Pedemontana Lombarda
e il futuro sistema viabilistico
a nord di Milano
di Fabio Terragni*
U
n grande viale per la città infinita
Il 2007 è stato un anno di svolta per le infrastrutture
lombarde. Una congiuntura favorevole, che ha visto
l’allineamento di Governo, Regione Lombardia ed
enti locali (tra cui la Provincia di Milano, che molto
ha investito sulla proprietà di Milano Serravalle-Milano Tangenziali) ha portato al varo dell’ente concedente regionale (Cal), all’avvio di 3 assi autostradali
(Pedemontana, Brebemi e Tem) e di numerosi interventi sulle strade e sul trasporto pubblico e allo stanziamento di un ingente contributo pubblico per Pedemontana e per le metropolitane. Di questo risultato
dobbiamo ringraziare tutti i soggetti istituzionali in
campo, che grazie a un lavoro serrato – a partire dal
Tavolo Milano costituito dal Governo Prodi per giungere ai numerosissimi incontri presso la Regione
Lombardia – hanno permesso lo sblocco di una situazione congelata da decenni.
Emblematica, a questo proposito, la storia della Pedemontana Lombarda.
Evocata da decenni, non era mai riuscita a decollare a
causa della mancanza di finanziamenti pubblici, ma
anche della difficoltà intrinseca alla realizzazione di
un’opera così complessa in un territorio così densamente urbanizzato. Rispetto alle prime versioni degli
* Presidente e Amministratore Delegato Autostrada Pedemontana
Lombarda spa.
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anni ’60, il tracciato attuale corre in un tessuto sostanzialmente urbano, in quella città infinita dove si
concentra il cuore della base produttiva lombarda, interessando 6 Province (Bergamo, Lecco, Monza e
Brianza, Milano, Como e Varese), 78 Comuni, 4 milioni di abitanti, 300.000 imprese che producono il
10% del Pil nazionale. Un’area in cui, nei 40 anni
persi a discuterne, la popolazione è cresciuta del
10%, gli edifici del 150% e i veicoli circolanti del
1000%. Questi sono i numeri della “città infinita che
fatica a muoversi”, un territorio fino ad oggi privo di
collegamenti diretti, anacronisticamente costretto a
gravitare su Milano, in una impostazione centripeta
non corrispondente all’attuale assetto distribuito
delle funzioni.
Con la Pedemontana Lombarda finalmente questo
territorio avrà il suo viale, la strada che permetterà
di ridefinire la propria identità e la propria organizzazione; le piccole imprese, per esempio, potranno
più efficacemente trasportare i loro semi-lavorati
tra i diversi impianti produttivi; i cittadini di Vimercate potranno andare a Malpensa direttamente,
senza passare dal sempre congestionato tratto milanese della A4; da Varese si potrà andare a Bergamo in un’ora, un tempo pari alla metà di quello attuale.
Purtroppo non oggi, ma tra 7 anni.
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LA GOVERNANCE DELLE INFRASTRUTTURE
2007 Bandi di gara per contraente generale e di progettazione definitiva
2008 Sviluppo dei progetti definitivi
2009 Approvazione dei progetti definitivi e avvio opere propedeutiche
2010 Avvio dei cantieri Tangenziale di Como,Varese e Tratta A
2011 Avvio dei cantieri autostradali lotti B1, B2, C, D (dalla A9 alla A4)
2012 Lavori in corso
2013 Apertura al traffico delle prime opere (Tangenziale di Como)
2014 Apertura di nuove tratte
2015 Apertura al traffico dell’intero sistema
autostradale
Qualche dato
Alla fine dei lavori Pedemontana Lombarda sarà una
infrastruttura viaria di 87 km di autostrada e 70 di
nuova viabilità locale che farà risparmiare oltre 40
milioni di ore all’anno, oggi sottratte ai cittadini lombardi, con grave danno alla qualità della loro vita, all’ambiente, alla competitività del sistema. I risparmi
diretti saranno superiori ai 750 milioni di euro all’anno, a cui si dovranno sommare i benefici indiretti.
I risultati degli studi
87 KM DI sugli scenari di traffico
confermano che la PedeAUTOSTRADA E montana Lombarda ri70 DI NUOVA durrà i tempi di percorrenza in una vasta area
VIABILITÀ
della Lombardia che
LOCALE CHE comprende gran parte
FARÀ delle province interessate. La nuova autostrada
RISPARMIARE sarà percorsa quotidiaOLTRE 40 MILIONI namente da un totale di
DI ORE ALL’ANNO oltre 200.000 veicoli
con punte di 100.000 nel
I RISPARMI tratto centrale, con riduDIRETTI zione dei tempi di percorrenza e positivi effetSARANNO ti sulla rete locale. Il beSUPERIORI AI 750 neficio sul traffico ragMILIONI DI EURO giungerà quindi un’area
ben più vasta di quella
ALL’ANNO direttamente interessata
dall’opera.
È importante sottolineare che gli spostamenti lungo
la nuova autostrada saranno per la maggior parte di
natura locale entro e tra le quattro province servite,
con percorsi medi inferiori a 30 chilometri. Se ne desume che, pur incrementando di poco più dell’1% la
rete stradale nell’area attraversata (oltre 10.000 km),
gli effetti tangibili di Pedemontana Lombarda coinvolgeranno oltre 5.000 km di strade esistenti, migliorando la mobilità nel territorio attraversato
quasi ovunque e riducendo soprattutto il traffico
che oggi si scarica sui centri abitati, provocando
l’aumento delle emissioni e l’insicurezza dei pedoni. È il cosiddetto effetto spugna per il quale Pedemontana Lombarda, rispondendo all’esigenza storica di una collegamento est-ovest a nord di Milano, assorbe finalmente il traffico liberando la viabilità locale.
L’attenzione alla sostenibilità
I dati e gli studi di traffico rendono evidente che la
Pedemontana Lombarda è una un’opera indispensabile, ma noi non vogliamo che venga considerata alla
stregua di un male necessario. Riteniamo anzi che rappresenti una straordinaria occasione per ricostruire
paesaggio, ambiente, territorio in una delle aree a più
elevata tensione ambientale d’Europa. Per questo motivo è nostra intenzione promuovere un approccio
nuovo, che presti la dovuta attenzione alla qualità architettonica e paesistica dell’opera stessa, alle modalità
con cui entra in relazione con il territorio, alle innovazioni organizzative e tecnologiche, alle modalità di
progettazione.
Possiamo fare l’esempio concreto delle opere di
compensazione ambientale. Si tratta di una voce che
nel nostro paese spesso viene utilizzata per fare lievitare i costi dell’opera, accompagnandola con una
serie di realizzazioni che hanno poco a che fare con
l’ambiente e molto con la conquista del consenso locale (impianti sportivi, centri congressi, gradini comunali, etc). Pedemontana Lombarda ha proposto di
evitare ogni dispersione delle risorse e di concentrarle su un progetto unitario, dotato di caratteristiche e
massa critica comparabile con quelle della dorsale
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autostradale, e costruito
a partire dai progetti elaQUELLO DI borati territorialmente.
PROMUOVERE UN In questo schema, i 100
milioni di euro stanziati
APPROCCIO CHE da Pedemontana LomPRESTI LA barda per interventi di
DOVUTA compensazione ambientale (corrispondenti al
ATTENZIONE 3,5% del valore complesALLA QUALITÀ sivo dell’opera) andranno a finanziare la realizARCHITETTONICA
zazione di un progetto
E PAESISTICA E ambientale di dimensioni
ALLE MODALITÀ regionali basato sui seguenti elementi:
CON CUI L’OPERA • una greenway, ossia
un corridoio ciclabile
ENTRA IN
di grandi dimensioni,
RELAZIONE COL
affiancato da siepi e fiTERRITORIO
lari, che si estende per
90 km, dalla Provincia
di Varese alla Provincia di Bergamo. Si tratterà di
una sorta di spina dorsale trasversale di connessione
e accesso al sistema dei parchi presenti nel territorio
interessato dalla Pedemontana Lombarda: 5 parchi
regionali e 12 parchi locali di interesse sovracomunale. Un parco lineare che connette le città attraversate, i principali servizi, le stazioni ferroviarie e che
entra in contatto con l’autostrada nelle aree di servizio, trattate come punti di accesso ai parchi;
• 50 progetti locali di riqualificazione ambientale,
relativi a parchi urbani, parchi agricoli, reti
agroambientali, boschi urbani, foreste naturalistiche, reti ecologiche, sistemi verdi e mobilità lenta,
connessi tra loro dalla stessa greenway.
La proposta, approvata dal Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma, è stato sviluppata in stretta
collaborazione con l’ufficio tecnico della società Autostrada Pedemontana Lombarda spa e dal gruppo di
lavoro del Diap (Dipartimento di Architettura e Pianificazione) del Politecnico di Milano.
Ma la sfida a realizzare un’opera delle dimensioni di
Autostrada Pedemontana Lombarda, tra le prime autostrade che si realizzano da 30 anni a questa parte, è
anche una sfida per l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili all’orizzonte di entrata in esercizio nel 2015. Una forte attenzione alla telematica e
all’energia sono fondamentali per evitare che la
nuova infrastruttura nasca già “vecchia”.
L’INTENTO È
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L’intenzione è quella di dotare l’infrastruttura di un
sistema capace di interagire con i veicoli che la attraverseranno, sostituendo le classiche barriere di
esazione con sistemi completamente elettronici di
rilevamento. Questi progetti oltre a offrire uno
straordinario strumento per il governo del traffico
in tutta l’area pedemontana, si traducono in riduzione dei tempi e delle emissioni e in un risparmio
di territorio calcolabile in mezzo milione di metri
quadri. Inoltre con il suo tragitto est ovest quasi
sempre in trincea, Pedemontana sarà dotata di oltre
50.000 mq di pannelli e 9MWh di potenza, in grado
di abbattere l’impatto energetico del proprio funzionamento.
Un’altra grande opportunità offerta dalla Pedemontana Lombarda riguarda il rilancio della competitività
del territorio. La nuova autostrada ricompone lo storico strappo nel tessuto economico del quadrante settentrionale della Lombardia garantendo finalmente
l’accessibilità in tempi certi al sistema dei valichi internazionali, agli aeroporti e al sistema di connessioni est-ovest, sulla direttrice del principale corridoio
europeo per merci e persone: il corridoio 5, destinato
a collegare Lisbona con Kiev. Inoltre il vantaggio di
usufruire di un collegamento trasversale che lega
province economicamente importanti permetterà di
avere relazioni più facili nei territori attraversati,
dove gli spostamenti brevi tra comuni vicini diventeranno più rapidi e sicuri per la popolazione. Infine a
questo quadro si deve aggiungere l’idea che l’opera
non rappresenta solo una leva per favorire la competitività e lo sviluppo economico del territorio, ma
anche uno straordinario strumento per attrarre nuovi
investimenti.
Abbiamo già cominciato a tradurre questi valori in
scelte operative e in sostanziali miglioramenti dell’opera, coinvolgendo tutti i soggetti interessati
come già accaduto nel road show svoltosi a dicembre 2007 in tutte le provincie interessate e a febbraio 2008 all’Auditorium del Sole 24 Ore in occasione della presentazione del progetto viabilistico
pedemontano.
Se riusciremo a dotare il nostro territorio del più esteso progetto ambientale mai sviluppato nel nostro
Paese, il nostro obiettivo sarà fare in modo che con
Pedemontana Lombarda si affermi un modello, quello della collaborazione fra le istituzioni locali per
raggiungere obiettivi determinanti per l’ambiente, la
competitività, l’innovazione e la qualità della vita dei
cittadini.
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