FUMO
TOSSICODIPENDENZA
ALCOOLISMO
Ricerca di Roberta Maggioni
INDICE
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COS’ E’IL FUMO ?
LA STORIA DEL FUMO
LA STORIA DI UNA FUMATRICE
QUANDO SI COMINCIA A FUMARE
PERCHE’ SI FUMA ?
IL FUMO E LA DIPENDENZA
FUMO ATTIVO E PASSIVO
CONSEGUENZE
ALCUNI SLOGAN E FUMETTI
LA TOSSICODIPENDENZA
L’ALCOOLISMO
FINE
COS’ E’ IL FUMO ?
Il fumo è il prodotto gassoso di una sostanza,
solitamente il TABACCO, che viene inalato dai
fumatori.
Nel fumo vanno distinti due tipi di componenti:
• sostanze allo stato gassoso: osssido di carbonio, acido
cianidrico, aldeidi, acroleina , monossido di azoto,
biossido di azoto, nitrosamine.
• sostanze allo stato di sospensione : nicotina, acqua,
“catrame”.
IL TABACCO
La pianta da cui si ricava il prodotto noto come
TABACCO, si chiama “ Nicotina Tabacum ” ;
essa viene coltivata nelle più diverse condizioni
climatiche e di suolo:
• In America
• In tutta l’Europa centrale e meridionale
• In Australia
• In moltissimi paese africani ed asiatici.
Della pianta del tabacco viene utilizzata la foglia, la cui
sostanza principale è la nicotina.
Il passaggio dalla pianta al prodotto industriale ( tabacco
da pipa, da fiuto, da masticare, da sigari e da sigarette )
avviene attraverso una serie di trattamenti.
La foglia viene :
• Seccata
• Fermentata
• Colorata
• Trattata con additivi per renderne gradevole il sapore.
UNA PIANTAGIONE DI TABACCO
LA RACCOLTA DELLE FOGLIE DI TABACCO
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LA STORIA DEL FUMO
Il fumo iniziò a diffondersi in Europa nel XVI secolo, a seguito
dell’importazione della pianta del tabacco dall’America Meridionale.
Infatti, quando Cristoforo Colombo sbarcò in America, i suoi marinai
furono sorpresi dallo spettacolo degli indigeni che introducevano foglie
di tabacco arrotolate nel naso, aspirandone il fumo. Tale usanza si
propagò presto ai marinai stessi che, rientrando in Europa, la diffusero.
Da quel momento in poi il tabacco è stato fumato sempre e
soltanto nelle pipe, per circa 300 anni.
Solo nel XIX secolo si è affermato il sigaro e, dopo qualche
decennio, la sigaretta , la cui diffusione è andata aumentando
trovando la massima esplosione nel corso del Novecento.
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LA STORIA DI UNA FUMATRICE
“All’inizio fumavo sporadicamente perché non mi piaceva il gusto della
sigaretta; fumavo solo perché lo facevano gli altri e perché costituiva per me
un’ancora di salvataggio in situazioni imbarazzanti.
Il fumo divenne un’abitudine quando nacquero i miei due figli.
Avevo allora 25 anni e la sera ero abituata ad uscire a veder gente; i bambini però
erano piccoli e non potevo portarli fuori così ero costretta a trascorrere lunghe
interminabili ore in casa davanti alla televisione, e per scaricarmi fumavo
moltissimo, anche venti sigarette per sera.
Non ho mai considerato il fumare una libera scelta e mi dava fastidio il fatto di
dipendere dalla sigaretta soprattutto perchè era una cosa che non decidevo io. Ma
il fatto che tutti dicessero che il fumo era pericoloso agiva in senso contrario
dentro di me. Da una parte c’era una pressione interna che mi spingeva al fumo e
dall’altra la pressione degli altri che volevano che io smettessi: fra le due cose
scelsi la mia schiavitù.
Ho smesso di fumare perchè negli ultimi tempi l’atto era diventato ormai
completamente vuoto di qualsiasi tipo di piacere. I primi giorni sono stati facili
perché il mio corpo respingeva il fumo. Dopo la prima settimana ho avuto
qualche disturbo, soprattutto mal di testa, un dolore costante ; ma io c’ero
abituata e non mi è stato difficile sopportarlo.
Adesso che fisicamente sto meglio la cosa è diventata più difficile. Il desiderio è
molto forte e ogni tanto per calmarlo sono costretta a fumare. Sento però che è
estremamente improbabile un mio ritorno definitivo al fumo.”
F.B.
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“L’ETA’ DELLA PRIMA SIGARETTA”
In USA uno studio eseguito nel 1970 ha fornito
i seguenti dati sull’età della prima sigaretta :
ETA’
PERCENTUALE
8 ANNI O PRIMA 14%
9 - 10 ANNI
14 %
11-12 ANNI
27%
13 -14 ANNI
30%
15 -16 ANNI
12%
17-18 ANNI
2%
L’aumento del prezzo delle
sigarette coincide con la
diminuzione dei fumatori
minorenni.
ALCUNI DATI STATISTICI DEL 2001
Percentuale di uomini e donne fumatori
nei principali Paesi del mondo.
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PERCHE’ SI FUMA ?
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Per curiosità
 Per imitazione
 Come espressione di maturità
 Per esibizione
 Per passatempo
 Per reagire alla proibizione
 Per superare il nervosismo
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LA DIPENDENZA
Si parla di dipendenza poiché il tabacco è una sostanza facile e
rapida da “assaggiare”, è difficile smettere di fumarlo e anche
perché causa alcuni problemi psichici e fisici.
Chi viene infatti privato bruscamente della sua sigaretta va
incontro a molti disturbi.
Tutto questo sebbene il tabacco non rientri ufficialmente nalla
categoria delle “ droghe assuefacenti ” (cioè delle sostanze che
creano nei consumatori il fenomeno della dipendenza )
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FUMO ATTIVO E PASSIVO
Si definisce fumo attivo quello che viene inalato da un fumatore e
fumo passivo quello, altrettanto dannoso, che viene inalato da un
non fumatore che si trova in prossimità di un fumatore.
Quando si afferma di non fumare non si conosce quindi la realtà :
anche chi non fuma assorbe il fumo degli altri ed è come se
fumasse.
Anche lo smog è un fumo passivo : secondo recenti studi è stato
infatti dimostrato che passare un pomeriggio a Milano è come
fumare 15 sigarette.
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EFFETTI DEL FUMO SULL’ORGANISMO
Il fumo agisce sull’organismo umano nella misura in cui viene
immesso nell’organismo stesso: una misura che varia secondo il
modo di fumare e soprattutto secondo la profondità dell’inalazione.
Il fumo che arriva ai polmoni viene assorbito fino al 90% ; ma anche
il fumo che non viene inalato è assorbito attraverso le mucose della
bocca e del naso, le prime vie respiratorie, e perfino attraverso la
pelle; l’assorbimento medio per queste vie è del 25-50%.
Dai polmoni la nicotina passa rapidamente nel sangue; da qui un
quarto va al cervello, tre quarti al resto del corpo.
Gli effetti della nicotina sull’attività mentale e sull’umore vengono
generalmente considerati analoghi a quelli delle droghe definite
“stimolanti”, come la caffeina, la coca e gli psicofarmaci.
LE MALATTIE CAUSATE DAL FUMO
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DISTURBI ALLA GRAVIDANZA
CANCRO
ICTUS
BRONCHITE
MORTE PRECOCE
Polmone di un non-fumatore
Residui catramosi
delle sigarette
Polmone di un fumatore medio
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ALCUNI SLOGAN E FUMETTI
SE FUMI NON AMI
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LA TOSSICODIPENDENZA
La tossicodipendenza è la condizione di intossicazione cronica,
caratterizzata dalla irrefrenabile voglia di assumere un farmaco o
una sostanza stupefacente e dalla dipendenza fisica e psichica dai
suoi effetti.
• La dipendenza fisica si verifica quando il corpo si è abituato alla
sostanza e non può farne a meno.
•La dipendenza psicologica si manifesta quando la voglia di
assumere un farmaco o una droga è forte , anche in assenza di
sintomi fisici da astinenza.
Quando il corpo non assume il farmaco o la droga , si ha una crisi
di astinenza : cioè si sta male e si verificano crisi di nausea , diarrea
o dolore che varia a seconda del tipo di sostanza.
ALCUNI TIPI DI DROGA
Gli uomini fanno maggior uso delle seguenti
sostanze:
• Oppio
• Cocaina
• Barbiturici ( sonniferi , psicofarmaci)
• Marijuana
• Eroina
• Pasticche di Ecstasi
I BARBITURICI E LE PASTICCHE
PIANTA DI COCAINA
COCAINA PURA
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L’ALCOOLISMO
L’alcoolismo è l’eccessiva ingestione volontaria di alcool
etilico che nella sua forma acuta si manifesta con
l’ubriachezza.
Nella sua forma cronica, l’abitudine ad assumere alcool
etilico in quantità eccessive si può trasformare
progressivamente in una vera e propria forma di
tossicomania e può essere causa di morte precoce.
L’alcoolismo è spesso dovuto ad una combinazione di
fattori di natura diversa :
• Di tipo psicologico (es. depressione)
• Di tipo sociale (es. emarginazione)
• Di tipo genetico
L’alcoolismo che è più frequente negli adulti di sesso maschile,
anche se ultimamente si sta diffondendo tra i giovani e le donne,
è un fenomeno è in crescita.
Oggi l’alcoolismo è giustamente ritenuto una malattia vera e
propria, ha uno sviluppo lento, che può durare diversi anni,
finisce per condizionare la scelta degli amici e delle attività
ricreative.
Gli effetti comprendono una vasta gamma di disturbi :
• Danni all’apparato digerente
• Danni al pancreas
• Danni al fegato
• Infiammazione del rene
• Infiammazione del sistema nervoso
I SUPERALCOOLICI
COME VEDE UN ALCOOLISTA QUANDO E’ UBRIACO ?
FINE
Ricerca di Roberta Maggioni
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