ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA
VERONA
MEDICA
Bimestrale di informazione medica - anno XLVII n. 1 FEBBRAIO 2012 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002
Bimestrale di informazione medica
In questo numero:
Il Nuovo Consiglio dell’Ordine pag.
6
La gestione della lesione cervicale CIN 1pag.
14
Crescita mandibolare indotta pag.
18
Come cambia la Previdenza dei Medici pag.
35
Sciopero dei Medici di Famigliapag.
41
1
FEBBRAIO
2012
Stiamo consegnando agli iscritti
il libro celebrativo stampato
in occasione del centenario della legge
istitutiva degli Ordini
(Medici-Farmacisti-Veterinari)
Chi ne desidera una copia può rivolgersi
alla Segreteria dell’Ordine.
INFO ENPAM
Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,
previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:
MARTEDÌ:
dalle ore 09.00 alle ore 13.00
GIOVEDÌ:
dalle ore 09.00 alle ore 13.00
SOMMARIO
EDITORIALE
STORIA DELLA MEDICINA
5
25 Carlo Gianella. Un medico legnaghese del ‘700
26 La morte paradigmatica di Erode il Grande
Ricetta elettronica
NOTIZIE DALL’ORDINE
6
Le Nuove Cariche Ordinistiche
per il triennio 2012-2014
FNOMCeO
30 A proposito di minimi tariffari e
ALBO ODONTOIATRI
31
10 Verbali della Commissione Odontoiatri
32
33
34
LETTERE AL DIRETTORE
12 Se tutti fossimo più corretti...
13 Odore di pioggia
prestazioni sottocosto
PEC: Posta Elettronica Certificata.
Serve un elenco per tutti gli iscritti
Al cliente va comunicato il preventivo
Discipline affini
Antitrust: togliere agli ordini la vigilanza
sulla pubblicità degli iscritti
AGGIORNAMENTO
14 La gestione della paziente con neoplasia cervicale
intrapeliteliale di basso grado (CIN 1)
18 Crescita mandibolare indotta
35 Come cambia la previdenza dei medici
39 Enpam, sentenza Tar conferma autonomia cassa
40 Il furto del patrimonio ENPAM:
chi sono i 40 ladroni?
PROFESSIONE E LEGGE
20
20
21
21
22
ENPAM
Abilitazione alla Funzione di R.S.P.P.
È reato il ritardo dell’ambulatorio.
Per certe categorie resta il cartaceo
Ghiaccio istantaneo e Urea. Intervento NAS
Pubblico impiego e privacy:
certificato di malattia senza diagnosi
SINDACATI MEDICI
41 Sciopero dei medici di famiglia
LIBRI RICEVUTI
43 La dietetica fra tradizione e rinnovamento
GIOVANI E PROFESSIONE
44 S.O.S. - Sostituzioni
ATTUALITÀ
23 La manovra “Salva Italia”
24 Liberalizzazioni: cosa si propone per gli Ordini
TEMPO LIBERO
47 Chi cerca... trova
ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR
NUOVO ORARIO DI APERTURA
DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE
VERONA MEDICA
Lunedì
dalle ore
9,00
alle ore
13,00
Martedì
Mercoledì
dalle ore 9,00
dalle ore
9,00
Giovedì
Venerdì
dalle ore 9,00
alle ore 17,00 (CONTINUATO)
dalle ore
9,00
alle ore 13,00
Sabato chiuso
alle ore 17,30 (CONTINUATO)
alle ore 13,00
3
VERONA MEDICA
Bimestrale di informazione medica
Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona
Anno XLVII n. 1 Febbraio 2012
Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona
Registrazione del Tribunale di Verona
n.153 del 20/3/1962
ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI
DELLA PROVINCIA DI VERONA
VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona
tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904
web: www.omceovr.it
Direttore Responsabile
Roberto Mora
Comitato di Redazione
Battaglia Giuseppe, Bovolin Francesco, Carrara Giorgio, Marchi Carlo,
Mora Roberto, Peroni Alberto, Peruzzini Carlo Matteo,
Tosi Gelmino,
Consiglio Direttivo
Presidente: Roberto Mora
Vice-Presidente: Roberto Fostini
Segretario: Lucio Cordioli
Tesoriere: Fabio Marchioretto
Consiglieri
Giorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara,
Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino,
Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu,
Claudio Salvatore, Francesco Spangaro
Revisori dei Conti
Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa
Revisore dei Conti Supplente
Elena Piazzola
Commissione Odontoiatri
Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin,
Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti
Fotocomposizione Videoimpaginazione
e stampa
Girardi Print Factory
Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)
tel. 0442 600401
e-mail: [email protected]
Foto di Copertina
Mora Roberto
– Dobbiaco (BZ) –
INSERZIONI
SPAZIO
4
PUBBLICITARIE SUL
1 USCITA
BOLLETTINO
3 USCITE
5 USCITE
1/2 pagina interna (bianco e nero)
½400,00
½300,00 (per uscita)
½250,00 (per uscita)
1 pagina interna (bianco e nero)
½500,00
½400,00 (per uscita)
½350,00 (per uscita)
2ª e 3ª pagina di copertina (a colori)
½800,00
½600,00 (per uscita)
½500,00 (per uscita)
4ª pagina di copertina (a colori)
½1000,00
½800,00 (per uscita)
½600,00 (per uscita)
VERONA MEDICA
EDITORIALE
Ricetta
elettronica
La novità è arrivata con l’anno nuovo.
Ora la ricetta la mando “on line”.
Quando prescrivo un farmaco (o un accertamento) la ricetta arriva prima alla
ASL e alla Regione, che in farmacia.
Quella di carta, continuo a stamparla e
firmarla così mi restano le spese del toner, il consumo della carta e l’abitudine a
mettere tante firme.
Le spese sono intanto aumentate.
Perché il programma che invia la ricetta
l’ha pagato la mia ASL, ma siccome l’ulteriore peso informatico metteva in crisi
la mia dotazione “hardware”, ho dovuto
potenziarla.
Ora, oltre alle solite cose che già facevo, devo allineare la mia anagrafica con
quella dell’ASL.
Perché le due non coincidono (la mia è
più completa ed aggiornata).
Il lavoro per la sola operazione hardware-software: tre mezze giornate.
Per l’allineamento si vedrà.
Insomma sono entrato nell’operazione
“DOGE”.
Si chiama così forse in ossequio alla nostra peculiarità regionale.
Perché il progetto è tutto veneto, anche
se progetti analoghi si avvieranno, con
software e modalità diverse, in altre regioni.
Lavoro ben speso?
Speriamo di si anche se qualche dubbio
rimane.
Sulla carta i vantaggi dovrebbero essere
quelli di integrare i sistemi tra ospedale
e territorio ed anche tra territorio e territorio.
L’informazione potrà correre sul web
consentendo forse meno file al CUP e
permettendomi di ricevere direttamente
in ambulatorio i referti degli esami richiesti.
Anche se questa fase è ancora tutta da
definire.
Quello che sto scoprendo intanto è che
nonostante la dotazione informatica
(d’avanguardia come l’ha definita il mio
fornitore) le operazioni in ambulatorio si
sono rallentate.
VERONA MEDICA
Perché, a non funzionare è la “rete”.
I byte corrono su cavi di rame.
E più ne corrono, più il sistema va in crisi.
Ci vorrebbe, mi dicono, la fibra ottica e la
“banda larga”.
Insomma mi sono dotato della Ferrari ma
devo circolare sulle strade di campagna.
E diventa difficile allora capire il vantaggio che dall’operazione ne ricaviamo (intanto) io ed i miei pazienti.
Vantaggio che non abbiamo visto con la
trasmissione del “data set” del “paziente
anziano” (dal momento che l’informazione non è stata resa disponibile ai colleghi
di pronto soccorso e reparti di cura).
Con i famosi “flussi” mi dicono che abbiamo finalmente dimostrata la mole di
lavoro che svolgiamo tutti i giorni nei nostri ambulatori.
Con la ricetta elettronica, ora, l’ASL potrà sapere esattamente quando entro in
ambulatorio e quando esco, perché la
ricetta spedita ha data e ora.
In più saprà in tempo reale quanto spende per farmaci.
Che serva a farle preparare i soldi per le
farmacie…?
Su questo il mio farmacista è scettico.
Quelli, dice, arriveranno con il solito ritardo.
Sulla rete circoleranno tanti dati “sensibili”
Pensare che fino a qualche mese fa i
nostri politici erano talmente impegnati a
proteggere la “privacy” da non accorgersi che stavamo sprofondando nella “crisi
globale”! Forse che quella da proteggere, di privacy fosse solo la loro….?
Un amico mi faceva notare che si sarebbero potute percorrere altre vie (che altre
regioni stanno imboccando).
Per esempio si sarebbe potuto scegliere di inserire i dati sanitari (compresa la
“prescrizione elettronica”) nella tessera
sanitaria del paziente.
Bastava farla differente prevedendovi un
diverso supporto magnetico.
In modo che quando il paziente si fosse
recato in farmacia per ottenere il farmaco prescritto potesse anche decidere
se acquistarlo lui o addebitarlo al SSN,
consentendo in questo caso anche l’invio telematico del dato.
Si sarebbe ottenuto un controllo sull’acquisto anziché sulla prescrizione.
Il che, per chi paga, era forse era un dato
più utile.
Ma soprattutto, attraverso quella via,
si sarebbe risparmiato il lavoro (che ci
chiederanno) per l’acquisizione del consenso quando ci chiederanno di inviare il
fascicolo sanitario.
Consenso che non è da escludersi che
qualcuno abbia a negarlo.
Una tessera sanitaria che avesse contenuto i dati indispensabili a chi deve
prestare le cure avrebbe risolto tanti problemi di privacy e allontanato i conflitti
deontologici.
Sarebbe stata rispettosa delle scelte individuali, e magari avrebbe consentito
la visibilità dei dati dovunque il paziente
avesse potuto aver bisogno di cure.
All’estero, in altre regioni d’Italia, ed anche dal dentista.
Perché sarebbe stato il proprietario dei
dati a decidere a chi mostrarli.
Con tanto risparmio di tempo, di risorse
e di pubblico denaro.
Sull’ultimo numero di “Dialogo sui Farmaci” ho letto che la cartella informatica
che utilizzo è proprietà di una multinazionale a cui fanno capo importanti aziende
farmaceutiche.
E che queste utilizzerebbero i “software
gestionali” per acquisire (a nostra insaputa) informazioni sulle abitudini prescrittive ed influenzarle.
A questo punto quello che mi viene da
pensare è che oramai viviamo come nella televisione.
Siamo tutti al “grande fratello”.
ROBERTO MORA
5
NOTIZIE DALL’ORDINE
Le Nuove Cariche Ordinistiche
per il triennio 2012-2014
Nei giorni 26, 27 e 28 novembre u.s. si sono svolte, in seconda convocazione, le elezioni per il rinnovo delle cariche ordinistiche.
L’affluenza è stata di circa 1100 colleghi.
Il “quorum” è stato raggiunto solo in seconda convocazione, dal momento che la prima fissata un mese prima aveva visto
l’invalidazione dell’Assemblea Elettorale per lo scarsa partecipazione.
Ricordiamo che il regolamento prevede che in prima convocazione il numero di votanti sia pari ad almeno un terzo degli
iscritti.
Per il nostro Ordine si tratta ormai del ragguardevole numero di circa 1800 partecipanti.
Numero che diventa raggiungibile solo con grossi sforzi organizzativi e possibile solo con una maggior sensibilità di tutti.
Un grazie a quanti hanno collaborato decidendo di esercitare il diritto di voto.
Il nuovo Consiglio si è già riunito nei primi giorni di Dicembre 2008 ed ha provveduto all’assegnazione delle cariche direttive.
Franco Alberton, il nostro Presidente, ha rinunciato a ricandidarsi (troppi impegni profesisonali e familari).
Lo ringraziamo del lavoro fin qui egregiamente svolto.
Nella speranza che quello nascente possa essere all’altezza di quelli precedenti vi presentiamo dunque il nuovo Consiglio
dell’Ordine e della nuova Commissione Odontoiatri.
IL NUOVO
CONSIGLIO DIRETTIVO
Cariche Istituzionali
ROBERTO
MORA
È il nostro nuovo
Presidente.
Nato ad Angiari nel 1949, si è
laureato a Padova nell 1975.
come medico
1975 Lavora
L
di Famiglia a Legnago dal 1978.
Presente in Consiglio fin dal 1991
vi ha ricoperto le cariche di Revisore dei Conti, di Consigliere,
di Segretario e di Vicepresidente
(quest’ultima carica nel precedente Consiglio).
Dal 1991 è Direttore Responsabile del bollettino d’informazione
dell’Ordine, “Verona Medica”.
Guiderà il Consiglio nei prossimi
tre anni
6
ROBERTO
FOSTINI
Nato a Verona nel
1956, si è laureato a Padova nel
1981.
Lavora a Verona
come
Dirigente
Medico
presso la
M
di
l Direzione Sanitaria
dell’Azienda Ospedaliera Integrata.
È Vice Presidente del Comitato Etico per la Pratica Clinica dell’Azienda
Ospedaliera di Verona.
Presente nei precedenti Consigli fin dal
triennio 2003-2006 come Consigliere è
ora il nuovo Vice-Presidente.
FABIO
MARCHIORETTO
Nato a Verona nel
1967, si è laureato
a Verona nel 1993.
Lavora presso il
reparto di Neurologia dell’Ospedale
Cuore di Negrar. In pred
l Sacro
S
C
cedenza ha lavorato all’ospedale di
Bussolengo e Castelgoffredo. Reviso-
re dei Conti nel Consiglio del triennio
2006-2009 e Consigliere e Tesoriere
nel precedente Consiglio, quest’ultima
prestigiosa carica gli è stata riconfermata.
A lui è affidato il compito di gestire il
“portafogli” dell’Ordine.
LUCIO
CORDIOLI
Nato a Verona
nel 1949, si è laureato a Padova
nel 1974.
Lavora a Villafranca
come
M
di
F i li dal 1976, a PoMedico
di Famiglia
vegliano come Medico Odontoiatra
e sempre a Villafranca come Libero
Professionista nella branca di Medicina dello Sport.
È già stato in Consiglio durante la
Presidenza del Prof. Giorgio De Sandre, durante quella di Bepi Sandri e
infine in quella di Francesco Orcalli.
In quei trienni ha ricoperto la carica
di Segretario. Ora (come dice Lui) è
stato “richiamato in servizio” ed è il
nostro nuovo Segretario.
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
Consiglieri
GIORGIO
ACCORDINI
Nato a Bussolengo nel 1955, si è
laureato a Padova
nel 1980, specializzato in Pediatria
nel 1984. Lavora
l ASL 22 d
presso la
dal 1984.
FRANCESCO
BOVOLIN
Nato a Cologna
Veneta nel 1952,
si è laureato a
Padova nel 1977.
Lavora come Medico Dentista Libero
b
Professionista
P f i i t a Castelnuovo del
Garda. In passato ha lavorato come
anestesista presso la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda. Presente
in più mandati in consiglio e Presidente della Commissione Odontoiatri nel
precedente Consiglio ora è uno dei
due Consiglieri Odontoiatri presenti nel
Consiglio dell’Ordine.
FABIO
FACINCANI
Nato a Verona nel
1957, si è laureato
a Verona nel 1988.
È il Responsabile
a Peschiera del
Garda del Servizio
t S
di P
Pronto
Soccorso e Medicina d’Urgenza del CDC Pederzoli. Era presente anche nei precedenti tre Consigli nei
quali ha ricoperto la carica di Revisore
dei Conti prima e di Consigliere poi.
ALFREDO
GUGLIELMI
Nato a Legnago
nel 1953, si è laureato a Padova nel
1979. È Professore Ordinario di
Chirurgia Generale
della
l e Direttore
Di tt
d ll Chirurgia Generale
A dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Ospedale
Borgo Roma. Era presente anche nel
precedente Consiglio. È l’attuale Presidente della Commissione per l’Esame
di Stato.
Nato a Verona
nel 1950, si è laureato a Padova
nel 1977. Lavora
a Verona come
Medico Dentista
Lib
P f i i
Libero
Professionista.
Vicepresidente
nei trienni dal 2001 al 2008 ha guidato Il Consiglio dell’Ordine come Presidente, dopo la scomparsa di Pier
Marcello Fazzini, aiutandoci, in quella
occasione a superare momenti difficili.
Nel precedente triennio ha ricoperto la
carica di Segretario. È già stato Presidente della Commissione Odontoiatri
dal 1985 al 1996. Da oltre 15 anni è
componente della Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie
del Ministero della Salute. È membro
del Comitato di Bioetica Provinciale. È
presente in Consiglio fin dal 1990.
VERONA MEDICA
FRANCESCO
ORCALLI
Nato a Venezia nel
1946, si è laureato a Padova nel
1971.
È Primario Chirurgo nella Chirurgia
Generalle d
dell’Ospedale
di San BoniG
ll’O
facio (in passato era il Primario della
Chirurgia dell’Ospedale di Villafranca).
Vicepresidente nel triennio a guida di
Bepi Sandri, ha guidato l’Ordine come
Presidente dopo la sua scomparsa
per tre trienni.
È stato anche Lui “richiamato in servizio”.
FRANCESCO
OREGLIA
GIUSEPPE
LOMBARDO
GIORGIO
CARRARA
cologia dell’Ospedale Fracastoro dell’Ulss 20. Collabora come docente
con l’Università di Verona. Era presente anche nel precedente Consiglio.
La sua è una presenza importante e
gradita, visto anche l’ampio consenso elettorale raccolto. Insieme a Vania
Braga ed Elena Piazzola rappresenterà nel Consiglio la parte femminile della
professione.
Nato a Verona nel
1956, si è laureato
a Verona nel 1979.
Lavora come Medico di Famiglia a
Verona. È consulente
Veneto del
l t del
d l Centro
C t Regionale
R
Farmaco e consulente del UIF (unità
di informazione sul farmaco). È presente in Consiglio dal 1993.
ANNAMARIA
MOLINO
Nata a Vicenza
nel 1950, si è laureata a Padova
nel 1975.
È Direttore dell’UO
di Oncologia dO
dell’Azienda
Ospedaliera
Universitaria
d ll’A i d O
d
Integrata di Verona e Direttore nell’On-
Nato a Verona nel
1966, si è laureato in Odontoiatria a Verona nel
1990.
Svolge attività di
libero
professionista
odontoiatra in
lib
f
i i
Verona Presidente della Commissione Albo Odontoiatri è, insieme a Francesco Bovolin, uno dei due Consiglieri Odontoiatri presenti in Consiglio.
CARLO MATTEO
PERUZZINI
Nato a Trento nel
1972, si è laureato a Verona
nel 2001. Lavora
come Medico di
Continuità Assistenziale
(ASL 20).
t
i l a Marzana
M
È consigliere provinciale e regionale
della Federazione Italiana Medici di
7
NOTIZIE DALL’ORDINE
Medicina Generale per il settore Continuità Assistenziale. È presente in
Consiglio per la prima volta.
Revisori dei Conti
VANIA TERESA
BRAGA
CARLO
RUGIU
Nato a Torino nel
1955, si è laureato a Padova
nel 1980. Lavora
come Dirigente
Medico nel reparNefrologia
tto di N
f l i e Dialisi dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria Integrata di
Verona dal 1989. Collabora come docente alla scuola di Specializzazione
in Nefrologia dell’Università di Verona.
È presente in Consiglio per la prima
volta.
Nata a Castelbelforte (MN) nel
1960, si è laureata
a Verona nel 1985.
È Responsabile
dell’Ambulatorio
l diagnosi
di
i e la
l terapia dell’Osteper la
oporosi presso il Centro di Riferimento
Regionale dell’Osteoporosi dell’ASL
20. Consigliere nel precedente Consiglio è ora chiamata alla carica di Revisore dei Conti.
MARIO
CELEBRANO
CLAUDIO
SALVATORE
Nato a Carife (AV)
nel 1956, si è laureato a Padova
nel 1982 Specializzato in Cardiologia,
lavora
come Medico di Famiglia a Lavagno
dal 1987. Era fino all’anno scorso il Fiduciario FIMMG della ASL 20. È presente in Consiglio per la prima volta.
FRANCESCO
SPANGARO
Nato a Venezia
nel 1955, si è laureato a Padova
nel 1982.
Lavora come Medico Specialista
A
l t i l IInterno
t
Amb
bulatoriale
presso l’ASL 20
e 22 come Medico Odontoiatra Libero Professionista a Verona e a Torri
del Benaco.
Ha incarichi di rappresentanza sindacale dei Medici Specialisti ed è Animatore di Formazione della Regione
Veneto.
È presente in Consiglio per la prima
volta.
8
Nato a Milano nel
1950, si è laureato a Padova
nel 1975. Lavora
come medico di
Famiglia a Verona. Specialista cardiologo, svolge
anche attività libero professionale. È
l’attuale Presidente della sezione veronese della SIMG. Era presente anche nel precedente consiglio.
GIUSEPPE
COSTA
Nato a Malerato
(VV) nel 1935, si
è laureato a Messina nel 1963.
Specialista in Ortopedia e Traumatologia,
t l i in
i Fi
Fisiokinesiterapia
i k
e Rieducazione Funzionale ed in Medicina
dello Sport, è stato Primario dell’Ortopedia e Traumatologia degli Istituti
Ospedalieri di Verona (B. Trento) negli
anni tra il 1988 ed il 2003.
Era già stato in Consiglio come Consigliere negli anni della Presidenza del
Prof. De Sandre ed in quelli della presidenza di Bepi Sandri.
Revisore dei Conti
Supplente
ELENA
PIAZZOLA
Nata a Verona nel
1962. Si è laureata a Verona
nel 1987. Lavora
come Dirigente
Medico presso
l’A
l’Anatomia
t i P
Patologica
t l
dell’Ospedale
di Borgo Trento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
È il Revisore dei Conti Supplente.
È presente in Consiglio per la prima
volta.
La Commissione
Albo Odontoiatri
FRANCESCO
OREGLIA
Nato a Verona nel
1966, si è laureato
in Odontoiatria a
Verona nel 1990
Svolge attività di
libero professionista
Odontoiatra
i
Od
i
iin Verona. Membro
della Commissione Albo Odontoiatri
dal 2001. È il nuovo Presidente della
Commissione Albo Odontoiatri.
Insieme al dott. Francesco Bovolin
è uno dei due Consiglieri Odontoiatri
presenti in Consiglio
ELENA
BOSCAGIN
Nata a Verona nel
1975, si è laureata in Odontoiatria
e Protesi Dentaria
all’Università di
Verona nel 1998.
Svolge
attività
professionale
S
l
tti ità libero
lib
come Odontoiatra a Verona.
È presente nella Commissione Albo
Odontoiatri per la prima volta.
VERONA MEDICA
NOTIZIE DALL’ORDINE
FRANCESCO
BOVOLIN
Nato a Cologna Veneta nel
1952, si è laureato a Padova
nel 1977.
Lavora come
Me
Dentista
M dico
di
D
ti t Libero Professionista a Castelnuovo del
Garda.
In passato ha lavorato come
anestesista presso la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda.
Presente in più mandati in consiglio e Presidente della Commissione Odontoiatri nel precedente Consiglio ora è uno dei due
Consiglieri Odontoiatri presenti
in Consiglio.
GIANPAOLO
PAOLETTI
GINO
CAVALLINI
Nato a Cerea nel
1951, si è laureato a Padova nel
1979 e specializzato in odontostomatologia a
Verona
V
nell 1982.
1982
Lavora a Cerea come Odontoiatra
libero professionista, Medico Odontoiatra specialista ambulatoriale fino
al 2010.
Per vari anni Presidente ANDI è stato in passato Presidente della Commissione Odontoiatri e Consigliere
dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri.
MEMBRO della Commissione Albo
Odontoiatri DALLA SUA ISTITUZIONE (ANNO 1986).
Nato a Verona. nel
1943, si è laureato a Padova nel
1973. Ha lavorato come Medico
Odontoiatra Spei li t A
b l t i
cialista
Ambulatoriale
fino al 2011 (ora
in pensione). Continua a lavorare invece come Medico Odontoiatra Libero
Professionista. In passato ha lavorato
come anestesista presso l’Ospedale di
Legnago fino al 1976 e poi fino al 1984
all’Ospedale Maggiore di Verona come
specialista in Odontostomatologia. Già
componente del Consiglio dell’Ordine
Medici Chirurghi e Odontoiatri nel triennio 2006-2008 e della Commissione
Albo Odontoiatri dal 2004.
5
Lachiver Servizi S.r.l.
Ambiente, sicurezza, qualità
Siamo consulenti qualificati, con forte specializzazione,
a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto che
vogliono raggiungere l’Accreditamento Regionale
La nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per la
valutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per:
Ź la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazione
all’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale
Ź il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento
Ź l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione
Ź l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramento
Via Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918
www.lachiver.com — [email protected]
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2000
VERONA MEDICA
9
ALBO ODONTOIATRI
Verbali della Commissione
Odontoiatri
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 12 OTTOBRE 2011
Presenti: Dott. Arrichiello,
Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,
Dott. Oreglia
Assenti giustificati: Dott. Paoletti
Lettura ed approvazione verbale
precedente: il verbale della seduta
precedente viene approvato all’unanimità.
Comunicazioni del Presidente:
1. Il Presidente ripercorre il caso
dell’iniziativa “Groupon” pertinente lo studio dentistico KK di
………... Si è dibattuto sulla liceità
delle tariffe a bassissimo prezzo
offerte attraverso il sistema. La
CAO concorda nella necessità di
invitare a colloquio i sanitari che
utilizzano tale iniziativa.
2. Il Presidente informa di aver ricevuto da parte della Dott.ssa XX
una richiesta di parere in campo
pubblicitario. La pubblicità proposta, pur essendo globalmente
accettabile, difetta del nome del
Direttore Sanitario che si chiede
di aggiungere in calce
Relazioni istruttorie:
1. Dott. ËÈ: il Presidente illustra una
brochure del poliambulatorio SS,
di cui il Dott. Ë è Direttore Sanitario. Nella brochure sono indicate le tariffe per varie prestazioni
mediche e il Presidente fa notare
che la prestazione per prima visita
odontoiatrica, a differenza di tutte
le altre specialità mediche presenti, comprensiva anche di radiografia panoramica, è a costo zero. Il
Presidente informa i presenti di
aver invitato a colloquio il Sanitario
per motivare tale scelta.
2. Dott. ¥Ø: Il Presidente aggiorna
il caso della Sig.ra AA, la quale
10
aveva inviato all’Ordine una segnalazione per sospetto esercizio abusivo della professione
odontoiatrica da parte della Sig.ra
ÕÕ. Il Presidente informa di aver
ricevuto da parte del Dott. ¥ una
lettera indirizzata alla Sig.ra Õ con
richiesta di conferma del titolo di
igienista dentale.
3. Dott. ÆË: il Presidente relaziona i
presenti sul colloquio avuto con il
Sanitario e da lettura del verbale
di audizione. Informa di aver inviato una segnalazione al nucleo
NAS di Padova. Viene deciso di
attendere l’esito delle indagini. Si
decide di integrare alla violazione
dell’art. 67 del Codice deontologico, anche gli art. 61 e 69, che
verranno contestati al Sanitario.
4. Il Presidente ripercorre il caso del
Centro Medico YY. Viene deciso
di soprassedere in attesa di una
eventuale prossima apertura del
centro.
Il presidente ripercorre il caso di una
pratica di conciliazione, risalente al
2006,fra il Dott. X e la Sig.ra Ø. Il caso
è stato di nuovo ora riesaminato, essendosi la Sig.ra ……. presentata, a
distanza di 6 anni dall’invito ricevuto
a suo tempo, per chiedere un colloquio. In considerazione dell’ingiustificato lasso di tempo trascorso la CAO
ritiene la sua competenza conclusa.
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 09 NOVEMBRE 2011
Presenti: Dott. Arrichiello,
Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,
Dott. Oreglia Dott. Paoletti.
Lettura ed approvazione verbale
precedente: il verbale della seduta
precedente viene approvato all’unanimità.
Comunicazioni del Presidente:
1. Il Presidente comunica di aver
ricevuto dalla Procura della Repubblica un documento relativo
ad esercizio di azione penale art.
348 c.p. nei confronti del Dott.
ØÄ. Considerato che il Dott. Ø
risulta essere regolarmente iscritto sia all’albo medici che all’albo
odontoiatri, viene deciso di inviare
alla Procura una richiesta di chiarimenti.
2. Il Presidente informa di aver ricevuto una lettera anonima, firmata
con firma illeggibile, con allegato
lo scontrino di un supermercato
in cui si pubblicizza una struttura odontoiatrica dal nome “Care
Service” ove vengono promessi grossi sconti per prestazioni
odontoiatriche. Comunica che, a
seguito della totale mancanza di
informazioni conseguita alle telefonate fatte al numero riportato e
al conseguente possibile ipotetico
esercizio professionale da parte di
non abilitati, ha ritenuto opportuno informare i NAS per i provvedimenti di competenza.
Relazioni istruttorie:
1. Dott. Æ Ñ: il Presidente ripercorre
il caso e da lettura del verbale di
audizione. Da inoltre lettura di una
memoria, inviata successivamente al colloquio, a firma del Dott.
Æ e del legale rappresentante
del Poliambulatorio ove esercita.
Dopo ampia discussione viene
deciso di approfondire il caso in
termini di sentenza della Commissione Centrale, sull’argomento
riguardante la gratuità delle prestazioni.
2. Dott. ¥Ø: il Presidente aggiorna
i presenti sul caso riguardante il
Dott. ¥ comunicando di aver invitato a colloquio il Sanitario. Il Dott.
¥ ha inviato all’Ordine lettera di
dimissioni dall’incarico di Direttore
Sanitario della struttura “SDSS”.
3. Dott. ÜÇ: il Presidente riferisce ai
presenti gli esiti del colloquio avuto con il Sanitario in data odierna e
da lettura del verbale di audizione.
Viene deciso di effettuare ulteriori
accertamenti.
Procedimenti disciplinari:
1. Dott. WÏ: il Presidente comunica
che il Sanitario ha presentato ri-
VERONA MEDICA
ALBO ODONTOIATRI
corso in commissione centrale
per gli esercenti le professioni
sanitarie avverso la sanzione irrogatagli.
La commissione Albo Odontoiatri
di Verona da mandato al Presidente di resistere al gravame.
2. Dott.HÅ: il Presidente comunica che il Sanitario ha presentato
ricorso in commissione centrale per gli esercenti le professioni
sanitarie avverso la sanzione irrogatagli. La commissione Albo
Odontoiatri di Verona da mandato
al Presidente di resistere al gravame.
3. Dott.ssa KÎ: il Presidente ripercorre il caso relativo al Sanitario
nel merito di un sospetto di prestanomismo per il quale questa
CAO ha già aperto procedimento
disciplinare. Aggiorna poi i presenti su nuove evidenze riguardanti il collega. Il suo nominativo,
infatti, compare anche sulla targa
di uno studio dentistico, a …….,
“Studio XX”, in qualità di Direttore
Sanitario. Il Presidente comunica
di aver inviato la segnalazione al
nucleo NAS per gli accertamenti
di competenza. Viene deciso di
attendere l’esito del sopralluogo;
a seguire sarà compito di questa
Commissione valutare la legittimità dei fatti emergenti, comprensivi
dell’autorizzazione all’esercizio citata sulla targa esposta.
Varie ed eventuali: il Dott. Cavallini
aggiorna i presenti sui risultati della
riunione ENPAM del 4 e 5 novembre
scorso.
VERBALE DELLA COMMISSIONE
ODONTOIATRI DEL 14 DICEMBRE 2011
Presenti: Dott. Arrichiello,
Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,
Dott. Oreglia, Dott. Paoletti
Presente su invito:
Dott.ssa Boscagin
Lettura ed approvazione verbale
precedente: il verbale della seduta
precedente viene approvato all’unanimità.
VERONA MEDICA
Comunicazioni del Presidente: il
Presidente da lettura di una segnalazione inviata dalla Sig.ra HJ, la quale
chiede l’intervento della Commissione
Odontoiatri a seguito di insoddisfazione delle cure avute dal Centro Medico
Polispecialistico “X”. Viene deciso di
rispondere alla Signora, facendo presente che l’eventuale ristoro economico per i danni lamentati non rientra
nei compiti di questa CAO ma esclusivamente nel campo della giustizia
ordinaria.
Relazioni istruttorie:
1. Il Presidente riferisce di aver invitato a colloquio il Dott. Ö a causa di
un’inserzione pubblicitaria apparsa
sul quotidiano “L’Arena”. Da lettura
del verbale di audizione. Successivamente il Dott. Ö comunica che, a
sua insaputa, il messaggio pubblicitario è stato di nuovo pubblicato
e informa di aver diffidato la Società Publiadige a pubblicare nuovamente l’inserzione. Viene deciso di
contattare nuovamente il Dott. Ö.
2. Il Presidente ripercorre il caso del
Dott. HhH informando i presenti
che il paziente che aveva inviato
l’esposto nei confronti del Sanitario, nonostante i ripetuti solleciti,
non ha più presentato ulteriore documentazione richiesta a corredo
dell’esposto presentato. Viene deciso di archiviare il caso e di darne
comunicazione al Sanitario.
3. Dott.ssa WÚ: il Presidente ripercorre il caso relativo alla Dott.ssa
W. Dopo ampio dibattito viene deciso di archiviare il caso e di darne
comunicazione al Sanitario.
4. Dott. Yþ: la CAO, avendo inoltrato
tutta la documentazione relativa
all’Ordine di competenza (Bolzano), decide di archiviare il caso.
5. Dott. ßË: Avendo inoltrato tutta la
documentazione all’Ordine competente (Trieste), ma essendo a
tutt’oggi il Dott. ß ancora Direttore
Sanitario del poliambulatorio X, la
CAO decide di contattare l’Ordine
di Trieste per informazioni.
6. Dott. WW: il Presidente espone il
caso relativo al Sanitario. Il Dott. W
è stato denunciato per aggressione dal Dott. La ÃÁ. Il Presidente da
lettura del verbale di audizione nel
corso del quale il Dott. W riferisce
che il à premette che all’interno
dello studio possano avvenire accadimenti causanti gravi rischi dal
punto di vista igienico sanitario.
Viene deciso di inviare segnalazione all’ULSS 22 e altre autorità
competenti e inviare inoltre una
lettera di richiesta in Procura per
conoscere lo stato d’avanzamento
del processo penale intestato dal
dott. Ã
7. Dott. ¥Ø: il Presidente informa
di aver invitato a colloquio il Sanitario e da lettura del verbale di
audizione. La commissione Albo
Odontoiatri decide di: interpellare
il Comune di ……. per essere notificati delle autorizzazioni rilasciate
al Centro Medico “S”; chiedere il
nominativo del nuovo direttore Sanitario e concordare con il Presidente Albo Medici un colloquio per
chiarimenti sulla targa esposta; invitare a colloquio il Dott. Ð; iniziare
la procedura per la costituzione di
parte civile nei confronti dell’esercente abusivamente l’odontoiatria.
8. Dott. KK: il Presidente da lettura
del verbale di audizione. La CAO
decide di convocare i sanitari che
fanno pubblicità ritenuta lesiva del
Codice Deontologico su fonti di informazioni tipo “GROUPON” al fine
di avvisarli, in forma collaborativa,
della violazione del Codice Deontologico a seguito di tale pubblicità. La CAO si riserva l’ipotesi di
aprire procedimento disciplinare
qualora i Sanitari già segnalati e
convocati ripetessero la loro medesima forma pubblicitaria.
Questa decisione verrà comunicata anche al Consiglio dei Medici.
Viene deciso di redigere una lettera ai medici già convocati per tale
iniziativa.
9. Dott. Ð/ Sigg.ri W e Y: il Presidente
espone il caso della segnalazione pervenuta dal Dott. Ð, iscritto
all’Ordine di Trento. La CAO, valutati gli aspetti deontologici, ritiene
che i caratteri del contraddittorio
siano di tipo giudiziario e pertanto
non di pertinenza di questa Commissione.
10. Dott. Æ. Il Presidente informa i presenti di aver avuto comunicazione
da parte della Procura ove viene
comunicato che il sanitario citato in
giudizio verrà processato nel mese
di marzo 2012.
11
LETTERE AL DIRETTORE
Se tutti fossimo
più corretti...
Pregiatissino Sig. Direttore,
desidero che tu pubblichi questa nostra.
Ogni triennio siamo chiamati, in quanto iscritti all’Albo Professionale, a svolgere il nostro dovere di votanti per
eleggere il nuovo Presidente dell’Ordine Provinciale e il relativo Consiglio.
Abbiamo sempre pensato che chi arriva a conseguire una laurea possegga delle doti intellettuali non indifferenti cui è auspicabile si associ una dose
di buon senso.
Ciò nonostante, con diabolica perseveranza, rileviamo che ad ogni scadenza elettorale, dopo una prima fase
andata a vuoto in quanto non si è riusciti a raggiungere il quorum, è necessario addivenire ad una seconda tor-
nata elettorale laddove i vari organismi
sindacali mettono in campo le loro forze per appoggiare i propri candidati.
La ripetizione delle operazioni comporta, d’obbligo, il reinvio di migliaia
di lettere agli iscritti, la riconvocazione
degli scrutatori, del personale di segreteria, ecc., ecc.
Quanto sopra, lungi dall’essere a costo zero, comporta un aggravio economico dell’ordine di alcune decine
di migliaia di euro (35.000-40.000 se
non erro, secondo le Vostre fonti informative).
Poiché questi soldi vengono dalle
nostre tasche ci domandiamo come,
rifacendoci alla parte iniziale della lettera, i nostri Colleghi siano talmente
masochisti, con periodica costanza,
da martellarsi determinate parti del
corpo (per i soggetti di sesso maschile, studiando altre forme di autolesionismo per le gentili Colleghe) evitando
accuratamente di partecipare alla prima tornata realizzando così, immotivamente, un esborso economico di
cui certamente ci saranno grate le
Poste Spa e nessun’altro.
Riteniamo che queste cifre possano
essere con un minimo di quella virtù
rara che è il buon senso, assente nel
corredo cromosomico dei non votanti alla prima tornata possano essere
impiegate per fini e scopi diversi in
quanto, al pari delle sanzioni amministrative, delle multe, ecc, fanno parte
dei denari che scuciamo con malcelata ritrosia.
Ci auguriamo che, per il futuro, nonostante la pervicacia degli scritti, il
numero dei soggetti intellettivamente
coerenti possa aumentare evitandoci
figuracce cui francamente non sappiamo dare spiegazioni soprattutto
allorquando, nel corso di conversazioni con persone appartenenti ad altri Ordini (di città limitrofe) veniamo ad
apprendere che questa peculiarità è
pressoché esclusivamente veronese.
Forse i martelli per la gestualità sopra
indicate, a Verona vengono distribuiti
gratuitamente...
Grati per l’accoglienza, porgiamo cordiali saluti e rinnoviamo l’auspicio contenuto nel testo.
EMANUELA MASCALZONI
GIANCARLO MENINI
dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.
ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI
REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA
MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA
37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836
Fax 045/8006737
12
VERONA MEDICA
LETTERE AL DIRETTORE
Odore
di pioggia
Caro Direttore,
ho trovato, su una rivista (rivista passionista) un racconto che mi piace
molto.
Te lo mando perché tu possa, se lo
vorrai, farlo conoscere ai lettori di Verona Medica.
Nevio Marcon.
Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un ospedale di Dallas, in quel momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing,
la quale era stata sottoposta ad un
intervento chirurgico.
Suo marito David le teneva stretta la
mano mentre attendevano notizie. Il
pomeriggio prima delle complicazioni, il lO Marzo, l’avevano costretta ad
un parto cesareo alla 240 settimana
che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Dane Lu Blessing.
I neo genitori erano a conoscenza
che la neonata pesava 708 gr.. e che
raggiungeva i 30 centimetri e mezzo
di lunghezza ma, nonostante tutto le
parole del dottore li colpirono. «Non
credo che la bambina abbia molte
probabilità di sopravvivere», disse
loro più delicatamente che potè.
«C’è solo il 10 per cento di possibilità
che sopravviva alla notte, ed anche
se ciò accadesse per qualche miracolo le probabilità che abbia complicazioni future è molto alta».
Non essere mai in grado di camminare, parlare, vedere, ritardata mentalmente e molto altro ancora.
Diana con il marito David ed il loro
figlioletto di 5 anni, speravano tanto
che un giorno Dana avrebbe allietato
la loro famiglia.
Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni e desideri allontanarsi per sempre.
Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato.
Quindi qualunque carezza, bacio o
abbraccio era per Dana pericoloso,
i familiari sconsolati non potevano
neanche trasmetterle il loro amore,
dovevano evitare di avvicinarsi a lei.
Tutto quello che potevano fare era di
pregare il Signore che si prendesse
cura della loro piccola, che la cullasse
e la facesse sentire amata.
Non credettero alla loro fortuna quando Dana cominciò a migliorare.
Passavano le settimane e la piccola
continuava a prendere peso e diventare più forte.
Finalmente, quando Dana compì 2
mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.
Due mesi dopo, mentre i dottori li
avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana
uscì dall’ospedale e finalmente andò
a casa con la sua famiglia.
Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava
verso il futuro con fiducia e con tanta
voglia di vivere. Non c’erano segni di
deficienza fisica o mentale, era una
bambina normale che viveva la sua
vita. Ma questa non è la fine della nostra storia.
U n caldo pomeriggio del 1996 Dana
era seduta in braccio della mamma,
erano m un parco non lontano da
casa (lrving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi
amici.
Come sempre chiacchierava felice
con la sua mamma, quando all’improvviso si zittì.
Si abbracciò e chiese alla mamma
«Lo senti?»
Diana sentendo nell’aria che si avvicinava la pioggia rispose «Sì; profuma
come quando stà per piovere». Dana
chiuse gli occhi e ridomandò: «Lo
senti?»
Ancora una volta la mamma gli rispose: «Mi sa che tra un po’ saremo
tutte bagnate, sta per piovere». Dopo
un po’, Dana, alzò la testa e accarezzandosi le braccia esclamò, «No,
profuma come LUI».. «Profuma come
quando Dio ti abbraccia forte.»
Diana cominciò a piangere calde lacrime mentre la bambina raggiungeva
le sue amiche per giocare con loro.
Le parole della figlia avevano confermato ciò che sapeva in cuor suo, da
tanto tempo ormai.
Durante tutto il periodo in ospedale,
mentre lottava per la sua vita, Dio si
era preso cura della piccola abbracciandola così spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana.
(AUTORE IGNOTO)
CERTIFICATO PER LA PATENTE:
ESENTE IVA
Facendo seguito alle Comunicazioni n. 60 del 13 settembre 2010 e n. 82 del 2 dicembre 2010, si ritiene opportuno segnalare che l’Agenzia
delle Entrate con parere del 9 dicembre 2010 (All. n. 1), in risposta ad un quesito dello SNAMI, ha confermato la posizione consolidata di
questa Federazione in merito alla esenzione da IVA della fattispecie indicata in oggetto.
L’Agenzia delle Entrate nel proprio parere rileva, quindi, che la prestazione sanitaria del medico curante finalizzata al rilascio del certificato
preliminare per il rinnovo o il conseguimento della patente di guida per i veicoli a motore è esente da IVA perché “lo scopo principale della
prestazione è nella tutela preventiva della salute di soggetti che, trovandosi in particolari condizioni fisiche, potrebbero compromettere la propria salute e l’incolumità della collettività attraverso la guida di veicoli”.
Di fatto l’Agenzia delle Entrate conferma quanto già affermato nella Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 ove chiariva che sono esenti da IVA
quelle prestazioni mediche di diagnosi, cura e riabilitazione finalizzate alla “tutela della salute” intesa anche come prevenzione.
VERONA MEDICA
13
AGGIORNAMENTO
La gestione della paziente con neoplasia
cervicale intraepiteliale di basso grado (CIN 1)
P. CATTANI, R. COLOMBARI*
Centro di Ginecologia Oncologica
Preventiva ULSS 20 - Verona
*UOC Anatomia Patologica ULSS 20
Verona
Le neoplasie cervicali intraepiteliali
di basso grado (CIN 1) rivelate dalla
biopsia cervicale (Fig. 1) sono indicative della presenza di un’infezione da
Papilloma Virus a livello della portio
uterina e rappresentano il corrispettivo istologico delle lesioni squamose
intraepiteliali di basso grado (L SIL)
evidenziate dal Pap test (Fig. 2). Queste lesioni, indipendentemente dal
tipo di virus HPV cui sono correlate
(che in oltre il 70% dei casi risulta essere ad alto rischio), sono destinate
nell’arco di vari mesi quasi sempre
a regredire spontaneamente (in percentuali che secondo la letteratura
superano il 60%). Per questo motivo
la maggior parte degli autori è concorde nel non ritenere la CIN 1 una
vera precancerosi ma solo l’espressione istologica della infezione da
HPV a livello della mucosa cervicale
Fig: 1: L SIL
14
con scarse probabilità di evoluzione
in una lesione ad alto rischio di degenerazione carcinomatosa (1-11).
Dato che, coerentemente con queste premesse, le Società Scientifiche
e la letteratura in genere consigliano
per questa classe di lesioni un comportamento attendistico, con periodici controlli citologici e colposcopici
nell’attesa di una risoluzione spontanea dell’infezione (12-24), è evidente
come nel management della paziente con CIN1 sia fondamentale la
certezza che la diagnosi sia corretta
(25-27). Tale certezza deve derivare
innanzitutto dalla concordanza del
quadro citologico con quello emerso
dall’esame istologico della biopsia.
In caso di non concordanza citoistologica il comportamento clinico
sarà inevitabilmente più interventista
riducendo gli intervalli di controllo durante il follow up oppure passando
direttamente al trattamento chirurgico. Il rischio maggiore infatti nella
gestione di una CIN1 consiste proprio
nella possibilità di misconoscere una
lesione di grado più elevato in cui si
siano già attivati i meccanismi di integrazione del genoma virale con quello
della cellula ospite con un netto aumento del rischio di progressione. La
sottostima della lesione cervicale può
essere certamente dovuta ad una imprecisa interpretazione del preparato
istologico da parte del patologo, ma
anche alla possibilità che la biopsia
sotto guida colposcopica non evidenzi la lesione più grave presente
sulla cervice (28-31). La probabilità
che si verifichi questo secondo evento può essere legata alla complessità
del quadro colposcopico (giunzione
squamocolonnare non visibile, estensione delle lesioni, multifocalità….) ma
soprattutto all’esperienza del ginecologo colposcopista che deve essere
in grado di riconoscere l’epicentro
della lesione per mirare con precisione il prelievo bioptico (Fig. 3 e 4).
Fig. 2: CIN 1
Una volta acquisita la certezza di una
corretta interpretazione diagnostica
il clinico aspirerebbe a poter distinguere le lesioni a rischio di progressione da quelle molto più numerose
destinate alla risoluzione spontanea.
Indicazioni su questo rischio potrebbero essere fornite dallo studio delle
caratteristiche dell’infezione virale: la
genotipizzazione, la carica virale, gli
indicatori dell’ integrazione del virus
HPV nel genoma dell’ospite e della
replicazione virale (32-45). È noto ormai da tempo che esistono diversi tipi
di virus HPV suddivisi in due grandi
categorie ad alto rischio ed a basso
rischio oncogeno: anche all’interno
del gruppo ad alto rischio, che è indubbiamente il gruppo riscontrato più
di frequente nelle CIN 1, la presenza
dell’HPV 16 rappresenta un ulteriore
fattore prognostico sfavorevole.
La valutazione della carica virale potrebbe essere predittiva della persistenza dell’infezione da HPV come è
certamente predittiva della persistenza o della ricorrenza della displasia
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
Fig. 3: Quadro colposcopico di trasformazione
atipica G1 (mosaico) dopo applicazione di
acido acetico.
dopo il trattamento chirurgico: alte
cariche virali (> 1000 RLU/PC) prima
di un trattamento a radiofrequenza,
soprattutto se i margini del cono risulteranno interessati, vanno considerati
fattori di rischio di persistenza o di ricorrenza post chirurgiche.
La determinazione dell’mRNA virale
consente di valutare l’attività replicativa del virus studiandone le regioni
oncogeniche E6 e E7 responsabili del
blocco delle proteine cellulari p53 e
pRb, entrambe con funzione repressiva e di controllo sul ciclo cellulare e
pertanto definite “anti-oncogeni”.
Infine la proteina pP16 è un oncosoppressore in grado di inibire la fosforilazione della pRb bloccando così la
replicazione cellulare in fase G1. Essa
è carente o inattivata in molteplici neoplasie, mentre risulta sovraespressa
nelle lesioni preneoplastiche e neoplastiche della cervice uterina.
È da sottolineare comunque che tutti
questi test, a prescindere dai costi e
dal carico di lavoro che comportano,
non sono ancora validati per un utilizzo clinico, in quanto ancora oggetto
di studio: pertanto il loro impiego non
è raccomandato nella normale pratica clinica ma solo all’interno di studi
controllati.
Da quanto finora esposto risulta evidente che il ginecologo, per la scelta
dell’atteggiamento da seguire, debba
basarsi esclusivamente su valutazioni
cliniche (46-55).
L’età della paziente superiore ai cinquanta anni si associa ad un aumentato rischio di progressione della malattia forse per una minor efficienza
immunologia, certamente per una
maggior difficoltà nella diagnosi colposcopica.
La situazione immunitaria della donna
VERONA MEDICA
ha un ruolo importante: nelle pazienti
HIV positive vi è prevalenza almeno
doppia di infezione da parte di ceppi HPV ad alto rischio, rari o nuovi,
e di infezioni virali multiple. Inoltre la
prevalenza della displasia cervicale è
del 20-60% (invece del 3-10%), si ha
una maggior persistenza dell’infezione da HPV (46%), con una maggiore
progressione (8-38%) e una minor
percentuale di regressione spontanea (27-31%). Tutto questo implica un
aumentato rischio di carcinoma nelle
donne HIV infette.
Gli idrocarburi policiclici aromatici
specifici del fumo di sigaretta agiscono sulla regolazione del ciclo vitale
del virus HPV aumentandone la sintesi di DNA di sette-otto volte: questo
fattore, associato al calo delle difese
immunitarie vaginali sempre presenti
nelle fumatrici, spiegherebbe l’aumentata persistenza virale nelle donne fumatrici.
Un valore particolare ed imprescindibile deve essere attribuito alla valutazione delle lesioni colposcopiche
che più sono estese e complesse più
sono indicative di aggressività virale e
di rischio di progressione della malattia
A tutte queste considerazioni deve
essere aggiunta anche l’affidabilità
della paziente ad aderire al follow up
visto che è dimostrato che le donne a
maggior rischio di sviluppare un carcinoma cervicale sono, oltre a quelle
che non eseguono screening, quelle
che, con un Pap test positivo, non
aderiscono ai programmi di controllo
nel tempo consigliati
A conclusione di queste nostre riflessioni, in accordo con i dati forniti dalla
letteratura e sopra riportati, possiamo dire che, una volta raggiunta la
ragionevole certezza che la CIN sia
effettivamente di basso grado, l’atteggiamento attendistico sia comunque sempre di prima scelta. Questo
non solo perché le probabilità di regressione spontanea sono molto
alte e perché il trattamento delle lesioni colposcopiche non garantisce
la scomparsa del virus (diffuso di
solito a tutto il basso tratto genitale)
ma soprattutto perché queste lesioni
interessano sempre più spesso donne giovani e senza figli per il cui futuro ostetrico è importante mantenere
l’integrità anatomica e funzionale della
cervice uterina. L’attenta valutazione
dei fattori di rischio ci servirà quindi
non tanto per optare in prima battuta
per il trattamento chirurgico quanto
per modulare la frequenza e la durata del follow up da offrire alla donna
che deve comunque essere sempre
adeguatamente informata sulla situazione clinica e coinvolta nelle scelte
da effettuare.
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Fig. 4: Quadro colposcopico di trasformazione
atipica G1 (mosaico) dopo applicazione di lugol
Saw HS, Lee JK, Lee HL, Jee HJ, Hyun JJ.
Natural history of low-grade squamous intraepithelial lesion. J Low Genit Tract Dis.
2001 Jul;5(3):153-8.
Schlecht NF, Platt RW, Duarte-Franco E,
Costa MC, Sobrinho JP, Prado JC, Ferenczy A, Rohan TE, Villa LL, Franco EL.
Human papillomavirus infection and time
to progression and regression of cervical
intraepithelial neoplasia. J Natl Cancer Inst.
2003 Sep 3;95(17):1336-43
Cantor SB, Atkinson EN, Cardenas-Turanzas M, Benedet JL, Follen M, MacAulay C.
Natural history of cervical intraepithelial neoplasia: a meta-analysis. Acta Cytol. 2005;
49(4):405-15
Società italiana di Colposcopia e Patologia
Cervico Vaginale. Gestione della paziente
con pap test anormale. Linee guida edizione 2006. La Colposcopia in Italia. 2006
XXI, 1
Thomas C.Wright Jr, MD; L. Stewart Massad, MD; Charles J. Dunton, MD; Mark
Spitzer, MD; Edward J.Wilkinson, MD;
Diane Solomon, MD; for the 2006 American Society for Colposcopy and Cervical
Pathology–sponsored Consensus Conference. 2006 consensus guidlines for the
management of women with cervical intraepithelial neoplasia or adenocarcinoma
in situ. American Journal of Obstetrics &
Gynecology, october 2007
Thomas C.Wright Jr, MD; L. Stewart Massad, MD; Charles J. Dunton, MD; Mark
Spitzer, MD; Edward J.Wilkinson, MD;
Diane Solomon, MD, for the 2006 American Society for Colposcopy and Cervical
15
AGGIORNAMENTO
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
16
Pathology–sponsored Consensus Conference. 2006 consensus guidelines for the
management of women with abnormal
cervical cancer screening tests. American
Journal of Obstetrics & Gynecology, october 2007
Park K, Ellenson LH, Pirog EC. Low-grade
squamous intraepithelial lesions of the
cervix with marked cytological atypia-clinical follow-up and human papillomavirus
genotyping. Int J Gynecol Pathol. 2007
Oct;26(4):457-62.
Bansal N, Wright JD, Cohen CJ, Herzog
TJ. Natural history of established low grade
cervical intraepithelial (CIN 1) lesions. Anticancer Res. 2008 May-Jun;28(3B):1763-6.
M. Arbyn, A. Anttila, J. Jordan G., Ronco
U., Schenck N., Segnan H., G. Wiener A.,
Herbert, J. Daniel (technical editor, L. von
Karsa. European guidelines for quality assurance in cervical cancer screening. Luxembourg: Office for Official Publications of
the European Communities, 2008
Guidelines for the NHS Cervical Screening
Programme. Colposcopy and Programme
Management. Second edition NHSCSP,
Publication No 20. May 2010.
Chen EY, Tran A, Raho CJ, Birch CM, Crum
CP, Hirsch MS. Histological ‘progression’
from low (LSIL) to high (HSIL) squamous
intraepithelial lesion is an uncommon event
and an indication for quality assurance review. Mod Pathol. 2010 Aug;23(8):104551.
Shafi MI, Luesley DM, Jordan JA, Dunn JA,
Rollason TP, Yates M. Randomised trial of
immediate versus deferred treatment strategies for the management of minor cervical cytological abnormalities. Br J Obstet
Gynaecol. 1997 May;104(5):590-4
Hartz LE, Fenaughty AM. Management
choice and adherence to follow-up after
colposcopy in women with cervical intraepithelial neoplasia 1. Obstet Gynecol. 2001
Oct;98(4):674-9.
ASCUS-LSIL Traige Study (ALTS) Group.
A randomized trial on the management of
low-grade squamous intraepithelial lesion
cytology interpretations. Am J Obstet Gynecol. 2003 Jun;188(6):1393-400.
Santos AL, Derchain SF, Sarian LO, Martins
MR, Morais SS, Syrjänen KJ. Performance
of Pap smear and human papilloma virus
testing in the follow-up of women with cervical intraepithelial neoplasia grade 1 managed conservatively. Acta Obstet Gynecol
Scand. 2006;85(4):444-50.
Tarkkanen J, Auvinen E, Nieminen P, Malmi
R, Vartiainen J, Timonen T, Laurila P, Räisänen I, Unnerus HA, Sakki A, Mattila P,
Van Den Brule AV, Tapper AM. HPV DNA
testing as an adjunct in the management of
patients with low grade cytological lesions
in Finland. Acta Obstet Gynecol Scand.
2007;86(3):367-72
Benard VB, Howe W, Saraiya M, Helsel
W, Lawson HW. Assessment of follow-up
for low-grade cytological abnormalities in
the National Breast and Cervical Cancer
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
27)
28)
Early Detection Program, 2000-2005. J
Low Genit Tract Dis. 2008 Oct;12(4):3006. Obstet Gynecol Clin North Am. 2008
Dec;35(4):599-614.
Boardman LA, Kennedy CM. Management
of atypical squamous cells, low-grade
squamous intraepithelial lesions, and cervical intraepithelial neoplasia 1. Asian Pac J
Cancer Prev. 2008 Apr-Jun;9(2):253-7.
Rouzier R. Management of CIN1. J Gynecol Obstet Biol Reprod (Paris). 2008
Feb;37 Suppl 1:S114-20.
Patel M, Guido R, Chang JC, Meyn LA
What are patient preferences for followup after low-grade cervical intraepithelial
neoplasia? J Low Genit Tract Dis. 2008
Apr;12(2):122-6.
Elit L, Levine MN, Julian JA, Sellors JW,
Lytwyn A, Chong S, Mahony JB, Gu C,
Finch T, Zeferino LC. Expectant management versus immediate treatment for lowgrade cervical intraepithelial neoplasia:
a randomized trial in Canada and Brazil.
Cancer. 2010 Nov 8
Insinga RP, Dasbach EJ, Elbasha EH. Epidemiologic natural history and clinical management of Human Papillomavirus (HPV)
Disease: a critical and systematic review of
the literature in the development of an HPV
dynamic transmission model. BMC Infect
Dis. 2009 Jul 29;9:119.
Yoost JL, Goetzl L, Hoda R, Soper DE,
Barry A. Management of the low grade
squamous intraepithelial lesion Pap smear
in a cross-sectional, observational cohort.
J Reprod Med. 2009 Jul;54(7):421-4
Elit L, Levine MN, Julian JA, Sellors JW,
Lytwyn A, Chong S, Mahony JB, Gu C,
Finch T, Zeferino LC. Expectant management versus immediate treatment for lowgrade cervical intraepithelial neoplasia:
A randomized trial in Canada and Brazil.
Cancer. 2011 Apr 1;117(7):1438-45.
Khuakoonratt N, Tangjitgamol S, Manusirivithaya S, Khunnarong J, Pataradule K,
Thavaramara T, Suekwattana P. Prevalence of high grade squamous intraepithelial
lesion (HSIL) and invasive cervical cancer
in patients with low grade squamous intraepithelial lesion (LSIL) at cervical pap
smear Asian Pac J Cancer Prev. 2008 AprJun;9(2):253-7.
Moore G, Fetterman B, Cox JT, Poitras N,
Lorey T, Kinney W, Castle PE Lessons from
practice: risk of CIN 3 or cancer associated
with an LSIL or HPV-positive ASC-US screening result in women aged 21 to 24. J Low
Genit Tract Dis. 2010 Apr;14(2):97-102
Silfverdal L, Kemetli L, Andrae B, Sparén
P, Ryd W, Dillner J, Strander B, Törnberg
S. Risk of invasive cervical cancer in relation to management of abnormal Pap
smear results. Am J Obstet Gynecol. 2009
Aug;201(2):188.e1-7.
Massad LS, Jeronimo J, Katki HA, Schiffman M; National Institutes of Health/American Society for Colposcopy and Cervical
Pathology Research Group. The accuracy
of colposcopic grading for detection of hi-
29)
30)
31)
32)
33)
34)
35)
36)
37)
38)
39)
40)
gh-grade cervical intraepithelial neoplasia.
J Low Genit Tract Dis. 2009 Jul;13(3):13744.
TOMBOLA Group. Biopsy and selective
recall compared with immediate large loop
excision in management of women with low
grade abnormal cervical cytology referred
for colposcopy: multicentre randomised
controlled trial. BMJ. 2009 Jul 28;339.
Nam K, Chung S, Kwak J, Cha S, Kim J,
Jeon S, Bae D. Random biopsy after colposcopy-directed biopsy improves the diagnosis of cervical intraepithelial neoplasia
grade 2 or worse. J Low Genit Tract Dis.
2010 Oct;14(4):346-51
Bowring J, Strander B, Young M, Evans H,
Walker P. The Swede score: evaluation of
a scoring system designed to improve the
predictive value of colposcopy. J Low Genit
Tract Dis. 2010 Oct;14(4):301-5
Klaes R, Friedrich T, Spitkovsky D, Ridder
R, Rudy W, Petry U, Dallenbach-Hellweg
G, Schmidt D, von Knebel Doeberitz M.
Overexpression of p16(INK4A) as a specific
marker for dysplastic and neoplastic epithelial cells of the cervix uteri. Int J Cancer.
2001 Apr 15;92(2):276-84
Koskimaa HM, Kurvinen K, Costa S, Syrjänen K, Syrjänen S. Molecular markers implicating early malignant events in cervical
carcinogenesis. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2010 Aug;19(8):2003-12.
Negri G, Vittadello F, Romano F, Kasal A,
Rivasi F, Girlando S, Mian C, Egarter-Vigl
E. p16INK4a expression and progression
risk of low-grade intraepithelial neoplasia
of the cervix uteri. Virchows Arch. 2004
Dec;445(6):616-20. Epub 2004 Oct 9Kruse AJ, Baak JP, Janssen EA,
Kjellevold KH, Fiane B, Lovslett K, Bergh
J, Robboy S. Ki67 predicts progression
in early CIN: validation of a multivariate progression-risk model. Cell Oncol.
2004;26(1-2):13-20
Syrjänen K. Mechanisms and predictors of
high-risk human papillomavirus (HPV) clearance in the uterine cervix. Eur J Gynaecol
Oncol. 2007;28(5):337-51. Review
Negri G, Bellisano G, Zannoni GF, Rivasi F,
Kasal A, Vittadello F, Antoniazzi S, Faa G,
Ambu R, Egarter-Vigl. E p16 ink4a and HPV
L1 immunohistochemistry is helpful for estimating the behavior of low-grade dysplastic lesions of the cervix uteri. Am J Surg
Pathol. 2008 Nov;32(11):1715-20
Van Hamont D, Bulten J, Shirango H,
Melchers WJ, Massuger LF, de Wilde PC.
Biological behavior of CIN lesions is predictable by multiple parameter logistic regression models. Carcinogenesis. 2008
Apr;29(4):840-5.
Hilfrich R, Hariri J. Prognostic relevance of
human papillomavirus L1 capsid protein
detection within mild and moderate dysplastic lesions of the cervix uteri in combination with p16 biomarke Anal Quant Cytol
Histol. 2008 Apr;30(2):78-82.
Rauber D, Mehlhorn G, Fasching PA,
Beckmann MW, Ackermann S. Prognostic
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
41)
42)
43)
44)
45)
significance of the detection of human papilloma virus L1 protein in smears of mild
to moderate cervical intraepithelial lesions.
Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2008
Oct;140(2):258-62.
Matsumoto K, Oki A, Furuta R, Maeda H,
Yasugi T, Takatsuka N, Mitsuhashi A, Fujii
T, Hirai Y, Iwasaka T, Yaegashi N, Watanabe Y, Nagai Y, Kitagawa T, Yoshikawa
H; for Japan HPV And Cervical Cancer
(JHACC) Study Group. Predicting the progression of cervical precursor lesions by
human papillomavirus genotyping: A prospective cohort study. Int J Cancer. 2010
Aug 23
Galgano MT, Castle PE, Atkins KA, Brix
WK, Nassau SR, Stoler MH. Using biomarkers as objective standards in the diagnosis of cervical biopsies. Am J Surg Pathol.
2010 Aug;34(8):1077-87
Woo YL, van den Hende M, Sterling JC,
Coleman N, Crawford RA, Kwappenberg
KM, Stanley MA, van der Burg SH. A prospective study on the natural course of
low-grade squamous intraepithelial lesions
and the presence of HPV16 E2-, E6- and
E7-specific T-cell responses. Int J Cancer.
2010 Jan 1;126(1):133-41
Li Y, Zeng WJ, Ye F, Wang XY, Lü WG, Ma
D, Wei LH, Xie X. Application of hTERC in
thinprep samples with mild cytologic abnormality and HR-HPV positive. Gynecol
Oncol. 2011 Jan;120(1):73-83.
Missaoui N, Hmissa S, Sankaranarayanan
R, Deodhar K, Nene B, Budukh A, Malvi S,
Chinoy R, Kelkar R, Kane S, Chauhan M,
Kothai A, Kahate S, Fontanière B, Frappart
L. p16INK4A overexpression is a useful
marker for uterine cervix lesions]. Ann Biol
Clin (Paris). 2010 Jul-Aug;68(4):409-14.
46) Quinlivan JA, Petersen RW, Gani L, Tan J.
Demographic variables routinely collected
at colposcopic examination do not predict
who will default from conservative management of cervical intraepithelial neoplasia I. Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2005
Feb;45(1):48-51
47) Dunn TS, Charnsangavej C, Wolf D. Are
there predictors for failed expectant management of cervical intraepithelial neoplasia
1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-6
48) Dunn TS, Charnsangavej C, Wolf D. Are
there predictors for failed expectant management of cervical intraepithelial neoplasia
1? J Reprod Med. 2008 Mar;53(3):213-6
49) Syrjänen K. New concepts on risk factors
of HPV and novel screening strategies for
cervical cancer precursors. Eur J Gynaecol Oncol. 2008;29(3):205-21.
50) Syrjänen K, Kulmala SM, Shabalova I, Petrovichev N, Kozachenko V, Zakharova T,
Pajanidi J, Podistov J, Chemeris G, Sozaeva L, Lipova E, Tsidaeva I, Ivanchenko
O, Pshepurko A, Zakharenko S, Nerovjna
R, Kljukina L, Erokhina O, Branovskaja M,
Nikitina M, Grunjberga V, Grunjberg A,
Juschenko A, Santopietro R, Cintorino M,
Tosi P, Syrjänen S. Epidemiological, clinical and viral determinants of the increased
prevalence of high-risk human papillomavirus (HPV) infections in elderly women.
Eur J Gynaecol Oncol. 2008;29(2):114-22
51) Collins S, Rollason TP, Young LS, Woodman CB. Cigarette smoking is an
independent risk factor for cervical intraepithelial neoplasia in young women:
a longitudinal study. Eur J Cancer. 2010
Jan;46(2):405-11.
52) Guarisi R, Sarian LO, Hammes LS, Longatto-Filho A, Derchain SF, Roteli-Martins
C, Naud P, Erzen M, Branca M, Tatti
S, Costa S, Syrjänen S, Bragança JF,
Syrjänen K. Smoking worsens the prognosis of mild abnormalities in cervical
cytology. Acta Obstet Gynecol Scand.
2009;88(5):514-20.
53) Sarian LO, Hammes LS, Longatto-Filho
A, Guarisi R, Derchain SF, Roteli-Martins
C, Naud P, Erzen M, Branca M, Tatti S, de
Matos JC, Gontijo R, Maeda MY, Lima T,
Costa S, Syrjänen S, Syrjänen K. Increased risk of oncogenic human papillomavirus infections and incident high-grade
cervical intraepithelial neoplasia among
smokers: experience from the Latin American screening study. Sex Transm Dis.
2009 Apr;36(4):241-8.
54) Matsumoto K, Oki A, Furuta R, Maeda
H, Yasugi T, Takatsuka N, Hirai Y, Mitsuhashi A, Fujii T, Iwasaka T, Yaegashi
N, Watanabe Y, Nagai Y, Kitagawa T,
Yoshikawa H; Japan HPV And Cervical
Cancer (JHACC) Study Group. Tobacco
smoking and regression of low-grade
cervical abnormalities Cancer Sci. 2010
Sep;101(9):2065-73. doi: 10.1111/j.13497006.2010.
55) Strasak AM, Goebel G, Concin H, Pfeiffer
RM, Brant LJ, Nagel G, Oberaigner W,
Concin N, Diem G, Ruttmann E, GruberMoesenbacher U, Offner F, Pompella A,
Pfeiffer KP, Ulmer H; VHM&PP Study
Group. Prospective study of the association of serum gamma-glutamyltransferase with cervical intraepithelial neoplasia III
and invasive cervical cancer. Cancer Res.
2010 May 1;70(9):3586-93.
MEDICINA DI FAMIGLIA
COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO
AL SOSTITUTO
Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza
Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:
“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”
Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.
Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione
avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.
In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:
Compenso forfetario X 70%: 30 = X
(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)
X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo
X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre
VERONA MEDICA
17
AGGIORNAMENTO
Crescita mandibolare
indotta
Fig. 2 - Il Twin Block utilizzato
Dott. MICHELE GIARETTA
Dell’Ortodonzia ci affascina la chiave dinamica. È infatti, una disciplina
in grado di produrre nella bocca del
paziente un vero cambiamento, finalizzato ad ottenere una buona masticazione ed un buon sorriso tramite
l’utilizzo di apparecchi ortodontici.
Si vuole offrire una testimonianza di
come la terapia ortodontica funzionale possa essere efficace nel trattamento di casi complessi apparentemente destinati ad una sola soluzione
chirurgica. Alcuni difetti di masticazione possono essere curati tramite
degli interventi chirurgici sulle ossa
mascellari, interventi che ovviamente
spaventano chiunque, tanto più i genitori di bambini che presentano alcuni problemi. Parliamo della sporgenza dei denti superiori. Ad un esame
attento si rileva che in molti casi non
siamo di fronte ad una sporgenza dei
denti superiori, bensì ad una rientranza dei denti inferiori con relativo mento sfuggente (Fig.1).
Ecco, quindi, la necessità in questi
casi di agire prontamente, sfruttando
la crescita del bambino in via di sviluppo, allo scopo di fare avanzare la
parte di sotto. Si evita quindi di arretrare i denti superiori perché ciò provocherebbe un cedimento estetico
del labbro superiore, con conseguente effetto di precoce invecchiamento
estetico del viso di questi pazienti.
È possibile quindi fare avanzare i denti inferiori insieme al mento. Questa
terapia si può fare in un paziente in
crescita per esempio tramite l’apparecchio mostrato in fig.2, il Twin Block
(1)(6), un apparecchio rimovibile, in
acrilico e munito di ganci ritentivi, che
rimane posizionato all’interno della
bocca. Una buona età per iniziare il
trattamento è fra i 7 ed 8 anni (5).
Se la risposta è buona si ottiene oltre
alla correzione del morso, anche una
buona proiezione in avanti del mento(2) (fig.3).
La terapia ha una durata media di due
anni e prevede la piena collaborazione dei piccoli pazienti.
Il Ttwin Block appartiene alla categoria degli apparecchi funzionali (4) ed
è stato progettato dal ben noto ortodontista scozzese Dr. W.J.Clark(1)(6).
Tale apparecchio (Fig.2) sfrutta un
piano di scivolamento che permette
alla mandibola di avanzare.
Il vantaggio del Twin Block è che la-
Fig. 1 – Difetto morfologico e dentale prima del trattamento
18
scia libertà di movimento alla lingua,
alla mandibola e alle labbra ed è quindi molto tollerato dai pazienti, che in
età infantile presentano comunque
un alto grado di tolleranza per i corpi
estranei all’interno del cavo orale.
Spesso dopo le prime modifiche alla
masticazione, si registra una certa dipendenza da parte dei piccoli pazienti
per questi dispositivi, nel senso che
i muscoli masticatori sono più a loro
agio con l’apparecchio che senza.
A fine crescita, per ottenere lo stesso risultato morfologico si è costretti
invece ad intervenire chirurgicamente
avanzando la mandibola.
Questo significa che il paziente dovrà
essere curato in sinergia dall’ortodontista per i movimenti dentali e dal chirurgo maxillo facciale per i movimenti
ossei.
Quindi è assolutamente consigliabile
sottoporre i propri figli ad una visita
ortodontica in età precoce.
L’età dell’accrescimento, come mostrato, consente delle correzioni importanti e spesso non solo limitate ai
denti, con risvolti positivi per l’intera
vita del paziente.
L’Ortodontista, che ha fatto la diagnosi sul paziente, prende le impronte
delle arcate dentali ed una cera di
masticazione e le consegna al laboratorio.
Dall’impronta si ricava un modello in
gesso sul quale viene costruito l’apparecchio (1)(6).
Si utilizzano delle resine anche colorate se il bambino lo desidera.
Il lavoro viene poi rifinito, lucidato e
consegnato all’ortodontista in appositi contenitori.
L’Ortodontista, infine, assicurerà la
perfetta integrazione dell’apparecchio ortodontico nella bocca del piccolo paziente.
Solo una stretta collaborazione fra
studio ortodontico e tecnico di labo-
VERONA MEDICA
AGGIORNAMENTO
REFERENCES
1)
2)
3)
4)
5)
Fig.3 Risultato morfologico e dentale a fine trattamento
ratorio può garantire il successo della
terapia ortodontica eseguita sul bambino. Il laboratorio utilizza esclusivamente materiali a norma CE e rilascia
per ogni manufatto una dichiarazione
di conformità. Ma qualità significa
anche precisione e quindi “comodità” per la bocca dei piccoli pazienti e
questa qualità è attestata direttamente da loro.
6)
Clark w.j. The twin-block technique
AJO 1988 93 1-18
Trenouth M.J. Cephalometric evaluation of the twin-block appliance in the
treatment of Class II/1 malocclusion
with matched normative growth data
AJO 2000 117 54-59
Chintakanon k. A prospective study of
twin-block appliance theraphy assessed by magnetic resonance imaging
AJO 2000 118 494-504
Parkin N. A. Comparison of the twin
block appliance in matched Cl II sample AJO 2001 119 572-577
O’Brien K, Wright JL, et al. Effectiveness of early orthodontic treatment
with the twin-block appliance: a multicenter, randomized, controlled trial.
Part 1: dental and skeletal effects.
Am J Orthod Dentofacial Orthop 2003;
124:234-243.
Clark WJ. Twin block functional therapy. Turin: Mosby-Wolfe; 1995
TRIBUNALE DI TORINO
GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI
La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure
indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello
studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli
artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)
✂
SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI
(BARRARE)
MEDICINA GENERALE
COGNOME
PEDIATRIA
...............................................................................................................................................................................................................................................................
NOME..............................................................................................................................................................................................................................................................................
VIA
............................................................................................................................................................................................................................................
N.
.................................
CAP............................................. CITTÀ
...................................................................................................................................................................................................................
TELEFONO
...................................................................
.......................................
/
......................................
Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale
VERONA MEDICA
/ ........................................................................
SI
NO
19
PROFESSIONE E LEGGE
Abilitazione
alla Funzione di R.S.P.P.
Comunicazione FNOMCeO n.3
2012
Accordo tra Ministero Lavoro e Politiche Sociali, Ministero Salute, Regioni
e Provincie autonome relativo ai corsi
di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei
compiti di prevenzione e protezione
dei rischi sul lavoro.
In data 21 dicembre 2011 la conferenza Stato-Regioni ha stabilito un
accordo di notevole importanza per
tutti gli studi medici e odontoiatrici
con dipendenti, interessando tutti coloro, datori di lavoro, che si sono as-
sunti il compito di svolgere i compiti
assegnati dal D.Lgs 81/2008 (ex 626)
in tema di prevenzione e protezione
dagli infortuni sul lavoro.
Quanti abbiano frequentato i precedenti corsi di 16 ore per essere abilitati alla funzione di RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e
Prevenzione) come datori di lavoro e
gli esonerati ai sensi del D.Lgs 626/9
art.95.
Il nuovo accordo stabilisce la validità
quinquennale dell’abilitazione acquisita e la necessità alla scadenza del
quinquennio di procedere al suo rin-
È reato il ritardo
dell’ambulatorio
Secondo l’articolo 340 c.p. l’interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità è reato di
evento, la cui consumazione richiede
un pregiudizio effettivo (e non necessariamente di particolare rilievo) nella
continuità di un servizio pubblico o di
pubblica necessità.
La corte di Cassazione, sezione VI
penale, con la sentenza 36253/IL
puntualizza che il ritardo di un medico
presso un ambulatorio che offra un
servizio erogato dal SSN può essere
considerato reato di interruzione di
pubblico servizio.
Si è trovata coinvolta nei fatti un medico ortopedico che ha costretto i
20
propri pazienti ad aspettare per ben
2 ore prima di iniziare le regolari visite. Condannata in primo grado, poco
è valsa la sentenza in appello che ha
concluso che, infondo, il reato non
sussisteva. Secondo il collegio infatti
il ritardo portato dal medico non era
idoneo a rilevare un danno rilevante
all’andamento del servizio. In vero i
pazienti, anche se non tempestivamente, sono stati poi visitati. Ma il PM
che ha portato il caso in Cassazione,
nonostante l’atto fosse ormai prescritto, ha sostenuto che è ben possibile
che da un ritardo possa derivare un
disservizio rilevante. Tra il pubblico in
attesa, come testimoniato dalla guar-
novo attraverso la frequenza a nuovi
corsi formativi. Per quanti, medici e/o
odontoiatri debbano frequentare tale
corso per la prima volta la durata prevista del corso dovrà essere di 48 ore,
mentre per il rinnovo dell’abbilitazione
la durata potrà essere di 14 ore. La
norma prevede che l’aggiornamento
sia da svolgersi entro 24 mesi dalla
data di pubblicazione dell’accordo.
Sono esonerati dalla frequenza ai
corsi i datori di lavoro che abbiano
frequentato corsi documentati di aggiornamento alla legge 81/08 entro
sei mesi dalla data di entrata in vigore
del presente accordo. In caso di inizio
di nuova attività il corso andrà svolto
entro 90 gg. dall’apertura dello studio.
La FNOMCeO informa che
gli Ordini Professionali potranno fungere da Provider Formativi e sarà
dunque in loro potere organizzare
corsi formativi ad hoc.
FRANCESCO BOVOLIN
dia giurata in servizio e dall’agente di
polizia allertato dagli utenti dell’ambulatorio, era stata infatti registrata una
“situazione di disagio e di allarme”.
Nonostante il giudice in secondo grado di giudizio avesse giustificato il ritardo della donna in ambulatorio “per
prassi”, in relazione ad altri impegni
di reparto, la corte di Cassazione ha
decretato che anche la condotta che
determini una temporanea alterazione, purché oggettivamente rilevabile,
nella regolarità del servizio è idonea
a realizzare l’azione esecutiva del delitto in questione. A nulla sono quindi
valsi gli impedimenti e le scuse del
medico, nonostante fosse impegnato
in reparto a pochi metri di distanza,
poiché il fatto sussiste anche se il turbamento della regolarità dell’ufficio o
del servizio siano temporalmente limitati e coinvolgano solamente un settore e non la totalità dell’attività.
SELENE PASCASI, IL SOLE 24 ORE.
ARTICOLO RIVISTO DA
GIUSEPPE BATTAGLIA.
VERONA MEDICA
PROFESSIONE E LEGGE
Per certe categorie
resta il cartaceo
Medici - personale in regime di diritto
pubblico che è escluso dall’obbligo di
invio telematico del certificato medico
all’INPS.
In ordine alla nota di codesto Ordine provinciale del 17 dicembre 2011 si rileva che
dal campo di applicazione della disposizione di cui all’art. 55-septies del D.Lgs.
165/01, introdotto dall’art. 69 del D.Lgs.
150/09 recante “Controlli sulle assenze”,
che prevede che in tutti i casi di assenza
per malattia la certificazione medica è inviata per via telematica direttamente dal
medico o dalla struttura sanitaria che la ri-
lascia all’Istituto nazionale della previdenza sociale, è escluso il personale in regime di diritto pubblico di cui all’art. 3 del
D.Lgs. 165/01 che si elenca di seguito:
- Magistrati ordinari, amministrativi
e contabili;
- Avvocati e procuratori dello Stato;
- Personale militare e delle forze di
polizia di Stato
- Personale della carriera diplomatica e della carrriera prefettizia;
- Personale della Banca d’Italia;
- Personale del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio
(CICR );
Ghiaccio istantaneo e Urea
Intervento NAS
Qualche mese fa apparve, su fogli elettronici di area medica, una notizia che
parve rivestire un certo interresse per i
possibili interessamenti professionali tra
i colleghi di molte specialità.
In essa si citava una circolare del Ministero della Salute (punto 58, n.2 allegato 1 del Regolamento 552/2009) che
sanciva limitazioni alle percentuali contenute di nitrato d’ammonio nei prodotti
in commercio. Come saprete il nitrato
d’ammonio è una delle componenti del
cosiddetto “ghiaccio istantaneo”, usato in traumatologia ma anche in molti
casi di chirurgia ambulatoriale o di day
surgery. Poiché la circolare fissava dei
parametri percentuali precisi oltre i quali
l’azoto contenuto era considerato illegale (per motivi legati al suo possibile
uso in terrorismo quale componente
di miscele esplosive), la Commissione
Odontoiatri si faceva carico di interro-
VERONA MEDICA
gare nel merito i NAS, onde poter rassicurare i numerosi, pressoché tutti,
Colleghi che detengono ghiaccio istantaneo nei loro studi.
Il Capitano Mercurio, comandante dei
NAS del Veneto, da noi coinvolto, dopo
aver svolto le competenti indagini, ci
rispondeva cortesemente il 22 ottobre u.s. dicendoci che “………………
abbiamo ispezionato tutti i produttori
di ghiaccio istantaneo, coinvolgendo
anche altri NAS, verificando, anche
a seguito di campionamento e analisi, che tutti i prodotti in commercio
sono conformi (in sostanza l’urea che
viene utilizzata è esente da nitrati e la
percentuale di nitrati d’ammonio è nei
limiti consentiti)”.
Una collaborazione ancora una volta
utile con i Carabinieri-NAS. Spesso
o quasi sempre coinvolti da parte nostra in operazioni riguardanti il cronico
-
Personale della Commissione nazionale per le società e la borsa
(CONSOB);
- Personale dell’Autorità garante
della concorrenza e del mercato;
- Personale anche di livello dirigenziale del Corpo nazionale dei vigili
del fuoco, esclusi il personale volontario e il personale di leva;
- Personale della carriera dirigenziale penitenziaria;
- Professori e ricercatori universitari.
In conclusione si rileva, quindi, che per
le categorie sopraccitate rimane vigente
la tradizionale modalità cartacea; i medici, quaindi, compilano i certificati e gli
attestati di malattia in forma cartacea,
con timbro e firma, e le amministrazioni
accettano i relativi documenti nella stessa
forma, con le consuete modalità di produzione o trasmissione da parte del dipendente interessato.
AMEDEO BIANCO
esercizio abusivo dell’odontoiatria, ma
in quest’occasione meritevoli per aver
sgombrato il campo da altre preoccupazioni, permette a questo Ordine di
inoltrare a molti Colleghi interessati una
notizia indubbiamente utile.
PEROSSIDO DI IDROGENO
Con l’allegata direttiva 2011/84/UE del
Consiglio dell’Unione europea è stata modificata la direttiva 76/768 CEE relativa ai
prodotti cosmetici.
È importante chiarire che l’uso di perossido
d’idrogeno in prodotti sbiancanti continuerà
ad essere legalmente autorizzato nell’UE ma
sarà soggetto a rigorose condizioni stabilite
dalla legislazione europea.
Il testo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 29 Ottobre, (direttiva 2011/84/UE
del Consiglio) e da un anno di tempo agli
Stati membri di attuare queste nuove disposizioni.
Nel frattempo, un effetto diretto è probabilmente da attribuire alle disposizioni in materia di divieto di circolazione dei prodotti
nell’UE dei prodotti con una concentrazione
maggiore del 6% e all’autorizzazione di libera circolazione ai prodotti con una concentrazione inferiore allo 0,1%.
21
PROFESSIONE E LEGGE
Pubblico impiego e privacy:
certificato di malattia senza diagnosi
Anche il datore di lavoro pubblico, al pari
di quello privato, non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l’indicazione della diagnosi.
In assenza di specifiche disposizioni, il
lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell’inizio e della durata dell’infermità.
Il Garante della privacy ribadisce quanto
già espresso in precedenti interventi (v.
Comunicato del Garante del 10 luglio
2007) in base ai quali ai fini del riconoscimento dei congedi di malattia, non
risulta indispensabile trattare il dato personale relativo alla diagnosi. Inoltre nelle
Linee guida in materia di trattamento di
dati personali di lavoratori per finalità di
gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico (Delibera 14 giugno 2007,
n. 23), il Garante ha già sottolineato che
anche nei casi in cui la raccolta dei dati
relativi alla diagnosi sia effettuata lecitamente sulla base di disposizioni di legge che lo ammettono (es. art. 61, Dpr
28.10.1985 n. 782 per il personale della
Polizia di Stato), in conformità ai principi di proporzionalità e indispensabilità,
non è consentito all’amministrazione di
appartenenza trascrivere nei documenti
caratteristici o matricolari del personale
le indicazioni sulla prognosi e la diagnosi
contenute nei certificati prodotti dall’interessato per giustificare le assenze dal
servizio.
Garante per la protezione
dei dati personali
Newsletter 25 novembre 2008,
n. 315
Oggetto: Niente diagnosi nei certificati per malattia
Il datore di lavoro pubblico non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l’indicazione
della diagnosi. In assenza di specifiche disposizioni, il lavoratore assente
per malattia deve fornire un certificato
contenente esclusivamente la prognosi
con la sola indicazione dell’inizio e della durata dell’infermità. Lo ha ribadito
il Garante vietando al Ministero della
giustizia-Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) il trattamento
dei dati personali idonei a rilevare lo
stato di salute del personale del Corpo
della polizia penitenziaria relativi all’indicazione della diagnosi dei certificati di
malattia. Il provvedimento (di cui è stato
relatore Mauro Paissan) è stato adottato a seguito della segnalazione di un
sindacato il quale lamentava il fatto
che il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria richiedesse certificati
medici del personale di polizia penitenziaria indicanti, oltre alla prognosi,
anche la diagnosi. La normativa prevede che la raccolta da parte del datore
di lavoro di certificazioni mediche dei
dipendenti comprensive di diagnosi
è consentita solo se espressamente
prevista da specifiche disposizioni.
Dalla documentazione trasmessa dal
sindacato all’Autorità non è invece risultato che le disposizioni normative
citate dal Dap fossero idonee per acquisire informazioni personali relative
alla diagnosi. Il Dipartimento fondava
erroneamente tale richiesta su alcune
direttive contenute in una circolare, la
quale faceva riferimento a determinati
articoli del Codice privacy (attinenti non
all’acquisizione della diagnosi sulle certificazioni mediche, bensì al consenso
dell’interessato al trattamento dei dati
personali) e a due leggi (che riguardavano genericamente la facoltà di disporre accertamenti sulle assenze dei
dipendenti e il trattamento dei dati sensibili e giudiziari da parte del ministero).
Nel provvedimento, l’Autorità ha sottolineato anche che, ai fini del riconoscimento dei congedi di malattia, non
risulta indispensabile trattare il dato
personale relativo alla diagnosi. Contestualmente al divieto di trattamento dei
dati, il Garante ha prescritto al Ministero della giustizia di impartire le disposizioni opportune al fine di conformare il
trattamento dei dati alle vigenti disposizioni in materia di protezione dei dati
personali, dando comunicazione delle
determinazioni adottate.
EXTRACOMUNITARI E QUOTE MMG, UNA SENTENZA FA CHIAREZZA
L’Asl non può chiedere al medico di famiglia il rimborso delle quote erogate per pazienti extracomunitari il cui permesso di soggiorno risulta scaduto. A dirlo è
il Tribunale del lavoro di Milano, con una sentenza che dovrebbe mettere la parola fine a una querelle lunga circa quattro anni. Tutto inizia nel 2007, quando la
Regione Lombardia dà mandato alle Asl di cancellare dalle liste degli assistiti i cittadini extracomunitari la cui posizione non è più aggiornata da almeno 12 mesi. E
in più le autorizza a recuperare le quote erogate ai medici di famiglia che li hanno in cura. Poiché il provvedimento regionale vanta effetto retroattivo, i Mmg colpiti
dal provvedimento si vedono chiedere la restituzione di somme in alcuni casi ingenti, anche superiori ai 10mila euro. Di qui il ricorso al Tribunale del lavoro, che
nella sentenza risalente alla settimana scorsa ha dato ragione ai generalisti. Secondo i giudici, infatti, le disposizioni della Regione contrastano con la Convenzione
nazionale della Mg e con l’Accordo integrativo lombardo: la prima, all’articolo 40, impone al medico di famiglia di assistere il paziente extracomunitario «anche
nelle more del rinnovo del permesso di soggiorno», il secondo stabilisce all’articolo 7 che non si procede «alla cancellazione automatica della scelta del cittadino
extracomunitario» se non in caso di «mancato rinnovo del permesso di soggiorno, così come comunicato all’Asl dagli organi competenti». In base al provvedimento
della Regione, invece, le Asl erano autorizzate a rimuovere il nominativo anche solo in assenza di informazioni aggiornate da parte degli uffici per l’immigrazione.
22
VERONA MEDICA
ATTUALITÀ
La manovra
“Salva Italia”
Il decreto legge 201/2011 detto “Salva Italia” convertito in legge e pubblicato sulla G.U. il 27/12/2011 prevede
disposizioni urgenti per la crescita,
l’equità e il consolidamento dei conti
pubblici. Tra le misure più significative
riguardanti le persone fisiche, la libera
professione e il lavoro autonomo, segnaliamo:
MISURE DI SVILUPPO ED EQUITÀ:
- totale deducibilità Irap sul costo del
lavoro, ai fini Irpef e Ires. La misura si applicherà dall’esercizio 2012.
Confermati sconti Irap per lavoratrici donne e giovani under 35;
- bonus 36% entra a regime dal
1.1.2012. Tetto di spesa è sempre
48.000 euro per unità immobiliare
e la detrazione va divisa in dieci
anni indipendentemente dall’età del
contribuente (sparisce cioè la rateazione abbreviata per gli over 75);
- proroga della detrazione del 55%
per la riqualificazione energetica
solo fino al 31.12.2012 senza modifiche sostanziali rispetto al precedente dettato normativo. Il bonus è
stato esteso agli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali
con scaldacqua a pompa di calore
dedicati alla produzione di acqua
calda sanitaria. Dal 1.1.2013 le spese per il risparmio energetico potranno beneficiare del 36%;
MISURE PER L’EMERSIONE DELLA BASE IMPONIBILE E LA TRASPARENZA FISCALE:
- dal 1.1.2013 sono previste particolari agevolazioni per gli imprenditori
individuali e per i professionisti nel
caso in cui decidano di inviare telematicamente all’Amministrazione
finanziaria i propri corrispettivi, le
fatture emesse e ricevute. Questi
soggetti dovranno inoltre istituire un
conto corrente dedicato all’attività.
Questi obblighi potranno essere
assolti oltre dal contribuente o da
VERONA MEDICA
-
-
-
-
un intermediario abilitato. Le agevolazioni saranno individuate in uno
specifico provvedimento dell’Agenzia delle Entrate;
introduzione sanzione penale per
la falsità nelle autocertificazioni ai
casi in cui il contribuente esibisca
o trasmetta atti e documenti falsi a
richiesta degli uffici e della Guardia
di Finanza;
modifica del regime delle informazioni bancarie che gli intermediari
devono comunicare all’anagrafe
tributaria. Dall’1 gennaio 2012 gli
operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’anagrafe le
movimentazioni che hanno interessato i rapporti e ogni informazione
relativa, necessaria per i controlli
fiscali nonché l’importo delle operazioni medesime;
proroga dei controlli al 31.12.2013
per quei soggetti che hanno condonato e non versato;
adeguamento alla soglia dei 1.000
euro per i trasferimenti di contanti (già in vigore dal 6.12.2011).
L’adeguamento dei libretti al portatore sarà da effettuarsi entro il
31.03.2012, mentre non sono sanzionabili le violazioni a queste regole commesse fino al 31.01.2012.
Dopo questa data previste sanzioni
pesanti per chi viola la norma.
DISPOSIZIONI IN TEMA DI MAGGIORI ENTRATE:
- debutto dall’ 1.1.2012 dell’Imu
l’imposta municipale (ex ici) con
aliquota 0,4% per la prima casa
e pertinenze. Previste detrazioni
aumentate in presenza di figli conviventi nella stessa abitazione. Il
Comune potrà aumentare o ridurre
dello 0,2 % l’aliquota. Per gli immobili diversi dalla prima casa l’aliquota sarà dello 0,76% e i comuni potranno alzarla o ridurla dello 0,3%.
Tra le altre correzioni in materia di
Imu l’aumento dei coefficienti di
moltiplicazione per le rendite di tutti
gli immobili;
- dal 2013 entrerà in vigore la Res,
l’imposta che raggruppa la vecchia
tassa rifiuti (Tarsu) e il nuovo tributo
sui servizi comunali;
- aumento delle accise sulla benzina
già entrato in vigore;
- istituzione della tassa sul lusso: superbollo sulle auto potenti (potenza
sup. a 185 KW) si applica tenendo
conto anche dell’età dell’auto; tassa annuale di stazionamento sulle
barche da diporto di lunghezza
superiore a 10 metri; tassa erariale annuale anche per gli aeromobili
privati proporzionale al peso al decollo;
- aumento delle aliquote iva: di due
punti percentuali quelle al 10% e al
21% a partire dal 1 Ottobre 2012 e
un ulteriore aumento dello 0,5% dal
gennaio 2014;
- prevista imposta annua di bollo su
depositi, conti bancari, depositi titoli e comunicazioni inerenti investimenti finanziari; prevista anche
imposta sulle attività finanziarie oggetto di emersione fiscale;
- prevista imposta sul valore degli
immobili e delle attività detenute
all’estero;
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
TRATTAMENTI PENSIONISTICI:
- revisione del sistema previdenziale
atto a garantire il rispetto degli impegni internazionali e con l’Unione
Europea; la complessità della materia esige un capitolo a parte;
CONCORSO ALLA MANOVRA DEGLI ENTI TERRITORIALI:
- aumento già a partire dall’anno
2011 dell’aliquota base dell’addizionale regionale Irpef dallo 0,9
all’1.23%;
LIBERALIZZAZIONI:
- prevista la liberalizzazione degli
orari degli esercizi commerciali a
tutto il territorio nazionale e introdotto il principio generale della libertà di apertura di nuovi esercizi
commerciali sul territorio;
- riforma delle professioni: entro la
fine del 2012 il governo si impegna
a elaborare un testo unico delle
professioni che riordini la disciplina
in materia.
Il governo è al lavoro in questi giorni
per predisporre la bozza del decreto
sulle liberalizzazioni che riguarderanno professioni, farmacie, commercio,
taxi, carburanti, lavoro e altro.
STUDIO COMMERCIALISTA ZANARDI
P.ZZA MUNICIPIO 9
37050 ANGIARI
TEL. 0442.660245
E.MAIL: [email protected]
23
ATTUALITÀ
Liberalizzazioni:
cosa si propone per gli Ordini
È per noi tutti argomento caldo, importante, da seguire passo a passo.
Non ripercorriamo la storia per così
dire politica che ci ha portato a quello che si sta verificando. Sappiamo
che da anni l’Antitrust ha gli Ordini
tra i suoi obiettivi di controllo e che
nel contempo ha voluto e potuto, più
volte, magari indirettamente tramite
appoggi politici, influenzarne poteri e
contestualizzazioni.
In questi giorni il cosiddetto “decreto
sulle liberalizzazioni” è in fase di definizione, e porta con sé molti interventi di cui alcuni rivolti alla categoria
“professioni”. L’unico che sembrerebbe riguardarci, come professioni sanitarie, è quello dell’abolizione
delle tariffe minime, ma pare ci si
dimentichi che già nell’agosto 2006
il cosiddetto “decreto Bersani” avesse già abolito i peraltro obsoleti (del
1992) minimi tariffari e quindi si tratta
per noi di inutile reiterazione. Più rilevante, nel medesimo tema, l’obbligo
di stilare un preventivo della prestazione professionale prima della sua
esecuzione. Sembrerebbe un’ovvietà, ma così evidentemente non è se
il legislatore sente la necessità di imporlo per legge (art 8 della bozza del
decreto sulle liberalizzazioni).
Per medici e odontoiatri altri 4 sono
gli argomenti che, comunque, Governo e Antitrust hanno in progetto e
sui quali, oltre che restare aggiornati,
è opportuno cercare di intervenire
nei limiti del possibile attraverso la
Federazione Nazionale.
1) Abolizione delle tariffe. Tanto temuta dagli Ordini degli avvocati, a quanto è dato leggere sulla
stampa, probabilmente in seguito
a pressione dal comparto notarile, che vedrebbe aumentare il
numero di professionisti sul mercato con un abbassamento della tariffa e del reddito, non avrà
praticamente nessuna influenza
24
per medici e dentisti. Per noi lo
ci sarà da temere semmai la concorrenza dei low cost, dove un
socio di capitale potrà entrare
in quota maggioritaria nelle Società Sanitarie portando i prezzi
al ribasso, ma soprattutto ad un
ribasso anche della qualità della
prestazione.
2) ECM: diventate ora obbligatorie
per legge, dopo anni di empasse e modifiche, nonostante uno
zoppicante COGEAPS che non
riesce ad archiviare la globalità
dei dati dei sanitari, con gli Ordini finalmente attori di questo
controllo che non può avere altra
casa se non la nostra casa, ora finalmente viene sancita per legge
l’obbligatorietà di un atto, la formazione continua, deontologicamente sancito e inoppugnabile.
3) Commissioni disciplinari: importanti le modifiche apportate dalla
legge (art. 3 (abrogazioni delle
restrizioni all’accesso ecc.) punto f) Decreto Legge n. 138 del
13/08/2011 e seguenti modifiche
apportate dall’art. 33 pt.I lettera
a) del D.L. n. 201 del 6 dicembre
2011 (proroga al 13 agosto 2012).
Non è ancora chiaro se tali norme riguarderanno o meno le professioni sanitarie. Si tratta di un
tema da monitorare strettamente nello sviluppo. Meglio essere
propositivi piuttosto che subire
gli eventi.
4) Pubblicità. Dopo l’abolizione parziale della Legge 175/92 con il famoso decreto Bersani del 2006.
L’abolizione delle norme sulla
pubblicità sanitaria l’argomento
sarà oggetto di ulteriori modifiche (non sempre nell’interesse di
qualità e sicurezza degli utenti).
Difficile parlarne senza esprime-
re, direttamente o indirettamente,
un’opinione. Se era condivisibile
un certo scetticismo sull’estremo
rigore ante 2006, la liberalizzazione poi avviata ha creato molti
evitabili contenziosi. L’abolizione
della Legge 175/92 (anche se
parziale) ha lasciato un “vuoto normativo” nel quale trovano
ampi varchi le iniziative commerciali senza scrupoli deontologici.
COOP e Società, con Direttori
Sanitari fantasma o ad elevato
ricambio, investono in pubblicità quanto nessun altro può permettersi. La pubblicità si rivela
spesso ingannevole, non corretta
e scarsamente controllabile. Difficile in molti casi il controllo da
parte dell’Ordine. Controllo che
dovrebbe salvaguardare non tanto gli aspetti corporativi quanto la
sicurezza degli utenti e la qualità della prestazione (non ultimo
l’idoneità delle persone che erogano le prestazioni). L’Antitrust
mira ad ulteriori liberalizzazioni
in nome della libera concorrenza
ma sostanzialmente nell’intento
di ridurre le tariffe senza norme di
salvaguardia per il consumatore.
Spero di essere stato sintetico
ma anche capace di informare e
sensibilizzare i lettori. Siamo disponibili a sentire sull’argomento
le opinioni di tutti.
VERONA MEDICA non è una
pubblicazione a senso unico, al
contrario è il luogo dove si possono proporre idee, articoli, proteste e proposte. Ogni tuo scritto
sarà benvenuto.
Non dimentichiamo che i tempi stringono e che la riforma di cui qui si
parla dovrà essere portata a buon
fine entro il 12 agosto 2012.
Ci saremo in un attimo.
FRANCESCO BOVOLIN
[email protected]
VERONA MEDICA
STORIA DELLA MEDICINA
Carlo Gianella.
Un medico legnaghese del ‘700
Lo ricordo ancora bene. Giunsi a Legnago, in treno, la sera del 22 febbraio 1975 per prendere contatto,
all’indomani, col professor Barbaresi,
per un incarico di assistente nella locale cardiologia. All’indomani mi recai
a piedi all’ospedale. Ricordo ancora
l’indicazione della via “Gianella” scritta
in nero su fondo bianco. Pensai che
fosse un benemerito, forse il fondatore dell’ospedale. In quasi quarant’anni
non mi sono ma interessato del Gianella e sono profondamente grato all’amica dottoressa Anna Rosa Marchetti di
avermene recentemente parlato e fornito i documenti per capire chi fosse.
Carlo Gianella fu un medico del ‘700.
Nella sua vicenda storica sono presenti luci importanti (numerosi libri medici,
l’insegnamento universitario a Padova)
e altre fievoli che proverò a dire con
pacatezza e senza acredine, perché
si tratta sostanzialmente di impressioni
personali derivate dai testi. Ma certamente le prime sono acclarate, seppure esposte con quel tono elogiativo un
po’ fastidioso e d’antàn che caratterizza le biografie degli anni ’50 del secolo
scorso.
Bartolomeo Bertolaso (1) sostiene che
sia nato nel 1696 a Legnago. La mancanza dell’attestazione documentaria
della nascita è attribuita al danneggiamento dell’archivio parrocchiale di
Legnago durante la rotta d’Adige del
1882, e la semidistruzione dell’archivio
comunale durante i bombardamenti
dell’aprile del 1945. (2) Bertolaso riferisce degli studi Universitari di Gianella
a Padova e che fu allievo di Morgagni,
Vallinari, Macoppe e Pontedera (3) Nel
1720 comincia ad esercitare la professione a Legnago e Porto divenendo,
dal 1732, medico foraneo e dal 1735 al
1752 medico primario.
Per oltre trent’anni si dedicò alla pratica medica, operando con passione
e competenza durante le numerose
epidemie di malaria, di forme di broncopolmonite e pleurite, di scorbuto e
VERONA MEDICA
febbri (forse tifoidi) favorite dalla configurazione del terreno e dal grande
flusso di militari che lo percorrevano in
quegli anni. (4)
Queste esperienze costituiscono l’argomento del suo primo libro, “Saggio
di medicina teorico-pratica”, edito a
Venezia nel 1732. È così che il Gianella
diviene famoso. (5) Nel 1734 pubblica
“De legendorum librorum Medicorum
ratione” e nel 1751 il “Trattato di medicina preservativa”
Fu allora che l’università di Padova decise di coinvolgere nell’insegnamento il
medico che esercitava a Legnago (6).
Gli fu assegnata la cattedra di Medicina Teorica Straordinaria. “Che riguardo
le materie debba il detto Prof. Gianella
trattar le seguenti, cioè tutta la Teorica
disciplina medica in tre anni con l’ordine con cui viene trattata nel primo anno
della Fisiologia, che versa in ispiegare
tutte l’operazioni del corpo umano;
nel secondo della Patologia che versa
nella ricerca della natura, delle differenze e cagioni dÈ mali, e nell’anno terzo
dell’Igenia che versa sulle cose che devono conservare la sanità”.
Gianella ripeté il corso per due volte.
Fino al 1757. Allora si dimise a causa
della morte dell’unico fratello che era il
suo vero genius loci, che si occupava
di tutto, dalla casa, ai possedimenti,
finanche dei numerosi figli. Ma, soprattutto per “gravissimi incomodi di capo
minaccianti apoplessia ultimamente
riportati” che richiedevano frequenti
salassi.
Concordo col Bertolaso quando dice:
“Dall’unica immagine che possediamo
del nostro Maestro deduciamo che
data la sua costituzione pletorica è
probabile in lui un’ipertensione”. Proseguo io: è dunque prono ad accessi di
fibrillazione atriale non sostenuta con
numerosi fatti microembolici periferici. Gianella morì il 17 giugno 1759 e il
documento parrocchiale parla di una
“lunga infermità” che ci starebbe con
la mia ipotesi.
NOTE
1) B. Bertolaso, Un antesignano dell’igiene nel
settecento: Carolus Gianella, in Acta Medicae
historiae patavina, vol. VI, Anno Accademico
1959-60, pp. 39-61
2) Viceversa Sandro Casellato e Luciana Sitran
Rea, nel loro articolo “Professori e scienziati a
Padova nel settecento, Treviso, 2002, pp. 54546, citano un documento in apparenza inoppugnabile, redatto a Padova nel 1747, in occasione
della laurea in medicina del figlio Giovanni: “l’illustrissimo signor dottor Carlo Gianella medico
primario di questa fortezza [Legnago] oriondo
milanese, essendo nato in Carlazzo, pieve di
Porlezza, Ducato di Milano”.
3) Osserva Casellato, op. cit., “L’assenza di qualunque traccia del suo passaggio nei registri
dell’università di Padova, per altro ben poco
lacunosi per gli anni in cui avrebbe dovuto effettuare il suo curriculum studiorum, suggerisce di
allargare il campo delle ricerche alla Lombardia”.
4) C. Gianella, Saggio di Medicina teorico-pratica,
Venezia, 1732, p. 101: “Giace Legnago in amplissima pianura assai lontano da monti, ed è
una delle principali Fortezze del Serenissimo
Veneto Dominio, formando frontiere alla parte
di Mantova, e di Ferrara. Riguardo a molte Città
è come il punto centrale, riguardo alla circonferenza, non giammai però matematica, ma fisica,
essendo quasi egualmente distante da Padova
e da Vicenza e da Verona, e da Mantova, da
Ferrara, e da Rovigo. Viene da forti mura circondata, come pure anco da larga fossa contro di
cui ristagna in certi siti l’acqua, oppure, se non
ristagna ha un moto almeno insensibile. Viene
divisa e bagnata dal real fiume Adige, formando
d’esse due parti, l’una delle quali propriamente Legnago, e l’altra Porto s’appella. In poca
distanza vi sono fertilissime Risaie, vastissimi
Paludi, per altro il territorio è abbondantissimo
di vini e di frumenti”.
5) “ricchi Mercadanti sono venuti da Venezia a bella posta in Legnago per essere medicati da Voi”.
Lettera di un anonimo circa del vino antimoniato. Verona, 1750.
6) Su questa chiamata, al di là dei meriti certamente acquisiti dal Gianella in ambito medico, è legittimo qualche sospetto, anche perché è per lo
meno insolito che un’università prestigiosa coinvolga a quel modo un medico del territorio, per
giunta non il suo. Intanto la cattedra “Ad teorica
extraordinariam Medicina” non fa parte del corso di laurea. Lo dice bene il decreto di nomina
del 1° dicembre del 1751: “Leggente nei giorni
Estraordinari o sian Festivi e nomi delle ordinarie
lezioni, affinché in ogni giorno avesse il modo la
gioventù studiosa di apprendere la difficile professione”. Come dire? Una sorta di corso complementare, forse concesso per benemerenze
non solo scientifiche. Ad avvalorare la tesi c’è
quanto afferma il Bertolaso: “Appartiene ad una
delle più nobili e facoltose famiglie del paese.
Molti Gianella furono anche sindaci attorno al
1700. Un Giovanni Gianella, discendente di Carlo, era detto il Conte di Legnago. Non aggiungo altro. Come diceva l’onorevole Andreotti: “A
pensar male si commette peccato ma qualche
volta ci si azzecca”.
25
FNOMCeO
A proposito di minimi tariffari
e prestazioni sottocosto
)PHUJV!¸:L\UHWYLZ[HaPVULZH
UP[HYPHJVZ[HZZL[YVWWVWVJVTP
WYLVJJ\WLYLP¹
Presidente Bianco, crede che nel decreto sulle liberalizzazioni ci saranno novità
anche per la professione medica?
Per le professioni sanitarie, oltre quanto
scritto nel decreto legge 138 poi convertito in legge (la manovra d’agosto 2011,
ndr) non si può ragionevolmente andare.
Certo tutti sappiamo cosa c’era nella relazione dell’Antitrust di fine anno. In particolare riguardo alla liberalizzazione delle
professioni c’erano tre elementi: tariffe,
procedimenti disciplinari “laici” e la sottrazione della pubblicità sanitaria alla verifica
e al controllo degli Ordini.
Andiamo per ordine. Parliamo delle
tariffe professionali.
La questione delle tariffe per noi è già
stata superata con il decreto Bersani. E
infatti noi non abbiamo più un tariffario
come tale.
Restano però dei tariffari di riferimento e proprio questi potrebbero essere
cancellati con il nuovo decreto.
Le tariffe di riferimento vengono usate soprattutto nei contenziosi. Se sarà il
giudice a dover stabilire la “congruità” di
una richiesta economica, non potendo
essere competente in ogni materia, dovrà affidarsi ad un consulente. Mi sembra
una procedura più lunga e costosa. Nel
merito poi credo che avere un costo di
riferimento sia comunque utile ai cittadini
per capire cosa stanno scegliendo.
Anche perché conoscere almeno il costo
dei fattori di produzione contribuisce a
garantire standard di qualità e sicurezza
Ma non può bastare il prezzo elevato
di una prestazione a garantire la sicurezza.
Certamente no, ma è vero che quando
il costo di una prestazione copre si è no
i costi vivi qualche preoccupazione dovrebbe sorgere.
30
E sulla pubblicità sanitaria?
Oggi gli Ordini intervengono su sollecitazione degli Enti locali, che hanno la
competenza giuridica ma che non hanno la competenza specifica per valutare nel merito le situazioni. Addirittura la
Regione Toscana ha stanziato dei fondi
per affidare agli Ordini anche una forma
di controllo sulle informazioni che circolano in internet. Voglio anche ricordare,
che non c’è una sola sentenza dell’Antitrust che sanzioni gli Ordini per un intervento in materia di pubblicità sanitaria, il
che vuol dire che non siamo stati “turbativi” della libera concorrenza. Se non
saremo noi ad occuparci della veridicità
e della trasparenza dell’informazione sui
temi sanitari, mi domando chi lo farà.
Sulle commissioni disciplinari, l’antitrust chiede la presenza di componenti laici. È una richiesta accettabile?
Già oggi, se il sanzionato fa ricorso,
sull’atto disciplinare possono intervenire il Ministero della Salute, il giudice e la
Commissione Centrale delle professioni
sanitarie, che è laica, mista. Ma credo
che sia importante che il primo giudizio
avvenga tra pari.
Non crede che la scelta delle liberalizzazioni coincida con un sentimento diffuso nell’opinione pubblica
contro i “privilegi” dei professionisti?
Non si può affrontare questo tema con
l’idea di “saldare i conti con la storia”.
Piuttosto occorre fare un grande sforzo
per far decantare quast’alea di resa dei
conti, stando attenti agli equilibri sociali che si vanno a toccare. Capisco che
certi settori vadano innovati e capisco
anche che qualcuno pensi che si possa
in questo modo creare molti nuovi posti di lavoro, a costo zero. Ma, a parte il
rischio di creare posti di lavoro “poveri”,
non si può perdere di vista il ruolo civile
delle professioni che non può rinunciare
a standard di qualità.
Modernamente, che ruolo possono
avere gli Ordini professionali?
Per quanto riguarda i medici e gli odontoiatri credo ci si possa riferire alle cose
contenute nel testo di riforma che avevamo messo a punto con il ministro Fazio.
Primo: tutela e promozione della qualità
professionale, ovvero formazione e formazione continua, ovviamente in rete
con le Università, con le Società scientifiche, con le istituzioni sanitarie. Secondo:
preservare, garantire e sviluppare i contenuti etici e civili di ogni prestazione professionale, attraverso la deontologia, che
è proprio la qualità caratterizzante delle
professioni. Perché una prestazione professionale va al di là del semplice contratto commerciale, e le regole di mercato,
da sole, non garantiscono tutto questo.
E forse è proprio verso questo aspetto
che una certa cultura liberista mostra più
insofferenza.
Ma davvero gli Ordini hanno sempre
protetto tutto questo? O piuttosto
non hanno solo difeso gli interessi dei
loro iscritti?
Negli anni queste istituzioni hanno anche
svolto un ruolo di rappresentanza “sindacale” dei professionisti, che non ne avevano altrimenti. Ma oggi l’80% dei medici
lavora in un sistema di regole molto preciso, che è il SSN, e dunque l’Ordine non
ha più questa funzione di protezione.
Nell’incontro che gli Ordini hanno
avuto la scorsa settimana con la ministra Severino voi non c’eravate. Perché?
Perché gli Ordini sanitari fanno riferimento al ministero della Salute e non al ministero di Grazia e Giustizia.
Avete comunque avuto scambi con
rappresentanti del Governo su questi
temi?
Il ministro Balduzzi conosce le nostre
preoccupazioni, ma non abbiamo ancora avuto occasione di parlare con altri
membri del Governo.
VERONA MEDICA
FNOMCeO
PEC: Posta Elettronica Certificata.
Serve un elenco per tutti gli iscritti
(Y[ JVTTH 3LNNL UV
]LTIYL U 3LNNL KP
Z[HIPSP[n :JPVNSPTLU[V L
JVTTPZZHYPHTLU[V KLNSP VYKPUP
PUJHZVKPVTLZZHW\IISPJHaPVUL
KH WHY[L KLNSP Z[LZZP KLSS»LSLU
JV YPZLY]H[V JVU P KH[P PKLU[PÄ
JH[P]P KLNSP PZJYP[[P JVU PS YLSH[P]V
PUKPYPaaV KP WVZ[H LSL[[YVUPJH KP
J\P HSS»HY[ JVTTH KLS +3
Facendo seguito alla precedente
Comunicazione prot. 9231 del 28
novembre 2011 inerente alla fattispecie indicata in oggetto si precisa
quanto segue. Come anticipato, la
norma di cui all’art. 25, comma 4,
della L. 183/11 ha integrato l’art. 16
del DL 185/08 con il comma 7-bis,
il quale prevede lo scioglimento e il
commissariamento degli ordini che
non provvedano alla pubblicazione
dell’LSLUJV YPZLY]H[V JVU[LULU[L P
KH[PPKLU[PÄJH[P]PKLNSPPZJYP[[PJVU
PS YLSH[P]V PUKPYPaaV KP WVZ[H LSL[
[YVUPJH JLY[PÄJH[H V JOL YPÄ\[PUV
PU TVKV YLP[LYH[V KP JVT\UPJHYL
HSSLW\IISPJOLHTTPUPZ[YHaPVUPYP
JOPLKLU[PPZ\KKL[[PKH[P
La Federazione, con nota del 14 dicembre 2011, ha inviato al Ministero
della Salute una richiesta di chiarimenti relativa tra l’altro alla definizione
delle Pubbliche Amministrazioni legittimate ad accedere all’elenco e alle
finalità per le quali è consentito l’accesso. Data l’imminente scadenza del
termine previsto per la pubblicazione
(31 gennaio 2012), il Comitato Centrale, riunitosi a Torino il 20 gennaio
u.s., ha individuato un possibile percorso di supporto agli Ordini: quelli
che volessero aderire potranno (ove
non l’abbiamo già fatto) PU]PHYL HSSH
-LKLYHaPVUL WYPTH WVZZPIPSL e in
ogni caso prima della scadenza del
termine del 31 di gennaio p.v. P KH[P
PKLU[PÄJH[P]P KLNSP PZJYP[[P JVU PS
YLSH[P]V PUKPYPaaV KP 7,*, alimentando il flusso anagrafico secondo le
modalità indicate nel progetto FNOM-
CeO - ENPAM. In ogni caso gli Ordini che intendessero avvalersi del
supporto della federazione dovranno
espressamente autorizzare la stessa
alla eventuale pubblicazione riservata dei dati in questione secondo le
modalità tecniche individuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica
in seno al Ministero per la Pubblica
Amministrazione e la Semplificazione.
Sarà cura della Federazione adottare
le necessarie misure di protezione per
il trattamento di tali dati, i quali non
saranno resi disponibili a soggetti terzi (esclusivamente Pubbliche Amministrazioni) se non dopo che i delicati
aspetti sui quali è stato chiesto apposito parere al Ministero della Salute
non trovino soddisfacente risposta.
in conclusione si allega la richiesta di
parere inoltrata al Ministero della Salute in data 14 dicembre 2011 non ché
la dichiarazione tipo da trasmettere
alla Federazione.
AMEDEO BIANCO
NORME COMPORTAMENTALI
PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI
Si ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:
UʏÊi`ˆVœÊ-œÃ̈ÌÕ̜Ê`iÛiÊ}>À>˜ÌˆÀiʈÊ«ˆi˜œÊÀˆÃ«iÌ̜Ê`i}ˆÊœÀ>ÀˆÊ`½>“LՏ>̜ÀˆœÊiʫբʓœ`ˆwV>ÀˆÊ܏œÊ«ÀiۈœÊ>VVœÀ`œÊVœÊi`ˆVœÊ/ˆÌœ>Ài]ÊÌi˜Õ̜Ê
conto dei disagi dell’utenza.
UʏÊi`ˆVœÊ-œÃ̈ÌÕ̜Ê`iÛiÊ}>À>˜ÌˆÀiʏœÊÃÌiÃÜʫiÀˆœ`œÊ`ˆÊÀi«iÀˆLˆˆÌDÊÌiivœ˜ˆV>Ê>Ì̈Û>ÊV…iÊۈi˜iÊ}>À>˜ÌˆÌ>Ê`>Êi`ˆVœÊ/ˆÌœ>ÀiÊ­ˆ˜Ê}i˜iÀiʜÀiÊ
8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona).
UÊ iiÊ}ˆœÀ˜>ÌiÊ`ˆÊÃ>L>̜ÊiʘiˆÊ}ˆœÀ˜ˆÊ«ÀiviÃ̈ۈʈÊi`ˆVœÊ-œÃ̈ÌÕ̜Ê`iÛiÊÀˆÃ«iÌÌ>ÀiÊ}ˆÊˆ“«i}˜ˆÊ`iÊi`ˆVœÊ/ˆÌœ>Ài]Ê`iÛiÊivviÌÌÕ>Àiʏ>ÊÀi«iÀˆbilità telefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare
un prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino.
UʏÊi`ˆVœÊ-œÃ̈ÌÕ̜ÊÈʈ“«i}˜>Ê>ÊÜÃ̈ÌՈÀiÊ՘Ê܏œÊ“i`ˆVœÊ«iÀÊۜÌ>]ÊÃ>ÛœÊV>Èʫ>À̈Vœ>ÀˆÊ‡`ˆV…ˆ>À>̈‡Ê˜iœÊÃÌiÃÜÊ>“LˆÌœÊ`ˆÊÃViÌ>]Ê«iÀÊ}>À>˜tire agli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare.
UÊÛi˜ÌÕ>ˆÊ>VVœÀ`ˆÊÌÀ>Êi`ˆVœÊ/ˆÌœ>ÀiÊiÊi`ˆVœÊ-œÃ̈ÌÕ̜Ê>Ê`ˆÊv՜ÀˆÊ`ˆÊµÕiÃ̜ÊÀi}œ>“i˜ÌœÊ`iۜ˜œÊVœ“Õ˜µÕiÊÌi˜iÀiÊ«ÀiÃi˜ÌiÊV…iʈ˜ÌiÀiÃÃiÊ
principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.
VERONA MEDICA
31
FNOMCeO
Al cliente va comunicato
il preventivo
+LJYL[VSLNNL NLUUHPV UYLJHU[L¸+PZWVZPaPVUP\YNLU
[PWLYSHJVUJVYYLUaHSVZ]PS\WWV
KLSSLPUMYHZ[Y\[[\YLLSHJVTWL[P
[P]P[n¹
Nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24
gennaio 2012 - Suppl. Ordinario n.
18/L - è stato pubblicato il Decretolegge 24 gennaio 2012, n. 1 recante
¸+PZWVZPaPVUP\YNLU[PWLYSHJVU
JVYYLUaHSVZ]PS\WWVKLSSLPUMYH
Z[Y\[[\YLLSHJVTWL[P[P]P[n¹.
Si evidenziano di seguito le norme
di interesse specifico per la profes-
32
sione medica e odontoiatrica con
specifico riferimento ai nuovi adempimenti previsti per i professionisti.
si rileva in particolare che l’art. 9
recante ¸+PZWVZPaPVUP Z\SSL WYV
MLZZPVUP YLNVSHTLU[H[L¹ prevede in particolare al comma 3 che
“Il compenso per le prestazioni
professionali è pattuito al momento
del conferimento dell’incarico professionale. 0S WYVMLZZPVUPZ[H KL]L
YLUKLYL UV[V HS JSPLU[L PS NYHKV
KPJVTWSLZZP[nKLSS»PUJHYPJVMVY
ULUKV [\[[L SL PUMVYTHaPVUP \[P
SP JPYJH NSP VULYP PWV[PaaHIPSP KHS
TVTLU[V KLS JVUMLYPTLU[V HSSH
JVUJS\ZPVULKLSS»PUJHYPJVLKL]L
HS[YLZyPUKPJHYLPKH[PKLSSHWVSPa
aH HZZPJ\YH[P]H WLY P KHUUP WYV
]VJH[P ULSS»LZLYJPaPV KLSS»H[[P]P[n
WYVMLZZPVUHSL
In ogni caso la misura del compenso, previamente YLZH UV[H HS
JSPLU[L HUJOL PU MVYTH ZJYP[[H
ZLKHX\LZ[PYPJOPLZ[H, deve essere adeguata all’importanza dell’opera e va pattuita indicando per le
singole prestazioni tutte le voci di
costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L’inottemperanza di
quanto disposto nel presente comma costitui sce illecito disciplinare
del professionista”.
Pertanto appare importante evidenziare che l’obbligo del professionista
di comunicare per iscritto attraverso
il c.d. preventivo al cliente il valore
della prestazione vi è solo se è il
cliente a chiederlo.
AMEDEO BIANCO
VERONA MEDICA
FNOMCeO
Discipline affini
Decreto 20 settembre 2011 recante “Modifica ed integrazione
delle tabelle dei servizi e delle discipline equipollenti ed affini”.
Si segnala che nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 16 novembre 2011
è stato pubblicato il decreto 20
settembre 2011 recante “Modifica
ed integrazione delle tabelle dei
servizi e delle discipline equipollenti ed affini”.
Il decreto all’art. 1 riconosce alla
specializzazione in “Chirurgia Plastica e Ricostruttiva” l’affinintà alla
specializzazione in “Ortopedia”, limitatamente all’accesso alle unità
operative di “Chirurgia della Mano”.
L’art. 2 modifica le tabelle relative
alle specializzazioni equipollenti di
cui al decreto del Ministro della Sanaità 30 gennaio 1998 nel senso di
riconoscere alla Chirurgia plastica
e ricostruttiva l’equipollenza alla
chirurgia della mano, mentre riconosce alla neurofisiopatologia l’equipollenza alla neurologia.
Infine sempre l’art. 2 riconosce alla
chirurgia generale l’affinità alla chirurgia pediatrica.
RICORDATE...!
È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:
a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo
della Professione Medica ed ogni fatto che leda
il prestigio professionale;
b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento di qualifica, di residenza e del conseguimento di specialità o docenze, esibendo il
relativo attestato in competente bollo.
Prestanomismo
Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della
legge n. 1792, che così recita:
1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano comunque il proprio nome, ovvero la propria
attività, allo scopo di permettere o di agevolare
l’esercizio abusivo delle professioni medesime
sono puniti con l’interdizione della professione
per un periodo non inferiore ad un anno;
2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti,
hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso
gli studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alle rispettive professioni.
COMUNICATO AGLI ISCRITTI
Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.
Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,
che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.
LE OPZIONI SARANNO:
' ( 1 PER PRATICHE ENPAM
' ( 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI
' ( 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI
' ( 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI
Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea
la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.
Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore
La segreteria dell’Ordine
VERONA MEDICA
33
FNOMCeO
Antitrust: togliere agli ordini la vigilanza
sulla pubblicità degli iscritti
Gli Ordini professionali vanno privati di
ogni potere di controllo sulla pubblicità effettuata dagli iscritti, perché in
tema di comunicazione provvede già
l’Antitrust a vigilare sulla correttezza
e trasparenza dei messaggi promozionali. È quanto propone l’Autorità
garante del mercato e della concorrenza nel parere inviato giovedì scorso a Governo e Parlamento in vista
del via alla cosiddetta “fase 2”, gli
interventi sulle liberalizzazioni annunciati da Monti per rimettere in moto il
paese. Quella effettuata dal Garante,
Giovanni Pitruzzella (foto), è una ricognizione a tutto campo che spazia
dai trasporti all’energia, dal commercio ai servizi locali, dalla distribuzione
del farmaco alle libere professioni. E
per quanto concerne gli ordini, l’Authority non solo ripropone l’abolizione
di qualsiasi tariffario (compresi i casi
per i quali la Manovra Berlusconi bis
ancora ne autorizzava l’impiego) ma
ipotizza anche un consistente ridimensionamento delle competenze
ordinistiche in materia disciplinare
(mediante la separazione tra funzioni
amministrative e giudicanti), in tema
di formazione continua e soprattutto
Giovanni Pitruzzella
di vigilanza sulla pubblicità. «Il controllo da parte degli ordini sulla correttezza dei messaggi pubblicitari diffusi dai
professionisti» scrive Pitruzzella nel
Parere «non trova alcuna giustificazione razionale nell’ambito del nostro
ordinamento giuridico», anche perché
già l’Antitrust «è competente a esercitare il controllo sulla correttezza,
veridicità e non ingannevolezza dei
messaggi pubblicitari». Non concorda con l’Authority il presidente della
Fnomceo, Amedeo Bianco. «Se così
sarà» spiega a Doctornews «avremo
bisogno di un secondo Antitrust che
vigilasse sull’attività di cartello dell’attuale Antitrust. Scherzi a parte, il decreto Bersani del 2006 - che rimuoveva ogni limite alla comunicazione dei
professionisti delegando agli ordini la
verifica sulla trasparenza dei contenuti - aveva già modernizzato segnando
un punto di equilibrio tra le esigenze
del consumatore e le preoccupazioni del cittadino». L’Authority, è in sostanza il ragionamento del presidente
della Fnomceo, continui a fare ciò per
cui è stata creata: «Dubito che i suoi
funzionari siano in grado di valutare la
correttezza di un messaggio pubblicitario dai contenuti medico-sanitari»
aggiunge «e poi vorremmo che prima
l’Autorità si concentrasse sul suo vero
lavoro. Sono passati più di due mesi
dall’invio della nostra segnalazione su
Groupon, e ancora non ci hanno degnato di una risposta. Spiegassero a
noi e ai consumatori la trasparenza di
offerte tanto distanti dai normali prezzi di mercato».
✂
VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA
TEMPO LIBERO
CERCO, OFFRO E SCAMBIO:
......................................................................................................................................................................................................
DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO
.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................
COGNOME
NOME
..............................................................................................................................................................................................................................................................
..............................................................................................................................................................................................................................................................................
INDIRIZZO
................................................................................................................................................................................................................................................................
TELEFONO
..............................................................................................................................................................................................................................................................
Nº TESSERA ORDINE
34
...............................................................................................................................................................................................................................
VERONA MEDICA
ENPAM
Come cambia
la previdenza dei medici
a cura dell’avv. Giovanni Vezza,
funzionario Enpam
La previdenza dei medici, come quella di tutti gli italiani, sta cambiando in
modo radicale. Gli scenari sono però
diversi a seconda delle categorie interessate: per i dirigenti medici e i
professionisti dipendenti delle case di
cura (iscritti all’ex Inpdap e all’Inps),
il 1° gennaio 2012 ha fatto il suo ingresso il nuovo calcolo con il sistema
contributivo pro rata e si sono pesantemente inaspriti i requisiti per l’accesso al pensionamento. In questo
caso, tutti i tasselli sono al loro posto
e la riforma è già legge (precisamente
la legge 214/2011, che ha convertito il
decreto-legge 201/2011).
Convenzionati e liberi professionisti
Per i convenzionati ed i liberi professionisti iscritti all’Enpam, che da sempre adottano un sistema di tipo reddituale (calcolato cioè sui compensi
ricostruiti dalla contribuzione versata),
il cantiere è ancora aperto, perché la
legge 214 ha modificato in peggio le
già pesanti condizioni imposte alle
Casse, con il rischio di vanificare le riforme che si erano già faticosamente
costruite e che dovevano entrare in
vigore il 1° gennaio 2013.
MMG e dipendenti
Non è certo possibile in questa sede
dare conto dettagliatamente di come
cambieranno le carte di tutte le cinque
gestioni dell’Ente. Per ora, rinviando
ad approfondimenti successivi le altre, ci soffermiamo su due categorie
particolarmente numerose: quella dei
medici di medicina generale iscritti
all’Enpam (quasi 69.000 professionisti) e quella dei medici dipendenti (circa 150.000 unità).
1) IL RIORDINO DEL FONDO
ENPAM DEI MEDICI DI MEDICINA
GENERALE
VERONA MEDICA
Come è ormai noto, l’art. 1, comma
763, della legge 27 dicembre 2006
(legge finanziaria 2007) ha modificato il disposto dell’art. 3, comma 12,
della legge 335/1995, obbligando gli
Enti di previdenza privati a ricondurre
la stabilità delle gestioni entro un arco
temporale più ampio, pari a 30 anni, in
luogo dei previgenti 15. In merito ai parametri da utilizzare per la determinazione della citata stabilità trentennale,
il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali ha a suo tempo rappresentato
all’Enpam che, in sede di conferenza
dei servizi tenutasi il 22 aprile 2009
con il Ministero dell’Economia, “si è
convenuto di adottare, come indicatore, l’anno in cui il saldo corrente, dato
dalla differenza fra le entrate totali e le
uscite totali, assume strutturalmente
valore negativo”. Quindi, in buona sostanza, se da un lato i Ministeri vigilanti
non avevano ritenuto prudenziale il
considerare come indicatore l’anno di
azzeramento del patrimonio, dall’altro
lato il riferimento ad un passivo strutturale consentiva di ritenere che fosse
possibile per alcuni anni attingere al
patrimonio per far fronte all’erogazione
delle prestazioni pensionistiche, purché in tali anni la consistenza di tale
patrimonio fosse in grado di garantire
la riserva legale di cinque annualità
delle pensioni in essere nel medesimo
periodo. Al fine di rispettare questa
prescrizione legislativa, è stato predisposto il riordino della disciplina regolamentare della gestione, secondo le
seguenti linee di intervento:
a) innalzamento graduale dell’età
di vecchiaia, come di seguito indicato:
Fino al 31.12.2012: 65 anni
2013: 65 anni e 6 mesi
2014: 66 anni
2015: 66 anni e 6 mesi
2016: 67 anni
2017: 67 anni e 6 mesi
Dal 2018 in poi: 68 anni
Si tratta dell’età prevista all’art. 7,
comma 1 del Regolamento del
Fondo.
L’innalzamento dell’età richiesta per
il pensionamento di vecchiaia è una
delle leve generalmente più utilizzate
per la stabilizzazione delle gestioni
previdenziali, come dimostra anche
la recente manovra statale che porta – a regime – tale età a 67 anni.
L’ulteriore lieve incremento proposto
dall’Enpam è da un lato giustificato
dal diverso momento di ingresso dei
medici nel mondo del lavoro (generalmente posticipato rispetto alle altre
categorie), che tra l’altro determina
una maggior propensione a proseguire il rapporto fino a tarda età, e
dall’altro controbilanciato dall’ampia
flessibilità mantenuta per il pensionamento di anzianità (ancora possibile
a 58 anni con 35 anni di contributi e
a 40 anni di contribuzione con qualunque età). L’elevazione graduale
adottata, di sei mesi per ogni anno
solare, è stata concepita per evitare,
nei confronti degli interessati, uno
spiacevole effetto rincorsa: in questo
modo, infatti, la maggior parte degli
iscritti che attualmente si trovano in
questa specifica fascia d’età potrà,
anche nel periodo transitorio, conseguire i requisiti per il pensionamento
senza dover necessariamente raggiungere i 68 anni.
Alla nuova età di vecchiaia saranno
armonizzate anche le prestazioni
previdenziali accessorie (pensioni
differite, indennità di restituzione dei
contributi, prestazioni per invalidità
temporanea); un beneficio ulteriore si
otterrà con l’allungamento del periodo per l’ammortamento dei riscatti a
fini previdenziali, che oggi (fatta eccezione per l’allineamento contributivo)
è possibile solo fino a 65 anni.
b) incremento dell’aliquota contributiva con la seguente gradualità:
Medici di Medicina Generale:
16,5% fino al 31.12.2014, nel 2015
aumento dello 0,5% e dall’1.1.2016
aumento di un punto percentuale per
ciascun anno fino al 26% (2024);
Pediatri: 15% fino al 31.12.2014,
dall’1.1.2015 aumento di un punto
percentuale per ciascun anno fino al
26% (2025);
L’aumento della contribuzione, necessario per limitare la riduzione del-
35
ENPAM
le future prestazioni e mantenere un
adeguato tasso di sostituzione, è stato calendarizzato a partire dal 2015,
al fine di tenere conto del blocco delle
convenzioni, previsto dalla normativa
vigente fino a tutto il 2014, nonché del
tempo necessario per la contrattazione e la stipula del nuovo Accordo,
che potrebbe di fatto determinare un
congelamento dei compensi anche
per buona parte del 2015. In buona
sostanza, si è in ogni caso voluta evitare una riduzione della busta paga
collegabile all’aumento del prelievo
contributivo.
c) utilizzo di un coefficiente di rendimento da applicare al compenso
medio annuo per:
Medici di Medicina Generale pari allo
1,4% dal 2013 in poi, in luogo dell’attuale 1,5%;
Pediatri, a partire dal 2013, calcolato
in proporzione all’aliquota di contribuzione sino a raggiungere l’1,4% dal
2025 in poi;
Transitati alla dipendenza: a partire
dal 1° gennaio 2015, in proporzione
all’aliquota di contribuzione pro tempore vigente per gli Specialisti ambulatoriali convenzionati, sino a raggiungere il 2,30% nel 2023, in luogo
dell’attuale 2,90%.
Si tratta dei coefficienti di rendimento
di cui all’art. 7, comma 5 del Regolamento in vigore, laddove è previsto
che, ai fini del calcolo della pensione finale, per la determinazione della percentuale da applicare al compenso medio annuo che costituisce
la base pensionabile, si sommano
le aliquote relative a ciascun anno di
contribuzione effettiva, ricongiunta e
riscattata.
La riduzione del coefficiente di rendimento, imprescindibile per raggiungere i risultati attesi in termini
di equilibrio della gestione, è stata
comunque limitata allo 0,1% annuo,
pari a regime (cioè nel 2053) ad una
riduzione del 4% del tasso di sostituzione nell’ipotesi di 40 anni di contribuzione.
Per quanto attiene ai transitati alla dipendenza, il rendimento (disciplinato
all’art. 3, comma 4, della specifica
Appendice regolamentare), per evitare possibili sperequazioni, è allineato
a regime (2,30%) a quello (proporzionalmente più vantaggioso) dei più nu-
36
merosi appartenenti alla medesima
categoria iscritti al Fondo Specialisti
ambulatoriali. Inoltre, a vantaggio della categoria, deve registrarsi l’impegno della Fondazione ad uniformare,
all’atto della riforma regolamentare, i
requisiti per il pensionamento di anzianità e di vecchiaia, attualmente
mutuati dalla normativa vigente per i
lavoratori dipendenti, a quelli dei loro
omologhi convenzionati, certamente
più vantaggiosi.
I coefficienti di adeguamento in parola sono previsti all’art. 7, comma
9, primo periodo, del Regolamento,
laddove è riportato che ove l’iscritto
maturi i requisiti necessari per l’ottenimento del trattamento ordinario
ad una età inferiore rispetto a quella
prevista per la pensione di vecchiaia,
la pensione viene ridotta in base al
coefficiente di cui alla specifica tabella, previsto per il mese di decorrenza
della pensione.
La rideterminazione dei coefficienti di
adeguamento in base ad un’aspettativa di vita più aggiornata rappresenta il necessario contrappeso del
mantenimento di un’ampia flessibilità
in uscita per i pensionamenti di anzianità. Solo con coefficienti aggiornati,
infatti, il costo attuariale dell’anticipo
della prestazione viene correttamente compensato in modo da garantire
l’equilibrio della gestione. Va altresì
precisato che i valori dovranno essere periodicamente aggiornati in funzione delle variazioni dell’aspettativa
di vita, e che i coefficienti oggi proposti (scientificamente determinati
dall’attuario di fiducia della Fondazione) sono solo lievemente peggiorativi
rispetto a quelli attualmente in vigore.
d) dall’1.1.2013, per coloro che a
detta data hanno almeno 50 anni
di età, calcolo della retribuzione
media annua base, utile ai fini del
calcolo della pensione, sui compensi percepiti dall’iscritto, rivalutati dall’1.1.2013 in base al 75%
(in luogo dell’attuale 100%) dell’incremento percentuale dell’indice
ISTAT (nel rispetto del principio
del PRO-RATA);
L’intervento riguarda l’art. 7, comma
4, lettera b) del Regolamento del
Fondo, laddove viene previsto che,
ai fini del calcolo della prestazione
dovuta, dopo aver ricostruito il com-
penso di ciascun anno dai contributi
versati e dalle aliquote contributive
tempo per tempo vigenti, ai fini della
determinazione della base pensionabile si procede a fare una media di tali
compensi annui, opportunamente rivalutati. Proprio a proposito di tale rivalutazione, testualmente si dispone
che si rivaluta il compenso di ciascun
anno come sopra ottenuto in base
all’incremento percentuale – calcolato sino alla seconda cifra decimale – registrato dall’indice dei “prezzi
al consumo per le famiglie di operai
ed impiegati” elaborato dall’Istituto
Centrale di Statistica tra l’anno cui si
riferiscono i contributi stessi e quello che precede l’anno di decorrenza
della pensione.
La modifica, in sostanza, lascia invariato l’attuale sistema (rivalutazione
al 100% dell’indice Istat) esclusivamente per coloro che al 1° gennaio
2013 abbiano meno di 50 anni di età,
cioè per gli iscritti nati dal 2 gennaio
1963 in poi; per gli iscritti più anziani,
invece, a partire dal 2013, i redditi saranno rivalutati al 75% di detto indice.
La diversificazione della rivalutazione
consente di introdurre un meccanismo premiante in favore degli iscritti
più giovani, che rappresentano la
categoria maggiormente penalizzata
dalla riforma, con rendimenti meno
elevati a fronte di un prelievo contributivo via via più consistente; d’altra
parte, la riduzione del 25% dell’indicizzazione dei redditi, applicandosi
solo sulle annualità future, concretizza una spiccata gradualità, che
di fatto consentirà una progressiva
armonizzazione fra le prestazioni degli infracinquantenni e degli ultracinquantenni.
A titolo informativo, va inoltre ricordato che la rivalutazione dei compensi
al 75% dell’indice Istat non costituisce una novità assoluta per i Fondi
Enpam, essendo già da tempo applicata presso la “Quota A” del Fondo
di previdenza generale e presso il
Fondo della libera professione, oltre
che presso il Fondo Specialisti esterni, per la quota eccedente una certa
soglia di reddito.
e) dall’1.1.2013 applicazione di una
maggiorazione del 20% dell’aliquota di rendimento pro-tempore
vigente, per ogni anno di perma-
VERONA MEDICA
ENPAM
nenza in attività oltre l’età di vecchiaia, in luogo del’attuale 100%.
La nuova disposizione viene a modificare l’art. 7, comma 9, secondo
periodo del Regolamento del Fondo,
laddove è attualmente previsto che
ove l’iscritto maturi i requisiti per il
trattamento ordinario ad una età superiore a 65 anni, le aliquote di rendimento annuorelative agli anni di contribuzione successivi al 65° anno di
età e fino e non oltre il 70° anno di età
corrispondenti ad attività effettuata
o allineata dopo il 1° agosto 2006, si
applicano in misura doppia.
In buona sostanza, le attuali maggiorazioni previste per gli attuali ultrasessantacinquenni si riducono dal 100%
al 20%; tale riduzione è motivata dal
fatto che già da tempo tali maggiorazioni, pur aumentando notevolmente
il costo delle prestazioni e costituendo quindi un elemento di squilibrio
del sistema, non rappresentano un
reale incentivo alla permanenza in
servizio, dato il costante aumento dei pensionamenti di anzianità. Il
progressivo incremento dell’età di
pensionamento di vecchiaia, che
passerà a regime da 65 a 68 anni, le
renderà inoltre sempre meno influenti
sull’importo finale della prestazione.
Per converso, al fine di contenere un
ulteriore contrazione dell’età media di
pensionamento, si è ritenuto di mantenere un sia pur limitato meccanismo premiale, nella misura massima
sostenibile dal sistema.
Occorre a questo punto però focalizzare l’attenzione sul significativo
elemento di novità, rappresentato dal
Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n.
201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, come pubblicato
nel Supplemento Ordinario n. 276/L
alla Gazzetta Ufficiale n. 300 del
27.12.2011, recante Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, che al
comma 24 dell’art. 24 testualmente
prevede:
“In considerazione dell’esigenza di
assicurare l’equilibrio finanziario delle
rispettive gestioni in conformità alle
disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n.
103, gli enti e le forme gestorie di cui
ai predetti decreti adottano, nell’esercizio della loro autonomia gestionale,
VERONA MEDICA
entro e non oltre il 30 giugno 2012,
misure volte ad assicurare l’equilibrio
tra entrate contributive e spesa per
prestazioni pensionistiche secondo
bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni. Le delibere
in materia sono sottoposte all’approvazione dei Ministeri vigilanti secondo
le disposizioni di cui ai predetti decreti; essi si esprimono in modo definitivo entro trenta giorni dalla ricezione
di tali delibere. Decorso il termine del
30 giugno 2012 senza l’adozione dei
previsti provvedimenti, ovvero nel
caso di parere negativo dei Ministeri
vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni di cui al comma 1 del presente
articolo sull’applicazione del pro-rata
agli iscritti alle relative gestioni; b) un
contributo di solidarietà, per gli anni
2012 e 2013, a carico dei pensionati
nella misura dell’1 per cento”
L’elemento più pesante della nuova
disciplina è rappresentato dal fatto
che dalla dizione letterale della norma, peraltro confermata dai contatti
informali intercorsi con i tecnici del
Ministero del Lavoro, la stabilità delle gestioni sembrerebbe valutabile
esclusivamente sulla base del saldo
previdenziale (differenza fra entrate
contributive ed uscite per prestazioni), senza tenere conto in alcun modo
dei rendimenti e del valore delle riserve patrimoniali.
Va peraltro rilevato che il testo del
comma in questione, come innovato
(su iniziativa dell’Adepp) dal maxiemendamento governativo in sede di
conversione del citato decreto legge, è stato modificato nel senso di
concedere alle casse di previdenza
private ulteriori 90 giorni per la deliberazione degli interventi prescritti: in
buona sostanza, quindi, le misure di
riequilibrio dovranno essere adottate
entro e non oltre il 30 giugno 2012.
Alla Camera dei Deputati è stato inoltre accolto dal governo l’ordine del
giorno alla manovra, che consentirà
di tenere conto dell’andamento tendenziale nell’assicurare saldi positivi
a 50 anni; in questo ambito, l’Esecutivo ha però manifestato la propria
contrarietà a prendere in considerazione il valore del patrimonio mobiliare ed immobiliare all’interno del calcolo volto a dimostrare la presenza
dell’equilibrio prescritto, espungendo
dall’ordine del giorno il passaggio
che espressamente prevedeva tale
possibilità.
L’Enpam, di concerto con l’Adepp,
rimane impegnato ad assumere ogni
ulteriore iniziativa, sia a livello parlamentare che ministeriale, per emendare ovvero autenticamente interpretare le disposizioni sopra riportate, in
senso ovviamente più favorevole per
gli Enti di previdenza privati. Qualora
comunque il quadro normativo di riferimento non dovesse registrare cambiamenti significativi in tempo utile,
sarà verosimilmente necessario, per
rispettare i nuovi parametri legislativi,
effettuare interventi ancora più incisivi su alcuni degli ambiti più sopra
illustrati.
Come comportarsi
Ma come debbono comportarsi nel
concreto i medici di famiglia che sono
in mezzo al guado? Chi non raggiungerà nel corso del 2012 i 58 anni di
età ovvero i 40 anni di anzianità contributiva non può fare nulla se non attendere serenamente gli eventi continuando la propria attività.
Per tutti gli altri, il consiglio è sempre
quello di privilegiare le prospettive
professionali rispetto a quelle previdenziali. E questo per due motivi: la
pensione già maturata comunque
non si riduce (se non per il lieve aumento delle penalizzazioni per il ritiro
anticipato) ed il sistema contributivo
(se davvero si fosse poi costretti ad
introdurlo) non è poi così penalizzante come lo si dipinge, specie se poi
lo si applica per un numero limitato
di anni. Insomma, se si ha in mente
di lavorare almeno fino a 68 anni, la
pensione di domani sarà comunque
sensibilmente maggiore di quella maturata oggi, anche se non così ricca
come quella risultante dalle regole
attuali.
Gli unici che forse potrebbero anticipare il loro pensionamento per evitare
qualche lieve riduzione dell’assegno
sono coloro i quali, avendo meno di
65 anni nel 2013, avevano calendarizzato una loro uscita dal lavoro nel
biennio 2013/2014. Per costoro (e
solo per loro) potrebbe essere utile
una cessazione dal rapporto il 31 dicembre 2012 (lettera di dimissioni alla
Asl di riferimento entro il 31 ottobre
2012).
37
ENPAM
Per avere elementi più precisi, sarà
comunque necessario attendere i
successivi sviluppi della normativa in
materia.
2) LA NUOVA PENSIONE DEGLI
OSPEDALIERI
Molto più pesante, invece la situazione dei medici dipendenti, ed in specie degli ospedalieri, che nel breve
volgere di una notte hanno visto in
alcuni casi ritardare la propria data
minima di pensionamento anche di
cinque/sei anni. Come è stato giustamente rilevato, il sistema oggi in vigore è senza dubbio molto più organico
e coerente, e non avrebbe (fatte salve novità normative che non possono
mai essere completamente escluse)
più bisogno di alcuna manutenzione
normativa. Cerchiamo di esaminare
le principali innovazioni, confrontandole con il precedente regime.
Passaggio al sistema contributivo.
Prima della riforma, chi aveva maturato più di 18 anni di contributi alla
data del 31 dicembre 1995, qualunque fosse stata la sua data di pensionamento, maturava il diritto al calcolo
con il sistema retributivo integrale (ultimi 10 anni di stipendio come base
di calcolo). Ora invece tutti gli iscritti
attivi vedranno comunque calcolata
la quota di pensione riferita ai periodi
successivi al 1° gennaio 2012 con il
meno favorevole sistema contributivo.
Pensione di vecchiaia. Prima della
riforma, a partire dal 2012, l’età per
accedere alla pensione di vecchiaia
era di 65 anni sia per gli uomini sia
per le donne (con almeno 20 anni
di contributi nel sistema retributivo),
con l’aggiunta di un ulteriore anno
della cosiddetta finestra mobile. In
realtà, in questo ambito, per ora,
non è cambiato nulla, perché, grazie
all’inglobamento della finestra mobile
all’interno dei requisiti, nel 2012 l’età
di pensionamento è fissata a 66 anni.
Tuttavia, in conseguenza dell’aggancio dei requisiti all’aspettativa di vita,
questo requisito non resterà stabile a
lungo: già dal 2013 passerà a 66 anni
e 3 mesi, e verrà poi adeguato con
cadenza biennale sulla base dei dati
Istat. Nel 2021 l’età per il pensionamento di vecchiaia non potrà essere
comunque inferiore a 67 anni. Per il
principio generale dei diritti acquisi-
38
ti, si salvano tutti coloro che avevano
già conseguito il requisito previsto
dalla previgente normativa entro il
31 dicembre 2011, e cioè gli uomini
che avevano già compiuto i 65 anni e
soprattutto le donne che ne avevano
già compiuti 61, ferma restando l’applicazione della finestra di 12 mesi.
Pensione di anzianità. In realtà
adesso si chiama pensione anticipata e sono proprio da qui che provengono le note più dolenti. Secondo la
disciplina vigente prima della riforma
Fornero (e cioè sostanzialmente per
la legge 247/2007) la pensione di anzianità poteva essere raggiunta con
due canali:
- con la cosiddetta “quota”, cioè la
somma di età anagrafica ed anzianità contributiva. Questo valore nel
2011 e 2012 era stato fissato a 96,
con un’età anagrafica minima di 60
anni. In buona sostanza, a 60 anni
di età con 36 anni di contributi (ma
anche a 61 anni con 35 di contributi) si raggiungevano i requisiti e
si attendeva l’apertura della finestra
mobile di 12 mesi, pensionandosi
quindi magari a 61 anni di età;
- con il requisito unico dei 40 anni
di anzianità contributiva. In questo modo, ad esempio, i medici
che avevano riscattato la laurea e
la specializzazione ed avevano iniziato presto a versare i contributi
potevano aspirare a raggiungere
il requisito a 59 anni, con una decorrenza della pensione a circa 60
anni per effetto della finestra.
La riforma ha modificato in profondità questo sistema, cancellando la
possibilità di andare in pensione con
il sistema delle quote e introducendo
appunto la cosiddetta pensione anticipata, che consente di andare a riposo prima dell’età di vecchiaia soltanto
se si superano i 42 anni e 1 mese di
contributi per gli uomini (quindi, nei
casi ipotizzati, non prima dei 61 anni
e 1 mese) e di 41 anni e un mese per
le donne. Anche in questi casi, però,
i requisiti sono agganciati all’aumento
dell’aspettativa di vita e sono quindi
destinati ad incrementarsi ulteriormente nel tempo.
Ma non finisce qui: infatti per chi sceglie il pensionamento anticipato in età
antecedente ai 62 anni sono previste
delle penalizzazioni. In sostanza, se
una parte della pensione è calcolata
con il sistema retributivo, su tale quota è applicata una riduzione pari ad 1
punto percentuale per ogni anno di
anticipo della decorrenza della pensione rispetto ai 62 anni per i primi
due anni di anticipo; se gli anni di
anticipo sono più di due, la riduzione
passa a 2 punti percentuali per ogni
anno. Quindi, ad esempio, se si riesce ad andare in pensione a 58 anni,
la penalizzazione sulla quota al retributivo sarà pari al 6% (1+1+2+2). Va
infine detto che per chi è interamente
nel sistema contributivo (lavoratori
attivi dal 1° gennaio 1996) la pensione anticipata può essere conseguita
anche all’età di 63 anni: devono però
essere stati versati almeno 20 anni di
contribuzione effettiva e l’ammontare
mensile della pensione deve essere
almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale (oggi circa 1.200 al mese).
Lavori usuranti. Per coloro che li
svolgono, la legge riconosce la possibilità di accedere alla pensione con
requisiti meno rigorosi rispetto a quelli
ordinari. La disciplina, anche in questo caso, è cambiata in pochi mesi in
modo assai significativo; il riconoscimento previdenziale era infatti contenuto nel Decreto Legislativo 67/2011,
ma poi è arrivata la Riforma Fornero.
Con riferimento ai medici, rientrano
nella categoria i professionisti che
hanno svolto (per almeno 7 degli ultimi 10 anni e, a partire dal 2018, per
almeno metà della vita lavorativa) lavoro notturno per almeno 6 ore e per
almeno 64 notti all’anno (che diventano 78 dal 1° gennaio 2008). Con le
norme in vigore, chi ha svolto attività
usuranti può andare in pensione anticipata con le vecchie quote della
pensione di anzianità (abrogate per
tutti gli altri lavoratori). Quindi, per il
2012 occorrerà quota 96 (almeno 60
anni di età e 36 di contributi), mentre
per il 2013 e gli anni seguenti ci vorrà
quota 97 (almeno 61 anni di età e 36
di contributi). Ancora più alte le quote
previste per coloro che hanno lavorato di notte meno di 78 volte all’anno e
più di 64, mentre per tutti i lavoratori
usuranti restano in vigore le finestre
mobili di 12 mesi, che elevano di un
anno l’età effettiva di pensionamento.
Regime transitorio. Come si è detto si salvano dalla stretta coloro che
avevano maturato i vecchi requisiti
alla data del 31 dicembre 2011. Inol-
VERONA MEDICA
ENPAM
per i medici determinerà fatalmente
disoccupazione giovanile, perché i
posti sono strettamente legati alla
disponibilità delle strutture. Senza contare che il lavoro del medico
ospedaliero è molto delicato e dopo
una certa età certamente vengono
meno riflessi e lucidità, tanto da rendere quasi pericolosa un’operazione
condotta da un chirurgo quasi settantenne. Si tratta dell’età prevista
all’art. 7, comma 1 del Regolamento
del Fondo.
L’innalzamento dell’età richiesta per
il pensionamento di vecchiaia è una
delle leve generalmente più utilizzate
per la stabilizzazione delle gestioni
previdenziali, come dimostra anche
la recente manovra statale che porta – a regime – tale età a 67 anni.
L’ulteriore lieve incremento proposto
dall’Enpam è da un lato giustificato
dal diverso momento di ingresso dei
medici nel mondo del lavoro (generalmente posticipato rispetto alle altre
categorie), che tra l’altro determina
una maggior propensione a proseguire il rapporto fino a tarda età, e
dall’altro controbilanciato dall’ampia
flessibilità mantenuta per il pensionamento di anzianità (ancora possibile
a 58 anni con 35 anni di contributi e
a 40 anni di contribuzione con qualunque età). L’elevazione graduale
adottata, di sei mesi per ogni anno
solare, è stata concepita per evitare,
nei confronti degli interessati, uno
spiacevole effetto rincorsa: in questo
modo, infatti, la maggior parte degli
iscritti che attualmente si trovano in
questa specifica fascia d’età potrà,
anche nel periodo transitorio, conseguire i requisiti per il pensionamento
senza dover necessariamente raggiungere i 68 anni.
Alla nuova età di vecchiaia saranno
armonizzate anche le prestazioni
previdenziali accessorie (pensioni
differite, indennità di restituzione dei
contributi, prestazioni per invalidità
temporanea); un beneficio ulteriore si
otterrà con l’allungamento del periodo per l’ammortamento dei riscatti a
fini previdenziali, che oggi (fatta eccezione per l’allineamento contributivo)
è possibile solo fino a 65 anni.
Enpam, sentenza Tar
conferma autonomia cassa
Il provvedimento dell’Unione, tuttavia, indicava tra tali condizioni la
capacità di «influenzare la gestione»
dell’amministrazione pubblica, cosa
che non si può dire delle casse private in quanto il d.lgs 509/94 riconosce loro «la completa autonomia
contabile, organizzativa, gestionale e
finanziaria».
Come detto, tra le ricadute della sentenza c’è l’esclusione dell’Enpam (e
degli altri enti) dalle Manovre Tremonti del 2010 e 2011, che oltre a bloccare il trattamento economico del
personale dipendente e ridurre del
5/10% gli stipendi per valori superiori
a 90/150 mila euro (fino al 2014), autorizzavano il ministero delle Finanze
a decretare tagli alle spese di funzionamento in caso di scostamenti dagli
obiettivi di pianificazione economica.
Secondo indiscrezioni, è consistente
la probabilità che il Governo presenti
appello al Consiglio di stato.
tre, ci sono alcune eccezioni significative, che cercano di rimediare ad
alcune distorsioni evidenti:
- gli uomini e le donne nati nel 1952
possono pensionarsi a 64 anni di
età se nel 2012 arrivano ai 35 anni
di contributi;
- le sole donne che nel 2012 hanno
almeno 60 anni di età e 20 anni
di contributi possono accedere al
pensionamento sempre a 64 anni
di età.
Inoltre, ma soltanto fino al 2015, potranno andare in pensione a 57 anni
le professioniste donne che hanno
optato per il sistema contributivo, a
condizione che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi.
I rischi del sistema. Con la manovra,
di fatto, ci saranno per tutti 6 anni di
lavoro in più e quindi (allungamento
della vita permettendo) 6 anni di pensione in meno.
Il giovane medico che non procede
al riscatto dovrà certamente lavorare
fino a 70 anni, ed il pensionamento di
anzianità tenderà a scomparire. Inoltre l’aumento dell’età pensionabile
Le casse di previdenza dei professionisti godono di piena autonomia e quindi non possono essere
ricomprese nell’elenco Istat delle
amministrazioni pubbliche. Dal Tar
Lazio buone notizie per l’Enpam nelle stesse ore in cui la querelle con il
Governo sull’articolo 24 portava alla
mobilitazione delle sigle mediche. La
sentenza dei giudici amministrativi,
infatti, ha tra i suoi effetti quello di
sottrarre gli enti privatizzati dalle norme delle Manovre 2010 e 2011 che
VERONA MEDICA
paralizzavano gli stipendi dei dipendenti e le spese di gestione.
L’intervento del Tar nasce dal ricorso presentato dall’Adepp (l’associazione delle casse professionali) per
ottenere l’esclusione dell’Enpam e
degli altri enti di categoria dall’elenco
delle amministrazioni pubbliche ex
legge 196/09. In tale elenco, hanno
osservato i magistrati, sono state
ricomprese «le “unità istituzionali” in
possesso dei requisiti richiesti dal
Regolamento Ue 2223/96-SEC95».
39
ENPAM
Il furto del patrimonio ENPAM:
chi sono i 40 ladroni?
Averli avuti in casa a guardare arredi
e forzieri, e poi trovarseli al governo a
legiferare sulle casse private. A chiunque verrebbe un legittimo dubbio. Il
prof. Mario Monti, advisor di Goldman
Sachs, è rimasto a lungo sul nostro libro paga (dico nostro perché l’ENPAM
è di noi medici), e nell’articolo dell’uscita precedente di Verona Medica l’abbiamo visto dispensare consigli e indicazioni su come gestire il patrimonio,
che stimava in 11 miliardi di euro complessivi, tra investimenti mobiliari e immobiliari. A chi non farebbero voglia?
Tutti abbiamo capito in cosa consiste
la nuova “riforma”: si impone alle casse
private di garantire l’equilibrio tra contributi e uscite in termini di prestazioni
previdenziali a 50 anni, senza comprendervi l’utilizzo del patrimonio, cioè
11 miliardi. Qualcuno mi sa spiegare
che abbiamo messo insieme a fare un
patrimonio siffatto se non lo possiamo
utilizzare? Facciamo un passo indietro. Diversi anni fa lo Stato ha deciso
che non sarebbe più riuscito a pagare
le pensioni ai medici, eccetto i dipendenti pubblici e privati sotto gestione
INPDAP e INPS. Ha quindi dovuto esigere la costituzione di enti privatizzati
come l’ENPAM. In seguito, invece di
incentivare queste forme di risparmio
e investimento oculato che non vano
a gravare sulla disastrosa e malgestita spesa pubblica, lo Stato, unico fra
i Paesi europei, le sottopone a doppia tassazione, ossia sui versamenti
e anche sui rendimenti: è tassato il
patrimonio di un ente ed è tassata la
pensione erogata. Pertanto per paradosso i medici pagano le pensioni
agli altri mediante il prelievo fiscale sui
compensi professionali e sui contributi
versati all’ente (l’INPS pesa fino al 40%
delle prestazioni sulla fiscalità generale), e per ringraziarli il Paese impedisce
loro di utilizzare il patrimonio (tassato)
per pagarsi le pensioni.
Sono state formulate diverse ipotesi
su questo tipo di manovra, che sottopongo all’attenzione dei Colleghi
lettori:
- l’operazione è una sorta di stress
test allo scopo di individuare le
casse “sane” sotto il profilo della
solvibilità, e inglobare eventualmente nell’INPS quegli enti che
non dovessero garantire sostenibilità a lungo termine;
- all’opposto, uno stress test che individui le casse “sane” allo scopo
di inglobarne il patrimonio;
- il prof. Monti ha messo gli occhi ab
illo tempore sui nostri 11 miliardi,
e adesso fa di tutto per esporli a
tassazione e speculazione;
- esiste un concreto timore del governo e della politica a causa della
gobba previdenziale, nei termini
di doversi presto o tardi accollare
le prestazioni previdenziali di enti
che in ogni caso non potranno più
garantire pensioni così generose
(avvertite come diritti acquisiti):
sarebbe dunque un’operazione
tesa ad obbligare le casse ad abbassare le pensioni e aumentare le
quote contributive.
Comunque sia, la domanda che tutti
gli attuali e futuri contribuenti si fanno
è più o meno questa: quanto dovrò
guadagnare per garantire contributi
sufficienti a pagare le pensioni a tutti
i colleghi in trattamento di quiescenza senza poter usare il patrimonio, e
riuscire anche a sopravvivere? È infatti
paradossale, proprio di fronte all’imminenza della gobba previdenziale,
impedire all’ente di usare i risparmi
accumulati, perché ciò significherà far
gravare tutto il peso del carico pensionistico sulle giovani generazioni, tanto
più che si prevede carenza di professionisti, secondo quanto certe forze
politiche sbandierano come emergenza nazionale.
Pochi, tassati, affardellati da un carico
contributivo esagerato, chi terrà in piedi la sanità di questo Paese? In realtà
la domanda getta ombra su tutta la futura classe dirigente, e sulla sostenibilità in toto del welfare e della produttività
di un Paese sempre più in ginocchio.
E pensare che proprio i giovani medici sono stati usati come grimaldello
ideologico per giustificare la manovra,
mettendo loro sotto il naso la pesante differenza di trattamento tra l’attuale retributivo o contributivo misto,
e l’emergente contributivo puro: per
il misero piatto di lenticchie della parificazione di trattamenti saremmo disposti a pagarli tutti noi? Presi in giro
due volte, tassati due volte, derubati
due volte.
CARLO MATTEO PERUZZINI
Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri di Verona
www.omceovr.it
Informazioni e servizi “on line”
40
VERONA MEDICA
SINDACATI MEDICI
Sciopero dei medici
di famiglia
Comunicato FIMMG-Veneto sullo
sciopero del 9 e 10 febbraio dei
medici di famiglia e dell’11 e 12
febbraio dei medici di Continuità
Assistenziale.
L’EMPAM è un Ente previdenziale
a gestione privata: ciò significa che
si sostiene autonomamente con le
contribuzioni degli iscritti, garantendo loro una redditività migliore sulle
quote versate, avendo rinunciato alla
copertura della fiscalità generale ovvero, a differenza degli altri Enti pubblici, avendo concordato l’esclusione
dell’eventuale ripianamento di disavanzi da parte dello Stato.
Per garantire la solidità economica ha
costituito un patrimonio sia in liquidità
che immobiliare, soprattutto per fronteggiare il previsto incremento di spesa che si verificherà entro i prossimi
dieci anni, per l’aumento numerico dei
medici in quiescenza.
Attualmente subisce una doppia tassazione sulle liquidità e una ulteriore
imposizione fiscale, come ogni contribuente, sul patrimonio immobiliare.
Circa tre anni fa lo Stato ha imposto
che gli ENTI privati dovessero dimostrare la capacità di garantire l’erogazione dei sussidi previdenziali per i
trent’anni successivi, dimostrando la
consistenza del patrimonio monetario
e immobiliare, pena il “riassorbimento”
dell’Ente (e quindi del suo patrimonio)
da parte dello Stato stesso (e quindi
con redditività per gli iscritti ridotta in
quanto riallineata a quella prevista per
gli enti di Stato): l’EMPAM ha dimostrato la propria capacità economica.
Con la legge 214 del 22 Dicembre u.s.
lo Stato ci riprova: la norma prevede:
“... entro e non oltre il 30 giugno 2012,
l’Ente deve dimostrare misure volte
ad assicurare l’equilibrio tra entrate
contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci
tecnici riferiti ad un arco temporale di
cinquanta anni.”
VERONA MEDICA
Ovvero l’Ente deve garantire (in sei
mesi!) che le entrate contributive (versamenti dei medici in attività) riusciranno a coprire le uscite (pagamento
delle pensioni) nei prossimi 50 anni,
senza tener conto dell’eventuale utilizzo del patrimonio immobiliare.
È chiaramente un’ipotesi impossibile
per una situazione come la nostra,
che prevede il pensionamento quasi
contemporaneo, in circa 5 anni, del
35% degli iscritti, situazione ben nota
e per la quale era stato appositamente ed oculatamente previsto l’accumulo di un patrimonio immobiliare ad
effetto “tampone” proprio per fronteggiare lo sbilanciamento tra entrate
ed uscite.
Il rifiuto del Governo, in sede di approvazione della manovra, di consentire l’utilizzo temporaneo del Patrimonio per superare il carico derivante
dall’andamento della curva demografica dei Medici, garantire un equo patto fra generazioni e offrire prestazioni
a funzione solidaristica e di equità sociale, costituisce chiaramente una
manovra finalizzata allo “scippo”
del patrimonio accumulato dai
Medici, per ricondurlo nella voragine statale, con la conseguente
riduzione della valorizzazione delle
pensioni dei medici.
E fatta da un Prof. Monti che sei
mesi fa era stato consultato come
consulente dell’ENPAM, proprio per
garantirne la certificazione dell’ottemperanza alla norma precedente sui
trent’anni !!!
(ZWL[[PLJVUVTPJP
Attualmente la gestione dell’Enpam
fatta da medici per i medici ha consentito e consentirà di avere un riconoscimento pensionistico dei contributi migliore a quello del sistema
pubblico (oggi per ogni 1000 euro di
contributi versati dal MMG, ne vengono riconosciuti di pensione, contro
i euro che l’INPS riesce a riconoscere ai propri iscritti per gli stessi
1000 euro versati).
L’eventuale passaggio al regime contributivo dell’INPS comporterebbe i
risultati indicati nella tabella sotto (calcolati mediamente sulle contribuzioni
di un massimalista):
ovvero una diminuzione di almeno il
30% della valorizzazione della pensione del MMG.
Senza benefici per la collettività e per
il bilancio dello Stato, ai medici, che
non hanno mai usufruito dell’ombrello protettivo della fiscalità dello Stato, viene sottratta la disponibilità di
risparmi previdenziali accumulati nel
tempo.
Ciò costituisce il tradimento di un diritto fondamentale di cittadinanza.
Senza considerare che i medici contribuiscono da sempre alle pensioni
erogate dall’INPS attraverso la tassazione dei loro redditi e la doppia
tassazione del loro Patrimonio previdenziale.
Ma soprattutto senza assolutamente
ETÀ PENSIONAMENTO
58
65
70
CONTRIBUTI VERSATI
318.000
437.000
528.000
CON REGOLAMENTO ATTUALE
MENSILE LORDO
3.174
4.826
6.090
4.233
5.553
3.144
4.944
CON REGOLAMENTO PREVISTO
CON CONTRIBUTIVO PURO
2.089
41
SINDACATI MEDICI
considerare che i Medici di Medicina
Generale attualmente concorrono ai
sacrifici richiesti al Paese con il blocco dei loro contratti, ed in particolare anche con l’aumento delle spese
gestionali (affitti degli studi, utenze,
costo dei servizi e dei materiali), continuando invece a garantire, di tasca
propria, una pari assistenza di primo
livello alla popolazione.
,**6046;0=07,9(--,94(9,
(70,5(=6*,!
‹ 5V HSS»LZWYVWYPV KLP WYVWYP YP
ZWHYTPWYL]PKLUaPHSP
‹ 5VHM\[\YPHZZVYIPTLU[PULSS»PU
WZWLY\UHWYLZ\U[HTHUVUYL
HSLPUZVZ[LUPIPSP[H»KLSS»,UWHT
‹ 5V HSSH KPZJYPTPUHaPVUL KLP
JP[[HKPUP TLKPJP YPZWL[[V HSSH
SPILY[H» KP NHYHU[PYZP \UH ]LJ
JOPHPHWP\»ZLYLUH\UPJHTLU[L
JVSWYVWYPVZHJYPÄJPV
*6:(*/0,+0(46!
‹ 7V[LY\ZHYLPSUVZ[YVWH[YPTV
UPV WYL]PKLUaPHSL PU THUPLYH
JVTWLUZH[P]H L H NHYHUaPH KP
TPNSPVYPWYLZ[HaPVUPWLYWV[LY
MHY MYVU[L HP Å\ZZP NLULYHaPV
UHSP VJJ\WHaPVUHSP L JVU[YH[
[\HSP PUKPWLUKLU[LTLU[L KH
JVUJLZZPVUPKLSNV]LYUV
‹ <UH JVYYLaPVUL KLP YLNVSH
TLU[P JVTL X\LSSH NPH» JVU
JVYKH[H H SP]LSSV [LJUPJV JVU
P TPUPZ[LYP JVTWL[LU[P W\Y
NHYHU[LUKV \U LX\PSPIYPV KP
K\YH[H HUJOL Z\WLYPVYL H
X\LSSVYPJOPLZ[VKHSSHTHUV]YH
JHSJVSHUKV PU TVKV JVYYL[
[V HUJOL PS UVZ[YV WH[YPTVUPV
JVTWSLZZP]V ZPHTV PU NYHKV
KP NHYHU[PYL SH JVWLY[\YH WYL
]PKLUaPHSLHPTLKPJPILUVS[YLP
JPUX\HU[»HUUPYPJOPLZ[P
7,9*/i :0(46 *6:;9,;;0 (
4(50-,:;(A0650:05+(*(30!
0SNV]LYUVPUZLKLKPHWWYV]HaPV
ULKLSSHTHUV]YHOHKL[[VUVHSSL
UVZ[YLYPJOPLZ[LLUVUOHKH[VHS
J\UHNHYHUaPHKPHZJVS[V
*6:(-(9,46!
‹ <UHZ[HNPVULKPSV[[HZPUKHJH
SLHKVS[YHUaHJOLH]YH»PUPaPV
KHS TLZL KP MLIIYHPV L JVU[P
U\LYH» PUPU[LYYV[[HTLU[L ÄUV
HSYHNNP\UNPTLU[VKLNSPVIPL[
[P]PYP]LUKPJH[P
‹ 3LZPUNVSLHaPVUPZPUKHJHSPZH
YHUUV KLÄUP[L ULS JVYZV KLP
TLZP K»PU[LZH L PU JVVYKPUH
TLU[V JVU SL HS[YL VV:Z +LP
TLKPJPJVU]LUaPVUH[PLKPWLU
KLU[P
‹ 3L HaPVUP ZHYHUUV JVZ[P[\P[L
KHNPVYUH[LKPZJPVWLYVTHUP
MLZ[HaPVUP ZJPVWLYP I\YVJYH[P
JPLKVNUPHS[YHMVYTHKPWYV[L
Z[HJVUZLU[P[HKHSSLSLNNP
3,7904,.0695(;,+0:*067,96
:65605+,;;,7,9!
‹ =,5,9+0»
,3<5,+0»!
:JPVWLYVKLSS»HZZPZ[LUaHWYPTHYPH
L KLSSH TLKPJPUH KLP ZLY]PaP JVU
JOP\Z\YH KLNSP Z[\KP LK LMML[[\H
aPVUL KLSSL ZVSL WYLZ[HaPVUP PUKP
ZWLUZHIPSP
‹ :()(;6,
+64,50*(!
:JPVWLYV KLSSH JVU[PU\P[n HZZP
Z[LUaPHSL L KLS ZLY]PaPV KP LTLY
NLUaH [LYYP[VYPHSL JVU SH
NHYHUaPH KLSSL WYLZ[HaPVUP PUKP
ZWLUZHIPSPH[[YH]LYZVSHWYLZLUaH
PUZLY]PaPVKLPJVU[PUNLU[PTPUPTP
WYL]PZ[PKHJVU[YH[[VJVU]LYPÄJH
PUJHYPJVHSSHYLZWVUZHIPSP[nKLSSL
HaPLUKL ZHUP[HYPL L JVU JVUZL
N\LU[L WYLJL[[HaPVUL KLP TLKPJP
ULSJHZVKPUVUTHU[LUPTLU[VKP
[HSPSP]LSSPTPUPTP
LUCIO PASQUALETTO
MEDICI SPECIALISTI PER LA FRANCIA
2MBC Santé (www.2mbc-sante.fr) società francese di reclutamento specializzata nel reclutamento dei medici europei, ricerca medici specialisti
per gli ospedali publici, le cliniche private e degli stabilimenti di salute della Francia.
Le specialità ricercate sono le succesive: anestesia e rianimazione, radiologia, gastroenterologia (obbligatoria endocsopia digestiva), cardiologia, medicina fisica e riabilitazione, medicina del lavoro, chirurgia oculistica (obbligatoria FACO), chirurgia urologica (obbilgatoria laparoscopia e endoscopia), psichiatria, pneumologia (obbligatoria broncoscopia e polisonnografia), reumatologia.
I contratti sono a durata determinata, indeterminata e contratti di esercizio liberale.
Stippendi attrativi; mesile netto è superiore a 5000 ½nel sistema pubblico) e superiore a 6000 ½(nel sistema privato). L’allogio per i primi 3
mesi è gratuiti.
Condizioni: buona livello di francese parlato e scrive, nazionalità europea, suscettible di inscritto all’ordini dei medici in Francia.
Le persone interessate possono mandare il loro CV all’indirizzio: [email protected]
Marina Bernhard
Responsable 2MBC
42
VERONA MEDICA
LIBRI RICEVUTI
La dietetica fra tradizione
e rinnovamento
È un piacere particolare presentare
l’ottimo testo3HKPL[L[PJHMYH[YHKP
aPVULLYPUUV]HTLU[V a cura di Luciano Bonuzzi. E ringrazio Roberto
Mora di avermene affidato l’incarico.
Recensioni ne ho fatte sempre poche ed ho sempre trattato il testo
come un saggio breve. Luciano Bonuzzi è un amico. Punto. Luciano è
uno storico capace. E me ne sono
reso conto leggendolo puntualmente su Verona Medica e qualche volta
invidiandogli alcune intuizioni. Poi,
Luciano, ama parlare del cibo e negli anni ha trovato una sua coerenza
nel dire. Il suo parlare con affetto (in
primis!), con esperienza ed originalità del cibo sarebbe povero e forse
opaca, per se ma è l’enfatizzazione
ed insistenza sulla sua valenza nella
socialità\socializzazione che lo rende pregevole ed originale. La prende larga. Per arrivare ad affermare
il suo concetto deve fare un rapido
excursus sull’alimentazione umana attraverso le lente modifiche del
gesto. Quest’affetto per lui ed il suo
lavoro incessante deriva anche dal
riconoscermi maestro nel dire di storia di Piero Camporesi che del cibo
e delle relazioni conviviali ad esso
connesse, si è più volte occupato
nei suoi numerosi testi a stampa ed
a cui ho abbondantemente attinto
quando mi sono lentamente calato
nelle vicende bassomedievali del mio
orefice.
Quando Bonuzzi af ferma: “Troppo
spesso il cibo viene inteso come una
sorta di carburante, un insieme di
nutrienti che possono essere ingeriti
in ogni momento della giornata senza tener conto degli aspetti estetici
e di aggregazione umana che connotano la convivialità, sia in forma
domestica che in quella festosa del
banchetto occasionato da qualche
ricorrenza”. E “Oggi, assai spesso,
non esiste più il pasto consumato in
famiglia: si mangia, per necessità e
VERONA MEDICA
ma anche severi contrasti di opinione, a volte degenerati fino alla rissa) non è un sterile nostalgia di un
tempo passato che per stereotipo
dev’essere sempre felice (ma non
dimentichiamo mai che la nostra è
l’unica generazione che sta invecchiando senza avere mai conosciuto
la guerra), ma un’aspira zione al buon
vivere per i sapori, gusti, profumi in
bocca, addirittura i colori che caratterizzano le vettovaglie. Bonuzzi, a
quel che mi si dice, è un assiduo ricercatore delle vestigia di questi cibi
d’antàn. Anch’io spesso mi emoziono per certi gusti antichi che ormai
trovo solo in Lessinia, nelle nostre
splendide valli e montagne. Opere
come questa, al di là del significativo
contributo culturale, hanno anche,
preminentemente, a mio avviso, una
valenza sociale di recupero e valorizzazione del nostro invidiabile patrimonio alimentare e vinicolo.
CARLO MARCHI
senza perplessità alcuna, nella mensa scolastica, in quella della fabbrica
o in quegli impersonali refettori che
fanno parte di catene distribuite in
tutto il mondo.”
Mi sento in totale sintonia con lui.
E a conferma cito quello che scrissi, alcuni anni fa, su Verona Medica
a proposito della morte di un pegolotto: “Il fast food era un cibo svelto
e quasi insapore, che certamente
non induceva in ulteriori tentazioni.
In questo mondo non erano presenti
pernici e beccacce, capponi e pasticci”.
E “Seppure non eterna, era egualmente dura la pena coi vini adulterati, i pomodori al temik, le carne
gonfie di ormoni cancerogeni, le primizie prive di vermi ma traboccanti
di pesticidi, le sogliole al mercurio,
l’acqua all’atrazina, l’aria pesante di
tetraetile di piombo”. Il dire della attuale degenerazione dei cibi, del loro
gusto scadente e della scomparsa
della convivialità che da sempre ne
accompagnava il consumo (non solo
affettuosità di genitori, figli e amanti,
NO ALL’USO INGANNEVOLE
DELL’IMMAGINE
DEL MEDICO
In merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia
di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionale degli Organi
dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
dichiara:
1) Di essere totalmente estranea all’uso
dell’immagine del medico che in questa
pubblicità viene fatto.
2) Di avere elaborato un esposto al Garante
del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una
categoria professionale per validare la
propria offerta commerciale.
3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del
medico, che incide sul decoro e sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è
preposto. con obbligo di legge (DLCPS
n. 233/46), l’Ordine professionale.
43
GIOVANI E PROFESSIONI
S.O.S. – Sostituzioni
Chi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 19).
Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE
Cognome - Nome
Via
Località
Dipl. formaz. M.G.
Telefono 1
AGRESTI LUIGI
AMANTEA CAMILLA
ANNECA ROSANNA
ARMANI SERENA
ARZENTON MARIANNA
BALDUCCI TIZIANA
BAMBACE CLARA
BAR MARIANA
BARAC ALA
BASCHIROTTO CINZIA
BAZZUCCO GIGLIOLA
BENEDETTI BEATRICE
BERGAMINI CORINNA
BIONDANI TATIANA
BISCARDO CARLO ALBERTO
BISSOLI PAOLA
BONANI ANNA
BONGIOVANNI GIULIO
BRISTOT CATERINA
BUSCEMI LAURA
BUZZI ELEONORA
CAPONE FILOMENA
CARPEGGIANI GUILHERME
CASAROTTO SERENA
CASTELLLINI MAURIZIO
CATTAZZO ELENA
CAVALIERI VALENTINA
CERAVOLO ROSSANA
CHEMELLO FRANCESCA
COATI IRENE
COGHI ALESSANDRA
COLOMBAROLI ELENA
CORTESI MARIA GRAZIA
COSTANZI SILVIA
CUBRANIC KORACA ZELJKICA
DALLE VEDOVE FRANCESCO
DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA
DELLANTONIO ALESSANDRA
DI GAETA GIUSEPPE
DI LEO ERNESTO
EPURE MIHAELA CRISTINA
FERRARA GIADA
FILIPPINI GIULIA
FORIERI ELISA
GABALDO MONIA
GARIBBA ALESSANDRA TINA
GAVRILITA ELENA
GEREMIA GIULIA
GIANNELLI FRANCESCA
GIORDANO MARIA VITTORIA
GIUSTOZZI GLORIA
GOJINETCHI VASILE
GUARDALBEN EMANUELE
GUARDINI NADIA
Via G. Trezza
Verona
Verona
Legnago
Buttapietra
Bevilacqua
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
340 4069008
340 8493077
335 1928285
347 1371202
348 7075297
339 6954129
348 7625192
338 7925720
340 0699282
349 1258067
349 7837584
045 915767
347 2111574
347 0875231
347 2314109
340 6128277
328 823037
340 3624720
349 5344121
340 3492111
380 1759564
340 5389117
3282410290
3476807374
347 2229569
346 7666549
045 7970790
338 3641543
328 1750499
340 1733199
347 4029759
340 2391194
347 4884646
346 5736917
347 3487487
349 4589495
0444 922789
44
Via Oslavia 11
Via Pozzotto 3
Via Redentore 9
Via Don Sturzo 5/B
Via Gen. Dall’ora 54
Via Torrente Vecchio 5/A
Via Ariosto 13
Via Pieve Di Cadore
Via Rosmini 7
Via Paglia 7
Via Del Bersagliere 14
Via Del Bracciante 1/a
Str. De Pont Arif 1
Via Bengasi 7
Via Ognissanti 4
Via Chioda 115
Negrar
Monzambano
Verona
Castel D’azzano
Verona
Verona
Verona
Verona
Moena
Verona
Verona
Verona
Povegliano V.se
Lug, Riva Battello 10
Piazza Marconi 6
Via Boschi
Via Polesine 65
Via Toscanini 19
Via Oberdan 14
Via Camalavicina 31
Corso Porta Nuova 42
Via Adria 3
Via Lanaroli 35
Via B. Montanari
Via Roma
Via ruffo 11
Via Della Speranza 38
Via Spina 16
Via Adamello 29
Lungadige Cangrande 6
Via Centro 22
Via Anzani 11
Via Santi 2
Via Mantova 59
Via Gela 31
Sommacampagna
Cazzano di Tramigna
Povegliano (VR)
Verona
Schio
Volargne di Dolcè
Castel D’Azzano
Valeggio s/m
Verona
Pastrengo
Villafranca di Verona
Vicenza
Trento
Verona
Verona
Verona
Verona
Gazzo Veronese
Verona
Villafranca
Verona
Verona
Verona
Caldiero
Peschiera D/G
Bussolengo
Verona
Telefono 2
3421287849
045 7500193
045 916357
328 6957047
045 7731244
045 7902445
349 0084078
3403482360
338 1007117
349 1058696
392 7509915
340 8742930
347 1649233
347 7065231
348 0316484
348 5253592
338 3625647
349 8645500
333 3147739
328 8020358
347 9420737
045 566969
3472136164
339 2505919
045 520191
045 6302944
349 2325336
VERONA MEDICA
GIOVANI E PROFESSIONI
Cognome - Nome
Via
Località
Dipl. formaz. M.G.
Telefono 1
HABASH ELIAS
HAYEK ABDALLAH
HAZIZOLLI DRITJON
HIJAZI QUITAIBA
IHNATAVA TATSIANA
INDOLINO MARIA
INZALACO GIULIA
KALOUT KAMEL
LA FRANCA ELUISA
LAVORGNA BARBARA
LEHMAN STEFANO
LULLI CHIARA
MALFERMONI GIULIO
MANCUSO MICHELA
MANTOVANI ELENA
MARANGONI ERICA
MARCOLINI LISA
MARCONI VALERIA
MASSAGRANDE NICA
MASSARUTTO ALESSIA
MENEGHINI VALENTINA
MESSINA OLIMPIA
MICHELETTI NICOLA
MINERVA GIORGIO
MINGOLLA LUCIA
MOLIBARI ALBERTO
MORETTI FRANCESCA
MUSETTI PAOLA
NIENSTED RICHARD
NUZZO TERESITA
OBINU LUCA
OTTOBONI MANUELA
PARISI GRAZIELLA
PASETTO TRYSA
PASINI ALBERTO
PASQUALETTO CRISTIANA
PASSARIN OLGA
PAVANELLO LAURA
PELLEGRINI NADIA
PELLONE ANTONIETTA
PERON SILVIA
PIAZZI UMBERTO FILIPPO GIULIO
PIGHI ANDREA
POUR ESMAELIAN MONIREH
PRANDO SILVIA
PROSPERO ELISA
RAMA ROMANA
RAPAGNANI PAOLA
RIGATELLI ALBERTO
RIGOTTI ERIKA
RIGOTTI FRANCESCA
ROSSATO RICCARDO FRANCESCO
ROSSI ANDREA
ROSSI MARIANNA
ROSSI MASSIMILIANO
RUTA ELENA
SABBAGH LARA
SABBAGH DANIA
SANNINO ANNA
SANSOTTA NAIRE
SARTORI VALENTINA
SCARPERI ANNA
SCHINELLA STEFANO
SCRINZI GIULIA
SHOKA ZAHI
Via Praissola 18
San Bonifacio
Via Giordano Bruno 26/4
Vicolo Santa Cecilia
Via Adria 11
Via Cesiolo 20
Corso Milano 136
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Via Favretto 16
Via P. Sgulmero 34
Via Maroncelli 12
Via S. Da Polenta 4
Via Adria 3
Via Cherso 65
Via Marsala 81/a
Via Brigata Savoia 1
Via San Matteo
Via 24 Maggio 73
Via Aldo Moro 1/a
Via XIII Maggio 1
Via Sant’Angela Merici 4
Via Saval 19
Via Zattoni 56
Via Giorgione 2
Via Orazi 1
Quartiere Palladio
Via Sicilia 12/b
Verona
verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Soave
S. Giovanni Lupatoto
Sommacampagna
Arcole
Verona
Verona
Verona
Verona
verona
Zevio
Verona
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
SI
NO
NO
NO
339 4573366
348 5763324
349 4361506
328 7735031
327 7448096
333 7045943
320 0208129
347 6724694
329 2142882
329 4239871
3475583282
328 0240410
340 5394964
392 1668363
347 6972730
045 8348055
347 7336779
349 1857154
045 549869
328 2660746
348 7647901
VERONA MEDICA
Domegliara
Via J. Kennedy 60
Via Roveggia 27/a
Via Mattaranetta 10
Via Ravenna 13
Strada Peschiera 15
Via B. Giuliari
Via Vilmezzano 62
Via Franchetti 4
Via L. Einaudi 1/a
Strada per Montecchio 6
Via Mazzini 35
Viale Europa 5
Via Milano 40
Lega Veronese 8
Via F. Cilea 7
Via Caovilla
V.lo S. Maria in Organo 1
Via A. Vespucci 35
Via Teatro Vecchio 12
Via G. Vincenti 10
Via Algeri 19
Via Del Doatore 12
Visa Imola 12
Via Muro Padri 24
Via S. Angela Merici 4
Via L. Da Quinto 111
Via Quattro Novembre 11
Via Nicola Mazza 75
Via Imola 2
Peschiera D/G
Zevio
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Caprino V.se
Verona
Monteforte D’Alpone
Villafranca di Verona
Verona
Caprino V.se
Vigasio
Peschiera D/G
Verona
Legnago
Sanguinetto
Mantova
Verona
Verona
Albaredo D’adige
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Verona
Telefono 2
045 8344245
091 8782596
333 6013613
347 9644976
320 8816205
3480625422
347 0487352
045 2224406
347 1526814
393 9607106
338 1339033
3297422678
340 8020582
346 0237386
340 4811841
347 5856766
339 7286242
328 8832413
328 0393800
349 2367156
348 7708480
349 5202798
347 1749664
340 0631022
349 3504274
340 0671750
334 2007690
349 1880958
328 3097609
320 1896140
349 1202236
347 9764278
3401956361
335 5941022
0442 365273
393 3305881
340 6763709
349 2653070
347 2597635
335 6575282
340 7774501
338 8304440
329 7158223
340 6235787
328 4840238
045 918428
340 6024850
347 2313146
346 3131450
045 7810780
045 918550
045 6230887
0442 23924
349 2961114
037 6224114
393 4167295
045 835227
340 3434528
333 2384260
45
GIOVANI E PROFESSIONI
Cognome - Nome
Via
Località
Dipl. formaz. M.G.
Telefono 1
SONKOUE HOMERE
SORLETO MICHELE
SPATOLA LEONARDO
SPOLADORE CRISTINA
SPOLADORE ILARIA
STAGNOLI CLAUDIA
STANCARI LORENZO
STEFANI AMBRA
STUMPO MARIO FRANCESCO
SURANO MARIA GRAZIA
TABACCO CARMINE
TABIICA ANGELA
TEZZA GIOVANNA
TEZZA GIOVANNA
TOFFANELLO GIULIA
TOMELLERI SILVIA
TORNIERO CLAUDIA
TRESPIDI CARLOTTA
TURATI MARIA GRAZIA
TURCO CAMILLA
ULERI STEFANO
VERNA ANNAMARIA
VOLPE GIUSEPPE
WEYNE MAGNUS FERNANDA
ZAMBONI CRISTINA
ZAMPIERI ELISA
ZANETTE EMANUELA
ZANGHI SALVATORE
ZARDINI DANIELA
ZATTERA MASSIMILIANO
ZECCHINI MONICA
ZENORINI ANDREA
ZIVELONGHI CAMILLA
ZOCCARATO ANTONELLA
ZONZIN CRISTINA
Via Campetti 20
Via Bellette 16
Via A. Mocenigo 2
Via G. Verdi 168/b
Via G. Verdi 168/b
Caldiero
San Giovanni Lup.
Verona
Minerbe (Vr)
Minerbe (Vr)
Verona
Marmirolo (mn)
S. Pietro di Morubio
Castel D’Azzano
Verona
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
NO
NO
NO
NO
NO
NO
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
347 8207893
347 8937362
340 4143371
0442 640823
0442 640823
340 3061639
349 8328416
380 4154933
333 4890436
349 1949826
333 8652314
3285919598
340 6687216
340 6687216
347 7161347
045 516494
333 8010289
340 2627979
335 6302775
045 918321
335 7440613
347 7861608
335 6763374
045 8166039
3286664374
045 980198
349 2340599
340 4173550
045 6801986
348 0617360
349 4308917
340 6031137
349 8784442
339 8714514
349 2984405
Via Campagnazza 11/b
Via C. Angiolieri 18
Via Martini 2
Salita Santa Lucia
Via M. Ortigara 9/a
Via Nogare 10
Via Dei Grolli 14
Via Matteotti 8/9
Via Cesiolo 18
Via Olmo 8
Via Castello 12/a
Via Murano 43
Via Tombeio 12/a
Via S Sofia 5
Via Valpantena 92/c
Via Siedlce 21
Via S. Giovanni 1
Via Mantova 3
Verona
Stallavena
Verona
Verona
Dossobuono
Verona
Verona
S. Maria di Zevio
Verona
Vigasio
Castel D’azzano
Roana (VI)
Verona
Verona
Grezzana
San Pietro Incariano
Verona
Caprino V.se
Pescantina
Bussolengo
Legnago
Bonavigo
Telefono 2
347 9008048
347 9007880
329 4048413
347 5156098
328 9067502
346 9489862
340 3739880
340 2865879
045 8701245
340 9768134
045 6701248
0442 629280
MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA
Cognome - Nome
Via
Località
Telefono 1
AGESTI LUIGI
AKASHEH GEORGE
ANDREOTTI GIANCARLO
Barac Ala
DEPLANO EMANUELA
FABBRICI ROMINA
Habash Elias
KALOUT KAMEL
PASQUINI ANNA
PJESHKA MYRVETE
POUR ESMAELIAN MONIREH
RIGOTTI ERICA
SHOKA ZAHI
STUMPO MARIO FRANCESCO
ULMI DANIELA
VERNA ANNAMARIA
VOLPE GIUSEPPE
EPURE MIHAELA CRISTINA
Via G. Trezza 36/a
Via del Capitel 13/B
Via Calcirelli 3
Via Gen. Dall’Ora 54
Via Colombine 5
Verona
Verona
Verona
Monzambano
Verona
Verona
San Bonifacio
Verona
Verona
Verona
Caprino V.se
Negrar
Verona
Castel d’Azzano
Tregnago
Castel d’Azzano
Roana (VI)
340 4069008
045 526846
348 2932506
340 0699282
340 9331099
46
Via Praissola 18
Corso Milano 136
Via C. Cadrega
Viale Spolverini 112
Via Mazzini 35
Via V. De Gama 1
Via Imola 2
Via C. Angiolieri 18
Via A. Vivaldi 7
Via Castello 12/A
Via Murano 43
339 4573366
347 6724694
349 7288070
338 4174551
045 6230887
340 1956361
347 2313146
333 4890436
340 2335107
347 7861608
335 6763374
392 7509915
Telefono 2
340 0910058
334 2007690
333 2384260
328 9067502
VERONA MEDICA
TEMPO LIBERO
Chi cerca… trova
Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 34 ed a volercelo inviare.
Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).
Si raccomanda di segnalare alla Redazione
le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne la “Clearance”. La Redazione provvederà comunque alla sospensione degli
annunci dopo un certo numero di pubblicazioni. Si accettano solo annunci “brevi”.
VENDO Ecocardiografo 2D Color doppler Esaote, modello MY LAB 30 CV con
software XVIEW in ottime condizioni
anno 2008, completo di carrello, sonda cardiologica adulti, stampante Sony
b/n, software di analisi completo, software di refertazione. Prezzo trattabile.
Tel. 335 6865240
Tessera Ordine n. VR 7763
AFFITTO Studio medico, piano terra,
3 locali più bagno, 90 mq., in centro a
Vigasio.
Tel. 349 5298974
Tessera Ordine n. 6783
AFFITTASI Ufficio o Studio in Via Sardegna 5/A, composto di sala d’aspetto
e tre locali, servizio, ingresso diretto
dalla Via.
Tel. 340 8024593
OFFRO Studio attrezzato per medico
odontoiatra, anche a mezze giornate
settimanali da concordare, in Poliambulatorio già avviato in centro storico a
Villafranca di Verona.
Servizio di segreteria, “sala d’attesa,
servizi, comodo parcheggio.
Per info: tel. 346 4233676 - 340 6081533
e-mail: [email protected]
A Legnago (PORTO) per trasferimento
VENDO casa indipendente ampio verde
piantumato, posizione semicentrale comoda servizi, silenziosa eccellente stato
esterni e interni (>320m2totali) bigarage
mansarda vari servizi attrezzati antifurto
condizionamento eventualmente divisibile subito abitabile no intermediari.
Tel 3398032600 o 044221307
Tessera Ordine n. 2456
Molti pezzi d’arredamento di famiglia originale ‘800 in noce VENDO per trasferimento (oggetti rame, tavoli, scrittoio, armadio, sedie ecc.) prezzo da concordare
dopo visita.
Tel. 3398032600 o 044221307 - Legnago
Tessera Ordine n. 2456.
VERONA MEDICA
VENDESI ambulatorio (con la possibilità
di trasformazione in abitazione) a Parona.
Centrale ma tranquillo, in palazzina storica ristrutturata.
Travi a vista, aria condizionata, bell’affacio sul verde, mezzi pubblici nelle immediate vicinanze.
Ingresso indipendente, 2 ambulatori, sala
d’attesa, bagno, terrazza.
Tel. 330 900681
Tessera Ordine n. 02271
OFFRO Diatermocoagulatore DTC Timed TD 100b programmabile seminuovo.
Tel. 045 7502253 - 339 6213410
Tessera Ordine n. 5023
VENDO per cessata attività attrezzature,
accessori, strumentario ad uso dentistico.
Tel. 338 9550190
Tessera Ordine n. 32
CEDESI (AFFITTO/VENDITA) Studio Dentistico avviato, in provincia di Verona, causa trasferimento. 2 Unità operative.
Tel. 045 2477940 - 393 8019794
Tessera Ordine n. 04883
VENDO/AFFITTO Studio dentistico,
due unità operative, adatto come inizio
attività o secondo studio.
Tel. 393 8019749
Tessera Ordine n. 227
AFFITTASI Studio Medico zona centrale a San Bonifacio.
Tel. 349 2568613
Tessera Ordine n. 3092
OFFRO Odontoiatra con esperienza per
collaborazione in implantologia a Verona
e provincia, possibilità di utilizzo materiale e attrezzatura propria.
Tel. 349 8413832
Tessera Ordine n. 883
In elegante studio zona Borgo Milano,
AFFITTASI a collega specialista o medico di base ambulatorio con segretaria e
ampia sala d’attesa. Parcheggio esterno.
Cell. 338 3897788
CERCASI Odontoiatri da inserire come
collaboratori in 3 strutture complesse distribuite nella zona di Verona.
Richiesta competenza generica in tutte le
branche e particolarmente in: endodonzia, conservativa, pedodonzia, protesi.
Tel. 045 515868
e-mail: [email protected]
Tessera Ordine n. 3848
OFFRO lampada sbiancamento su stativo light cure unit jovident, perfetta, documentata.
Tel. 045 8034688 - 348 5112586
Tessera Ordine Odontoiatri n. 694
In ambulatorio dentistico specialista con
trentennale esperienza, OFFRE a giovane odontoiatra interessante opportunità
di collaborazione con eventuale subentro
futuro nella struttura.
Cell. 338 993811
Tessera Ordine n. 3726
AFFITTASI a medico specialista o paramedico, ambulatorio arrredato in studio medico appena ristrutturato con sala d’aspetto
comune e servizio di segreteria. Vicinissimo
ospedale Borgo Roma, facilità di parcheggio, ben servizio dai mezzi pubblici.
Tel. 347 1855492
Tessera Ordine n. 7472
AFFITTASI appartamento di nuova costruzione, zona San Michele, costituito
di ampia sala, cucina, 2 camere da letto,
servizi, ampio balcone, garage e cantina,
ottime finiture, prezzo interessante.
Per informazioni rivolgersi al n. 045 976318
Tessera Ordine n. 6538
VENDESI attico zona Valverde, mq. 130,
ristrutturazione alto livello. 2 camere, 2
bagni, ampia zona giorno, doppio posto
auto coperto.
Tel. 333 2574206
Tessera Ordine n. 7090
VENDO/AFFITTO Studio Dentistico in
Rovereto (TN). Possibilità di affiancamento per competenze di chirurgia avanzata.
Tel. 333 2574206
Tessera Ordine n. 7090
AFFITTASI a Colleghi odontoiatri unità
operativa in nuovo studio di Verona città,
composto da 3 unità odontoiatriche e una
sala chirurgica. Disponibilità di servizio di
assistenza alla poltrona.
Tel. 339 8171273
Tessera Ordine n. 7090
In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova AFFITTANSI appartamenti per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.
Tel. 340 4615758
Tessera Ordine n. 4058
VENDO/AFFITTO Studio Dentistico,
zona Isola della Scala.
Tel. 393 8019749 - Tessera Ordine n. 4883
47
TEMPO LIBERO
VENDO studio dentistico, zona lago
di Garda sud, 80 mq., a norma di legge,
composto di reception, sala d’attesa,
2 studi con 2 unità KAVO, RX panoramica digitale, sterilizzazione e bagno,
completamente attrezzato e arredato,
con cantina e garage grande.
Tel. 340 0888399 - Fax 045 7238500
Tessera Ordine n. 872
VENDO/AFFITTO Studio dentistico,
zona Bovolone.
Tel. 393 8019749
Tessera Ordine n. 4883
OFFRO Ablatore Vector della Dürr, tenuto in buone condizioni e utilizzato poche
volte. Buona occasione.
Prezzo 500,00 euro.
Tel. 045 7211011 - 045 6470213
Tessera Ordine n. 167
VENDESI/AFFITTASI Studio Dentistico in Borgo Venezia in Contesto recente al piano terra. Due unità operative,
sala d’attesa, ufficio, doppio bagno, sala
di sterilizzazione, quattro posti auto ad
uso esclusivo.
Tel. 333 2574206
Tessera Ordine n. 7090
Medico chirurgo specialista in odontostomatologia con esperienza ventennale,
OFFRE collaborazione di ortodonzia (intercettiva, su adulto, pre-protesica, parodontale, pre-chirurgica), nata a Bolzano e residente a Verona, in possesso del
patentino di bilinguismo A, disponibile a
trasferte a Bolzano.
Tel. 335 6909879
e-mail: [email protected]
AFFITTO in Verona, quartiere Borgo
Trento, appartamento al IV piano con
ascensore, completamente arredato.
Composto da: cucina abitabile, sala da
pranzo con salotto, due camere da letto,
una cameretta, doppi servizi, cantina e
posto auto coperto.
Tel. 333 4921789
Tessera Ordine n. 3036
Studio dentistico CERCA igienista dentale diplomata per collaborazione continuativa.
Tel. 045 8015670 (dalle ore 10,00 alle 18.00)
OFFRO lettino da visita medica ambulatoriale e sei seggiole d’attesa ambulatorio.
Tel. 045 8344507
Tessera Ordine n. 3481
Specializzando in Ortognatodonzia con
esperienza ospedaliera OFFRE consulenza in Ortodonzia.
Tel. 347 4711705
e-mail: [email protected]
Tessera Ordine n. 7524
OFFRO in Via Cipolla, 9 a Verona, un locale
in poliambulatorio a medico o specialista.
Tel. 045 8340420 - 347 5644880
48
Causa pensionamento OFFRO Studio
Dentistico completo (vendita o affitto) in
Via Pioppa, 66 a Gazzo Veronese.
Tel. 339 4264607
Tessera Ordine n. 2199
CERCO Odontoiatra per collaborazione
o assunzione direzione sanitaria in ambulatorio odontoiatrico a Verona.
Tel. 335 433375
Tessera Ordine Vicenza n. 489
OFFRO a collega condivisione (utilizzo
e spese affitto) di studio medico in centro
storico a Verona.
Tel. 346 6293871
Tessera Ordine n. 8093
Studio dentistico CERCA assistente
tempo pieno o part-time.
Tel. 045 575859
Tessera Ordine n. 3297
OFFRO Cerec 3 unità di ripresa, praticamente nuovo, attualmente restano 30
rate di leasing da 626,40 euro.
Tel. 045 8340073 - 3485503535
Tessera Ordine n. 3489
VENDESI elettromiografo portatile
Synergy notebook a 2 canali EMG portatile, nuovo (comprato nel 2008) ancora
in garanzia; con numerosi accessori. PCValor: computer per EEG Valor Microsoft
Office più notebook, kit aumentatore,
aghi, elettrodi di stimolazione, borsa da
trasporto.
Tel. 045 914096
AFFITTO garage in Via Settembrini, vicinanze Castel Vecchio.
Tel. 347 2523361
Tessera Ordine n. 4106
OFFRO la possibilità di esercitare all’interno di un poliambulatorio in zona Borgo
Venezia (Mondadori).
Tel. 320 8823111
Tessera Ordine n. 2258
AFFITTASI Studio medico in Via Monte
Ortigara con possibilità di 2 ambulatori.
Tel. 045 8009452 (dalle ore 15,00 alle 18.00)
VENDO/AFFITTO Studio dentistico
a Bovolone. Ottime attrezzature, ottimo
avviamento.
Tel. 340 4686496
Studio medico dentistico sito in Bussolengo centro, con parcheggio, AFFITTA locale già in uso, una volta alla settimana da
dermatologi a medici non odontoiatri interessati ad una collaborazione seria e continuativa in ambito medico specialistico.
Tel. 045 6704396
e-mail: [email protected]
VENDO a San Bonifacio (centro), in contesto signorile, due ambulatori al piano
terra con ingresso diretto e sala d’attesa
indipendenti, di circa 60 mq. ciascuno.
Tel. 045 6103416 - 338 8850554
Tessera Ordine n. 5456
Poliambulatorio nuovo nei pressi di
Affi, AFFITTA a medici specialistici od
Odontoiatri, Ambulatorio e Studio dentistico completo (riunito, radiografico digitale, sala sterilizzazione, smaltimento
rifiuti, escluso materiale di consumo), per
canone di affitto mensile da concordare.
Tel. 346 8623029
Tessera Ordine n. 1161
OFFRO collaborazione in conservativa
endodonzia e protesi. Esperienza pluriennale.
Tel. 349 5510668
Tessera Ordine n. 707
CERCO Odontoiatra per collaborazione
o assunzione direzione sanitaria in ambulatorio odontoiatrico a Verona.
Tel. 335 433375
Tessera Ordine Vicenza n. 489
OFFRO collaborazione in conservativa
endodonzia e protesi. Esperienza pluriennale.
Tel. 349 5510668
Tessera Ordine n. 707
VENDO chitarra classica Gran Concerto Yamaha GC41 (ottimo stato) anno
2008.
Tel. 347 0306001
Tessera Ordine n. 02748
Medico chirurgo odontoiatra con ventennale esperienza, VALUTA proposte
di collaborazione in conservativa, endodonzia, protesi fissa e mobile e piccola
chirurgia. Disponibile anche ad assumere incarico di direzione sanitaria presso
studi dentistici zona Verona e provincia.
Si richiede e si offre massima serietà.
Tel. 349 5474991
AFFITTASI a colleghi odontoiatri, unità
operativa con disponibilità di servizio assistenza alla poltrona e segreteria in un
nuovo studio di Verona città.
Lo studio è composto da varie unità
odontoiatriche ed una sala chirurgica, in
dotazione posti auto riservati ai pazienti.
Tel. 339 8171273
Tessera Ordine n. 01223
VENDESI appartamento di mq. 120,
ultimo piano zona Valverde, panoramico, luminoso, recentemente ristrutturato
integralmente con finiture di alto livello.
due camere, due bagni, ampia zona giorno, doppio posto auto coperto nel piano
interrato dello stabile.
Tel. 339 8171273
Tessera Ordine n. 01223
AFFITTO monolocale arredato a Milano
in pieno centro.
Tel. 045 7513347 - 333 2115075
Tessera Ordine n. 7741
CERCO Odontoiatra con esperienza in
conservativa e protesi fissa.
Tel. 045 6301674
Tessera Ordine n. 3330
VERONA MEDICA
TEMPO LIBERO
AFFITTASI ad odontoiatra con clientela propria, integralmente o parzialmente,
studio odontoiatrico in Verona nei pressi
del centro storico in orario pomeridiano.
Autorizzazione alla struttura, 4 riuniti di
cui 3 nuovi, sterilizzazione, locale tecnico, reception, sala d’attesa, 2 bagni,
radiografico digitale, ecc., escluso materiale di consumo. Possibilità di collaborazione.
e-mail: [email protected]
Tessera Ordine n. 5104
AFFITTO casa con possibilità di realizzare poliambulatori con n. 5 stanze, n. 2
bagni, tot. 174 mq. Inoltre possibilità di realizzare palestra per riabilitazione o sale
radiologiche nel semi-interrato n. 5 stanze, n. 1 bagno, garage, tot. 230 mq. Zona
borgo roma, Via Palazzina nella stessa
struttura degli uffici postali. Davanti grande parcheggio, fermata autobus.
Per contatto tel. 328 7259300 oppure
045 508276
Tessera Ordine n. 5214
Ambulatorio odontoiatrico zona Golosine, AFFITTA all’interno della propria
struttura studio medico arredato di scrivania, lettino e bilancia medica.
Tel. 335 433375
Tessera Albo Odontoiatri Vicenza n. 00489
AFFITTASI a medico specialista ambulatorio arredato in Legnago centro.
Tel. 333 5953263
Tessera Ordine n. 5786
VENDESI in zona Quinzano, casa indipendente di 200 mq. su due livelli costituita da: zona giorno open space, camera
matrimoniale con cabina armadio e bagno padronale, due camere singole, due
bagni finestrati e piccola taverna. Completano garage con soppalco. Da vedere!
Tel. 347 3157874 - 348 8540669
Tessera Ordine n. 5746
OFFRO collaborazione in endodonzia e
conservativa. Serietà e continuità.
Tel. 045 527264
Tessera Ordine n. 7006
Medico Chirurgo Odontoiatra, esperienza ventennale, CERCA, causa trasferimento, collaborazione presso studio
dentistico privato o altra struttura.
Tel. 333 4698910
VENDESI studio medico, zona Ponte
Crencano, di 60 mq, al piano terra, composto da: sala d’attesa, studio medico,
studio segreteria, bagno, ripostiglio.
Tel. 348 3072699 ore serali-no intermediari
Tessera Ordine n. 4955
OFFRO studio dentistico in affitto a Villafranca, zona centrale, parzialmente arredato, già autorizzato.
Tel. 348 7494706
Tessera Ordine Odontoiatri n. 667
CERCASI ginecologo/a per studio associato medici di base. Bacino di utenza 6000
persone. Ottime possibilità lavorative.
Tel. 045 7971664 - 338 8035736
Tessera Ordine n. 4709
In poliambulatorio a Borgo Trieste, possibilità di INSERIRE collega specialista
o paramedico.
Tel. 3400910058 - Tessera Ordine n. 2258
In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova AFFITTANSI appartamenti per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.
Tel. 340 4615758 - Tessera Ordine n. 4058
Odontoiatra con esperienza OFFRO
collaborazione in conservativa, endodonzia, protesi, chirurgia.
Tel. 349 3694209
Tessera Ordine n. 6662
VENDESI in zona S. Lucia appartamento ristrutturato, al terzo piano con
ascensore. Costituito da: zona giorno
open space, due camere matrimoniali,
bagno, due balconi, completo di cantina e garage
Tel. 347 3021273 - 349 1943701
Tessera Ordine n. 6344
OFFRO collaborazione in pedodonzia
per contatti mandare una e-mail a:
[email protected]
OFFRO multiproprietà inserita in circuito RCI. Prezzo molto interessante.
Tel. 333 2115075
Tessera Ordine n. 7741
AFFITTASI locale uso studio medico,
piano terra con sala d’attesa, bagno,
parcheggio. No spese condominiali.
Tel. 340 4103315
Tessera Ordine n. 7578
Specializzando in Ortognatodonzia OFFRE collaborazione in ortodonzia e gnatologia e al bisogno in endodonzia, restaurativa, chirurgia estrattiva e protesi.
Tel. 328 3197382
e-mail: [email protected]
AFFITTO appartamento in palazzo
antico in centro storico di Barcelona,
brevi periodi.
Tel. 045 524092
Tessera Ordine n. 6624
AFFITTO appartamento in p.le Cadorna, semiarredato di 90 m2 circa, primo
piano con ascensore, composto di cucina, sala, due camere, due bagni, balconcino, cantina.
Tel. 347 2109406 - e-mail: [email protected]
Tessera Ordine n. 03704
AFFITTASI/VENDESI nuovo studio
dentistico in Verona città. Composto
da tre unità odontoiatriche ed una sala
chirurgica, attrezzature e finiture di alto
livello. Posti auto riservati ai pazienti,
contesto signorile di nuova costruzione.
Tel. 333 2574206
Tessera Ordine n. 01223
COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO
È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICA
Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine
di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.
Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica
ed al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.
È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti
UÊ`>Ì>Ê`ˆÊi“ˆÃȜ˜iÊ`iÊ`œVՓi˜ÌœÊˆ˜ÊVՈÊۈi˜iʈ˜`ˆV>Ì>ʏ>ÊÀˆV…ˆiÃÌ>
UÊ̈“LÀœÊ«iÀܘ>iÊ`iÊ“i`ˆVœÊ«Àœ«œ˜i˜ÌiÊ
UÊwÀ“>Ê­ÃiÊ«œÃÈLˆiÊ®Ê`iÊ“i`ˆVœÊ«Àœ«œ˜i˜ÌiÊ
Uʈ˜w˜iʓ>ʘœ˜Ê«iÀÊՏ̈“œ\ʈ˜`ˆV>∜˜iÊ`iÊ“œÌˆÛœÊiɜÊ`iÊÜëiÌ̜ÊVˆ˜ˆVœÊ>>ÊL>ÃiÊ`i>ÊÀˆV…ˆiÃÌ>Ê`ˆÊ>VViÀÌ>“i˜Ìˆ
VERONA MEDICA
49
TEMPO LIBERO
OFFRO autoclave Newmed Krnos B.
Tel. 339 5246330
Tessera Ordine n. 00290
AFFITTASI a Lipari (Isole Eolie), anche settimanalmente, grande casa singola (2-5 posti letto): grande cucina, 2
grandi camere da letto, soggiorno, servizi, veranda, grandi terrazze panoramiche, giardino, porticato, con acqua,
luce e gas. La casa è situata nella frazione panoconte, a 250 metri sul livello del mare in zona fresca e tranquilla,
ben servita da strade e mezzi pubblici. Prezzo molto interessante (max 35
euro al giorno pro capite).
Tel. 045 533908 - 338 2474397
Tessera Ordine n. 2740
AFFITTO Villa, 4 stanze, 2 bagni, ampio
giardino, in Lignano pineta.
Tel. 045 8001936 - 349 8052644 (ore serali)
Tessera Ordine n. 643
CEDESI lettino per uso medico, colore
bianco, provvisto di supporto per rotolo della carta, pieghevole (di grande
praticità, una volta piegato si trasporta
agevolmente come una valigia).
È in ottime condizioni.
Tel. 340 2643650
Tessera Ordine n. 4082
Elegante studio dentistico, ottima posizione alle porte di Verona, METTE A
DISPOSIZIONE ad odontoiatri: poltrone, macchinari e personale!
Massima disponibilità organizzativa, interessanti soluzioni di collaborazione.
Tel. e Info 345 5836055
Medicina di Gruppo di Lavagno CERCA
medici specialistici medicina non invasiva da inserire nel proprio ambulatorio.
Tel. 338 7048997
Tessera Ordine n. 4843
AFFITTO posto auto, vicinissimo entrata Ospedale Borgo Trento.
Tel. 333 4221326
Tessera Ordine n. 3467
OFFRO seria collaborazione implantoprotesica e chirurgica a Mantova, Vicenza e provincia di Verona. Eventuale
disponibilità di propria attrezzatura e
assistenza.
Tel. 045 594447
Tel./Fax 045 8032155
(dalle ore 11.00 alle ore 17.00)
Tessera Ordine n. 615
Medico di Medicina Generale Massimalista AFFITTA stanza in poliambulatorio sito in Borgo Roma, via Monfalcone
7. Possibilità di sostituzioni e subentro.
Tel. 3393851357
Tessera Ordine n. 3014
VENDESI O AFFITTASI annualmente a Serrada di Folgaria, caratteristico
appartamento di mq. 65 circa.
Tel. 333 2153742
Tessera Ordine n. 1001
AFFITTASI in Poiano, zona tranquilla,
appartamento di circa 55 mq., con 2
camere, soggiorno, servizi e ripostiglio.
Tel. 349 7549725
Tessera Ordine n. 5960
AFFITTO locale per ambulatorio con sala
d’aspetto a specialista (no medico di
famiglia), zona Borgo Roma-Palazzina.
Tel. 338 4793570
Tessera Ordine n. 3187
AFFITTASI monolocale signorile, arredato, zona Arche Scaligere.
Tel. 030 9990545 - 9145367
Tessera Ordine n. 4548
OFFRO ECOGRAFO PORTATILE SSDPROSOUND 2 Aloka, nuovo modello, 1
anno, con sonda Convex, sonda transvaginale e stampante.
Tel. 347 8577013 - e-mail: [email protected]
Tessera Ordine n. 6464
AFFITTO a Borgo Trento, locale in studio medico per attività medica o paramedica.
Tel. 340 3893625
Tessera Ordine n. 726
AFFITTO appartamento 50 mq in zona
stadio, con garage. 450 ½ mensili.
Tel. 045 8100654
Tessera Ordine n. 03583
VENDESI a Noto (SR), la capitale del
Barocco, quadrilocale in zona centrale.
Prezzo interessante.
Tel. 340 1594511 - Tessera Ordine n. 7145
AFFITTO appartamento 50 mq in zona
stadio, con garage. 450½ mensili.
Tel. 045 8100654
AFFITTASI monolocale arredato con
ampio bagno, lavatrice, frigo, videocitofono, in signorile condominio in zona
alberata e silenziosa a Borgo Roma.
Tel. 328 6671741 - 329 7435524
(solo referenziati)
Studio dentistico in Bovolone (Verona)
VENDESI causa pensionamento.
Tel. 349 2312611 - Tessera Ordine n. 830
VENDO studio dentistico bellissimo, ben
curato nei particolari, ottimo avviamento,
con attrezzature, in zona Bovolone.
Per informazioni: 340 4686496
OFFRESI ambulatorio medico con segreteria, sala attesa, 2 bagni, angolo
bambini, in zona logisticamente interessante a Verona città. Possibilità di
affittare anche posto macchina.
Tel. 340 1527729 (ore pasti)
Tessera Ordine n. 2415
VENDESI ecografo Sonoline Adara
Siemens, comprato nuovo dine 2002,
listino 39.000,00 euro + iva. Sonda
Convex 3,5MHz + sonda Endo Microconvex Multifrequenza 6,5/5 MHz ideale per ostetricia e ginecologia. Usato
poco. A prezzo da concordare.
Tel. 339 5355770
Tessera Ordine n. 3805
VENDO bici corsa da donna rossa.
marca “Basso”, gruppo cambio Shimano, forc. carbonio, anno 2007.
Tel. 339 5355770 - Tessera Ordine n. 3805
TRANSAZIONI FINANZIARIE ED USO DEL CONTANTE
Ricordiamo a tutti gli Iscritti che con data 6.12.2011 sono diventate operative le nuove limitazioni all’uso del contante. L’IMPORTO DELLE
TRANSAZIONI IN CONTANTI, ASSEGNI BANCARI E POSTALI AL PORTATORE, ASSEGNI CIRCOLARI AL PORTATORE, VAGLIA CAMBIARI E
POSTALI AL PORTATORE NON POTRÀ SUPERARE 999,99 ½. L’adeguamento riguarda anche i libretti di deposito al portatore il cui saldo dovrà
essere ricondotto sotto 1000 ½ entro il 31.12.
50
VERONA MEDICA
PAGLIARDINIASSOCIATI
Adesso mi sento più tranquilla
in ambulatorio perchè
il mio medico ha installato il
climatizzatore Aermec dotato
di purificatore d’aria che elimina
germi e batteri nell’aria...
Messaggio agli operatori sanitari
Volete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per i
vostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicida di Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. Infatti
Aermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagio in ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali, dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistema Plasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificati
e quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute).
www.aermec.com
Scarica

Bimestrale di informazione medica