Settimanale di
11 ottobre 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 36
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di Modena Poste Italiane spa
a soli
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in edicola
alla scoperta della fenice
Rita Pellati e Cesare Savani
Antonio Dattoli e
Alessio Gigante
il divertimento fa rima
con oltrecafè
Martino
Caciagli
il gelato made in carpi
conquista la bulgaria
Cesare Savani e Rita Pellati hanno
dato vita, all’interno di un casale
di campagna alle porte di Carpi,
in via Guastalla, al civico 70, a un
nuovo Bed & Breakfast.
Riccardo
Cavicchioli
ecco come risparmiare
sulla bolletta energetica
11.10.2013 n° 36
2
Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Il regolamento stoppa Campedelli
Quattro etti d’amore, grazie
Di Chiara Gamberale
A
un anno da L’amore quando c’era è tornata in libreria Chiara Gamberale con
un romanzo a due voci e tutto al femminile, Quattro etti d’amore, grazie. Quasi ogni
giorno Erica e Tea s’incrociano tra gli scaffali
di un supermercato. Erica ha un posto in
banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su
Facebook, Quelli della mitica B del Rousseau
1991-1996, su cui ritorna puntualmente ogni
qual volta si sente nostalgica e ha bisogno di
sfuggire alla routine domestica, due figli. Tea
è la protagonista della serie Tv di culto Testa
o Cuore, ha un passato complesso, un marito
fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di
una madre di famiglia, Tea non va oltre gli
yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea
e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di
un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo
mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l’ha ribattezzata “signora Cunningham”. Nelle sue abitudini
coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di
riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di
Happy Days. Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si
spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l’appello all’esistenza dell’altra
diventa soprattutto l’occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non
confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe.
Chiara Gamberale utilizza uno stile asciutto e fresco, mescolando dialoghi serrati a riflessioni estemporanee, regalandoci un romanzo vivace, pieno di dettagli e attento alla caratterizzazione dei personaggi. Una storia che squarcia il
velo d’ipocrisia che regola le nostre esistenze e mette in primo piano le insoddisfazioni personali di due donne che sono anche le nostre.
Foto della settimana
E
’ un autunno particolamente caldo per il Pd locale chiamato ad eleggere il proprio
segretario provinciale e, successivamente, quello nazionale.
Il ruolo di segretario provinciale riveste un’importanza cruciale in vista della
tornata elettorale delle amministrative previste a primavera del 2014 quando si sceglieranno i nuovi sindaci in tanti comuni e il Partitone avrà modo di verificare la
tenuta sul territorio.
Per questo occorre individuare, all’interno del partito, una rosa di nomi: persone che
abbiano le carte in regola, in grado di ‘fare sintesi’ fra le diverse anime e di proiettarsi
all’esterno per offrire prospettive ai ‘delusi’ dalla politica. A selezionare le nomine
pare provveda lo Statuto del Partito Democratico: l’articolo 21 stabilisce, infatti, che
non possano candidarsi alla segreteria provinciale parlamentari, consiglieri, assessori regionali, sindaci e assessori dei Comuni con più di 50mila abitanti. Fuori gioco
finiscono così tre possibili candidati che proprio in virtù dei ruoli amministrativi che
ricoprono, non possono presentarsi al congresso: Luciano Vecchi, in quanto consigliere
regionale, Antonino Marino, in quanto assessore del Comune di Modena ed Enrico
Campedelli, sindaco di Carpi non possono candidarsi.
Tutto da rifare il borsino dei papabili. Ad oggi, si fanno i nomi di Lucia Bursi, sindaco
di Maranello, che ha meno di 50mila abitanti, Giuseppe Schena peché come la Bursi
guida un Comune inferiore ai 50mila abitanti, e Giovanni Taurasi, presidente del
Consiglio comunale di Carpi. Resta l’incognita rappresentata da Paolo Negro, attuale
segretaro provinciale, scelto nel maggio del 2013 per ‘traghettare’ il partito dopo le
dimissioni di Davide Baruffi: è stato in grado di far dialogare le diverse anime del Pd
evitando pericolose spaccature.
Tutto sarà più chiaro entro le ore 20 di venerdì 11 ottobre, termine entro il quale
dovranno essere presentate le candidature. L’Assemblea per la proclamazione del
nuovo segretario provinciale si riunirà sabato 9 novembre. Sara Gelli
Il graffio
La Iena
E’un bravo amministratore, un giovane che del servizio alla
comunità ha fatto un principio di vita, che ha l’onestà e la
freschezza per poter affrontare e vincere le sfide del futuro. L’uomo della svolta e del cambiamento. Chi è? L’attuale
assessore alle Politiche Sociali Bellelli, secondo il collega
all’Urbanistica, Tosi. Quando si dice il cameratismo...
Degrado, scempio e sporcizia... ecco quel che resta di una gloriosa polisportiva.
Segnalazione di un fedele frequentatore della Dorando Pietri.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello
Marchesini, Clarissa Martinelli,
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STAMPA
Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
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COOPERATIVA RADIO BRUNO arl
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Chiuso in redazione il 9 ottobre 2013
11.10.2013 n°36
3
sisma e ricostruzione
Nuovo investimento per Coop Estense a Rovereto, una delle frazioni più colpite dal sisma del 2012
Sarà in legno la nuova coop
N
uovo investimento
per Coop Estense
a Rovereto, una
delle frazioni maggiormente colpite dal sisma del
maggio scorso. La cooperativa ha infatti deciso di
abbattere il vecchio fabbricato degli Anni Cinquanta
che ospitava il supermercato per dar vita a un progetto innovativo e decisamente green. “Ristrutturare l’edificio oggi inagibile
- spiega il direttore tecnico
Davide Roncaglia - avrebbe certamente comportato
una spesa minore ma, dal
momento che Coop si è
posta da tempo l’obiettivo di investire sui temi
del risparmio energetico,
abbiamo deciso di edificare una costruzione performante ed efficiente, sia dal
punto di vista energetico
che antisismico, e mettere così a disposizione di
una comunità fortemente
provata dal terremoto, un
vero e proprio gioiellino
moderno, bello e funzionale”. Il nuovo supermercato
ecocompatibile, spesa
prevista circa 800mila
euro, sarà interamente in
I
l messaggio lanciato
nuovamente dal Comitato dei terremotati
Sisma.12 è chiaro: “burocrazia e politica bloccano
la ricostruzione che non è
partita, diversamente da
quanto vanno dicendo in
giro il presidente della Regione Errani e l’assessore
Muzzarelli. Basti ricordare
che le domande presentate
dagli sfollati alla Regione
sono poco più di 400, per un
equivalente di 300 milioni
di euro, a fronte di un danno
complessivo, tra edilizia
abitativa e capannoni industriali, di circa 13 miliardi.
Davvero inaccettabile! E,
intanto, le 200 ordinanze
emesse dalla Regione hanno
bloccato di fatto il cammino
della ricostruzione, scoraggiando gli imprenditori e
mortificando progettisti e
tecnici. A causa di questa
situazione, sono le piccole
imprese edili del territorio
legno: “un materiale che
garantisce standard di
isolamento eccezionali e,
pur avendo un costo superiore rispetto a quello del
cemento - prosegue Roncaglia - è molto più leggero
e, quindi, richiede meno
costi in opere di fondazioni
e, al contempo, consente
di limitare l’entità della
colata di cemento
da realizzare
sul terreno e
del ferro per
le armature”.
La struttura
lignea, composta di più
elementi componibili, verrà
montata in
loco da squadre specializzate e i tempi
di cantierizzazione saranno
molto più
veloci rispetto
a quelli delle
costruzioni
tradizionali.
La cooperativa sperava di
poter inaugurare il nuovo
supermercato il 29 maggio
2014 ma, probabilmente,
sarà costretta a far slittare il taglio del nastro di
qualche mese, dal
momento che
non ha ancora
ricevuto dal
Comune di Novi il via
libera a costruire.
Jessica Bianchi
Il Comitato Sisma.12 torna all’attacco: “gli sfollati stanno per affrontare un altro inverno da incubo,
da trascorrere fuori casa, in container ristretti, che hanno bisogno di grandi spese per il riscaldamento, in barba alle promesse fatte oltre un anno fa”.
“Siamo stufi di aspettare”
a pagarne le conseguenze
economiche perchè, a eseguire i lavori, sono sempre
le solite e note grandi imprese cooperative”. Insomma, a 16 mesi dal terremoto,
dei 6 miliardi di euro tante
volte promessi ne sono arrivati ben pochi e intanto i
centri storici di Cavezzo,
Novi, Concordia e Finale
Emilia presentano lo stesso
sconfortante aspetto di località bombardate. Sandro
Romagnoli, Elena Busi e
Francesco Bernardi, membri del Comitato di protesta
Sisma.12 non hanno avuto
mezze misure nel denunciare, durante l’assemblea
di Medolla della scorsa
settimana, la situazione in
cui versa il nostro territorio,
rivelando che, quando il
Comune interviene per il
primo controllo sui lavori
delle opere concesse dalla
Cambiale Errani, attraverso
il Sal (stato di avanzamento
dei lavori), la costruzione
si blocca a causa di cavilli,
danneggiando committenti
e imprese di costruzione.
“Una situazione assurda –
hanno aggiunto – che si sta
aggravando. Il rischio è che
la ricostruzione si paralizzi
del tutto come è accaduto
all’Aquila di cui più nessuno parla. Gli sfollati stanno
per affrontare un altro inverno da incubo, da trascorrere
fuori casa, in container
ristretti, che hanno bisogno di grandi spese per il
riscaldamento, in barba alle
facili promesse. Il muro di
omertà, difficoltà, disagi
e di norme burocratiche
spesso inspiegabili, assurde
e contraddittorie, colpiscono migliaia di famiglie che
vivono senza alcuna certezza”. Insomma, non sembra
proprio di vivere nella parte
d’Italia ‘che funziona’,
come siamo abituati a pensare e come ci viene ripetuto ogni giorno dai nostri
amministratori locali. Se è
vero che l’Emilia - e la provincia di Modena - fa parte
dell’Italia efficiente, allora
si svegli e cerchi di recuperare il tempo perduto, mantenendo le promesse fatte ai
cittadini davanti al papa e al
presidente della Repubblica e risolvendo i problemi
della gente. Se non lo farà,
andremo incontro a un
ulteriore scollamento tra
popolazione e istituzioni e a
una più grave disaffezione
verso la politica, a cominciare da quella locale.
Cesare Pradella
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4
“
Sono consapevole che
i carpigiani vorrebbero vedermi bruciare
per risolvere il problema
piuttosto che perdere tempo
per capire che la questione
è più complicata di come
sembra. Se è possibile vorrei
partire con una premessa:
non fate di tutta l’erba un
fascio. Qui dentro c’è sicuramente chi ruba, ma non
siamo tutti uguali. Venite ad
appurare coi vostri occhi:
qui non si spendono soldi
da anni e non è vero che il
Comune ci dà trenta euro
al giorno”. Se è vero che,
entrando, sembra di stare in
un altro mondo, è pur sempre Carpi anche questa fetta
di terra in cui risiedono i
dannati sinti. Non solo sinti
ma anche gagi, due ragazze
italiane e una pakistana.
“Pensavo che sposando una
ragazza italiana mi sarebbe
stato più facile uscire da
questo posto e iniziare una
nuova vita e, invece, sono
ancora qui con tutta la mia
famiglia. Voi pensate che
noi vogliamo starci in questo campo, ma non è così”.
Nella mobil home, di quelle
prefabbricate, a cui ci ha
abituato il terremoto, c’è un
tavolino con una panca che
corre intorno, una cucina,
la stanza matrimoniale, la
camera dei bimbi, il bagno
con il lavandino e la doccia.
Tutto in 25 mq lindi e puliti,
Viaggio all’interno del campo nomadi per scoprire il desiderio
di chi, da anni, tenta di uscire: “non c’è niente da fare.
Oggi ci ritroviamo con un appezzamento di proprietà inutilizzabile”.
Il girone dei dannati
“So che i
carpigiani
vorrebbero
vedermi bruciare
per risolvere il
problema piuttosto
che perdere
tempo per capire
che la questione è
più complicata di
come sembra”.
mentre fuori ci sono degrado
e sporcizia.
“Ci era stato consigliato di
comprare un terreno per
poter fare una microarea e
uscire da qui: così qualche
anno fa, con tanti sacrifici, abbiamo acquistato un
pezzo di terra tra Carpi e Ro-
vereto in piena campagna,
lontano dalle case, perché si
sa che diamo fastidio. Non
essendo di proprietà comunale, l’Amministrazione si
è tirata fuori nel momento
in cui c’era da attrezzare il
campo per farne una microarea ma noi ci siamo dichiarati disponibili a fare tutto
a carico nostro. Io ho fatto
per anni il muratore e potevo
dare una mano a stendere
la ghiaia e delimitare le
piazzole. Ma poi è saltato
fuori che il terreno non si
poteva convertire da agricolo a edificabile. Lo abbiamo
offerto al Comune perchè,
diventando comunale, forse
sarebbe stato più semplice
costruirci la microarea e poi
ce lo saremmo ripagati nei
prossimi venti o trent’anni,
ma non c’è stato niente da
fare. Oggi ci ritroviamo con
un appezzamento di nostra
proprietà inutilizzabile”.
Dopo è stata avanzata la
proposta di occupare provvisoriamente gli spazi di una
scuola oggi abbandonata e
isolata nelle campagne di
Cavezzo a più di 5 chilometri di distanza da Carpi e,
ultima in ordine di tempo, è
stata individuata una solu-
zione dietro l’impianto di
compostaggio, “e ci andava
anche bene, pur di uscire da
qui, ma l’odore è insopportabile”.
Fuori di lì non si esce.
Quando si guardano intorno
vedono la microarea di via
Vecchia Carpi verso Correggio e altre in cui gli spazi di
ogni famiglia sono delimitati e in cui le case mobili sono distanziate l’una
dall’altra. “Qui siamo uno
sopra all’altro. Se dovesse
prendere fuoco una roulotte,
l’incendio si estenderebbe
velocemente a tutte”. Dalla
finestra si intravedono i
vecchi bagni e anche quelli
chimici, attualmente in uso.
Li ha portati una delegazione di Emergency, arrivata
a Carpi durante i giorni del
terremoto, dopo aver constatato le condizioni di vita nel
campo nomadi. Pochi qui
dentro hanno un lavoro (che
non sia andare a raccogliere
il ferro o vendere centrini)
ma in passato un componente di questa famiglia ha
lavorato presso un ristorante
e una ragazza ha fatto l’assistente domiciliare. “Quando
però si viene a sapere dove
viviamo, il licenziamento
è immediato. Solo quando
non esisterà più via Nuova
Ponente 32/A cambierà la
mia vita e io non mi reputerò
più uno zingaro”.
Sara Gelli
11.10.2013 n°36
5
L’Associazione Scuola Amica dei Bambini organizza, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Carpi 2 e l’Opera
Nazionale Montessori, corsi di differenziazione didattica riconosciuti dal Ministero
Corsi di formazione Montessori
L
’Associazione Scuola
Amica dei Bambini, che ha proposto
e supportato l’avvio di
sezioni sperimentali con
il Metodo Montessori (si
sono avviate tre classi nella
scuola pubblica statale Col.
Lugli di Santa Croce e due
classi nella scuola privata
dell’infanzia Mary Poppins), ha organizzato, in
collaborazione con l’Istituto Comprensivo Carpi
2 e l’Opera Nazionale
S
abato 5 ottobre, in contemporanea nelle piazze di Carpi, Modena,
Fiorano, Mirandola e Pavullo,
si è svolto il flash mob Allattiamo insieme, iniziativa promossa dalla Regione Emilia
Romagna, in collaborazione
con le Aziende sanitarie, gli
Enti locali e i Gruppi di sostegno e inserita nell’ambito delle manifestazioni legate alla
Settimana mondiale dell’allattamento materno. L’invito
è stato: Indossa una maglietta
bianca e vieni anche tu ad allattare! Un’occasione davvero rilevante per la promozione
di una pratica importante per
la salute di mamme e bambini. L’allattamento al seno è il
modo più naturale di alimentare il neonato, offrendogli tutto
il cibo e la protezione di cui
ha bisogno per la crescita e lo
sviluppo e favorendo inoltre
il contatto tra madre e bambino. Secondo l’ultima indagine regionale, l’allattamento
al seno in Emilia Romagna
viene praticato dal 55% delle
donne a tre mesi e dal 37% a
cinque mesi. Dal 1999 al 2011
il tasso è aumentato del 3% a
tre mesi e del 15% a cinque
mesi. Il tasso dei bambini non
allattati è in calo: - 4% a tre
mesi, - 7% a cinque mesi. Il
sostegno che la mamma può
trovare nella comunità diventa
Don Luca Baraldi
Angela Gozzi
Montessori, corsi
di differenziazione
didattica riconosciuti
dal Ministero. “Il
metodo Montessori - spiega Angela
Gozzi, presidente
di Scuola Amica dei
Bambini - rappresenta un punto di riferimento per una nuova
concezione dell’infanzia, per nuove metodologie scolastiche
e per un’innovativa
idea di scuola in funzione
della crescita, dell’autonomia e delle potenzialità
del bambino. Si avvale
dell’uso di materiale tattilesensoriale scientificamente
studiato da Maria Montessori per facilitare l’autoapprendimento”. I corsi di
differenziazione didattica,
previsti a Carpi e a Modena, sono rivolti a insegnanti
ed educatori abilitati a
insegnare nella Scuola
dell’Infanzia e nella Scuola
Primaria ed estesi a chiunque è interessato in qualità
di uditore e a genitori con
un modulo di ore ridotto.
L’inizio dei corsi (per le
fasce 3-6 anni e 6-11 anni)
è previsto il 15 novembre e
il termine a luglio 2015: si
svolgono al venerdì pomeriggio (dalle 15 alle 19) e al
sabato (dalle 9 alle 18, con
pausa pranzo dalle 13 alle
14). Il corso per la fascia
3-6 anni (costo 1.600 euro)
si svolge indicativamente
due weekend al mese; il
corso per la fascia 6-11
anni (costo 1.700 euro) un
weekend ogni tre settimane. E’ previsto un modulo
di circa 40 ore rivolto a
genitori interessati ai temi:
il bambino in famiglia, le
autonomie, i periodi sensoriali, l’educazione cosmica
e l’educazione alla pace.
Per maggiori informazioni
consultare il sito: http://
scuolaamicadeibambini.
wordpress.com
SABATO 5 OTTOBRE SI È SVOLTO DAVANTI AL MUNICIPIO DI CARPI un FLASH MOB PER SENSIBILIZZARE
L’OPINIONE PUBBLICA SULL’IMPORTANZA DELL’ALLATTaMENTO AL SENO
Allattare al seno fa bene alla
mamma e al bambino
Da sinistra Errica Maio, Grazia Antoniello, Margherita Guidetti e Giuliana Raimondi
quindi di fondamentale importanza. L’iniziativa che si è
svolta sabato ha l’obiettivo di
favorire lo sviluppo di una rete
territoriale di informazione e
formazione delle persone che
svolgono un ruolo di supporto
alle mamme.
“Il latte materno - spiega Margherita Guidetti, socia attiva
del GAAM, Gruppo Aiuto
Allattamento Materno di
Sarà don Luca Baraldi ad assumere la guida della
parrocchia di San Giuseppe Artigiano
Don Luca è il nuovo parroco
I
l vescovo monsignor Francesco Cavina, incontrando lo
scorso 4 ottobre il Consiglio Pastorale parrocchiale di San
Giuseppe Artigiano ha annunciato la nomina del nuovo
parroco in sostituzione di don Lino Galavotti scomparso il 27
agosto scorso. Sarà don Luca Baraldi, ad assumere la guida
della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, la più popolosa
della Diocesi di Carpi, che presenta diverse aggregazioni giovanili, gruppi sposi e di catechesi per gli adulti, centro di ascolto
Caritas, il gruppo L’isola che non c’è per i ragazzi con disabilità,
la corale. La parrocchia è dotata anche di un centro pastorale
esterno, in via Longhena, dove risiede una comunità di religiose. Don Baraldi prenderà possesso della Parrocchia sabato 7
dicembre, anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Nato a Carpi nel 1978, don Luca Baraldi è cresciuto nella Parrocchia di Rolo, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 2005
e, nello stesso anno, è divenuto vicario parrocchiale a Quartirolo. Dal 2005 è cerimoniere vescovile e direttore dell’Ufficio
Liturgico diocesano. E’ stato amministratore parrocchiale a
Sant’Antonio in Mercadello e, attualmente, è parroco della
Parrocchia di San Lorenzo a Gargallo. Vice-assistente dei giovani di Azione Cattolica, ha insegnato religione nelle scuole superiori e presso la scuola di formazione teologica San Bernardino
da Siena di Carpi. Tra gli incarichi più recenti assunti da don
Luca il coordinamento del tavolo di lavoro per la beatificazione
di Odoardo Focherini.
Carpi - contiene tutto quello
di cui un neonato ha bisogno:
nutrienti, anticorpi, e centinaia di altre sostanze che ancora
non sono state scoperte. In più,
questo latte cambia via via che
il bambino cresce in modo da
adattarsi alle sue esigenze. Un
ampio corpus di ricerche indica che i neonati nutriti con
latte di formula hanno maggiori probabilità di ammalarsi
e contrarre infezioni, diarrea,
otiti, e di sviluppare asma, allergie, obesità e sovrappeso
rispetto ai bambini che vengono nutriti con latte materno. In
ogni caso, ci sono statistiche
che dimostrano come piccoli
cresciuti con il latte artificiale
siano sanissimi, ma i benefici di quello materno sono
comunque indiscussi. La suzione al seno inoltre assicura
lo sviluppo fisiologico della
bocca, del cranio e della colonna vertebrale. Per le donne, invece, allattare riduce il
rischio di sviluppare tumori
della sfera riproduttiva (seno e
ovaie) e l’incidenza dell’osteoporosi. Il latte artificiale è
inoltre una spesa che grava
sul bilancio familiare e anche
su quello del sistema sanitario
nazionale, che risparmierebbe
circa 160 euro a bambino solo
nel suo primo anno di vita se
tutte le mamme allattassero
fino a 6 mesi come indicato
dall’OMS”.
Purtroppo le condizioni meteo
sfavorevoli hanno inibito la
partecipazione di numerose
mamme con i loro neonati.
C’è stata una famiglia che si
è recata in piazza con la sua
bimba di appena tre settimane
ma faceva comunque troppo
freddo per allattare all’aperto.
Le socie di Gaam avevano
preparato per l’occasione
due cartelloni per raccogliere le esperienze delle mamme
presenti: uno sugli ostacoli
incontrati e uno sul sostegno
ricevuto e hanno quindi pensato di rilanciare questi stimoli
sul loro blog http://gaamcarpi.wordpress.com affinché le
mamme possano condividere
almeno virtualmente le loro
difficoltà e/o il modo in cui
sono riuscite a superarle.
Chiara Sorrentino
Martedì 15 ottobre ricomincia il ciclo di conferenze organizzato dall’Area
Anziani del Distretto di Carpi per informare la popolazione adulta e anziana
su come osservare corretti stili di vita
Tornano i Pomeriggi della Salute
M
artedì 15 ottobre
ricominciano i
Pomeriggi della
Salute, ciclo di conferenze organizzato dall’Area
Anziani del Distretto di
Carpi, in collaborazione con
le organizzazioni sindacali
dei pensionati, l’Università
della Libera Età e i Comuni
delle Terre d’Argine per
informare la popolazione
adulta e anziana su come
osservare corretti stili di
vita. Gli incontri, coordinati
dal responsabile dell’Area
anziani, dottor Giuseppe
D’Arienzo, prevedono brevi
lezioni da parte di esperti e
momenti di partecipazione
da parte degli intervenuti.
I relatori saranno il dottor
Stefano Bellentani, gastroenterologo-epatologo; il
dottor Luigi Tomasini, uro-
Vanda Menon
logo; la dottoressa Vanda
Menon, geriatria e Manuela Bellelli, titolare del
sito no-profit di educazione
stradale. Il primo incontro
si terrà martedì 15 ottobre,
alle 15, presso il Circolo Arci
di Cortile, dove il dottor
Luigi Tomasini interverrà sul
tema: Urologia nella Terza
Età. Mercoledì 23 ottobre,
alle ore 15, sempre presso il
Circolo Arci di Cortile sarà la
volta della dottoressa Vanda
Menon e di Manuela Bellelli
sul tema: Anziani più sicuri
sulla strada. Informazioni
generali e consigli. Venerdì
8 novembre, alle ore 14.30,
presso il Centro sociale
Gorizia e venerdì 29 novembre, alle ore 14.30, presso il
Centro sociale di Cibeno, il
dottor Stefano Bellentani,
gastroenterolo, interverrà sul
tema: Prevenzione e sorveglianza delle malattie del
fegato.
11.10.2013 n° 36
6
“In un Paese privo di una programmazione energetica sul lungo termine e dipendente dall’estero per l’approvvigionamento
di fonti fossili, spostare l’attenzione alle rinnovabili è l’unica strada percorribile”.
E’ tempo di investire sulle rinnovabili
Malgrado la crisi abbia reso difficile la vita di numerose famiglie, il mattone rimane un bene rifugio nel quale investire e,
oggi, vi sono incentivi e tecnologie interessanti per aumentare la resa energetica della propria abitazione e risparmiare.
L
a crisi economica continua a
mordere duro e anche Carpi
è stretta nella sua morsa di
ferro. I cittadini sono sempre più
impoveriti e le imprese con le
spalle al muro. “Viviamo su un
piano inclinato - commenta l’imprenditore carpigiano Riccardo
Cavicchioli di Energetica, azienda qualificata per la realizzazione
di impianti fotovoltaici, da anni
impegnata nella ricerca tecnica
applicativa nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico
- andiamo avanti, di mese in mese,
senza possibilità di pianificare a
lungo termine . L’unica fonte di
ottimismo è data dalla consapevolezza che, nel nostro Paese, vi sarebbero margini di miglioramento
abnormi. Peccato che imprenditori e politici giochino su due
scacchiere diverse: i primi sono
impegnati a chiedere dinamismo
e liberismo economici maggiori e,
al contempo, l’abbassamento del
sistema di tassazione (il peggiore
al mondo come rapporto servizi/
spesa), mentre i secondi sono alla
ricerca del consenso per il mantenimento delle proprie cariche”. I
temi ambientali sono, quasi come
quelli legati alla crisi, all’ordine
del giorno. La natura, costretta tra
strade e palazzi, sfruttata impropriamente e inquinata oltremisura,
si trasforma pericolosamente mettendo a rischio la vita del pianeta
e rendendoci difficile la convivenza. Vivere rispettando l’ambiente
Riccardo Cavicchioli
non è, dunque, solo una scelta di
principio, bensì una necessità che
bussa alla porta delle nostre case.
“In un Paese privo di una programmazione energetica concreta
e sul lungo termine - prosegue
Cavicchioli - e completamente
dipendente dall’estero per l’approvvigionamento di fonti fossili
(Russia, Libia e Nord Europa per
il metano), spostare l’attenzione
alle rinnovabili è l’unica strada
percorribile”. Malgrado la crisi
abbia reso difficile la vita di numerose famiglie, il mattone rimane
un bene rifugio nel quale investire
e, oggi, vi sono incentivi e tecnologie interessanti per aumentare la
resa energetica della propria abitazione e risparmiare sulla bolletta.
“A fronte dei continui balzelli
dei costi dell’energia (l’energia
elettrica solo nel 2012 è aumentata
del 12%) - spiega Cavicchioli l’investimento in riqualificazione
energetica è il più redditizio che
ciascuno di noi possa fare. Inoltre,
cercare di diventare il più possibile indipendenti dal punto di vista
energetico, significa anche non
essere in balia dei capricci e delle
fluttuazioni del mercato delle importazioni”. Rinnovare la propria
casa seguendo un vademecum
green oggi è più facile grazie agli
ecobonus, validi per i privati e stabiliti dal Governo, che consistono
in detrazioni del 50% o, in alcuni
casi del 65%, per lavori relativi
all’efficientamento energetico.
L’ecobonus è applicabile a numerosi interventi: dalla sostituzione
di una vecchia caldaia con un
impianto efficiente all’isolamento
termico inteso sia come cambio
degli infissi sia come coibentazione di pareti e coperture, dall’installazione di pannelli solari termici per soddisfare il fabbisogno
di acqua calda sanitaria e integrare
parzialmente il riscaldamento
degli ambienti interni all’installazione di pannelli fotovoltaici per
la produzione di energia elettrica.
La maggioranza del parco edifici
presente sul territorio nazionale è composto da edifici ad alto
consumo energetico che rientrano
nella classe più bassa, la G: “il
primo passo - spiega Cavicchioli - è quello di fare un’analisi del
consumo della propria abitazione,
Islam
e dintorni...
I lettori ci scrivono
“Nessuno scontro: ho solo fatto il mio dovere”
G
entile direttore, credo che i
lettori di Tempo abbiano diritto ad alcune precisazioni
rispetto all’articolo Morelli – Rossi: scontro a Palazzo che mi chiama direttamente in causa senza
che i giornalisti del suo periodico
abbiano mai ritenuto opportuno
contattarmi per verificare la fondatezza delle affermazioni pubblicate. Per quanto riguarda la tutela,
anche legale, della mia onorabilità
e della correttezza professionale
messa in dubbio nell’articolo,
saranno altre le sedi del confronto e non voglio certo entrare nel
dettaglio tecnico-amministrativo
della vicenda. Quello che mi preme
precisare, però, è che nel mio ruolo
di funzionario pubblico, responsabile dei Musei di Palazzo dei
Pio, non ho mai espresso opinioni
personali favorevoli o contrarie
alle attività che l’Amministrazione
Comunale intende svolgere in
quegli spazi e su questo tema non
è mai esistito un contrasto tra me e
il sindaco o uno dei suoi assessori,
come l’articolo invece afferma.
Tanto è vero che, a distanza di
diversi mesi dagli eventi a cui si fa
riferimento, non mi risulta che il
sindaco o il direttore generale, ciascuno per le proprie competenze,
abbiano espresso alcuna critica al
mio operato, tantomeno sono stati
avviati procedimenti disciplinari
nei miei confronti che sarebbero
stati più che giustificati se la tesi
dell’articolo pubblicato dal suo
periodico avesse avuto qualche
fondamento. Ciò che ha caratteriz-
zato l’azione dell’ufficio di cui sono
responsabile in merito all’iniziativa
che si è svolta nel Cortile d’onore
cinquecentesco del Palazzo dei Pio,
nell’ambito delle manifestazioni
del Patrono, è l’assoluto rigore nel
richiedere l’applicazione delle leggi
a tutela della sicurezza dei cittadini, rispetto alla capienza consentita
per determinati spazi, e del Regolamento comunale sull’utilizzo del
Palazzo, approvato dalla Giunta
con delibera 27 del 28/01/2008. E’
il Regolamento, infatti, a stabilire
quali attività siano consentite e
quali siano vietate, a prevedere
che sia “chiunque non rispetti le
indicazioni, viene immediatamente
escluso dall’utilizzo degli spazi” e,
infine, a precisare che “chi utilizza
gli spazi è tenuto a farsi carico
della salvaguardia degli stessi e al
risarcimento degli eventuali danni
causati al patrimonio, a persone
o beni mobili e immobili che si
dovessero verificare nel periodo
di utilizzo”. Credo che ai lettori di
Tempo sia dovuta la precisazione
che le frasi tra virgolette che mi
sono state attribuite nell’articolo
non sono frutto di un’intervista o
di mie opinioni espresse in sede
pubblica, cosa che non è mai avvenuta, ma sono tratte da comunicazioni formali – quelle previste dal
Regolamento, appunto – che danno conto dell’attività di controllo
svolta a tutela del bene pubblico e
della sicurezza, così come dai rilievi
effettuati sugli utilizzi impropri e
sui danni arrecati al patrimonio
comunale. Tutti aspetti adeguata-
mente documentati da fotografie e
immagini video delle telecamere a
circuito chiuso, a disposizione delle
autorità competenti, e dagli esami
tecnici effettuati dagli uffici comunali che, grazie alla tempestività
delle segnalazioni, hanno potuto
predisporre gli opportuni interventi di restauro il cui costo, come
previsto dal Regolamento, è stato
attribuito, senza contestazione
alcuna, agli organizzatori della manifestazione. La tesi dell’articolo,
il cosiddetto “scontro” richiamato
nel titolo, sarebbe quindi tra chi
svolge il proprio dovere nell’applicare le leggi a tutela della sicurezza dei cittadini e i Regolamenti
comunali, approvati dalla Giunta,
per prevenire i danni al patrimonio pubblico (o per “sanzionare”
i responsabili quando i danni,
purtroppo, vengono arrecati) e
chi, invece, questi Regolamenti
li vorrebbe cambiare. Ma questo
“scontro” non si è mai manifestato e non può manifestarsi perché
compito di un funzionario pubblico
è applicare i regolamenti in vigore.
Non certo quelli che ancora non
esistono. Compito di un funzionario pubblico è garantire l’applicazione del regolamento in vigore
rispetto a Palazzo dei Pio affinché
tutti i cittadini possano farne uso
e goderne, come avviene in decine
e decine di occasioni ogni anno,
alle stesse condizioni, con gli stessi
diritti e con gli stessi doveri. Senza
privilegi per nessuno.
Manuela Rossi, Direttore dei
Musei di Palazzo dei Pio
dopodiché si metterà a punto un
sistema energetico ad hoc che
tenga conto delle abitudini e dei
comportamenti dei suoi abitanti.
Ogni sistema dev’essere una sorta
di vestito su misura”. Ma quanto si
può risparmiare adottando stili di
vita più sostenibili e rendendo la
propria casa più green?
“Una famiglia di quattro persone
- prosegue Riccardo Cavicchioli
- che vive in una palazzina degli
Anni Settanta, in classe energetica
G, consuma mediamente 4mila
kilowattora all’anno. Con l’installazione di un impianto fotovoltaico da 3 kilowatt, in otto anni
rientra dall’investimento fatto,
vantando una bolletta dimezzata
e traendo reddito dall’eventuale
vendita di energia prodotta in
eccesso”. Sono tanti gli interventi
che possono trasformare la nostra
casa in un vero e proprio tempio
virtuoso: sostenibile, efficiente e
sempre più indipendente. “Si può
procedere a piccoli passi, sostituendo dapprima vecchi ed energivori elettrodomestici con altri più
efficienti, poi installando alcuni
pannelli fotovoltaici e, in seguito
cambiando gli infissi o i vetri per
aumentare la coibentazione...”.
Insomma, conclude l’imprenditore carpigiano, “sul lungo termine,
questi sono gli investimenti più remunerativi”. Oltre a garantirci una
casa più vivibile, sana e rispettosa
dell’ambiente.
Jessica Bianchi
di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali,
e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso
l’Università di Bologna
La terribile strage di
Lampedusa
O
ltre 230 migranti hanno
perso la vita il 3 ottobre, al
largo di Lampedusa. L’isola
è spesso al centro della cronaca a
causa dei continui sbarchi di migranti, ma questa volta abbiamo
assistito a una tragedia davvero
senza precedenti. Il naufragio è stato
causato da un incendio che ha indotto
centinaia di uomini, donne e bambini a
gettarsi in acqua, dove molti di loro sono
tragicamente annegati. L’imbarcazione ospitava
circa 500 persone, provenienti prevalentemente da Eritrea e Somalia. Negli
ultimi quattro anni, al largo di Lampedusa, tra Libia e Tunisia sono morte circa
1.800 persone. 3.832 sono invece coloro che hanno perso la vita nello stesso
arco di tempo in tutta l’area del Mar Mediterraneo. Questi viaggi disperati
hanno tutti il medesimo scopo: cercare una vita migliore in un paese europeo.
L’Italia è spesso l’approdo ideale per molti migranti, a causa della sua posizione
geografica. Il 4 ottobre è stato dichiarato Lutto Nazionale, in segno di rispetto
per le vittime di questa ennesima e terribile strage. Un aspetto particolarmente
incredibile di questa triste vicenda, è che ai 155 superstiti recuperati in mare,
è stato contestato il reato di immigrazione clandestina, in quanto secondo la
Legge Bossi-Fini è punibile penalmente non essere in regola con i documenti.
Il ministro Kyenge, a seguito di questa orribile vicenda, si è espressa una volta
ancora in merito a questa legge, affermando la necessità di rivedere le norme
sul reato di immigrazione clandestina.
PER APROFONDIRE
Mappa dei naufragi di navi trasportanti migranti: http://daily.wired.it/news/
politica/2013/10/04/lampedusa-naufragio-migranti-immigrazione-mappa564632.html
http://www.corriere.it/esteri/13_ottobre_06/lampedusa-riprende-ricercadispersi-63297850-2e56-11e3-9d21-b46496cc2a61.shtml
11.10.2013 n°36
7
Prosegue l’opera di edificazione del nuovo supermercato di Coop Estense in via Sigonio, Apertura prevista tra novembre e dicembre
Nel segno del risparmio energetico
P
rosegue con grande “entusiasmo”,
commenta il direttore
tecnico Davide Roncaglia,
l’opera di edificazione
del nuovo supermercato
di Coop Estense in via
Sigonio, a Carpi, affidato a
Cmb. Il progetto prevede la
realizzazione di una struttura di 1.500 metri quadri
estremamente innovativi
dal punto di vista dell’impatto ambientale e delle
tecnologie impiegate. “In
Sigonio avremmo voluto
realizzare un’opera interamente in legno ma, per un
problema
normativo,
non siamo
riusciti a
portare a
casa tale
risultato.
Nonostante ciò
abbiamo
redatto un
progetto a dir
poco sostenibile. Abbiamo
scelto un sistema di isolamento termico delle pareti
esterne in lana di roccia,
materiale che garantisce
ottime performance. Inoltre
- prosegue Roncaglia - per
contenere dispersioni
termiche, abbiamo deciso
di eliminare le superfici
vetrate nelle coperture
dell’edificio, sopperendo al
E
’ da tempo, troppo
tempo, che quella
strada, la Romana
nord, presenta criticità. E
non si tratta di piccole buche
che rendono disagevole il
transito. Qui si parla di veri
e propri crateri e avvallamenti che rendono pericolosa la circolazione. Gli
abitanti di Fossoli e Novi,
che spesso la utilizzano per
raggiungere la vicina Carpi,
lo sanno bene. Dopo il tragico incidente stradale che
ha provocato la morte del
15enne Andrea Depietri si
rimane “basiti” nel leggere,
nel comunicato stampa della
Provincia, le parole
di Egidio Pagani,
assessore provinciale alle infrastrutture, quando
sostiene che, “ogni
volta che succedono incidenti
così tragici, siamo
chiamati a riflettere
su come intensificare ulteriormente
il nostro impegno
sul fronte della sicurezza stradale. Soprattutto
in tratti come questo, dove
occorrono una cura costante
e un’attenzione quotidiane
a causa delle difficoltà di
tenuta del fondo”. In realtà
minore apporto di luce naturale attraverso l’installazione dei solar tube, sistemi
che consentono di captare
la luce naturale diurna e trasportarla ovunque occorra,
per poi diffonderla uniformemente nell’ambiente”.
Utilizzare un sistema di
illuminazione naturale,
anziché artificiale, comporta notevoli benefici fisici,
mentali ed economici, oltre
a un sensibile risparmio
energetico con relativa
diminuzione delle emis-
sioni ambientali. Oltre al
massimo sfruttamento della
luce naturale, è stata dedicata grande attenzione allo
Strada Romana Nord - “La Provincia non ha milioni di euro
da investire e non ha intenzione di chiudere la strada 3 o 4
anni per fare viadotti”, commenta l’assessore Pagani
Buchi neri
le istituzioni, di fronte a
una situazione ben nota - le
condizioni della strada sono
infatti sotto gli occhi di tutti
e le criticità vengono denunciate da tempo anche attra-
verso
numerosi servizi
sulle pagine del
nostro
settimanale
- hanno
la responsabilità precisa di
intervenire ed evitare che
succedano simili tragedie.
Di prevenirle. “Hanno
fatto un bel lavoro un anno
fa – afferma un pendolare
novese ai microfoni di Radio Bruno – poi sono tornate
nuovamente le buche e gli
avvallamenti. E’ una strada pericolosa. D’altronde
siamo al confine tra diverse
province e, come sempre, al
confine le cose arrivano per
ultime”. “Non sono riusciti
a trovare una soluzione in 50
anni; ne passeranno altri 50
vista l’Italia del momento.
Gli interventi? Dove sono
i risultati? Sì, li fanno, ma
dopo due mesi la situazione
torna esattamente quella
studio illuminotecnico di
tutte le parti del fabbricato.
Fedele alla propria politica
ambientale e convinta che
l’eco-compatibilità debba
diventare una scelta quotidiana, Coop Estense ha
scelto di adottare corpi illuminanti a basso consumo
energetico che garantiscono
all’interno di ogni ambiente
il giusto livello di illuminazione. “E’ stato previsto un
sistema di dimerizzazione
dell’illuminazione, affinché
i led si spengano qualora il
livello di luce naturale sia
sufficiente”. Coop cercherà
anche di favorire buone
pratiche tra i suoi dipendenti, attraverso sistemi premianti, incoraggiando l’uso
della bicicletta, il footing
(“doteremo la struttura di
spogliatoi per dare la possibilità al personale di farsi
una doccia”) o il pool car,
per recarsi al lavoro.
La cooperativa sta lavorando per ottenere la
certificazione LEED Gold,
un sistema di misura delle
prestazioni ambientali,
nato dieci anni fa e pensato
per classificare l’impatto
sull’ambiente determinato
dalla realizzazione di una
qualunque struttura edile,
rilasciato dal Green Building Certification Institute, ovvero l’organismo
statunitense per l’edilizia
verde. “Saremmo il primo
supermercato certificato in
Italia e il secondo in Europa”, conclude Roncaglia.
Jessica Bianchi
di prima”, aggiunge un
novese che abita su quella
strada. “La Romana è una
buca continua, molto, molto
pericolosa, soprattutto per
le due ruote”, prosegue una
signora. A Novi di Modena
tutti la pensano così. Per
questa ragione abbiamo
interpellato l’assessore
provinciale ma Pagani
sostiene che il problema è
il fondo argilloso, il quale
cede in base alle diverse
condizioni meteorologiche.
Occorrerebbe realizzare una
sorta di viadotto, ma ci vogliono troppi soldi, decine
di milioni di euro. Per cui
si procederà con interventi
mirati, tipo quello realizzato
nel corso del 2012, ovvero
l’iniezione di resine nel
sottosuolo (costo 2 milioni
di euro in un tratto di appena
due chilometri). Visto
che questi interventi sono
comunque particolarmente
onerosi, perché non mettere
mano all’unica soluzione
possibile? Se con il viadotto
si risolve il problema, nel
giro di qualche anno non
si dovrebbero riuscire ad
ammortizzare i costi, dal
momento che, a quel punto,
non sarebbero più necessari
continui interventi strutturali? “La Provincia ha
investito – afferma Pagani
– ma è chiaro che non ha 50,
60 o 70 milioni di euro da
mettere lì e non ha intenzione di chiudere la strada 3 o
4 anni per fare viadotti”. E
allora si rassegnino novesi e fossolesi: le buche ci
saranno sempre, al massimo
potranno sparire per qualche
mese, ma poi tutto tornerà
come prima. Per non parlare
del periodo invernale quando sale, ghiaccio e neve non
faranno che aggravare la situazione. Che la condizione
delle arterie della Provincia
sia preoccupante lo dimostra il fatto che il prefetto di
Modena, Michele Di Bari,
abbia chiesto alla Polizia
Stradale di svolgere approfondite verifiche al fine di
predisporre una mappa delle
principali criticità della rete
stradale del territorio. Ma
se vale il detto, mal comune
mezzo gaudio, allora i modenesi possono consolarsi.
Proprio in questi giorni è
stato reso noto il rapporto
Confesercenti-Ref che
piazza il Belpaese all’82esimo posto nella classifica
mondiale per la qualità delle
infrastrutture. L’Italia è
dietro a Kenya, Uruguay e
Botswana.
Federica Boccaletti
11.10.2013 n° 36
8
speciale festa del racconto di carpi
S
traordinaria e pericolosa. Con questi due
aggettivi potremmo
definire l’informazione fai
da te secondo Gad Lerner,
il giornalista che, ospite
della Festa del racconto,
ha spiegato a una numerosa platea di studenti e non
solo, cosa siano diventate
oggi, nell’era di Twitter e
dei social network, l’informazione e la comunicazione. “Mai come oggi,
a ciascuno di noi è data la
possibilità di far da sè, nel
campo dell’informazione.
Ma è un terreno scivoloso. Può drogarvi o, come
è accaduto a molti miei
colleghi, farvi montare la
testa. Io - spiega Lerner dopo vent’anni ho deciso di
chiudere coi talk show. La
televisione può rincitrullire: quando la tua faccia
diventa nota, il rischio di
diventare mitomani è alto.
Visibilità non significa merito”. Pericolo che anche i
social presentano: “vi basta
pubblicare una fotografia
o una frase in bacheca
per avere un seguito. La
domanda è: a cosa vi serve?
Cosa ve ne fate di quel seguito? La condivisione è un
concetto bellissimo quando
si concretizza attraverso
relazioni autentiche e senso
di comunità ma quel che
avviene, mediato da un Pc,
è un surrogato virtuale. E’ il
frutto della propria solitudine”. Di fronte alla propria
V
i sono luoghi nei quali perdere la propria
umanità è facile. Il carcere è uno di questi. Per questo, dietro le sbarre, nell’aria
viziata di celle e corridoi, la
scrittura non è solo necessaria,
bensì vitale, come quell’aria
tanto agognata. La parola
scritta è potente e, quando ha
una valenza sociale, diventa
preziosa, “trasformandosi in
uno strumento riabilitante, al
quale quest’anno abbiamo
voluto dar voce all’interno
della Festa del Racconto”.
Alessia Ferrari, assessore
alle Politiche Culturali del
Comune di Carpi, spiega così
la presentazione dei due nuovi
volumi della collana Quaderni
dal Carcere - Parole Scontate
realizzato da Carlo Coppelli e
Tony Contartese nella sezione maschile e Le Voci di Alice,
realizzato dal centro educativo
di formazione e documentazione sulle arti e sulle arti terapie, ArServizi all’interno
della sezione femminile della
Casa Circondariale S.Anna
di Modena.Un’occasione per
spalancare una finestra sul carcere, luogo separato per antonomasia. Allontanato dagli
occhi e dalla coscienza di chi
è fuori. A penetrare quell’altrove ci pensano, giorno dopo
giorno, alcuni volontari. “In
carcere si scrive moltissimo.
L’informazione e la comunicazione ai tempi di Twitter. il giornalista Gad Lerner si è soffermato sui
rischi e le potenzialità della rete
“Non accontentatevi dei
pettegolezzi di provincia”
“Occorre
usare l’attrezzatura
di cui il nostro
cuore e il nostro
cervello sono
dotati per
mantenere
sempre una
visione critica”.
tastiera, servendosi spesso di un nickname, molti
sfruttano l’anonimato per
lanciare in rete la propria
rabbia, la propria frustra-
“Potete
costruirvi il
vostro
giornale su
misura, auto
organizzando le
notizie”.
zione, il proprio odio, prosegue Gad Lerner, dicendo
cose che non avrebbero mai
“il coraggio di pronunciare
in pubblico, poiché incapaci di gestire il conflitto, la
reazione dell’altro”. Dopo
anni di televisione, ammette il giornalista, “ho 70mila
persone che mi seguono
sulla mia pagina Facebook
e 158mila su Twitter. Chiamarli amici o followers mi
imbarazza profondamente.
Credo che occorra fare un
uso modico e prudente di
questi strumenti poiché
non potranno mai sostituire
l’autenticità di una relazione nella quale ci si tocca,
dove occorrono coraggio
per gestire il dolore del
conflitto e il desiderio di
mettersi in discussione”.
Secondo Lerner vi sono
due modi di usare la Rete:
con pigrizia o criticità. “I
pigri sono quelli che leggono un riassunto su Wikipedia e pensano di aver
letto un libro. Sono le facili
prede delle frasi ad effetto
lanciate in rete”. Poi ci
sono coloro che, al contrario, fanno un uso intelligente di Internet, “costruendosi il loro giornale su
misura, auto organizzando
le notizie”. Ma come difendersi dalle segnalazioni
presentati i nuovi volumi della collana Quaderni da Carcere realizzati da Arservizi
e dal Comune di Carpi nelle sezioni della Casa Circondariale S.Anna di Modena
Voci dal carcere
Benatti, Lugli e Casella
Lettere naturalmente. E si è
sempre alla ricerca di un francobollo e di un momento di silenzio. Accanto a questi istanti
privati - racconta Paola Cigarini, volontaria del Gruppo Carcere Città - vi sono
poi momenti più strutturati,
ovvero i laboratori. Spesso
abbiamo chiesto alle ragazze (ndr le detenute) perché
scrivessero tanto. La risposta
ricorrente è: ci siamo anche
noi. O, ancora, per rompere
il silenzio. Dietro le sbarre il
femminile si annulla. Su 3.800
detenuti in Emilia Romagna,
sono solo 155 le donne. Le
sezioni femminili sono costole
d’Adamo di carceri costruiti e
pensati solo per gli uomini”.
Avere voce diventa così indispensabile per riaffermare
se stesse e la propria
femminilità. “E allora
- prosegue Cigarini - si
scrive per volare via.
Divenire farfalle è il
sogno grazie al quale
fuggire da un luogo nel
quale il tempo è, per
sua natura, congelato.
Fermato al reato commesso”. E se il tempo
si dilata, si allunga e si
ripete, anche la vita si
allontana, così come il contatto con la famiglia, gli amici,
la gente... mentre lo spazio si
restringe. “Dalla cella al corridoio, dal piano all’aria... la
carcerazione è l’interruzione
per eccellenza. E per le donne
è ancor più difficile sopportare il senso di colpa. Custodi
del peso della cura, dell’accudimento dei figli e, più in
generale della responsabilità
affettiva, la vita in carcere per
le donne è un tormento”. “Il
primo dolore per una donna
- aggiunge la direttrice del
Sant’Anna, Rosalba Casella
- è quello di non poter vivere
il proprio ruolo di madre. La
detenzione femminile è molto
più penosa di quella maschile,
ed è vissuta con uno struggimento e un carico emotivo
sconosciuti agli uomini. Per
le donne in carcere, i figli
costituiscono una vera e propria ossessione”. Il loro è il
tempo di Penelope. Il tempo
dell’attesa. La danzaterapeuta Cristina Lugli e Stefano
Umberto Benatti di ArSer-
false che popolano la Rete?
Semplice, ribatte Lerner:
“usando l’attrezzatura
di cui il nostro cuore e il
nostro cervello sono dotati
per mantenere sempre una
visione critica”. L’invito
che il giornalista fa, soprattutto ai più giovani, è
chiaro: non fermatevi alla
battuta, alla faciloneria,
ai proclami. Andate oltre.
“Non fermatevi mai. In rete
se qualcuno fornisce una
notizia strumentale o manipolata, quasi in tempo reale
arriva la smentita. Se siete
capaci di cercare su Internet c’è l’antidoto al pressapochismo e alla falsità”.
Ma oltre a usare il cervello,
Lerner invita i ragazzi a vivere la bellezza insita nelle
relazioni significative.
“Non limitatevi a spettegolare sui social sul vostro
microcosmo, al riparo dei
vostri schermi o dei vostri
telefonini. Perchè questa
solitudine è una forma di
rassegnazione. Andate oltre
il provincialismo. Interessatevi al mondo. All’altro.
Non accontentatevi”. Mai!
Jessica Bianchi
vizi hanno affrontato questa
attesa dapprima dando vita a
un laboratorio tessile, nel quale gli studenti carpigiani e le
detenute crearono ciascuno un
tassello, riportante una parola
o un pensiero, i quali vennero
poi cuciti insieme sino a formare una grande coperta. Poi
emerse il bisogno di disseppellire i sogni e i sentimenti delle detenute attraverso
il racconto autobiografico e
nacque il quaderno Penelope Il tempo dell’attesa. Oggi
è arrivata Alice, un progetto
Da sinistra Coppelli, Ferrari
e Contartese
letterario dal quale si sviluppa
il percorso di teatro corporeo.
“I quaderni - spiega l’arteterapeuta Carlo Coppelli - nascono dalla necessità di far
uscire le parole in un luogo
che obbedisce a regole rigide,
dove tutto viene rimpicciolito,
diminuito. Per noi, presenti in
carcere dal 2001, è fondamentale ridare voce a chi non ne
ha. Alice, attraverso il nonContinua a pagina 9
11.10.2013 n°36
Continua da pagina 8
sense, offre la possibilità di
ripensare se stessi e il carcere
in un modo completamente
nuovo”. Alle sue parole fanno eco quelle di Contartese,
fondatore dell’associazione
culturale Sted che, dal 2004,
conduce presso il Sant’Anna
laboratori teatrali con i detenuti all’interno del progetto
di Arte terapia di Coppelli:
“i quaderni dal carcere sono
un’occasione per far fluire la
fantasia, per far scomparire
sbarre e cancelli e tornare a
essere uomini. Esseri viventi.
Insieme ai propri compagni,
in una dimensione ludica, divertente”. Le voci di Alice- in
vendita presso la libreria La
Fenice - raccoglie i pensieri
e i racconti non solo delle detenute ma anche di coloro che
vivono il carcere, dalle volontarie alle agenti e vuol fungere
da ponte, tra là e qui. “E dar
così vita a uno scambio, a un
contatto”, aggiungono Cristina e Stefano. O, per dirla con
le parole della direttrice del
Sant’Anna, per “dare a queste
donne una seconda possibilità.
Mantenere il contatto tra dentro e fuori è indispensabile. La
detenzione è una parentesi più
o meno lunga della vita di una
persona ma se non si è aperti
ad accogliere chi torna, al peso
della detenzione si sommerà
quello dell’emarginazione che
è alla base della recidiva del
reato”.
Jessica Bianchi
9
La Buona Nascita collabora con Cuamm e Unicef per l’elaborazione di un progetto biennale contro
la malnutrizione in Tanzania. “Grazie a latte arricchito e ricostituito con risorse locali il bambino
ha recuperato in una settimana e le sue condizioni, alla mia partenza, erano migliorate
sensibilmente” racconta Roberta Copelli.
Roberta, una dietista in Africa
E
’ appena tornata
dalla Tanzania e
ripartirà a breve per
il Benin perché al richiamo
dell’Africa non resiste: là,
in quelle terre dimenticate
dal mondo, può mettere
a frutto l’esperienza e le
conoscenze maturate per
salvare la vita ai bambini
che ancora muoiono per
malnutrizione. Roberta
Copelli, dietista all’ospedale Ramazzini di Carpi,
in qualità di rappresentante
dell’associazione Buona
nascita Onlus, ha trascorso
17 giorni a Tosamaganga
a 1.500 metri di altitudine
ospitatata nella guest house
del Cuamm, insieme all’infermiera carpigiana Maria
Pia Bellitti. La presenza di
una dietista è stata provvidenziale perché la pediatra
dell’ospedale, una ragazza
italiana, stava per arrendersi: senza latte arricchito
e senza un percorso strutturato, le morti per malnutrizione dei bambini non si
possono evitare. “La poca
disponibilità di cibo costringe i genitori a scegliere: non possono sfamare
tutti i figli e c’è chi resta
Roberta
Copelli
senza mangiare. Anche per
questo motivo scelgono
di affidarli agli orfanatrofi
nella speranza che possano
sopravvivere”. Poi il racconto di quel che è successo. “E’ arrivato un bambino
di quattro anni circa, gonfio
per gli edemi e cosparso
di ulcere: chiari sintomi di
kwashiorkor, malnutrizione per carenza di proteine.
Non riuscivo a distinguere i
suoi lineamenti. Non avendo latte arricchito, abbiamo
deciso di ricostituirlo con
risorse locali. Grazie a
questo diverso tipo di ali-
mentazione, il bambino ha
recuperato in una settimana
e le sue condizioni, alla mia
partenza, erano migliorate
sensibilmente”. La mortalità per malnutrizione
raggiunge punte del 33% in
Tanzania mentre la media
si attesta sul 25%. Con
l’obiettivo di ridurre questi
numeri si sta approntando
un grande progetto al quale
l’associazione carpigiana
Buona nascita Onlus, il cui
presidente è il professor
Giuseppe Masellis e di cui
Roberta Copelli fa parte, è
stato chiesto di collaborare. “Il viaggio in Tanzania
aveva questo scopo: studiare con il Cuamm, l’ ong con
sede a Padova specializzata
in interventi di cooperazione sanitaria nel Terzo Mondo, e con
l’Unicef,
le linee del
progetto
biennale che
prenderà
il via a
dicembre
e coinvolgerà tre distretti
della Tanzania. La cooperazione tra associazioni è
fondamentale - commenta
Copelli - per ottimizzare
risorse e forze”. Per contrastare il problema della
malnutrizione in un territorio così esteso, “occorre individuare i casi che richiedono l’intervento medico
prima che sia troppo tardi: i
bambini malnutriti devono
essere inseriti in un percorso sanitario”. La proposta
che è stata fatta alla Buona
nascita è quella di occuparsi
della formazione nutrizionale ai community health
workers, responsabili locali
incaricati di riconoscere i
casi di malnutrizione nei
villaggi e di indirizzarli
alle strutture sanitarie che
saranno dotate di otto/dieci
posti letto, una cucina e
personale specializzato.
“Non
mancano gli
ostacoli,
primo
tra tutti,
quello
della
lingua
e della cultura: le mamme
spesso interferiscono e
non si attengono al regime
alimentare stabilito; a volte
non resistono per lungo
tempo accampate all’esterno dell’ospedale e se ne
vanno senza avvertirci;
occorre poi approntare uno
studio per ottimizzare le
risorse locali in modo tale
che, tornati al villaggio,
questi bambini possano osservare un regime alimentare corretto”. Nemmeno il
tempo di disfare le valigie
perchè la Buona Nascita
riparte per l’Africa. E’ in
partenza per il Benin una
delegazione della Buona
nascita capitanata da Masellis, e che vede la partecipazione di Roberta Copelli,
Giovanni Gargano direttore dell’associazione,
Marta Manetta infermiera
carpigiana, Lidia Gualtieri
ed Elisa Fangareggi presidentessa dell’associazione
Time4life international.
“Oltre a portare avanti il
progetto contro la malnutrizione, in Benin c’è da
risolvere la drammatica
condizione in cui vivono i
bambini costretti a lavorare
nelle cave da quando hanno
tre anni”. La sfida continua.
Sara Gelli
11.10.2013 n° 36
10
M
artino Caciagli,
classe 1977, è
un personaggio
eclettico. Anzichè scoraggiarsi di fronte alla crisi
e alle sempre più scarse
opportunità di lavoro, si
è inventato un business
dimostrando intraprendenza e coraggio, finendo
per diventare un datore di
lavoro. Martino, di origini
toscane, è arrivato a Carpi
nel 1998. Per diversi anni ha
gestito con la sua famiglia
una concessionaria di auto
per poi decidere di cambiare e riprendere ciò che
i suoi genitori facevano da
giovani: gelati artigianali.
“Adoravo quando mio padre
mi raccontava le delizie che
faceva nel suo laboratorio di
Firenze e quando il mondo
del commercio industriale
iniziava a crollare, ho deciso
di tornare al buon lavoro
artigianale”. Decide così
di rilevare insieme ai suoi
genitori, Paolo e Roberta,
la rinomata e storica gelateria Base 3 di viale Carducci
e, nel 2006, inizia la sua
avventura nel mondo dei
gelati. Dopo due anni di
lavoro capisce la ricchezza
degli insegnamenti ricevuti
e decide di partire per New
York per studiare una possibile apertura negli States e,
nel 2011, nasce il progetto
e il brand La Cremeria
Gelato Italiano che vede in
contemporanea l’apertura
Martino Caciagli, classe 1977, ideatore del brand La Cremeria Gelato Italiano, dopo Carpi e Manhattan
apre un nuovo goloso negozio in Bulgaria, sul Mar Nero
Alla conquista della Bulgaria
Martino Caciagli
della sede di Corso Alberto
Pio 77, nel centro storico di
Carpi, e di Mulberry Street
nel cuore di Manhattan. Le
caratteristiche del gelato de
La Cremeria Gelato Italiano
sono la naturalezza degli
ingredienti, la leggerezza
e la digeribilità (Martino
fornisce di gelato anche le
mense delle scuole materne di Carpi) qualità molto
apprezzate anche all’estero.
La filosofia del progetto è
quella di poter assaporare
la stessa qualità di gelato
artigianale in qualsiasi
parte del mondo. La Cremeria Gelato Italiano vanta
infatti una propria base (a
marchio registrato) e una
ricca presenza di ricette che
vengono proposte in ogni
punto vendita. Oggi Martino è in Bulgaria, sul Mar
Nero, dove il 15 settembre
ha inaugurato un altro punto
vendita all’interno della
famosa catena di centri
commerciali Strand nella
città di Burgàs.
Martino, innanzitutto
come ti trovi in Bulgaria e
come è nato il progetto di
aprire La Cremeria Gelato
Italiano anche lì?
“La Bulgaria mi ha sorpreso molto: è un Paese in
forte crescita e le persone
sono aperte e disponibili.
Studiavo da parecchi anni il
mercato dell’Est Europa e
la storia della Bulgaria e la
mancanza di gelaterie artigianali mi hanno portato a
valutare un’offerta che mi è
arrivata da Strand, la famosa
catena di centri commerciali
presenti in tutto il mondo.
Continua a pagina 11
11.10.2013 n°36
11
Continua da pagina 10
Era un nuovo progetto e
cercavano la vera autenticità
italiana e io sono stato orgoglioso che abbiano bussato
alla mia porta, scegliendomi
fra numerose realtà selezionate”.
Prima hai vissuto per un
lungo periodo a New
York. Che esperienza è
stata?
“Ho vissuto a Manhattan
per più di tre anni e devo
dire che la forza e l’energia
della Grande Mela mi hanno
fatto crescere a livello professionale e umano. E’ una
città che ti porta a riflettere
e pensare, ricca di idee e di
culture provenienti da tutto
il mondo... Una sola parola:
indimenticabile”.
Da New York hai portato
a casa anche una bella fidanzata: Alison, cantante
di talento che si è esibita per anni nel musical
Grease in spettacoli Off
Broadway e in tour per gli
States. Lei come si trova
a Carpi?
“Sono fidanzato con Alli da
più di quattro anni e siamo
rimasti insieme con grande
forza di volontà. E’ una
donna meravigliosa che
racchiude in sé tutto l’amore
che provo per gli Stati Uniti.
Volevo farla avvicinare
anche alla mia cultura, darle
la possibilità di imparare
la mia lingua ascoltando le
persone, proprio come ho
fatto io. Carpi è una bella
città, a dimensione d’uomo,
e lei si sente a suo agio;
dopo pochi mesi ha conosciuto altre ragazze americane che, come lei, sono a
Carpi per amore, sentendosi
così non troppo distante
dalle sue origini”.
A fine ottobre tornerai a
Carpi: ti fermerai per un
po’ o stai già lavorando ad
altri progetti all’estero?
“Sto formando una squadra
aziendale che crede nel mio
progetto, un team di qualità
che mi darà i mezzi per realizzare il mio sogno: portare
il nostro gelato artigianale
nel mondo. Quindi sì, ci
saranno altre novità che si
concretizzeranno entro fine
anno”.
Cosa consiglieresti a chi
volesse fare esperienze
di lavoro all’estero?
“Lo sto consigliando a tutte
le persone che conosco e soprattutto a tutti i miei amici
che sono sposati e hanno figli i quali domani dovranno
cercare lavoro in un paese
poco agevole per i giovani.
E’ faticoso mentalmente per
noi italiani andare all’estero
perchè la nostra amata Italia
è una nazione ricca
di storia
e di belle
abitudini
e, quindi,
spostarsi rimane difficile,
scomodo e non sempre si
riesce nell’impresa ma é un
veicolo di crescita molto
rapido che permette di arricchire il proprio bagaglio
culturale e professionale”.
Si parla spesso dell’eccesso di burocrazia in Italia:
all’estero, da questo punto di vista, la situazione è
migliore?
“La differenza che ho
provato sulla mia pelle è che
in Italia ci si “arrangia” a
fare un po’ di tutto, mentre
all’estero la gestione è professionale e, quindi, i tempi
di apertura degli esercizi
commerciali, di costituzione di società e di tutto ciò
che riguarda la burocrazia
sono nettamente più snelli
e veloci. In Bulgaria, ad
esempio, ho costituito la
società, assunto dei dipendenti, iniziato i lavori nel
punto vendita e inaugurato
dopo 10 giorni e sono in
un Paese estero che parla e
scrive un linguaggio incomprensibile come il cirillico.
L’Italia deve adeguarsi al
resto dell’Europa e, con
tutto il patrimonio artistico e artigianale che vanta,
dovrebbe essere tra i primi
paesi a emergere nel mondo
anche perchè noi italiani
all’estero siamo riconosciuti
e apprezzati e quindi é un
peccato che la burocrazia ci
tarpi le ali e non ci permetta
di volare”.
Cosa ti piace di Carpi e
cosa invece dovrebbe
migliorare?
“Adoro Carpi per la forza
che ha mostrato per parecchi anni in Italia e nel
mondo con il settore
della maglieria ma i
tempi sono cambiati e
non si può continuare
solo a lamentarsi.
L’economia è in forte
stallo e gli aiuti sono sempre
meno, il terremoto del 2012
ci ha piegati ma non spezzati e abbiamo dimostrato una
forza d’animo e di sacrificio
enormi. Per me, Carpi è
stato l’inizio del progetto La
Cremeria Gelato Italiano e
sarò fiero di portare la bandiera della mia città in tutto
il mondo”.
Clarissa Martinelli
11.10.2013 n° 36
12
Cesare Savani e Rita Pellati hanno dato vita, all’interno di un casale di campagna alle porte di Carpi, in via Guastalla,
al civico 70, a un nuovo Bed & Breakfast
Alla scoperta della Fenice...
U
n angolo di paradiso
immerso nel verde.
Una piccola oasi
di pace che il carpigiano
Cesare Savani, insieme
alla compagna Rita Pellati,
ha deciso di condividere
con coloro che desiderano
visitare la nostra città, per
lavoro o per diletto. La Fenice è uno splendido casale
di campagna, completamente ristrutturato, alle porte di Carpi, in via Guastalla,
al civico 70. Un luogo che,
pur conservando la bellezza e il fascino del passato,
riserva numerose sorprese...
Ad accoglierci sono i due
padroni di casa che, da poco
più di due settimane, si sono
lanciati in una nuova avventura, ovvero l’apertura di
un bed & breakfast. “E’ un
desiderio che coltiviamo da
tempo - racconta Rita - ma
il terremoto dello scorso
anno ha accelerato i tempi,
rafforzando in noi la voglia
di mettere a disposizione di
altre persone questo spazio.
Di stringere nuove relazioni. Fare nuovi incontri. E
così ci siamo lanciati nella
ristrutturazione della stalla
e del fienile, creando un
ambiente separato dalla
nostra abitazione, intimo
e accogliente, affinché
gli ospiti possano vivere
un’esperienza in campagna
godendo al contempo di
ogni confort, a pochi passi
da Carpi”. L’ambiente è una
straordinaria commistione
di stili ed epoche. Qui, ieri e oggi
si fondono con gusto ed eleganza.
Le travi a vista, le vecchie colonne
restaurate e le porzioni di pareti
coi mattoni originali dialogano con ele-
11.10.2013 n°36
menti estremamente contemporanei come
la bellissima scala in acciaio satinato,
le lampade iper moderne alle pareti
e i tratti decisi e brillanti delle
opere pittoriche dell’amico Max,
perfette interpretazioni della neo
pop art targata Tom Fedro. “Io
amo il moderno più estremo
- sorride Rita - linee minimal
ed essenziali, mentre Cesare è
più moderato... dalle nostre
13
differenze è nato questo
gioco di contrasti. Da una
parte infatti abbiamo cercato di preservare l’anima
del luogo, nel rispetto
delle caratteristiche e di
alcuni materiali originari,
senza però rinunciare a
elementi moderni, tecnici
e funzionali. Ne sono un
esempio le stanze, dotate di
riscaldamento a pavimento,
televisione e wi fi”. Contrasti capaci di conferire
all’ambiente un tocco
di carattere in più.
Numerosi anche
gli oggetti che
hanno ripreso
vita tra le
mani di
Cesare
e
Rita, i quali hanno sapientemente fatto propria l’arte
del riuso. “Dopo 14 anni
passati insieme - prosegue
Rita - è difficile fare un
regalo che stupisca, ma io
ci sono riuscita, regalando
a Cesare una saldatrice...”
che, unitamente a una
buona dose di fantasia ha
dato vita a oggetti davvero
unici. “Nello svuotare la
stalla - aggiunge Cesare abbiamo trovato numerosi
arnesi, ferri e vecchi strumenti agricoli. Invece di
buttarli, li ho utilizzati per
creare qualcosa di unico e
originale”. Il primo nato
da quel groviglio di metallo
è stato un uccellino... “Una
fenice”. Quella fenice che
ha poi dato il nome al B&B.
Un luogo in cui si respira
un’atmosfera famigliare,
fatta di cordialità e ricercatezza. Ambienti semplici,
arredati con gusto e personalità, curati nei minimi
dettagli, per far sentire ogni
ospite a casa.
E anche la colazione
servita, quando il tempo
lo permette, nel bellissimo
giardino, è una imperdibile
coccola. Immersa nella profumata campagna emiliana,
ormai colorata d’autunno,
La Fenice regala una piccola pausa dallo stress di ogni
giorno.
Jessica Bianchi
Camillo
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
U
na mattina di settembre le volontarie del
Gattile sono state
avvisate della presenza di un
micio ferito sul ciglio della
strada, a Soliera. Quando
sono arrivate nel luogo
indicato, hanno trovato una
bella micia tigrata ferita da
un’auto e, sopresa, sul ciglio
della strada miagolavano
disperati i suoi gattini. La
micia è stata subito porta-
ta dal veterinario e curata
amorevolmente, adesso si
è completamente ripresa. I
cuccioli sono stati adottati
tutti, tranne uno che è rimasto accanto alla sua mamma.
Il sogno delle volontarie che
li hanno cresciuti insieme
sarebbe vederli restare uniti
nella stessa famiglia, ma si
possono accogliere nella
propria casa anche separatamente. Per conoscerli,
occorre recarsi presso il Gattile il sabato pomeriggio o
contattare gattile@comune.
carpi.mo.it
Segnalo intanto che, qualora
aveste vecchie coperte inutilizzate negli armadi, potreste
portarle presso il Gattile che
si trova a San Marino in via
Bertuzza, 6, per creare caldi
giacigli per i mici ospitati
durante la stagione fredda.
I mici che presentiamo in questa rubrica sono esseri viventi, non
peluche. Non è banale specificarlo. Questa è la ragione per cui
occorrerà recarsi al Gattile per conoscere il micio e ascoltare i
suggerimenti delle volontarie, capaci di dare consigli
efficaci in base alle vostre esigenze e al vostro stile di vita.
e-mail: [email protected]
11.10.2013 n° 36
14
L’autunno carpigiano sta per essere scaldato dall’energia e dal divertimento targati Oltrecafè. Il locale solierese
inaugura la stagione invernale sabato 12 ottobre
Tornano le notti targate Oltrecafè
L
’autunno carpigiano
sta per essere
scaldato
dall’energia
e dal divertimento targati
Oltrecafè.
Lo storico
locale solierese gestito
da Antonio
Dattoli,
Alessio
Gigante,
Marco Valisi
e Filippo
Guidetti è pronto per
illuminare le nostre notti.
Tante le novità in arrivo:
“questo è il nostro quarto
anno all’Oltre e abbiamo
voglia di rinnovare la
nostra immagine. Di essere
sempre più glamour e, allo
stesso tempo, di far sentire
tutti a casa”. In un clima
spensierato, amichevole e
fresco, la parola d’ordine è
Da sinistra Antonio Dattoli e Alessio Gigante
sempre e soltanto una: “divertimento puro”, assicurano Antonio e Alessio. Oltre
a offrire un ottimo servizio
ristorante, con cene scandite dal ritmo dei tormentoni
del passato, il locale farà
ballare e scatenare davvero
tutti. L’Oltrecafè inaugura
la stagione invernale sabato
12 ottobre quando, lo staff
Kupido, darà vita a una
serata trascinante
pensata per il popolo della notte
più giovane. I più
grandi invece si
daranno appuntamento per la
scintillante serata
Starlight, quella
del venerdì, la
prima è attesa il
18 ottobre. Insomma, dall’ora
del tramonto in
poi, la discoteca
si anima tra le
note dei migliori
artisti contemporanei e degli
intramontabili
evergreen. Una location
sfavillante e di tendenza fa
da cornice al divertimento
più assoluto in un clima
di mondanità e festa, tra
look alla moda e voglia
di stupire. L’Oltre e il suo
staff, giovane e affiatato,
regaleranno emozioni e
creeranno nuove e originali tendenze. “More than
è questo il nostro motto”,
concludono Antonio e
Alessio. Per continuare a
stupire. Sempre.
J.B.
11.10.2013 n°36
I
l vigneto Italia promette
bene per la raccolta di
quest’anno, raccolta
peraltro iniziata con una
settimana di ritardo rispetto
allo scorso anno. Secondo
gli esperti, enologi e cantinieri, si avrà una produzione
superiore del 3-4 per cento
rispetto al 2012 e questo
dato dovrebbe confermare
il giro d’affari di 9 miliardi
di euro nel complesso delle
uve italiane, il 20 per cento
del quale viene esportato.
Per quanto riguarda la realtà
modenese, il nostro tradizionale vino, il lambrusco,
presenta buone prospettive
per un ottimale equilibrio
degli elementi costitutivi,
con una varietà di profumi
e fragranze. Il Salamino di
Santa Croce, il Sorbara e
il Grasparossa, i nostri tre
tipi di lambrusco Doc, si
presenteranno cioè con le
carte in regola al giudizio
di consumatori ed esperti,
consentendo al nostro rosso
frizzante di mantenere la
P
oste Italiane lancia
l’iniziativa Vediamoci
in Poste, un nuovo canale di dialogo fra i cittadini
e l’azienda con l’obiettivo di
favorire un miglior accesso
ai servizi offerti. Ma anche
un modo per far conoscere
le innovazioni e dimostrare
l’attenzione al sociale. Fino
a sabato 12 ottobre presso
l’ufficio postale di via Cesare
Battisti a Carpi sarà allestita un’apposita area dalla
quale lo staff dialogherà con
il cliente, raccontando le
novità nell’organizzazione
e nell’offerta, ascoltandone le specifiche esigenze,
accogliendo osservazioni e
suggerimenti. Alla presentazione dell’iniziativa erano
presenti la direttrice della
Filiale di Modena di Poste
Italiane Patrizia Zagnoli, la
direttrice dell’ufficio carpi-
T
o be an individual
(essere un individuo)
in America ha un significato ben preciso e positivo, difficilmente traducibile
in italiano. E’ una combinazione tra avere personalità,
essere originali, sicuri di se
stessi senza curarsi del giudizio altrui e avere la facoltà
di migliorarsi, accettando le
critiche in maniera costantemente produttiva.
Forse potremmo tradurre
l’espressione con excellent individual (individuo
eccellente) ma, insomma, ci
siamo capiti.
Quasi dimenticavo: è il
momento di ascoltare Came
Back Haunted dei Nine
Inch Nails.
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Vendemmia: qualità super e aumento di produzione
garantito un’ottima maturazione del grappolo e
una maggiore componente
zuccherina. La vendemmia
dunque, da sempre vissuta
nelle nostre campagne come
un momento di festa famigliare, di gruppo o di sagra,
sarà quest’anno ancor più
lieta trattandosi di un anno
da ricordare e non solo per i
nostri lambruschi, ma anche
per Albana, Pignoletto e
Sangiovese, altri tre vini
tipici della nostra Regione.
Prosit, dunque.
12 ottobre
Mosto cotto in Piazza
S
propria leadership tra i vini
italiani più esportati. E il
leggero ritardo nell’inizio
della vendemmia dovrebbe
portare un sicuro beneficio
all’uva e al vino, a tutto
vantaggio dei palati. Le
escursioni termiche tra
giorno e notte hanno infatti
ciuto della scelta di Carpi,
auspicando che questo
progetto possa servire a
un migliore utilizzo dei
nuovi servizi per i cittadini
e le aziende del territorio.
I clienti troveranno nell’ufficio postale di via Battisti
un semaforo dinamico, un
nuovo strumento che riporta
le fasce di orario più adatte
per fruire dei servizi offerti
dall’ufficio postale e inoltre
la lista degli uffici più vicini
con tanto di indirizzi e orari.
A ciò vanno aggiunte le migliorie apportate nell’ultimo
periodo: sono infatti stati
realizzati sportelli dedicati al
pagamento dei bollettini, lo
Sportello Amico che offre al
cittadino, in modo semplice,
rapido ed efficiente, una
gamma sempre più ampia
di servizi diversificati delle
Pubbliche Amministrazioni,
la dislocazione delle inesitate (posta raccomandata e
assicurate) per le quali sono
stati individuati appositi
spazi. Nella sala al pubblico
è presente un addetto con
il compito di supportare la
clientela. Complessivamente l’ufficio postale di Carpi
mette a disposizione della
clientela 15 sportelli, uno
dedicato alla Filatelia, 3 sale
consulenza, 2 sportelli automatici Atm Postamat e un
corner PosteMobile. Vediamoci in Poste è l’occasione
per informare i clienti con un
contatto diretto. Il giovane, il
pensionato, il professionista,
l’artigiano, il cittadino straniero, la famiglia o chiunque
desideri ricevere un’informazione, chiedere consiglio
o supporto, potrà recarsi
presso l’ufficio postale e
nell’area di Vediamoci in
Poste trovare accoglienza e
attenzione.
sta cosa qua #), chiocciole
(queste qui @), sigle e chi
più riesce a essere conciso
più tempo ha di passare dal
telefono al palmare...
Non voglio fare di tutta
l’erba un fascio, non tutti
sono ossessionati ma, dopo
aver visto in un ristorante,
nel tavolo di fianco al mio,
padre, madre e due figli
teenager che non si sono
mai rivolti la parola e non
hanno fatto altro che fissare
i rispettivi schermi, beh devo
ammettere di essere rimasto
alquanto impressionato
e ho cominciato a notare
questa tendenza sempre più
spesso.
Una persona, qualche giorno fa, mi ha detto che ha
voluto togliere Facebook dal
telefono perché altrimenti
“lo guardava sempre”.
Ormai dobbiamo attivamente sforzarci per avere
interazioni psico-fisiche
naturali. Tipo fissare il muro
e pensare. Leggere un testo
stampato su un foglio di
carta. Respirare!
Proprio in questo momento
ho notato che ogni volta
in cui entro nel mio bagno
senza il telefono ho la sensazione di essermi dimenticato
qualcosa...
Quand’è l’ultima volta in
cui vi siete sentiti esposti
e vulnerabili? Ho come la
sensazione che siamo tutti
nascosti, filtrati da pollici
in su e inviti di massa. Tanti
guardoni appostati su un
albero in lontananza, muniti
di binocolo, col Wi-Fi, a curiosare nelle case altrui.
Con tutto il rispetto per le
persone che stanno subendo la situazione disastrosa
del nostro Paese (praticamente tutti), la maggior
parte di noi passa comodamente dalla sedia al divano,
al letto, portandosi dietro i
propri iPhones... Alle volte
però occorre prendersi un
pugno in faccia per capire
che siamo ancora umani e
non viviamo avvolti in una
bolla d’aria. Forse abbiamo
bisogno di qualcosa di crudo, vivo, diretto e scomodo.
Forse, we need fighting.
Giacomo Giovanetti
Nell’ufficio postale di Carpi è stata creata un’area dedicata al dialogo con i
cittadini e un nuovo semaforo dinamico per un migliore accesso ai servizi
Vediamoci in Poste
giano Mirella Albinelli, il
sindaco Enrico Campedelli
e l’assessore al commercio
Da sinistra Morelli, Campedelli, Zagnoli e Albinelli
Simone Morelli. Il primo
cittadino si è detto compia-
L’Angelino...
un carpigiano a Los Angeles
Siamo costantemente bersagliati
dallo scrutinio e
dal conseguente
giudizio di tutte (o
quasi) le persone
che conosciamo.
Perlomeno se
vogliamo “stare al
passo” con la modernità, ovvero in
contatto costante
attraverso social
networks, social
apps (applicazioni), hashtags (que-
abato 12 ottobre di fianco
al Municipio
di Carpi, in Piazza
Martiri, dall’alba al
tramonto, si svolgerà
la tradizionale Cottura del Mosto per
alimentare le batterie
dell’Acetaia Comunale di Palazzo Scacchetti. Nella stessa giornata, alle 16, nel
cortile interno del Municipio, si terrà la premiazione del vincitore
e dei finalisti dell’edizione 2013 della Giostra Balsamica, manifestazione che ha visto sfidarsi 98 campioni di aceto provenienti
da una settantina di acetaie carpigiane.
11.10.2013 n° 36
16
I
l primo film visto
alla Mostra del
Cinema di Venezia
è stato L’arbitro di
Paolo Zucca che, oltre
ad aver inaugurato in
anteprima, il 27 agosto,
il Festival, ha aperto
anche la decima edizione delle Giornate degli
Autori. Il giovane regista, classe 1972 è al suo
primo lungometraggio
e ha sviluppato il film
da un precedente omonimo “corto” vincitore,
nel 2009, del David di
Donatello e del Premio
speciale della Giuria a
Clermont-Ferrand, il
più importante festival
di cortometraggi d’Europa. Per la Mostra, una
partenza decisamente
sprint e non solo per
l’argomento sportivo,
quanto per l’originalità del prodotto che
sfodera una fotografia
in bianco e nero, ormai
rara, ma assolutamente
appropriata, che dona
al film un sapore di
lontananza nel tempo
e nel mondo. Siamo
infatti all’estrema
periferia dell’impero calcistico, in una
Sardegna quasi immobile dove un allenatore
è cieco, la squadra
dell’Atletico Pabarile
è ultima in classifica,
un arbitro ambisce a
Paolo Zucca sfodera una fotografia in bianco e nero, ormai rara, ma assolutamente appropriata, che
dona al suo ultimo film, L’arbitro, un sapore di lontananza nel tempo e nel mondo. Sullo sfondo di
una Sardegna quasi immobile, si muove un cast davvero eccezionale
L’Arbitro è solo, l’allenatore è
cieco, l’amore no
sfide internazionali e
il campionato è il più
sgangherato dell’intero
pianeta. A umiliare ogni
anno la scalcagnata
squadra è il Montecrastu, guidata da Brai,
arrogante padrone delle
campagne sulle quali
lavorano i contadinotti
dell’Atletico. Ma un bel
giorno torna l’emigrato
Matzutzi (Jacopo Cullin) che subito viene
inserito nella squadra
e le sorti si ribaltano.
Il novello Maradona, arrivato stanco e
triste dal Sudamerica,
sa come guidare un
pallone in rete, accende
gli animi e rinfocola le
speranze di un’agognata rivalsa. Il giovane
vorrebbe anche trovare
soddisfazione fuori dal
campo e precisamente
tra le braccia di una
puntigliosa ragazzotta
piuttosto focosa, cui
Geppi Cucciari offre
un corpo e un volto
davvero perfetti. E
fra tante vicissitudini
si intrufola la figura
dell’arbitro, interpretato da Stefano Accorsi,
personaggio solitario e
ambiziosissimo, disposto alla corruzione pur
di scalare le vette del
calcio internazionale.
Sullo sfondo, ma non
tanto, la Sardegna, coi
suoi personaggi arroccati sulle cime a far
pascolare le greggi e le
faide infinite tra rivali
che si conoscono benissimo.
Sembra quasi
che il tempo si
sia fermato e
solo il pallone
continui a rotolare e a far girare un film ricco
di elementi
originali, accenni di commedia,
quadretti da musical e
pose da torero per un
arbitro sempre più narciso e ignaro del guaio
in cui va a cacciarsi fino
agl’inferi della terza
categoria sarda. Ottime le riprese di gioco
ed eccellente il cast,
dove Accorsi, il nome
di massimo richiamo,
svolge un ruolo giustamente secondario, così
come quello di Francesco Pannofino, chiuso
nel cammeo del cattivo
di turno. Più presente
la debuttante Geppi
Cucciari, nel rendere
simpatica la prosperosa
Miranda anche quando
ostenta la più cocciuta
delle ostinazioni. Ma il
vero cuore del film lo si
deve ai giocatori, a questi personaggi sardi con
le facce giuste e i corpi
tutt’altro che statuari
dei calciatori professionisti. Sono loro, Jacopo
Cullin, Benito Urgu,
Franco Fais e Marco
Cadau a dare al film
quelle caratteristiche
epiche e grottesche che
la ricercata fotografia
in bianco e nero esalta
e spinge alla massima
astrazione dalla realtà e
dal tempo.
Ivan Andreoli
11.10.2013 n°36
17
Domenica 13 ottobre all’oasi La Francesa si terrà
La giornata del miele
Sulla rotta delle api
“Riportiamo l’acqua in
bottiglia nelle mense
di Clarissa Martinelli
[email protected]
V
ere e proprie messaggere
d’amore, nel nostro ecosistema, le api hanno un ruolo
fondamentale per l’impollinazione
dei fiori. Dipende infatti dalle api non
solo il successo riproduttivo della flora spontanea ma anche l’80% delle
colture agrarie le quali, senza l’azione
di questi insetti impollinatori, non
produrrebbero raccolti. Le api sono
inoltre insetti molto sensibili alla qualità dell’ambiente in
cui vivono, tanto da
essere ritenute degli
indicatori ecologici.
La loro presenza e il
loro stato d salute sono un indice
importante della
corretta gestione
del territorio e delle
condizioni minime di sopravvivenza
anche per le altre forme di vita. Sin
dall’antichità il principale prodotto
delle api, il miele, era conosciuto e
apprezzato. Solo dal diciannovesimo
secolo però, le api, per essere meglio
studiate e monitorate, sono state allevate in arnie razionali. Gli apicoltori
utilizzano con studiata e meticolosa
parsimonia i loro prodotti: miele, cera,
polline, propoli, pappa reale e persino il
loro veleno. Le api producono il miele a
partire dal nettare - sostanza zuccherina
prodotta dai fiori - che viene bottinato
e trasformato con sostanze specifiche
proprie, poi immagazzinato e lasciato
maturare nei favi dell’alveare. Negli
ultimi tempi le api soffrono a causa del
degrado ambientale e la loro esistenza
sembra davvero a rischio. Per meglio
difenderle è necessario conoscere il
loro entusiasmante,
sorprendente e delicato ambiente. Per
conoscere di più il
mondo delle api e
dell’apicoltura, domenica 13 ottobre, al
pomeriggio, esperti
appassionati dell’oasi La Francesa risponderanno a tutte le vostre curiosità.
Il programma prevede, alle ore 15, la
presentazione dell’affascinante mondo
delle api con tanto di visita all’arnia
didattica nel bosco. Prelievo del miele
fresco dai telaini con un esperto apicoltore e, infine, una dimostrazione
delle varie fasi della smielatura.
Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo
Guerra e pace
I
l Centro Culturale della Fondazione
Collegio San Carlo di Modena dedica
l’anno accademico 2013/2014 all’approfondimento del tema Guerra e pace.
L’argomento, in queste settimane di stretta
e allarmante attualità, riguarda le condizioni
esistenziali e politiche di tutte le società, nelle
quali periodi di pace e periodi di conflitto si
alternano continuamente, segnandone la
storia e determinandone i destini. Le situazioni di guerra e di pace, che qui verranno
analizzate da un punto di vista filosofico,
riguardano anche la dimensione sociale e
religiosa dell’uomo mettendo in luce evidenti
legami con altre tematiche, come tolleranza e intolleranza nei confronti del diverso,
violenza e aggressività individuali, esercizio
e controllo del potere, l’uso legittimo o illegittimo della forza. Nella prima parte
dei lavori sarà data precedenza alla discussione dei principali nodi storici e teorici relativi alle diverse concezioni e pratiche delle idee di guerra e pace, mentre
nelle attività programmate per l’inizio del 2014 sarà dato spazio alle questioni
aperte nella vita delle società contemporanee. Il ciclo autunnale comprende 7
incontri con altrettanti studiosi e docenti di fama internazionale, fissati tra ottobre e dicembre. La prima lezione intitolata Lo straniero. Teorie dell’ospitalità
e dell’inimicizia nella cultura filosofica, si terrà venerdì 4 ottobre alle 17,30
e sarà affidata a Umberto Curi, (in foto) professore emerito di Storia della filosofia a Padova. Gli incontri successivi, sempre con inizio alle 17,30, proseguiranno con questi appuntamenti: martedì 8 ottobre Simona Forti, professoressa di
Storia delle dottrine politiche all’Università del Piemonte Orientale, parlerà di Il
potere e il male. Effetti della libertà tra filosofia, storia e politica; martedì
29 ottobre la conferenza intitolata Tra civiltà e barbarie. Universalismo e imperialismo nell’età delle scoperte geografiche sarà a cura di Luca Scuccimarra, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università La Sapienza di
Roma; Pace. Forme della tolleranza e cosmopolitismo in età moderna è il
titolo della lezione di venerdì 8 novembre di Maria Laura Lanzillo, docente di
Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna; la conferenza di mercoledì 13 novembre dal titolo Nazioni in guerra. Patriottismo e lotte di liberazione nazionale in Europa sarà tenuta da Francesco Tuccari, professore
di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. Venerdì 22 novembre
ci sarà Alberto Melloni, professore di Storia del cristianesimo all’Università di
Modena e Reggio Emilia, la cui lezione avrà per titolo Pacem in terris. I cristiani e la Chiesa di fronte alle guerre. La lezione conclusiva del ciclo autunnale,
in calendario mercoledì 4 dicembre, è affidata a Adriana Cavarero, docente di
Filosofia politica all’Università di Verona, la cui conferenza si intitola: L’orrore.
Antropologia della violenza contemporanea.
Cara Clarissa, mi chiamo
Erika e ho una bimba alle
Primarie. A casa beviamo
un’acqua in bottiglia che ha
1,1 di nitrati e con l’acqua del
rubinetto ci laviamo i denti.
A scuola mia figlia deve bere
acqua del rubinetto per forza, acqua dura, calcarea, che
distrugge lavatrici e lavastoviglie, come ben sappiamo
tutti, e contiene pure amianto. E’ potabile? Bene, non
discuto (anche se si potrebbe
farlo). Se la bevano sindaci,
assessori e la facciano bere ai
loro figli. Alla mia vorrei fare
bere l’acqua che utilizziamo
in casa. Già non si può preparare una torta in casa quando
compiono gli anni, almeno
l’acqua. Siamo molte mamme (e papà) in protesta e abbiamo creato un gruppo su
Facebook per essere sempre
di più e avere voce.
Grazie
ara Erika, io sarei per la libertà dei genitori di scegliere
come comportarsi. Mentre
trovo giuste le limitazioni nell’introdurre cibo fatto in casa all’interno della scuola (per ragioni
igieniche e per evitare che in assenza della lista degli ingredienti
C
L
o scorso 3 ottobre ha preso
il via l’edizione 2013/14 di A
scuola col Carpi, una serie
di incontri tra giocatori, allenatori
e dirigenti del club biancorosso e
studenti e insegnanti delle scuole
primarie e secondarie di primo grado
della città. Primo istituto a ospitare il
Carpi è stato il Sacro Cuore che ha
ricevuto la visita dei calciatori Bertoni, Kiakis, Di Gaudio, Inglese e
Liviero. Alla presenza di monsignor
Francesco Cavina, vescovo di
Carpi, i cinque biancorossi hanno
portato ai circa 250 studenti la propria esperienza sportiva. Al centro
dell’incontro i temi del fair play, della
correttezza e della cultura sportiva.
Agli allievi è stata distribuita una
scheda su I diritti dei ragazzi allo
sport e sono loro stati proposti concorsi di disegno e scrittura creativa
a tema rigorosamente biancorosso.
Il Carpi F.C. 1909 ha poi ricambiato
l’ospitalità in occasione della gara
Carpi-Cittadella, il 5 ottobre, quando gli studenti del Sacro Cuore sono
stati invitati ad assistere al match, al
Cabassi, gratuitamente. Il progetto
A scuola col Carpi è stato forte-
S
abato 5 ottobre la Corale Regina
Nivis si è recata a Firenze per ricambiare la visita della Corale di
San Piero in Palco del marzo scorso,
in occasione del Concerto Passione:
silenzio, parole, canto, organizzata
dalla Parrocchia di Quartirolo. La Regina
Nivis, sabato 5, ha invece partecipato alla messa celebrata in occasione
dell’apertura dell’anno pastorale e delle
attività di tutte la associazioni della parrocchia. La celebrazione è stata animata
dai due cori i quali si sono poi esibiti
in un concerto, presentando cinque
brani ciascuno. Nel suo breve saluto,
il neo presidente della Corale Regina
Nivis, Maurizio Gasparini, ha poi
ricordato come i due territori abbiano
in comune oltre al canto, anche i Giusti
tra le Nazioni, Odoardo Focherini,
il Cardinale Elia Dalla Costa e, da
si possano arrecare danni a bimbi
allergici o con problemi di salute), fatico di più a comprendere
perché vietare le bottigliette d’acqua. Il genitore che non ha problemi a far bere acqua del rubinetto
ai figli, sceglierà di non acquistare
acqua di diversa provenienza.
Il genitore che, per abitudine e
perché si sente più sicuro, sceglie
di dare al figlio acqua confezionata, metterà nello zainetto del figlio
la bottiglietta. Mi sembra non ci
siano diritti violati in questo modo
e si faranno contenti tutti, evitan-
do anche le strumentalizzazioni
politiche. E’ vero che si riducono
i rifiuti rinunciando alle bottigliette d’acqua e si favorisce una
mentalità ecologista, ma si tratta
della stessa classe dirigente che
sottoscrive accordi per incenerire
a Modena anche i rifiuti di altre
regioni italiane (anche quello dei
rifiuti è un business), quindi non
mi formalizzerei troppo con chi
ne fa una questione ideologica e
lascerei le famiglie libere di agire
come credono senza imposizioni
dall’alto.
Lo scorso 3 ottobre ha preso il via una serie di incontri tra
giocatori, allenatori e dirigenti del club biancorosso e
studenti e insegnanti delle scuole primarie e secondarie
di primo grado della città
A scuola col Carpi
I calciatori insieme a Cavina, il preside Bussadori e alcuni alunni
mente voluto dal sodalizio biancorosso con l’obiettivo di contribuire
a far sempre più del Carpi la società
e la squadra della nostra città e dei
carpigiani, con particolare attenzione ai più giovani, con l’auspicio di
(ri)portarli allo Stadio Cabassi in un
clima di festa.
Musica sacra
La Corale Regina Nivis ospite a Firenze
pochi giorni, Gino Bartali: “esempi
ai quali guardare per contrastare gli
egoismi, l’odio razziale, le violenze e la
degenerazione culturale cui assistiamo
giorno dopo giorno”. La serata si è poi
conclusa con una cena a base di piatti
tipici toscani e la promessa di ripetere
lo scambio culturale.
11.10.2013 n° 36
18
L’aforisma della settimana...
“Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o paradossale possa apparire, pulsa un’antichissima verità”.
Arthur Schnitzler
appuntamenti
Mostre
CARPI
Fino al 13 ottobre
A cuore aperto
Espone Evelyn Daviddi,
illustratrice
Mostra curata da Monica
Monachesi
Dark Room Art Silmar Gallery
Dal 29 novembre al 1 dicembre e dal 6 all’8 dicembre, ModenaFiere ospita
la 4^ edizione della mostra-mercato dedicata alle festività natalizie
Torna Curiosa in fiera
Fino al 18 ottobre
Melissa Moore in AZero
AZero Studio
Fino al 20 ottobre
Loveless
Mostra di pittura di Michele
Rotondi e Giulio Zanet
A cura di Francesca Pergreffi
Spazio Meme
Fino al 20 ottobre
Sguardi. Mostra fotografica
di Paolo Mazzanti
La mostra Sguardi è per quanti
hanno la curiosità di vedere
altri mondi, mondi lontani e
sconosciuti, mondi diversi e
intriganti. La mostra è per
quanti sono ancora capaci di
farsi sorprendere dalle
diversità e dalla molteplicità dei
popoli del nostro pianeta, di
farsi attrarre, affascinare e
anche commuovere da sguardi
diversi. L’itinerario della
mostra prevede un viaggio
attraverso i 4 continenti fissato
nelle fotografie di Mazzanti
esposte su pannelli nel Cortile
del Castello: dai popoli
africani e asiatici passando per
l’America del Sud per arrivare
infine all’Oceania, per noi il più
lontano tra i continenti
Cortile d’Onore
Fino al 31 ottobre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Paolo Del Vaglio
O&A Centro Affari
Fino al 17 novembre
Guareschi e Laureni
Segni dai lager
Mostra a cura di Francesco
Fait e Anna Krekic
Sala Cervi
Fino al 17 novembre
Emanuele Luzzati.
L’ebraismo in favola
Ex-Sinagoga
Fino al 23 novembre
La Bellezza Silenziosa
Mostra fotografica
di Antonella Monzoni
Biblioteca A. Loria
Fino al 1° dicembre
XVI Biennale della
Xilografia
Musei di Palazzo Pio
Fino al 6 gennaio
Le stanze dell’Amore cieco
Sale dei Trionfi - Palazzo Pio
H
ai il pallino dell’unicinetto e della maglia? Sei
un’appassionata di fiber
art? Alla quarta edizione di Curiosa in fiera, la mostra-mercato
dedicata al magico mondo del
Natale, alle idee regalo e all’enogastronomia - in programma a
ModenaFiere venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1
dicembre e venerdì 6, sabato 7 e
domenica 8 dicembre - troverai
una sfida che fa per te.
Si chiama Yarn Bombing - Filo
a tutta velocità. Meglio matte
che noiose l’iniziativa a cura
della fiber artist Luisa De Santi,
organizzata in collaborazione con il portale dedicato alla
creatività Creare Insieme (www.
creareinsieme.it). Nato in America sull’onda delle espressioni più
contemporanee dell’arte urbana
e di paesaggio (urban art e land
art) lo Yarn bombing o urban
knitting è una sorta di graffitismo
realizzato con pezze lavorate a
maglia, centrini e filati intrecciati. Sono installazioni, coperture,
aggiunte, rivestimenti: interventi
gentili che non danneggiano gli
arredi urbani o gli oggetti che
sono coinvolti nell’intervento
artistico, ma semplicemente li
“vestono”. Si tratta quindi di una
sfida per realizzare, in maglia,
un’installazione scenografica
che, nei giorni della manifestazione, andrà a ricoprire la
supercar artigianale Uragano,
pezzo unico realizzato da Moreno Filandi, e una moto Harley
Davidson Dyna Street Bob in
collaborazione con la concessionaria Onorio Moto. L’iniziativa
è rivolta alle knitters e appassionate di fiber art di tutta Italia, che
potranno sbizzarrirsi con il loro
uncinetto prima registrandosi
nell’apposita sezione del contest
su www.creareinsieme.it/new_
partecipa_yarn.asp - dove è an-
Alla Biblioteca Campori di Soliera la mostra
di Emanuela Ascari
Materia Primaria
N
ell’ambito delle iniziative
culturali per festeggiare i
dieci anni della Biblioteca
Campori all’interno del Castello
di Soliera appuntamento con la
mostra-installazione di Emanuela
Ascari, Materia primaria. Il lavoro
intende rivalutare la terra, nella sua
accezione più ampia, come materia
primaria di conoscenza e cultura,
attraverso l’allestimento di un
archivio di libri di terre che vanno a
comporre una nuova area disciplinare tra le categorie del sapere di una
biblioteca. Campioni di terra, rocce,
sabbie, argille, fossili, prelevati nella
provincia di Modena con attenzione
alle varietà litogeologiche e dei suoli
che caratterizzano il territorio, e
catalogati secondo il luogo di provenienza, sono i testi di questo sapere.
I prelievi sono stati eseguiti con la
collaborazione della geologa Milena Bertacchini del Dipartimento di
Scienze della Terra dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, e contat-
tando alcuni imprenditori
agricoli locali che coltivano in modo biologico e
biodinamico, in una lunga
esplorazione del territorio,
dalla Bassa modenese
all’Appennino toscoemiliano. La mostra sarà
visitabile fino al 2 novembre negli orari di apertura
della Biblioteca. Domenica
20 ottobre, alle 10.30, è
previsto un appuntamento di rilievo legato alla
mostra. La Sala Consiliare
del Castello Campori
ospiterà infatti una tavola
rotonda dal titolo La terra:
materia di conoscenza
e cultura a cui parteciparanno l’artista, la geologa Milena Bertacchini,
l’assessore all’Ambiente
Caterina Bagni e alcuni
imprenditori di agricoltura
biologica.
che disponibile il download dei
tutorial necessari per realizzare
i pezzi unici all’uncinetto validi
per la partecipazione all’iniziativa - e poi spedendo le loro
opere - pezze, elementi tessili
come mattonelle old american,
pompon, perle, cordoni e passamanerie crochet - all’indirizzo
presente sul modulo d’iscrizione
entro il 20 novembre.
Le opere realizzate verranno
donate a sostegno delle attività
della Famiglia Francescana
dell’Emilia Romagna. L’edizione 2013 di Curiosa in fiera sarà
arricchita dallo svolgimento in
contemporanea, entrambi i fine
settimana, di 7.8.Novecento, il
Gran Mercato dell’antico: una
kermesse che da oltre vent’anni
richiama a Modena migliaia di
appassionati di antiquariato e
modernariato, oltre a curiosi e
collezionisti a caccia di tesori
d’altri tempi.
appuntamenti
Eventi
CARPI
12 ottobre - ore 9.30
Luoghi e Comunità
Riflessione sui rapporti tra
urbanistica, relazioni di
vicinato e vita di comunità
Coordina Sergio Calzari,
presidente Andria
Intervengono
Alberto Bellelli, assessore
alle Politiche Sociali e
Abitative del Comune di Carpi
Luciano Pantaleoni,
architetto Andria
Simone Tosi, assessore
all’Urbanistica e Ambiente del
Comune di Carpi
Oreste Zurlini, sindaco del
Comune di San Martino in Rio
Riccardo Prandini, docente
Dipartimento di Sociologia e
Diritto dell’Economia Facoltà
di Scienze Politiche Università
di Bologna
Vincenzo Marrone, dottore
di ricerca Dipartimento di
Sociologia e Diritto
dell’Economia Facoltà di
Scienze Politiche Università
di Bologna
Carlo Colli, Comitato di
quartiere Oltre le Querce San
Martino in Rio
Riccardo Isani, Quartiere
Remesina Carpi
Raymond Lorenzi, City
Planner
Gianfranco Franz, docente
Dipartimento di Economia
e Management Università di
Ferrara
G. Carlo Muzzarelli,
assessore Regionale alle
Attività Produttive
Auditorium Biblioteca Loria
12 ottobre
Three Lakes & The Flatland
Eagles (ITA) + Templehof
Mattatoio
13 ottobre - ore 15
XXV Premio di Poesia
Dialettale Poetar Padano
I poeti vincitori del concorso
Poetar Padano, indicati dalla
Commissione, leggono le loro
composizioni
Salone Parrocchiale Chiesa
S.Agata
13 ottobre
I Carpi
Mattatoio
12 e 13 ottobre - ore 10/19
Mercatino: francobolli,
santini, cartoline, fumetti e
altro...
Saletta Fondazione CRC
16 ottobre - ore 15
Il cuore e suoi problemi
Relatore: Stefano Cappelli, primario Cardiologia
dell’Ospedale di Carpi
Centro Sociale Guerzoni
11.10.2013 n°36
appuntamenti
17 ottobre - ore 16.30
Essere_VOCE
Incontri per mamme e papà in
attesa per scoprire la bellezza
e l’utilità del racconto e della
voce prima della nascita
Biblioteca Il Falco Magico
17 - 31 ottobre - ore 21
Narrativa - Incontriamo
tre scrittrici carpigiane
17 ottobre
Blu Principe
Di Alessandra Burzacchini
24 ottobre
Rosa conosce il mare
Di Ivana Sica
31 ottobre
Non c’è pace tra i mattoni
Di Dafne D’Angelo
Presenta
Elena Valentini, titolare
Libreria Mondadori
Libreria Mondadori
19 ottobre - ore 21
Veglia Missionaria
Sulle strade del mondo
Testimonianza di Suor Attilia
Grossi, missionaria in Albania
e ora in Italia
Parrocchia di San Giuseppe
Artigiano
19
A
nche quest’anno la Regione Emilia Romagna, in
occasione della ricorrenza
della Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao, ha
programmato l’organizzazione
della Giornata dell’Alimentazione
in Fattoria, che si svolgerà nella
giornata di domenica 13 ottobre,
presso le aziende agricole del territorio appartenenti alla rete delle
fattorie didattiche, volta a promuovere l’incontro tra agricoltori
e consumatori e a sensibilizzare
sul tema della disponibilità di cibo
per tutti e del consumo etico.
Il tema della Giornata Mondiale
è come sempre quello della lotta
alla fame nel mondo; in particolare, per il 2013, il tema individuato
dalla Fao è Sistemi alimentari
sostenibili: sicurezza alimentare e
Torna il 13 ottobre la Giornata dell’Alimentazione indetta dalla Fao
Una giornata in fattoria
nutrizione, a sottolineare la necessità di orientare gli attuali modelli
di sviluppo verso sistemi sostenibili, per non degradare l’ambiente
naturale, minacciare gli ecosistemi e la biodiversità di cui abbiamo
bisogno per le provviste alimentari future.
Sono 14 le fattorie modenesi che
aderiscono alla manifestazione, la
più vicina a noi è l’Agriturismo
La Falda, in via Madonna 70 a
Campogalliano; apriranno le porte
ai cittadini, proponendo momenti
didattici e formativi incentrati
sul tema della sostenibilità, visite
guidate alla scoperta dell’azienda,
Dal 13 ottobre incontri e spettacoli tra Musei civici di Modena,
Galleria e Biblioteca Estense: dai burattini a Tasso, dalla tomba degli
amanti all’erotismo ai tempi dei romani
Passioni d’amore per
l’autunno modenese
19 e 20 ottobre - ore 9/12
15/19
Mercatino Missionario
Ricami a mano, ago e cucito,
lavori ai ferri, ed altro...
Le animatrici missionarie
espongono le loro creazioni per
donare il ricavato ai missionari
e ad altre realtà bisognose
Seminario Vescovile
20 ottobre
Giornata Missionaria
Mondiale
Ore 19
Don Francesco Cavazzuti
celebra la Santa Messa di
ringraziamento
Ore 20
Cena Comunitaria
Con testimonianze e
proiezioni di filmati dei
volontari che sono stati, nel
2013, a visitare le Missioni in
Thailandia, Benin, Madagascar,
Perù e Tanzania
Quota di partecipazione:
15 euro
E’ obbligatoria la prenotazione
presso il Centro Missionario
(059/689525)
Parrocchia di Quartirolo
29 ottobre, ore 15.30
Animatrici missionarie
Centro Missionario
20 ottobre - dalle 9 alle 20
Cose d’altri tempi
Antiquariato, Oggettistica
e Riuso
Presso la mostra - mercato, tra
gli altri, parteciperanno con
un’esposizione di opere anche
le quattro acquerelliste
carpigiane Bona Bellintani,
Lucia Bonatti, Carla Righi
e Giovanna Manicardi. Sarà
possibile acquistare le loro
opere. Ingresso libero
Parcheggio Borgogioioso
V
isite alla “tomba degli
amanti” risalente al VI
secolo, incontri dedicati
all’erotismo nella Mutina romana, storie di passione nella
Gerusalemme liberata, spettacoli
di burattini con farsesche avventure d’amore: si chiama Autunno
al Palazzo dei Musei. Passioni
d’amore fra arte, musica, letteratura e archeologia, il ciclo di
appuntamenti in programma ai
Musei civici di Modena a partire
da domenica 13 ottobre. Negli
spazi del Palazzo dei Musei in
largo Porta Sant’Agostino 337 si
alterneranno conversazioni d’arte
e d’archeologia, ascolti musicali
e letture poetiche intorno al tema
della passione amorosa fra antichità ed età moderna. Lo spunto è
fornito dalle mostre inaugurate a
settembre per il Festival filosofia e
ancora allestite: Mano nella mano.
Reperti di un amore oltre la morte
e Dardi d’Amore. Pittura e poesia
nel Barocco emiliano, a cura dei
Musei civici in collaborazione con
la Galleria Estense, la Biblioteca Estense e la Banca popolare
dell’Emilia Romagna.
Domenica 13 ottobre, alle 17,
un itinerario guidato nel Lapidario Estense sul tema I romani e
l’amore aprirà la rassegna, che
proseguirà con altri sei incontri,
sempre la domenica pomeriggio
alle 17 ai Musei civici. Fino al 6
gennaio rimarrà aperta la mostra
Dardi d’Amore. Pittura e poesia
nel Barocco emiliano realizzata
dal Museo Civico d’Arte in collaborazione con Galleria Estense,
Biblioteca Estense Universitaria,
e Banca Popolare dell’Emilia
Romagna. Traendo ispirazione dal
tema della mostra in corso, quattro
appuntamenti (20 ottobre, 10 e 24
novembre, 1 dicembre) tratteranno
sotto diverse angolazioni il tema
della passione amorosa nell’arte.
Due incontri, il 27 ottobre e il 17
novembre, saranno invece dedicati
ad amore ed erotismo nell’antichità in collegamento con l’esposizione Mano nella Mano. Reperti di
un amore oltre la morte (fino al 24
novembre) realizzata nel Lapidario romano da Museo civico archeologico, Soprintendenza per i Beni
archeologici dell’Emilia Romagna
e Dipartimento Beni culturali
dell’Università di Bologna. Tutti
gli incontri sono a ingresso gratuito. Dal 19 ottobre al 24 novembre
il Museo d’arte proporrà una rassegna dedicata ai burattini all’interno della mostra Teste di legno e
cuori di panna. La rassegna Si alzi
il sipario sui burattini modenesi
inaugura sabato 19, alle 17, con
un incontro a ingresso gratuito col
burattinaio Alessandro Barberini. Seguiranno dieci spettacoli a
cura del Consorzio dei burattinai
modenesi, due per ogni weekend,
al costo di 5 euro per l’ingresso
singolo, 9 euro per due spettacoli,
gratuito per bambini sotto i 3 anni.
Al programma si affiancano visite
guidate alle tre mostre in corso
condotte dai curatori, con partenza
alle 16 e ingresso gratuito. Si inizia
venerdì 1° novembre con la mostra
Teste di legno e cuori di panna.
Burattini modenesi di ieri e di oggi
condotta da Stefano Bulgarelli. Sabato 2 novembre Lorenzo
Lorenzini, illustrerà al pubblico
la mostra Dardi d’Amore. Pittura
e poesia nel Barocco emiliano,
e domenica 3 Silvia Pellegrini e
Antonino Vazzana condurrano
la visita alla mostra Mano nella
mano. Reperti di un amore oltre la
morte. Altre visite guidate a cura di
Mediagroup98, al costo di 3 euro,
si svolgeranno sabato 19 e 26 ottobre e sabato 9, 16 e 23 novembre,
con ritrovo all’ingresso dei Musei
Civici alle 11.
eventuale degustazione e vendita
dei prodotti aziendali, dalle 10 alle
18 circa. E’ consigliata la prenotazione presso le singole fattorie,
soprattutto se si prevede di fermarsi a pranzo.
Il Centro per le Famiglie
dell’Unione e il Gruppo
CarpiTransizione
organizzano un ciclo di
incontri sugli stili di vita
sostenibili
Con meno si può
fare di più
V
ivere con meno significa spendere meno, inquinare meno,
sprecare meno, riciclare, riutilizzare, tutelare l’ambiente, avere più
tempo, fare più cose ed essere resilienti.
Per imparare a diventare sempre più
sostenibili, il Centro per le Famiglie
dell’Unione Terre d’Argine e il Gruppo CarpiTransizione organizzano un
ciclo di incontri dal titolo: Famiglie
sostenibili... con meno si può fare
di più. Tutti gli appuntamenti della
rassegna sono a ingresso libero e gratuito ma, per i laboratori, è richiesta
l’iscrizione presso il Centro Famiglie
(059/649272), poiché il numero di
posti è limitato.
Programma
Giovedì 24 ottobre - ore 21
Castello Campori - Soliera
Cos’è un orto sinergico?
Come si coltiva un orto evitando zappature, concimi e fertilizzanti, in cui piante
diverse coesistono e collaborano tra
loro per stimolare la fertilità del suolo
e ridurre l’intervento dell’uomo.
Incontro con Roberto Tinarelli, esperto di orto sinergico.
Giovedì 7 novembre - ore 21
Auditorium Biblioteca Loria di Carpi
Risparmio energetico: cosa fare a
casa nostra?
Dai primi accorgimenti fino agli interventi strutturali per risparmiare sul
riscaldamento domestico.
Incontro con Francesco Rustichelli,
ingegnere ed esperto di tecniche per
il risparmio energetico.
Giovedì 21 novembre - ore 21
Auditorium Carlo Rustichelli di Carpi
La spesa consapevole: gesti concreti
a nostra disposizione
Conosciamo alcune delle realtà locali
grazie alle quali è possibile fare una
spesa buona, sana, giusta, economica
e rispettosa dell’ambiente.
Interverranno: Bottega del sole, Gas
la Festa, produttori locali.
Domenica 24 novembre - ore 15
Parrocchia di Quartirolo di Carpi
Laboratorio mani in pasta
Impariamo fare la pasta all’uovo e a cucinare riutilizzando il pane vecchio.
E’ necessario iscriversi al Centro per le
Famiglie entro il 21 novembre.
Giovedì 5 dicembre - ore 21
Auditorium Biblioteca Loria di Carpi
W la pappa!
Educare i nostri figli, e noi stessi, a
mangiare sano e vivere bio.
Incontro con l’autrice Paola Negri.
In collaborazione con Gaam.
11.10.2013 n° 36
20
Calcio – Il Carpi crea e spreca, il Cittadella segna e vince: 0-1
La dura legge del gol
Cani finisce sul banco degli imputati. Ma con lui la squadra ha equilibrio. La scarsa
vena realizzativa degli attaccanti è un limite strutturale della squadra. Lunedì
arriva il Novara, reduce da una severa lezione d’intensità e gioco.
I
l Carpi perde una partita
paradossale, a cui solo il
miglior Max Pezzali riuscirebbe a dare il titolo giusto. Costruisce tantissimo,
sciupa tutto in modo clamoroso. Cade al primo tiro e
non si rialza. E’ una sconfitta psicologicamente molto
pesante. Lascia tentazioni
depressive perché brucia
immediatamente il tesoretto accumulato con tanta
fatica a Reggio Calabria.
E’ abbastanza chiaro che la
squadra valga più della classifica che ha, su cui peraltro
regna ancora l’incertezza
della gara col Padova. Ma
ci sono dei numeri manifesti, che quantificano un
limite strutturale difficile da
valicare. Quattro sconfitte
in sette partite sono già oltre
il limite di guardia. Quattro
reti, nessuna delle quali in
casa, sono fuori da ogni
statistica. C’è tempo e spazio per risalire. Ma non per
correggere questa tara: ci si
farà comunque i conti almeno fino a gennaio. Mancano
gli specialisti del gol facile,
quelli che semplificano le
partite complesse e regolarizzano la marcia. Senza
averne almeno uno, qualunque squadra di qualunque
categoria è condannata ad
alti e bassi. Di positivo c’è
che più di mezzo campionato ne è sprovvisto. Questo
perlomeno dà coraggio ai
biancorossi, che in questo
momento pagano un dazio
sproporzionato ai demeriti
effettivi.
VITA DA CANI - Prima
degli altri finisce sul banco
degli imputati Cani. Gli er-
rori con Brescia
e Cittadella sono
i più evidenti,
costano probabilmente cinque
punti. Spiegano
fedelmente la
lacuna del giocatore. Ha solo
l’impeto, non la
lettura del tempo
sulla palla. Cioè
quello che in
gergo si chiama
fiuto: la capacità
di armonizzare
l’ultimo passo e
la misura del tocco decisivo
in funzione della posizione
del portiere rispetto alla
porta. Non è poco. Anzi, è
moltissimo di ciò che occorre ad un centravanti. Non è
neanche esattamente allenabile, è quasi solo talento
infuso, non tecnica. Ma
attenzione a non confondere
un difetto con la soluzione
di molti altri guai. Cani
non sa segnare di mestiere,
ma fa reparto. Nel senso
pieno della dicitura: proprio
lo fabbrica. Da solo tiene
impegnati due-tre uomini
alla volta, sposta le difese,
svuota le trequarti, permette
ai cursori (Lollo, Concas,
Memushaj, Sgrigna) di
inserirsi a turno con spazio
per concludere. Con lui in
campo dall’inizio, il Carpi
esprime la propria logica
senza smarrire ordine, né
energie superflue. Assume
praticità pur rimanendo nei
confini del proprio DNA
difensivo: crea senza sbilanciarsi, concede poco agli avversari (solo due gol: Ternana e Cittadella) e conclude
molto (è la quarta squadra
del campionato per numero
di tiri nello specchio). Ogni
volta con un uomo diverso.
Riesce ad essere pericoloso
senza aver bisogno di fare
troppi passaggi, né di mandare fuori posizione troppi
effettivi tutti insieme.
REPARTO – Perciò, come
tutti i problemi Cani nasconde opportunità. Costringe gli avversari a fare
scelte difficili. Vecchi deve
insistere su di lui, altrimenti
gli toccherà snaturare di
nuovo il sistema. Della
Rocca fatica a reggere il
corpo a corpo. Inglese e
Mbakogu sono fondamentalmente dei ragazzi,
non ancora dei Nazionali.
Hanno più dimensioni di
calcio, uno è più forte nello
stretto, l’altro sullo scatto.
Tutti e tre, qualora abbandonati in profondità, sono
più semplici da marcare.
Hanno bisogno di un partner vicino che gli porti via il
raddoppio. E in ogni modo,
la storia professionistica di
Cani non è scandalosamente
più stitica di quella dei suoi
colleghi di reparto, Sgrigna
compreso. I curriculum
parlano chiaro: ognuno di
loro centra il bersaglio ogni
cinque partite, non più spesso. E’ lecito confidare che
qualcuno si sblocchi prima
o poi. E risolva partite come
quest’ultima. Ma bisogna
anche essere pronti all’idea
di rivederne diverse. In buona sostanza, il Carpi ha il
diritto di sperare di crescere
insieme ai propri attaccanti.
Ma sarebbe innaturale immaginare che cambi completamente passo. Indipendentemente dalle scelte.
MONDAY NIGHT - Nel
posticipo arriva il Novara, in estrema urgenza di
riscatto. Sabato scorso ha
incassato una severa lezione
d’intensità dalla capolista
Lanciano. Non è più una
sorpresa, ma sì un grosso
problema per tutti coloro
che continuano a considerarla come tale. Sarà un
Monday night davvero
delicatissimo.
Enrico Gualtieri
La classifica
PROSSIMO AVVERSARIO:
NOVARA
Ultima chiamata per Aglietti?
L
a genesi di questo gioco in Italia ha una geografia molto
precisa. E’ molto probabile che il primo pallone sia sbarcato a Genova, attracco spontaneo per i Maestri inglesi che
diffusero il gioco principalmente attraverso le loro lunghe rotte
commerciali. Ma è certo che il grande calcio, inteso come movimento competitivo di massa, attecchì in Piemonte. Il Novara
è uno dei vertici più importanti di questa inossidabile tradizione. Nacque nel 1908, quasi contemporaneamente al Casale,
quattro anni prima dell’Alessandria, due più tardi del Torino, tre
dopo il Cuneo, a undici dalla Juventus e a sedici dall’odiatissima
Pro Vercelli, la sua principale nemesi dinastica. Ha alle spalle
ben 13 campionati di Serie A, ed è alla 31esima partecipazione
in B. Solo 15 squadre ne hanno collezionate di più. Il momento
attuale è la coda complessa del ciclo De Salvo, una famiglia
molto ricca e intraprendente, proprietaria di un impero di
policlinici. Ha rilevato la società in C1 (2006-2007), riqualificato
ogni aspetto gestionale, investito grandi capitali in risorse umane e strutture (Novarello è oggi uno dei centri sportivi italiani
state of the art). Nello spazio di un lustro illuminato, e per
certi aspetti rivoluzionario, ha riportato la città nella massima
serie dopo oltre mezzo secolo. La magia però è durata poco. La
retrocessione immediata, e la successiva sconfitta nei playoff
hanno sgonfiato l’ambiente. L’obiettivo è puntato nuovamente
sui primissimi posti. Ma l’avvio è stato molto deludente: solo
due vittorie, gravi amnesie difensive, attacco a corrente alternata (nessun gol nelle ultime due gare). L’aria s’è fatta pesante:
sabato scorso è scattata una contestazione durissima. Vacilla la
panchina di Alfredo Aglietti. E’ uno zemaniano relativamente
moderato, alla seconda esperienza in cadetteria dopo Empoli.
Struttura un 4-3-3 basato sul possesso palla perimetrale, e su
accelerazioni improvvise secondo triangoli e sovrapposizioni in
zona tiro. Alza la difesa con giudizio, la copre con un mediano
veloce che sa fare il regista (Buzzegoli), e manda a turno due
mezzali leggere negli spazi (Pesce e Katidis o i totem Rigoni e
Lazzari). A Carpi non può fallire. Per salvarsi ha bisogno di tutta
la qualità dei suoi attaccanti: l’esuberanza di Gianmario Comi
(classe ‘92, figlio d’arte, proprietà Milan), la cifra tecnica di
Pietro Iemmello (già eversore biancorosso con la maglia della
Pro Vercelli) e soprattutto la classe travolgente di Pablo Andres
Gonzalez. Un favoloso corsaro dal passo lungo. Sangue argentino, passaporto italiano, 109 presenze e 36 gol con il Novara.
Che lo tesserò mentre faceva il portalettere per arrotondare lo
stipendio. Per questo è detto “El Cartero”.
E.G.
I PRECEDENTI
Solo pareggi e gol d’autore
I
n gare di campionato, il Novara torna ospite per la quarta volta. Solo pareggi nei tre precedenti, tutti collocati in
annate cruciali per la storia di ambo le società. Il primo
è datato 21 febbraio 1965. Il Carpi era la “Stirpe d’oro” e si
batteva orgogliosamente da neo-promossa, dopo il trionfo
di Brescia con il Bolzano dell’anno prima. Chiuse decima,
rivelazione del girone A di Serie C. I piemontesi, invece,
vinsero nettamente il campionato. Ma al Cabassi non
riuscirono a passare. Fissò l’1-1 dal dischetto una leggenda:
Luigi Silvestri, detto “Silver”. Forse il miglior libero che si
sia visto da queste parti. Certamente uno dei più travolgenti piedi sinistri che abbiano mai calciato per la nostra causa.
Il secondo incrocio fu il 30 ottobre 1988: Serie C2, scontro
diretto. Il Carpi rivoluzionario, schierato a Zona dal maestro
Ugo Tomeazzi, alla fine mise in fila tutti. Anche il Novara,
tra le favorite della vigilia, che quel giorno uscì indenne
(0-0). L’ultima sfida (1-1) risale al 3 novembre 1996: serie C1,
la stagione del grande sogno infranto a Ferrara. Di nuovo,
i biancorossi pervennero al pari (1-1) con il rigore di un formidabile difensore mancino che avrebbe poi conquistato il
mondo: Marco Materazzi.
E.G.
PROSSIMO TURNO
Comanda Pavoletti
NONA GIORNATA
Domenica 13/10/2013, ore 15:
BARI - CROTONE
CITTADELLA - PADOVA
J.STABIA - CESENA
LATINA - MODENA
SIENA - AVELLINO
VARESE - TRAPANI
V.LANCIANO - TERNANA
ANTICIPI
Sabato 12/10/2013
Ore 18: SPEZIA - BRESCIA
Ore 20.30: REGGINA - EMPOLI
7 RETI:
Pavoletti (Varese)
POSTICIPI
Domenica 13/10/2013
Ore 20.30: PALERMO - PESCARA
Lunedì 14/10/2013
Ore 20.30: CARPI - NOVARA
*CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice
I MARCATORI
La capolista ospita la Ternana
5 RETI:
Torromino (Crotone)
Babacar (Modena)
Hernandez (Palermo)
Mancosu (Trapani)
4 RETI:
Caracciolo (Brescia)
Maccarone e Tavano (Empoli)
Maniero (Pescara)
Giannetti e Paolucci (Siena)
Antenucci (Ternana)
…
1 RETE:
Cani Concas Inglese
e Memushaj (Carpi)
11.10.2013 n°36
21
CALCIO – Carpi, settore giovanile: Primavera eliminata dalla Coppa Italia
Turbo 2000
Volano i ragazzi di Michele Borghi trascinati da Del Prete: 3 vittorie su 3!
Sconfitte dure invece per Allievi e Giovanissimi Nazionali
CALCIO - DILETTANTI
L
a notizia più importante del weekend scorso è la conferma
della Virtus Cibeno (Seconda Categoria) che vince in modo
straordinario la quarta partita consecutiva e va in fuga.
Si riscatta la Correggese (D), grazie alla propria differenza esclusiva: Davide Luppi. La Solierese (Promozione) batte un colpo
importante in trasferta e trova finalmente continuità.
In Terza, il S.Marino si coccola il pichichi Grandi e resta solo
all’inseguimento delle primissime.
REGIONALI
Correggese avanza con SuperLuppi
Serie D. Basta e avanza un super Davide Luppi per rimettere
in carreggiata la Correggese dopo la sbandata pericolosa di
Chioggia. Segna di fioretto e di sciabola, stecchisce in controtempo l’Imolese di mister Franco Farneti (2-0). Apre e chiude
da solo una pratica mai davvero in discussione. Per la categoria
in cui gioca è il più sfrenato dei lussi. E’ nato nel bergamasco, ma
è di fatto un carpigiano doc. Ha appena compiuto 23 anni, può
giustamente considerarsi una delle tante vittime del grande calcio che si è dato regole per lanciare i giovani senza accorgersi che
così facendo non necessariamente tutela quelli bravi. Finché gli
obblighi di leva sono stati dalla sua parte ha avuto spazio in Lega
Pro (Manfredonia, Viareggio, Portogruaro: complessivamente
quasi 90 presenze e 10 gol tra Prima e Seconda Divisione). Poi, il
Sassuolo se n’è disfatto. Ora gli tocca riconquistarsi il professionismo. Pare decisamente sulla buona strada. Intanto il vertice si
ricompatta, dal big-match di giornata esce una nuova capolista:
è il Thermal Abano, che espugna Massa di misura. E’ imbattuto,
così come il Sancolombano, prossimo avversario dei ragazzi di
Bagatti.
Promozione. Convincente prova di maturità della Solierese,
che si leva di dosso i complessi da trasferta rimontando il Crevalcore. Vince una gara difficile (2-1), ad alta intensità, molto complicata dallo svantaggio immediato. Pareggia Lugli in chiusura di
primo tempo. Decide Prandi, nella ripresa. Ora i gialloblu sono
secondi, a tre lunghezze dal fuggitivo Castelvetro. Domenica,
altra verifica esterna a Faro.
E.G.
PROVINCIALI
Al S.Marino il derby verità
C
’è un fiore rigogliosissimo nell’occhiello di via Marx:
si chiama Del Prete, ed è
il capobanda dei Giovanissimi Regionali (annata
2000), autorevoli padroni
del campionato con tre
successi netti e filati in
apertura, senza gol al passivo. Sono loro la miglior
notizia del weekend giovanile di via Marx, assai
indigesto invece per le tre
rappresentative Nazionali.
PRIMAVERA – Davvero
un sabato nero per i colori
biancorossi. Contemporaneamente alla beffa
della prima squadra, si
configura anche il rovescio
della Primavera in TIM
CUP. Termina infatti molto
amaramente a Gavirate
la parentesi dei ragazzi di
Galantini e Garzon nella
competizione accessoria.
Il Varese di Maurizio
Ganz passa due volte nel
primo tempo e arrotonda
nel finale (0-3), capitalizzando gli errori dei
portieri Feleppa (espulso
per il fallo da rigore che
segna la storia del match)
e Pellegrinelli. Sfuma così
la suggestiva opportunità
di affrontare il Milan di
Filippo Inzaghi nel turno
successivo. Ora, l’attività
ufficiale si ferma fino al 2
novembre per via dei mondiali U17. Zunino e soci si
prepareranno alla ripresa
con alcune amichevoli in
via di definizione.
ALLIEVI NAZIONALI
– Non va meglio agli Al-
lievi di Belloni, bastonati
in casa con identico scarto
dal Novara (0-3). Gara
compromessa fin dalle
battute iniziali. Domenica
prossima il campionato
sosta. Si torna in campo
il 20 ottobre: il Carpi sarà
impegnato a Siena.
GIOVANISSIMI NAZIONALI – La truppa
di La Manna non riesce
a dare continuità al bel
successo sulla Spal della
domenica precedente, e si
fa infilare due volte dalla
Reggiana nel primo tempo
(0-2). Vana la reazione
successiva. Domenica 13
trasferta in Romagna sul
campo del Rimini, appaiato in classifica a quota 3
punti.
GLI ALTRI – Volano
a punteggio pieno i Regionali di Michele Borghi che dopo Modena e
Forlì stendono nettamente
anche il Bologna (2-0).
Apre Calabretti, chiude
uno splendido Del Prete
(quinto centro in tre gare).
Domenica prossima un
altro derby sentitissimo:
arriva il Sassuolo. Primo
sorriso a 32 denti per gli
Esordienti Regionali di
Andrea Cavicchioli, scatenati a S.Arcangelo: 0-7!
In gol: Spaggiari, Cicciriello, Nocerino, Malavolti, Mebelli e due volte
Meloni. I Pulcini Provinciali, infine, vincono sul
campo del S. Faustino:
3-2, reti di D’Elia, Lugli e
Franchin.
Enrico Gualtieri
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
PRIMAVERA
Il campionato è fermo,
ripartirà il 2 novembre.
Amichevole
CARPI - VERONA
Sabato 12/10/2013 Reggiolo (RE) – Centro
“Pertini” – Via IV Novembre –
Ore 15
GIOVANISSIMI
NAZIONALI
ESORDIENTI
PROVINCIALI
RIMINI - CARPI
Domenica 13/10/2013
Rimini, Campo “Miramare” –
Via Parigi, 7
Ore 11
CONCORDIA - CARPI
SSabato 12/10/2013
Concordia sul Secchia (MO),
Campo Comunale Concordia
“A”– Via Togliatti, 40
Ore 16
GIOVANISSIMI
REGIONALI
PULCINI
PROVINCIALI
CARPI - SASSUOLO
Domenica 13/10/2013
Carpi, Campo “Sigonio” –
Via Sigonio, 21
Ore 11
CARPI - SAMMARTINESE
SSabato 12/10/2013
Carpi, Campo “D.Pietri” –
Via Nuova Ponente 24/C
Ore 16.30
In Seconda (girone H), la Virtus è sempre più padrona della
scena. Prosegue il filotto (4 successi su 4), vince a Corlo una di
quelle partite che segnano la storia dei campionati (3-2). Rimonta
due gol nell’ultima mezzora, di rabbia, con grande coscienza
di superiorità. L’eroe della domenica è Puccillo (doppietta). Gli
aquilotti di Amaranti volano a +3 sulle inseguitrici. E’ già una
fuga importante.
In Terza (girone C), il derby della verità inguaia la Cabassi e
lancia il S. Marino di mister Davide “Topa” Rossi, trascinato dal
solito Grandi. Segna altri 3 gol (7 in totale, capocannoniere del
campionato), l’ultimo dei quali, proprio allo scadere, vale il 3-2
finale. L’altra sfida in famiglia tra Carpine e Fossolese si chiude
senza vincitori né vinti, con un gol per parte (1-1, Barbieri e
Bertacchini su rigore). Il Limidi spreca il vantaggio di Pastore e
si fa riprendere dal Campogalliano (1-1). Lo United di Perrotta
resiste solo un tempo (2-5) alla Madonnina, prima della classe in
coabitazione col Villadoro. Proseguono le amnesie difensive della
Cortilese (7 gol subiti in 3 gare), battuta dal Gaggio al termine di
un match ricco di reti e colpi di scena (3-4). Domenica prossima
ospiterà il S.Marino, decisamente la squadra più in palla di tutte:
dopo 4 gare è terzo, a un solo punto dalle due battistrada.
E.G.
CALCIO A 5
Virtus pimpante, Aposa schiantata
P
rosegue in campionato il buon momento virtussino, con gli uomini di Caleffi
capaci di cogliere, tra le mura amiche,
il terzo successo consecutivo ai danni del
fanalino di coda Aposa. L’incipit gialloblù è
di quelli memorabili e, alla metà della prima
frazione, Bigarelli e Nosari han già firmato
sul taccuino buono: l’11 di casa apre le danze
al pronti-via, spedendo in rete al termine di
una manovra avvolgente, mentre poco dopo
arriva il sussulto di Nosari, su fendente mancino che non pare un’iradiddio ma l’estremo
ospite è facilmente suggestionabile e si piega. Il match prosegue sui
binari giusti per tutta la prima frazione: Pelusi è orologio impeccabile
e prezioso, stretto al braccio di una Virtus che inizia a piacersi di più,
Casceglia (in foto) è un colosso ma ha il motorino di uno stantuffo.
La seconda metà del match saluta la terza rete di casa, firmata dallo
stesso Casceglia che scaraventa in rete a conclusione di un’azione
insistita, seguita dal goal della bandiera ospite (3-1). Dopo qualche
minuto di consueto smarrimento dei padroni di casa, i cattivi pensieri
li spazza via Baratti, abile a eludere l’estremo avversario in uscita
per depositarne alle spalle la pietra tombale sul match. Si chiude
sul 4-1 una contesa mai in discussione, con la classifica che inizia a
piacere un po’ di più, ma la strada ancora estremamente tortuosa;
adesso viene il bello, Virtus, ché di chi vince coi cannoni contro le
pistole ad acqua la storia si dimentica in fretta e quest’anno, per
stare a galla, c’è da vincere anche alle Termopili.
Federico Campedelli
11.10.2013 n° 36
22
Cec si è
piegata a
Mirandola
E
’ stata la gara al
contrario di quella
vissuta con Motta per
l’Universal Cec Volley che,
mercoledì 2 ottobre, si è piegata a Mirandola, dopo una
gara combattutissima in cui
è stata capace di rimediare i
primi due set di svantaggio
con una bella prova. Sotto di
2 a 0 la formazione di coach
Molinari, con un Porcellini
in grande spolvero da 31
punti di score personale,
è riuscita nel recupero ma
non è bastato e ha perso il
quinto set ai vantaggi per
15-13. Mirandola è riuscita a
recuperare all’ultimo l’infortunato Serafini, l’Universal
è riuscita a fare della partita
Trentin. Fino al 20 pari del
terzo set è stata sempre
Mirandola a comandare il
gioco, il primo sorpasso è
arrivato sul 21-20 nel terzo
set. Grazie ai due muri di un
buon Vito Insalata. Buona,
nel complesso oltre all’inarrestabile Porcellini, la prova
del ‘95 Mario Spirito, alla
sua prima ufficiale con la
maglia dell’Universal.
Palladium Cup - Liu Jo Modena battuta 2 a 3 dal Piacenza
Quarto posto per le bianconere
N
on ha sorriso alla
Liu•Jo Modena la
prima semifinale
della Palladium Cup disputata nel Palasport di Vicenza. La squadra guidata
da coach Chiappafreddo
si è dovuta arrendere alle
vice campionesse italiane
dell’Imoco Conegliano,
formazione destinata a essere una delle protagoniste
anche in questa stagione.
3-0 per le venete che hanno
saputo essere più incisive
nei momenti decisivi dei
set. Nulla da fare per le
bianconere nemmeno nella
finale valevole per il 3°- 4°
posto della Palladium Cup:
la Liu•Jo Modena entra in
campo con grande vigore e
mette alle strette le campionesse d’Italia di Piacenza,
ma alla lunga emerge la
qualità delle ragazze di
coach Caprara che si
dimostrano squadra solida.
Accarezza la possibilità di
un grande successo la formazione bianconera, ma si
deve arrendere al tie-break
dopo una lunga lotta.
Chiappafreddo si affida alla
solita diagonale principale
formata da in palleggio
e Fabris come opposta.
Ruseva e Crisanti sono
le centrali, Piccinini e
Pallamano Serie A - Terraquilia batte Luciani
Mosconi Dorica 40 a 20
Seconda vittoria in trasferta
S
econda trasferta
consecutiva e seconda
vittoria per Terraquilia
Carpi che conferma il suo ottimo stato di forma vincendo
ad Ancona per 20-40. Partita
temuta alla vigilia dal clan
biancorosso: nel precedente
campionato, infatti, i ragazzi
di coach Serafini subirono
una cocente sconfitta. I
biancorossi sin dalle prime
battute hanno preso in
mano le redini della gara
schiacciando i locali con una
difesa attenta, imperniata
su un Baschieri insuperabile
e un attacco concreto con
un Tojcic in gran spolvero,
autore nella prima parte di
gara di ben 8 reti. Interessante anche lo schieramento
iniziale di Terraquilia che ha
visto partire titolare Baschieri
Ph Salvatore Marrone
Rousseaux le attaccanti di
posto quattro con Petrachi
libero. Fabris è la prima a
suonare la carica dapprima
con un muro e poi con due
ace su Valeriano. Dall’altra
parte, invece, Caracuta
prova a mettere subito in
partita Bramborova, ma
sbaglia qualcosa e Modena
ne approfitta. Sul 15-9 Caprara è costretto a fermare il
gioco, ma al rientro in campo la musica non cambia e
si arriva fino al 20-12 firmato dal muro di Rousseaux.
Crisanti sbaglia la battuta e
per la Rebecchi entra Van
Hecke in battuta. L’opposta
belga prende di mira Petrachi, fin qui perfetta, e riesce
a metterla in difficoltà con
un servizio in salto che fa
sempre male a chiunque.
Piacenza si riavvicina, arriva quasi a contatto ma, nel
momento decisivo, a trascinare la squadra ci pensa
Francesca Piccinini fino al
25-23. Sestetti confermati
da ambo le parti nel secondo set e si inizia come si era
concluso il parziale precedente, ovvero in equilibrio.
Modena, però, è sempre
efficace in battuta e quando
trova in attacco il salto di
qualità scava un solco impressionante. Piacenza non
passa più in attacco, fatica
in tutti i fondamentali e va
sotto, nonostante i cambi
del coach che le prova tutte
inserendo anche la capitana Manuela Leggeri,
unica giocatrice a non aver
visto il terreno di gioco nel
parziale precedente insieme
a Ferretti. Liu Jo chiude
in scioltezza 25-17. Nel
terzo set Liu Jo mantiene
buone percentuali offensive
ma inizia a trovare il muro
avversario ben piazzato.
in porta e l’ex di turno (applauditissimo) Polito come
pivot; ottima la prestazione
di entrambi i giocatori, come
di tutta la squadra. L’entusiasmo è tanto nel clan biancorosso: la strada è lunga, ma
di sicuro la partenza è ottima. Buone indicazioni anche
da Molina e Marrochi.
Unica nota negativa l’infortunio a Di Matteo. Sabato
primo impegno casalingo
per Terraquilia, al Vallauri,
alle 18, scende l’Estense
Ferrara.
E’ Valeriano l’attaccante
più ispirato per Rebecchi,
ma tutta la formazione di
Caprara riduce al minimo
gli errori e sarà questa la
chiave decisiva per allungare. Nel quarto set Liu
Jo non opera il sorpasso.
Piacenza diventa infallibile
in fase di cambio palla e dal
12-11 opera un parziale di
4-0 che scava un piccolo
solco tra le due squadre.
Le bianconere rispondono
riportandosi a contatto
dell’avversario. Bosetti
e Bramborova salgono
di tono per la Rebecchi,
Piccinini è inarrestabile
ed è accompagnata da una
Ruseva quasi perfetta in
attacco dopo un avvio difficile. Si arriva allo sprint
finale ma Piacenza trova
lo scatto buono da 21-22
a 21-25 portando la sfida
al tie-break. Meijners,
chiamata in causa in attacco
in una delle rare occasioni
in cui ne ha avuto la possibilità, non sbaglia e poi
arriva il muro decisivo di
Manzano. Sestetti iniziali
confermati anche per il
tie-break in cui Modena
parte forte con due punti di
Fabris e un ace di Rousseaux. Sembra un buon inizio,
ma le campionesse d’Italia
reagiscono sfruttando i
momenti di poca precisione
di Piccinini e compagne.
Dal 5-3 la Rebecchi infila
un parziale di sei punti che
alla fine risulterà decisivo.
Non molla, comunque, di
un centimetro la Liu Jo che
con Fabris e Rousseaux
ricuce fino all’11-12 salvo
poi arrendersi, definitivamente, quando De Kruijf
trova attacco ed ace che
portano sull’11-14 prima
del 12-15 finale.
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