Settimanale di 11 ottobre 2013 attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 36 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola alla scoperta della fenice Rita Pellati e Cesare Savani Antonio Dattoli e Alessio Gigante il divertimento fa rima con oltrecafè Martino Caciagli il gelato made in carpi conquista la bulgaria Cesare Savani e Rita Pellati hanno dato vita, all’interno di un casale di campagna alle porte di Carpi, in via Guastalla, al civico 70, a un nuovo Bed & Breakfast. Riccardo Cavicchioli ecco come risparmiare sulla bolletta energetica 11.10.2013 n° 36 2 Libri da non perdere! Tra le righe... Il regolamento stoppa Campedelli Quattro etti d’amore, grazie Di Chiara Gamberale A un anno da L’amore quando c’era è tornata in libreria Chiara Gamberale con un romanzo a due voci e tutto al femminile, Quattro etti d’amore, grazie. Quasi ogni giorno Erica e Tea s’incrociano tra gli scaffali di un supermercato. Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su Facebook, Quelli della mitica B del Rousseau 1991-1996, su cui ritorna puntualmente ogni qual volta si sente nostalgica e ha bisogno di sfuggire alla routine domestica, due figli. Tea è la protagonista della serie Tv di culto Testa o Cuore, ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l’ha ribattezzata “signora Cunningham”. Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di Happy Days. Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l’appello all’esistenza dell’altra diventa soprattutto l’occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe. Chiara Gamberale utilizza uno stile asciutto e fresco, mescolando dialoghi serrati a riflessioni estemporanee, regalandoci un romanzo vivace, pieno di dettagli e attento alla caratterizzazione dei personaggi. Una storia che squarcia il velo d’ipocrisia che regola le nostre esistenze e mette in primo piano le insoddisfazioni personali di due donne che sono anche le nostre. Foto della settimana E ’ un autunno particolamente caldo per il Pd locale chiamato ad eleggere il proprio segretario provinciale e, successivamente, quello nazionale. Il ruolo di segretario provinciale riveste un’importanza cruciale in vista della tornata elettorale delle amministrative previste a primavera del 2014 quando si sceglieranno i nuovi sindaci in tanti comuni e il Partitone avrà modo di verificare la tenuta sul territorio. Per questo occorre individuare, all’interno del partito, una rosa di nomi: persone che abbiano le carte in regola, in grado di ‘fare sintesi’ fra le diverse anime e di proiettarsi all’esterno per offrire prospettive ai ‘delusi’ dalla politica. A selezionare le nomine pare provveda lo Statuto del Partito Democratico: l’articolo 21 stabilisce, infatti, che non possano candidarsi alla segreteria provinciale parlamentari, consiglieri, assessori regionali, sindaci e assessori dei Comuni con più di 50mila abitanti. Fuori gioco finiscono così tre possibili candidati che proprio in virtù dei ruoli amministrativi che ricoprono, non possono presentarsi al congresso: Luciano Vecchi, in quanto consigliere regionale, Antonino Marino, in quanto assessore del Comune di Modena ed Enrico Campedelli, sindaco di Carpi non possono candidarsi. Tutto da rifare il borsino dei papabili. Ad oggi, si fanno i nomi di Lucia Bursi, sindaco di Maranello, che ha meno di 50mila abitanti, Giuseppe Schena peché come la Bursi guida un Comune inferiore ai 50mila abitanti, e Giovanni Taurasi, presidente del Consiglio comunale di Carpi. Resta l’incognita rappresentata da Paolo Negro, attuale segretaro provinciale, scelto nel maggio del 2013 per ‘traghettare’ il partito dopo le dimissioni di Davide Baruffi: è stato in grado di far dialogare le diverse anime del Pd evitando pericolose spaccature. Tutto sarà più chiaro entro le ore 20 di venerdì 11 ottobre, termine entro il quale dovranno essere presentate le candidature. L’Assemblea per la proclamazione del nuovo segretario provinciale si riunirà sabato 9 novembre. Sara Gelli Il graffio La Iena E’un bravo amministratore, un giovane che del servizio alla comunità ha fatto un principio di vita, che ha l’onestà e la freschezza per poter affrontare e vincere le sfide del futuro. L’uomo della svolta e del cambiamento. Chi è? L’attuale assessore alle Politiche Sociali Bellelli, secondo il collega all’Urbanistica, Tosi. Quando si dice il cameratismo... Degrado, scempio e sporcizia... ecco quel che resta di una gloriosa polisportiva. Segnalazione di un fedele frequentatore della Dorando Pietri. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 9 ottobre 2013 11.10.2013 n°36 3 sisma e ricostruzione Nuovo investimento per Coop Estense a Rovereto, una delle frazioni più colpite dal sisma del 2012 Sarà in legno la nuova coop N uovo investimento per Coop Estense a Rovereto, una delle frazioni maggiormente colpite dal sisma del maggio scorso. La cooperativa ha infatti deciso di abbattere il vecchio fabbricato degli Anni Cinquanta che ospitava il supermercato per dar vita a un progetto innovativo e decisamente green. “Ristrutturare l’edificio oggi inagibile - spiega il direttore tecnico Davide Roncaglia - avrebbe certamente comportato una spesa minore ma, dal momento che Coop si è posta da tempo l’obiettivo di investire sui temi del risparmio energetico, abbiamo deciso di edificare una costruzione performante ed efficiente, sia dal punto di vista energetico che antisismico, e mettere così a disposizione di una comunità fortemente provata dal terremoto, un vero e proprio gioiellino moderno, bello e funzionale”. Il nuovo supermercato ecocompatibile, spesa prevista circa 800mila euro, sarà interamente in I l messaggio lanciato nuovamente dal Comitato dei terremotati Sisma.12 è chiaro: “burocrazia e politica bloccano la ricostruzione che non è partita, diversamente da quanto vanno dicendo in giro il presidente della Regione Errani e l’assessore Muzzarelli. Basti ricordare che le domande presentate dagli sfollati alla Regione sono poco più di 400, per un equivalente di 300 milioni di euro, a fronte di un danno complessivo, tra edilizia abitativa e capannoni industriali, di circa 13 miliardi. Davvero inaccettabile! E, intanto, le 200 ordinanze emesse dalla Regione hanno bloccato di fatto il cammino della ricostruzione, scoraggiando gli imprenditori e mortificando progettisti e tecnici. A causa di questa situazione, sono le piccole imprese edili del territorio legno: “un materiale che garantisce standard di isolamento eccezionali e, pur avendo un costo superiore rispetto a quello del cemento - prosegue Roncaglia - è molto più leggero e, quindi, richiede meno costi in opere di fondazioni e, al contempo, consente di limitare l’entità della colata di cemento da realizzare sul terreno e del ferro per le armature”. La struttura lignea, composta di più elementi componibili, verrà montata in loco da squadre specializzate e i tempi di cantierizzazione saranno molto più veloci rispetto a quelli delle costruzioni tradizionali. La cooperativa sperava di poter inaugurare il nuovo supermercato il 29 maggio 2014 ma, probabilmente, sarà costretta a far slittare il taglio del nastro di qualche mese, dal momento che non ha ancora ricevuto dal Comune di Novi il via libera a costruire. Jessica Bianchi Il Comitato Sisma.12 torna all’attacco: “gli sfollati stanno per affrontare un altro inverno da incubo, da trascorrere fuori casa, in container ristretti, che hanno bisogno di grandi spese per il riscaldamento, in barba alle promesse fatte oltre un anno fa”. “Siamo stufi di aspettare” a pagarne le conseguenze economiche perchè, a eseguire i lavori, sono sempre le solite e note grandi imprese cooperative”. Insomma, a 16 mesi dal terremoto, dei 6 miliardi di euro tante volte promessi ne sono arrivati ben pochi e intanto i centri storici di Cavezzo, Novi, Concordia e Finale Emilia presentano lo stesso sconfortante aspetto di località bombardate. Sandro Romagnoli, Elena Busi e Francesco Bernardi, membri del Comitato di protesta Sisma.12 non hanno avuto mezze misure nel denunciare, durante l’assemblea di Medolla della scorsa settimana, la situazione in cui versa il nostro territorio, rivelando che, quando il Comune interviene per il primo controllo sui lavori delle opere concesse dalla Cambiale Errani, attraverso il Sal (stato di avanzamento dei lavori), la costruzione si blocca a causa di cavilli, danneggiando committenti e imprese di costruzione. “Una situazione assurda – hanno aggiunto – che si sta aggravando. Il rischio è che la ricostruzione si paralizzi del tutto come è accaduto all’Aquila di cui più nessuno parla. Gli sfollati stanno per affrontare un altro inverno da incubo, da trascorrere fuori casa, in container ristretti, che hanno bisogno di grandi spese per il riscaldamento, in barba alle facili promesse. Il muro di omertà, difficoltà, disagi e di norme burocratiche spesso inspiegabili, assurde e contraddittorie, colpiscono migliaia di famiglie che vivono senza alcuna certezza”. Insomma, non sembra proprio di vivere nella parte d’Italia ‘che funziona’, come siamo abituati a pensare e come ci viene ripetuto ogni giorno dai nostri amministratori locali. Se è vero che l’Emilia - e la provincia di Modena - fa parte dell’Italia efficiente, allora si svegli e cerchi di recuperare il tempo perduto, mantenendo le promesse fatte ai cittadini davanti al papa e al presidente della Repubblica e risolvendo i problemi della gente. Se non lo farà, andremo incontro a un ulteriore scollamento tra popolazione e istituzioni e a una più grave disaffezione verso la politica, a cominciare da quella locale. Cesare Pradella 11.10.2013 n° 36 4 “ Sono consapevole che i carpigiani vorrebbero vedermi bruciare per risolvere il problema piuttosto che perdere tempo per capire che la questione è più complicata di come sembra. Se è possibile vorrei partire con una premessa: non fate di tutta l’erba un fascio. Qui dentro c’è sicuramente chi ruba, ma non siamo tutti uguali. Venite ad appurare coi vostri occhi: qui non si spendono soldi da anni e non è vero che il Comune ci dà trenta euro al giorno”. Se è vero che, entrando, sembra di stare in un altro mondo, è pur sempre Carpi anche questa fetta di terra in cui risiedono i dannati sinti. Non solo sinti ma anche gagi, due ragazze italiane e una pakistana. “Pensavo che sposando una ragazza italiana mi sarebbe stato più facile uscire da questo posto e iniziare una nuova vita e, invece, sono ancora qui con tutta la mia famiglia. Voi pensate che noi vogliamo starci in questo campo, ma non è così”. Nella mobil home, di quelle prefabbricate, a cui ci ha abituato il terremoto, c’è un tavolino con una panca che corre intorno, una cucina, la stanza matrimoniale, la camera dei bimbi, il bagno con il lavandino e la doccia. Tutto in 25 mq lindi e puliti, Viaggio all’interno del campo nomadi per scoprire il desiderio di chi, da anni, tenta di uscire: “non c’è niente da fare. Oggi ci ritroviamo con un appezzamento di proprietà inutilizzabile”. Il girone dei dannati “So che i carpigiani vorrebbero vedermi bruciare per risolvere il problema piuttosto che perdere tempo per capire che la questione è più complicata di come sembra”. mentre fuori ci sono degrado e sporcizia. “Ci era stato consigliato di comprare un terreno per poter fare una microarea e uscire da qui: così qualche anno fa, con tanti sacrifici, abbiamo acquistato un pezzo di terra tra Carpi e Ro- vereto in piena campagna, lontano dalle case, perché si sa che diamo fastidio. Non essendo di proprietà comunale, l’Amministrazione si è tirata fuori nel momento in cui c’era da attrezzare il campo per farne una microarea ma noi ci siamo dichiarati disponibili a fare tutto a carico nostro. Io ho fatto per anni il muratore e potevo dare una mano a stendere la ghiaia e delimitare le piazzole. Ma poi è saltato fuori che il terreno non si poteva convertire da agricolo a edificabile. Lo abbiamo offerto al Comune perchè, diventando comunale, forse sarebbe stato più semplice costruirci la microarea e poi ce lo saremmo ripagati nei prossimi venti o trent’anni, ma non c’è stato niente da fare. Oggi ci ritroviamo con un appezzamento di nostra proprietà inutilizzabile”. Dopo è stata avanzata la proposta di occupare provvisoriamente gli spazi di una scuola oggi abbandonata e isolata nelle campagne di Cavezzo a più di 5 chilometri di distanza da Carpi e, ultima in ordine di tempo, è stata individuata una solu- zione dietro l’impianto di compostaggio, “e ci andava anche bene, pur di uscire da qui, ma l’odore è insopportabile”. Fuori di lì non si esce. Quando si guardano intorno vedono la microarea di via Vecchia Carpi verso Correggio e altre in cui gli spazi di ogni famiglia sono delimitati e in cui le case mobili sono distanziate l’una dall’altra. “Qui siamo uno sopra all’altro. Se dovesse prendere fuoco una roulotte, l’incendio si estenderebbe velocemente a tutte”. Dalla finestra si intravedono i vecchi bagni e anche quelli chimici, attualmente in uso. Li ha portati una delegazione di Emergency, arrivata a Carpi durante i giorni del terremoto, dopo aver constatato le condizioni di vita nel campo nomadi. Pochi qui dentro hanno un lavoro (che non sia andare a raccogliere il ferro o vendere centrini) ma in passato un componente di questa famiglia ha lavorato presso un ristorante e una ragazza ha fatto l’assistente domiciliare. “Quando però si viene a sapere dove viviamo, il licenziamento è immediato. Solo quando non esisterà più via Nuova Ponente 32/A cambierà la mia vita e io non mi reputerò più uno zingaro”. Sara Gelli 11.10.2013 n°36 5 L’Associazione Scuola Amica dei Bambini organizza, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Carpi 2 e l’Opera Nazionale Montessori, corsi di differenziazione didattica riconosciuti dal Ministero Corsi di formazione Montessori L ’Associazione Scuola Amica dei Bambini, che ha proposto e supportato l’avvio di sezioni sperimentali con il Metodo Montessori (si sono avviate tre classi nella scuola pubblica statale Col. Lugli di Santa Croce e due classi nella scuola privata dell’infanzia Mary Poppins), ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Carpi 2 e l’Opera Nazionale S abato 5 ottobre, in contemporanea nelle piazze di Carpi, Modena, Fiorano, Mirandola e Pavullo, si è svolto il flash mob Allattiamo insieme, iniziativa promossa dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con le Aziende sanitarie, gli Enti locali e i Gruppi di sostegno e inserita nell’ambito delle manifestazioni legate alla Settimana mondiale dell’allattamento materno. L’invito è stato: Indossa una maglietta bianca e vieni anche tu ad allattare! Un’occasione davvero rilevante per la promozione di una pratica importante per la salute di mamme e bambini. L’allattamento al seno è il modo più naturale di alimentare il neonato, offrendogli tutto il cibo e la protezione di cui ha bisogno per la crescita e lo sviluppo e favorendo inoltre il contatto tra madre e bambino. Secondo l’ultima indagine regionale, l’allattamento al seno in Emilia Romagna viene praticato dal 55% delle donne a tre mesi e dal 37% a cinque mesi. Dal 1999 al 2011 il tasso è aumentato del 3% a tre mesi e del 15% a cinque mesi. Il tasso dei bambini non allattati è in calo: - 4% a tre mesi, - 7% a cinque mesi. Il sostegno che la mamma può trovare nella comunità diventa Don Luca Baraldi Angela Gozzi Montessori, corsi di differenziazione didattica riconosciuti dal Ministero. “Il metodo Montessori - spiega Angela Gozzi, presidente di Scuola Amica dei Bambini - rappresenta un punto di riferimento per una nuova concezione dell’infanzia, per nuove metodologie scolastiche e per un’innovativa idea di scuola in funzione della crescita, dell’autonomia e delle potenzialità del bambino. Si avvale dell’uso di materiale tattilesensoriale scientificamente studiato da Maria Montessori per facilitare l’autoapprendimento”. I corsi di differenziazione didattica, previsti a Carpi e a Modena, sono rivolti a insegnanti ed educatori abilitati a insegnare nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria ed estesi a chiunque è interessato in qualità di uditore e a genitori con un modulo di ore ridotto. L’inizio dei corsi (per le fasce 3-6 anni e 6-11 anni) è previsto il 15 novembre e il termine a luglio 2015: si svolgono al venerdì pomeriggio (dalle 15 alle 19) e al sabato (dalle 9 alle 18, con pausa pranzo dalle 13 alle 14). Il corso per la fascia 3-6 anni (costo 1.600 euro) si svolge indicativamente due weekend al mese; il corso per la fascia 6-11 anni (costo 1.700 euro) un weekend ogni tre settimane. E’ previsto un modulo di circa 40 ore rivolto a genitori interessati ai temi: il bambino in famiglia, le autonomie, i periodi sensoriali, l’educazione cosmica e l’educazione alla pace. Per maggiori informazioni consultare il sito: http:// scuolaamicadeibambini. wordpress.com SABATO 5 OTTOBRE SI È SVOLTO DAVANTI AL MUNICIPIO DI CARPI un FLASH MOB PER SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SULL’IMPORTANZA DELL’ALLATTaMENTO AL SENO Allattare al seno fa bene alla mamma e al bambino Da sinistra Errica Maio, Grazia Antoniello, Margherita Guidetti e Giuliana Raimondi quindi di fondamentale importanza. L’iniziativa che si è svolta sabato ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una rete territoriale di informazione e formazione delle persone che svolgono un ruolo di supporto alle mamme. “Il latte materno - spiega Margherita Guidetti, socia attiva del GAAM, Gruppo Aiuto Allattamento Materno di Sarà don Luca Baraldi ad assumere la guida della parrocchia di San Giuseppe Artigiano Don Luca è il nuovo parroco I l vescovo monsignor Francesco Cavina, incontrando lo scorso 4 ottobre il Consiglio Pastorale parrocchiale di San Giuseppe Artigiano ha annunciato la nomina del nuovo parroco in sostituzione di don Lino Galavotti scomparso il 27 agosto scorso. Sarà don Luca Baraldi, ad assumere la guida della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, la più popolosa della Diocesi di Carpi, che presenta diverse aggregazioni giovanili, gruppi sposi e di catechesi per gli adulti, centro di ascolto Caritas, il gruppo L’isola che non c’è per i ragazzi con disabilità, la corale. La parrocchia è dotata anche di un centro pastorale esterno, in via Longhena, dove risiede una comunità di religiose. Don Baraldi prenderà possesso della Parrocchia sabato 7 dicembre, anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Nato a Carpi nel 1978, don Luca Baraldi è cresciuto nella Parrocchia di Rolo, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 2005 e, nello stesso anno, è divenuto vicario parrocchiale a Quartirolo. Dal 2005 è cerimoniere vescovile e direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano. E’ stato amministratore parrocchiale a Sant’Antonio in Mercadello e, attualmente, è parroco della Parrocchia di San Lorenzo a Gargallo. Vice-assistente dei giovani di Azione Cattolica, ha insegnato religione nelle scuole superiori e presso la scuola di formazione teologica San Bernardino da Siena di Carpi. Tra gli incarichi più recenti assunti da don Luca il coordinamento del tavolo di lavoro per la beatificazione di Odoardo Focherini. Carpi - contiene tutto quello di cui un neonato ha bisogno: nutrienti, anticorpi, e centinaia di altre sostanze che ancora non sono state scoperte. In più, questo latte cambia via via che il bambino cresce in modo da adattarsi alle sue esigenze. Un ampio corpus di ricerche indica che i neonati nutriti con latte di formula hanno maggiori probabilità di ammalarsi e contrarre infezioni, diarrea, otiti, e di sviluppare asma, allergie, obesità e sovrappeso rispetto ai bambini che vengono nutriti con latte materno. In ogni caso, ci sono statistiche che dimostrano come piccoli cresciuti con il latte artificiale siano sanissimi, ma i benefici di quello materno sono comunque indiscussi. La suzione al seno inoltre assicura lo sviluppo fisiologico della bocca, del cranio e della colonna vertebrale. Per le donne, invece, allattare riduce il rischio di sviluppare tumori della sfera riproduttiva (seno e ovaie) e l’incidenza dell’osteoporosi. Il latte artificiale è inoltre una spesa che grava sul bilancio familiare e anche su quello del sistema sanitario nazionale, che risparmierebbe circa 160 euro a bambino solo nel suo primo anno di vita se tutte le mamme allattassero fino a 6 mesi come indicato dall’OMS”. Purtroppo le condizioni meteo sfavorevoli hanno inibito la partecipazione di numerose mamme con i loro neonati. C’è stata una famiglia che si è recata in piazza con la sua bimba di appena tre settimane ma faceva comunque troppo freddo per allattare all’aperto. Le socie di Gaam avevano preparato per l’occasione due cartelloni per raccogliere le esperienze delle mamme presenti: uno sugli ostacoli incontrati e uno sul sostegno ricevuto e hanno quindi pensato di rilanciare questi stimoli sul loro blog http://gaamcarpi.wordpress.com affinché le mamme possano condividere almeno virtualmente le loro difficoltà e/o il modo in cui sono riuscite a superarle. Chiara Sorrentino Martedì 15 ottobre ricomincia il ciclo di conferenze organizzato dall’Area Anziani del Distretto di Carpi per informare la popolazione adulta e anziana su come osservare corretti stili di vita Tornano i Pomeriggi della Salute M artedì 15 ottobre ricominciano i Pomeriggi della Salute, ciclo di conferenze organizzato dall’Area Anziani del Distretto di Carpi, in collaborazione con le organizzazioni sindacali dei pensionati, l’Università della Libera Età e i Comuni delle Terre d’Argine per informare la popolazione adulta e anziana su come osservare corretti stili di vita. Gli incontri, coordinati dal responsabile dell’Area anziani, dottor Giuseppe D’Arienzo, prevedono brevi lezioni da parte di esperti e momenti di partecipazione da parte degli intervenuti. I relatori saranno il dottor Stefano Bellentani, gastroenterologo-epatologo; il dottor Luigi Tomasini, uro- Vanda Menon logo; la dottoressa Vanda Menon, geriatria e Manuela Bellelli, titolare del sito no-profit di educazione stradale. Il primo incontro si terrà martedì 15 ottobre, alle 15, presso il Circolo Arci di Cortile, dove il dottor Luigi Tomasini interverrà sul tema: Urologia nella Terza Età. Mercoledì 23 ottobre, alle ore 15, sempre presso il Circolo Arci di Cortile sarà la volta della dottoressa Vanda Menon e di Manuela Bellelli sul tema: Anziani più sicuri sulla strada. Informazioni generali e consigli. Venerdì 8 novembre, alle ore 14.30, presso il Centro sociale Gorizia e venerdì 29 novembre, alle ore 14.30, presso il Centro sociale di Cibeno, il dottor Stefano Bellentani, gastroenterolo, interverrà sul tema: Prevenzione e sorveglianza delle malattie del fegato. 11.10.2013 n° 36 6 “In un Paese privo di una programmazione energetica sul lungo termine e dipendente dall’estero per l’approvvigionamento di fonti fossili, spostare l’attenzione alle rinnovabili è l’unica strada percorribile”. E’ tempo di investire sulle rinnovabili Malgrado la crisi abbia reso difficile la vita di numerose famiglie, il mattone rimane un bene rifugio nel quale investire e, oggi, vi sono incentivi e tecnologie interessanti per aumentare la resa energetica della propria abitazione e risparmiare. L a crisi economica continua a mordere duro e anche Carpi è stretta nella sua morsa di ferro. I cittadini sono sempre più impoveriti e le imprese con le spalle al muro. “Viviamo su un piano inclinato - commenta l’imprenditore carpigiano Riccardo Cavicchioli di Energetica, azienda qualificata per la realizzazione di impianti fotovoltaici, da anni impegnata nella ricerca tecnica applicativa nel settore delle rinnovabili e del risparmio energetico - andiamo avanti, di mese in mese, senza possibilità di pianificare a lungo termine . L’unica fonte di ottimismo è data dalla consapevolezza che, nel nostro Paese, vi sarebbero margini di miglioramento abnormi. Peccato che imprenditori e politici giochino su due scacchiere diverse: i primi sono impegnati a chiedere dinamismo e liberismo economici maggiori e, al contempo, l’abbassamento del sistema di tassazione (il peggiore al mondo come rapporto servizi/ spesa), mentre i secondi sono alla ricerca del consenso per il mantenimento delle proprie cariche”. I temi ambientali sono, quasi come quelli legati alla crisi, all’ordine del giorno. La natura, costretta tra strade e palazzi, sfruttata impropriamente e inquinata oltremisura, si trasforma pericolosamente mettendo a rischio la vita del pianeta e rendendoci difficile la convivenza. Vivere rispettando l’ambiente Riccardo Cavicchioli non è, dunque, solo una scelta di principio, bensì una necessità che bussa alla porta delle nostre case. “In un Paese privo di una programmazione energetica concreta e sul lungo termine - prosegue Cavicchioli - e completamente dipendente dall’estero per l’approvvigionamento di fonti fossili (Russia, Libia e Nord Europa per il metano), spostare l’attenzione alle rinnovabili è l’unica strada percorribile”. Malgrado la crisi abbia reso difficile la vita di numerose famiglie, il mattone rimane un bene rifugio nel quale investire e, oggi, vi sono incentivi e tecnologie interessanti per aumentare la resa energetica della propria abitazione e risparmiare sulla bolletta. “A fronte dei continui balzelli dei costi dell’energia (l’energia elettrica solo nel 2012 è aumentata del 12%) - spiega Cavicchioli l’investimento in riqualificazione energetica è il più redditizio che ciascuno di noi possa fare. Inoltre, cercare di diventare il più possibile indipendenti dal punto di vista energetico, significa anche non essere in balia dei capricci e delle fluttuazioni del mercato delle importazioni”. Rinnovare la propria casa seguendo un vademecum green oggi è più facile grazie agli ecobonus, validi per i privati e stabiliti dal Governo, che consistono in detrazioni del 50% o, in alcuni casi del 65%, per lavori relativi all’efficientamento energetico. L’ecobonus è applicabile a numerosi interventi: dalla sostituzione di una vecchia caldaia con un impianto efficiente all’isolamento termico inteso sia come cambio degli infissi sia come coibentazione di pareti e coperture, dall’installazione di pannelli solari termici per soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria e integrare parzialmente il riscaldamento degli ambienti interni all’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. La maggioranza del parco edifici presente sul territorio nazionale è composto da edifici ad alto consumo energetico che rientrano nella classe più bassa, la G: “il primo passo - spiega Cavicchioli - è quello di fare un’analisi del consumo della propria abitazione, Islam e dintorni... I lettori ci scrivono “Nessuno scontro: ho solo fatto il mio dovere” G entile direttore, credo che i lettori di Tempo abbiano diritto ad alcune precisazioni rispetto all’articolo Morelli – Rossi: scontro a Palazzo che mi chiama direttamente in causa senza che i giornalisti del suo periodico abbiano mai ritenuto opportuno contattarmi per verificare la fondatezza delle affermazioni pubblicate. Per quanto riguarda la tutela, anche legale, della mia onorabilità e della correttezza professionale messa in dubbio nell’articolo, saranno altre le sedi del confronto e non voglio certo entrare nel dettaglio tecnico-amministrativo della vicenda. Quello che mi preme precisare, però, è che nel mio ruolo di funzionario pubblico, responsabile dei Musei di Palazzo dei Pio, non ho mai espresso opinioni personali favorevoli o contrarie alle attività che l’Amministrazione Comunale intende svolgere in quegli spazi e su questo tema non è mai esistito un contrasto tra me e il sindaco o uno dei suoi assessori, come l’articolo invece afferma. Tanto è vero che, a distanza di diversi mesi dagli eventi a cui si fa riferimento, non mi risulta che il sindaco o il direttore generale, ciascuno per le proprie competenze, abbiano espresso alcuna critica al mio operato, tantomeno sono stati avviati procedimenti disciplinari nei miei confronti che sarebbero stati più che giustificati se la tesi dell’articolo pubblicato dal suo periodico avesse avuto qualche fondamento. Ciò che ha caratteriz- zato l’azione dell’ufficio di cui sono responsabile in merito all’iniziativa che si è svolta nel Cortile d’onore cinquecentesco del Palazzo dei Pio, nell’ambito delle manifestazioni del Patrono, è l’assoluto rigore nel richiedere l’applicazione delle leggi a tutela della sicurezza dei cittadini, rispetto alla capienza consentita per determinati spazi, e del Regolamento comunale sull’utilizzo del Palazzo, approvato dalla Giunta con delibera 27 del 28/01/2008. E’ il Regolamento, infatti, a stabilire quali attività siano consentite e quali siano vietate, a prevedere che sia “chiunque non rispetti le indicazioni, viene immediatamente escluso dall’utilizzo degli spazi” e, infine, a precisare che “chi utilizza gli spazi è tenuto a farsi carico della salvaguardia degli stessi e al risarcimento degli eventuali danni causati al patrimonio, a persone o beni mobili e immobili che si dovessero verificare nel periodo di utilizzo”. Credo che ai lettori di Tempo sia dovuta la precisazione che le frasi tra virgolette che mi sono state attribuite nell’articolo non sono frutto di un’intervista o di mie opinioni espresse in sede pubblica, cosa che non è mai avvenuta, ma sono tratte da comunicazioni formali – quelle previste dal Regolamento, appunto – che danno conto dell’attività di controllo svolta a tutela del bene pubblico e della sicurezza, così come dai rilievi effettuati sugli utilizzi impropri e sui danni arrecati al patrimonio comunale. Tutti aspetti adeguata- mente documentati da fotografie e immagini video delle telecamere a circuito chiuso, a disposizione delle autorità competenti, e dagli esami tecnici effettuati dagli uffici comunali che, grazie alla tempestività delle segnalazioni, hanno potuto predisporre gli opportuni interventi di restauro il cui costo, come previsto dal Regolamento, è stato attribuito, senza contestazione alcuna, agli organizzatori della manifestazione. La tesi dell’articolo, il cosiddetto “scontro” richiamato nel titolo, sarebbe quindi tra chi svolge il proprio dovere nell’applicare le leggi a tutela della sicurezza dei cittadini e i Regolamenti comunali, approvati dalla Giunta, per prevenire i danni al patrimonio pubblico (o per “sanzionare” i responsabili quando i danni, purtroppo, vengono arrecati) e chi, invece, questi Regolamenti li vorrebbe cambiare. Ma questo “scontro” non si è mai manifestato e non può manifestarsi perché compito di un funzionario pubblico è applicare i regolamenti in vigore. Non certo quelli che ancora non esistono. Compito di un funzionario pubblico è garantire l’applicazione del regolamento in vigore rispetto a Palazzo dei Pio affinché tutti i cittadini possano farne uso e goderne, come avviene in decine e decine di occasioni ogni anno, alle stesse condizioni, con gli stessi diritti e con gli stessi doveri. Senza privilegi per nessuno. Manuela Rossi, Direttore dei Musei di Palazzo dei Pio dopodiché si metterà a punto un sistema energetico ad hoc che tenga conto delle abitudini e dei comportamenti dei suoi abitanti. Ogni sistema dev’essere una sorta di vestito su misura”. Ma quanto si può risparmiare adottando stili di vita più sostenibili e rendendo la propria casa più green? “Una famiglia di quattro persone - prosegue Riccardo Cavicchioli - che vive in una palazzina degli Anni Settanta, in classe energetica G, consuma mediamente 4mila kilowattora all’anno. Con l’installazione di un impianto fotovoltaico da 3 kilowatt, in otto anni rientra dall’investimento fatto, vantando una bolletta dimezzata e traendo reddito dall’eventuale vendita di energia prodotta in eccesso”. Sono tanti gli interventi che possono trasformare la nostra casa in un vero e proprio tempio virtuoso: sostenibile, efficiente e sempre più indipendente. “Si può procedere a piccoli passi, sostituendo dapprima vecchi ed energivori elettrodomestici con altri più efficienti, poi installando alcuni pannelli fotovoltaici e, in seguito cambiando gli infissi o i vetri per aumentare la coibentazione...”. Insomma, conclude l’imprenditore carpigiano, “sul lungo termine, questi sono gli investimenti più remunerativi”. Oltre a garantirci una casa più vivibile, sana e rispettosa dell’ambiente. Jessica Bianchi di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna La terribile strage di Lampedusa O ltre 230 migranti hanno perso la vita il 3 ottobre, al largo di Lampedusa. L’isola è spesso al centro della cronaca a causa dei continui sbarchi di migranti, ma questa volta abbiamo assistito a una tragedia davvero senza precedenti. Il naufragio è stato causato da un incendio che ha indotto centinaia di uomini, donne e bambini a gettarsi in acqua, dove molti di loro sono tragicamente annegati. L’imbarcazione ospitava circa 500 persone, provenienti prevalentemente da Eritrea e Somalia. Negli ultimi quattro anni, al largo di Lampedusa, tra Libia e Tunisia sono morte circa 1.800 persone. 3.832 sono invece coloro che hanno perso la vita nello stesso arco di tempo in tutta l’area del Mar Mediterraneo. Questi viaggi disperati hanno tutti il medesimo scopo: cercare una vita migliore in un paese europeo. L’Italia è spesso l’approdo ideale per molti migranti, a causa della sua posizione geografica. Il 4 ottobre è stato dichiarato Lutto Nazionale, in segno di rispetto per le vittime di questa ennesima e terribile strage. Un aspetto particolarmente incredibile di questa triste vicenda, è che ai 155 superstiti recuperati in mare, è stato contestato il reato di immigrazione clandestina, in quanto secondo la Legge Bossi-Fini è punibile penalmente non essere in regola con i documenti. Il ministro Kyenge, a seguito di questa orribile vicenda, si è espressa una volta ancora in merito a questa legge, affermando la necessità di rivedere le norme sul reato di immigrazione clandestina. PER APROFONDIRE Mappa dei naufragi di navi trasportanti migranti: http://daily.wired.it/news/ politica/2013/10/04/lampedusa-naufragio-migranti-immigrazione-mappa564632.html http://www.corriere.it/esteri/13_ottobre_06/lampedusa-riprende-ricercadispersi-63297850-2e56-11e3-9d21-b46496cc2a61.shtml 11.10.2013 n°36 7 Prosegue l’opera di edificazione del nuovo supermercato di Coop Estense in via Sigonio, Apertura prevista tra novembre e dicembre Nel segno del risparmio energetico P rosegue con grande “entusiasmo”, commenta il direttore tecnico Davide Roncaglia, l’opera di edificazione del nuovo supermercato di Coop Estense in via Sigonio, a Carpi, affidato a Cmb. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di 1.500 metri quadri estremamente innovativi dal punto di vista dell’impatto ambientale e delle tecnologie impiegate. “In Sigonio avremmo voluto realizzare un’opera interamente in legno ma, per un problema normativo, non siamo riusciti a portare a casa tale risultato. Nonostante ciò abbiamo redatto un progetto a dir poco sostenibile. Abbiamo scelto un sistema di isolamento termico delle pareti esterne in lana di roccia, materiale che garantisce ottime performance. Inoltre - prosegue Roncaglia - per contenere dispersioni termiche, abbiamo deciso di eliminare le superfici vetrate nelle coperture dell’edificio, sopperendo al E ’ da tempo, troppo tempo, che quella strada, la Romana nord, presenta criticità. E non si tratta di piccole buche che rendono disagevole il transito. Qui si parla di veri e propri crateri e avvallamenti che rendono pericolosa la circolazione. Gli abitanti di Fossoli e Novi, che spesso la utilizzano per raggiungere la vicina Carpi, lo sanno bene. Dopo il tragico incidente stradale che ha provocato la morte del 15enne Andrea Depietri si rimane “basiti” nel leggere, nel comunicato stampa della Provincia, le parole di Egidio Pagani, assessore provinciale alle infrastrutture, quando sostiene che, “ogni volta che succedono incidenti così tragici, siamo chiamati a riflettere su come intensificare ulteriormente il nostro impegno sul fronte della sicurezza stradale. Soprattutto in tratti come questo, dove occorrono una cura costante e un’attenzione quotidiane a causa delle difficoltà di tenuta del fondo”. In realtà minore apporto di luce naturale attraverso l’installazione dei solar tube, sistemi che consentono di captare la luce naturale diurna e trasportarla ovunque occorra, per poi diffonderla uniformemente nell’ambiente”. Utilizzare un sistema di illuminazione naturale, anziché artificiale, comporta notevoli benefici fisici, mentali ed economici, oltre a un sensibile risparmio energetico con relativa diminuzione delle emis- sioni ambientali. Oltre al massimo sfruttamento della luce naturale, è stata dedicata grande attenzione allo Strada Romana Nord - “La Provincia non ha milioni di euro da investire e non ha intenzione di chiudere la strada 3 o 4 anni per fare viadotti”, commenta l’assessore Pagani Buchi neri le istituzioni, di fronte a una situazione ben nota - le condizioni della strada sono infatti sotto gli occhi di tutti e le criticità vengono denunciate da tempo anche attra- verso numerosi servizi sulle pagine del nostro settimanale - hanno la responsabilità precisa di intervenire ed evitare che succedano simili tragedie. Di prevenirle. “Hanno fatto un bel lavoro un anno fa – afferma un pendolare novese ai microfoni di Radio Bruno – poi sono tornate nuovamente le buche e gli avvallamenti. E’ una strada pericolosa. D’altronde siamo al confine tra diverse province e, come sempre, al confine le cose arrivano per ultime”. “Non sono riusciti a trovare una soluzione in 50 anni; ne passeranno altri 50 vista l’Italia del momento. Gli interventi? Dove sono i risultati? Sì, li fanno, ma dopo due mesi la situazione torna esattamente quella studio illuminotecnico di tutte le parti del fabbricato. Fedele alla propria politica ambientale e convinta che l’eco-compatibilità debba diventare una scelta quotidiana, Coop Estense ha scelto di adottare corpi illuminanti a basso consumo energetico che garantiscono all’interno di ogni ambiente il giusto livello di illuminazione. “E’ stato previsto un sistema di dimerizzazione dell’illuminazione, affinché i led si spengano qualora il livello di luce naturale sia sufficiente”. Coop cercherà anche di favorire buone pratiche tra i suoi dipendenti, attraverso sistemi premianti, incoraggiando l’uso della bicicletta, il footing (“doteremo la struttura di spogliatoi per dare la possibilità al personale di farsi una doccia”) o il pool car, per recarsi al lavoro. La cooperativa sta lavorando per ottenere la certificazione LEED Gold, un sistema di misura delle prestazioni ambientali, nato dieci anni fa e pensato per classificare l’impatto sull’ambiente determinato dalla realizzazione di una qualunque struttura edile, rilasciato dal Green Building Certification Institute, ovvero l’organismo statunitense per l’edilizia verde. “Saremmo il primo supermercato certificato in Italia e il secondo in Europa”, conclude Roncaglia. Jessica Bianchi di prima”, aggiunge un novese che abita su quella strada. “La Romana è una buca continua, molto, molto pericolosa, soprattutto per le due ruote”, prosegue una signora. A Novi di Modena tutti la pensano così. Per questa ragione abbiamo interpellato l’assessore provinciale ma Pagani sostiene che il problema è il fondo argilloso, il quale cede in base alle diverse condizioni meteorologiche. Occorrerebbe realizzare una sorta di viadotto, ma ci vogliono troppi soldi, decine di milioni di euro. Per cui si procederà con interventi mirati, tipo quello realizzato nel corso del 2012, ovvero l’iniezione di resine nel sottosuolo (costo 2 milioni di euro in un tratto di appena due chilometri). Visto che questi interventi sono comunque particolarmente onerosi, perché non mettere mano all’unica soluzione possibile? Se con il viadotto si risolve il problema, nel giro di qualche anno non si dovrebbero riuscire ad ammortizzare i costi, dal momento che, a quel punto, non sarebbero più necessari continui interventi strutturali? “La Provincia ha investito – afferma Pagani – ma è chiaro che non ha 50, 60 o 70 milioni di euro da mettere lì e non ha intenzione di chiudere la strada 3 o 4 anni per fare viadotti”. E allora si rassegnino novesi e fossolesi: le buche ci saranno sempre, al massimo potranno sparire per qualche mese, ma poi tutto tornerà come prima. Per non parlare del periodo invernale quando sale, ghiaccio e neve non faranno che aggravare la situazione. Che la condizione delle arterie della Provincia sia preoccupante lo dimostra il fatto che il prefetto di Modena, Michele Di Bari, abbia chiesto alla Polizia Stradale di svolgere approfondite verifiche al fine di predisporre una mappa delle principali criticità della rete stradale del territorio. Ma se vale il detto, mal comune mezzo gaudio, allora i modenesi possono consolarsi. Proprio in questi giorni è stato reso noto il rapporto Confesercenti-Ref che piazza il Belpaese all’82esimo posto nella classifica mondiale per la qualità delle infrastrutture. L’Italia è dietro a Kenya, Uruguay e Botswana. Federica Boccaletti 11.10.2013 n° 36 8 speciale festa del racconto di carpi S traordinaria e pericolosa. Con questi due aggettivi potremmo definire l’informazione fai da te secondo Gad Lerner, il giornalista che, ospite della Festa del racconto, ha spiegato a una numerosa platea di studenti e non solo, cosa siano diventate oggi, nell’era di Twitter e dei social network, l’informazione e la comunicazione. “Mai come oggi, a ciascuno di noi è data la possibilità di far da sè, nel campo dell’informazione. Ma è un terreno scivoloso. Può drogarvi o, come è accaduto a molti miei colleghi, farvi montare la testa. Io - spiega Lerner dopo vent’anni ho deciso di chiudere coi talk show. La televisione può rincitrullire: quando la tua faccia diventa nota, il rischio di diventare mitomani è alto. Visibilità non significa merito”. Pericolo che anche i social presentano: “vi basta pubblicare una fotografia o una frase in bacheca per avere un seguito. La domanda è: a cosa vi serve? Cosa ve ne fate di quel seguito? La condivisione è un concetto bellissimo quando si concretizza attraverso relazioni autentiche e senso di comunità ma quel che avviene, mediato da un Pc, è un surrogato virtuale. E’ il frutto della propria solitudine”. Di fronte alla propria V i sono luoghi nei quali perdere la propria umanità è facile. Il carcere è uno di questi. Per questo, dietro le sbarre, nell’aria viziata di celle e corridoi, la scrittura non è solo necessaria, bensì vitale, come quell’aria tanto agognata. La parola scritta è potente e, quando ha una valenza sociale, diventa preziosa, “trasformandosi in uno strumento riabilitante, al quale quest’anno abbiamo voluto dar voce all’interno della Festa del Racconto”. Alessia Ferrari, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Carpi, spiega così la presentazione dei due nuovi volumi della collana Quaderni dal Carcere - Parole Scontate realizzato da Carlo Coppelli e Tony Contartese nella sezione maschile e Le Voci di Alice, realizzato dal centro educativo di formazione e documentazione sulle arti e sulle arti terapie, ArServizi all’interno della sezione femminile della Casa Circondariale S.Anna di Modena.Un’occasione per spalancare una finestra sul carcere, luogo separato per antonomasia. Allontanato dagli occhi e dalla coscienza di chi è fuori. A penetrare quell’altrove ci pensano, giorno dopo giorno, alcuni volontari. “In carcere si scrive moltissimo. L’informazione e la comunicazione ai tempi di Twitter. il giornalista Gad Lerner si è soffermato sui rischi e le potenzialità della rete “Non accontentatevi dei pettegolezzi di provincia” “Occorre usare l’attrezzatura di cui il nostro cuore e il nostro cervello sono dotati per mantenere sempre una visione critica”. tastiera, servendosi spesso di un nickname, molti sfruttano l’anonimato per lanciare in rete la propria rabbia, la propria frustra- “Potete costruirvi il vostro giornale su misura, auto organizzando le notizie”. zione, il proprio odio, prosegue Gad Lerner, dicendo cose che non avrebbero mai “il coraggio di pronunciare in pubblico, poiché incapaci di gestire il conflitto, la reazione dell’altro”. Dopo anni di televisione, ammette il giornalista, “ho 70mila persone che mi seguono sulla mia pagina Facebook e 158mila su Twitter. Chiamarli amici o followers mi imbarazza profondamente. Credo che occorra fare un uso modico e prudente di questi strumenti poiché non potranno mai sostituire l’autenticità di una relazione nella quale ci si tocca, dove occorrono coraggio per gestire il dolore del conflitto e il desiderio di mettersi in discussione”. Secondo Lerner vi sono due modi di usare la Rete: con pigrizia o criticità. “I pigri sono quelli che leggono un riassunto su Wikipedia e pensano di aver letto un libro. Sono le facili prede delle frasi ad effetto lanciate in rete”. Poi ci sono coloro che, al contrario, fanno un uso intelligente di Internet, “costruendosi il loro giornale su misura, auto organizzando le notizie”. Ma come difendersi dalle segnalazioni presentati i nuovi volumi della collana Quaderni da Carcere realizzati da Arservizi e dal Comune di Carpi nelle sezioni della Casa Circondariale S.Anna di Modena Voci dal carcere Benatti, Lugli e Casella Lettere naturalmente. E si è sempre alla ricerca di un francobollo e di un momento di silenzio. Accanto a questi istanti privati - racconta Paola Cigarini, volontaria del Gruppo Carcere Città - vi sono poi momenti più strutturati, ovvero i laboratori. Spesso abbiamo chiesto alle ragazze (ndr le detenute) perché scrivessero tanto. La risposta ricorrente è: ci siamo anche noi. O, ancora, per rompere il silenzio. Dietro le sbarre il femminile si annulla. Su 3.800 detenuti in Emilia Romagna, sono solo 155 le donne. Le sezioni femminili sono costole d’Adamo di carceri costruiti e pensati solo per gli uomini”. Avere voce diventa così indispensabile per riaffermare se stesse e la propria femminilità. “E allora - prosegue Cigarini - si scrive per volare via. Divenire farfalle è il sogno grazie al quale fuggire da un luogo nel quale il tempo è, per sua natura, congelato. Fermato al reato commesso”. E se il tempo si dilata, si allunga e si ripete, anche la vita si allontana, così come il contatto con la famiglia, gli amici, la gente... mentre lo spazio si restringe. “Dalla cella al corridoio, dal piano all’aria... la carcerazione è l’interruzione per eccellenza. E per le donne è ancor più difficile sopportare il senso di colpa. Custodi del peso della cura, dell’accudimento dei figli e, più in generale della responsabilità affettiva, la vita in carcere per le donne è un tormento”. “Il primo dolore per una donna - aggiunge la direttrice del Sant’Anna, Rosalba Casella - è quello di non poter vivere il proprio ruolo di madre. La detenzione femminile è molto più penosa di quella maschile, ed è vissuta con uno struggimento e un carico emotivo sconosciuti agli uomini. Per le donne in carcere, i figli costituiscono una vera e propria ossessione”. Il loro è il tempo di Penelope. Il tempo dell’attesa. La danzaterapeuta Cristina Lugli e Stefano Umberto Benatti di ArSer- false che popolano la Rete? Semplice, ribatte Lerner: “usando l’attrezzatura di cui il nostro cuore e il nostro cervello sono dotati per mantenere sempre una visione critica”. L’invito che il giornalista fa, soprattutto ai più giovani, è chiaro: non fermatevi alla battuta, alla faciloneria, ai proclami. Andate oltre. “Non fermatevi mai. In rete se qualcuno fornisce una notizia strumentale o manipolata, quasi in tempo reale arriva la smentita. Se siete capaci di cercare su Internet c’è l’antidoto al pressapochismo e alla falsità”. Ma oltre a usare il cervello, Lerner invita i ragazzi a vivere la bellezza insita nelle relazioni significative. “Non limitatevi a spettegolare sui social sul vostro microcosmo, al riparo dei vostri schermi o dei vostri telefonini. Perchè questa solitudine è una forma di rassegnazione. Andate oltre il provincialismo. Interessatevi al mondo. All’altro. Non accontentatevi”. Mai! Jessica Bianchi vizi hanno affrontato questa attesa dapprima dando vita a un laboratorio tessile, nel quale gli studenti carpigiani e le detenute crearono ciascuno un tassello, riportante una parola o un pensiero, i quali vennero poi cuciti insieme sino a formare una grande coperta. Poi emerse il bisogno di disseppellire i sogni e i sentimenti delle detenute attraverso il racconto autobiografico e nacque il quaderno Penelope Il tempo dell’attesa. Oggi è arrivata Alice, un progetto Da sinistra Coppelli, Ferrari e Contartese letterario dal quale si sviluppa il percorso di teatro corporeo. “I quaderni - spiega l’arteterapeuta Carlo Coppelli - nascono dalla necessità di far uscire le parole in un luogo che obbedisce a regole rigide, dove tutto viene rimpicciolito, diminuito. Per noi, presenti in carcere dal 2001, è fondamentale ridare voce a chi non ne ha. Alice, attraverso il nonContinua a pagina 9 11.10.2013 n°36 Continua da pagina 8 sense, offre la possibilità di ripensare se stessi e il carcere in un modo completamente nuovo”. Alle sue parole fanno eco quelle di Contartese, fondatore dell’associazione culturale Sted che, dal 2004, conduce presso il Sant’Anna laboratori teatrali con i detenuti all’interno del progetto di Arte terapia di Coppelli: “i quaderni dal carcere sono un’occasione per far fluire la fantasia, per far scomparire sbarre e cancelli e tornare a essere uomini. Esseri viventi. Insieme ai propri compagni, in una dimensione ludica, divertente”. Le voci di Alice- in vendita presso la libreria La Fenice - raccoglie i pensieri e i racconti non solo delle detenute ma anche di coloro che vivono il carcere, dalle volontarie alle agenti e vuol fungere da ponte, tra là e qui. “E dar così vita a uno scambio, a un contatto”, aggiungono Cristina e Stefano. O, per dirla con le parole della direttrice del Sant’Anna, per “dare a queste donne una seconda possibilità. Mantenere il contatto tra dentro e fuori è indispensabile. La detenzione è una parentesi più o meno lunga della vita di una persona ma se non si è aperti ad accogliere chi torna, al peso della detenzione si sommerà quello dell’emarginazione che è alla base della recidiva del reato”. Jessica Bianchi 9 La Buona Nascita collabora con Cuamm e Unicef per l’elaborazione di un progetto biennale contro la malnutrizione in Tanzania. “Grazie a latte arricchito e ricostituito con risorse locali il bambino ha recuperato in una settimana e le sue condizioni, alla mia partenza, erano migliorate sensibilmente” racconta Roberta Copelli. Roberta, una dietista in Africa E ’ appena tornata dalla Tanzania e ripartirà a breve per il Benin perché al richiamo dell’Africa non resiste: là, in quelle terre dimenticate dal mondo, può mettere a frutto l’esperienza e le conoscenze maturate per salvare la vita ai bambini che ancora muoiono per malnutrizione. Roberta Copelli, dietista all’ospedale Ramazzini di Carpi, in qualità di rappresentante dell’associazione Buona nascita Onlus, ha trascorso 17 giorni a Tosamaganga a 1.500 metri di altitudine ospitatata nella guest house del Cuamm, insieme all’infermiera carpigiana Maria Pia Bellitti. La presenza di una dietista è stata provvidenziale perché la pediatra dell’ospedale, una ragazza italiana, stava per arrendersi: senza latte arricchito e senza un percorso strutturato, le morti per malnutrizione dei bambini non si possono evitare. “La poca disponibilità di cibo costringe i genitori a scegliere: non possono sfamare tutti i figli e c’è chi resta Roberta Copelli senza mangiare. Anche per questo motivo scelgono di affidarli agli orfanatrofi nella speranza che possano sopravvivere”. Poi il racconto di quel che è successo. “E’ arrivato un bambino di quattro anni circa, gonfio per gli edemi e cosparso di ulcere: chiari sintomi di kwashiorkor, malnutrizione per carenza di proteine. Non riuscivo a distinguere i suoi lineamenti. Non avendo latte arricchito, abbiamo deciso di ricostituirlo con risorse locali. Grazie a questo diverso tipo di ali- mentazione, il bambino ha recuperato in una settimana e le sue condizioni, alla mia partenza, erano migliorate sensibilmente”. La mortalità per malnutrizione raggiunge punte del 33% in Tanzania mentre la media si attesta sul 25%. Con l’obiettivo di ridurre questi numeri si sta approntando un grande progetto al quale l’associazione carpigiana Buona nascita Onlus, il cui presidente è il professor Giuseppe Masellis e di cui Roberta Copelli fa parte, è stato chiesto di collaborare. “Il viaggio in Tanzania aveva questo scopo: studiare con il Cuamm, l’ ong con sede a Padova specializzata in interventi di cooperazione sanitaria nel Terzo Mondo, e con l’Unicef, le linee del progetto biennale che prenderà il via a dicembre e coinvolgerà tre distretti della Tanzania. La cooperazione tra associazioni è fondamentale - commenta Copelli - per ottimizzare risorse e forze”. Per contrastare il problema della malnutrizione in un territorio così esteso, “occorre individuare i casi che richiedono l’intervento medico prima che sia troppo tardi: i bambini malnutriti devono essere inseriti in un percorso sanitario”. La proposta che è stata fatta alla Buona nascita è quella di occuparsi della formazione nutrizionale ai community health workers, responsabili locali incaricati di riconoscere i casi di malnutrizione nei villaggi e di indirizzarli alle strutture sanitarie che saranno dotate di otto/dieci posti letto, una cucina e personale specializzato. “Non mancano gli ostacoli, primo tra tutti, quello della lingua e della cultura: le mamme spesso interferiscono e non si attengono al regime alimentare stabilito; a volte non resistono per lungo tempo accampate all’esterno dell’ospedale e se ne vanno senza avvertirci; occorre poi approntare uno studio per ottimizzare le risorse locali in modo tale che, tornati al villaggio, questi bambini possano osservare un regime alimentare corretto”. Nemmeno il tempo di disfare le valigie perchè la Buona Nascita riparte per l’Africa. E’ in partenza per il Benin una delegazione della Buona nascita capitanata da Masellis, e che vede la partecipazione di Roberta Copelli, Giovanni Gargano direttore dell’associazione, Marta Manetta infermiera carpigiana, Lidia Gualtieri ed Elisa Fangareggi presidentessa dell’associazione Time4life international. “Oltre a portare avanti il progetto contro la malnutrizione, in Benin c’è da risolvere la drammatica condizione in cui vivono i bambini costretti a lavorare nelle cave da quando hanno tre anni”. La sfida continua. Sara Gelli 11.10.2013 n° 36 10 M artino Caciagli, classe 1977, è un personaggio eclettico. Anzichè scoraggiarsi di fronte alla crisi e alle sempre più scarse opportunità di lavoro, si è inventato un business dimostrando intraprendenza e coraggio, finendo per diventare un datore di lavoro. Martino, di origini toscane, è arrivato a Carpi nel 1998. Per diversi anni ha gestito con la sua famiglia una concessionaria di auto per poi decidere di cambiare e riprendere ciò che i suoi genitori facevano da giovani: gelati artigianali. “Adoravo quando mio padre mi raccontava le delizie che faceva nel suo laboratorio di Firenze e quando il mondo del commercio industriale iniziava a crollare, ho deciso di tornare al buon lavoro artigianale”. Decide così di rilevare insieme ai suoi genitori, Paolo e Roberta, la rinomata e storica gelateria Base 3 di viale Carducci e, nel 2006, inizia la sua avventura nel mondo dei gelati. Dopo due anni di lavoro capisce la ricchezza degli insegnamenti ricevuti e decide di partire per New York per studiare una possibile apertura negli States e, nel 2011, nasce il progetto e il brand La Cremeria Gelato Italiano che vede in contemporanea l’apertura Martino Caciagli, classe 1977, ideatore del brand La Cremeria Gelato Italiano, dopo Carpi e Manhattan apre un nuovo goloso negozio in Bulgaria, sul Mar Nero Alla conquista della Bulgaria Martino Caciagli della sede di Corso Alberto Pio 77, nel centro storico di Carpi, e di Mulberry Street nel cuore di Manhattan. Le caratteristiche del gelato de La Cremeria Gelato Italiano sono la naturalezza degli ingredienti, la leggerezza e la digeribilità (Martino fornisce di gelato anche le mense delle scuole materne di Carpi) qualità molto apprezzate anche all’estero. La filosofia del progetto è quella di poter assaporare la stessa qualità di gelato artigianale in qualsiasi parte del mondo. La Cremeria Gelato Italiano vanta infatti una propria base (a marchio registrato) e una ricca presenza di ricette che vengono proposte in ogni punto vendita. Oggi Martino è in Bulgaria, sul Mar Nero, dove il 15 settembre ha inaugurato un altro punto vendita all’interno della famosa catena di centri commerciali Strand nella città di Burgàs. Martino, innanzitutto come ti trovi in Bulgaria e come è nato il progetto di aprire La Cremeria Gelato Italiano anche lì? “La Bulgaria mi ha sorpreso molto: è un Paese in forte crescita e le persone sono aperte e disponibili. Studiavo da parecchi anni il mercato dell’Est Europa e la storia della Bulgaria e la mancanza di gelaterie artigianali mi hanno portato a valutare un’offerta che mi è arrivata da Strand, la famosa catena di centri commerciali presenti in tutto il mondo. Continua a pagina 11 11.10.2013 n°36 11 Continua da pagina 10 Era un nuovo progetto e cercavano la vera autenticità italiana e io sono stato orgoglioso che abbiano bussato alla mia porta, scegliendomi fra numerose realtà selezionate”. Prima hai vissuto per un lungo periodo a New York. Che esperienza è stata? “Ho vissuto a Manhattan per più di tre anni e devo dire che la forza e l’energia della Grande Mela mi hanno fatto crescere a livello professionale e umano. E’ una città che ti porta a riflettere e pensare, ricca di idee e di culture provenienti da tutto il mondo... Una sola parola: indimenticabile”. Da New York hai portato a casa anche una bella fidanzata: Alison, cantante di talento che si è esibita per anni nel musical Grease in spettacoli Off Broadway e in tour per gli States. Lei come si trova a Carpi? “Sono fidanzato con Alli da più di quattro anni e siamo rimasti insieme con grande forza di volontà. E’ una donna meravigliosa che racchiude in sé tutto l’amore che provo per gli Stati Uniti. Volevo farla avvicinare anche alla mia cultura, darle la possibilità di imparare la mia lingua ascoltando le persone, proprio come ho fatto io. Carpi è una bella città, a dimensione d’uomo, e lei si sente a suo agio; dopo pochi mesi ha conosciuto altre ragazze americane che, come lei, sono a Carpi per amore, sentendosi così non troppo distante dalle sue origini”. A fine ottobre tornerai a Carpi: ti fermerai per un po’ o stai già lavorando ad altri progetti all’estero? “Sto formando una squadra aziendale che crede nel mio progetto, un team di qualità che mi darà i mezzi per realizzare il mio sogno: portare il nostro gelato artigianale nel mondo. Quindi sì, ci saranno altre novità che si concretizzeranno entro fine anno”. Cosa consiglieresti a chi volesse fare esperienze di lavoro all’estero? “Lo sto consigliando a tutte le persone che conosco e soprattutto a tutti i miei amici che sono sposati e hanno figli i quali domani dovranno cercare lavoro in un paese poco agevole per i giovani. E’ faticoso mentalmente per noi italiani andare all’estero perchè la nostra amata Italia è una nazione ricca di storia e di belle abitudini e, quindi, spostarsi rimane difficile, scomodo e non sempre si riesce nell’impresa ma é un veicolo di crescita molto rapido che permette di arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale”. Si parla spesso dell’eccesso di burocrazia in Italia: all’estero, da questo punto di vista, la situazione è migliore? “La differenza che ho provato sulla mia pelle è che in Italia ci si “arrangia” a fare un po’ di tutto, mentre all’estero la gestione è professionale e, quindi, i tempi di apertura degli esercizi commerciali, di costituzione di società e di tutto ciò che riguarda la burocrazia sono nettamente più snelli e veloci. In Bulgaria, ad esempio, ho costituito la società, assunto dei dipendenti, iniziato i lavori nel punto vendita e inaugurato dopo 10 giorni e sono in un Paese estero che parla e scrive un linguaggio incomprensibile come il cirillico. L’Italia deve adeguarsi al resto dell’Europa e, con tutto il patrimonio artistico e artigianale che vanta, dovrebbe essere tra i primi paesi a emergere nel mondo anche perchè noi italiani all’estero siamo riconosciuti e apprezzati e quindi é un peccato che la burocrazia ci tarpi le ali e non ci permetta di volare”. Cosa ti piace di Carpi e cosa invece dovrebbe migliorare? “Adoro Carpi per la forza che ha mostrato per parecchi anni in Italia e nel mondo con il settore della maglieria ma i tempi sono cambiati e non si può continuare solo a lamentarsi. L’economia è in forte stallo e gli aiuti sono sempre meno, il terremoto del 2012 ci ha piegati ma non spezzati e abbiamo dimostrato una forza d’animo e di sacrificio enormi. Per me, Carpi è stato l’inizio del progetto La Cremeria Gelato Italiano e sarò fiero di portare la bandiera della mia città in tutto il mondo”. Clarissa Martinelli 11.10.2013 n° 36 12 Cesare Savani e Rita Pellati hanno dato vita, all’interno di un casale di campagna alle porte di Carpi, in via Guastalla, al civico 70, a un nuovo Bed & Breakfast Alla scoperta della Fenice... U n angolo di paradiso immerso nel verde. Una piccola oasi di pace che il carpigiano Cesare Savani, insieme alla compagna Rita Pellati, ha deciso di condividere con coloro che desiderano visitare la nostra città, per lavoro o per diletto. La Fenice è uno splendido casale di campagna, completamente ristrutturato, alle porte di Carpi, in via Guastalla, al civico 70. Un luogo che, pur conservando la bellezza e il fascino del passato, riserva numerose sorprese... Ad accoglierci sono i due padroni di casa che, da poco più di due settimane, si sono lanciati in una nuova avventura, ovvero l’apertura di un bed & breakfast. “E’ un desiderio che coltiviamo da tempo - racconta Rita - ma il terremoto dello scorso anno ha accelerato i tempi, rafforzando in noi la voglia di mettere a disposizione di altre persone questo spazio. Di stringere nuove relazioni. Fare nuovi incontri. E così ci siamo lanciati nella ristrutturazione della stalla e del fienile, creando un ambiente separato dalla nostra abitazione, intimo e accogliente, affinché gli ospiti possano vivere un’esperienza in campagna godendo al contempo di ogni confort, a pochi passi da Carpi”. L’ambiente è una straordinaria commistione di stili ed epoche. Qui, ieri e oggi si fondono con gusto ed eleganza. Le travi a vista, le vecchie colonne restaurate e le porzioni di pareti coi mattoni originali dialogano con ele- 11.10.2013 n°36 menti estremamente contemporanei come la bellissima scala in acciaio satinato, le lampade iper moderne alle pareti e i tratti decisi e brillanti delle opere pittoriche dell’amico Max, perfette interpretazioni della neo pop art targata Tom Fedro. “Io amo il moderno più estremo - sorride Rita - linee minimal ed essenziali, mentre Cesare è più moderato... dalle nostre 13 differenze è nato questo gioco di contrasti. Da una parte infatti abbiamo cercato di preservare l’anima del luogo, nel rispetto delle caratteristiche e di alcuni materiali originari, senza però rinunciare a elementi moderni, tecnici e funzionali. Ne sono un esempio le stanze, dotate di riscaldamento a pavimento, televisione e wi fi”. Contrasti capaci di conferire all’ambiente un tocco di carattere in più. Numerosi anche gli oggetti che hanno ripreso vita tra le mani di Cesare e Rita, i quali hanno sapientemente fatto propria l’arte del riuso. “Dopo 14 anni passati insieme - prosegue Rita - è difficile fare un regalo che stupisca, ma io ci sono riuscita, regalando a Cesare una saldatrice...” che, unitamente a una buona dose di fantasia ha dato vita a oggetti davvero unici. “Nello svuotare la stalla - aggiunge Cesare abbiamo trovato numerosi arnesi, ferri e vecchi strumenti agricoli. Invece di buttarli, li ho utilizzati per creare qualcosa di unico e originale”. Il primo nato da quel groviglio di metallo è stato un uccellino... “Una fenice”. Quella fenice che ha poi dato il nome al B&B. Un luogo in cui si respira un’atmosfera famigliare, fatta di cordialità e ricercatezza. Ambienti semplici, arredati con gusto e personalità, curati nei minimi dettagli, per far sentire ogni ospite a casa. E anche la colazione servita, quando il tempo lo permette, nel bellissimo giardino, è una imperdibile coccola. Immersa nella profumata campagna emiliana, ormai colorata d’autunno, La Fenice regala una piccola pausa dallo stress di ogni giorno. Jessica Bianchi Camillo A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi U na mattina di settembre le volontarie del Gattile sono state avvisate della presenza di un micio ferito sul ciglio della strada, a Soliera. Quando sono arrivate nel luogo indicato, hanno trovato una bella micia tigrata ferita da un’auto e, sopresa, sul ciglio della strada miagolavano disperati i suoi gattini. La micia è stata subito porta- ta dal veterinario e curata amorevolmente, adesso si è completamente ripresa. I cuccioli sono stati adottati tutti, tranne uno che è rimasto accanto alla sua mamma. Il sogno delle volontarie che li hanno cresciuti insieme sarebbe vederli restare uniti nella stessa famiglia, ma si possono accogliere nella propria casa anche separatamente. Per conoscerli, occorre recarsi presso il Gattile il sabato pomeriggio o contattare gattile@comune. carpi.mo.it Segnalo intanto che, qualora aveste vecchie coperte inutilizzate negli armadi, potreste portarle presso il Gattile che si trova a San Marino in via Bertuzza, 6, per creare caldi giacigli per i mici ospitati durante la stagione fredda. I mici che presentiamo in questa rubrica sono esseri viventi, non peluche. Non è banale specificarlo. Questa è la ragione per cui occorrerà recarsi al Gattile per conoscere il micio e ascoltare i suggerimenti delle volontarie, capaci di dare consigli efficaci in base alle vostre esigenze e al vostro stile di vita. e-mail: [email protected] 11.10.2013 n° 36 14 L’autunno carpigiano sta per essere scaldato dall’energia e dal divertimento targati Oltrecafè. Il locale solierese inaugura la stagione invernale sabato 12 ottobre Tornano le notti targate Oltrecafè L ’autunno carpigiano sta per essere scaldato dall’energia e dal divertimento targati Oltrecafè. Lo storico locale solierese gestito da Antonio Dattoli, Alessio Gigante, Marco Valisi e Filippo Guidetti è pronto per illuminare le nostre notti. Tante le novità in arrivo: “questo è il nostro quarto anno all’Oltre e abbiamo voglia di rinnovare la nostra immagine. Di essere sempre più glamour e, allo stesso tempo, di far sentire tutti a casa”. In un clima spensierato, amichevole e fresco, la parola d’ordine è Da sinistra Antonio Dattoli e Alessio Gigante sempre e soltanto una: “divertimento puro”, assicurano Antonio e Alessio. Oltre a offrire un ottimo servizio ristorante, con cene scandite dal ritmo dei tormentoni del passato, il locale farà ballare e scatenare davvero tutti. L’Oltrecafè inaugura la stagione invernale sabato 12 ottobre quando, lo staff Kupido, darà vita a una serata trascinante pensata per il popolo della notte più giovane. I più grandi invece si daranno appuntamento per la scintillante serata Starlight, quella del venerdì, la prima è attesa il 18 ottobre. Insomma, dall’ora del tramonto in poi, la discoteca si anima tra le note dei migliori artisti contemporanei e degli intramontabili evergreen. Una location sfavillante e di tendenza fa da cornice al divertimento più assoluto in un clima di mondanità e festa, tra look alla moda e voglia di stupire. L’Oltre e il suo staff, giovane e affiatato, regaleranno emozioni e creeranno nuove e originali tendenze. “More than è questo il nostro motto”, concludono Antonio e Alessio. Per continuare a stupire. Sempre. J.B. 11.10.2013 n°36 I l vigneto Italia promette bene per la raccolta di quest’anno, raccolta peraltro iniziata con una settimana di ritardo rispetto allo scorso anno. Secondo gli esperti, enologi e cantinieri, si avrà una produzione superiore del 3-4 per cento rispetto al 2012 e questo dato dovrebbe confermare il giro d’affari di 9 miliardi di euro nel complesso delle uve italiane, il 20 per cento del quale viene esportato. Per quanto riguarda la realtà modenese, il nostro tradizionale vino, il lambrusco, presenta buone prospettive per un ottimale equilibrio degli elementi costitutivi, con una varietà di profumi e fragranze. Il Salamino di Santa Croce, il Sorbara e il Grasparossa, i nostri tre tipi di lambrusco Doc, si presenteranno cioè con le carte in regola al giudizio di consumatori ed esperti, consentendo al nostro rosso frizzante di mantenere la P oste Italiane lancia l’iniziativa Vediamoci in Poste, un nuovo canale di dialogo fra i cittadini e l’azienda con l’obiettivo di favorire un miglior accesso ai servizi offerti. Ma anche un modo per far conoscere le innovazioni e dimostrare l’attenzione al sociale. Fino a sabato 12 ottobre presso l’ufficio postale di via Cesare Battisti a Carpi sarà allestita un’apposita area dalla quale lo staff dialogherà con il cliente, raccontando le novità nell’organizzazione e nell’offerta, ascoltandone le specifiche esigenze, accogliendo osservazioni e suggerimenti. Alla presentazione dell’iniziativa erano presenti la direttrice della Filiale di Modena di Poste Italiane Patrizia Zagnoli, la direttrice dell’ufficio carpi- T o be an individual (essere un individuo) in America ha un significato ben preciso e positivo, difficilmente traducibile in italiano. E’ una combinazione tra avere personalità, essere originali, sicuri di se stessi senza curarsi del giudizio altrui e avere la facoltà di migliorarsi, accettando le critiche in maniera costantemente produttiva. Forse potremmo tradurre l’espressione con excellent individual (individuo eccellente) ma, insomma, ci siamo capiti. Quasi dimenticavo: è il momento di ascoltare Came Back Haunted dei Nine Inch Nails. 15 L’Angolo di Cesare Pradella Vendemmia: qualità super e aumento di produzione garantito un’ottima maturazione del grappolo e una maggiore componente zuccherina. La vendemmia dunque, da sempre vissuta nelle nostre campagne come un momento di festa famigliare, di gruppo o di sagra, sarà quest’anno ancor più lieta trattandosi di un anno da ricordare e non solo per i nostri lambruschi, ma anche per Albana, Pignoletto e Sangiovese, altri tre vini tipici della nostra Regione. Prosit, dunque. 12 ottobre Mosto cotto in Piazza S propria leadership tra i vini italiani più esportati. E il leggero ritardo nell’inizio della vendemmia dovrebbe portare un sicuro beneficio all’uva e al vino, a tutto vantaggio dei palati. Le escursioni termiche tra giorno e notte hanno infatti ciuto della scelta di Carpi, auspicando che questo progetto possa servire a un migliore utilizzo dei nuovi servizi per i cittadini e le aziende del territorio. I clienti troveranno nell’ufficio postale di via Battisti un semaforo dinamico, un nuovo strumento che riporta le fasce di orario più adatte per fruire dei servizi offerti dall’ufficio postale e inoltre la lista degli uffici più vicini con tanto di indirizzi e orari. A ciò vanno aggiunte le migliorie apportate nell’ultimo periodo: sono infatti stati realizzati sportelli dedicati al pagamento dei bollettini, lo Sportello Amico che offre al cittadino, in modo semplice, rapido ed efficiente, una gamma sempre più ampia di servizi diversificati delle Pubbliche Amministrazioni, la dislocazione delle inesitate (posta raccomandata e assicurate) per le quali sono stati individuati appositi spazi. Nella sala al pubblico è presente un addetto con il compito di supportare la clientela. Complessivamente l’ufficio postale di Carpi mette a disposizione della clientela 15 sportelli, uno dedicato alla Filatelia, 3 sale consulenza, 2 sportelli automatici Atm Postamat e un corner PosteMobile. Vediamoci in Poste è l’occasione per informare i clienti con un contatto diretto. Il giovane, il pensionato, il professionista, l’artigiano, il cittadino straniero, la famiglia o chiunque desideri ricevere un’informazione, chiedere consiglio o supporto, potrà recarsi presso l’ufficio postale e nell’area di Vediamoci in Poste trovare accoglienza e attenzione. sta cosa qua #), chiocciole (queste qui @), sigle e chi più riesce a essere conciso più tempo ha di passare dal telefono al palmare... Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, non tutti sono ossessionati ma, dopo aver visto in un ristorante, nel tavolo di fianco al mio, padre, madre e due figli teenager che non si sono mai rivolti la parola e non hanno fatto altro che fissare i rispettivi schermi, beh devo ammettere di essere rimasto alquanto impressionato e ho cominciato a notare questa tendenza sempre più spesso. Una persona, qualche giorno fa, mi ha detto che ha voluto togliere Facebook dal telefono perché altrimenti “lo guardava sempre”. Ormai dobbiamo attivamente sforzarci per avere interazioni psico-fisiche naturali. Tipo fissare il muro e pensare. Leggere un testo stampato su un foglio di carta. Respirare! Proprio in questo momento ho notato che ogni volta in cui entro nel mio bagno senza il telefono ho la sensazione di essermi dimenticato qualcosa... Quand’è l’ultima volta in cui vi siete sentiti esposti e vulnerabili? Ho come la sensazione che siamo tutti nascosti, filtrati da pollici in su e inviti di massa. Tanti guardoni appostati su un albero in lontananza, muniti di binocolo, col Wi-Fi, a curiosare nelle case altrui. Con tutto il rispetto per le persone che stanno subendo la situazione disastrosa del nostro Paese (praticamente tutti), la maggior parte di noi passa comodamente dalla sedia al divano, al letto, portandosi dietro i propri iPhones... Alle volte però occorre prendersi un pugno in faccia per capire che siamo ancora umani e non viviamo avvolti in una bolla d’aria. Forse abbiamo bisogno di qualcosa di crudo, vivo, diretto e scomodo. Forse, we need fighting. Giacomo Giovanetti Nell’ufficio postale di Carpi è stata creata un’area dedicata al dialogo con i cittadini e un nuovo semaforo dinamico per un migliore accesso ai servizi Vediamoci in Poste giano Mirella Albinelli, il sindaco Enrico Campedelli e l’assessore al commercio Da sinistra Morelli, Campedelli, Zagnoli e Albinelli Simone Morelli. Il primo cittadino si è detto compia- L’Angelino... un carpigiano a Los Angeles Siamo costantemente bersagliati dallo scrutinio e dal conseguente giudizio di tutte (o quasi) le persone che conosciamo. Perlomeno se vogliamo “stare al passo” con la modernità, ovvero in contatto costante attraverso social networks, social apps (applicazioni), hashtags (que- abato 12 ottobre di fianco al Municipio di Carpi, in Piazza Martiri, dall’alba al tramonto, si svolgerà la tradizionale Cottura del Mosto per alimentare le batterie dell’Acetaia Comunale di Palazzo Scacchetti. Nella stessa giornata, alle 16, nel cortile interno del Municipio, si terrà la premiazione del vincitore e dei finalisti dell’edizione 2013 della Giostra Balsamica, manifestazione che ha visto sfidarsi 98 campioni di aceto provenienti da una settantina di acetaie carpigiane. 11.10.2013 n° 36 16 I l primo film visto alla Mostra del Cinema di Venezia è stato L’arbitro di Paolo Zucca che, oltre ad aver inaugurato in anteprima, il 27 agosto, il Festival, ha aperto anche la decima edizione delle Giornate degli Autori. Il giovane regista, classe 1972 è al suo primo lungometraggio e ha sviluppato il film da un precedente omonimo “corto” vincitore, nel 2009, del David di Donatello e del Premio speciale della Giuria a Clermont-Ferrand, il più importante festival di cortometraggi d’Europa. Per la Mostra, una partenza decisamente sprint e non solo per l’argomento sportivo, quanto per l’originalità del prodotto che sfodera una fotografia in bianco e nero, ormai rara, ma assolutamente appropriata, che dona al film un sapore di lontananza nel tempo e nel mondo. Siamo infatti all’estrema periferia dell’impero calcistico, in una Sardegna quasi immobile dove un allenatore è cieco, la squadra dell’Atletico Pabarile è ultima in classifica, un arbitro ambisce a Paolo Zucca sfodera una fotografia in bianco e nero, ormai rara, ma assolutamente appropriata, che dona al suo ultimo film, L’arbitro, un sapore di lontananza nel tempo e nel mondo. Sullo sfondo di una Sardegna quasi immobile, si muove un cast davvero eccezionale L’Arbitro è solo, l’allenatore è cieco, l’amore no sfide internazionali e il campionato è il più sgangherato dell’intero pianeta. A umiliare ogni anno la scalcagnata squadra è il Montecrastu, guidata da Brai, arrogante padrone delle campagne sulle quali lavorano i contadinotti dell’Atletico. Ma un bel giorno torna l’emigrato Matzutzi (Jacopo Cullin) che subito viene inserito nella squadra e le sorti si ribaltano. Il novello Maradona, arrivato stanco e triste dal Sudamerica, sa come guidare un pallone in rete, accende gli animi e rinfocola le speranze di un’agognata rivalsa. Il giovane vorrebbe anche trovare soddisfazione fuori dal campo e precisamente tra le braccia di una puntigliosa ragazzotta piuttosto focosa, cui Geppi Cucciari offre un corpo e un volto davvero perfetti. E fra tante vicissitudini si intrufola la figura dell’arbitro, interpretato da Stefano Accorsi, personaggio solitario e ambiziosissimo, disposto alla corruzione pur di scalare le vette del calcio internazionale. Sullo sfondo, ma non tanto, la Sardegna, coi suoi personaggi arroccati sulle cime a far pascolare le greggi e le faide infinite tra rivali che si conoscono benissimo. Sembra quasi che il tempo si sia fermato e solo il pallone continui a rotolare e a far girare un film ricco di elementi originali, accenni di commedia, quadretti da musical e pose da torero per un arbitro sempre più narciso e ignaro del guaio in cui va a cacciarsi fino agl’inferi della terza categoria sarda. Ottime le riprese di gioco ed eccellente il cast, dove Accorsi, il nome di massimo richiamo, svolge un ruolo giustamente secondario, così come quello di Francesco Pannofino, chiuso nel cammeo del cattivo di turno. Più presente la debuttante Geppi Cucciari, nel rendere simpatica la prosperosa Miranda anche quando ostenta la più cocciuta delle ostinazioni. Ma il vero cuore del film lo si deve ai giocatori, a questi personaggi sardi con le facce giuste e i corpi tutt’altro che statuari dei calciatori professionisti. Sono loro, Jacopo Cullin, Benito Urgu, Franco Fais e Marco Cadau a dare al film quelle caratteristiche epiche e grottesche che la ricercata fotografia in bianco e nero esalta e spinge alla massima astrazione dalla realtà e dal tempo. Ivan Andreoli 11.10.2013 n°36 17 Domenica 13 ottobre all’oasi La Francesa si terrà La giornata del miele Sulla rotta delle api “Riportiamo l’acqua in bottiglia nelle mense di Clarissa Martinelli [email protected] V ere e proprie messaggere d’amore, nel nostro ecosistema, le api hanno un ruolo fondamentale per l’impollinazione dei fiori. Dipende infatti dalle api non solo il successo riproduttivo della flora spontanea ma anche l’80% delle colture agrarie le quali, senza l’azione di questi insetti impollinatori, non produrrebbero raccolti. Le api sono inoltre insetti molto sensibili alla qualità dell’ambiente in cui vivono, tanto da essere ritenute degli indicatori ecologici. La loro presenza e il loro stato d salute sono un indice importante della corretta gestione del territorio e delle condizioni minime di sopravvivenza anche per le altre forme di vita. Sin dall’antichità il principale prodotto delle api, il miele, era conosciuto e apprezzato. Solo dal diciannovesimo secolo però, le api, per essere meglio studiate e monitorate, sono state allevate in arnie razionali. Gli apicoltori utilizzano con studiata e meticolosa parsimonia i loro prodotti: miele, cera, polline, propoli, pappa reale e persino il loro veleno. Le api producono il miele a partire dal nettare - sostanza zuccherina prodotta dai fiori - che viene bottinato e trasformato con sostanze specifiche proprie, poi immagazzinato e lasciato maturare nei favi dell’alveare. Negli ultimi tempi le api soffrono a causa del degrado ambientale e la loro esistenza sembra davvero a rischio. Per meglio difenderle è necessario conoscere il loro entusiasmante, sorprendente e delicato ambiente. Per conoscere di più il mondo delle api e dell’apicoltura, domenica 13 ottobre, al pomeriggio, esperti appassionati dell’oasi La Francesa risponderanno a tutte le vostre curiosità. Il programma prevede, alle ore 15, la presentazione dell’affascinante mondo delle api con tanto di visita all’arnia didattica nel bosco. Prelievo del miele fresco dai telaini con un esperto apicoltore e, infine, una dimostrazione delle varie fasi della smielatura. Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo Guerra e pace I l Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena dedica l’anno accademico 2013/2014 all’approfondimento del tema Guerra e pace. L’argomento, in queste settimane di stretta e allarmante attualità, riguarda le condizioni esistenziali e politiche di tutte le società, nelle quali periodi di pace e periodi di conflitto si alternano continuamente, segnandone la storia e determinandone i destini. Le situazioni di guerra e di pace, che qui verranno analizzate da un punto di vista filosofico, riguardano anche la dimensione sociale e religiosa dell’uomo mettendo in luce evidenti legami con altre tematiche, come tolleranza e intolleranza nei confronti del diverso, violenza e aggressività individuali, esercizio e controllo del potere, l’uso legittimo o illegittimo della forza. Nella prima parte dei lavori sarà data precedenza alla discussione dei principali nodi storici e teorici relativi alle diverse concezioni e pratiche delle idee di guerra e pace, mentre nelle attività programmate per l’inizio del 2014 sarà dato spazio alle questioni aperte nella vita delle società contemporanee. Il ciclo autunnale comprende 7 incontri con altrettanti studiosi e docenti di fama internazionale, fissati tra ottobre e dicembre. La prima lezione intitolata Lo straniero. Teorie dell’ospitalità e dell’inimicizia nella cultura filosofica, si terrà venerdì 4 ottobre alle 17,30 e sarà affidata a Umberto Curi, (in foto) professore emerito di Storia della filosofia a Padova. Gli incontri successivi, sempre con inizio alle 17,30, proseguiranno con questi appuntamenti: martedì 8 ottobre Simona Forti, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università del Piemonte Orientale, parlerà di Il potere e il male. Effetti della libertà tra filosofia, storia e politica; martedì 29 ottobre la conferenza intitolata Tra civiltà e barbarie. Universalismo e imperialismo nell’età delle scoperte geografiche sarà a cura di Luca Scuccimarra, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università La Sapienza di Roma; Pace. Forme della tolleranza e cosmopolitismo in età moderna è il titolo della lezione di venerdì 8 novembre di Maria Laura Lanzillo, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna; la conferenza di mercoledì 13 novembre dal titolo Nazioni in guerra. Patriottismo e lotte di liberazione nazionale in Europa sarà tenuta da Francesco Tuccari, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. Venerdì 22 novembre ci sarà Alberto Melloni, professore di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia, la cui lezione avrà per titolo Pacem in terris. I cristiani e la Chiesa di fronte alle guerre. La lezione conclusiva del ciclo autunnale, in calendario mercoledì 4 dicembre, è affidata a Adriana Cavarero, docente di Filosofia politica all’Università di Verona, la cui conferenza si intitola: L’orrore. Antropologia della violenza contemporanea. Cara Clarissa, mi chiamo Erika e ho una bimba alle Primarie. A casa beviamo un’acqua in bottiglia che ha 1,1 di nitrati e con l’acqua del rubinetto ci laviamo i denti. A scuola mia figlia deve bere acqua del rubinetto per forza, acqua dura, calcarea, che distrugge lavatrici e lavastoviglie, come ben sappiamo tutti, e contiene pure amianto. E’ potabile? Bene, non discuto (anche se si potrebbe farlo). Se la bevano sindaci, assessori e la facciano bere ai loro figli. Alla mia vorrei fare bere l’acqua che utilizziamo in casa. Già non si può preparare una torta in casa quando compiono gli anni, almeno l’acqua. Siamo molte mamme (e papà) in protesta e abbiamo creato un gruppo su Facebook per essere sempre di più e avere voce. Grazie ara Erika, io sarei per la libertà dei genitori di scegliere come comportarsi. Mentre trovo giuste le limitazioni nell’introdurre cibo fatto in casa all’interno della scuola (per ragioni igieniche e per evitare che in assenza della lista degli ingredienti C L o scorso 3 ottobre ha preso il via l’edizione 2013/14 di A scuola col Carpi, una serie di incontri tra giocatori, allenatori e dirigenti del club biancorosso e studenti e insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Primo istituto a ospitare il Carpi è stato il Sacro Cuore che ha ricevuto la visita dei calciatori Bertoni, Kiakis, Di Gaudio, Inglese e Liviero. Alla presenza di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, i cinque biancorossi hanno portato ai circa 250 studenti la propria esperienza sportiva. Al centro dell’incontro i temi del fair play, della correttezza e della cultura sportiva. Agli allievi è stata distribuita una scheda su I diritti dei ragazzi allo sport e sono loro stati proposti concorsi di disegno e scrittura creativa a tema rigorosamente biancorosso. Il Carpi F.C. 1909 ha poi ricambiato l’ospitalità in occasione della gara Carpi-Cittadella, il 5 ottobre, quando gli studenti del Sacro Cuore sono stati invitati ad assistere al match, al Cabassi, gratuitamente. Il progetto A scuola col Carpi è stato forte- S abato 5 ottobre la Corale Regina Nivis si è recata a Firenze per ricambiare la visita della Corale di San Piero in Palco del marzo scorso, in occasione del Concerto Passione: silenzio, parole, canto, organizzata dalla Parrocchia di Quartirolo. La Regina Nivis, sabato 5, ha invece partecipato alla messa celebrata in occasione dell’apertura dell’anno pastorale e delle attività di tutte la associazioni della parrocchia. La celebrazione è stata animata dai due cori i quali si sono poi esibiti in un concerto, presentando cinque brani ciascuno. Nel suo breve saluto, il neo presidente della Corale Regina Nivis, Maurizio Gasparini, ha poi ricordato come i due territori abbiano in comune oltre al canto, anche i Giusti tra le Nazioni, Odoardo Focherini, il Cardinale Elia Dalla Costa e, da si possano arrecare danni a bimbi allergici o con problemi di salute), fatico di più a comprendere perché vietare le bottigliette d’acqua. Il genitore che non ha problemi a far bere acqua del rubinetto ai figli, sceglierà di non acquistare acqua di diversa provenienza. Il genitore che, per abitudine e perché si sente più sicuro, sceglie di dare al figlio acqua confezionata, metterà nello zainetto del figlio la bottiglietta. Mi sembra non ci siano diritti violati in questo modo e si faranno contenti tutti, evitan- do anche le strumentalizzazioni politiche. E’ vero che si riducono i rifiuti rinunciando alle bottigliette d’acqua e si favorisce una mentalità ecologista, ma si tratta della stessa classe dirigente che sottoscrive accordi per incenerire a Modena anche i rifiuti di altre regioni italiane (anche quello dei rifiuti è un business), quindi non mi formalizzerei troppo con chi ne fa una questione ideologica e lascerei le famiglie libere di agire come credono senza imposizioni dall’alto. Lo scorso 3 ottobre ha preso il via una serie di incontri tra giocatori, allenatori e dirigenti del club biancorosso e studenti e insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città A scuola col Carpi I calciatori insieme a Cavina, il preside Bussadori e alcuni alunni mente voluto dal sodalizio biancorosso con l’obiettivo di contribuire a far sempre più del Carpi la società e la squadra della nostra città e dei carpigiani, con particolare attenzione ai più giovani, con l’auspicio di (ri)portarli allo Stadio Cabassi in un clima di festa. Musica sacra La Corale Regina Nivis ospite a Firenze pochi giorni, Gino Bartali: “esempi ai quali guardare per contrastare gli egoismi, l’odio razziale, le violenze e la degenerazione culturale cui assistiamo giorno dopo giorno”. La serata si è poi conclusa con una cena a base di piatti tipici toscani e la promessa di ripetere lo scambio culturale. 11.10.2013 n° 36 18 L’aforisma della settimana... “Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o paradossale possa apparire, pulsa un’antichissima verità”. Arthur Schnitzler appuntamenti Mostre CARPI Fino al 13 ottobre A cuore aperto Espone Evelyn Daviddi, illustratrice Mostra curata da Monica Monachesi Dark Room Art Silmar Gallery Dal 29 novembre al 1 dicembre e dal 6 all’8 dicembre, ModenaFiere ospita la 4^ edizione della mostra-mercato dedicata alle festività natalizie Torna Curiosa in fiera Fino al 18 ottobre Melissa Moore in AZero AZero Studio Fino al 20 ottobre Loveless Mostra di pittura di Michele Rotondi e Giulio Zanet A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 20 ottobre Sguardi. Mostra fotografica di Paolo Mazzanti La mostra Sguardi è per quanti hanno la curiosità di vedere altri mondi, mondi lontani e sconosciuti, mondi diversi e intriganti. La mostra è per quanti sono ancora capaci di farsi sorprendere dalle diversità e dalla molteplicità dei popoli del nostro pianeta, di farsi attrarre, affascinare e anche commuovere da sguardi diversi. L’itinerario della mostra prevede un viaggio attraverso i 4 continenti fissato nelle fotografie di Mazzanti esposte su pannelli nel Cortile del Castello: dai popoli africani e asiatici passando per l’America del Sud per arrivare infine all’Oceania, per noi il più lontano tra i continenti Cortile d’Onore Fino al 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Paolo Del Vaglio O&A Centro Affari Fino al 17 novembre Guareschi e Laureni Segni dai lager Mostra a cura di Francesco Fait e Anna Krekic Sala Cervi Fino al 17 novembre Emanuele Luzzati. L’ebraismo in favola Ex-Sinagoga Fino al 23 novembre La Bellezza Silenziosa Mostra fotografica di Antonella Monzoni Biblioteca A. Loria Fino al 1° dicembre XVI Biennale della Xilografia Musei di Palazzo Pio Fino al 6 gennaio Le stanze dell’Amore cieco Sale dei Trionfi - Palazzo Pio H ai il pallino dell’unicinetto e della maglia? Sei un’appassionata di fiber art? Alla quarta edizione di Curiosa in fiera, la mostra-mercato dedicata al magico mondo del Natale, alle idee regalo e all’enogastronomia - in programma a ModenaFiere venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre e venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 dicembre - troverai una sfida che fa per te. Si chiama Yarn Bombing - Filo a tutta velocità. Meglio matte che noiose l’iniziativa a cura della fiber artist Luisa De Santi, organizzata in collaborazione con il portale dedicato alla creatività Creare Insieme (www. creareinsieme.it). Nato in America sull’onda delle espressioni più contemporanee dell’arte urbana e di paesaggio (urban art e land art) lo Yarn bombing o urban knitting è una sorta di graffitismo realizzato con pezze lavorate a maglia, centrini e filati intrecciati. Sono installazioni, coperture, aggiunte, rivestimenti: interventi gentili che non danneggiano gli arredi urbani o gli oggetti che sono coinvolti nell’intervento artistico, ma semplicemente li “vestono”. Si tratta quindi di una sfida per realizzare, in maglia, un’installazione scenografica che, nei giorni della manifestazione, andrà a ricoprire la supercar artigianale Uragano, pezzo unico realizzato da Moreno Filandi, e una moto Harley Davidson Dyna Street Bob in collaborazione con la concessionaria Onorio Moto. L’iniziativa è rivolta alle knitters e appassionate di fiber art di tutta Italia, che potranno sbizzarrirsi con il loro uncinetto prima registrandosi nell’apposita sezione del contest su www.creareinsieme.it/new_ partecipa_yarn.asp - dove è an- Alla Biblioteca Campori di Soliera la mostra di Emanuela Ascari Materia Primaria N ell’ambito delle iniziative culturali per festeggiare i dieci anni della Biblioteca Campori all’interno del Castello di Soliera appuntamento con la mostra-installazione di Emanuela Ascari, Materia primaria. Il lavoro intende rivalutare la terra, nella sua accezione più ampia, come materia primaria di conoscenza e cultura, attraverso l’allestimento di un archivio di libri di terre che vanno a comporre una nuova area disciplinare tra le categorie del sapere di una biblioteca. Campioni di terra, rocce, sabbie, argille, fossili, prelevati nella provincia di Modena con attenzione alle varietà litogeologiche e dei suoli che caratterizzano il territorio, e catalogati secondo il luogo di provenienza, sono i testi di questo sapere. I prelievi sono stati eseguiti con la collaborazione della geologa Milena Bertacchini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e contat- tando alcuni imprenditori agricoli locali che coltivano in modo biologico e biodinamico, in una lunga esplorazione del territorio, dalla Bassa modenese all’Appennino toscoemiliano. La mostra sarà visitabile fino al 2 novembre negli orari di apertura della Biblioteca. Domenica 20 ottobre, alle 10.30, è previsto un appuntamento di rilievo legato alla mostra. La Sala Consiliare del Castello Campori ospiterà infatti una tavola rotonda dal titolo La terra: materia di conoscenza e cultura a cui parteciparanno l’artista, la geologa Milena Bertacchini, l’assessore all’Ambiente Caterina Bagni e alcuni imprenditori di agricoltura biologica. che disponibile il download dei tutorial necessari per realizzare i pezzi unici all’uncinetto validi per la partecipazione all’iniziativa - e poi spedendo le loro opere - pezze, elementi tessili come mattonelle old american, pompon, perle, cordoni e passamanerie crochet - all’indirizzo presente sul modulo d’iscrizione entro il 20 novembre. Le opere realizzate verranno donate a sostegno delle attività della Famiglia Francescana dell’Emilia Romagna. L’edizione 2013 di Curiosa in fiera sarà arricchita dallo svolgimento in contemporanea, entrambi i fine settimana, di 7.8.Novecento, il Gran Mercato dell’antico: una kermesse che da oltre vent’anni richiama a Modena migliaia di appassionati di antiquariato e modernariato, oltre a curiosi e collezionisti a caccia di tesori d’altri tempi. appuntamenti Eventi CARPI 12 ottobre - ore 9.30 Luoghi e Comunità Riflessione sui rapporti tra urbanistica, relazioni di vicinato e vita di comunità Coordina Sergio Calzari, presidente Andria Intervengono Alberto Bellelli, assessore alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Carpi Luciano Pantaleoni, architetto Andria Simone Tosi, assessore all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Carpi Oreste Zurlini, sindaco del Comune di San Martino in Rio Riccardo Prandini, docente Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia Facoltà di Scienze Politiche Università di Bologna Vincenzo Marrone, dottore di ricerca Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia Facoltà di Scienze Politiche Università di Bologna Carlo Colli, Comitato di quartiere Oltre le Querce San Martino in Rio Riccardo Isani, Quartiere Remesina Carpi Raymond Lorenzi, City Planner Gianfranco Franz, docente Dipartimento di Economia e Management Università di Ferrara G. Carlo Muzzarelli, assessore Regionale alle Attività Produttive Auditorium Biblioteca Loria 12 ottobre Three Lakes & The Flatland Eagles (ITA) + Templehof Mattatoio 13 ottobre - ore 15 XXV Premio di Poesia Dialettale Poetar Padano I poeti vincitori del concorso Poetar Padano, indicati dalla Commissione, leggono le loro composizioni Salone Parrocchiale Chiesa S.Agata 13 ottobre I Carpi Mattatoio 12 e 13 ottobre - ore 10/19 Mercatino: francobolli, santini, cartoline, fumetti e altro... Saletta Fondazione CRC 16 ottobre - ore 15 Il cuore e suoi problemi Relatore: Stefano Cappelli, primario Cardiologia dell’Ospedale di Carpi Centro Sociale Guerzoni 11.10.2013 n°36 appuntamenti 17 ottobre - ore 16.30 Essere_VOCE Incontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascita Biblioteca Il Falco Magico 17 - 31 ottobre - ore 21 Narrativa - Incontriamo tre scrittrici carpigiane 17 ottobre Blu Principe Di Alessandra Burzacchini 24 ottobre Rosa conosce il mare Di Ivana Sica 31 ottobre Non c’è pace tra i mattoni Di Dafne D’Angelo Presenta Elena Valentini, titolare Libreria Mondadori Libreria Mondadori 19 ottobre - ore 21 Veglia Missionaria Sulle strade del mondo Testimonianza di Suor Attilia Grossi, missionaria in Albania e ora in Italia Parrocchia di San Giuseppe Artigiano 19 A nche quest’anno la Regione Emilia Romagna, in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao, ha programmato l’organizzazione della Giornata dell’Alimentazione in Fattoria, che si svolgerà nella giornata di domenica 13 ottobre, presso le aziende agricole del territorio appartenenti alla rete delle fattorie didattiche, volta a promuovere l’incontro tra agricoltori e consumatori e a sensibilizzare sul tema della disponibilità di cibo per tutti e del consumo etico. Il tema della Giornata Mondiale è come sempre quello della lotta alla fame nel mondo; in particolare, per il 2013, il tema individuato dalla Fao è Sistemi alimentari sostenibili: sicurezza alimentare e Torna il 13 ottobre la Giornata dell’Alimentazione indetta dalla Fao Una giornata in fattoria nutrizione, a sottolineare la necessità di orientare gli attuali modelli di sviluppo verso sistemi sostenibili, per non degradare l’ambiente naturale, minacciare gli ecosistemi e la biodiversità di cui abbiamo bisogno per le provviste alimentari future. Sono 14 le fattorie modenesi che aderiscono alla manifestazione, la più vicina a noi è l’Agriturismo La Falda, in via Madonna 70 a Campogalliano; apriranno le porte ai cittadini, proponendo momenti didattici e formativi incentrati sul tema della sostenibilità, visite guidate alla scoperta dell’azienda, Dal 13 ottobre incontri e spettacoli tra Musei civici di Modena, Galleria e Biblioteca Estense: dai burattini a Tasso, dalla tomba degli amanti all’erotismo ai tempi dei romani Passioni d’amore per l’autunno modenese 19 e 20 ottobre - ore 9/12 15/19 Mercatino Missionario Ricami a mano, ago e cucito, lavori ai ferri, ed altro... Le animatrici missionarie espongono le loro creazioni per donare il ricavato ai missionari e ad altre realtà bisognose Seminario Vescovile 20 ottobre Giornata Missionaria Mondiale Ore 19 Don Francesco Cavazzuti celebra la Santa Messa di ringraziamento Ore 20 Cena Comunitaria Con testimonianze e proiezioni di filmati dei volontari che sono stati, nel 2013, a visitare le Missioni in Thailandia, Benin, Madagascar, Perù e Tanzania Quota di partecipazione: 15 euro E’ obbligatoria la prenotazione presso il Centro Missionario (059/689525) Parrocchia di Quartirolo 29 ottobre, ore 15.30 Animatrici missionarie Centro Missionario 20 ottobre - dalle 9 alle 20 Cose d’altri tempi Antiquariato, Oggettistica e Riuso Presso la mostra - mercato, tra gli altri, parteciperanno con un’esposizione di opere anche le quattro acquerelliste carpigiane Bona Bellintani, Lucia Bonatti, Carla Righi e Giovanna Manicardi. Sarà possibile acquistare le loro opere. Ingresso libero Parcheggio Borgogioioso V isite alla “tomba degli amanti” risalente al VI secolo, incontri dedicati all’erotismo nella Mutina romana, storie di passione nella Gerusalemme liberata, spettacoli di burattini con farsesche avventure d’amore: si chiama Autunno al Palazzo dei Musei. Passioni d’amore fra arte, musica, letteratura e archeologia, il ciclo di appuntamenti in programma ai Musei civici di Modena a partire da domenica 13 ottobre. Negli spazi del Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino 337 si alterneranno conversazioni d’arte e d’archeologia, ascolti musicali e letture poetiche intorno al tema della passione amorosa fra antichità ed età moderna. Lo spunto è fornito dalle mostre inaugurate a settembre per il Festival filosofia e ancora allestite: Mano nella mano. Reperti di un amore oltre la morte e Dardi d’Amore. Pittura e poesia nel Barocco emiliano, a cura dei Musei civici in collaborazione con la Galleria Estense, la Biblioteca Estense e la Banca popolare dell’Emilia Romagna. Domenica 13 ottobre, alle 17, un itinerario guidato nel Lapidario Estense sul tema I romani e l’amore aprirà la rassegna, che proseguirà con altri sei incontri, sempre la domenica pomeriggio alle 17 ai Musei civici. Fino al 6 gennaio rimarrà aperta la mostra Dardi d’Amore. Pittura e poesia nel Barocco emiliano realizzata dal Museo Civico d’Arte in collaborazione con Galleria Estense, Biblioteca Estense Universitaria, e Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Traendo ispirazione dal tema della mostra in corso, quattro appuntamenti (20 ottobre, 10 e 24 novembre, 1 dicembre) tratteranno sotto diverse angolazioni il tema della passione amorosa nell’arte. Due incontri, il 27 ottobre e il 17 novembre, saranno invece dedicati ad amore ed erotismo nell’antichità in collegamento con l’esposizione Mano nella Mano. Reperti di un amore oltre la morte (fino al 24 novembre) realizzata nel Lapidario romano da Museo civico archeologico, Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna e Dipartimento Beni culturali dell’Università di Bologna. Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito. Dal 19 ottobre al 24 novembre il Museo d’arte proporrà una rassegna dedicata ai burattini all’interno della mostra Teste di legno e cuori di panna. La rassegna Si alzi il sipario sui burattini modenesi inaugura sabato 19, alle 17, con un incontro a ingresso gratuito col burattinaio Alessandro Barberini. Seguiranno dieci spettacoli a cura del Consorzio dei burattinai modenesi, due per ogni weekend, al costo di 5 euro per l’ingresso singolo, 9 euro per due spettacoli, gratuito per bambini sotto i 3 anni. Al programma si affiancano visite guidate alle tre mostre in corso condotte dai curatori, con partenza alle 16 e ingresso gratuito. Si inizia venerdì 1° novembre con la mostra Teste di legno e cuori di panna. Burattini modenesi di ieri e di oggi condotta da Stefano Bulgarelli. Sabato 2 novembre Lorenzo Lorenzini, illustrerà al pubblico la mostra Dardi d’Amore. Pittura e poesia nel Barocco emiliano, e domenica 3 Silvia Pellegrini e Antonino Vazzana condurrano la visita alla mostra Mano nella mano. Reperti di un amore oltre la morte. Altre visite guidate a cura di Mediagroup98, al costo di 3 euro, si svolgeranno sabato 19 e 26 ottobre e sabato 9, 16 e 23 novembre, con ritrovo all’ingresso dei Musei Civici alle 11. eventuale degustazione e vendita dei prodotti aziendali, dalle 10 alle 18 circa. E’ consigliata la prenotazione presso le singole fattorie, soprattutto se si prevede di fermarsi a pranzo. Il Centro per le Famiglie dell’Unione e il Gruppo CarpiTransizione organizzano un ciclo di incontri sugli stili di vita sostenibili Con meno si può fare di più V ivere con meno significa spendere meno, inquinare meno, sprecare meno, riciclare, riutilizzare, tutelare l’ambiente, avere più tempo, fare più cose ed essere resilienti. Per imparare a diventare sempre più sostenibili, il Centro per le Famiglie dell’Unione Terre d’Argine e il Gruppo CarpiTransizione organizzano un ciclo di incontri dal titolo: Famiglie sostenibili... con meno si può fare di più. Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero e gratuito ma, per i laboratori, è richiesta l’iscrizione presso il Centro Famiglie (059/649272), poiché il numero di posti è limitato. Programma Giovedì 24 ottobre - ore 21 Castello Campori - Soliera Cos’è un orto sinergico? Come si coltiva un orto evitando zappature, concimi e fertilizzanti, in cui piante diverse coesistono e collaborano tra loro per stimolare la fertilità del suolo e ridurre l’intervento dell’uomo. Incontro con Roberto Tinarelli, esperto di orto sinergico. Giovedì 7 novembre - ore 21 Auditorium Biblioteca Loria di Carpi Risparmio energetico: cosa fare a casa nostra? Dai primi accorgimenti fino agli interventi strutturali per risparmiare sul riscaldamento domestico. Incontro con Francesco Rustichelli, ingegnere ed esperto di tecniche per il risparmio energetico. Giovedì 21 novembre - ore 21 Auditorium Carlo Rustichelli di Carpi La spesa consapevole: gesti concreti a nostra disposizione Conosciamo alcune delle realtà locali grazie alle quali è possibile fare una spesa buona, sana, giusta, economica e rispettosa dell’ambiente. Interverranno: Bottega del sole, Gas la Festa, produttori locali. Domenica 24 novembre - ore 15 Parrocchia di Quartirolo di Carpi Laboratorio mani in pasta Impariamo fare la pasta all’uovo e a cucinare riutilizzando il pane vecchio. E’ necessario iscriversi al Centro per le Famiglie entro il 21 novembre. Giovedì 5 dicembre - ore 21 Auditorium Biblioteca Loria di Carpi W la pappa! Educare i nostri figli, e noi stessi, a mangiare sano e vivere bio. Incontro con l’autrice Paola Negri. In collaborazione con Gaam. 11.10.2013 n° 36 20 Calcio – Il Carpi crea e spreca, il Cittadella segna e vince: 0-1 La dura legge del gol Cani finisce sul banco degli imputati. Ma con lui la squadra ha equilibrio. La scarsa vena realizzativa degli attaccanti è un limite strutturale della squadra. Lunedì arriva il Novara, reduce da una severa lezione d’intensità e gioco. I l Carpi perde una partita paradossale, a cui solo il miglior Max Pezzali riuscirebbe a dare il titolo giusto. Costruisce tantissimo, sciupa tutto in modo clamoroso. Cade al primo tiro e non si rialza. E’ una sconfitta psicologicamente molto pesante. Lascia tentazioni depressive perché brucia immediatamente il tesoretto accumulato con tanta fatica a Reggio Calabria. E’ abbastanza chiaro che la squadra valga più della classifica che ha, su cui peraltro regna ancora l’incertezza della gara col Padova. Ma ci sono dei numeri manifesti, che quantificano un limite strutturale difficile da valicare. Quattro sconfitte in sette partite sono già oltre il limite di guardia. Quattro reti, nessuna delle quali in casa, sono fuori da ogni statistica. C’è tempo e spazio per risalire. Ma non per correggere questa tara: ci si farà comunque i conti almeno fino a gennaio. Mancano gli specialisti del gol facile, quelli che semplificano le partite complesse e regolarizzano la marcia. Senza averne almeno uno, qualunque squadra di qualunque categoria è condannata ad alti e bassi. Di positivo c’è che più di mezzo campionato ne è sprovvisto. Questo perlomeno dà coraggio ai biancorossi, che in questo momento pagano un dazio sproporzionato ai demeriti effettivi. VITA DA CANI - Prima degli altri finisce sul banco degli imputati Cani. Gli er- rori con Brescia e Cittadella sono i più evidenti, costano probabilmente cinque punti. Spiegano fedelmente la lacuna del giocatore. Ha solo l’impeto, non la lettura del tempo sulla palla. Cioè quello che in gergo si chiama fiuto: la capacità di armonizzare l’ultimo passo e la misura del tocco decisivo in funzione della posizione del portiere rispetto alla porta. Non è poco. Anzi, è moltissimo di ciò che occorre ad un centravanti. Non è neanche esattamente allenabile, è quasi solo talento infuso, non tecnica. Ma attenzione a non confondere un difetto con la soluzione di molti altri guai. Cani non sa segnare di mestiere, ma fa reparto. Nel senso pieno della dicitura: proprio lo fabbrica. Da solo tiene impegnati due-tre uomini alla volta, sposta le difese, svuota le trequarti, permette ai cursori (Lollo, Concas, Memushaj, Sgrigna) di inserirsi a turno con spazio per concludere. Con lui in campo dall’inizio, il Carpi esprime la propria logica senza smarrire ordine, né energie superflue. Assume praticità pur rimanendo nei confini del proprio DNA difensivo: crea senza sbilanciarsi, concede poco agli avversari (solo due gol: Ternana e Cittadella) e conclude molto (è la quarta squadra del campionato per numero di tiri nello specchio). Ogni volta con un uomo diverso. Riesce ad essere pericoloso senza aver bisogno di fare troppi passaggi, né di mandare fuori posizione troppi effettivi tutti insieme. REPARTO – Perciò, come tutti i problemi Cani nasconde opportunità. Costringe gli avversari a fare scelte difficili. Vecchi deve insistere su di lui, altrimenti gli toccherà snaturare di nuovo il sistema. Della Rocca fatica a reggere il corpo a corpo. Inglese e Mbakogu sono fondamentalmente dei ragazzi, non ancora dei Nazionali. Hanno più dimensioni di calcio, uno è più forte nello stretto, l’altro sullo scatto. Tutti e tre, qualora abbandonati in profondità, sono più semplici da marcare. Hanno bisogno di un partner vicino che gli porti via il raddoppio. E in ogni modo, la storia professionistica di Cani non è scandalosamente più stitica di quella dei suoi colleghi di reparto, Sgrigna compreso. I curriculum parlano chiaro: ognuno di loro centra il bersaglio ogni cinque partite, non più spesso. E’ lecito confidare che qualcuno si sblocchi prima o poi. E risolva partite come quest’ultima. Ma bisogna anche essere pronti all’idea di rivederne diverse. In buona sostanza, il Carpi ha il diritto di sperare di crescere insieme ai propri attaccanti. Ma sarebbe innaturale immaginare che cambi completamente passo. Indipendentemente dalle scelte. MONDAY NIGHT - Nel posticipo arriva il Novara, in estrema urgenza di riscatto. Sabato scorso ha incassato una severa lezione d’intensità dalla capolista Lanciano. Non è più una sorpresa, ma sì un grosso problema per tutti coloro che continuano a considerarla come tale. Sarà un Monday night davvero delicatissimo. Enrico Gualtieri La classifica PROSSIMO AVVERSARIO: NOVARA Ultima chiamata per Aglietti? L a genesi di questo gioco in Italia ha una geografia molto precisa. E’ molto probabile che il primo pallone sia sbarcato a Genova, attracco spontaneo per i Maestri inglesi che diffusero il gioco principalmente attraverso le loro lunghe rotte commerciali. Ma è certo che il grande calcio, inteso come movimento competitivo di massa, attecchì in Piemonte. Il Novara è uno dei vertici più importanti di questa inossidabile tradizione. Nacque nel 1908, quasi contemporaneamente al Casale, quattro anni prima dell’Alessandria, due più tardi del Torino, tre dopo il Cuneo, a undici dalla Juventus e a sedici dall’odiatissima Pro Vercelli, la sua principale nemesi dinastica. Ha alle spalle ben 13 campionati di Serie A, ed è alla 31esima partecipazione in B. Solo 15 squadre ne hanno collezionate di più. Il momento attuale è la coda complessa del ciclo De Salvo, una famiglia molto ricca e intraprendente, proprietaria di un impero di policlinici. Ha rilevato la società in C1 (2006-2007), riqualificato ogni aspetto gestionale, investito grandi capitali in risorse umane e strutture (Novarello è oggi uno dei centri sportivi italiani state of the art). Nello spazio di un lustro illuminato, e per certi aspetti rivoluzionario, ha riportato la città nella massima serie dopo oltre mezzo secolo. La magia però è durata poco. La retrocessione immediata, e la successiva sconfitta nei playoff hanno sgonfiato l’ambiente. L’obiettivo è puntato nuovamente sui primissimi posti. Ma l’avvio è stato molto deludente: solo due vittorie, gravi amnesie difensive, attacco a corrente alternata (nessun gol nelle ultime due gare). L’aria s’è fatta pesante: sabato scorso è scattata una contestazione durissima. Vacilla la panchina di Alfredo Aglietti. E’ uno zemaniano relativamente moderato, alla seconda esperienza in cadetteria dopo Empoli. Struttura un 4-3-3 basato sul possesso palla perimetrale, e su accelerazioni improvvise secondo triangoli e sovrapposizioni in zona tiro. Alza la difesa con giudizio, la copre con un mediano veloce che sa fare il regista (Buzzegoli), e manda a turno due mezzali leggere negli spazi (Pesce e Katidis o i totem Rigoni e Lazzari). A Carpi non può fallire. Per salvarsi ha bisogno di tutta la qualità dei suoi attaccanti: l’esuberanza di Gianmario Comi (classe ‘92, figlio d’arte, proprietà Milan), la cifra tecnica di Pietro Iemmello (già eversore biancorosso con la maglia della Pro Vercelli) e soprattutto la classe travolgente di Pablo Andres Gonzalez. Un favoloso corsaro dal passo lungo. Sangue argentino, passaporto italiano, 109 presenze e 36 gol con il Novara. Che lo tesserò mentre faceva il portalettere per arrotondare lo stipendio. Per questo è detto “El Cartero”. E.G. I PRECEDENTI Solo pareggi e gol d’autore I n gare di campionato, il Novara torna ospite per la quarta volta. Solo pareggi nei tre precedenti, tutti collocati in annate cruciali per la storia di ambo le società. Il primo è datato 21 febbraio 1965. Il Carpi era la “Stirpe d’oro” e si batteva orgogliosamente da neo-promossa, dopo il trionfo di Brescia con il Bolzano dell’anno prima. Chiuse decima, rivelazione del girone A di Serie C. I piemontesi, invece, vinsero nettamente il campionato. Ma al Cabassi non riuscirono a passare. Fissò l’1-1 dal dischetto una leggenda: Luigi Silvestri, detto “Silver”. Forse il miglior libero che si sia visto da queste parti. Certamente uno dei più travolgenti piedi sinistri che abbiano mai calciato per la nostra causa. Il secondo incrocio fu il 30 ottobre 1988: Serie C2, scontro diretto. Il Carpi rivoluzionario, schierato a Zona dal maestro Ugo Tomeazzi, alla fine mise in fila tutti. Anche il Novara, tra le favorite della vigilia, che quel giorno uscì indenne (0-0). L’ultima sfida (1-1) risale al 3 novembre 1996: serie C1, la stagione del grande sogno infranto a Ferrara. Di nuovo, i biancorossi pervennero al pari (1-1) con il rigore di un formidabile difensore mancino che avrebbe poi conquistato il mondo: Marco Materazzi. E.G. PROSSIMO TURNO Comanda Pavoletti NONA GIORNATA Domenica 13/10/2013, ore 15: BARI - CROTONE CITTADELLA - PADOVA J.STABIA - CESENA LATINA - MODENA SIENA - AVELLINO VARESE - TRAPANI V.LANCIANO - TERNANA ANTICIPI Sabato 12/10/2013 Ore 18: SPEZIA - BRESCIA Ore 20.30: REGGINA - EMPOLI 7 RETI: Pavoletti (Varese) POSTICIPI Domenica 13/10/2013 Ore 20.30: PALERMO - PESCARA Lunedì 14/10/2013 Ore 20.30: CARPI - NOVARA *CARPI-PADOVA, interrotta al 27’, è sub-judice I MARCATORI La capolista ospita la Ternana 5 RETI: Torromino (Crotone) Babacar (Modena) Hernandez (Palermo) Mancosu (Trapani) 4 RETI: Caracciolo (Brescia) Maccarone e Tavano (Empoli) Maniero (Pescara) Giannetti e Paolucci (Siena) Antenucci (Ternana) … 1 RETE: Cani Concas Inglese e Memushaj (Carpi) 11.10.2013 n°36 21 CALCIO – Carpi, settore giovanile: Primavera eliminata dalla Coppa Italia Turbo 2000 Volano i ragazzi di Michele Borghi trascinati da Del Prete: 3 vittorie su 3! Sconfitte dure invece per Allievi e Giovanissimi Nazionali CALCIO - DILETTANTI L a notizia più importante del weekend scorso è la conferma della Virtus Cibeno (Seconda Categoria) che vince in modo straordinario la quarta partita consecutiva e va in fuga. Si riscatta la Correggese (D), grazie alla propria differenza esclusiva: Davide Luppi. La Solierese (Promozione) batte un colpo importante in trasferta e trova finalmente continuità. In Terza, il S.Marino si coccola il pichichi Grandi e resta solo all’inseguimento delle primissime. REGIONALI Correggese avanza con SuperLuppi Serie D. Basta e avanza un super Davide Luppi per rimettere in carreggiata la Correggese dopo la sbandata pericolosa di Chioggia. Segna di fioretto e di sciabola, stecchisce in controtempo l’Imolese di mister Franco Farneti (2-0). Apre e chiude da solo una pratica mai davvero in discussione. Per la categoria in cui gioca è il più sfrenato dei lussi. E’ nato nel bergamasco, ma è di fatto un carpigiano doc. Ha appena compiuto 23 anni, può giustamente considerarsi una delle tante vittime del grande calcio che si è dato regole per lanciare i giovani senza accorgersi che così facendo non necessariamente tutela quelli bravi. Finché gli obblighi di leva sono stati dalla sua parte ha avuto spazio in Lega Pro (Manfredonia, Viareggio, Portogruaro: complessivamente quasi 90 presenze e 10 gol tra Prima e Seconda Divisione). Poi, il Sassuolo se n’è disfatto. Ora gli tocca riconquistarsi il professionismo. Pare decisamente sulla buona strada. Intanto il vertice si ricompatta, dal big-match di giornata esce una nuova capolista: è il Thermal Abano, che espugna Massa di misura. E’ imbattuto, così come il Sancolombano, prossimo avversario dei ragazzi di Bagatti. Promozione. Convincente prova di maturità della Solierese, che si leva di dosso i complessi da trasferta rimontando il Crevalcore. Vince una gara difficile (2-1), ad alta intensità, molto complicata dallo svantaggio immediato. Pareggia Lugli in chiusura di primo tempo. Decide Prandi, nella ripresa. Ora i gialloblu sono secondi, a tre lunghezze dal fuggitivo Castelvetro. Domenica, altra verifica esterna a Faro. E.G. PROVINCIALI Al S.Marino il derby verità C ’è un fiore rigogliosissimo nell’occhiello di via Marx: si chiama Del Prete, ed è il capobanda dei Giovanissimi Regionali (annata 2000), autorevoli padroni del campionato con tre successi netti e filati in apertura, senza gol al passivo. Sono loro la miglior notizia del weekend giovanile di via Marx, assai indigesto invece per le tre rappresentative Nazionali. PRIMAVERA – Davvero un sabato nero per i colori biancorossi. Contemporaneamente alla beffa della prima squadra, si configura anche il rovescio della Primavera in TIM CUP. Termina infatti molto amaramente a Gavirate la parentesi dei ragazzi di Galantini e Garzon nella competizione accessoria. Il Varese di Maurizio Ganz passa due volte nel primo tempo e arrotonda nel finale (0-3), capitalizzando gli errori dei portieri Feleppa (espulso per il fallo da rigore che segna la storia del match) e Pellegrinelli. Sfuma così la suggestiva opportunità di affrontare il Milan di Filippo Inzaghi nel turno successivo. Ora, l’attività ufficiale si ferma fino al 2 novembre per via dei mondiali U17. Zunino e soci si prepareranno alla ripresa con alcune amichevoli in via di definizione. ALLIEVI NAZIONALI – Non va meglio agli Al- lievi di Belloni, bastonati in casa con identico scarto dal Novara (0-3). Gara compromessa fin dalle battute iniziali. Domenica prossima il campionato sosta. Si torna in campo il 20 ottobre: il Carpi sarà impegnato a Siena. GIOVANISSIMI NAZIONALI – La truppa di La Manna non riesce a dare continuità al bel successo sulla Spal della domenica precedente, e si fa infilare due volte dalla Reggiana nel primo tempo (0-2). Vana la reazione successiva. Domenica 13 trasferta in Romagna sul campo del Rimini, appaiato in classifica a quota 3 punti. GLI ALTRI – Volano a punteggio pieno i Regionali di Michele Borghi che dopo Modena e Forlì stendono nettamente anche il Bologna (2-0). Apre Calabretti, chiude uno splendido Del Prete (quinto centro in tre gare). Domenica prossima un altro derby sentitissimo: arriva il Sassuolo. Primo sorriso a 32 denti per gli Esordienti Regionali di Andrea Cavicchioli, scatenati a S.Arcangelo: 0-7! In gol: Spaggiari, Cicciriello, Nocerino, Malavolti, Mebelli e due volte Meloni. I Pulcini Provinciali, infine, vincono sul campo del S. Faustino: 3-2, reti di D’Elia, Lugli e Franchin. Enrico Gualtieri IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA Il campionato è fermo, ripartirà il 2 novembre. Amichevole CARPI - VERONA Sabato 12/10/2013 Reggiolo (RE) – Centro “Pertini” – Via IV Novembre – Ore 15 GIOVANISSIMI NAZIONALI ESORDIENTI PROVINCIALI RIMINI - CARPI Domenica 13/10/2013 Rimini, Campo “Miramare” – Via Parigi, 7 Ore 11 CONCORDIA - CARPI SSabato 12/10/2013 Concordia sul Secchia (MO), Campo Comunale Concordia “A”– Via Togliatti, 40 Ore 16 GIOVANISSIMI REGIONALI PULCINI PROVINCIALI CARPI - SASSUOLO Domenica 13/10/2013 Carpi, Campo “Sigonio” – Via Sigonio, 21 Ore 11 CARPI - SAMMARTINESE SSabato 12/10/2013 Carpi, Campo “D.Pietri” – Via Nuova Ponente 24/C Ore 16.30 In Seconda (girone H), la Virtus è sempre più padrona della scena. Prosegue il filotto (4 successi su 4), vince a Corlo una di quelle partite che segnano la storia dei campionati (3-2). Rimonta due gol nell’ultima mezzora, di rabbia, con grande coscienza di superiorità. L’eroe della domenica è Puccillo (doppietta). Gli aquilotti di Amaranti volano a +3 sulle inseguitrici. E’ già una fuga importante. In Terza (girone C), il derby della verità inguaia la Cabassi e lancia il S. Marino di mister Davide “Topa” Rossi, trascinato dal solito Grandi. Segna altri 3 gol (7 in totale, capocannoniere del campionato), l’ultimo dei quali, proprio allo scadere, vale il 3-2 finale. L’altra sfida in famiglia tra Carpine e Fossolese si chiude senza vincitori né vinti, con un gol per parte (1-1, Barbieri e Bertacchini su rigore). Il Limidi spreca il vantaggio di Pastore e si fa riprendere dal Campogalliano (1-1). Lo United di Perrotta resiste solo un tempo (2-5) alla Madonnina, prima della classe in coabitazione col Villadoro. Proseguono le amnesie difensive della Cortilese (7 gol subiti in 3 gare), battuta dal Gaggio al termine di un match ricco di reti e colpi di scena (3-4). Domenica prossima ospiterà il S.Marino, decisamente la squadra più in palla di tutte: dopo 4 gare è terzo, a un solo punto dalle due battistrada. E.G. CALCIO A 5 Virtus pimpante, Aposa schiantata P rosegue in campionato il buon momento virtussino, con gli uomini di Caleffi capaci di cogliere, tra le mura amiche, il terzo successo consecutivo ai danni del fanalino di coda Aposa. L’incipit gialloblù è di quelli memorabili e, alla metà della prima frazione, Bigarelli e Nosari han già firmato sul taccuino buono: l’11 di casa apre le danze al pronti-via, spedendo in rete al termine di una manovra avvolgente, mentre poco dopo arriva il sussulto di Nosari, su fendente mancino che non pare un’iradiddio ma l’estremo ospite è facilmente suggestionabile e si piega. Il match prosegue sui binari giusti per tutta la prima frazione: Pelusi è orologio impeccabile e prezioso, stretto al braccio di una Virtus che inizia a piacersi di più, Casceglia (in foto) è un colosso ma ha il motorino di uno stantuffo. La seconda metà del match saluta la terza rete di casa, firmata dallo stesso Casceglia che scaraventa in rete a conclusione di un’azione insistita, seguita dal goal della bandiera ospite (3-1). Dopo qualche minuto di consueto smarrimento dei padroni di casa, i cattivi pensieri li spazza via Baratti, abile a eludere l’estremo avversario in uscita per depositarne alle spalle la pietra tombale sul match. Si chiude sul 4-1 una contesa mai in discussione, con la classifica che inizia a piacere un po’ di più, ma la strada ancora estremamente tortuosa; adesso viene il bello, Virtus, ché di chi vince coi cannoni contro le pistole ad acqua la storia si dimentica in fretta e quest’anno, per stare a galla, c’è da vincere anche alle Termopili. Federico Campedelli 11.10.2013 n° 36 22 Cec si è piegata a Mirandola E ’ stata la gara al contrario di quella vissuta con Motta per l’Universal Cec Volley che, mercoledì 2 ottobre, si è piegata a Mirandola, dopo una gara combattutissima in cui è stata capace di rimediare i primi due set di svantaggio con una bella prova. Sotto di 2 a 0 la formazione di coach Molinari, con un Porcellini in grande spolvero da 31 punti di score personale, è riuscita nel recupero ma non è bastato e ha perso il quinto set ai vantaggi per 15-13. Mirandola è riuscita a recuperare all’ultimo l’infortunato Serafini, l’Universal è riuscita a fare della partita Trentin. Fino al 20 pari del terzo set è stata sempre Mirandola a comandare il gioco, il primo sorpasso è arrivato sul 21-20 nel terzo set. Grazie ai due muri di un buon Vito Insalata. Buona, nel complesso oltre all’inarrestabile Porcellini, la prova del ‘95 Mario Spirito, alla sua prima ufficiale con la maglia dell’Universal. Palladium Cup - Liu Jo Modena battuta 2 a 3 dal Piacenza Quarto posto per le bianconere N on ha sorriso alla Liu•Jo Modena la prima semifinale della Palladium Cup disputata nel Palasport di Vicenza. La squadra guidata da coach Chiappafreddo si è dovuta arrendere alle vice campionesse italiane dell’Imoco Conegliano, formazione destinata a essere una delle protagoniste anche in questa stagione. 3-0 per le venete che hanno saputo essere più incisive nei momenti decisivi dei set. Nulla da fare per le bianconere nemmeno nella finale valevole per il 3°- 4° posto della Palladium Cup: la Liu•Jo Modena entra in campo con grande vigore e mette alle strette le campionesse d’Italia di Piacenza, ma alla lunga emerge la qualità delle ragazze di coach Caprara che si dimostrano squadra solida. Accarezza la possibilità di un grande successo la formazione bianconera, ma si deve arrendere al tie-break dopo una lunga lotta. Chiappafreddo si affida alla solita diagonale principale formata da in palleggio e Fabris come opposta. Ruseva e Crisanti sono le centrali, Piccinini e Pallamano Serie A - Terraquilia batte Luciani Mosconi Dorica 40 a 20 Seconda vittoria in trasferta S econda trasferta consecutiva e seconda vittoria per Terraquilia Carpi che conferma il suo ottimo stato di forma vincendo ad Ancona per 20-40. Partita temuta alla vigilia dal clan biancorosso: nel precedente campionato, infatti, i ragazzi di coach Serafini subirono una cocente sconfitta. I biancorossi sin dalle prime battute hanno preso in mano le redini della gara schiacciando i locali con una difesa attenta, imperniata su un Baschieri insuperabile e un attacco concreto con un Tojcic in gran spolvero, autore nella prima parte di gara di ben 8 reti. Interessante anche lo schieramento iniziale di Terraquilia che ha visto partire titolare Baschieri Ph Salvatore Marrone Rousseaux le attaccanti di posto quattro con Petrachi libero. Fabris è la prima a suonare la carica dapprima con un muro e poi con due ace su Valeriano. Dall’altra parte, invece, Caracuta prova a mettere subito in partita Bramborova, ma sbaglia qualcosa e Modena ne approfitta. Sul 15-9 Caprara è costretto a fermare il gioco, ma al rientro in campo la musica non cambia e si arriva fino al 20-12 firmato dal muro di Rousseaux. Crisanti sbaglia la battuta e per la Rebecchi entra Van Hecke in battuta. L’opposta belga prende di mira Petrachi, fin qui perfetta, e riesce a metterla in difficoltà con un servizio in salto che fa sempre male a chiunque. Piacenza si riavvicina, arriva quasi a contatto ma, nel momento decisivo, a trascinare la squadra ci pensa Francesca Piccinini fino al 25-23. Sestetti confermati da ambo le parti nel secondo set e si inizia come si era concluso il parziale precedente, ovvero in equilibrio. Modena, però, è sempre efficace in battuta e quando trova in attacco il salto di qualità scava un solco impressionante. Piacenza non passa più in attacco, fatica in tutti i fondamentali e va sotto, nonostante i cambi del coach che le prova tutte inserendo anche la capitana Manuela Leggeri, unica giocatrice a non aver visto il terreno di gioco nel parziale precedente insieme a Ferretti. Liu Jo chiude in scioltezza 25-17. Nel terzo set Liu Jo mantiene buone percentuali offensive ma inizia a trovare il muro avversario ben piazzato. in porta e l’ex di turno (applauditissimo) Polito come pivot; ottima la prestazione di entrambi i giocatori, come di tutta la squadra. L’entusiasmo è tanto nel clan biancorosso: la strada è lunga, ma di sicuro la partenza è ottima. Buone indicazioni anche da Molina e Marrochi. Unica nota negativa l’infortunio a Di Matteo. Sabato primo impegno casalingo per Terraquilia, al Vallauri, alle 18, scende l’Estense Ferrara. E’ Valeriano l’attaccante più ispirato per Rebecchi, ma tutta la formazione di Caprara riduce al minimo gli errori e sarà questa la chiave decisiva per allungare. Nel quarto set Liu Jo non opera il sorpasso. Piacenza diventa infallibile in fase di cambio palla e dal 12-11 opera un parziale di 4-0 che scava un piccolo solco tra le due squadre. Le bianconere rispondono riportandosi a contatto dell’avversario. Bosetti e Bramborova salgono di tono per la Rebecchi, Piccinini è inarrestabile ed è accompagnata da una Ruseva quasi perfetta in attacco dopo un avvio difficile. Si arriva allo sprint finale ma Piacenza trova lo scatto buono da 21-22 a 21-25 portando la sfida al tie-break. Meijners, chiamata in causa in attacco in una delle rare occasioni in cui ne ha avuto la possibilità, non sbaglia e poi arriva il muro decisivo di Manzano. Sestetti iniziali confermati anche per il tie-break in cui Modena parte forte con due punti di Fabris e un ace di Rousseaux. Sembra un buon inizio, ma le campionesse d’Italia reagiscono sfruttando i momenti di poca precisione di Piccinini e compagne. Dal 5-3 la Rebecchi infila un parziale di sei punti che alla fine risulterà decisivo. Non molla, comunque, di un centimetro la Liu Jo che con Fabris e Rousseaux ricuce fino all’11-12 salvo poi arrendersi, definitivamente, quando De Kruijf trova attacco ed ace che portano sull’11-14 prima del 12-15 finale. Perché scegliere tra e servizio? Spedisci in tutta Italia con MBE a soli... © 2013 Mail Boxes Etc. Italia Pallavolo maschile Consegna entro il 3° giorno lavorativo successivo al ricevimento del collo in negozio. Inoltre disponiamo di servizi di consegna 24 ORE ad ORARI GARANTITI per darti la massima tranquillità. * Il peso tassabile è il parametro più alto tra il peso reale ed il peso volumetrico. * Servizio disponibile con limite dimensioni del collo: somma 3 dimensioni Lunghezza + Profondità + Altezza uguale o minore di 120 cm., con lunghezza massima 80 cm. MBESpediPac_Italia.indd 1 13/03/2013 00:02:03 11.10.2013 n°36 23