Corso di Antropologia Culturale L’IMMAGINARIO: GLI ANIMALI MITICI E IL CICLO DELL’ANNO GIOVEDI 15 novembre 2012 L’evoluzione dell’immaginario IMMAGINARIO È il prodotto dell’immaginazione di un singolo individuo o di una collettività, inteso come repertorio di rappresentazioni simboliche, di fantasie, di miti (dizionario Garzanti) È il luogo di produzione dei simboli e delle immagini, il suo campo d’azione non è puramente ideale, ma incide sul comportamento degli esseri umani (Durand, 1987) PARTE DELLA CULTURA Perché è così importante il calendario contadino? Tempo contadino = Tempo contadino esprime ritmo della vita collettiva, ne garantisce la regolarità = ciclico. Corrisponde alla periodicità dei riti e delle feste Ciclo di morte e rinascita I riti di passaggio Riti di passaggio: titolo dell’opera di A. Van Gennep. Schema interpretativo su manifestazioni sia individuali sia collettive dalla nascita alla morte Idea centrale di Van Gennep: Ogni periodo della vita (umana o ciclo annuale) passa attraverso diverse fasi (di passaggio) ricche di avvenimenti. 3 stadi dei riti di passaggio Secondo Van Gennep un rito deve essere indagato nel suo contesto culturale; non ha inoltre un valore definito ma cambia a seconda del tempo ATTIVITA’ ANNUALE DEL CONTADINO Da equinozio di primavera a equinozio autunnale Si intensificano i ritmi lavorativi nei campi Da equinozio autunnale a equinozio di primavera I ritmi produttivi rallentano, ripresa dei legami sociali Immaginario e animali Animali mitici e ciclo dell’anno: inverno-primavera Importanza dell’arco di tempo tra inverno e primavera Presenza di maschere particolari: orso, capra, lupo, cervo, tasso, marmotta “Otto mesi d’inverno e quattro d’inferno”, proverbio che scandisce e organizza il ciclo dell’anno sulle Alpi Metafora del letargo animale e riposo invernale umano L’Orso Animale un tempo presente su tutto l’arco alpino, alto più di 2 metri, di 250 kg di peso circa. Ultimi esemplari uccisi verso il 1870. Onnivoro, spesso in conflitto con allevatori e contadini. Apprezzava in modo particolare frutta, miele e prodotti dell’orto. Tracce nella toponomastica: buchi, grotte, tane dell’orso Tracce nei proverbi popolari: “non bisogna vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso” Importanza dell’orso Specchio della casa contadina Accumulazione di scorte per l’inverno Orso va in letargo e si autoalimenta Orso che predice il tempo = motivo per sapere a che punto erano l’inverno e le scorte accumulate (vedi uccisione e consumo carne maiale) Parti dell’orso ritenute benefiche: zampe appese alla facciata della casa del cacciatore Nell’immaginario orso ritenuto per alcuni aspetti simile agli esseri umani: si erge su due zampe, è goloso, non mangia la carogna di altri animali Numerosi racconti su uccisione orso, v. Valpelline in Val d’Aosta Sant’Orso: patrono di Aosta. Invocato contro calamità naturali, siccità, parti difficili, salvezza eterna per neonati morti senza battesimo Culto diffuso in Val d’Aosta, Val Soana, Vallese Festa di S. Orso = 1° febbraio, ripresa della vita e nuovo ciclo produttivo Importanza del risveglio dell’orso per previsioni metereologiche Orso che esce dalla sua tana e mette ad asciugare la paglia Bel tempo. Sarà inverno ancora per 40 giorni Orso che esce dalla tana e ritira la paglia Brutto tempo. La primavera è vicina Tratto in comune con Uomo Selvatico, che in alcune zone si chiama Orçat Maschere dell’orso Carnevale e Quaresima Maschere animali del letargo = = Momenti si incontro-scontro tra concezioni cristiane e antica cultura popolare Associate a spiriti dell’Aldilà, spiriti tellurici, revenants, demoni Orso = diavolo Processi del 1457 nella Valle Leventina, diavolo chiamato Ber o dipinto con fattezze dell’orso Passione di Sordevolo (BI), uomo travestito da orso che simboleggiava capo dei diavoli Temi comuni e analogie nei carnevali tradizionali Carnevale tradizionale = Periodo di passaggio tra inverno e primavera Periodo importante di passaggio tra solstiizo d’inverno (o Natale) ed Epifania Importanza del numero 12: “contenitore globale di quella corrispondenza tra passaggi cosmici e passaggi umani” 1. Ciclo dell’anno e defunti Credenza che nei periodi di passaggio stagionale defunti tornassero sulla terra Ambivalenza nel rapporto con i defunti Risoluzione rapporto con defunti: mascheramento Il mascheramento Etimologia maschere: deikèlon, gr. (apparizione, spirito, maschera) Larva, lat. Larvae demonum (spirito del morto, maschera) Travestimento = rovesciamento dei ruoli. Presenza nei carnevali di personaggi con abiti al rovescio = protezione dalle forze del male Mascheramento = complesso mitico del mondo alla rovescia, mondo del Sabba Masca, long. Spirito che divora gli uomini Doppio ruolo del mascheramento = rappresentare forze ctonie e proteggere uomini e bestie da esse I Carnevali tradizionali: l’inizio A partire dall’Epifania giovani in maschera facevano visita alle case contadine Maschere toccavano gli abitanti, mimavano mestieri. Importanza delle Badie Pretesto maschere di instaurare contatti con le giovani. Questua alimentare I Carnevali tradizionali: lo svolgimento Corteo carnevalesco con diverse presenze Presenza di maschere “di disturbo” = arlecchini Funzione arlecchini: burlesca, rovesciamento ruoli 2. I belli e i brutti Opposizione tra montanari e nomadi, stranieri, ambulanti, Dottori e farmacisti, belli e brutti Componente di alterità: sia nelle classi dominanti sia nel vagabondaggio Accoglienza calorosa dei padroni di casa alle maschere = logica dello scambio con i defunti 3. L’aratura della neve Aratura ed erpicatura /semina = Rituale di propiziazione dei campi Fertilizzazione simbolica = neutralizzazione dell’inverno, arrivo della primavera 4. I cortei nuziali Presenza di matrimoni e cortei in cui le parti da donna sono interpretate da uomini Presenza di personaggi vecchi: Viei Vieja/ TocToca Idea del rovesciamento dei ruoli. Presenza di rumore e frastuono: richiamo al ruolo sociale delle badie 5. La presenza degli uomini, l’esclusione delle donne Assenza donne nei cortei carnevaleschi, assenza bambini Allusioni sessuali = spazio rovesciato, componente iniziatica Ruolo donne nei carnevali: confezione costumi, vere protagoniste I carnevali tradizionali: il ruolo del Carnevale Carnevale = insieme di pratiche che sottolineano il ritorno alla natura (conclusione = natura torna cultura) Carnevale = simbolo dell’inverno, del male Inverno, male = inselvatichimento, alterità I carnevali tradizionali: il processo, il testamento e la morte del Carnevale Carnevale = orso: Talora ammansito, talora ucciso Carnevale = uomo selvatico: Spesso ammansito Carnevale = vecchio: ucciso Carnevale Carnevale Carnevale Carnevale = = = animale uomo selvatico vecchio Legame con animali del letargo che trascorrono inverno sotto terra = defunti Essere fantastico in bilico tra natura e cultura Rigenerazione della natura e morte dell’inverno Rappresentazione, personificazione del Carnevale nei carnevali = fantoccio, pagliaccio L’orso di Urbiano di Mompantero (TO) L’orso di Urbiano esce la prima domenica di febbraio L’orso di Cortemilia (CN) L’orso di Valdieri (CN) L’orso di Cunico (AT) (l’urs ad merija) L’orso di Villar d’Acceglio (CN) L’orso di Villar d’Acceglio usciva l’ultima domenica di Quaresima. Nelle foto, la Béo di Blins, a Villar d’Acceglio Esseri mitici e luoghi: L’Uomo Selvatico PAN UOMO SELVATICO Imprevedibili, irrazionali, indefiniti, difficili da avvistare; sentimento di terror panico alla loro vista, abitano luoghi di passaggio (anfratti, rocce, antri) e appaiono a ore di passaggio (mezzogiorno, mezzanotte) Nomi dell’Uomo Selvatico: servan, servanot, servant, servenh, servanh, sarvan, servon, seyvan Funzioni e caratteristiche dell’Uomo Selvatico È considerato il primo abitante delle Alpi; È un maestro dell’arte casearia e di sistemi legati alle economie delle aree di cui si rintraccia la leggenda; Insegna agli uomini canti e leggende; Vive di prodotti della natura di cui conosce bene i segreti; Molto spesso fugge quando incontra un uomo; Talvolta è accompagnato da Donne Selvatiche; Compare in una serie di varianti di una narrativa mitologica fondamentale; Evoluzione della figura dell’Uomo Selvatico 1 2 Corpus orale più antico = eroe culturale con caratteri positivi e negativi Con affermarsi della rivoluzione culturale inaugurata dal cristianesimo, grandi eremitaggi nei deserti in condizioni semi-selvagge, considerate eccellenti per ascetismo Sovrapposizione figure Uomo Selvatico e Santi Eeremiti cristiani Nuovo eroe culturale cristiano con compito di addomesticare la natura Perdita di alterità da parte dell’Uomo Selvaggio Perdita funzione dell’US = irruzione della natura dentro una cultura primitiva Graduale caratterizzazione negativa dell’US: antropofago, rapitore di bambini, associato a streghe e diavoli Maschere dell’Uomo Selvatico Diverse manifestazioni a seconda del luogo Evidenti caratteristiche demoniache Associato alla Candelora (2 febbraio) e alle previsioni metereologiche = Alter ego dell’orso Esseri mitici e luoghi: le Anguane Funzioni e caratteristiche delle Anguane 1 Strie, Anguane, Vane, Aivane, Lontane, Vivane/Viviane, Gane, Aganis Lat. Aquane, ninfe, creature delle acque Etimologia popolare: Anguis, serpente (sembianze ofidiche) 2 Riferimento a luoghi che presentano discontinuità nel territorio: rilievi, grotte, asperità (luoghi di passaggio) Es. IL BUS DA LIS ANGUANIS, il buco delle Anguane, Val Colvera (UD) 4 In alcune zone sono donne molto belle,giovani, vestite di bianco (richiamo al mondo dei morti); in altri casi descritte come streghe, brutte, pelose, con i seni cadenti 4 Chiari elementi che fanno trasparire alterità e appartenenza ad un altro mondo: piede di capra, schiena incavata, calcagni davanti C. Lévi-Strauss: piedi caprini e anomalie = mediazione tra mondo umano e mondo soprannaturale C. Ginzburg: piede caprino tratto tipico degli esseri in bilico tra mondi diversi V. Propp: piede caprino tratto di antropomorfizzazione 5 Importanza maternità (Anguane mogli di mortali) e attività connesse con fertilità e riproduzione: tessitura, filatura, ricamo, bucato Controllo su tempi e operazioni di filatura e agricoltura Dono della preveggenza rispetto al tempo atmosferico Elementi in comune tra Anguane e Uomini Selvatici Presagio di disgrazie imminenti Insegnano tecniche casearie, agricole, domestiche, ma si infastidiscono se norme non vengono rispettate Natura ambivalente, antropofaghe Polarizzazione simbolismo religioso L’Anguana nella contemporaneità (alcuni risultati di una ricerca di laurea) • Le valli del Trentino Alto Adige analizzate: Val dell’Adige Val di Non Val di Fassa Val di Fiemme L’Anguana tra scomparsa e reinvenzione • Scomparsa: Parte degli intervistati non è a conoscenza di questa figura fiabesca. • Reinvenzione: Una minima parte chiede specificazioni e azzarda collegamenti con altre figure fiabesche (streghe) o animali (anguana = iguana) La trasformazione dell’immaginario Concilio di Trento (1545) e risvolti religiosi. •Trasformazione di una figura pagana in una figura cristiana: S. Giustina •Conservazione della figura della Bregostana legata al maligno. Boom industriale e mutamenti culturali. •Seconda metà del ‘900: abbandono dei villaggi e discesa nelle città. •Anni ‘60-’70: mutamenti culturali che influirono su usi e costumi. Progetti di conservazione della memoria trentina Recuperare Reinventare Il Museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige promuove progetti per conservare alcuni aspetti dell’immaginario della cultura trentina.