Via Crucis dell’abortito Introduzione Otto giorni prima della morte di Giovanni Paolo II, il “Papa della vita”, il cardinal Ratzinger iniziava la presentazione della sua Via crucis al Colosseo con queste parole:“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24): il Signore interpreta così tutto il Suo percorso terreno come il percorso del chicco di grano che soltanto attraverso la morte arriva a produrre frutto” (Via Crucis al Colosseo, Venerdì santo 2005, Meditazioni e preghiere del cardinal J. Ratzinger). L’immagine del chicco di grano vivo, seminato e sepolto fecondamente nella terra, paradigma esemplare dell’esistenza e della missione di Gesù, evoca anche il percorso dell’embrione umano nel grembo materno: quello di Maria e quello di ogni madre, come Lei e in Lei oggetto della benedizione di Dio: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!” (Lc 1,42). Questa meravigliosa “via vitae” dei primi nove mesi dell’essere umano, da anni è diventata una vera e propria “Via crucis” di Cristo. Dico “vera e propria”, non solo per le sue numerose stazioni biologiche, ma soprattutto per l’esito mortale che le caratterizza tutte, a partire dalla prima, che, come per Gesù adulto, è la condanna a morte, attraverso l’aborto. Vera e propria, dunque, perchè l’essere umano è un uomo vero e proprio fin dal concepimento: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me” (Mt 25,40). Questo vale soprattutto per i bambini abortiti, i piccoli di Gesù. Oggi la “Via crucis” più dolorosa e drammatica del “Figlio dell’uomo” è quella del bambino nel grembo: nessuno come lui è odiato dal mondo. Vogliamo allora meditarne le stazioni, consapevoli, nella fede, che ad essere mortalmente violato è il grembo stesso di Maria, la Madre di ogni madre e di ogni figlio, la Madre che è ogni madre, perché ogni figlio, in Cristo, è carne della sua carne. Preghiera iniziale Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R.: Amen. O Gesù misericordioso, Vita invisibile che si è fatta visibile e nascosta nel grembo materno, noi Ti riconosciamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo quale Fonte e Autore della vita umana. Grazie per il dono della vita! O Gesù Concepito, nessun uomo è tanto simile a Te come il bambino non ancora nato: debole, indifeso, calpestato nel suo diritto fondamentale alla vita. Nessuno come il figlio rifiutato dalle stesse viscere materne, muore per così grande e dolorosa mancanza d’amore; nessuno è violato nella sua dignità di essere umano come lui. Poiché nessuno è tanto innocente e tanto odiato come il figlio del grembo, lui che viene solo per portare la Tua benedizione ai genitori, alla famiglia, alla società, all’umanità intera, e che Tu hai creato per un progetto specialissimo di felicità, con una missione unica da compiere nel Regno di Dio in terra. Ascoltaci, Gesù! Ascoltaci dal grembo di Maria! O Madre, Tu che con il tuo “Sì” hai aperto alla Vita increata le porte della vita creata; Tu Arca dell’Alleanza e della Vita invisibile fatta visibile: sotto la tua speciale protezione cerca rifugio ogni bambino nel grembo, da quando comincia ad esistere a quando nasce. Amen. Prima stazione: Gesu’ nel grembo con l’aborto è condannato a morte Dal Vangelo di Giovanni: “Da quel giorno, dunque, decisero di ucciderlo” (Gv 11,53) Dall’articolo 4 della Legge 22 maggio 1978, n. 194: “Per l’interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un consultorio pubblico, o a una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.”. Preghiamo: Oh Signore, fa’ che ogni Consultorio, pubblico e privato, sia sempre e solamente un centro di aiuto alla vita: Padre nostro… O Maria, aurora del mondo nuovo, “fa’ che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni forza e perseveranza ad ogni madre in difficoltà per una gravidanza inattesa o indesiderata. Aiutaci a non lasciare sola chi per tali motivi si trova nell’angoscia e a farci strumenti della paternità e della maternità di Dio.”. Seconda stazione: Gesù, appena fatto uomo nel grembo, è trattato come una cosa “usa e getta” quando il feto viene abortito Dal Libro della Genesi: “E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò” (Gen 2,27). Dall’enciclica Evangelium Vitae: “L’uomo, chiuso nel ristretto orizzonte della sua fisicità, si riduce in qualche modo a “una cosa” e non coglie più il carattere “trascendente” del suo “esistere come uomo”. Non considera più la vita come uno splendido dono di Dio, una realtà sacra affidata alla sua responsabilità e quindi alla sua amorevole custodia, alla sua “venerazione”. Essa diventa semplicemente “una cosa”, che egli rivendica come sua esclusiva proprietà, totalmente dominabile e manipolabile.” (n° 22). Preghiamo: O Signore, Fonte della vita, il tuo Amore non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino, o il giovane, o l’uomo maturo o l’anziano; non fa differenza perché in ognuno di essi vede l’impronta della propria immagine e somiglianza. Fa’, oh Signore, che il Diritto internazionale, le leggi degli stati, la ragione di ogni uomo proclamino costantemente il carattere sacro ed inviolabile di ogni vita umana, dal suo concepimento sino alla sua fine naturale: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora del mondo nuovo, “Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà.” (Giovanni Paolo II). Terza stazione: Gesù viene rinchiuso e congelato a più di 100 gradi sotto zero, quando il feto viene abortito Dal Vangelo di Matteo: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me” (Mt 25,40). Dall’Istruzione “Dignitas personae”: La crioconservazione è incompatibile con il rispetto dovuto agli embrioni umani: presuppone la loro produzione in vitro; li espone a gravi rischi di morte o di danno per la loro integrità fisica, in quanto un’alta percentuale non sopravvive alla procedura di congelamento e scongelamento; li priva dell’accoglienza e della gestazione materna; li pone in una situazione suscettibile di ulteriori offese e manipolazioni. La maggior parte degli embrioni non utilizzati rimangono “orfani”. I loro genitori non li richiedono, e talvolta se ne perdono le tracce. Ciò spiega l’esistenza di depositi di migliaia e migliaia di embrioni congelati in quasi tutti i Paesi dove si pratica la fecondazione in vitro” (n° 18). Preghiamo per la nostra società: O Padre, Tu hai creato le viscere di ogni uomo e lo hai tessuto nel seno di sua madre. Solo Tu lo conosci fino in fondo! Ancora informe lo hanno visto i tuoi occhi e tutto di lui era scritto nel tuo libro, quando il calore del tuo amore così lo ha fatto germinare nel grembo materno, non permettere questa irreparabile ingiustizia subita dal Tuo Figlio in ogni essere umano congelato! Ferma la produzione di embrioni umani, smantella in tutto il mondo questi agghiaccianti campi di concentramento umano, ferma la distruzione di questi tuoi figli decretata dal gelido, mortale egoismo dell’uomo. Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora del mondo nuovo, noi crediamo nel nome del tuo Figlio, Autore della vita! “Fa che sappiamo annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottienici la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, e la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la nostra esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell’amore.” (Giovanni Paolo II). Quarta stazione: Gesù, concepito da pochi giorni, quando è abortito viene intercettato e ucciso sulla soglia di casa Dal Vangelo di Matteo: “Essi erano appena partiti quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il Bambino per ucciderlo” (Mt 2,13). Dall’Istruzione “Dignitas personae”: “Accanto ai mezzi contraccettivi propriamente detti, che impediscono il concepimento a seguito di un atto sessuale, esistono altri mezzi tecnici che agiscono dopo la fecondazione, quando l’embrione è già costituito, prima dell’impianto in utero. Gli studi sperimentali dimostrano che l’effetto di impedire l’impianto è certamente presente, anche se questo non significa che gli intercettivi provochino un aborto ogni volta che vengono assunti, anche perché non sempre dopo il rapporto sessuale avviene la fecondazione. Si deve notare, tuttavia, che in colui che vuol impedire l’impianto di un embrione eventualmente concepito, e pertanto chiede o prescrive tali farmaci, l’intenzionalità abortiva è generalmente presente.” (n° 23). Preghiamo per i medici e gli operatori sanitari: O Signore Gesù che sei Medico e salvi la vita di tutti quelli che confidano in Te, fa’ che i medici non prescrivano mai quei farmaci che provocano la Tua morte nel grembo. Essi sanno che la gravidanza inizia nell’istante del concepimento, ma spesso non considerano che anche prima dell’impianto uterino si può uccidere un uomo: con la “pillola del giorno dopo” ed altri mezzi chimici o meccanici, come la spirale, che alterano e danneggiano quella mirabile culla materna che è l’endometrio. Risveglia in questi medici la loro coscienza professionale e morale: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora del mondo nuovo, Tu che hai portato in grembo il Figlio di Dio, Autore della vita, e sin dal primo momento Lo hai teneramente custodito: aiuta i medici e gli operatori sanitari ad essere strumenti della paternità di Dio, per chi ha bisogno di riscoprire il valore sacro ed intangibile della vita umana e l’immensa grazia del frutto del grembo, qualunque sia stato il modo del suo concepimento. Sesta stazione: il nido materno diventa la camera a gas del Bambino Gesù, quando il feto abortito viene ucciso per asfissia dalla ru486, somministrata fino alla settima settimana di vita Dal libro della Genesi: “Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Dal libro “La vera storia della pillola abortiva RU 486”: Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo.(…) poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio” (Gen 22,3-4;10). “Psicologicamente l’iter della Ru486 diventa un vero calvario, estenuante; ci vogliono giorni prima di poter completare l’aborto e c’è il rischio, alto, di dover comunque ricorrere all’aborto chirurgico. Il peso psicologico di due, tre giorni o addirittura di una settimana in attesa dell’aborto dopo aver assunto la pillola, rende questa modalità snervante per la donna e le ripropone ad ogni istante esattamente l’atto che sta portando avanti, che lei lo voglia o no; cioè quello di stare per sopprimere una vita umana”. Preghiamo per le mamme che hanno abortito: “Tu, mamma, che nell’instabilità continua della vita presente, ti accorgi di essere sballottata tra le tempeste più che camminare sulla terra, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa Stella, se non vuoi essere spazzata via dagli uragani. Guarda alla Stella, invoca Maria… Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria… Seguendo i suoi esempi non ti smarrirai; invocandola non perderai la speranza; pensando a Lei non cadrai nell’errore. Appoggiata a Lei non scivolerai; sotto la sua protezione non avrai paura di niente; con la sua guida non ti stancherai; con la sua protezione giungerai a destinazione” (San Bernardo, Omelie in lode alla Vergine Madre,2,17). Padre nostro O Maria, aurora di un mondo nuovo, “Tu rimani in mezzo a noi come la nostra Madre, come Madre della speranza. Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con Te. Indicaci la via verso il suo regno! Stella del mare brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!” (Benedetto XVI). Settima stazione: Gesù viene direttamente ucciso nel grembo, quando il feto abortito non può più accrescere il numero dei fratelli che devono nascere Dal Vangelo di Matteo: “Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si Dall’Istruzione “Dignitas personae”: infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù” (Mt 2,16). “La cosidetta riduzione embrionale consiste in un intervento per ridurre il numero degli embrioni o di feti presenti nel seno materno mediante la loro diretta soppressione. La decisione di sopprimere esseri umani, in precedenza fortemente desiderati, rappresenta un paradosso e comporta spesso sofferenza e sentimento di colpa, che possono durare anni. La riduzione embrionale è un aborto selettivo, (…) eliminazione deliberata e diretta di uno o più esseri umani innocenti nella fase iniziale della loro esistenza.” (n° 21). Preghiamo per ogni famiglia: - perché tema il Signore e cammini nelle sue vie; perché la sposa sia come una vite feconda nell’intimità della casa e i figli come virgulti d’ulivo attorno alla mensa (Salmo 128/127); perché quando non è benedetta dal dono del figlio, sappia accettare tale dolorosa rinuncia, credendo alla fecondità del sacrificio e senza farsi tentare dalla soluzione gravemente immorale della fecondazione artificiale: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro O Maria, aurora di un mondo nuovo, nel tuo Figlio sfigurato e sfinito hai incontrato ognuno di noi, suoi fratelli e figli tuoi; hai incontrato le vittime e i persecutori; li hai incontrati sopra ogni patibolo, dentro ogni prigione, in mezzo ad ogni genere di tortura: fa’ che l’Amore scaturito dal sacrificio della Croce e dalla tua tenerezza materna fermi la mano omicida di Caino nel grembo. Ottava stazione: Gesù, dalla terza-quarta all’ottava-nona settimana di vita, viene decapitato e fatto a pezzi dalla cannula di Karman che lo aspira maciullandolo, quando il feto deve essere abortito Dal Vangelo di Giovanni: “Allora i giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero i giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo.” (Gv 2,18-22). Dal libro “La vita umana: prima meraviglia!”: “Ecco il nostro bambino a sei settimane. La testa, che sembra voler Dal libro “I metodi per provocare l’aborto”: attirare tutta la nostra attenzione, resterà a lungo la parte più vistosa e commovente del corpicino: qui è la straordinaria “centrale”, qui sono potenzialmente rinchiuse le scintille di intelligenza che forse illumineranno il mondo: le idee di domani sono in queste tenui anse cerebrali, che già mandano un loro messaggio; si può ormai registrarne l’attività in un normale elettroencefalogramma.” (p. 20). “Si fa quindi scorrere la cannula avanti e indietro con graduale movimento rotatorio; ogni volta che in un punto si rileva la presenza di tessuto ci si ferma, si aspetta che il flusso del materiale (visibile attraverso il tubo trasparente) si arresti e poi si riprende la manovra. Attraverso la cannula si vede molto bene defluire sia del liquido sanguinolento che del tessuto roseo, ma in ogni caso la manovra va continuata finché tutta la superficie non è stata aspirata almeno due volte. A questo punto, essendo le pareti deterse, la cavità uterina diminuita di volume e il miometro contratto, la cannula viene rimossa” (p. 50). Preghiamo per la Chiesa, chiamata a proclamare il dono della vita, a proteggere la vita e a promuovere una cultura della vita.La proclamazione della verità umana e divina della vita, sia il cuore della nuova evangelizzazione. Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora di un mondo nuovo, Tempio della Luce senza ombra e senza macchia, intercedi presso il tuo Figlio unigenito perché conceda che l’abominevole delitto dell’aborto non sia reclamato come diritto, ma riconosciuto come il più grande distruttore della pace, nel mondo e nel cuore della donna. Nona stazione: Gesù, scampato al Karman, viene ucciso dalla pinza ad anelli associata alla curette, quando il feto è già condannato all’aborto Dal Salmo 139/138,13-15: “Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io Dal libro “La vita umana: prima meraviglia!”: ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. Non ti erano nascoste le mia ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondita’ della terra” “Il piccino, che ora viene chiamato feto, ha otto settimane: la formazione di tutti i suoi organi è terminata. Come in un vero gioiello tutto è gemma in lui: la gemma delle labbra, delle narici, degli orecchi, degli occhi, del sesso, perfino le gemme dei futuri dentini.” (p. 21). Dal libro “I metodi per provocare l’aborto”: “Se ruotando la cannula di 360° non si è ottenuto materiale, bisogna iniziare lo svuotamento in altro modo: si rimuove la cannula, si introduce delicatamente una pinza ad anelli (se la gravidanza è di 8 settimane o meno) o un porta batuffoli (se supera le otto settimane) fino a toccare il fondo uterino, la si apre quanto più possibile, la si ruota di 360°, la si chiude e la si estrae delicatamente. Scopo di questa manovra è dar inizio al distacco del sacco ovulare dalla parete uterina, ed essa può venire ripetuta più volte. Si introduce ora una curette. Dopo averla spinta avanti fino a toccare il fondo uterino, appoggiandone il margine tagliente alla parete si fa scorrere con delicatezza lo strumento verso il basso; orientando il manico in tutte le direzioni si raschiano così, delicatamente, tutte le parti della cavità uterina. Se il raschiamento non da più esito a materiale ovulare e se le pareti dell’utero offrono una resistenza “sabbiosa”, l’intervento è concluso.” (p. 50-51). Preghiamo per la donna: sappia opporsi all’anestesia della coscienza, conseguenza di quella banalizzazione dell’aborto che è drammaticamente evidente in questi consigli sanitari: “Quindici minuti circa dopo la fine dell’intervento la paziente viene invitata ad alzarsi dal lettino operatorio e a vestirsi, dopo di che la si accompagna in una stanza dove si trovano poltrone, riviste, bibite, dolci e caffè, e la si invita a rimanere lì, seduta, per almeno quindici minuti. A questo punto la donna può tornarsene a casa ma, ovviamente, la si invita a rimanere ancora un po’ se non si sente tranquilla o se le gira la testa.” (id. p. 53): Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora di un mondo nuovo, Tu che hai generato Gesù, il più bello tra i figli degli uomini, fa’ che ripudiando l’orrore del peccato contro la Vita, ogni donna si innamori della bellezza incorruttibile della propria maternità. Decima stazione: Dopo i tre mesi e fino all’età di cinque, Gesù viene ucciso mediante iniezione di una soluzione salina concentrata, quando il feto deve essere abortito Dal Vangelo di Luca: “Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi tornò a casa sua” (Lc 1,56). Dal libro “La vita umana: prima meraviglia!”: “I suoi movimenti nel suo mondo acquatico sono agili e pieni di grazia. Talvolta le sue manine tirano pugni di protesta se qualcosa lo disturba troppo. Gli impulsi dei suoi nervi si sono perfezionati: quando il pollice si avvicina alla bocca, subito le labbra lo afferrano e la lingua comincia piccoli movimenti di suzione.” (p. 24-25). Dal libro “Manuale sull’aborto”: “Nel liquido amniotico viene iniettata una soluzione salina concentrata, che il feto respira ed inghiotte, venendone avvelenato. La creatura si dibatte e talvolta ha persino delle convulsioni. L’effetto corrosivo del sale spesso brucia ed asporta completamente l’intero strato esterno della pelle del bambino, mettendo a nudo la strato sottocutaneo, rosso vivo.” (p. 37). Preghiamo con papa Benedetto XVI: “I fedeli si impegneranno con forza a promuovere una nuova cultura della vita, accogliendo i contenuti dell’Istruzione con l’assenso religioso del loro spirito, sapendo che Dio offre sempre la grazia di osservare i suoi comandamenti e che in ogni essere umano, soprattutto nei più piccoli, si incontra Cristo stesso.” ( Istruzione “Dignitas personae”, n. 37): Preghiamo: - Perché i credenti ritrovino l’umiltà e il coraggio di pregare e digiunare per ottenere che la forza che viene dall’Alto faccia crollare i muri di inganni e di menzogne sulla vita, preghiamo: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora di un mondo nuovo, “Ti chiediamo l’amore, l’amore a Cristo, l’amore unico, l’amore sommo, l’amore totale, l’amore dono, l’amore sacrificio. Aiutaci ad amare così.” (Paolo VI). Undicesima stazione: Gesù viene ucciso al quinto-sesto mese di vita estraendolo vivo dal grembo con taglio cesareo e lasciandolo morire in una bacinella, quando il feto deve essere abortito a tutti i costi Dal Vangelo di Luca: “Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito Dal libro “La vita umana: prima meraviglia!”: anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era sterile: nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,36-37). Il piccolo ormai usa i suoi sensi, “risponde” ai rumori sgraditi o graditi, è in relazione con il ritmo della vita della mamma: spesso si addormenta e si sveglia con lei. Le sue capacità emotive sono ben deste; hanno fonti segrete e lontane, legate al suo patrimonio genetico.” (p. 26). Dal libro “Manuale sull’aborto”: “L’isterotomia è un’operazione simile al taglio cesareo. In questo caso l’addome e l’utero della madre vengono aperti chirurgicamente. Il feto viene estratto e poi eliminato unitamente alla placenta. Questo metodo viene generalmente impiegato a gravidanza avanzata.” (p. 38). Preghiamo con Giovanni Paolo II (da “Non temiamo la verità”, p. 35): “L’uomo ha un bisogno estremo di sapere se merita nascere, vivere, lottare, soffrire e morire, se ha valore impegnarsi per qualche ideale superiore agli interessi materiali e contingenti, se, in una parola, c’è un “perché” che giustifichi la sua esistenza terrena. Questa dunque resta la questione essenziale: dare un senso all’uomo, alle sue scelte, alla sua vita, alla sua storia. Gesù possiede la risposta a questi nostri interrogativi; Lui può risolvere la “questione del senso” della vita e della storia dell’uomo”. - perché ogni mamma, nel figlio che porta in sé, incontri Cristo stesso, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, preghiamo: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro O Maria, aurora di un mondo nuovo, “Madre di misericordia, sempre attenta alle invocazioni dei tuoi figli perché ottengano la tua indulgenza e la remissione dei peccati, soccorri la nostra povertà con la ricchezza della tua grazia, e la tua potenza sostenga la nostra debolezza” (dalla liturgia: Maria Vergine Regina e Madre della Misericordia). Dodicesima stazione: Gesù, ormai capace di vita autonoma, viene ucciso dopo una nascita “parziale”, quando il feto deve essere abortito in ogni modo Dalla Lettera agli Efesini: “Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i principati e le potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,10-12). Dal libro “La vita umana: prima meraviglia!”: “Il corpicino del bambino ha ormai occupato tutto lo spazio. Ogni giorno si fa più vigoroso e più bello” (p. 27). Testimonianza di Brenda Shafer: “Stavo in piedi accanto al medico e l’osservavo eseguire un aborto a nascita Preghiamo con Papa Benedetto XVI: parziale su una donna incinta di sei mesi. Il battito cardiaco del bambino era chiaramente visibile al monitor a ultrasuoni. Il medico fece uscire il tronco e le braccia del bambino, mancava soltanto la testa. Il corpo del bambino si muoveva. Le sue piccole mani erano chiuse. Con i piedi scalciava. Poi il medico prese delle forbici e le infilzò dietro la testa del bambino. Le braccia del bambino reagirono con uno spasmo, come quando un bambino pensa di cadere. Poi il medico aprì le forbici, e conficcò nel foro un tubo aspirante che risucchiò il cervello del bambino, Il corpo del bambino era ormai completamente floscio. Non sono mai più ritornata alla clinica, ma il volto di quel piccolo bambino mi perseguita. Era il volto più perfetto e angelico che avessi mai visto.” “La formazione di una coscienza vera, perché fondata sulla verità, e retta, perché determinata a seguirne i dettami, senza contraddizioni, senza tradimenti e senza compromessi, è oggi un’impresa difficile e delicata, ma imprescindibile” (alla Pontificia Accademia per la Vita, 24/02/2007): - preghiamo perché la Verità luminosa del Vangelo vinca le tenebre del relativismo etico: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro… O Maria, aurora di un mondo nuovo, illumina i tuoi figli con la luce del Verbo della Vita, perché nello splendore della verità possano camminare fino alla piena conoscenza del Suo mistero d’amore. Tredicesima stazione: a Gesù Concepito è rifiutata la dimora nella propria casa materna, e viene trasferito nel grembo di un’altra donna fino al parto, inquilino straniero di una casa affittata, quando per il feto si vieta il suo naturale grembo Dal Vangelo di Luca: “Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì in Giudea alla citta’ di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovava in quel luogo si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,4-7). Da un intervento del vescovo di Rouen, C.E.F.: “Il tempo della gestazione implica una relazione molto forte e progressiva tra la donna incinta e il bambino che si forma nel suo seno. Durante questo periodo ella prende coscienza che è diventata madre del suo bambino risultato dalla fecondazione. La donna non è né un nido, né un’incubatrice. La nostra società moderna pensa che la scienza sia capace di regolare tutte le sofferenze e che ha su tutto l’ultima parola. Ricorrere alla maternità in affitto non significa forse strumentalizzare la nascita di un bambino per risolvere finalmente in maniera illusoria il dramma della disperazione della sterilità?”. Preghiamo con l’Evangelium Vitae (n. 22): - perché di fronte alla vita che nasce e alla vita che muore l’uomo si lasci interrogare sul senso più autentico della sua esistenza, riconoscendo la verità del creato e il disegno di Dio sulla vita da rispettare; - perché l’uomo non escluda mai il riferimento a Dio di una natura non più “mater”, che viene ridotta a “materiale” aperto a tutte le manipolazioni: Signore della vita, ascoltaci! Padre nostro O Maria, aurora di un mondo nuovo, segno luminoso nel cammino della Chiesa, pellegrina sulla terra, sostieni la nostra fede e ravviva la nostra speranza, perché nessun ostacolo ci faccia deviare dal sentiero della Vita che è il tuo Figlio Gesù. Quattordicesima stazione: Gesù nel grembo è la pietra scartata dai costruttori, divenuta pietra angolare della vita e della civiltà dell’amore, quando l’aborto è divenuto legge di Stato Dal Salmo 118/117: “Tutte le nazioni mi hanno circondato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Dall’enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II: “In Gesù, “Verbo della Vita”, Padre nostro… O Maria, aurora di un mondo nuovo, Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa tra i rovi, ma nel nome del Signore le ho distrutte. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi”. viene annunciata e comunicata la vita divina ed eterna. Grazie a tale annuncio e a tale dono, la vita fisica e spirituale dell’uomo, anche nella sua fase terrena, acquista pienezza di valore e di significato: la vita divina ed eterna, infatti, è il fine a cui l’uomo che vive in questo mondo è orientato e chiamato. Il Vangelo della vita racchiude così quanto la stessa esperienza e ragione umana dicono circa il valore della vita, lo accoglie, lo eleva e lo porta a compimento.” (n° 30). cui è affidata la causa della Vita, noi ci rivolgiamo a Te portando le aspirazioni e le attese di ogni uomo e della Chiesa intera, popolo della vita. Ti salutiamo Madre del vero Dio per cui tutto vive, Madre di Gesù e Madre nostra, Donna vestita di sole, segno di consolazione e di sicura speranza. Siamo consapevoli che la Vita è costantemente al centro di una grande lotta. Il Maligno, omicida fin dal principio, attenta continuamente alla vita dell’uomo e dell’umanità. A Te è affidato il compito di difenderci dal dragone infernale, fino al giorno in cui il Frutto Benedetto del tuo seno riporterà la vittoria definitiva. Accogli, o Maria, i nostri grandi desideri per la Vita, falli passare per il tuo Cuore immacolato e presentali, così purificati, al tuo Gesù, come facesti a Cana, dicendoGli: “Non hanno piu’ vino”; e noi faremo quello che Gesù ci dirà per far vincere la Vita. Amen. (da “La preghiera universale per la vita”, p. 193, modificata). LA NUOVA DEVOZIONE POPOLARE E’ PER IL DONO DELLA VITA E CONTRO OGNI TIPO DI ABORTO, CHE VA CONTRO LA VOLONTA’ DI DIO, CONTRO LA NATURA DELL’UOMO, CONTRO IL BUON SENSO E I BUONI SENTIMENTI DI CIASCUN UOMO SULLA TERRA. COMBATTETE L’ABORTO CON LA PREGHIERA, CON LA CULTURA DELLA VITA E CON UNA BUONA POLITICA CHE CANCELLI LE LEGGI INGIUSTE, AFFINCHE’ NON VI SIA PIU’ UN BIMBO ABORTITO SULLA FACCIA DEL MONDO. COSI’ SIA