LA PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI DEFINIZIONI NORMA CEI 64-8/2 TIPOLOGIE DI SOVRACORRENTI + ESEMPI SEGNI GRAFICI E SIMBOLI ELETTRICI PER SCHEMI DI IMPIANTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI CARATTERISTICHE DI INTERVENTO COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI IN SOVRACCARICO COORDINAMENTO DELLE PROTEZIONI IN CORTO CIRCUITO CASI PRATICI DI INSTALLAZIONE ESEMPI DI CALCOLO. 1 DEFINIZIONI - NORMA CEI 64-8/2 4 / y Conduttura: insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli g elementi che assicurano il loro isolamento,, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione meccanica. y Sovracorrente: ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture condutture, il valore nominale è la portata, ovvero il massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura,, in regime g permanente p e in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore massimo specificato. 2 LE SOVRACORRENTI SI DIVIDONO IN y Corrente di sovraccarico: sii verifica ifi iin un circuito i i elettricamente l i sano; y Corrente di corto circuito: si verifica in seguito a un guasto di impedenza trascurabile bil ffra d due puntii tra i quali li esiste i tensione i in condizioni ordinarie di esercizio. 3 ESEMPIO DI SOVRACCARICO y Funzionamento normale: la temperatura dell’isolante dei cavi non supera il valore massimo ammissibile (70 °C per PVC – 90 °C per EPR) corrente di impiego Ib ≤ portata Iz y Funzionamento in sovraccarico: la temperatura dell’isolante dei cavi l i i ibil supera il valore massimo ammissibile e, a lungo andare, ne causa il degrado corrente di sovraccarico I > portata Iz nota: - lungo il circuito non è presente alcun guasto di isolamento; - la corrente di sovraccarico si manifesta in tutta la conduttura; - la corrente di sovraccarico non è in g genere molto elevata (tipicamente fino a qualche multiplo della portata). 4 ESEMPIO DI CORTO CIRCUITO y In I caso di corto t circuito i it è intervenuto i t t un guasto: t la l perdita dit di isolamento tra due parti a diverso potenziale; la temperatura dell dell’isolante isolante dei cavi supera notevolmente il valore massimo ammissibile, e, in tempi brevi, ne causa il degrado: corrente di corto circuito Icc >> portata Iz 5 Esempi Corto circuito: I caso di corto In t circuito i it è iintervenuto t t un GUASTO GUASTO:: la l perdita dit di iisolamento l t tra due parti a diverso potenziale; la temperatura dell’isolante dei cavi supera notevolmente il valore massimo ammissibile, e, in tempi brevi, ne causa il degrado: corrente di corto circuito Icc >> portata Iz NOTA BENE: lungo il circuito è presente un guasto di isolamento la corrente di corto circuito si manifesta a monte del punto di guasto ma non a valle la corrente di corto circuito può essere molto elevata (dell’ordine di decine di kA kA)) agli effetti termici sono associati anche fenomeni di sforzi elettrodinamici 6 D ISPOSITIVI DI PROTEZIONE Contro le sovracorrenti è necessario adottare le PROTEZIONI, ossia dispositivi che IN CASO DI SOVRACORRENTE SOVRACORRENTE,, siano in grado di aprire automaticamente il circuito simbolo FUSIBILI INTERUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI simbolo 7 C ARATTERISTICHE GENERALI DELLE PROTEZIONI • In = corrente nominale Valore massimo di corrente che che, percorrendo la protezione, non deve mai provocarne l’intervento; in genere si usano valori standardizzati: 4 – 6 – 10 – 16 – 20 – 25 – 32 – 40 – 50 – 63 – 80 – 100 – 125 [A] (CEI 23-3) • If = corrente di funzionamento Valore minimo di corrente che, percorrendo la protezione, ne provoca l’intervento entro un tempo p convenzionale fissato dalle norme (1 o 2 h) • P.I. = potere di interruzione Valore massimo di corrente (tipicamente ( p di corto circuito) che la protezione è in grado di interrompere; usualmente si hanno valori standardizzati: 3 – 4,5 – 6 – 10 – 16 – 25 – 50 [kA] 8 CARATTERISTICHE DI INTERVENTO FUSIBILI La caratteristica L tt i ti tempo-corrente t t è a tempo DIPENDENTE inverso, ovvero: quanto più elevata è la corrente è rispetto al valore nominale, tanto più breve sarà il tempo di intervento del dispositivo. Tipi particolari di fusibili sono: gG – per usi generali aM – per avviamento motori ☺ VANTAGGI SVANTAGGI • rapidità d'intervento (per corto circuito) • necessità di sostituzione ad avvenuto intervento • elevato potere d'interruzione • tempi elevati di sostituzione • dimensioni ridotte • necessità di ricambi identici • costo limitato • dimensioni non sempre unificate 9 INTERRUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI La caratteristica tempotempo-corrente è è:: IN PARTE A TEMPO DIPENDENTE (tratto iniziale - relè termico) IN PARTE A TEMPO INDIPENDENTE (tratto finale - relè magnetico) Gli interruttori a Norma CEI EN 60898 (per usi domestici o similari – fino a 125 A) sono classificati in base alle correnti di intervento del relè magnetico Im1 e Im2 Im1 Im2 ☺ VANTAGGI SVANTAGGI Caratteristica Im1 Im2 B 3 · In 5 · In C 5 · In 10 · In D 10 · In 20 · In • ripristino tramite semplice riarmo • potere d'interruzione non particolarmente elevato • dimensioni standard modulari • costi molto superiori rispetto ai fusibili 10 SOVRACCARICO [Norma CEI 6464-8 art. 433.2]] data una conduttura che abbia: C Corrente t di Impiego I i Ib La protezione deve avere: In definitiva: Ib ≤ In ≤ Iz If ≤ 1,45 1 45 · Iz P t t IIz Portata 1,45 · Iz I I Corrente nominale In Corrente di funzionamento If Se si usa un fusibile deve anche risultare • La corrente nominale deve avere un valore compreso tra il valore della corrente di impiego e il valore della portata • Nel caso di impiego di fusibili, fusibili la corrente di funzionamento non deve superare la portata maggiorata del 45 % 11 SOVRACCARICO [Norma CEI 6464-8 art. 433.2]] nell caso di iimpiego i di INTERRUTTORI AUTOMATICI conformi f i alle ll norme CEI 2323-3 (EN 60898) e CEI 1717-5 (EN 60947 60947--2) risulta: If = 1,45 1 45 · In [CEI 23 23--3] If = 1,25 1 25 · In [CEI 17 17--5] e pertanto, dovendo essere In ≤ Iz, Iz, la verifica If ≤ 1 1,45 45 · Iz è sempre automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di FUSIBILI risulta generalmente: If = 1,6 1 6 · In e pertanto è sempre necessario valutare che sia If ≤ 1,45 · Iz La Norma CEI 6464-8 ammette il sovraccarico ma per tempi limitati: la verifica If ≤ 1,45 · Iz intende dire che: è ammissibile sovraccaricare il cavo fino al 45% in più della portata questo sovraccarico non deve durare oltre un tempo convenzionale (1 h o 2 h) 12 CORTO CIRCUITO [Norma CEI 6464-8 art. 434.3] E’ NECESSARIO CHE LA PROTEZIONE POSSIEDA: E In ≥ Ib P.I. ≥ Iccp ∫ I2 · t ≤ K2 · S2 Energia Passante: rappresenta l’energia che la protezione lascia passare tra ll’istante istante di guasto e la definitiva apertura della linea ∫ I2 · t è chiamato anche “integrale integrale di Joule Joule”:: I = corrente di corto circuito t = tempo di intervento la corrente nominale della protezione non sia inferiore alla corrente di impiego del cavo Il Potere di Interruzione della protezione non sia inferiore alla Corrente di corto circuito presunta t Icc I P nell punto t di iinstallazione t ll i l’Energia Passante (∫ I2 · t) della protezione non superi ll’Energia Energia Sopportabile dal cavo (K2 · S2) S = sezione del cavo in mm2 115 per cavi in rame isolati in PVC K= 143 per cavi in rame isolati i EPR es.: cavo 6 mm2 in rame e PVC K2·S2 = 476100 A2s 13 CORTO CIRCUITO: verifica ggrafica di ∫ I2 · t ≤ K2 ·S2 • occorre disporre del grafico ∫ I2 · t del costruttore della protezione ∫ I2 · t ∫ I ∫ I2 · t ∫ I A • bisogna bi sovrapporre sul grafico la retta K2 ·S2 del cavo ICC B ICCmin ICCMAX ICC • nel caso A, A, il cavo è sempre protetto per qualsiasi valore di Icc • nel caso B B,, il cavo è protetto solo per valori di Icc compresi fra Iccmin e IccMAX e, in particolare, occorre verificare che la Icc1 a fine linea sia maggiore di Iccmin e che la Icc0 a inizio linea sia minore di IccMAX (es .motori .motori), motori)), motori ) in genere la verifica NOTA: Se la protezione è disposta a fine linea (es dell’energia passante non è necessaria 14 SOVRACCARICO SO CC CO punto pu to d di installazione sta a o e de della ap protezione ote o e • In g generale il dispositivo p di p protezione contro il sovraccarico va sempre installato ALL’INIZIO (A MONTE) della linea elettrica da proteggere. • Se la corrente risulta uguale in tutta la linea linea, nei LUOGHI ORDINARI la protezione può essere installata indifferentemente A MONTE o A VALLE del circuito da proteggere. MA SE IL CIRCUITO ! • attraversa luoghi a MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO • presenta t DERIVAZIONI lungo l il suo percorso • alimenta PRESE A SPINA lungo il suo percorso LA PROTEZIONE VA SEMPRE INSTALLATA A MONTE DELLA LINEA 15 SOVRACCARICO SO CC CO obbligo/omissione obb go/o ss o e de della ap protezione ote o e y L L’installazione installazione della protezione contro i sovraccarichi per una linea elettrica è obbligatoria nei seguenti casi: luoghi a maggior rischio in caso di incendio e di esplosione; ambienti e applicazioni particolari (bagni (bagni, piscine piscine,ecc.); ecc ); condutture che alimentano prese a spina; y La p protezione contro i sovraccarichi p può essere omessa se: la conduttura alimenta utenze che, per loro natura, non possano dar luogo a sovraccarichi (per esempio: apparecchi di illuminazione); la conduttura alimenta apparecchi utilizzatori già dotati della propria protezione t i (per ( es. motori t i elettrici), l tt i i) a patto tt che h quest’ultima t’ lti soddisfi ddi fi le l condizioni di coordinamento per la protezione della linea stessa; condutture derivate da una linea principale già protetta dal sovraccarico e per le quali, quali in seguito ad una variazione della sezione sezione, del tipo di isolante o della modalità di posa vi sia una diminuzione della portata (Iz) rispetto alla linea principale; vi sono condutture derivate da una linea principale e già protette singolarmente contro il sovraccarico. (vedi esempio pagina successiva) CASI PRATICI DI INSTALLAZIONE SOVRACCARICO LA PROTEZIONE PUO’ ESSERE OMESSA SE:: la linea alimenta derivazioni protette ciascuna con proprio dispositivo (P) e risulti i lti che h la l portata t t Iz I della d ll linea li non sia i inferiore i f i alla ll somma delle d ll correnti nominali In dei dispositivi di protezione delle derivazioni ESEMPIO Iz P1 P2 Iz ≥ In1 + In2 In1 In2 17 CASI PRATICI DI INSTALLAZIONE SOVRACCARICO SI RACCOMANDA DI OMETTERE LA PROTEZIONE SE IL SUO INTERENTO E LA CONSEGUENTE APERTURA DEL CIRCUITO POSSONO PROVOCARE MAGGIORI PROBLEMI DI SICUREZZA X circuiti di eccitazione delle macchine rotanti ESEMPI Y circuiti i iti di alimentazione li t i di elettromagneti l tt ti di sollevamento ll t Z circuiti secondari dei trasformatori di corrente (TA) [ circuiti circ iti di alimenta alimentazione ione di dispositi dispositivii di estin estinzione ione incendio protezione chiusa Protezione intervenuta funzionamento normale per sovraccarico elettropompa p p El Elettropompa tt alimentata disalimentata ?! 18 CASI PRATICI DI INSTALLAZIONE CORTO CIRCUITO Poiché la corrente di corto circuito si manifesta dal punto di alimentazione e fino al punto di GUASTO, LA PROTEZIONE VA SEMPRE MESSA A MONTE IL POSIZIONAMENTO DELLA PROTEZIONE E’ CONSENTITO AD UNA DISTANZA MASSIMA DI 3 m DAL PUNTO DI INIZIO DELLA CONDUTTURA, MA OCCORRE CHE: X la conduttura sia realizzata in modo da rendere minimo il rischio di corto circuito Y la conduttura non sia posta vicino a materiale combustibile Z la conduttura non si trovi in AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO O CON PERICOLO DI ESPLOSIONE LA SITUAZIONE DI CORTO CIRCUITO E’ ESTREMAMENTE DANNOSA E PERICOLOSA ARCHI ELETTRICI INCENDI SFORZI ELETTRODINAMICI 19