Qualità e sostenibilità, le due parole chiave della
Conferenza dei servizi della Ausl di Viterbo
PERCORSO NASCITA
U.O.C. Ginecologia e Ostetricia COB
Dott. Giorgio Nicolanti
Il percorso nascita prevede il
“prendersi cura = to care” non
“curare” la gravidanza e il parto, per
mantenere e promuovere il potenziale
di salute materna conseguentemente
del prodotto del concepimento
PROGETTO ASSISTENZIALE ORIENTATO ALLA ”CARE”
Integrazione dei dati oggettivi
(risultati test diagnostici e di
Assistenza
globale e
personalizzata
screening) ai dati soggettivi riferiti e
descritti dalle persone assistite
(percezione e trattamento del dolore
del travaglio/parto, MAF, ect.),
pianificare un’assistenza globale e
PROGETTO
ASSISTENZIALE
personalizzata, attraverso il
coinvolgimento attivo della persona
assistita.
Dati
oggettivi
Dati
soggettivi
Qualità…
. . ….. concetto neutro e valutabile come
“buona” o “cattiva” qualità sulla base di caratteristiche
valutabili dell’oggetto o dell’atto che viene sottoposto a
giudizio in un determinato momento. . .
MULTIPROFESSIONALITÀ / MULTIDISCIPLINARIETÀ
Ruolo
dell’Ostetrica-o
Ruolo
dell’Infermiere
Pediatrico
Ruolo
del Tecnico
Ruolo
dell’Infermiere
Personale
di supporto
Ruolo del
Medico nelle sue
diverse
specializzazioni
La donna al centro della assistenza ostetrica
Medico di
famiglia
Assistente
sanitaria
Altri
professionisti
Ostetrica:
Pediatra di
libera scelta
accoglie/ascolta/decodifica la
domanda/ risolve nella
fisiologia/invia nella patologia
Assistente
sociale
Associazioni
di volontariato
Donna/coppia
famiglia
ginecologo
Equipe
consultoriale
infermiere
ospedale
psicologo
Assistenza di qualità adeguata
Quella erogata attraverso interventi capaci di produrre gli effetti
desiderati e appropriati, massimizzando i benefici espressi in termini
di salute aggiunta a fronte dei rischi connessi.
Qualità Totale
Insieme delle strategie dirette alla soddisfazione dei bisogni della
donna, del bambino e della coppia.
LE DIMENSIONI DELLA QUALITA’
EQUITA’
EFFICACIA
ACCESSIBILITA’
APPROPRIATEZZA
SICUREZZA
CONTINUITA’
ATTENZIONE AI BISOGNI
Il percorso nascita fa parte dei programmi
strategici del
Progetto Obiettivo Materno Infantile
(P.O.M.I.) 24/04/2000
 Percorso nascita
 Educazione all’affettività nelle scuole
 Prevenzione dei tumori femminili
Il P.O.M.I. rappresenta lo strumento
legislativo (D.M. 24-4-2000) che identifica e
descrive i requisiti organizzativi, strutturali e
tecnologici richiesti per l’accreditamento
delle strutture sanitarie territoriali e
ospedaliere che operano nel settore
materno-infantile
Il P.O.M.I. promuove e tutela la
salute della madre e del bambino
PERCORSO NASCITA
L’offerta di un’assistenza ostetrica pre - e perinatale e
neonatologica non può prescindere da una
organizzazione a rete articolata su livelli con differenti
caratteristiche strutturali e competenze professionali in
modo da garantire la massima corrispondenza tra
necessità assistenziali della singola persona e
appropriatezza ed efficacia delle cure erogate
POMI 2000
PRINCIPI
La gravidanza, il parto ed il puerperio sono eventi fisiologici che
possono talvolta complicarsi in modo non prevedibile e con
conseguenze gravi per la donna, per il nascituro e per il neonato
POMI 2000
Il fine di una moderna assistenza perinatale e’ quello di ottenere
una mamma ed un bambino in perfetta salute con il livello di cure
più basso compatibile con la sicurezza
OMS 1996
Ogni atto assistenziale soprattutto in campo ostetrico (trattandosi di
eventi fisiologici) deve avere una motivazione ed una indicazione
precisa e chiara
Evidence Based Obstetric
POMI: PRINCIPI
La promozione della salute, la prevenzione
ed il trattamento delle principali patologie ginecologiche in tutte le fasi della vita
devono essere garantiti attraverso una completa integrazione dei servizi dei
diversi livelli operativi.
Ad ogni donna deve infatti essere assicurato,
nell’ambito dell’organizzazione regionale delle cure,
un idoneo percorso che le consenta di accedere con facilità al livello di cura più
adeguato e completo al suo caso.
Riferimenti Normativi e Progetti Principali
 L. 405/75 “Istituzione Consultri familiari”
 L. 833/78 “Istituzione del SSN”
 DM 24/04/2000 “Adozone del progetto obiettivo materno
infantile”
 Accordo Stato/Regioni “Linee di indirizzo……
 LG ISS Assistenza alla gravidanza fisiologica
 STEN: Trasporti neonatali nel Lazio
 Indagine sui consultori familiari nel Lazio 2008-2009
 Le nascite nel Lazio anno 2009
 Programma per la Promozione dell’allattamento al seno 2009
 Progetto “Ospedale amico del bambino” DGR 1741/2002
 Reti Punti Nascita DCA U0056 12/7/2010
 Piano Sanitario Ragionale del Lazio 2009-2012
“Realizzazione dei percorsi Nascita da parte delle Aziende”
Il percorso nascita propugna un modello biosociale di salute in cui la nascita
viene considerata un evento biologico, sociale e affettivo, dall’inizio della
gravidanza fino ai primi mesi di vita del bambino.
E’ stato sancito in conferenza unificata il 16 dicembre 2010
l’Accordo Stato-Regioni Linee di indirizzo per la promozione ed il
miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza
degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione
del taglio cesareo, in cui si propone un Programma nazionale,
articolato in 10 linee di azione, per la promozione e il
miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza
degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione
del taglio cesareo.
Fasi del Percorso Nascita
Fasi del percorso
gravidanza
Pre-concezionale
Inserimento percorso
Nascita
I trim
II Trim
III trim
Travaglio/Parto
post-partum e primi giorni neon
Puerperio Intra-Hosp
puerperio Extra Hosp e
primi tre mesi neonato
CONSULTORIO
FAMILIARE
Strumento fondamentle, all’interno del Distretto,
per attuare gli interventi previsti a tutela della
salute della donna più globalmente intesa e
considerata nell’arco dell’intera vita, nonché, a
tutela della salute dell’età evolutiva e
dell’adolescenza, e delle relazioni di coppia e
familiari.
Attrazione dei Punti Nascita nel Lazio(dato ASP 2009)
Percentuale di gravidanze in carico nei CF rispetto a nati vivi residenti
Circa 55000 donne partoriscono ogni anno nel Lazio
Numero medio di consultori per
distretto
(La normativa prevede 1 CF per 20000 ab. a Roma e 1 CF ogni 10000
ab. per la provincia)
Alcuni indicatori di attività dei CF del Lazio
Indicatore
Lazio
N CF/Popolazione
0.57
N CF/Distretti
2.9
% CF apertura (4 matt+2 pom)
52.5 %
% CF con barr. Archit.
36.3 %
N Gin/CF
1.7
N Ped CF
0.9
N Ost CF
1.1
N Psic CF
1.1
N Ass Social CF
0.9
n inf prof CF
1.3
N Cons preconc/nati vivi
10.5
N donne che hanno freq corsi PP
40.7
N donne in grav in carico/NV
38.2
N cons allattamento/NV
41.3
% CF con lista attesa >1 sett. Per
visita gin
62.0 %
IL PERCORSO NASCITA : le tappe
1. Il periodo preconcezionale
2. Il Primo trimestre di gravidanza
3. Il Secondo trimestre di gravidanza
4. Il Terzo trimestre di gravidanza
5. Il Giorno del parto
6. Puerperio intra ospedale
7. Puerperio extraospedale
L'Agenda della Gravidanza è utile alla
donna per:
- ricevere informazioni sugli stili di vita da
seguire,
- conservare tutte le analisi e gli
accertamenti richiesti,
- conoscere il percorso nascita
(gravidanza, parto, puerperio) e consentire
di effettuare delle scelte
- avere notizie sulle Leggi che regolano i
diritti delle lavoratrici madri,
- avere notizie sui servizi a cui chiedere
sostegni in gravidanza
...mentre cerco un bambino
1. Il periodo preconcezionale
Il periodo preconcezionale è il periodo di tempo
che intercorre tra il momento in cui la coppia
comincia ad avere rapporti non protetti, perché
vuole un figlio a breve-medio termine, e il giorno
del concepimento.
Il periodo che precede il concepimento è il
momento ideale per cominciare a mettere in atto
comportamenti più sani, utili alla salute della
madre e del bambino.
“mentre cerco un bimbo e mi preparo alla
gravidanza posso parlarne con il mio medico di
famiglia o con il
Ginecologo: quali esami sono consigliati? C’è
qualcosa che posso cominciare a cambiare nelle
mie
abitudini per preparare il mio organismo ad
accogliere un bambino? Si possono prevenire le
malattie della
gravidanza come il diabete o l’ipertensione
gestazionale? Si possono prevenire le
malformazioni fetali?
Quali sono le malattie infettive più pericolose
in gravidanza e come si evitano?”
Come previsto dalle linee guida ministeriali, in funzione
preconcezionale sono esenti dal ticket alcuni esami strumentali e
di laboratorio (e altre prestazioni specialistiche necessarie per
accertare eventuali difetti genetici) se la storia riproduttiva o
familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il feto.
Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità , Protocollo Ministeriale
Decreto Legge 10.9.98, allegato A - G.U. n° 245 del 20.10.98
CON IMPEGNATIVA E CODICE DI ESENZIONE M00
Prestazioni specialistiche per la donna:
Prestazioni specialistiche per l'uomo:
- Consulenza ginecologica preconcezionale
- Anticorpi antieritrociti [Test di Coombs indiretto]:
in caso di rischio di isoimmunizzazione
- Virus Rosolia anticorpi (IgG, IgM)
- Toxoplasma anticorpi (E.I.A.) (Ig G, Ig M)
- Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND.
DERIV., F. L.
- Resistenza osmotica eritrocitaria (Test di
Simmel): in caso di riduzione del volume cellulare
medio e di
alterazioni morfologiche degli eritrociti
- Hb - emoglobine anomale (HbS, HbD, HbH,
ecc.): in caso di riduzione del volume cellulare
medio e di alterazioni
morfologiche degli eritrociti
- Esame citologico cervico vaginale [PAP test]
- Emocromo: Hb, GR, GB,HCT, PLT, IND. DERIV., F.L.: in
caso di donna con fenotipo eterozigote per
emoglobinopatie
- Resistenza osmotica eritrocitaria (Test di Simmel): in caso
di donna con fenotipo eterozigote per
emoglobinopatie
- Hb - emoglobine anomale (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso
di donna con fenotipo eterozigote per
emoglobinopatie
Prestazioni specialistiche per la coppia:
- Virus immunodeficienza acquisita [HIV 1-2] anticorpi
- Gruppo sanguigno ABO e Rh (D)
- Treponema pallidum anticorpi (Ricerca quantitativa
mediante emoagglutinazione passiva)[TPHA]
- Treponema pallidum anticorpi anti cardiolipina
(Flocculazione) [VDRL] [RPR]
In caso di abortività ripetuta o pregresse patologie della gravidanza con morte perinatale e su prescrizione dello
specialista ginecologo o genetista:
Consulenza genetica, Ecografia transvaginale, Isteroscopia (escluso: biopsia con dilatazione del canale cervicale),
Biopsia del corpo uterino: biopsia endoscopica (isteroscopia) dell'endometrio, Anticoagulante lupus-like (LAC),
Anticorpi anti cardiolipina (Ig G, Ig A, Ig M), Anticorpi anti microsomi (AbTMS) o anti tireoperossidasi (AbTPO),
Anticorpi anti tireoglobulina (Ab Tg), Cariotipo da metafasi linfocitarie 1 Tecnica di bandeggio (Risoluzione non
inferiore alle 320 bande): alla coppia.
...quando scopro di essere incinta
2. Il Primo trimestre di gravidanza
Il primo trimestre è quel periodo di tempo che va dal primo
giorno dell’ultima mestruazione fino a 13 settimane e 6
giorni di gravidanza.
Durante questo periodo avvengono le prime importanti
modificazioni psico-fisiche che coinvolgono l’organismo
della donna e tutta la sua sfera vitale.
L’embrione da un iniziale gruppo di poche cellule cresce e
diventa un piccolo organismo sempre più organizzato. In
queste prime delicate settimane si formano organi ed
apparati, inizia a battere il cuore, compaiono i primi
movimenti e l’embrione arriva a circa 6 cm di lunghezza.
“questo mese non ho ancora avuto la
mestruazione, sarò incinta?
come devo fare per sapere se sto
aspettando un bambino? E se il test di
gravidanza è positivo come mi
devo comportare? Devo prenotare delle
visite ed eseguire degli esami? A chi posso
rivolgermi? Cos’è la
diagnosi prenatale?”
Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità , Protocollo Ministeriale
Decreto Legge 10.9.98, allegato B - G.U. n° 245 del 20.10.98
CON IMPEGNATIVA E CODICE DI ESENZIONE
All’inizio della gravidanza, possibilmente entro la 13° settimana e comunque al primo controllo:
- Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L.
- Gruppo sanguigno ABO e Rh (D) qualora non eseguito in funzione preconcezionale
- Aspartato Aminotransferasi (AST) (GOT) (S)
- Alanina Aminotransferasi (ALT) (GPT) (S/U)
- Virus Rosolia Anticorpi: in caso di IgG negative, entro la 17° settimana
- Toxoplasma Anticorpi (E.I.A.): in caso di IgG negative ripetere ogni 30-40 gg fino al parto
- Treponema Pallidum Anticorpi (Ricerca quantitativa mediante emoagglutinazione passiva) (TPHA):
qualora non eseguite in funzione preconcezionale esteso al partner
- Treponema Pallidum Anticorpi anti cardiolipina (Flocculazione) (VDRL) (RPR): qualora non eseguite
in
funzione preconcezionale esteso al partner
- Virus Immunodeficienza Acquisita (HIV 1-2) Anticorpi
-Glucosio (S/U/dU/La)
- Urine Esame chimico fisico e microscopico
- Ecografia ostetrica
- Anticorpi anti eritrociti (Test di Coombs indiretto): in caso di donne Rh negativo a rischio di
immunizzazione il test deve essere ripetuto ogni mese; in caso di incompatibilità ABO, il test deve
essere ripetuto alla 34°-36° settimana
In caso di gravidanza a rischio (materno o fetale) o di gravidanza patologica gli esami strumentali e
di laboratorio, compresa la diagnosi prenatale, hanno il codice di esenzione M50 che deve essere
riportato sull’impegnativa con la diagnosi o il sospetto diagnostico.
 E per fare l’ecografia?
L’ecografia del I° trimestre che serve per confermare
la gravidanza, l’età gestazionale e il numero di embrioni,
va prenotata al più presto mediante impegnativa e
relativo codice di esenzione.
Quando si prenota la 1° ecografia è consigliabile
prendere appuntamento anche per l’ecografia del II e del
III trimestre.
1. ecografia ostetrica del primo trimestre (entro la 12° settimana)
2. ecografia ostetrica del secondo trimestre o ecografia morfologica (tra 20 e 23 settimane)
3. ecografia ostetrica del terzo trimestre (tra 32 e 34 settimane)
(da aggiungere Ecografia per Bi-test (11-13 sett.); ecografia pre-amniocentesi precoce;
ecografia premorfologica; controlli AFI a termine di gravidanza)
La diagnosi prenatale
La maggior parte delle gravidanze oggi ha un esito felice, perà rimane una
piccola quota di possibili problemi.
La Diagnosi Prenatale è quell’insieme di tecniche (esami di laboratorio e
strumentali) con cui è possibile monitorare lo stato di benessere del bambino
durante il corso della gravidanza.
Unità Operativa Semplice di Diagnosi Prenatale
dell’ U.O.C di Ginecogologia ed Ostetricia
COB Belcolle
Piano –1 stanza 15
tel: 0761.339332
Si eseguono:
- Traslucenza Nucale/Test Combinato
-Amniocentesi precoce
- ecografie di riferimento (II livello-Gravidanza a Rischio)
(non è offerta la Villocentesi)
...ho superato i primi tre mesi
3. Il Secondo trimestre di gravidanza
Il secondo trimestre è il periodo di tempo compreso tra 14+0
settimane e 26 +0 settimane di gravidanza.
Il corpo della donna si modifica sempre di più e la pancia
cresce; si cominciano a percepire i movimenti del bambino
che è una piccola persona che dorme, si agita, prova piacere
e dispiacere e comunica con il mondo esterno
attraverso la sua mamma.
“mi sento meglio e comincio ad abituarmi
all’idea di diventare mamma. Sono
curiosa di vedere che viso ha
questo mio bambino, la forma dei suoi
occhi, il suo sorriso... già lo amo e
desidero il suo bene. Posso fare
molte cose per preparare con cura la sua
nascita.”
Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità , Protocollo Ministeriale
Decreto Legge 10.9.98, allegato B - G.U. n° 245 del 20.10.98
CON IMPEGNATIVA E CODICE DI ESENZIONE
Esami esenti dal pagamento del ticket nel secondo trimestre di gravidanza:
Tra la 14° e la 18° settimana:
-Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
Tra la 19° e la 23° settimana:
- Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
-Ecografia ostetrica (morfologica)
Tra la 24° e la 27° settimana:
- Glucosio (S/P/U/dU/La)
-Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
Va inoltre eseguito:
- Test di Coombs indiretto (se Rh negativo)
-IgG ed IgM per Toxoplasma se negativi al precedente controllo
(*) in caso di batteriuria significativa
In caso di gravidanza a rischio (materno o fetale) o di gravidanza patologica gli esami strumentali e
di laboratorio, compresa la diagnosi prenatale, hanno il codice di esenzione M50 che deve essere
riportato sull’impegnativa con la diagnosi o il sospetto diagnostico.
La curva da carico orale di glucosio (OGTT) è importante per lo
screening del Diabete Gestazionale.
 E se risulta alterata?
Ambulatorio Diabetologico
Cittadella della salute
stanza 14, primo piano
Tel. 0761 236280
- Visite ed ecografie mensili alle gravide con
diabete gestazionale
PDTA
della donna in gravidanza
con diabete:
l’Ambulatorio Congiunto
Ostetrico-Diabetologico
della AUSL Viterbo
• Attivato nel gennaio 2013
• Gold standard dell’Assistenza alla donna diabetica in gravidanza e
con DMG
• Protocolli condivisi da UOC Ginecologia e Ostetricia e dal Centro
Diabetologico basati sulle Raccomandazioni delle Società
Scientifiche, riguardo:
1) Pianificazione della gravidanza nella donna diabetica o con
pregresso DMG
2) Screening per DMG
3) Obiettivi glicometabolici durante la gravidanza
4) Controllo di morfologia, crescita e benessere fetale
5) Timing e modalità del parto
6) Obiettivi glicemici e gestione durante il travaglio e il parto
7) Follow up della donna nel post-partum
OBIETTIVI:
Ridurre le complicanze materno-fetali della gravidanza complicata da
diabete
Prevenire e diagnosticare precocemente il diabete tipo 2
TEAM multidisciplinare dedicato
DIABETOLOG
O
Dott.ssa
Del Prete
DIETISTA
Dott.
Tosini
PSICOLOGA
Dott.ssa Longo
Ginecologo
Donna con
DM1, DM2
o DMG in
gravidanza
OSTETRICA
Perrotta
(Consultorio)
Mascetti
(Reparto)
INFERMIERE
Vincenti
Gatti
GINECOLOGO
Dott.ssa
Schiena
Dott.ssa Delia
MMG
DIABETOLOGO
Imposta un piano diagnostico-terapeutico, definendo i target glicemici,
la cadenza degli esami ematici e strumentali, la terapia dietetica o
farmacologica e il programma di follow up post-partum.
GINECOLOGO
Valuta clinicamente e ecograficamente l’accrescimento fetale e i
parametri di insulinizzazione fetale (AFI, CA), fornendo elementi utili
alla personalizzazione degli obiettivi glicemici e della terapia e
definendo il Timing e la modalità del parto
DIETISTA
Elabora una dieta personalizzata considerando il BMI pre-gravidico,
l’entità dell’aumento ponderale in gravidanza, i profili glicemici, le
abitudini alimentari del paese di provenienza e i gusti personali. Segue
la donna nel post-partum incentivando l’acquisizione di un corretto stile
di vita.
INFERMIERA
Rileva a ogni visita peso, PA, glicemia capillare. Educa
all’autocontrollo delle glicemie capillari e della chetonuria, alla
compilazione del diario alimentare, alla terapia insulinica e alla gestione
dell’ipoglicemia.
OSTETRICA
Coadiuva il ginecologo durante la visita e l’ecografia. Rappresenta
una figura di raccordo tra Centro Diabetologico, Consultorio e
Reparto di Ostetricia, accompagnando la donna nelle varie fasi del
percorso. Organizza il monitoraggio CTG.
PSICOLOGA
Interviene per affrontare eventuali disagi psicologici legati alla
diagnosi e terapia del diabete. Prende in carico le donne con
problematiche potenzialmente in grado di condizionare la compliance
alla terapia e il corso della gravidanza. Prende in carico le donne con
depressione post-partum.
Risultati raggiunti
• Da gennaio a novembre 2013 sono state seguite circa 100 pazienti
• Nazionalità: 70% italiana, 30% straniera (di cui 50% asiatiche, 30%
romene, 10% africane, 10% altro)
• Età media 34 anni
• Tipo di diabete: 3% DM1, 5% DM2, 92% DMG
• ASL di appartenenza: 93% Viterbo, 7% ASL RM-E + USL 2 Umbria
• BMI pre-gravidico: 23% obese, 26% sovrappeso, 47% normopeso, 4%
sottopeso
• Ipertensione arteriosa in gravidanza: 8%
• Terapia insulinica: 30%
• Follow up post-partum: il 60% delle donne con DMG ha effettuato
l’OGTT di screening post-partum. Tra queste il 15% ha presentato
un’alterazione del metabolismo glucidico (IFG, IGT, DM)
• OUTCOME MATERNO-FETALE:
Macrosomia: 3%
Malformazioni: 0%
Aborto: 5%
Taglio cesareo: 28%
Distocia di spalla: 0%
Parto pre-termine spontaneo: 6%
Ipoglicemia neonatale: 4%
Ittero neonatale: 6%
… Terzo trimestre di gravidanza
Il terzo trimestre è il periodo di tempo
compreso tra 28 e 40 settimane di
gravidanza: il periodo che prepara e porta
alla nascita del bambino.
La pancia della mamma continua a crescere
perchè il feto si sviluppa soprattutto dal punto
di vista delle dimensioni arrivando a oltre 50
cm di lunghezza e in media 3300 gr di peso,
più di 3 chili.
“a volte mi guardo allo specchio e non mi
riconosco: la mia pancia ogni giorno più
grande mi parla di questo
nuovo essere che sta per venire al mondo e
che mi ha fatto compagnia per tante
settimane.
Penso al giorno del parto e mi chiedo
come sarà, se sarò in grado e com’è il
luogo dove nascerà mio figlio”
Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità , Protocollo Ministeriale
Decreto Legge 10.9.98, allegato B - G.U. n° 245 del 20.10.98
CON IMPEGNATIVA E CODICE DI ESENZIONE
Esami esenti dal pagamento del ticket nel terzo trimestre di gravidanza:
Tra la 28° e la 32° settimana:
- Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L.
- Ferritina (P/(Sg) Er): in caso di riduzione del volume globulare medio
- Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
-Ecografia ostetrica
Tra la 33° e la 37° settimana:
- Virus Epatite B, Antigene HbsAg
- Virus Epatite C
- Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L.
- Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
-Virus Immunodeficenza Acquisita (HIV 1-2) Anticorpi, in caso di rischio anamnestico
- Tampone vagino-rettale per Streptococco Agalactiae Gruppo B (a pagamento)
Tra la 38° e la 40° settimana:
-Urine esame chimico, fisico e microscopico (*)
- CTG (a pagamento)
Dalla 41° settimana:
-Ecografia ostetrica AFI
(*) in caso di batteriuria significativa
 Cos’è la cardiotocografia ( CTG)?
La cardiotocografia o CTG consiste nella registrazione con una apposita
macchina (cardiotocografo) dei battiti cardiaci del bambino, dei suoi
movimenti e delle contrazioni uterine.
La cardiotocografia unita ad altri parametri come le condizioni cliniche della
mamma, l’ecografia ostetrica e la quantità di liquido
amniotico, è uno strumento molto utile per verificare il benessere del piccolo.
Ambulatorio CTG
dell’ U.O.C di Ginecogologia ed Ostetricia
COB Belcolle
Piano –1 stanza 17
tel: 0761.339331
 Prenotazione del Taglio cesareo ….
Il Taglio Cesareo può essere programmato in anticipo se esistono degli
ostacoli al parto naturale come ad esempio la presentazione podalica del
bambino, malattie per le quali la mamma non può affrontare un travaglio
ed un parto, e diverse altre situazioni. Oppure può essere proposto il
VBAC.
Ma il Taglio Cesareo può anche essere eseguito in urgenza se
all’improvviso compaiono dei problemi per i quali non si può aspettare i
tempi del parto naturale.
Ambulatorio Divisionale di Ostetricia
dell’ U.O.C di Ginecogologia ed Ostetricia
COB Belcolle
Piano –1 stanza 17
tel: 0761.339301
Si eseguono:
-Visite ostetriche
- Monitoragigio gravidanza a rischio
- Prenotazione Taglio Cesareo
 … Parto di Prova dopo Taglio Cesareo (VBAC)
Le gestanti che sono state sottoposte ad un precedente taglio cesareo possono
essere ammesse ad una prova di travaglio nella gravidanza successiva, fatta
eccezione per le seguenti condizioni:
1. Condizioni patologiche materne e/o fetali che rappresentino per sé una
indicazione al taglio cesareo elettivo.
2. Pregressi interventi isterotomici quali: metroplastiche, miomectomie
intramurali/sottomucose, incisione corporale o a T nel precedente taglio cesareo
3. Inserzione placentare previa marginale anteriore (possibile placenta accreta)
4. Iperpiressia nel periodo post-operatorio della precedente procedura di taglio
cesareo.
Non viene considerata una controindicazione alla prova di travaglio una distocia
dinamica o meccanica (ad es.: sproporzione feto-pelvica) nella indicazione al
precedente taglio cesareo.
Conduzione clinica della prova di travaglio. Protocollo ASL VT
1. Non è opportuna una ospedalizzazione preventiva
2. Per una accurata valutazione è necessario analizzare la fotocopia della
cartella clinica relativa al precedente taglio cesareo al fine di escludere che
sia stata effettuata una incisione corporale o longitudinale sul segmento
uterino inferiore e per valutare i decorso post-operatorio (iperpiressia).
3. Al momento del ricovero è necessario allertare l’equipe operatoria
all’eventualità di un taglio cesareo d’urgenza.
4. non vi sono particolari controindicazioni all’induzione del travaglio di
parto.
Per la valutazione delle donne che possono accedere ad un travaglio di
prova:
Ambulatorio Divisionale di Ostetricia
dell’ U.O.C di Ginecogologia ed Ostetricia
COB Belcolle
Piano –1 stanza 17
tel: 0761.339301
““ecco: sono pronta. Adesso devo solo
vestirmi, uscire di casa e andare… Mia
piccola creatura, la tua
mamma è qui; sei il dono più bello, il più
atteso. Non c’è fatica che mi spaventa,
non c’è timore che mi
ferma: io sono la tua mamma e sono
pronta””
 Gravidanza oltre il termine. Che fare?
Nell’ Unità Operativa di Ostetricia di Belcolle il limite massimo fissato per la
gravidanza oltre termine è di 41 settimane e 3 giorni, superato questo limite si
procede all’induzione del travaglio di parto secondo modi e tempi che vengono di
volta in volta adattati alla situazione di ogni mamma e di ogni bambino, sulla base
delle più autorevoli evidenze scientifiche e delle conoscenze ostetriche più moderne.
D.M. 24 aprile 2000 n. 89 Adozione del progetto obiettivo
materno-infantile relativo al “Piano sanitario nazionale per il
triennio 1998-2000”
(POMI)
“. . .assicurare processi assistenziali tendenti alla
sempre maggiore umanizzazione dell’evento
nascita, coniugando la possibilità di far
coesistere la sicurezza per la partoriente ed il
nascituro. . .”
 In Sala Parto
La sorveglianza del travaglio e parto fisiologico viene effettuata dall’Ostetrica.
Il Medico interverrà, se interpellato, per un dubbio diagnostico o per
l’insorgenza di una patologia.
Il Medico di turno ha l’obbligo di sorvegliare l’andamento del travaglio, la
corretta compilazione del partogramma, e l’andamento della registrazione del
benessere fetale mediante la cardiotocografia attenendosi diligentemente ai
protocolli della U.O.
L’Ostetrica informerà esaurientemente la gestante prima di eseguire qualsiasi
procedura, spiegherà la finalità e la modalità della stessa ed il suo esito.
E’ importante garantire alla gestante condizioni di massima riservatezza e
tranquillità, limitando il numero degli operatori sanitari presenti a quelli
strettamente necessari.
La gestante potrà farsi assistere durante il travaglio e il parto da una persona da
lei scelta.
 Dopo aver partorito
Dopo la nascita del tuo bambino già in Sala Parto le ostetriche ti
aiuteranno ad attaccarlo al seno e si inizierà lo speciale momento del
contatto pelle a pelle o Bonding. la nuova famiglia creatasi potrà avere
questo momento tutto per sé.
I familiari infatti vedranno il neonato quando uscirà dalla sala parto dopo
trascorse 2 ore dal parto.
In Reparto è previsto il rooming-in, cioè la presenza del bambino in
stanza con la mamma contando sull’aiuto delle puericultrici del Nido e
delle ostetriche, disponibili in ogni momento a fornirti il sostegno di cui
avrai bisogno.
CONTATTO PELLE A PELLE
Tutte le donne devono poter tenere il neonato a contatto pelle-a-pelle
subito dopo il parto, dopo la prima visita pediatrica, che avverrà
nell’ambiente stesso dove è avvenuta la nascita, e comunque entro
mezz’ora dalla nascita. Le cure routinarie per il neonato saranno
quindi posticipate. Qualora la valutazione pediatrica non permetta il
contatto pelle a pelle immediato, la motivazione verrà segnalata dal
pediatra sulla cartella neonatale. Anche il contatto pelle a pelle verrà
segnalato sulla cartella neonatale nello spazio riservato alle ”
osservazioni alla nascita”.
Anche nelle donne che hanno avuto un taglio cesareo va
incoraggiato il contatto pelle a pelle con il bambino appena la
donna è in condizioni di poterlo fare
ROOMIN - IN
La responsabilità principale delle cure dei bambini appartiene alle
proprie madri.
Tutte le donne devono essere informate sull ’ importanza del
rooming-in, sulla sua pratica e sul ruolo del nido di supporto. La
separazione tra madre e figlio avverrà solo in casi di effettiva
necessità. Non ci deve essere separazione nemmeno durante la notte,
salvo i casi previsti dai punti precedenti. Il contatto madre bambino
deve essere incoraggiato anche nelle ore notturne informando le
madri della importanza di questa pratica. Tutto ciò è valido anche
per le donne che hanno avuto un taglio cesareo. Anche quando la
separazione è resa necessaria, la stessa deve essere per periodi non
superiori ad un’ora per procedure ospedaliere .
ALLATTAMENTO AL SENO
L’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo è impegnata nella promozione della
salute secondo i principi della Sanità Mondiale e le direttive del Piano
Sanitario Nazionale e Regionale (DGR n°174 del 20/12/2002).
Obiettivo prioritario è considerato garantire un buon inizio di vita attraverso
azioni che valorizzino e sostengano le capacità naturali della coppia madre
bambino e della comunità.
L’Azienda pertanto dichiara che l’allattamento al seno è, per ogni
donna, il modo migliore di alimentare i propri figli e riconosce gli
importanti benefici che ciò comporta per la salute della donna, del
bambino, della famiglia, del sistema sanitario e della società.
Tutte le donne devono essere incoraggiate ad offrire il seno al neonato
immediatamente dopo il parto, non appena madre e neonato sono pronti,
generalmente entro un’ora dal parto. Questa prima poppata deve essere aiutata da un
operatore formato allo scopo. Gli operatori sanitari del reparto saranno disponibili ad
aiutare le madri anche per le poppate successive e per tutta la durata della degenza.
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Gli Ospedali Amici dei bambini in Italia
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amiche dei bambini" (in giallo).
Gli Ospedali Amici dei bambini in
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10 settembre 2013 -
Sono evidenziate in color ocra le strutture in fase di rivalutazione: al
termine di questo processo la loro qualifica di "Ospedale amico dei
bambini" sarà confermata oppure cancellata.
Al via la Settimana italiana per
l'Allattamento Materno 2012
1 ottobre 2012 -
Struttura
Indirizzo
Azienda
Sito
web
Ospedale di
Via dei Lotti, 40
Bassano del
-36061 Bassano
Grappa (in fase di del Grappa (VI)
rivalutazione)
ULSS 3
Bassano del
Grappa
Visita
il sito
Ospedale G.
Fracastoro di
San Bonifacio
Via della
Valverde, 42 37122 Verona
(VR)
ULSS 20
Verona
Visita
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Ospedale
Aziendale di
Merano
Via Cassa di
Risparmio, 4 39100 - Bolzano
(BZ)
Azienda
Sanitaria
dell’Alto Adige
La ASL di Sondrio nominata
"Comunità amica dei bambini per
l'allattamento materno"
16 ottobre 2013 Settimana mondiale
dell'allattamento al seno 2012
2 agosto 2012 Baby Pit Stop: una sosta sicura
per allattare al seno
24 settembre 2012 I dieci passi UNICEF-OMS per
l'allattamento al seno
13 novembre 2009 Allattamento: l'Etiopia è un
esempio da seguire
2 agosto 2011 -
Visita
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Ospedali Riuniti Via Roma 75 della Valdichiana 53100 Siena (SI)
Senese Montepulciano
ASL 7 di Siena Visita
il sito
Ospedale
Aziendale di
Bressanone (in
fase di
via Dante 51 39042
Bressanone (BZ)
Azienda
Sanitaria di
Bressanone
Visita
il sito
Ospedale di
Base di
Vipiteno (in fase
di rivalutazione)
via Dante 51 39042
Bressanone (BZ)
Azienda
Sanitaria di
Bressanone
Visita
il sito
Presidio
Ospedaliero di
San Vito al
Tagliamento
(PN)
Via Vecchia
Ceramica, 1 33170
Pordenone (PN)
ASS n. 6 “Friuli Visita
Occidentale”
il sito
Azienda
Ospedaliera
"Santa Maria
degli Angeli" di
Pordenone
via Montereale 24
33170 Pordenone
(PN)
Azienda
Ospedaliera
"Santa Maria
degli Angeli"
rivalutazione)
Ospedale
Via di S. Lorenzo, Azienda
Belcolle 101 - 01100
Sanitaria
Viterbo (in fase di Viterbo (VT)
Locale Viterbo
rivalutazione)
Visita
il sito
Visita
il sito
Raccomandazioni in tema di
allattamento
5 ottobre 2011 Tutti i documenti
Cosa Fare?
a)
costruire una integrazione maggiore tra consultori e punti nascita attraverso l’adozioni di strumenti
condivisi.
b)
Sviluppare una agenda della gravidanza al pari di altre realtà per consentire la rappresentazione strutturata
del Percorso Nascita.
c)
Costruire una cultura comune tra operatori ospedalieri territoriali per dare omogeneità di comportamento,
adozione di pratiche comuni e condivisione di strumenti operativi. Ad esempio è importante adottare
strumenti informatici adeguati e sistemi informativi coerenti con l’attività da assicurare, definendo un
archivio delle donne gravide alimentato anche via web sia dal territorio che dall’ospedale; questo
consentirebbe sia la descrizione del percorso e quindi la disponibilità di tutti gli indicatori richiesti, che la
continuità dell’assistenza nei confronti della donna e del bambino.
d)
Stabilire quale livello di integrazione deve esserci tra consultori e PLS e punti nascita presenti sul territorio
per consentire di svolgere al CF quella funzione tipica di riferimento del Percorso nascita.
e)
Stabilire che le ostetriche svolgono un ruolo portante nella definizione del percorso e quindi questo va
chiaramente definito secondo matrici di responsabilità
Percorso nascita - rappresentazione delle fasi degli obiettivi e dei servizi competenti coinvolti
determinanti
Politica sociale ed
economica
Competenze
Consultori (CF),
MGG,servizi psicologici e
sociali
Organizzazione dei servizi e promozione culturale basata sull'EB
CF
Ostetricia e neonotaologia
punto nascita ( OPN e NPN e OPN, PLS-Distretto,
NPN)
event serv psic e sociali
CF/Ostetricia punto nascita (OPN )
CF,PLS-distretto, MMG
gravidanza
Pre-concezionale
Fase del percorso
OBTV
Snodo
Raccomandazioni
Promozione della salute
della donna e di una scelta
consapevole di gravidanza
1
R4
Inserimento percorso
Nascita
Rendere competente la donna
rispetto alla evoluzione fisiologica
della gravidanza e consentire la
scelta del PN
2-3-4-5-6-7
R5-R6
I trim
II Trim
III trim
sicurezza in gravidanza e promozione della salute del neonato
8-9-10
R7-R8
Travaglio/Parto
post-partum e primi giorni
neon Puerperio Intra-Hosp
puerperio Extra Hosp e
primi tre mesi neonato
Sicurezza del neonato e promozione della salute psico-fisica del bambino e della mamma
11
R9
12-13-14
R10-R11-R12
15-16-17-18
R13-R14-R15-R16
Numero di parti per anno
2011 - 18,0%
2010 - 16,7%
2009 -16,0%
2006 - 16,2%
2007 - 15,9%
2008 - 17,1%
Numero dei parti per anno
Anno
Frequenza
2006
1203
2007
1182
2008
1270
2009
1184
2010
1235
2011
1337
Totale
7411
Frequenza sesso/anno
Frequenza sesso
Frequenza sesso/anno
Anno
2006
2007
2008
2009
2010
2011
F
M
47,8%
48,2%
47,8%
48,4%
48,7%
46,8%
Totale
52,2%
51,8%
52,2%%
51,6%
51,3%
53,2%
1203
1182
1270
1184
1235
1337
Per gruppi di età > 30 aa si osserva una prevalenza maschile nettà negli
anni, prevalenza che si perde per età inferiori ai 30 aa.
Parità nella casitica totale
Età media per anno
Età media per anno
Anno
Età media
2006
31,46
2007
31,19
2008
31,41
2009
31,8
2010
31,28
2011
31,26
Età media nullipare per anno
Età media Nullipare per anno
2006
29,37
2007
29,50
2008
29,70
2009
29,97
2010
29,54
2011
29,62
Età media pluripare per anno
Età media Pluripare per anno
2006
32,92
2007
32,57
2008
33,02
2009
33,15
2010
32,69
2011
32,53
Distribuzione per età per anno - I
2006
2007
2008
2009
2010
2011
<18
0,5%
0,9%
0,9%
0,5%
0,9%
1%
19-24
9,8%
12,2%
9,8%
9,3%
11,8%
12%
25-30
30,6%
27,9%
30,1%
27,0%
28,0%
28,8%
31-37
47,3%
47,7%
47,9%
50,1%
48,2%
46%
38-43
11,3%
10,9%
11,1%
12,3%
11,0%
11%
>43
0,5%
0,3%
0,2%
0,8%
0,2%
0,4%
tot.
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Distribuzione per età per anno - II
60.0%
50.1%
50.0%
47.7%
47.3%
48.2%
47.9%
46%
40.0%
<18
19-24
30.6%
30.1%
27.9%
30.0%
25-30
28.8%
28.0%
27.0%
31-37
38-43
>43
20.0%
9.8%
11.3%
12.2%
10.9%
9.8%
10.0%
0.5% 0.9%
0.5%
12.3%
11.1%
0.3% 0.9%
11.8%
9.3%
11.0%
0.8% 0.9%
0.2% 0.5%
0.2%
12%
1%
0.4%
0.0%
2006
2007
2008
2009
2010
11%
2011
Tipo di parto per anno - II
Tipo di parto
Anno
2006
Parto spontaneo
2007
2008
2009
2010
2011
67,8%
70,4%
65,8%
67,7%
63,6%
64,8%
6,4%
4,8%
4,6%
3,8%
8,1%
4,8%
15,0%
11,7%
13,8%
11,2%
11,5%
14,1%
TC urgente
9,5%
10,2%
11,3%
12,8%
12,8%
10,9%
Ventosa
1,3%
2,9%
4,3%
4,4%
3,9%
5,2%
Ventosa + TC
0,0%
0,0%
0,1%
0,0%
0,1%
0,1%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
TC in travaglio
TC programmato
Tot.
Tipo di parto nullipare
Tipo di parto
Anno
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Parto spontaneo
70,5%
71,6%
66,3%
69,1%
63,1%
62,8%
TC in travaglio
11,1%
7,1%
6,8%
6,6%
13,3%
7,5%
6,1%
6,6%
7,3%
5,6%
4,7%
8,6%
10,1%
9,8%
11,9%
12,4%
11,9%
11,5%
Ventosa
2,2%
4,9%
7,5%
6,4%
6,8%
9,2%
Ventosa + TC
0,0%
0,0%
0,2%
0,0%
0,2%
0,3%
TC programmato
TC urgente
Tot.
100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%
Tipo di parto pluripare - II
Tipo di parto
Anno
2006
Parto spontaneo
2007
2008
2009
2010
2011
65,9%
69,9%
65,3%
66,6%
64,1%
66,4%
3,0%
2,9%
2,6%
1,8%
3,8%
2,7%
21,4%
15,8%
19,9%
15,4%
17,1%
18,5%
TC urgente
8,9%
10,5%
10,9%
13,2%
13,5%
10,5%
Ventosa
0,7%
1,2%
1,4%
2,9%
1,5%
2,0%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
TC in travaglio
TC programmato
Tot.
Gia cesarizzate modalità
del parto/anno
76,9%
79,4%
68,3%
67,6%
66,7%
58,4%
32,1%
24,6%
23,8%
17,0%
5,8%
5,8%
7,1%5,6%
3,8%
2,8%
1,4%
2,4% 2,2% 1,3%
0,7%
25,2%
17,9%
0,7%
1,5%
0,7%
Tipo di parto per anno in donne che hanno eseguito il corso di preparazione alla nascita
Tipo di parto per anno in donne che non hanno eseguito il corso di preparazione alla
nascita
Incidenza primo cesareo
Tavola di contingenza TipoDiParto * NRic1
Conteggio
NRic1
2006
parto
spontaneo
TipoDiParto
2008
2009
2010
2011
356
381
408
347
350
367
2209
TC in travaglio
56
38
42
33
74
44
287
TC
programmato
31
35
45
28
26
50
215
TC urgente
51
52
73
62
66
67
371
Ventosa
11
26
46
32
38
54
207
0
0
1
0
1
2
4
505
532
615
502
555
584
3293
Ventosa + TC
Totale
2007
Totale
2006
Conteggio
parto
spontaneo
350
367
% entro
TipoDiParto
16,1%
17,2%
18,5%
15,7%
15,8%
16,6%
% entro NRic1
70,5%
71,6%
66,3%
69,1%
63,1%
62,8%
56
38
42
33
74
44
% entro
TipoDiParto
19,5%
13,2%
14,6%
11,5%
25,8%
15,3%
% entro NRic1
11,1%
7,1%
6,8%
6,6%
13,3%
7,5%
31
35
45
28
26
50
14,4%
16,3%
20,9%
13,0%
12,1%
23,3%
6,1%
6,6%
7,3%
5,6%
4,7%
8,6%
51
52
73
62
66
67
% entro
TipoDiParto
13,7%
14,0%
19,7%
16,7%
17,8%
18,1%
% entro NRic1
10,1%
9,8%
11,9%
12,4%
11,9%
11,5%
11
26
46
32
38
54
% entro
TipoDiParto
5,3%
12,6%
22,2%
15,5%
18,4%
26,1%
% entro NRic1
2,2%
4,9%
7,5%
6,4%
6,8%
9,2%
0
0
1
0
1
2
% entro
TipoDiParto
0,0%
0,0%
25,0%
0,0%
25,0%
50,0%
% entro NRic1
0,0%
0,0%
0,2%
0,0%
0,2%
0,3%
% entro
TipoDiParto
Conteggio
Ventosa
Conteggio
Ventosa + TC
2011
347
Conteggio
TC urgente
2010
408
% entro NRic1
TipoDiPa
rto
2009
381
Conteggio
TC
programmato
2008
356
Conteggio
TC in
travaglio
2007
Frequenza delle gemellari sul totale della casistica per anno
NRic1
2006
Conteggio
1
NNat
i
Totale
2008
2009
2010
2011
1179
1162
1254
1164
1206
1315
7280
% entro
NRic1
98,0%
98,3%
98,7%
98,3%
97,7%
98,4%
98,2%
% del totale
15,9%
15,7%
16,9%
15,7%
16,3%
17,7%
98,2%
24
20
16
20
29
22
131
% entro
NRic1
2,0%
1,7%
1,3%
1,7%
2,3%
1,6%
1,8%
% del totale
0,3%
0,3%
0,2%
0,3%
0,4%
0,3%
1,8%
Conteggio
1203
1182
1270
1184
1235
1337
7411
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
16,2%
15,9%
17,1%
16,0%
16,7%
18,0%
100,0%
Conteggio
2
2007
Totale
% entro
NRic1
% del totale
l'incidenza per anno è il 0.3% sul totale per anno del numero di nati
Confronto tra pop. generale e gemellari per età
Le media per età tra popolazione generale e gemellari è significativamente diversa
N. Nati
Media
1
31,36
2
33,3
Totale
31,39
Il 56% delle gemellari sono pluripareL’età media delle gemellari è statisticamente più elevata anche
considerando solo le nullipare
Popolazione rumena per anno
2011 – 22,80%
2010 – 20,70%
2009 – 16,20%
2006 - 13,40%
2007 – 12,40%
2008 – 14,60%
Popolazione rumena per anno
Anno
Percentuale
2006
13,40%
2007
12,40%
2008
14,60%
2009
16,20%
2010
20,70%
2011
22,80%
tot.
100,00%
Modalità di parto nella popolazione rumena/anno - II
Anno
Tipo di parto
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Parto spontaneo
83,5%
78,6%
77,8%
74,5%
71,6%
72,3%
TC in travaglio
4,4%
2,4%
6,1%
1,8%
7,1%
3,9%
TC programmato
7,7%
7,1%
7,1%
1,8%
7,8%
8,4%
TC urgente
3,3%
8,3%
7,1%
13,6%
6,4%
9,0%
Ventosa
1,1%
3,6%
2,0%
8,2%
7,1%
6,5%
tot
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
Parità nella popolazione rumena/anno - II
Parità
2006
2007
2008
2009
2010
2011
0
46,70%
48,80%
48,50%
42,70%
44,70%
36,1&%
1
23,30%
21,40%
32,30%
26,40%
34,00%
32,30%
2
14,40%
14,30%
12,10%
17,30%
11,30%
20,60%
3
5,60%
10,70%
4,00%
5,50%
6,40%
4,50%
4
3,30%
3,60%
0,00%
3,60%
2,80%
2,60%
5
1,10%
0,00%
1,00%
1,80%
0,70%
1,30%
>6
5,50%
0,00%
2,00%
2,70%
0,00%
1,30%
Tot.
100%
100%
100%
100%
100%
100%
Parità nella popolazione generale/anno - II
Parità
2006
2007
2008
2009
2010
2011
0
42,20%
45,10%
48,50%
42,50%
44,90%
43,70%
1
34,40%
36,30%
33,60%
36,20%
35,50%
36,60%
2
14,70%
10,80%
12,10%
12,90%
13,30%
12,60%
3
5,30%
4,80%
3,90%
5,10%
4,40%
4,20%
4
1,40%
1,40%
1,00%
1,90%
1,00%
1,90%
5
0,60%
0,70%
0,50%
0,60%
0,60%
0,60%
>6
1,00%
0,50%
0,50%
0,80%
0,30%
0,20%
Tot.
100%
100%
100%
100%
100%
100%
Età media delle rumene per anno
nelle nullipare
NRic1
Media
N
Età media delle rumene per anno
nelle pluripare
Deviazione
std.
NRic1
Media
N
Deviazione
std.
2006
24,02
42
4,734
2006
29,49
49
4,416
2007
24,12
41
4,665
2007
30,09
43
5,250
2008
24,58
48
4,757
2008
28,98
51
5,508
2009
24,47
47
4,676
2009
29,43
63
4,812
2010
24,49
63
4,938
2010
28,94
78
4,958
2011
24,59
56
4,709
2011
29,24
99
4,762
Totale
24,40
297
4,723
Totale
29,30
383
4,909
35
29.49
30.09
30
25
24.02
24.12
28.98
24.58
29.43
24.47
28.94
24.49
29.24
24.59
Età media nullipare
20
Età media pluripare
15
10
5
0
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Tipo di parto nelle rumene nullipare
NRic1
2006
Conteggio
parto
spontaneo
Tipo
Di
Parto
44
39
% entro NRic1
88,1%
80,5%
72,9%
72,3%
69,8%
69,6%
% del totale
12,5%
11,1%
11,8%
11,4%
14,8%
13,1%
2
2
3
1
5
3
% entro NRic1
4,8%
4,9%
6,2%
2,1%
7,9%
5,4%
% del totale
0,7%
0,7%
1,0%
0,3%
1,7%
1,0%
0
1
4
1
3
3
% entro NRic1
0,0%
2,4%
8,3%
2,1%
4,8%
5,4%
% del totale
0,0%
0,3%
1,3%
0,3%
1,0%
1,0%
2
3
4
7
3
2
% entro NRic1
4,8%
7,3%
8,3%
14,9%
4,8%
3,6%
% del totale
0,7%
1,0%
1,3%
2,4%
1,0%
0,7%
1
2
2
4
8
9
% entro NRic1
2,4%
4,9%
4,2%
8,5%
12,7%
16,1%
% del totale
0,3%
0,7%
0,7%
1,3%
2,7%
3,0%
42
41
48
47
63
56
100,0
%
100,0
%
100,0
%
100,0
%
100,0
%
100,0
%
14,1%
13,8%
16,2%
15,8%
21,2%
18,9%
Conteggio
Totale
2011
34
Conteggio
Ventosa
2010
35
Conteggio
TC urgente
2009
33
Conteggio
TC
programmato
2008
37
Conteggio
TC in
travaglio
2007
% entro NRic1
% del totale
I livello
Gravidanze fisiologiche
Età gestazionale > 34 settimane
Requisiti minimi
Parti annui > 500
Pronto soccorso ostetrico 24 h
2 sale parto
Sala operatoria disponibile 24 h
II livello
Gravidanze a rischio
Eta gestazionale > 32 settimane
Requisiti minimi
Parti annui > 800
Servizio di eco - flussimetria 24 h
Terapia sub-intensiva
III livello
Gravidanze ad alto rischio
Requisiti minimi
Guardia anestesiologica 24 h
Guardia neonatologica 24 h
Prestazioni laboratoristiche d’urgenza
Possibilita emotrasfusionali
Il Dolore in occidente
– Scena di senso ebraico:
– Scena di senso cristiano. Apocalisse di
Giovanni: “Donna amicta sole soffre le doglie
del parto” Ap: 12,2
Partoanalgesia ?
RACCOMANDAZIONI OMS E
TECNOLOGIE APPROPRIATE ALLA
NASCITA
“Obiettivo
dell’assistenza
perinatale è una
mamma con il suo
bambino in perfetta
salute, che ha ricevuto
il massimo livello di
cure compatibile con la
sicurezza, in un luogo
ed in un modo quanto
piu’ vicino alla sua
casa e alla sua cultura”
OMS 1996
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Il percorso nascita