Istituto Comprensivo “L. Radice”
Lavoro eseguito dagli alunni III A della
scuola media V. Bellini
e dagli alunni III A di Montagnareale
Coordinati dalle insegnanti: Natoli Maria e Ficarra Maria
27 gennaio
Il giorno della Memoria
“Meditate che questo è stato”…
Che cosa ci ricorda il giorno della
memoria
Il giorno della memoria è stato scelto in Italia
e in molti altri Paesi per ricordare lo sterminio
degli Ebrei, per riflettere su
ciò che è stata la Shoah e
per fare in modo che un
simile orrore non si ripeta
più.
Le parole dell’odio
Shoah,
nazismo
olocausto
ghetto
lager
gestapo
genocidio
antisemitismo
ariani
pogrom
diaspora
olocausto
campi di
soluzione finale concentramento
Storia (leggi di Norimberga)
Il regime di Hitler si accanì
contro gli Ebrei, infatti con le
Leggi di Norimberga,
settembre 1935 fu loro proibito
di sposarsi con persone
Ariane, furono esclusi dagli
uffici pubblici, non poterono
più svolgere alcuni professioni,
quali farmacista ed avvocato e
potevano iscriversi nelle
scuole in numero limitato.
Scoppio della II guerra mondiale.
Sterminio
Scoppiata la guerra i Nazisti decisero
di eliminare fisicamente gli Ebrei con
fucilazioni di massa.
Molti furono costretti a vivere nei
ghetti e a partire dal 1941
cominciarono a trasferirli nei campi di
sterminio, dove nelle camere a gas
venivano eliminati.
In totale, si calcola che furono
sterminati circa 6 milioni di Ebrei.
Ghetto ebraico di Roma
Campi di concentramento
I Nazisti costruirono sei campi di sterminio tutti in Polonia.
Cinque per
eliminare gli Ebrei
polacchi e russi, il
sesto, quello di
Auschwitz –
Birkenau, servi
per eliminare gli
ebrei dell’Europa
occidentale.
Campi di concentramento in Italia
Bolzano
Fossoli
Risiera di San Sabba
Nella periferia di Trieste
nell'ottobre-novembre 1943 viene
allestito dai nazisti un campo di
concentramento in un vecchio
stabilimento per la lavorazione del
riso nel rione di San Sabba.
Il campo avrà la denominazione di "Polizei-Haftlager"
campo di detenzione per i partigiani, ma sarà attivato
anche come centro di raccolta e smistamento per i
prigionieri ebrei.
Vita nel Lager
La giornata dei detenuti
iniziava verso le quattro del
mattino; i prigionieri dopo
essersi riuniti nella piazza
per l’appello, verso le ore
sei, si mettevano in marcia
per andare a lavoro che era
disumano sia che
sistemassero strade o linee
ferroviarie o che
sgomberassero macerie.
Tra le dodici e le tredici c’era la pausa pranzo; lavoravano
fino alle ore diciotto e alle ventuno potevano riposare per
la notte.
Auschwitz
Dormitorio
Doppio filo spinato
Alimentazione
 L’alimentazione era
costituita: a colazione
350gr. di pane e ½
litro di brodaglia simile
al caffè.
 A pranzo una zuppa di
carote e cavolo o
patate;
 alla sera 20gr. di
salsiccia o formaggio
e ½ litro di tè.
Ebrei in fila per il rancio
Punizioni
Per chi sbagliava o non
rispettava il regolamento
veniva lasciato senza cibo o
costretto a stare in piedi per
molte ore in piazza o doveva
svolgere un lavoro
supplementare. Inoltre gli
venivano date bastonate e
spesso lasciato morire di
fame o fucilato.
I “giusti”
Tutti coloro che hanno aiutato, hanno nascosto e
protetto gli ebrei durante la persecuzione vengono
definiti “giusti”. Adesso ogni giusto o un suo
discendente ha diritto di piantare un albero nel
parco dei “giusti” che si trova a Gerusalemme.
Oscar Schindler
Un industriale tedesco che
salvò più di mille ebrei dallo
sterminio
Giorgio Perlasca
Commerciante italiano
che a Budapest riuscì a
salvare migliaia di ebrei
fingendosi un console
spagnolo.
Giovanni Palatucci
Un funzionario di
polizia che, a Fiume,
salvò più di
cinquecento ebrei,
fornendo loro
documenti falsi e
portandoli in salvo in
Italia Meridionale.
Calogero Marrone
Essendo capo
dell’ufficio
anagrafico del
comune di Varese,
procurò un gran
numero di
documenti falsi a
molti ebrei.
Campo di concentramento per
bambini, Terezìn
Terezìn si trovava
in Cecoslovacchia
ed era una città
fortezza dedicata a
Maria Teresa
d’Austria.
Ingresso Terezin
Bambini a Terezin
Tra il 1942 e il 1944 furono
portati circa 15.000 bambini
che furono quasi tutti
avvelenati o uccisi nelle
camere a gas; ne
sopravvissero solo un
centinaio.
Questi bambini ci hanno lasciato circa 4000 disrgni e 66
poesie, oggi conservate nel museo ebraico di Praga.
“La Farfalla”: Poesia scritta da un bambino
a Terezin
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando
cade sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla !
L’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Fra qualche giorno sarà già la mia
settima settimana di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman
nato il 7.1.1921 - morto il 29.9.1944
Disegni eseguiti dai bambini a Terezin
Poesia: Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
….continuazione
Considerate se questa è
una donna,
senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il
grembo come una rana
d'inverno.
Meditate che questo è stato:
….continuazione
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per
via,
coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da
voi.
Primo Levi
Passi scelti da “Sul fondo” di Primo Levi
ARBEIT MACHT FREI (IL LAVORO RENDE LIBERI)
[….] Io bevo e incito i compagni a farlo; ma devo
sputare, l’acqua è tiepida e dolciastra, ha odore di
palude. Questo è l’inferno
[….] Non si può più pensare, è come essere già morti
[…] poi bisogna spogliarsi e fare un fagotto degli abiti: gli
indumenti di lana da una parte e tutto il resto dall’altra,
togliersi le scarpe ma far molta attenzione di non farcele
rubare.
…..continua
[...] Viene uno con la scopa e scopa via tutte le scarpe…..
[...]Dalla porta entra un vento gelido e noi siamo nudi e ci
copriamo il ventre con le braccia.
Entrano con violenza quattro con rasoi, pennelli e
tosatrici [….]… loro ci agguantano e in momento ci
troviamo rasi e tosati. Che facce goffe abbiamo senza
capelli !
[…] e poi è chiaro che ci uccidono, chi crede di vivere
è pazzo, vuol dire che ci è cascato, io no, io ho capito
che presto sarà finita.
…..continua
[…] Häftling (prigioniero) : ho imparato che io sono un
Häftling. Il mio nome è 174 517; siamo stati battezzati,
porteremo finchè vivremo il marchio tatuato sul braccio
sinistro.
[…] solo mostrando il numero si riceve il pane e la
zuppa.
Binario 21 Milano
Da questo binario sono partiti
I prigionieri verso
I campi di concentramento
…e ancora Oggi
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango della Cambogia,
che muore per un sì o per un no
nel ghiaccio della Siberia,
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome
colpita dai machete in Ruanda,
senza la forza di ricordare i genitori
morti lungo le marce dell’Armenia.
C’è oggi un genocidio in Darfur, per il quale bisogna
ripetere: considerate se questo è un uomo.
Cambogia
Partito comunista di Kampuchea
è stato un partito politico comunista, fondato nel 1951, che governò la
Cambogia dal 17 aprile 1975 al 9 gennaio 1979.
I suoi aderenti venivano chiamati Khmer Rossi
Il partito dei Khmer Rossi è
associato al genocidio
cambogiano avvenuto tra il
1975 e il 1979, che avrebbe
causato la morte di circa 2,5
milioni di persone attraverso
carestia, lavori forzati ed
esecuzioni. Fu uno dei regimi
più violenti del XX secolo.
Khmer Rossi
Durante i loro 4 anni al potere, fecero lavorare e
ridurre in carestia la popolazione e giustiziarono
gruppi di persone (inclusi i burocrati) e ne uccisero
molte altre per reati minori.
Deportarono la popolazione nelle campagne
e la misero a lavorare nelle fattorie comuni:
chi non produceva non mangiava. Furono aboliti
ospedali,scuole,banche,e professioni “borghesi”
(insegnante,medico, avvocato, ecc.).
I Khmer Rossi costrinsero la popolazione a lavorare 12 ore senza fermarsi,
senza adeguate cure o cibo. Venne detto che le relazioni familiari furono
proibite e i membri di famiglie furono messi a morte per aver mantenuto
qualche relazione.
Caduta dei Khmer Rossi
Il 22 dicembre 1978,
dopo alcuni anni di
scontri di frontiera e
incursioni militari nel
Vietnam le truppe
vietnamite invasero la
Cambogia,
occuparono Phnom
Penh il 7 gennaio
1979 e deposero il
regime dei Khmer
Rossi.
Conflitto del Darfur
(talvolta chiamato
genocidio del Darfur) è
un conflitto armato
attualmente in corso
nella regione del Darfur
situata nell'ovest del
Sudan, delimitato da
Ciad, Egitto, Etiopia,
Libia, Repubblica
Democratica del
Congo,Uganda,
Repubblica
Centroafricana e Kenya
Conflitto
Il conflitto, iniziato nel febbraio del 2003, vede contrapposti
i Janjawid (lett. "demoni a cavallo") , un gruppo di miliziani
arabi reclutati fra i membri delle locali tribù nomadi dei
Baggara, e la popolazione non Baggara della regione
(principalmente composta da tribù dedite all’agricoltura).
Il governo sudanese, pur negando
ufficialmente di sostenere i
Janjawid, ha fornito loro armi e
assistenza e ha partecipato ad
attacchi congiunti rivolti
sistematicamente contro i gruppi
etnici Fur, Zaghawa e Masalit.
Le vittime del conflitto
variano a seconda
delle fonti da 50.000
(Organizzazione
mondiale della Sanità,
settembre 2004) alle
450.000 (secondo Eric
Reeves, 2006). La
maggior parte delle
ONG reputa credibile la
cifra di 400.000 morti.
Ex Jugoslavia
Il massacro di Srebrenica
è stato un genocidio e
crimine di guerra, consistito
nel massacro di migliaia di
musulmani bosniaci nel
luglio 1995 da parte delle
truppe serbo-bosniache
guidate dal generale Ratko
Mladic’nella zona protetta di
Srebrenica che si trovava al
momento sotto la tutela
delle Nazioni Unite.
Milosovic
È stato presidente della Serbia e
della Repubblica Federale
Jugoslavia come leader del Partito
Socialista Serbo (SPS).
Tra i protagonisti politici delle
guerre nella ex-Jugoslavia,
accusato di crimini contro l’umanità
per le operazioni di pulizia etnica
dell'esercito jugoslavo contro i
musulmani in Croazia, Bosnia ed
Erzegovina e Kosovo, contro di lui
era stata mossa anche l'accusa di
aver disposto l'assassinio di Ivan
Stambolic’ suo mentore negli anni
ottanta e suo possibile avversario
nelle elezioni presidenziali del2000
Genocidio
Gli uomini, dai 14 ai 65 anni furono separati dalle donne, dai
bambini e dagli anziani, apparentemente per procedere allo
sfollamento; secondo le istituzioni ufficiali i morti furono oltre
8.372, mentre non si hanno ancora stime precise del numero
di dispersi. Fino ad oggi 6.414 salme riesumate dalle fosse
comuni sono state identificate mediante oggetti personali
rinvenuti oppure in base al loro DNA che è stato confrontato
con quello dei consanguinei superstiti.
In Russia
Dopo la rivoluzione del 1917 vennero riaperti i campi di lavoro
katorga, realizzati in passato da Pietro il Grande in Siberia.
I campi di prigionia nacquero per ospitare: criminali comuni,
prigionieri della Guerra civile russa, funzionari accusati di
corruzione, sabotaggio e nemici politici vari e dissidenti,
nonché ex nobili, imprenditori e grandi proprietari terrieri.
Il Gulag
era il ramo della Polizia dell'interno
e del servizio di sicurezza sovietico
che costituì il sistema penale dei
campi di lavoro forzato. L'acronimo
originale russo, in uso solo al
singolare, descriveva un insieme di
lager .
Potere di Stalin
I gulag conobbero il maggior sviluppo negli
anni del potere di Stalin.
I presunti responsabili vennero incarcerati
in massa con le accuse di corruzione e
sabotaggio.
Il numero di prigionieri crebbe dai 176.000 del 1930
ai 510.307 del 1934, fino all'impennata del 1938
legata alle Grandi Purghe staliniane durante le quali
il numero dei detenuti salì a 1.881.570.
Dal 1945 tornò a crescere, raggiungendo il valore
massimo di circa 2.500.000 persone, che rimase
pressappoco costante fino al 1953 (anno della morte
di Stalin).
I lavori forzati
si devono aggiungere circa 4 milioni di
prigionieri di guerra, 700.000 detenuti nei
campi di smistamento ed almeno 6 milioni
di "confinati speciali", cioè i Kulaki (i
contadini deportati durante la
collettivizzazione) per un totale di
28.700.000 persone.
I lavoratori forzati vennero tra l'altro
impegnati per la costruzione del canale
Mar Bianco-Mar Baltico la ferrovia BaikalAmur e della Metropolitana di Mosca .
Condizioni dei detenuti
I detenuti erano spesso costretti a
lavorare in un clima glaciale senza
essere adeguatamente vestiti. Era
frequente l'avitaminosi che
conduceva a malattie come lo
scorbuto o la cecità notturna. La
maggior parte dei Gulag era situata
in aree disabitate della Siberia
nordorientale, senza collegamenti,
ma ricche di minerali e di risorse
naturali:
Arcipelago Gulag
di Aleksandr Solženicyn, pubblicato
negli anni '70, è il libro più noto sui
Gulag,segnò il momento di massima
denuncia del Gulag . L'autore
rimproverò il popolo russo per la sua
apatia nei confronti dei campi di
concentramento, ma nello stesso tempo
fornì una testimonianza del coraggio e
della risolutezza di coloro che vi furono
imprigionati.
Genocidio Armeno
L’ espressione genocidio, talvolta
Olocausto
degli
Armeni
Massacro degli Armeni“grande
Crimine", si riferisce a due eventi
distinti ma legati fra loro: il primo è
relativo alla campagna contro gli
armeni condotta dal sultano
ottomano Abdul-Hamid II negli
anni 1894-1896; il secondo è
collegato alla deportazione ed
eliminazione di armeni negli anni
1915-1916. Il termine genocidio è
associato soprattutto al secondo.
Armenia e Turchia
I Turchi nel periodo precedente la prima
guerra mondiale temevano che gli
armeni potessero allearsi coi russii, di
cui erano nemici. Nel 1909 si registrò un
eccidio di almeno 30.000 persone nella
regione della Cilicia.
1915: Massacri in Anatolia
Nel 1915 alcuni battaglioni
dell'esercito russo cominciarono a
reclutare fra le loro fila armeni.
Intanto l'esercito francese finanziava e armava a sua volta gli armeni,
incitandoli alla rivolta. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero
eseguiti i primi arresti. E in un solo mese, più di mille intellettuali
armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al
Parlamento furono deportati verso l'interno dell‘Anatolia e massacrati
lungo la strada.
Le marce della morte
Nelle marce della morte che coinvolsero 1.200.000
persone, centinaia di migliaia morirono per fame,
malattia o sfinimento. Queste marce della morte
furono organizzate con la supervisione di ufficiali
dell'esercito tedesco in collegamento con l'esercito
turco. Altre centinaia di migliaia furono massacrate
dalla milizia curda e dall'esercito turco.
I massacri
Le stime variano da un minimo di 950.000
secondo le fonti scritte turche fino a 3.500.000
secondo le ipotesi degli Armeni.
Conclusioni
Piace concludere questo lavoro con il verso della poesia
“La capra” di U. Saba in cui si dice che il dolore degli
uomini è fraterno ed universale.
[…..] Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perchè il dolore è eterno,
ha una voce e non varia. […..]
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27 gennaio Il giorno della Memoria “Meditate che questo è stato”…