Febbraio 2011 N° 2 Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004, art. 1, comma 2, DCB BR Lettori della realtà, promotori del pensiero: la sfida dei giornali cattolici una copia € 2,00 Le vignette di Enzo Farina sul Carnevale ad Ostuni (le altre a pag. 10) Visita dell’Arcivescovo Talucci alla nostra redazione omunque lo si veda, non è un buon periodo per la nostra Italia. I fatti di questi giorni e di questi mesi sono noti, e la nostra posizione è quella espressa nella frase del segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata:’Siamo di fronte a un disastro antropologico: fermiamoci in tempo prima che degeneri ancora di più’. Gli effetti del ‘disastro antropologico’- ha proseguito Crociata- sono diversi a seconda del ruolo che si ricopre: l'attuale situazione ha effetti e ricadute diverse a seconda delle responsabilità che ciascuno ricopre’ e ‘la ricerca del bene ci riguarda tutti’. Il 24 gennaio scorso, festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il nostro Arcivescovo mons. Rocco Talucci ha visitato la nostra redazione: ‘Noi cattolici siamo orgogliosi di esserlo, abbiamo la visione di un’identità e la condivisione di una ‘passione cattolica’- ha detto l’Arcivescovo- e ‘Lo Scudo’, che nel 2011 compie novant’anni, deve coniugare un passato glorioso, un presente attivo e la fiducia nel futuro’. C ‘Dobbiamo diventare insieme- ha continuato mons. Talucci- lettori della realtà e promotori di qualche pensiero nuovo, nella continuità del messaggio cristiano che nel prossimo decennio impone di raccogliere una grande sfida educativa: quella di educare alla vita buona del Vangelo’. ‘Dobbiamo segnare il cammino che il tempo esige- ha concluso l’Arcivescovo- e gli organismi di partecipazione in ambito ecclesiale diventano veri e propri laboratori di pensiero, nei quali non sono possibili navigatori solitari’. Una grande importanza viene attribuita dalla Chiesa intera al ruolo dei laici nell’attività di promozione del Vangelo, e per il prossimo aprile mons. Talucci ha annunciato un convegno regionale sul laicato, promosso dalle chiese di Puglia. L’Arcivescovo ha infine ricordato il messaggio che Papa Benedetto XVI ha rivolto proprio il 24 gennaio sul tema: ‘Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale’: il Papa ha invitato tutti, e in particolare i giovani, ad usare al meglio Internet ed i social network per superare i confini dello spazio e delle culture, senza tuttavia costruire un mondo parallelo: ‘La nostra attenzione- scrive il Papa- è frammentata e assorta in un mondo “differente” rispetto a quello in cui viviamo? Abbiamo tempo di riflettere criticamente sulle nostre scelte e di alimentare rapporti umani che siano veramente profondi e duraturi? E’ importante ricordare sempre che il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita’. FERDINANDO SALLUSTIO DI TUTTI I COLORI Relazione del Difensore civico L’Albania e noi vent’anni dopo chiacchierata con Nico esnik Nazaj è ad Ostuni dal 1 marzo 1991. Scultore, ufficiale in carriera, studi in lettera e filosofia all’Accademia Militare di Tirana ed infine scultore ad Ostuni. Ha disertato da segretario della gioventù comunista della più grande base militare di Saseno prima del grande esodo. Ed ha svolto un gran lavoro da mediatore culturale fra le due sponde dell'Adriatico. Collaboratore di Teleradio Città Bianca, traduttore, interlocutore privilegiato della Caritas e della Croce rossa nell'affrontare le concitate fasi dell'emergenza albanese del 1991. 1991 – 2011: aspettative deluse e soddisfatte a vent'anni da una scelta che cambia la vita Dopo la caduta del muro, l'Albania era l'ultimo baluardo del comunismo reale in terra europea. Il ruolo di coordinamento giovanile e delle attività culturali nelle forze armate mi ha permesso di godere di un osservatorio privilegiato della situazione internazionale e quindi poter svolgere una funzione pioniera. La prima aspettativa assolutamente soddisfatta è stata l'azione catalizzatrice che il dirottamento di cui fui protagonista impresse al processo di democratizzazione in Albania. Poi il secondo effetto prodotto fu il massiccio esodo che si verificò a distanza di alcune settimane. La diserzione dall'esercito albanese e le condanne che ne seguirono produssero una frattura irreversibile verso il passato, mentre il futuro non mi aveva ancora dato la possibilità di riflettere. Certo, volevo vivere ad Ostuni, ancor più dopo aver conosciuto tante altre realtà locali salentine grazie al mio ruolo iniziale di mediatore culturale. B Quindi ho ripreso la mia professione primaria di artista: essere uno scultore ad Ostuni! E con difficoltà posso dire di avercela fatta. La maggiore delusione invece è costituita dalla incapacità di questo paese di valorizzare le risorse umane sia locali che, forse a ragione, “di importazione”, pertanto ti capita di conoscere camerieri, muratori, agricoltori che hanno una preparazione da ingegneri, medici ecc. Integrazione nel contesto sociale ed economico ostunese: quali gli ostacoli più difficili In passato, tutti i Santi ed i pellegrini provenienti da Oriente sono stati accolti dalla terra di Brindisi dove hanno predicato ed evangelizzato, per poi magari essere crocifissi a Roma! Ostuni, pertanto appartiene ad una tradizione di ospitalità, ciò nonostante, la mia difficoltà maggiore è stata rappresentata dalla indifferenza prima e poi dalla ostinata ignoranza delle Amministrazioni locali e dei loro apparati nel dialogo con persone provenienti da esperienze e culture diverse. Cosa cambierebbe di Ostuni, per la città e per i cittadini? Il mio più grande desiderio è che le nuove generazioni di ostunesi imparino dai loro antenati il senso dell'intraprendenza nel migliorare la propria terra da cui trarre frutti e risorse anche senza acqua,su cui costruire abitazioni armoniche senza cemento, piuttosto che avere con essa un rapporto predatorio e speculativo. Far crescere insomma il senso del bello e di riconoscenza verso i suoi figli illustri che non vadano dimenticati! ANGELO ZURLO di Danilo Santoro secondo semestre di 2010 intenso e articolato per il Difensore Civico del comune di Ostuni, l’ Avv. Mario Monopoli. Il primo dato che emerge dalla consueta relazione di fine periodo è il gran numero di casi trattati: ben 165, di cui 60 con istanze scritte e 105 con parere orale. Un aumento di interventi che può avere una lettura doppia: il rapporto fiduciario instaurato dalla cittadinanza con questa Istituzione, e il gran numero di disservizi presenti e segnalati. Un’ attività, quella dell’Avv. Monopoli che oltre a seguire le richieste dei cittadini, va anche a concretizzarsi con le notizie diffuse dai media che spesso possono risultare di grande rilievo per le opportune istruttorie. Le richieste al Difensore Civico nella grande maggioranza dei casi, si evince dalla relazione finale, provengono da soggetti socialmente ed economicamente deboli, il degrado di diverse aree periferiche è l'aspetto su cui maggiormente pone l’ accento l’ Avv. Monopoli. Dalla zona industriale, compresa la stazione ferroviaria, a quella artigianale. Una disamina che segnala il grave stato di questi spazi, emerso soprattutto dalle richieste dei cittadini. Anche la zona della Piazza non viene risparmiata dalle segnalazioni: colpite anche le caratteristiche viuzze bianche che si presentano piene di buche e di rattoppi spesso grossolani. Gli stessi marciapiedi sono spesso difficili da percorrere perchè occupati da piante. Un Una città, quella di Ostuni, che presenta innumerevoli barriere architettoniche : non è certo facile utilizzare i marciapiedi per chi è costretto, purtroppo, a muoversi su una sedia a rotelle. Gli stessi marciapiedi che troppo spesso perdono la loro superficie perché occupate da piante. Anche la gestione dei rifiuti è stata analizzata dalla relazione del Difensore Civico. Una situazione che negli ultimi mesi non è stata sinonimo di massima efficienza. Da una parte gli atti incivili che deteriorano l’ambiente, dall’altra però la quasi totale assenza di controlli degli organi predisposti. Potrebbe essere la raccolta dei rifiuti “porta a porta” la soluzione a questi problemi? Forse, ma questa scelta comporterà un notevole aumento della Tarsu: la tassazione sulla raccolta dei rifiuti. L’ultimo sollecito dell’ Avvocato Monopoli all’ Amministrazione Comunale riguarda un maggior confronto e coinvolgimento dei cittadini, magari attraverso l’utilizzo di strumenti di partecipazione come il “Forum della Società Civile”, comunque da rinnovare, e le consulte di quartiere. Tutti questi problemi, sollevati dalla relazione finale del 2010 del Difensore Civico, segnalano una città con ancora tanti problemi da risolvere. Un’ Ostuni che deve e può cambiare, sia attraverso una maggiore attenzione dell’ Amministrazione Comunale verso le questioni sollevate, ma anche con una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei cittadini. 2 CITTà Febbraio 2011 Festa di San Sebastiano: il bilancio 2010 della Polizia municipale na intensa attività di controllo del territorio e della città in particolare, ha contraddistinto anche la trascorsa annata del corpo della Polizia municipale di Ostuni. Ben 10.167 sono stati i verbali (compresi quelli redatti dagli ausiliari del traffico) per infrazioni al Codice della Strada con un introito di circa 400 mila euro. Solo 190 i ricorsi presentati alla prefettura o al giudice di pace mentre l’ufficio traffico ha adottato 135 ordinanze dirigenziali per la disciplina della circolazione e 162 gli incidenti rilevati. In occasione della Festa di San Sebastiano (protettore dei Vigili Urbani), si è fatto il consuntivo dell’attività dei vigili e l’assessore alla Viabilità e Traffico, Augusto Iaia e il comandante, Magg. Francesco Lutrino, hanno comunicato il resoconto di tutta l’annata. Per la polizia annonaria e commerciale, 284 sono stati i controlli presso attività commerciali in sede privata, su aree pubbliche e attività artigianali-industriali con 59 verbali mentre per quanto riguarda la polizia edilizia, 255 i sopralluoghi effettuati e 40 i verbali. Per il settore ambientale, sono stati eseguiti 29 sopralluoghi con 21 verbali oltre a 377 controlli per il servizio di igiene ambientale appaltato alla ditta Enerambiente Spa. Infine, 491 i verbali redatti per violazioni alle norme sulla disciplina della propaganda elettorale; 918 le notifiche degli atti giudiziari; 1052 gli accertamenti anagrafici; 501 per quelli dell’ufficio tributi e 82 gli accertamenti e pareri di competenza su richiesta degli altri uffici comunali. In diverse occasioni il Comando si è spesso avvalso della preziosa collaborazione del Servizio emer- U In questa rubrica presentiamo il punto di vista su Ostuni di validissimi giornalisti non ostunesi, oppure ostunesi che non risiedono nella nostra città, ma che conoscono bene i meccanismi della società locale e sanno come raccontarli. Dopo l’articolo di Sonia Gioia, scrive ora Mario Saponaro, direttore del mensile Porta Grande di Cisternino e sottufficiale della Guardia di Finanza. Lo ringraziamo per la sua acuta analisi che non nasconde taluni difetti della nostra comunità. F.S. accontare la propria visione di Ostuni potrebbe apparire impresa semplice ma non lo è affatto. La Città Bianca è straordinariamente complessa e affascinante, sia sul piano territoriale che sociale, non consente una conoscenza esaustiva neppure a chi scrive, ormai cittadino adottato per motivi professionali ancorché per casato, facilmente desumibili dal cognome. L’incantevole territorio ostunese offre numerose possibilità di scoperta, il profumo del mare può convincere a lunghe e rilassanti passeggiate per apprezzare: spiagge, calette e scogliere tanto belle quanto preziose. Guadagnando uno dei tanti balconi naturali, posti nella prima parte della collina, è puro piacere lo spettacolo naturale rappresentato dagli uliveti, alberi sempreverdi, sculture naturali alle quali siamo abituati ma non indifferenti, icone di pace per alcuni e cimelio da esporre in lussuose ville per altri. Il centro storico con le sue casette imbiancate a latte di calce, le decine di masserie trasformate da epicentri di attività agricola e di allevamento a lussuose e ambite residenze turistiche, senza dimenticare la collina con i trulli della rinomata Valle d’Itria. Un posto del quale siamo innamorati, ma dobbiamo ammettere l’esistenza di alcune difficoltà sociali. Quanti di noi hanno deciso di restare a vivere o trasferirsi a Ostuni, tanto quanto nei paesi viciniori, sanno di dover convivere con alcune problematiche. Si respira un aria di rapporti complessi, circondati da persone con l’aria interrogativa, qualsiasi iniziativa si prenda c’è qualcuno pronto a chiedersi cosa ci sia di losco, chi ci guadagna, dove si vuole parare, in molti casi non a torto. A ciò si aggiunga un tocco di invidia, sentimento molto diffuso a vari livelli. R genza radio e 113 sono stati i servizi di viabilità e d’ordine assicurati per lo svolgimento di manifestazioni religiose, civili, sportive e spettacoli vari. “I dati sono sicuramente positivi e testimoniano una maggiore attenzione alle regole del codice della strada – ha detto il Comandante, Francesco Lutrino - In sostanza c’è stato un calo degli incidenti rilevati con i servizi di nostra competenza”. Tanti altri i compiti e i servizi della Polizia Municipale: dalle funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza con le forze di Polizia dello Stato a quelle di protezione civile e tutti svolti con molta competenza, abnegazione e tempestività in orari notturni durante la stagione estiva. “In occasione della Festa di San Sebastiano vogliamo esprimere il nostro ringraziamento verso il corpo dei Vigili Urbani – ha sottolineato l’assessore Augusto Iaia - il nostro impegno è quello di rendere sempre più vivibile la città ed il sacrificio quotidiano dei vigili rappresenta una sicurezza per tutti i cittadini che possono contare su questi “angeli” custodi”. Per l’occasione della ricorrenza di S. Sebastiano, è stato festeggiato il maresciallo Luigi Moro che è stato collocato in pensione. A lui è stato consegnata una targa ricordo per la meritoria attività prestata in tanti anni al servizio della cittadinanza. Confermata la collaborazione con la Scuola Media San Giovanni Bosco per il Progetto Minivigili giunto alla 17ª edizione mentre preziosa anche la convenzione con le Associazioni di Forze dell’ordine in pensione che con volontariato, assicurano assistenza ai vigili urbani all’entrata ed uscita dalle scuole elementari e medie. Un clima di sospetto che ha creato, nel tempo, un terreno fertile alla crescita di personaggi di dubbia moralità, ormai annidati in diverse componenti sociali, quelle che contano, s’intende… Pur essendo una comunità dai sani principi, un popolo operoso di pescatori, agricoltori, ottimi imprenditori e stimati professionisti, hanno attecchito diversi personaggi abituati a vivere di espedienti e di malaffare. Il recente passato ha fornito diversi esempi negativi, un fenomeno che ha prodotto anche numerosi proseliti e che vede sempre più spesso la città di Ostuni agli “onori” della cronaca nera e giudiziaria. Le notizie negative hanno più risonanza e, come accade di solito in questi casi, nascondono la cosiddetta cronaca bianca, le notizie “buone”. Gli ostunesi impegnati a favore della cultura, del volontariato, dello sport (non agonistico/non lucrativo) e in numerose attività sociali meritevoli di apprezzamento sono davvero tanti, e sono pure bravi! Purtroppo però, anche grazie ai media sempre più costretti a “vendere” più che a “formare” e informare, passano in secondo piano e vengono soffocati da: furti, rapine, spaccio e fattacci vari. In questo contesto un giornale come Lo Scudo è di fondamentale importanza per il suo ruolo e lo stile, e lo è ancor di più con la nuova direzione affidata al caro amico Ferdinando Sallustio, al quale auguro di poter dare alla Città di Ostuni il giusto stimolo per crescere e svilupparsi secondo i sani principi che animano la maggioranza dei cittadini, rispettando e valorizzando lo straordinario territorio che abbiamo, ed evidenziando i numerosi esempi positivi di cui dobbiamo essere fieri. MARIO SAPONARO MASTER OF FOOD “SALUMI” Il mondo dei salumi e degli insaccati è al tempo stesso familiare e poco conosciuto, soprattutto sotto il profilo sensoriale: come si distingue un buon salame da un prodotto scadente? O la giusta stagionatura di un prosciutto? Un corso di tre lezioni si propone di fornire una base di nozioni teoriche e pratiche per discernere le diverse tipologie di salumi presenti sul mercato, valutandone la qualità. Oltre allo studio ed alla degustazione di grandi eccellenze si affronteranno anche temi altrettanto importanti ai fini di una scelta consapevole: tecniche di allevamento, sistemi di packaging, produzione territoriale e nozioni legislative sulla conservazione dei prodotti. La sede del Corso sarà l’Hotel Relais Sant'Eligio, in Via Giosuè Pinto 48/50 nei giorni 21 – 23 – 28 Febbraio 2011 con inizio alle ore 20.30 . Per informazioni si può contattare il Fiduciario della Condotta Slow Food “Piana degli Ulivi”, prof. Angelo Iaia (cell.: 338 7656566 – e.mail :[email protected]). L’IMPRESA AL FEMMINILE NELLE MISURE PREVISTE DAL PIANO PER IL LAVORO di Michele Carriero niziamo, con il presente articolo, un percorso di informazione puntuale e analitico sulle misure previste dal Piano per il Lavoro, programmazione varata poche settimane fa dalla Regione Puglia, con l’obiettivo di intervenire sulle politiche per il lavoro, la formazione, l’avvio ed il consolidamento di attività autonome, nel tentativo di dare una risposta, forte, al momento di crisi che la società pugliese sta vivendo. E’ una crisi, quella che stiamo vivendo, dalle conseguenze particolarmente rilevanti per le fasce deboli, in particolare per i giovani, le donne ed i lavoratori che hanno perso l’occupazione; è una crisi che non permette più all’individuo, pur se animato da buoni propositi, di poter esprimere le proprie capacità professionali e avere la giusta soddisfazione nel mondo del lavoro, E’ solo di qualche giorno addietro la notizia che la disoccupazione giovanile ha toccato valori mai raggiunti; stimata oggi al 29%, rappresenta per la nostra regione e per la Provincia di Brindisi in particolare, un allarme che non ci può e non ci deve lasciare indifferenti. Una Provincia che non ha saputo ancora, dopo il fallimento della programmazione industriale postbellica, reinventare sè stessa, riconoscere sino in fondo la propria rinnovata vocazione, premessa che delinea uno scenario all’interno del quale chiunque, in cerca di un’occupazione, incontra più difficoltà che in qualsiasi altro posto. La sfida del Piano per il Lavoro è sintetizzabile in tre punti: una crescita intelligente (fondata su innovazione, istruzione, formazione, formazione continua e società digitale), una crescita sostenibile (che risponda naturalmente alla vocazione e alle inclinazione dei territori), una crescita inclusiva (che riprenda in maniera forte il tema delle competenze come risposta decisa alla sempre maggiore richiesta di occupazione). Sul fronte al femminile, il Piano, mette a disposizione ben 32.500.000,00 dei 40.000.000,00 complessivi, suddivisi in sei differenti azioni: sviluppo dell’imprenditoria femminile (che ha l’obiettivo è offrire alle donne percorsi formativi finalizzati alla promozione ed al supporto dell’auto-imprenditorialità nei settori innovativi e della tradizione produttiva regionale, nonché formazione e accompagnamento allo start up di impresa); Piccoli sussidi per l’inserimento lavorativo delle migranti (attraverso cui favorire l’inserimento socio-professionale delle donne I immigrate residenti in Puglia); Formazione delle donne ed incentivi all’assunzione (al fine di promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, così da promuovere la riduzione del tasso di disoccupazione femminile nei settori in cui è fortemente presente la disparità di genere, attraverso percorsi di formazione ed incentivi all’assunzione); Servizi di conciliazione vita-lavoro (allo scopo di sostenere la riduzione delle disparità di genere nell’accesso al lavoro attraverso il potenziamento dell’accesso ai servizi per la conciliazione vita-lavoro); Strumenti di flessibilità del lavoro per le donne (per migliorare le condizioni di lavoro nelle situazioni di sospensione della prestazione lavorativa,così da fronteggiare i carichi di cura familiare, attraverso l’erogazione di misure di sostegno al reddito integrative della retribuzione e dei relativi emolumenti); Part-time e conciliazione (con l’intento di facilitare lo sviluppo del lavoro a tempo parziale su base volontaria ed il recupero della sua originaria funzione conciliativa fra tempi di vita e tempi di lavoro). Quelle descritte, in sintesi, le misure pensate per le donne, a cui comunque andranno ad aggiungersi gli interventi previsti nell’ambito delle misure “Il lavoro dei giovani”, “Lavoro e inclusione sociale”, “Il lavoro per la qualità della vita”, “Lavoro per lo sviluppo” e “Più qualità al lavoro”. Occhio, dunque, al Bollettino Ufficiale della nostra Regione ed agli strumenti di comunicazione istituzionale della stessa (www.regione.puglia.it seguire il link “Piano per il lavoro”). Terminata, infatti, una breve fase di concertazione, che va svolgendosi proprio in questi giorni attraverso un confronto con le parti sociali, ci sarà la pubblicazione dei primi bandi, avvisi pubblici che si susseguiranno con ritmi incalzanti, augurandoci che si realizzi l’auspicio del Presidente Vendola, il quale ha dichiarato in occasione della presentazione dell’iniziativa, che il governo regionale è pronto ad impegnare e spendere tutte le risorse economiche stanziate entro il prossimo giugno! DIBATTITO POLITICO AD OSTUNI: L’INTERVENTO DI GIANFRANCO COPPOLA consigliere comunale a capo del Gruppo misto indipendente, Gianfranco Coppola smentisce le dichiarazioni a lui attribuite dal profilo di Facebook “Confronto politico Ostuni” dal titolo: “Sfiducia all’Assessore alle Attività produttive Lo Tesoriere”, per i pesanti termini usati, che non appartengono alla sua dialettica politica. Come abbiamo avuto modo di sperimentare, non va preso per oro colato tutto ciò che troviamo su Internet. “Ciò premesso- afferma Coppola- si ribadisce lo stimolo ad un lavoro più collegiale con la commissione consiliare della quale anch’io faccio parte, commissione convocata solo due o tre volte in due anni”. “Molte delle iniziative adottate dall’Assessorato- prosegue Coppola- come le fontanine del mercato del sabato, erano contenute in mie interrogazioni degli anni precedenti; senza le fontanine il mercato non è a norma e rischia la chiusura, così come va reso possibile l’accesso a tutta l’area mercatale dei mezzi di soccorso: recentemente è stato complicatissimo consentire l’intervento di un’ambulanza per il caso di una frattura ad una gamba subita da una signora”. “Diamo atto- continua Coppola- dell’avvenuto spostamento del mercato infrasettimanale in Viale dello Sport: qui è stata coinvolta l’intera commissione, Il che ha fatto un sopralluogo collegiale. Così dovrebbe essere per tutti gli altri argomenti”. Il consigliere Coppola ha poi rivolto un’interrogazione sul degrado delle aree di mare e delle campagne trasformate durante l’inverno in discariche a cielo aperto e deposito di materiale di risulta. “Ogni anno- ricorda Coppola- ho presentato un ordine del giorno sulla crisi del comparto olivicolo ostunese con una serie di proposte da attuare per attutire gli effetti negativi di una crisi dell'agricoltura dalla crisi economica generale anche dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli degli ultimi anni, purtroppo l'ordine del giorno assieme ad un altro pacco di interrogazioni giace ad ammuffire sui tavoli di questa Amministrazione che convoca pochissimi Consigli comunali (l'ultimo risale a novembre). “La nostra-sostiene Coppola- non è un’opposizione precocetta, ma è necessario un coinvolgimento di tutte le forze politiche e dei rappresentanti della città per il bene comune”. “Il tessuto economico cittadino- conclude Coppola- deve essere organizzato in un’ottica di lungo periodo, creando infrastrutture e servizi degni di una città che sia aperta al turismo per vari mesi se non per tutto l’anno, evitando di lavorare nel caos di venti giorni di agosto lasciando poi un deserto”. 3 Terza Pagina Febbraio 2011 SVAGHI E DILETTI DEL DUCA FRANCESCO ZEVALLOS UN BALLO IN MASCHERA di Enza Aurisicchio ra i rigorosi e puntuali documenti compilati nei secoli passati dai notai della piazza di Ostuni non è raro imbattersi in testimonianze pittoresche, in originali registrazioni di fatti della vita quotidiana che danno conto di eventi e di comportamenti dei quali non avremmo altrimenti notizia. Una testimonianza resa al notaio Tommaso Saverio Baldari di Ostuni da mastro Angelo Anglani, da Francesco Antonio Urselli e da mastro Teodoro Menna a favore della Mensa Vescovile, ci informa che il duca di Ostuni, all’epoca Don Francesco Zevallos, festeggiava il Carnevale con gran fasto, mettendo a disposizione il proprio palazzo per un ballo in maschera. L’atto stilato l’undici luglio del 1754 riporta che nel Carnevale del corrente anno 1754 l’Eccellentissimo Signor Duca di questa città di Ostuni, don Francesco Zevallos ha tenuto balli pubblici in tempo di notte nel suo Palazzo ducale… e questi balli si tenevano e facevano nella propria anticamera di detto Palazzo e propriamente in quell’anticamera dove vi è la cappella o sia oratorio, nella quale si celebra la Santa Messa, nella quale anticamera vi erano chi sonava la chitarra, il violino e il tamborriello, e vi era detto Eccellentissimo Signor Duca che faceva il maestro di ballo, vi erano molte donne di bassa condizione, e villane che ballavano, e quante persone anche vestite à maschera venivano in detto luogo, pure erano ammessi a ballare, non ostante che vi fusse la detta cappella o sia oratorio… I testi- T moni attestano questo episodio per esserci stati presenti e per averci ballato respettivamente tanto vestiti con maschera, quanto senza maschera…più e diverse notti, anche sino alle sette ed otto ore di notte e ciò con loro scandalo ed ammirazione per il malrispetto che si portava a detto oratorio, per esser luogo sacro (Archivio di Stato di Brindisi, Notaio T.S. Baldari, 1754, cc. 408r-v). E’ giovane e pieno di entusiasmi Francesco Zevallos (1722-1788), quarto duca di Ostuni, succeduto al governo della città al padre Bartolomeo, morto il 5 dicembre 1752. Si diletta nell’organizzare cerimonie conviviali, riveste il ruolo di maestro di ballo, dirige danze ed accoglie invitati riproponendo nella modesta realtà ostunese i fasti mondani della corte napoletana, suo ideale riferimento. Non è difficile immaginare l’atmosfera di quegli ultimi giorni di Carnevale, che si svolse in quell’anno tra giovedì 21 e martedì 26 febbraio (A. Cappelli, Cronologia… e calendario perpetuo, p. 82), la luce fioca delle candele, il vociare allegro degli invitati, gli accordi musicali del trio composto da violino, da tamburello e da chitarra, che continuò a suonare fino a tarda notte. L’orario indicato nel documento sette ed otto ore di notte va inteso per l’una e le due di notte, dal momento che nel passato le ore notturne si conteggiavano dal tramonto, fissato per i mesi invernali intorno alle ore 18. L’atteggiamento liberale del duca, privo di pregiudizi nell’accogliere nell’augusta dimora cittadini non ALLA RICERCA DELLE STATUE IDEALI S petta ad una nostra giovane studiosa, Vita Soleti, il merito di aver affrontato uno studio completo ed organico sulla statuaria ideale di età romana relativa a un’area estesa dal territorio pugliese al beneventano e al venosino. E’ quanto è emerso dalle relazioni sul volume La Scultura ideale romana nella Regio Secunda (Apulia e Calabria) pubblicato per i tipi di Giorgio Bretschneider editore, presentato al pubblico venerdì 28 gennaio u.s., presso la Biblioteca comunale, nel corso del consueto appuntamento organizzato dall’Università delle Tre Età. L’incontro, che è stato promosso in collaborazione con il Museo di Civiltà preclassiche, moderato dal sempre efficace prof. Massari, è stato introdotto dal prof. Donato Coppola, che ha presentato i relatori: il prof. Luigi Todisco professore ordinario di Archeologia classica presso l’Ateneo barese e l’autrice del testo, che alla laurea in Lettere classiche affianca i prestigiosi titoli della Scuola di Specializzazione in Archeologia conseguita a Bari, del Dottorato di Ricerca in Statua di Clodia Anthianilla, letterata Scienze Archeologiche presso l’Università di Napoli, non- brindisina conservata presso il Museo ché una serie di collaborazioni e di partecipazioni a scavi archeologico provinciale F. Ribezzo. archeologici che ne fanno una vera esperta del settore. Lo dimostra il lavoro da lei condotto frutto di una lunga e faticosa ricerca, in musei e in collezioni archeologiche, di un vasto materiale passato al vaglio di una puntuale analisi storico-artistica e contestualizzata nel tessuto sociale e politico delle città di riferimento e nel più vasto ambito dell’Impero romano. La sintesi della Soleti si fa apprezzare per la messa a punto di conoscenze passate, per la presentazione di non poche testimonianze inedite e per le aperture interpretative che ne scaturiscono, ha commentato il prof. Todisco un lavoro complessivo che ha consentito la visione integrale del problema e del quale si sentiva la mancanza. E.A. UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ UNITRE - OSTUNI PROGRAMMA Sede degli incontri: AUDITORIUM BIBLIOTECA COMUNALE • Venerdì 18 febbraio - ore 17,30 Prof. Emanuele PACE “VERSO UNA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA”. • Venerdì 25 febbraio - ore 17,30 Il Prof. Mario PECERE, conduttore del Cineforum, presenta il film “CINEMA E UNITÀ DITALIA”. • Venerdì 4 marzo - ore 17,30 Dott. Giuseppe SANTORO, Assessore comunale all’Ambiente “OSTUNI: PROBLEMATICHE AMBIENTALI E IMPEGNI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”. • Venerdì 11 marzo - ore 17,30 In collaborazione con la Confraternita Santa Maria della Stella, il dott. Luigi ACCATTOLI, giornalista - vaticanista “L’OPERA EDUCATIVA, UNA SFIDA CULTURALE, UN SEGNO DEL TEMPO”. • Venerdì 18 marzo - ore 17,30 In collaborazione con la Biblioteca Comunale, il prof. Rosario IURLARO “PER L’UNITÀ D’ITALIA: LA VITA E LE OPERE DI FRANCESCO TRINCHERA SENIOR”. Registro, busta 7, fasc. 1, appartenenti ai ranghi delc. 49r). Il Palazzo che sorla nobiltà ostunese, quale geva in via del Duca (ora ci si aspetterebbe tra i suoi via Cattedrale in prossimità frequentatori, va però condell’attuale Palazzo Ayrolsiderato alla luce di una di), possedeva un grande non trascurabile circostansalone (galleria) al quale si za, quella di aver destinaaccedeva da un atrio posto to a un pubblico così eteal termine di una rampa di rogeneo un’ala secondaria scale con accesso dal pordel palazzo, un’anticametale principale prospiciente ra infelicemente dislocata la strada. L’anticamera a vicino all’oratorio, tanto da cui si riferisce il documento suscitare l’indignazione citato aveva l’ingresso da dei testimonianti. un’altra porta aperta sulla Lo si deduce da alcuni dostrada e comunicava con cumenti concernenti la la cappella. collocazione della cappelNon è dato sapere, per la la all’interno della vasta perdita dell’intero fascicolo superficie occupata dal degli atti del 1754 delle Palazzo. Nella visita paConclusioni Capitolari, se il storale compiuta dal vefatto ebbe conseguenze in scovo Bisanzio Filo nel alto loco, con conseguenti 1707 risulta che fosse posita in proxima habitatione provvedimenti presi dal vein ala sinistra in ingressu scovo mediante esortazioni Palatii (Arch. Cap. di Ostua più corretti decreti o amni, cart. IX, fasc. II, c.12r), monimenti verbali. posizione confermata nelIn quel lontano 1754 il duca la dettagliata perizia effetFrancesco poteva contare tuata dall’ingegnere Fransui privilegi di un potere cesco Paolo Trinchera nel Mascherine di Pierrot, Colombina ed Arlecchi- che di lì a pochi anni sarebgennaio del 1833, per in- no in una foto di Luca Valente del 1928 be stato minato da problecarico ricevuto dal sig. Gaetano Santone, ammini- mi finanziari e da beghe giudiziarie, intentategli da stratore dei beni appartenuti alla casata Zevallos creditori privati e da pubbliche istituzioni (A. Anglacol rendere il medesimo palazzo abitabile, dividen- ni, Gli amleti di Ostuni, Ostuni 1909, pp. 34-48). Difdolo in tanti quartini o palazzotti per quindi esserne ficilmente si sarà ripetuto un Carnevale come quelpiù facile locazione (A.S.B., Ufficio del Bollo e del lo del 1754. Pino Aprile e noi Terroni di Gianmichele Pavone 14 gennaio, nell’auditorium della Biblioteca comunale di Ostuni, è stato presentato il libro dello scrittore Pino Aprile, dal titolo Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali (Piemme, 2010). L’evento, organizzato dal Rotary Club di Ostuni e dall’Unitre, ha visto la partecipazione di un’attentissima platea e può ritenersi sicuramente uno dei più apprezzati. Aprile, nato a Gioia del Colle nel 1950 ed oggi residente ai Castelli Romani, è stato direttore di Gente, del mensile Fare Vela, vicedirettore di Oggi, ha lavorato per La Gazzetta del Mezzogiorno e per la stessa casa editrice Piemme ha scritto altri interessanti testi come: Elogio dell’imbecille (2002), Elogio dell'errore (2003) e Il trionfo dell’Apparenza (2007). Con il libro Terroni l’autore capovolge - anche graficamente in copertina - il punto di vista sul Mezzogiorno, ritenuto da molti un “peso morto”, sostenendo che noi “italiani del Sud” non siamo sempre stati “meridionali” e siamo diventati poveri 150 anni fa per mano dei “Fratelli d’Italia” (piemontesi) colonizzatori e saccheggiatori. Nel corso della piacevolissima serata nell’auditorium della Biblioteca l’autore ha raccontato che durante la sua infanzia non aveva mai attribuito alcun valore, positivo o negativo, al fatto di essere al Sud ed anzi pensava di essere “anche più fortunato di altri” perché viveva a due passi dal mare. Crescendo, però, Aprile ha iniziato a capire che l’appellativo “meridionale” ha sempre avuto, in realtà, un’accezione negativa ed ha dato inizio ad una ricerca storica che ha portato alla nascita del libro, dopo una gestazione di otto anni. Il lavoro di Aprile ha il taglio di un’inchiesta giornalistica e fornisce una ricostruzione di quello che ha rappresentato per il Mezzogiorno l’Unità d’Italia, ricorrendo ad immagini fortemente rievocative, associando (con paragoni un po’ azzardati) quello che i Il piemontesi fecero al Sud a quello che fecero i Lanzichenecchi a Roma o i nazisti a Marzabotto o, più recentemente, i marines nelle operazioni anti-terrorismo condotte in Iraq. L’autore ripercorre la storia con verve polemica, portando alla luce una serie di fatti omessi dalla storiografia ufficiale, che offrono un’interessante prospettiva rispetto al trionfalismo nazionalistico. Aprile non esalta il Sud contro il Nord ma, affermando che la questione meridionale non è mai stata risolta in 150 anni perché non c’è mai stata la volontà di farlo e che il Sud “continua a sopportare” una condizione di assoggettamento per abitudine, rassegnazione, senso di colpa e mancata conoscenza dei fatti, porta per mano il lettore a comprendere da sé che da tale condizione bisognerebbe affrancarsi e l’esperienza insegna come questo avvenga sempre in modo drastico o violento. Ad avviso di chi scrive, oggi essere meridionalisti va di moda anche per ragioni di opportunità politica. Tuttavia - si badi bene - è semplice dire che il Regno delle Due Sicilie aveva più chilometri di ferrovie di quanti ne abbia oggi o che era il terzo posto più industrializzato del pianeta dopo Inghilterra e Francia, senza fornire dati paragonabili alle attuali tabelle ISTAT. Così come non basta dire “una donna fu violentata” per mettere in stato d’accusa per crimini di guerra il piemontese di turno. La Storia, è cosa nota, la scrivono i vincitori e quella del Sud deve essere riscritta. Su questo conveniamo, ma la materia richiede imprescindibilmente dovizia di particolari e documenti storici, dai quali non deve necessariamente prescindere un testo di taglio giornalistico, soprattutto quando si erge al rango di saggio storico. Aprile indica - a volte - le fonti e purtroppo non cita in senso tecnico i documenti consultati, gli archivi che li custodiscono, o le pagine dei libri menzionati: nessuna nota, nessuna bibliografia. Non pretendiamo certo un Mack Smith (Il risorgimento italiano, 1968) né un Banti (Nel nome dell’Italia, 2010), ma altri colleghi (come Caprarica, C’era una volta in Italia, 2010) riescono fornire tali riscontri senza appesantire la piacevolezza del testo, consentendo al lettore di trovare conferme per ogni virgola e di approfondire i fatti, risalendo alla fonte. Sono le fonti, infatti, a ricordarci che in tutto il Regno delle Due Sicilie solo la città di Napoli era culturalmente vitale, che le ricchezze trafugate dai Savoia erano dei Borboni e non della popolazione meridionale (che non navigava affatto nell’oro). Sono le stesse fonti a poter chiarire perché la corona inglese volle fortemente l’Unità ed impiegò così tanti mezzi e denaro. Le tesi ripercorse da Pino Aprile non sono affatto nuove, ma sono ricomposte con maestria, stimolando, in tal modo, un dibattito importantissimo per acquisire consapevolezza del fatto che l’appellativo “meridionale” deve avere altre positive (magari solo geografiche) accezioni, purché nessuno si lasci andare a malinconiche nostalgie borboniche o stupide e anacronistiche contrapposizioni tra nuove leghe del Sud e vecchie leghe del Nord. 4 Cultura Febbraio 2011 Una grande perdita per la nostra cultura Giornata della vita lla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita” scrive Benedetto XVI; “il nostro stile di vita, contraddistinto dall’impegno per il dono di sé, diventa così un inno di lode e ci rende seminatori di speranza in questi tempi difficili ed entusiasmanti” così concludono i vescovi italiani il loro messaggio “Educare alla pienezza della vita”Appuntamento con la 33esima “Giornata nazionale per la vita” si è realizzato nella Concattedrale di Ostuni, la mattina di domenica 6 febbraio, con una solenne e gioiosa celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Talucci. Il parroco Don Giuseppe Capriglia ha accolto la proposta di tenere l’incontro nella chiesa madre ostunese, fattagli da Dino Montanaro, che fin dalla fondazione dirige il Movimento per la Vita ed il Centro di Aiuto alla Vita di Ostuni. Nell’arco di trent’anni di attività il Movimento ed il Centro di Aiuto alla Vita hanno svolto attività di in- “A formazione e sensibilizzazione sui temi della vita, aiutando moltissime gestanti in difficoltà a far nascere i loro bambini in una cultura che tende, invece, a far considerare una conquista delle donne la possibile interruzione della gravidanza. Tale risultato è stato possibile attraverso il “Progetto Gemma”, aiuto economico per l’ultimo semestre di gestazione e per il primo anno di vita del neonato, e attraverso la collaborazione di numerosi esperti del settore: medici, infermieri, titolari di laboratorio di analisi, e tanti amici che hanno collaborato con obiettivi e attività del Movimento. I vecchi ed i nuovi amici del Movimento, con chiunque abbia a cuore i temi della vita, sono invitati all’assemblea ordinaria del Movimento, che si terrà mercoledì 16 febbraio alle 18 presso la Casa della Spiritualità (ex Seminario sulla via per Carovigno). Nel corso dell’assemblea verranno anche rinnovate le cariche dirigenziali. Lunedì 31 gennaio scorso, è venuta a mancare all’affetto di Silvia e Angelica, le sue adorate figlie, ai suoi cari, a noi del Movimento e Centro di Aiuto alla Vita e a quanti l’amavano, la signora INA MARSEGLIA - ANCONA ostetrica da tanti anni operatrice nel nostro Ospedale Civile. Una donna, mamma esemplare, professionista ineccepibile, esempio di rettitudine umana e professionale. Ha lottato per anni contro un male inesorabile, ma con il sorriso sulle labbra soffuso di indomita speranza. Sino all’ultimo. Finanche fino a qualche settimana addietro non ha esitato a lottare contro una decisione sconcertante e miope di chi oggi si trova al potere; quella di spostare il reparto di Ostetricia e Ginecologia in quel di Fasano. Di casa in casa, di negozio in negozio a raccogliere firme contro una tale decisione. E dire che non lo faceva per sè, che l’anno prossimo prevedeva di andare in pensione; ma per il suo reparto nel quale aveva accolto tante lacrime di gioia per una nuova vita, ma, purtroppo, anche tanti rifiuti a continuare una maternità “indesiderata”. A noi del CAV rimangono in eredità il suo esempio e la sua dedizione. DINO MONTANARO Libertà religiosa, via per la pace Lo scorso 20 gennaio, il Centro di Cultura “Donato Cirignola”, nell’ambito delle iniziative di “Mondo Altro”, ha presentato l’annuale momento di riflessione sulle parole che il Santo Padre ha offerto nel Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale della Pace. L’incontro si è svolto presso l’auditorium della Biblioteca Comunale di Ostuni. L’iniziativa è stata promossa da numerose associazioni ed organismi pastorali della città di Ostuni, a sottolineare non solo l’importanza della riflessione proposta, ma la comunanza di intenti che spinge ciascuna di esse a mettersi in rete per la promozione della cultura e soprattutto di un “Mondo Altro”, un mondo in cui la cultura e la riflessione condivisa possano essere al servizio dell’uomo nella sua interezza. Alla introduzione del presidente del Centro di Cultura, Salvatore Triarico, è seguita la presentazione dell’esimio relatore, mons Gianbattista Pansa, noto biblista di Roma e conoscitore delle dinamiche ecumeniche per le tante esperienze e incarichi ricoperti negli anni. La coincidenza degli ultimi cruenti avvenimenti di cronaca, dei fatti di sangue in cui vittime sono state i cristiani nel mondo per il solo motivo di professare la loro fede in Cristo, ha fatto delle parole del Papa, un ancora più accorato e vivo invito al dialogo e al rispetto tra i popoli. Mons Pansa ha fatto quindi un excursus storico del dialogo religioso, vedendo le parole del Santo Padre in perfetta continuità in particolare con due tappe: il 1963 anno di pubblicazione della Enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII, e il 1986 anno in cui Giovanni Paolo II invitò i rappresentati di tutte le grandi religioni in uno storico momento di preghiera per la pace ad Assisi. Mons Pansa ricordava come per costruire la pace sia necessario che questa poggi sui quattro pilastri, nessuno dei quali può mancare: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. In un mondo in continua evoluzione, che cambia freneticamente, la Chiesa, madre e maestra, ha sempre a cuore le sorti degli uomini e si pone come guida alla ricerca e al perseguimento dei quattro pilastri per il bene di ciascuno. Le conclusioni dell’interessante incontro sono state affidate all’arcivescovo Talucci, che facendo sintesi ha sottolineato come i pilastri su cui poggia la pace debbano essere meta da perseguire da ciascuno, in ogni tempo e in ogni luogo. IOLANDA MILONE 11 00 00 aa nn nn ii La Comunità parrocchiale del Santuario SS. Cosma e Damiano di Ostuni ha avuto la gioia di festeggiare il 19 gennaio il compleanno secolare (100 anni) di nonna COSIMA MARZIO La Sig. Cosima è nata a Ostuni da papà Giuseppe e mamma Pasqua. Quarta di dieci figli. Donna semplice e di una cultura pratica. Impegnata nel lavoro da sempre, lavorando in campagna e nella tessitura al telaio. Ha sposato il Sig. Gaetano Tamborrino dal quale ha avuto due figlie: Eugenia e Pasqua, l’unica vivente. Vedova, vive a casa della figlia Pasqua in Via Viterbo. Donna semplice ma di una fede profonda, ringrazia il Signore per la vita donata, ricevendo la Santa Comunione a casa. Per il compleanno ha ricevuto la visita del parroco don Paolo Zofra ricevendo la Santa Comunione e alla sera la festa con iltaglio della torta alla presenza dei suoi famigliari e amici. AA uu gg uurr ii Il 1° novembre 2010 è stato congedato dal proprio servizio ANTONIO MARSEGLIA Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Da Ostuni, dove è nato, si è stabilito, dopo vari spostamenti, con la propria famiglia, a Catanzaro Lido. Entrato giovanissimo nel Corpo della Polizia, ha servito lo Stato per 40 anni distinguendosi per zelo, sensibilità, spirito di sacrificio e grande amicizia verso i colleghi. Ha ricevuto l’alta onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Il fratello Angelo, la cognata Mina, i nipoti Mimmo e Donatella, Giovanna e Giuseppe, insieme al piccolo Raffaele, lieti del traguardo raggiunto, augurano di cuore ad ANTONIO una lunga e meritata pensione. di Enza Aurisicchio prof. Antonio Sozzi non è più tra noi. Con lui, vegliardo di novantaquattro anni, scompare un illustre rappresentante della nostra cultura. Nuccio, come era più familiarmente conosciuto, chiude il ciclo di un periodo fecondo di ricerche e di studi, che per circa 40 anni lo hanno visto protagonista della nostra più illustre produzione storica. Non usciva di casa ormai da molti anni e gli acciacchi gli impedivano di avere un contatto diretto con tanti suoi estimatori. Riceveva numerose lettere e aveva intenzione di pubblicare un nuovo volume del quale aveva informato l’amministrazione comunale. Dare conto della sua intensa attività, richiederebbe molto spazio. Lo ricordiamo come docente ed educatore di tante generazioni di studenti, cronista e collaboratore di diverse testate giornalistiche, fondatore di riviste oltre che tenace cantore delle bellezze del nostro territorio. Un curriculum prestigioso coronato dal Premio Storia assegnatogli nel 1986 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quanti si accingono ad affrontare un’analisi della storia del nostro territorio non possono trascurare i tanti libri scritti dal prof. Sozzi, che ha passato in rassegna, organicamente e unitariamente, tutto quanto ricade attualmente sotto la denominazione di bene culturale. La sua attenzione spaziava dall’architettura monumentale alle manifestazioni minori, dalle vicende storiche al recupero delle tradizioni popolari, profeta del prestigio di cui avrebbero goduto le masserie, delle quali primo e unico studioso, ha trattato la conoscenza. Ringraziarlo per l’appassionato amore che nutriva per la città e che ha concretizzato esemplarmente attraverso gli scritti e la parola è sicuramente riduttivo ma lui, modesto e riservato, lo avrebbe apprezzato. Il direttore e la redazione dello Scudo, si associano al dolore della signora Vera e dei nipoti che con tanta dedizione gli sono stati accanto, ricordandone le alte doti di uomo e di studioso che ha onorato con la sua partecipazione le pagine di questo giornale. sezione di Ostuni del Nastro Azzurro, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha deciso di fare una pubblicazione che contenga una sintesi della storia dell’Istituto, la ricostruzione della costituzione della Sezione di Ostuni, della quale fu Presidente per vent’anni, il prof. Domenico Aurisicchio, e i nomi degli ostunesi decorati al V.M. con la motivazione di ogni onorificenza. Dall’Albo d’oro dei decorati di tutta la provincia di Brindisi, pubblicato nel 1988 (Ed. Schena) e dai documenti del prof. Aurisicchio, conservati dalla figlia Enza, abbiamo potuto ricostruire i seguenti nomintativi: Abruzzi Francesco, soldato del 25° rep. assalto; Anglani Alfredo, cap. del 56° regg. fant. e magg. del 268° regg. fant.; Anglani Guglielmo (1892) sottoten. del 9° regg. fant., magg.; Anglani Oronzo (1912) 2 Croci di Guerra; Annicchiarico Vittorio (1916) 1 Croce di Guerra; Antelmi Antonio, ten. 72° rep. d’assalto; Antonelli Incalzi Enzo (1911) gen.; Ayroldi Antonio (1908) magg. del Genio; Aurisicchio Domenico (1914) ten. 187° paracadutisti “Folgore”; Calò Domenico (1896) Asp. Uff. 8° regg. Alpini, ten. di complemento; Cattedra Arturo (1914) mar. Aeronautica; Cavallo Agostino, 2° Capo furiere; Cavallo Alfredo, ten. CEMM; Dallone Vitantonio (1921), mar. 1ª cl. Aereonautica; D’Arconte Luigi (1918) sottocapo Cannoniere; Dell’Edera Raffaele, serg. magg. 142° regg. fant.; Farina Francesco, 1° Aviere motorista; Galizia Giuseppe, soldato del 218° regg. fant.; Giannotti Nicola, serg. magg. 18° regg. bers.; Giannotti Vincenzo, ten. 138° regg. fan.; Macchitella Alfonso, capor. 7° regg. fant.; Marseglia Francesco (1915) bersagliere; Marzio Antonio, capor. 7° regg. fant.; Marzio Giuseppe, soldato 30° regg. fant.; Molisano Domenico (1920), Capor. regg. Ruspoli; Melpignano Angelo, sottoten. 122° regg. fant.; Minna Francesco, ten. 47° regg. fant.; Mottolese Raffaele, Caporalmagg. 4° regg. Genio; Orlandini Barnaba Amleto, sottoten. di fant.; Orofalo Giacomo, sottoten.; Orofalo Stefano (1892), sottoten. 9° regg. fant.; Pacifico Luigi, fante 84° regg. fant.; Pecere Pietro (1917), Marò cann.; Pepe Quirico, Guardia di Finanza Legione di Napoli; Petraroli Enzo (1898), sottoten. 19° regg. fant.; Proto Pietro (1914) Finanziere 9° batt.; Putignani Giovanni (1923) fante 87° regg. fant.; Roma Salvatore, sottoten. 14° batt. mitraglieri; Sorrentino Paolo, soldato 151° regg. fant.; Sozzi Gino (1912), marconista; Spennati Giuseppe (1921) sottocapo; Stanisci Donato, soldato 217° regg. fant.; Suma Francesco (1916) 1° Granatieri; Tamburini Giovanni, ten., compl. 3° regg. fant.; Tamburino Rodolfo, Asp. Uff. 212° regg. fant.; Tanzarella Andrea, sottoten. 255° regg. fant.; Tanzarella Filippo, sottoten. 95° regg. fant.; Tanzarella Guido, sottoten. Milizia ter. 47° regg. fant.; Tanzariello Luigi, Carabiniere della Legione di Bari; Vincenti Antonio (1920) Carabiniere Legione di Messina; Vincenti Luigi (1921) serg. 5ª Artiglieria “Superga”; Viva Carlo, serg. magg. 151° regg. fant.; Zaccaria Francesco, soldato 12° regg. bersagl. I parenti dei decorati vorranno fare tenere una fotografia del decorato o eventuali scritti da lui lasciati relativi al periodo bellico. Il materiale potrà essere consegnato presso la Sede provvisoria della Sezione, in via Fogazzaro, 13 dalle ore 18,00 alle 19,00 dal lunedì al venerdì ovvero presso lo studio dell’Avv. Stefano Cavallo in Corso Mazzini, 28 - tel. 0831 302052. Ringraziamo per la collaborazione. IL DIRETTIVO Il Istituto del Nastro Azzurro La Prestigiose onorificenze giovane ricercatrice ostunese Giovana Chitano, laureata in Scienze biologiche e impegnate nell’ISBEM di Brindisi diretto dal prof. Alessandro Distante, ha ricevuto il 25 gennaio scorso a Palazzo Giustiniani, a Roma, il prestigioso premio “Isa Coghi” conferitole dal Senato della Repubblica. L’ambito riconoscimento consentirà a Giovanna di condurre, con Prisco Piscitelli ed altri ricercatori pugliesi e toscani, lo studio interdisciplinare “FRAXIT” il cui scopo è combinare i dati della densitometria ossea con i fattori di rischio clinico, e quindi dare al medico una quantificazione del rischio cui può andare incontro (ad es. frattura da fragilità ossea) il singolo paziente nei successivi dieci anni. Infatti, per essere efficaci (e risparmiare denaro) è importante poter discriminare i pazienti in base al rischio di frattura e in bae al rapporto di costo efficacia di un’eventuale terapia. Lo Scudo si congratula con la dott. Chitano per il brillante risultato ottenuto. La 5 Speciale Febbraio 2011 ANTONIO BARNABA: medico e patriota 1. I NATALI giornata e per i giorni seguenti. Il 10 gennaio 1843 la RiceviDopo la partenza trice de’ projetti Palma Milodelle truppe, i citne trovò nella ruota degli tadini di Ostuni fuesposti (situata nei pressi del rono più liberi, soCalvario dal 1835 al 1880; su stenuti dal battaquesto argomento: SAPOglione della GuarNARO, Figli di nessuno, Fadia Nazionale, cosano, 1994) un bambino avvolto in varii cenci, che venmandato dal Magne battezzato cinque giorni giore Ottavio dopo col nome Antonio ImGiordano (PAVOpertinente. NE, Ottavio GiorIl 9.02.1859, Antonio, ormai dano, su questo sedicenne, fu adottato da BeGiornale, luglio nedetto Barnaba, farmacista 2010, 6) e compoostunese, che gli diede il costo dai liberali del gnome e la possibilità di stupaese, senza didiare Medicina a Napoli. Vi si stinzione di classe, trattenne alcuni anni eserciche facevano a gara per appartetetando la professione di chiAntonio Barnaba (1843-1916) in un quadro di nervi. rurgo e nel 1880 circa tornò Francesco Crescenzio, Sala comunale Ostuni Tra il 22 ed il 23 ad Ostuni per svolgere la sua attività presso l’Ospedale Civile, pubblicando di- agosto giunse ad nei pressi della città uno squadroverse memorie e monografie, tra cui Rendiconto ne di Gendarmeria comandato dal Generale Flores, morale dell'ospedale civile di Ostuni dal 1882 al mentre altro identico distaccamento doveva rag1912 (Ostuni, 1911), che rappresenta un vero e giungere Lecce per la linea Mesagne-Brindisi. Nel proprio testamento spirituale. cuore della notte, da Bari giunse Beniamino Rossi, In politica era uno tra i più irruenti membri del par- il quale chiese di conferire con il Maggiore Giordatito dei marescani e tra il 1901 ed il 1904 venne no e, dopo un segreto e breve colloquio, ripartì per eletto più volte consigliere ed assessore comunale Lecce. Il Maggiore si recò, quindi, dai suoi uomini (BCO, DDCC, b.4, vol.62, c.27r), impegnandosi in ed ordinò di disarmare immediatamente la Gendarparticolar modo per il miglioramento della situa- meria e le Guardie di Finanza. Ognuno dei militi zione igienico-sanitaria dell’intera città. della Guardia Nazionale si centuplicò, correndo silenziosamente di casa in casa per chiamare tutti 2. LA SOLLEVAZIONE DI OSTUNI NEL 1860 (ufficiali, militi e cittadini volenterosi) a raccolta Antonio Barnaba, che aveva appreso gli ideali risor- ed in meno di un’ora erano già armati e pronti a tutgimentali dal suo maestro Giuseppe Cisaria, raccon- to. Si recarono, così, nella caserma dei Gendarmi, tò i celebri avvenimenti di cui fu testimone diretto che dormivano tranquillamente, bussarono alla 150 anni fa nell’articolo Ricordi di un Garibaldino, porta e quando questa venne aperta senza alcun sopubblicato sul settimanale Tribuno Salentino (1911, spetto, un’ondata di uomini con i fucili spianati irXXIII, 1-2, trascritto da FILOMENA, La città di ruppe nelle scuderie, nei dormitorii e nell’alloggio Ostuni, le sue antiche magistrature, il corpo della dell’Ufficiale. I poveri soldati sbalorditi, dopo esPolizia Municipale, Martina Franca, 1993, 80 ss.), sersi ripresi dalla sgradita sorpresa, corsero alle arconsentendoci di ricostruire quanto segue. mi e cercarono reagire ma, vista l’impossibilità e Nel 1860 Ostuni era pronta, agguerrita e prepara- l’inutilità della resistenza, consegnarono le armi e ta a tutto. Ottenuta la costituzione del 25 giugno ed furono mandati tranquillamente a casa. istituita la Guardia Nazionale, la popolazione, con- Per sicurezza, furono interrotte tutte le telecomunisapevole dell’avanzata garibaldina col proclama cazioni telegrafiche e stradali, informando dell’ac“Italia e Vittorio Emanuele”, cominciò ad agitarsi caduto solo il Comitato della vicina Mesagne, afpiù liberamente ed apertamente, anticipando gli finché facesse altrettanto alla colonna di Gendareventi. meria che dovea transitare per quella città. Tale peCosì, il 2 luglio, giorno di festa per la città, ebbe ricolosa e delicata missione fu affidata all’operaio luogo la prima insurrezione con una grande dimo- Annibale Palma e ad Antonio Barnaba. strazione capitanata da giovani ardimentosi (Sesto Appena la notizia giunse a Lecce, il Comandante De Anna, il nostro Barnaba ed Orestino Ayroldi). della Provincia fece partire da Brindisi un BattaAl grido di “Viva Garibaldi, viva Savoia, viva Vit- glione di soldati per sedare la rivolta e la popolatorio Emanuele Re d’Italia” la folla attraversò le zione di Ostuni si preparò alla resistenza ad oltranvie e le piazze della città, dirigendosi verso il luo- za, chiamando in aiuto il battaglione della Guardia go in cui era acquartierata una colonna di parecchie Nazionale di Ceglie Messapica. centinaia di soldati, i quali, udite le acclamazioni, Tutti erano nelle piazze e nelle strade della città arsi tranquillizzarono e parecchi di loro addirittura si mati come meglio avevano potuto: fucili e pistole unirono alla manifestazione, senza alcun inconve- di ogni forma e calibro, sciabole sottratte ai genniente, ma con entusiasmo e giubilo per tutta la darmi, pugnali, scuri, falci, roncole, coltelli legati Ostuni, prospetto dell’edificio Fuentes e dell’Ospedale Civile (ex Convento dei Paolotti) Fonte: T. Nobile “Dizionario del dialetto ostunese”, vol. 1, Galatina, 1999, foto n° 23 di Gianmichele Pavone colare a quella vecchia volpe di Ospedale (come simpaticamente Barnaba indicava la Fuentes), che per dare una lezioncina al Dottore, servivano il pranzo ai malati appena questi entrava in sala per le consuete medicazioni. Il nostro, che aveva capito bene la farsa, le redarguì severamente, imponendo di servire il pranzo non prima delle 12:00 (tranne particolari eccezioni), e tolse il saluto alla Superiora, fino ad un distensivo chiarimento con l’accordo di collaborare per l’avvenire dell’Ospedale. Col tempo si riuscì a risollevare l’Istituto dalla misera condizione in cui si trovava (e che causava la ripugnanza e l’avversione dei cittadini), promuovendo serate a teatro e fiere di beneficenza, istituendo stanze a pagamento (che rendevano almeno 800 lire all’anno, ed accoglievano pazienti provenienti da Brindisi, San Vito, Carovigno, Ceglie, Cisternino, Monopoli, nonché militari, Carabinieri, Guardie di Finanza e Ferrovieri), ma soprattutto grazie alla collaborazione di vari benefattori. In particolare i fratelli Paolo e Raffaele Tanzarella (signori molto doviziosi e filantropi) avevano dato la propria disponibilità a finanziare con 70.000 lire il trasferimento dell’Ospedale nell’ex convento dei Cappuccini, di proprietà del Comune (il cui Sindaco era allora il Cav. Luca Mindelli), su progetto dell’Ing. Ferdinando Ayroldi e con le maestranze di Giovanni Sasso, ma non si fece più nulla (per ragioni poco chiare, nel campo del pettecolezzo). Si decise, quindi, di chiedere l’aiuto di Gaetano Sansone senior (ugualmente ricco come i TanzaHenriette Browne - The Sisters of Mercy (1859) rella, persona cari3. LA DIREZIONE DELL’OSPEDALE ED IL tatevole, ottimo cittadino, eminentemente umanitaRAPPORTO CON SUOR MARIA FUENTES rio), il quale, dopo tante insistenze della Fuentes, Antonio Barnaba iniziò a lavorare nel Pio Istituto sborsò la somma di 25.000 lire, seguito da altri citOspedaliero situato nella struttura conventuale dei tadini, e finalmente si intervenne sul fabbricato Paolotti (in abbandono dal 1809 ed acquistato dal- della vecchia e fetida carcassa del convento dei l’Amministrazione Comunale nel 1867; si veda: Paolotti, che potè così ospitare a pieno regime fino AURISICCHIO, Riqualificazione del convento dei a 30 ammalati al giorno: venne eliminato il vecchio Paolotti, in questo Giornale, luglio 2009, 3), nel cimitero e nel locale ricavato furono alloggiati tutgennaio del 1882, quando il Presidente della Con- ti i poveri che vivevano ammassati nelle topaie dei gregazione di Carità era il Cav. Pietro Sansone. Cappuccini; vennero edificati i locali per i bagni e A quel tempo la struttura non era ancora un Ospe- per il bucato; fu restaurata la Chiesa (BCO, dale vero e proprio: in una lettera del 28.12.1882, DGMCA, 18.6.1887, b.2, vol.9, c.64v); le sale veninfatti, il dottore lamentava l’assenza di un regola- nero divise in mediche e chirurgiche (mentre prima mento, di un direttore tecnico, di medici e chirur- gli ammalati erano ammassati promiscuamente); fu ghi (dovendo ricoprire tali funzioni un unico sog- avviata una farmacia, gestita dalle stesse suore ed getto, cioè lui stesso), e perfino di inservienti. alla quale venne affidato dal Sindaco Sansone il Nella statistica pubblicata alla fine dell’anno (Sta- servizio municipale per i poveri dell’intero paese. tistica clinica degl’infermi ricoverati nell’Ospeda- Forse a causa delle insinuazioni maligne ed infonle Civile di Ostuni durante il periodo dell’anno date contenute nell’articolo Fumo o Arrosto? ap1882, Ostuni, 1882) evidenziò come, tranne qual- parso sul giornale Il Battagliere (22.11.1891; si veche raro caso, i ricoverati erano spesso vecchi ac- da anche Lettera aperta del Dott. Barnaba Antonio cattoni, i quali, non avendo altri posti in cui riposa- in risposta al Giornale il Battagliere del 12 novemre, si rifugiavano nell’Ospedale per aspettare paci- bre 1891, Ostuni, 1911), a firma del Direttore Paoficamente la morte. Trascorsero più di vent’anni lo Camassa, per alcuni anni Barnaba uscì di scena prima di poter praticare interventi come i seguenti: e l’ospedale perse di vitalità e finì totalmente sotto operazione della pietra, autoplastie, ernie, escis- il controllo delle suore. La stessa Fuentes decise sioni del collo dell’utero, escissioni del retto inte- avventatamente di allargare i propri orizzonti caristino, resezioni del mascellare inferiore e dell’inte- tatevoli istituendo un grandioso Orfanotrofio ed un ra tibia, operazioni ostetriche, medicatura di Li- Ospizio di Mendicità e spesso si allontanava a lunster, inalazione di ossigeno (BARNABA, Rendi- go dal paese per cercare fondi. L’ente si trovò quinconto… cit., 7). di in cattive acque ed il Presidente Oronzo QuaranFondamentale per il nosocomio era il lavoro delle ta nominò una Commissione speciale di vigilanza, Figlie della Carità, suore guidate dalla volenterosa invitando Barnaba a riassumere il servizio Superiora Maria Fuentes, nata in Messico e soprav- (15.10.1904). vissuta all’eccidio del Querétaro, che si era occu- Il Dottore accettò e pubblicò l’opuscolo L’Ospedapata per vocazione dei servizi ospedalieri in varie le di Ostuni (Ostuni, 1904), nel quale tracciò la situazione in cui si trovava l’Istituto, evidenziando le strutture d’Italia. Il Dott. Barnaba dedicava le ore mattutine (fino al- problematiche e suggerendo gli interventi necessari. le 10:00 a.m.) all’esercizio privato della professio- Tale scritto impressionò fortemente il Sindaco Avv. ne e la parte restante della giornata all’Ospedale. Francesco Tamburini (giovine, colto, generoso e Tale organizzazione oraria, tuttavia, non piaceva conscio dei propri doveri) il quale gli comunicò, in alle suore, che esercitavano una vera e propria su- una lettera del 26.10.1904, di aver dato incarico alpremazia su tutto e tutti nella struttura, ed in parti(continua a pag. 6) ai bastoni e perfino spiedi. Le donne facevano provviste di pietre sopra i tetti e bollivano acqua e cenere per riversarla sulle truppe. Gli ingegneri ed i muratori, invece, costruirono barricate in diversi punti della città, in particolare sulla strada per Brindisi. Non vi era distinzione di classe o di sesso: uomini, donne, medici, avvocati, operai e contadini, tutti insieme alla difesa di Ostuni e della libertà. Il battaglione di Ceglie Messapica si schierò in una gola ad un chilometro dal paese mentre quello di Ostuni si divise: una parte, costituita dai giovani più animosi e dai tiratori migliori, sotto il comando di Giuseppe Trinchera, si spinse più avanti per sostenere il primo scontro; l’altra rimase col popolo nelle mura. Si prevedeva una carneficina inevitabile e per tale ragione i componenti del Comitato, con qualche cittadino più autorevole, decisero di affrontare personalmente il pericolo, andando incontro ai soldati a qualche ora di distanza Ostuni, per esporre al comandante la situazione, addossando allo stesso la grave responsabilità degli eventi. Fu evitato, così, il disastro e quando gli emissari fecero ritorno, assicurando che i soldati non sarebbero venuti nella nostra città, la popolazione, pazza di gioia, si abbandonò ad una solenne e clamorosa dimostrazione, percorrendo le vie e le piazze della città ed abbattendo tutti gli stemmi borbonici. Quella stessa sera, al grido di “Viva Garibaldi”, Ostuni fu la seconda città delle Province napoletane, dopo Potenza e prima di Altamura, a proclamare il nuovo Governo Provvisorio. 6 Speciale Febbraio 2011 Le campagne di scavo 2010 nel sito di Santa Maria di Agnano Intervista al prof. Donato Coppola a cura di Vita Soleti santuario cristiano. Cosa ci può dire, invece, riguardo al secondo saggio aperto nel 2010? Le ricerche nella seconda area, esplorata sotto la direzione della dott.ssa M. Dewailly dell’École française de Rome, con la collaborazione del dott. A. Quercia dell’Università di Leicester, sono ancora all’inizio e non hanno restituito ancora resti significativi. Pensiamo però che si possa localizzare in questa zona l’area centrale del santuario messapico. Sappiamo che il sito di Santa Maria di Agnano però conserva anche importanti documenti relativi alle fasi preistoriche. Le ricerche hanno portato a nuovi risultati anche per questo periodo? La campagna di scavi del 2010 ha coinvolto anche la parte del sito, esterna alla grotta, interessata dalle testimonianze paleolitiche. Le indagini, con la collaborazione del dott. H. Baills, ci riportano ad una fase compresa tra 10000 e 20000 anni dal presente. I dati ricavati da queste nuove ricerche consentono quindi di aggiungere ulteriori notizie per arricchire la conoscenza di questo sito? Sicuramente le scoperte dei saggi indagati nel 2010 permettono di aggiungere un nuovo tassello al quadro complessivo del santuario messapico di Santa Maria di Agnano, già ampiamente documentato dai reperti venuti alla luce nel corso delle campagne di scavo degli ultimi anni. Come si potrà vedere nelle sale espositive del Museo di Civiltà preclassiche della Murgia meridionale, infatti, il sito presenta una Foto di gruppo degli studenti della Facoltà di Beni Culturali e degli specializ- sostanziale continuità di zandi in Archeologia dell’Università di Bari impegnati nella campagna di sca- vita dal Paleolitico alvi del 2010 al Parco di Agnano l’età moderna. La prepropria organizzazione interna del santuario, che senza della cappella cristiana, testimoniata anche dalle fonti documentarie, è illustrata dai frammendoveva poi essere delimitato da questo muro. Quali reperti ha restituito questo nuovo saggio? ti architettonici, dai lacerti di affresco e dagli ogI rinvenimenti sono gli stessi di sempre, formati, getti legati al culto cristiano, come, ad esempio i per gli strati superficiali, da ceramiche angioine, grani del rosario. che attestano la vita del santuario nel XIV e XV se- Quali, invece, le testimonianze dell’età messapicolo, alle quali si aggiungono monetine in rame, ca? verosimilmente perse dai fedeli che visitavano il Al santuario di età messapica è dedicata un’intera Si è tenuta il 9 gennaio 2011 presso la Chiesa di San Vito martire la conferenza del prof. D. Coppola, direttore scientifico del Museo di Civiltà preclassiche della Murgia meridionale di Ostuni, sul tema: “Parco archeologico di Santa Maria di Agnano. Scavi 2010”. Quando si è svolta la campagna di scavi? La campagna di scavi 2010 presso il Parco archeologico di Santa Maria di Agnano si è svolta nel mese di giugno e ha coinvolto 75 studenti, alternati in tre turni, della Facoltà di Beni culturali e della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università degli studi di Bari “A. Moro”. Quali zone sono state indagate? La ricerche condotte nel 2010 hanno interessato nuove aree del sito, attraverso l’apertura di due saggi, attigui a quelli già aperti negli anni precedenti. Il primo saggio, nella zona nord, ha portato alla luce resti di strutture, tra le quali risulta di fondamentale importanza un muro di recinzione databile tra il V-IV secolo a.C. Si tratta quindi della scoperta di una struttura architettonica del santuario? Esattamente. Il muro rinvenuto durante gli scavi permette di ipotizzare la presenza di una vera e e dei poveri, murando le porte di comunicazione con l’Ospedale, che divenne un ente autonomo gestito da una nuova Superiora proveniente da Palerl’Ing. Ferdinando Ayroldi di redigere un nuovo mo, la Sig.ra Illuzzi, coadiuvata da due suore. progetto, invitandolo a contribuire con suggeri- Secondo un simpatico aneddoto, tale stravolgimenmenti tecnici ed igienici. to produsse un putiferio e qualcuno volle simulare Tamburini si dimise ed il progetto non fu approva- una presenza spiritica con tanto di rumori sinistri to, ma Quaranta era comunque intenzionato a pro- ed ombre misteriose che vagavano nella notte micedere e si cercarono i finanziamenti necessari ri- nacciando gli inservienti. Persino S. Francesco di correndo ancora una volta alla beneficenza pubbli- Paola buttò per terra la canna che stringeva tra le ca: furono create così una sala di maternità e gine- mani e si tolse il cappuccio! La cosa, inevitabilcologia (nonostante le proteste delle suore che rite- mente, aveva generato un assembramento di personevano Barnaba un favoreggiatore di donne di ma- ne che gridavano al miracolo e di affaristi che già le affare, gridando allo scandalo) e due salette aset- avevano piazzato le baracche per raccogliere denatiche per le operazioni chirurgiche; si intervenne ro dai poveri ignoranti, ma Barnaba salì personalsulle strumentazioni, sul dispensario, sull’igiene e mente sull’altare, ricompose la statua ed invitò tutsul vitto degli ammalati (elevato da 50 a 75 cent. ti ad allontanarsi, ricorrendo all’aiuto del Maregiornalieri). Barnaba volle istituire anche una bi- sciallo De Maria e di sei carabinieri. blioteca, provvedendo personalmente a donare 56 Si poteva fare affidamento unicamente sui sussidi volumi di opere medico-chirurgiche e ritratti dei più caritativi del Governo (uno di 500 lire fu ottenuto grandi maestri della dal Sen. Francesco TrinMedicina e della Chichera junior) e sulla rurgia. Tombola Governativa Per rinnovare la gestioche nel 1907 portò nelle ne del nosocomio, sotcasse dell’ente 200.000 traendolo alle suore orlire, ma ancora una volta mai incapaci per l’età non si ottennero gli ined i numerosi incomterventi strutturali calbenti, si richiese l’interdeggiati (Risposta del vento della Casa cenDott. Antonio Barnaba trale di Napoli, che inal sig. Presidente della viò una Visitatrice franCongregazione di Caricese la quale ordinò altà, Ostuni, 1907) perché la Fuentes di ritirarsi Veduta laterale dell’edificio Fuentes il Presidente Quaranta si alla cura delle orfanelle e dell’Ospedale Civile (archivio Fam. Viesti) dimise dopo aver nomi(segue da pag. 5) ANTONIO BARNABA... sala del nuovo Museo. A questa fase si riferiscono, infatti, oltre a pochi frammenti di lucerne ascrivibili all’età romana, numerosi esempi di ceramica geometrica messapica, di ceramica apula a figure rosse e di ceramica sovraddipinta di tipo Gnathia, tutte databili tra il IV e il III secolo a.C. scoperte durante le ricerche condotte negli ultimi anni. Le campagne di scavo hanno restituito inoltre gli oggetti tipici del “culto”, come i vasi per le li- Rappresentanti dell’Amministrazione comunale in visita agli scavi di Agnano bagioni e i vasetti minia- illustrati dal prof. Donato Coppola turistici in ceramica il momento possiamo ipotizzare che la divinità veacroma, dipinta o a vernice nera. Alla stessa fase si nerata fosse Demetra, raffigurata anche nelle terreriferiscono poi alcuni dei reperti più significativi cotte scoperte nel sito, che rappresentano una figuscoperti ad Agnano, come le iscrizioni in lingua ra femminile con alto polos. Le campagne di scamessapica e le armi. Le prime costituiscono una te- vo hanno inoltre restituito molti oggetti riferibili al stimonianza di valore straordinario, sebbene il si- mondo muliebre, come pesi da telaio, anelli, vaghi gnificato di tali iscrizioni, incise o dipinte su vasi e di collane, e sappiamo che il culto demetriaco era tegole, non è ancora stato decifrato. Per quanto ri- particolarmente legato all’universo femminile. guarda, invece, le armi, abbiamo scoperto nel sito Per quel che riguarda, infine, le fasi preistoripunte di lance, frecce e giavellotti, che dovevano che del sito di Agnano, si registrano nuovi dati? verosimilmente essere offerti alla dea e che sono Proprio in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto i state studiate e interpretate dalla dott.ssa Vita Sole- risultati di nuove analisi condotte dall’Università ti. di Lipsia sui resti delle sepolture scoperte nel 1991 A quali divinità era dedicato questo santuario? e convenzionalmente denominate Ostuni 1 e OstuLa decifrazione delle iscrizioni ci potrà aiutare. Per ni 2. I dati sono molto interessanti e contribuiscono ad aumentare la già significativa rilevanza dei due seppellimenti. Secondo queste nuove analisi, infatti, la donna di Ostuni, in precedenza datata a circa 24000 anni fa, è invece attribuita a circa 28000 anni fa. Il dato più interessante però si riferisce alla seconda sepoltura, Ostuni 2, che è stata datata addirittura a 30000 anni fa, divenendo forse così la più antica sepoltura paSala espositiva con le sepolture Ostuni 1 e Ostuni 2 nel Museo di Civiltà Pre- leolitica italiana. classiche di Ostuni nato il nostro Dottore Chirurgo, Direttore del Reparto femminile, del Dispensario per i poveri e dei Servizi Igienici per un mandato di 4 anni, retribuito con 400 lire annue (3.12.1907) ed la carica di Presidente venne assunta dall’Avv. Raffaele Mindelli. La Fuentes dal canto suo non era più in grado di gestire le strutture di sua proprietà e subiva costantemente l’assalto di affaristi di ogni genere e provenienza e per questo, considerando che tale patrimonio era frutto delle elargizioni di benefattori ostunesi, dopo numerose insistenze, fece testamento lasciando tutto alla Congregazione di Carità (BCO, Archivio ex ECA; SAPONARO, cit., 85). Si voleva, peraltro, che la suora fosse allontanata da Ostuni per sempre per essere rinchiusa in ritiro contro la sua volontà, ma Barnaba si impegnò personalmente perché ciò non avvenisse. Quando si scatenò l’epidemia di Colera, tutti gli ammalati furono trasferiti nella Scuola Elementare (dove venne allestito anche un carcere per i rivoltosi), l’intero Ospedale venne trasformato in lazzaretto diretto dal Dott. Emilio Franco, tenente della Croce Rossa, e tutto venne distrutto o rubato. Cessata l’epidemia, si dovette ricominciare da capo e Barnaba, col supporto del Sen. Trinchera scrisse addirittura al Sottosegretario di Stato agli Interni On. Calissano, che aveva proposto una legge contro la Tubercolosi, rimettendo nelle sue mani la situazione dei 30.000 abitanti di Ostuni, decimati dalle malattie infettive, e chiedendo un sussidio governativo per l’Ospedale che non era in grado di reggere il passo e tantomeno di allestire un padiglione per i tubercolotici (4.10.1910). Tutti gli sforzi del Dottore, in sostanza, come quelli di ogni buon padre di famiglia, erano volti ad ot- Henriette Browne, Nonnen Im Klösterlichen Arbeitsraum tenere per l’Ospedale una casa propria, per porre fine al rischio di essere allontanati a pedate dai locali di proprietà dell’Amministrazione comunale (cosa peraltro già accaduta in occasione dell’epidemia di colera). Barnaba, però, morì nel 1916 e non vide concretizzarsi i suoi sogni: nel 1917 l’Edificio Fuentes venne addirittura utilizzato come prigione per i soldati austriaci e dopo per mezzo secolo divenne conceria di tabacco, mentre l’Ospedale fu trasferito nel palazzo Tanzarella-Cenci, anch’esso di proprietà comunale. 7 Attualità Febbraio 2011 MUSICA, TEATRO E CINEMA AL "ROMA": TANTISSIMI APPUNTAMENTI inque spettacoli per la solidarietà, con ingresso gratuito, compongono la quarta stagione concertistica: “Ostuni in musica” organizzata dal Comune-Assessorato allo Spettacolo in collaborazione con il Teatro “Roma”. Esordio il 3 febbraio, San Biagio, con l’orchestra “Apuliae consort e il coro pugliese” a cura dell’associazione musicale “Parsifal” di Mesagne. Il coro di Ostuni “Antonio Legrottaglie”, quello della “Valle d’Itria” e il coro “Odegidria”, si sono esibiti insieme al soprano Flora Marasciuloe al tenore Aldo Gallone. Si proseguirà il 2 marzo, a cura dell’Accademia internazionale di musica “Don M. Colucci”, con l’orchestra sinfonica del conservatorio “T. Schipa” di Lecce diretta dal maestro Giovanni Pellegrini; il 17 marzo con il musical liberamente tratto da W. Sheakspeare: “Romeo + Giulietta” (odio/amore) a cura dell’Associazione “Sans-Papiers” di Mesagne e il 4 aprile col concerto lirico a cura dell’Associazione “Crocevia”:”La melodia attraverso i luoghi e i tempi”. Il quinto ed ultimo spettacolo si svolgerà il 10 maggio a cura dell’Associazione “Musica Eventi”dal titolo: “La musica attraverso i secoli” col maestro Cristiano Rossi al violino e la maestra Patrizia Semiramide Giannotte al pianoforte. Prosegue, sempre al Cinema Roma, la rassegna cinematografica per ragazzi organizzata a sabati alter- ni dal Consiglo comunale dei ragazzi: dopo "Sansone", il 12 febbraio ci sarà "Cattivissimo me", il 26 "SAmmy", il 12 marzo il nuovo film della saga "Le cronach di Narnia" il 26 marzo il bel cartone animato "Megamind". Ora dello spettacolo: le 15.30; ngresso un solo euro sia per i piccoli che per i grandi. Per il programma regonale "Puglia sounds", sempre al Teatro Roma, tre appuntamenti d'eccezione: domenica 20 febbraio il jazz balcanico del gruppo "Opa cupa" ; il 24 marzo il grande Peter Frampton, musicista inglese che ha venduto 18 milioni di dischi, collaboratore di Bob Dylan, David Bowie e i Bee Gees; il 15 aprile Mafalda Arnauth, star del fado, musica portoghese. i biglietti per "Puglia ounds" vanno dai 10 a 20 euro. Da non dimenticare gli ultimi tre appuntamenti della stagione teatrale: il 14 febbraio Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti ("Niente progetti per il futuro"), il 21 febbraio il recital sul Novecento di Sergio Rubini, il 10 marzo il soprano Maria Grazia Pani. Gruppo Folk “Lu Barcarulu” sezione Teatro presenta “L’Arvulu de fica 2... e la storia continua”. A questo punto, non avendo alternativa, i due innamorati minacciano di scappare via di casa. Intanto Peppe e Memine si incontrano con Giuanne che, avendo appreso della questione dell’albero di fico, consiglia loro di consultare un giovane promettente avvocato con alle spalle già tre esami superati. Dopo il consulto con “Ronze lu quase Avvucate”, rimossa la causa del contendere, i due amici si riappacificano e addirittura Peppe, liquidato con uno stratagemma Giuanne lu Milanese, acconsente al matrimonio della figlia Luciodda con Petruzze. Tornata finalmente la pace, su consiglio dell’avvocato, Peppe e Memine concordano l’abbattimento dell’albero di fico ma, al momento di stabilire le modalità di spartizione della legna, si ricomincia a litigare e la situazione precipita a tal punto che la promessa di matrimonio tra i due giovani viene annullata. ... riprendiamo la vicenda tre anni dopo... C Il RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE Un insignificante albero di fico, cresciuto sul muro di confine delle proprietà di “Peppe de Mienzepilu” e di “Memine lu Spasulate”, diventa, suo malgrado, causa di continui contrasti e litigi tra le due famiglie. A nulla valgono i tentativi di ristabilire la pace da parte di “Cuncetta”, moglie di Peppe, anche perché a conoscenza del fatto che sua figlia “Luciodda” ama ed è amata da “Petruzze”, figlio di Memine. Il loro, però, non può che essere un amore clandestino perché contrastato da Peppe che ha promesso in sposa la figlia a “Giuanne lu Milanese”, un ostunese vissuto a Milano che, dopo la pensione, è rientrato nella Città Bianca per accasarsi. Va in scena al teatro di San Luigi "La seroca... lagnosa, zeccosa, petecchiosa " nelle date 5, 6, 19, 20, 26, 27 marzo mentre prosegue al teatro della Madonna del Pozzo "Li'mbruegghie" nelle date 19, 20, 26, 27 febbraio e 5, 6, 12, 13, 19, 20 marzo. ROTARY E LIONS PER LA PACE E LA SALUTE ue appuntamenti di eccezione, aperti a tutta la cittadinanza, per il Rotary Club di Ostuni-Valle d’Itria-Rosa Marina: mercoledì 23 febbraio il “Rotary Day-Il mondo per amico”, serata di spettacolo e solidarietà sui temi dell’amicizia, in occasione dell’anniversario della fondazione del Rotary International, nato il 23 febbraio 1905. L’incontro si terrà alle 18.45 nella Biblioteca comunale, con la partecipazione dei Club di Ostuni, Fasano, Martina Franca e Massafra. Parteciperanno alla manifestazione il coro dell’associazione musicale “Antonio Legrottaglie” e la musicista Antonella Cavallo, che con le cantanti Simona Zaccaria e Federica Cavallo, proporrà celebri brani legati al tema dell’amicizia. Bambini delle scuole elementari cittadine leggeranno brani di celebri autori, e sarnno mostrati filmati storici sui personaggi che hanno favorito la pace e il dialogo tra i popoli. L’artista ostunese Crocifisso Sisinni esporrà i suoi originali e bellissimi dipinti su pietra, e devolverà una delle opere per la raccolta fondi che da anni vede impegnato il Rotary Club per la battaglia contro la poliomielite nel mondo. Due giorni dopo, venerdì 25 alle 18,30, nel Salone comunale di Ostuni, incontro con i celebri oncologi Francesco Schittulli ed Umberto Veronesi, che parleranno sul tema: “La diffusione della cultura scientifica come veicolo di prevenzione”. L’appuntamento è organizzato dai Rotary di Ostuni, Ceglie Messapica, Fasano e Francavilla Altosalento, in “Intermeeting” con il Lions Club Ostuni Host. D Buon successo dei “Folletti e folli” S ono anni che la Parrocchia la Madonna del Pozzo ci propone piacevoli serate all'insegna del racconto, delle storie narrate con la voce e l'emozione di chi non è un mestierante del palcoscenico. Don Piero, convinto della funzione aggregante e pedagogica che la Parrocchia svolge nel quartiere e nella città, ha sempre accolto con entusiasmo e stimolato, piccole compagnie, gruppi, associazioni a cimentarsi nelle più varie attività sportive e culturali. Venerdì 14 gennaio ed il successivo 28 Dario Lacitignola, direttore artistico della compagnia teatrale “Folletti e Folli”, ha proposto lo spettacolo Teatrale “Viaggio nel Viagg’Io”. E' il frutto di un percorso condotto insieme a Davide Lisi, Benedetto Zurlo, Giuditta De Feo, Mina Marseglia, Domenico Di Donna, Maria Lora Minetti, Francesco Greco, Giordano Lisi, Silvia Vastano e che ha attraversato vari spaccati di vita, veri, verosimili o del tutto fantastici.La messa in scena, infat- ti, è rappresentata dal viaggio che ciascuno dei protagonisti ha compiuto nella sua vita reale o solo immaginata, togliendo e mettendo in luce la propria voglia di raccontare. Il risultato è uno spettacolo gradevole, originale e ricco di spunti di riflessione. Un viaggio di introspezione raccontato con monologhi scritti e interpretati dagli stessi attori. Il gioco del laboratorio teatrale, ha permesso ai partecipanti la possibilità di scoprire ambiti poco noti, se non ignoti, della propria personalità e spesso ciò rafforza la propria autostima e permette il superamento di limiti creduti invalicabili. Fare teatro, insomma coinvolge completamente la persona, con il corpo, la mente, le emozioni e con tutte quelle sfaccettature individuali che ci rendono unici. Tutto questo con la serietà e la leggerezza del gioco che Dario sa condurre magistralmente. Grazie Dario e grazie Don Piero, a quando la prossima? ANGELO ZURLO BALLO SENZA SBALLO Serata di discoteca per i giovani iente alcol, nè droghe. No allo sballo ma sì al ballo. Nasce così l'idea di una serata di discoteca per ragazzi, nel salone parrocchiale dei Santi Medici di Ostuni, capace di promuovere «momenti di incontro, aggregazione e divertimento con la musica e il ballo, senza alimentare la cultura dell’eccesso e dello sballo, per sviluppare nei giovani un senso critico alla scelta e la gioia di divertirsi stando insieme». IL PROGETTO - È l’obiettivo del progetto «Non c'è più bella cosa che essere NORMALI !!! promosso dai giovanissimi della Parrocchia Santi Medici di Ostuni. NO ALCOL-NO DROGA - La discoteca animata in diretta dai DJ e dagli speaker di RCB (Radio Città Bianca), aprirà alle 21 di Lunedì 7 marzo, penultimo giorno di carnevale, e si chiuderà circa verso le ore 24 per i ragazzi che potranno divertirsi ma anche dire no alla cultura dello sballo che produce isolamento, omologazione espropriazione di se stessi. Una discoteca «no alcool-no droga», ma si potranno gustare altre bevande, che servirà a recuperare il senso e l’importanza del vivere vero e reale, senza finzione e senza maschere, senza sentire il bisogno di ricorrere a presunti supporti artificiali. L’ingresso è libero ma per ragioni di sicurezza limitato. Per prenotare e ritirare il biglietto ci si può rivolgere in parrocchia. LA SFIDA? ESSERE NORMALI - La «sfida» proposta ai giovani, è semplice e può apparire perfino banale, ma in realtà si rivela assai ardua: essere normali, con le proprie specificità, i propri limiti e le proprie potenzialità; fuori dalla finzione e degli pseudo piaceri artificiali e senza omologarsi alle abitudini, ai vizi ed agli eccessi. LORETTA TANZARELLA N Un libro del Milan Club Ostuni E’ stato presentato l’8 febbraio scorso il libro che racchiude trent’anni di storia del Milan club ostunese. La manifestazione prevista per il 18 gennaio era stata rinviata per l’improvvisa scomparsa di Mario Asciano, storico dirigente e promotore del sodalizio, che vediamo nella foto accanto del 1989, primo a sinistra con, tra gli altri, il grande campione Gianni Rivera alla cui sinistra era l’attuale presidente Raffaele Mola, che con il Segretario Marcello Rolli e il prof. Renato Santomanco ha illustrato il volume, realizzato da Alba Comunicazioni, che mostra i successi e le storie di questo trentennio. La manifestazione è stata condotta dal giornalista Francesco Pecere. La pubblicazione, tanto attesa, sta suscitando viva curiosità per le moltissime notizie e le varie esperienze avute dal club milanista ostunese. Tre Gruppi folk di interesse comunale Amministrazione comunale ha richiesto al Presidente del Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare e Amatoriale, Antonio Corsi, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali di Roma, il riconoscimento quali Gruppi Folkloristici di interesse comunale, dei Gruppi folk “La Stella”, “Lu Barcarulu” e “Città di Ostuni”. Nella “Città bianca” esistono tre gruppi folkloristici. Con continuità, partecipano alle varie manifestazioni e avvenimenti sociali che si svolgono durante l’anno, promovendo così anche una sorta di attività di tutela e custodia del patrimonio socio-culturale locale. Oggi, il patrimonio linguistico-cultura- L’ le, tende, infatti, ad essere dimenticato mentre in Puglia esistono molti gruppi, composti da soggetti che svolgono altra attività professionale. Visto l’invito del presidente del Tavolo Nazionale rivolto ai circa 8100 comuni d’Italia a voler riconoscere i gruppi di musica popolare e amatoriale di interesse comunale in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, i Comuni hanno inviato le delibere di riconoscimento dei gruppi. Tutto questo, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia per valorizzare le vocazioni presenti sul territorio. 8 CHIESA Febbraio 2011 La famiglia nella missione della Chiesa La chiamata Missionaria di una giovane e coraggiosa famiglia di Ostuni, appartenente alla 1ª Comunità Neocatecumenale della Parrocchia "San Luigi Gonzaga" è maturata nel tempo fino a concretizzarsi con l’annuncio della loro partenza, benedetta da Sua Santità Benedetto XVI e da Sua Eccelenza Mons. Rocco Talucci in due momenti memorabili e indimenticabili. Nel primo, durante l'udienza in Vaticano nella sala "Paolo VI”, lunedì 17 Gennaio 2011, il Santo Padre tra le 230 nuove famiglie che ha inviato in missione in 46 paesi del mondo, ha conferito il mandato missionario ai coniugi, Nicola e Antonella D'Amico che hanno accolto l'invito del Papa a portare il Vangelo nelle zone dove più ce n’è bisogno. Durante l'incontro il Papa ha voluto sottolineare il riconoscimento ecclesiale che ha ricevuto negli ultimi anni il Cammino Neocatecumenale, con l'approvazione definitiva dello Statuto da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, decreto dell'11 maggio 2008, al quale si unisce la recente ratifica dei suoi Direttori Catechetici approvati dallo stesso Dicastero il 26 dicembre 2010 (festa della Sacra Famiglia). L'altro momento emozionante è stato vissuto durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Rocco Talucci domenica 30 gennaio 2011 nella Parrocchia "San Luigi Gonzaga" per l'invio della famiglia in missione nello stato di Costarica nell'America Centrale, regalandoci una serata all'insegna della gioia e della comunione tra i vari gruppi parrocchiali e le Comunità Neocatecumenali del Salento, accompagnata da una leggera commozione che era visibile sul viso dei coniugi e dei loro familiari. Al termine della Celebrazione un momento di festa, nel salone parrocchiale, con un ricco buffet di dolci, all'insegna dell'accoglienza di quanti hanno partecipato. Il Vescovo sottolineava, durante l'omelia, che a partire in missione non erano Presbiteri o Suore, ma una famiglia che attraverso l'annuncio del Vangelo e un itinerario diiniziazione cristiana di diversi anni, per gratitudine a Dio ed alla Chiesa si è resa disponibile con grande generosità e si offre per una presenza ecclesiale e una testimonianza in ambienti molto secolarizzati o in luoghi nei quali il messaggio di Cristo non è ancora giunto. La Croce missionaria benedetta dal Papa durante l'udienza del 17 gennaio e consegnata dal Vescovo La cooperazione internazionale: investimenti concreti in progetti ontinua l’impegno del gruppo OVCI di OstuniBrindisi-Lecce a sostegno dei progetti dell’Organismo nei Paesi in via di sviluppo. Il 27 febbraio prossimo, infatti, presso il Grand Hotel Masseria S.Lucia, si terrà un torneo di Burraco, a partire dalle 15:00. Con grande magnanimità e spirito solidaristico, appassionati del gioco si affronteranno amichevolmente per perorare una nobile causa. Fare cooperazione allo sviluppo significa effettuare investimenti concreti in progetti continuativi in un quadro coerente di azioni, non forme di assistenzialismo o interventi sporadici. Cooperare non significa regalare bensì operare con la gente al fine di migliorare la situazione nel complesso. Lavorare insieme è forse l’unico regalo che si possa fare; individuando insieme i bisogni primari si può costruire un futuro maggiormente sostenibile. L’attività che l’Organismo continua a realizzare nel campo socio-sanitario avalla uno dei diritti umani fondamentali e inalienabili: il raggiungimento del completo benessere fisico, mentale e sociale di ogni individuo, con attenzione particolare ai soggetti vulnerabili in età evolutiva e alle donne in gravidanza, quest’ultima attraverso la promozione di una rete di servizi volti a garantire assistenza durante la gravidanza e l’allattamento. A Khartoum (Nord Sudan) infatti prosegue alacremente l’estensione, nei quartieri più bisognosi della città, di attività C a Nicola e Antonella durante l'Eucarestia simboleggia il mandato che ricevettero gli Apostoli da Cristo Risorto: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc. 16,15) A distanza di una settimana dall'invio del Vescovo, Nicola e Antonella, mettendo da parte i sentimenti personali, sono partiti, raggiungendo altre famiglie presenti nell'America Centrale nello stato di Costarica per iniziare la missione che il Signore gli ha donato con l'aiuto dello Spirito Santo e la preghiera costante della propria comunità. La cronaca della Parrocchia "San Luigi Gonzaga" di Ostuni si arricchisce di altre esperienze di missione, suscitate nei fratelli della prima comunità negli anni precedenti: il primo in assoluto è stato Don Agostino Nobile, già parroco della stessa Parrocchia, che fu Presbitero itinerante in Missione in Paraguay, Turchia, Canada; la famiglia Umberto e Maria Leo per 10 anni in Missione a Santo Domingo; Don Giuseppe Tanzarella, Presbitero itinerante, incardinato in Svizzera, per qualche anno in Albania, attualmente svolge la sua Missione a Castel Volturno in provincia di Caserta; Eliane Zanetti, ultra settantenne, è attualmente dal mese di novembre 2010 alla Domus Galileae nella regione di Tiberiade in Israele. Ringraziamo il Signore per i doni che ci offre. PIERO LEGROTTAGLIE Responsabile 1ª Comunità Neocatecumenale rando con i volontari AIFO alla vendita del “Miele della solidarietà”. “Con grande entusiasmo ho accettato di fare questa esperienza per poter dare un contributo all'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau e aiutare quindi adulti e bambini colpiti da questa terribile malattia, nelle zone più povere del mondo. Avevo già visto immagini di persone colpite dalla lebbra e a casa ho il libro "Un potere più grande" - la sapienza della lebbra - di Franco Colizzi. Domenica mattina mi sono recato presso la Chiesa Madonna del Pozzo e ho trascorso parte della mattinata insieme ad altri volontari adulti per vendere il miele ed ho scoperto anche che è proprio il 'Miele della Solidarietà" poiché i vasetti sono contenuti in sacchetti di iuta confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al progetto Sumana Halli a Bangalore, in India.” (Francesco Cesaria). “Per me è stata una giornata molto bella ed emozionante, mi sono impegnata a vendere il miele perché volevo veramente aiutare i malati di lebbra” (Sara Errico); “mi sono impegnato a vendere il miele perchè secondo me non è giusto che le persone malate di lebbra non debbano conoscere e vivere la parola” futuro” (Luigi Quartulli). ….La cultura del dono è già in atto…. GIUDITTA DE FEO LLA AU UR RE EA A Martedì 25 gennaio 2011 nell’Università del Salento, Facoltà di Ingegneria, seguendo il corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica, con la votazione di 110 su 110, ha conseguito la laurea MARIAGRAZIA RODANO discutendo la tesi in ingegneria del software II: «Progettazione e sviluppo di un sistema di cartella clinica digitale compatibile con lo standard HL7 di supporto all’Healthcare delle intolleranze alimentari». Relatore: Chiar.mo Prof. Luca Mainetti Correlatore: Ing. Alberto Bucciero I genitori Michele e Titti, il fratello Leonardo e i familiari tutti, lieti e felici per l’importante tappa conseguita, augurano a Mariagrazia infinite soddisfazioni e realizzazioni. ANGELA ANGLANI La pace ha tutti i numeri FESTA DELL’ACR “Possano i discepoli di Cristo, dinanzi alle avversità, non perdersi d’animo, perché la testimonianza del Vangelo è e sarà sempre segno di contraddizione.” Dal messaggio di Benedetto XVI “Libertà religiosa, via per la pace” La cultura del dono: iniziative AIFO N Il primo febbraio nell’Auditorium della Biblioteca Comunale, nell’ambito della 58ª giornata mondiale dei malati di lebbra si è svolto un incontro promosso dall’AIFO e dal Centro di Cultura Donato Cirignola con la presenza del testimone di solidarietà Padre Vijaia Kumar Rayarala, direttore del centro Ashram e Rehabilitation, Swarga Dwar in India, del dott. Franco Colizzi, presidente nazionale dell’AIFO e del prof Francesco Fistetti autore del libro “La svolta culturale dell’Occidente. Dall’etica del riconoscimento al paradigma del dono.” Significativa e toccante è stata la testimonianza di Padre Vijaia che lavora nel centro fondato da padre Torriani, che accoglie sia i malati di lebbra, sia le persone già guarite. Padre Torriani avrebbe voluto curare la lebbra evitando la segregazione, ma fu costretto a cambiare idea quando si accorse che le persone guarite avevano difficoltà ad essere reintegrate nella società e vivevano d’elemosina, essendo ancora troppo forti i pregiudizi. Il centro si basa sul principio evangelico della “pietra scartata”: Gesù Cristo, pietra scartata è divenuto “testata angolare” per la nostra salvezza .In questa prospettiva i malati di lebbra, pietre scartate, diventano come Gesù strumenti di salvezza. Essi sono per noi maestri e profeti poiché ci parlano del nostro futuro: la morte; vivere con loro significa incontrare la morte tanto sono deturpati a causa della malattia; tuttavia con il loro sorriso dicono che la morte non è la fine di tutto, ma la morte è “la porta del cielo”. Padre Vijaia ha aggiunto che il centro in cui opera oltre ad essere luogo di cura e di riabilitazione è anche luogo di preghiera e di lavoro. Lì c’è posto per tutti: indù, buddisti, giainisti, sikh, parsi, ebrei, cristiani, musulmani; ogni giorno si prega in comunione con un gruppo di credenti. Il padre ha concluso ricordando che nessuna persona vale “zero”, ma la condivisione diviene ricchezza per tutti, ogni persona ha dignità e scopo del centro è quello di trasformare un “mendicante” in una persona normale capace di lavorare, pregare, aiutare l’altro. Il dott. Colizzi presentando il libro del prof. Fistetti ha sottolineato l’importanza di coltivare la “cultura del dono”; il riconoscere l’altro come persona, il prendersi cura, l’amore sono le basi su cui si fonda il vero cambiamento. In questo contesto ben si collocano i pensieri di alcuni ragazzi, alunni della scuola media S. Giovanni Bosco, che proprio nella giornata mondiale dei malati di lebbra hanno donato con gioia il loro tempo collabo- di formazione ad operatori impegnati nei servizi di prevenzione, identificazione e riabilitazione delle patologie disabilitanti con concreto coinvolgimento di associazioni locali nel Centro già operativamente attivo e nel Vocational Training Centre (centro di formazione professionale). Il perseguimento del completo benessere fisico, inteso nelle tre accezioni di cui sopra, può essere raggiunto solo mediante un pieno coinvolgimento dei soggetti vulnerabili nella contesto sociale, di qui la formazione di CBR workers (operatori della riabilitazione su base comunitaria) che si pongono come obiettivo un progressivo recupero dei bambini disabili ad una vita, quanto più possibile, socialmente attiva. E’ molto forte la voglia di fare e di ottenere piccoli ma importanti risultati come fortemente sentita è la forza della relazione che è sospinta dal desiderio di migliorare la propria vita e quella di chi si ha intorno. Goccia dopo goccia si pongono le basi per un cammino che sicuramente richiede grandi sforzi ma che genera successi piccoli e nello stesso tempo indefinibili. Si consenta un ringraziamento particolare a coloro che partecipano alle iniziative promosse dal gruppo di animazione locale e che contribuiscono generosamente a sostenere quei grandi sforzi di cui sopra, facendo giungere a chi li sta compiendo il loro affettuoso calore. el 2011 ricorre il 25° anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace, convocata ad Assisi nel 1986 dal Venerabile Giovanni Paolo II. Per tale motivo, e non solo, l’Azione Cattolica tiene a ricordare il consuetudinario appuntamento con la Pace, che anche quest’anno, è stato momento di dialogo e scambio interculturale nonché interreligioso. Il messaggio che quest’anno l’ACR si propone di far arrivare ai ragazzi è efficacemente rappresentato dallo slogan che li ha accompagnati lungo il percorso associativo annuale , dai più piccoli, i 6-8, ai più ‘anziani’, i 12-14, ovvero “Nel Meno c’è il Più”. Questa frase, a prima vista banale e astratta, racchiude in sé un messaggio ben più concreto, ovvero il “sottrarre” dalla nostra vita tutti quegli atteggiamenti, dinamiche, situazioni che non ci permettono di assaporarla al meglio e di ricercare in essa la Pace, da vivere e condividere con la Comunità, di qualunque fattispecie. In particolare è un voler essere “Sale e Luce del mondo”, così come recita il Vangelo di domenica 6 Febbraio, giornata in cui si è svolta la Festa della Pace. Assieme alle attività ludico-educative, l’Azione Cattolica anche quest’anno si è fatta promotrice di due Iniziative, l’una di Pace, l’altra di Carità. L’iniziativa di Pace ha occupato l’intera Settimana cosiddetta “della Pace”, che si è aperta con una Veglia di Preghiera, durante la quale si è pregato per l’unione fra i popoli attraverso la celebrazione ecumenica presieduta da un rappresentante della Chiesa GrecoOrtodossa di Brindisi e da don Giovanni Apollinare, parroco della SS.Annunziata. Elemento significati- vo della Settimana è stato l’allestimento, nei locali antistanti il supermercato Cityper, di una mostra delle ‘opere d’arte’ dei ragazzi di tutte le parrocchie e scuole ostunesi, strutturata sul tema del “dialogo tra culture”. La mostra, a ingresso gratuito e gestita interamente da volenterosi educatori Acr, recava come slogan “La Pace ha Tutti i Numeri”, frase che giustificava la presenza di un gazebo predisposto alla vendita di calcolatrici marcate AC , gadgets dell’anno associativo 2010/2011, il cui ricavato è teso al sostegno della situazione dell’infanzia in Russia. Altra iniziativa significativa è stata la collaborazione di alcuni ragazzi, rappresentanti delle varie parrocchie di Ostuni, con una delegazione multietnica del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Questo gruppo di giovanissimi si è incontrato per riflettere insieme sul tema della pace, realizzando un Messaggio di Pace dedicato a tutta la cittadinanza. Il messaggio è stato simbolicamente consegnato al Sindaco il giorno della festa. La Settimana ha avuto come culmine la Festa della Pace, il cui titolo, Sai di Pace, lasciava a priori intendere il proposito conclusivo di trasmettere ai ragazzi quei valori universali che sono il dialogo e la tolleranza tra etnie e religioni, la cui carenza è spesso motivo di conflitti, all’ordine del giorno nei fatti di cronaca mondiale. Non a caso il messaggio del Santo Padre per la Celebrazione della XLIV Giornata Mondiale per la Pace, è intitolato : Libertà religiosa, Via per la Pace, in cui il Pontefice esorta vivamente ad estirpare discriminazione e intolleranza religiose, primi ostacoli nella costruzione di Pace e nella cooperazione tra differenti credo. L’iniziativa di Carità per il 2011, attraverso cui l’ACR educa i ragazzi a prendere a cuore alcune situazioni di non pace e ad adoperarsi per esse, consiste nel sostenimento di alcuni progetti nella Russia siberiana gestiti dalle suore Ancelle dell’Immacolata Concezione e coadiuvati da Suor Elisabetta Vinjarska, tesi al miglioramento delle strutture del “Centro di Aiuto alla Famiglia e ai Bambini della Sacra Famiglia”, con sede a Chita, nell’estremo sud della Russia. Altri progetti verranno realizzati nelle città di Bratsk e Angrarsk, sotto forma di aiuto ai bambini di famiglie indigenti. In defintiva questo incontro annuale è un’occasione speciale per bambini e adulti di prendere le distanze da tutto ciò che non rientra in un progetto di pace e fraternità, e stringere con ottimismo la mano dello straniero, del povero, dell’emarginato che cammina affianco a noi, primo passo verso la Pace. LUCIA MARSEGLIA 9 RICORDI Febbraio 2011 La mamma è sempre la mamma! Ricordando Pietro Colucci si scomponeva mai, la tavola si allargava e il una frase fatta ma ci sono mamme che posto c’era sempre per tutti, parenti, amici, a sanno essere “speciali” non solo nella volte persone che erano semplicemente di loro famiglia. Il 29 gennaio scorso è decepassaggio. duta una di queste mamme, Maria MastroUn rapporto speciale lo viveva con i più giomarino, mamma di don Franco Pellegrino, vani: sapeva donare un livello alto di amicidi Rita ed Anna. “Mamma Marietta” - prezia schietta ma profondamente rispettosa delferivo chiamarla così. le scelte di ciascuno. Io l’ho conosciuta circa venti anni fa e mi ha Un ultimo aspetto che voglio ricordare di subito colpito quel suo modo di trattare famamma Marietta è la condivisione della premiliarmente ma sempre con grande rispetto 29.1.2011 ghiera: arrivava tra i primi in chiesa ma, se quanti erano vicini con motivazioni diverse 5.3.1921 non poteva, la sua vita era ritmata comunque ai suoi figli. MARIA dalla preghiera, specialmente quella del RoLa sua casa era sempre accogliente e ci faMASTROMARINO sario, nella quale sapeva coinvolgere chi staceva sentire tutti a nostro agio. Particolarvedova Pellegrino va in quel momento con lei. mente significativi sono stati per noi gli anMamma Marietta era una donna eccezionale ni in cui don Franco aveva cominciato a vivere nella canonica della parrocchia Madonna del Pozzo e nella sua normalità, un modello bello di donna e madre, capace di vivere con equilibrio e saggezza ogni momento, mamma Marietta, naturalmente, con lui. Lì abbiamo avuto tutti l’opportunità di conoscere le sue anche quelli ultimi che sono stati per lei i più sofferti, soqualità di donna forte ma serena e gioiosa allo stesso tem- prattuttoperchè vissuti, a causa della malattia, un po’ più po. Mi colpiva molto il suo modo di trattare i sacerdoti che distanti da don Franco. Io, noi l’abbiamo conosciuta cocondividevano la vita in canonica. Per tutti una parola buo- sì… forse avremmo potuto dire di lei altre cose ma ognuna, attenta, preoccupata che ognuno potesse e sapesse ri- no potrà ricordare con gratitudine i momenti belli che ha spondere con generosità alla sua vocazione. E poi quel sor- potuto condividere con lei. Grazie, mamma Marietta, per aver saputo accompagnare riso sornione e di complicità che faceva sentire al sicuro. Mi piaceva anche quando con semplicità accoglieva quan- un po’ della nostra vita! ROSA MORELLI ti si presentavano all’ora di pranzo: mamma Marietta non È APRE L'AMBULATORIO DI OTORINOLARINGOIATRIA La direzione generale della ASL BR, nell'ottica dell’ampliamento dell'offerta sanitaria, comunica che presso l'ospedale di Ostuni, dal 15 febbraio 2011, sarà assicurata attività ambulatoriale di Otorinolaringoiatria affidata alla responsabilità del dr. Alberto Tagliabue. L'ambulatorio, che avrà il compito di soddisfare in via prioritaria l'utenza esterna previa prenotazione presso i C.U.P., effettuerà anche consulenza ai pazienti degenti nei reparti ospedalieri del medesimo presidio. Verranno eseguite prestazioni diagnostiche otorinolaringoiatriche, endoscopiche, test audiologici per la valutazione dell'udito. Il Servizio sarà attivo tutti i martedì nella fascia oraria dalle 08,30 alle 13,30, ed avrà un iter continuativo anche nei mesi estivi, quando per la vocazione turistica della città, si avrà una maggiore richiesta di prestazioni. DE D E FF U UN N TTII 30.3.1937 Mercoledì 26 gennaio 2011 all’età di 87 anni, assistito amorevolmente e con vero spirito cristiano, ha raggiunto la Casa del Padre Ti sei addormentato nel Signore Per abitare per sempre nella Sua Casa, e nella luce del Cristo Risorto brillano le tue doti: Ci ha lasciato in un profondo dolore, con umiltà e una profonda fede, il Signore lo terrà in Paradiso, da dove pregherà per la moglie Rita, i figli Peppino, Franca e Carmen, il genero Oreste, la nuora Giusi ed i nipoti che amava tanto. valori che testimoniano la tua fede in Dio, la tua onestà, la tua saggezza. La tua famiglia 22 febbraio 2007 22 febbraio 2011 17 febbraio 2003 17 febbraio 2011 8° anniversario della scomparsa di MARGHERITA MARSEGLIA Il tuo ricordo è sempre un sostegno ai nostri passi e, dal cielo dove tu sei, volgi lo sguardo affettuoso su di noi. Lo nostra gioia è che vivi, festosa e raggiante, nell’immenso ed infinito Amore, dove ci attendi amorevolmente ed in cui ti ritroveremo per gioire insieme della eterna felicità. I tuoi cari Il marito Teodoro, le figlie Barbara e Claudia con le loro famiglie, la ricordano con immutato affetto ed amore. 7.2.2001 7.2.2011 10° anniversario della scomparsa di GINO GRECO Incancellabile rimane il suo ricordo in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed amato. 11.2.2010 Sono trascorsi dieci anni dalla tua ascesa alla Casa del Padre, eppure oggi i tuoi cari ancora serbano nel cuore il ricordo del tuo sorriso e della tua gioia di vivere. Il nostro immutato affetto fa sì che tu continui a vivere dentro ognuno di noi. 11.2.2011 22.2.2007 22.2.2011 Canonico GIACOMO PRUDENTINO FRANCESCO EPIFANI «Coloro che si amano si perdono in terra, si amano e si ritrovano in Dio» CARMELINA LEGROTTAGLIE I figli, i nipoti, i pronipoti e quanti le vollero bene conservano nel proprio cuore un dolce ed amorevole ricordo. Ti diciamo grazie. AA N NN N IIVV EE RR SSAA RR II 14.8.1914 28.1.2011 È deceduta vedova Triarico Donna gentile e sempre pronta a dare un consiglio di autentica ed antica saggezza ed a regalare un affettuoso sorriso a tutti coloro che la circondavano. la passione per la tua famiglia, l’amore al lavoro e al sacrificio, l’amore sincero per gli amici e per la gente; Una preghiera in suo suffragio conosciuto Pietro Colucci 3.8.1975 18.1.2011 agli inizi del 2000 nelle aule dell’Università degli Studi di PIETRO Bari. COLUCCI All’epoca io ero un giovane assistente di Diritto Costituzionale e È volato in Cielo tra le Pietro un laureando in Giurispru- braccia del Padre l’anidenza. Rimasi subito colpito dalle ma buona e gentile del grandi doti interpretative delle giovane Pietro. fonti normative e, soprattutto, dalI familiari la serietà di Pietro. A distanza di alcuni anni incontrai il Prof. Giuseppe Colucci e gli coloro che sono in difficoltà. chiesi cosa stesse facendo il figliolo. Il Per questo motivo i suoi genitori hanno atdott. Colucci mi rispose che Pietro era di- tivato una sottoscrizione per ottenere fondi ventato il consulente legale di una delle più da destinare all'Università degli Studi di importanti imprese italiane e che aveva Bari, che la stessa utilizzerà per l'istituziofrequentato un Master presso l’Università ne di una borsa di studio per un giovane Bocconi di Milano. Immediatamente mi specializzando in ONCOLOGIA. misi in contatto con Pietro chiedendogli se Chiunque volesse contribuire per manteneavesse avuto l’interesse a collaborare con re vivo il ricordo di PIETRO può effettuail sottoscritto nel proprio studio professio- re un versamento sul nale. Pietro, con la sua innata discrezione e C/C bancario Banca Popolare Bari saggia umiltà, accettò ringraziandomi delIBAN: la stima e della fiducia che riponevo in lui. IT78A0542404297000000000205. Nacque così un rapporto umano e profesOppure sul sionale bellissimo. C/C postale n° 768705 Purtroppo il 18-01-2011 un male incurabiIn entrambi i casi si deve intestare le ha privato l’intera comunità ostunese di il versamento a: un giovane e valente giurista e lasciato un A.O UNIVERSITARIA vuoto incolmabile nella vita di tutti coloro CONSORZIALE che hanno avuto la fortuna di conoscere e POLICLINICO DI BARI frequentare Pietro. Mancherà a tutti noi il Piazza Giulio Cesare, 11 - 70124 BARI suo sorriso che, nelle quotidiane difficoltà Indicando come causale: rappresentava il giusto motivo per affron"DONAZIONE PIETRO COLUCCI tarle e superarle. MEDICINA INTERNA BACCELLI" Esiste un solo modo per rispettare e ricordare Pietro: aiutare, come faceva lui, tutti ANTONIO MOLENTINO ANNA MARIA MARSEGLIA Cav. AGOSTINO CALAMO Prof. LILLINO SEMERANO 26.3.2007 26.3.2011 Nel 4° anniversario della scomparsa della cara 28.12.2010 «Beato chi abita la tua casa, sempre canta le tue lodi» (Salmo 83-84, v. 5) Ho Sacerdote Il suo ricordo e sempre vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto ed amato. Le sorelle e i fratelli, insieme a parenti ed amici lo hanno ricordato nella preghiera elevata al Cielo nel corso di una Santa Messa celebrata da Don Cosimo Argentieri nella Cappella dell’Istituto “Il Focolare”. 28.1.1928 27.1.2011 Amorevolmente assistito dai propri cari, è deceduto FRANCESCO FURONE Barbiere Buono, retto ed affabile, aveva una grande sensibilità nell’amicizia e nel senso del dovere. Ha lasciato un grande dolore ed un perenne ricordo per la moglie Ninetta, i figli Dino e Titti, il genero Michele, i fratelli Antonio ed Angelo. La sua scomparsa ha suscitato un particolare dolore negli amati nipoti per i quali ha sempre serbato un inesauribile amore. 16.2.2009 16.9.2011 GIOVANNA BARNABA Nonna Ninina, due anni fa ci hai lasciati ma noi crediamo che tu, da lassù, ci guardi e cammini accanto a noi, giorno dopo giorno, anzi siamo convinti che qualunque cosa noi facciamo tu ci proteggi e preghi per noi; grazie per essere stata una nonna speciale. I tuoi nipoti Mimmo, Giovanna, Giò, Daniela e Gabriel Marseglia ti ricordano con amore a parenti ed amici. In suo suffragio domenica 27 febbraio 2011, ore 9,00, sarà celebrata una S. Messa nella chiesa del Purgatorio. 22 gennaio 1996 22 gennaio 2011 4 febbraio 1988 4 febbraio 2011 FEDELE TAMBORRINO FILOMENA VALENTE «Non si perdono mai Coloro che si amano, perché possiamo amarli in Colui che non si può perdere» (S. Agostino) in Schiavone NINO GHIONDA «Gli eroi sono immortali agli occhi di chi in essi crede» Ricorre il 1° anniversario della scomparsa di Vivi ormai beata nel cielo dove il tempo non esiste. Il tuo cuore, ardente di un amore intenso, continua a palpitare nei nostri e mai si separerà. Il tuo ricordo e il tuo sorriso resteranno per noi indimenticabili e vivi. I tuoi cari Nonostante lo trascorrere inesorabile del tempo, il ricordo della tua grande bontà e del tuo immenso affetto è vivo più che mai. Ci manchi in ogni istante. Sei e sarai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. I tuoi cari Tipografo Implacabile il tempo scorre velocemente verso l’infinito e i nostri cuori, sempre più dolcemente restano uniti al ricordo che, eterno, vive nella umanità della nostra esistenza. Maria Lofino, la moglie, con le figlie Carmen e Nica, il genero Peppino ed il nipote Federico con un sentimento di tenerezza lo ricordano a parenti ed amici. 10 CRONACA BREVE Febbraio 2011 VI CONOSCO MASCHERINE... SCHERZI DI CARNEVALE... LL’’aa nn gg ooll oo dd ee llll aa ppoo ee ss iiaa IMMAGINA Poesia vincitrice del concorso indetto tra le scuole per il mese della Pace Calcio: salvezza impossibile? di Tonino La Centra Ostuni Sport in cerca di punti salvezza e alle prese con una difficile situazione societaria dall'inizio del campionato, perde in casa contro i campani del Sant'Antonio Abate per 5-1 e resta ultimo in classifica. La squadra ostunese non subiva 5 gol in casa dal 4 ottobre 2009 quando fu sconfitta dal Neapolis per 5-2, ma il Neapolis era una "Signora squadra", infatti vinse il campionato. Questa volta la sconfitta è arrivata contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza, traguardo che si allontana sempre di più. Ma al di là dei meriti del Sant'Antonio Abate, la partita è stata condizionata da un pessimo direttore di gara, il signor Pellegrino di Pescara. Così ha commentato a fine gara l'allenatore dell'Ostuni sport Vittorio Insanguine: "E' stata una giornata stra- L' na. Una bruttissima giornata: vedendo l'assurdo comportamento del direttore di gara che tra le tante decisioni sbagliate ha espulso nell'intervallo un nostro giocatore facendoci terminare la partita con un uomo in meno contro una buona squadra come si è dimostrato il Sant'Antonio Abate che purtroppo ci ha punito in modo direi eccessivo. Oggi all'inizio, eravamo messi bene in campo ed avevamo sfiorato in più di una occasione anche il gol, poi il comportamento arbitrale ha condizionato mentalmente i ragazzi". Malgrado la sconfitta, malgrado il passivo di nove punti dalla zona salvezza si continua a sperare. Nel mese di febbraio l'Ostuni Sport disputerà due incontri. In trasferta ad Altamura contro il Murgia ed in casa contro il Grottaglie. Cambio al vertice turno infrasettimanale del Campionato di Basket A Dilettanti girone B del 9 febbraio u.s. ha decretato la fine del dominio come prima della classifica del Ruvo , che perdendo in casa con il Ferentino, ha dovuto cedere lo ‘scettro del comando’ al Trapani. L’Assi Basket Ostuni ha confermato il suo terzo posto con la vittoria in casa contro il S. Antimo per 88-82, giunta, fortunatamente, dopo l’amara sconfitta con il Trapani fuori casa per 80-79. Questo mercoledì i ragazzi di coach Putignano hanno affrontato con grinta e forte determinazione un avversario di tutto rispetto. Nei primi due quarti dell’incontro l’Assi ha dominato come si evince dai parziali 35-19, 55-45, ma al rientro dagli spogliatoi Basei e compagni hanno dovuto affrontare un avversario molto più motivato, riportando nel parziale del terzo quarto un 71-63 ed un risultato finale di 88-82. Su otto giocatori schierati in campo nelle fila gialloblù, sei hanno concluso con un punteggio personale in doppia cifra, e nello specifico Gigena M. 11, Ruggiero 10, Morena 11, Gigena S. .. ....LL O O SS CC U UD DO OH HAA N NO O TTAATTO O IL VERDE NELLA ZONA 167 In via Dott. Filippo Anglani, di fronte alla caserma dei Vigili del Fuoco, il marciapiede è diventato pressoché impraticabile: a causa di una siepe condominiale, che ha invaso e ostruito il suolo pubblico con i lunghi rami, i pedoni devono ripararsi gli occhi, rischiano di sporcarsi gli abiti e sono costretti a camminare sull’asfalto della carreggiata. Nella stessa zona anche gli alberi hanno bisogno di essere potati. Quello che abbiamo fotografato in piazza Amerigo Nacci (si tratta di uno Schinus molle, pepe selvatico) ha raggiunto il terreno con Il le sue fronde. Anche le foglie secche, che non vengono rimosse da molto tempo, contribuiscono a dare una immagine non bella del quartiere. Dispiace che la 167, già tristemente nota per le numerose buche nell’asfalto e per la presenza di cani randagi, sia abbandonata all’incuria del poco verde che c’è in zona. PARCHEGGIO SELVAGGIO Nonostante le multe, nonostante gli appelli al senso civico e al buon senso in generale, il sabato notte piazzetta Sant’Oronzo si trasforma ancora in un parcheggio selvaggio che danneggia il pavimento appena rifatto della piazza. Questa foto non ha bisogno di altri commenti. Notizie flash di Danilo Santoro ttimi di paura per un violento incendio che ha interessato un negozio di abbigliamento a pochi passi dalla centralissima Viale Pola. Le fiamme si sono sviluppate in un box sotterraneo adibito a magazzino, della boutique Terranova. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118 per prestare soccorso al proprietario Angelo Marzio, 47 anni, rimasto lievemente ferito tentativo di spegnare l’incendio. Quasi certamente un cortocircuito, all’origine del disastro. Un neon difettoso la causa. *** due auto appartenenti agli stimati penalisti ostunesi Aldo e Mario Guagliani, padre e figlio, sono state date alle fiamme nella notte tra il 7 e l’8 febbraio. Misteriosa la ragione del gravissimo atto. *** mmonta a 3 milioni di euro, il finanziamento che la Regione-Assessorato alla qualità del territorio, aree politiche per la mobilità e qualità urbana, ha assegnato al comune di Ostuni nell’ambito dei Pirp, il “Programma integrato di riqualificazione delle periferie”. Al fine di dar corso all’attività di attuazione sia degli interventi residenziali (finanziati con i fondi dell’edilizia sovvenzionata) che gli interventi residenziali, finanziati con la quota di cofinanziamento regionale dell’Asse VII del PO Fersr 2007-2013, l’assessorato regionale ha concesso un finanziamento di un milione e 800 mila euro per gli interventi “residenziali” relativo al recupero di 5 lotti di case popolari Iacp nel comune di Ostuni. La ristrutturazione in chiave “ecologica” (pannelli fotovoltaici ed altri accorgimenti per il risparmio energetico) interesserà le palazzine Iacp di contrada Ramunno (lotti 26 e 27); quella di contrada Follifuoco (n. 29); di via Bovenzi (lotto 31 e di via Tamborrino (lotto 32). A Le A *** processo “New Deal ” si avvia alla conclusione della prima fase. Il sostituto procuratore Milto De Nozza ha chiesto, nella sua ultima requisitoria, pene gravi per i presunti componenti della banda “calibro” 9 arrestati nell’aprile 2009: dodici anni di carcere per Denis Loparco, dieci per Alfredo Capone, sette per Giovanni Basile e tre anni per Pierluigi Cisaria. La prossima udienza del processo è prevista per il 16 febbraio, dove ci sarà l’udienza riservata ai difensori della parte civile. Il 23 febbraio poi, inizieranno le arringhe difensive. *** carabinieri della Compagnia di Fasano, insieme al personale della stazione di Ostuni, hanno dato esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Brindisi, Eva Toscani. Accogliendo le richieste dei Sostituti procuratori della Repubblica, Silvia Nastasia e Valeria Farina Valaori sono stati fermati tre ostunesi. Diverse le accuse per loro: “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale con l’altrui inganno, tentata estorsione, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, atti persecutori,violazione di domicilio, calunnia”. *** celebrazione della “Giornata dellla Memoria”, svoltasi in Prefettura lo scorso 27 gennaio ha visto la consegna di 26 medaglie d’onore ai familiari di cittadini, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia della guerra. Due i cittadini ostunesi a cui sono stata conferite le medaglie d’onore: Pietro De Cantis (1923), Francesco Paolo Rutigliano (1923). Il I La 17, Circosta 12 e per finire Basei 22 ! Al termine dell’incontro rano tutti felici, il coach per la reazione dei giocatori dopo la sconfitta precedente, i giocatori per aver svolto un buon lavoro ed i tifosi, che avendo sacrificato un pomeriggio di lavoro, hanno assistito ad un incontro veramente entusiasmante. Alla fine del 21° incontro di campionato, l’intera classifica risulta così composta: 1) Trapani 32; 2) Ruvo 30; 3) Ostuni 28; 4) S. Antimo, Molfetta 24; 5) Ferentino e Latina 22; 6) Anagni, Rieti, Potenza e Massafra 18; 7) Patti 16; 8) Agrigento 12; 9) Palestrina 10. I prossimi incontri, che vedranno i nostri colori scendere sul parquet di gioco, saranno: 13/02 Patti- Assi Basket Ostuni; 20/02 Assi Basket Ostuni-Molfetta; 27/02 Ferentino- Assi Basket Ostuni; 06/03 Assi Basket OstuniRuvo; 13/03 Bisceglie-Assi Basket Ostuni. A me non rimane altro che continuare ad augurare un buon lavoro al team dell’Assi Basket e salutare i lettori de ‘Lo Scudo’ dando appuntamento al prossimo numero. MARIA ROSARIA PALMISANO *** pprovato dalla Regione il Piano sanitario di riordino ospedaliero: alcuni provvedimenti del piano sono già entrati in vigore, come il ticket di 1 euro su ogni ricetta e il blocco del turn-over del personale sanitario.Il sindaco Domenico Tanzarella e l’ Amministrazione Comunale hanno preannunciato la presentazione di un ricorso al Tar contro il piano, che trasferisce i reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dall’ Ospedale “Civile” di Ostuni all‘ “Umberto I” di Fasano. “Un’ azione la nostra – sottolinea il Primo Cittadino – che non è contro nessuno, ma è finalizzata a tutelare i diritti del territorio che amministriamo e che riteniamo siano stati lesi immotivatamente”. Il riferimento è a un’ordinanza datata 16 dicembre 2010. Essendo 60 i giorni di scadenza per impugnare la delibera, il Comune di Ostuni entro il 16 febbraio dovrà inoltrare il ricorso al Tar. “Le linee guida nazionali – continua il sindaco Tanzarellaprevedono che ostetricia, ginecologia e la pediatria, quindi i reparti materno-infantili, debbano essere allocati in ambienti protetti cioè dove c’è la chirurgia, rianimazione e sale operatorie. Questo è in contrasto con la scelta fatta e sembra più condizionata da questioni territoriali e politiche”.L’esecutivo regionale aveva, peraltro, stanziato degli investimenti per l’ampliamento del nostro Ospedale. *** re ostunesi (Cataldo Tanzarella, Romolo Belvedere Tanzarella e Antonio D’Amico Tanzarella) sono stati arrestati dai Carabinieri di Fasano con l’accusa di aver pubblicato dei falsi testamenti dai quali sarebbero risultati beneficiari di un cospicuo patrimonio appartenente ad un ramo della famiglia Tanzarella, da decenni al centro di lunghe vicende giudiziarie per l’attribuzione di terreni e proprietà sia in Ostuni che in varie altre località. Sarà ora anche la magistratura penale a dirimere la complessa questione. A T Immagina un giorno freddo, la neve fiocca leggera, volteggia e si posa sul grigio, sul grigio del freddo asfalto. Ma lì un bambino che piange lacrima, triste rugiada. Immaginane cento, mille, settecentomila, tutti che piangono. Immaginane altri negli orfanotrofi, da soli, col loro passato, che debbon badare agli altri, ai più piccini, tanti bambini, milioni. Immagina di donargli qualcosa: ora puoi farlo. CHIARA D’AMICO 4ª D - 3° Circolo Giovanni XXIII parrocchia Madonna del Pozzo, Ostuni L’abbonamento a «LO SCUDO» è scaduto il 31 dicembre 2010. Il prezzo dell’abbonamento per il 2011 resta invariato in euro 20,00 e può essere già rinnovato presso la sede di C.so G. Garibaldi, 129, nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 18,00 alle 20,00, oppure tramite il conto corrente postale n° 12356721 Mensile Cattolico d'Informazione Anno LXXXIX - Numero 2 - FEBBRAIO 2011 Corso G. Garibaldi, 129 - 72017 Ostuni (Br) Tel./Fax 0831.331448 [email protected] Part. IVA 00242540748 Associato UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Iscritto alla FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Abbonamento annuo: € 20,00 Estero: € 40,00 - C.C.P. n. 12356721 Aut. Trib. Br n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. 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