Febbraio
2011
N° 2
Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004, art. 1, comma 2, DCB BR
Lettori della realtà, promotori
del pensiero: la sfida dei giornali cattolici
una copia
€ 2,00
Le vignette di Enzo Farina sul Carnevale ad Ostuni
(le altre a pag. 10)
Visita dell’Arcivescovo Talucci alla nostra redazione
omunque lo si veda, non è un buon periodo
per la nostra Italia. I fatti di questi giorni e di
questi mesi sono noti, e la nostra posizione è
quella espressa nella frase del segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata:’Siamo di
fronte a un disastro antropologico: fermiamoci in
tempo prima che degeneri ancora di più’. Gli effetti del ‘disastro antropologico’- ha proseguito
Crociata- sono diversi a seconda del ruolo che si
ricopre: l'attuale situazione ha effetti e ricadute diverse a seconda delle responsabilità che ciascuno ricopre’ e ‘la ricerca del bene ci riguarda tutti’.
Il 24 gennaio scorso, festa di San Francesco di
Sales, patrono dei giornalisti, il nostro Arcivescovo mons. Rocco Talucci ha visitato la nostra redazione: ‘Noi cattolici siamo orgogliosi di esserlo,
abbiamo la visione di un’identità e la condivisione
di una ‘passione cattolica’- ha detto l’Arcivescovo- e ‘Lo Scudo’, che nel 2011 compie novant’anni, deve coniugare un passato glorioso, un presente attivo e la fiducia nel futuro’.
C
‘Dobbiamo diventare insieme- ha continuato
mons. Talucci- lettori della realtà e promotori di
qualche pensiero nuovo, nella continuità del messaggio cristiano che nel prossimo decennio impone di raccogliere una grande sfida educativa:
quella di educare alla vita buona del Vangelo’.
‘Dobbiamo segnare il cammino che il tempo esige- ha concluso l’Arcivescovo- e gli organismi di
partecipazione in ambito ecclesiale diventano veri e propri laboratori di pensiero, nei quali non sono possibili navigatori solitari’.
Una grande importanza viene attribuita dalla
Chiesa intera al ruolo dei laici nell’attività di promozione del Vangelo, e per il prossimo aprile
mons. Talucci ha annunciato un convegno regionale sul laicato, promosso dalle chiese di Puglia.
L’Arcivescovo ha infine ricordato il messaggio
che Papa Benedetto XVI ha rivolto proprio il 24
gennaio sul tema: ‘Verità, annuncio e autenticità
di vita nell’era digitale’: il Papa ha invitato tutti, e
in particolare i giovani, ad usare al meglio Internet
ed i social network per superare i confini
dello spazio e delle culture, senza tuttavia costruire un mondo parallelo: ‘La nostra attenzione- scrive il Papa- è frammentata e assorta in un mondo “differente” rispetto a quello in cui viviamo? Abbiamo tempo di riflettere criticamente
sulle nostre scelte e di alimentare rapporti umani che siano veramente profondi e duraturi? E’ importante ricordare
sempre che il contatto virtuale non può e
non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della
nostra vita’.
FERDINANDO SALLUSTIO
DI TUTTI I COLORI
Relazione del Difensore civico
L’Albania e noi vent’anni dopo
chiacchierata con Nico
esnik Nazaj è ad Ostuni dal 1 marzo 1991.
Scultore, ufficiale in carriera, studi in lettera e
filosofia all’Accademia Militare di Tirana ed infine
scultore ad Ostuni. Ha disertato da segretario della gioventù comunista della più grande base militare di Saseno prima del grande esodo. Ed ha
svolto un gran lavoro da mediatore culturale fra le
due sponde dell'Adriatico. Collaboratore di Teleradio Città Bianca, traduttore, interlocutore privilegiato della Caritas e della Croce rossa nell'affrontare le concitate fasi dell'emergenza albanese del
1991.
1991 – 2011: aspettative deluse e soddisfatte a
vent'anni da una scelta che cambia la vita
Dopo la caduta del muro, l'Albania era l'ultimo baluardo del comunismo reale in terra europea. Il
ruolo di coordinamento giovanile e delle attività
culturali nelle forze armate mi ha permesso di godere di un osservatorio privilegiato della situazione internazionale e quindi poter svolgere una funzione pioniera. La prima aspettativa assolutamente soddisfatta è stata l'azione catalizzatrice
che il dirottamento di cui fui protagonista impresse al processo di democratizzazione in Albania.
Poi il secondo effetto prodotto fu il massiccio esodo che si verificò a distanza di alcune settimane.
La diserzione dall'esercito albanese e le condanne che ne seguirono produssero una frattura irreversibile verso il passato, mentre il futuro non mi
aveva ancora dato la possibilità di riflettere. Certo, volevo vivere ad Ostuni, ancor più dopo aver
conosciuto tante altre realtà locali salentine grazie al mio ruolo iniziale di mediatore culturale.
B
Quindi ho ripreso la mia professione primaria di
artista: essere uno scultore ad Ostuni! E con difficoltà posso dire di avercela fatta. La maggiore delusione invece è costituita dalla incapacità di questo paese di valorizzare le risorse umane sia locali che, forse a ragione, “di importazione”, pertanto ti capita di conoscere camerieri, muratori,
agricoltori che hanno una preparazione da ingegneri, medici ecc.
Integrazione nel contesto sociale ed economico ostunese: quali gli ostacoli più difficili
In passato, tutti i Santi ed i pellegrini provenienti
da Oriente sono stati accolti dalla terra di Brindisi
dove hanno predicato ed evangelizzato, per poi
magari essere crocifissi a Roma! Ostuni, pertanto
appartiene ad una tradizione di ospitalità, ciò nonostante, la mia difficoltà maggiore è stata rappresentata dalla indifferenza prima e poi dalla
ostinata ignoranza delle Amministrazioni locali e
dei loro apparati nel dialogo con persone provenienti da esperienze e culture diverse.
Cosa cambierebbe di Ostuni, per la città e per
i cittadini?
Il mio più grande desiderio è che le nuove generazioni di ostunesi imparino dai loro antenati il
senso dell'intraprendenza nel migliorare la propria terra da cui trarre frutti e risorse anche senza
acqua,su cui costruire abitazioni armoniche senza cemento, piuttosto che avere con essa un rapporto predatorio e speculativo. Far crescere insomma il senso del bello e di riconoscenza verso
i suoi figli illustri che non vadano dimenticati!
ANGELO ZURLO
di Danilo Santoro
secondo semestre di
2010 intenso e articolato per il Difensore Civico
del comune di Ostuni, l’ Avv.
Mario Monopoli. Il primo dato che emerge dalla consueta relazione di fine periodo è
il gran numero di casi trattati: ben 165, di cui 60 con
istanze scritte e 105 con parere orale.
Un aumento di interventi
che può avere una lettura
doppia: il rapporto fiduciario
instaurato dalla cittadinanza
con questa Istituzione, e il gran numero di disservizi
presenti e segnalati. Un’ attività, quella dell’Avv. Monopoli che oltre a seguire le richieste dei cittadini, va anche a concretizzarsi con le notizie diffuse dai media
che spesso possono risultare di grande rilievo per le
opportune istruttorie.
Le richieste al Difensore Civico nella grande maggioranza dei casi, si evince dalla relazione finale, provengono da soggetti socialmente ed economicamente deboli, il degrado di diverse aree periferiche è l'aspetto
su cui maggiormente pone l’ accento l’ Avv. Monopoli.
Dalla zona industriale, compresa la stazione ferroviaria, a quella artigianale. Una disamina che segnala il
grave stato di questi spazi, emerso soprattutto dalle richieste dei cittadini. Anche la zona della Piazza non
viene risparmiata dalle segnalazioni: colpite anche le
caratteristiche viuzze bianche che si presentano piene
di buche e di rattoppi spesso grossolani. Gli stessi
marciapiedi sono spesso difficili da percorrere perchè
occupati da piante.
Un
Una città, quella di Ostuni,
che presenta innumerevoli
barriere architettoniche :
non è certo facile utilizzare i
marciapiedi per chi è costretto, purtroppo, a muoversi su una sedia a rotelle.
Gli stessi marciapiedi che
troppo spesso perdono la
loro superficie perché occupate da piante.
Anche la gestione dei rifiuti
è stata analizzata dalla relazione del Difensore Civico.
Una situazione che negli ultimi mesi non è stata sinonimo di massima efficienza.
Da una parte gli atti incivili che deteriorano l’ambiente,
dall’altra però la quasi totale assenza di controlli degli
organi predisposti. Potrebbe essere la raccolta dei rifiuti “porta a porta” la soluzione a questi problemi? Forse, ma questa scelta comporterà un notevole aumento della Tarsu: la tassazione sulla raccolta dei rifiuti.
L’ultimo sollecito dell’ Avvocato Monopoli all’ Amministrazione Comunale riguarda un maggior confronto e
coinvolgimento dei cittadini, magari attraverso l’utilizzo
di strumenti di partecipazione come il “Forum della Società Civile”, comunque da rinnovare, e le consulte di
quartiere.
Tutti questi problemi, sollevati dalla relazione finale del
2010 del Difensore Civico, segnalano una città con
ancora tanti problemi da risolvere. Un’ Ostuni che deve e può cambiare, sia attraverso una maggiore attenzione dell’ Amministrazione Comunale verso le questioni sollevate, ma anche con una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei cittadini.
2
CITTà
Febbraio
2011
Festa di San Sebastiano:
il bilancio 2010 della Polizia municipale
na intensa attività di controllo del territorio e della città in particolare, ha contraddistinto anche
la trascorsa annata del corpo della Polizia municipale di Ostuni.
Ben 10.167 sono stati i verbali (compresi quelli redatti dagli ausiliari del traffico) per infrazioni al Codice della Strada con un introito di circa 400 mila
euro. Solo 190 i ricorsi presentati alla prefettura o al
giudice di pace mentre l’ufficio traffico ha adottato
135 ordinanze dirigenziali per la disciplina della circolazione e 162 gli incidenti rilevati.
In occasione della Festa di San Sebastiano (protettore dei Vigili Urbani), si è fatto il consuntivo dell’attività dei vigili e l’assessore alla Viabilità e Traffico, Augusto Iaia e il comandante, Magg. Francesco Lutrino, hanno comunicato il resoconto di tutta l’annata.
Per la polizia annonaria e commerciale, 284 sono
stati i controlli presso attività commerciali in sede
privata, su aree pubbliche e attività artigianali-industriali con 59 verbali mentre per quanto riguarda la
polizia edilizia, 255 i sopralluoghi effettuati e 40 i
verbali.
Per il settore ambientale, sono stati eseguiti 29 sopralluoghi con 21 verbali oltre a 377 controlli per il
servizio di igiene ambientale appaltato alla ditta
Enerambiente Spa.
Infine, 491 i verbali redatti per violazioni alle norme
sulla disciplina della propaganda elettorale; 918 le
notifiche degli atti giudiziari; 1052 gli accertamenti
anagrafici; 501 per quelli dell’ufficio tributi e 82 gli
accertamenti e pareri di competenza su richiesta
degli altri uffici comunali.
In diverse occasioni il Comando si è spesso avvalso della preziosa collaborazione del Servizio emer-
U
In questa rubrica presentiamo il punto di vista su Ostuni di validissimi
giornalisti non ostunesi, oppure ostunesi che non risiedono nella nostra città, ma che conoscono bene i meccanismi della società locale e
sanno come raccontarli. Dopo l’articolo di Sonia Gioia, scrive ora Mario Saponaro, direttore del mensile Porta Grande di Cisternino e sottufficiale della Guardia di Finanza. Lo ringraziamo per la sua acuta
analisi che non nasconde taluni difetti della nostra comunità.
F.S.
accontare la propria visione di Ostuni potrebbe
apparire impresa semplice
ma non lo è affatto. La Città
Bianca è straordinariamente
complessa e affascinante,
sia sul piano territoriale che sociale, non consente una conoscenza esaustiva neppure a chi scrive, ormai cittadino adottato per motivi professionali ancorché per casato, facilmente desumibili
dal cognome.
L’incantevole territorio ostunese offre numerose
possibilità di scoperta, il profumo del mare può
convincere a lunghe e rilassanti passeggiate per
apprezzare: spiagge, calette e scogliere tanto belle quanto preziose.
Guadagnando uno dei tanti balconi naturali, posti
nella prima parte della collina, è puro piacere lo
spettacolo naturale rappresentato dagli uliveti, alberi sempreverdi, sculture naturali alle quali siamo
abituati ma non indifferenti, icone di pace per alcuni e cimelio da esporre in lussuose ville per altri.
Il centro storico con le sue casette imbiancate a
latte di calce, le decine di masserie trasformate da
epicentri di attività agricola e di allevamento a lussuose e ambite residenze turistiche, senza dimenticare la collina con i trulli della rinomata Valle d’Itria.
Un posto del quale siamo innamorati, ma dobbiamo ammettere l’esistenza di alcune difficoltà sociali.
Quanti di noi hanno deciso di restare a vivere o
trasferirsi a Ostuni, tanto quanto nei paesi viciniori, sanno di dover convivere con alcune problematiche. Si respira un aria di rapporti complessi, circondati da persone con l’aria interrogativa, qualsiasi iniziativa si prenda c’è qualcuno pronto a
chiedersi cosa ci sia di losco, chi ci guadagna, dove si vuole parare, in molti casi non a torto. A ciò
si aggiunga un tocco di invidia, sentimento molto
diffuso a vari livelli.
R
genza radio e 113 sono stati i servizi di viabilità e
d’ordine assicurati per lo svolgimento di manifestazioni religiose, civili, sportive e spettacoli vari.
“I dati sono sicuramente positivi e testimoniano una
maggiore attenzione alle regole del codice della
strada – ha detto il Comandante, Francesco Lutrino
- In sostanza c’è stato un calo degli incidenti rilevati con i servizi di nostra competenza”.
Tanti altri i compiti e i servizi della Polizia Municipale: dalle funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza con
le forze di Polizia dello Stato a quelle di protezione
civile e tutti svolti con molta competenza, abnegazione e tempestività in orari notturni durante la stagione estiva.
“In occasione della Festa di San Sebastiano vogliamo esprimere il nostro ringraziamento verso il
corpo dei Vigili Urbani – ha sottolineato l’assessore Augusto Iaia - il nostro impegno è quello di rendere sempre più vivibile la città ed il sacrificio quotidiano dei vigili rappresenta una sicurezza per tutti i cittadini che possono contare su questi “angeli” custodi”.
Per l’occasione della ricorrenza di S. Sebastiano, è
stato festeggiato il maresciallo Luigi Moro che è
stato collocato in pensione. A lui è stato consegnata una targa ricordo per la meritoria attività prestata
in tanti anni al servizio della cittadinanza.
Confermata la collaborazione con la Scuola Media
San Giovanni Bosco per il Progetto Minivigili giunto
alla 17ª edizione mentre preziosa anche la convenzione con le Associazioni di Forze dell’ordine in
pensione che con volontariato, assicurano assistenza ai vigili urbani all’entrata ed uscita dalle
scuole elementari e medie.
Un clima di sospetto che ha creato, nel tempo, un
terreno fertile alla crescita di personaggi di dubbia
moralità, ormai annidati in diverse componenti sociali, quelle che contano, s’intende…
Pur essendo una comunità dai sani principi, un
popolo operoso di pescatori, agricoltori, ottimi imprenditori e stimati professionisti, hanno attecchito diversi personaggi abituati a vivere di espedienti e di malaffare. Il recente passato ha fornito
diversi esempi negativi, un fenomeno che ha prodotto anche numerosi proseliti e che vede sempre
più spesso la città di Ostuni agli “onori” della cronaca nera e giudiziaria.
Le notizie negative hanno più risonanza e, come
accade di solito in questi casi, nascondono la cosiddetta cronaca bianca, le notizie “buone”.
Gli ostunesi impegnati a favore della cultura, del
volontariato, dello sport (non agonistico/non lucrativo) e in numerose attività sociali meritevoli di apprezzamento sono davvero tanti, e sono pure bravi! Purtroppo però, anche grazie ai media sempre
più costretti a “vendere” più che a “formare” e informare, passano in secondo piano e vengono
soffocati da: furti, rapine, spaccio e fattacci vari.
In questo contesto un giornale come Lo Scudo è
di fondamentale importanza per il suo ruolo e lo
stile, e lo è ancor di più con la nuova direzione affidata al caro amico Ferdinando Sallustio, al quale auguro di poter dare alla Città di Ostuni il giusto
stimolo per crescere e svilupparsi secondo i sani
principi che animano la maggioranza dei cittadini,
rispettando e valorizzando lo straordinario territorio che abbiamo, ed evidenziando i numerosi
esempi positivi di cui dobbiamo essere fieri.
MARIO SAPONARO
MASTER OF FOOD “SALUMI”
Il
mondo dei salumi e degli insaccati è al tempo stesso familiare e poco conosciuto, soprattutto sotto il profilo sensoriale: come si distingue un buon salame da un prodotto scadente? O la giusta stagionatura di un prosciutto?
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Food “Piana degli Ulivi”, prof. Angelo Iaia (cell.: 338 7656566 – e.mail :[email protected]).
L’IMPRESA AL FEMMINILE NELLE MISURE
PREVISTE DAL PIANO PER IL LAVORO
di Michele Carriero
niziamo, con il presente articolo, un percorso di informazione puntuale e analitico
sulle misure previste dal Piano per il Lavoro, programmazione varata poche settimane
fa dalla Regione Puglia, con
l’obiettivo di intervenire sulle
politiche per il lavoro, la formazione, l’avvio ed il consolidamento di attività autonome,
nel tentativo di dare una risposta, forte, al momento di
crisi che la società pugliese
sta vivendo.
E’ una crisi, quella che stiamo
vivendo, dalle conseguenze
particolarmente rilevanti per le fasce deboli, in particolare per i giovani, le donne ed i lavoratori che
hanno perso l’occupazione; è una crisi che non permette più all’individuo, pur se animato da buoni propositi, di poter esprimere le proprie capacità professionali e avere la giusta soddisfazione nel mondo
del lavoro,
E’ solo di qualche giorno addietro la notizia che la
disoccupazione giovanile ha toccato valori mai raggiunti; stimata oggi al 29%, rappresenta per la nostra regione e per la Provincia di Brindisi in particolare, un allarme che non ci può e non ci deve lasciare indifferenti.
Una Provincia che non ha saputo ancora, dopo il
fallimento della programmazione industriale postbellica, reinventare sè stessa, riconoscere sino in
fondo la propria rinnovata vocazione, premessa
che delinea uno scenario all’interno del quale
chiunque, in cerca di un’occupazione, incontra più
difficoltà che in qualsiasi altro posto.
La sfida del Piano per il Lavoro è sintetizzabile in
tre punti: una crescita intelligente (fondata su innovazione, istruzione, formazione, formazione continua e società digitale), una crescita sostenibile (che
risponda naturalmente alla vocazione e alle inclinazione dei territori), una crescita inclusiva (che riprenda in maniera forte il tema delle competenze
come risposta decisa alla sempre maggiore richiesta di occupazione).
Sul fronte al femminile, il Piano, mette a disposizione ben
32.500.000,00 dei
40.000.000,00
complessivi, suddivisi in sei differenti azioni: sviluppo dell’imprenditoria femminile (che ha l’obiettivo è
offrire alle donne percorsi formativi finalizzati alla
promozione ed al supporto dell’auto-imprenditorialità nei settori innovativi e della tradizione produttiva
regionale, nonché formazione e accompagnamento allo start up di impresa); Piccoli sussidi per l’inserimento lavorativo delle migranti (attraverso cui favorire l’inserimento socio-professionale delle donne
I
immigrate residenti in Puglia); Formazione delle
donne ed incentivi all’assunzione (al fine di promuovere la partecipazione delle donne al mercato
del lavoro, così da promuovere la riduzione del tasso di disoccupazione femminile nei settori in cui è
fortemente presente la disparità di genere, attraverso percorsi di formazione ed incentivi all’assunzione); Servizi di conciliazione vita-lavoro (allo scopo
di sostenere la riduzione delle disparità di genere
nell’accesso al lavoro attraverso il potenziamento
dell’accesso ai servizi per la conciliazione vita-lavoro); Strumenti di flessibilità del lavoro per le donne
(per migliorare le condizioni di lavoro nelle situazioni di sospensione della prestazione lavorativa,così
da fronteggiare i carichi di cura familiare, attraverso
l’erogazione di misure di sostegno al reddito integrative della retribuzione e dei relativi emolumenti);
Part-time e conciliazione (con l’intento di facilitare
lo sviluppo del lavoro a tempo parziale su base volontaria ed il recupero della sua originaria funzione
conciliativa fra tempi di vita e tempi di lavoro).
Quelle descritte, in sintesi, le misure pensate per le
donne, a cui comunque andranno ad aggiungersi
gli interventi previsti nell’ambito delle misure “Il lavoro dei giovani”, “Lavoro e inclusione sociale”, “Il
lavoro per la qualità della vita”, “Lavoro per lo sviluppo” e “Più qualità al lavoro”.
Occhio, dunque, al Bollettino Ufficiale della nostra
Regione ed agli strumenti di comunicazione istituzionale della stessa (www.regione.puglia.it seguire
il link “Piano per il lavoro”).
Terminata, infatti, una breve fase di concertazione,
che va svolgendosi proprio in questi giorni attraverso un confronto con le parti sociali, ci sarà la pubblicazione dei primi bandi, avvisi pubblici che si
susseguiranno con ritmi incalzanti, augurandoci
che si realizzi l’auspicio del Presidente Vendola, il
quale ha dichiarato in occasione della presentazione dell’iniziativa, che il governo regionale è pronto ad impegnare e spendere tutte le risorse economiche stanziate entro il prossimo giugno!
DIBATTITO POLITICO AD OSTUNI:
L’INTERVENTO DI GIANFRANCO COPPOLA
consigliere comunale a capo
del Gruppo misto indipendente, Gianfranco Coppola smentisce le dichiarazioni a lui attribuite dal profilo di Facebook “Confronto politico Ostuni” dal titolo:
“Sfiducia all’Assessore alle Attività produttive Lo Tesoriere”, per
i pesanti termini usati, che non
appartengono alla sua dialettica
politica. Come abbiamo avuto
modo di sperimentare, non va
preso per oro colato tutto ciò che
troviamo su Internet.
“Ciò premesso- afferma Coppola- si ribadisce lo stimolo ad un
lavoro più collegiale con la commissione consiliare della quale
anch’io faccio parte, commissione convocata solo due o tre volte in due anni”. “Molte delle iniziative adottate dall’Assessorato- prosegue Coppola- come le fontanine del mercato del sabato, erano contenute in mie interrogazioni degli
anni precedenti; senza le fontanine il mercato non
è a norma e rischia la chiusura, così come va reso
possibile l’accesso a tutta l’area mercatale dei mezzi di soccorso: recentemente è stato complicatissimo consentire l’intervento di un’ambulanza per il
caso di una frattura ad una gamba subita da una signora”.
“Diamo atto- continua Coppola- dell’avvenuto spostamento del mercato infrasettimanale in Viale dello Sport: qui è stata coinvolta l’intera commissione,
Il
che ha fatto un sopralluogo collegiale. Così dovrebbe essere per
tutti gli altri argomenti”. Il consigliere Coppola ha poi rivolto un’interrogazione sul degrado delle aree
di mare e delle campagne trasformate durante l’inverno in discariche a cielo aperto e deposito di
materiale di risulta.
“Ogni anno- ricorda Coppola- ho
presentato un ordine del giorno
sulla crisi del comparto olivicolo
ostunese con una serie di
proposte da attuare per attutire gli
effetti negativi di una crisi
dell'agricoltura dalla crisi economica generale anche dalle
condizioni meteorologiche sfavorevoli degli ultimi anni, purtroppo l'ordine del giorno assieme ad un altro pacco di interrogazioni giace ad ammuffire sui tavoli di questa
Amministrazione che convoca pochissimi Consigli
comunali (l'ultimo risale a novembre).
“La nostra-sostiene Coppola- non è un’opposizione
precocetta, ma è necessario un coinvolgimento di
tutte le forze politiche e dei rappresentanti della città per il bene comune”. “Il tessuto economico cittadino- conclude Coppola- deve essere organizzato
in un’ottica di lungo periodo, creando infrastrutture
e servizi degni di una città che sia aperta al turismo
per vari mesi se non per tutto l’anno, evitando di lavorare nel caos di venti giorni di agosto lasciando
poi un deserto”.
3
Terza Pagina
Febbraio
2011
SVAGHI E DILETTI DEL DUCA FRANCESCO ZEVALLOS
UN BALLO IN MASCHERA
di Enza Aurisicchio
ra i rigorosi e puntuali documenti compilati nei
secoli passati dai notai della piazza di Ostuni
non è raro imbattersi in testimonianze pittoresche,
in originali registrazioni di fatti della vita quotidiana
che danno conto di eventi e di comportamenti dei
quali non avremmo altrimenti notizia.
Una testimonianza resa al notaio Tommaso Saverio
Baldari di Ostuni da mastro Angelo Anglani, da
Francesco Antonio Urselli e da mastro Teodoro
Menna a favore della Mensa Vescovile, ci informa
che il duca di Ostuni, all’epoca Don Francesco Zevallos, festeggiava il Carnevale con gran fasto, mettendo a disposizione il proprio palazzo per un ballo
in maschera.
L’atto stilato l’undici luglio del 1754 riporta che nel
Carnevale del corrente anno 1754 l’Eccellentissimo
Signor Duca di questa città di Ostuni, don Francesco Zevallos ha tenuto balli pubblici in tempo di notte nel suo Palazzo ducale… e questi balli si tenevano e facevano nella propria anticamera di detto Palazzo e propriamente in quell’anticamera dove vi è
la cappella o sia oratorio, nella quale si celebra la
Santa Messa, nella quale anticamera vi erano chi
sonava la chitarra, il violino e il tamborriello, e vi era
detto Eccellentissimo Signor Duca che faceva il
maestro di ballo, vi erano molte donne di bassa
condizione, e villane che ballavano, e quante persone anche vestite à maschera venivano in detto
luogo, pure erano ammessi a ballare, non ostante
che vi fusse la detta cappella o sia oratorio… I testi-
T
moni attestano questo episodio per esserci stati
presenti e per averci ballato respettivamente tanto
vestiti con maschera, quanto senza maschera…più
e diverse notti, anche sino alle sette ed otto ore di
notte e ciò con loro scandalo ed ammirazione per il
malrispetto che si portava a detto oratorio, per esser luogo sacro (Archivio di Stato di Brindisi, Notaio T.S. Baldari, 1754, cc. 408r-v).
E’ giovane e pieno di entusiasmi Francesco Zevallos (1722-1788), quarto duca di Ostuni, succeduto
al governo della città al padre Bartolomeo, morto il
5 dicembre 1752.
Si diletta nell’organizzare cerimonie conviviali, riveste il ruolo di maestro di ballo, dirige danze ed accoglie invitati riproponendo nella modesta realtà ostunese i fasti mondani della corte napoletana, suo
ideale riferimento. Non è difficile immaginare l’atmosfera di quegli ultimi giorni di Carnevale, che si svolse in quell’anno tra giovedì 21 e martedì 26 febbraio (A. Cappelli, Cronologia… e calendario perpetuo,
p. 82), la luce fioca delle candele, il vociare allegro
degli invitati, gli accordi musicali del trio composto da
violino, da tamburello e da chitarra, che continuò a
suonare fino a tarda notte. L’orario indicato nel documento sette ed otto ore di notte va inteso per l’una e
le due di notte, dal momento che nel passato le ore
notturne si conteggiavano dal tramonto, fissato per i
mesi invernali intorno alle ore 18.
L’atteggiamento liberale del duca, privo di pregiudizi nell’accogliere nell’augusta dimora cittadini non
ALLA RICERCA
DELLE
STATUE IDEALI
S
petta ad una nostra giovane studiosa, Vita Soleti, il
merito di aver affrontato uno studio completo ed organico sulla statuaria ideale di età romana relativa a un’area
estesa dal territorio pugliese al beneventano e al venosino.
E’ quanto è emerso dalle relazioni sul volume La Scultura
ideale romana nella Regio Secunda (Apulia e Calabria)
pubblicato per i tipi di Giorgio Bretschneider editore, presentato al pubblico venerdì 28 gennaio u.s., presso la Biblioteca comunale, nel corso del consueto appuntamento
organizzato dall’Università delle Tre Età. L’incontro, che
è stato promosso in collaborazione con il Museo di Civiltà preclassiche, moderato dal sempre efficace prof. Massari, è stato introdotto dal prof. Donato Coppola, che ha presentato i relatori: il prof. Luigi Todisco professore ordinario di Archeologia classica presso l’Ateneo barese e l’autrice del testo, che alla laurea in Lettere classiche affianca
i prestigiosi titoli della Scuola di Specializzazione in Archeologia conseguita a Bari, del Dottorato di Ricerca in
Statua di Clodia Anthianilla, letterata
Scienze Archeologiche presso l’Università di Napoli, non- brindisina conservata presso il Museo
ché una serie di collaborazioni e di partecipazioni a scavi archeologico provinciale F. Ribezzo.
archeologici che ne fanno una vera esperta del settore. Lo
dimostra il lavoro da lei condotto frutto di una lunga e faticosa ricerca, in musei e in collezioni archeologiche, di un vasto materiale passato al vaglio di una puntuale analisi storico-artistica e contestualizzata nel tessuto sociale e politico delle città di riferimento e nel più vasto ambito dell’Impero
romano. La sintesi della Soleti si fa apprezzare per la messa a punto di conoscenze passate, per la
presentazione di non poche testimonianze inedite e per le aperture interpretative che ne scaturiscono,
ha commentato il prof. Todisco un lavoro complessivo che ha consentito la visione integrale del problema e del quale si sentiva la mancanza.
E.A.
UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’
UNITRE - OSTUNI
PROGRAMMA
Sede degli incontri: AUDITORIUM
BIBLIOTECA COMUNALE
• Venerdì 18 febbraio - ore 17,30
Prof. Emanuele PACE “VERSO UNA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA”.
• Venerdì 25 febbraio - ore 17,30
Il Prof. Mario PECERE, conduttore del Cineforum, presenta il film “CINEMA E UNITÀ DITALIA”.
• Venerdì 4 marzo - ore 17,30
Dott. Giuseppe SANTORO, Assessore comunale
all’Ambiente “OSTUNI: PROBLEMATICHE
AMBIENTALI E IMPEGNI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”.
• Venerdì 11 marzo - ore 17,30
In collaborazione con la Confraternita Santa
Maria della Stella, il dott. Luigi ACCATTOLI,
giornalista - vaticanista “L’OPERA EDUCATIVA, UNA SFIDA CULTURALE, UN SEGNO
DEL TEMPO”.
• Venerdì 18 marzo - ore 17,30
In collaborazione con la Biblioteca Comunale, il
prof. Rosario IURLARO “PER L’UNITÀ
D’ITALIA: LA VITA E LE OPERE DI FRANCESCO TRINCHERA SENIOR”.
Registro, busta 7, fasc. 1,
appartenenti ai ranghi delc. 49r). Il Palazzo che sorla nobiltà ostunese, quale
geva in via del Duca (ora
ci si aspetterebbe tra i suoi
via Cattedrale in prossimità
frequentatori, va però condell’attuale Palazzo Ayrolsiderato alla luce di una
di), possedeva un grande
non trascurabile circostansalone (galleria) al quale si
za, quella di aver destinaaccedeva da un atrio posto
to a un pubblico così eteal termine di una rampa di
rogeneo un’ala secondaria
scale con accesso dal pordel palazzo, un’anticametale principale prospiciente
ra infelicemente dislocata
la strada. L’anticamera a
vicino all’oratorio, tanto da
cui si riferisce il documento
suscitare l’indignazione
citato aveva l’ingresso da
dei testimonianti.
un’altra porta aperta sulla
Lo si deduce da alcuni dostrada e comunicava con
cumenti concernenti la
la cappella.
collocazione della cappelNon è dato sapere, per la
la all’interno della vasta
perdita dell’intero fascicolo
superficie occupata dal
degli atti del 1754 delle
Palazzo. Nella visita paConclusioni Capitolari, se il
storale compiuta dal vefatto ebbe conseguenze in
scovo Bisanzio Filo nel
alto loco, con conseguenti
1707 risulta che fosse posita in proxima habitatione
provvedimenti presi dal vein ala sinistra in ingressu
scovo mediante esortazioni
Palatii (Arch. Cap. di Ostua più corretti decreti o amni, cart. IX, fasc. II, c.12r),
monimenti verbali.
posizione confermata nelIn quel lontano 1754 il duca
la dettagliata perizia effetFrancesco poteva contare
tuata dall’ingegnere Fransui privilegi di un potere
cesco Paolo Trinchera nel Mascherine di Pierrot, Colombina ed Arlecchi- che di lì a pochi anni sarebgennaio del 1833, per in- no in una foto di Luca Valente del 1928
be stato minato da problecarico ricevuto dal sig. Gaetano Santone, ammini- mi finanziari e da beghe giudiziarie, intentategli da
stratore dei beni appartenuti alla casata Zevallos creditori privati e da pubbliche istituzioni (A. Anglacol rendere il medesimo palazzo abitabile, dividen- ni, Gli amleti di Ostuni, Ostuni 1909, pp. 34-48). Difdolo in tanti quartini o palazzotti per quindi esserne ficilmente si sarà ripetuto un Carnevale come quelpiù facile locazione (A.S.B., Ufficio del Bollo e del lo del 1754.
Pino Aprile e noi Terroni
di Gianmichele Pavone
14 gennaio, nell’auditorium della Biblioteca comunale di Ostuni, è stato presentato il libro dello
scrittore Pino Aprile, dal titolo Terroni. Tutto quello
che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali (Piemme, 2010). L’evento, organizzato dal Rotary Club di Ostuni e dall’Unitre, ha visto
la partecipazione di un’attentissima platea e può ritenersi sicuramente uno dei più apprezzati.
Aprile, nato a Gioia del Colle nel 1950 ed oggi residente ai Castelli Romani, è stato direttore di Gente,
del mensile Fare Vela, vicedirettore di Oggi, ha lavorato per La Gazzetta del Mezzogiorno e per la
stessa casa editrice Piemme ha scritto altri interessanti testi come: Elogio dell’imbecille (2002), Elogio
dell'errore (2003) e Il trionfo dell’Apparenza (2007).
Con il libro Terroni l’autore capovolge - anche graficamente in copertina - il punto di vista sul Mezzogiorno, ritenuto da molti un “peso morto”, sostenendo che noi “italiani del Sud” non siamo sempre stati “meridionali” e siamo diventati poveri 150 anni fa
per mano dei “Fratelli d’Italia” (piemontesi) colonizzatori e saccheggiatori.
Nel corso della piacevolissima serata nell’auditorium della Biblioteca l’autore ha raccontato che durante la sua infanzia non aveva mai attribuito alcun
valore, positivo o negativo, al fatto di essere al Sud
ed anzi pensava di essere “anche più fortunato di
altri” perché viveva a due passi dal mare. Crescendo, però, Aprile ha iniziato a capire che l’appellativo
“meridionale” ha sempre avuto, in realtà, un’accezione negativa ed ha dato inizio ad una ricerca storica che ha portato alla nascita del libro, dopo una
gestazione di otto anni.
Il lavoro di Aprile ha il taglio di un’inchiesta giornalistica e fornisce una ricostruzione di quello che ha
rappresentato per il Mezzogiorno l’Unità d’Italia, ricorrendo ad immagini fortemente rievocative, associando (con paragoni un po’ azzardati) quello che i
Il
piemontesi fecero al Sud a quello che fecero i Lanzichenecchi a Roma o i nazisti a Marzabotto o, più
recentemente, i marines nelle operazioni anti-terrorismo condotte in Iraq. L’autore ripercorre la storia
con verve polemica, portando alla luce una serie di
fatti omessi dalla storiografia ufficiale, che offrono
un’interessante prospettiva rispetto al trionfalismo
nazionalistico. Aprile non esalta il Sud contro il Nord
ma, affermando che la questione meridionale non è
mai stata risolta in 150 anni perché non c’è mai stata la volontà di farlo e che il Sud “continua a sopportare” una condizione di assoggettamento per abitudine, rassegnazione, senso di colpa e mancata conoscenza dei fatti, porta per mano il lettore a comprendere da sé che da tale condizione bisognerebbe affrancarsi e l’esperienza insegna come questo
avvenga sempre in modo drastico o violento.
Ad avviso di chi scrive, oggi essere meridionalisti va
di moda anche per ragioni di opportunità politica.
Tuttavia - si badi bene - è semplice dire che il Regno delle Due Sicilie aveva più chilometri di ferrovie
di quanti ne abbia oggi o che era il terzo posto più
industrializzato del pianeta dopo Inghilterra e Francia, senza fornire dati paragonabili alle attuali tabelle ISTAT. Così come non basta dire “una donna fu
violentata” per mettere in stato d’accusa per crimini
di guerra il piemontese di turno. La Storia, è cosa
nota, la scrivono i vincitori e quella del Sud deve essere riscritta. Su questo conveniamo, ma la materia
richiede imprescindibilmente dovizia di particolari e
documenti storici, dai quali non deve necessariamente prescindere un testo di taglio giornalistico,
soprattutto quando si erge al rango di saggio storico. Aprile indica - a volte - le fonti e purtroppo non
cita in senso tecnico i documenti consultati, gli archivi che li custodiscono, o le pagine dei libri menzionati: nessuna nota, nessuna bibliografia. Non
pretendiamo certo un Mack Smith (Il risorgimento
italiano, 1968) né un Banti (Nel nome dell’Italia,
2010), ma altri colleghi (come Caprarica, C’era una
volta in Italia, 2010) riescono fornire tali riscontri
senza appesantire la piacevolezza del testo, consentendo al lettore di trovare conferme per ogni virgola e di approfondire i fatti, risalendo alla fonte. Sono le fonti, infatti, a ricordarci che in tutto il Regno
delle Due Sicilie solo la città di Napoli era culturalmente vitale, che le ricchezze trafugate dai Savoia
erano dei Borboni e non della popolazione meridionale (che non navigava affatto nell’oro). Sono le
stesse fonti a poter chiarire perché la corona inglese volle fortemente l’Unità ed impiegò così tanti
mezzi e denaro.
Le tesi ripercorse da Pino Aprile non sono affatto
nuove, ma sono ricomposte con maestria, stimolando, in tal modo, un dibattito importantissimo per acquisire consapevolezza del fatto che l’appellativo
“meridionale” deve avere altre positive (magari solo
geografiche) accezioni, purché nessuno si lasci andare a malinconiche nostalgie borboniche o stupide
e anacronistiche contrapposizioni tra nuove leghe
del Sud e vecchie leghe del Nord.
4
Cultura
Febbraio
2011
Una grande perdita
per la nostra cultura
Giornata della vita
lla radice della crisi dell’educazione c’è una
crisi di fiducia nella vita” scrive Benedetto
XVI; “il nostro stile di vita, contraddistinto dall’impegno per il dono di sé, diventa così un inno di lode e
ci rende seminatori di speranza in questi tempi difficili ed entusiasmanti” così concludono i vescovi
italiani il loro messaggio “Educare alla pienezza della vita”Appuntamento con la 33esima “Giornata nazionale per la vita” si è realizzato nella Concattedrale di
Ostuni, la mattina di domenica 6 febbraio, con una
solenne e gioiosa celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Talucci. Il parroco Don Giuseppe Capriglia ha accolto
la proposta di tenere l’incontro nella chiesa madre
ostunese, fattagli da Dino Montanaro, che fin dalla
fondazione dirige il Movimento per la Vita ed il Centro di Aiuto alla Vita di Ostuni.
Nell’arco di trent’anni di attività il Movimento ed il
Centro di Aiuto alla Vita hanno svolto attività di in-
“A
formazione e sensibilizzazione sui temi della vita,
aiutando moltissime gestanti in difficoltà a far nascere i loro bambini in una cultura che tende, invece, a far considerare una conquista delle donne la
possibile interruzione della gravidanza. Tale risultato è stato possibile attraverso il “Progetto Gemma”,
aiuto economico per l’ultimo semestre di gestazione
e per il primo anno di vita del neonato, e attraverso
la collaborazione di numerosi esperti del settore:
medici, infermieri, titolari di laboratorio di analisi, e
tanti amici che hanno collaborato con obiettivi e attività del Movimento.
I vecchi ed i nuovi amici del Movimento, con chiunque abbia a cuore i temi della vita, sono invitati all’assemblea ordinaria del Movimento, che si terrà
mercoledì 16 febbraio alle 18 presso la Casa della
Spiritualità (ex Seminario sulla via per Carovigno).
Nel corso dell’assemblea verranno anche rinnovate
le cariche dirigenziali.
Lunedì 31 gennaio scorso, è venuta a mancare all’affetto di Silvia e Angelica,
le sue adorate figlie, ai suoi cari, a noi del Movimento e Centro di Aiuto alla Vita e a quanti l’amavano, la signora
INA MARSEGLIA - ANCONA ostetrica
da tanti anni operatrice nel nostro Ospedale Civile.
Una donna, mamma esemplare, professionista ineccepibile, esempio di rettitudine umana e professionale.
Ha lottato per anni contro un male inesorabile, ma con il sorriso sulle labbra
soffuso di indomita speranza. Sino all’ultimo.
Finanche fino a qualche settimana addietro non ha esitato a lottare contro una
decisione sconcertante e miope di chi oggi si trova al potere; quella di spostare il reparto di Ostetricia e Ginecologia in quel di Fasano. Di casa in casa, di
negozio in negozio a raccogliere firme contro una tale decisione. E dire che non
lo faceva per sè, che l’anno prossimo prevedeva di andare in pensione; ma per il suo reparto nel quale
aveva accolto tante lacrime di gioia per una nuova vita, ma, purtroppo, anche tanti rifiuti a continuare
una maternità “indesiderata”. A noi del CAV rimangono in eredità il suo esempio e la sua dedizione.
DINO MONTANARO
Libertà religiosa, via per la pace
Lo
scorso 20 gennaio, il Centro di Cultura “Donato Cirignola”, nell’ambito delle iniziative di “Mondo Altro”, ha presentato l’annuale momento di riflessione sulle parole che il Santo Padre ha offerto nel
Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale della Pace. L’incontro si è svolto presso l’auditorium della Biblioteca Comunale di Ostuni.
L’iniziativa è stata promossa da numerose associazioni ed organismi pastorali della città di Ostuni, a sottolineare non solo l’importanza della riflessione proposta, ma la comunanza di intenti che spinge ciascuna di esse a mettersi in rete per la promozione della cultura e soprattutto di un “Mondo Altro”, un mondo in cui la cultura e la riflessione condivisa possano essere al servizio dell’uomo nella sua interezza.
Alla introduzione del presidente del Centro di Cultura, Salvatore Triarico, è seguita la presentazione dell’esimio relatore, mons Gianbattista Pansa, noto biblista di Roma e conoscitore delle dinamiche ecumeniche per le tante esperienze e incarichi ricoperti negli anni.
La coincidenza degli ultimi cruenti avvenimenti di cronaca, dei fatti di sangue in cui vittime sono state i
cristiani nel mondo per il solo motivo di professare la loro fede in Cristo, ha fatto delle parole del Papa,
un ancora più accorato e vivo invito al dialogo e al rispetto tra i popoli. Mons Pansa ha fatto quindi un
excursus storico del dialogo religioso, vedendo le parole del Santo Padre in perfetta continuità in particolare con due tappe: il 1963 anno di pubblicazione della Enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII, e
il 1986 anno in cui Giovanni Paolo II invitò i rappresentati di tutte le grandi religioni in uno storico momento di preghiera per la pace ad Assisi.
Mons Pansa ricordava come per costruire la pace sia necessario che questa poggi sui quattro pilastri,
nessuno dei quali può mancare: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. In un mondo in continua evoluzione, che cambia freneticamente, la Chiesa, madre e maestra, ha sempre a cuore le sorti degli uomini e si pone come guida alla ricerca e al perseguimento dei quattro pilastri per il bene di ciascuno.
Le conclusioni dell’interessante incontro sono state affidate all’arcivescovo Talucci, che facendo sintesi
ha sottolineato come i pilastri su cui poggia la pace debbano essere meta da perseguire da ciascuno, in
ogni tempo e in ogni luogo.
IOLANDA MILONE
11 00 00 aa nn nn ii
La Comunità parrocchiale del Santuario SS. Cosma e Damiano di
Ostuni ha avuto la gioia di festeggiare il 19 gennaio il compleanno secolare (100 anni) di nonna
COSIMA MARZIO
La Sig. Cosima è nata a Ostuni da papà Giuseppe e mamma Pasqua. Quarta di dieci figli. Donna semplice e di una cultura pratica.
Impegnata nel lavoro da sempre, lavorando in campagna e nella tessitura al telaio. Ha sposato il Sig. Gaetano Tamborrino dal quale ha
avuto due figlie: Eugenia e Pasqua, l’unica vivente. Vedova, vive a
casa della figlia Pasqua in Via Viterbo. Donna semplice ma di una fede profonda, ringrazia il Signore per la vita donata, ricevendo la Santa Comunione a casa. Per il compleanno ha ricevuto la visita del parroco don Paolo Zofra ricevendo la Santa Comunione e alla sera la
festa con iltaglio della torta alla presenza dei suoi famigliari e amici.
AA uu gg uurr ii
Il 1° novembre 2010 è stato congedato dal proprio servizio
ANTONIO MARSEGLIA
Sovrintendente Capo della Polizia di Stato
Da Ostuni, dove è nato, si è stabilito, dopo vari spostamenti, con la propria
famiglia, a Catanzaro Lido. Entrato giovanissimo nel Corpo della Polizia, ha
servito lo Stato per 40 anni distinguendosi per zelo, sensibilità, spirito di sacrificio e grande amicizia verso i colleghi. Ha ricevuto l’alta onorificenza di
Cavaliere del Lavoro.
Il fratello Angelo, la cognata Mina, i nipoti Mimmo e Donatella, Giovanna e Giuseppe, insieme al piccolo
Raffaele, lieti del traguardo raggiunto, augurano di cuore ad ANTONIO una lunga e meritata pensione.
di Enza Aurisicchio
prof. Antonio Sozzi non è più
tra noi. Con lui, vegliardo di
novantaquattro anni, scompare
un illustre rappresentante della
nostra cultura.
Nuccio, come era più familiarmente conosciuto, chiude il ciclo
di un periodo fecondo di ricerche
e di studi, che per circa 40 anni
lo hanno visto protagonista della
nostra più illustre produzione
storica. Non usciva di casa ormai da molti anni e gli acciacchi
gli impedivano di avere un contatto diretto con tanti suoi estimatori. Riceveva numerose lettere e aveva intenzione di pubblicare un nuovo volume del
quale aveva informato l’amministrazione comunale. Dare conto della sua intensa
attività, richiederebbe molto spazio. Lo ricordiamo
come docente ed educatore di tante generazioni di
studenti, cronista e collaboratore di diverse testate
giornalistiche, fondatore di riviste oltre che tenace
cantore delle bellezze del nostro territorio. Un curriculum prestigioso coronato dal Premio Storia assegnatogli nel 1986 dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Quanti si accingono ad affrontare un’analisi della storia del nostro territorio non possono trascurare i tanti libri scritti dal prof.
Sozzi, che ha passato in rassegna, organicamente e unitariamente, tutto quanto ricade attualmente sotto la denominazione di bene culturale. La sua attenzione spaziava dall’architettura monumentale alle manifestazioni minori, dalle vicende storiche al recupero delle tradizioni
popolari, profeta del prestigio di
cui avrebbero goduto le masserie, delle quali primo e unico studioso, ha trattato la conoscenza.
Ringraziarlo per l’appassionato
amore che nutriva per la città e
che ha concretizzato esemplarmente attraverso gli
scritti e la parola è sicuramente riduttivo ma lui, modesto e riservato, lo avrebbe apprezzato.
Il direttore e la redazione dello Scudo, si associano
al dolore della signora Vera e dei nipoti che con tanta dedizione gli sono stati accanto, ricordandone le
alte doti di uomo e di studioso che ha onorato con
la sua partecipazione le pagine di questo giornale.
sezione di Ostuni del Nastro Azzurro, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha deciso di fare
una pubblicazione che contenga una sintesi della storia dell’Istituto, la ricostruzione della
costituzione della Sezione di
Ostuni, della quale fu Presidente per vent’anni, il prof. Domenico Aurisicchio, e i nomi degli
ostunesi decorati al V.M. con la
motivazione di ogni onorificenza.
Dall’Albo d’oro dei decorati di
tutta la provincia di Brindisi,
pubblicato nel 1988 (Ed. Schena) e dai documenti del prof.
Aurisicchio, conservati dalla figlia Enza, abbiamo potuto ricostruire i seguenti
nomintativi:
Abruzzi Francesco, soldato del 25° rep. assalto;
Anglani Alfredo, cap. del 56° regg. fant. e magg.
del 268° regg. fant.; Anglani Guglielmo (1892)
sottoten. del 9° regg. fant., magg.; Anglani Oronzo (1912) 2 Croci di Guerra; Annicchiarico Vittorio (1916) 1 Croce di Guerra; Antelmi Antonio,
ten. 72° rep. d’assalto; Antonelli Incalzi Enzo
(1911) gen.; Ayroldi Antonio (1908) magg. del
Genio; Aurisicchio Domenico (1914) ten. 187°
paracadutisti “Folgore”; Calò Domenico (1896)
Asp. Uff. 8° regg. Alpini, ten. di complemento; Cattedra Arturo (1914) mar. Aeronautica; Cavallo
Agostino, 2° Capo furiere; Cavallo Alfredo, ten.
CEMM; Dallone Vitantonio (1921), mar. 1ª cl. Aereonautica; D’Arconte Luigi (1918) sottocapo
Cannoniere; Dell’Edera Raffaele, serg. magg.
142° regg. fant.; Farina Francesco, 1° Aviere motorista; Galizia Giuseppe, soldato del 218° regg.
fant.; Giannotti Nicola, serg. magg. 18° regg.
bers.; Giannotti Vincenzo, ten. 138° regg. fan.;
Macchitella Alfonso, capor. 7° regg. fant.; Marseglia Francesco (1915) bersagliere; Marzio Antonio, capor. 7° regg. fant.; Marzio Giuseppe, soldato 30° regg. fant.; Molisano Domenico (1920),
Capor. regg. Ruspoli; Melpignano Angelo, sottoten. 122°
regg. fant.; Minna Francesco,
ten. 47° regg. fant.; Mottolese
Raffaele, Caporalmagg. 4°
regg. Genio; Orlandini Barnaba Amleto, sottoten. di fant.;
Orofalo Giacomo, sottoten.;
Orofalo Stefano (1892), sottoten. 9° regg. fant.; Pacifico
Luigi, fante 84° regg. fant.; Pecere Pietro (1917), Marò
cann.; Pepe Quirico, Guardia
di Finanza Legione di Napoli;
Petraroli Enzo (1898), sottoten. 19° regg. fant.; Proto Pietro (1914) Finanziere 9° batt.;
Putignani Giovanni (1923)
fante 87° regg. fant.; Roma
Salvatore, sottoten. 14° batt. mitraglieri; Sorrentino Paolo, soldato 151° regg. fant.; Sozzi Gino
(1912), marconista; Spennati Giuseppe (1921)
sottocapo; Stanisci Donato, soldato 217° regg.
fant.; Suma Francesco (1916) 1° Granatieri; Tamburini Giovanni, ten., compl. 3° regg. fant.; Tamburino Rodolfo, Asp. Uff. 212° regg. fant.; Tanzarella Andrea, sottoten. 255° regg. fant.; Tanzarella Filippo, sottoten. 95° regg. fant.; Tanzarella
Guido, sottoten. Milizia ter. 47° regg. fant.; Tanzariello Luigi, Carabiniere della Legione di Bari;
Vincenti Antonio (1920) Carabiniere Legione di
Messina; Vincenti Luigi (1921) serg. 5ª Artiglieria
“Superga”; Viva Carlo, serg. magg. 151° regg.
fant.; Zaccaria Francesco, soldato 12° regg. bersagl.
I parenti dei decorati vorranno fare tenere una fotografia del decorato o eventuali scritti da lui lasciati relativi al periodo bellico. Il materiale potrà
essere consegnato presso la Sede provvisoria della Sezione, in via Fogazzaro, 13 dalle ore 18,00 alle 19,00 dal lunedì al venerdì ovvero presso lo studio dell’Avv. Stefano Cavallo in Corso Mazzini, 28
- tel. 0831 302052.
Ringraziamo per la collaborazione.
IL DIRETTIVO
Il
Istituto del Nastro Azzurro
La
Prestigiose onorificenze
giovane ricercatrice ostunese Giovana Chitano, laureata in
Scienze biologiche e impegnate nell’ISBEM di Brindisi diretto
dal prof. Alessandro Distante, ha ricevuto il 25 gennaio scorso a Palazzo Giustiniani, a Roma, il prestigioso premio “Isa Coghi” conferitole dal Senato della Repubblica. L’ambito riconoscimento consentirà a
Giovanna di condurre, con Prisco Piscitelli ed altri ricercatori pugliesi
e toscani, lo studio interdisciplinare “FRAXIT” il cui scopo è combinare i dati della densitometria ossea con i fattori di rischio clinico, e quindi dare al medico una quantificazione del rischio cui può andare incontro (ad es. frattura da fragilità ossea) il singolo paziente nei successivi dieci anni. Infatti, per essere efficaci (e risparmiare denaro) è
importante poter discriminare i pazienti in base al rischio di frattura e
in bae al rapporto di costo efficacia di un’eventuale terapia.
Lo Scudo si congratula con la dott. Chitano per il brillante risultato ottenuto.
La
5
Speciale
Febbraio
2011
ANTONIO BARNABA: medico e patriota
1. I NATALI
giornata e per i
giorni seguenti.
Il 10 gennaio 1843 la RiceviDopo la partenza
trice de’ projetti Palma Milodelle truppe, i citne trovò nella ruota degli
tadini di Ostuni fuesposti (situata nei pressi del
rono più liberi, soCalvario dal 1835 al 1880; su
stenuti dal battaquesto argomento: SAPOglione della GuarNARO, Figli di nessuno, Fadia Nazionale, cosano, 1994) un bambino avvolto in varii cenci, che venmandato dal Magne battezzato cinque giorni
giore
Ottavio
dopo col nome Antonio ImGiordano (PAVOpertinente.
NE, Ottavio GiorIl 9.02.1859, Antonio, ormai
dano, su questo
sedicenne, fu adottato da BeGiornale, luglio
nedetto Barnaba, farmacista
2010, 6) e compoostunese, che gli diede il costo dai liberali del
gnome e la possibilità di stupaese, senza didiare Medicina a Napoli. Vi si
stinzione di classe,
trattenne alcuni anni eserciche facevano a gara per appartetetando la professione di chiAntonio Barnaba (1843-1916) in un quadro di
nervi.
rurgo e nel 1880 circa tornò
Francesco Crescenzio, Sala comunale Ostuni
Tra il 22 ed il 23
ad Ostuni per svolgere la sua
attività presso l’Ospedale Civile, pubblicando di- agosto giunse ad nei pressi della città uno squadroverse memorie e monografie, tra cui Rendiconto ne di Gendarmeria comandato dal Generale Flores,
morale dell'ospedale civile di Ostuni dal 1882 al mentre altro identico distaccamento doveva rag1912 (Ostuni, 1911), che rappresenta un vero e giungere Lecce per la linea Mesagne-Brindisi. Nel
proprio testamento spirituale.
cuore della notte, da Bari giunse Beniamino Rossi,
In politica era uno tra i più irruenti membri del par- il quale chiese di conferire con il Maggiore Giordatito dei marescani e tra il 1901 ed il 1904 venne no e, dopo un segreto e breve colloquio, ripartì per
eletto più volte consigliere ed assessore comunale Lecce. Il Maggiore si recò, quindi, dai suoi uomini
(BCO, DDCC, b.4, vol.62, c.27r), impegnandosi in ed ordinò di disarmare immediatamente la Gendarparticolar modo per il miglioramento della situa- meria e le Guardie di Finanza. Ognuno dei militi
zione igienico-sanitaria dell’intera città.
della Guardia Nazionale si centuplicò, correndo silenziosamente di casa in casa per chiamare tutti
2. LA SOLLEVAZIONE DI OSTUNI NEL 1860 (ufficiali, militi e cittadini volenterosi) a raccolta
Antonio Barnaba, che aveva appreso gli ideali risor- ed in meno di un’ora erano già armati e pronti a tutgimentali dal suo maestro Giuseppe Cisaria, raccon- to. Si recarono, così, nella caserma dei Gendarmi,
tò i celebri avvenimenti di cui fu testimone diretto che dormivano tranquillamente, bussarono alla
150 anni fa nell’articolo Ricordi di un Garibaldino, porta e quando questa venne aperta senza alcun sopubblicato sul settimanale Tribuno Salentino (1911, spetto, un’ondata di uomini con i fucili spianati irXXIII, 1-2, trascritto da FILOMENA, La città di ruppe nelle scuderie, nei dormitorii e nell’alloggio
Ostuni, le sue antiche magistrature, il corpo della dell’Ufficiale. I poveri soldati sbalorditi, dopo esPolizia Municipale, Martina Franca, 1993, 80 ss.), sersi ripresi dalla sgradita sorpresa, corsero alle arconsentendoci di ricostruire quanto segue.
mi e cercarono reagire ma, vista l’impossibilità e
Nel 1860 Ostuni era pronta, agguerrita e prepara- l’inutilità della resistenza, consegnarono le armi e
ta a tutto. Ottenuta la costituzione del 25 giugno ed furono mandati tranquillamente a casa.
istituita la Guardia Nazionale, la popolazione, con- Per sicurezza, furono interrotte tutte le telecomunisapevole dell’avanzata garibaldina col proclama cazioni telegrafiche e stradali, informando dell’ac“Italia e Vittorio Emanuele”, cominciò ad agitarsi caduto solo il Comitato della vicina Mesagne, afpiù liberamente ed apertamente, anticipando gli finché facesse altrettanto alla colonna di Gendareventi.
meria che dovea transitare per quella città. Tale peCosì, il 2 luglio, giorno di festa per la città, ebbe ricolosa e delicata missione fu affidata all’operaio
luogo la prima insurrezione con una grande dimo- Annibale Palma e ad Antonio Barnaba.
strazione capitanata da giovani ardimentosi (Sesto Appena la notizia giunse a Lecce, il Comandante
De Anna, il nostro Barnaba ed Orestino Ayroldi). della Provincia fece partire da Brindisi un BattaAl grido di “Viva Garibaldi, viva Savoia, viva Vit- glione di soldati per sedare la rivolta e la popolatorio Emanuele Re d’Italia” la folla attraversò le zione di Ostuni si preparò alla resistenza ad oltranvie e le piazze della città, dirigendosi verso il luo- za, chiamando in aiuto il battaglione della Guardia
go in cui era acquartierata una colonna di parecchie Nazionale di Ceglie Messapica.
centinaia di soldati, i quali, udite le acclamazioni, Tutti erano nelle piazze e nelle strade della città arsi tranquillizzarono e parecchi di loro addirittura si mati come meglio avevano potuto: fucili e pistole
unirono alla manifestazione, senza alcun inconve- di ogni forma e calibro, sciabole sottratte ai genniente, ma con entusiasmo e giubilo per tutta la darmi, pugnali, scuri, falci, roncole, coltelli legati
Ostuni, prospetto dell’edificio Fuentes e dell’Ospedale Civile (ex Convento dei Paolotti)
Fonte: T. Nobile “Dizionario del dialetto ostunese”, vol. 1, Galatina, 1999, foto n° 23
di Gianmichele Pavone
colare a quella vecchia volpe di Ospedale (come
simpaticamente Barnaba indicava la Fuentes), che
per dare una lezioncina al Dottore, servivano il
pranzo ai malati appena questi entrava in sala per
le consuete medicazioni. Il nostro, che aveva capito bene la farsa, le redarguì severamente, imponendo di servire il pranzo non prima delle 12:00 (tranne particolari eccezioni), e tolse il saluto alla Superiora, fino ad un distensivo chiarimento con l’accordo di collaborare per l’avvenire dell’Ospedale.
Col tempo si riuscì a risollevare l’Istituto dalla misera condizione in cui si trovava (e che causava la
ripugnanza e l’avversione dei cittadini), promuovendo serate a teatro e fiere di beneficenza, istituendo stanze a pagamento (che rendevano almeno
800 lire all’anno, ed accoglievano pazienti provenienti da Brindisi, San Vito, Carovigno, Ceglie, Cisternino, Monopoli, nonché militari, Carabinieri,
Guardie di Finanza e Ferrovieri), ma soprattutto
grazie alla collaborazione di vari benefattori.
In particolare i fratelli Paolo e Raffaele Tanzarella
(signori molto doviziosi e filantropi)
avevano dato la propria disponibilità a
finanziare
con
70.000 lire il trasferimento dell’Ospedale nell’ex convento dei Cappuccini, di
proprietà del Comune (il cui Sindaco
era allora il Cav. Luca Mindelli), su progetto dell’Ing. Ferdinando Ayroldi e con
le maestranze di
Giovanni Sasso, ma
non si fece più nulla
(per ragioni poco
chiare, nel campo
del pettecolezzo).
Si decise, quindi, di
chiedere l’aiuto di
Gaetano Sansone senior (ugualmente
ricco come i TanzaHenriette Browne - The Sisters of Mercy (1859)
rella, persona cari3. LA DIREZIONE DELL’OSPEDALE ED IL tatevole, ottimo cittadino, eminentemente umanitaRAPPORTO CON SUOR MARIA FUENTES
rio), il quale, dopo tante insistenze della Fuentes,
Antonio Barnaba iniziò a lavorare nel Pio Istituto sborsò la somma di 25.000 lire, seguito da altri citOspedaliero situato nella struttura conventuale dei tadini, e finalmente si intervenne sul fabbricato
Paolotti (in abbandono dal 1809 ed acquistato dal- della vecchia e fetida carcassa del convento dei
l’Amministrazione Comunale nel 1867; si veda: Paolotti, che potè così ospitare a pieno regime fino
AURISICCHIO, Riqualificazione del convento dei a 30 ammalati al giorno: venne eliminato il vecchio
Paolotti, in questo Giornale, luglio 2009, 3), nel cimitero e nel locale ricavato furono alloggiati tutgennaio del 1882, quando il Presidente della Con- ti i poveri che vivevano ammassati nelle topaie dei
gregazione di Carità era il Cav. Pietro Sansone.
Cappuccini; vennero edificati i locali per i bagni e
A quel tempo la struttura non era ancora un Ospe- per il bucato; fu restaurata la Chiesa (BCO,
dale vero e proprio: in una lettera del 28.12.1882, DGMCA, 18.6.1887, b.2, vol.9, c.64v); le sale veninfatti, il dottore lamentava l’assenza di un regola- nero divise in mediche e chirurgiche (mentre prima
mento, di un direttore tecnico, di medici e chirur- gli ammalati erano ammassati promiscuamente); fu
ghi (dovendo ricoprire tali funzioni un unico sog- avviata una farmacia, gestita dalle stesse suore ed
getto, cioè lui stesso), e perfino di inservienti.
alla quale venne affidato dal Sindaco Sansone il
Nella statistica pubblicata alla fine dell’anno (Sta- servizio municipale per i poveri dell’intero paese.
tistica clinica degl’infermi ricoverati nell’Ospeda- Forse a causa delle insinuazioni maligne ed infonle Civile di Ostuni durante il periodo dell’anno date contenute nell’articolo Fumo o Arrosto? ap1882, Ostuni, 1882) evidenziò come, tranne qual- parso sul giornale Il Battagliere (22.11.1891; si veche raro caso, i ricoverati erano spesso vecchi ac- da anche Lettera aperta del Dott. Barnaba Antonio
cattoni, i quali, non avendo altri posti in cui riposa- in risposta al Giornale il Battagliere del 12 novemre, si rifugiavano nell’Ospedale per aspettare paci- bre 1891, Ostuni, 1911), a firma del Direttore Paoficamente la morte. Trascorsero più di vent’anni lo Camassa, per alcuni anni Barnaba uscì di scena
prima di poter praticare interventi come i seguenti: e l’ospedale perse di vitalità e finì totalmente sotto
operazione della pietra, autoplastie, ernie, escis- il controllo delle suore. La stessa Fuentes decise
sioni del collo dell’utero, escissioni del retto inte- avventatamente di allargare i propri orizzonti caristino, resezioni del mascellare inferiore e dell’inte- tatevoli istituendo un grandioso Orfanotrofio ed un
ra tibia, operazioni ostetriche, medicatura di Li- Ospizio di Mendicità e spesso si allontanava a lunster, inalazione di ossigeno (BARNABA, Rendi- go dal paese per cercare fondi. L’ente si trovò quinconto… cit., 7).
di in cattive acque ed il Presidente Oronzo QuaranFondamentale per il nosocomio era il lavoro delle ta nominò una Commissione speciale di vigilanza,
Figlie della Carità, suore guidate dalla volenterosa invitando Barnaba a riassumere il servizio
Superiora Maria Fuentes, nata in Messico e soprav- (15.10.1904).
vissuta all’eccidio del Querétaro, che si era occu- Il Dottore accettò e pubblicò l’opuscolo L’Ospedapata per vocazione dei servizi ospedalieri in varie le di Ostuni (Ostuni, 1904), nel quale tracciò la situazione in cui si trovava l’Istituto, evidenziando le
strutture d’Italia.
Il Dott. Barnaba dedicava le ore mattutine (fino al- problematiche e suggerendo gli interventi necessari.
le 10:00 a.m.) all’esercizio privato della professio- Tale scritto impressionò fortemente il Sindaco Avv.
ne e la parte restante della giornata all’Ospedale. Francesco Tamburini (giovine, colto, generoso e
Tale organizzazione oraria, tuttavia, non piaceva conscio dei propri doveri) il quale gli comunicò, in
alle suore, che esercitavano una vera e propria su- una lettera del 26.10.1904, di aver dato incarico alpremazia su tutto e tutti nella struttura, ed in parti(continua a pag. 6)
ai bastoni e perfino spiedi. Le donne facevano
provviste di pietre sopra i tetti e bollivano acqua e
cenere per riversarla sulle truppe. Gli ingegneri ed
i muratori, invece, costruirono barricate in diversi
punti della città, in particolare sulla strada per
Brindisi. Non vi era distinzione di classe o di sesso: uomini, donne, medici, avvocati, operai e contadini, tutti insieme alla difesa di Ostuni e della libertà. Il battaglione di Ceglie Messapica si schierò
in una gola ad un chilometro dal paese mentre
quello di Ostuni si divise: una parte, costituita dai
giovani più animosi e dai tiratori migliori, sotto il
comando di Giuseppe Trinchera, si spinse più
avanti per sostenere il primo scontro; l’altra rimase
col popolo nelle mura.
Si prevedeva una carneficina inevitabile e per tale
ragione i componenti del Comitato, con qualche
cittadino più autorevole, decisero di affrontare personalmente il pericolo, andando incontro ai soldati
a qualche ora di distanza Ostuni, per esporre al comandante la situazione, addossando allo stesso la
grave responsabilità
degli eventi. Fu evitato, così, il disastro e
quando gli emissari
fecero ritorno, assicurando che i soldati
non sarebbero venuti
nella nostra città, la
popolazione, pazza
di gioia, si abbandonò ad una solenne e
clamorosa dimostrazione, percorrendo le
vie e le piazze della
città ed abbattendo
tutti gli stemmi borbonici. Quella stessa
sera, al grido di “Viva Garibaldi”, Ostuni
fu la seconda città
delle Province napoletane, dopo Potenza
e prima di Altamura,
a proclamare il nuovo Governo Provvisorio.
6
Speciale
Febbraio
2011
Le campagne di scavo 2010 nel sito di Santa Maria di Agnano
Intervista al prof. Donato Coppola a cura di Vita Soleti
santuario cristiano.
Cosa ci può dire, invece, riguardo al secondo
saggio aperto nel 2010?
Le ricerche nella seconda area, esplorata sotto la
direzione della dott.ssa M. Dewailly dell’École
française de Rome, con la collaborazione del dott.
A. Quercia dell’Università di Leicester, sono ancora all’inizio e non hanno restituito ancora resti significativi. Pensiamo però che si possa localizzare
in questa zona l’area centrale del santuario messapico.
Sappiamo che il sito di Santa Maria di Agnano
però conserva anche importanti documenti relativi alle fasi preistoriche. Le ricerche hanno
portato a nuovi risultati anche per questo periodo?
La campagna di scavi del 2010 ha coinvolto anche
la parte del sito, esterna alla grotta, interessata dalle testimonianze paleolitiche. Le indagini, con la
collaborazione del dott. H. Baills, ci riportano ad
una fase compresa tra 10000 e 20000 anni dal presente.
I dati ricavati da queste nuove ricerche consentono quindi di aggiungere ulteriori notizie per
arricchire la conoscenza di questo sito?
Sicuramente le scoperte dei saggi indagati nel
2010 permettono di aggiungere un nuovo tassello al quadro complessivo del santuario messapico di Santa Maria di
Agnano, già ampiamente
documentato dai reperti
venuti alla luce nel corso
delle campagne di scavo
degli ultimi anni. Come
si potrà vedere nelle sale
espositive del Museo di
Civiltà preclassiche della
Murgia meridionale, infatti, il sito presenta una
Foto di gruppo degli studenti della Facoltà di Beni Culturali e degli specializ- sostanziale continuità di
zandi in Archeologia dell’Università di Bari impegnati nella campagna di sca- vita dal Paleolitico alvi del 2010 al Parco di Agnano
l’età moderna. La prepropria organizzazione interna del santuario, che senza della cappella cristiana, testimoniata anche
dalle fonti documentarie, è illustrata dai frammendoveva poi essere delimitato da questo muro.
Quali reperti ha restituito questo nuovo saggio? ti architettonici, dai lacerti di affresco e dagli ogI rinvenimenti sono gli stessi di sempre, formati, getti legati al culto cristiano, come, ad esempio i
per gli strati superficiali, da ceramiche angioine, grani del rosario.
che attestano la vita del santuario nel XIV e XV se- Quali, invece, le testimonianze dell’età messapicolo, alle quali si aggiungono monetine in rame, ca?
verosimilmente perse dai fedeli che visitavano il Al santuario di età messapica è dedicata un’intera
Si
è tenuta il 9 gennaio 2011 presso la Chiesa di
San Vito martire la conferenza del prof. D.
Coppola, direttore scientifico del Museo di Civiltà
preclassiche della Murgia meridionale di Ostuni,
sul tema: “Parco archeologico di Santa Maria di
Agnano. Scavi 2010”.
Quando si è svolta la campagna di scavi?
La campagna di scavi 2010 presso il Parco archeologico di Santa Maria di Agnano si è svolta nel mese di giugno e ha coinvolto 75 studenti, alternati in
tre turni, della Facoltà di Beni culturali e della
Scuola di Specializzazione in Beni archeologici
dell’Università degli studi di Bari “A. Moro”.
Quali zone sono state indagate?
La ricerche condotte nel 2010 hanno interessato
nuove aree del sito, attraverso l’apertura di due
saggi, attigui a quelli già aperti negli anni precedenti.
Il primo saggio, nella zona nord, ha portato alla luce resti di strutture, tra le quali risulta di fondamentale importanza un muro di recinzione databile tra
il V-IV secolo a.C.
Si tratta quindi della scoperta di una struttura
architettonica del santuario?
Esattamente. Il muro rinvenuto durante gli scavi
permette di ipotizzare la presenza di una vera e
e dei poveri, murando le porte di comunicazione
con l’Ospedale, che divenne un ente autonomo gestito da una nuova Superiora proveniente da Palerl’Ing. Ferdinando Ayroldi di redigere un nuovo mo, la Sig.ra Illuzzi, coadiuvata da due suore.
progetto, invitandolo a contribuire con suggeri- Secondo un simpatico aneddoto, tale stravolgimenmenti tecnici ed igienici.
to produsse un putiferio e qualcuno volle simulare
Tamburini si dimise ed il progetto non fu approva- una presenza spiritica con tanto di rumori sinistri
to, ma Quaranta era comunque intenzionato a pro- ed ombre misteriose che vagavano nella notte micedere e si cercarono i finanziamenti necessari ri- nacciando gli inservienti. Persino S. Francesco di
correndo ancora una volta alla beneficenza pubbli- Paola buttò per terra la canna che stringeva tra le
ca: furono create così una sala di maternità e gine- mani e si tolse il cappuccio! La cosa, inevitabilcologia (nonostante le proteste delle suore che rite- mente, aveva generato un assembramento di personevano Barnaba un favoreggiatore di donne di ma- ne che gridavano al miracolo e di affaristi che già
le affare, gridando allo scandalo) e due salette aset- avevano piazzato le baracche per raccogliere denatiche per le operazioni chirurgiche; si intervenne ro dai poveri ignoranti, ma Barnaba salì personalsulle strumentazioni, sul dispensario, sull’igiene e mente sull’altare, ricompose la statua ed invitò tutsul vitto degli ammalati (elevato da 50 a 75 cent. ti ad allontanarsi, ricorrendo all’aiuto del Maregiornalieri). Barnaba volle istituire anche una bi- sciallo De Maria e di sei carabinieri.
blioteca, provvedendo personalmente a donare 56 Si poteva fare affidamento unicamente sui sussidi
volumi di opere medico-chirurgiche e ritratti dei più caritativi del Governo (uno di 500 lire fu ottenuto
grandi maestri della
dal Sen. Francesco TrinMedicina e della Chichera junior) e sulla
rurgia.
Tombola Governativa
Per rinnovare la gestioche nel 1907 portò nelle
ne del nosocomio, sotcasse dell’ente 200.000
traendolo alle suore orlire, ma ancora una volta
mai incapaci per l’età
non si ottennero gli ined i numerosi incomterventi strutturali calbenti, si richiese l’interdeggiati (Risposta del
vento della Casa cenDott. Antonio Barnaba
trale di Napoli, che inal sig. Presidente della
viò una Visitatrice franCongregazione di Caricese la quale ordinò altà, Ostuni, 1907) perché
la Fuentes di ritirarsi
Veduta laterale dell’edificio Fuentes
il Presidente Quaranta si
alla cura delle orfanelle
e dell’Ospedale Civile (archivio Fam. Viesti)
dimise dopo aver nomi(segue da pag. 5)
ANTONIO BARNABA...
sala del nuovo Museo. A
questa fase si riferiscono,
infatti, oltre a pochi frammenti di lucerne ascrivibili all’età romana, numerosi esempi di ceramica geometrica messapica,
di ceramica apula a figure rosse e di ceramica sovraddipinta di tipo Gnathia, tutte databili tra il
IV e il III secolo a.C. scoperte durante le ricerche
condotte negli ultimi anni. Le campagne di scavo
hanno restituito inoltre
gli oggetti tipici del “culto”, come i vasi per le li- Rappresentanti dell’Amministrazione comunale in visita agli scavi di Agnano
bagioni e i vasetti minia- illustrati dal prof. Donato Coppola
turistici in ceramica
il momento possiamo ipotizzare che la divinità veacroma, dipinta o a vernice nera. Alla stessa fase si nerata fosse Demetra, raffigurata anche nelle terreriferiscono poi alcuni dei reperti più significativi cotte scoperte nel sito, che rappresentano una figuscoperti ad Agnano, come le iscrizioni in lingua ra femminile con alto polos. Le campagne di scamessapica e le armi. Le prime costituiscono una te- vo hanno inoltre restituito molti oggetti riferibili al
stimonianza di valore straordinario, sebbene il si- mondo muliebre, come pesi da telaio, anelli, vaghi
gnificato di tali iscrizioni, incise o dipinte su vasi e di collane, e sappiamo che il culto demetriaco era
tegole, non è ancora stato decifrato. Per quanto ri- particolarmente legato all’universo femminile.
guarda, invece, le armi, abbiamo scoperto nel sito Per quel che riguarda, infine, le fasi preistoripunte di lance, frecce e giavellotti, che dovevano che del sito di Agnano, si registrano nuovi dati?
verosimilmente essere offerti alla dea e che sono Proprio in questi ultimi giorni abbiamo ricevuto i
state studiate e interpretate dalla dott.ssa Vita Sole- risultati di nuove analisi condotte dall’Università
ti.
di Lipsia sui resti delle sepolture scoperte nel 1991
A quali divinità era dedicato questo santuario? e convenzionalmente denominate Ostuni 1 e OstuLa decifrazione delle iscrizioni ci potrà aiutare. Per ni 2. I dati sono molto interessanti e contribuiscono ad aumentare la già significativa rilevanza dei
due seppellimenti.
Secondo queste nuove
analisi, infatti, la donna
di Ostuni, in precedenza
datata a circa 24000 anni
fa, è invece attribuita a
circa 28000 anni fa.
Il dato più interessante
però si riferisce alla seconda sepoltura, Ostuni
2, che è stata datata addirittura a 30000 anni fa,
divenendo forse così la
più antica sepoltura paSala espositiva con le sepolture Ostuni 1 e Ostuni 2 nel Museo di Civiltà Pre- leolitica italiana.
classiche di Ostuni
nato il nostro Dottore Chirurgo, Direttore del Reparto femminile, del Dispensario per i poveri e dei
Servizi Igienici per un mandato di 4 anni, retribuito
con 400 lire annue (3.12.1907) ed la carica di Presidente venne assunta dall’Avv. Raffaele Mindelli.
La Fuentes dal canto suo non era più in grado di
gestire le strutture di sua proprietà e subiva costantemente l’assalto di affaristi di ogni genere e provenienza e per questo, considerando che tale patrimonio era frutto delle elargizioni di benefattori
ostunesi, dopo numerose insistenze, fece testamento lasciando tutto alla Congregazione di Carità
(BCO, Archivio ex ECA; SAPONARO, cit., 85).
Si voleva, peraltro, che la suora fosse allontanata
da Ostuni per sempre per essere rinchiusa in ritiro
contro la sua volontà, ma Barnaba si impegnò personalmente perché ciò non avvenisse.
Quando si scatenò l’epidemia di Colera, tutti gli
ammalati furono trasferiti nella Scuola Elementare
(dove venne allestito anche un carcere per i rivoltosi), l’intero Ospedale venne trasformato in lazzaretto diretto dal Dott. Emilio Franco, tenente della
Croce Rossa, e tutto venne distrutto o rubato.
Cessata l’epidemia, si dovette ricominciare da capo e Barnaba, col supporto del Sen. Trinchera
scrisse addirittura al Sottosegretario di Stato agli
Interni On. Calissano, che aveva proposto una legge contro la Tubercolosi, rimettendo nelle sue mani la situazione dei 30.000 abitanti di Ostuni, decimati dalle malattie infettive, e chiedendo un sussidio governativo per l’Ospedale che non era in grado di reggere il passo e tantomeno di allestire un
padiglione per i tubercolotici (4.10.1910).
Tutti gli sforzi del Dottore, in sostanza, come quelli di ogni buon padre di famiglia, erano volti ad ot-
Henriette Browne,
Nonnen Im Klösterlichen Arbeitsraum
tenere per l’Ospedale una casa propria, per porre
fine al rischio di essere allontanati a pedate dai locali di proprietà dell’Amministrazione comunale
(cosa peraltro già accaduta in occasione dell’epidemia di colera).
Barnaba, però, morì nel 1916 e non vide concretizzarsi i suoi sogni: nel 1917 l’Edificio Fuentes venne addirittura utilizzato come prigione per i soldati austriaci e dopo per mezzo secolo divenne conceria di tabacco, mentre l’Ospedale fu trasferito nel
palazzo Tanzarella-Cenci, anch’esso di proprietà
comunale.
7
Attualità
Febbraio
2011
MUSICA, TEATRO E CINEMA
AL "ROMA": TANTISSIMI APPUNTAMENTI
inque spettacoli per la solidarietà, con ingresso
gratuito, compongono la quarta stagione concertistica: “Ostuni in musica” organizzata dal Comune-Assessorato allo Spettacolo in collaborazione
con il Teatro “Roma”.
Esordio il 3 febbraio, San Biagio, con l’orchestra
“Apuliae consort e il coro pugliese” a cura dell’associazione musicale “Parsifal” di Mesagne.
Il coro di Ostuni “Antonio Legrottaglie”, quello della
“Valle d’Itria” e il coro “Odegidria”, si sono esibiti insieme al soprano Flora Marasciuloe al tenore Aldo
Gallone.
Si proseguirà il 2 marzo, a cura dell’Accademia internazionale di musica “Don M. Colucci”, con l’orchestra sinfonica del conservatorio “T. Schipa” di
Lecce diretta dal maestro Giovanni Pellegrini; il 17
marzo con il musical liberamente tratto da W. Sheakspeare: “Romeo + Giulietta” (odio/amore) a cura
dell’Associazione “Sans-Papiers” di Mesagne e il 4
aprile col concerto lirico a cura dell’Associazione
“Crocevia”:”La melodia attraverso i luoghi e i tempi”.
Il quinto ed ultimo spettacolo si svolgerà il 10 maggio a cura dell’Associazione “Musica Eventi”dal titolo: “La musica attraverso i secoli” col maestro Cristiano Rossi al violino e la maestra Patrizia Semiramide Giannotte al pianoforte.
Prosegue, sempre al Cinema Roma, la rassegna cinematografica per ragazzi organizzata a sabati alter-
ni dal Consiglo comunale dei ragazzi: dopo "Sansone", il 12 febbraio ci sarà "Cattivissimo me", il 26
"SAmmy", il 12 marzo il nuovo film della saga "Le
cronach di Narnia" il 26 marzo il bel cartone animato "Megamind". Ora dello spettacolo: le 15.30; ngresso un solo euro sia per i piccoli che per i grandi.
Per il programma regonale "Puglia sounds", sempre al Teatro Roma, tre appuntamenti d'eccezione:
domenica 20 febbraio il jazz balcanico del gruppo
"Opa cupa" ; il 24 marzo il grande Peter Frampton,
musicista inglese che ha venduto 18 milioni di dischi, collaboratore di Bob Dylan, David Bowie e i
Bee Gees; il 15 aprile Mafalda Arnauth, star del fado, musica portoghese. i biglietti per "Puglia ounds"
vanno dai 10 a 20 euro.
Da non dimenticare gli ultimi tre appuntamenti della
stagione teatrale: il 14 febbraio Giobbe Covatta ed
Enzo Iacchetti ("Niente progetti per il futuro"), il 21
febbraio il recital sul Novecento di Sergio Rubini, il
10 marzo il soprano Maria Grazia Pani.
Gruppo Folk “Lu Barcarulu” sezione Teatro
presenta “L’Arvulu de fica 2... e la storia continua”.
A questo punto, non avendo alternativa, i due innamorati minacciano di scappare via di casa.
Intanto Peppe e Memine si incontrano con
Giuanne che, avendo appreso della questione
dell’albero di fico, consiglia loro di consultare un
giovane promettente avvocato con alle spalle già
tre esami superati.
Dopo il consulto con “Ronze lu quase Avvucate”,
rimossa la causa del contendere, i due amici si
riappacificano e addirittura Peppe, liquidato con
uno stratagemma Giuanne lu Milanese, acconsente al matrimonio della figlia Luciodda con Petruzze. Tornata finalmente la pace, su consiglio
dell’avvocato, Peppe e Memine concordano l’abbattimento dell’albero di fico ma, al momento di
stabilire le modalità di spartizione della legna, si
ricomincia a litigare e la situazione precipita a tal
punto che la promessa di matrimonio tra i due
giovani viene annullata.
... riprendiamo la vicenda tre anni dopo...
C
Il
RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE
Un insignificante albero di fico, cresciuto sul muro di confine delle proprietà di “Peppe de Mienzepilu” e di “Memine lu Spasulate”, diventa, suo
malgrado, causa di continui contrasti e litigi tra le
due famiglie.
A nulla valgono i tentativi di ristabilire la pace da
parte di “Cuncetta”, moglie di Peppe, anche perché a conoscenza del fatto che sua figlia “Luciodda” ama ed è amata da “Petruzze”, figlio di
Memine.
Il loro, però, non può che essere un amore clandestino perché contrastato da Peppe che ha promesso in sposa la figlia a “Giuanne lu Milanese”,
un ostunese vissuto a Milano che, dopo la pensione, è rientrato nella Città Bianca per accasarsi.
Va in scena al teatro di San Luigi "La seroca...
lagnosa, zeccosa, petecchiosa " nelle date 5,
6, 19, 20, 26, 27 marzo mentre prosegue al teatro della Madonna del Pozzo "Li'mbruegghie"
nelle date 19, 20, 26, 27 febbraio e 5, 6, 12, 13,
19, 20 marzo.
ROTARY E LIONS
PER LA PACE
E LA SALUTE
ue appuntamenti di eccezione, aperti a tutta la cittadinanza, per il Rotary Club di Ostuni-Valle d’Itria-Rosa
Marina: mercoledì 23 febbraio il “Rotary Day-Il mondo per amico”, serata di spettacolo e solidarietà sui temi dell’amicizia, in occasione dell’anniversario della fondazione del Rotary International, nato il 23 febbraio 1905. L’incontro si terrà alle 18.45 nella Biblioteca comunale, con
la partecipazione dei Club di Ostuni, Fasano, Martina Franca e Massafra. Parteciperanno alla manifestazione il coro dell’associazione musicale “Antonio Legrottaglie” e la musicista Antonella Cavallo, che con
le cantanti Simona Zaccaria e Federica Cavallo, proporrà celebri brani legati al tema dell’amicizia. Bambini delle scuole elementari cittadine leggeranno brani di celebri autori, e sarnno mostrati filmati storici sui
personaggi che hanno favorito la pace e il dialogo tra i popoli. L’artista ostunese Crocifisso Sisinni esporrà i suoi originali e bellissimi dipinti su pietra, e devolverà una delle opere per la raccolta fondi che da anni vede impegnato il Rotary Club per la battaglia contro la poliomielite nel mondo.
Due giorni dopo, venerdì 25 alle 18,30, nel Salone comunale di Ostuni, incontro con i celebri oncologi
Francesco Schittulli ed Umberto Veronesi, che parleranno sul tema: “La diffusione della cultura scientifica come veicolo di prevenzione”. L’appuntamento è organizzato dai Rotary di Ostuni, Ceglie Messapica,
Fasano e Francavilla Altosalento, in “Intermeeting” con il Lions Club Ostuni Host.
D
Buon successo dei “Folletti e folli”
S
ono anni che la Parrocchia la Madonna del Pozzo ci propone piacevoli serate all'insegna del
racconto, delle storie narrate con la voce e l'emozione di chi non è un mestierante del palcoscenico.
Don Piero, convinto della funzione aggregante e
pedagogica che la Parrocchia svolge nel quartiere
e nella città, ha sempre accolto con entusiasmo e
stimolato, piccole compagnie, gruppi, associazioni
a cimentarsi nelle più varie attività sportive e culturali.
Venerdì 14 gennaio ed il successivo 28 Dario Lacitignola, direttore artistico della compagnia teatrale
“Folletti e Folli”, ha proposto lo spettacolo Teatrale
“Viaggio nel Viagg’Io”.
E' il frutto di un percorso condotto insieme a Davide Lisi, Benedetto Zurlo, Giuditta De Feo, Mina
Marseglia, Domenico Di Donna, Maria Lora Minetti,
Francesco Greco, Giordano Lisi, Silvia Vastano e
che ha attraversato vari spaccati di vita, veri, verosimili o del tutto fantastici.La messa in scena, infat-
ti, è rappresentata dal viaggio che ciascuno dei protagonisti ha compiuto nella sua vita reale o solo immaginata, togliendo e mettendo in luce la propria
voglia di raccontare.
Il risultato è uno spettacolo gradevole, originale e
ricco di spunti di riflessione. Un viaggio di introspezione raccontato con monologhi scritti e interpretati dagli stessi attori.
Il gioco del laboratorio teatrale, ha permesso ai partecipanti la possibilità di scoprire ambiti poco noti,
se non ignoti, della propria personalità e spesso ciò
rafforza la propria autostima e permette il superamento di limiti creduti invalicabili.
Fare teatro, insomma coinvolge completamente la
persona, con il corpo, la mente, le emozioni e con
tutte quelle sfaccettature individuali che ci rendono
unici. Tutto questo con la serietà e la leggerezza del
gioco che Dario sa condurre magistralmente. Grazie
Dario e grazie Don Piero, a quando la prossima?
ANGELO ZURLO
BALLO SENZA SBALLO
Serata di discoteca per i giovani
iente alcol, nè droghe. No allo sballo ma sì al ballo.
Nasce così l'idea di una serata di discoteca per ragazzi, nel salone parrocchiale dei Santi Medici di Ostuni, capace di promuovere «momenti di incontro, aggregazione e divertimento con la musica e il ballo, senza
alimentare la cultura dell’eccesso e dello sballo, per sviluppare nei giovani un senso critico alla scelta e la gioia
di divertirsi stando insieme».
IL PROGETTO - È l’obiettivo del progetto «Non c'è più
bella cosa che essere NORMALI !!! promosso dai giovanissimi della Parrocchia Santi Medici di Ostuni.
NO ALCOL-NO DROGA - La discoteca animata in diretta dai DJ e dagli speaker di RCB (Radio Città Bianca),
aprirà alle 21 di Lunedì 7 marzo, penultimo giorno di carnevale, e si chiuderà circa verso le ore 24 per i ragazzi
che potranno divertirsi ma anche dire no alla cultura dello sballo che produce isolamento, omologazione espropriazione di se stessi. Una discoteca «no alcool-no droga», ma si potranno gustare altre bevande, che servirà
a recuperare il senso e l’importanza del vivere vero e
reale, senza finzione e senza maschere, senza sentire il
bisogno di ricorrere a presunti supporti artificiali. L’ingresso è libero ma per ragioni di sicurezza limitato.
Per prenotare e ritirare il biglietto ci si può rivolgere in parrocchia.
LA SFIDA? ESSERE NORMALI - La «sfida» proposta ai giovani, è semplice e può apparire perfino banale, ma in realtà si rivela assai ardua: essere normali, con le proprie specificità, i propri limiti e le proprie potenzialità; fuori dalla finzione e degli pseudo piaceri artificiali e senza omologarsi alle abitudini, ai
vizi ed agli eccessi.
LORETTA TANZARELLA
N
Un libro del Milan Club Ostuni
E’
stato presentato l’8
febbraio scorso il
libro che racchiude trent’anni di storia del Milan
club ostunese.
La manifestazione prevista per il 18 gennaio era
stata rinviata per l’improvvisa scomparsa di
Mario Asciano, storico
dirigente e promotore del
sodalizio, che vediamo
nella foto accanto del
1989, primo a sinistra
con, tra gli altri, il grande
campione Gianni Rivera
alla cui sinistra era l’attuale presidente Raffaele
Mola, che con il Segretario Marcello Rolli e il prof. Renato Santomanco ha illustrato il volume, realizzato da Alba Comunicazioni, che mostra i successi e le storie di questo trentennio.
La manifestazione è stata condotta dal giornalista Francesco Pecere.
La pubblicazione, tanto attesa, sta suscitando viva curiosità per le moltissime notizie e le varie esperienze avute dal club milanista ostunese.
Tre Gruppi folk di interesse comunale
Amministrazione comunale ha richiesto al
Presidente del Tavolo Nazionale per la Promozione della Musica Popolare e Amatoriale, Antonio
Corsi, presso il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali di Roma, il riconoscimento quali Gruppi
Folkloristici di interesse comunale, dei Gruppi folk
“La Stella”, “Lu Barcarulu” e “Città di Ostuni”.
Nella “Città bianca” esistono tre gruppi folkloristici.
Con continuità, partecipano alle varie manifestazioni e avvenimenti sociali che si svolgono durante l’anno, promovendo così anche una sorta di attività di tutela e custodia del patrimonio socio-culturale locale. Oggi, il patrimonio linguistico-cultura-
L’
le, tende, infatti, ad essere dimenticato mentre in
Puglia esistono molti gruppi, composti da soggetti
che svolgono altra attività professionale.
Visto l’invito del presidente del Tavolo Nazionale
rivolto ai circa 8100 comuni d’Italia a voler riconoscere i gruppi di musica popolare e amatoriale di
interesse comunale in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, i Comuni hanno inviato le delibere
di riconoscimento dei gruppi.
Tutto questo, in occasione dei 150 anni dell’Unità
d’Italia per valorizzare le vocazioni presenti sul territorio.
8
CHIESA
Febbraio
2011
La famiglia nella missione della Chiesa
La
chiamata Missionaria di una giovane e coraggiosa famiglia di Ostuni, appartenente alla 1ª Comunità Neocatecumenale della Parrocchia
"San Luigi Gonzaga" è maturata nel tempo fino a
concretizzarsi con l’annuncio della loro partenza,
benedetta da Sua Santità Benedetto XVI e da Sua
Eccelenza Mons. Rocco Talucci in due momenti
memorabili e indimenticabili.
Nel primo, durante l'udienza in Vaticano nella sala
"Paolo VI”, lunedì 17 Gennaio 2011, il Santo Padre
tra le 230 nuove famiglie che ha inviato in missione
in 46 paesi del mondo, ha conferito il mandato missionario ai coniugi, Nicola e Antonella D'Amico che
hanno accolto l'invito del Papa a portare il Vangelo
nelle zone dove più ce n’è bisogno.
Durante l'incontro il Papa ha voluto sottolineare il riconoscimento ecclesiale che ha ricevuto negli ultimi anni il Cammino Neocatecumenale, con l'approvazione definitiva dello Statuto da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, decreto dell'11 maggio
2008, al quale si unisce la recente ratifica dei suoi
Direttori Catechetici approvati dallo stesso Dicastero il 26 dicembre 2010 (festa della Sacra Famiglia).
L'altro momento emozionante è stato vissuto durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da
S.E. Mons. Rocco Talucci domenica 30 gennaio
2011 nella Parrocchia "San Luigi Gonzaga" per l'invio della famiglia in missione nello stato di Costarica nell'America Centrale, regalandoci una serata
all'insegna della gioia e della comunione tra i vari
gruppi parrocchiali e le Comunità Neocatecumenali del Salento, accompagnata da una leggera commozione che era visibile sul viso dei coniugi e dei
loro familiari. Al termine della Celebrazione un momento di festa, nel salone parrocchiale, con un ricco buffet di dolci, all'insegna dell'accoglienza di
quanti hanno partecipato.
Il Vescovo sottolineava, durante l'omelia, che a partire in missione non erano Presbiteri o Suore, ma
una famiglia che attraverso l'annuncio del Vangelo
e un itinerario diiniziazione cristiana di diversi anni,
per gratitudine a Dio ed alla Chiesa si è resa disponibile con grande generosità e si offre per una presenza ecclesiale e una testimonianza in ambienti
molto secolarizzati o in luoghi nei quali il messaggio
di Cristo non è ancora giunto.
La Croce missionaria benedetta dal Papa durante
l'udienza del 17 gennaio e consegnata dal Vescovo
La cooperazione internazionale:
investimenti concreti in progetti
ontinua l’impegno del gruppo OVCI di OstuniBrindisi-Lecce a sostegno dei progetti dell’Organismo nei Paesi in via di sviluppo.
Il 27 febbraio prossimo, infatti, presso il Grand Hotel Masseria S.Lucia, si terrà un torneo di Burraco,
a partire dalle 15:00. Con grande magnanimità e
spirito solidaristico, appassionati del gioco si affronteranno amichevolmente per perorare una nobile
causa.
Fare cooperazione allo sviluppo significa effettuare
investimenti concreti in progetti continuativi in un
quadro coerente di azioni, non forme di assistenzialismo o interventi sporadici. Cooperare non significa regalare bensì operare con la gente al fine di migliorare la situazione nel complesso. Lavorare insieme è forse l’unico regalo che si possa fare; individuando insieme i bisogni primari si può costruire
un futuro maggiormente sostenibile.
L’attività che l’Organismo continua a realizzare nel
campo socio-sanitario avalla
uno dei diritti umani fondamentali e inalienabili: il raggiungimento del completo benessere
fisico, mentale e sociale di ogni
individuo, con attenzione particolare ai soggetti vulnerabili in
età evolutiva e alle donne in
gravidanza, quest’ultima attraverso la promozione di una rete di servizi volti a garantire assistenza durante la gravidanza
e l’allattamento.
A Khartoum (Nord Sudan) infatti prosegue alacremente
l’estensione, nei quartieri più
bisognosi della città, di attività
C
a Nicola e Antonella durante l'Eucarestia simboleggia il mandato che ricevettero gli Apostoli da Cristo
Risorto: "Andate in tutto il mondo e proclamate il
Vangelo ad ogni creatura" (Mc. 16,15)
A distanza di una settimana dall'invio del Vescovo,
Nicola e Antonella, mettendo da parte i sentimenti
personali, sono partiti, raggiungendo altre famiglie
presenti nell'America Centrale nello stato di Costarica per iniziare la missione che il Signore gli ha donato con l'aiuto dello Spirito Santo e la preghiera
costante della propria comunità.
La cronaca della Parrocchia "San Luigi Gonzaga" di
Ostuni si arricchisce di altre esperienze di missione,
suscitate nei fratelli della prima comunità negli anni
precedenti: il primo in assoluto è stato Don Agostino
Nobile, già parroco della stessa Parrocchia, che fu
Presbitero itinerante in Missione in Paraguay, Turchia, Canada; la famiglia Umberto e Maria Leo per
10 anni in Missione a Santo Domingo; Don Giuseppe Tanzarella, Presbitero itinerante, incardinato in
Svizzera, per qualche anno in Albania, attualmente
svolge la sua Missione a Castel Volturno in provincia di Caserta; Eliane Zanetti, ultra settantenne, è
attualmente dal mese di novembre 2010 alla Domus
Galileae nella regione di Tiberiade in Israele.
Ringraziamo il Signore per i doni che ci offre.
PIERO LEGROTTAGLIE
Responsabile 1ª Comunità Neocatecumenale
rando con i volontari AIFO alla vendita del “Miele della solidarietà”. “Con grande entusiasmo ho accettato
di fare questa esperienza per poter dare un contributo all'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau
e aiutare quindi adulti e bambini colpiti da questa terribile malattia, nelle zone più povere del mondo. Avevo già visto immagini di persone colpite dalla lebbra
e a casa ho il libro "Un potere più grande" - la sapienza della lebbra - di Franco Colizzi.
Domenica mattina mi sono recato presso la Chiesa
Madonna del Pozzo e ho trascorso parte della mattinata insieme ad altri volontari adulti per vendere il
miele ed ho scoperto anche che è proprio il 'Miele
della Solidarietà" poiché i vasetti sono contenuti in
sacchetti di iuta confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al progetto Sumana Halli a Bangalore, in India.” (Francesco Cesaria). “Per me è stata
una giornata molto bella ed emozionante, mi sono
impegnata a vendere il miele perché volevo veramente aiutare i malati di lebbra” (Sara Errico); “mi
sono impegnato a vendere il miele perchè secondo
me non è giusto che le persone malate di lebbra non
debbano conoscere e vivere la parola” futuro” (Luigi Quartulli).
….La cultura del dono è già in atto….
GIUDITTA DE FEO
LLA
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Martedì 25 gennaio 2011 nell’Università del Salento, Facoltà di Ingegneria, seguendo il corso di
Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica,
con la votazione di 110 su 110, ha conseguito la
laurea
MARIAGRAZIA RODANO
discutendo la tesi in ingegneria del software II:
«Progettazione e sviluppo di un sistema di cartella clinica digitale compatibile con lo standard
HL7 di supporto all’Healthcare delle intolleranze alimentari».
Relatore: Chiar.mo Prof. Luca Mainetti
Correlatore: Ing. Alberto Bucciero
I genitori Michele e Titti, il fratello Leonardo e i
familiari tutti, lieti e felici per l’importante tappa
conseguita, augurano a Mariagrazia infinite soddisfazioni e realizzazioni.
ANGELA ANGLANI
La pace ha tutti i numeri
FESTA DELL’ACR
“Possano i discepoli di Cristo, dinanzi alle avversità,
non perdersi d’animo, perché la testimonianza del
Vangelo è e sarà sempre segno di contraddizione.”
Dal messaggio di Benedetto XVI “Libertà religiosa, via
per la pace”
La cultura del dono: iniziative AIFO N
Il
primo febbraio nell’Auditorium della Biblioteca Comunale, nell’ambito della 58ª giornata mondiale
dei malati di lebbra si è svolto un incontro promosso
dall’AIFO e dal Centro di Cultura Donato Cirignola
con la presenza del testimone di solidarietà Padre
Vijaia Kumar Rayarala, direttore del centro Ashram e
Rehabilitation, Swarga Dwar in India, del dott. Franco Colizzi, presidente nazionale dell’AIFO e del prof
Francesco Fistetti autore del libro “La svolta culturale dell’Occidente. Dall’etica del riconoscimento al paradigma del dono.”
Significativa e toccante è stata la testimonianza di
Padre Vijaia che lavora nel centro fondato da padre
Torriani, che accoglie sia i malati di lebbra, sia le persone già guarite. Padre Torriani avrebbe voluto curare la lebbra evitando la segregazione, ma fu costretto a cambiare idea quando si accorse che le persone guarite avevano difficoltà ad essere reintegrate
nella società e vivevano d’elemosina, essendo ancora troppo forti i pregiudizi.
Il centro si basa sul principio evangelico della “pietra scartata”: Gesù Cristo, pietra scartata è divenuto
“testata angolare” per la nostra salvezza .In questa
prospettiva i malati di lebbra, pietre scartate, diventano come Gesù strumenti di salvezza. Essi sono
per noi maestri e profeti poiché ci parlano del nostro
futuro: la morte; vivere con loro significa incontrare la
morte tanto sono deturpati a causa della malattia;
tuttavia con il loro sorriso dicono che la morte non è
la fine di tutto, ma la morte è “la porta del cielo”.
Padre Vijaia ha aggiunto che il centro in cui opera
oltre ad essere luogo di cura e di riabilitazione è anche luogo di preghiera e di lavoro. Lì c’è posto per
tutti: indù, buddisti, giainisti, sikh, parsi, ebrei, cristiani, musulmani; ogni giorno si prega in comunione
con un gruppo di credenti. Il padre ha concluso ricordando che nessuna persona vale “zero”, ma la condivisione diviene ricchezza per tutti, ogni persona ha
dignità e scopo del centro è quello di trasformare un
“mendicante” in una persona normale capace di lavorare, pregare, aiutare l’altro. Il dott. Colizzi presentando il libro del prof. Fistetti ha sottolineato l’importanza di coltivare la “cultura del dono”; il riconoscere
l’altro come persona, il prendersi cura, l’amore sono
le basi su cui si fonda il vero cambiamento.
In questo contesto ben si collocano i pensieri di alcuni ragazzi, alunni della scuola media S. Giovanni Bosco, che proprio nella giornata mondiale dei malati di
lebbra hanno donato con gioia il loro tempo collabo-
di formazione ad operatori impegnati nei servizi di
prevenzione, identificazione e riabilitazione delle
patologie disabilitanti con concreto coinvolgimento
di associazioni locali nel Centro già operativamente
attivo e nel Vocational Training Centre (centro di
formazione professionale).
Il perseguimento del completo benessere fisico, inteso nelle tre accezioni di cui sopra, può essere
raggiunto solo mediante un pieno coinvolgimento
dei soggetti vulnerabili nella contesto sociale, di qui
la formazione di CBR workers (operatori della riabilitazione su base comunitaria) che si pongono come obiettivo un progressivo recupero dei bambini
disabili ad una vita, quanto più possibile, socialmente attiva.
E’ molto forte la voglia di fare e di ottenere piccoli
ma importanti risultati come fortemente sentita è la
forza della relazione che è sospinta dal desiderio di
migliorare la propria vita e quella di chi si ha intorno. Goccia dopo goccia si pongono le basi per un cammino
che sicuramente richiede grandi sforzi ma che genera successi piccoli e nello stesso tempo
indefinibili.
Si consenta un ringraziamento
particolare a coloro che partecipano alle iniziative promosse
dal gruppo di animazione locale
e che contribuiscono generosamente a sostenere quei grandi
sforzi di cui sopra, facendo
giungere a chi li sta compiendo
il loro affettuoso calore.
el 2011 ricorre il 25° anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace, convocata ad Assisi nel 1986 dal Venerabile Giovanni Paolo II. Per tale motivo, e non solo, l’Azione Cattolica
tiene a ricordare il consuetudinario appuntamento
con la Pace, che anche quest’anno, è stato momento di dialogo e scambio interculturale nonché
interreligioso. Il messaggio che quest’anno l’ACR si
propone di far arrivare ai ragazzi è efficacemente
rappresentato dallo slogan che li ha accompagnati
lungo il percorso associativo annuale , dai più piccoli, i 6-8, ai più ‘anziani’, i 12-14, ovvero “Nel Meno c’è il Più”.
Questa frase, a prima vista banale e astratta, racchiude in sé un messaggio ben più concreto, ovvero il “sottrarre” dalla nostra vita tutti quegli atteggiamenti, dinamiche, situazioni che non ci permettono
di assaporarla al meglio e di ricercare in essa la Pace, da vivere e condividere con la Comunità, di qualunque fattispecie. In particolare è un voler essere
“Sale e Luce del mondo”, così come recita il Vangelo di domenica 6 Febbraio, giornata in cui si è svolta la Festa della Pace.
Assieme alle attività ludico-educative, l’Azione Cattolica anche quest’anno si è fatta promotrice di due
Iniziative, l’una di Pace, l’altra di Carità. L’iniziativa
di Pace ha occupato l’intera Settimana cosiddetta
“della Pace”, che si è aperta con una Veglia di Preghiera, durante la quale si è pregato per l’unione fra
i popoli attraverso la celebrazione ecumenica presieduta da un rappresentante della Chiesa GrecoOrtodossa di Brindisi e da don Giovanni Apollinare,
parroco della SS.Annunziata. Elemento significati-
vo della Settimana è stato l’allestimento, nei locali
antistanti il supermercato Cityper, di una mostra
delle ‘opere d’arte’ dei ragazzi di tutte le parrocchie
e scuole ostunesi, strutturata sul tema del “dialogo
tra culture”. La mostra, a ingresso gratuito e gestita
interamente da volenterosi educatori Acr, recava
come slogan “La Pace ha Tutti i Numeri”, frase che
giustificava la presenza di un gazebo predisposto
alla vendita di calcolatrici marcate AC , gadgets dell’anno associativo 2010/2011, il cui ricavato è teso
al sostegno della situazione dell’infanzia in Russia.
Altra iniziativa significativa è stata la collaborazione
di alcuni ragazzi, rappresentanti delle varie parrocchie di Ostuni, con una delegazione multietnica del
Consiglio Comunale dei Ragazzi. Questo gruppo di
giovanissimi si è incontrato per riflettere insieme sul
tema della pace, realizzando un Messaggio di Pace dedicato a tutta la cittadinanza. Il messaggio è
stato simbolicamente consegnato al Sindaco il giorno della festa.
La Settimana ha avuto come culmine la Festa della Pace, il cui titolo, Sai di Pace, lasciava a priori intendere il proposito conclusivo di trasmettere ai ragazzi quei valori universali che sono il dialogo e la
tolleranza tra etnie e religioni, la cui carenza è
spesso motivo di conflitti, all’ordine del giorno nei
fatti di cronaca mondiale. Non a caso il messaggio
del Santo Padre per la Celebrazione della XLIV
Giornata Mondiale per la Pace, è intitolato : Libertà
religiosa, Via per la Pace, in cui il Pontefice esorta
vivamente ad estirpare discriminazione e intolleranza religiose, primi ostacoli nella costruzione di Pace e nella cooperazione tra differenti credo.
L’iniziativa di Carità per il 2011, attraverso cui l’ACR
educa i ragazzi a prendere a cuore alcune situazioni di non pace e ad adoperarsi per esse, consiste
nel sostenimento di alcuni progetti nella Russia siberiana gestiti dalle suore Ancelle dell’Immacolata
Concezione e coadiuvati da Suor Elisabetta Vinjarska, tesi al miglioramento delle
strutture del “Centro di Aiuto alla
Famiglia e ai Bambini della Sacra
Famiglia”, con sede a Chita, nell’estremo sud della Russia. Altri
progetti verranno realizzati nelle
città di Bratsk e Angrarsk, sotto forma di aiuto ai bambini di famiglie
indigenti. In defintiva questo incontro annuale è un’occasione speciale per bambini e adulti di prendere
le distanze da tutto ciò che non
rientra in un progetto di pace e fraternità, e stringere con ottimismo la
mano dello straniero, del povero,
dell’emarginato che cammina affianco a noi, primo passo verso la
Pace.
LUCIA MARSEGLIA
9
RICORDI
Febbraio
2011
La mamma è sempre la mamma!
Ricordando Pietro Colucci
si scomponeva mai, la tavola si allargava e il
una frase fatta ma ci sono mamme che
posto c’era sempre per tutti, parenti, amici, a
sanno essere “speciali” non solo nella
volte persone che erano semplicemente di
loro famiglia. Il 29 gennaio scorso è decepassaggio.
duta una di queste mamme, Maria MastroUn rapporto speciale lo viveva con i più giomarino, mamma di don Franco Pellegrino,
vani: sapeva donare un livello alto di amicidi Rita ed Anna. “Mamma Marietta” - prezia schietta ma profondamente rispettosa delferivo chiamarla così.
le scelte di ciascuno.
Io l’ho conosciuta circa venti anni fa e mi ha
Un ultimo aspetto che voglio ricordare di
subito colpito quel suo modo di trattare famamma Marietta è la condivisione della premiliarmente ma sempre con grande rispetto
29.1.2011 ghiera: arrivava tra i primi in chiesa ma, se
quanti erano vicini con motivazioni diverse 5.3.1921
non poteva, la sua vita era ritmata comunque
ai suoi figli.
MARIA
dalla preghiera, specialmente quella del RoLa sua casa era sempre accogliente e ci faMASTROMARINO sario, nella quale sapeva coinvolgere chi staceva sentire tutti a nostro agio. Particolarvedova Pellegrino
va in quel momento con lei.
mente significativi sono stati per noi gli anMamma Marietta era una donna eccezionale
ni in cui don Franco aveva cominciato a vivere nella canonica della parrocchia Madonna del Pozzo e nella sua normalità, un modello bello di donna e madre,
capace di vivere con equilibrio e saggezza ogni momento,
mamma Marietta, naturalmente, con lui.
Lì abbiamo avuto tutti l’opportunità di conoscere le sue anche quelli ultimi che sono stati per lei i più sofferti, soqualità di donna forte ma serena e gioiosa allo stesso tem- prattuttoperchè vissuti, a causa della malattia, un po’ più
po. Mi colpiva molto il suo modo di trattare i sacerdoti che distanti da don Franco. Io, noi l’abbiamo conosciuta cocondividevano la vita in canonica. Per tutti una parola buo- sì… forse avremmo potuto dire di lei altre cose ma ognuna, attenta, preoccupata che ognuno potesse e sapesse ri- no potrà ricordare con gratitudine i momenti belli che ha
spondere con generosità alla sua vocazione. E poi quel sor- potuto condividere con lei.
Grazie, mamma Marietta, per aver saputo accompagnare
riso sornione e di complicità che faceva sentire al sicuro.
Mi piaceva anche quando con semplicità accoglieva quan- un po’ della nostra vita!
ROSA MORELLI
ti si presentavano all’ora di pranzo: mamma Marietta non
È
APRE L'AMBULATORIO DI OTORINOLARINGOIATRIA
La direzione generale della ASL BR, nell'ottica dell’ampliamento dell'offerta sanitaria, comunica che presso l'ospedale di Ostuni, dal 15 febbraio 2011, sarà assicurata attività ambulatoriale di Otorinolaringoiatria affidata alla responsabilità del dr. Alberto Tagliabue.
L'ambulatorio, che avrà il compito di soddisfare in via prioritaria l'utenza esterna previa prenotazione presso i C.U.P.,
effettuerà anche consulenza ai pazienti degenti nei reparti ospedalieri del medesimo presidio. Verranno eseguite prestazioni diagnostiche otorinolaringoiatriche, endoscopiche, test audiologici per la valutazione dell'udito.
Il Servizio sarà attivo tutti i martedì nella fascia oraria dalle 08,30 alle 13,30, ed avrà un iter continuativo anche nei mesi estivi, quando per la vocazione turistica della città, si avrà una maggiore richiesta di prestazioni.
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30.3.1937
Mercoledì 26 gennaio 2011
all’età di 87 anni, assistito
amorevolmente e con vero
spirito cristiano, ha raggiunto
la Casa del Padre
Ti sei addormentato nel Signore
Per abitare per sempre nella Sua Casa,
e nella luce del Cristo Risorto
brillano le tue doti:
Ci ha lasciato in un profondo
dolore, con umiltà e una profonda fede, il Signore lo terrà
in Paradiso, da dove pregherà per la moglie Rita, i figli Peppino, Franca e Carmen, il genero Oreste, la nuora Giusi ed i nipoti che amava tanto.
valori che testimoniano la tua fede in Dio,
la tua onestà, la tua saggezza.
La tua famiglia
22 febbraio 2007
22 febbraio 2011
17 febbraio 2003
17 febbraio 2011
8° anniversario della scomparsa di
MARGHERITA
MARSEGLIA
Il tuo ricordo è sempre un sostegno ai nostri passi e, dal
cielo dove tu sei, volgi lo sguardo affettuoso su di noi.
Lo nostra gioia è che vivi, festosa e raggiante, nell’immenso ed infinito Amore, dove ci attendi amorevolmente ed in cui ti ritroveremo per gioire insieme della eterna
felicità.
I tuoi cari
Il marito Teodoro,
le figlie Barbara
e Claudia
con le loro famiglie,
la ricordano con
immutato affetto
ed amore.
7.2.2001
7.2.2011
10° anniversario della scomparsa di
GINO GRECO
Incancellabile rimane il
suo ricordo in tutti coloro
che lo hanno conosciuto ed
amato.
11.2.2010
Sono trascorsi
dieci anni dalla tua ascesa
alla Casa del
Padre, eppure
oggi i tuoi cari ancora serbano nel cuore il ricordo
del tuo sorriso
e della tua
gioia di vivere.
Il nostro immutato affetto fa sì che tu
continui a vivere dentro ognuno di noi.
11.2.2011
22.2.2007
22.2.2011
Canonico
GIACOMO PRUDENTINO
FRANCESCO
EPIFANI
«Coloro che si amano
si perdono in terra,
si amano e si ritrovano in Dio»
CARMELINA
LEGROTTAGLIE
I figli, i nipoti, i pronipoti e quanti le vollero bene conservano nel proprio cuore un dolce ed
amorevole ricordo.
Ti diciamo grazie.
AA N
NN
N IIVV EE RR SSAA RR II
14.8.1914
28.1.2011
È deceduta
vedova Triarico
Donna gentile e sempre pronta a dare un
consiglio di autentica ed antica saggezza ed a
regalare un affettuoso sorriso a tutti coloro che
la circondavano.
la passione per la tua famiglia,
l’amore al lavoro e al sacrificio,
l’amore sincero per gli amici e per la gente;
Una preghiera in suo suffragio
conosciuto Pietro Colucci
3.8.1975
18.1.2011
agli inizi del 2000 nelle
aule dell’Università degli Studi di
PIETRO
Bari.
COLUCCI
All’epoca io ero un giovane assistente di Diritto Costituzionale e È volato in Cielo tra le
Pietro un laureando in Giurispru- braccia del Padre l’anidenza. Rimasi subito colpito dalle ma buona e gentile del
grandi doti interpretative delle giovane Pietro.
fonti normative e, soprattutto, dalI familiari
la serietà di Pietro.
A distanza di alcuni anni incontrai
il Prof. Giuseppe Colucci e gli
coloro che sono in difficoltà.
chiesi cosa stesse facendo il figliolo. Il Per questo motivo i suoi genitori hanno atdott. Colucci mi rispose che Pietro era di- tivato una sottoscrizione per ottenere fondi
ventato il consulente legale di una delle più da destinare all'Università degli Studi di
importanti imprese italiane e che aveva Bari, che la stessa utilizzerà per l'istituziofrequentato un Master presso l’Università ne di una borsa di studio per un giovane
Bocconi di Milano. Immediatamente mi specializzando in ONCOLOGIA.
misi in contatto con Pietro chiedendogli se Chiunque volesse contribuire per manteneavesse avuto l’interesse a collaborare con re vivo il ricordo di PIETRO può effettuail sottoscritto nel proprio studio professio- re un versamento sul
nale. Pietro, con la sua innata discrezione e
C/C bancario Banca Popolare Bari
saggia umiltà, accettò ringraziandomi delIBAN:
la stima e della fiducia che riponevo in lui.
IT78A0542404297000000000205.
Nacque così un rapporto umano e profesOppure sul
sionale bellissimo.
C/C postale n° 768705
Purtroppo il 18-01-2011 un male incurabiIn entrambi i casi si deve intestare
le ha privato l’intera comunità ostunese di
il versamento a:
un giovane e valente giurista e lasciato un
A.O UNIVERSITARIA
vuoto incolmabile nella vita di tutti coloro
CONSORZIALE
che hanno avuto la fortuna di conoscere e
POLICLINICO DI BARI
frequentare Pietro. Mancherà a tutti noi il
Piazza Giulio Cesare, 11 - 70124 BARI
suo sorriso che, nelle quotidiane difficoltà
Indicando come causale:
rappresentava il giusto motivo per affron"DONAZIONE PIETRO COLUCCI
tarle e superarle.
MEDICINA INTERNA BACCELLI"
Esiste un solo modo per rispettare e ricordare Pietro: aiutare, come faceva lui, tutti
ANTONIO MOLENTINO
ANNA
MARIA
MARSEGLIA
Cav. AGOSTINO CALAMO
Prof. LILLINO
SEMERANO
26.3.2007
26.3.2011
Nel 4° anniversario della scomparsa della cara
28.12.2010
«Beato chi abita la tua casa, sempre canta le tue lodi»
(Salmo 83-84, v. 5)
Ho
Sacerdote
Il suo ricordo e
sempre vivo nel
cuore di tutti coloro che lo hanno
conosciuto
ed
amato.
Le sorelle e i fratelli, insieme a
parenti ed amici
lo hanno ricordato nella preghiera
elevata al Cielo nel corso di una Santa Messa celebrata da Don Cosimo Argentieri nella Cappella dell’Istituto “Il Focolare”.
28.1.1928
27.1.2011
Amorevolmente assistito
dai propri cari, è deceduto
FRANCESCO
FURONE
Barbiere
Buono, retto ed affabile,
aveva una grande sensibilità nell’amicizia e nel senso del dovere.
Ha lasciato un grande dolore ed un perenne ricordo
per la moglie Ninetta, i figli Dino e Titti, il genero
Michele, i fratelli Antonio ed Angelo.
La sua scomparsa ha suscitato un particolare dolore
negli amati nipoti per i quali ha sempre serbato un
inesauribile amore.
16.2.2009
16.9.2011
GIOVANNA BARNABA
Nonna Ninina,
due anni fa ci hai lasciati
ma noi crediamo che tu, da
lassù, ci guardi e cammini
accanto a noi, giorno dopo
giorno, anzi siamo convinti
che qualunque cosa noi
facciamo tu ci proteggi e
preghi per noi; grazie per
essere stata una nonna speciale. I tuoi nipoti Mimmo,
Giovanna, Giò, Daniela e Gabriel Marseglia ti ricordano con amore a parenti ed amici.
In suo suffragio domenica 27 febbraio 2011, ore
9,00, sarà celebrata una S. Messa nella chiesa del
Purgatorio.
22 gennaio 1996
22 gennaio 2011
4 febbraio 1988
4 febbraio 2011
FEDELE
TAMBORRINO
FILOMENA VALENTE
«Non si perdono mai
Coloro che si amano,
perché possiamo amarli
in Colui che non si può perdere»
(S. Agostino)
in Schiavone
NINO GHIONDA
«Gli eroi sono immortali
agli occhi di chi in essi crede»
Ricorre il 1° anniversario della scomparsa di
Vivi ormai beata nel cielo dove il tempo non esiste.
Il tuo cuore, ardente di un amore intenso, continua a palpitare
nei nostri e mai si separerà.
Il tuo ricordo e il tuo sorriso resteranno per noi indimenticabili
e vivi.
I tuoi cari
Nonostante lo trascorrere inesorabile del tempo, il ricordo della tua grande bontà e del tuo immenso affetto è vivo più
che mai.
Ci manchi in ogni istante.
Sei e sarai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri.
I tuoi cari
Tipografo
Implacabile il tempo scorre velocemente verso l’infinito e i nostri cuori, sempre più dolcemente restano
uniti al ricordo che, eterno, vive nella umanità della
nostra esistenza.
Maria Lofino, la moglie, con le figlie Carmen e Nica,
il genero Peppino ed il nipote Federico con un sentimento di tenerezza lo ricordano a parenti ed amici.
10
CRONACA
BREVE
Febbraio
2011
VI CONOSCO MASCHERINE...
SCHERZI DI CARNEVALE...
LL’’aa nn gg ooll oo dd ee llll aa ppoo ee ss iiaa
IMMAGINA
Poesia vincitrice del concorso indetto
tra le scuole per il mese della Pace
Calcio: salvezza impossibile?
di Tonino La Centra
Ostuni Sport in cerca di punti
salvezza e alle prese con una
difficile situazione societaria dall'inizio del campionato, perde in
casa contro i campani del Sant'Antonio Abate per 5-1 e resta ultimo
in classifica. La squadra ostunese
non subiva 5 gol in casa dal 4 ottobre 2009 quando fu sconfitta dal
Neapolis per 5-2, ma il Neapolis
era una "Signora squadra", infatti
vinse il campionato. Questa volta
la sconfitta è arrivata contro una diretta concorrente nella lotta per la
salvezza, traguardo che si allontana sempre di più. Ma al di là dei
meriti del Sant'Antonio Abate, la
partita è stata condizionata da un
pessimo direttore di gara, il signor
Pellegrino di Pescara. Così ha
commentato a fine gara l'allenatore dell'Ostuni sport Vittorio Insanguine: "E' stata una giornata stra-
L'
na. Una bruttissima giornata: vedendo l'assurdo comportamento
del direttore di gara che tra le tante decisioni sbagliate ha espulso
nell'intervallo un nostro giocatore
facendoci terminare la partita con
un uomo in meno contro una buona squadra come si è dimostrato il
Sant'Antonio Abate che purtroppo
ci ha punito in modo direi eccessivo. Oggi all'inizio, eravamo messi
bene in campo ed avevamo sfiorato in più di una occasione anche il
gol, poi il comportamento arbitrale
ha condizionato mentalmente i ragazzi".
Malgrado la sconfitta, malgrado il
passivo di nove punti dalla zona
salvezza si continua a sperare.
Nel mese di febbraio l'Ostuni Sport
disputerà due incontri. In trasferta
ad Altamura contro il Murgia ed in
casa contro il Grottaglie.
Cambio al vertice
turno infrasettimanale del
Campionato di Basket A Dilettanti girone B del 9 febbraio u.s. ha decretato la fine del dominio come prima della classifica del Ruvo , che perdendo in casa con il
Ferentino, ha dovuto cedere lo ‘scettro del
comando’ al Trapani. L’Assi Basket Ostuni ha
confermato il suo terzo posto con la vittoria in
casa contro il S. Antimo per 88-82, giunta,
fortunatamente, dopo l’amara sconfitta con il
Trapani fuori casa per 80-79. Questo mercoledì i ragazzi di coach Putignano hanno affrontato con grinta e forte determinazione un
avversario di tutto rispetto. Nei primi due quarti dell’incontro l’Assi ha dominato come si
evince dai parziali 35-19, 55-45, ma al rientro
dagli spogliatoi Basei e compagni hanno dovuto affrontare un avversario molto più motivato, riportando nel parziale del terzo quarto
un 71-63 ed un risultato finale di 88-82. Su otto giocatori schierati in campo nelle fila gialloblù, sei hanno concluso con un punteggio personale in doppia cifra, e nello specifico Gigena M. 11, Ruggiero 10, Morena 11, Gigena S.
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IL VERDE NELLA ZONA 167
In via Dott. Filippo Anglani, di fronte alla caserma dei Vigili del Fuoco, il marciapiede è diventato pressoché impraticabile: a causa di una
siepe condominiale, che ha invaso e ostruito il
suolo pubblico con i lunghi rami, i pedoni devono ripararsi gli occhi, rischiano di sporcarsi gli
abiti e sono costretti a camminare sull’asfalto
della carreggiata. Nella stessa zona anche gli
alberi hanno bisogno di essere potati. Quello che abbiamo fotografato in piazza Amerigo Nacci (si tratta di uno Schinus molle, pepe selvatico) ha raggiunto il terreno con
Il
le sue fronde. Anche le foglie secche, che non vengono rimosse da molto tempo, contribuiscono a dare una immagine non bella del quartiere. Dispiace che la 167, già tristemente nota per le numerose buche nell’asfalto e per la presenza di cani randagi, sia abbandonata all’incuria del poco
verde che c’è in zona.
PARCHEGGIO SELVAGGIO
Nonostante le multe, nonostante gli appelli al senso civico e al buon senso in generale, il sabato notte piazzetta
Sant’Oronzo si trasforma ancora in un parcheggio selvaggio che danneggia il pavimento appena rifatto della piazza. Questa foto non ha bisogno di altri commenti.
Notizie flash di Danilo Santoro
ttimi di paura per un violento incendio che ha interessato un negozio di abbigliamento a pochi passi
dalla centralissima Viale Pola. Le fiamme si sono sviluppate in un box sotterraneo adibito a magazzino, della boutique Terranova. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118 per prestare soccorso al proprietario Angelo Marzio, 47 anni, rimasto
lievemente ferito tentativo di spegnare l’incendio. Quasi certamente un cortocircuito, all’origine del disastro.
Un neon difettoso la causa.
***
due auto appartenenti agli stimati penalisti ostunesi Aldo e Mario Guagliani, padre e figlio, sono
state date alle fiamme nella notte tra il 7 e l’8 febbraio.
Misteriosa la ragione del gravissimo atto.
***
mmonta a 3 milioni di euro, il finanziamento che la
Regione-Assessorato alla qualità del territorio,
aree politiche per la mobilità e qualità urbana, ha assegnato al comune di Ostuni nell’ambito dei Pirp, il “Programma integrato di riqualificazione delle periferie”. Al
fine di dar corso all’attività di attuazione sia degli interventi residenziali (finanziati con i fondi dell’edilizia sovvenzionata) che gli interventi residenziali, finanziati con
la quota di cofinanziamento regionale dell’Asse VII del
PO Fersr 2007-2013, l’assessorato regionale ha concesso un finanziamento di un milione e 800 mila euro
per gli interventi “residenziali” relativo al recupero di 5
lotti di case popolari Iacp nel comune di Ostuni. La ristrutturazione in chiave “ecologica” (pannelli fotovoltaici ed altri accorgimenti per il risparmio energetico) interesserà le palazzine Iacp di contrada Ramunno (lotti 26
e 27); quella di contrada Follifuoco (n. 29); di via Bovenzi (lotto 31 e di via Tamborrino (lotto 32).
A
Le
A
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processo “New Deal ” si avvia alla conclusione della
prima fase. Il sostituto procuratore Milto De Nozza
ha chiesto, nella sua ultima requisitoria, pene gravi per
i presunti componenti della banda “calibro” 9 arrestati
nell’aprile 2009: dodici anni di carcere per Denis Loparco, dieci per Alfredo Capone, sette per Giovanni
Basile e tre anni per Pierluigi Cisaria. La prossima
udienza del processo è prevista per il 16 febbraio, dove ci sarà l’udienza riservata ai difensori della parte civile. Il 23 febbraio poi, inizieranno le arringhe difensive.
***
carabinieri della Compagnia di Fasano, insieme al
personale della stazione di Ostuni, hanno dato esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Brindisi, Eva Toscani. Accogliendo le richieste dei Sostituti procuratori della Repubblica, Silvia Nastasia e Valeria Farina Valaori
sono stati fermati tre ostunesi. Diverse le accuse per loro: “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico
ufficiale sulla identità, falsità ideologica commessa dal
pubblico ufficiale con l’altrui inganno, tentata estorsione, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, atti
persecutori,violazione di domicilio, calunnia”.
***
celebrazione della “Giornata dellla Memoria”,
svoltasi in Prefettura lo scorso 27 gennaio ha visto la consegna di 26 medaglie d’onore ai familiari di
cittadini, militari e civili, deportati ed internati nei lager
nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia della
guerra. Due i cittadini ostunesi a cui sono stata conferite le medaglie d’onore: Pietro De Cantis (1923), Francesco Paolo Rutigliano (1923).
Il
I
La
17, Circosta 12 e per finire Basei 22 ! Al termine dell’incontro rano tutti felici, il coach per
la reazione dei giocatori dopo la sconfitta precedente, i giocatori per aver svolto un buon lavoro ed i tifosi, che avendo sacrificato un pomeriggio di lavoro, hanno assistito ad un incontro veramente entusiasmante.
Alla fine del 21° incontro di campionato, l’intera classifica risulta così composta: 1) Trapani
32; 2) Ruvo 30; 3) Ostuni 28; 4) S. Antimo,
Molfetta 24; 5) Ferentino e Latina 22; 6) Anagni, Rieti, Potenza e Massafra 18; 7) Patti 16;
8) Agrigento 12; 9) Palestrina 10.
I prossimi incontri, che vedranno i nostri colori scendere sul parquet di gioco, saranno:
13/02 Patti- Assi Basket Ostuni; 20/02 Assi
Basket Ostuni-Molfetta; 27/02 Ferentino- Assi Basket Ostuni; 06/03 Assi Basket OstuniRuvo; 13/03 Bisceglie-Assi Basket Ostuni.
A me non rimane altro che continuare ad augurare un buon lavoro al team dell’Assi Basket e salutare i lettori de ‘Lo Scudo’ dando
appuntamento al prossimo numero.
MARIA ROSARIA PALMISANO
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pprovato dalla Regione il Piano sanitario di riordino
ospedaliero: alcuni provvedimenti del piano sono
già entrati in vigore, come il ticket di 1 euro su ogni ricetta e il blocco del turn-over del personale sanitario.Il
sindaco Domenico Tanzarella e l’ Amministrazione Comunale hanno preannunciato la presentazione di un ricorso al Tar contro il piano, che trasferisce i reparti di
Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dall’ Ospedale “Civile” di Ostuni all‘ “Umberto I” di Fasano. “Un’ azione la
nostra – sottolinea il Primo Cittadino – che non è contro nessuno, ma è finalizzata a tutelare i diritti del territorio che amministriamo e che riteniamo siano stati lesi immotivatamente”. Il riferimento è a un’ordinanza datata 16 dicembre 2010. Essendo 60 i giorni di scadenza per impugnare la delibera, il Comune di Ostuni entro il 16 febbraio dovrà inoltrare il ricorso al Tar. “Le linee guida nazionali – continua il sindaco Tanzarellaprevedono che ostetricia, ginecologia e la pediatria,
quindi i reparti materno-infantili, debbano essere allocati in ambienti protetti cioè dove c’è la chirurgia, rianimazione e sale operatorie. Questo è in contrasto con
la scelta fatta e sembra più condizionata da questioni
territoriali e politiche”.L’esecutivo regionale aveva, peraltro, stanziato degli investimenti per l’ampliamento
del nostro Ospedale.
***
re ostunesi (Cataldo Tanzarella, Romolo Belvedere
Tanzarella e Antonio D’Amico Tanzarella) sono stati arrestati dai Carabinieri di Fasano con l’accusa di
aver pubblicato dei falsi testamenti dai quali sarebbero
risultati beneficiari di un cospicuo patrimonio appartenente ad un ramo della famiglia Tanzarella, da decenni al centro di lunghe vicende giudiziarie per l’attribuzione di terreni e proprietà sia in Ostuni che in varie altre località. Sarà ora anche la magistratura penale a dirimere la complessa questione.
A
T
Immagina un giorno freddo,
la neve fiocca leggera,
volteggia e si posa sul grigio,
sul grigio del freddo asfalto.
Ma lì un bambino che piange
lacrima, triste rugiada.
Immaginane cento, mille,
settecentomila,
tutti che piangono.
Immaginane altri negli orfanotrofi,
da soli, col loro passato,
che debbon badare agli altri,
ai più piccini,
tanti bambini, milioni.
Immagina di donargli qualcosa:
ora puoi farlo.
CHIARA D’AMICO
4ª D - 3° Circolo Giovanni XXIII
parrocchia Madonna del Pozzo, Ostuni
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Anno LXXXIX - Numero 2 - FEBBRAIO 2011
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