Il quadro politico italiano Dalla pace di Lodi alla pace di Noyon Antefatti • Alla fine di una serie di conflitti interni, i più potenti “stati” della penisola stabiliscono, con la pace di Lodi del 1454, l’effettiva ripartizione dei territori. • Tale situazione determina una condizione di profonda frammentazione, accompagnata da vari tipi di governo, che rendono la penisola e i suoi staterelli meta di conquista per le potenze europee. Le principali potenze italiche • • • • • Ducato di Milano Repubblica di Venezia Signoria di Firenze Stato della Chiesa Regno di Napoli La situazione dalla cartina Più a fondo…Firenze • Dal 1469 la città è dominata da Lorenzo de’ Medici, il Magnifico*, il quale instaura un potere solido. • Tuttavia nel 1478, una grave congiura, disposta dalla famiglia rivale dei Pazzi e supportata da Papa Sisto IV, mette a rischio la sua vita e il suo potere. • Fortunatamente riesce a salvarsi dall’aggressione e rafforzare ulteriormente la sua egemonia sulla città fiorentina. * Digitare per vedere immagine Primo conflitto • L’intervento diretto del pontefice aggrava la situazione, infatti il conflitto si allarga e vede opporsi due diverse fazioni, Firenze, Venezia e Milano contro Stato della Chiesa, Repubblica di Siena e Regno di Napoli. • Tuttavia l’intervento diplomatico di Lorenzo, che convince il re di Napoli ad abbandonare il conflitto, obbliga Papa Sisto IV a stipulare un accordo, ufficializzato nel 1480. La pace è solo temporanea • La guerra riprende già nel 1482, quando Venezia attacca il Ducato di Ferrara. L’azione veneta, con la quale riesce a sottrarre l’area del Polesine, si conclude solamente nel 1484, ma Ferrara riesce a mantenere la propria indipendenza. • Un anno più tardi, scoppia a Napoli una rivolta che vede opporsi i baroni, membri di grandi famiglie nobiliari, alla dura politica fiscale di Ferrante, re di Napoli*. Anche questa rivolta è appoggiata dal papato e in particolare da Papa Innocenzo VIII, il quale vorrebbe imporre un re francese sul trono. • La repressione messa in atto da Ferdinando e l’intervento congiunto di Milano e Venezia ristabiliscono l’ordine nel regno. In quel di Milano… • E’ nel ducato lombardo che si deve affrontare la più grave crisi per l’equilibrio politico dell’italica penisola. • Per capire la situazione di tensione è necessario ricordare un antefatto: nel 1476 il duca Galeazzo Maria Sforza è ucciso in una congiura. Al duca succede al trono suo figlio Gian Galeazzo*, che per la sua giovane età è “guidato” dalla madre Bona si Savoia. Nel 1480, Ludovico il Moro*, fratello di Gian Galeazzo, esilia Bona di Savoia e assume il potere. Tuttavia nel 1489 Gian Galeazzo si sposa con Isabella, una nipote del re di Napoli, il quale è intenzionato ad intervenire in favore Gian Galeazzo, questo è il pretesto per Ludovico per far intervenire il re francese*, il quale è invitato a far valere i suoi diritti che la sua casata può vantare sul regno di Napoli. Carlo VIII invade la penisola italica • Il sovrano francese, nella sua marcia verso il regno di Napoli, entra prima nelle città di Milano e Firenze. Carlo VIII riesce a conquistare il regno meridionale con grande facilità nel febbraio del 1495. Tuttavia, accresciuta la preoccupazione per il facile successo francese, nello stesso anno alcune potenze italiane, Venezia, Milano e Stato della Chiesa, insieme alla casata degli Asburgo* e al regno di Spagna*, costituiscono una lega antifrancese, la quale viene drasticamente sconfitta a Fornovo nel luglio del 1495, mentre l’esercito transalpino stava ritornando in patria. Nel frattempo a Firenze… • L’accoglienza riservata a Carlo VIII offre l’occasione per dare il via ad una rivolta antimedicea, la quale porta alla formazione della repubblica. • In questo clima di cambiamento, assume molta importanza la figura di Girolamo Savonarola*, il quale si fece protagonista di dure critiche a Papa e alla signoria medicea. • Intorno a Savonarola si formano vari movimenti, ma quello che avrà il sopravento sarà quello degli arrabbiati, ovvero di coloro che erano membri di fazioni antimediecee e antisavonaroliane. Questi riuscirono a riallacciare i rapporti con Roma e fecero condannare Savonarola come eretico, lo stesso fu messo al rogo. Gli anni della verità, la fine delle ostilità 1 • Dopo la morte di Carlo VIII, sul trono francese sale Luigi XII*, il quale, deciso a avere successo dove il suo predecessore aveva fallito, un anno dopo la sua incoronazione, nel 1499 riesce a spodestare Ludovico il Moro e a conquistare Milano. • Tuttavia nel 1503, l’intervento spagnolo porta, un anno dopo all’armistizio di Lione, che assegna Milano alla Francia e il Regno di Napoli, conquistato dai francesi in precedenza, alla Spagna. Gli anni della verità, la fine delle ostilità 2 • Nel 1508, intimoriti dalla possibilità di espansione di Venezia, l’imperatore Massimiliano, Papa Giulio II, Luigi XII e Ferdinando di Spagna, formano una lega contro la Serenissima, la lega di Cambrai. • Nel 1509 , l’esercito di Venezia viene sconfitto nettamente a Agnadello e la scomparsa della repubblica sembra ormai imminente, ma l’intervento diplomatico del governo, evita la caduta di questa. Gli anni della verità, la fine delle ostilità 3 • Conclusa la pace con Venezia, il Papa istituisce la lega santa, alla quale aderiscono la stessa Venezia, l’Inghilterra, la Spagna e la Confederazione svizzera, con lo scopo di fermare la potenza francese. • Nel 1512, la lega riesce a liberare Milano dall’esercito francese e porre sul trono Massimiliano Sforza*, figlio di Ludovico il Moro. • Nel 1513, Giovanni de Medici diventa Papa con il nome di Leone X*. • Nel 1515, morto Luigi XII, sale al potere Francesco I*. La pace di Noyon e le sue conseguenze • Il neo sovrano francese cerca nuovamente di conquistare territori dell’italica penisola, lo stesso re riesce a conquistare Milano. • Nel 1516, con la pace di Noyon, si riconosce il controllo del Ducato milanese alla Francia e del Regno di Napoli alla Spagna. • A conclusione di questo lungo periodo di guerra, la penisola risulta più frazionata di prima, inoltre sul suolo italico vi è la presenza di molte potenze europee. Lavoro eseguito da Marco Belotti classe 3^ D L.S Anno scolastico 2009-2010