Comunicato stampa
Lucerna, 30 ottobre 2014
Il risveglio del sommergibile di Piccard
Il sommergibile «Auguste Piccard» ha ritrovato un nuovo splendore. Uno dei più importanti beni
culturali della tecnologia svizzera del dopoguerra ha potuto essere salvato dalla rottamazione. Al
Museo Svizzero dei Trasporti i discendenti del costruttore di sommergibili Jacques Piccard hanno
festeggiato insieme con numerosi ospiti la conclusione del complesso restauro esterno.
Il sommergibile «Auguste Piccard» (Mésoscaphe PX-8) è un'icona della storia dell'industria svizzera e un
monumento culturale allo spirito pionieristico e alla capacità innovativa della Svizzera. 50 anni fa, in
occasione dell'Expo 64 a Losanna, si immerse per l'ultima volta nel Lago di Ginevra. Adesso questo
naviglio, con un'aura simpatica e avventurosa, viene reso accessibile al pubblico quale importante
ambasciatore della Svizzera francese.
Arte ingegneristica svizzera
Jacques Piccard, che con il batiscafo Trieste aveva raggiunto il punto più profondo del pianeta, a 10'916
metri sotto il livello del mare, costruì per l'Expo di Losanna del 1964 il sommergibile civile più grande del
mondo. Il problema del suo collaudo suscitò molto scalpore, perché la Svizzera non disponeva di
un'adeguata esperienza con i sommergibili. Nessuno volle fidarsi di Piccard e dei suoi argomenti e così lo
si escluse dal progetto. Ciò malgrado il viaggio con il sommergibile fu uno degli highlight dell'Expo 64. Per
40 franchi di allora, oltre 33'000 passeggeri colsero l'opportunità di viaggiare per 25 minuti a una
profondità di 150 m sotto il livello del lago.
Immersione nei mari del mondo
Dopo il servizio all'Esposizione nazionale il sommergibile venne venduto e portato in Canada, dove nel
1976 iniziò a essere utilizzato per eseguire rilevamenti della costa per conto di una società petrolifera
offshore americana. Successivamente si immerse davanti a San Diego per un istituto geologico e la
marina statunitense. Attraversando il canale di Panama, il PX-8 arrivò a Mobile, Alabama. Da lì il
sommergibile fu impiegato per cercare tesori nelle acque caraibiche. La sua impresa più sensazionale fu
il ritrovamento nel 1981 del galeone spagnolo San José, che nel 1708 era stato affondato dalla marina
britannica davanti alla costa colombiana. Si dice che a bordo ci fossero tonnellate di oro, argento e pietre
preziose e pertanto il governo colombiano si rifiutò di concedere il diritto di ricuperarlo. Successivamente,
nel Texas, un tornado causò al sommergibile – immagazzinato a terra – danni tanto gravi da non poterlo
più impiegare.
Rimpatriato nel 1999, il sommergibile venne immagazzinato a Le Bouveret, sulle rive del Lago di Ginevra.
All'Esposizione nazionale del 2002 a Morat è stato presentato ancora una volta al pubblico. Pochi giorni
prima della rottamazione il Museo dei Trasporti ha deciso di conservare per i posteri il sottomarino, ormai
in preda alla ruggine.
Restauro esterno fedele ai piani di costruzione
Dal 2005 il Museo Svizzero dei Trasporti, insieme con numerosi volontari, ha prestato oltre 28'000 ore
lavorative. Questa icona della mobilità ha potuto essere restaurata con un minimo di risorse finanziarie e
personali, insieme con numerosi partner del progetto. Sulla base dei piani originali, ottenuti dal Musée du
Léman, è stato possibile eliminare le trasformazioni realizzate nel corso degli anni e ripristinare l'aspetto
esterno del sommergibile, com'era nell'Expo 64.
La torretta di accesso è stata ricostruita dagli apprendisti della Ruag, mentre la nuova chiglia è opera
degli apprendisti della Schindler. Della ricostruzione del gruppo motore e di comando si sono invece
occupati gli ateliers del Museo dei Trasporti.
Alla scoperta di una famiglia di ricercatori: i Piccard
Adesso i visitatori del Museo dei Trasporti possono apprendere al primo piano del padiglione della
navigazione la storia dei Piccard, una famiglia di ricercatori. Preziosi modelli documentano la storia dei
famosi sommergibili svizzeri. Si ha così modo di conoscere non solo il nonno Augusto, il padre Jacques e
il figlio Bertrand, ma anche altri membri della famiglia Piccard. Nella giocosa galleria degli antenati dei più
importanti pionieri svizzeri della tecnica si nasconde anche Jacques Piccard, il costruttore del
sommergibile «Auguste Piccard». Nell'esposizione si può ammirare pure la bandiera svizzera che è stata
nel punto più profondo della Terra, 10'916 metri sotto al livello del mare.
Illustrazioni
http://multimedia.photopress.ch/Lightbox.do?oid=10176
Contatto
Museo Svizzero dei Trasporti
Olivier Burger, responsabile Comunicazione
Tel. 041 375 74 72
[email protected]
Partner del progetto
Akzo Nobel Coatings SA, Andenmatten Frères SA, Angst und Pfister AG, Berufsschule Lenzburg, Caritas Svizzera,
Creativagent GmbH, Credit Suisse AG, EventZentrum Bern AG, Galvanova AG, Imfeld AG, Musée du Leman, RUAG
Svizzera SA, Schindler, Shiptec AG, Schule für Gestaltung Basilea, Stocker Stahl AG, Walter Mäder AG, Heinz
Zürcher AG, ZFV-Unternehmungen, UBS
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