita quindi di arretrare i denti superiori perché ciò provocherebbe un cedimento estetico del labbro superiore, con conseguente effetto di precoce invecchiamento estetico del viso di questi pazienti. È possibile quindi fare avanzare i denti inferiori insieme al mento. Questa terapia si può fare in un paziente in crescita per esempio tramite l’apparecchio mostrato in fig.2, il Twin Block (1)(6), un apparecchio rimovibile, in acrilico e munito di ganci ritentivi, che rimane posizionato all’interno della bocca. Una buona età per iniziare il trattamento è fra i 7 ed 8 anni (5). Se la risposta è buona si ottiene oltre alla correzione del morso, anche una buona proiezione in avanti del mento(2) (fig.3). La terapia ha una durata media di due anni e prevede la piena collaborazione dei piccoli pazienti. Il Ttwin Block appartiene alla categoria degli apparecchi funzionali (4) ed è stato progettato dal ben noto ortodontista scozzese Dr. W.J.Clark(1)(6). Tale apparecchio (Fig.2) sfrutta un piano di scivolamento che permette alla mandibola di avanzare. Il vantaggio del Twin Block è che la- Fig. 1 – Difetto morfologico e dentale prima del trattamento 18 scia libertà di movimento alla lingua, alla mandibola e alle labbra ed è quindi molto tollerato dai pazienti, che in età infantile presentano comunque un alto grado di tolleranza per i corpi estranei all’interno del cavo orale. Spesso dopo le prime modifiche alla masticazione, si registra una certa dipendenza da parte dei piccoli pazienti per questi dispositivi, nel senso che i muscoli masticatori sono più a loro agio con l’apparecchio che senza. A fine crescita, per ottenere lo stesso risultato morfologico si è costretti invece ad intervenire chirurgicamente avanzando la mandibola. Questo significa che il paziente dovrà essere curato in sinergia dall’ortodontista per i movimenti dentali e dal chirurgo maxillo facciale per i movimenti ossei. Quindi è assolutamente consigliabile sottoporre i propri figli ad una visita ortodontica in età precoce. L’età dell’accrescimento, come mostrato, consente delle correzioni importanti e spesso non solo limitate ai denti, con risvolti positivi per l’intera vita del paziente. L’Ortodontista, che ha fatto la diagnosi sul paziente, prende le impronte delle arcate dentali ed una cera di masticazione e le consegna al laboratorio. Dall’impronta si ricava un modello in gesso sul quale viene costruito l’apparecchio (1)(6). Si utilizzano delle resine anche colorate se il bambino lo desidera. Il lavoro viene poi rifinito, lucidato e consegnato all’ortodontista in appositi contenitori. L’Ortodontista, infine, assicurerà la perfetta integrazione dell’apparecchio ortodontico nella bocca del piccolo paziente. Solo una stretta collaborazione fra studio ortodontico e tecnico di labo- VERONA MEDICA AGGIORNAMENTO REFERENCES 1) 2) 3) 4) 5) Fig.3 Risultato morfologico e dentale a fine trattamento ratorio può garantire il successo della terapia ortodontica eseguita sul bambino. Il laboratorio utilizza esclusivamente materiali a norma CE e rilascia per ogni manufatto una dichiarazione di conformità. Ma qualità significa anche precisione e quindi “comodità” per la bocca dei piccoli pazienti e questa qualità è attestata direttamente da loro. 6) Clark w.j. The twin-block technique AJO 1988 93 1-18 Trenouth M.J. Cephalometric evaluation of the twin-block appliance in the treatment of Class II/1 malocclusion with matched normative growth data AJO 2000 117 54-59 Chintakanon k. A prospective study of twin-block appliance theraphy assessed by magnetic resonance imaging AJO 2000 118 494-504 Parkin N. A. Comparison of the twin block appliance in matched Cl II sample AJO 2001 119 572-577 O’Brien K, Wright JL, et al. Effectiveness of early orthodontic treatment with the twin-block appliance: a multicenter, randomized, controlled trial. Part 1: dental and skeletal effects. Am J Orthod Dentofacial Orthop 2003; 124:234-243. Clark WJ. Twin block functional therapy. Turin: Mosby-Wolfe; 1995 TRIBUNALE DI TORINO GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini) ✂ SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI (BARRARE) MEDICINA GENERALE COGNOME PEDIATRIA ............................................................................................................................................................................................................................................................... NOME.............................................................................................................................................................................................................................................................................. VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. ................................. CAP............................................. CITTÀ ................................................................................................................................................................................................................... TELEFONO ................................................................... ....................................... / ...................................... Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale VERONA MEDICA / ........................................................................ SI NO 19 PROFESSIONE E LEGGE Abilitazione alla Funzione di R.S.P.P. Comunicazione FNOMCeO n.3 2012 Accordo tra Ministero Lavoro e Politiche Sociali, Ministero Salute, Regioni e Provincie autonome relativo ai corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dei rischi sul lavoro. In data 21 dicembre 2011 la conferenza Stato-Regioni ha stabilito un accordo di notevole importanza per tutti gli studi medici e odontoiatrici con dipendenti, interessando tutti coloro, datori di lavoro, che si sono as- sunti il compito di svolgere i compiti assegnati dal D.Lgs 81/2008 (ex 626) in tema di prevenzione e protezione dagli infortuni sul lavoro. Quanti abbiano frequentato i precedenti corsi di 16 ore per essere abilitati alla funzione di RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) come datori di lavoro e gli esonerati ai sensi del D.Lgs 626/9 art.95. Il nuovo accordo stabilisce la validità quinquennale dell’abilitazione acquisita e la necessità alla scadenza del quinquennio di procedere al suo rin- È reato il ritardo dell’ambulatorio Secondo l’articolo 340 c.p. l’interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità è reato di evento, la cui consumazione richiede un pregiudizio effettivo (e non necessariamente di particolare rilievo) nella continuità di un servizio pubblico o di pubblica necessità. La corte di Cassazione, sezione VI penale, con la sentenza 36253/IL puntualizza che il ritardo di un medico presso un ambulatorio che offra un servizio erogato dal SSN può essere considerato reato di interruzione di pubblico servizio. Si è trovata coinvolta nei fatti un medico ortopedico che ha costretto i 20 propri pazienti ad aspettare per ben 2 ore prima di iniziare le regolari visite. Condannata in primo grado, poco è valsa la sentenza in appello che ha concluso che, infondo, il reato non sussisteva. Secondo il collegio infatti il ritardo portato dal medico non era idoneo a rilevare un danno rilevante all’andamento del servizio. In vero i pazienti, anche se non tempestivamente, sono stati poi visitati. Ma il PM che ha portato il caso in Cassazione, nonostante l’atto fosse ormai prescritto, ha sostenuto che è ben possibile che da un ritardo possa derivare un disservizio rilevante. Tra il pubblico in attesa, come testimoniato dalla guar- novo attraverso la frequenza a nuovi corsi formativi. Per quanti, medici e/o odontoiatri debbano frequentare tale corso per la prima volta la durata prevista del corso dovrà essere di 48 ore, mentre per il rinnovo dell’abbilitazione la durata potrà essere di 14 ore. La norma prevede che l’aggiornamento sia da svolgersi entro 24 mesi dalla data di pubblicazione dell’accordo. Sono esonerati dalla frequenza ai corsi i datori di lavoro che abbiano frequentato corsi documentati di aggiornamento alla legge 81/08 entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo. In caso di inizio di nuova attività il corso andrà svolto entro 90 gg. dall’apertura dello studio. La FNOMCeO informa che gli Ordini Professionali potranno fungere da Provider Formativi e sarà dunque in loro potere organizzare corsi formativi ad hoc. FRANCESCO BOVOLIN dia giurata in servizio e dall’agente di polizia allertato dagli utenti dell’ambulatorio, era stata infatti registrata una “situazione di disagio e di allarme”. Nonostante il giudice in secondo grado di giudizio avesse giustificato il ritardo della donna in ambulatorio “per prassi”, in relazione ad altri impegni di reparto, la corte di Cassazione ha decretato che anche la condotta che determini una temporanea alterazione, purché oggettivamente rilevabile, nella regolarità del servizio è idonea a realizzare l’azione esecutiva del delitto in questione. A nulla sono quindi valsi gli impedimenti e le scuse del medico, nonostante fosse impegnato in reparto a pochi metri di distanza, poiché il fatto sussiste anche se il turbamento della regolarità dell’ufficio o del servizio siano temporalmente limitati e coinvolgano solamente un settore e non la totalità dell’attività. SELENE PASCASI, IL SOLE 24 ORE. ARTICOLO RIVISTO DA GIUSEPPE BATTAGLIA. VERONA MEDICA PROFESSIONE E LEGGE Per certe categorie resta il cartaceo Medici - personale in regime di diritto pubblico che è escluso dall’obbligo di invio telematico del certificato medico all’INPS. In ordine alla nota di codesto Ordine provinciale del 17 dicembre 2011 si rileva che dal campo di applicazione della disposizione di cui all’art. 55-septies del D.Lgs. 165/01, introdotto dall’art. 69 del D.Lgs. 150/09 recante “Controlli sulle assenze”, che prevede che in tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica è inviata per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la ri- lascia all’Istituto nazionale della previdenza sociale, è escluso il personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del D.Lgs. 165/01 che si elenca di seguito: - Magistrati ordinari, amministrativi e contabili; - Avvocati e procuratori dello Stato; - Personale militare e delle forze di polizia di Stato - Personale della carriera diplomatica e della carrriera prefettizia; - Personale della Banca d’Italia; - Personale del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR ); Ghiaccio istantaneo e Urea Intervento NAS Qualche mese fa apparve, su fogli elettronici di area medica, una notizia che parve rivestire un certo interresse per i possibili interessamenti professionali tra i colleghi di molte specialità. In essa si citava una circolare del Ministero della Salute (punto 58, n.2 allegato 1 del Regolamento 552/2009) che sanciva limitazioni alle percentuali contenute di nitrato d’ammonio nei prodotti in commercio. Come saprete il nitrato d’ammonio è una delle componenti del cosiddetto “ghiaccio istantaneo”, usato in traumatologia ma anche in molti casi di chirurgia ambulatoriale o di day surgery. Poiché la circolare fissava dei parametri percentuali precisi oltre i quali l’azoto contenuto era considerato illegale (per motivi legati al suo possibile uso in terrorismo quale componente di miscele esplosive), la Commissione Odontoiatri si faceva carico di interro- VERONA MEDICA gare nel merito i NAS, onde poter rassicurare i numerosi, pressoché tutti, Colleghi che detengono ghiaccio istantaneo nei loro studi. Il Capitano Mercurio, comandante dei NAS del Veneto, da noi coinvolto, dopo aver svolto le competenti indagini, ci rispondeva cortesemente il 22 ottobre u.s. dicendoci che “……………… abbiamo ispezionato tutti i produttori di ghiaccio istantaneo, coinvolgendo anche altri NAS, verificando, anche a seguito di campionamento e analisi, che tutti i prodotti in commercio sono conformi (in sostanza l’urea che viene utilizzata è esente da nitrati e la percentuale di nitrati d’ammonio è nei limiti consentiti)”. Una collaborazione ancora una volta utile con i Carabinieri-NAS. Spesso o quasi sempre coinvolti da parte nostra in operazioni riguardanti il cronico - Personale della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB); - Personale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; - Personale anche di livello dirigenziale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, esclusi il personale volontario e il personale di leva; - Personale della carriera dirigenziale penitenziaria; - Professori e ricercatori universitari. In conclusione si rileva, quindi, che per le categorie sopraccitate rimane vigente la tradizionale modalità cartacea; i medici, quaindi, compilano i certificati e gli attestati di malattia in forma cartacea, con timbro e firma, e le amministrazioni accettano i relativi documenti nella stessa forma, con le consuete modalità di produzione o trasmissione da parte del dipendente interessato. AMEDEO BIANCO esercizio abusivo dell’odontoiatria, ma in quest’occasione meritevoli per aver sgombrato il campo da altre preoccupazioni, permette a questo Ordine di inoltrare a molti Colleghi interessati una notizia indubbiamente utile. PEROSSIDO DI IDROGENO Con l’allegata direttiva 2011/84/UE del Consiglio dell’Unione europea è stata modificata la direttiva 76/768 CEE relativa ai prodotti cosmetici. È importante chiarire che l’uso di perossido d’idrogeno in prodotti sbiancanti continuerà ad essere legalmente autorizzato nell’UE ma sarà soggetto a rigorose condizioni stabilite dalla legislazione europea. Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 29 Ottobre, (direttiva 2011/84/UE del Consiglio) e da un anno di tempo agli Stati membri di attuare queste nuove disposizioni. Nel frattempo, un effetto diretto è probabilmente da attribuire alle disposizioni in materia di divieto di circolazione dei prodotti nell’UE dei prodotti con una concentrazione maggiore del 6% e all’autorizzazione di libera circolazione ai prodotti con una concentrazione inferiore allo 0,1%. 21 PROFESSIONE E LEGGE Pubblico impiego e privacy: certificato di malattia senza diagnosi Anche il datore di lavoro pubblico, al pari di quello privato, non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l’indicazione della diagnosi. In assenza di specifiche disposizioni, il lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell’inizio e della durata dell’infermità. Il Garante della privacy ribadisce quanto già espresso in precedenti interventi (v. Comunicato del Garante del 10 luglio 2007) in base ai quali ai fini del riconoscimento dei congedi di malattia, non risulta indispensabile trattare il dato personale relativo alla diagnosi. Inoltre nelle Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico (Delibera 14 giugno 2007, n. 23), il Garante ha già sottolineato che anche nei casi in cui la raccolta dei dati relativi alla diagnosi sia effettuata lecitamente sulla base di disposizioni di legge che lo ammettono (es. art. 61, Dpr 28.10.1985 n. 782 per il personale della Polizia di Stato), in conformità ai principi di proporzionalità e indispensabilità, non è consentito all’amministrazione di appartenenza trascrivere nei documenti caratteristici o matricolari del personale le indicazioni sulla prognosi e la diagnosi contenute nei certificati prodotti dall’interessato per giustificare le assenze dal servizio. Garante per la protezione dei dati personali Newsletter 25 novembre 2008, n. 315 Oggetto: Niente diagnosi nei certificati per malattia Il datore di lavoro pubblico non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l’indicazione della diagnosi. In assenza di specifiche disposizioni, il lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell’inizio e della durata dell’infermità. Lo ha ribadito il Garante vietando al Ministero della giustizia-Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) il trattamento dei dati personali idonei a rilevare lo stato di salute del personale del Corpo della polizia penitenziaria relativi all’indicazione della diagnosi dei certificati di malattia. Il provvedimento (di cui è stato relatore Mauro Paissan) è stato adottato a seguito della segnalazione di un sindacato il quale lamentava il fatto che il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria richiedesse certificati medici del personale di polizia penitenziaria indicanti, oltre alla prognosi, anche la diagnosi. La normativa prevede che la raccolta da parte del datore di lavoro di certificazioni mediche dei dipendenti comprensive di diagnosi è consentita solo se espressamente prevista da specifiche disposizioni. Dalla documentazione trasmessa dal sindacato all’Autorità non è invece risultato che le disposizioni normative citate dal Dap fossero idonee per acquisire informazioni personali relative alla diagnosi. Il Dipartimento fondava erroneamente tale richiesta su alcune direttive contenute in una circolare, la quale faceva riferimento a determinati articoli del Codice privacy (attinenti non all’acquisizione della diagnosi sulle certificazioni mediche, bensì al consenso dell’interessato al trattamento dei dati personali) e a due leggi (che riguardavano genericamente la facoltà di disporre accertamenti sulle assenze dei dipendenti e il trattamento dei dati sensibili e giudiziari da parte del ministero). Nel provvedimento, l’Autorità ha sottolineato anche che, ai fini del riconoscimento dei congedi di malattia, non risulta indispensabile trattare il dato personale relativo alla diagnosi. Contestualmente al divieto di trattamento dei dati, il Garante ha prescritto al Ministero della giustizia di impartire le disposizioni opportune al fine di conformare il trattamento dei dati alle vigenti disposizioni in materia di protezione dei dati personali, dando comunicazione delle determinazioni adottate. EXTRACOMUNITARI E QUOTE MMG, UNA SENTENZA FA CHIAREZZA L’Asl non può chiedere al medico di famiglia il rimborso delle quote erogate per pazienti extracomunitari il cui permesso di soggiorno risulta scaduto. A dirlo è il Tribunale del lavoro di Milano, con una sentenza che dovrebbe mettere la parola fine a una querelle lunga circa quattro anni. Tutto inizia nel 2007, quando la Regione Lombardia dà mandato alle Asl di cancellare dalle liste degli assistiti i cittadini extracomunitari la cui posizione non è più aggiornata da almeno 12 mesi. E in più le autorizza a recuperare le quote erogate ai medici di famiglia che li hanno in cura. Poiché il provvedimento regionale vanta effetto retroattivo, i Mmg colpiti dal provvedimento si vedono chiedere la restituzione di somme in alcuni casi ingenti, anche superiori ai 10mila euro. Di qui il ricorso al Tribunale del lavoro, che nella sentenza risalente alla settimana scorsa ha dato ragione ai generalisti. Secondo i giudici, infatti, le disposizioni della Regione contrastano con la Convenzione nazionale della Mg e con l’Accordo integrativo lombardo: la prima, all’articolo 40, impone al medico di famiglia di assistere il paziente extracomunitario «anche nelle more del rinnovo del permesso di soggiorno», il secondo stabilisce all’articolo 7 che non si procede «alla cancellazione automatica della scelta del cittadino extracomunitario» se non in caso di «mancato rinnovo del permesso di soggiorno, così come comunicato all’Asl dagli organi competenti». In base al provvedimento della Regione, invece, le Asl erano autorizzate a rimuovere il nominativo anche solo in assenza di informazioni aggiornate da parte degli uffici per l’immigrazione. 22 VERONA MEDICA ATTUALITÀ La manovra “Salva Italia” Il decreto legge 201/2011 detto “Salva Italia” convertito in legge e pubblicato sulla G.U. il 27/12/2011 prevede disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici. Tra le misure più significative riguardanti le persone fisiche, la libera professione e il lavoro autonomo, segnaliamo: MISURE DI SVILUPPO ED EQUITÀ: - totale deducibilità Irap sul costo del lavoro, ai fini Irpef e Ires. La misura si applicherà dall’esercizio 2012. Confermati sconti Irap per lavoratrici donne e giovani under 35; - bonus 36% entra a regime dal 1.1.2012. Tetto di spesa è sempre 48.000 euro per unità immobiliare e la detrazione va divisa in dieci anni indipendentemente dall’età del contribuente (sparisce cioè la rateazione abbreviata per gli over 75); - proroga della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica solo fino al 31.12.2012 senza modifiche sostanziali rispetto al precedente dettato normativo. Il bonus è stato esteso agli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Dal 1.1.2013 le spese per il risparmio energetico potranno beneficiare del 36%; MISURE PER L’EMERSIONE DELLA BASE IMPONIBILE E LA TRASPARENZA FISCALE: - dal 1.1.2013 sono previste particolari agevolazioni per gli imprenditori individuali e per i professionisti nel caso in cui decidano di inviare telematicamente all’Amministrazione finanziaria i propri corrispettivi, le fatture emesse e ricevute. Questi soggetti dovranno inoltre istituire un conto corrente dedicato all’attività. Questi obblighi potranno essere assolti oltre dal contribuente o da VERONA MEDICA - - - - un intermediario abilitato. Le agevolazioni saranno individuate in uno specifico provvedimento dell’Agenzia delle Entrate; introduzione sanzione penale per la falsità nelle autocertificazioni ai casi in cui il contribuente esibisca o trasmetta atti e documenti falsi a richiesta degli uffici e della Guardia di Finanza; modifica del regime delle informazioni bancarie che gli intermediari devono comunicare all’anagrafe tributaria. Dall’1 gennaio 2012 gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’anagrafe le movimentazioni che hanno interessato i rapporti e ogni informazione relativa, necessaria per i controlli fiscali nonché l’importo delle operazioni medesime; proroga dei controlli al 31.12.2013 per quei soggetti che hanno condonato e non versato; adeguamento alla soglia dei 1.000 euro per i trasferimenti di contanti (già in vigore dal 6.12.2011). L’adeguamento dei libretti al portatore sarà da effettuarsi entro il 31.03.2012, mentre non sono sanzionabili le violazioni a queste regole commesse fino al 31.01.2012. Dopo questa data previste sanzioni pesanti per chi viola la norma. DISPOSIZIONI IN TEMA DI MAGGIORI ENTRATE: - debutto dall’ 1.1.2012 dell’Imu l’imposta municipale (ex ici) con aliquota 0,4% per la prima casa e pertinenze. Previste detrazioni aumentate in presenza di figli conviventi nella stessa abitazione. Il Comune potrà aumentare o ridurre dello 0,2 % l’aliquota. Per gli immobili diversi dalla prima casa l’aliquota sarà dello 0,76% e i comuni potranno alzarla o ridurla dello 0,3%. Tra le altre correzioni in materia di Imu l’aumento dei coefficienti di moltiplicazione per le rendite di tutti gli immobili; - dal 2013 entrerà in vigore la Res, l’imposta che raggruppa la vecchia tassa rifiuti (Tarsu) e il nuovo tributo sui servizi comunali; - aumento delle accise sulla benzina già entrato in vigore; - istituzione della tassa sul lusso: superbollo sulle auto potenti (potenza sup. a 185 KW) si applica tenendo conto anche dell’età dell’auto; tassa annuale di stazionamento sulle barche da diporto di lunghezza superiore a 10 metri; tassa erariale annuale anche per gli aeromobili privati proporzionale al peso al decollo; - aumento delle aliquote iva: di due punti percentuali quelle al 10% e al 21% a partire dal 1 Ottobre 2012 e un ulteriore aumento dello 0,5% dal gennaio 2014; - prevista imposta annua di bollo su depositi, conti bancari, depositi titoli e comunicazioni inerenti investimenti finanziari; prevista anche imposta sulle attività finanziarie oggetto di emersione fiscale; - prevista imposta sul valore degli immobili e delle attività detenute all’estero; DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRATTAMENTI PENSIONISTICI: - revisione del sistema previdenziale atto a garantire il rispetto degli impegni internazionali e con l’Unione Europea; la complessità della materia esige un capitolo a parte; CONCORSO ALLA MANOVRA DEGLI ENTI TERRITORIALI: - aumento già a partire dall’anno 2011 dell’aliquota base dell’addizionale regionale Irpef dallo 0,9 all’1.23%; LIBERALIZZAZIONI: - prevista la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali a tutto il territorio nazionale e introdotto il principio generale della libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio; - riforma delle professioni: entro la fine del 2012 il governo si impegna a elaborare un testo unico delle professioni che riordini la disciplina in materia. Il governo è al lavoro in questi giorni per predisporre la bozza del decreto sulle liberalizzazioni che riguarderanno professioni, farmacie, commercio, taxi, carburanti, lavoro e altro. STUDIO COMMERCIALISTA ZANARDI P.ZZA MUNICIPIO 9 37050 ANGIARI TEL. 0442.660245 E.MAIL: [email protected] 23 ATTUALITÀ Liberalizzazioni: cosa si propone per gli Ordini È per noi tutti argomento caldo, importante, da seguire passo a passo. Non ripercorriamo la storia per così dire politica che ci ha portato a quello che si sta verificando. Sappiamo che da anni l’Antitrust ha gli Ordini tra i suoi obiettivi di controllo e che nel contempo ha voluto e potuto, più volte, magari indirettamente tramite appoggi politici, influenzarne poteri e contestualizzazioni. In questi giorni il cosiddetto “decreto sulle liberalizzazioni” è in fase di definizione, e porta con sé molti interventi di cui alcuni rivolti alla categoria “professioni”. L’unico che sembrerebbe riguardarci, come professioni sanitarie, è quello dell’abolizione delle tariffe minime, ma pare ci si dimentichi che già nell’agosto 2006 il cosiddetto “decreto Bersani” avesse già abolito i peraltro obsoleti (del 1992) minimi tariffari e quindi si tratta per noi di inutile reiterazione. Più rilevante, nel medesimo tema, l’obbligo di stilare un preventivo della prestazione professionale prima della sua esecuzione. Sembrerebbe un’ovvietà, ma così evidentemente non è se il legislatore sente la necessità di imporlo per legge (art 8 della bozza del decreto sulle liberalizzazioni). Per medici e odontoiatri altri 4 sono gli argomenti che, comunque, Governo e Antitrust hanno in progetto e sui quali, oltre che restare aggiornati, è opportuno cercare di intervenire nei limiti del possibile attraverso la Federazione Nazionale. 1) Abolizione delle tariffe. Tanto temuta dagli Ordini degli avvocati, a quanto è dato leggere sulla stampa, probabilmente in seguito a pressione dal comparto notarile, che vedrebbe aumentare il numero di professionisti sul mercato con un abbassamento della tariffa e del reddito, non avrà praticamente nessuna influenza 24 per medici e dentisti. Per noi lo ci sarà da temere semmai la concorrenza dei low cost, dove un socio di capitale potrà entrare in quota maggioritaria nelle Società Sanitarie portando i prezzi al ribasso, ma soprattutto ad un ribasso anche della qualità della prestazione. 2) ECM: diventate ora obbligatorie per legge, dopo anni di empasse e modifiche, nonostante uno zoppicante COGEAPS che non riesce ad archiviare la globalità dei dati dei sanitari, con gli Ordini finalmente attori di questo controllo che non può avere altra casa se non la nostra casa, ora finalmente viene sancita per legge l’obbligatorietà di un atto, la formazione continua, deontologicamente sancito e inoppugnabile. 3) Commissioni disciplinari: importanti le modifiche apportate dalla legge (art. 3 (abrogazioni delle restrizioni all’accesso ecc.) punto f) Decreto Legge n. 138 del 13/08/2011 e seguenti modifiche apportate dall’art. 33 pt.I lettera a) del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011 (proroga al 13 agosto 2012). Non è ancora chiaro se tali norme riguarderanno o meno le professioni sanitarie. Si tratta di un tema da monitorare strettamente nello sviluppo. Meglio essere propositivi piuttosto che subire gli eventi. 4) Pubblicità. Dopo l’abolizione parziale della Legge 175/92 con il famoso decreto Bersani del 2006. L’abolizione delle norme sulla pubblicità sanitaria l’argomento sarà oggetto di ulteriori modifiche (non sempre nell’interesse di qualità e sicurezza degli utenti). Difficile parlarne senza esprime- re, direttamente o indirettamente, un’opinione. Se era condivisibile un certo scetticismo sull’estremo rigore ante 2006, la liberalizzazione poi avviata ha creato molti evitabili contenziosi. L’abolizione della Legge 175/92 (anche se parziale) ha lasciato un “vuoto normativo” nel quale trovano ampi varchi le iniziative commerciali senza scrupoli deontologici. COOP e Società, con Direttori Sanitari fantasma o ad elevato ricambio, investono in pubblicità quanto nessun altro può permettersi. La pubblicità si rivela spesso ingannevole, non corretta e scarsamente controllabile. Difficile in molti casi il controllo da parte dell’Ordine. Controllo che dovrebbe salvaguardare non tanto gli aspetti corporativi quanto la sicurezza degli utenti e la qualità della prestazione (non ultimo l’idoneità delle persone che erogano le prestazioni). L’Antitrust mira ad ulteriori liberalizzazioni in nome della libera concorrenza ma sostanzialmente nell’intento di ridurre le tariffe senza norme di salvaguardia per il consumatore. Spero di essere stato sintetico ma anche capace di informare e sensibilizzare i lettori. Siamo disponibili a sentire sull’argomento le opinioni di tutti. VERONA MEDICA non è una pubblicazione a senso unico, al contrario è il luogo dove si possono proporre idee, articoli, proteste e proposte. Ogni tuo scritto sarà benvenuto. Non dimentichiamo che i tempi stringono e che la riforma di cui qui si parla dovrà essere portata a buon fine entro il 12 agosto 2012. Ci saremo in un attimo. FRANCESCO BOVOLIN [email protected] VERONA MEDICA STORIA DELLA MEDICINA Carlo Gianella. Un medico legnaghese del ‘700 Lo ricordo ancora bene. Giunsi a Legnago, in treno, la sera del 22 febbraio 1975 per prendere contatto, all’indomani, col professor Barbaresi, per un incarico di assistente nella locale cardiologia. All’indomani mi recai a piedi all’ospedale. Ricordo ancora l’indicazione della via “Gianella” scritta in nero su fondo bianco. Pensai che fosse un benemerito, forse il fondatore dell’ospedale. In quasi quarant’anni non mi sono ma interessato del Gianella e sono profondamente grato all’amica dottoressa Anna Rosa Marchetti di avermene recentemente parlato e fornito i documenti per capire chi fosse. Carlo Gianella fu un medico del ‘700. Nella sua vicenda storica sono presenti luci importanti (numerosi libri medici, l’insegnamento universitario a Padova) e altre fievoli che proverò a dire con pacatezza e senza acredine, perché si tratta sostanzialmente di impressioni personali derivate dai testi. Ma certamente le prime sono acclarate, seppure esposte con quel tono elogiativo un po’ fastidioso e d’antàn che caratterizza le biografie degli anni ’50 del secolo scorso. Bartolomeo Bertolaso (1) sostiene che sia nato nel 1696 a Legnago. La mancanza dell’attestazione documentaria della nascita è attribuita al danneggiamento dell’archivio parrocchiale di Legnago durante la rotta d’Adige del 1882, e la semidistruzione dell’archivio comunale durante i bombardamenti dell’aprile del 1945. (2) Bertolaso riferisce degli studi Universitari di Gianella a Padova e che fu allievo di Morgagni, Vallinari, Macoppe e Pontedera (3) Nel 1720 comincia ad esercitare la professione a Legnago e Porto divenendo, dal 1732, medico foraneo e dal 1735 al 1752 medico primario. Per oltre trent’anni si dedicò alla pratica medica, operando con passione e competenza durante le numerose epidemie di malaria, di forme di broncopolmonite e pleurite, di scorbuto e VERONA MEDICA febbri (forse tifoidi) favorite dalla configurazione del terreno e dal grande flusso di militari che lo percorrevano in quegli anni. (4) Queste esperienze costituiscono l’argomento del suo primo libro, “Saggio di medicina teorico-pratica”, edito a Venezia nel 1732. È così che il Gianella diviene famoso. (5) Nel 1734 pubblica “De legendorum librorum Medicorum ratione” e nel 1751 il “Trattato di medicina preservativa” Fu allora che l’università di Padova decise di coinvolgere nell’insegnamento il medico che esercitava a Legnago (6). Gli fu assegnata la cattedra di Medicina Teorica Straordinaria. “Che riguardo le materie debba il detto Prof. Gianella trattar le seguenti, cioè tutta la Teorica disciplina medica in tre anni con l’ordine con cui viene trattata nel primo anno della Fisiologia, che versa in ispiegare tutte l’operazioni del corpo umano; nel secondo della Patologia che versa nella ricerca della natura, delle differenze e cagioni dÈ mali, e nell’anno terzo dell’Igenia che versa sulle cose che devono conservare la sanità”. Gianella ripeté il corso per due volte. Fino al 1757. Allora si dimise a causa della morte dell’unico fratello che era il suo vero genius loci, che si occupava di tutto, dalla casa, ai possedimenti, finanche dei numerosi figli. Ma, soprattutto per “gravissimi incomodi di capo minaccianti apoplessia ultimamente riportati” che richiedevano frequenti salassi. Concordo col Bertolaso quando dice: “Dall’unica immagine che possediamo del nostro Maestro deduciamo che data la sua costituzione pletorica è probabile in lui un’ipertensione”. Proseguo io: è dunque prono ad accessi di fibrillazione atriale non sostenuta con numerosi fatti microembolici periferici. Gianella morì il 17 giugno 1759 e il documento parrocchiale parla di una “lunga infermità” che ci starebbe con la mia ipotesi. NOTE 1) B. Bertolaso, Un antesignano dell’igiene nel settecento: Carolus Gianella, in Acta Medicae historiae patavina, vol. VI, Anno Accademico 1959-60, pp. 39-61 2) Viceversa Sandro Casellato e Luciana Sitran Rea, nel loro articolo “Professori e scienziati a Padova nel settecento, Treviso, 2002, pp. 54546, citano un documento in apparenza inoppugnabile, redatto a Padova nel 1747, in occasione della laurea in medicina del figlio Giovanni: “l’illustrissimo signor dottor Carlo Gianella medico primario di questa fortezza [Legnago] oriondo milanese, essendo nato in Carlazzo, pieve di Porlezza, Ducato di Milano”. 3) Osserva Casellato, op. cit., “L’assenza di qualunque traccia del suo passaggio nei registri dell’università di Padova, per altro ben poco lacunosi per gli anni in cui avrebbe dovuto effettuare il suo curriculum studiorum, suggerisce di allargare il campo delle ricerche alla Lombardia”. 4) C. Gianella, Saggio di Medicina teorico-pratica, Venezia, 1732, p. 101: “Giace Legnago in amplissima pianura assai lontano da monti, ed è una delle principali Fortezze del Serenissimo Veneto Dominio, formando frontiere alla parte di Mantova, e di Ferrara. Riguardo a molte Città è come il punto centrale, riguardo alla circonferenza, non giammai però matematica, ma fisica, essendo quasi egualmente distante da Padova e da Vicenza e da Verona, e da Mantova, da Ferrara, e da Rovigo. Viene da forti mura circondata, come pure anco da larga fossa contro di cui ristagna in certi siti l’acqua, oppure, se non ristagna ha un moto almeno insensibile. Viene divisa e bagnata dal real fiume Adige, formando d’esse due parti, l’una delle quali propriamente Legnago, e l’altra Porto s’appella. In poca distanza vi sono fertilissime Risaie, vastissimi Paludi, per altro il territorio è abbondantissimo di vini e di frumenti”. 5) “ricchi Mercadanti sono venuti da Venezia a bella posta in Legnago per essere medicati da Voi”. Lettera di un anonimo circa del vino antimoniato. Verona, 1750. 6) Su questa chiamata, al di là dei meriti certamente acquisiti dal Gianella in ambito medico, è legittimo qualche sospetto, anche perché è per lo meno insolito che un’università prestigiosa coinvolga a quel modo un medico del territorio, per giunta non il suo. Intanto la cattedra “Ad teorica extraordinariam Medicina” non fa parte del corso di laurea. Lo dice bene il decreto di nomina del 1° dicembre del 1751: “Leggente nei giorni Estraordinari o sian Festivi e nomi delle ordinarie lezioni, affinché in ogni giorno avesse il modo la gioventù studiosa di apprendere la difficile professione”. Come dire? Una sorta di corso complementare, forse concesso per benemerenze non solo scientifiche. Ad avvalorare la tesi c’è quanto afferma il Bertolaso: “Appartiene ad una delle più nobili e facoltose famiglie del paese. Molti Gianella furono anche sindaci attorno al 1700. Un Giovanni Gianella, discendente di Carlo, era detto il Conte di Legnago. Non aggiungo altro. Come diceva l’onorevole Andreotti: “A pensar male si commette peccato ma qualche volta ci si azzecca”. 25 FNOMCeO A proposito di minimi tariffari e prestazioni sottocosto )PHUJV!¸:L\UHWYLZ[HaPVULZH UP[HYPHJVZ[HZZL[YVWWVWVJVTP WYLVJJ\WLYLP¹ Presidente Bianco, crede che nel decreto sulle liberalizzazioni ci saranno novità anche per la professione medica? Per le professioni sanitarie, oltre quanto scritto nel decreto legge 138 poi convertito in legge (la manovra d’agosto 2011, ndr) non si può ragionevolmente andare. Certo tutti sappiamo cosa c’era nella relazione dell’Antitrust di fine anno. In particolare riguardo alla liberalizzazione delle professioni c’erano tre elementi: tariffe, procedimenti disciplinari “laici” e la sottrazione della pubblicità sanitaria alla verifica e al controllo degli Ordini. Andiamo per ordine. Parliamo delle tariffe professionali. La questione delle tariffe per noi è già stata superata con il decreto Bersani. E infatti noi non abbiamo più un tariffario come tale. Restano però dei tariffari di riferimento e proprio questi potrebbero essere cancellati con il nuovo decreto. Le tariffe di riferimento vengono usate soprattutto nei contenziosi. Se sarà il giudice a dover stabilire la “congruità” di una richiesta economica, non potendo essere competente in ogni materia, dovrà affidarsi ad un consulente. Mi sembra una procedura più lunga e costosa. Nel merito poi credo che avere un costo di riferimento sia comunque utile ai cittadini per capire cosa stanno scegliendo. Anche perché conoscere almeno il costo dei fattori di produzione contribuisce a garantire standard di qualità e sicurezza Ma non può bastare il prezzo elevato di una prestazione a garantire la sicurezza. Certamente no, ma è vero che quando il costo di una prestazione copre si è no i costi vivi qualche preoccupazione dovrebbe sorgere. 30 E sulla pubblicità sanitaria? Oggi gli Ordini intervengono su sollecitazione degli Enti locali, che hanno la competenza giuridica ma che non hanno la competenza specifica per valutare nel merito le situazioni. Addirittura la Regione Toscana ha stanziato dei fondi per affidare agli Ordini anche una forma di controllo sulle informazioni che circolano in internet. Voglio anche ricordare, che non c’è una sola sentenza dell’Antitrust che sanzioni gli Ordini per un intervento in materia di pubblicità sanitaria, il che vuol dire che non siamo stati “turbativi” della libera concorrenza. Se non saremo noi ad occuparci della veridicità e della trasparenza dell’informazione sui temi sanitari, mi domando chi lo farà. Sulle commissioni disciplinari, l’antitrust chiede la presenza di componenti laici. È una richiesta accettabile? Già oggi, se il sanzionato fa ricorso, sull’atto disciplinare possono intervenire il Ministero della Salute, il giudice e la Commissione Centrale delle professioni sanitarie, che è laica, mista. Ma credo che sia importante che il primo giudizio avvenga tra pari. Non crede che la scelta delle liberalizzazioni coincida con un sentimento diffuso nell’opinione pubblica contro i “privilegi” dei professionisti? Non si può affrontare questo tema con l’idea di “saldare i conti con la storia”. Piuttosto occorre fare un grande sforzo per far decantare quast’alea di resa dei conti, stando attenti agli equilibri sociali che si vanno a toccare. Capisco che certi settori vadano innovati e capisco anche che qualcuno pensi che si possa in questo modo creare molti nuovi posti di lavoro, a costo zero. Ma, a parte il rischio di creare posti di lavoro “poveri”, non si può perdere di vista il ruolo civile delle professioni che non può rinunciare a standard di qualità. Modernamente, che ruolo possono avere gli Ordini professionali? Per quanto riguarda i medici e gli odontoiatri credo ci si possa riferire alle cose contenute nel testo di riforma che avevamo messo a punto con il ministro Fazio. Primo: tutela e promozione della qualità professionale, ovvero formazione e formazione continua, ovviamente in rete con le Università, con le Società scientifiche, con le istituzioni sanitarie. Secondo: preservare, garantire e sviluppare i contenuti etici e civili di ogni prestazione professionale, attraverso la deontologia, che è proprio la qualità caratterizzante delle professioni. Perché una prestazione professionale va al di là del semplice contratto commerciale, e le regole di mercato, da sole, non garantiscono tutto questo. E forse è proprio verso questo aspetto che una certa cultura liberista mostra più insofferenza. Ma davvero gli Ordini hanno sempre protetto tutto questo? O piuttosto non hanno solo difeso gli interessi dei loro iscritti? Negli anni queste istituzioni hanno anche svolto un ruolo di rappresentanza “sindacale” dei professionisti, che non ne avevano altrimenti. Ma oggi l’80% dei medici lavora in un sistema di regole molto preciso, che è il SSN, e dunque l’Ordine non ha più questa funzione di protezione. Nell’incontro che gli Ordini hanno avuto la scorsa settimana con la ministra Severino voi non c’eravate. Perché? Perché gli Ordini sanitari fanno riferimento al ministero della Salute e non al ministero di Grazia e Giustizia. Avete comunque avuto scambi con rappresentanti del Governo su questi temi? Il ministro Balduzzi conosce le nostre preoccupazioni, ma non abbiamo ancora avuto occasione di parlare con altri membri del Governo. VERONA MEDICA FNOMCeO PEC: Posta Elettronica Certificata. Serve un elenco per tutti gli iscritti (Y[ JVTTH 3LNNL UV ]LTIYL U 3LNNL KP Z[HIPSP[n :JPVNSPTLU[V L JVTTPZZHYPHTLU[V KLNSP VYKPUP PUJHZVKPVTLZZHW\IISPJHaPVUL KH WHY[L KLNSP Z[LZZP KLSS»LSLU JV YPZLY]H[V JVU P KH[P PKLU[PÄ JH[P]P KLNSP PZJYP[[P JVU PS YLSH[P]V PUKPYPaaV KP WVZ[H LSL[[YVUPJH KP J\P HSS»HY[ JVTTH KLS +3 Facendo seguito alla precedente Comunicazione prot. 9231 del 28 novembre 2011 inerente alla fattispecie indicata in oggetto si precisa quanto segue. Come anticipato, la norma di cui all’art. 25, comma 4, della L. 183/11 ha integrato l’art. 16 del DL 185/08 con il comma 7-bis, il quale prevede lo scioglimento e il commissariamento degli ordini che non provvedano alla pubblicazione dell’LSLUJV YPZLY]H[V JVU[LULU[L P KH[PPKLU[PÄJH[P]PKLNSPPZJYP[[PJVU PS YLSH[P]V PUKPYPaaV KP WVZ[H LSL[ [YVUPJH JLY[PÄJH[H V JOL YPÄ\[PUV PU TVKV YLP[LYH[V KP JVT\UPJHYL HSSLW\IISPJOLHTTPUPZ[YHaPVUPYP JOPLKLU[PPZ\KKL[[PKH[P La Federazione, con nota del 14 dicembre 2011, ha inviato al Ministero della Salute una richiesta di chiarimenti relativa tra l’altro alla definizione delle Pubbliche Amministrazioni legittimate ad accedere all’elenco e alle finalità per le quali è consentito l’accesso. Data l’imminente scadenza del termine previsto per la pubblicazione (31 gennaio 2012), il Comitato Centrale, riunitosi a Torino il 20 gennaio u.s., ha individuato un possibile percorso di supporto agli Ordini: quelli che volessero aderire potranno (ove non l’abbiamo già fatto) PU]PHYL HSSH -LKLYHaPVUL WYPTH WVZZPIPSL e in ogni caso prima della scadenza del termine del 31 di gennaio p.v. P KH[P PKLU[PÄJH[P]P KLNSP PZJYP[[P JVU PS YLSH[P]V PUKPYPaaV KP 7,*, alimentando il flusso anagrafico secondo le modalità indicate nel progetto FNOM- CeO - ENPAM. In ogni caso gli Ordini che intendessero avvalersi del supporto della federazione dovranno espressamente autorizzare la stessa alla eventuale pubblicazione riservata dei dati in questione secondo le modalità tecniche individuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica in seno al Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. Sarà cura della Federazione adottare le necessarie misure di protezione per il trattamento di tali dati, i quali non saranno resi disponibili a soggetti terzi (esclusivamente Pubbliche Amministrazioni) se non dopo che i delicati aspetti sui quali è stato chiesto apposito parere al Ministero della Salute non trovino soddisfacente risposta. in conclusione si allega la richiesta di parere inoltrata al Ministero della Salute in data 14 dicembre 2011 non ché la dichiarazione tipo da trasmettere alla Federazione. AMEDEO BIANCO NORME COMPORTAMENTALI PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti: UÊÊi`VÊ-ÃÌÌÕÌÊ`iÛiÊ}>À>ÌÀiÊÊ«iÊÀëiÌÌÊ`i}ÊÀ>ÀÊ`½>LÕ>ÌÀÊiʫբÊ`wV>ÀÊÃÊ«ÀiÛÊ>VVÀ`ÊVÊi`VÊ/Ì>Ài]ÊÌiÕÌÊ conto dei disagi dell’utenza. UÊÊi`VÊ-ÃÌÌÕÌÊ`iÛiÊ}>À>ÌÀiÊÊÃÌiÃÃÊ«iÀ`Ê`ÊÀi«iÀLÌDÊÌiivV>Ê>ÌÌÛ>ÊV iÊÛiiÊ}>À>ÌÌ>Ê`>Êi`VÊ/Ì>ÀiÊÊ}iiÀiÊÀiÊ 8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona). UÊ iiÊ}À>ÌiÊ`ÊÃ>L>ÌÊiÊiÊ}ÀÊ«ÀiviÃÌÛÊÊi`VÊ-ÃÌÌÕÌÊ`iÛiÊÀëiÌÌ>ÀiÊ}Ê«i}Ê`iÊi`VÊ/Ì>Ài]Ê`iÛiÊivviÌÌÕ>ÀiÊ>ÊÀi«iÀbilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino. UÊÊi`VÊ-ÃÌÌÕÌÊÃÊ«i}>Ê>ÊÃÃÌÌÕÀiÊÕÊÃÊi`VÊ«iÀÊÛÌ>]ÊÃ>ÛÊV>ÃÊ«>ÀÌV>ÀÊ`V >À>ÌÊiÊÃÌiÃÃÊ>LÌÊ`ÊÃViÌ>]Ê«iÀÊ}>À>tire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare. UÊÛiÌÕ>Ê>VVÀ`ÊÌÀ>Êi`VÊ/Ì>ÀiÊiÊi`VÊ-ÃÌÌÕÌÊ>Ê`ÊvÕÀÊ`ʵÕiÃÌÊÀi}>iÌÊ`iÛÊVÕµÕiÊÌiiÀiÊ«ÀiÃiÌiÊV iÊÌiÀiÃÃiÊ principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili. VERONA MEDICA 31 FNOMCeO Al cliente va comunicato il preventivo +LJYL[VSLNNL NLUUHPV UYLJHU[L¸+PZWVZPaPVUP\YNLU [PWLYSHJVUJVYYLUaHSVZ]PS\WWV KLSSLPUMYHZ[Y\[[\YLLSHJVTWL[P [P]P[n¹ Nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2012 - Suppl. Ordinario n. 18/L - è stato pubblicato il Decretolegge 24 gennaio 2012, n. 1 recante ¸+PZWVZPaPVUP\YNLU[PWLYSHJVU JVYYLUaHSVZ]PS\WWVKLSSLPUMYH Z[Y\[[\YLLSHJVTWL[P[P]P[n¹. Si evidenziano di seguito le norme di interesse specifico per la profes- 32 sione medica e odontoiatrica con specifico riferimento ai nuovi adempimenti previsti per i professionisti. si rileva in particolare che l’art. 9 recante ¸+PZWVZPaPVUP Z\SSL WYV MLZZPVUP YLNVSHTLU[H[L¹ prevede in particolare al comma 3 che “Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell’incarico professionale. 0S WYVMLZZPVUPZ[H KL]L YLUKLYL UV[V HS JSPLU[L PS NYHKV KPJVTWSLZZP[nKLSS»PUJHYPJVMVY ULUKV [\[[L SL PUMVYTHaPVUP \[P SP JPYJH NSP VULYP PWV[PaaHIPSP KHS TVTLU[V KLS JVUMLYPTLU[V HSSH JVUJS\ZPVULKLSS»PUJHYPJVLKL]L HS[YLZyPUKPJHYLPKH[PKLSSHWVSPa aH HZZPJ\YH[P]H WLY P KHUUP WYV ]VJH[P ULSS»LZLYJPaPV KLSS»H[[P]P[n WYVMLZZPVUHSL In ogni caso la misura del compenso, previamente YLZH UV[H HS JSPLU[L HUJOL PU MVYTH ZJYP[[H ZLKHX\LZ[PYPJOPLZ[H, deve essere adeguata all’importanza dell’opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L’inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costitui sce illecito disciplinare del professionista”. Pertanto appare importante evidenziare che l’obbligo del professionista di comunicare per iscritto attraverso il c.d. preventivo al cliente il valore della prestazione vi è solo se è il cliente a chiederlo. AMEDEO BIANCO VERONA MEDICA FNOMCeO Discipline affini Decreto 20 settembre 2011 recante “Modifica ed integrazione delle tabelle dei servizi e delle discipline equipollenti ed affini”. Si segnala che nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 16 novembre 2011 è stato pubblicato il decreto 20 settembre 2011 recante “Modifica ed integrazione delle tabelle dei servizi e delle discipline equipollenti ed affini”. Il decreto all’art. 1 riconosce alla specializzazione in “Chirurgia Plastica e Ricostruttiva” l’affinintà alla specializzazione in “Ortopedia”, limitatamente all’accesso alle unità operative di “Chirurgia della Mano”. L’art. 2 modifica le tabelle relative alle specializzazioni equipollenti di cui al decreto del Ministro della Sanaità 30 gennaio 1998 nel senso di riconoscere alla Chirurgia plastica e ricostruttiva l’equipollenza alla chirurgia della mano, mentre riconosce alla neurofisiopatologia l’equipollenza alla neurologia. Infine sempre l’art. 2 riconosce alla chirurgia generale l’affinità alla chirurgia pediatrica. RICORDATE...! È fatto obbligo a tutti gli Iscritti: a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo della Professione Medica ed ogni fatto che leda il prestigio professionale; b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il relativo attestato in competente bollo. Prestanomismo Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della legge n. 1792, che così recita: 1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano comunque il proprio nome, ovvero la propria attività, allo scopo di permettere o di agevolare l’esercizio abusivo delle professioni medesime sono puniti con l’interdizione della professione per un periodo non inferiore ad un anno; 2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti, hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alle rispettive professioni. COMUNICATO AGLI ISCRITTI Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica. Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO, che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama. LE OPZIONI SARANNO: ' ( 1 PER PRATICHE ENPAM ' ( 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI ' ( 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI ' ( 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile. Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore La segreteria dell’Ordine VERONA MEDICA 33 FNOMCeO Antitrust: togliere agli ordini la vigilanza sulla pubblicità degli iscritti Gli Ordini professionali vanno privati di ogni potere di controllo sulla pubblicità effettuata dagli iscritti, perché in tema di comunicazione provvede già l’Antitrust a vigilare sulla correttezza e trasparenza dei messaggi promozionali. È quanto propone l’Autorità garante del mercato e della concorrenza nel parere inviato giovedì scorso a Governo e Parlamento in vista del via alla cosiddetta “fase 2”, gli interventi sulle liberalizzazioni annunciati da Monti per rimettere in moto il paese. Quella effettuata dal Garante, Giovanni Pitruzzella (foto), è una ricognizione a tutto campo che spazia dai trasporti all’energia, dal commercio ai servizi locali, dalla distribuzione del farmaco alle libere professioni. E per quanto concerne gli ordini, l’Authority non solo ripropone l’abolizione di qualsiasi tariffario (compresi i casi per i quali la Manovra Berlusconi bis ancora ne autorizzava l’impiego) ma ipotizza anche un consistente ridimensionamento delle competenze ordinistiche in materia disciplinare (mediante la separazione tra funzioni amministrative e giudicanti), in tema di formazione continua e soprattutto Giovanni Pitruzzella di vigilanza sulla pubblicità. «Il controllo da parte degli ordini sulla correttezza dei messaggi pubblicitari diffusi dai professionisti» scrive Pitruzzella nel Parere «non trova alcuna giustificazione razionale nell’ambito del nostro ordinamento giuridico», anche perché già l’Antitrust «è competente a esercitare il controllo sulla correttezza, veridicità e non ingannevolezza dei messaggi pubblicitari». Non concorda con l’Authority il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco. «Se così sarà» spiega a Doctornews «avremo bisogno di un secondo Antitrust che vigilasse sull’attività di cartello dell’attuale Antitrust. Scherzi a parte, il decreto Bersani del 2006 - che rimuoveva ogni limite alla comunicazione dei professionisti delegando agli ordini la verifica sulla trasparenza dei contenuti - aveva già modernizzato segnando un punto di equilibrio tra le esigenze del consumatore e le preoccupazioni del cittadino». L’Authority, è in sostanza il ragionamento del presidente della Fnomceo, continui a fare ciò per cui è stata creata: «Dubito che i suoi funzionari siano in grado di valutare la correttezza di un messaggio pubblicitario dai contenuti medico-sanitari» aggiunge «e poi vorremmo che prima l’Autorità si concentrasse sul suo vero lavoro. Sono passati più di due mesi dall’invio della nostra segnalazione su Groupon, e ancora non ci hanno degnato di una risposta. Spiegassero a noi e ai consumatori la trasparenza di offerte tanto distanti dai normali prezzi di mercato». ✂ VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA TEMPO LIBERO CERCO, OFFRO E SCAMBIO: ...................................................................................................................................................................................................... DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................... COGNOME NOME .............................................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................................................. INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................ TELEFONO .............................................................................................................................................................................................................................................................. Nº TESSERA ORDINE 34 ............................................................................................................................................................................................................................... VERONA MEDICA ENPAM Come cambia la previdenza dei medici a cura dell’avv. Giovanni Vezza, funzionario Enpam La previdenza dei medici, come quella di tutti gli italiani, sta cambiando in modo radicale. Gli scenari sono però diversi a seconda delle categorie interessate: per i dirigenti medici e i professionisti dipendenti delle case di cura (iscritti all’ex Inpdap e all’Inps), il 1° gennaio 2012 ha fatto il suo ingresso il nuovo calcolo con il sistema contributivo pro rata e si sono pesantemente inaspriti i requisiti per l’accesso al pensionamento. In questo caso, tutti i tasselli sono al loro posto e la riforma è già legge (precisamente la legge 214/2011, che ha convertito il decreto-legge 201/2011). Convenzionati e liberi professionisti Per i convenzionati ed i liberi professionisti iscritti all’Enpam, che da sempre adottano un sistema di tipo reddituale (calcolato cioè sui compensi ricostruiti dalla contribuzione versata), il cantiere è ancora aperto, perché la legge 214 ha modificato in peggio le già pesanti condizioni imposte alle Casse, con il rischio di vanificare le riforme che si erano già faticosamente costruite e che dovevano entrare in vigore il 1° gennaio 2013. MMG e dipendenti Non è certo possibile in questa sede dare conto dettagliatamente di come cambieranno le carte di tutte le cinque gestioni dell’Ente. Per ora, rinviando ad approfondimenti successivi le altre, ci soffermiamo su due categorie particolarmente numerose: quella dei medici di medicina generale iscritti all’Enpam (quasi 69.000 professionisti) e quella dei medici dipendenti (circa 150.000 unità). 1) IL RIORDINO DEL FONDO ENPAM DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE VERONA MEDICA Come è ormai noto, l’art. 1, comma 763, della legge 27 dicembre 2006 (legge finanziaria 2007) ha modificato il disposto dell’art. 3, comma 12, della legge 335/1995, obbligando gli Enti di previdenza privati a ricondurre la stabilità delle gestioni entro un arco temporale più ampio, pari a 30 anni, in luogo dei previgenti 15. In merito ai parametri da utilizzare per la determinazione della citata stabilità trentennale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha a suo tempo rappresentato all’Enpam che, in sede di conferenza dei servizi tenutasi il 22 aprile 2009 con il Ministero dell’Economia, “si è convenuto di adottare, come indicatore, l’anno in cui il saldo corrente, dato dalla differenza fra le entrate totali e le uscite totali, assume strutturalmente valore negativo”. Quindi, in buona sostanza, se da un lato i Ministeri vigilanti non avevano ritenuto prudenziale il considerare come indicatore l’anno di azzeramento del patrimonio, dall’altro lato il riferimento ad un passivo strutturale consentiva di ritenere che fosse possibile per alcuni anni attingere al patrimonio per far fronte all’erogazione delle prestazioni pensionistiche, purché in tali anni la consistenza di tale patrimonio fosse in grado di garantire la riserva legale di cinque annualità delle pensioni in essere nel medesimo periodo. Al fine di rispettare questa prescrizione legislativa, è stato predisposto il riordino della disciplina regolamentare della gestione, secondo le seguenti linee di intervento: a) innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, come di seguito indicato: Fino al 31.12.2012: 65 anni 2013: 65 anni e 6 mesi 2014: 66 anni 2015: 66 anni e 6 mesi 2016: 67 anni 2017: 67 anni e 6 mesi Dal 2018 in poi: 68 anni Si tratta dell’età prevista all’art. 7, comma 1 del Regolamento del Fondo. L’innalzamento dell’età richiesta per il pensionamento di vecchiaia è una delle leve generalmente più utilizzate per la stabilizzazione delle gestioni previdenziali, come dimostra anche la recente manovra statale che porta – a regime – tale età a 67 anni. L’ulteriore lieve incremento proposto dall’Enpam è da un lato giustificato dal diverso momento di ingresso dei medici nel mondo del lavoro (generalmente posticipato rispetto alle altre categorie), che tra l’altro determina una maggior propensione a proseguire il rapporto fino a tarda età, e dall’altro controbilanciato dall’ampia flessibilità mantenuta per il pensionamento di anzianità (ancora possibile a 58 anni con 35 anni di contributi e a 40 anni di contribuzione con qualunque età). L’elevazione graduale adottata, di sei mesi per ogni anno solare, è stata concepita per evitare, nei confronti degli interessati, uno spiacevole effetto rincorsa: in questo modo, infatti, la maggior parte degli iscritti che attualmente si trovano in questa specifica fascia d’età potrà, anche nel periodo transitorio, conseguire i requisiti per il pensionamento senza dover necessariamente raggiungere i 68 anni. Alla nuova età di vecchiaia saranno armonizzate anche le prestazioni previdenziali accessorie (pensioni differite, indennità di restituzione dei contributi, prestazioni per invalidità temporanea); un beneficio ulteriore si otterrà con l’allungamento del periodo per l’ammortamento dei riscatti a fini previdenziali, che oggi (fatta eccezione per l’allineamento contributivo) è possibile solo fino a 65 anni. b) incremento dell’aliquota contributiva con la seguente gradualità: Medici di Medicina Generale: 16,5% fino al 31.12.2014, nel 2015 aumento dello 0,5% e dall’1.1.2016 aumento di un punto percentuale per ciascun anno fino al 26% (2024); Pediatri: 15% fino al 31.12.2014, dall’1.1.2015 aumento di un punto percentuale per ciascun anno fino al 26% (2025); L’aumento della contribuzione, necessario per limitare la riduzione del- 35 ENPAM le future prestazioni e mantenere un adeguato tasso di sostituzione, è stato calendarizzato a partire dal 2015, al fine di tenere conto del blocco delle convenzioni, previsto dalla normativa vigente fino a tutto il 2014, nonché del tempo necessario per la contrattazione e la stipula del nuovo Accordo, che potrebbe di fatto determinare un congelamento dei compensi anche per buona parte del 2015. In buona sostanza, si è in ogni caso voluta evitare una riduzione della busta paga collegabile all’aumento del prelievo contributivo. c) utilizzo di un coefficiente di rendimento da applicare al compenso medio annuo per: Medici di Medicina Generale pari allo 1,4% dal 2013 in poi, in luogo dell’attuale 1,5%; Pediatri, a partire dal 2013, calcolato in proporzione all’aliquota di contribuzione sino a raggiungere l’1,4% dal 2025 in poi; Transitati alla dipendenza: a partire dal 1° gennaio 2015, in proporzione all’aliquota di contribuzione pro tempore vigente per gli Specialisti ambulatoriali convenzionati, sino a raggiungere il 2,30% nel 2023, in luogo dell’attuale 2,90%. Si tratta dei coefficienti di rendimento di cui all’art. 7, comma 5 del Regolamento in vigore, laddove è previsto che, ai fini del calcolo della pensione finale, per la determinazione della percentuale da applicare al compenso medio annuo che costituisce la base pensionabile, si sommano le aliquote relative a ciascun anno di contribuzione effettiva, ricongiunta e riscattata. La riduzione del coefficiente di rendimento, imprescindibile per raggiungere i risultati attesi in termini di equilibrio della gestione, è stata comunque limitata allo 0,1% annuo, pari a regime (cioè nel 2053) ad una riduzione del 4% del tasso di sostituzione nell’ipotesi di 40 anni di contribuzione. Per quanto attiene ai transitati alla dipendenza, il rendimento (disciplinato all’art. 3, comma 4, della specifica Appendice regolamentare), per evitare possibili sperequazioni, è allineato a regime (2,30%) a quello (proporzionalmente più vantaggioso) dei più nu- 36 merosi appartenenti alla medesima categoria iscritti al Fondo Specialisti ambulatoriali. Inoltre, a vantaggio della categoria, deve registrarsi l’impegno della Fondazione ad uniformare, all’atto della riforma regolamentare, i requisiti per il pensionamento di anzianità e di vecchiaia, attualmente mutuati dalla normativa vigente per i lavoratori dipendenti, a quelli dei loro omologhi convenzionati, certamente più vantaggiosi. I coefficienti di adeguamento in parola sono previsti all’art. 7, comma 9, primo periodo, del Regolamento, laddove è riportato che ove l’iscritto maturi i requisiti necessari per l’ottenimento del trattamento ordinario ad una età inferiore rispetto a quella prevista per la pensione di vecchiaia, la pensione viene ridotta in base al coefficiente di cui alla specifica tabella, previsto per il mese di decorrenza della pensione. La rideterminazione dei coefficienti di adeguamento in base ad un’aspettativa di vita più aggiornata rappresenta il necessario contrappeso del mantenimento di un’ampia flessibilità in uscita per i pensionamenti di anzianità. Solo con coefficienti aggiornati, infatti, il costo attuariale dell’anticipo della prestazione viene correttamente compensato in modo da garantire l’equilibrio della gestione. Va altresì precisato che i valori dovranno essere periodicamente aggiornati in funzione delle variazioni dell’aspettativa di vita, e che i coefficienti oggi proposti (scientificamente determinati dall’attuario di fiducia della Fondazione) sono solo lievemente peggiorativi rispetto a quelli attualmente in vigore. d) dall’1.1.2013, per coloro che a detta data hanno almeno 50 anni di età, calcolo della retribuzione media annua base, utile ai fini del calcolo della pensione, sui compensi percepiti dall’iscritto, rivalutati dall’1.1.2013 in base al 75% (in luogo dell’attuale 100%) dell’incremento percentuale dell’indice ISTAT (nel rispetto del principio del PRO-RATA); L’intervento riguarda l’art. 7, comma 4, lettera b) del Regolamento del Fondo, laddove viene previsto che, ai fini del calcolo della prestazione dovuta, dopo aver ricostruito il com- penso di ciascun anno dai contributi versati e dalle aliquote contributive tempo per tempo vigenti, ai fini della determinazione della base pensionabile si procede a fare una media di tali compensi annui, opportunamente rivalutati. Proprio a proposito di tale rivalutazione, testualmente si dispone che si rivaluta il compenso di ciascun anno come sopra ottenuto in base all’incremento percentuale – calcolato sino alla seconda cifra decimale – registrato dall’indice dei “prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati” elaborato dall’Istituto Centrale di Statistica tra l’anno cui si riferiscono i contributi stessi e quello che precede l’anno di decorrenza della pensione. La modifica, in sostanza, lascia invariato l’attuale sistema (rivalutazione al 100% dell’indice Istat) esclusivamente per coloro che al 1° gennaio 2013 abbiano meno di 50 anni di età, cioè per gli iscritti nati dal 2 gennaio 1963 in poi; per gli iscritti più anziani, invece, a partire dal 2013, i redditi saranno rivalutati al 75% di detto indice. La diversificazione della rivalutazione consente di introdurre un meccanismo premiante in favore degli iscritti più giovani, che rappresentano la categoria maggiormente penalizzata dalla riforma, con rendimenti meno elevati a fronte di un prelievo contributivo via via più consistente; d’altra parte, la riduzione del 25% dell’indicizzazione dei redditi, applicandosi solo sulle annualità future, concretizza una spiccata gradualità, che di fatto consentirà una progressiva armonizzazione fra le prestazioni degli infracinquantenni e degli ultracinquantenni. A titolo informativo, va inoltre ricordato che la rivalutazione dei compensi al 75% dell’indice Istat non costituisce una novità assoluta per i Fondi Enpam, essendo già da tempo applicata presso la “Quota A” del Fondo di previdenza generale e presso il Fondo della libera professione, oltre che presso il Fondo Specialisti esterni, per la quota eccedente una certa soglia di reddito. e) dall’1.1.2013 applicazione di una maggiorazione del 20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore vigente, per ogni anno di perma- VERONA MEDICA ENPAM nenza in attività oltre l’età di vecchiaia, in luogo del’attuale 100%. La nuova disposizione viene a modificare l’art. 7, comma 9, secondo periodo del Regolamento del Fondo, laddove è attualmente previsto che ove l’iscritto maturi i requisiti per il trattamento ordinario ad una età superiore a 65 anni, le aliquote di rendimento annuorelative agli anni di contribuzione successivi al 65° anno di età e fino e non oltre il 70° anno di età corrispondenti ad attività effettuata o allineata dopo il 1° agosto 2006, si applicano in misura doppia. In buona sostanza, le attuali maggiorazioni previste per gli attuali ultrasessantacinquenni si riducono dal 100% al 20%; tale riduzione è motivata dal fatto che già da tempo tali maggiorazioni, pur aumentando notevolmente il costo delle prestazioni e costituendo quindi un elemento di squilibrio del sistema, non rappresentano un reale incentivo alla permanenza in servizio, dato il costante aumento dei pensionamenti di anzianità. Il progressivo incremento dell’età di pensionamento di vecchiaia, che passerà a regime da 65 a 68 anni, le renderà inoltre sempre meno influenti sull’importo finale della prestazione. Per converso, al fine di contenere un ulteriore contrazione dell’età media di pensionamento, si è ritenuto di mantenere un sia pur limitato meccanismo premiale, nella misura massima sostenibile dal sistema. Occorre a questo punto però focalizzare l’attenzione sul significativo elemento di novità, rappresentato dal Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, come pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 276/L alla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27.12.2011, recante Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, che al comma 24 dell’art. 24 testualmente prevede: “In considerazione dell’esigenza di assicurare l’equilibrio finanziario delle rispettive gestioni in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, gli enti e le forme gestorie di cui ai predetti decreti adottano, nell’esercizio della loro autonomia gestionale, VERONA MEDICA entro e non oltre il 30 giugno 2012, misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni. Le delibere in materia sono sottoposte all’approvazione dei Ministeri vigilanti secondo le disposizioni di cui ai predetti decreti; essi si esprimono in modo definitivo entro trenta giorni dalla ricezione di tali delibere. Decorso il termine del 30 giugno 2012 senza l’adozione dei previsti provvedimenti, ovvero nel caso di parere negativo dei Ministeri vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo sull’applicazione del pro-rata agli iscritti alle relative gestioni; b) un contributo di solidarietà, per gli anni 2012 e 2013, a carico dei pensionati nella misura dell’1 per cento” L’elemento più pesante della nuova disciplina è rappresentato dal fatto che dalla dizione letterale della norma, peraltro confermata dai contatti informali intercorsi con i tecnici del Ministero del Lavoro, la stabilità delle gestioni sembrerebbe valutabile esclusivamente sulla base del saldo previdenziale (differenza fra entrate contributive ed uscite per prestazioni), senza tenere conto in alcun modo dei rendimenti e del valore delle riserve patrimoniali. Va peraltro rilevato che il testo del comma in questione, come innovato (su iniziativa dell’Adepp) dal maxiemendamento governativo in sede di conversione del citato decreto legge, è stato modificato nel senso di concedere alle casse di previdenza private ulteriori 90 giorni per la deliberazione degli interventi prescritti: in buona sostanza, quindi, le misure di riequilibrio dovranno essere adottate entro e non oltre il 30 giugno 2012. Alla Camera dei Deputati è stato inoltre accolto dal governo l’ordine del giorno alla manovra, che consentirà di tenere conto dell’andamento tendenziale nell’assicurare saldi positivi a 50 anni; in questo ambito, l’Esecutivo ha però manifestato la propria contrarietà a prendere in considerazione il valore del patrimonio mobiliare ed immobiliare all’interno del calcolo volto a dimostrare la presenza dell’equilibrio prescritto, espungendo dall’ordine del giorno il passaggio che espressamente prevedeva tale possibilità. L’Enpam, di concerto con l’Adepp, rimane impegnato ad assumere ogni ulteriore iniziativa, sia a livello parlamentare che ministeriale, per emendare ovvero autenticamente interpretare le disposizioni sopra riportate, in senso ovviamente più favorevole per gli Enti di previdenza privati. Qualora comunque il quadro normativo di riferimento non dovesse registrare cambiamenti significativi in tempo utile, sarà verosimilmente necessario, per rispettare i nuovi parametri legislativi, effettuare interventi ancora più incisivi su alcuni degli ambiti più sopra illustrati. Come comportarsi Ma come debbono comportarsi nel concreto i medici di famiglia che sono in mezzo al guado? Chi non raggiungerà nel corso del 2012 i 58 anni di età ovvero i 40 anni di anzianità contributiva non può fare nulla se non attendere serenamente gli eventi continuando la propria attività. Per tutti gli altri, il consiglio è sempre quello di privilegiare le prospettive professionali rispetto a quelle previdenziali. E questo per due motivi: la pensione già maturata comunque non si riduce (se non per il lieve aumento delle penalizzazioni per il ritiro anticipato) ed il sistema contributivo (se davvero si fosse poi costretti ad introdurlo) non è poi così penalizzante come lo si dipinge, specie se poi lo si applica per un numero limitato di anni. Insomma, se si ha in mente di lavorare almeno fino a 68 anni, la pensione di domani sarà comunque sensibilmente maggiore di quella maturata oggi, anche se non così ricca come quella risultante dalle regole attuali. Gli unici che forse potrebbero anticipare il loro pensionamento per evitare qualche lieve riduzione dell’assegno sono coloro i quali, avendo meno di 65 anni nel 2013, avevano calendarizzato una loro uscita dal lavoro nel biennio 2013/2014. Per costoro (e solo per loro) potrebbe essere utile una cessazione dal rapporto il 31 dicembre 2012 (lettera di dimissioni alla Asl di riferimento entro il 31 ottobre 2012). 37 ENPAM Per avere elementi più precisi, sarà comunque necessario attendere i successivi sviluppi della normativa in materia. 2) LA NUOVA PENSIONE DEGLI OSPEDALIERI Molto più pesante, invece la situazione dei medici dipendenti, ed in specie degli ospedalieri, che nel breve volgere di una notte hanno visto in alcuni casi ritardare la propria data minima di pensionamento anche di cinque/sei anni. Come è stato giustamente rilevato, il sistema oggi in vigore è senza dubbio molto più organico e coerente, e non avrebbe (fatte salve novità normative che non possono mai essere completamente escluse) più bisogno di alcuna manutenzione normativa. Cerchiamo di esaminare le principali innovazioni, confrontandole con il precedente regime. Passaggio al sistema contributivo. Prima della riforma, chi aveva maturato più di 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995, qualunque fosse stata la sua data di pensionamento, maturava il diritto al calcolo con il sistema retributivo integrale (ultimi 10 anni di stipendio come base di calcolo). Ora invece tutti gli iscritti attivi vedranno comunque calcolata la quota di pensione riferita ai periodi successivi al 1° gennaio 2012 con il meno favorevole sistema contributivo. Pensione di vecchiaia. Prima della riforma, a partire dal 2012, l’età per accedere alla pensione di vecchiaia era di 65 anni sia per gli uomini sia per le donne (con almeno 20 anni di contributi nel sistema retributivo), con l’aggiunta di un ulteriore anno della cosiddetta finestra mobile. In realtà, in questo ambito, per ora, non è cambiato nulla, perché, grazie all’inglobamento della finestra mobile all’interno dei requisiti, nel 2012 l’età di pensionamento è fissata a 66 anni. Tuttavia, in conseguenza dell’aggancio dei requisiti all’aspettativa di vita, questo requisito non resterà stabile a lungo: già dal 2013 passerà a 66 anni e 3 mesi, e verrà poi adeguato con cadenza biennale sulla base dei dati Istat. Nel 2021 l’età per il pensionamento di vecchiaia non potrà essere comunque inferiore a 67 anni. Per il principio generale dei diritti acquisi- 38 ti, si salvano tutti coloro che avevano già conseguito il requisito previsto dalla previgente normativa entro il 31 dicembre 2011, e cioè gli uomini che avevano già compiuto i 65 anni e soprattutto le donne che ne avevano già compiuti 61, ferma restando l’applicazione della finestra di 12 mesi. Pensione di anzianità. In realtà adesso si chiama pensione anticipata e sono proprio da qui che provengono le note più dolenti. Secondo la disciplina vigente prima della riforma Fornero (e cioè sostanzialmente per la legge 247/2007) la pensione di anzianità poteva essere raggiunta con due canali: - con la cosiddetta “quota”, cioè la somma di età anagrafica ed anzianità contributiva. Questo valore nel 2011 e 2012 era stato fissato a 96, con un’età anagrafica minima di 60 anni. In buona sostanza, a 60 anni di età con 36 anni di contributi (ma anche a 61 anni con 35 di contributi) si raggiungevano i requisiti e si attendeva l’apertura della finestra mobile di 12 mesi, pensionandosi quindi magari a 61 anni di età; - con il requisito unico dei 40 anni di anzianità contributiva. In questo modo, ad esempio, i medici che avevano riscattato la laurea e la specializzazione ed avevano iniziato presto a versare i contributi potevano aspirare a raggiungere il requisito a 59 anni, con una decorrenza della pensione a circa 60 anni per effetto della finestra. La riforma ha modificato in profondità questo sistema, cancellando la possibilità di andare in pensione con il sistema delle quote e introducendo appunto la cosiddetta pensione anticipata, che consente di andare a riposo prima dell’età di vecchiaia soltanto se si superano i 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini (quindi, nei casi ipotizzati, non prima dei 61 anni e 1 mese) e di 41 anni e un mese per le donne. Anche in questi casi, però, i requisiti sono agganciati all’aumento dell’aspettativa di vita e sono quindi destinati ad incrementarsi ulteriormente nel tempo. Ma non finisce qui: infatti per chi sceglie il pensionamento anticipato in età antecedente ai 62 anni sono previste delle penalizzazioni. In sostanza, se una parte della pensione è calcolata con il sistema retributivo, su tale quota è applicata una riduzione pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo della decorrenza della pensione rispetto ai 62 anni per i primi due anni di anticipo; se gli anni di anticipo sono più di due, la riduzione passa a 2 punti percentuali per ogni anno. Quindi, ad esempio, se si riesce ad andare in pensione a 58 anni, la penalizzazione sulla quota al retributivo sarà pari al 6% (1+1+2+2). Va infine detto che per chi è interamente nel sistema contributivo (lavoratori attivi dal 1° gennaio 1996) la pensione anticipata può essere conseguita anche all’età di 63 anni: devono però essere stati versati almeno 20 anni di contribuzione effettiva e l’ammontare mensile della pensione deve essere almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale (oggi circa 1.200 al mese). Lavori usuranti. Per coloro che li svolgono, la legge riconosce la possibilità di accedere alla pensione con requisiti meno rigorosi rispetto a quelli ordinari. La disciplina, anche in questo caso, è cambiata in pochi mesi in modo assai significativo; il riconoscimento previdenziale era infatti contenuto nel Decreto Legislativo 67/2011, ma poi è arrivata la Riforma Fornero. Con riferimento ai medici, rientrano nella categoria i professionisti che hanno svolto (per almeno 7 degli ultimi 10 anni e, a partire dal 2018, per almeno metà della vita lavorativa) lavoro notturno per almeno 6 ore e per almeno 64 notti all’anno (che diventano 78 dal 1° gennaio 2008). Con le norme in vigore, chi ha svolto attività usuranti può andare in pensione anticipata con le vecchie quote della pensione di anzianità (abrogate per tutti gli altri lavoratori). Quindi, per il 2012 occorrerà quota 96 (almeno 60 anni di età e 36 di contributi), mentre per il 2013 e gli anni seguenti ci vorrà quota 97 (almeno 61 anni di età e 36 di contributi). Ancora più alte le quote previste per coloro che hanno lavorato di notte meno di 78 volte all’anno e più di 64, mentre per tutti i lavoratori usuranti restano in vigore le finestre mobili di 12 mesi, che elevano di un anno l’età effettiva di pensionamento. Regime transitorio. Come si è detto si salvano dalla stretta coloro che avevano maturato i vecchi requisiti alla data del 31 dicembre 2011. Inol- VERONA MEDICA ENPAM per i medici determinerà fatalmente disoccupazione giovanile, perché i posti sono strettamente legati alla disponibilità delle strutture. Senza contare che il lavoro del medico ospedaliero è molto delicato e dopo una certa età certamente vengono meno riflessi e lucidità, tanto da rendere quasi pericolosa un’operazione condotta da un chirurgo quasi settantenne. Si tratta dell’età prevista all’art. 7, comma 1 del Regolamento del Fondo. L’innalzamento dell’età richiesta per il pensionamento di vecchiaia è una delle leve generalmente più utilizzate per la stabilizzazione delle gestioni previdenziali, come dimostra anche la recente manovra statale che porta – a regime – tale età a 67 anni. L’ulteriore lieve incremento proposto dall’Enpam è da un lato giustificato dal diverso momento di ingresso dei medici nel mondo del lavoro (generalmente posticipato rispetto alle altre categorie), che tra l’altro determina una maggior propensione a proseguire il rapporto fino a tarda età, e dall’altro controbilanciato dall’ampia flessibilità mantenuta per il pensionamento di anzianità (ancora possibile a 58 anni con 35 anni di contributi e a 40 anni di contribuzione con qualunque età). L’elevazione graduale adottata, di sei mesi per ogni anno solare, è stata concepita per evitare, nei confronti degli interessati, uno spiacevole effetto rincorsa: in questo modo, infatti, la maggior parte degli iscritti che attualmente si trovano in questa specifica fascia d’età potrà, anche nel periodo transitorio, conseguire i requisiti per il pensionamento senza dover necessariamente raggiungere i 68 anni. Alla nuova età di vecchiaia saranno armonizzate anche le prestazioni previdenziali accessorie (pensioni differite, indennità di restituzione dei contributi, prestazioni per invalidità temporanea); un beneficio ulteriore si otterrà con l’allungamento del periodo per l’ammortamento dei riscatti a fini previdenziali, che oggi (fatta eccezione per l’allineamento contributivo) è possibile solo fino a 65 anni. Enpam, sentenza Tar conferma autonomia cassa Il provvedimento dell’Unione, tuttavia, indicava tra tali condizioni la capacità di «influenzare la gestione» dell’amministrazione pubblica, cosa che non si può dire delle casse private in quanto il d.lgs 509/94 riconosce loro «la completa autonomia contabile, organizzativa, gestionale e finanziaria». Come detto, tra le ricadute della sentenza c’è l’esclusione dell’Enpam (e degli altri enti) dalle Manovre Tremonti del 2010 e 2011, che oltre a bloccare il trattamento economico del personale dipendente e ridurre del 5/10% gli stipendi per valori superiori a 90/150 mila euro (fino al 2014), autorizzavano il ministero delle Finanze a decretare tagli alle spese di funzionamento in caso di scostamenti dagli obiettivi di pianificazione economica. Secondo indiscrezioni, è consistente la probabilità che il Governo presenti appello al Consiglio di stato. tre, ci sono alcune eccezioni significative, che cercano di rimediare ad alcune distorsioni evidenti: - gli uomini e le donne nati nel 1952 possono pensionarsi a 64 anni di età se nel 2012 arrivano ai 35 anni di contributi; - le sole donne che nel 2012 hanno almeno 60 anni di età e 20 anni di contributi possono accedere al pensionamento sempre a 64 anni di età. Inoltre, ma soltanto fino al 2015, potranno andare in pensione a 57 anni le professioniste donne che hanno optato per il sistema contributivo, a condizione che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi. I rischi del sistema. Con la manovra, di fatto, ci saranno per tutti 6 anni di lavoro in più e quindi (allungamento della vita permettendo) 6 anni di pensione in meno. Il giovane medico che non procede al riscatto dovrà certamente lavorare fino a 70 anni, ed il pensionamento di anzianità tenderà a scomparire. Inoltre l’aumento dell’età pensionabile Le casse di previdenza dei professionisti godono di piena autonomia e quindi non possono essere ricomprese nell’elenco Istat delle amministrazioni pubbliche. Dal Tar Lazio buone notizie per l’Enpam nelle stesse ore in cui la querelle con il Governo sull’articolo 24 portava alla mobilitazione delle sigle mediche. La sentenza dei giudici amministrativi, infatti, ha tra i suoi effetti quello di sottrarre gli enti privatizzati dalle norme delle Manovre 2010 e 2011 che VERONA MEDICA paralizzavano gli stipendi dei dipendenti e le spese di gestione. L’intervento del Tar nasce dal ricorso presentato dall’Adepp (l’associazione delle casse professionali) per ottenere l’esclusione dell’Enpam e degli altri enti di categoria dall’elenco delle amministrazioni pubbliche ex legge 196/09. In tale elenco, hanno osservato i magistrati, sono state ricomprese «le “unità istituzionali” in possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento Ue 2223/96-SEC95». 39 ENPAM Il furto del patrimonio ENPAM: chi sono i 40 ladroni? Averli avuti in casa a guardare arredi e forzieri, e poi trovarseli al governo a legiferare sulle casse private. A chiunque verrebbe un legittimo dubbio. Il prof. Mario Monti, advisor di Goldman Sachs, è rimasto a lungo sul nostro libro paga (dico nostro perché l’ENPAM è di noi medici), e nell’articolo dell’uscita precedente di Verona Medica l’abbiamo visto dispensare consigli e indicazioni su come gestire il patrimonio, che stimava in 11 miliardi di euro complessivi, tra investimenti mobiliari e immobiliari. A chi non farebbero voglia? Tutti abbiamo capito in cosa consiste la nuova “riforma”: si impone alle casse private di garantire l’equilibrio tra contributi e uscite in termini di prestazioni previdenziali a 50 anni, senza comprendervi l’utilizzo del patrimonio, cioè 11 miliardi. Qualcuno mi sa spiegare che abbiamo messo insieme a fare un patrimonio siffatto se non lo possiamo utilizzare? Facciamo un passo indietro. Diversi anni fa lo Stato ha deciso che non sarebbe più riuscito a pagare le pensioni ai medici, eccetto i dipendenti pubblici e privati sotto gestione INPDAP e INPS. Ha quindi dovuto esigere la costituzione di enti privatizzati come l’ENPAM. In seguito, invece di incentivare queste forme di risparmio e investimento oculato che non vano a gravare sulla disastrosa e malgestita spesa pubblica, lo Stato, unico fra i Paesi europei, le sottopone a doppia tassazione, ossia sui versamenti e anche sui rendimenti: è tassato il patrimonio di un ente ed è tassata la pensione erogata. Pertanto per paradosso i medici pagano le pensioni agli altri mediante il prelievo fiscale sui compensi professionali e sui contributi versati all’ente (l’INPS pesa fino al 40% delle prestazioni sulla fiscalità generale), e per ringraziarli il Paese impedisce loro di utilizzare il patrimonio (tassato) per pagarsi le pensioni. Sono state formulate diverse ipotesi su questo tipo di manovra, che sottopongo all’attenzione dei Colleghi lettori: - l’operazione è una sorta di stress test allo scopo di individuare le casse “sane” sotto il profilo della solvibilità, e inglobare eventualmente nell’INPS quegli enti che non dovessero garantire sostenibilità a lungo termine; - all’opposto, uno stress test che individui le casse “sane” allo scopo di inglobarne il patrimonio; - il prof. Monti ha messo gli occhi ab illo tempore sui nostri 11 miliardi, e adesso fa di tutto per esporli a tassazione e speculazione; - esiste un concreto timore del governo e della politica a causa della gobba previdenziale, nei termini di doversi presto o tardi accollare le prestazioni previdenziali di enti che in ogni caso non potranno più garantire pensioni così generose (avvertite come diritti acquisiti): sarebbe dunque un’operazione tesa ad obbligare le casse ad abbassare le pensioni e aumentare le quote contributive. Comunque sia, la domanda che tutti gli attuali e futuri contribuenti si fanno è più o meno questa: quanto dovrò guadagnare per garantire contributi sufficienti a pagare le pensioni a tutti i colleghi in trattamento di quiescenza senza poter usare il patrimonio, e riuscire anche a sopravvivere? È infatti paradossale, proprio di fronte all’imminenza della gobba previdenziale, impedire all’ente di usare i risparmi accumulati, perché ciò significherà far gravare tutto il peso del carico pensionistico sulle giovani generazioni, tanto più che si prevede carenza di professionisti, secondo quanto certe forze politiche sbandierano come emergenza nazionale. Pochi, tassati, affardellati da un carico contributivo esagerato, chi terrà in piedi la sanità di questo Paese? In realtà la domanda getta ombra su tutta la futura classe dirigente, e sulla sostenibilità in toto del welfare e della produttività di un Paese sempre più in ginocchio. E pensare che proprio i giovani medici sono stati usati come grimaldello ideologico per giustificare la manovra, mettendo loro sotto il naso la pesante differenza di trattamento tra l’attuale retributivo o contributivo misto, e l’emergente contributivo puro: per il misero piatto di lenticchie della parificazione di trattamenti saremmo disposti a pagarli tutti noi? Presi in giro due volte, tassati due volte, derubati due volte. CARLO MATTEO PERUZZINI Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona www.omceovr.it Informazioni e servizi “on line” 40 VERONA MEDICA SINDACATI MEDICI Sciopero dei medici di famiglia Comunicato FIMMG-Veneto sullo sciopero del 9 e 10 febbraio dei medici di famiglia e dell’11 e 12 febbraio dei medici di Continuità Assistenziale. L’EMPAM è un Ente previdenziale a gestione privata: ciò significa che si sostiene autonomamente con le contribuzioni degli iscritti, garantendo loro una redditività migliore sulle quote versate, avendo rinunciato alla copertura della fiscalità generale ovvero, a differenza degli altri Enti pubblici, avendo concordato l’esclusione dell’eventuale ripianamento di disavanzi da parte dello Stato. Per garantire la solidità economica ha costituito un patrimonio sia in liquidità che immobiliare, soprattutto per fronteggiare il previsto incremento di spesa che si verificherà entro i prossimi dieci anni, per l’aumento numerico dei medici in quiescenza. Attualmente subisce una doppia tassazione sulle liquidità e una ulteriore imposizione fiscale, come ogni contribuente, sul patrimonio immobiliare. Circa tre anni fa lo Stato ha imposto che gli ENTI privati dovessero dimostrare la capacità di garantire l’erogazione dei sussidi previdenziali per i trent’anni successivi, dimostrando la consistenza del patrimonio monetario e immobiliare, pena il “riassorbimento” dell’Ente (e quindi del suo patrimonio) da parte dello Stato stesso (e quindi con redditività per gli iscritti ridotta in quanto riallineata a quella prevista per gli enti di Stato): l’EMPAM ha dimostrato la propria capacità economica. Con la legge 214 del 22 Dicembre u.s. lo Stato ci riprova: la norma prevede: “... entro e non oltre il 30 giugno 2012, l’Ente deve dimostrare misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni.” VERONA MEDICA Ovvero l’Ente deve garantire (in sei mesi!) che le entrate contributive (versamenti dei medici in attività) riusciranno a coprire le uscite (pagamento delle pensioni) nei prossimi 50 anni, senza tener conto dell’eventuale utilizzo del patrimonio immobiliare. È chiaramente un’ipotesi impossibile per una situazione come la nostra, che prevede il pensionamento quasi contemporaneo, in circa 5 anni, del 35% degli iscritti, situazione ben nota e per la quale era stato appositamente ed oculatamente previsto l’accumulo di un patrimonio immobiliare ad effetto “tampone” proprio per fronteggiare lo sbilanciamento tra entrate ed uscite. Il rifiuto del Governo, in sede di approvazione della manovra, di consentire l’utilizzo temporaneo del Patrimonio per superare il carico derivante dall’andamento della curva demografica dei Medici, garantire un equo patto fra generazioni e offrire prestazioni a funzione solidaristica e di equità sociale, costituisce chiaramente una manovra finalizzata allo “scippo” del patrimonio accumulato dai Medici, per ricondurlo nella voragine statale, con la conseguente riduzione della valorizzazione delle pensioni dei medici. E fatta da un Prof. Monti che sei mesi fa era stato consultato come consulente dell’ENPAM, proprio per garantirne la certificazione dell’ottemperanza alla norma precedente sui trent’anni !!! (ZWL[[PLJVUVTPJP Attualmente la gestione dell’Enpam fatta da medici per i medici ha consentito e consentirà di avere un riconoscimento pensionistico dei contributi migliore a quello del sistema pubblico (oggi per ogni 1000 euro di contributi versati dal MMG, ne vengono riconosciuti di pensione, contro i euro che l’INPS riesce a riconoscere ai propri iscritti per gli stessi 1000 euro versati). L’eventuale passaggio al regime contributivo dell’INPS comporterebbe i risultati indicati nella tabella sotto (calcolati mediamente sulle contribuzioni di un massimalista): ovvero una diminuzione di almeno il 30% della valorizzazione della pensione del MMG. Senza benefici per la collettività e per il bilancio dello Stato, ai medici, che non hanno mai usufruito dell’ombrello protettivo della fiscalità dello Stato, viene sottratta la disponibilità di risparmi previdenziali accumulati nel tempo. Ciò costituisce il tradimento di un diritto fondamentale di cittadinanza. Senza considerare che i medici contribuiscono da sempre alle pensioni erogate dall’INPS attraverso la tassazione dei loro redditi e la doppia tassazione del loro Patrimonio previdenziale. Ma soprattutto senza assolutamente ETÀ PENSIONAMENTO 58 65 70 CONTRIBUTI VERSATI 318.000 437.000 528.000 CON REGOLAMENTO ATTUALE MENSILE LORDO 3.174 4.826 6.090 4.233 5.553 3.144 4.944 CON REGOLAMENTO PREVISTO CON CONTRIBUTIVO PURO 2.089 41 SINDACATI MEDICI considerare che i Medici di Medicina Generale attualmente concorrono ai sacrifici richiesti al Paese con il blocco dei loro contratti, ed in particolare anche con l’aumento delle spese gestionali (affitti degli studi, utenze, costo dei servizi e dei materiali), continuando invece a garantire, di tasca propria, una pari assistenza di primo livello alla popolazione. ,**6046;0=07,9(--,94(9, (70,5(=6*,! 5V HSS»LZWYVWYPV KLP WYVWYP YP ZWHYTPWYL]PKLUaPHSP 5VHM\[\YPHZZVYIPTLU[PULSS»PU WZWLY\UHWYLZ\U[HTHUVUYL HSLPUZVZ[LUPIPSP[H»KLSS»,UWHT 5V HSSH KPZJYPTPUHaPVUL KLP JP[[HKPUP TLKPJP YPZWL[[V HSSH SPILY[H» KP NHYHU[PYZP \UH ]LJ JOPHPHWP\»ZLYLUH\UPJHTLU[L JVSWYVWYPVZHJYPÄJPV *6:(*/0,+0(46! 7V[LY\ZHYLPSUVZ[YVWH[YPTV UPV WYL]PKLUaPHSL PU THUPLYH JVTWLUZH[P]H L H NHYHUaPH KP TPNSPVYPWYLZ[HaPVUPWLYWV[LY MHY MYVU[L HP Å\ZZP NLULYHaPV UHSP VJJ\WHaPVUHSP L JVU[YH[ [\HSP PUKPWLUKLU[LTLU[L KH JVUJLZZPVUPKLSNV]LYUV <UH JVYYLaPVUL KLP YLNVSH TLU[P JVTL X\LSSH NPH» JVU JVYKH[H H SP]LSSV [LJUPJV JVU P TPUPZ[LYP JVTWL[LU[P W\Y NHYHU[LUKV \U LX\PSPIYPV KP K\YH[H HUJOL Z\WLYPVYL H X\LSSVYPJOPLZ[VKHSSHTHUV]YH JHSJVSHUKV PU TVKV JVYYL[ [V HUJOL PS UVZ[YV WH[YPTVUPV JVTWSLZZP]V ZPHTV PU NYHKV KP NHYHU[PYL SH JVWLY[\YH WYL ]PKLUaPHSLHPTLKPJPILUVS[YLP JPUX\HU[»HUUPYPJOPLZ[P 7,9*/i :0(46 *6:;9,;;0 ( 4(50-,:;(A0650:05+(*(30! 0SNV]LYUVPUZLKLKPHWWYV]HaPV ULKLSSHTHUV]YHOHKL[[VUVHSSL UVZ[YLYPJOPLZ[LLUVUOHKH[VHS J\UHNHYHUaPHKPHZJVS[V *6:(-(9,46! <UHZ[HNPVULKPSV[[HZPUKHJH SLHKVS[YHUaHJOLH]YH»PUPaPV KHS TLZL KP MLIIYHPV L JVU[P U\LYH» PUPU[LYYV[[HTLU[L ÄUV HSYHNNP\UNPTLU[VKLNSPVIPL[ [P]PYP]LUKPJH[P 3LZPUNVSLHaPVUPZPUKHJHSPZH YHUUV KLÄUP[L ULS JVYZV KLP TLZP K»PU[LZH L PU JVVYKPUH TLU[V JVU SL HS[YL VV:Z +LP TLKPJPJVU]LUaPVUH[PLKPWLU KLU[P 3L HaPVUP ZHYHUUV JVZ[P[\P[L KHNPVYUH[LKPZJPVWLYVTHUP MLZ[HaPVUP ZJPVWLYP I\YVJYH[P JPLKVNUPHS[YHMVYTHKPWYV[L Z[HJVUZLU[P[HKHSSLSLNNP 3,7904,.0695(;,+0:*067,96 :65605+,;;,7,9! =,5,9+0» ,3<5,+0»! :JPVWLYVKLSS»HZZPZ[LUaHWYPTHYPH L KLSSH TLKPJPUH KLP ZLY]PaP JVU JOP\Z\YH KLNSP Z[\KP LK LMML[[\H aPVUL KLSSL ZVSL WYLZ[HaPVUP PUKP ZWLUZHIPSP :()(;6, +64,50*(! :JPVWLYV KLSSH JVU[PU\P[n HZZP Z[LUaPHSL L KLS ZLY]PaPV KP LTLY NLUaH [LYYP[VYPHSL JVU SH NHYHUaPH KLSSL WYLZ[HaPVUP PUKP ZWLUZHIPSPH[[YH]LYZVSHWYLZLUaH PUZLY]PaPVKLPJVU[PUNLU[PTPUPTP WYL]PZ[PKHJVU[YH[[VJVU]LYPÄJH PUJHYPJVHSSHYLZWVUZHIPSP[nKLSSL HaPLUKL ZHUP[HYPL L JVU JVUZL N\LU[L WYLJL[[HaPVUL KLP TLKPJP ULSJHZVKPUVUTHU[LUPTLU[VKP [HSPSP]LSSPTPUPTP LUCIO PASQUALETTO MEDICI SPECIALISTI PER LA FRANCIA 2MBC Santé (www.2mbc-sante.fr) società francese di reclutamento specializzata nel reclutamento dei medici europei, ricerca medici specialisti per gli ospedali publici, le cliniche private e degli stabilimenti di salute della Francia. Le specialità ricercate sono le succesive: anestesia e rianimazione, radiologia, gastroenterologia (obbligatoria endocsopia digestiva), cardiologia, medicina fisica e riabilitazione, medicina del lavoro, chirurgia oculistica (obbligatoria FACO), chirurgia urologica (obbilgatoria laparoscopia e endoscopia), psichiatria, pneumologia (obbligatoria broncoscopia e polisonnografia), reumatologia. I contratti sono a durata determinata, indeterminata e contratti di esercizio liberale. Stippendi attrativi; mesile netto è superiore a 5000 ½nel sistema pubblico) e superiore a 6000 ½(nel sistema privato). L’allogio per i primi 3 mesi è gratuiti. Condizioni: buona livello di francese parlato e scrive, nazionalità europea, suscettible di inscritto all’ordini dei medici in Francia. Le persone interessate possono mandare il loro CV all’indirizzio: [email protected] Marina Bernhard Responsable 2MBC 42 VERONA MEDICA LIBRI RICEVUTI La dietetica fra tradizione e rinnovamento È un piacere particolare presentare l’ottimo testo3HKPL[L[PJHMYH[YHKP aPVULLYPUUV]HTLU[V a cura di Luciano Bonuzzi. E ringrazio Roberto Mora di avermene affidato l’incarico. Recensioni ne ho fatte sempre poche ed ho sempre trattato il testo come un saggio breve. Luciano Bonuzzi è un amico. Punto. Luciano è uno storico capace. E me ne sono reso conto leggendolo puntualmente su Verona Medica e qualche volta invidiandogli alcune intuizioni. Poi, Luciano, ama parlare del cibo e negli anni ha trovato una sua coerenza nel dire. Il suo parlare con affetto (in primis!), con esperienza ed originalità del cibo sarebbe povero e forse opaca, per se ma è l’enfatizzazione ed insistenza sulla sua valenza nella socialità\socializzazione che lo rende pregevole ed originale. La prende larga. Per arrivare ad affermare il suo concetto deve fare un rapido excursus sull’alimentazione umana attraverso le lente modifiche del gesto. Quest’affetto per lui ed il suo lavoro incessante deriva anche dal riconoscermi maestro nel dire di storia di Piero Camporesi che del cibo e delle relazioni conviviali ad esso connesse, si è più volte occupato nei suoi numerosi testi a stampa ed a cui ho abbondantemente attinto quando mi sono lentamente calato nelle vicende bassomedievali del mio orefice. Quando Bonuzzi af ferma: “Troppo spesso il cibo viene inteso come una sorta di carburante, un insieme di nutrienti che possono essere ingeriti in ogni momento della giornata senza tener conto degli aspetti estetici e di aggregazione umana che connotano la convivialità, sia in forma domestica che in quella festosa del banchetto occasionato da qualche ricorrenza”. E “Oggi, assai spesso, non esiste più il pasto consumato in famiglia: si mangia, per necessità e VERONA MEDICA ma anche severi contrasti di opinione, a volte degenerati fino alla rissa) non è un sterile nostalgia di un tempo passato che per stereotipo dev’essere sempre felice (ma non dimentichiamo mai che la nostra è l’unica generazione che sta invecchiando senza avere mai conosciuto la guerra), ma un’aspira zione al buon vivere per i sapori, gusti, profumi in bocca, addirittura i colori che caratterizzano le vettovaglie. Bonuzzi, a quel che mi si dice, è un assiduo ricercatore delle vestigia di questi cibi d’antàn. Anch’io spesso mi emoziono per certi gusti antichi che ormai trovo solo in Lessinia, nelle nostre splendide valli e montagne. Opere come questa, al di là del significativo contributo culturale, hanno anche, preminentemente, a mio avviso, una valenza sociale di recupero e valorizzazione del nostro invidiabile patrimonio alimentare e vinicolo. CARLO MARCHI senza perplessità alcuna, nella mensa scolastica, in quella della fabbrica o in quegli impersonali refettori che fanno parte di catene distribuite in tutto il mondo.” Mi sento in totale sintonia con lui. E a conferma cito quello che scrissi, alcuni anni fa, su Verona Medica a proposito della morte di un pegolotto: “Il fast food era un cibo svelto e quasi insapore, che certamente non induceva in ulteriori tentazioni. In questo mondo non erano presenti pernici e beccacce, capponi e pasticci”. E “Seppure non eterna, era egualmente dura la pena coi vini adulterati, i pomodori al temik, le carne gonfie di ormoni cancerogeni, le primizie prive di vermi ma traboccanti di pesticidi, le sogliole al mercurio, l’acqua all’atrazina, l’aria pesante di tetraetile di piombo”. Il dire della attuale degenerazione dei cibi, del loro gusto scadente e della scomparsa della convivialità che da sempre ne accompagnava il consumo (non solo affettuosità di genitori, figli e amanti, NO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICO In merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionale degli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara: 1) Di essere totalmente estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto. 2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionale per validare la propria offerta commerciale. 3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoro e sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di legge (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale. 43 GIOVANI E PROFESSIONI S.O.S. – Sostituzioni Chi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 19). Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello). MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 AGRESTI LUIGI AMANTEA CAMILLA ANNECA ROSANNA ARMANI SERENA ARZENTON MARIANNA BALDUCCI TIZIANA BAMBACE CLARA BAR MARIANA BARAC ALA BASCHIROTTO CINZIA BAZZUCCO GIGLIOLA BENEDETTI BEATRICE BERGAMINI CORINNA BIONDANI TATIANA BISCARDO CARLO ALBERTO BISSOLI PAOLA BONANI ANNA BONGIOVANNI GIULIO BRISTOT CATERINA BUSCEMI LAURA BUZZI ELEONORA CAPONE FILOMENA CARPEGGIANI GUILHERME CASAROTTO SERENA CASTELLLINI MAURIZIO CATTAZZO ELENA CAVALIERI VALENTINA CERAVOLO ROSSANA CHEMELLO FRANCESCA COATI IRENE COGHI ALESSANDRA COLOMBAROLI ELENA CORTESI MARIA GRAZIA COSTANZI SILVIA CUBRANIC KORACA ZELJKICA DALLE VEDOVE FRANCESCO DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA DELLANTONIO ALESSANDRA DI GAETA GIUSEPPE DI LEO ERNESTO EPURE MIHAELA CRISTINA FERRARA GIADA FILIPPINI GIULIA FORIERI ELISA GABALDO MONIA GARIBBA ALESSANDRA TINA GAVRILITA ELENA GEREMIA GIULIA GIANNELLI FRANCESCA GIORDANO MARIA VITTORIA GIUSTOZZI GLORIA GOJINETCHI VASILE GUARDALBEN EMANUELE GUARDINI NADIA Via G. Trezza Verona Verona Legnago Buttapietra Bevilacqua NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NO NO NO NO NO NO SI 340 4069008 340 8493077 335 1928285 347 1371202 348 7075297 339 6954129 348 7625192 338 7925720 340 0699282 349 1258067 349 7837584 045 915767 347 2111574 347 0875231 347 2314109 340 6128277 328 823037 340 3624720 349 5344121 340 3492111 380 1759564 340 5389117 3282410290 3476807374 347 2229569 346 7666549 045 7970790 338 3641543 328 1750499 340 1733199 347 4029759 340 2391194 347 4884646 346 5736917 347 3487487 349 4589495 0444 922789 44 Via Oslavia 11 Via Pozzotto 3 Via Redentore 9 Via Don Sturzo 5/B Via Gen. Dall’ora 54 Via Torrente Vecchio 5/A Via Ariosto 13 Via Pieve Di Cadore Via Rosmini 7 Via Paglia 7 Via Del Bersagliere 14 Via Del Bracciante 1/a Str. De Pont Arif 1 Via Bengasi 7 Via Ognissanti 4 Via Chioda 115 Negrar Monzambano Verona Castel D’azzano Verona Verona Verona Verona Moena Verona Verona Verona Povegliano V.se Lug, Riva Battello 10 Piazza Marconi 6 Via Boschi Via Polesine 65 Via Toscanini 19 Via Oberdan 14 Via Camalavicina 31 Corso Porta Nuova 42 Via Adria 3 Via Lanaroli 35 Via B. Montanari Via Roma Via ruffo 11 Via Della Speranza 38 Via Spina 16 Via Adamello 29 Lungadige Cangrande 6 Via Centro 22 Via Anzani 11 Via Santi 2 Via Mantova 59 Via Gela 31 Sommacampagna Cazzano di Tramigna Povegliano (VR) Verona Schio Volargne di Dolcè Castel D’Azzano Valeggio s/m Verona Pastrengo Villafranca di Verona Vicenza Trento Verona Verona Verona Verona Gazzo Veronese Verona Villafranca Verona Verona Verona Caldiero Peschiera D/G Bussolengo Verona Telefono 2 3421287849 045 7500193 045 916357 328 6957047 045 7731244 045 7902445 349 0084078 3403482360 338 1007117 349 1058696 392 7509915 340 8742930 347 1649233 347 7065231 348 0316484 348 5253592 338 3625647 349 8645500 333 3147739 328 8020358 347 9420737 045 566969 3472136164 339 2505919 045 520191 045 6302944 349 2325336 VERONA MEDICA GIOVANI E PROFESSIONI Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 HABASH ELIAS HAYEK ABDALLAH HAZIZOLLI DRITJON HIJAZI QUITAIBA IHNATAVA TATSIANA INDOLINO MARIA INZALACO GIULIA KALOUT KAMEL LA FRANCA ELUISA LAVORGNA BARBARA LEHMAN STEFANO LULLI CHIARA MALFERMONI GIULIO MANCUSO MICHELA MANTOVANI ELENA MARANGONI ERICA MARCOLINI LISA MARCONI VALERIA MASSAGRANDE NICA MASSARUTTO ALESSIA MENEGHINI VALENTINA MESSINA OLIMPIA MICHELETTI NICOLA MINERVA GIORGIO MINGOLLA LUCIA MOLIBARI ALBERTO MORETTI FRANCESCA MUSETTI PAOLA NIENSTED RICHARD NUZZO TERESITA OBINU LUCA OTTOBONI MANUELA PARISI GRAZIELLA PASETTO TRYSA PASINI ALBERTO PASQUALETTO CRISTIANA PASSARIN OLGA PAVANELLO LAURA PELLEGRINI NADIA PELLONE ANTONIETTA PERON SILVIA PIAZZI UMBERTO FILIPPO GIULIO PIGHI ANDREA POUR ESMAELIAN MONIREH PRANDO SILVIA PROSPERO ELISA RAMA ROMANA RAPAGNANI PAOLA RIGATELLI ALBERTO RIGOTTI ERIKA RIGOTTI FRANCESCA ROSSATO RICCARDO FRANCESCO ROSSI ANDREA ROSSI MARIANNA ROSSI MASSIMILIANO RUTA ELENA SABBAGH LARA SABBAGH DANIA SANNINO ANNA SANSOTTA NAIRE SARTORI VALENTINA SCARPERI ANNA SCHINELLA STEFANO SCRINZI GIULIA SHOKA ZAHI Via Praissola 18 San Bonifacio Via Giordano Bruno 26/4 Vicolo Santa Cecilia Via Adria 11 Via Cesiolo 20 Corso Milano 136 Verona Verona Verona Verona Verona Verona Via Favretto 16 Via P. Sgulmero 34 Via Maroncelli 12 Via S. Da Polenta 4 Via Adria 3 Via Cherso 65 Via Marsala 81/a Via Brigata Savoia 1 Via San Matteo Via 24 Maggio 73 Via Aldo Moro 1/a Via XIII Maggio 1 Via Sant’Angela Merici 4 Via Saval 19 Via Zattoni 56 Via Giorgione 2 Via Orazi 1 Quartiere Palladio Via Sicilia 12/b Verona verona Verona Verona Verona Verona Verona Verona Soave S. Giovanni Lupatoto Sommacampagna Arcole Verona Verona Verona Verona verona Zevio Verona NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI SI NO NO NO 339 4573366 348 5763324 349 4361506 328 7735031 327 7448096 333 7045943 320 0208129 347 6724694 329 2142882 329 4239871 3475583282 328 0240410 340 5394964 392 1668363 347 6972730 045 8348055 347 7336779 349 1857154 045 549869 328 2660746 348 7647901 VERONA MEDICA Domegliara Via J. Kennedy 60 Via Roveggia 27/a Via Mattaranetta 10 Via Ravenna 13 Strada Peschiera 15 Via B. Giuliari Via Vilmezzano 62 Via Franchetti 4 Via L. Einaudi 1/a Strada per Montecchio 6 Via Mazzini 35 Viale Europa 5 Via Milano 40 Lega Veronese 8 Via F. Cilea 7 Via Caovilla V.lo S. Maria in Organo 1 Via A. Vespucci 35 Via Teatro Vecchio 12 Via G. Vincenti 10 Via Algeri 19 Via Del Doatore 12 Visa Imola 12 Via Muro Padri 24 Via S. Angela Merici 4 Via L. Da Quinto 111 Via Quattro Novembre 11 Via Nicola Mazza 75 Via Imola 2 Peschiera D/G Zevio Verona Verona Verona Verona Verona Caprino V.se Verona Monteforte D’Alpone Villafranca di Verona Verona Caprino V.se Vigasio Peschiera D/G Verona Legnago Sanguinetto Mantova Verona Verona Albaredo D’adige Verona Verona Verona Verona Verona Verona Verona Verona Verona Telefono 2 045 8344245 091 8782596 333 6013613 347 9644976 320 8816205 3480625422 347 0487352 045 2224406 347 1526814 393 9607106 338 1339033 3297422678 340 8020582 346 0237386 340 4811841 347 5856766 339 7286242 328 8832413 328 0393800 349 2367156 348 7708480 349 5202798 347 1749664 340 0631022 349 3504274 340 0671750 334 2007690 349 1880958 328 3097609 320 1896140 349 1202236 347 9764278 3401956361 335 5941022 0442 365273 393 3305881 340 6763709 349 2653070 347 2597635 335 6575282 340 7774501 338 8304440 329 7158223 340 6235787 328 4840238 045 918428 340 6024850 347 2313146 346 3131450 045 7810780 045 918550 045 6230887 0442 23924 349 2961114 037 6224114 393 4167295 045 835227 340 3434528 333 2384260 45 GIOVANI E PROFESSIONI Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 SONKOUE HOMERE SORLETO MICHELE SPATOLA LEONARDO SPOLADORE CRISTINA SPOLADORE ILARIA STAGNOLI CLAUDIA STANCARI LORENZO STEFANI AMBRA STUMPO MARIO FRANCESCO SURANO MARIA GRAZIA TABACCO CARMINE TABIICA ANGELA TEZZA GIOVANNA TEZZA GIOVANNA TOFFANELLO GIULIA TOMELLERI SILVIA TORNIERO CLAUDIA TRESPIDI CARLOTTA TURATI MARIA GRAZIA TURCO CAMILLA ULERI STEFANO VERNA ANNAMARIA VOLPE GIUSEPPE WEYNE MAGNUS FERNANDA ZAMBONI CRISTINA ZAMPIERI ELISA ZANETTE EMANUELA ZANGHI SALVATORE ZARDINI DANIELA ZATTERA MASSIMILIANO ZECCHINI MONICA ZENORINI ANDREA ZIVELONGHI CAMILLA ZOCCARATO ANTONELLA ZONZIN CRISTINA Via Campetti 20 Via Bellette 16 Via A. Mocenigo 2 Via G. Verdi 168/b Via G. Verdi 168/b Caldiero San Giovanni Lup. Verona Minerbe (Vr) Minerbe (Vr) Verona Marmirolo (mn) S. Pietro di Morubio Castel D’Azzano Verona NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO SI NO NO NO NO NO NO SI SI NO NO NO NO NO 347 8207893 347 8937362 340 4143371 0442 640823 0442 640823 340 3061639 349 8328416 380 4154933 333 4890436 349 1949826 333 8652314 3285919598 340 6687216 340 6687216 347 7161347 045 516494 333 8010289 340 2627979 335 6302775 045 918321 335 7440613 347 7861608 335 6763374 045 8166039 3286664374 045 980198 349 2340599 340 4173550 045 6801986 348 0617360 349 4308917 340 6031137 349 8784442 339 8714514 349 2984405 Via Campagnazza 11/b Via C. Angiolieri 18 Via Martini 2 Salita Santa Lucia Via M. Ortigara 9/a Via Nogare 10 Via Dei Grolli 14 Via Matteotti 8/9 Via Cesiolo 18 Via Olmo 8 Via Castello 12/a Via Murano 43 Via Tombeio 12/a Via S Sofia 5 Via Valpantena 92/c Via Siedlce 21 Via S. Giovanni 1 Via Mantova 3 Verona Stallavena Verona Verona Dossobuono Verona Verona S. Maria di Zevio Verona Vigasio Castel D’azzano Roana (VI) Verona Verona Grezzana San Pietro Incariano Verona Caprino V.se Pescantina Bussolengo Legnago Bonavigo Telefono 2 347 9008048 347 9007880 329 4048413 347 5156098 328 9067502 346 9489862 340 3739880 340 2865879 045 8701245 340 9768134 045 6701248 0442 629280 MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA Cognome - Nome Via Località Telefono 1 AGESTI LUIGI AKASHEH GEORGE ANDREOTTI GIANCARLO Barac Ala DEPLANO EMANUELA FABBRICI ROMINA Habash Elias KALOUT KAMEL PASQUINI ANNA PJESHKA MYRVETE POUR ESMAELIAN MONIREH RIGOTTI ERICA SHOKA ZAHI STUMPO MARIO FRANCESCO ULMI DANIELA VERNA ANNAMARIA VOLPE GIUSEPPE EPURE MIHAELA CRISTINA Via G. Trezza 36/a Via del Capitel 13/B Via Calcirelli 3 Via Gen. Dall’Ora 54 Via Colombine 5 Verona Verona Verona Monzambano Verona Verona San Bonifacio Verona Verona Verona Caprino V.se Negrar Verona Castel d’Azzano Tregnago Castel d’Azzano Roana (VI) 340 4069008 045 526846 348 2932506 340 0699282 340 9331099 46 Via Praissola 18 Corso Milano 136 Via C. Cadrega Viale Spolverini 112 Via Mazzini 35 Via V. De Gama 1 Via Imola 2 Via C. Angiolieri 18 Via A. Vivaldi 7 Via Castello 12/A Via Murano 43 339 4573366 347 6724694 349 7288070 338 4174551 045 6230887 340 1956361 347 2313146 333 4890436 340 2335107 347 7861608 335 6763374 392 7509915 Telefono 2 340 0910058 334 2007690 333 2384260 328 9067502 VERONA MEDICA TEMPO LIBERO Chi cerca… trova Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 34 ed a volercelo inviare. Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello). Si raccomanda di segnalare alla Redazione le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne la “Clearance”. La Redazione provvederà comunque alla sospensione degli annunci dopo un certo numero di pubblicazioni. Si accettano solo annunci “brevi”. VENDO Ecocardiografo 2D Color doppler Esaote, modello MY LAB 30 CV con software XVIEW in ottime condizioni anno 2008, completo di carrello, sonda cardiologica adulti, stampante Sony b/n, software di analisi completo, software di refertazione. Prezzo trattabile. Tel. 335 6865240 Tessera Ordine n. VR 7763 AFFITTO Studio medico, piano terra, 3 locali più bagno, 90 mq., in centro a Vigasio. Tel. 349 5298974 Tessera Ordine n. 6783 AFFITTASI Ufficio o Studio in Via Sardegna 5/A, composto di sala d’aspetto e tre locali, servizio, ingresso diretto dalla Via. Tel. 340 8024593 OFFRO Studio attrezzato per medico odontoiatra, anche a mezze giornate settimanali da concordare, in Poliambulatorio già avviato in centro storico a Villafranca di Verona. Servizio di segreteria, “sala d’attesa, servizi, comodo parcheggio. Per info: tel. 346 4233676 - 340 6081533 e-mail: [email protected] A Legnago (PORTO) per trasferimento VENDO casa indipendente ampio verde piantumato, posizione semicentrale comoda servizi, silenziosa eccellente stato esterni e interni (>320m2totali) bigarage mansarda vari servizi attrezzati antifurto condizionamento eventualmente divisibile subito abitabile no intermediari. Tel 3398032600 o 044221307 Tessera Ordine n. 2456 Molti pezzi d’arredamento di famiglia originale ‘800 in noce VENDO per trasferimento (oggetti rame, tavoli, scrittoio, armadio, sedie ecc.) prezzo da concordare dopo visita. Tel. 3398032600 o 044221307 - Legnago Tessera Ordine n. 2456. VERONA MEDICA VENDESI ambulatorio (con la possibilità di trasformazione in abitazione) a Parona. Centrale ma tranquillo, in palazzina storica ristrutturata. Travi a vista, aria condizionata, bell’affacio sul verde, mezzi pubblici nelle immediate vicinanze. Ingresso indipendente, 2 ambulatori, sala d’attesa, bagno, terrazza. Tel. 330 900681 Tessera Ordine n. 02271 OFFRO Diatermocoagulatore DTC Timed TD 100b programmabile seminuovo. Tel. 045 7502253 - 339 6213410 Tessera Ordine n. 5023 VENDO per cessata attività attrezzature, accessori, strumentario ad uso dentistico. Tel. 338 9550190 Tessera Ordine n. 32 CEDESI (AFFITTO/VENDITA) Studio Dentistico avviato, in provincia di Verona, causa trasferimento. 2 Unità operative. Tel. 045 2477940 - 393 8019794 Tessera Ordine n. 04883 VENDO/AFFITTO Studio dentistico, due unità operative, adatto come inizio attività o secondo studio. Tel. 393 8019749 Tessera Ordine n. 227 AFFITTASI Studio Medico zona centrale a San Bonifacio. Tel. 349 2568613 Tessera Ordine n. 3092 OFFRO Odontoiatra con esperienza per collaborazione in implantologia a Verona e provincia, possibilità di utilizzo materiale e attrezzatura propria. Tel. 349 8413832 Tessera Ordine n. 883 In elegante studio zona Borgo Milano, AFFITTASI a collega specialista o medico di base ambulatorio con segretaria e ampia sala d’attesa. Parcheggio esterno. Cell. 338 3897788 CERCASI Odontoiatri da inserire come collaboratori in 3 strutture complesse distribuite nella zona di Verona. Richiesta competenza generica in tutte le branche e particolarmente in: endodonzia, conservativa, pedodonzia, protesi. Tel. 045 515868 e-mail: [email protected] Tessera Ordine n. 3848 OFFRO lampada sbiancamento su stativo light cure unit jovident, perfetta, documentata. Tel. 045 8034688 - 348 5112586 Tessera Ordine Odontoiatri n. 694 In ambulatorio dentistico specialista con trentennale esperienza, OFFRE a giovane odontoiatra interessante opportunità di collaborazione con eventuale subentro futuro nella struttura. Cell. 338 993811 Tessera Ordine n. 3726 AFFITTASI a medico specialista o paramedico, ambulatorio arrredato in studio medico appena ristrutturato con sala d’aspetto comune e servizio di segreteria. Vicinissimo ospedale Borgo Roma, facilità di parcheggio, ben servizio dai mezzi pubblici. Tel. 347 1855492 Tessera Ordine n. 7472 AFFITTASI appartamento di nuova costruzione, zona San Michele, costituito di ampia sala, cucina, 2 camere da letto, servizi, ampio balcone, garage e cantina, ottime finiture, prezzo interessante. Per informazioni rivolgersi al n. 045 976318 Tessera Ordine n. 6538 VENDESI attico zona Valverde, mq. 130, ristrutturazione alto livello. 2 camere, 2 bagni, ampia zona giorno, doppio posto auto coperto. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 VENDO/AFFITTO Studio Dentistico in Rovereto (TN). Possibilità di affiancamento per competenze di chirurgia avanzata. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 AFFITTASI a Colleghi odontoiatri unità operativa in nuovo studio di Verona città, composto da 3 unità odontoiatriche e una sala chirurgica. Disponibilità di servizio di assistenza alla poltrona. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 7090 In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova AFFITTANSI appartamenti per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto. Tel. 340 4615758 Tessera Ordine n. 4058 VENDO/AFFITTO Studio Dentistico, zona Isola della Scala. Tel. 393 8019749 - Tessera Ordine n. 4883 47 TEMPO LIBERO VENDO studio dentistico, zona lago di Garda sud, 80 mq., a norma di legge, composto di reception, sala d’attesa, 2 studi con 2 unità KAVO, RX panoramica digitale, sterilizzazione e bagno, completamente attrezzato e arredato, con cantina e garage grande. Tel. 340 0888399 - Fax 045 7238500 Tessera Ordine n. 872 VENDO/AFFITTO Studio dentistico, zona Bovolone. Tel. 393 8019749 Tessera Ordine n. 4883 OFFRO Ablatore Vector della Dürr, tenuto in buone condizioni e utilizzato poche volte. Buona occasione. Prezzo 500,00 euro. Tel. 045 7211011 - 045 6470213 Tessera Ordine n. 167 VENDESI/AFFITTASI Studio Dentistico in Borgo Venezia in Contesto recente al piano terra. Due unità operative, sala d’attesa, ufficio, doppio bagno, sala di sterilizzazione, quattro posti auto ad uso esclusivo. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 7090 Medico chirurgo specialista in odontostomatologia con esperienza ventennale, OFFRE collaborazione di ortodonzia (intercettiva, su adulto, pre-protesica, parodontale, pre-chirurgica), nata a Bolzano e residente a Verona, in possesso del patentino di bilinguismo A, disponibile a trasferte a Bolzano. Tel. 335 6909879 e-mail: [email protected] AFFITTO in Verona, quartiere Borgo Trento, appartamento al IV piano con ascensore, completamente arredato. Composto da: cucina abitabile, sala da pranzo con salotto, due camere da letto, una cameretta, doppi servizi, cantina e posto auto coperto. Tel. 333 4921789 Tessera Ordine n. 3036 Studio dentistico CERCA igienista dentale diplomata per collaborazione continuativa. Tel. 045 8015670 (dalle ore 10,00 alle 18.00) OFFRO lettino da visita medica ambulatoriale e sei seggiole d’attesa ambulatorio. Tel. 045 8344507 Tessera Ordine n. 3481 Specializzando in Ortognatodonzia con esperienza ospedaliera OFFRE consulenza in Ortodonzia. Tel. 347 4711705 e-mail: [email protected] Tessera Ordine n. 7524 OFFRO in Via Cipolla, 9 a Verona, un locale in poliambulatorio a medico o specialista. Tel. 045 8340420 - 347 5644880 48 Causa pensionamento OFFRO Studio Dentistico completo (vendita o affitto) in Via Pioppa, 66 a Gazzo Veronese. Tel. 339 4264607 Tessera Ordine n. 2199 CERCO Odontoiatra per collaborazione o assunzione direzione sanitaria in ambulatorio odontoiatrico a Verona. Tel. 335 433375 Tessera Ordine Vicenza n. 489 OFFRO a collega condivisione (utilizzo e spese affitto) di studio medico in centro storico a Verona. Tel. 346 6293871 Tessera Ordine n. 8093 Studio dentistico CERCA assistente tempo pieno o part-time. Tel. 045 575859 Tessera Ordine n. 3297 OFFRO Cerec 3 unità di ripresa, praticamente nuovo, attualmente restano 30 rate di leasing da 626,40 euro. Tel. 045 8340073 - 3485503535 Tessera Ordine n. 3489 VENDESI elettromiografo portatile Synergy notebook a 2 canali EMG portatile, nuovo (comprato nel 2008) ancora in garanzia; con numerosi accessori. PCValor: computer per EEG Valor Microsoft Office più notebook, kit aumentatore, aghi, elettrodi di stimolazione, borsa da trasporto. Tel. 045 914096 AFFITTO garage in Via Settembrini, vicinanze Castel Vecchio. Tel. 347 2523361 Tessera Ordine n. 4106 OFFRO la possibilità di esercitare all’interno di un poliambulatorio in zona Borgo Venezia (Mondadori). Tel. 320 8823111 Tessera Ordine n. 2258 AFFITTASI Studio medico in Via Monte Ortigara con possibilità di 2 ambulatori. Tel. 045 8009452 (dalle ore 15,00 alle 18.00) VENDO/AFFITTO Studio dentistico a Bovolone. Ottime attrezzature, ottimo avviamento. Tel. 340 4686496 Studio medico dentistico sito in Bussolengo centro, con parcheggio, AFFITTA locale già in uso, una volta alla settimana da dermatologi a medici non odontoiatri interessati ad una collaborazione seria e continuativa in ambito medico specialistico. Tel. 045 6704396 e-mail: [email protected] VENDO a San Bonifacio (centro), in contesto signorile, due ambulatori al piano terra con ingresso diretto e sala d’attesa indipendenti, di circa 60 mq. ciascuno. Tel. 045 6103416 - 338 8850554 Tessera Ordine n. 5456 Poliambulatorio nuovo nei pressi di Affi, AFFITTA a medici specialistici od Odontoiatri, Ambulatorio e Studio dentistico completo (riunito, radiografico digitale, sala sterilizzazione, smaltimento rifiuti, escluso materiale di consumo), per canone di affitto mensile da concordare. Tel. 346 8623029 Tessera Ordine n. 1161 OFFRO collaborazione in conservativa endodonzia e protesi. Esperienza pluriennale. Tel. 349 5510668 Tessera Ordine n. 707 CERCO Odontoiatra per collaborazione o assunzione direzione sanitaria in ambulatorio odontoiatrico a Verona. Tel. 335 433375 Tessera Ordine Vicenza n. 489 OFFRO collaborazione in conservativa endodonzia e protesi. Esperienza pluriennale. Tel. 349 5510668 Tessera Ordine n. 707 VENDO chitarra classica Gran Concerto Yamaha GC41 (ottimo stato) anno 2008. Tel. 347 0306001 Tessera Ordine n. 02748 Medico chirurgo odontoiatra con ventennale esperienza, VALUTA proposte di collaborazione in conservativa, endodonzia, protesi fissa e mobile e piccola chirurgia. Disponibile anche ad assumere incarico di direzione sanitaria presso studi dentistici zona Verona e provincia. Si richiede e si offre massima serietà. Tel. 349 5474991 AFFITTASI a colleghi odontoiatri, unità operativa con disponibilità di servizio assistenza alla poltrona e segreteria in un nuovo studio di Verona città. Lo studio è composto da varie unità odontoiatriche ed una sala chirurgica, in dotazione posti auto riservati ai pazienti. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 01223 VENDESI appartamento di mq. 120, ultimo piano zona Valverde, panoramico, luminoso, recentemente ristrutturato integralmente con finiture di alto livello. due camere, due bagni, ampia zona giorno, doppio posto auto coperto nel piano interrato dello stabile. Tel. 339 8171273 Tessera Ordine n. 01223 AFFITTO monolocale arredato a Milano in pieno centro. Tel. 045 7513347 - 333 2115075 Tessera Ordine n. 7741 CERCO Odontoiatra con esperienza in conservativa e protesi fissa. Tel. 045 6301674 Tessera Ordine n. 3330 VERONA MEDICA TEMPO LIBERO AFFITTASI ad odontoiatra con clientela propria, integralmente o parzialmente, studio odontoiatrico in Verona nei pressi del centro storico in orario pomeridiano. Autorizzazione alla struttura, 4 riuniti di cui 3 nuovi, sterilizzazione, locale tecnico, reception, sala d’attesa, 2 bagni, radiografico digitale, ecc., escluso materiale di consumo. Possibilità di collaborazione. e-mail: [email protected] Tessera Ordine n. 5104 AFFITTO casa con possibilità di realizzare poliambulatori con n. 5 stanze, n. 2 bagni, tot. 174 mq. Inoltre possibilità di realizzare palestra per riabilitazione o sale radiologiche nel semi-interrato n. 5 stanze, n. 1 bagno, garage, tot. 230 mq. Zona borgo roma, Via Palazzina nella stessa struttura degli uffici postali. Davanti grande parcheggio, fermata autobus. Per contatto tel. 328 7259300 oppure 045 508276 Tessera Ordine n. 5214 Ambulatorio odontoiatrico zona Golosine, AFFITTA all’interno della propria struttura studio medico arredato di scrivania, lettino e bilancia medica. Tel. 335 433375 Tessera Albo Odontoiatri Vicenza n. 00489 AFFITTASI a medico specialista ambulatorio arredato in Legnago centro. Tel. 333 5953263 Tessera Ordine n. 5786 VENDESI in zona Quinzano, casa indipendente di 200 mq. su due livelli costituita da: zona giorno open space, camera matrimoniale con cabina armadio e bagno padronale, due camere singole, due bagni finestrati e piccola taverna. Completano garage con soppalco. Da vedere! Tel. 347 3157874 - 348 8540669 Tessera Ordine n. 5746 OFFRO collaborazione in endodonzia e conservativa. Serietà e continuità. Tel. 045 527264 Tessera Ordine n. 7006 Medico Chirurgo Odontoiatra, esperienza ventennale, CERCA, causa trasferimento, collaborazione presso studio dentistico privato o altra struttura. Tel. 333 4698910 VENDESI studio medico, zona Ponte Crencano, di 60 mq, al piano terra, composto da: sala d’attesa, studio medico, studio segreteria, bagno, ripostiglio. Tel. 348 3072699 ore serali-no intermediari Tessera Ordine n. 4955 OFFRO studio dentistico in affitto a Villafranca, zona centrale, parzialmente arredato, già autorizzato. Tel. 348 7494706 Tessera Ordine Odontoiatri n. 667 CERCASI ginecologo/a per studio associato medici di base. Bacino di utenza 6000 persone. Ottime possibilità lavorative. Tel. 045 7971664 - 338 8035736 Tessera Ordine n. 4709 In poliambulatorio a Borgo Trieste, possibilità di INSERIRE collega specialista o paramedico. Tel. 3400910058 - Tessera Ordine n. 2258 In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova AFFITTANSI appartamenti per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto. Tel. 340 4615758 - Tessera Ordine n. 4058 Odontoiatra con esperienza OFFRO collaborazione in conservativa, endodonzia, protesi, chirurgia. Tel. 349 3694209 Tessera Ordine n. 6662 VENDESI in zona S. Lucia appartamento ristrutturato, al terzo piano con ascensore. Costituito da: zona giorno open space, due camere matrimoniali, bagno, due balconi, completo di cantina e garage Tel. 347 3021273 - 349 1943701 Tessera Ordine n. 6344 OFFRO collaborazione in pedodonzia per contatti mandare una e-mail a: [email protected] OFFRO multiproprietà inserita in circuito RCI. Prezzo molto interessante. Tel. 333 2115075 Tessera Ordine n. 7741 AFFITTASI locale uso studio medico, piano terra con sala d’attesa, bagno, parcheggio. No spese condominiali. Tel. 340 4103315 Tessera Ordine n. 7578 Specializzando in Ortognatodonzia OFFRE collaborazione in ortodonzia e gnatologia e al bisogno in endodonzia, restaurativa, chirurgia estrattiva e protesi. Tel. 328 3197382 e-mail: [email protected] AFFITTO appartamento in palazzo antico in centro storico di Barcelona, brevi periodi. Tel. 045 524092 Tessera Ordine n. 6624 AFFITTO appartamento in p.le Cadorna, semiarredato di 90 m2 circa, primo piano con ascensore, composto di cucina, sala, due camere, due bagni, balconcino, cantina. Tel. 347 2109406 - e-mail: [email protected] Tessera Ordine n. 03704 AFFITTASI/VENDESI nuovo studio dentistico in Verona città. Composto da tre unità odontoiatriche ed una sala chirurgica, attrezzature e finiture di alto livello. Posti auto riservati ai pazienti, contesto signorile di nuova costruzione. Tel. 333 2574206 Tessera Ordine n. 01223 COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICA Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico. Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale. È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti UÊ`>Ì>Ê`ÊiÃÃiÊ`iÊ`VÕiÌÊÊVÕÊÛiiÊ`V>Ì>Ê>ÊÀV iÃÌ> UÊÌLÀÊ«iÀÃ>iÊ`iÊi`VÊ«À«iÌiÊ UÊwÀ>ÊÃiÊ«ÃÃLiÊ®Ê`iÊi`VÊ«À«iÌiÊ UÊwiÊ>ÊÊ«iÀÊÕÌ\Ê`V>âiÊ`iÊÌÛÊiÉÊ`iÊÃëiÌÌÊVVÊ>>ÊL>ÃiÊ`i>ÊÀV iÃÌ>Ê`Ê>VViÀÌ>iÌ VERONA MEDICA 49 TEMPO LIBERO OFFRO autoclave Newmed Krnos B. Tel. 339 5246330 Tessera Ordine n. 00290 AFFITTASI a Lipari (Isole Eolie), anche settimanalmente, grande casa singola (2-5 posti letto): grande cucina, 2 grandi camere da letto, soggiorno, servizi, veranda, grandi terrazze panoramiche, giardino, porticato, con acqua, luce e gas. La casa è situata nella frazione panoconte, a 250 metri sul livello del mare in zona fresca e tranquilla, ben servita da strade e mezzi pubblici. Prezzo molto interessante (max 35 euro al giorno pro capite). Tel. 045 533908 - 338 2474397 Tessera Ordine n. 2740 AFFITTO Villa, 4 stanze, 2 bagni, ampio giardino, in Lignano pineta. Tel. 045 8001936 - 349 8052644 (ore serali) Tessera Ordine n. 643 CEDESI lettino per uso medico, colore bianco, provvisto di supporto per rotolo della carta, pieghevole (di grande praticità, una volta piegato si trasporta agevolmente come una valigia). È in ottime condizioni. Tel. 340 2643650 Tessera Ordine n. 4082 Elegante studio dentistico, ottima posizione alle porte di Verona, METTE A DISPOSIZIONE ad odontoiatri: poltrone, macchinari e personale! Massima disponibilità organizzativa, interessanti soluzioni di collaborazione. Tel. e Info 345 5836055 Medicina di Gruppo di Lavagno CERCA medici specialistici medicina non invasiva da inserire nel proprio ambulatorio. Tel. 338 7048997 Tessera Ordine n. 4843 AFFITTO posto auto, vicinissimo entrata Ospedale Borgo Trento. Tel. 333 4221326 Tessera Ordine n. 3467 OFFRO seria collaborazione implantoprotesica e chirurgica a Mantova, Vicenza e provincia di Verona. Eventuale disponibilità di propria attrezzatura e assistenza. Tel. 045 594447 Tel./Fax 045 8032155 (dalle ore 11.00 alle ore 17.00) Tessera Ordine n. 615 Medico di Medicina Generale Massimalista AFFITTA stanza in poliambulatorio sito in Borgo Roma, via Monfalcone 7. Possibilità di sostituzioni e subentro. Tel. 3393851357 Tessera Ordine n. 3014 VENDESI O AFFITTASI annualmente a Serrada di Folgaria, caratteristico appartamento di mq. 65 circa. Tel. 333 2153742 Tessera Ordine n. 1001 AFFITTASI in Poiano, zona tranquilla, appartamento di circa 55 mq., con 2 camere, soggiorno, servizi e ripostiglio. Tel. 349 7549725 Tessera Ordine n. 5960 AFFITTO locale per ambulatorio con sala d’aspetto a specialista (no medico di famiglia), zona Borgo Roma-Palazzina. Tel. 338 4793570 Tessera Ordine n. 3187 AFFITTASI monolocale signorile, arredato, zona Arche Scaligere. Tel. 030 9990545 - 9145367 Tessera Ordine n. 4548 OFFRO ECOGRAFO PORTATILE SSDPROSOUND 2 Aloka, nuovo modello, 1 anno, con sonda Convex, sonda transvaginale e stampante. Tel. 347 8577013 - e-mail: [email protected] Tessera Ordine n. 6464 AFFITTO a Borgo Trento, locale in studio medico per attività medica o paramedica. Tel. 340 3893625 Tessera Ordine n. 726 AFFITTO appartamento 50 mq in zona stadio, con garage. 450 ½ mensili. Tel. 045 8100654 Tessera Ordine n. 03583 VENDESI a Noto (SR), la capitale del Barocco, quadrilocale in zona centrale. Prezzo interessante. Tel. 340 1594511 - Tessera Ordine n. 7145 AFFITTO appartamento 50 mq in zona stadio, con garage. 450½ mensili. Tel. 045 8100654 AFFITTASI monolocale arredato con ampio bagno, lavatrice, frigo, videocitofono, in signorile condominio in zona alberata e silenziosa a Borgo Roma. Tel. 328 6671741 - 329 7435524 (solo referenziati) Studio dentistico in Bovolone (Verona) VENDESI causa pensionamento. Tel. 349 2312611 - Tessera Ordine n. 830 VENDO studio dentistico bellissimo, ben curato nei particolari, ottimo avviamento, con attrezzature, in zona Bovolone. Per informazioni: 340 4686496 OFFRESI ambulatorio medico con segreteria, sala attesa, 2 bagni, angolo bambini, in zona logisticamente interessante a Verona città. Possibilità di affittare anche posto macchina. Tel. 340 1527729 (ore pasti) Tessera Ordine n. 2415 VENDESI ecografo Sonoline Adara Siemens, comprato nuovo dine 2002, listino 39.000,00 euro + iva. Sonda Convex 3,5MHz + sonda Endo Microconvex Multifrequenza 6,5/5 MHz ideale per ostetricia e ginecologia. Usato poco. A prezzo da concordare. Tel. 339 5355770 Tessera Ordine n. 3805 VENDO bici corsa da donna rossa. marca “Basso”, gruppo cambio Shimano, forc. carbonio, anno 2007. Tel. 339 5355770 - Tessera Ordine n. 3805 TRANSAZIONI FINANZIARIE ED USO DEL CONTANTE Ricordiamo a tutti gli Iscritti che con data 6.12.2011 sono diventate operative le nuove limitazioni all’uso del contante. L’IMPORTO DELLE TRANSAZIONI IN CONTANTI, ASSEGNI BANCARI E POSTALI AL PORTATORE, ASSEGNI CIRCOLARI AL PORTATORE, VAGLIA CAMBIARI E POSTALI AL PORTATORE NON POTRÀ SUPERARE 999,99 ½. L’adeguamento riguarda anche i libretti di deposito al portatore il cui saldo dovrà essere ricondotto sotto 1000 ½ entro il 31.12. 50 VERONA MEDICA PAGLIARDINIASSOCIATI Adesso mi sento più tranquilla in ambulatorio perchè il mio medico ha installato il climatizzatore Aermec dotato di purificatore d’aria che elimina germi e batteri nell’aria... Messaggio agli operatori sanitari Volete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per i vostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicida di Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. Infatti Aermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagio in ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali, dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistema Plasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificati e quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute). www.aermec.com