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Organo Ufficiale dell'Associazione Orafi,
Argentieri, Orologiai ed affini della Confartigianato
Organo Ufficiale della Borsa Diamanti d'Italia
Rivista internazionale di arte e cultura orafa, design e gemme
International magazine on the art and culture of goldsmiths' works, design and gemstones
EDIZIONI GOLD S.r.l.
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Una cascata di diamanti, modellata
a cerchi e a motivi floreali accentua
lo splendore dell’oro bianco nella
suite di collana, orecchini ed anello
proposta da FRANCO MAGALINI
(Verona), con fascinosi effetti di
glamour ed eleganza.
ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE
ORAFI, ARGENTIERI, OROLOGIAI ED AFFINI
DELLA CONFARTIGIANATO
ORGANO UFFICIALE
DELLA BORSA DIAMANTI D’ITALIA
RIVISTA
INTERNAZIONALE
Direttore Responsabile/Editor in chief
Florinda Gaudio
GIOIELLERIA
Direttore Commerciale/Sales Manager
Antonio Chiapparino
JEWELRY
PROGETTAZIONE
GEMMOLOGIA
DESIGN
INTERNATIONAL
MAGAZINE
A cascade of diamonds, modelled
in circles with floral motifs, accentuates the splendour of the white gold
in the set of necklace, earrings and
ring proposed by FRANCO MAGALINI
(Verona), with irresistible glamorous
and elegant effects.
JEWEL PLANNING
GEMMOLOGY
DESIGN
PHOTO:
PAOLO ZAMPIERI
Coordinamento/Coordination
Laura Mitola
Hanno collaborato/Editiorial Staff
Sergio Cavagna
Elena Mandelbaum
Susanna Rho
Alberto Salandin
Osvaldo Valdi
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Magalini Franco
Ph: Paolo Zampieri
SOMMARIO/CONTENTS
Materia Modigliani
Modigliani’s matter
21
Gioielli fantasia
Costume jewellery
54
Calde atmosfere
Warm atmospheres
64
Venti anni di creatività New Line
Twenty years of New Line creativity
70
I magnifici tesori dell’arte Islamica
The magnificent treasures of the Islamic art
88
Fiori, fiocchi e pantere anni ‘40
Flowers, bows and panthers of the forties
104
Incontro con le gemme
An encounter with gems
110
Distribuzione per l’Italia
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Aderente A.D.N. - Via Giulio Carcano, 32
20141 Milano (Italy) - Tel. +39/02/89592.1
Progetti Italian style
Italian style projects
114
Distribuzione per l'Estero
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ATTUALITÁ
nelle seguenti nazioni/in these countries
Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile,
Canada, Cile, Cipro, Colombia, Corea, Costa Rica,
Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone,
Grecia, Hong Kong, Kuwait, India, Indonesia,
Inghilterra, Iran, Irlanda, Libano, Messico, Nigeria,
Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Perù,
Portogallo, Rep. Dominicana, Singapore, Siria,
Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Taiwan,
Thailandia, Turchia, Uruguay, U.S.A., Venezuela.
Periodicità bimestrale/Bimonthly
N. 150 - Dicembre/Gennaio 2011 - Anno XXVI
Prezzo di copertina/Published price € 6,00
Numeri arretrati: per l’Italia € 8,00 per l’Estero € 15,00
Confartigianato
116
Borsa Diamanti
118
Rassegna
120
Mostre
122
Fiere
124
News
130-131-132-134
Addresses
144
CONFARTIGIANATO IMP.150:FIERE NUOVO 142 25/11/10 10:34 Pagina 1
LA TRADIZIONE DELL’OREFICERIA
MADE IN LAZIO
L’Italia si colloca ai primi posti
nel mondo nell’ambito della
trasformazione dell’oro e nella
produzione di gioielli. Con più
di 10.000 imprese e oltre 40.000
addetti il settore contribuisce in
modo significativo a supportare
l’economia italiana.
L’area romana è tra le più rappresentative della produzione
“Made in Italy”, dove storia e
tradizione hanno inciso significativamente sullo sviluppo del
sistema orafo, tanto invidiato
nel mondo. I fattori che hanno
contribuito al successo sono da
ricercare nell’abilità degli artigiani, nell’accuratezza della
lavorazione, nell’originalità del
manufatto, nello stile, nella
qualità e nella tecnologia
impiegata. Nel Lazio sono state
stimate più di 1.300 imprese che
impiegano oltre 3mila addetti
nel settore dell’oreficeria, dalla
fabbricazione alla lavorazione/design e commercio all’ingrosso; la maggior parte di
queste imprese (46%) è impegnata nella “Fabbricazione di
oggetti di gioielleria ed oreficeria, di metalli preziosi o rivestiti
di metalli preziosi” con quasi
1.000 addetti. A livello territoriale, l’88% delle attività legate
al settore dell’oreficeria viene
svolto nella provincia di Roma.
Per quanto riguarda l’export le
esportazioni dei prodotti “gioielleria, bigiotteria e articoli
connessi, pietre preziose lavorate” ammontano ad oltre 41
milioni di euro (circa l’1% del
totale delle merci esportate
dal Lazio).
LA STORIA
La storia di Roma e del Lazio si
intreccia con la storia della
stessa arte orafa. Sia in epoca
preromana (in particolare in
Etruria, all’incirca attuale provincia di Viterbo) sia nella successiva Repubblica e Impero,
la lavorazione dell’oro ha
costituito l’arte per eccellenza
del territorio. In epoca moderna
gli orefici, inizialmente organizzati in una corporazione che
comprendeva anche ferrai e
sellai, fondarono nel 1508 una
propria Università, alla quale
aderirono gli altri lavoranti di
metalli e pietre preziose.
Una regolamentazione scritta
dell’attività si trova già negli
Statuti di Roma del 1358, nei
quali si stabiliva per l’argento
un “punzone” di garanzia, cioè
un bollo. Forme più severe di
controllo si ebbero però solo
dagli inizi del Cinquecento. Da
allora orefici e argentieri furono obbligati ad apporre su
tutti gli oggetti prodotti una bollatura del titolo, controllata poi
da una commissione chiamata
a individuare le contraffazioni,
e valutare, oltre alla qualità
delle opere, anche l’abilità
degli aspiranti maestri orafi,
nella prova che si svolgeva
dopo un tirocinio a Roma di almeno tre anni. Ogni orefice
aveva un proprio “segno”, impresso su una placchetta. Gli
originali, registrati e depositati,
si trovano ancora oggi nell’Archivio di Sant’Eligio (sede della
tuttora attiva Università e Nobil
Collegio di Sant’Eligio), insieme
ad altri documenti di antichi
orafi e argentieri romani.
Nelle fiorenti botteghe della
città dei Papi, dove abili maestri applicavano e rielaboravano i canoni impartiti dalle
arti monumentali, giunsero
anche celebri artisti o apprendisti del calibro dell’avventuroso e inquieto fiorentino
Benvenuto Cellini.
Tra le ormai poche, pregevoli
testimonianze residue di orafi
operanti a Roma si può ricordare la coppia di candelieri
eseguita da Antonio Gentili su
commissione del cardinale
Alessandro Farnese e donata
nel 1582 alla Basilica di San
Pietro, dove si trova anche il
grande medaglione in bronzo
del monumento funebre di Cristina di Svezia, realizzato dal
maestro argentiere Giardini.
Dopo un periodo di decadenza,
l’arte orafa romana ritrovò il
suo splendore con il Liberty.
Nella città operarono infatti artisti di rilievo quali Renato
Brozzi, Duilio Cambellotti,
Michele Guerrisi. Oltre alla
città di Roma, l’oreficeria ha
avuto un ruolo importante
anche nella altre zone del
Lazio; per quanto riguarda la
provincia di Frosinone, vanno
in particolare ricordati i gioielli
in oro e coralli delle famose
“balie ciociare”, donne che si
recavano a Roma dai paesi del
frusinate per prestare la loro
opera di baliatico presso famiglie della città.
(fonte: www.sviluppo.lazio.it e
www.regione.lazio.it)
LA NORMATIVA IN VIGORE
ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE NEL LAZIO: LINEE-GUIDA E
QUATTRO DISCIPLINARI DI PRODUZIONE
Novanta giorni di tempo per
ottenere il riconoscimento di
impresa artigiana artistica e
tradizionale nella Regione
Lazio: è quanto prevedono le
Linee guida in materia di
riconoscimento di impresa
operante nel settore dell’ artigianato artistico e tradizionale
(ex art. 22 L.R. 10/2007), pubblicate sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio (BURL) del
28 luglio 2010.
Il testo pubblicato, costituito
dalla Deliberazione del 3 giugno 2010, n. 94 del Dipartimento
Economico e Occupazionale
Direzione Regionale Attività
Produttive - Commissione Regionale per l’Artigianato disciplina anche l’uso del contrassegno di origine e qualità
(art.16 L.R. 10/2007) e rende noti
quattro disciplinari di produzione in materia di metalli comuni, metalli pregiati, pietre
preziose, pietre dure, lavorazioni affini, legno e ceramica
(art.15 L.R. 10/2007).
La deliberazione segna l’avvio
della fase attuativa di quanto
previsto dalla L.R. n. 10/07
(Testo Unico Artigianato), in
particolare al Capo II, ai fini
della tutela, della promozione e
della valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale
del Lazio. Le linee-guida deliberate indicano le modalità per
l’ottenimento del riconoscimento: in sintesi, un’impresa
potrà richiedere alle Commissioni Provinciali per l’Artigianato (CPA) il riconoscimento di
“impresa operante nel settore
dell’artigianato artistico e tradizionale” purché sia iscritta
nell’Albo da almeno cinque
anni e la produzione sia riconducibile alle caratteristiche
indicate nel disciplinare di produzione previsto per ciascun
comparto. Disciplinati anche i
materiali impiegati, le tecniche
di produzione e tutti gli altri elementi caratterizzanti le lavorazioni, che andranno a valutare
la tutela d'impresa. Una volta
ottenuto il riconoscimento (il
processo viene concluso in novanta giorni), gli artigiani potranno inoltrare le domande,
sempre alle CPA, per l’uso del
“contrassegno di origine e qualità dell’artigianato artistico e
tradizionale del Lazio”.
Le stesse CPA curano la formazione di un elenco costantemente aggiornato delle
imprese che hanno ottenuto
l’autorizzazione al contrassegno e lo trasmettono periodicamente alla Commissione
Regionale per l’Artigianato che
garantisce un’adeguata pubblicizzazione presso l’assessorato
regionale competente.
Come detto, sul Bollettino sono
stati pubblicati anche quattro
disciplinari di produzione
attinenti gli operatori che effettuano lavorazioni con la ceramica, legno, metalli comuni e
metalli pregiati come pietre
preziose e pietre dure.
Le imprese attive in questi
settori, in possesso dei requisiti
previsti, potranno dunque presentare da subito la richiesta di
accreditamento.
Si riporta qui di seguito una
sintesi dell’allegato C: disciplinare di produzione (ex art. 15,
L.R. 10/07) della Regione Lazio
per la lavorazione artigianale
metalli pregiati, pietre preziose,
pietre dure e lavorazioni affini.
Omissis: 1-2
3. DEFINIZIONI
A) IMPRESE DI ARTIGIANATO
ARTISTICO E TRADIZIONALE OPERANTI
NEL SETTORE DEI METALLI PREZIOSI
Il presente Disciplinare di
Produzione riguarda la produzione di manufatti di alta oreficeria, gioielleria e argenteria
realizzati nei diversi comparti
produttivi del settore delle
lavorazioni artigianali dei metalli pregiati, pietre preziose,
pietre dure e lavorazioni affini,
settore tutelato ai sensi dell’art.
14, lettera f) del T.U., che
presentino caratteristiche di
qualità in quanto possiedono
CONFARTIGIANATO IMP.150:FIERE NUOVO 142 25/11/10 10:35 Pagina 2
connotazioni peculiari, sotto il
profilo estetico, ideativo-progettuale e tecnico-esecutivo, e che
esprimano l’eccellente professionalità di chi li ha eseguiti.
Omissis
Rientra, pertanto, nel settore
di attività artigiana dei metalli
preziosi, la creazione di manufatti/prodotti:
- ad alto contenuto di manualità, realizzati con l’impiego di
oro, platino, argento e palladio,
secondo la titolazione legale
prevista dalla vigente normativa nazionale;
- anche attraverso l’uso di
semilavorati, purché gli stessi
siano composti degli stessi
materiali sopra citati, e svolgano in tale contesto una
funzione accessoria (intesi
come mera minuteria);
- intesi come oggetti realizzati
in solo metallo prezioso o
combinato con gemme, pietre
preziose, semipreziose, dure
(a titolo esemplificativo ma
non esaustivo: diamanti,
rubini, smeraldi, zaffiri, perle,
coralli, ecc.);
- realizzati in pezzi unici e/o
serie limitata purché permangano, in quest’ultimo
caso, le stesse caratteristiche di
manualità e di professionalità
che contraddistinguono
il pezzo unico.
regole generali dettate dal
presente Disciplinare di Produzione, debitamente e coerentemente interpretate, a seconda
dell’attività effettivamente
svolta. Pertanto, con i termini
“manufatto/prodotto”, si intenderà“ l’oggetto finito, realizzato
dalla lavorazione di propria
competenza”. Le imprese artigiane potranno, qualora ne
posseggano i requisiti, essere
annotate in uno o più comparti
dell’artigianato di qualità,
relativo alle lavorazioni dei
metalli comuni e delle leghe
metalliche, come indicato nel
Disciplinare stesso.
4. FASI E TECNICHE DI LAVORAZIONE
Le fasi e le tecniche di lavorazione impiegate in uno
specifico comparto per la realizzazione di un manufatto o di
un prodotto devono assicurare
che le stesse mantengano inalterate tutte le caratteristiche
proprie delle tipologie merceologiche a cui appartengono.
Le lavorazioni devono essere
eseguite all’interno della impresa artigiana: interventi di
tipo accessorio e complementare potranno essere affidati ad
altri artigiani di provata capacità che si impegnino, a loro
volta, ad eseguire le lavorazioni necessarie, secondo i criteri stabiliti dal presente
Disciplinare di produzione.
Omissis
B) ARTIGIANATO ARTISTICO, TRADI-
A) OREFICERIA
Omissis
ZIONALE E INNOVATIVO
Omissis
C) COMPARTI
Dalla più ampia definizione di
settore dei metalli pregiati,
pietre preziose, pietre dure e
lavorazioni affini, vengono
identificati al suo interno i
seguenti comparti produttivi:
a) oreficeria;
b) incassatura o incastonatura;
c) sbalzo, cesello, incisione e
martellatura;
d) smaltatura;
e) pulitura;
f) altre tecniche di lavorazione
in oreficeria;
g) taglio delle gemme, pietre
preziose, semipreziose e dure;
corallo, perle, madreperla,
conchiglie da cammeo;
h) modellazione;
i) argenteria
Per ogni comparto valgono le
Nel comparto dell’oreficeria
vengono individuate le
seguenti fasi di lavorazione:
- Fusione omissis
- Preparazione della lastra
omissis
- Preparazione del filo
o trafilatura (omissis)
- Rinettatura o sgrossatura
omissis
- Tecniche applicate alla lastra
omissis
B) INCASSATURA O INCASTONATURA
Omissis
Tra i vari tipi di incassatura
possiamo elencare:
- Incassatura a lastra
omissis
- Altri tipi di incassatura
Si identificano:
a) Incastonatura a castone ribattuto o a bastina ribattuta
(castone “alla romana”)
omissis
b) Incastonature con puntine o
riccetti (incassatura all’inglese)
omissis
c) Incastonatura a binario
omissis
d) Incastonatura a griffes
omissis
e) Incastonatura “invisibile”
omissis
A tutte queste si possono
aggiungere ulteriori nuove
tipologie di incassatura, che
rispettando le definizioni
sopraindicate derivanti dalla
“scuola classica”, utilizzano
altri schemi estetici in considerazione della creatività dell’
artigiano e della tipologia
degli oggetti che si stanno
realizzando.
C) SBALZO, CESELLO, INCISIONE
(COMPRENSIVA DELLA PREPARAZIONE
DI STAMPI PER OREFICERIA)
E MARTELLATURA
Omissis
D) SMALTATURA
Omissis
Nella lavorazione di smaltatura
a caldo rientrano anche le seguenti tecniche:
a) Tecnica ad alveoli o tramezzato (cloisonné)
omissis
b) Tecnica ad incisione o ad incavo (champlevé)
omissis
c) Tecnica a tutto tondo
(ronde bosse)
omissis
d) Smalti da miniatura (miniatura a smalto o smalto dipinto)
omissis
e) Tecnica a chiaroscuro
(grisaille)
omissis
f) Tecnica del translucido
omissis
g) Tecnica dei “paillons”
omissis
h) Tecnica “guilloché”
omissis
i) Tecnica “a cattedrale”
(plique à jour)
omissis
E) PULITURA
Omissis
F) ALTRE TECNICHE DI LAVORAZIONE
IN OREFICERIA
Omissis
G) PIETRE PREZIOSE, SEMIPREZIOSE,
DURE, CORALLO, PERLE, MADRE-
PERLA, CONCHIGLIE DA CAMMEO
a) Taglio dei materiali gemmologici (definiti in Normativa UNI
10245-Materiali GemmologiciNomenclatura)
omissis
b) Corallo, perle, madreperla,
conchiglie da cammeo
omissis
H) MODELLAZIONE DI UN
MANUFATTO O DI UN PRODOTTO
Omissis
ARGENTERIA
- Fusione (omissis)
- Laminazione (omissis)
- Imbutitura al tornio (omissis)
- Stampaggio (omissis)
- Assemblaggio (omissis)
- Sbalzo, cesello ed incisione
(omissis)
- Pulitura (omissis)
- Argentatura (omissis)
CORSO CON TIROCINIO “OROLAB”
DELL’UNIVERSITÀ DEGLI OREFICI
DI ROMA
L’Università e Nobil Collegio
degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma informa che è stato approvato
dalla Regione Lazio un progetto denominato “Orolab – Laboratorio per tecniche orafe di
antica tradizione”. Tale progetto, a cui l’Università ha
offerto patrocinio e collaborazione, prevede, per i candidati
ammessi, la possibilità di frequentare circa 100 ore di formazione e, cosa più importante,
960 ore di tirocinio da svolgersi
presso una bottega orafa della
Capitale. Il corso è dunque rivolto a chi, sia per formazione
scolastica, che per esperienza
professionale, sia già in possesso di conoscenze di base
della pratica orafa. Tutti gli
interessati possono contattare
Confartigianato Orafi o direttamente il Collegio al fine di formalizzare la domanda di
partecipazione.
•Confartigianato Orafi
Via di S. Giovanni in Laterano, 152
00184 Roma - tel. 06 70374413
fax 06 77202872
[email protected]
www.confartigianato.it/orafi
•Università e Nobil Collegio degli
Orefici Gioiellieri Argentieri
dell’Alma Città di Roma
Via di S. Eligio, 7 – 00186 Roma
tel./fax 06 6868260
[email protected]
www.universitadegliorefici.it
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