di: Erika Volpe – Liceo Scientifico dell’Aquila
VITA
Nato probabilmente a Firenze, da Boccaccino, amò
fantasticare sulla sua vita.
Il padre, socio della banca dei Bardi, portò con sé
Giovanni a Napoli, per avviarlo all’attività mercantile.
Presso la corte Angioina, si appassionò alla letteratura
cortese e classica (in particolare ad Ovidio).
Con il fallimento della banca dei Bardi, fu costretto ad
abbandonare l’alto tenore di vita.
Tornato a Firenze riprese la sua vita borghese.
Stretta l’ amicizia con Petrarca, si creò in lui una crisi
interiore che lo spinse a divenire chierico.
PERIODO NAPOLETANO
FILOSTRATO dal greco “vinto d’amore”:poemetto
scritto in ottave (con strofe di otto endecasillabi).
Troilo, figlio del re di Troia, si innamora della
prigioniera greca Criseida, ma in seguito ad uno
scambio di prigionieri, torna al campo greco e
dimentica Troilo; questi, disperato, muore per mano
di Achille.
FILOCOLO dal greco “pena d’amore” :opera in prosa
basata sulla leggenda di Florio e Biancifiore.
Durante l’era cristiana, Biancifiore, figlia di un nobile
romano ucciso dai Saraceni, perde anche la madre che
muore nel darla alla luce, e viene accolta dal re di
Spagna. Cresce insieme a Florio, figlio del re e i due si
innamorano. Il re contrario, vende Biancifiore a dei
mercanti e la ragazza viene rinchiusa in una torre
dall’ammiraglio di Alessandria. Florio dopo varie
peripezie tenta di salvarla, ma viene catturato e
condannato al rogo con l’amata. Con l’agnizione si
scopre che l’ammiraglio è lo zio di Florio e i giovani
vengono liberati.
PERIODO FIORENTINO
COMEDIA DELLE NINFE FIORENTINE:
narrazione in prosa inframmezzata da terzine.
Ameto, rozzo pastore, incontra delle ninfe e si
innamora di una di esse, Lia. Nel giorno della festa
di Venere, le ninfe narrano al pastore i loro amori.
Ameto è immerso in un bagno purificatore e può
così apprendere il significato allegorico della sua
esperienza: le ninfe rappresentano le virtù e
l’incontro con esse ingentilisce l’animo di Ameno.
L’ ELEGIA DI MADONNA FIAMMETTA: romanzo
in prosa.
Il romanzo è scritto sotto forma di lettera da parte
di Fiammetta, che innamorata di Panfilo, viene
dimenticata dallo stesso in seguito al suo ritorno in
patria. Fiammetta attende il giovane invano
ricordando i bei tempi. Il tormento è accentuato dal
fatto che Fiammetta è sposata e deve nascondere le
sue sofferenze al marito che per confortarla la
conduce nei luoghi in cui aveva passato i momenti più
belli con Panfilo.
IL DECAMERONE
E’ una raccolta di cento novelle, che racconta come,
durante la peste che nel 1348 devasta Firenze, una
brigata di sette fanciulle e tre giovani, di nobile
condizione sociale, cerca scampo, ritirandosi in una villa
in campagna. Come passatempo i giovani raccontano
delle novelle e ogni giorno viene eletto un re che decide
il tema della giornata.
LE DIECI GIORNATE
1.
Pampinea: tema libero;
2.
Filomena: storie in cui dopo varie peripezie si arriva ad un lieto fine;
3.
Neifile: storie in cui una cosa tanto desiderata viene acquistata o
recuperata;
4.
Filostrato: storie d’amore finite male;
5.
Fiammetta: storie di amanti che superati una serie di ostacoli, si
ricongiungono;
6.
Elissa: storie di persone che con una buona risposta sono sfuggite
ad un pericolo;
7.
Dioneo: storie di donne che beffano mariti e amanti, a loro insaputa;
8.
Lauretta: storie di beffe reciproche tra uomo e donna;
9. Emilia: tema libero;
10. Panfilo: tema libero sull’amore o altro.
SECONDA GIORNATA-DECIMA NOVELLA
(DIONEO)
 Luogo: Pisa, Montenero.
 Tempo: durata della storia sconosciuta.
 Personaggi: Riccardo di Chinzica, Bartolomea, Paganino da Monaco.
 Antefatto: Bartolomea sposata con Riccardo di Chinzica si trasferisce a
Montenero per trascorrere una breve vacanza.
 Modificazione: durante il soggiorno, Bartolomea viene rapita da Paganino
da Monaco.
 Nodo narrativo: Riccardo avuto un colloquio con il rapitore della moglie,
rimane scioccato dalla decisione di Bartolomea di voler restare con
Paganino.
 Scioglimento: Bartolomea giustifica la sua decisione dicendo al marito
che l’ha trascurata molto e che adesso sente il bisogno di rifarsi una vita.
 Conclusione: Bartolomea sceglie di vivere con il suo rapitore, mentre
Riccardo, tornato a Pisa, trascorre una vita in solitudine e muore poco dopo.
 Commento: Bartolomea dice a Riccardo: “mentre che io fui con
voi, mostrasse a sai male di conoscere me, per ciò che, se voi
eravate savio dovevate bene avere tanto conoscimento, dovevate
vedere che io era giovane, fresca e gagliarda, e per conseguente
conoscere quello che alle giovani donne oltre al loro vestire e
mangiare, benché elle per vergogna non dicano, si richiede; il che
come il voi facevate voi il vi sapete “. Ciò mostra come la ragazza
abbia passato molto tempo insieme ad una persona che in realtà non
conosceva, e di conseguenza esprime quello che prova dentro di sé
con molta rabbia.
PROEMIO
• Il pubblico del Decameron: è identificato con le donne. Rivolgersi
ad un pubblico femminile equivale ad indicare che l’opera si rivolge ad un
pubblico non colto e sembra quasi collocarla ad un genere “minore”, ma
nonostante ciò, questa ha alte ambizioni letterarie. Il carattere dell’opera,
vuole essere di piacevole intrattenimento e non di dottrina religiosa e
morale.
• Fortuna e virtù: un altro importante motivo è quello delle virtù
degli eroi, che cercano di contrastare la fortuna capricciosa e
dimostrano così, la loro capacità di superare le avversità e gli ostacoli.
• I vari modi narrativi: Boccaccio vuole misurarsi nei più vari modi
narrativi, infatti all’interno della sua opera, ritroviamo narrazioni sotto
forma di novelle o favole o parabole o storie.
Adunque, acciò che in parte per me s’amendi
il peccato della fortuna …
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Boccaccio seconda g