Sommario 150:Sommario 129 10/12/10 15:00 Pagina 1 Organo Ufficiale dell'Associazione Orafi, Argentieri, Orologiai ed affini della Confartigianato Organo Ufficiale della Borsa Diamanti d'Italia Rivista internazionale di arte e cultura orafa, design e gemme International magazine on the art and culture of goldsmiths' works, design and gemstones EDIZIONI GOLD S.r.l. Direzione, redazione, amministrazione Editorship, editorial office, management Via Angelo Della Pergola, 9 - 20159 Milano Tel. +39/02/6688674 - 680189 Fax 02/606298 E-mail: [email protected] www.18karati.net Una cascata di diamanti, modellata a cerchi e a motivi floreali accentua lo splendore dell’oro bianco nella suite di collana, orecchini ed anello proposta da FRANCO MAGALINI (Verona), con fascinosi effetti di glamour ed eleganza. ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ORAFI, ARGENTIERI, OROLOGIAI ED AFFINI DELLA CONFARTIGIANATO ORGANO UFFICIALE DELLA BORSA DIAMANTI D’ITALIA RIVISTA INTERNAZIONALE Direttore Responsabile/Editor in chief Florinda Gaudio GIOIELLERIA Direttore Commerciale/Sales Manager Antonio Chiapparino JEWELRY PROGETTAZIONE GEMMOLOGIA DESIGN INTERNATIONAL MAGAZINE A cascade of diamonds, modelled in circles with floral motifs, accentuates the splendour of the white gold in the set of necklace, earrings and ring proposed by FRANCO MAGALINI (Verona), with irresistible glamorous and elegant effects. JEWEL PLANNING GEMMOLOGY DESIGN PHOTO: PAOLO ZAMPIERI Coordinamento/Coordination Laura Mitola Hanno collaborato/Editiorial Staff Sergio Cavagna Elena Mandelbaum Susanna Rho Alberto Salandin Osvaldo Valdi Pubblicità/Advertising Antonio Chiapparino Massimo Marino Tel. +39/02/6688674 - 680189 Fax +39/02/606298 Agente pubblicitario in Hong Kong Advertising Agent in Hong Kong Brilliant Art-Publishing Ltd. Tel. 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Agenzia Italiana Esportazione Via Manzoni, 12 - 20089 Rozzano (MI) Tel. +39/02/5753911 - Fax +39/02/57512606 ATTUALITÁ nelle seguenti nazioni/in these countries Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Cipro, Colombia, Corea, Costa Rica, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, Kuwait, India, Indonesia, Inghilterra, Iran, Irlanda, Libano, Messico, Nigeria, Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Perù, Portogallo, Rep. Dominicana, Singapore, Siria, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Taiwan, Thailandia, Turchia, Uruguay, U.S.A., Venezuela. Periodicità bimestrale/Bimonthly N. 150 - Dicembre/Gennaio 2011 - Anno XXVI Prezzo di copertina/Published price € 6,00 Numeri arretrati: per l’Italia € 8,00 per l’Estero € 15,00 Confartigianato 116 Borsa Diamanti 118 Rassegna 120 Mostre 122 Fiere 124 News 130-131-132-134 Addresses 144 CONFARTIGIANATO IMP.150:FIERE NUOVO 142 25/11/10 10:34 Pagina 1 LA TRADIZIONE DELL’OREFICERIA MADE IN LAZIO L’Italia si colloca ai primi posti nel mondo nell’ambito della trasformazione dell’oro e nella produzione di gioielli. Con più di 10.000 imprese e oltre 40.000 addetti il settore contribuisce in modo significativo a supportare l’economia italiana. L’area romana è tra le più rappresentative della produzione “Made in Italy”, dove storia e tradizione hanno inciso significativamente sullo sviluppo del sistema orafo, tanto invidiato nel mondo. I fattori che hanno contribuito al successo sono da ricercare nell’abilità degli artigiani, nell’accuratezza della lavorazione, nell’originalità del manufatto, nello stile, nella qualità e nella tecnologia impiegata. Nel Lazio sono state stimate più di 1.300 imprese che impiegano oltre 3mila addetti nel settore dell’oreficeria, dalla fabbricazione alla lavorazione/design e commercio all’ingrosso; la maggior parte di queste imprese (46%) è impegnata nella “Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria, di metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi” con quasi 1.000 addetti. A livello territoriale, l’88% delle attività legate al settore dell’oreficeria viene svolto nella provincia di Roma. Per quanto riguarda l’export le esportazioni dei prodotti “gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, pietre preziose lavorate” ammontano ad oltre 41 milioni di euro (circa l’1% del totale delle merci esportate dal Lazio). LA STORIA La storia di Roma e del Lazio si intreccia con la storia della stessa arte orafa. Sia in epoca preromana (in particolare in Etruria, all’incirca attuale provincia di Viterbo) sia nella successiva Repubblica e Impero, la lavorazione dell’oro ha costituito l’arte per eccellenza del territorio. In epoca moderna gli orefici, inizialmente organizzati in una corporazione che comprendeva anche ferrai e sellai, fondarono nel 1508 una propria Università, alla quale aderirono gli altri lavoranti di metalli e pietre preziose. Una regolamentazione scritta dell’attività si trova già negli Statuti di Roma del 1358, nei quali si stabiliva per l’argento un “punzone” di garanzia, cioè un bollo. Forme più severe di controllo si ebbero però solo dagli inizi del Cinquecento. Da allora orefici e argentieri furono obbligati ad apporre su tutti gli oggetti prodotti una bollatura del titolo, controllata poi da una commissione chiamata a individuare le contraffazioni, e valutare, oltre alla qualità delle opere, anche l’abilità degli aspiranti maestri orafi, nella prova che si svolgeva dopo un tirocinio a Roma di almeno tre anni. Ogni orefice aveva un proprio “segno”, impresso su una placchetta. Gli originali, registrati e depositati, si trovano ancora oggi nell’Archivio di Sant’Eligio (sede della tuttora attiva Università e Nobil Collegio di Sant’Eligio), insieme ad altri documenti di antichi orafi e argentieri romani. Nelle fiorenti botteghe della città dei Papi, dove abili maestri applicavano e rielaboravano i canoni impartiti dalle arti monumentali, giunsero anche celebri artisti o apprendisti del calibro dell’avventuroso e inquieto fiorentino Benvenuto Cellini. Tra le ormai poche, pregevoli testimonianze residue di orafi operanti a Roma si può ricordare la coppia di candelieri eseguita da Antonio Gentili su commissione del cardinale Alessandro Farnese e donata nel 1582 alla Basilica di San Pietro, dove si trova anche il grande medaglione in bronzo del monumento funebre di Cristina di Svezia, realizzato dal maestro argentiere Giardini. Dopo un periodo di decadenza, l’arte orafa romana ritrovò il suo splendore con il Liberty. Nella città operarono infatti artisti di rilievo quali Renato Brozzi, Duilio Cambellotti, Michele Guerrisi. Oltre alla città di Roma, l’oreficeria ha avuto un ruolo importante anche nella altre zone del Lazio; per quanto riguarda la provincia di Frosinone, vanno in particolare ricordati i gioielli in oro e coralli delle famose “balie ciociare”, donne che si recavano a Roma dai paesi del frusinate per prestare la loro opera di baliatico presso famiglie della città. (fonte: www.sviluppo.lazio.it e www.regione.lazio.it) LA NORMATIVA IN VIGORE ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE NEL LAZIO: LINEE-GUIDA E QUATTRO DISCIPLINARI DI PRODUZIONE Novanta giorni di tempo per ottenere il riconoscimento di impresa artigiana artistica e tradizionale nella Regione Lazio: è quanto prevedono le Linee guida in materia di riconoscimento di impresa operante nel settore dell’ artigianato artistico e tradizionale (ex art. 22 L.R. 10/2007), pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) del 28 luglio 2010. Il testo pubblicato, costituito dalla Deliberazione del 3 giugno 2010, n. 94 del Dipartimento Economico e Occupazionale Direzione Regionale Attività Produttive - Commissione Regionale per l’Artigianato disciplina anche l’uso del contrassegno di origine e qualità (art.16 L.R. 10/2007) e rende noti quattro disciplinari di produzione in materia di metalli comuni, metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure, lavorazioni affini, legno e ceramica (art.15 L.R. 10/2007). La deliberazione segna l’avvio della fase attuativa di quanto previsto dalla L.R. n. 10/07 (Testo Unico Artigianato), in particolare al Capo II, ai fini della tutela, della promozione e della valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale del Lazio. Le linee-guida deliberate indicano le modalità per l’ottenimento del riconoscimento: in sintesi, un’impresa potrà richiedere alle Commissioni Provinciali per l’Artigianato (CPA) il riconoscimento di “impresa operante nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale” purché sia iscritta nell’Albo da almeno cinque anni e la produzione sia riconducibile alle caratteristiche indicate nel disciplinare di produzione previsto per ciascun comparto. Disciplinati anche i materiali impiegati, le tecniche di produzione e tutti gli altri elementi caratterizzanti le lavorazioni, che andranno a valutare la tutela d'impresa. Una volta ottenuto il riconoscimento (il processo viene concluso in novanta giorni), gli artigiani potranno inoltrare le domande, sempre alle CPA, per l’uso del “contrassegno di origine e qualità dell’artigianato artistico e tradizionale del Lazio”. Le stesse CPA curano la formazione di un elenco costantemente aggiornato delle imprese che hanno ottenuto l’autorizzazione al contrassegno e lo trasmettono periodicamente alla Commissione Regionale per l’Artigianato che garantisce un’adeguata pubblicizzazione presso l’assessorato regionale competente. Come detto, sul Bollettino sono stati pubblicati anche quattro disciplinari di produzione attinenti gli operatori che effettuano lavorazioni con la ceramica, legno, metalli comuni e metalli pregiati come pietre preziose e pietre dure. Le imprese attive in questi settori, in possesso dei requisiti previsti, potranno dunque presentare da subito la richiesta di accreditamento. Si riporta qui di seguito una sintesi dell’allegato C: disciplinare di produzione (ex art. 15, L.R. 10/07) della Regione Lazio per la lavorazione artigianale metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini. Omissis: 1-2 3. DEFINIZIONI A) IMPRESE DI ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE OPERANTI NEL SETTORE DEI METALLI PREZIOSI Il presente Disciplinare di Produzione riguarda la produzione di manufatti di alta oreficeria, gioielleria e argenteria realizzati nei diversi comparti produttivi del settore delle lavorazioni artigianali dei metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini, settore tutelato ai sensi dell’art. 14, lettera f) del T.U., che presentino caratteristiche di qualità in quanto possiedono CONFARTIGIANATO IMP.150:FIERE NUOVO 142 25/11/10 10:35 Pagina 2 connotazioni peculiari, sotto il profilo estetico, ideativo-progettuale e tecnico-esecutivo, e che esprimano l’eccellente professionalità di chi li ha eseguiti. Omissis Rientra, pertanto, nel settore di attività artigiana dei metalli preziosi, la creazione di manufatti/prodotti: - ad alto contenuto di manualità, realizzati con l’impiego di oro, platino, argento e palladio, secondo la titolazione legale prevista dalla vigente normativa nazionale; - anche attraverso l’uso di semilavorati, purché gli stessi siano composti degli stessi materiali sopra citati, e svolgano in tale contesto una funzione accessoria (intesi come mera minuteria); - intesi come oggetti realizzati in solo metallo prezioso o combinato con gemme, pietre preziose, semipreziose, dure (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: diamanti, rubini, smeraldi, zaffiri, perle, coralli, ecc.); - realizzati in pezzi unici e/o serie limitata purché permangano, in quest’ultimo caso, le stesse caratteristiche di manualità e di professionalità che contraddistinguono il pezzo unico. regole generali dettate dal presente Disciplinare di Produzione, debitamente e coerentemente interpretate, a seconda dell’attività effettivamente svolta. Pertanto, con i termini “manufatto/prodotto”, si intenderà“ l’oggetto finito, realizzato dalla lavorazione di propria competenza”. Le imprese artigiane potranno, qualora ne posseggano i requisiti, essere annotate in uno o più comparti dell’artigianato di qualità, relativo alle lavorazioni dei metalli comuni e delle leghe metalliche, come indicato nel Disciplinare stesso. 4. FASI E TECNICHE DI LAVORAZIONE Le fasi e le tecniche di lavorazione impiegate in uno specifico comparto per la realizzazione di un manufatto o di un prodotto devono assicurare che le stesse mantengano inalterate tutte le caratteristiche proprie delle tipologie merceologiche a cui appartengono. Le lavorazioni devono essere eseguite all’interno della impresa artigiana: interventi di tipo accessorio e complementare potranno essere affidati ad altri artigiani di provata capacità che si impegnino, a loro volta, ad eseguire le lavorazioni necessarie, secondo i criteri stabiliti dal presente Disciplinare di produzione. Omissis B) ARTIGIANATO ARTISTICO, TRADI- A) OREFICERIA Omissis ZIONALE E INNOVATIVO Omissis C) COMPARTI Dalla più ampia definizione di settore dei metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini, vengono identificati al suo interno i seguenti comparti produttivi: a) oreficeria; b) incassatura o incastonatura; c) sbalzo, cesello, incisione e martellatura; d) smaltatura; e) pulitura; f) altre tecniche di lavorazione in oreficeria; g) taglio delle gemme, pietre preziose, semipreziose e dure; corallo, perle, madreperla, conchiglie da cammeo; h) modellazione; i) argenteria Per ogni comparto valgono le Nel comparto dell’oreficeria vengono individuate le seguenti fasi di lavorazione: - Fusione omissis - Preparazione della lastra omissis - Preparazione del filo o trafilatura (omissis) - Rinettatura o sgrossatura omissis - Tecniche applicate alla lastra omissis B) INCASSATURA O INCASTONATURA Omissis Tra i vari tipi di incassatura possiamo elencare: - Incassatura a lastra omissis - Altri tipi di incassatura Si identificano: a) Incastonatura a castone ribattuto o a bastina ribattuta (castone “alla romana”) omissis b) Incastonature con puntine o riccetti (incassatura all’inglese) omissis c) Incastonatura a binario omissis d) Incastonatura a griffes omissis e) Incastonatura “invisibile” omissis A tutte queste si possono aggiungere ulteriori nuove tipologie di incassatura, che rispettando le definizioni sopraindicate derivanti dalla “scuola classica”, utilizzano altri schemi estetici in considerazione della creatività dell’ artigiano e della tipologia degli oggetti che si stanno realizzando. C) SBALZO, CESELLO, INCISIONE (COMPRENSIVA DELLA PREPARAZIONE DI STAMPI PER OREFICERIA) E MARTELLATURA Omissis D) SMALTATURA Omissis Nella lavorazione di smaltatura a caldo rientrano anche le seguenti tecniche: a) Tecnica ad alveoli o tramezzato (cloisonné) omissis b) Tecnica ad incisione o ad incavo (champlevé) omissis c) Tecnica a tutto tondo (ronde bosse) omissis d) Smalti da miniatura (miniatura a smalto o smalto dipinto) omissis e) Tecnica a chiaroscuro (grisaille) omissis f) Tecnica del translucido omissis g) Tecnica dei “paillons” omissis h) Tecnica “guilloché” omissis i) Tecnica “a cattedrale” (plique à jour) omissis E) PULITURA Omissis F) ALTRE TECNICHE DI LAVORAZIONE IN OREFICERIA Omissis G) PIETRE PREZIOSE, SEMIPREZIOSE, DURE, CORALLO, PERLE, MADRE- PERLA, CONCHIGLIE DA CAMMEO a) Taglio dei materiali gemmologici (definiti in Normativa UNI 10245-Materiali GemmologiciNomenclatura) omissis b) Corallo, perle, madreperla, conchiglie da cammeo omissis H) MODELLAZIONE DI UN MANUFATTO O DI UN PRODOTTO Omissis ARGENTERIA - Fusione (omissis) - Laminazione (omissis) - Imbutitura al tornio (omissis) - Stampaggio (omissis) - Assemblaggio (omissis) - Sbalzo, cesello ed incisione (omissis) - Pulitura (omissis) - Argentatura (omissis) CORSO CON TIROCINIO “OROLAB” DELL’UNIVERSITÀ DEGLI OREFICI DI ROMA L’Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma informa che è stato approvato dalla Regione Lazio un progetto denominato “Orolab – Laboratorio per tecniche orafe di antica tradizione”. Tale progetto, a cui l’Università ha offerto patrocinio e collaborazione, prevede, per i candidati ammessi, la possibilità di frequentare circa 100 ore di formazione e, cosa più importante, 960 ore di tirocinio da svolgersi presso una bottega orafa della Capitale. Il corso è dunque rivolto a chi, sia per formazione scolastica, che per esperienza professionale, sia già in possesso di conoscenze di base della pratica orafa. Tutti gli interessati possono contattare Confartigianato Orafi o direttamente il Collegio al fine di formalizzare la domanda di partecipazione. •Confartigianato Orafi Via di S. Giovanni in Laterano, 152 00184 Roma - tel. 06 70374413 fax 06 77202872 [email protected] www.confartigianato.it/orafi •Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma Via di S. Eligio, 7 – 00186 Roma tel./fax 06 6868260 [email protected] www.universitadegliorefici.it