Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso
e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.
George Bernard Shaw
LA NOSTRA OPERA
D’ARTE
È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe,
ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.
Umberto Eco
Che cos’è il bello?
l Bello é una qualità
delle cose percepite che
suscitano sensazioni piacevoli,
che attribuiamo a concetti,
oggetti o persone nell'universo
osservato. Sentita attraverso
l’esperienza, si collega ad un
emozione.
Gli oggetti, senza
osservatore, possono essere
senz'altro concepiti, ma
mancano del tutto di quel
carattere di interazione
pratica con un'intelligenza
percettiva. Si considera la
bellezza di un oggetto,
intrinsecamente connessa con
un soggetto che lo contempla,
il quale "applica" il giudizio
all'oggetto e, lo ritiene bello in
grazia del concetto di bellezza
che porta in sé.
Che cos’è un’opera d’arte?
'arte comprende ogni
attività umana che, poggiando su
accorgimenti tecnici derivanti
dallo studio e dall'esperienza e
abilità innate, porta a forme
creative di espressione estetica.
Nella sua accezione odierna, l'arte
è strettamente connessa alle
emozioni, per cui le espressioni
artistiche, pur puntando a
trasmettere "messaggi", non
costituiscono un vero e proprio
linguaggio, in quanto non hanno
un codice inequivocabile
condiviso tra tutti i fruitori, ma al
contrario vengono interpretate
soggettivamente.
econdo Aristotele gli elementi dell’arte sono: l'ordine, la proporzione, il limite;
la fonte del bello è nel senso innato del ritmo e dell'armonia e nell'istinto d'imitazione,
raffinato da due facoltà: vedere le cose con chiarezza e rappresentarsele con perfetta
obbiettività.
“La città ideale” (autore ignoto, 1480-90) è un esempio artistico che rispetta le regole geometriche
che concorrono alla creazione di una composizione ordinata, simmetrica, armoniosa e prospettica.
er Platone l'arte dell'uomo non è altro che un' imitazione della natura, che a
sua volta è un'imitazione dell'idea, quindi un'imitazione dell'imitazione, non
un'espressione diretta del bello.
Leonardo da Vinci
L’Annunciazione
1472-1475
Esempio di imitazione della natura (mimesi) è “L’annunciazione” di Leonardo, in
quanto l’artista in seguito a meticolosi studi botanici riproduce un’enorme varietà di
specie floreali.
chelling ritiene che l’arte sia l’organo della filosofia, in quanto è l’unico
strumento capace di emozionare e quindi di avvicinare alla verità (assoluto).
Infatti egli afferma che il genio artistico sia l’unico capace di oltrepassare il limite della
razionalità.
Pollock rappresenta le sue emozioni
utilizzando una tecnica innovativa
che vede come protagonista un
soggetto astratto.
Jackson Pollock
egel sostiene che l’arte non ha il compito di emozionare, ma quello di far
riflettere, in quanto assume la facoltà di collegare il razionale con l’irrazionale.
Solo la ragione porta l’uomo alla verità (spirito).
Con questa opera,
l’artista vuole
esprimere tutto il
disgusto che prova
verso la società
aristocratica e
borghese, in quanto
la ritiene corrotta.
Vuole dunque
portare lo spettatore
a riflettere, non
vuole certo
emozionarlo!
Fontana,
Duchamp,
1917
oi riteniamo che l’arte non sia solo in grado di emozionare lo spettatore, ma
possa anche cogliere la profondità del soggetto iconografico e se necessario comunicare
un insegnamento morale.
Gericault, monomania dell’invidia,
1820
L’artista è il primo ad interessarsi dell’aspetto
psicologico dei personaggi dei suoi quadri.
Come cambia l’idea di Bello nell’arte?
l bello nell’arte neoclassica rispecchia il principio di “nobile semplicità e quieta
grandezza”: più l’opera era essenziale più grande era la sua “anima”. Inoltre doveva seguire i
rigorosi canoni classici.
Amore e Psiche, Canova,
1788-93
uccessivamente, con l’avvento della fotografia che rappresenta la realtà così come
appare, l’arte è costretta a cambiare.
Felix Nadar,
Sarah Bernhard
Monet,
I papaveri, 1873
L’arte coglie dalla fotografia la velocità nel fissare l’attimo, non dal punto di vista
visivo ma da quello emozionale. Nasce così l’Impressionismo.
Bello
Il BelloIl nell’arte
l Bello nell’arte spesso non viene colto immediatamente a causa della mentalità
troppo tradizionalista dell’opinione pubblica contemporanea.
Secondo noi il Bello nell’arte è l’innovazione, è la capacità dell’artista di andare oltre ciò
che già è stato realizzato e progredire.
Fontana
Il Bello in ciò che ci piace
l Bello in ciò che ci piace emerge dalle esperienze personali che emozionandoci
provocano in noi ricordi.
.
Monet, Ponete nel giardino con ninfee
bianche, 1899
Il quadro rappresenta l’amore
incondizionato che provava l’artista per il
suo giardino, luogo dei ricordi.
E’ bello ciò che è bello, non è
bello ciò che piace?
Come dice Kant esiste una versione universale del bello uguale per tutti, perché si vede il
bello in ciò che è in armonia.
Secondo noi il Bello esiste ma non è universale. Ognuno ha una proprio modo di vedere le
cose e interpretarle.
Non è bello ciò che è bello
Non è bello ciò che è bello, è
bello ciò che piace!
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Quarto class Si usa uno specchio di vetro per guardare