dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Dicembre 2007 DON RAFFAELLO CI HA LASCIATI A Don Raffaello 1/ 4 ottobre 2007, al/e ore 20.30, terminato il suono serale della campana, Don Raffaello ci ha lasciato, a dieci anni esatti dalla sua venuta ad Azzano. attaccato i giovani al primo banco della chiesa, ha trascinato con se numerosissimi gruppi di ragazzi disposti a fare qualche piccolo sacrificio pur di passare una settimana tra i monti bellunesi a sentir parlare di Dio, ha trasmesso forza ai genitori in difficoltà nell'educare ed indirizzare i propri figli , ha confor- tato gli anziani con parole di speranza. E poi, tutto è stato risucchiato in un turbine di incertezza e di timore, manifestando il desiderio in ciascuno di noi di mostrare il proprio affetto al caro amico Don Raffaello. La fine dell'estate ha segnato anche la fine della sua lunga sofferenza: un calvario iniziato bruscamente che lo ha tolto all'affetto dei suoi cari e dei suoi parrocchiani. Un calvario che lo ha portato a sentire su di sé il peso della croce, come Gesù , una croce che gli ha tolto tutto per poi ridonarglielo, ne siamo certi, nella luce trasfigurante della resurrezione. La sua mancanza lascerà un grande vuoto, ma il nostro dolore, lo sgomento e lo smarrimento, non devono farci perdere di vista la luce e la gioia della resurrezione; non dobbiamo dimenticare che Dio non ci abbandona con la scomparsa di un Suo Ministro, ma rimane vivo e presente in mezzo a noi manifestandosi attraverso le persone che ci fanno del bene. Rimane solo una parola da dire: GRAZIE! Grazie Don Raffaello per quanto hai fatto per tutti noi, siamo sicuri che dal cielo continuerai a vegliare sulla tua amata parrocchia. È difficile trasportare a parole le emozioni e i pensieri che la prematura scomparsa di Don Raffaello ha scatenato nel nostro animo. Quando una persona ci lascia , non ci lascia mai per sempre. A maggior ragione come Don Raffaello ci è stato vicino in Cristo nella sua vita, così anche nella morte ci rimane vicino in Cristo e attraverso l'amore di Dio ci fa sentire il suo affetto. È impossibile riassumere in poche righe la sua figura di sacerdote, tutto è già stato detto e scritto e nulla è più vero di ciò che ognuno di noi sente nel profondo del proprio cuore. Dieci anni fa il suo arrivo ad Azzano Decimo ha portato una ventata di novità, freschezza e giovinezza. Il suo insostituibile carisma ha BUON NATALE Il Cristo c he si fa n os tro frate llo p o rti in ogni c uo re e in o g ni famig lia tanta p ace, bontà e desiderio fo rte d i v ivere bene e in arm o nia con tutti. L'aug urio di BUON NATA L E e di BUON A NNO NUOVO arriv i a tutti i reside nti in A zzan o e a tutti g li azzan es i sp ars i n e lle vari e n azio ni. VITA PARROCCHIALE CARI RAGAZZI CIAO, DON RAFFAELLO! Da quando sono ad Azzano, non ho mai mancato a questo appuntamento; mi sembra strano quindi oggi non essere con voi nel darvi il saluto con la mia voce. Ho voluto essere egualmente presente e vicino a voi, con questo mio scritto. Cari ragazzi, siete presenti nel mio cuore perché vi ho sempre voluto bene e ho fatto per voi tutto volentieri, mettendo il mio entusiasmo, la mia gioia, la mia passione ... perché io sono così! Nel mio cuore poi ci siete voi genitori; vi dico di difendere a denti stretti i vostri figli perché nessuno ve li rovini. Nel mio cuore poi, in modo particolare e sincero, c'è il Condor. Per me non è una Associazione, ma una bella e grande famiglia perché sono sempre stato bene insieme a loro, e spero mi stiano ancora vicino. Agli amici dico che anche quest'anno il sole ha vinto! E speriamo che vinca sempre anche quando nel cielo della nostra vita si affacciano nuvole oscure. lo vado avanti con serenità perché ci sono tante, tante, tante persone che mi vogliono tanto, tanto, tanto bene; e tra queste ci siete tutti voi. Ora vi saluto con un forte abbraccio nel Signore. Azzano Decimo, 12 maggio 2007. don Raffaello "Abbiamo guardato verso il cielo e tutti insieme abbiamo gridato: ciao, don Raffaello!" Signore perché? Ricordo che alcuni giorni dopo l'immane catastrofe del Vajont, chiesi al mio professore di religione perché Dio, bontà infinita avesse permesso un fatto così grave. Don Vittorio Mauro, allora mio insegnante al liceo mi rispose: "Grandi e impenetrabili sono i disegni di Dio e comunque ciò che accade è sempre bene. A noi non è dato di capire perché, ma dobbiamo avere fede". A distanza di anni mi ritrovo a chiedere, Signore perché? Perché in pochi giorni ci hai tolto due sacerdoti così importanti per la nostra comunità? E poi ne abbiamo così pochi ... Uno, Don Raffaello, giovane, esuberante, un "mito" per i suoi ragazzi ed il cui impegno è noto a tutti gli azzanesi; l'altro, Don Benedetto, una roccia. Ho avuto la fortuna di averlo collega al "Don Bosco" per molti anni: uomo integerrimo, di solidissima fede, disponibile ed entusiasta della vita come un bimbo. Vedendomi piangere per la morte della mamma mi disse: "Su, su bisogna guardare avanti e non perdere di vista la meta!". E forse in questa frase c'è la risposta ai miei perché. Ti ringraziamo dunque o Signore per averci dato di incontrarli, ci siano da esempio. Siamo certi che li ritroveremo. EA.M.F. È il saluto rivolto dai piccoli della materna parrocchiale al nostro sacerdote che nella serata del 4 ottobre, mentre la campana dell'Ave diffondeva gli ultimi rintocchi, entrava nella luce senza tramonto dell'eternità. Subito dopo la stessa campana scandiva con voce mesta l'annuncio doloroso alla comunità. Un invito a riunirsi ancora una volta in chiesa per la preghiera: Santa Maria, Madre di Dio, accompagnalo verso il grande Incontro con il Figlio tuo Gesù. In quell'ora le catechiste, riunite per programmare il nuovo anno di attività, hanno potuto condividere preghiere e dolore, come avrebbero fatto poco più tardi tanti giovani raccolti sotto la finestra del loro don Raffaello che li aveva lasciati. Sarebbero stati soprattutto loro a vegliare ininterrottamente accanto al sacerdote che, nella serenità della morte e rivestito dei paramenti liturgici, li invitava a partecipare con lui alla celebrazione della festa eterna. Un evento che, con l'inarrestabile evoluzione della malattia, si era progressivamente delineato in tutta la sua inesorabilità, anche se tante preghiere, elevate particolarmente durante le veglie serali animate dai giovani, avevano continuato a sostenere la speranza "contro ogni speranza". Nei sei lunghi mesi di malattia, le invocazioni per il pastore sofferente si erano intensificate, accorate e intrise di fiducia, come un corale abbraccio silenzioso che lo aveva accompagnato lungo la faticosa via del dolore. Una vicinanza e una partecipazione che si sono dilatate a dismisura in occasione dell'ultimo saluto, espresso da una folla strabocchevole, commossa e raccolta in intensa preghiera. "Continua a camminare con noi , ora che vivi nella gioia del Risorto": è stato l'ultimo saluto rivolto da un membro del consiglio pastorale al sacerdote che ha donato alla comunità azzanese dieci anni di vita e di sacerdozio. Flavia Saci/otto A DON HEIDER Il calar del sole di martedì 2 ottobre, ha portato con sé un pesante velo di tristezza e di incredulità che ha amaramente sorpreso e colpito anche la nostra parrocchia. In un tragico ed inspiegabile incidente ci lasciava Don Benedetto Heidersdorf, per tutti semplicemente Don Heider. Era un'istituzione al Collegio Don Bosco di Pordenone, un punto di riferimento per migliaia di studenti che lo incontravano nell'Istituto e per i gruppi di ex studenti che con passione e dedizione continuava ad incontrare. Ma anche nel cuore di noi azzanesi , Don Heider occupava un posto speciale: il posto dedicato agli amici, quello riservato alle guide spirituali significative, un posto dedicato a lui amorevole pastore . Il suo calore, la sua schiettezza, quella determinazione peculiare del bravo insegnante, dell'attento educatore, del Salesiano non solo d'abito ma soprattutto di spirito. "Una persona solare ma allo stesso tempo intransigente quando si trattava di insegnare l'ordine ed il rispetto delle regole e dei principi." Indimenticabile il suo modo di attualizzare il Vangelo: sempre una parola per il giovane, una per l'adulto e per l'anziano, sempre un esempio concreto da portare nella vita di tutti i giorni. Lo ricordiamo per la prima celebrazione della domenica e per l'indispensabile presenza nel confessionale nelle grandi festività. In modo particolare gli abitanti di Le Fratte lo ricordano con tanto affetto: sempre presente per aprire la chiesa e celebrare quella semplice S. Messa per loro insostituibile. A lui va il nostro sentito ringraziamento per quanto ha fatto per la nostra comunità parrocchiale, per l'aiuto materiale e l'appoggio spirituale che ha saputo dare ai nostri parroci in quasi trent'anni di servizio in Azzano Decimo. Era nato a Varmo (UD) 75 anni fa e a Varmo ha desiderato di essere sepolto. 2 VITA PARROCCHIALE IN RICORDO DI DON ANTONIO MORETTO Azzano Decimo 2-1-1938 • Rio de Janeiro 6-6-2007 I suoi parrocchiani di Lagoa lo ricordano soprattutto come uno straordinario "testimone" e gli hanno espresso la loro ammirata riconoscenza sui locali organi d'informazione con le seguenti parole. "È deceduto don Antonio Moretto, l'amatissimo parroco della Parrocchia di Santa Margherita Maria a Lagoa (Rio de Janeiro). Sacerdote da 45 anni, v'era stato nominato nel 1993." "Nei 14 anni del suo mandato don Moretto ha fatto molte belle cose nella sua Parrocchia: ha sistemato, ristrutturato ed abbellito la chiesa, già sessagenaria, senza trascurare la cura delle anime." "Dopo la Messa delle ore 20.00, lo si vedeva seduto su una sedia a pregare, in attesa delle sue pecorelle in difficoltà, che a lui ricorrevano per chiedere aiuto e conforto, o perdono nella Confessione, poiché , cosa rara e preziosa, sapeva ascoltare e consigliare. Passavano di lì tante sofferenze, afflizioni e prevaricazioni, ma anche tanta bontà e bella generosità, tante situazioni di gioia e di giusta ricomposizione, alcune accomodate proprio con il suo diretto intervento." "In don Antonio, che ha lasciato tutto nella sua cara Italia, Gesù ha portato a compimento la promessa evangelica, di dargli "il centuplo" (Mt. 19,29)." "Istruiva i suoi "figli" nella vita spirituale come un bravo maestro che, con l'esempio, mostrava come si fa nella vita pratica a far entrare il Vangelo nel nostro cuore. Terminava le sue omelie e le preghiere sempre con il "Lode a te, Signore" e alla fine della Messa intonava, con la sua bella voce, tre volte un canto dialogato con i fedeli: "Lodiamo tutti il Signore, glorifichiamo il suo amore. Alleluia ... Alleluia ... "." "Don Moretto sapeva governare la sua Parrocchia. Era come un bravo regista che coordinava le diverse attività e i vari movimenti con sapienza ed energia, approvando o disapprovando, negando o concedendo." "Oltre alla responsabilità della conduzione della Parrocchia di Santa Margherita Maria, don Moretto ha coordinato per 25 anni la Pastorale della Famiglia a Rio de Janeiro e per 30 anni è stato direttore spirituale del movimento Coppie con Cristo dell'Arcidiocesi di Rio. Cappellano e docente nella Scuola Don Pedro Il, ha insegnato Psicologia della Religione nel Seminario San Giusep- pe. Ha esercitato l'avvocatura nel Tribunale Ecclesiastico, di cui faceva anche parte in qualità di giudice. Si è laureato presso l'Università Gregoriana di Roma, sostenendo la sua tesi di Dottorato presso la filiale della stessa Università a Buenos Aires in Argentina." "Don Moretto ha celebrato Messa fino all'esaurimento delle sue forze. Celebrava seduto e la sua voce indebolita arrivava ai nostri cuori attraverso le sue omelie sempre più spiritualizzate. È morto la vigilia della festa del Corpus Domini ed è stato seppellito nello stesso giorno di questa grande festa, giorno in cui Gesù ha istituito i sacramenti della Eucaristia e dell'Ordine. Che grande prova di amore gli ha dato Gesù!" "La notizia della sua morte si è diffusa velocemente per la comunità e i suoi parrocchiani sono accorsi in fretta in chiesa sin dalla prima mattina, nonostante la bella giornata di sole e di festa." "Alle ore 14 è cominciata la Messa solenne "presente la salma" con la bellissima liturgia del Corpus Domini, presieduta dal nostro vescovo S.E. Antonio Augusto Dias Duarte e concelebrata con Monsignor Manuel Moreira Vieira, vicario episcopale-sud, don Gustavo Adler, vicario episcopale-nord, oltre a 30 sacerdoti e 7 diaconi. Hanno partecipato anche 24 ministri dell'Eucaristia, i membri delle varie pastorali e parrocchiani di tutte le età e condizioni, affratellati dallo stesso dolore, da un unico sentimento di malinconia, solitudine e ricordo." "La chiesa traboccava di giubilo e di entusiasmo, fra i canti del coro e la musica dell'orchestra. Tutti sentivano che quella stessa gioia c'era in quel momento anche in cielo, dove il nostro amato pastore arrivava nella casa del Padre. "Si avviò quindi il feretro alla volta del cimitero, fra applausi scroscianti e irresistibili lacrime sui volti." Scrive Sua Eccellenza il Vescovo, Antonio Augusto Dias Duarte, che ha presieduto la S. Messa il giorno delle esequie e pronunciato l'omelia funebre: " ... Don Antonio Augusto ha parlato inizialmente del dolore della perdita del carissimo Pe. Antonio Moretto. Ha ricordato che in questi momenti si mettono in evidenza le virtù, le qualità delle persone decedute. Però il Vescovo voleva parlare, davanti alle sue spoglie mortali, del suo principale difetto. Questo "difetto" è stato lo stesso di Gesù Cristo: "che avendo amato i suoi li amò fino alla fine". Come sacerdote, identificato con Cristo in tutte le sue dimen3 sioni, Pe. Moretto ha donato la sua vita per il popolo che gli ha affidato. E come Gesù ha detto ai suoi discepoli: "date a loro voi stessi da mangiare", lui ha donato la sua vita, dando da mangiare la verità, l'amore e la sua propria persona a tutti quelli che lo cercavano." "Intraprese percorsi per coppie di fidanzati e di giovani sposi: il matrimonio è una grande vocazione, diceva, e le nostre comunità devono cominciare ad accompagnare le coppie .... Così proprio dalla sua parrocchia iniziò un nuovo modo di fare pastorale, imperniato sulla formazione delle coppie. Il movimento chiamato "Encontro de Casais com Cristo" tendeva a far conoscere il valore umano e cristiano dell'essere sposi. La parrocchia è una famiglia di famiglie in cui ognuno coinvolge altri, si rende responsabile della crescita cristiana della famiglia e del vicinato ... La parrocchia dove operava divenne il centro di formazione di animatori e di coordinamento di una catechesi che si svolge in modo capillare nei vari rioni. Un'esperienza interessante, che don Antonio ha illustrato in diffuse pubblicazioni." "Nel maggio del '98 - come omaggio a Sua Santità il Papa Giovanni Paolo Il che nell'ottobre precedente (1997) aveva tenuto a Rio de Janiero il secondo Incontro Mondiale con le Famiglie - don Antonio inaugura le vetrate della "Sala delle Feste della Comunità". Ciascuna di esse illustra una frase o un episodio della Bibbia o del Vangelo e celebra la bellezza dell'amore sponsale e del sacramento del Matrimonio, della Santità della Famiglia." "Negli ultimi mesi della sua tremenda malattia, quando si faceva per lui sempre più pesante il fardello della croce e più atroce e incomprensibile la sofferenza, in un colloquio telefonico con un nipote (prete anche lui) , non altro gli chiede che di "aiutarlo a ringraziare il Signore per il dono del sacerdozio". In quegli stessi momenti diede certamente forza alla sua fede e alla sua pazienza, oltre che l'insistente preghiera di tutte le persone e gruppi e comunità che in Cristo servì, anche quella notte di veglia di papà Luigi, in trepidante orazione all'annuncio della scelta del figlio primogenito Antonio di voler entrare in seminario, perché potesse scegliere bene e vivesse poi con coerenza quel "Gloria a Te, Signore!", con cui don Antonio chiudeva tutte le sue omelie. E anche la sua bella vita, della quale gli sono per sempre grati le Diocesi di Concordia-Pordenone e di Rio de Janeiro." i familiari VITA PARROCCHIALE A DON BRUNO FONTANA Un ricordo doveroso da parte della nostra parrocchia va a Don Bruno Fontana, scomparso prematuramente a 64 anni a causa di un male incurabile, parroco della comunità Sant'Agnese di Roraipiccolo. I suoi parrocchiani e quanti gli sono stati vicini lo ricordano come un uomo dal carattere deciso, sicuro e schietto; instancabile nelle sue attività, sempre disponibile e pronto ad aiutare il prossimo. Come ha commentato il Vescovo Mons. Ovidio Poi etto, il suo intero ministero sacerdotale e il suo operato sia in dio- cesi che in terra di missione, è stato caratterizzato da due semplici parole che racchiudono però due grandi virtù: impegno e gioia. Dieci anni di servizio nella missione diocesana in Kenya lo hanno reso un sacerdote gioioso nel testimoniare la fede e un esempio da seguire. "La sua vita è stata spesa bene. Don Bruno ha fatto dono dei suoi 39 anni di sacerdozio sull'esempio di Gesù, che non è venuto per essere servito, ma per servire e donare la vita in riscatto per molti." , DON GIOVANNI DEL RIZZO: FAMA DI SANTITA A 50 ANNI DALLA SCOMPARSA (6 parte) 8 e poi l'immancabile cola- se a volte fa finta di non sentire perché Don Giuseppe Arnold, zione di pane e cioccola- vuole più fede da parte nostra e magsuo primo collaboratore to. Infine li mandava a ca- giore disinteresse. Gesù vuole la salpermanente, descrive cosa e passava allaborato- vezza delle anime e basta". (continua) sì Don Giovanni: "Esterrio di cucito dove, per turnamente serio e perfino ni, intratteneva le ragazscostante, interiormente ze in preghiere, cateera tutt'altra persona". chismo e confessioni. Il Sempre molto generoso miracolo quotidiano era nel ricompensare chi gli questo: con debiti o senfaceva anche il minimo za debiti le cose necesfavore o servizio. La S. sarie per i suoi mille e più Messa era il suo incanto birichini, a tempo giusto e la sua delizia, il suo unie a volte nel modo più imDon Giovanni Del Rizzo: co riposo, in croce con pensato, arrivavano. Alla l'instancabile diffusore della Gesù. Lo confermò andevozione al Bambino Gesù. fine di ogni giornata fache nella clinica in punto ceva il suo colloquio perdi morte: ''Tutto quello che sonale col Bambino Gesù: era il servo sono lo devo alla S. Messa che ho sembuono e fedele che rendeva conto al pre celebrato ogni giorno a qualunque costo". Di fronte all'urgenza delle consuo Signore sullo stato di ogni cosa. La conclusione del colloquio era quasi fessioni non si tirava mai indietro: in consempre questa: "E ora, buona notte mio fessionale era attentissimo verso il peamatissimo e adorabile Bambinello, arnitente, breve nei consigli, efficace nei rivederci a domani o anche subito, ma risultati. In più occasioni ripeteva: "Se in paradiso". Alcuni confratelli senza farad un penitente dai un solo consiglio, hai tutte le probabilità che lo ricordi e lo si notare ascoltavano i suoi colloqui con il Bambino e le richieste che Don Giometta in pratica; se ne dai due, il penitente ne dimentica almeno uno; se ne vanni gli poneva all'attenzione. Dopo dai tre, stai pur certo che non ne prati- averne carpito i segreti gli domandacherà nessuno perché non se li ricor- vano: "Quei miracoli promessi, Gesù li ha poi compiuti?" E Don Giovanni: "Cerderà". Don Giovanni era di "idee fulminanti": quando ne aveva una la pre- tamente, facendoli molto più grandi di Don Giovanni, in giro per la città quanto glieli avevo chiesti volta per volsentava al superiore e poi, credendosi a cercare elemosina per i suoi poveri. in qualche modo autorizzato, procede- ta. Gesù è sempre il più bravo! Anche va subito all'esecuzione e a volte le cose non riuscivano del tutto bene anche perché fatte da solo. La sua giornata si GRAZIE articolava così: levava alle 04.30, alle A Quanti in Parrocchia nei vari settori si impegnano 05.30 in Chiesa per mezz'ora di mediad offrire le loro competenze e servizi, la più viva riconoscenza. tazione. Poi assisteva alla prima MesUn grazie particolare ~ sa in preparazione alla seconda che era a don GALLIANO LENARDON e al SALESIANO la sua, e seguiva poi la terza in ringrache prolunga la presenza di don Heider a Le Fratte. ziamento. Terminata questa faceva un'ora di religione ai suoi fedelissimi fanciulli =:; r= ~ 4 VITA PARROCCHIALE AZZANO HA RICORDATO IL DR. PUJATTI A 25 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA La sera del 14 giugno U.S., familiari, parenti ed amici hanno ricordato con una S. Messa celebrata nella chiesa arcipretale il 25° anniversario della morte del Dr. Giovanni Pujatti, avvenuta all'Ospedale di Padova, città dove si era laureato nel 1922. Dopo un breve apprendistato all'Ospedale Civile di Pordenone, partiva con tanto entusiasmo alla volta di Torino, dove era stato ammesso come assistente all'Istituto di Patologia Medica e Propedeutica di quella Università. Ma quella che l'anno successivo doveva essere una sostituzione di pochi giorni nella condotta medica di Azzano Decimo, troncò di colpo il suo sogno di una carriera sicuramente ospedaliera e forse universitaria. Ebbe così inizio la sua lunga vita, durata 59 anni, di medico condotto in un paese allora povero, costituito da numerose borgate di case talora fatiscenti, strade bianche e sentieri di campo spesso fan- gosi. Medico per passione e missione, al servizio degli infermi a qualsiasi ora del giorno e della notte, visitava gli ammalati avendo sempre per loro parole di incoraggiamento e di conforto. Vita di medico data a piene mani, senza mai chiedere parcelle, perché "Divinum est sanare d%rem". Questo è stato il suo motto fondamentale. Negli anni della sua tarda età, talora soleva ripetere quali importanti traguardi avrebbe potuto raggiungere se non fosse venuto quasi per caso ad Azzano; ma alla fine la risposta era sempre la stessa: ad Azzano aveva trovato una popolazione accogliente, laboriosa, rassegnata spesso ad affrontare lunghi anni di emigrazione e che in definitiva aveva saputo comprenderlo, dimostrandogli sempre stima, simpatia e riconoscenza. Questo era stato il migliore premio e ricompensa al suo diuturno e faticoso impegno professionale. Dr. Giovanni Pujatti - agosto 1922Ospedale Civile di Pordenone. LA PARROCCHIA: Soggetto di tutta la Pastorale La parrocchia, come comunità di fedeli, nasce dalla PASQUA di Cristo. Trova le sue sorgenti nella PAROLA di Dio, nei SACRAMENTI, e nella CARITÀ. Il suo giorno speciale è la DOMENICA, la PASQUA settimanale. Possiamo considerarla un cerchio: al centro stà CRISTO. I vari spazi sono occupati dal consiglio pastorale, consiglio affari economici, parroco, suore, catechisti, corale giovanile Immacolata, corale S. Pietro, corale comunale, coro quattro mulini, gruppo giovani della carità, San Vincenzo, scout, gruppo di preghiera P. Pio, scuola dell'infanzia B. Vergine del Rosario, oratorio, condor, donne delle pulizie, ministri straordinari della comunione, chierichetti, volontari, le singole famiglie, i fedeli ... Tante belle realtà! Cosa si richiede da tutti? COMUNIONE all'interno dei gruppi e tra i gruppi: "Questo vi comando: amatevi come lo ho amato voi. Conosceranno che siete miei discepoli se vi amerete gli uni gli altri". CORRESPONSABILITÀ: "Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Andate e fate mie discepole tutte le genti". COLLABORAZIONE: "Pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi". Il buon andamento della parrocchia, allora, dipende da ciascuno di noi. Per amore di Cristo, che è al centro e ci vivifica con il suo Spirito, e per amore di questa nostra grande famiglia, sia generoso, pur diversificato, il nostro personale apporto. Questo è l'augurio e il nostro programma che richiede nuovi stili di vita. don Dino Nell'incontro di lunedì 26 novembre il Consiglio Pastorale, sulle indicazioni del piano pastorale proposte dal Vescovo, Nuovi Stili di Vita, ha deliberato: • Il Tempo è dono di Dio e come tale deve essere considerato. Saperlo gestire ed usare nella maniera corretta e senza sprechi è un impegno che come singoli e come famiglie dobbiamo affrontare. • La Sobrietà deve contraddistinguere il cristiano. Ecco quindi !'impegno di non sprecare, di essere essenziali sia nel vestito che nel vitto e negli acquisti, soprattutto nelle festività, a testimonianza del nostro Credo. • L'apertura verso gli altri, la generosità e la solidarietà, devono guidare le nostre scelte ~h ~ e le nostre azioni. L'aiuto alle persone in difficoltà deve essere promosso come dono gratuito e doveroso da parte di tutti. 5 J ~ VITA PARROCCHIALE , LA COMUNITA PARROCCHIALE NUOVAMENTE IN CAMMINO Proprio nei giorni in cui abbiamo espresso l'estremo saluto a don Raffaello, gli operatori parrocchiali dei vari gruppi avrebbero dovuto ricevere da don Dino il mandato di servizio e rinnovare l'impegno per l'attività del nuovo anno pastorale. Un impegno che è stato tacitamente confermato nell'ora del commiato: per tutta la comunità quel momento di dolore e di distacco rappresentava l'invito a dare continuità al servizio pastorale di don Raffaello, interrotto dalla grande, ultima chiamata del Padre. Un invito a rendersi disponibili per una più intensa collaborazione con don Dino che, rimasto solo a guidare la comunità, da quel momento avrebbe avuto bisogno di un supplemento di aiuto da parte di tutte le persone di buona volontà. Lotto ottobre sono iniziati gli incontri di catechismo e successivamente sono ripartite le attività dei vari gruppi. Il quadro della situazione generale è stato delineato in occasione del primo incontro del consiglio pastorale, che si è riunito il 29 ottobre. Una riunione segnata dall'assenza e dal vivissimo ricordo di chi sta ora seguendo la sua comunità terrena con la partecipazione intensa di uno sguardo trasfigurato dalla luce di Dio. Il tema introduttivo della serata, svolto da don Dino, si è articolato lungo le linee più significative della proposta pastorale del Piano diocesano, già presentato dal Vescovo Ovidio ai rappresentanti delle parrocchie riuniti per gruppi di fo- ranie nel mese di settembre. "Nuovi stili di vita": per una nuova attenzione all'accoglienza, alla solidarietà, alla condivisione, alla sobrietà, sulle orme del Maestro Gesù. Spunti per una attenta riflessione dalla quale sono maturate nel successivo incontro del consiglio proposte e suggerimenti che orienteranno il cammino di quest'anno pastorale. Si è andata intanto componendo la commissione per l'oratorio, che, splendidamente rinnovato nel suo complesso strutturale, può ora ospitare svariate iniziative di carattere formativo, culturale e ricreativo. Per un momento comunitario di lieto avvio condiviso delle varie attività, circa 130 componenti dei gruppi operanti in ambito pastorale hanno trascorso a fine ottobre una serata di amicizia e di convivialità offerta dalla parrocchia: hanno così "inaugurato" uno dei capienti e funzionali saloni dell'oratorio. Fra il nove e l'undici novembre la parrocchia ha ospitato alcune reliquie di Sant'Antonio: un'occasione per riflettere sulla sua vita tutta donata a Dio, interamente spesa per far conoscere il suo Amore per l'uomo. Anche i miracoli ottenuti per intercessione del Santo sono espressione della amorevole attenzione del Padre ai bisogni e alle sofferenze dell'umanità. Con questo atteggiamento interiore è stata organizzata e visitata la mostra di immagini e statuette del Santo: un invito a stringere tra le braccia, come lui, il Figlio di Dio. Flavia Sacilotto IL PIANO PASTORALE Nuove relazioni, nuovi stili di vita, nuove presenze. Questo il triplice programma che il Convegno diocesano, nel 2005, ha fissato per il prossimo triennio, in parte già percorso. Lo scorso anno pastorale abbiamo cercato di avviare e far crescere tra di noi nuove relazioni, fatte di comunione, di partecipazione, di corresponsabilità, di fraternità e di scambio. Lanno pastorale che stiamo iniziando, sarà dedicato a "Nuovi stili di vita", a livello personale, familiare, e comunitario. Il modello è sempre Gesù, con le sue parole e i suoi gesti. Se si leggono i fascicoletti di presentazione del tema che la Curia ha divulgato, facilmente si identificano le caratteristiche che la nostra vita è chiamata ad assumere; un'identità certa in una Società di incertezze con tutte le responsabilità che questo comporta; la gioia della speranza in un mondo triste e angosciato; il valore del "noi" contro ogni forma di individualismo e ogni tentazione di perseguire il successo personale a scapito degli altri; la sobrietà come contestazione di una società consumistica e come educazione al sapersi accontentare. Se poi cerchiamo nel Vangelo le parole di Gesù che ne traccino il profilo, ci viene suggerito di analizzare le Beatitudini: beati sono ritenuti i semplici di cuore, quelli che dicono ciò che pensano senza la malizia di quel che invece conviene; beati quelli che soffrono nel corpo pur accettando con serenità la propria croce; beati quelli che si affiggono nel tentativo continuo di mantenere libero il proprio cuore dal dominio che i media esercitano sulle nostre scelte; beati quelli per i quali la giustizia è sinonimo di perdono anziché di vendetta, di astensione dal giudizio anziché di etichettamento; beati coloro che vivono nella carità, nella generosità, nel dono, nell'essenzialità. Molti sono gli spunti di riflessione che mi colpiscono e mi toccano come persona e come catechista chiamata ad educare in questa direzione i bambini. È bene fermarsi davvero tutti a fare il cosiddetto punto della situazione, e se ne riteniamo il caso, pure qualche passo indietro per poter dire, paradossalmente, di essere realmente andati avanti. Sandra CRESIMA tere sulla nostra vita abbiamo, tutti e trentasette, ricevuto il sacramento che conferma la nostra scelta di essere cristiani. Un ringraziamento speciale va, oltre a Don Raffaello, che sarà sempre nei nostri cuori, a Don Dino che è subentrato con tutta la sua buona volontà nel ruolo di guida e alla mitica Paola che, ancora una volta, ha dimostrato di essere sempre pronta a dare una mano. Con la speranza che la scelta da noi compiuta sia stata frutto di una forte convinzione proveniente dal nostro cuore, ora tocca a noi scegliere la via da percorrere. Pietro Vitali e Gabriella Gregoris Il 27 ottobre noi giovani abbiamo ricevuto la cresima. Un po' nervosi e ansiosi per la cerimonia abbiamo atteso l'arrivo del vescovo. Certamente, in quel momento, tra i pensieri dei cresimandi c'era il ricordo di Don Raffaello, che fin da piccoli ci aveva preparati a questo appuntamento facendoci scoprire la gioia di essere cristiani; e il dispiacere per non aver potuto raggiungere questo traguardo insieme a lui. Soddisfatti per aver finalmente concluso il nostro cammino di fede verso la cresima ma allo stesso tempo intristiti per aver perso un'altra occasione di riunirci e riflet- ELENCO CRESIMATI- Amadio Massimiliano, Antonini Matteo, Andriosca Maria, Battistella Alessia, Bellotto Gloria, Bortolussi Ivan, Cigana Leonardo, Collautti Leonardo, Cusin Thomas, Del Bianco Giorgia, Del Bianco Sara, Del Rizzo Luca, Di Luca Thomas, Dorigo Federica, Doriguzzi Jessica, Favot Larissa, Giacomini Davide, Girardi Alessandro, Gregoris Gabriella, Luvisutto Eleonora, Martin Elisa, Mascarin Sara, Montagner Francesco, Nadalon Aurelio, Paludet Giulia, Panont Jessica, Peressin Consuelo, Pizzetto Nicole, Santin Maddalena, Sartor Elisabetta, Sartori Francesca, Sartori Luana, Vazzoler Sara, Villalta Laura, Vitali Pietro, Zadro Emiliano, Zanette Federico. 6 VITA PARROCCHIALE LA MESSA DELUIMPEGNO Come è tradizione oramai da diversi anni nella nostra parrocchia, anche la scorsa primavera si è celebrata la cosiddetta "Messa dell'Impegno", i cui protagonisti sono stati una sessantina di bambini di quinta elementare, tra gli undici e i dodici anni. Ad essi, come ai loro genitori e a coloro che si occupano di aiutarli a crescere secondo i valori cristiani, attraverso la partecipazione a questa Eucaristia, è stato chiesto di esprimere pubblicamente la loro volontà di impegno a continuare a percorrere il cammino intrapreso con il Battesimo: conservare pulita quella vestina bianca che rappresenta la nostra anima. Di partecipare, con la stessa emozione e la stessa solennità della Prima Comunione, alla mensa domenicale del corpo e sangue di Cristo. Di prepararsi, con serietà e consapevolezza, a confermare con certezza e orgoglio la propria fede e la propria volontà di far parte dei discepoli del Maestro. La Messa dell'Impegno vuole essere proprio una tappa che ricorda ai bambini che nel percorso del cristiano non ci sono mai mete finali, bensì passaggi: un sacramento non è il fine del catechismo, ma è il tramite per raggiungere altri obiettivi all'interno del personale disegno di vita come figli di un Dio che muore e risorge, trasformando anche la morte in un semplice passaggio. E in questo contesto di significato che trova collocazione concreta questo particolare incontro di festa: il 7 giugno nelle vicinanze della Santa Pasqua 2007. La preparazione dei bambini ha voluto proprio toccare alcuni momenti fondamentali del cammino di fine Quaresima, attraverso un ritiro spirituale presso il seminario diocesano di Pordenone nel giorno della Domenica delle Palme e attraverso la partecipazione come protagonisti al rito della La- vanda dei Piedi del Giovedì Santo. Ciò ha permesso loro, attraverso la speciale guida che don Raffaello ha rappresentato per tutti i bambini e i giovani del nostro paese, di rendersi conto che nel mondo degli uomini si può passare facilmente dall'essere acclamati (Gesù a Gerusalemme) all'essere crocifissi e dall'essere serviti all'essere servitori (Gesù che lava i piedi ai discepoli), perché tutto passa e tutto finisce se non ci si sposta nella dimensione dell'Eternità che solo Dio ci sa regalare. E cosa ci chiede in cambio? Nessun successo, nessuna riuscita, ma solo l'impegno di provare, di credere, di sperare. E questo ciò che abbiamo voluto ricordare ai bambini e ai loro genitori che ci hanno raggiunti nel tardo pomeriggio per far merenda insieme. Ma abbiamo anche voluto ricordarlo a noi stesse come catechiste e a tutta la comunità cristiana che ha preso parte alla Messa dell'Impegno: perché i piccoli, in fondo, ci permettono di mantenere accese in noi adulti quelle fiaccole che alimentano gli interrogativi e i perché che danno senso al nostro vivere. Le catechiste "MESSA DEI GIOVANI" · 13 ottobre 2007 Il 13 ottobre scorso nella nostra Pieve, è stata celebrata la "Messa dei giovani" in ricordo del nostro parroco don Raffaello. In questa occasione si è creato un simbolico gemellaggio con il coro "Soffio di Vento" di Pramaggiore, che insieme a noi, ha animato con canti gioiosi la liturgia presieduta da don Ivano Zaupa, figlio spirituale di don Raffaello. Il nostro coro, in collaborazione con altri giovani, ha avanzato la proposta di ripetere questo incontro con frequenza mensile, perché possa divenire appuntamento e momento di preghiera, nonché di incontro e confronto tra noi giovani delle varie parrocchie. È stato un momento che ci ha riempito il cuore di gioia vedere così tanti ragazzi che seppure impacciati nel tenere in mano un semplice foglio con i testi delle canzoni, cantavano e lodavano il Signore con tutta la semplicità e genuinità che contraddistingue la loro età. Per la loro semplicità e verità, dobbiamo davvero imparare molto dai nostri bambini. Per continuare questa nuova collaborazione e amicizia con il coro "Soffio di Vento" - sezione giovanile e il coro "II Cigno" - sezione adulti, entrambi di Pramaggiore; in data 15 dicembre 2007 parteciperemo al concerto natalizio che si svolgerà nella loro parrocchia. Sabato 22 dicembre 2007 invece, ci ritroveremo qui ad Azzano per cantare insieme alle altre realtà corali azza nesi e condividere una serata di gioia aspettando la nascita di Nostro Signore Gesù. Arianna Del Rizzo 7 , VITA PARROCCHIALE , ATTIVITA DEL GRUPPO DELLA CARITA La mia nonna mi ha sempre raccontato che, da quando era bambina, la sera dopo la cena e il lavoro nei campi, le famiglie si radunavano nella stalla, al calore degli animali, e lì recitavano il Santo Rosario. È davvero un gran peccato che questa abitudine ormai consolidata sia andata perduta dal ritmo incessante del lavoro, da famiglie sempre più piccole, da abitazioni sempre più vicine ma sempre più isolate, da un Dio che esiste solo la domenica quando va bene e da una fede che piano piano si sbriciola e acquisisce quello che più ci fa comodo dalle religioni degli altri uomini del mondo. Ma in fondo forse il nostro legame indissolubile con Dio si rafforza e si manifesta nel mo- mento della prova, della sofferenza e quando tutto il nostro studio, tutto il nostro progresso, tutta la nostra scienza non sono altro che polvere da spazzare via per poter ritrovare sotto il bellissimo e lucido pavimento. Chi lo dice che la preghiera non fa miracoli, eccome se ne fa! Perché il miracolo non è solo quello che si vede chiaramente, non è solo una guarigione inspiegabile, ma è quello che si sente dentro, nel nostro cuore, nella nostra mente. A maggio sono iniziati i consueti incontri nelle famiglie per la recita del Santo Rosario, ma la situazione di dolore e di preoccupazione che tutta la comunità parrocchiale viveva a causa della malattia di uno dei suoi parroci ci ha spin- to a pregare di più (non è mai troppo) e ad incontrarci in chiesa la sera, per darci forza l'un l'altro e per manifestare il nostro affetto a Don Raffaello malato e a Don Dino molto provato. Quelle sere estive, la chiesa piena di persone, la preghiera corale ... Anche questo è un vero miracolo! Vogliamo ringraziare quanti sono stati presenti fisicamente e spiritualmente, quanti ci hanno sostenuto, quanti lo hanno fatto con il cuore, e quanti credono nel potere della preghiera e ne capiscono l'importanza, a quanti ancor oggi continuano con noi a pregare nella cappella dell'asilo per la parrocchia, per le famiglie, per i sofferenti, per i vivi e per i morti. Grazie. G.d.C. Nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre, si è svolta la manifestazione Associazzano a cui hanno partecipato anche i nostri gruppi parrocchiali che operano con costanza e amore. Domenica 2 settembre si è svolto il consueto Pellegrinaggio Parrocchiale con meta a Portogruaro "Santuario Madonna di Fatima"; ringraziamo per la numerosa partecipazione. Un grande GRAZIE a quanti hanno partecipato ed aderito alla Raccolta del Ferro Vecchio, il totale incassato dalla vendita del materiale raccolto è stato di € 2.791,80. IN CAMMINO CON E VERSO MARIA - LOVRDES 2007 i pellegrini anche alla preparazione della celebrazione del cinquantesimo delle apparizioni di Maria del prossimo anno Elena e Roberto (inizieranno l'otto dicembre 2007). "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" questo il tema che ci ha accompagnato quest'anno a Lourdes dal 3 al 9 agosto. Maria ci ha invitati a trascorrere con lei alcuni giorni per pregare ed aiutare i malati e gli anziani che ricercano quella carica necessaria per superare le difficoltà, i dolori e la solitudine di un anno intero; per molti è l'unica "uscita" dalla monotonia quotidiana. Noi giovani del gruppo della Carità anche quest'anno, con la benedizione speciale ed amorevole di Don Raffaello che, con il cuore, ci ha chiesto di pregare anche per lui e spiritualmente ci ha accompagnato, abbiamo accettato l'invito di Maria di donare un po' d'amore al prossimo, di stendere le mani e porgere l'orecchio con semplicità, senza nulla pretendere come Maria che ascoltava e serbava tutto nel suo cuore. Il pellegrinaggio ci ha invitato alla Penitenza, alla purificazione secondo quanto anche Maria aveva detto a Bernardette in una delle sue apparizioni: "Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per la conversione dei peccatori". Un tema che aiuta 8 VITA PARROCCHIALE GRUPPO COPPIE SPOSI "NUOVE RELAZIONI IN FAMIGLIA ... " impegnarsi. AI termine di questo cammino, che ci ha permesso di scoprire il gusto e la bellezza di leggere la Parola di Dio in semplicità, di scrutarla insieme vincendo timori e resistenze, ci ha regalato momenti di vera "intimità" con Dio e di condivisione nel gruppo; vorremmo augurarci che la ripresa in autunno ci possa trovare sempre più numerosi e pronti a condividere questa esperienza sapendo cogliere nella nostra quotidianità le indicazioni e i suggerimenti che Graziella e Bruno Dio ci offre. Alla presenza del nostro Parroco Don Dino il gruppo coppie sposi, che periodicamente si ritrova in canonica per condividere insieme un cammino di crescita spirituale attraverso incontri formativi, quest'anno, cogliendo le indicazioni del Piano Pastorale Diocesano, ha sviluppato una serie di incontri aventi per titolo: "NUOVE RELAZIONI IN FAMIGLIA ... " La Parola di Dio al centro dell'essere coppia per crescere nell'amore. Nel cogliere il suggerimento dato dal nostro Vescovo Ovidio Poletto ... "La famiglia è il primo luogo in cui possiamo sperimentare la possibilità e la bellezza di nuove relazioni sia con Dio che con il prossimo", abbiamo avuto bisogno di una guida che si è rivelata molto preziosa e ci ha accompagnato trovando spazio nei nostri incontri: la Parola di Dio. Gli incontri si sono svolti seguendo un metodo che ci ha permesso dapprima di confrontarci e verificare il proprio rapporto e poi cercando di cogliere le indicazioni che la Parola di Dio ci dà per poter applicare il messaggio ricevuto nella propria vita di coppia, affinché questa possa crescere, fortificarsi ed essere feconda. Non è sempre facile dare una risposta concreta a Dio che attraverso la Sua Parola ti interroga, ma ogni coppia attraverso la preghiera spontanea si è data degli obbiettivi su cui , SAN VINCENZO DE PAOLI · lettera aperta Sapete che i Vincenziani esistono e operano dal 1833? Potrei dirvi che fino a qualche tempo fa era un vanto per noi operare nell'anonimato. Perché allora adesso non è più così? Perché siamo una società diversa, sempre più multiculturale e multi razziale, dove media, tv e giornali diffondono continuamente messaggi per farci credere che bisogna essere belli, ricchi, felici, magari magrissimi, insomma praticamente perfetti. Il diverso, il povero, il malato, l'emarginato sono un disturbo di cui si deve occupare qualcun altro (Assistenti Sociali, Azienda Sanitaria, Parroco, Associazioni di volontariato, ecc.) che cosa centriamo noi? Col poco tempo che abbiamo, con i nostri problemi e le nostre occupazioni ... al massimo possiamo fare un'offerta. Ebbene no! Non è questa la carità del Vangelo, questa al massimo è filantropia. Noi siamo Cristiani, perciò fratelli in Cristo. Pensate un attimo: se qui in mezzo a noi entrasse Gesù, stanco, affamato, mal vestito. Chi di voi avrebbe il coraggio di dirgli "senti ho da fare, vai dall' Assistente Sociale o dal Parroco" io credo che lo prendereste per mano, lo fareste sedere, gli dareste del cibo e dell'acqua per ristorarlo e dei vestiti puliti per vestirlo. Né più né meno quanto facevano nelle campagne le nostre nonne e le nostre mamme, e di quanto cerchiamo di fare oggi noi Vincenziani. Per noi il povero è come Lui, il diverso è come Lui, lo straniero è come Lui. Andiamo nelle loro case a trovarli, a parlare con loro, per cercare non solo di aiutarli, ma di farli uscire, per quanto possibile, dalla loro condizione di indigenza, di sofferenza e di emarginazione. Per nostra natura, per scelta vocazionale siamo nati, lavoriamo e viviamo la nostra vita al servizio dei poveri. È un modo di pensare, non un'iniziativa estemporanea. Diceva Don Primo Mazzolari: "Nell'altro non si entra come in una fortezza, ma come si entra in un bosco in una bella giornata di soIe. Bisogna che sia un'entrata affettuosa per chi entra come per chi lascia entrare, da pari a pari, rispettosamente, fraternamente. Si entra in una persona non per prenderne pos- sesso ma come ospite, con riguardo, con venerazione, non per spossessarlo, ma per tenergli compagnia, per aiutarlo a meglio conoscersi, per dargli consapevolezza di forze ancora inesplorate, per dargli una mano ad essere se stesso". Oggi Vi chiediamo soprattutto le vostre mani, la vostra testa e soprattutto il vostro cuore. Se tra voi, uomini e donne, magari in pensione, c'è qualcuno che ha qualche ora libera al mese e sente nel suo cuore l'amore per i più deboli. Pensate che grande dono di Dio sarebbe la San Vincenzo di Azzano Decimo, ancor più numerosa, consistente, giovane e maggiormente attiva, per occuparsi dei paesani in difficoltà, delle famiglie senza cibo e senza vestiti, della solitudine che c'è tra gli anziani, del malato da consolare, della vedova, di chi è senza lavoro. Sarebbe veramente un dono grandissimo. E, per finire, Vi recitiamo la nostra preghiera che, più di queste parole, vi dirà chi siamo: Signore, fammi buon amico di tutti. Fa che la mia persona ispiri fiducia: a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce lontano da Te, a chi vorrebbe cominciare e non sa come, a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace. Signore aiutami, perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato. Signore, aiutami ad accorgermi subito: di quelli che mi stanno accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli che soffrono senza mostrarlo, di quelli che si sentono isolati senza volerlo. Signore, dammi una sensibilità che sappia andare incontro ai cuori. Signore, liberami dall'egoismo, perché Ti possa servire, perché Ti possa amare, perché Ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare. Grazie a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a far del bene. Associazione San Vincenzo dè Pao/i di Azzano Decimo (telefono e fax 0434631618). 9 VITA PARROCCHIALE UN MONDO UNA PROMESSA 4 Agosto 2007 - Val Cimoliana· Pian Fontana Un lungo serpentone azzurro si snoda lungo la valle verde. 1600 lupetti/e, esploratori e guide, novizi/e, rover e scorte, capi ed ex scout e molti altri simpatizzanti hanno condiviso un momento importante per la storia dello scoutismo: la festa del centenario della sua fondazione. Nell'Agosto del 1907, l'ex generale dell'esercito britannico, Lord Robert Baden Powell, portò un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 16 anni provenienti dai sobborghi degradati di Londra, nell'isola di Brownsga. Lì vissero 15 giorni accampandosi in ricoveri costruiti da loro stessi, utilizzando la natura per il vivere quotidiano e per scoprire le abilità e i limiti propri di ognuno. " più grande trapassava le nozioni ai più piccoli in un clima di gioco, avventura, perfetta armonia tra loro stessi e l'ambiente naturale, espressione dell'amore di Dio. L.:impegno cristiano e attento nell'essere leale, disponibile in ogni circostanza e attento, agli altri e alla natura, è stato pronunciato così come 100 anni fa contemporaneamente da tutti gli scout del mondo, a dimostrazione che siamo una unica grande famiglia. " gioco, l'avventura e il coraggio di fare delle scelte, caratterizzano il percorso scout nelle varie fasce di età, anche ad Azzano Decimo come in altre 230 nazioni nel mondo. "Lasciate il mondo un po' migliore di come lo avete trovato" un motto di Baden Powell che non dimostra i 100 anni appena compiuti ma che è più attuale che mai. Se sei curioso di saperne di più tutti i sabato pomeriggio puoi incontrare in oratorio molti bambini e ragazzi che giocano con fazzolettone rosso e verde al collo. Gruppo Scout Azzano Decimo IL GRUPPO SPORTIVO CONDOR Verso i 45 anni di attività in favore dei giovani Anche quest'anno il mese di settembre ha contrassegnato l'inizio di una nuova stagione sportiva per il Gruppo Sportivo Condor, la società Oratoriale si avvicina quindi ai 45 anni di attività in favore dei ragazzi. Una stagione che si contraddistingue per una considerevole crescita del numero di bambini tesserati , in totale si registrano oltre 110 bambini nella fascia di età che va dai 5 agli 11 anni, senza poi contare le squadre maggiori che completano il settore giovanile appartenenti al Centro Giovanile Azzano Decimo. Un progetto nato lo scorso anno che ha messo in rete le quattro società del nostro comune, quali l'A.S. Azzanese, il Gruppo Sportivo Condor, l'A.C. Corva e l'A.S. Pro Fagnigola. Un'idea che è oramai una importante realtà nell'ambito provinciale, che si pone come principale obiettivo la crescita del movimento giovanile, per migliorare ed accrescere le potenzialità educative e tecniche dei ragazzi del nostro comune. Questo progetto, diversamente da altri, si caratterizza anche per aver voluto mettere insieme le diverse esperienze, risorse umane ed idee nel segno della continuità delle singole società, che sono radicate nel nostro territorio. Il G.S. Condor continua la sua opera nell'ambito dell'Oratorio, da quest'anno si sta concentrando esclusivamente nella cura della Scuola Calcio che comprende le categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti, con un totale di 8 squadre iscrit- te ai diversi campionati federali. Una scelta dettata dalla consapevolezza che questa fascia di età richiede un importante e considerevole impegno, in quanto rappresenta un momento fondamentale della crescita sportiva ed educativa dei bambini. Anche quest'anno la Società ha fatto notevoli sforzi nel cercare di potenziare lo staff tecnico ed organizzativo, con l'obiettivo di accrescere la formazione degli istruttori. Negli obiettivi della Società non c'è quindi solo l'attività sportiva, ma anche l'organizzazione di diverse manifestazioni, che si caratterizzano per voler coniugare lo sport alla solidarietà, in favore dei bambini e delle persone bisognose, nell'intento non solo di raccogliere offerte, ma soprattutto contribuire al lavoro di sensibilizzazione ed informazione. Ma permettetemi di sottolineare che, l'inizio di questa stagione purtroppo ci ha riser- vato anche un doloroso e triste momento, legato alla scomparsa di Don Raffaello. Un grande sacerdote e soprattutto un grande amico dei bambini e dei dirigenti della Società. Nella sua, seppur breve ma intensa opera pastorale, ha contribuito notevolmente alla crescita della Società e alla realizzazione di molte iniziative collaterali, sottolineando in ogni occasione l'importante e fondamentale ruolo che la stessa assume nel percorso di crescita dei nostri ragazzi. Una delle iniziative che insieme a Don Raffaello avevamo ideato e realizzato, è il Premio in memoria di Mons. Domenico Cadore, il 2007 rappresenta la decima edizione, che verrà quindi dedicata anche alla sua straordinaria figura. La consegna dei Premi si svolgerà il 22 dicembre in occasione della tradizionale Messa dello sportivo. Giancarlo Migliorini LA SCUOLA MATERNA ESPRIME CON I PICCOLI UN GRAZIE CORALE Per onorare la memoria di don Raffaello sono giunte alla scuola dell'infanzia parrocchiale varie offerte, per lo più da parte di donatori rimasti nell'anonimato. Anche il gruppo degli Alpini ha devoluto parte del ricavato della festa delle zucche a questa istituzione parrocchiale alla quale la loro nota generosità e disponibilità manifestano costante, concreta amicizia. È infatti tradizionale il loro atteggiamento di attenzione ai bisogni della scuola: la cura degli esterni, l'intervento delle loro abili mani operose per varie necessità esprimono l'affetto degli amici alpini. A loro, come pure a tutte le persone che offrono in svariati modi la loro vicinanza alla scuola dei più piccoli, vada un grazie corale e affettuoso da parte di questa comunità che vive con gratitudine l'abbraccio intenso di tanti amici. 10 VITA PARROCCHIALE CORALE COMUNALE AZZANESE Come di consueto, dopo la pausa estiva, è ricominciata a settembre l'attività della Corale Comunale Azzanese. Come primo appuntamento della stagione abbiamo partecipato alla manifestazione "Cori in festa", che viene organizzata ogni due anni dall'USCI di Pordenone. Durante la giornata di domenica 16 settembre, numerosi cori hanno animato la città di San Vito al Tagliamento e alcuni paesi vicini con concerti nei teatri, nelle chiese, nelle piazze e animando le S. Messe del mattino. La nostra Corale ha partecipato cantando la S. Messa nella Chiesa Parrocchiale di Savorgnano. La serata di domenica 30 settembre ci ha invece visti impegnati nel "Concerto sotto le stelle" ad Azzano Decimo, quale momento conclusivo della manifestazione "Associazzano 2007". Ora la nostra attenzione è rivolta alla preparazione del repertorio natalizio. Il prossimo appuntamento è il concerto che terremo sabato 17 novembre nella Chiesa di Aviano, che vedrà la partecipazione della nostra Corale e dell'organista MO Daniele Toffolo. Il repertorio sarà di carattere sacro, e comprenderà l'esecuzione della "Missa Brevis KV 65" di w.A. Mozart e del "Magnificat" di G. Arrigoni. Nel mese di dicembre non mancheranno i tradizionali "Concerti di Natale", che si terranno il 22 dicembre nella Chiesa di Azzano Decimo e il 23 dicembre nella Chiesa di Praturlone di Fiume Veneto. Come da consuetudine, il repertorio sarà composto dai più conosciuti brani della tradizione natalizia, che da sempre riescono a trasmettere con semplici melodie la gioia e la letizia del Santo Natale. La notte del 24 dicembre eseguiremo l'animazione liturgica della Santa Messa di mezzanotte, appuntamento molto caro a noi coristi. Chiuderemo il periodo natalizio il 28 dicembre, con la partecipazione ad un concerto a Travesio, su invito del coro "Harmoniae" di Spilimbergo. Cogliamo questa occasione per porgere a tutti voi i nostri migliori auguri per un lieto Natale, invitandovi a partecipare numerosi a questi appuntamenti, e rinnovando a tutti l'invito a provare l'esperienza del canto corale. Le prove si tengono il martedì e il giovedì presso la Chiesa di Azzano Decimo. Martina "CHE GNOCCHI" Dopo essersi presa una piccola pausa la "Sagra dei Gnocchi" Coppa Chiosco assegnata poi alla squadra "Enoteca Azzanese" la quale ha letteralmente schiacciato gli awersari. Sul campo, invece, si è comportata meglio la squadra "Amici di Pier" composta da alcuni giovani di Pramaggiore. Quest'ultimi, insieme ad altri giovani del loro paese e di Azzano Decimo, hanno realizzato la cena per Don Raffaello il 4 agosto; il giorno seguente tutti insieme sono saliti al monte Pramaggiore dove hanno trovato ad attenderli la Madonna dell'Accoglienza che Don Raffaello ha voluto porre lassù tanti anni fa. Un ringraziamento speciale spetta a tutte le persone che con impegno e volontà hanno contribuito alla riuscita della sagra, un successo sotto tutti i punti di vista, che senza dubbio verrà riproposto l'anno prossimo. Riccardo Rambaldini è tornata più in forma che mai con quattro serate, dal 5 all'8 luglio, che dall'Oratorio hanno animato Azzano Decimo. La festa, nata da un'idea di Don Raffaello e da lui fortemente voluta, anche quest'anno è stata motivo di coesione per il gruppo di giovani che si è impegnato nella sua realizzazione. I diversi gruppi che si sono esibiti sul palco hanno accontentato tutti i gusti, ed ognuno ha dedicato una canzone a Don Raffaello che ha voluto portare il suo saluto nella serata conclusiva, la quale è stata anche la sua ultima uscita pubblica. Durante le serate si è svolto anche il Torneo di Calcetto che ha dato occasione, a giovani e meno giovani, di confrontarsi sul campo con lo sport, e fuori con la contesa dell'ambitissima Domenica 14 ottobre ci siamo riuniti come ogni anno per un appuntamento ormai storico del Gruppo Virgilio Liut: il pellegrinaggio a piedi verso il Santuario Madonna delle Grazie di Pordenone. Ringraziamo quanti hanno partecipato e organizzato questa giornata, rendendola un preziosissimo momento di incontro e di preghiera. 11 VITA PARROCCHIALE TRE GIORNI DI GRAZIA CON LE RELIQUIE DI SANT'ANTONIO La parrocchia San Pietro Apostolo di Azzano Decimo, nelle giornate 9-10-11 novembre, ha vissuto un tempo prezioso di spiritualità con il privilegio della presenza delle reliquie di Sant'Antonio di Padova. Venerdì sera 9 novembre in un clima festoso dove tutto era stato preparato alla precisione sono state ricevute le spoglie del Santo nella chiesa Arcipretale con le note della Banda Comunale alla presenza delle autorità civili, del parroco Don Dino e i sacerdoti della forania. A seguire tutti i sacerdoti assieme ai padri conventuali che accompagnavano la reliquia hanno celebrato la prima Santa Messa di accoglienza. Nel saluto Don Dino ha fatto memoria ricordando Don Raffaello che tanto aveva fatto per portare le reliquie in parrocchia, così asserendo: "Questa sera Don Raffaello sarà particolarmente contento e certamente dal cielo ci sorriderà". Durante queste giornate sono seguiti momenti intensi di preghiera e di riflessione della vita del Santo. I padri oltre ad essere presenti per lunghi tempi in confessionale hanno incontrato tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani, nei vari incontri programmati. Tutte le celebrazioni delle Sante Messe hanno visto presenti moltitudini di persone, tante anche dalle comunità vicine. Questo momento forte ha portato in tutti un risveglio della propria fede desiderosi di continuare il cammino in parrocchia. Mario Del Bel Belluz TRE METE IN PREGHIERA PER DON RAFFAELLO All'inizio del mese di maggio quando a Cesena ci incontravamo nella chiesetta per la recita del Santo Rosario, saputo della malattia di Don Raffaello, si è pensato di andare in preghiera alla Madonna di Castelmonte, nel mese successivo pensando alla devozione di questo Santo da parte del Don siamo andati in pellegrinaggio a San Antonio a Padova, per ultimo ci siamo dati appuntamento alla Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza; martedì 14 agosto vigilia dell'Assunta. Ci siamo ritrovati davanti all'arcipretale in Azzano ed in 80 siamo partiti in bicicletta alle 6 del mattino percorrendo 12 le strade meno trafficate e sostando davanti alle chiesette per la recita del Rosario. Giunti in santuario dove altre tante persone arrivate in macchina ci aspettavano per partecipare alla Santa Messa, dove alla Madonna abbiamo affidato don Raffaello. Mario Del Bel Belluz VITA PARROCCHIALE 28° CONVEGNO NAZIONALE GIOVANI VERSO ASSISI "Beati gli Operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio ... ". Un tema certamente molto difficile, quello che quest'anno ha impegnato 2000 giovani di tutta Italia, in una intensa quattro giorni di preghiera, ascolto, meditazione e riconciliazione. Siamo partiti il31 di ottobre, con un po' di titubanza nel cuore, sentimento tipico di fronte ad un'esperienza "nuova" in tutti i sensi, e che forse ci ha anche impressionato con il suo programma corposo che non lasciava spazio agli hobby tipici dei turisti: spendere, spendere ed ancora spendere. Ma una volta arrivati in quel di Assisi ci siamo subito trovati immersi in un clima particolare, intriso di spiritualità e di sensazioni nuove e particolari. Abbiamo iniziato il nostro convegno con una veglia, tra preghiere e canti gioiosi, nella Basilica Inferiore, nella quale ogni regione d'Italia ha portato in omaggio una significativa pianta d'ulivo, simbolo perenne della Pace, ma anche della sofferenza di Gesù nel Getsemani. Il programma molto intenso ci ha obbligati ad una sveglia anticipata rispetto alle normali abitudini, per poter par- tecipare alle lodi mattutine che si svolgevano nella Basilica Superiore ed alle varie conferenze che seguivano. Abbiamo avuto l'onore di poter ascoltare testimonianze importanti, e rilevanti, su un argomento così delicato come la pace. Frate Danilo Salezze ofm conv., presidente della Commissione Nazionale Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato; il dott. Francesco Giorgino, docente della Sapienza e della Pontificia Università Vaticana, nonché giornalista del Tg1; la prof.sa Maddalena Santoro, sorella di Don Andrea, missionario ucciso in Turchia non molto tempo fa; frate Cesàr Essayan, missionario del Libano. Ma la testimonianza che più ci ha colpiti è quella fatta da mons. Giampaolo Crepaldi, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il quale ha comunicato con i giovani in maniera semplice ed efficace, con una tenerezza da padre di famiglia che vuole accompagnare i suoi figli nella giusta via che conduce al Signore. Ci ha lasciato come grande dono, per il nostro cammino, i 4 pilastri della pace, come lui stesso li ha definiti: LIBERTÀ, VERITÀ, GIUSTIZIA e SOLl- DARI ETÀ, assieme ad un decalogo di "cose da fare" per arrivare alla "pace interiore" senza la quale la PACE non potrà mai esistere. Abbiamo concluso la nostra esperienza la domenica mattina, con l'ultima celebrazione Eucaristica, presieduta da frate Marco Tasca, Ministro Generale ofm conv., nella stupenda cornice della Basilica Superiore, la quale ci ha ospitato in quei giorni, e che è diventata un pezzo della casa del nostro Spirito. Certo, in un'Italia prevalentemente cattolica, con 56 milioni di abitanti, sta ad ognuno di noi giudicare se 2 mila giovani sono tanti o pochi, ma possiamo star certi che coloro che hanno vissuto quest'esperienza si possono ritenere veramente fortunati. La speranza è quella di poter tornare il prossimo anno, per continuare questo cammino iniziato sotto il segno di San Francesco, ma è anche quella di riuscire a portare con noi molte altre persone. Le iscrizioni per il prossimo anno si apriranno a metà novembre, ma per tutte le informazioni riguardanti questo convegno e quelli futuri, si può visitare il sito: www.giovaniversoassi.it INTITOLAZIONE OPERE Nell'ambito Parrocchiale ci sono state persone, fra le quali Monsignor Cadore, nostro parroco per oltre 34 anni, che si sono impegnate moltissimo, sin dagli anni '80, affinché fosse realizzata una struttura per anziani. Il Consiglio d'Amministrazione della Casa di Ripo- Mons. Domenico Cadore so, in data 29 gennaio 2007, su proposta del sottoscritto, all'epoca Vice Presidente della struttura, ha deliberato all'unanimità l'avvio della procedura per l'intitolazione della stessa alla memoria di Monsignor Domenico Cadore poiché meritevole dato l'impegno profuso per la sua realizzazione. Concordi i Sindaci dei quattro comuni ideatori (Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e Pravisdomini) e la BCC Pordenonese, siamo in attesa dell'approvazione regionale. È un giusto riconoscimento per ricordare l'indimenticabile arciprete di cui il 05.03.2008 ricorrono dieci anni dalla sua scomparsa. Tra i laici che hanno lavorato al suo fianco per la realizzazione della struttura per anziani, vi è stata la signora Nina Ceschin, ricordata per il suo impegno nel volontariato (è fra le fondatrici del Gruppo locale San Vincenzo nel 1965, di cui è stata il presidente per quasi quarant'anni) e per le sue opere letterarie. Era nata nel 1917 ed è deceduta il 23.03.2005. Tante volte i due si sono recati dai sindaci sollecitandoli a realizzare una ca13 Nina Ceschin sa per anziani non autosufficienti ed hanno raccolto numerose firme e creato associazioni per la realizzazione dell'opera tanto necessaria alla nostra comunità. La giunta comunale di Azzano Decimo, su proposta del sotto riportato, ha deliberato l'intitolazione della nuova strada d'accesso da Via Code Bellon alla struttura per anziani, alla memoria della signora Nina Ceschin, la quale si è distinta come cittadina. Fregonese Renzo VITA PARROCCHIALE VEGLIA MISSIONARIA Venerdì 19 ottobre la nostra Chiesa Arcipretale è stata animata dal suono dei tamburi, dal canto di lingue e culture diverse, ma da un'unica fede ed un unico Dio: era la sera della Veglia Diocesana Missionaria a cui ha presenziato Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Ovidio Poletto, la sera in cui anche un giovane della nostra parrocchia ha ricevuto il mandato per partire per la missione. "Sono la mamma di Federico, che il 7 novembre è partito per iniziare gli studi come missionario della Comunità di Villareggia a Belo Horizonte in Brasile. Ad ogni mamma sta sempre molto a cuore la vita dei propri figli: a me dispiaceva molto vedere Federico un po' lontano dalla Chiesa, non partecipe e poco interessato, e per questo ho pregato tanto per la sua conversione rivolgendomi in modo speciale a Maria. Non avrei però mai immaginato che il Signore mi ripagasse con tanta genero- sJtà. Ora la mia gioia è davvero grande. E veramente molto bello poter offrire il proprio figlio al Signore, anche se la sofferenza del distacco è inevitabile. Sento però che questa distanza è solamente fisica, perché spiritualmente siamo più che mai uniti. Da qui continuerò a sostenerlo con la preghiera per questo suo nuovo ed impegnativo cammino in terra lontana, e al Signore va il grande grazie per il dono della sua vita." Orfea Premiazione del Concorso "LETTERA AI NONNI" Avrebbe dovuto svolgersi il sei ottobre, con una grande festa in piazza, la premiazione del concorso: "Caro nonno, un pensiero per te", ma il ricco programma è stato sospeso per le esequie del compianto don Raffaello. La premiazione, che ha offerto ugualmente intensa gioia ed emozione, si è svolta nelle varie sedi scolastiche, con la partecipazione dell'a.s. Rita Furlan, dell'assessore Angelo Bortolus e di una rappresentanza di nonni, volontari e giurati. Questo primo concorso, organizzato dal Centro diurno-sociale e patrocinato dal Comune, era rivolto a tutte le scuole di Azzano Decimo; vi hanno partecipato varie classi della scuola dell'infanzia e delle elementari. La giuria, presieduta dalla prof. Ales- sandra Santin, ha avuto l'arduo compito di scegliere i migliori elaborati, fra i tanti sorprendenti per creatività, spontaneità ed aderenza al tema. Le loro riproduzioni saranno raccolte in fascicoli e donate alle classi partecipanti. Per il settore del disegno, ha vinto AIbert Wallace, della scuola dell'infanzia Sacro Cuore di Tiezzo: ha rappresentato sé stesso con i nonni usando in modo originale spazio e colori. Per la sezione della poesia si è distinto l'elaborato di Fiorella Guerra, della scuola elementare di Tiezzo: ha colto con sensibilità la decadenza fisica del nonno, incitandolo affettuosamente a guardare avanti e ricordando gli insegnamenti ricevuti. Il premio per un breve componimento è stato assegnato a MAMME CATECHISTE Benvenute mamme catechiste! La vostra presenza e la vostra disponibilità sono un prezioso segno concreto di un'attenzione e di una presenza sensibile e attiva nell'ambito della parrocchia che vi fanno molto onore. A voi un pensiero riconoscente da queste righe, mentre la gratitudine più intensa vi sarà certamente espressa dal Maestro Gesù che vi siete impegnate a far conoscere ai più piccoli della grande schiera dei bambini e dei ragazzi che frequentano il catechismo. Il nuovo anno catechistico era partito, nella seconda settimana di ottobre, con qualche difficoltà per le classi seconde elementari che avrebbero dovuto iniziare gli incontri di catechismo: mancavano alcune catechiste! L.:appello espresso da don Dino durante gli avvisi domenicali ha fatto "fiorire" una molteplicità di risposte generose. Durante il secondo incontro dei catechisti, erano presenti molte mamme, disponibili tutte a dare un aiuto concreto come responsabili di alcune classi o come collaboratrici. Una magnifica adesione a un importante servizio che è stato sentito con una intensità commovente dalle nostre nuove volontarie della catechesi. Camminiamo con gioia insieme, nella certezza che il Signore continua a parlare al cuore e a suscitare nuove energie per il suo Regno. 14 Jasmine Filpi, della scuola elementare del capoluogo: ha espresso con passione e sentimento il rapporto con i nonni, rimpiangendo l'orto che non hanno più. I tre vincitori hanno ricevuto un buono da 150 euro per l'acquisto di libri, mentre alle rispettive classi è stato assegnato materiale utile per le attività scolastiche. L.:assessore Bortolus ha sottolineato il valore morale che il concorso sui nonni rappresenta, rilevando come esso esprima non solo un'attestazione d'affetto, ma costituisca anche un'occasione per rafforzare i legami fra generazioni; il quale favorisce la trasmissione delle memorie del passato, ricco di valori umani e solidali. VITA PARROCCHIALE G.S.C. CAPODISOTTO Grande estate per la sagra Madonna del Bembo. Tante le nuove iniziative che hanno caratterizzato l'edizione 2007 della manifestazione, tutte ampiamente apprezzate dai visitatori. Esposizione d'artigianato, mostra di camion e automobili sportive hanno arricchito ulteriormente il già ricco pacchetto di svaghi offerti dal G.S.C. Capodisotto. Grazie all'impegno profuso durante tutto l'anno dai membri del gruppo culturale la manifestazione si rinnova continuamente cercando di donare un sorriso a chiunque lo desideri. ~organiz zazione è attenta alle esigenze di tutti, a quelle dei giovani e a quelle dei gio- vani dentro. Serate rock e serate liscio, alla sagra Madonna del Bembo non manca mai nulla, e ogni anno sorprende lo spettacolo pirotecnico finale, con i suoi vivi colori e fantastici effetti. Sorprende sempre la facilità con cui si crea familiarità fra i membri dello staff e i visitatori, dando così luogo ad un clima ideale per trascorrere fantastiche serate divertendosi. ~organizzazione ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell'evento in particolare a Don Raffaello Martin che negli anni si è sempre dimostrato un amico e un fratello per il G.S.C. Capodisotto e che mancherà a noi tutti. DANTE TURCHETTO: ALLA SCOPERTA DELL' ARMONIA SEGRETA DELLA MATERIA La vicenda artistica del nostro concittadino Dante Turchetto richiama per alcuni tratti la singolare storia di un blocco di marmo rimasto a lungo inutilizzato, dal cuore del quale in una notte di luna piena incominciarono a diffondersi gemiti sempre più forti e impellenti. Tanto da richiamare l'attenzione dell'artista che aveva dimenticato quel blocco in un angolo del cortile e che solo allora riuscì a percepire che lì dentro stava gemendo qualcuno che voleva essere portato alla luce. A febbrili colpi di scalpello l'uomo liberò dal masso senza forma una Madre con il suo Bambino addormentato tra le braccia. Così è awenuto al giovane Turchetto, il quale, pur percependo il fascino della duttilità della materia e il suo richiamo segreto, non aveva mai potuto "Iiberarne" le potenzialità, fino ai trent'anni soltanto intuite. Non aveva mai trovato l'occasione di far sprigionare la propria scintilla interiore che gli avrebbe consentito di far emergere dall'anonimato informe della creta, del cemento, del marmo, del legno e del bronzo, e perfino della neve e del ghiaccio, l'armonia della forma nascosta, di cui il futuro artista coglieva ancora vagamente l'appello e l'invito segreto. Fu in una fornace di Vicenza, dove Turchetto aveva trovato lavoro, che all'improwiso, come in una notte rischiarata dalla luna, a poco a poco le sue mani scoprirono la sapienza che derivava loro dalle inesauribili e finora sopite energie profonde della creatività fino a far emergere la bellezza che si celava nella materia. ~incontro con l'artista Felice Canton, che comprese le doti di quel giovane che con spontanea disinvoltura dava felice espressività alla creta, fu determinante: il primo awio per liberare le potenzialità dell'artista, fino ad allora rimaste nascoste e che nel volgere di 25 anni si sarebbero rivelate in un crescendo di affermazioni. Il percorso artistico di Dante ha fatto tappa presso alcuni artisti significativi per la sua opera, peraltro in continua evoluzione: Belluz, Mascherini, Basaldella e molti altri, studiati con appassionato accostamento alle loro opere. Turchetto avrebbe poi scelto la propria modalità espressiva, il proprio personalissimo modo di ascoltare la materia e di vi ncerne la rudezza e la caparbietà ribelle. ~avrebbe studiata pazientemente fino ad ascoltare le vibrazioni più sottili del suo cuore segreto per addolcirla donandole forme esili e slanciate verso l'in- finito, lievi passi di danza, flessuoso ondeggiare di vesti aeree e di chiome libere al vento. Come quelle figure scolpite sul legno di tronchi alpini, sul ghiaccio o sulla neve compatta, in occasione dei tanti simposi in Italia e all'estero, quando l'intensità di vita che si sprigionava dalle figure destinate a sciogliersi esprimeva piuttosto che l'intrinseca caducità l'impronta della bellezza che non può morire. Non sono che rapidi flash frammentari su una considerevole ampiezza di realizzazioni, in parte documentata nel recente catalogo. Dante Turchetto ha partecipato a oltre una settantina di mostre ed esposizioni, ottenendo molteplici e importanti riconoscimenti. La sua arte è emigrata non solo oltre i confini del Triveneto, ma anche oltre frontiera con la presenza concreta di alcune opere che sono approdate in Austria e in Germania. ~o pera maggiormente riuscita? Chiediamo all'artista. Sono moltitudine. Sono tutte quelle che hanno un'anima, che esprimono l'anima, la forza di un'anelito interiore che piega la materia e la costringe a parlare con un'eloquenza nuova che non le permetterà più di ritornare informe e muta sostanza. Flavia Sacilotto NEO LAUREATI si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione Del Bianco Giacomo Marcon Chiara Moret David Laureato a Padova in Chimica Industriale Laureata a Siena in Scienze dei Beni Archeologici (Lettere) il 20/11/07 con 105 Università degli Studi di Padova, Facoltà di Ingegneria Civile ~~uCrr~g:~ON~ V~V~~5HM~ ~D ~UGU[pm 15 VITA PARROCCHIALE LATTE FRESCO DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE Latte fresco di giornata, di alta qualità. Direttamente dalla mungitura, è in vendita presso l'Azienda agricola Del Rizzo in Via Saccon. Erogato da un distributore collocato lungo la strada che porta a Chions, nelle immediate adiacenze dell'allevamento bovino, offre la genuina bontà del latte appena munto che il palato dei più giovani non ha mai assaporato e che i meno giovani hanno dimenticato. Da tempo immemore questi ultimi non sperimentano più il gusto pieno del latte che una volta arrivava in diretta dalla mungitura alla scodella. E che veniva spesso consumato con la polenta tratta direttamente dal paiolo di rame durante la lunga fase di cottura a legna, spesso sul focolare a fiamma crepitante. Come non hanno più sperimentato il piacere di trovare al mattino un denso strato di panna sul latte munto la sera prima e lasciato al fresco sul davanzale o nella stanza più arieggiata della casa. Una vera crema che i piccoli rubavano spesso con il dito per gustarla di nascosto e che qualche adulto, per lo più una delle donne di casa, metteva in una bottiglia chiusa con un tappo e sbatteva energicamente sulle ginocchia, fino a quando comparivano nel liquido i primi addensamenti che poi si trasformavano in un prezioso pane di burro. Il latte di Via Saccon ripropone oggi il sapore genuino del nostro passato agricolo, peraltro risalente a pochi decenni fa, e la possibilità di ammirare la formazione della panna e di trasformarla, per il piacere di rivivere un 'esperienza antica e di farla conoscere ai bambini, in freschissimo burro. Le note nostalgiche si mescolano oggi con la necessità di un ricavo più adeguato da parte delle aziende agricole che con la vendita del latte ai caseifici percepiscono 0,35-0,36 euro per litro, contro gli 0,80 ottenuti dalla vendita diretta con distributore. La salubrità del prodotto è garantita dalle norme di una legge nazionale che permette di vendere il latte fresco direttamente in azienda. Mentre la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Piemonte si sono attivati a largo raggio per la promozione di questa iniziativa, nel Pordenonese si contano attualmente tre distributori in funzione: ad Azzano Decimo, a Fontanafredda e a Bannia. ~impianto, a carico dell'allevatore, comporta un costo non indifferente (10 mila euro) e l'allestimento di locali per l'allevamento delle mucche rispondenti ai previsti requisiti igienico-sanitari , condizione indispensabile per ottenere la licenza da parte dell'Azienda sanitaria. Resta a carico dei produttori anche il controllo costante del prodotto da far analizzare presso un laboratorio autorizzato come pure della potabilità dell'acqua per il lavaggio quotidiano dei tubi conduttori. Il latte, che giunge direttamente dalla mungitura, circola ogni tre minuti con passaggio attraverso il frigo interno che ne garantisce la costante freschezza. Quali vantaggi economici per l'azienda agricola? Del Rizzo osserva che la novità dell'impianto ha richiamato agli inizi una buona clientela, che si è in seguito un po' diradata, anche perché l'ubicazione dell'impianto erogatore è per certi aspetti situato alquanto fuori mano. ~installazione del distributore, sollecitata dal sostegno della legge, nel caso locale è stata motivata anche dalIa nuova tendenza a ritornare ad alimenti sani e genuini. Passata la calura estiva, forse gli acquirenti ritorneranno all'alta qualità del prodotto, caratteristica di cui pochissime aziende possono fregiarsi. In Via Sacco n l'alimentazione dei bovini, a base di fieno e farine, è seguita da un alimentarista. Ed è questo il presupposto che fa la differenza e che rende molto gradevole al palato lo speciale latte "nostrano", appunto di alta quaFlavia Saci/otto lità. Azzano Decimo 29 maggio 1955 Foto ricordo della Prima Comunione (foto di Tullio Milanese) Seduti a terra da sinistra 1 Spada Rino, 2 Pigat Carlo, 3 Moret Ilario, 4 More!... , 5 Dolcetti Bruno, 6 De Marchi Franco, 7 ... , 8 Biasotto Artemio, 9 Moras Pier Luigi, 10 .. ., 11 Casagrande Livio, 12 Battiston Luciano, 13 Barbesin Nico, 14 Taiariol Giuseppe. Bambine sedute in seconda fila da sinistra 1 Longa Clara, 2 Favret Derna, 3 Bottos Doretta, 4 Basso Ottavia, 5 .. ., 6 Mascarin Maria Rosa, 7 Candido Claudia, 8 Tesolin Antonietta, 9 Santin Isa, 10 Facca Alida, 11 ... , 12 Moretti Loretta, 13 Lotto .. . In piedi terza fila da sinistra 1 Piccin Remigio, 2 Bazzo Elsa, 3 Tesolin Ivana, 4 Longa Clara, 5 Candido Mariella, 6 Mascarin Dina, 7 Perosa Vera, 8 Monticco Maria, 9 ... , 10 Lago Clara, 11 Tonus Bruna, 12 Iseppi Mirella, 13 Mascarin Ernestina, 14 Mio Alda, 15 logna Prat Bianca, 16 Facca Angela, 17 Suor Pierina. Quarta fila da sinistra 1 Don Davide Burlon, 2 Mladovan Enzo, 3 Roman Guendalina, 4 Boz Luisa, 5 .. ., 6 De Piccoli Mirella, FOTO D'ARCHIVIO a cura di Tullio Milanese 7 Morello Giuseppina, 8 Cio!.. ., 9 Milanese Flavia, 10 Goz Vilma, 11 .. . , 12 Lovisa Eliana, 13 Pascot Maria, 14 Longo Clara , 15 Santin Guido, 16 Belluz Gianfranco, 17 Bier Michele. Quinta fila in alto da sinistra 1 Martin Giuseppe, 2 Pigat Giovanni, 3 Chiaradia 16 Gino, 4 Colin Loris, 5 Zorzit Vittorio, 6 Favret Ovidio, 7 Roman Noris, 8 Belluz Franco, 9 Mascherin Livio, 10 Don Sante Boscariol , 11 De Zani Loris, 12 Basso Franco, 13 Andreatta Elio, 14 Facca Giorgio, 15 Santin Mario, 16 Fiore Giovanni, 17 Reginato Simone, 18 Burella Ilario. ANNIVERSARI 50° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO UMBERTO Buso E MILENA ARMELIN GIUSEPPE BONESINI E ZEMIRA BELLUZ 50° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO ENRICO ARMELIN E EMMA DAL BO TARCISIO BARIVIERA E IVANA PEZZUTTI I CENTENARI JOLANDA PILOT GIOCONDA VALVASORI Nonna lolanda ha compiuto 100 anni. L:allegra e arzilla nonnina lolanda Pilot, vedova di Giovanni Nascimben, il 22 settembre ha spento 100 candeline nella casa di riposo di San Vito. Hanno festeggiato con lei i figli Aldo e Nello, le nuore, i nipoti, le pronipoti, parenti e amici. A lei sono giunti gli auguri di tutta la comunità azzanese, dal sindaco Bortolotti che con il vicesindaco si è recato a San Vito portandole un mazzo di fiori e per congratularsi con lei per il bel traguardo raggiunto. Commossa nonna lolanda ha ringraziato tutti. Vedova Rambaldini, il4 novembre ha ricordato il suo centunesimo compleanno: alla sua destra il figlio più giovane Achille e alla sinistra la primogenita Igea. Anche al Centro Sociale, che continua a frequentare, è stata festeggiata con tanta simpatia. FRANCESCO TESOLIN Francesco ha raggiunto il secolo di vita essendo nato il 9 novembre 1907. Eccolo davanti alla torta, circondato dai familiari. Lo si vede ancora in forma, cammina bene, parla correttamente . Bel segno per ulteriore percorso. Le autorità comunali gli hanno fatto visita, assai gradita dal festeggiato e dai parenti. SILVIA MANZON Vedova Guerrino Fedrigo, il 19 ottobre aveva raggiunto i 104 anni. Si è addormentata nel Signore il 4 novembre. Una lunghissima vita lavorando e amando, ricca di fede e di preghiera. 17 A N A G R A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 OO7 - d i c e m b re 2 O07) - salvo errori ed omissioni - BATTESIMI Consolaro Chiara Elena di Davide e di Simbeck Manuela, nata a Deggendorf (D) il 29/11/06, battezzata il 02/06/07; Maset Anna di Roberto e di Dadam Emanuela, nata a Pordenone il 09/03/07, battezzata il 17/06/07; Termini Diego di Francesco e di Criminisi Maria Concetta, nato a Pordenone il 03/09/06, battezzato il 17/06/07; Brunetta Sara di Francesco e di Predegan Jessica, nata a Pordenone il 29/03/07, battezzata il 24/06/07; Fiore Aurora di Andrea e di Roman Tania, nata a Pordenone il 22/02/07, battezzata il 24/06/07; Fracassin Chiara di Gian Roberto e di Zamuner Monica, nata a Pordenone il 21/08/06, battezzata il 24/06/07; Battiston Tommaso di Dario e di Rosolen Silvia, nato a Pordenone il 10/02/07, battezzato il 01/07/07; Roman Leonardo di Christophe e di Buset Claudia, nato a Pordenone il 07/06/07, battezzato il 01/07/07; Costella Giona di Giorgio e di Burelli Enrica, nato a Pordenone il 26/02/07, battezzato il 22/07/07; Fava Cristian di Giancarlo e di Franceschinis Graziella, nato a Udine il 13/06/07, battezzato il 19/08/07; Veri Alessia di Fabio e di Dezan Manuela, nata a San Vito al Tagliamento il 22/06/07, battezzata il 19/08/07; Amore Chiara di Federico e di Candido Greta, nata a Pordenone il 21/05/07, battezzata il 26/08/07; Furlanis Riccardo di Giorgio e di Valvasori Lia, nato a Pordenone il 05/06/07, battezzato il 26/08/07; Miolo Tobia di Fulvio Giorgio e di Battistella Claudia, nato a Pordenone il 08/06/07, battezzato il 02/09/07; Favarò Giorgia di Alfonso e di logna Prat Monica, nata a Pordenone il 25/05/07, battezzata il 08/09/07; Corazza Elisa di Paolo e di Bellomo Daniela, nata a Pordenone il 14/06/07, battezzata il 09/09/07; Gobbo Sofia di Fabio e di Camatta Antonella, nata a Pordenone il 14/02/07, battezzata il 09/09/07; Martin Elisa di David e di Giacomini Roberta, nata ad Oderzo il 29/04/07, battezzata il 09/09/07; Parrino Luca di Francesco e di Tramonte Patrizia, nato a Pordenone il 11/06/07, battezzato il 09/09/07; Roman Angelica di Roberto e di Signorelli Maria Rosa, nata a Pordenone il 05/04/07, battezzata il 09/09/07; Mazzega Sbovata Loris di Roberto e di Mores Desy, nato a Pordenone il 08/02/07, battezzato il 16/09/07; Bet Andrea di Miro Paolo e di Casagrande Maura, nato a San Vito al Tagliamento il 28/03/07, battezzato il 23/09/07; Cia Davide di Andrea e di Lovisa Daniela, nato a Pordenone il 25/04/07, battezzato il 23/09/07; Fabbro Agnese Zaira di Ruben e di Maccan Lidia, nata a Pordenone il 27/04/07, battezzata il 23/09/07; Facca Leonardo di Francesco e di Sferruggia Moira, nato a Pordenone il 12/03/07, battezzato il 23/09/07; Facca Letizia di Michele e di Gobbo Sara, nata a Pordenone il 04/07/07, battezzata il 23/09/07; Fantuz Maddalena di Manuel e di Pigat Paola, nata a Pordenone il 20/05/07, battezzata il 23/09/07; Ferraro Federico di Michele e di Scaranzin Linda, nato a San Vito al Tagliamento il 03/04/07, battezzato il 23/09/07; Moschetta Veronica di Manuele e di Zanin Barbara, nata a San Vito al Tagliamento il 02/02/07, battezzata il 23/09/07; Muzzin Samuele di Luca e di Ruggieri Ketty, nato a Pordenone il 02/05/07, battezzato il 23/09/07; Viatori Christian di Stefano e di Rubli Chiara, nato a San Vito al Tagliamento il 03/02/07, battezzato il 23/09/07; Zanon Greta di Ivano e di Bassetto Lorena, nata a Pordenone il 28/04/07, battezzata il 23/09/07; Battistella Sofia di Silvano e di Bossoi Lorena, nata a Pordenone il 16/05/07, battezzata il 29/09/07; Sartori Gabriele di Luca Paolo e di Vivan Cristina, nato a Pordenone il 16/06/07, battezzato il 29/09/07; Fiorido Alyssa di Alessandro e di Battistella Sara, nata a Pordenone il 09/04/07, battezzata il 07/10/07; Tona Giovanni di Paolino e di Santi n Valeria, nato a Pordenone il 28/04/07, battezzato il 07/10/07; Capozzi Giulio di Giovanni e di Tamburrini Annabella, nato a Monfalcone il 16/02/07, battezzato il 14/10/07; Lorenzon Leonardo di Diego e di Valeri Cristina, nato a Pordenone il 16/06/07, battezzato il 14/10/07; Moretton Marco di Adriano e di Rosset Mery, nato a Pordenone il 16/01/07, battezzato il 14/10/07; Ravagnolo Davide di Denis e di Mascarin Serena, nato a Pordenone il 24/06/07, battezzato il 14/10/07; Savian Naike di Luca e di Mascarin Linda, nata a San Vito al Tagliamento il 26/06/07, battezzata il 14/10/07; Bariviera Alberto di Michele e di Del Bel Belluz Cristina, nato a San Vito al Tagliamento il 23/05/07, battezzato il 28/10/07; Genovese Riccardo di Davide e di Battaia Katia, nato a Pordenone il 29/03/07, battezzato il 28/10/07; Mazzariol Asia di Roberto e di Longo Giuliana, nata a Pordenone il 16/05/07, battezzata il 28/10/07; Santi n Noemi di Roberto e di Trevisan Sara, nata a San Vito al Tagliamento il 23/02/07, battezzata il 28/10/07; Ciot Daniele di Michele e di Bet Michela, nato a Pordenone il 06/09/07, battezzato il 11/11/07; Peduto Lara di Roberto e di Tantulli Paola, nata a San Vito al Tagliamento il 23/01/07, battezzata il 11/11/07; Pigat Matteo Luciano di Christian e di Bravin Elena, nato a Pordenone il 04/09/07, battezzato il 11/11/07; Gaiarin Filippo di Simone e di Berti Maddalena, nato a Pordenone il 21/08/07, battezzato il 25/11/07; Catto Martina di Gianfranco e di Lovisa Tania, nata a Pordenone il 21/06/07, battezzata il 08/12/07; Cevo lotto Lucrezia di Enrico e di Cesselli Barbara, nata a San Vito al Tagliamento il 16/08/07, battezzata il 08/12/07; Dorigo Viani Riccardo di Maurizio e di Minetto Barbara, nato a Pordenone il 07/07/07, battezzato il 08/12/07; 18 Drigo Giulia di Devis e di Pezzutti Elisa, nata a San Vito al Tagliamento il 22/08/07, battezzata il 08/12/07; Gabana Greta di Mirko e di Leorato Emanuela, nata a San Vito al Tagliamento il 17/08/07, battezzata il 08/12/07; Grespan Nicolò di Roberto e di Corazza Fabiana, nato a Pordenone il 31/07/07, battezzato il 08/12/07; Moras Francesca di Andrea e di Turchet Barbara, nata a Pordenone il 02/06/07, battezzata il 08/12/07; Pasqualini Davide di Massimo e di Favret Elisabetta, nato a San Vito al Tagliamento il 07/09/07, battezzato il 08/12/07; Piccini n Nicole di Manuel e di Del Bel Belluz Natascia, nata a Pordenone il 14/06/07, battezzata il 08/12/07 ; Piva Giulia di Massimo e di Costella Francesca, nata a San Vito al Tagliamento il 07/12/06, battezzata il 08/12/07; Sancetta Alvise di Simone e di Benincà Lisa, nato a Pordenone il 08/09/07, battezzato il 08/12/07; Tonin Alessandra di Andrea e di Del Ben Linda, nata a Udine il 30/08/07, battezzata il 08/12/07; Vazzoler Alessandro di Roberto e di Pigat Sara, nato a Pordenone il 09/06/07, battezzato il 08/12/07. MATRIMONI Paludet Andrea e Gava Milena il 09/06/07; Rosa Daniele e Gerardo Elisa il 09/06/07; Galletto Gianpiero e Paradiso Lucia il 23/06/07; Sand re Luca e Zucchet Marzia il 23/06/07; Cremasco Stefano e Candido Martina il 30/06/07; Francescon Matteo e Cigana Marilisa il 14/07/07; Zadro Emanuele e Gobbo Mara il 04/08/07; Del Bel Belluz Gianni e Gabbana Stefania il 04/08/07; Sapienza Michele e Amato Letizia il 22/09/07; Vecchies Luca e Mantovanelli Alessia il 29/09/07; Bernava Alessandro e Carnielli Nadia il 06/10/07; Da Pozzo Michele e Grotto Loretta il 03/11/07; Lodesani Paolo e Mores Cinzia il 03/11/07. MORTI Martin Pia, moglie di Mores Guido, morta il 18/05/07, di anni 72; Noventa Maria, moglie di Montagner Giuseppe, morta il 20/05/07, di anni 93; Tonus Maria Bianca, vedova di Pagotto Vittorio, morta il 23/05/07, di anni 94; Donadel Teresina, moglie di Venerus Adriano, morta il 30/05/07, di anni 82; Martini Sergio, marito di Stefanini Osanna Pia, morto il 02/06/07, di anni 67; Paris Carolina, vedova di Tesolin Remigio, morta il 04/06/07, di anni 80; Dolcetti Alda Angela, morta il 07/06/07, di anni 63; Zaccariotto Teresina, vedova di Facca Romolo, morta il 09/06/07, di anni 79; Vaccher Angelo, celibe, morto il 13/06/07, di anni 78; Pascot Edema, vedova di Quattrosoldi Mario, morta il 17/06/07, di anni 82; Tesolin Agostino, vedovo di Mascarin Maria, morto il 25/06/07, di anni 87; Valvasori Enri- A N A G R A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 OO7 - d i c e m b re 2 OO7) - salvo errori ed omissioni ca, vedova di Ortolan Enrico, morta il 25/06/07, di anni 89; Crozzoli Giuseppina, nubile, morta il 02/07/07, di anni 78; Buttignol Pierina, vedova di Sforzin Olindo, morta il 04/07/07, di anni 75; Molaro Iride, vedova di Sappa Egidio, morta il 07/07/07, di anni 93; Manias Elda, moglie di Manias Bruno, morta il 10/07/07, di anni 82; Petraz Giovanni, morto il 16/07/07, di anni 70; Bot Erlina, vedova di Luvisutto Sante, morta il 17/07/07, di anni 82; Michieli Anna Margherita, moglie di Cattaneo Angelo, morta il 17/07/07, di anni 74; Cesselli Mario, marito di Zanette Liliana, morto il 18/07/07, di anni 77; Piccin Teresa, vedova di Manias, morta il 20/07/07, di anni 94; Spada Elena, nubile, morta il 24/07/07, di anni 68; Zucchetto Brunetta Nella, vedova di Zanet Alessandro, morta il 25/07/07, di anni 85; Barbisan Silvio, marito di Puiatti Angela Carla, morto il 26/07/07, di anni 74; Miot Renza , moglie di Bomben Andrea, morta il 29/07/07, di anni 43; Ragogna Giulietta, vedova di Schincariol Giovanni, morta il 07/08/07, di anni 96; Caldo Olindo Riccardo, marito di Longo Veronica, morto il 09/08/07, di anni 73; Buset Danilo, marito di Vilma Pascot, morto il 22/08/07, di anni 84; Pigat Natalina, nubile, morta il 05/09/07, di anni 86; Lenna Ado Iginio, marito di Zucchetto Giorgina , morto il 07/09/07, di anni 77; Estri Nerina Maria, vedova di Tesolin Narciso, morta il 19/09/07, di anni 91 ; Belluz Irene, nubile, morta il 27/09/07, di anni 96; Del Bianco Rosa , vedova di Zuccon Guerrino, morta il 28/09/07, di anni 80; Bortolus Agostino , marito di Pagotto Edda, morto il 02/10/07, di anni 85; Don Raffaello Martin, Arciprete di Azzano Decimo, morto il 04/10/07, di anni 52; Manias Luigia Vittoria, vedova di Chiarot Angelo, morta il 09/10/07, di anni 95; Mattiuz Clorinda, vedova di Bertoldo Pietro, morta il 10/10/07, di anni 87; Polesel Marina, moglie di De Donatis Demetrio, morta il 10/10/07, di anni 86; Coral Renzo, marito di Bagnariol Rita, morto il 23/10/07, di anni 58; Tesolin Vincenzo, marito di Longo Elide, morto il 26/10/07, di anni 80; Trevisan Francesco, vedovo di Zanetti Anna Elsa, morto il 31/10/07, di anni 82; Grotto Caterina, vedova di Franzon Antonio, morta il 03/11/07, di anni 87; Franceschinis Gelindo, celibe, morto il 04/11/07, di anni 68; Manzon Silvia, vedova di Fedrigo Guerrino , morta il 04/11/07, di anni 104; Segantin Una, vedova di Masat Gino, morta il 11/11/07, di anni 88; Sacilotto Nella, vedova di Vaccher Agostino, morta il 20/11/07, di anni 93; Fabris Emilio, marito di Campaner Maria, morto il 04/12/07, di anni 93. PRO CHIESA Sposi Andrea e Milena 120; in mem. Tonus Maria (Bianca) 50, sposi Segat Simone e Castelli Alessandra 100; figli in mem. Montagner Maria 50; N.N. 30; N.N. 90; N.N. 150; fam. Donadel Venerus in mem. Teresa 150; Consolaro Davide 50; N.N. 50; la figlia in mem. Teresina Facca 200; N.N. 100; N.N. 30; fam. Mores in mem. Martin Pia 100; fam. di Fiore Aurora 100; Fracassin Chiara 70; sposi Sandre Luca e Zucchet Marzia 100; N.N. 70; N.N. 50; N.N. 30; Roman Leonardo 50; N.N. 50; Sorgi Maria in mem. figlia Giuseppina Crozzoli 100; Bariviera Tarcisio e Ivana nel 50° 100; sposi Francescon Matteo e Cigana Marilisa 100; figli in mem. Iride Molari vedo Sappa 150; fam. Dolcetti in mem. Alda 100; sorelle Tesolin Raimonda e Gianna in mem. Giuseppe 200; N.N. 40; fam. Cattaneo in mem. Anna 100; Costella Giona 50; N.N. 50; N.N. 70; N.N. 40; sposi Zadro Emanuele e Gobbo Mara 100; Ergido Miot in mem. Renza 200; moglie Angela in mem. Barbisan Silvio 50; sposi Del Bel Belluz Gianni e Gabbana Stefania 100; N.N. 100; Veronica Longo in mem. marito Olindo Caldo 100; N.N. 25; fam. Fava Giancarlo 50; Gasparotto Davide 150; N.N. 30, N.N. 20; Amore Federico e Candido Greta per batto Chiara 50; Furlanis Riccardo 70; N.N. 100; Buset Danilo 200; N.N. 50; fam . Petraz 50; Pivetta Olindo 20; Parenti in mem. Pigat Italina 100; Roman Angelica 50; N.N. 50; fam. Busetto Celso in mem. Danilo 500; Basso Umberto e Armelin Milena nel 50° 50; Favarò Giorgia 700; sposi Sapienza Michele e Amato Letizia 50; Muzzin Samuele 50; Facca Leonardo 50; sposi Lorenzo e Angela Zampese 110; fam. Tesolin in mem. Valentino 40; Francesco Del Rizzo 50; Goz Ilde Giovanna 20; N.N. 20; N.N. 20; N.N. 50; fam. Bertoldo in mem. Mattiuz Clorinda 200; Fiorido Alyssa 100; N.N. 200; Facca Letizia 50; N.N. 50; genitori di Moretton Marco 50; Savian Maike 50; fam. Tamburrini 50; Lorenzon Diego e Cristina per batto Leonardo 50 e in mem. Don Raffaello 50; De Donato Demetrio in mem. Polesel Marina 70; N.N. 70; N.N. 50; N.N. 50; N.N. in mem. don Raffaello 100; N.N. in mem. Manias Luigia Vittoria 60; N.N. 200; Mercante e Chiarotto nel 40° 50; Classe 1932 20, fam. Mazzariol 50; fam. Tesolin 10; Bet Miro Paolo e Maura per batto Andrea 50; sposi Luca Vecchies e Alessia Mantovanelli 150; N.N. 90; in mem. Tesolin Vincenzo 150; sposi Loretta Grotto e Michele 250; Tesolin Artemio in mem. fratello Vincenzo 100; familiari in mem. Trevisan Francesco 150; Franzon Claudio in mem. mamma Caterina 100; cugini Rambaldini in mem. Italo 60; sposi Cremasco Stefano e Candido Martina 100; N.N . 50; fam. Dolcetti Eugenio in mem . Franceschinis Gelindo 50; N.N. 50; familiari in mem. Franceschinis Gelindo 100; familiari in mem. Segantin Lina 100; Club Ricreativo Azzanese di Toronto in mem. don Raffaello dolI. 150; N.N . 20; N.N.30; N.N.200;N.N. 150; N.N. 10; N.N. 50; in mem. Coral Renzo 130; N.N.20;N .N. 215;N.N.100;N.N.30;N.N. 50; N.N. 50; N.N. 50; fam. Vaccher Mario in 19 memoria Sacilotto Nella vedo Vaccher Agostino 50; N.N. 15; Pasqualini Davide 100; Riccardo Dorigo Viani 30; Barbara e Andrea Moras 100; Piva Giulia 60; fam. Catto 50; Banca di Cividale 200; Grespan Nicolò 70; N.N. 40; Pietro Moras 70; N.N. 100. PRO BOLLETTINO Liliana Ragogna 60; Longo Rino 40; Nascimben Ernesto 15; N.N. 50; Ida Barbesin in De Ros dolI. 100; Bertoldo Aldo dolI. 50; Renzo Andreatta 50; Bregolin Anna 40; Zanette Tony 30; Luigi Del Rizzo dolI. 50; Tonus Giovanni dolI. 100; Candido Angela dolI. 70; Bruno Del Rizzo dolI. 50; N.N. 10; Schincariol Severo 50; N.N. 5; Marson Claudio 20; N.N. 10; Bonesin Giuseppe e Belluz Zemira nel 50° 75; N.N. 20; N.N. 10; Del Bel Belluz Ernesto 20; Battiston Vittorina 100; Aldo e Maria Burella 34; Pietro e Sandra Bassan doli. 50; Celso e Olinda Del Rizzo dolI. 30; Danilo Palù dolI. 150; Bertoldo Aldo dolI. 50; Battiston Ubaldo e Danila dol1.1 00; Schincariol Antonio dolI. 50; Longo Dino dolI. 20; Fam. Litardi in mem. Danilo 50; Serena Lovisa in Pellarin dolI. 50; Pigat Antonio dolI. 50. PRO ORATORIO N.N. 35; Nespolo Lisa 50; sposi Santin Daniele e Marcatti Maeva 200; famiglie di via Minzoni in mem. Maria Montagner 60; N.N. 100; N.N. 5; N.N. 20; De Lorenzi 40; le Sorelle in mem. Angelo Vaccher 100; fam. Tesolin in mem. Agostino 100; zia Clelia in mem. Emanuela Donadel dolI. 100; N.N. 20; famiglie di via don Minzoni in mem. Bot Erlina 140; mercatino di Pasqua 1.600; N.N. 100; Sponga Angelo 50; N.N. 10; Corale S. Pietro in mem. Caldo Olindo 300; Caldo Maria in mem. fratello Olindo 100; T.R. 50; N.N. 10; familiari in mem. Olindo Caldo 1.100; cugini e zie in mem. Pantarotto Adriano 20; Tobia 200; Manuela e Massimo (Caffè Commercio) 150; in mem. Zagolin Paolo 100; N.N. 10; N.N. 200; N.N. 50; N.N. 20; in mem. Manzon Silvia 150; N.N. 20; fam. Covre 40; fam. Puiatti 2.000; Classe 1947 50; in mem. don Raffaello Boraso Cristian 100; N.N. in mem. don Raffaello 50; Associazione San Pietro 150; N.N. 80; Cesare Paola Daniela Perosa in memoria madre Ida Pigat 100; N.N. 100; Taiariol Nicole e Kevin in memoria don Raffaello 50; N.N. 80. PRO ASILO N.N. 10.000; N.N. 20; Gruppo Alpini 1.000; Abitanti di Le Fratte 1.000; N.N. 90; personale docente e non della scuola dell'infanzia a ricordo di Don Raffaello 60; mamma Cesira in memoria del figlio Paolo 5.000; Festeggiamenti Bembo 500; Reginato Walter - Santin Antonio - Candido Egidio 2.250; in memoria Moretton Elio 20; N.N. 10. NECROLOGIO Dr. Giovanni Pujatti Dejanira Franzin Lina Segantin Severino Facca Giuseppe Aldo Facca Candido Fiorigi Maria Tonus Italo Rambaldini Giuseppe Tesolin Giulietta Ragogna Carolina Paris Remigio Tesolin Benedetto Taiariol Silvia Manzon Silvio Barbisan Remigio Moretti Augusta Tesolin Fernando Battiston Giuseppe Tesolin Dario Tesolin Umberto Campagna Maria Rosa Campagna Sergio Campagna Anna Lina Zanette Sante Tesolin Albino Cogo Agostino Vaccher •I Nella Sacilotto