Denominazione del prodotto: Amarone della Valpolicella DOCG Zona di produzione: L’Amarone è un vino rosso passito secco che viene prodotto esclusivamente in provincia di Verona, in diciannove comuni della fascia collinare settentrionale: Dolcè, Verona, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, San Mauro di Saline e Montecchia di Crosara; in particolare, i vini prodotti nei restanti cinque comuni di Marano, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano sono gli unici che possono fregiarsi della specificazione “Classico”, poiché sono quelli di più antica tradizione. Tutte le fasi produttive dell’Amarone devono essere obbligatoriamente condotte all’interno di questa precisa area geografica. Tecnica di produzione: L’Amarone della Valpolicella viene prodotto in proporzioni variabili da diversi tipi di vitigno. Dominante (in una percentuale compresa fra il 40 e il 70%) è il Corvina Veronese, detto anche localmente Cruina; in misura minore troviamo il Rondinella (20-40%) e il Molinara (2-25%). La produzione annua di Amarone è decisamente limitata rispetto agli altri tipi di vino prodotti nella zona, e questo anche perché la lavorazione delle uve richiede tecniche su piccola scala, quasi artigianali e molto accurate. Queste tecniche richiedono innanzitutto una raccolta effettuata nel giusto periodo di maturazione delle uve (compreso, generalmente, fra la fine di settembre e l’inizio di ottobre). Una volta raccolta, l’uva viene sistemata manualmente su supporti di legno o graticciati di bambù per essere sottoposta alla delicata operazione dell’appassimento, protratta per tre o quattro mesi. Al termine di questo periodo, le uve hanno perso la metà del loro peso per via dell’evaporazione dell’acqua e, parallelamente, la concentrazione degli zuccheri si innalza fino a raggiungere circa il 25-30%. Verso i mesi di gennaio e febbraio si procede dunque alla pigiatura delle uve, alla quale segue un periodo di affinamento prima della commercializzazione. Il vino Amarone della Valpolicella ben si presta all’invecchiamento in bottiglia, arrivando anche sino ai 10-20 anni di età; durante questo periodo, nel vino si producono aromaticità e struttura particolarmente stimati dagli intenditori del settore, ma del tutto apprezzabili anche al consumatore meno esperto. Caratteristiche del prodotto: Il vino si presenta con un colore rosso rubino carico, che col tempo assume riflessi arancio o mattonati. Il profumo è accentuato, speziato e persistente, con sentori di noce, ciliegia e frutti del sottobosco, ma anche di spezie e cioccolato. Il gusto di questo vino è decisamente secco, robusto e pieno, ma al tempo stesso vellutato ed equilibrato. Al palato rimane il classico retrogusto amarognolo che lo contraddistingue. La gradazione alcolica minima dell’Amarone è di 14° anche se i vini invecchiati raggiungono facilmente anche i 16°. Elementi di storicità: Una curiosità: la derivazione del toponimo “Valpolicella” viene ricondotta al latino e, precisamente alla dicitura “vallis polis cellae”, ovvero “valli dalle molte cantine”. Questo testimonia la lunga tradizione della produzione vinicola in questa zona italiana. Utilizzi in cucina: La temperatura consigliata per servirlo è di 18-20°C. Per un suo consumo ottimale, gli esperti suggeriscono di stappare la bottiglia almeno un paio d’ore prima e, nel caso di un vino particolarmente invecchiato, di farlo decantare in caraffa. Per servirlo sono consigliati bicchieri ampi, in grado di raccogliere e far apprezzare a chi lo degusta gli aromi liberati dal vino. Un vino corposo e pieno come l’Amarone si adatta in modo superbo ai piatti tipici dei periodi freddi e a base di carne come, ad esempio, brasati, arrosti, stracotti e spezzatini, nonché alla selvaggina ed al pollame. Nella zona della Valpolicella una ricetta tipica è proprio il risotto all’Amarone, ma il vino si abbina molto bene anche ad altri primi piatti locali, come la popolare “pasta e fasoi” (pasta e fagioli), le pappardelle coi fegatini o il risotto col tastasal (una sorta di ragù di carne suina). Vino da tutto pasto, l’Amarone ben si presta ad accompagnare anche salumi e formaggi stagionati come, ad esempio, il Formaggio di Monte prodotto nella zona della Lessinia. Infine, per accompagnare momenti di relax, non c’è niente di meglio di un Amarone invecchiato: bevuto da solo, infatti, è un eccellente vino da meditazione.