dal campanile
di Azzano Decimo
Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia
Dicembre 2007
DON RAFFAELLO CI HA LASCIATI
A Don Raffaello
1/ 4 ottobre 2007, al/e ore 20.30,
terminato il suono serale della campana, Don Raffaello ci ha lasciato,
a dieci anni esatti dalla sua venuta
ad Azzano.
attaccato i giovani al primo banco della chiesa, ha trascinato con se numerosissimi gruppi di ragazzi disposti a fare qualche piccolo sacrificio pur di passare una settimana tra i monti bellunesi a sentir parlare di Dio, ha trasmesso
forza ai genitori in difficoltà nell'educare ed indirizzare i propri figli , ha confor-
tato gli anziani con parole di speranza.
E poi, tutto è stato risucchiato in un turbine di incertezza e di timore, manifestando il desiderio in ciascuno di noi di
mostrare il proprio affetto al caro amico Don Raffaello. La fine dell'estate ha
segnato anche la fine della sua lunga
sofferenza: un calvario iniziato bruscamente che lo ha tolto all'affetto dei suoi
cari e dei suoi parrocchiani. Un calvario che lo ha portato a sentire su di sé
il peso della croce, come Gesù , una
croce che gli ha tolto tutto per poi ridonarglielo, ne siamo certi, nella luce trasfigurante della resurrezione. La sua
mancanza lascerà un grande vuoto, ma
il nostro dolore, lo sgomento e lo smarrimento, non devono farci perdere di vista la luce e la gioia della resurrezione;
non dobbiamo dimenticare che Dio non
ci abbandona con la scomparsa di un
Suo Ministro, ma rimane vivo e presente in mezzo a noi manifestandosi attraverso le persone che ci fanno del bene. Rimane solo una parola da dire:
GRAZIE! Grazie Don Raffaello per
quanto hai fatto per tutti noi, siamo sicuri che dal cielo continuerai a vegliare sulla tua amata parrocchia.
È difficile trasportare a parole le emozioni e i pensieri che la prematura
scomparsa di Don Raffaello ha scatenato nel nostro animo. Quando una persona ci lascia , non ci lascia mai per
sempre. A maggior ragione come Don
Raffaello ci è stato vicino in Cristo nella sua vita, così anche nella morte ci rimane vicino in Cristo e attraverso l'amore di Dio ci fa sentire il suo affetto. È
impossibile riassumere in poche righe
la sua figura di sacerdote, tutto è già
stato detto e scritto e nulla è più vero di
ciò che ognuno di noi sente nel profondo del proprio cuore. Dieci anni fa il suo
arrivo ad Azzano Decimo ha portato
una ventata di novità, freschezza e giovinezza. Il suo insostituibile carisma ha
BUON NATALE
Il Cristo c he si fa n os tro frate llo p o rti in ogni c uo re e in o g ni famig lia tanta p ace,
bontà e desiderio fo rte d i v ivere bene e in arm o nia con tutti.
L'aug urio di BUON NATA L E e di BUON A NNO NUOVO arriv i a tutti i reside nti
in A zzan o e a tutti g li azzan es i sp ars i n e lle vari e n azio ni.
VITA PARROCCHIALE
CARI RAGAZZI
CIAO, DON RAFFAELLO!
Da quando sono ad Azzano, non ho
mai mancato a questo appuntamento;
mi sembra strano quindi oggi non essere con voi nel darvi il saluto con la
mia voce. Ho voluto essere egualmente presente e vicino a voi, con questo
mio scritto. Cari ragazzi, siete presenti
nel mio cuore perché vi ho sempre voluto bene e ho fatto per voi tutto volentieri, mettendo il mio entusiasmo, la mia
gioia, la mia passione ... perché io sono così! Nel mio cuore poi ci siete voi
genitori; vi dico di difendere a denti stretti i vostri figli perché nessuno ve li rovini. Nel mio cuore poi, in modo particolare e sincero, c'è il Condor. Per me non
è una Associazione, ma una bella e
grande famiglia perché sono sempre
stato bene insieme a loro, e spero mi
stiano ancora vicino. Agli amici dico
che anche quest'anno il sole ha vinto!
E speriamo che vinca sempre anche
quando nel cielo della nostra vita si affacciano nuvole oscure. lo vado avanti
con serenità perché ci sono tante, tante,
tante persone che mi vogliono tanto,
tanto, tanto bene; e tra queste ci siete
tutti voi. Ora vi saluto con un forte abbraccio nel Signore. Azzano Decimo,
12 maggio 2007.
don Raffaello
"Abbiamo guardato verso il cielo e tutti insieme abbiamo gridato:
ciao, don Raffaello!"
Signore perché?
Ricordo che alcuni giorni dopo l'immane catastrofe del Vajont, chiesi al mio
professore di religione perché Dio, bontà
infinita avesse permesso un fatto così
grave. Don Vittorio Mauro, allora mio insegnante al liceo mi rispose: "Grandi e
impenetrabili sono i disegni di Dio e comunque ciò che accade è sempre bene. A noi non è dato di capire perché,
ma dobbiamo avere fede". A distanza di
anni mi ritrovo a chiedere, Signore perché? Perché in pochi giorni ci hai tolto
due sacerdoti così importanti per la nostra comunità? E poi ne abbiamo così
pochi ... Uno, Don Raffaello, giovane,
esuberante, un "mito" per i suoi ragazzi ed il cui impegno è noto a tutti gli azzanesi; l'altro, Don Benedetto, una roccia. Ho avuto la fortuna di averlo collega al "Don Bosco" per molti anni: uomo
integerrimo, di solidissima fede, disponibile ed entusiasta della vita come un
bimbo. Vedendomi piangere per la morte della mamma mi disse: "Su, su bisogna guardare avanti e non perdere di
vista la meta!". E forse in questa frase
c'è la risposta ai miei perché. Ti ringraziamo dunque o Signore per averci dato di incontrarli, ci siano da esempio.
Siamo certi che li ritroveremo. EA.M.F.
È il saluto rivolto dai piccoli della materna parrocchiale al nostro sacerdote
che nella serata del 4 ottobre, mentre
la campana dell'Ave diffondeva gli ultimi rintocchi, entrava nella luce senza
tramonto dell'eternità.
Subito dopo la stessa campana scandiva con voce mesta l'annuncio doloroso alla comunità. Un invito a riunirsi
ancora una volta in chiesa per la preghiera: Santa Maria, Madre di Dio, accompagnalo verso il grande Incontro
con il Figlio tuo Gesù. In quell'ora le catechiste, riunite per programmare il nuovo anno di attività, hanno potuto condividere preghiere e dolore, come avrebbero fatto poco più tardi tanti giovani
raccolti sotto la finestra del loro don Raffaello che li aveva lasciati. Sarebbero
stati soprattutto loro a vegliare ininterrottamente accanto al sacerdote che,
nella serenità della morte e rivestito dei
paramenti liturgici, li invitava a partecipare con lui alla celebrazione della festa eterna.
Un evento che, con l'inarrestabile evoluzione della malattia, si era progressivamente delineato in tutta la sua inesorabilità, anche se tante preghiere, elevate particolarmente durante le veglie
serali animate dai giovani, avevano continuato a sostenere la speranza "contro ogni speranza".
Nei sei lunghi mesi di malattia, le invocazioni per il pastore sofferente si erano intensificate, accorate e intrise di fiducia, come un corale abbraccio silenzioso che lo aveva accompagnato lungo la faticosa via del dolore.
Una vicinanza e una partecipazione che
si sono dilatate a dismisura in occasione dell'ultimo saluto, espresso da una
folla strabocchevole, commossa e raccolta in intensa preghiera. "Continua a
camminare con noi , ora che vivi nella
gioia del Risorto": è stato l'ultimo saluto rivolto da un membro del consiglio
pastorale al sacerdote che ha donato
alla comunità azzanese dieci anni di vita e di sacerdozio.
Flavia Saci/otto
A DON HEIDER
Il calar del sole di martedì 2 ottobre, ha portato con sé un pesante velo di tristezza
e di incredulità che ha amaramente sorpreso e colpito anche la nostra parrocchia.
In un tragico ed inspiegabile incidente ci lasciava Don Benedetto Heidersdorf,
per tutti semplicemente Don Heider. Era un'istituzione al Collegio Don Bosco di
Pordenone, un punto di riferimento per migliaia di studenti che lo incontravano
nell'Istituto e per i gruppi di ex studenti che con passione e dedizione continuava
ad incontrare. Ma anche nel cuore di noi azzanesi , Don Heider occupava un
posto speciale: il posto dedicato agli amici, quello riservato alle guide spirituali
significative, un posto dedicato a lui amorevole pastore . Il suo calore, la sua
schiettezza, quella determinazione peculiare del bravo insegnante, dell'attento
educatore, del Salesiano non solo d'abito ma soprattutto di spirito. "Una persona
solare ma allo stesso tempo intransigente quando si trattava di insegnare l'ordine ed il rispetto delle regole e dei principi."
Indimenticabile il suo modo di attualizzare
il Vangelo: sempre una parola per il giovane, una per l'adulto e per l'anziano, sempre un esempio concreto da portare nella
vita di tutti i giorni. Lo ricordiamo per la prima celebrazione della domenica e per l'indispensabile presenza nel confessionale
nelle grandi festività. In modo particolare
gli abitanti di Le Fratte lo ricordano con tanto affetto: sempre presente per aprire la
chiesa e celebrare quella semplice S. Messa per loro insostituibile. A lui va il nostro
sentito ringraziamento per quanto ha fatto
per la nostra comunità parrocchiale, per
l'aiuto materiale e l'appoggio spirituale che
ha saputo dare ai nostri parroci in quasi
trent'anni di servizio in Azzano Decimo.
Era nato a Varmo (UD) 75 anni fa e a Varmo ha desiderato di essere sepolto.
2
VITA PARROCCHIALE
IN RICORDO DI DON ANTONIO MORETTO
Azzano Decimo 2-1-1938 • Rio de Janeiro 6-6-2007
I suoi parrocchiani
di Lagoa lo ricordano soprattutto
come uno straordinario "testimone" e
gli hanno espresso
la loro ammirata
riconoscenza sui
locali organi d'informazione con le seguenti parole.
"È deceduto don Antonio Moretto, l'amatissimo parroco della Parrocchia di
Santa Margherita Maria a Lagoa (Rio
de Janeiro). Sacerdote da 45 anni, v'era stato nominato nel 1993."
"Nei 14 anni del suo mandato don Moretto ha fatto molte belle cose nella sua
Parrocchia: ha sistemato, ristrutturato ed
abbellito la chiesa, già sessagenaria,
senza trascurare la cura delle anime."
"Dopo la Messa delle ore 20.00, lo si
vedeva seduto su una sedia a pregare, in attesa delle sue pecorelle in difficoltà, che a lui ricorrevano per chiedere aiuto e conforto, o perdono nella
Confessione, poiché , cosa rara e preziosa, sapeva ascoltare e consigliare.
Passavano di lì tante sofferenze, afflizioni e prevaricazioni, ma anche tanta bontà e bella generosità, tante situazioni di gioia e di giusta ricomposizione, alcune accomodate proprio con
il suo diretto intervento."
"In don Antonio, che ha lasciato tutto
nella sua cara Italia, Gesù ha portato a
compimento la promessa evangelica,
di dargli "il centuplo" (Mt. 19,29)."
"Istruiva i suoi "figli" nella vita spirituale
come un bravo maestro che, con l'esempio, mostrava come si fa nella vita
pratica a far entrare il Vangelo nel nostro cuore. Terminava le sue omelie e
le preghiere sempre con il "Lode a te,
Signore" e alla fine della Messa intonava, con la sua bella voce, tre volte un
canto dialogato con i fedeli: "Lodiamo
tutti il Signore, glorifichiamo il suo amore. Alleluia ... Alleluia ... "."
"Don Moretto sapeva governare la sua
Parrocchia. Era come un bravo regista
che coordinava le diverse attività e i vari movimenti con sapienza ed energia,
approvando o disapprovando, negando o concedendo."
"Oltre alla responsabilità della conduzione della Parrocchia di Santa Margherita Maria, don Moretto ha coordinato per 25 anni la Pastorale della Famiglia a Rio de Janeiro e per 30 anni è
stato direttore spirituale del movimento
Coppie con Cristo dell'Arcidiocesi di Rio.
Cappellano e docente nella Scuola Don
Pedro Il, ha insegnato Psicologia della
Religione nel Seminario San Giusep-
pe. Ha esercitato l'avvocatura nel Tribunale Ecclesiastico, di cui faceva anche parte in qualità di giudice. Si è laureato presso l'Università Gregoriana di
Roma, sostenendo la sua tesi di Dottorato presso la filiale della stessa Università a Buenos Aires in Argentina."
"Don Moretto ha celebrato Messa fino
all'esaurimento delle sue forze. Celebrava seduto e la sua voce indebolita
arrivava ai nostri cuori attraverso le sue
omelie sempre più spiritualizzate. È
morto la vigilia della festa del Corpus
Domini ed è stato seppellito nello stesso giorno di questa grande festa, giorno in cui Gesù ha istituito i sacramenti
della Eucaristia e dell'Ordine. Che grande prova di amore gli ha dato Gesù!"
"La notizia della sua morte si è diffusa velocemente per la comunità e i
suoi parrocchiani sono accorsi in fretta in chiesa sin dalla prima mattina,
nonostante la bella giornata di sole e
di festa."
"Alle ore 14 è cominciata la Messa solenne "presente la salma" con la bellissima liturgia del Corpus Domini, presieduta dal nostro vescovo S.E. Antonio Augusto Dias Duarte e concelebrata con Monsignor Manuel Moreira
Vieira, vicario episcopale-sud, don Gustavo Adler, vicario episcopale-nord,
oltre a 30 sacerdoti e 7 diaconi. Hanno partecipato anche 24 ministri dell'Eucaristia, i membri delle varie pastorali e parrocchiani di tutte le età e
condizioni, affratellati dallo stesso dolore, da un unico sentimento di malinconia, solitudine e ricordo."
"La chiesa traboccava di giubilo e di entusiasmo, fra i canti del coro e la musica dell'orchestra. Tutti sentivano che
quella stessa gioia c'era in quel momento anche in cielo, dove il nostro
amato pastore arrivava nella casa del
Padre. "Si avviò quindi il feretro alla volta del cimitero, fra applausi scroscianti
e irresistibili lacrime sui volti."
Scrive Sua Eccellenza il Vescovo, Antonio Augusto Dias Duarte, che ha presieduto la S. Messa il giorno delle esequie e pronunciato l'omelia funebre:
" ... Don Antonio Augusto ha parlato inizialmente del dolore della perdita del
carissimo Pe. Antonio Moretto. Ha ricordato che in questi momenti si mettono in evidenza le virtù, le qualità delle persone decedute. Però il Vescovo
voleva parlare, davanti alle sue spoglie
mortali, del suo principale difetto. Questo "difetto" è stato lo stesso di Gesù
Cristo: "che avendo amato i suoi li amò
fino alla fine". Come sacerdote, identificato con Cristo in tutte le sue dimen3
sioni, Pe. Moretto ha donato la sua vita per il popolo che gli ha affidato. E come Gesù ha detto ai suoi discepoli: "date a loro voi stessi da mangiare", lui ha
donato la sua vita, dando da mangiare
la verità, l'amore e la sua propria persona a tutti quelli che lo cercavano."
"Intraprese percorsi per coppie di fidanzati e di giovani sposi: il matrimonio
è una grande vocazione, diceva, e le
nostre comunità devono cominciare ad
accompagnare le coppie .... Così proprio dalla sua parrocchia iniziò un nuovo modo di fare pastorale, imperniato
sulla formazione delle coppie. Il movimento chiamato "Encontro de Casais
com Cristo" tendeva a far conoscere il
valore umano e cristiano dell'essere
sposi. La parrocchia è una famiglia di
famiglie in cui ognuno coinvolge altri, si
rende responsabile della crescita cristiana della famiglia e del vicinato ... La
parrocchia dove operava divenne il centro di formazione di animatori e di coordinamento di una catechesi che si svolge in modo capillare nei vari rioni. Un'esperienza interessante, che don Antonio
ha illustrato in diffuse pubblicazioni."
"Nel maggio del '98 - come omaggio
a Sua Santità il Papa Giovanni Paolo
Il che nell'ottobre precedente (1997)
aveva tenuto a Rio de Janiero il secondo Incontro Mondiale con le Famiglie - don Antonio inaugura le vetrate
della "Sala delle Feste della Comunità".
Ciascuna di esse illustra una frase o
un episodio della Bibbia o del Vangelo
e celebra la bellezza dell'amore sponsale e del sacramento del Matrimonio,
della Santità della Famiglia."
"Negli ultimi mesi della sua tremenda
malattia, quando si faceva per lui sempre più pesante il fardello della croce
e più atroce e incomprensibile la sofferenza, in un colloquio telefonico con
un nipote (prete anche lui) , non altro
gli chiede che di "aiutarlo a ringraziare
il Signore per il dono del sacerdozio".
In quegli stessi momenti diede certamente forza alla sua fede e alla sua pazienza, oltre che l'insistente preghiera
di tutte le persone e gruppi e comunità
che in Cristo servì, anche quella notte
di veglia di papà Luigi, in trepidante orazione all'annuncio della scelta del figlio
primogenito Antonio di voler entrare in
seminario, perché potesse scegliere
bene e vivesse poi con coerenza quel
"Gloria a Te, Signore!", con cui don Antonio chiudeva tutte le sue omelie. E
anche la sua bella vita, della quale gli
sono per sempre grati le Diocesi di
Concordia-Pordenone e di Rio de Janeiro."
i familiari
VITA PARROCCHIALE
A DON BRUNO FONTANA
Un ricordo doveroso da parte della nostra parrocchia va a Don Bruno Fontana, scomparso prematuramente a 64
anni a causa di un male incurabile,
parroco della comunità Sant'Agnese
di Roraipiccolo. I suoi parrocchiani e
quanti gli sono stati vicini lo ricordano
come un uomo dal carattere deciso,
sicuro e schietto; instancabile nelle sue
attività, sempre disponibile e pronto ad
aiutare il prossimo.
Come ha commentato il Vescovo Mons.
Ovidio Poi etto, il suo intero ministero
sacerdotale e il suo operato sia in dio-
cesi che in terra di missione, è stato
caratterizzato da due semplici parole
che racchiudono però due grandi virtù:
impegno e gioia.
Dieci anni di servizio nella missione
diocesana in Kenya lo hanno reso un
sacerdote gioioso nel testimoniare la
fede e un esempio da seguire.
"La sua vita è stata spesa bene. Don
Bruno ha fatto dono dei suoi 39 anni di
sacerdozio sull'esempio di Gesù, che
non è venuto per essere servito, ma per
servire e donare la vita in riscatto per
molti."
,
DON GIOVANNI DEL RIZZO: FAMA DI SANTITA
A 50 ANNI DALLA SCOMPARSA (6 parte)
8
e poi l'immancabile cola- se a volte fa finta di non sentire perché
Don Giuseppe Arnold,
zione di pane e cioccola- vuole più fede da parte nostra e magsuo primo collaboratore
to. Infine li mandava a ca- giore disinteresse. Gesù vuole la salpermanente, descrive cosa e passava allaborato- vezza delle anime e basta". (continua)
sì Don Giovanni: "Esterrio di cucito dove, per turnamente serio e perfino
ni, intratteneva le ragazscostante, interiormente
ze in preghiere, cateera tutt'altra persona".
chismo e confessioni. Il
Sempre molto generoso
miracolo quotidiano era
nel ricompensare chi gli
questo: con debiti o senfaceva anche il minimo
za debiti le cose necesfavore o servizio. La S.
sarie per i suoi mille e più
Messa era il suo incanto
birichini, a tempo giusto
e la sua delizia, il suo unie a volte nel modo più imDon Giovanni Del Rizzo:
co riposo, in croce con
pensato, arrivavano. Alla
l'instancabile diffusore della
Gesù. Lo confermò andevozione al Bambino Gesù.
fine di ogni giornata fache nella clinica in punto
ceva il suo colloquio perdi morte: ''Tutto quello che
sonale col Bambino Gesù: era il servo
sono lo devo alla S. Messa che ho sembuono e fedele che rendeva conto al
pre celebrato ogni giorno a qualunque
costo". Di fronte all'urgenza delle consuo Signore sullo stato di ogni cosa.
La conclusione del colloquio era quasi
fessioni non si tirava mai indietro: in consempre questa: "E ora, buona notte mio
fessionale era attentissimo verso il peamatissimo e adorabile Bambinello, arnitente, breve nei consigli, efficace nei
rivederci a domani o anche subito, ma
risultati. In più occasioni ripeteva: "Se
in paradiso". Alcuni confratelli senza farad un penitente dai un solo consiglio,
hai tutte le probabilità che lo ricordi e lo si notare ascoltavano i suoi colloqui con
il Bambino e le richieste che Don Giometta in pratica; se ne dai due, il penitente ne dimentica almeno uno; se ne vanni gli poneva all'attenzione. Dopo
dai tre, stai pur certo che non ne prati- averne carpito i segreti gli domandacherà nessuno perché non se li ricor- vano: "Quei miracoli promessi, Gesù li
ha poi compiuti?" E Don Giovanni: "Cerderà". Don Giovanni era di "idee fulminanti": quando ne aveva una la pre- tamente, facendoli molto più grandi di
Don Giovanni, in giro per la città
quanto glieli avevo chiesti volta per volsentava al superiore e poi, credendosi
a cercare elemosina per i suoi poveri.
in qualche modo autorizzato, procede- ta. Gesù è sempre il più bravo! Anche
va subito all'esecuzione e a volte le cose non riuscivano del tutto bene anche
perché fatte da solo. La sua giornata si
GRAZIE
articolava così: levava alle 04.30, alle
A
Quanti
in
Parrocchia
nei vari settori si impegnano
05.30 in Chiesa per mezz'ora di mediad
offrire
le
loro
competenze
e servizi, la più viva riconoscenza.
tazione. Poi assisteva alla prima MesUn grazie particolare
~
sa in preparazione alla seconda che era
a don GALLIANO LENARDON e al SALESIANO
la sua, e seguiva poi la terza in ringrache prolunga la presenza di don Heider a Le Fratte.
ziamento. Terminata questa faceva un'ora di religione ai suoi fedelissimi fanciulli
=:;
r=
~
4
VITA PARROCCHIALE
AZZANO HA RICORDATO IL DR. PUJATTI
A 25 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
La sera del 14 giugno U.S., familiari, parenti ed amici hanno ricordato con una
S. Messa celebrata nella chiesa arcipretale il 25° anniversario della morte
del Dr. Giovanni Pujatti, avvenuta all'Ospedale di Padova, città dove si era
laureato nel 1922. Dopo un breve apprendistato all'Ospedale Civile di Pordenone, partiva con tanto entusiasmo
alla volta di Torino, dove era stato ammesso come assistente all'Istituto di
Patologia Medica e Propedeutica di
quella Università. Ma quella che l'anno
successivo doveva essere una sostituzione di pochi giorni nella condotta medica di Azzano Decimo, troncò di colpo
il suo sogno di una carriera sicuramente
ospedaliera e forse universitaria. Ebbe
così inizio la sua lunga vita, durata 59
anni, di medico condotto in un paese
allora povero, costituito da numerose
borgate di case talora fatiscenti, strade
bianche e sentieri di campo spesso fan-
gosi. Medico per passione e missione,
al servizio degli infermi a qualsiasi ora
del giorno e della notte, visitava gli ammalati avendo sempre per loro parole
di incoraggiamento e di conforto. Vita
di medico data a piene mani, senza mai
chiedere parcelle, perché "Divinum est
sanare d%rem". Questo è stato il suo
motto fondamentale. Negli anni della
sua tarda età, talora soleva ripetere
quali importanti traguardi avrebbe potuto raggiungere se non fosse venuto
quasi per caso ad Azzano; ma alla fine
la risposta era sempre la stessa: ad
Azzano aveva trovato una popolazione accogliente, laboriosa, rassegnata
spesso ad affrontare lunghi anni di
emigrazione e che in definitiva aveva
saputo comprenderlo, dimostrandogli
sempre stima, simpatia e riconoscenza.
Questo era stato il migliore premio e
ricompensa al suo diuturno e faticoso
impegno professionale.
Dr. Giovanni Pujatti - agosto 1922Ospedale Civile di Pordenone.
LA PARROCCHIA: Soggetto di tutta la Pastorale
La parrocchia, come comunità di fedeli, nasce dalla PASQUA di Cristo. Trova
le sue sorgenti nella PAROLA di Dio,
nei SACRAMENTI, e nella CARITÀ.
Il suo giorno speciale è la DOMENICA,
la PASQUA settimanale.
Possiamo considerarla un cerchio: al
centro stà CRISTO. I vari spazi sono
occupati dal consiglio pastorale, consiglio affari economici, parroco, suore,
catechisti, corale giovanile Immacolata, corale S. Pietro, corale comunale,
coro quattro mulini, gruppo giovani della carità, San Vincenzo, scout, gruppo
di preghiera P. Pio, scuola dell'infanzia
B. Vergine del Rosario, oratorio, condor, donne delle pulizie, ministri straordinari della comunione, chierichetti, volontari, le singole famiglie, i fedeli ...
Tante belle realtà!
Cosa si richiede da tutti?
COMUNIONE all'interno dei gruppi e
tra i gruppi: "Questo vi comando: amatevi come lo ho amato voi. Conosceranno che siete miei discepoli se vi
amerete gli uni gli altri".
CORRESPONSABILITÀ: "Come il Padre ha mandato me, così io mando voi.
Andate e fate mie discepole tutte le
genti".
COLLABORAZIONE: "Pur essendo
molti, siamo un solo corpo in Cristo e
ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto
doni diversi secondo la grazia data a
ciascuno di noi".
Il buon andamento della parrocchia,
allora, dipende da ciascuno di noi.
Per amore di Cristo, che è al centro e
ci vivifica con il suo Spirito, e per amore di questa nostra grande famiglia, sia
generoso, pur diversificato, il nostro
personale apporto. Questo è l'augurio
e il nostro programma che richiede
nuovi stili di vita.
don Dino
Nell'incontro di lunedì 26 novembre il Consiglio Pastorale, sulle indicazioni
del piano pastorale proposte dal Vescovo, Nuovi Stili di Vita, ha deliberato:
• Il Tempo è dono di Dio e come tale deve essere considerato.
Saperlo gestire ed usare nella maniera corretta e senza sprechi è un impegno
che come singoli e come famiglie dobbiamo affrontare.
• La Sobrietà deve contraddistinguere il cristiano. Ecco quindi !'impegno di non sprecare,
di essere essenziali sia nel vestito che nel vitto e negli acquisti,
soprattutto nelle festività, a testimonianza del nostro Credo.
• L'apertura verso gli altri, la generosità e la solidarietà, devono guidare le nostre scelte
~h
~
e le nostre azioni. L'aiuto alle persone in difficoltà deve essere promosso
come dono gratuito e doveroso da parte di tutti.
5
J
~
VITA PARROCCHIALE
,
LA COMUNITA PARROCCHIALE
NUOVAMENTE IN CAMMINO
Proprio nei giorni in cui abbiamo espresso l'estremo saluto a
don Raffaello, gli operatori parrocchiali dei vari gruppi avrebbero dovuto ricevere da don Dino il mandato di servizio e rinnovare l'impegno per l'attività del nuovo anno pastorale. Un
impegno che è stato tacitamente confermato nell'ora del commiato: per tutta la comunità quel momento di dolore e di distacco rappresentava l'invito a dare continuità al servizio pastorale di don Raffaello, interrotto dalla grande, ultima chiamata del Padre. Un invito a rendersi disponibili per una più intensa collaborazione con don Dino che, rimasto solo a guidare la comunità, da quel momento avrebbe avuto bisogno di
un supplemento di aiuto da parte di tutte le persone di buona
volontà. Lotto ottobre sono iniziati gli incontri di catechismo e
successivamente sono ripartite le attività dei vari gruppi. Il quadro della situazione generale è stato delineato in occasione
del primo incontro del consiglio pastorale, che si è riunito il 29
ottobre. Una riunione segnata dall'assenza e dal vivissimo ricordo di chi sta ora seguendo la sua comunità terrena con la
partecipazione intensa di uno sguardo trasfigurato dalla luce
di Dio. Il tema introduttivo della serata, svolto da don Dino, si
è articolato lungo le linee più significative della proposta pastorale del Piano diocesano, già presentato dal Vescovo Ovidio ai rappresentanti delle parrocchie riuniti per gruppi di fo-
ranie nel mese di settembre. "Nuovi stili di vita": per una nuova attenzione all'accoglienza, alla solidarietà, alla condivisione, alla sobrietà, sulle orme del Maestro Gesù. Spunti per una
attenta riflessione dalla quale sono maturate nel successivo
incontro del consiglio proposte e suggerimenti che orienteranno il cammino di quest'anno pastorale. Si è andata intanto componendo la commissione per l'oratorio, che, splendidamente rinnovato nel suo complesso strutturale, può ora ospitare svariate iniziative di carattere formativo, culturale e ricreativo. Per un momento comunitario di lieto avvio condiviso
delle varie attività, circa 130 componenti dei gruppi operanti
in ambito pastorale hanno trascorso a fine ottobre una serata di amicizia e di convivialità offerta dalla parrocchia: hanno
così "inaugurato" uno dei capienti e funzionali saloni dell'oratorio. Fra il nove e l'undici novembre la parrocchia ha ospitato alcune reliquie di Sant'Antonio: un'occasione per riflettere
sulla sua vita tutta donata a Dio, interamente spesa per far conoscere il suo Amore per l'uomo. Anche i miracoli ottenuti per
intercessione del Santo sono espressione della amorevole attenzione del Padre ai bisogni e alle sofferenze dell'umanità.
Con questo atteggiamento interiore è stata organizzata e visitata la mostra di immagini e statuette del Santo: un invito a
stringere tra le braccia, come lui, il Figlio di Dio. Flavia Sacilotto
IL PIANO PASTORALE
Nuove relazioni, nuovi stili di vita, nuove presenze. Questo
il triplice programma che il Convegno diocesano, nel 2005,
ha fissato per il prossimo triennio, in parte già percorso. Lo
scorso anno pastorale abbiamo cercato di avviare e far crescere tra di noi nuove relazioni, fatte di comunione, di partecipazione, di corresponsabilità, di fraternità e di scambio.
Lanno pastorale che stiamo iniziando, sarà dedicato a "Nuovi stili di vita", a livello personale, familiare, e comunitario. Il
modello è sempre Gesù, con le sue parole e i suoi gesti. Se
si leggono i fascicoletti di presentazione del tema che la Curia ha divulgato, facilmente si identificano le caratteristiche
che la nostra vita è chiamata ad assumere; un'identità certa in una Società di incertezze con tutte le responsabilità
che questo comporta; la gioia della speranza in un mondo
triste e angosciato; il valore del "noi" contro ogni forma di individualismo e ogni tentazione di perseguire il successo personale a scapito degli altri; la sobrietà come contestazione
di una società consumistica e come educazione al sapersi
accontentare. Se poi cerchiamo nel Vangelo le parole di Gesù che ne traccino il profilo, ci viene suggerito di analizzare le Beatitudini: beati sono ritenuti i semplici di cuore, quelli che dicono ciò che pensano senza la malizia di quel che
invece conviene; beati quelli che soffrono nel corpo pur accettando con serenità la propria croce; beati quelli che si affiggono nel tentativo continuo di mantenere libero il proprio
cuore dal dominio che i media esercitano sulle nostre scelte; beati quelli per i quali la giustizia è sinonimo di perdono
anziché di vendetta, di astensione dal giudizio anziché di
etichettamento; beati coloro che vivono nella carità, nella
generosità, nel dono, nell'essenzialità. Molti sono gli spunti di riflessione che mi colpiscono e mi toccano come persona e come catechista chiamata ad educare in questa direzione i bambini. È bene fermarsi davvero tutti a fare il cosiddetto punto della situazione, e se ne riteniamo il caso,
pure qualche passo indietro per poter dire, paradossalmente,
di essere realmente andati avanti.
Sandra
CRESIMA
tere sulla nostra vita abbiamo, tutti e trentasette,
ricevuto il sacramento che conferma la nostra
scelta di essere cristiani. Un ringraziamento speciale va, oltre a Don Raffaello, che sarà sempre nei nostri cuori, a Don Dino che è subentrato con tutta la sua buona volontà
nel ruolo di guida e alla mitica Paola che, ancora una volta, ha
dimostrato di essere sempre pronta a dare una mano. Con la
speranza che la scelta da noi compiuta sia stata frutto di una
forte convinzione proveniente dal nostro cuore, ora tocca a noi
scegliere la via da percorrere.
Pietro Vitali e Gabriella Gregoris
Il 27 ottobre noi giovani abbiamo ricevuto la cresima. Un po' nervosi e ansiosi per la cerimonia
abbiamo atteso l'arrivo del vescovo. Certamente, in quel momento, tra i pensieri dei cresimandi c'era il ricordo di Don Raffaello, che fin da piccoli ci aveva preparati a questo appuntamento facendoci scoprire la gioia di essere cristiani;
e il dispiacere per non aver potuto raggiungere questo traguardo insieme a lui. Soddisfatti per aver finalmente concluso
il nostro cammino di fede verso la cresima ma allo stesso tempo intristiti per aver perso un'altra occasione di riunirci e riflet-
ELENCO CRESIMATI- Amadio Massimiliano, Antonini Matteo, Andriosca Maria, Battistella Alessia, Bellotto Gloria, Bortolussi Ivan, Cigana Leonardo, Collautti Leonardo,
Cusin Thomas, Del Bianco Giorgia, Del Bianco Sara, Del Rizzo Luca, Di Luca Thomas, Dorigo Federica, Doriguzzi Jessica, Favot Larissa, Giacomini Davide, Girardi
Alessandro, Gregoris Gabriella, Luvisutto Eleonora, Martin Elisa, Mascarin Sara, Montagner Francesco, Nadalon Aurelio, Paludet Giulia, Panont Jessica, Peressin Consuelo,
Pizzetto Nicole, Santin Maddalena, Sartor Elisabetta, Sartori Francesca, Sartori Luana, Vazzoler Sara, Villalta Laura, Vitali Pietro, Zadro Emiliano, Zanette Federico.
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VITA PARROCCHIALE
LA MESSA DELUIMPEGNO
Come è tradizione oramai da diversi
anni nella nostra parrocchia, anche la
scorsa primavera si è celebrata la cosiddetta "Messa dell'Impegno", i cui protagonisti sono stati una sessantina di
bambini di quinta elementare, tra gli undici e i dodici anni. Ad essi, come ai loro genitori e a coloro che si occupano
di aiutarli a crescere secondo i valori
cristiani, attraverso la partecipazione a
questa Eucaristia, è stato chiesto di
esprimere pubblicamente la loro volontà
di impegno a continuare a percorrere il
cammino intrapreso con il Battesimo:
conservare pulita quella vestina bianca che rappresenta la nostra anima. Di
partecipare, con la stessa emozione e
la stessa solennità della Prima Comunione, alla mensa domenicale
del corpo e sangue di
Cristo. Di prepararsi,
con serietà e consapevolezza, a confermare
con certezza e orgoglio
la propria fede e la propria volontà di far parte
dei discepoli del Maestro. La Messa dell'Impegno vuole essere proprio una tappa che ricorda ai bambini che nel
percorso del cristiano
non ci sono mai mete finali, bensì passaggi: un
sacramento non è il fine
del catechismo, ma è il tramite per raggiungere altri obiettivi all'interno del personale disegno di vita come figli di un
Dio che muore e risorge, trasformando
anche la morte in un semplice passaggio. E in questo contesto di significato che trova collocazione concreta
questo particolare incontro di festa: il 7
giugno nelle vicinanze della Santa Pasqua 2007. La preparazione dei bambini ha voluto proprio toccare alcuni momenti fondamentali del cammino di fine Quaresima, attraverso un ritiro spirituale presso il seminario diocesano di
Pordenone nel giorno della Domenica
delle Palme e attraverso la partecipazione come protagonisti al rito della La-
vanda dei Piedi del Giovedì Santo. Ciò
ha permesso loro, attraverso la speciale guida che don Raffaello ha rappresentato per tutti i bambini e i giovani del nostro paese, di rendersi conto
che nel mondo degli uomini si può passare facilmente dall'essere acclamati
(Gesù a Gerusalemme) all'essere crocifissi e dall'essere serviti all'essere servitori (Gesù che lava i piedi ai discepoli), perché tutto passa e tutto finisce
se non ci si sposta nella dimensione
dell'Eternità che solo Dio ci sa regalare. E cosa ci chiede in cambio? Nessun successo, nessuna riuscita, ma solo l'impegno di provare, di credere, di
sperare. E questo ciò che abbiamo voluto ricordare ai bambini e ai loro genitori che
ci hanno raggiunti nel
tardo pomeriggio per far
merenda insieme. Ma
abbiamo anche voluto
ricordarlo a noi stesse
come catechiste e a tutta la comunità cristiana
che ha preso parte alla Messa dell'Impegno:
perché i piccoli, in fondo, ci permettono di
mantenere accese in noi
adulti quelle fiaccole che
alimentano gli interrogativi e i perché che danno senso al nostro vivere.
Le catechiste
"MESSA DEI GIOVANI" · 13 ottobre 2007
Il 13 ottobre scorso nella nostra Pieve, è stata celebrata
la "Messa dei giovani" in ricordo del nostro parroco don
Raffaello. In questa occasione si è creato un simbolico
gemellaggio con il coro "Soffio di Vento" di Pramaggiore,
che insieme a noi, ha animato con canti gioiosi la liturgia
presieduta da don Ivano Zaupa, figlio spirituale di don Raffaello. Il
nostro coro, in collaborazione con altri giovani, ha avanzato la proposta di ripetere questo
incontro con frequenza
mensile, perché possa
divenire appuntamento
e momento di preghiera, nonché di incontro e
confronto tra noi giovani delle varie parrocchie.
È stato un momento che
ci ha riempito il cuore di
gioia vedere così tanti
ragazzi che seppure impacciati nel tenere in
mano un semplice foglio con i testi delle canzoni, cantavano e lodavano il Signore con tutta la semplicità e genuinità
che contraddistingue la loro età. Per la loro semplicità e verità, dobbiamo davvero imparare molto dai nostri bambini.
Per continuare questa nuova collaborazione e amicizia con
il coro "Soffio di Vento"
- sezione giovanile e il
coro "II Cigno" - sezione adulti, entrambi di
Pramaggiore; in data 15
dicembre 2007 parteciperemo al concerto natalizio che si svolgerà
nella loro parrocchia.
Sabato 22 dicembre
2007 invece, ci ritroveremo qui ad Azzano per
cantare insieme alle altre realtà corali azza nesi e condividere una serata di gioia aspettando
la nascita di Nostro Signore Gesù.
Arianna Del Rizzo
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VITA PARROCCHIALE
,
ATTIVITA DEL GRUPPO DELLA CARITA
La mia nonna mi ha sempre raccontato che, da quando era bambina, la sera dopo la cena e il lavoro nei campi, le
famiglie si radunavano nella stalla, al
calore degli animali, e lì recitavano il
Santo Rosario. È davvero un gran peccato che questa abitudine ormai consolidata sia andata perduta dal ritmo incessante del lavoro, da famiglie sempre più piccole, da abitazioni sempre
più vicine ma sempre più isolate, da un
Dio che esiste solo la domenica quando va bene e da una fede che piano
piano si sbriciola e acquisisce quello
che più ci fa comodo dalle religioni degli altri uomini del mondo. Ma in fondo
forse il nostro legame indissolubile con
Dio si rafforza e si manifesta nel mo-
mento della prova, della sofferenza e
quando tutto il nostro studio, tutto il nostro progresso, tutta la nostra scienza
non sono altro che polvere da spazzare via per poter ritrovare sotto il bellissimo e lucido pavimento. Chi lo dice che
la preghiera non fa miracoli, eccome se
ne fa! Perché il miracolo non è solo
quello che si vede chiaramente, non è
solo una guarigione inspiegabile, ma è
quello che si sente dentro, nel nostro
cuore, nella nostra mente.
A maggio sono iniziati i consueti incontri
nelle famiglie per la recita del Santo Rosario, ma la situazione di dolore e di
preoccupazione che tutta la comunità
parrocchiale viveva a causa della malattia di uno dei suoi parroci ci ha spin-
to a pregare di più (non è mai troppo)
e ad incontrarci in chiesa la sera, per
darci forza l'un l'altro e per manifestare il nostro affetto a Don Raffaello malato e a Don Dino molto provato. Quelle sere estive, la chiesa piena di persone, la preghiera corale ... Anche questo è un vero miracolo! Vogliamo ringraziare quanti sono stati presenti fisicamente e spiritualmente, quanti ci hanno sostenuto, quanti lo hanno fatto con
il cuore, e quanti credono nel potere
della preghiera e ne capiscono l'importanza, a quanti ancor oggi continuano
con noi a pregare nella cappella dell'asilo per la parrocchia, per le famiglie,
per i sofferenti, per i vivi e per i morti.
Grazie.
G.d.C.
Nelle giornate di sabato 29
e domenica 30 settembre,
si è svolta la manifestazione
Associazzano a cui hanno
partecipato anche i nostri
gruppi parrocchiali
che operano con costanza
e amore.
Domenica 2 settembre si è svolto il consueto Pellegrinaggio Parrocchiale
con meta a Portogruaro "Santuario Madonna di Fatima";
ringraziamo per la numerosa partecipazione.
Un grande GRAZIE
a quanti hanno partecipato
ed aderito alla Raccolta
del Ferro Vecchio,
il totale incassato
dalla vendita del materiale
raccolto è stato
di € 2.791,80.
IN CAMMINO CON E VERSO MARIA
- LOVRDES 2007 i pellegrini anche alla preparazione della celebrazione del
cinquantesimo delle apparizioni di Maria del prossimo anno
Elena e Roberto
(inizieranno l'otto dicembre 2007).
"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" questo
il tema che ci ha accompagnato quest'anno a Lourdes dal
3 al 9 agosto. Maria ci ha invitati a trascorrere con lei alcuni
giorni per pregare ed aiutare i malati e gli anziani che ricercano quella carica necessaria per superare le difficoltà, i
dolori e la solitudine di un anno intero; per molti è l'unica
"uscita" dalla monotonia quotidiana. Noi giovani del gruppo
della Carità anche quest'anno, con la benedizione speciale
ed amorevole di Don Raffaello che, con il cuore, ci ha chiesto di pregare anche per lui e spiritualmente ci ha accompagnato, abbiamo accettato l'invito di Maria di donare un po'
d'amore al prossimo, di stendere le mani e porgere l'orecchio con semplicità, senza nulla pretendere come Maria
che ascoltava e serbava tutto nel suo cuore. Il pellegrinaggio ci ha invitato alla Penitenza, alla purificazione secondo
quanto anche Maria aveva detto a Bernardette in una delle
sue apparizioni: "Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate
Dio per la conversione dei peccatori". Un tema che aiuta
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VITA PARROCCHIALE
GRUPPO COPPIE SPOSI
"NUOVE RELAZIONI IN FAMIGLIA ... "
impegnarsi. AI termine di questo cammino, che ci ha permesso di scoprire il gusto e la bellezza di leggere la Parola
di Dio in semplicità, di scrutarla insieme vincendo timori e
resistenze, ci ha regalato momenti di vera "intimità" con Dio
e di condivisione nel gruppo; vorremmo augurarci che la ripresa in autunno ci possa trovare sempre più numerosi e
pronti a condividere questa esperienza sapendo cogliere
nella nostra quotidianità le indicazioni e i suggerimenti che
Graziella e Bruno
Dio ci offre.
Alla presenza del nostro Parroco Don Dino il gruppo coppie
sposi, che periodicamente si ritrova in canonica per condividere insieme un cammino di crescita spirituale attraverso
incontri formativi, quest'anno, cogliendo le indicazioni del
Piano Pastorale Diocesano, ha sviluppato una serie di incontri
aventi per titolo: "NUOVE RELAZIONI IN FAMIGLIA ... "
La Parola di Dio al centro dell'essere coppia per crescere
nell'amore.
Nel cogliere il suggerimento dato dal nostro Vescovo Ovidio
Poletto ... "La famiglia è il primo luogo in cui possiamo sperimentare la possibilità e la bellezza di nuove relazioni sia
con Dio che con il prossimo", abbiamo avuto bisogno di una
guida che si è rivelata molto preziosa e ci ha accompagnato
trovando spazio nei nostri incontri: la Parola di Dio.
Gli incontri si sono svolti seguendo un metodo che ci ha permesso dapprima di confrontarci e verificare il proprio rapporto e poi cercando di cogliere le indicazioni che la Parola
di Dio ci dà per poter applicare il messaggio ricevuto nella
propria vita di coppia, affinché questa possa crescere, fortificarsi ed essere feconda.
Non è sempre facile dare una risposta concreta a Dio che
attraverso la Sua Parola ti interroga, ma ogni coppia attraverso la preghiera spontanea si è data degli obbiettivi su cui
,
SAN VINCENZO DE PAOLI · lettera aperta
Sapete che i Vincenziani esistono e operano dal 1833?
Potrei dirvi che fino a qualche tempo fa era un vanto per noi
operare nell'anonimato. Perché allora adesso non è più così? Perché siamo una società diversa, sempre più multiculturale e multi razziale, dove media, tv e giornali diffondono
continuamente messaggi per farci credere che bisogna
essere belli, ricchi, felici, magari magrissimi, insomma praticamente perfetti. Il diverso, il povero, il malato, l'emarginato
sono un disturbo di cui si deve occupare qualcun altro (Assistenti Sociali, Azienda Sanitaria, Parroco, Associazioni di
volontariato, ecc.) che cosa centriamo noi? Col poco tempo
che abbiamo, con i nostri problemi e le nostre occupazioni ...
al massimo possiamo fare un'offerta. Ebbene no! Non è questa la carità del Vangelo, questa al massimo è filantropia.
Noi siamo Cristiani, perciò fratelli in Cristo. Pensate un attimo: se qui in mezzo a noi entrasse Gesù, stanco, affamato,
mal vestito. Chi di voi avrebbe il coraggio di dirgli "senti ho
da fare, vai dall' Assistente Sociale o dal Parroco" io credo
che lo prendereste per mano, lo fareste sedere, gli dareste
del cibo e dell'acqua per ristorarlo e dei vestiti puliti per vestirlo. Né più né meno quanto facevano nelle campagne le
nostre nonne e le nostre mamme, e di quanto cerchiamo di
fare oggi noi Vincenziani. Per noi il povero è come Lui, il
diverso è come Lui, lo straniero è come Lui. Andiamo nelle
loro case a trovarli, a parlare con loro, per cercare non solo
di aiutarli, ma di farli uscire, per quanto possibile, dalla loro
condizione di indigenza, di sofferenza e di emarginazione.
Per nostra natura, per scelta vocazionale siamo nati, lavoriamo e viviamo la nostra vita al servizio dei poveri. È un modo di pensare, non un'iniziativa estemporanea. Diceva Don
Primo Mazzolari: "Nell'altro non si entra come in una fortezza, ma come si entra in un bosco in una bella giornata di soIe. Bisogna che sia un'entrata affettuosa per chi entra come
per chi lascia entrare, da pari a pari, rispettosamente, fraternamente. Si entra in una persona non per prenderne pos-
sesso ma come ospite, con riguardo, con venerazione, non
per spossessarlo, ma per tenergli compagnia, per aiutarlo a
meglio conoscersi, per dargli consapevolezza di forze ancora inesplorate, per dargli una mano ad essere se stesso".
Oggi Vi chiediamo soprattutto le vostre mani, la vostra testa
e soprattutto il vostro cuore. Se tra voi, uomini e donne,
magari in pensione, c'è qualcuno che ha qualche ora libera
al mese e sente nel suo cuore l'amore per i più deboli. Pensate che grande dono di Dio sarebbe la San Vincenzo di Azzano Decimo, ancor più numerosa, consistente, giovane e
maggiormente attiva, per occuparsi dei paesani in difficoltà,
delle famiglie senza cibo e senza vestiti, della solitudine che
c'è tra gli anziani, del malato da consolare, della vedova, di
chi è senza lavoro. Sarebbe veramente un dono grandissimo.
E, per finire, Vi recitiamo la nostra preghiera che, più di queste parole, vi dirà chi siamo:
Signore, fammi buon amico di tutti. Fa che la mia persona
ispiri fiducia: a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce lontano
da Te, a chi vorrebbe cominciare e non sa come, a chi
vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace. Signore
aiutami, perché non passi accanto a nessuno con il volto
indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato.
Signore, aiutami ad accorgermi subito: di quelli che mi stanno
accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli
che soffrono senza mostrarlo, di quelli che si sentono isolati
senza volerlo. Signore, dammi una sensibilità che sappia
andare incontro ai cuori. Signore, liberami dall'egoismo,
perché Ti possa servire, perché Ti possa amare, perché Ti
possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare.
Grazie a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato
a far del bene.
Associazione San Vincenzo dè Pao/i di Azzano Decimo
(telefono e fax 0434631618).
9
VITA PARROCCHIALE
UN MONDO UNA PROMESSA
4
Agosto 2007 - Val Cimoliana· Pian Fontana
Un lungo serpentone azzurro si snoda lungo la valle verde.
1600 lupetti/e, esploratori e guide, novizi/e, rover e scorte,
capi ed ex scout e molti altri simpatizzanti hanno condiviso
un momento importante per la storia dello scoutismo: la
festa del centenario della sua fondazione. Nell'Agosto del
1907, l'ex generale dell'esercito britannico, Lord Robert Baden Powell, portò un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 16 anni provenienti
dai sobborghi degradati di Londra,
nell'isola di Brownsga. Lì vissero
15 giorni accampandosi in ricoveri costruiti da loro stessi, utilizzando la natura per il vivere quotidiano e per scoprire le abilità e i limiti propri di ognuno. " più grande
trapassava le nozioni ai più piccoli in un clima di gioco, avventura,
perfetta armonia tra loro stessi e
l'ambiente naturale, espressione
dell'amore di Dio. L.:impegno cristiano e attento nell'essere
leale, disponibile in ogni circostanza e attento, agli altri e alla
natura, è stato pronunciato così come 100 anni fa contemporaneamente da tutti gli scout del mondo, a dimostrazione
che siamo una unica grande famiglia. " gioco, l'avventura e
il coraggio di fare delle scelte, caratterizzano il percorso scout
nelle varie fasce di età, anche ad
Azzano Decimo come in altre 230
nazioni nel mondo. "Lasciate il
mondo un po' migliore di come lo
avete trovato" un motto di Baden
Powell che non dimostra i 100 anni appena compiuti ma che è più
attuale che mai. Se sei curioso di
saperne di più tutti i sabato pomeriggio puoi incontrare in oratorio
molti bambini e ragazzi che giocano con fazzolettone rosso e verde
al collo. Gruppo Scout Azzano Decimo
IL GRUPPO SPORTIVO CONDOR
Verso i 45 anni di attività in favore dei giovani
Anche quest'anno il mese di settembre
ha contrassegnato l'inizio di una nuova
stagione sportiva per il Gruppo Sportivo Condor, la società Oratoriale si avvicina quindi ai 45 anni di attività in favore dei ragazzi. Una stagione che si
contraddistingue per una considerevole crescita del numero di bambini tesserati , in totale si registrano oltre 110
bambini nella fascia di età che va dai 5
agli 11 anni, senza poi contare le squadre maggiori che completano il settore
giovanile appartenenti al Centro Giovanile Azzano Decimo. Un progetto
nato lo scorso anno che ha messo in
rete le quattro società del nostro comune, quali l'A.S. Azzanese, il Gruppo
Sportivo Condor, l'A.C. Corva e l'A.S.
Pro Fagnigola. Un'idea che è oramai
una importante realtà nell'ambito provinciale, che si pone come principale
obiettivo la crescita del movimento giovanile, per migliorare ed accrescere le
potenzialità educative e tecniche dei ragazzi del nostro comune. Questo progetto, diversamente da altri, si caratterizza anche per aver voluto mettere insieme le diverse esperienze, risorse
umane ed idee nel segno della continuità delle singole società, che sono radicate nel nostro territorio. Il G.S. Condor continua la sua opera nell'ambito
dell'Oratorio, da quest'anno si sta concentrando esclusivamente nella cura
della Scuola Calcio che comprende le
categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti, con un totale di 8 squadre iscrit-
te ai diversi campionati federali. Una
scelta dettata dalla consapevolezza che
questa fascia di età richiede un importante e considerevole impegno, in quanto rappresenta un momento fondamentale della crescita sportiva ed educativa dei bambini. Anche quest'anno
la Società ha fatto notevoli sforzi nel cercare di potenziare lo staff tecnico ed organizzativo, con l'obiettivo di accrescere
la formazione degli istruttori. Negli obiettivi della Società non c'è quindi solo l'attività sportiva, ma anche l'organizzazione di diverse manifestazioni, che si
caratterizzano per voler coniugare lo
sport alla solidarietà, in favore dei bambini e delle persone bisognose, nell'intento non solo di raccogliere offerte, ma
soprattutto contribuire al lavoro di sensibilizzazione ed informazione. Ma permettetemi di sottolineare che, l'inizio di
questa stagione purtroppo ci ha riser-
vato anche un doloroso e triste momento, legato alla scomparsa di Don
Raffaello. Un grande sacerdote e soprattutto un grande amico dei bambini
e dei dirigenti della Società. Nella sua,
seppur breve ma intensa opera pastorale, ha contribuito notevolmente alla
crescita della Società e alla realizzazione di molte iniziative collaterali, sottolineando in ogni occasione l'importante e fondamentale ruolo che la stessa assume nel percorso di crescita dei
nostri ragazzi. Una delle iniziative che
insieme a Don Raffaello avevamo ideato e realizzato, è il Premio in memoria
di Mons. Domenico Cadore, il 2007 rappresenta la decima edizione, che verrà
quindi dedicata anche alla sua straordinaria figura. La consegna dei Premi
si svolgerà il 22 dicembre in occasione
della tradizionale Messa dello sportivo.
Giancarlo Migliorini
LA SCUOLA MATERNA ESPRIME CON I PICCOLI UN GRAZIE CORALE
Per onorare la memoria di don Raffaello sono giunte alla scuola dell'infanzia
parrocchiale varie offerte, per lo più da parte di donatori rimasti nell'anonimato.
Anche il gruppo degli Alpini ha devoluto parte del ricavato della festa delle
zucche a questa istituzione parrocchiale alla quale la loro nota generosità
e disponibilità manifestano costante, concreta amicizia. È infatti tradizionale
il loro atteggiamento di attenzione ai bisogni della scuola: la cura degli esterni,
l'intervento delle loro abili mani operose per varie necessità esprimono l'affetto
degli amici alpini. A loro, come pure a tutte le persone che offrono in svariati
modi la loro vicinanza alla scuola dei più piccoli, vada un grazie corale e
affettuoso da parte di questa comunità che vive con gratitudine l'abbraccio
intenso di tanti amici.
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VITA PARROCCHIALE
CORALE COMUNALE AZZANESE
Come di consueto, dopo la pausa estiva, è ricominciata a settembre l'attività
della Corale Comunale Azzanese. Come primo appuntamento della stagione
abbiamo partecipato alla manifestazione "Cori in festa", che viene organizzata ogni due anni dall'USCI di Pordenone. Durante la giornata di domenica 16
settembre, numerosi cori hanno animato la città di San Vito al Tagliamento e alcuni paesi vicini con concerti nei teatri,
nelle chiese, nelle piazze e animando le
S. Messe del mattino. La nostra Corale
ha partecipato cantando la S. Messa nella Chiesa Parrocchiale di Savorgnano.
La serata di domenica 30 settembre ci
ha invece visti impegnati nel "Concerto
sotto le stelle" ad Azzano Decimo, quale momento conclusivo della manifestazione "Associazzano 2007". Ora la nostra attenzione è rivolta alla preparazione del repertorio natalizio. Il prossimo
appuntamento è il concerto che terremo
sabato 17 novembre nella Chiesa di
Aviano, che vedrà la partecipazione della nostra Corale e dell'organista MO Daniele Toffolo. Il repertorio sarà di carattere sacro, e comprenderà l'esecuzione
della "Missa Brevis KV 65" di w.A. Mozart e del "Magnificat" di G. Arrigoni. Nel
mese di dicembre non mancheranno i
tradizionali "Concerti di Natale", che si
terranno il 22 dicembre nella Chiesa di
Azzano Decimo e il 23 dicembre nella
Chiesa di Praturlone di Fiume Veneto.
Come da consuetudine, il repertorio sarà
composto dai più conosciuti brani della
tradizione natalizia, che da sempre riescono a trasmettere con semplici melodie la gioia e la letizia del Santo Natale.
La notte del 24 dicembre eseguiremo l'animazione liturgica della Santa Messa di
mezzanotte, appuntamento molto caro
a noi coristi. Chiuderemo il periodo natalizio il 28 dicembre, con la partecipazione ad un concerto a Travesio, su invito del coro "Harmoniae" di Spilimbergo. Cogliamo questa occasione per porgere a tutti voi i nostri migliori auguri per
un lieto Natale, invitandovi a partecipare numerosi a questi appuntamenti, e
rinnovando a tutti l'invito a provare l'esperienza del canto corale. Le prove si
tengono il martedì e il giovedì presso la
Chiesa di Azzano Decimo.
Martina
"CHE GNOCCHI"
Dopo essersi presa una piccola pausa la "Sagra dei Gnocchi"
Coppa Chiosco assegnata poi alla squadra "Enoteca Azzanese" la quale ha letteralmente schiacciato gli awersari. Sul
campo, invece, si è comportata meglio la squadra "Amici di
Pier" composta da alcuni giovani di Pramaggiore. Quest'ultimi, insieme ad altri giovani del loro paese e di Azzano Decimo, hanno realizzato la cena per Don Raffaello il 4 agosto; il
giorno seguente tutti insieme sono saliti al monte Pramaggiore dove hanno trovato ad attenderli la Madonna dell'Accoglienza che Don Raffaello ha voluto porre lassù tanti anni
fa. Un ringraziamento speciale spetta a tutte le persone che
con impegno e volontà hanno contribuito alla riuscita della sagra, un successo sotto tutti i punti di vista, che senza dubbio
verrà riproposto l'anno prossimo.
Riccardo Rambaldini
è tornata più in forma che mai con quattro serate, dal 5 all'8
luglio, che dall'Oratorio hanno animato Azzano Decimo. La
festa, nata da un'idea di Don Raffaello e da lui fortemente voluta, anche quest'anno è stata motivo di coesione per il gruppo di giovani che si è impegnato nella sua realizzazione. I diversi gruppi che si sono esibiti sul palco hanno accontentato
tutti i gusti, ed ognuno ha dedicato una canzone a Don Raffaello che ha voluto portare il suo saluto nella serata conclusiva, la quale è stata anche la sua ultima uscita pubblica. Durante le serate si è svolto anche il Torneo di Calcetto che ha
dato occasione, a giovani e meno giovani, di confrontarsi sul
campo con lo sport, e fuori con la contesa dell'ambitissima
Domenica 14 ottobre ci siamo riuniti come ogni anno per un appuntamento ormai
storico del Gruppo Virgilio Liut: il pellegrinaggio a piedi verso il Santuario Madonna
delle Grazie di Pordenone. Ringraziamo quanti hanno partecipato e organizzato
questa giornata, rendendola un preziosissimo momento di incontro e di preghiera.
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VITA PARROCCHIALE
TRE GIORNI DI GRAZIA CON LE RELIQUIE
DI SANT'ANTONIO
La parrocchia San Pietro Apostolo di Azzano Decimo, nelle
giornate 9-10-11 novembre, ha vissuto un tempo prezioso
di spiritualità con il privilegio della presenza delle reliquie di
Sant'Antonio di Padova.
Venerdì sera 9 novembre in un clima festoso dove tutto era
stato preparato alla precisione sono state ricevute le spoglie
del Santo nella chiesa Arcipretale con le note della Banda
Comunale alla presenza delle autorità civili, del parroco Don
Dino e i sacerdoti della forania. A seguire tutti i sacerdoti assieme ai padri conventuali che accompagnavano la reliquia
hanno celebrato la prima Santa Messa di accoglienza. Nel
saluto Don Dino ha fatto memoria ricordando Don Raffaello che tanto aveva fatto per portare le reliquie in parrocchia,
così asserendo: "Questa sera Don Raffaello sarà particolarmente contento e certamente dal cielo ci sorriderà".
Durante queste giornate sono seguiti momenti intensi di preghiera e di riflessione della vita del Santo. I padri oltre ad essere presenti per lunghi tempi in confessionale hanno incontrato tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani, nei vari
incontri programmati. Tutte le celebrazioni delle Sante Messe hanno visto presenti moltitudini di persone, tante anche
dalle comunità vicine. Questo momento forte ha portato in
tutti un risveglio della propria fede desiderosi di continuare
il cammino in parrocchia.
Mario Del Bel Belluz
TRE METE IN PREGHIERA
PER DON RAFFAELLO
All'inizio del mese di maggio quando a
Cesena ci incontravamo nella chiesetta per la recita del Santo Rosario, saputo della malattia di Don Raffaello, si
è pensato di andare in preghiera alla
Madonna di Castelmonte, nel mese
successivo pensando alla devozione di
questo Santo da parte del Don siamo
andati in pellegrinaggio a San Antonio
a Padova, per ultimo ci siamo dati appuntamento alla Madonna dei Miracoli
di Motta di Livenza; martedì 14 agosto
vigilia dell'Assunta.
Ci siamo ritrovati davanti all'arcipretale
in Azzano ed in 80 siamo partiti in bicicletta alle 6 del mattino percorrendo
12
le strade meno trafficate e sostando
davanti alle chiesette per la recita del
Rosario.
Giunti in santuario dove altre tante persone arrivate in macchina ci aspettavano per partecipare alla Santa Messa,
dove alla Madonna abbiamo affidato
don Raffaello.
Mario Del Bel Belluz
VITA PARROCCHIALE
28° CONVEGNO NAZIONALE
GIOVANI VERSO ASSISI
"Beati gli Operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio ... ".
Un tema certamente molto difficile,
quello che quest'anno ha impegnato
2000 giovani di tutta Italia, in una intensa quattro giorni di preghiera, ascolto, meditazione e riconciliazione.
Siamo partiti il31 di ottobre, con un po'
di titubanza nel cuore, sentimento tipico di fronte ad un'esperienza "nuova"
in tutti i sensi, e che forse ci ha anche
impressionato con il suo programma
corposo che non lasciava spazio agli
hobby tipici dei turisti: spendere, spendere ed ancora spendere.
Ma una volta arrivati in quel di Assisi ci
siamo subito trovati immersi in un clima particolare, intriso di spiritualità e
di sensazioni nuove e particolari.
Abbiamo iniziato il nostro convegno con
una veglia, tra preghiere e canti gioiosi, nella Basilica Inferiore, nella quale
ogni regione d'Italia ha portato in omaggio una significativa pianta d'ulivo, simbolo perenne della Pace, ma anche
della sofferenza di Gesù nel Getsemani.
Il programma molto intenso ci ha obbligati ad una sveglia anticipata rispetto alle normali abitudini, per poter par-
tecipare alle lodi mattutine che si svolgevano nella Basilica Superiore ed alle varie conferenze che seguivano.
Abbiamo avuto l'onore di poter ascoltare testimonianze importanti, e rilevanti, su un argomento così delicato come la pace. Frate Danilo Salezze ofm
conv., presidente della Commissione
Nazionale Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato; il dott. Francesco
Giorgino, docente della Sapienza e
della Pontificia Università Vaticana,
nonché giornalista del Tg1; la prof.sa
Maddalena Santoro, sorella di Don Andrea, missionario ucciso in Turchia non
molto tempo fa; frate Cesàr Essayan,
missionario del Libano.
Ma la testimonianza che più ci ha colpiti è quella fatta da mons. Giampaolo
Crepaldi, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il quale ha comunicato con i giovani in maniera semplice ed efficace, con una tenerezza da padre di famiglia che vuole accompagnare i suoi figli nella giusta via che conduce al Signore.
Ci ha lasciato come grande dono, per
il nostro cammino, i 4 pilastri della pace, come lui stesso li ha definiti: LIBERTÀ, VERITÀ, GIUSTIZIA e SOLl-
DARI ETÀ, assieme ad un decalogo di
"cose da fare" per arrivare alla "pace interiore" senza la quale la PACE non potrà mai esistere. Abbiamo concluso la
nostra esperienza la domenica mattina, con l'ultima celebrazione Eucaristica, presieduta da frate Marco Tasca,
Ministro Generale ofm conv., nella stupenda cornice della Basilica Superiore, la quale ci ha ospitato in quei giorni, e che è diventata un pezzo della casa del nostro Spirito.
Certo, in un'Italia prevalentemente cattolica, con 56 milioni di abitanti, sta ad
ognuno di noi giudicare se 2 mila giovani sono tanti o pochi, ma possiamo
star certi che coloro che hanno vissuto quest'esperienza si possono ritenere veramente fortunati.
La speranza è quella di poter tornare il
prossimo anno, per continuare questo
cammino iniziato sotto il segno di San
Francesco, ma è anche quella di riuscire a portare con noi molte altre persone.
Le iscrizioni per il prossimo anno si apriranno a metà novembre, ma per tutte
le informazioni riguardanti questo convegno e quelli futuri, si può visitare il sito: www.giovaniversoassi.it
INTITOLAZIONE OPERE
Nell'ambito Parrocchiale ci sono state
persone, fra le quali Monsignor Cadore, nostro parroco per oltre 34 anni, che
si sono impegnate moltissimo, sin dagli anni '80, affinché fosse realizzata
una struttura per anziani. Il Consiglio
d'Amministrazione della Casa di Ripo-
Mons. Domenico Cadore
so, in data 29 gennaio 2007, su proposta del sottoscritto, all'epoca Vice
Presidente della struttura, ha deliberato all'unanimità l'avvio della procedura
per l'intitolazione della stessa alla memoria di Monsignor Domenico Cadore
poiché meritevole dato l'impegno profuso per la sua realizzazione. Concordi i Sindaci dei quattro comuni ideatori
(Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e Pravisdomini) e la BCC Pordenonese, siamo in attesa dell'approvazione regionale. È un giusto riconoscimento per ricordare l'indimenticabile arciprete di cui il 05.03.2008 ricorrono dieci anni dalla sua scomparsa.
Tra i laici che hanno lavorato al suo fianco per la realizzazione della struttura
per anziani, vi è stata la signora Nina
Ceschin, ricordata per il suo impegno
nel volontariato (è fra le fondatrici del
Gruppo locale San Vincenzo nel 1965,
di cui è stata il presidente per quasi
quarant'anni) e per le sue opere letterarie. Era nata nel 1917 ed è deceduta
il 23.03.2005.
Tante volte i due si sono recati dai sindaci sollecitandoli a realizzare una ca13
Nina Ceschin
sa per anziani non autosufficienti ed hanno raccolto numerose firme e creato associazioni per la realizzazione dell'opera tanto necessaria alla nostra comunità.
La giunta comunale di Azzano Decimo,
su proposta del sotto riportato, ha deliberato l'intitolazione della nuova strada
d'accesso da Via Code Bellon alla struttura per anziani, alla memoria della
signora Nina Ceschin, la quale si è distinta come cittadina. Fregonese Renzo
VITA PARROCCHIALE
VEGLIA MISSIONARIA
Venerdì 19 ottobre la nostra Chiesa Arcipretale è stata animata dal suono dei
tamburi, dal canto di lingue e culture
diverse, ma da un'unica fede ed un
unico Dio: era la sera della Veglia Diocesana Missionaria a cui ha presenziato Sua Eccellenza il Vescovo Mons.
Ovidio Poletto, la sera in cui anche un
giovane della nostra parrocchia ha ricevuto il mandato per partire per la
missione.
"Sono la mamma di Federico, che il 7
novembre è partito per iniziare gli studi come missionario della Comunità di
Villareggia a Belo Horizonte in Brasile.
Ad ogni mamma sta sempre molto a
cuore la vita dei propri figli: a me dispiaceva molto vedere Federico un po'
lontano dalla Chiesa, non partecipe e
poco interessato, e per questo ho pregato tanto per la sua conversione rivolgendomi in modo speciale a Maria. Non
avrei però mai immaginato che il Signore mi ripagasse con tanta genero-
sJtà. Ora la mia gioia è davvero grande.
E veramente molto bello poter offrire il
proprio figlio al Signore, anche se la sofferenza del distacco è inevitabile. Sento però che questa distanza è solamente fisica, perché spiritualmente siamo più che mai uniti.
Da qui continuerò a sostenerlo con la
preghiera per questo suo nuovo ed impegnativo cammino in terra lontana, e
al Signore va il grande grazie per il dono della sua vita."
Orfea
Premiazione del Concorso "LETTERA AI NONNI"
Avrebbe dovuto svolgersi il sei ottobre,
con una grande festa in piazza, la premiazione del concorso: "Caro nonno,
un pensiero per te", ma il ricco programma è stato sospeso per le esequie
del compianto don Raffaello.
La premiazione, che ha offerto ugualmente intensa gioia ed emozione, si è
svolta nelle varie sedi scolastiche, con
la partecipazione dell'a.s. Rita Furlan,
dell'assessore Angelo Bortolus e di una
rappresentanza di nonni, volontari e giurati. Questo primo concorso, organizzato dal Centro diurno-sociale e patrocinato dal Comune, era rivolto a tutte le
scuole di Azzano Decimo; vi hanno partecipato varie classi della scuola dell'infanzia e delle elementari.
La giuria, presieduta dalla prof. Ales-
sandra Santin, ha avuto l'arduo compito di scegliere i migliori elaborati, fra i
tanti sorprendenti per creatività, spontaneità ed aderenza al tema. Le loro riproduzioni saranno raccolte in fascicoli e donate alle classi partecipanti.
Per il settore del disegno, ha vinto AIbert Wallace, della scuola dell'infanzia
Sacro Cuore di Tiezzo: ha rappresentato sé stesso con i nonni usando in
modo originale spazio e colori.
Per la sezione della poesia si è distinto l'elaborato di Fiorella Guerra, della
scuola elementare di Tiezzo: ha colto
con sensibilità la decadenza fisica del
nonno, incitandolo affettuosamente a
guardare avanti e ricordando gli insegnamenti ricevuti. Il premio per un breve componimento è stato assegnato a
MAMME CATECHISTE
Benvenute mamme catechiste! La vostra presenza e la
vostra disponibilità sono un prezioso segno concreto di
un'attenzione e di una presenza sensibile e attiva nell'ambito della parrocchia che vi fanno molto onore.
A voi un pensiero riconoscente da queste righe, mentre la
gratitudine più intensa vi sarà certamente espressa dal
Maestro Gesù che vi siete impegnate a far conoscere ai
più piccoli della grande schiera dei bambini e dei ragazzi
che frequentano il catechismo.
Il nuovo anno catechistico era partito, nella seconda settimana di ottobre, con qualche difficoltà per le classi seconde
elementari che avrebbero dovuto iniziare gli incontri di catechismo: mancavano alcune catechiste! L.:appello espresso da
don Dino durante gli avvisi domenicali ha fatto "fiorire" una
molteplicità di risposte generose.
Durante il secondo incontro dei catechisti, erano presenti
molte mamme, disponibili tutte a dare un aiuto concreto come responsabili di alcune classi o come collaboratrici. Una
magnifica adesione a un importante servizio che è stato
sentito con una intensità commovente dalle nostre nuove
volontarie della catechesi. Camminiamo con gioia insieme,
nella certezza che il Signore continua a parlare al cuore e
a suscitare nuove energie per il suo Regno.
14
Jasmine Filpi, della scuola elementare
del capoluogo: ha espresso con passione e sentimento il rapporto con i nonni, rimpiangendo l'orto che non hanno
più.
I tre vincitori hanno ricevuto un buono
da 150 euro per l'acquisto di libri, mentre alle rispettive classi è stato assegnato materiale utile per le attività scolastiche.
L.:assessore Bortolus ha sottolineato il
valore morale che il concorso sui nonni rappresenta, rilevando come esso
esprima non solo un'attestazione d'affetto, ma costituisca anche un'occasione per rafforzare i legami fra generazioni; il quale favorisce la trasmissione
delle memorie del passato, ricco di valori umani e solidali.
VITA PARROCCHIALE
G.S.C. CAPODISOTTO
Grande estate per la sagra Madonna
del Bembo. Tante le nuove iniziative che
hanno caratterizzato l'edizione 2007
della manifestazione, tutte ampiamente apprezzate dai visitatori. Esposizione d'artigianato, mostra di camion e
automobili sportive hanno arricchito
ulteriormente il già ricco pacchetto di
svaghi offerti dal G.S.C. Capodisotto.
Grazie all'impegno profuso durante tutto l'anno dai membri del gruppo culturale la manifestazione si rinnova continuamente cercando di donare un sorriso a chiunque lo desideri. ~organiz­
zazione è attenta alle esigenze di tutti,
a quelle dei giovani e a quelle dei gio-
vani dentro. Serate rock e serate liscio,
alla sagra Madonna del Bembo non
manca mai nulla, e ogni anno sorprende lo spettacolo pirotecnico finale, con
i suoi vivi colori e fantastici effetti. Sorprende sempre la facilità con cui si crea
familiarità fra i membri dello staff e i visitatori, dando così luogo ad un clima
ideale per trascorrere fantastiche serate divertendosi. ~organizzazione ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell'evento in
particolare a Don Raffaello Martin che
negli anni si è sempre dimostrato un
amico e un fratello per il G.S.C. Capodisotto e che mancherà a noi tutti.
DANTE TURCHETTO: ALLA SCOPERTA
DELL' ARMONIA SEGRETA DELLA MATERIA
La vicenda artistica del nostro concittadino Dante Turchetto richiama per alcuni tratti la singolare storia di un blocco di marmo rimasto a lungo inutilizzato, dal cuore del quale in una notte di
luna piena incominciarono a diffondersi gemiti sempre più forti e impellenti.
Tanto da richiamare l'attenzione dell'artista che aveva dimenticato quel
blocco in un angolo del cortile e che solo allora riuscì a percepire che lì dentro
stava gemendo qualcuno che voleva
essere portato alla luce.
A febbrili colpi di scalpello l'uomo liberò
dal masso senza forma una Madre con
il suo Bambino addormentato tra le
braccia. Così è awenuto al giovane Turchetto, il quale, pur percependo il fascino della duttilità della materia e il suo
richiamo segreto, non aveva mai potuto "Iiberarne" le potenzialità, fino ai
trent'anni soltanto intuite. Non aveva
mai trovato l'occasione di far sprigionare la propria scintilla interiore che gli
avrebbe consentito di far emergere dall'anonimato informe della creta, del cemento, del marmo, del legno e del bronzo, e perfino della neve e del ghiaccio,
l'armonia della forma nascosta, di cui il
futuro artista coglieva ancora vagamente l'appello e l'invito segreto.
Fu in una fornace di Vicenza, dove Turchetto aveva trovato lavoro, che all'improwiso, come in una notte rischiarata
dalla luna, a poco a poco le sue mani
scoprirono la sapienza che derivava loro dalle inesauribili e finora sopite energie profonde della creatività fino a far
emergere la bellezza che si celava nella materia. ~incontro con l'artista Felice Canton, che comprese le doti di quel
giovane che con spontanea disinvoltura dava felice espressività alla creta, fu
determinante: il primo awio per liberare le potenzialità dell'artista, fino ad allora rimaste nascoste e che nel volgere di 25 anni si sarebbero rivelate in un
crescendo di affermazioni.
Il percorso artistico di Dante ha fatto tappa presso alcuni artisti significativi per
la sua opera, peraltro in continua evoluzione: Belluz, Mascherini, Basaldella
e molti altri, studiati con appassionato
accostamento alle loro opere. Turchetto avrebbe poi scelto la propria modalità espressiva, il proprio personalissimo modo di ascoltare la materia e di vi ncerne la rudezza e la caparbietà ribelle. ~avrebbe studiata pazientemente fino ad ascoltare le vibrazioni più sottili
del suo cuore segreto per addolcirla donandole forme esili e slanciate verso l'in-
finito, lievi passi di danza, flessuoso ondeggiare di vesti aeree e di chiome libere al vento. Come quelle figure scolpite sul legno di tronchi alpini, sul ghiaccio o sulla neve compatta, in occasione
dei tanti simposi in Italia e all'estero,
quando l'intensità di vita che si sprigionava dalle figure destinate a sciogliersi
esprimeva piuttosto che l'intrinseca caducità l'impronta della bellezza che non
può morire. Non sono che rapidi flash
frammentari su una considerevole ampiezza di realizzazioni, in parte documentata nel recente catalogo.
Dante Turchetto ha partecipato a oltre
una settantina di mostre ed esposizioni, ottenendo molteplici e importanti riconoscimenti. La sua arte è emigrata
non solo oltre i confini del Triveneto, ma
anche oltre frontiera con la presenza
concreta di alcune opere che sono approdate in Austria e in Germania. ~o­
pera maggiormente riuscita? Chiediamo all'artista.
Sono moltitudine. Sono tutte quelle che
hanno un'anima, che esprimono l'anima, la forza di un'anelito interiore che
piega la materia e la costringe a parlare con un'eloquenza nuova che non le
permetterà più di ritornare informe e
muta sostanza.
Flavia Sacilotto
NEO LAUREATI
si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione
Del Bianco Giacomo
Marcon Chiara
Moret David
Laureato a Padova in Chimica Industriale
Laureata a Siena in Scienze dei Beni Archeologici (Lettere) il 20/11/07 con 105
Università degli Studi di Padova, Facoltà di Ingegneria Civile
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15
VITA PARROCCHIALE
LATTE FRESCO DIRETTAMENTE
DAL PRODUTTORE
Latte fresco di giornata, di alta qualità.
Direttamente dalla mungitura, è in vendita presso l'Azienda agricola Del Rizzo in Via Saccon. Erogato da un distributore collocato lungo la strada che porta a Chions, nelle immediate adiacenze dell'allevamento bovino, offre la genuina bontà del latte appena munto che
il palato dei più giovani non ha mai assaporato e che i meno giovani hanno
dimenticato. Da tempo immemore questi ultimi non sperimentano più il gusto
pieno del latte che una volta arrivava in
diretta dalla mungitura alla scodella. E
che veniva spesso consumato con la
polenta tratta direttamente dal paiolo di
rame durante la lunga fase di cottura a
legna, spesso sul focolare a fiamma
crepitante. Come non hanno più sperimentato il piacere di trovare al mattino
un denso strato di panna sul latte munto la sera prima e lasciato al fresco sul
davanzale o nella stanza più arieggiata della casa. Una vera crema che i piccoli rubavano spesso con il dito per gustarla di nascosto e che qualche adulto, per lo più una delle donne di casa,
metteva in una bottiglia chiusa con un
tappo e sbatteva energicamente sulle
ginocchia, fino a quando comparivano
nel liquido i primi addensamenti che poi
si trasformavano in un prezioso pane di
burro. Il latte di Via Saccon ripropone
oggi il sapore genuino del nostro passato agricolo, peraltro risalente a pochi
decenni fa, e la possibilità di ammirare
la formazione della panna e di trasformarla, per il piacere di rivivere un 'esperienza antica e di farla conoscere ai
bambini, in freschissimo burro. Le note
nostalgiche si mescolano oggi con la
necessità di un ricavo più adeguato da
parte delle aziende agricole che con la
vendita del latte ai caseifici percepiscono 0,35-0,36 euro per litro, contro
gli 0,80 ottenuti dalla vendita diretta con
distributore. La salubrità del prodotto è
garantita dalle norme di una legge nazionale che permette di vendere il latte fresco direttamente in azienda. Mentre la Lombardia, l'Emilia Romagna e il
Piemonte si sono attivati a largo raggio
per la promozione di questa iniziativa,
nel Pordenonese si contano attualmente tre distributori in funzione: ad Azzano Decimo, a Fontanafredda e a Bannia. ~impianto, a carico dell'allevatore,
comporta un costo non indifferente (10
mila euro) e l'allestimento di locali per
l'allevamento delle mucche rispondenti ai previsti requisiti igienico-sanitari ,
condizione indispensabile per ottenere
la licenza da parte dell'Azienda sanitaria. Resta a carico dei produttori anche
il controllo costante del prodotto da far
analizzare presso un laboratorio autorizzato come pure della potabilità dell'acqua per il lavaggio quotidiano dei tubi conduttori. Il latte, che giunge direttamente dalla mungitura, circola ogni
tre minuti con passaggio attraverso il
frigo interno che ne garantisce la costante freschezza.
Quali vantaggi economici per l'azienda
agricola? Del Rizzo osserva che la novità dell'impianto ha richiamato agli inizi una buona clientela, che si è in seguito un po' diradata, anche perché l'ubicazione dell'impianto erogatore è per
certi aspetti situato alquanto fuori mano. ~installazione del distributore, sollecitata dal sostegno della legge, nel
caso locale è stata motivata anche dalIa nuova tendenza a ritornare ad alimenti sani e genuini. Passata la calura
estiva, forse gli acquirenti ritorneranno
all'alta qualità del prodotto, caratteristica di cui pochissime aziende possono
fregiarsi.
In Via Sacco n l'alimentazione dei bovini, a base di fieno e farine, è seguita da
un alimentarista. Ed è questo il presupposto che fa la differenza e che rende molto gradevole al palato lo speciale latte "nostrano", appunto di alta quaFlavia Saci/otto
lità.
Azzano Decimo 29 maggio 1955
Foto ricordo della Prima Comunione
(foto di Tullio Milanese)
Seduti a terra da sinistra
1 Spada Rino, 2 Pigat Carlo, 3 Moret Ilario, 4
More!... , 5 Dolcetti Bruno, 6 De Marchi Franco,
7 ... , 8 Biasotto Artemio, 9 Moras Pier Luigi,
10 .. ., 11 Casagrande Livio, 12 Battiston Luciano,
13 Barbesin Nico, 14 Taiariol Giuseppe.
Bambine sedute in seconda fila da sinistra
1 Longa Clara, 2 Favret Derna, 3 Bottos Doretta,
4 Basso Ottavia, 5 .. ., 6 Mascarin Maria Rosa,
7 Candido Claudia, 8 Tesolin Antonietta, 9 Santin
Isa, 10 Facca Alida, 11 ... , 12 Moretti Loretta, 13
Lotto .. .
In piedi terza fila da sinistra
1 Piccin Remigio, 2 Bazzo Elsa, 3 Tesolin Ivana,
4 Longa Clara, 5 Candido Mariella, 6 Mascarin
Dina, 7 Perosa Vera, 8 Monticco Maria, 9 ... , 10
Lago Clara, 11 Tonus Bruna, 12 Iseppi Mirella, 13
Mascarin Ernestina, 14 Mio Alda, 15 logna Prat
Bianca, 16 Facca Angela, 17 Suor Pierina.
Quarta fila da sinistra
1 Don Davide Burlon, 2 Mladovan Enzo, 3 Roman
Guendalina, 4 Boz Luisa, 5 .. ., 6 De Piccoli Mirella,
FOTO D'ARCHIVIO
a cura di Tullio Milanese
7 Morello Giuseppina, 8 Cio!.. ., 9 Milanese
Flavia, 10 Goz Vilma, 11 .. . , 12 Lovisa Eliana,
13 Pascot Maria, 14 Longo Clara , 15 Santin
Guido, 16 Belluz Gianfranco, 17 Bier Michele.
Quinta fila in alto da sinistra
1 Martin Giuseppe, 2 Pigat Giovanni, 3 Chiaradia
16
Gino, 4 Colin Loris, 5 Zorzit Vittorio, 6 Favret
Ovidio, 7 Roman Noris, 8 Belluz Franco, 9
Mascherin Livio, 10 Don Sante Boscariol , 11 De
Zani Loris, 12 Basso Franco, 13 Andreatta Elio,
14 Facca Giorgio, 15 Santin Mario, 16 Fiore
Giovanni, 17 Reginato Simone, 18 Burella Ilario.
ANNIVERSARI
50° DI MATRIMONIO
50° DI MATRIMONIO
UMBERTO Buso E MILENA ARMELIN
GIUSEPPE BONESINI E ZEMIRA BELLUZ
50° DI MATRIMONIO
50° DI MATRIMONIO
ENRICO ARMELIN E EMMA DAL BO
TARCISIO BARIVIERA E IVANA PEZZUTTI
I CENTENARI
JOLANDA PILOT
GIOCONDA VALVASORI
Nonna lolanda ha compiuto 100 anni. L:allegra e arzilla nonnina lolanda Pilot,
vedova di Giovanni Nascimben, il 22 settembre ha spento 100 candeline
nella casa di riposo di San Vito. Hanno festeggiato con lei i figli Aldo e Nello,
le nuore, i nipoti, le pronipoti, parenti e amici. A lei sono giunti gli auguri di
tutta la comunità azzanese, dal sindaco Bortolotti che con il vicesindaco si
è recato a San Vito portandole un mazzo di fiori e per congratularsi con lei
per il bel traguardo raggiunto. Commossa nonna lolanda ha ringraziato tutti.
Vedova Rambaldini, il4 novembre ha ricordato il suo centunesimo compleanno:
alla sua destra il figlio più giovane Achille e alla sinistra la primogenita Igea.
Anche al Centro Sociale, che continua a frequentare, è stata festeggiata
con tanta simpatia.
FRANCESCO TESOLIN
Francesco ha raggiunto il secolo di vita essendo nato il 9 novembre 1907.
Eccolo davanti alla torta, circondato dai familiari. Lo si vede ancora in forma,
cammina bene, parla correttamente . Bel segno per ulteriore percorso.
Le autorità comunali gli hanno fatto visita, assai gradita dal festeggiato e
dai parenti.
SILVIA MANZON
Vedova Guerrino Fedrigo, il 19 ottobre aveva raggiunto i 104 anni. Si è
addormentata nel Signore il 4 novembre. Una lunghissima vita lavorando e
amando, ricca di fede e di preghiera.
17
A N A G R A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 OO7 - d i c e m b re 2 O07) - salvo errori ed omissioni -
BATTESIMI
Consolaro Chiara Elena di Davide e di
Simbeck Manuela, nata a Deggendorf (D)
il 29/11/06, battezzata il 02/06/07; Maset
Anna di Roberto e di Dadam Emanuela,
nata a Pordenone il 09/03/07, battezzata
il 17/06/07; Termini Diego di Francesco
e di Criminisi Maria Concetta, nato a Pordenone il 03/09/06, battezzato il 17/06/07;
Brunetta Sara di Francesco e di Predegan Jessica, nata a Pordenone il 29/03/07,
battezzata il 24/06/07; Fiore Aurora di
Andrea e di Roman Tania, nata a Pordenone il 22/02/07, battezzata il 24/06/07;
Fracassin Chiara di Gian Roberto e di
Zamuner Monica, nata a Pordenone il
21/08/06, battezzata il 24/06/07; Battiston
Tommaso di Dario e di Rosolen Silvia,
nato a Pordenone il 10/02/07, battezzato
il 01/07/07; Roman Leonardo di Christophe e di Buset Claudia, nato a Pordenone il 07/06/07, battezzato il 01/07/07;
Costella Giona di Giorgio e di Burelli Enrica, nato a Pordenone il 26/02/07, battezzato il 22/07/07; Fava Cristian di Giancarlo e di Franceschinis Graziella, nato a
Udine il 13/06/07, battezzato il 19/08/07;
Veri Alessia di Fabio e di Dezan Manuela, nata a San Vito al Tagliamento il
22/06/07, battezzata il 19/08/07; Amore
Chiara di Federico e di Candido Greta,
nata a Pordenone il 21/05/07, battezzata
il 26/08/07; Furlanis Riccardo di Giorgio
e di Valvasori Lia, nato a Pordenone il
05/06/07, battezzato il 26/08/07; Miolo Tobia di Fulvio Giorgio e di Battistella Claudia, nato a Pordenone il 08/06/07, battezzato il 02/09/07; Favarò Giorgia di
Alfonso e di logna Prat Monica, nata
a Pordenone il 25/05/07, battezzata il
08/09/07; Corazza Elisa di Paolo e di
Bellomo Daniela, nata a Pordenone il
14/06/07, battezzata il 09/09/07; Gobbo
Sofia di Fabio e di Camatta Antonella,
nata a Pordenone il 14/02/07, battezzata
il 09/09/07; Martin Elisa di David e di
Giacomini Roberta, nata ad Oderzo il
29/04/07, battezzata il 09/09/07; Parrino
Luca di Francesco e di Tramonte Patrizia,
nato a Pordenone il 11/06/07, battezzato
il 09/09/07; Roman Angelica di Roberto
e di Signorelli Maria Rosa, nata a Pordenone il 05/04/07, battezzata il 09/09/07;
Mazzega Sbovata Loris di Roberto e di
Mores Desy, nato a Pordenone il 08/02/07,
battezzato il 16/09/07; Bet Andrea di Miro Paolo e di Casagrande Maura, nato a
San Vito al Tagliamento il 28/03/07, battezzato il 23/09/07; Cia Davide di Andrea
e di Lovisa Daniela, nato a Pordenone il
25/04/07, battezzato il 23/09/07; Fabbro
Agnese Zaira di Ruben e di Maccan Lidia, nata a Pordenone il 27/04/07, battezzata il 23/09/07; Facca Leonardo di
Francesco e di Sferruggia Moira, nato
a Pordenone il 12/03/07, battezzato il
23/09/07; Facca Letizia di Michele e
di Gobbo Sara, nata a Pordenone il
04/07/07, battezzata il 23/09/07; Fantuz
Maddalena di Manuel e di Pigat Paola,
nata a Pordenone il 20/05/07, battezzata
il 23/09/07; Ferraro Federico di Michele
e di Scaranzin Linda, nato a San Vito
al Tagliamento il 03/04/07, battezzato il
23/09/07; Moschetta Veronica di Manuele
e di Zanin Barbara, nata a San Vito al
Tagliamento il 02/02/07, battezzata il
23/09/07; Muzzin Samuele di Luca e
di Ruggieri Ketty, nato a Pordenone il
02/05/07, battezzato il 23/09/07; Viatori
Christian di Stefano e di Rubli Chiara, nato a San Vito al Tagliamento il 03/02/07,
battezzato il 23/09/07; Zanon Greta di Ivano e di Bassetto Lorena, nata a Pordenone il 28/04/07, battezzata il 23/09/07; Battistella Sofia di Silvano e di Bossoi Lorena, nata a Pordenone il 16/05/07, battezzata il 29/09/07; Sartori Gabriele di
Luca Paolo e di Vivan Cristina, nato a Pordenone il 16/06/07, battezzato il 29/09/07;
Fiorido Alyssa di Alessandro e di Battistella Sara, nata a Pordenone il 09/04/07,
battezzata il 07/10/07; Tona Giovanni di
Paolino e di Santi n Valeria, nato a Pordenone il 28/04/07, battezzato il 07/10/07;
Capozzi Giulio di Giovanni e di Tamburrini Annabella, nato a Monfalcone il
16/02/07, battezzato il 14/10/07; Lorenzon Leonardo di Diego e di Valeri Cristina, nato a Pordenone il 16/06/07, battezzato il 14/10/07; Moretton Marco di Adriano e di Rosset Mery, nato a Pordenone il
16/01/07, battezzato il 14/10/07; Ravagnolo Davide di Denis e di Mascarin Serena, nato a Pordenone il 24/06/07, battezzato il 14/10/07; Savian Naike di Luca e di Mascarin Linda, nata a San Vito
al Tagliamento il 26/06/07, battezzata il
14/10/07; Bariviera Alberto di Michele e
di Del Bel Belluz Cristina, nato a San Vito al Tagliamento il 23/05/07, battezzato il
28/10/07; Genovese Riccardo di Davide
e di Battaia Katia, nato a Pordenone il
29/03/07, battezzato il 28/10/07; Mazzariol Asia di Roberto e di Longo Giuliana,
nata a Pordenone il 16/05/07, battezzata
il 28/10/07; Santi n Noemi di Roberto e di
Trevisan Sara, nata a San Vito al Tagliamento il 23/02/07, battezzata il 28/10/07;
Ciot Daniele di Michele e di Bet Michela,
nato a Pordenone il 06/09/07, battezzato
il 11/11/07; Peduto Lara di Roberto e di
Tantulli Paola, nata a San Vito al Tagliamento il 23/01/07, battezzata il 11/11/07;
Pigat Matteo Luciano di Christian e di
Bravin Elena, nato a Pordenone il 04/09/07,
battezzato il 11/11/07; Gaiarin Filippo di
Simone e di Berti Maddalena, nato a Pordenone il 21/08/07, battezzato il 25/11/07;
Catto Martina di Gianfranco e di Lovisa
Tania, nata a Pordenone il 21/06/07, battezzata il 08/12/07; Cevo lotto Lucrezia
di Enrico e di Cesselli Barbara, nata a San
Vito al Tagliamento il 16/08/07, battezzata il 08/12/07; Dorigo Viani Riccardo di
Maurizio e di Minetto Barbara, nato a Pordenone il 07/07/07, battezzato il 08/12/07;
18
Drigo Giulia di Devis e di Pezzutti Elisa,
nata a San Vito al Tagliamento il 22/08/07,
battezzata il 08/12/07; Gabana Greta di
Mirko e di Leorato Emanuela, nata a San
Vito al Tagliamento il 17/08/07, battezzata il 08/12/07; Grespan Nicolò di Roberto e di Corazza Fabiana, nato a Pordenone il 31/07/07, battezzato il 08/12/07; Moras Francesca di Andrea e di Turchet Barbara, nata a Pordenone il 02/06/07, battezzata il 08/12/07; Pasqualini Davide di
Massimo e di Favret Elisabetta, nato a
San Vito al Tagliamento il 07/09/07, battezzato il 08/12/07; Piccini n Nicole di
Manuel e di Del Bel Belluz Natascia,
nata a Pordenone il 14/06/07, battezzata
il 08/12/07 ; Piva Giulia di Massimo e
di Costella Francesca, nata a San Vito
al Tagliamento il 07/12/06, battezzata il
08/12/07; Sancetta Alvise di Simone e
di Benincà Lisa, nato a Pordenone il
08/09/07, battezzato il 08/12/07; Tonin
Alessandra di Andrea e di Del Ben Linda, nata a Udine il 30/08/07, battezzata il
08/12/07; Vazzoler Alessandro di Roberto e di Pigat Sara, nato a Pordenone
il 09/06/07, battezzato il 08/12/07.
MATRIMONI
Paludet Andrea e Gava Milena il 09/06/07;
Rosa Daniele e Gerardo Elisa il 09/06/07;
Galletto Gianpiero e Paradiso Lucia il
23/06/07; Sand re Luca e Zucchet Marzia il 23/06/07; Cremasco Stefano e Candido Martina il 30/06/07; Francescon
Matteo e Cigana Marilisa il 14/07/07; Zadro Emanuele e Gobbo Mara il 04/08/07;
Del Bel Belluz Gianni e Gabbana Stefania il 04/08/07; Sapienza Michele e
Amato Letizia il 22/09/07; Vecchies Luca e Mantovanelli Alessia il 29/09/07;
Bernava Alessandro e Carnielli Nadia
il 06/10/07; Da Pozzo Michele e Grotto
Loretta il 03/11/07; Lodesani Paolo e
Mores Cinzia il 03/11/07.
MORTI
Martin Pia, moglie di Mores Guido, morta il 18/05/07, di anni 72; Noventa Maria,
moglie di Montagner Giuseppe, morta il
20/05/07, di anni 93; Tonus Maria Bianca, vedova di Pagotto Vittorio, morta il
23/05/07, di anni 94; Donadel Teresina,
moglie di Venerus Adriano, morta il
30/05/07, di anni 82; Martini Sergio, marito di Stefanini Osanna Pia, morto il
02/06/07, di anni 67; Paris Carolina, vedova di Tesolin Remigio, morta il 04/06/07,
di anni 80; Dolcetti Alda Angela, morta
il 07/06/07, di anni 63; Zaccariotto Teresina, vedova di Facca Romolo, morta il
09/06/07, di anni 79; Vaccher Angelo, celibe, morto il 13/06/07, di anni 78; Pascot
Edema, vedova di Quattrosoldi Mario,
morta il 17/06/07, di anni 82; Tesolin
Agostino, vedovo di Mascarin Maria, morto il 25/06/07, di anni 87; Valvasori Enri-
A N A G R A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 OO7 - d i c e m b re 2 OO7) - salvo errori ed omissioni ca, vedova di Ortolan Enrico, morta il
25/06/07, di anni 89; Crozzoli Giuseppina, nubile, morta il 02/07/07, di anni 78;
Buttignol Pierina, vedova di Sforzin Olindo, morta il 04/07/07, di anni 75; Molaro
Iride, vedova di Sappa Egidio, morta il
07/07/07, di anni 93; Manias Elda, moglie di Manias Bruno, morta il 10/07/07,
di anni 82; Petraz Giovanni, morto il
16/07/07, di anni 70; Bot Erlina, vedova
di Luvisutto Sante, morta il 17/07/07, di
anni 82; Michieli Anna Margherita, moglie di Cattaneo Angelo, morta il 17/07/07,
di anni 74; Cesselli Mario, marito di Zanette Liliana, morto il 18/07/07, di anni 77;
Piccin Teresa, vedova di Manias, morta
il 20/07/07, di anni 94; Spada Elena, nubile, morta il 24/07/07, di anni 68; Zucchetto Brunetta Nella, vedova di Zanet
Alessandro, morta il 25/07/07, di anni 85;
Barbisan Silvio, marito di Puiatti Angela
Carla, morto il 26/07/07, di anni 74; Miot
Renza , moglie di Bomben Andrea, morta
il 29/07/07, di anni 43; Ragogna Giulietta, vedova di Schincariol Giovanni, morta
il 07/08/07, di anni 96; Caldo Olindo Riccardo, marito di Longo Veronica, morto il
09/08/07, di anni 73; Buset Danilo, marito di Vilma Pascot, morto il 22/08/07,
di anni 84; Pigat Natalina, nubile, morta
il 05/09/07, di anni 86; Lenna Ado Iginio,
marito di Zucchetto Giorgina , morto il
07/09/07, di anni 77; Estri Nerina Maria,
vedova di Tesolin Narciso, morta il
19/09/07, di anni 91 ; Belluz Irene, nubile, morta il 27/09/07, di anni 96; Del Bianco Rosa , vedova di Zuccon Guerrino,
morta il 28/09/07, di anni 80; Bortolus
Agostino , marito di Pagotto Edda, morto il 02/10/07, di anni 85; Don Raffaello
Martin, Arciprete di Azzano Decimo, morto il 04/10/07, di anni 52; Manias Luigia
Vittoria, vedova di Chiarot Angelo, morta il 09/10/07, di anni 95; Mattiuz Clorinda, vedova di Bertoldo Pietro, morta il
10/10/07, di anni 87; Polesel Marina, moglie di De Donatis Demetrio, morta il
10/10/07, di anni 86; Coral Renzo, marito di Bagnariol Rita, morto il 23/10/07, di
anni 58; Tesolin Vincenzo, marito di Longo Elide, morto il 26/10/07, di anni 80;
Trevisan Francesco, vedovo di Zanetti
Anna Elsa, morto il 31/10/07, di anni 82;
Grotto Caterina, vedova di Franzon
Antonio, morta il 03/11/07, di anni 87;
Franceschinis Gelindo, celibe, morto
il 04/11/07, di anni 68; Manzon Silvia,
vedova di Fedrigo Guerrino , morta il
04/11/07, di anni 104; Segantin Una, vedova di Masat Gino, morta il 11/11/07, di
anni 88; Sacilotto Nella, vedova di Vaccher Agostino, morta il 20/11/07, di anni
93; Fabris Emilio, marito di Campaner
Maria, morto il 04/12/07, di anni 93.
PRO CHIESA
Sposi Andrea e Milena 120; in mem. Tonus
Maria (Bianca) 50, sposi Segat Simone e
Castelli Alessandra 100; figli in mem. Montagner Maria 50; N.N. 30; N.N. 90; N.N. 150;
fam. Donadel Venerus in mem. Teresa 150;
Consolaro Davide 50; N.N. 50; la figlia in
mem. Teresina Facca 200; N.N. 100; N.N.
30; fam. Mores in mem. Martin Pia 100; fam.
di Fiore Aurora 100; Fracassin Chiara 70;
sposi Sandre Luca e Zucchet Marzia 100;
N.N. 70; N.N. 50; N.N. 30; Roman Leonardo 50; N.N. 50; Sorgi Maria in mem. figlia
Giuseppina Crozzoli 100; Bariviera Tarcisio e Ivana nel 50° 100; sposi Francescon
Matteo e Cigana Marilisa 100; figli in mem.
Iride Molari vedo Sappa 150; fam. Dolcetti
in mem. Alda 100; sorelle Tesolin Raimonda e Gianna in mem. Giuseppe 200; N.N.
40; fam. Cattaneo in mem. Anna 100; Costella Giona 50; N.N. 50; N.N. 70; N.N. 40;
sposi Zadro Emanuele e Gobbo Mara 100;
Ergido Miot in mem. Renza 200; moglie Angela in mem. Barbisan Silvio 50; sposi Del
Bel Belluz Gianni e Gabbana Stefania 100;
N.N. 100; Veronica Longo in mem. marito
Olindo Caldo 100; N.N. 25; fam. Fava Giancarlo 50; Gasparotto Davide 150; N.N. 30,
N.N. 20; Amore Federico e Candido Greta
per batto Chiara 50; Furlanis Riccardo 70;
N.N. 100; Buset Danilo 200; N.N. 50; fam .
Petraz 50; Pivetta Olindo 20; Parenti in
mem. Pigat Italina 100; Roman Angelica
50; N.N. 50; fam. Busetto Celso in mem.
Danilo 500; Basso Umberto e Armelin Milena nel 50° 50; Favarò Giorgia 700; sposi
Sapienza Michele e Amato Letizia 50; Muzzin Samuele 50; Facca Leonardo 50; sposi Lorenzo e Angela Zampese 110; fam. Tesolin in mem. Valentino 40; Francesco Del
Rizzo 50; Goz Ilde Giovanna 20; N.N. 20;
N.N. 20; N.N. 50; fam. Bertoldo in mem.
Mattiuz Clorinda 200; Fiorido Alyssa 100;
N.N. 200; Facca Letizia 50; N.N. 50; genitori di Moretton Marco 50; Savian Maike 50;
fam. Tamburrini 50; Lorenzon Diego e Cristina per batto Leonardo 50 e in mem. Don
Raffaello 50; De Donato Demetrio in mem.
Polesel Marina 70; N.N. 70; N.N. 50; N.N.
50; N.N. in mem. don Raffaello 100; N.N. in
mem. Manias Luigia Vittoria 60; N.N. 200;
Mercante e Chiarotto nel 40° 50; Classe
1932 20, fam. Mazzariol 50; fam. Tesolin
10; Bet Miro Paolo e Maura per batto Andrea 50; sposi Luca Vecchies e Alessia
Mantovanelli 150; N.N. 90; in mem. Tesolin
Vincenzo 150; sposi Loretta Grotto e Michele 250; Tesolin Artemio in mem. fratello Vincenzo 100; familiari in mem. Trevisan
Francesco 150; Franzon Claudio in mem.
mamma Caterina 100; cugini Rambaldini
in mem. Italo 60; sposi Cremasco Stefano
e Candido Martina 100; N.N . 50; fam. Dolcetti Eugenio in mem . Franceschinis Gelindo 50; N.N. 50; familiari in mem. Franceschinis Gelindo 100; familiari in mem. Segantin Lina 100; Club Ricreativo Azzanese di Toronto in mem. don Raffaello dolI.
150; N.N . 20; N.N.30; N.N.200;N.N. 150;
N.N. 10; N.N. 50; in mem. Coral Renzo 130;
N.N.20;N .N. 215;N.N.100;N.N.30;N.N.
50; N.N. 50; N.N. 50; fam. Vaccher Mario in
19
memoria Sacilotto Nella vedo Vaccher Agostino 50; N.N. 15; Pasqualini Davide 100;
Riccardo Dorigo Viani 30; Barbara e Andrea Moras 100; Piva Giulia 60; fam. Catto 50; Banca di Cividale 200; Grespan Nicolò 70; N.N. 40; Pietro Moras 70; N.N. 100.
PRO BOLLETTINO
Liliana Ragogna 60; Longo Rino 40; Nascimben Ernesto 15; N.N. 50; Ida Barbesin in De Ros dolI. 100; Bertoldo Aldo dolI.
50; Renzo Andreatta 50; Bregolin Anna
40; Zanette Tony 30; Luigi Del Rizzo dolI.
50; Tonus Giovanni dolI. 100; Candido Angela dolI. 70; Bruno Del Rizzo dolI. 50; N.N.
10; Schincariol Severo 50; N.N. 5; Marson
Claudio 20; N.N. 10; Bonesin Giuseppe e
Belluz Zemira nel 50° 75; N.N. 20; N.N.
10; Del Bel Belluz Ernesto 20; Battiston
Vittorina 100; Aldo e Maria Burella 34; Pietro e Sandra Bassan doli. 50; Celso e Olinda Del Rizzo dolI. 30; Danilo Palù dolI. 150;
Bertoldo Aldo dolI. 50; Battiston Ubaldo e
Danila dol1.1 00; Schincariol Antonio dolI.
50; Longo Dino dolI. 20; Fam. Litardi in
mem. Danilo 50; Serena Lovisa in Pellarin dolI. 50; Pigat Antonio dolI. 50.
PRO ORATORIO
N.N. 35; Nespolo Lisa 50; sposi Santin Daniele e Marcatti Maeva 200; famiglie di via
Minzoni in mem. Maria Montagner 60;
N.N. 100; N.N. 5; N.N. 20; De Lorenzi 40;
le Sorelle in mem. Angelo Vaccher 100;
fam. Tesolin in mem. Agostino 100; zia Clelia in mem. Emanuela Donadel dolI. 100;
N.N. 20; famiglie di via don Minzoni in
mem. Bot Erlina 140; mercatino di Pasqua
1.600; N.N. 100; Sponga Angelo 50; N.N.
10; Corale S. Pietro in mem. Caldo Olindo 300; Caldo Maria in mem. fratello Olindo 100; T.R. 50; N.N. 10; familiari in mem.
Olindo Caldo 1.100; cugini e zie in mem.
Pantarotto Adriano 20; Tobia 200; Manuela
e Massimo (Caffè Commercio) 150; in
mem. Zagolin Paolo 100; N.N. 10; N.N.
200; N.N. 50; N.N. 20; in mem. Manzon
Silvia 150; N.N. 20; fam. Covre 40; fam.
Puiatti 2.000; Classe 1947 50; in mem.
don Raffaello Boraso Cristian 100; N.N. in
mem. don Raffaello 50; Associazione San
Pietro 150; N.N. 80; Cesare Paola Daniela Perosa in memoria madre Ida Pigat
100; N.N. 100; Taiariol Nicole e Kevin in
memoria don Raffaello 50; N.N. 80.
PRO ASILO
N.N. 10.000; N.N. 20; Gruppo Alpini 1.000;
Abitanti di Le Fratte 1.000; N.N. 90; personale docente e non della scuola dell'infanzia a ricordo di Don Raffaello 60;
mamma Cesira in memoria del figlio
Paolo 5.000; Festeggiamenti Bembo 500;
Reginato Walter - Santin Antonio - Candido Egidio 2.250; in memoria Moretton
Elio 20; N.N. 10.
NECROLOGIO
Dr. Giovanni Pujatti
Dejanira Franzin
Lina Segantin
Severino Facca
Giuseppe Aldo Facca
Candido Fiorigi
Maria Tonus
Italo Rambaldini
Giuseppe Tesolin
Giulietta Ragogna
Carolina Paris
Remigio Tesolin
Benedetto Taiariol
Silvia Manzon
Silvio Barbisan
Remigio Moretti
Augusta Tesolin
Fernando Battiston
Giuseppe Tesolin
Dario Tesolin
Umberto Campagna
Maria Rosa Campagna
Sergio Campagna
Anna Lina Zanette
Sante Tesolin
Albino Cogo
Agostino Vaccher
•I
Nella Sacilotto
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dal campanile di Azzano Decimo - Parrocchia San Pietro Apostolo