Agricoltura Una S.p.A. per rilanciare il settore. Dopo la delibera della Giunta tocca al Consiglio provinciale il via libera definitivo Le foto di questo servizio sono di Paolo Barone CataniaPROVINCIAEuromediterranea La Giunta provinciale, guidata da Raffaele Lombardo, ha approvato la costituzione della società “Il sole dell’Etna”, agenzia per lo sviluppo con l’obiettivo di rilanciare il comparto agricolo della provincia di Catania. Alla Spa parteciperanno anche il ministero dell’Agricoltura e l’assessorato regionale competente, che hanno condiviso l’iniziativa di un soggetto unitario che punti a rendere competitivi sui mercati i prodotti tipici, in particolare quelli dell’agrumicoltura, della provincia di Catania. “L’ormai consueta debolezza nei mercati del nostro prodotto agrumicolo - ha spiegato il presidente della Provincia Raffaele Lombardo - è causata dalla frammentazione dell’offerta che raggiunge il sistema distributivo attraverso troppi canali: centinaia di piccoli e medi commercianti, produttori che occasionalmente si recano nei mercati, piccole cooperative o associazioni che non riescono a penetrare nella grande distribuzione. E’arrivato il momento ha aggiunto Lombardo - di creare interlocutori forti in grado di assicurare la fornitura di quantitativi rilevanti con largo anticipo, puntualità nelle consegne, omogeneità delle confezioni, garanzia di qualità, tutte funzioni a cui dovrà assolvere l’Agenzia. La Spagna ha seguito questo modello vincente e tale può essere anche per noi. Siamo certi che il Consiglio provinciale saprà cogliere l’importanza di questa iniziativa e approvarlo in tempi rapidi”. La società “ Il Sole dell’Etna”, che avrà una forma molto snella e sarà guidata da poche figure di elevata qualificazione professionale, si occuperà anche della prestazione di servizio di vario genere (consulenza su certificazione e tracciabilità dei prodotti della filiera ortofrutticola e agrumicola, ideazione e gestione di marchi di identificazione, realizzazione piani marketing e pubblicitari, stipula di contratti quadro con centrali di acquisto e operatori, promozione dei prodotti all’estero, amministrazione e cessione brevetti di invenzione) nei confronti delle imprese operanti nella filiera ortofrutticola, e in modo particolare agrumicola, quali produttori (aziende agricole), consorzi di produttori, commercianti o intermediari, aziende di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti trasformati, aziende collegate alle catene di valore del sistema agricolo, quali produttori di impianti macchine. Nelle previsioni del prof. Mariano Frey, manager che ha curato gli aspetti di funzionamento del sistema, la Società per azioni, a cui potranno partecipare anche partner privati, si finanzierà con le remunerazioni dei servizi erogati. 21 Brilla il Sole dell’Etna sull’agricoltura catanese Agricoltura CataniaPROVINCIAEuromediterranea 22 Le arance rosse alla c Grazie al marchio “Bella vita”, creato appositamente da un importatore italiano, i prodotti di qualità della nostra agricoltura vengono apprezzati ogni giorno Le arance rosse siciliane sbarcano in America. È successo nelle scorse settimane a New York, dove i nostri agrumi tipici, prodotti in una ristretta area geografica a cavallo tra le province di Catania e Siracusa, stanno “scoprendo” gli States. O forse sarebbe meglio dire che l’America sta scoprendo le nostre arance rosse, con riscontri di mercato che fanno pensare con ottimismo al futuro. È partita, infatti, l’operazione “Sweet peel of Sicily” (letteralmente “buccia dolce di Sicilia”) organizzata da Celso Paganini, un importatore italiano che opera negli States dove rifornisce oltre 3.500 punti vendita, con il coinvolgimento di operatori agrumicoli siciliani. Una delegazione composta da rappresentanti delle Amministrazioni provinciali di Catania e Siracusa, della Regione Siciliana, dell’Università di Catania, delle Camere di commercio, delle associazioni di categoria e dagli stessi operatori agrumicoli, ha effettuato una missione operativa per verificare “de visu” il posizionamento dei prodotti in alcuni supermercati della Grande Mela e di Philadelphia, passando per il New Jersey. E a conferma di quanto salutari possano essere le nostre arance, “testimonial” dell’agrume siciliano è diventata nonna Alfonsina, 106 anni, originaria di Somma- tino (Caltanissetta). Emigrata giovanissima negli States, arancia rossa in mano, seduta in prima fila, ha monopolizzato l’attenzione nel corso dell’incontro aperto alla stampa locale che si è tenuto nella sala Michelangelo del Jolly Hotel di New York. Nonna Alfonsina ne ha mangiate tante di arance e ha potuto beneficiare dell’azione delle antocianine, un potente antiossidante che agisce contro i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento. La delegazione catanese era composta, oltre che dall’assessore provinciale alle Politiche agricole, Ignazio Gambino, anche dagli assessori Francesco Seminara e Salvo Pezzano e dai consiglieri Maurizio Montemagno, Giuseppe Galletta e Angelo Valastro. Già nei supermercati della catena Pathmark di New York, le arance rosse “Sweet peel”, più facili da sbucciare, anche con le mani, rispetto a quelle californiane, sono vendute in pratici e accattivanti contenitori di plastica da quattro pezzi per circa 750 grammi a 5 dollari (ma con la campagna promozionale vengono vendute 2 confezioni al prezzo di una), mentre a Woodbridge, nel New Jersey, nel punto vendita popolare di Shoprute, 30.000 clienti a settimana, quattro arance sono vendute a 1,99 dollari. Per stimolare la vendita due-tre volte la settimana tra i ban- a conquista dell’America chi stracolmi anche di avocado e angurie, vengono servite arance siciliane a spicchi per la degustazione. Daniele Lo Porto Riscontri positivi trend in crescita 23 “Riteniamo utilissima questa missione a New York perché abbiamo potuto verificare di presenza come arriva la nostra merce, cioè in ottime condizioni, e come viene esposta nei punti vendita: la crescita è graduale e contiamo di continuare su questo trend”, dice Maria Rosa D’Imprima di Scordia. Soddisfatto anche Luciano Privitera che opera nell’Acese: “È la prima volta che mi confronto con il mercato USA e lo ritengo estremamente interessante per le potenzialità, anche in relazione al numero dei consumatori. Credo, inoltre, che potremmo proporre oltre che l’arancia da mangiare anche quella da spremere, come il moro”. “Istituzioni, produttori, commercianti, mass media devono operare tutti insieme, in sinergia, per lanciare e sostenere questo prodotto negli Stati Uniti - dice Ivan Mazzamuto di una azienda di Paternò - lavorando con impegno perché i nostri agrumi possono conquistare i consumatori, se educati adeguatamente”. Una rossa catanese …per la salute. Sembra che, per togliere il medico di torno, ci voglia un’arancia rossa al giorno e non più la solita mela. Il succoso frutto, infatti, contiene antociani e polifenoli in grado di proteggere il genoma, il quale svolge un ruolo di banca dati che la cellula utilizza per le sue funzioni, dall’aggressione di molecole, sia endogene che esogene, che si formano dalla combustione del tabacco, dall’azione dei raggi Uv e dagli scarichi industriali ed automobilistici. “L’integrità del DNA - spiega il professore Angelo Vanella, preside della Facoltà di Farmacia dell’Università di Catania deve essere protetta per tutta la vita e trasmessa intatta di generazione in generazione. Le specie chimiche che attaccano il genoma, definite radicali liberi, promuovono reazioni di tipo redox alterandone la struttura e le informazioni in esso contenute”. Fortunatamente, la cellula è dotata di antiossidanti con i quali riesce a contrastare i radicali liberi. Antiossidanti che sono presenti nell’arancia rossa. Secondo uno studio condotto dall’Ateneo catanese, infatti, le arance Tarocco, Moro e Sanguinello, rigorosamente “made in Sicily”, contengono sostanze chiamate antocianine che, oltre a conferire loro il caratteristico colore rosso, sono capaci di ritardare i fenomeni ossidativi, che stanno alla base dell’invecchiamento dei neuroni, e di combattere, quindi, i fenomeni di stress ossidativi che portano all’insorgere del morbo di Parkinson, dell’Alzheimer e della sclerosi laterale amiotrofica. Inoltre, le “rosse di Sicilia”, sembrano abbiano un ruolo di prevenzione nei confronti della formazione di placche ateromatose causa delle malattie cardiovascolari. Arance della salute, dunque. E basta andare dal fruttivendolo. Non in farmacia. M.M.P. In alto, da sinistra: Valastro, Seminara, Montemagno. In basso: Gambino, nonna Alfonsina, il coordinatore del Progetto Sweet Peel, Angelo Barone. CataniaPROVINCIAEuromediterranea Una rossa al giorno toglie il medico di torno