Il magazzino
18/12/2015
Prof.ssa Maria Fichera
Appunti dalle lezioni di Logistica
Il magazzino
• E’ Il fulcro operativo logistico di ogni azienda
• In esso si svolgono tutte le fasi importanti
relative alla movimentazione dei prodotti,
siano essi materie prime, semilavorati,
componenti, prodotti finiti, materiali
accessori, imballaggi.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Area del magazzino
Flusso lineare , entrata e
uscita su flussi diversi
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Flusso ad ‘U’ , entrata e
uscita avvengono su di un
fronte unico.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Composizione del magazzino
• L’area di un magazzino è ripartita in tre aree
operative fra loro distinte:
• 1. ricevimento;
• 2. posizionamento;
• 3. spedizioni
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Magazzino a flusso lineare
• In un magazzino a flusso lineare l’entrata e
l’uscita dei prodotti avvengono su fronti
diversi e contrapposti
• l’area ricevimento dei materiali e l’area di
spedizione sono opposte, facilitando la
gestione dei mezzi di trasporto per la
movimentazione in entrata e in uscita delle
merci.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Magazzino a flusso ad «U»
• L’entrata e l’uscita dei prodotti avvengono su
di un fronte unico
• Questa soluzione è valida quando le
movimentazioni in entrata e in uscita delle
merci sono relativamente limitate oppure
quando sono differenziate nel tempo (per
esempio, al mattino le entrate e al pomeriggio
le spedizioni)
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Area di posizionamento
• Nell’area di posizionamento dei prodotti
vengono allestite strutture che possono avere
differenti soluzioni in relazione:
• alle tipologie dei prodotti da posizionare e
conseguentemente alle dimensioni e ai pesi
degli stessi;
• alle frequenze delle entrate e delle uscite dei
singoli prodotti, rilevate secondo la
suddivisione nelle classi A, B e C
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Suddivisione dei prodotti
• In tutte le aziende i prodotti vengono normalmente
suddivisi in tre classi.
• Classe A: appartengono a questa classe i prodotti di
primaria importanza, che normalmente sono il 20% del
totale dei prodotti finiti e hanno un peso sul fatturato
pari a circa l’80%.
• Classe B: a questa classe appartengono i prodotti di
secondaria importanza, che normalmente sono il 35-40%
del totale dei prodotti e hanno un peso sul fatturato pari a
circa il 15%.
• Classe C: la rimanenza dei prodotti, pari a circa il 40-45%
dei prodotti, appartiene a questa classe e ha una incidenza
sul fatturato mediamente del 5%
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Strutture di posizionamento
Scaffalature
Strutture in metallo idonee al posizionamento
di unità di carico, normalmente pallet, per
sfruttare al massimo lo spazio in altezza dei
magazzini
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Scaffalature porta
pallet statiche
Sono scaffalature sulle quali
vengono posizionati i pallet
con i prodotti: il pallet viene
posto in una posizione e
prelevato sempre dalla stessa
posizione.
È il tipo di scaffalatura
maggiormente utilizzato per
la sua praticità nel posizionare
e prelevare le unità di carico,
normalmente i pallet, in
particolare nelle aziende che
producono o
commercializzano beni di
consumo.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Scaffalature porta pallet
statiche
Queste strutture, inoltre,
permettono di modificare
velocemente la posizione delle
traverse in relazione alla
modificata altezza delle unità di
carico da posizionare e offrono la
massima sicurezza in relazione ai
carichi predefiniti.
Le scaffalature porta pallet
statiche possono, anzi devono,
essere costruite con criteri
antisismici per il loro
posizionamento nelle aree
dichiarate a rischio sismico.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
distanziati.
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I mezzi di movimentazione
Per movimentare, muovere fisicamente le merci,
dai mezzi di trasporto al magazzino, da
magazzino a mezzi per il carico o produzione e
viceversa si utilizzano mezzi specifici.
In relazione a:
• percorsi, larghezza corridoi tra scaffalature
• tipo di prodotto da spostare
• altezze da raggiungere in magazzino
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Appunti dalle lezioni di Logistica
In magazzino, come già visto, esistono 3 tipologie di aree in cui avviene la movimentazione:
1. ricevimento merci
2. posizionamento merci
3. spedizione merci
i mezzi utilizzati sono:
transpallet
hanno altezza limitata di sollevamento, usati per scarico e carico dei mezzi di trasporto
carrelli elevatori
•
•
•
•
•
usati in aree di posizionamento
hanno sempre a bordo un operatore
riducono fatica umana
aumentano molto produttività azienda perché si riesce ad utilizzare molto più volume nel
magazzino proprio perché hanno grande altezza di sollevamento
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Transpallet
Motorizzato con operatore a
terra
Manuale con operatore a
terra
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Transpallet motorizzato
Con operatore a bordo
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Carrello elevatore
• Sono utilizzati nelle aree di posizionamento,
hanno sempre l’operatore a bordo
• Vantaggi
• Riduzione della fatica per l’operatore
• Aumento della produttività
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Carrelli elevatori
Carrello frontale
Il corridoio deve essere almeno di 3,10 m
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Carrelli elevatori
Carrello rettratile
Le forche di carico si ritraggono
durante il sollevamento
Il corridoio deve essere almeno di 2,50 m
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Carrelli elevatori
Carrello trilaterale
Possono operare su tre fronti di
lavoro : frontale, destro e sinistro
Il corridoio deve essere almeno di 1,50 m
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Alcune considerazioni
la scelta del carrello è fatta in parallelo alla
scelta delle strutture di posizionamento, perché
le une condizionano le altre
( es: se adotto strutture molto alte e ho budget
limitato che mi consente di comprare un solo
mezzo di movimentazione va da solo che la
scelta ricadrà su un carrello elevatore)
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Appunti dalle lezioni di Logistica
caratteristiche specifiche mezzi di
movimentazione
• altezza massima di sollevamento forche
• portata massima in kilogrammi
• possibilità di operare all’interno degli edifici
• pendenza massima e caratteristiche del
terreno sul quale operare
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Appunti dalle lezioni di Logistica
ESERCIZIO N. 1
In un magazzino con scaffalature porta
pallet statiche come quello
rappresentato in figura si possono
posizionare n.3 pallet per piano con
relativo codice.
Quanti pallet e codici differenti si
devono posizionare per riempire il
magazzino?
n.3 pallet x 12 piani = 36
per ogni scaffalatura
36x 12 scaffalature = 432
pallet
432 codici diversi
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Appunti dalle lezioni di Logistica
ESERCIZIO N. 2
In un magazzino con scaffalature porta
pallet dinamica, come quello
rappresentato in figura, in ogni
corridoio di scorrimento è possibile
posizionare un solo codice prodotto
Quanti codici differenti si devono
posizionare per riempire il magazzino?
n.1 codice x 1 corsia
64 corsie = 64 codici
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Appunti dalle lezioni di Logistica
ESERCIZIO N. 3
In un magazzino, come quello
rappresentato in figura, con
scaffalature statiche porta pallet
EUR-EPAL (800x1200mm) si vuole
determinare la percentuale di
superficie occupata dalle scaffalature
rispetto alla superficie disponibile.
Altezza della singola scaffalatura
2,60 x 12 = 31,20m
Superficie occupata dalle:
scaffalature singole
1,20x 31,20 x 4 = 149,76 m 2
scaffalature doppie
2,50x 31,20 x 4 = 312 m 2
Superficie totale occupata
149,76 m 2 + 312 m 2 = 461,76 m 2
Superficie totale magazzino
34m x 34 m = 1156 m 2
Percentuale occupata =
461,76 : 1156 = 40 %
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Appunti dalle lezioni di Logistica
ESERCIZIO N.4
In un magazzino, come quello
rappresentato in figura, con
scaffalature statiche compattabili
porta pallet si vuole determinare la
percentuale di superficie occupata
dalle scaffalature rispetto alla
superficie disponibile.
Superficie occupata dalle:
scaffalature più in alto nella figura
16mx 17,50 x 2 = 560 m 2
scaffalature più in basso
16m x 12,50 x 2 = 400 m 2
Superficie totale occupata
560 m 2 + 400 m 2 = 960 m 2
Superficie totale magazzino
34m x 34 m = 1156 m 2
Percentuale occupata =
960 : 1156 = 83 %
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Appunti dalle lezioni di Logistica
La gestione del magazzino
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Appunti dalle lezioni di Logistica
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Appunti dalle lezioni di Logistica
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Appunti dalle lezioni di Logistica
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Appunti dalle lezioni di Logistica
18/12/2015
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Gestione del materiale del
magazzino
Una funzione tipica della gestione logistica del
magazzino è il PICKING .
Se si pensa a un magazzino altamente
strutturato e con una grande mole di prodotti
diversificati, non è difficile capire come il
picking, assieme allo stoccaggio e alla
catalogazione, rappresentino funzioni
strategiche della gestione logistica.
18/12/2015
Prof.ssa Maria Fichera
Appunti dalle lezioni di Logistica
Ma cosa significa ?
• Il picking è una delle attività svolte nell’ambito della
Logistica del magazzino, letteralmente significa
“selezionare” , nella pratica si tratta di un prelievo
parziale di materiale da un’unità di carico originale
ad altre unità di carico, dopo essere stato ripartito.
Questo tipo di “smistamento” materiale può avere
come destinazione sia altri comparti interni al
magazzino sia altre strutture.
18/12/2015
Prof.ssa Maria Fichera
Appunti dalle lezioni di Logistica
Picking: quali modalità?
• Parlando di magazzino è quasi immediata l’associazione ad un
tipo di attività manuale, ed effettivamente il picking può
essere manuale ma non solo.
Nel caso del picking manuale, ad esempio, i materiali devono
avere un certo peso al fine di rispettare le basilari norme
inerenti all’ergonomia.
Vi sono anche diversi tipi di magazzini automatizzati,
magazzini rotanti orizzontali e verticali e magazzini con
elevatori.
In questi casi il personale che effettua il picking si limita a
prelevare il materiale che scorre meccanicamente.
18/12/2015
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Picking, imballaggio e confezionamento
• Generalmente all’interno di attività di gestione
magazzino l’attività di picking si trova associata ad altre
attività quali imballaggio e confezionamento.
E’ possibile, volendo sintetizzare, restringere ad alcuni
principali interventi l’attività logistica all’interno di un
magazzino , nel seguente ordine temporale:
• Picking
• Imballaggio e confezionamento
• Conservazione e stoccaggio
• Consegna e distribuzione
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Picking automatizzato
• In alcuni casi, questa operazione viene
automatizzata tramite infrastrutture tecniche
informatizzate che effettuano il prelievo di
prodotti accuratamente catalogati.
• Una buona gestione dell’attività di picking, e la
sua integrazione con i sistemi informatici di
logistica, permette anche un fondamentale
monitoraggio del flusso di magazzino e l’utile
creazione di rapporti su scorte e giacenze.
•
18/12/2015
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Appunti dalle lezioni di Logistica
picking list
• lista specifica che indica le attività di prelievo a magazzino di
oggetti (prodotti finiti o componenti) nella tipologia e quantità
previste.
• Tale lista può essere semplicemente un ordine di cliente (per
cui si dice pick-to-order ed il picking è ad un livello).
• In alternativa può essere svolto su una lista di articoli generata
dal sistema informativo, che mette insieme più ordini o parte
degli stessi (picking cumulato o massivo); in questo caso gli
articoli prelevati vengono portati in una zona specifica dove si
fa poi la ripartizione per singolo ordine (ventilazione) e si parla
di picking a due livelli.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Picking e scorte
• Naturalmente le due tecniche possono essere
combinate in funzione del fatto che gli articoli
siano grandi o piccoli, posizionati in alto o in
basso sugli scaffali, ecc. Il picking deve
avvenire secondo precisi criteri di rotazione
delle scorte.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Criteri di rotazione scorte
• FIFO (First In First Out)
• Criterio di rotazione delle scorte in base al
quale il magazzino spedisce sempre per prima
la partita di merce più vecchia (di solito
definita in base alla data di arrivo).
18/12/2015
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Gestione FIFO
• Una gestione FIFO di un magazzino presuppone che il
sistema informativo tenga traccia della collocazione
di ogni singola partita di merce all'interno del
magazzino e definisca in quale locazione si deve fare
il prelievo a fronte di un ordine.
• Oggi è una prestazione offerta da tutti i pacchetti di
gestione, ma non prevista da molti ERP (es. SAP) che
del magazzino hanno una visione più contabile che
fisica.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
Criteri di rotazione scorte
• LIFO (Last In First Out)
• Criterio di rotazione del prodotto a magazzino
per cui si spedisce sempre per prima la partita
arrivata per ultima (più giovane).
• Contrario del FIFO, è usato più raramente.
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Appunti dalle lezioni di Logistica
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Link
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http://www.gestione-operativa-magazzino.it/Site/it/clienti/dde-cidiverte
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