Ministero dell’Istruzione, della Ricerca, dell’Università
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
I.C. “VIA MEROPE” RMIC8FC003 Dist.16° - Via Merope, 24 - 00133 ROMA
Tel. / Fax (06) 2011102 - E-mail: [email protected] Sito web: www.138basile.it
Scuola primaria e dell’infanzia
“G. B. BASILE” Via Merope, 24
Scuola primaria e dell’infanzia
“OSCAR ROMERO” Via Calimera,
133
Scuola dell’infanzia
VIA TORRENOVA, 160 Via di
Torrenova, 160
Sezione sperimentale per alunni
grave-mente disabili
“MATILDE PANIER BAGAT” Via
Merope, 24
Scuola secondaria di primo grado “DI VEROLI”
(ex Succ. DARIO PAGANO) Via di Torrenova, 147
CHE COS’È IL P.O.F.?
Il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche” ( D.P.R. 08/03/99 n°
275) , ai sensi dell’art.21 della legge n. 59 del 15/03/97, decentrando molti dei servizi già di competenza
dell’amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione ha introdotto il P.O.F. nella scuola.
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta
Formativa. Il piano è la carta d’identità di ogni scuola, in quanto progetto flessibile, che valorizza l’esistente
per un potenziamento della qualità del processo formativo.
Il nostro P.O.F., vuole essere il documento che, nel rispetto degli obiettivi generali ed educativi determinati
a livello nazionale , risponde alle esigenze del contesto ambientale in cui è inserita la scuola e si rivolge a:
AI GENITORI
Fornendo
loro
AGLI ORGANI SCOLASTICI IN
AGLI OPERATORI DELLA SCUOLA
elementi
ACCORDO CON LA SCUOLA
di Definendo le finalità, gli obiettivi, la
conoscenza del processo globale gestione
delle
risorse
e
la Per
evidenziare
la
continuità
d’intervento della scuola sugli valutazione
didattica del processo formativo e
alunni
di apprendimento
IL P:O.F. è un documento in itinere:
non è esaustivo; non è conclusivo;
è soggetto di anno in anno a cambiamenti
Introduzione
Nel nostro paese, attualmente, tutti i bambini che hanno compiuto i 6 anni (o i 5 anni e mezzo) devono
frequentare obbligatoriamente la scuola. A partire da quel momento, per almeno 10 anni, devono seguire
un percorso di “istruzione e formazione”, fino al compimento del 16° anno di età. Per quale motivo è
necessario dedicare così tanti anni all’istruzione? Quali sono i riferimenti normativi che stanno alla base del
nostro sistema di istruzione?
L’istruzione permette all’uomo di migliorare le sue condizioni di vita, di realizzare un più soddisfacente
progetto di vita, svolgere un lavoro migliore e in maniera più efficace; permette inoltre all’uomo di
orientarsi con più sicurezza nella società in cui è inserito, comprendendo meglio il mondo, i propri bisogni e
quelli degli altri. Perciò, la Costituzione italiana, a partire dalla sua entrata in vigore (1° gennaio 1948),
afferma che l’istruzione è un diritto di tutti ed è anche un obbligo. La scuola dell’obbligo ha proprio questa
funzione: permette a ognuno di ricevere un’istruzione adeguata, gratuita e garantita proprio dallo Stato.
Attualmente, con lo Schema di decreto legislativo concernente il "Diritto-dovere all'istruzione e alla
formazione, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c) della " della legge 28 marzo 2003, n. 53" l’obbligo
scolastico è innalzato a 16 anni, mentre, in precedenza, si parlava solo di un generico "diritto all'istruzione
fino a 16 anni".
I riferimenti normativi costituzionali relativi all’istruzione sono:
Articolo 30. E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli.(...)
Articolo 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La repubblica detta le norme
generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di
istituire scuole statali ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. (...)
Articolo 34. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli
studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Questa premessa mette in rilievo il problema dell’analfabetismo nel mondo: Secondo l'Organizzazione
delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, oggi ci sono oltre 800 milioni di analfabeti, circa
il 17% della popolazione mondiale; di questi oltre 110 milioni sono bambini, di cui il 60% bambine. Le
organizzazioni che si occupano di promozione dei diritti umani ricordano come l'educazione e la formazione
siano l'unica vera soluzione per uno sviluppo umano permanente. Il VIS (Volontariato Internazionale per lo
Sviluppo) afferma che "l'analfabetismo è la causa prima del divario tra il Nord e il Sud del mondo, il
maggior ostacolo per il progresso sociale e la democrazia di molti Paesi, la radice profonda della povertà
e dello sfruttamento, delle ingiustizie e degli odi razziali, delle divisioni etniche e delle guerre, della fame
e delle malattie e della morte di milioni di persone".
L’associazione Save the Children denuncia che nel mondo sono 75 milioni i bambini che non vanno a scuola.
Questo avviene a causa della povertà, della necessità di lavorare o, più semplicemente, della mancanza di
strutture scolastiche. Save the Children sottolinea che la mancata scolarizzazione è una violazione palese
dell'articolo 28 della Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia. Afferma anche che nel 2015, se l'attuale
tendenza non verrà invertita, 88 Paesi non saranno in grado di assicurare l'istruzione di base ai propri
bambini. Secondo dati della Banca mondiale serviranno tra i 10 e i 15 miliardi di dollari per garantire entro il
2015 un'istruzione di base a tutti i bambini del mondo.
Se ci affacciamo sul panorama europeo, lo scopo essenziale del Quadro Strategico di Europa 2020 è
incoraggiare il miglioramento dei sistemi d'istruzione e di formazione nazionali, i quali devono fornire i
mezzi necessari per porre tutti i cittadini nelle condizioni di realizzare appieno le proprie potenzialità,
nonché garantire una prosperità economica sostenibile e l'occupabilità. Il quadro strategico dovrebbe
abbracciare i sistemi di istruzione e formazione nel loro complesso, in una prospettiva di apprendimento
permanente, contemplando l’apprendimento in tutti i contesti, siano essi non formali o informali, e a tutti i
livelli.
Per questo motivo sono stati individuati quattro obiettivi strategici:
Fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà: è necessario
proseguire i lavori di attuazione delle strategie di apprendimento permanente, di sviluppo dei quadri
nazionali e di creare percorsi di apprendimento più flessibili intensificando la mobilità.
Migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione: tutti i cittadini devono essere in grado
di acquisire le competenze fondamentali; l’eccellenza e l’attrattiva dell'istruzione e della formazione
devono essere sviluppate a tutti i livelli;
Promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva: le politiche d'istruzione e di formazione
devono fare in modo che tutti i cittadini siano in grado di acquisire e sviluppare le loro competenze
professionali e le competenze essenziali necessarie per favorire la propria occupabilità e l'approfondimento
della loro formazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale. Lo svantaggio educativo dovrebbe
essere affrontato fornendo un'istruzione della prima infanzia di qualità elevata e un’istruzione inclusiva;
Incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della
formazione: occorre incoraggiare l'acquisizione di competenze trasversali da parte di tutti i cittadini e
garantire il buon funzionamento del triangolo della conoscenza (istruzione/ricerca/innovazione). Occorre
promuovere i partenariati tra il mondo imprenditoriale e gli istituti di formazione, e incoraggiare comunità
di insegnamento più ampie, comprendenti rappresentanti della società civile e altre parti interessate.
La cooperazione europea nei settori dell'istruzione e della formazione deve essere intersettoriale e
trasparente, e coinvolgere le aree politiche correlate e tutte le pertinenti parti interessate. I risultati della
cooperazione devono essere diffusi e rivisti regolarmente.
Il nuovo pianeta scuola nella società odierna, caratterizzata da un straordinario incremento delle
conoscenze, dalla continua e rapida realizzazione e diffusione di innovazioni scientifiche e tecnologiche,
dalla globalizzazione dei mercati e dei processi di produzione, l’istruzione e la formazione assumono un
ruolo sempre più rilevante, in quanto costituiscono non solo un fondamentale strumento di crescita
umana, civile e culturale, ma anche un importante fattore di sviluppo sociale ed economico, di espansione
delle opportunità produttive e delle potenzialità occupazionali, di orientamento e riorientamento delle
politiche del lavoro.
Il nuovo ruolo dell’istruzione e della formazione richiede una scuola di qualità, da realizzare attraverso la
razionalizzazione e l’ottimizzazione di tutte le risorse disponibili, la centralità dell’investimento educativo e
formativo per meglio corrispondere alle attese e le aspirazioni degli studenti e delle loro famiglie, la
valorizzazione del lavoro degli insegnanti, all’insegna di due fondamentali principi: quello della solidarietà e
quello dell’eccellenza.
A questo occorre aggiungere una forte integrazione tra le politiche educative e quelle del lavoro in un più
stretto rapporto tra la scuola e mondo della produzione, valorizzando il fare e l’agire. Attraverso il
potenziamento della dimensione europea dell’istruzione e della formazione sarà possibile individuare
standard e parametri comuni, garantire interventi di valutazione, di monitoraggio e di verifica costanti e
puntuali e rendere effettiva l’inclusione sociale e la valorizzazione delle eccellenze.
Queste esigenze sono richiamate in maniera molto avvertita in documenti ed atti significativi, quali:
le linee programmatiche illustrate dal Ministro Moratti alla Camera dei Deputati il 18 luglio 2001, il .Patto
per l’Italia., sottoscritto dal Governo e dalle Parti sociali il 5 luglio 2002, gli obiettivi del .Memorandum.
sull’istruzione e formazione professionale, definiti dall’Ue sino al 2010, le .Risoluzioni del Consiglio per
l’Istruzione. dell’Unione Europea sulla formazione permanente e sulla valorizzazione dell’istruzione e della
formazione professionale, il Piano Nazionale d’Azione per l’Occupazione 2002 (NAP).
La cultura della qualità in Italia, attraverso la ricerca e la sperimentazione di modelli di progettazione
integrata, costituisce un sostegno irrinunciabile al governo di un sistema formativo integrato che
interagisce con l’esterno. La definizione di requisiti e protocolli di collaborazione, l’apporto programmato e
sistematico di competenze e di esperienze esterne, l’approccio alla complementarietà o all’alternanza tra
offerta scolastica e offerta formativa territoriale, possono assicurare percorsi formativi flessibili e
individualmente orientati.
La pianificazione formalizzata in funzione di chiari obiettivi formativi, la gestione
controllata delle Unità di Apprendimento, la verifica e la valutazione delle competenze acquisite dagli
allievi, delle attività e delle scelte strategiche e organizzative, garantiscono che ogni singola attività
concorra al conseguimento degli obiettivi. La cultura della qualità, muovendo da un approccio organizzativo
sistemico per processi, offre competenze, metodi, modelli, tecniche e strumenti per conseguire l’efficacia e
l‘efficienza della proposta formativa. Per la costruzione delle Unità di Apprendimento sono rilevanti la
ricerca, la progettazione e la sperimentazione di percorsi che presentino coerenza tra obiettivi, attività,
strategie organizzative e risultati. Parimenti significative risultano le esperienze di innovazione
metodologico-didattica, soprattutto quelle mirate all’apprendimento delle lingue comunitarie, all’uso delle
TIC, al miglioramento delle competenze scientifico/tecniche, al confronto con esperienze territoriali o
europee, con riferimento sia agli obiettivi di apprendimento sia a pratiche didattiche e valutative.
Saper individuare nodi problematici, elaborare soluzioni possibili all’interno di piani di miglioramento sono
condizioni che consentono di erogare un servizio scolastico con sempre maggiore efficacia ed efficienza.
Il governo dei processi impostato dall’impianto di un Sistema di Gestione per la
Qualità apre prospettive per un miglioramento della qualità dell’offerta formativa attraverso gli interventi
metodici di controllo dei processi di progettazione/programmazione, erogazione e valutazione delle attività
della scuola: l’applicazione estensiva di questo metodo consente agli istituti scolastici di rendere i servizi più
efficaci e coerenti con un’identità di scuola resa esplicita nella mission.
Si indicano alcuni degli obiettivi più significativi delle Nuove Linee Guida:
1. diffondere la cultura della qualità nelle scuole, rendendo il personale, gli studenti e le loro famiglie,
l’intera società civile, consapevoli e partecipi del processo di trasformazione che fa della scuola una leva
strategica per lo sviluppo del Paese e delle comunità locali;
2. promuovere il miglioramento della qualità nel sistema scolastico, mettendo a disposizione delle scuole
coinvolte nel progetto una serie di elementi di rilevante importanza quali: la cultura, il metodo, le pratiche
operative, gli strumenti di carattere didattico ed operativo, l’assistenza tecnica necessaria a realizzare per
intero il percorso, ecc;
3. promuovere e incentivare i livelli di eccellenza nelle scuole che già hanno adottato il progetto in
questione, offrendo occasioni e strumenti di confronto e scambio tra le singole scuole e con le esperienze
di qualità realizzate in altri contesti;
4. facilitare l’accesso volontario delle scuole ai sistemi di accreditamento e certificazione e prevedere
modalità che, in trasparenza, facciano conoscere i risultati raggiunti;
5. promuovere e sostenere l’innovazione per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa
e dell’apprendimento, fornendo alle scuole modelli e strumenti per valutare il proprio lavoro e i risultati
raggiunti dagli studenti e per garantire a questi ultimi le competenze necessarie per un buon inserimento
professionale e sociale e per la prosecuzione degli studi, attraverso la collaborazione con le imprese e le
università e lo sviluppo di percorsi di formazione iniziale e permanente (life long learning);
6. favorire una cultura aperta alle innovazioni e alle riforme in atto;
7. fornire alle scuole le informazioni, la metodologia e gli strumenti per collaborare efficacemente con i
diversi soggetti presenti sul territorio, le istituzioni, le autonomie locali, le aziende, le organizzazioni del
lavoro, per identificare, valorizzare e utilizzare efficacemente le risorse disponibili e per promuovere un
migliore
riconoscimento delle proprie potenzialità e dei propri risultati;
8. sperimentare e realizzare modelli di alternanza scuola-lavoro;
9. supportare le nuove politiche dell’Amministrazione in merito all’autonomia, alla
qualità e alla formazione degli insegnanti, in collegamento con gli IRRE, l’INVALSI e l’INDIRE.
ANALISI DEI BISOGNI
Il quartiere di Torre Angela ha la forma approssimativamente di un quadrilatero, compreso tra il Grande
Raccordo Anulare, la via Prenestina, Tor Bellamonaca e la via Casilina.
Tipica borgata romana,Torre Angela è andata espandendosi negli anni settanta e ottanta, per ottemperare
le esigenze abitative di famiglie provenienti, in genere, da fuori Roma.
Secondo i dati Istat, la popolazione è andata aumentando in maniera notevole passando da 22028 abitanti
nel 1971, a 40741 nel 1981, a 63149 nel 1991, a 65414 nel 2001, triplicando quindi circa in vent’anni e
rimanendo quasi costante negli ultimi dieci.
Torre Angela è anche un quartiere caratterizzato da forte immigrazione a partire dagli anni novanta, con
stranieri provenienti per lo più dall’Est Europa, dal Nord Africa o dall’Africa Subsahariana.Da notare
l’esistenza di famiglie di Rom stanziali, ormai integrati nel tessuto sociale del quartiere.
Per quanto riguarda l’aspetto culturale, le scuole di Torre Angela sono state tutte istituite negli anni
settanta e hanno senz’altro contribuito a migliorare il livello culturale di partenza dei suoi abitanti.
Vediamo qualche percentuale relativa ai suoi abitanti:
1981
1991
2001
2008
LAUREATI %
DIPLOMATI %
ANALFABETI %
0,5
0,9
3
12,2 in Italia
7,9
14,9
23
19,7
13,6
10
ANALFABETI
ITALIA %
3,1
2,9
IN
Come si può notare, anche in tempi recenti, la percentuale di laureati è ancora molto bassa rispetto la
media nazionale, molto alto ancora il tasso di analfabetismo. La situazione è andata tuttavia a migliorare
nel corso del tempo, soprattutto a causa dell’azione educativa delle scuole del quartiere con l’aumento sia
dei diplomati che dei laureati.
Viceversa la forte immigrazione che si è avuta ha senz’altro avuto un impatto negativo in tal senso, anche
se bisogna poi distinguere tra immigrati di prima e seconda generazione, il livello culturale di questi ultimi è
sicuramente migliore, anche a causa della frequenza nelle scuole del quartiere.
Per quanto riguarda gli immigrati, il livello culturale di coloro che arrivano dall’Est Europa è migliore di
coloro che arrivano dall’Africa.
Nel complesso però Torre Angela rimane sostanzialmente distante dagli standard italiani ed europei.
Dal punto di vista delle condizioni economiche, si riscontrano notevoli dislivelli tra coloro che esercitano
professioni subalterne, routinarie – o addirittura si dedicano al “lavoro nero” – e coloro che invece
svolgono attività commerciali, artigianali, impiegatizie. L’eterogeneità socio-economica e culturale si riflette
in modo rilevante sulla composizione delle classi scolastiche, nelle quali si evidenziano differenti fasce di
livello e situazioni di disagio. Aspetti, questi, aumentati con il massiccio fenomeno dell’immigrazione .Infatti
il livello culturale delle famiglie straniere è mediamente basso, almeno a livello genitoriale. Tra le cause di
disagio dei nostri alunni si rilevano ,inoltre, problematiche legate alla disgregazione del nucleo familiare e
alla diversa impostazione di stili educativi, a volte contrastanti con quelli della scuola.
Nel quartiere si denotano ancora carenza di luoghi di aggregazione culturale e ricreativa e tra i ragazzi
prevalgono modelli di riferimento prevalentemente consumistici e un disagio giovanile che si esprime
anche con forme di devianza. L’uso non conveniente di nuove tecnologie e network sociali informatici
sembrano, a volte, riempire la vita sociale e di relazione dei ragazzi più grandi.
Attualmente nel territorio di Torre Angela abbiamo la seguente situazione per quanto riguarda luoghi di
aggregazione e/associazione culturali.
Cinema
Teatri
Sale Musicali
Biblioteche
Centri sportivi
nessuno
nessuno
nessuna
nessuna
2
A ridosso del plesso di via Calimera c’è il parco di “Via Calimera” che è attrezzato con giochi e comprende
anche un piccolo anfiteatro all’aperto e due locali per riunioni: insieme al centro parrocchiale è uno dei
pochi spazi ricreativi e punto d’incontro dei giovani, adulti e associazioni del quartiere. Poco lontano da via
Merope c’è il parco di via Celio Caldo con attrezzature e giochi per bambini.
Particolarmente impegnativo è quindi il lavoro delle Istituzioni scolastiche, dei Centri Sociali, del Municipio,
delle Parrocchie e dei volontari che cercano di far fronte ai tanti problemi emergenti. Le sole Parrocchie
diventano quindi centri di aggregazione e di aiuto, anche culturale, per abitanti e alunni.
Esigenze primarie quindi sono quelle di assicurare la massima frequenza possibile dei bambini del quartiere,
l’integrazione socioculturale dei bambini figli di immigrati, specialmente quelli giunti da poco in Italia e
quindi in difficoltà con la lingua italiana, di assicurare punti di riferimento a bambini con genitori separati, di
fornire spazi, iniziative e progetti sia dal punto di vista didattico che dal punto di vista dell’integrazione.
Le scuole che hanno formato l’I.C. di via Merope si sono sempre contraddistinte per la loro sensibilità alle
esigenze dell’immigrazione con iniziative e progetti, oltre a fornire una completa assistenza a tutti dal
punto di vista educativo e didattico.
Particolare attenzione viene data all’acquisizione di competenze specifiche relative alla lingua italiana per
bambini stranieri sia con l’istituzione di corsi di alfabetizzazione sia con le attività svolte da tutti gli
insegnanti coinvolti nell’azione didattica.
L’I.C. di via Merope è costituito da sei plessi. La sede centrale ,ex G. B. Basile, è situata in via Merope e
comprende 20 classi di scuola primaria (6 classi a tempo scuola di 30 ore e 14 a tempo scuola di 40 ore) e 7
sezioni di scuola d’infanzia di cui una svolge funzione di “classe ponte”(con orario dalle ore 8:00 alle ore
15:50). Le classi del secondo ciclo della primaria di Via Merope, sono dotate di dispositivi LIM offerte grazie
al Progetto di Fondazione Roma. E’ presente anche una sala multimediale con proiettore fornita di 12
postazioni con un server centrale.
Il plesso “ Peter Pan” comprende 2 sezioni di scuola d’infanzia ed è situata su via di Torrenova. Il plesso “
Matilde Panier Bagat (consorzio RI.REI.) invece, è situato in via Dionisio, 90 ed è una scuola sperimentale
che ospita alunni diversamente abili impegnati nel percorso educativo e riabilitativo della scuola primaria.
Il plesso dell’infanzia di via Calimera.
Il plesso della primaria di via Calimera costituito da 20 classi. Inoltre sono presenti due sale multimediali
fornite dal Progetto Fondazione Roma.
Il plesso della secondaria di primo grado, ex Di Veroli, sito in via Torrenova 147 e costituito da 16 classi
tutte a tempo normale.
Nel territorio operano altre scuole private e pubbliche di ogni ordine e grado. Il quartiere di Torre Angela,
che fa parte dell’ VIII Municipio ,usufruisce, inoltre, dei seguenti servizi : centro anziani, ufficio postale,
banche, al suo interno. Centro commerciale, Policlinico PTV, Università di Tor Vergata, teatro di Tor Bella
Monaca e ASL RM B al di fuori di esso.
Inoltre Torre Angela gode di buoni collegamenti al suo interno per quanto riguarda i mezzi pubblici, ma non
altrettanto buoni sono quelli verso le altre parti della città.
L’ISTITUTO DAL PUNTO DI VISTA INTERCULTURALE
“L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte
culturale”. (C. M. n.24 del 1° marzo 2006 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni
stranieri”).
Da molti anni il territorio dove opera il nostro Istituto Comprensivo è stato interessato da un continuo
flusso migratorio di famiglie straniere provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari con tradizioni,
lingue, religioni diversificate che hanno la necessità di essere integrate in generale nel tessuto sociale del
territorio, in particolare, per quanto riguarda i bambini/ragazzi, all’interno dell’azione didattica ed
educativa che la scuola propone. A tutt’oggi si registra una presenza di alunni stranieri pari al 31% circa.
Sono alunni che hanno esigenze diverse: ci sono quelli nati in Italia che sono ben inseriti nella comunità
scolastica e sociale e, se pur con livelli eterogenei, padroneggiano la lingua, poi gli altri di recente
immigrazione o i neo arrivati nel corso dell’anno scolastico che la scuola deve accompagnare sia nella fase
di inserimento che in quella di acquisizione della strumentalità linguistica. Questo progetto ha l’obiettivo di
rispondere ai bisogni di tutti, fornendo i giusti strumenti in modo che ognuno con le proprie peculiarità
raggiunga il successo formativo. E’ rivolto in particolare agli alunni stranieri in un’ottica interdisciplinare in
modo che tutti gli insegnamenti siano coinvolti nella promozione della integrazione, ma anche agli altri
alunni dell’istituto con l’obiettivo di creare una comunità accogliente e dinamica e formare cittadini attivi e
consapevoli.
Il nostro Istituto ha assunto, quindi, l’interculturalità come “educazione alla diversità”, all’interno di una
scuola plurale, dove la comunità educante sia capace di accogliere tutte le differenze nello stesso modo e
con la stessa considerazione, dove ogni singola identità, ogni cultura, ogni credo possano trovare spazio
nella dimensione dell’incontro, del rispetto, dell’ascolto, dello scambio, della conoscenza reciproci.
Il nostro progetto di Intercultura si pone, quindi, come
Obiettivi
 Costruire una “cultura di Pace”, attraverso l’interiorizzazione dei valori portanti di uno stato
democratico e la riflessione sulle principali norme della nostra Legge costituzionale.
 Costruire una “cultura del diritto/dovere” che offra agli alunni gli strumenti per conoscere e usare,
successivamente, le leggi.
 Conoscere e affrontare le regole nei vari contesti in cui si inseriscono i bambini/ragazzi: gruppo
classe, comunità scolastica, famiglia, extra-scuola.
 Saper individuare e contrastare i principali fattori di discriminazione sociale, attivando processi
formativi che, valorizzando le differenze e le complessità, portino a conoscere e ad apprezzare se
stessi e “l’altro” (conoscere ed interpretare il pregiudizio).
 Educare al conflitto e alla sua gestione
 Riconoscere e gestire le emozioni.




Riflettere sul concetto di “pari opportunità” nel suo più ampio significato.
Educare alla differenza e al rispetto delle differenze.
Orientare alla costruzione di identità “fluide e aperte” al cambiamento ed alla trasformazione,
all’alterità.
Far crescere un sentimento di solidarietà.
E’ inoltre attivo nel nostro istituto un Protocollo di accoglienza: utile strumento che vuole orientare
insegnanti e famiglie in merito all’inserimento degli alunni migranti.
CONTINUITA’ VERTICALE E ORIZZONTALE
“Il principio della continuità del curricolo è stato sostenuto in questi anni dalla ricerca pedagogica, dalla
legislazione scolastica, da importanti esperienze innovative, , dalla ricerca sui nuovi saperi e sul curricolo
verticale.
È proprio per realizzare una maggiore continuità e coerenza del percorso formativo di ogni alunno, che si è
giunti ad una innovazione di ordinamenti radicale, imperniata sulla semplificazione degli attuali cicli
scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado. Il nodo della continuità è
dunque un aspetto decisivo della qualità dell’istruzione.”
Tra le ragioni e obiettivi della continuità viene riconosciuto il diritto che l’alunno ha ad un percorso
formativo organico e completo, tanto che si fa riferimento anche alle esperienze vissute dal bambino prima
di frequentare la scuola dell’infanzia e si prospettano quelle successive alla scuola media superiore in
riferimento alla trasformazione e sperimentazione nella scuola secondaria superiore.
I piani di intervento per promuovere la continuità devono essere intesi come “azioni positive” progettate
intenzionalmente e organizzate in modo tale da garantire il raccordo tra i diversi ordini di scuola e con
l’extrascuola (stakeolders). Essi devono collocarsi necessariamente all’interno del piano educativo generale
della scuola per essere significativamente realizzati in quanto riportati in un itinerario curricolare articolato,
organico e condiviso: attività parascolastiche, ASL, Associazioni attraverso progetti esterni, rapporti con
Municipio, Campidoglio e Regione.
Questa impostazione valorizza l’idea di una continuità educativa che mira ad evitare fratture sia sul piano
cognitivo sia su quello relazionale e non tralascia di salvaguardare le differenze specifiche dei diversi gradi
scolastici e la relativa traduzione in obiettivi curricolari. In riferimento a quest’ultimo punto la circolare
introduce il “Fascicolo personale dell’allievo” che deve contenere oltre ai dati anagrafici e amministrativi,
anche la documentazione “storica” del percorso scolastico del bambino/ragazzo.
Oltre alla continuità verticale viene sottolineata l’importanza della continuità orizzontale. Viene ribadita
l’importanza che assumono, nelle concretizzazioni di un percorso di formazione-educazione, i rapporti con
le famiglie al fine di promuovere forme di partecipazione diretta. È inoltre previsto l’utilizzazione di
strutture e servizi di competenza degli enti territoriali richiamando la L. 517/77 al fine di realizzare attività
che vedono la scuola come centro di promozione culturale e sociale. Una positiva interazione fra scuola e
territorio, infatti, oltre a valorizzare le competenze dei diversi soggetti referenti, realizza la piena attuazione
del diritto all’apprendimento anche per gli alunni portatori di handicap o comunque svantaggiati (DSA,
disagio economico e sociale).
La generalizzazione della continuità si realizza anche attraverso la possibilità offerta ai docenti di operare in
stretto rapporto gli uni con gli altri per costruire un patrimonio comune e per confrontare e raccordare a
livello teorico metodologie, stili educativi, conoscenze reciproche per rilevare le eventuali dissonanze.
È importante dunque lavorare alla definizione delle modalità di verifica e valutazione per consentire ai
docenti di costruire insieme strumenti utili, non burocratici, affinché ogni alunno venga accompagnato nella
propria storia scolastica, da un bagaglio di informazioni che gli insegnanti devono poter pienamente
utilizzare.
È consapevolezza unanime, infatti, che la cultura delle continuità si costruisce partendo da momenti di
formazione significativi comuni a tutti gli insegnanti dalla scuola dell’infanzia alle medie per conquistare
nuovi aspetti culturali non più trascurabili e rafforzare una prospettiva di forte professionalità docente che
si realizza principalmente educando e formando i bambini e i ragazzi e non solo istruendoli.
Continuità significa considerare il processo formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizza
le competenze già acquisite dal soggetto e insieme riconosca la specificità e la pari dignità educativa
dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e funzioni.
Nella scuola dell’infanzia si realizza il diritto del bambino ad una formazione specifica attraverso lo sviluppo
e l’esercizio delle capacità di simbolizzazione e la costruzione sociale delle capacità cognitive e affettive. A
questa prima “storia” scolastica si ricollega la scuola elementare, come ambiente per l’alfabetizzazione
culturale per l’educazione consapevole alla convivenza democratica. E a sua volta la scuola media, come si
afferma nei programmi del ’79 “ si colloca all’interno del processo unitario di sviluppo che si consegue
attraverso la continuità dinamica dei contenuti e delle metodologie”.
L’Istituto Comprensivo Via Merope, si sta caratterizzando come ambiente professionale tendenzialmente
orientato all’innovazione curricolare, nel senso dell’integrazione verticale, ed è in grado di esprimere un
maggiore dinamismo verso l’ambiente sociale e culturale esterno alla scuola.
In questo contesto la competenza viene considerata come un insieme di conoscenze dichiarative, di abilità
procedurali, di atteggiamenti, che si snodano lungo un percorso coerente, nel quale si articolano tre
dimensioni:
1. lo sviluppo verticale (la differenziazione dalla scuola dell’infanzia alla scuola media);
2. la qualità degli apprendimenti (cioè la progressiva coerenza e connessione);
3. le espansioni trasversali (cioè la trasferibilità delle competenze in nuovi contesti, nell’ottica dello
sviluppo sostenibile).
In conclusione, la scuola non può gestire in maniera isolata la complessa situazione di trasformazione che
sta vivendo. Sono sempre più necessari comportamenti di cooperazione e integrazione dei contesti
coinvolti in un’ottica sistemica.
Il profondo rinnovamento richiesto alla scuola italiana da più parti, può rappresentare un processo graduale
di integrazione su sistemi complessi e su processi interdipendenti.
E’ necessario, dunque, rielaborare il concetto di partecipazione per realizzare gli interessi comuni a scuola e
altri soggetti del territorio non più considerati controparti ma realtà con le quali è indispensabile interagire
sviluppando gli atteggiamenti di comunicazione, concertazione e negoziazione
Solo attraverso un rapporto di tipo osmotico con soggetti esterni si potrà costruire un sistema formativo
integrato per ancorare la scuola al territorio, alle sue connotazioni socio culturali.
La sfida che ci attende è forse quella di ritrovare il senso autentico delle innovazioni alla luce di una rilettura
critica della propria storia e delle proprie esperienze.
Realizzare la scuola di base non significa perdere o rinnegare la propria identità professionale e personale
(non è una semplice sommatoria degli attuali ordini di scuola) ma si tratta di una positiva contaminazione
delle culture migliori dei tre gradi di scuola che ora possono decidere di allearsi per dotare ogni bambino,
ogni bambina, ogni ragazzo e ogni ragazza di un bagaglio di saperi di cittadinanza e responsabilità necessari
per entrare da protagonisti nel mondo degli adulti nel rispetto della realtà europea.
SCELTE ORGANIZZATIVE E METODOLOGICHE
Il Nostro Istituto lascia ampia libertà d’insegnamento ai docenti , sia per quanto riguarda le metodologie
d’insegnamento sia per la loro scansione temporale sia per quanto riguarda le modalità di verifica
formativa, nel rispetto del curricolo d’istituto e di attività progettuali previste.
Le scelte organizzative sono ispirate tutte al conseguimento del miglior successo formativo per ciascun
alunno debitamente conosciuto nella sua peculiare domanda formativa, riconosciuto come valore in sé e
trattato pedagogicamente, per arrivare ai migliori esiti di crescita personale possibile. Gli operatori
scolastici sono in grado di far ricerca e quindi di affrontare aspetti decisivi del progetto didattico ed
educativo, come la strutturazione dei saperi, le modalità e l’organizzazione dell’ambiente di
apprendimento. Il P.O.F., tenendo conto delle scelte educative di fondo, cercherà di articolarsi in specifici
percorsi formativi e prevedere le opportune soluzioni di carattere organizzativo, didattico e metodologico
attraverso:






Conoscenza delle potenzialità formative e delle capacità cognitive di ogni alunno attraverso una
progettazione strategica personalizzata condivisa con il team docenti.
Conoscenza della famiglia e delle altre agenzie sociali attraverso incontri mirati, e volti a consentire
un dialogo di cooperazione.
Necessità di stabilire i livelli di partenza e la conseguente domanda formativa allo scopo di
potenziare la motivazione all’apprendere, per il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze, affidandosi alla progettazione dell’offerta formativa personalizzata attraverso i
consigli di classe;
Necessità di organizzare il raccordo interistituzionale per garantire funzionalità sinergica su percorsi
organizzati qualitativamente e insieme condivisi.
Necessità di aggiornamento in campo psicologico, didattico, organizzativo e metodologico,
predisponendo commissioni di ricerca con docenti.
Necessità di controllare i risultati del successo formativo raggiunti, riorientando efficientemente i
percorsi attraverso la progettazione strategica dell’offerta formativa personalizzata concordata con
il team di classe.
La scuola si impegna ad un controllo costante di efficienza ed efficacia di quanto previsto, attraverso una
costante autovalutazione di istituto.
LEGALITA’
PRINCIPI
SOLIDARIETA’
ESSENZIALI
DEL P:O:F
PROGETTUALITA’
RICERCA
Al fine di poter condividere con i genitori e la più vasta comunità cittadina la formazione delle nuove
generazioni, la nostra scuola esplicita le proprie finalità e scelte educative in un'ottica di confronto aperto e
costruttivo: in particolare ritiene suo compito realizzare interventi di educazione, formazione, istruzione
mirati allo sviluppo complessivo della persona. Attraverso azioni intenzionali e mirate alla costruzione di un
ambiente educativo di apprendimento, la scuola Basile fonda il Piano dell’Offerta Formativa sulle seguenti
finalità:
formazione dell'uomo e del cittadino con particolare attenzione alla convivenza democratica nel quadro
dei principi affermati dalla costituzione;
sviluppo della padronanza dei vari linguaggi in un'ottica di alfabetizzazione interculturale attenta più al
continuo processo dell’apprendimento e auto-apprendimento attraverso linee di sviluppo, ricerca e utilizzo
sperimentale di linguaggi musicali (la Fondazione Cusani si occupa della sfera musicale, canora e di
strumenti idonei a promuovere linguaggi musico-alternativi-comunicativi nel nostro Istituto).
Il tutto nel pieno rispetto dei principi di:
UGUAGLIANZA di trattamento nell'erogazione del servizio a tutti gli alunni senza distinzione di sesso, razza,
lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
IMPARZIALITÀ, obiettività ed equità.
REGOLARITÀ, continuità nel servizio.
DIRITTO DI SCELTA fra istituzioni scolastiche.
OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA, prevenzione e controllo.
PARTECIPAZIONE di tutte le componenti scolastiche alla gestione scuola.
EFFICIENZA E TRASPARENZA delle procedure.
LIBERTÀ D'INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE nel rispetto della progettazione
educativa e d'Istituto.
Attraverso l’espletazione del Piano dell’Offerta Formativa come documento fondamentale della nostra
istituzione scolastica, riferita al Programma annuale 20010/2011, si è realizzata una progettazione
costruita sui principi sopracitati mediante la strutturazione delle attività e dei progetti. Il Dirigente
scolastico e il Direttore dei servizi generali e amministrativi operano insieme nella redazione dei documenti
che, a partire dalla progettazione espressa dal Collegio dei docenti, coerentemente alle linee generali
approvate dal Consiglio di Istituto, tenendo conto delle risorse umane-finanziarie–strutturali scolastiche ,
disegna il percorso operativo per l'attuazione del P.O.F. ,realizzando l'integrazione tra progettazione
didattica e progettazione finanziaria.
Il mondo della scuola avverte ”il disagio della transizione e l’incertezza del continuo mutamento della
scuola. Il progetto generale di riforma( iniziato da Berlinguer), con la sua notevole produzione di leggi e
decreti legge, ha determinato un processo di trasformazione dell’intero sistema che non si è ancora
concluso e che oggi pone il problema del raccordo tra il “vecchio” ed il “nuovo” regime scolastico.
Considerando la scuola come un sistema di strutture e funzioni aperto, in interazione con il suo contesto
socio economico culturale, nell'arco temporale di un anno scolastico, esso si presenta come un processo
attraverso il quale l’istituto riceve (input) l'informazione e la trasforma emettendo (output) quelle
indicazioni necessarie che permetteranno di soddisfare i bisogni del proprio territorio attraverso una
struttura didattico-pedagogica a misura e che ne rappresenti l'evoluzione e l'innovazione.
Efficace la locuzione del PROJECT MANAGEMENT: esso è un sistema di gestione orientato ai risultati usato
come struttura di base nella predisposizione dei progetti europei ed usato nella nostra scuola come schema
di riferimento per la programmazione di nuove progettualità . Ogni disegno formativo non prescinde mai da
un progetto, inteso come intervento mirato al contesto e che si attua nella concretezza di uno sfondo
economico-sociale e culturale. La progettazione scolastica, sia curricolare che extracurricolare , implica
pertanto un’azione di promozione culturale nel territorio ed un rapporto di interscambio con i soggetti in
esso operanti.
”Progettare” significa proiettare su una realtà complessa una trama intenzionale di obiettivi, di ipotesi di
azione, di risorse tale da costringerla a modificarsi”(Boscarino). In tale scenario la piena realizzazione della
progettualità scolastica impone un ripensamento non solo della funzione del docente ma anche dei nuovi
ruoli e compiti che i docenti svolgono nelle attività progettuali e che non sono più solo funzioni didattiche
ma anche organizzative.
FINALITA’ EDUCATIVE
AZIONE FORMATIVA - EDUCATIVA
L’azione educativa deve essere considerata uno scambio continuo di esperienze e un arricchimento
reciproco tra docenti e alunni, anche in collaborazione con le famiglie.
Il nostro Istituto pone al centro dei suoi interventi educativi l’attenzione e la cura per il bambino-alunno,
che si attua con azioni di incoraggiamento e di sostegno nel rispetto degli stili e dei tempi di apprendimento
di ognuno.
Quindi considerare il bambino-alunno al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
Inoltre:
. Promuovere la capacità dei bambini di dare senso alla varietà delle loro esperienze.
. Fornire supporti adeguati affinché ogni bambino sviluppi un’identità consapevole e aperta.
. Rispettare le differenze di tutti e dell’identità di ciascuno.
. Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
. Favorire l’autonomia di pensiero.
. Sostenere le varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio.
. Favorire l’integrazione degli alunni stranieri e promuovere il confronto tra culture.
. Favorire l’integrazione degli alunni con disabilità attraverso attività disciplinari e flessibili.
. Sviluppare la conoscenza di sé attraverso la riflessione sul proprio processo di crescita.
. Sviluppare la consapevolezza dei propri interessi ed attitudini.
. Orientare l’alunno verso scelte consapevoli.
. Innestare conoscenze ed abilità sia disciplinari che interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno,
utilizzando modalità motivanti.
. Dotare l’alunno di saperi di base forti e durevoli.
. Ridurre l’insuccesso e recuperare le situazioni di svantaggio.
. Frenare il disagio e le manifestazioni di vera e propria devianza.
. Correggere episodi di intolleranza e di bullismo.
. Costruire un’alleanza educativa con i genitori.
Competenze chiave
Il nostro Istituto mira a sviluppare in ciascun alunno le conoscenze curriculari, le competenze disciplinari e
le competenze trasversali derivanti dalle competenze chiave europee che sono la struttura portante
dell’istruzione dell’individuo cioè del “futuro cittadino consapevole”.
La competenza è: “ciò che una persona sa fare in una determinata situazione, contesto, utilizzando in modo
intenzionale conoscenze e abilità per raggiungere un obiettivo prefissato o produrre nuova conoscenza.
Le otto competenze chiave
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18-12-2006) sono:
1-Comunicazione nella madrelingua
2-Comunicazione nelle lingue straniere
3-Competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche
4-Competenza digitale
5-Imparare a imparare
6-Competenze sociali e civiche
7-Senso d’iniziativa e imprenditorialità
8-Consapevolezza ed espressione culturale.
Il quadro delle competenze chiave europee è assunto dal sistema scolastico italiano come orizzonte di
riferimento.
Il sistema scolastico italiano ha elaborato le Nuove Indicazioni Nazionali del 2012, che fissano gli obiettivi
generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi delle competenze al livello del primo ciclo
d’istruzione, cioè scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Spetta quindi alle singole Istituzioni scolastiche declinare tali indicazioni formando un curricolo in cui sono
determinate conoscenze, abilità e competenze per ogni ordine di scuola, mantenendo una salda unione e
interconnessione dei saperi tra i tre ordini.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono pertanto riferimenti “ineludibili” che impegnano tutte le
componenti scolastiche alla loro realizzazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI
INDICATORI DELLE COMPETENZE : CLASSI PRIMA, SECONDA E TERZA DELLA PRIMARIA
ITALIANO:
Ascoltare, comprendere e riferire il contenuto di testi ascoltati.
Leggere e comprendere testi di varia natura.
Scrivere testi legati a scopi diversi.
Riconoscere le parti del discorso e rispettare le convenzioni ortografiche
INGLESE:
Comprendere in modo globale comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi orali.
Produrre brevi frasi per dare informazioni su se stessi, sull’ambiente familiare e la classe.
Riprodurre canzoncine e filastrocche
MUSICA:
Eseguire semplici canti e brani, accompagnandosi con oggetti di uso comune.
Riconoscere e discriminare gli elementi di base di un brano ascoltato.
Cogliere le caratteristiche del suono.
ARTE ED IMMAGINE:
Osservare immagini ed opere d’arte, descrivendo verbalmente impressioni ed emozioni.
Riconoscere ed utilizzare gli elementi del linguaggio visuale (segno, linea, colore e spazio) per esprimere
stati d’animo e pensieri in produzioni di vario tipo.
EDUCAZIONE FISICA:
Coordinare, utilizzare e controllare diversi schemi motori.
Riconoscere e riprodurre sequenze ritmiche.
Esprimersi attraverso consapevoli posture del corso.
Rispettare le regole dei giochi organizzati e comprenderne l’importanza.
STORIA:
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità.
Analizzare fonti per ricavare conoscenze sul passato personale e familiare
Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nel tempo e nello spazio.
Essere consapevoli dei valori della cittadinanza e della convivenza.
GEOGRAFIA:
Muoversi i nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento ed utilizzare gli indicatori
topologici.
Rappresentare oggetti, ambienti noti e percorsi (mappe e piante).
Individuare e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano i vari paesaggi.
MATEMATICA:
Contare in senso progressivo e regressivo.
Leggere e scrivere i numeri naturali, comprendendo i valore posizionale delle cifre.
Eseguire operazioni e procedure di calcolo.
Eseguire percorsi, secondo istruzioni date.
Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.
Classificare e rappresentare numeri, figure, oggetti con diagrammi, schemi e tabelle.
Effettuare misure dirette e indirette di grandezze, esprimendole con unita’ di misura convenzionali e non.
Risolvere semplici situazioni problematiche.
Operare rilevazioni statistiche.
SCIENZE:
Osservare, descrivere e confrontare aspetti della realtà circostante.
Distinguere i diversi elementi di un ecosistema naturale.
Riconoscere e classificare esseri viventi e non. Individuare il rapporto tra organi e funzioni negli organismi
viventi.
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali.
TECNOLOGIA:
Prevedere lo svolgimento e il risultato di semplici processi e procedure.
Seguire istruzioni d’uso e saperle fornire ai compagni.
Conoscere e raccontare storie di oggetti inseriti in contesti di vita personali.
Utilizzare semplici materiali digitali per l’approfondimento e conoscere i principali strumenti di
comunicazione
INDICATORI DELLE COMPETENZE : CLASSI QUARTA E QUINTA DELLA PRIMARIA
ITALIANO:
Ascoltare, cogliere e comprendere le informazioni essenziali per organizzare un discorso.
Leggere e confrontare testi di varia natura, riconoscendo le caratteristiche che li contraddistinguono.
Scrivere testi ortograficamente e morfologicamente corretti, per raccontare, argomentare, descrivere.
Compiere rielaborazioni sui testi.
Riconoscere le parti del discorso e gli elementi della frase. Arricchire il lessico.
INGLESE:
Comprendere domande e brevi frasi, riutilizzarle per esprimersi in modo chiaro ed interagire con i
compagni.
Produrre brevi frasi relative al proprio vissuto.
Riprodurre canzoni e filastrocche
MUSICA:
Eseguire individualmente e collettivamente brani vocali/strumentali.
Riconoscere e classificare gli elementi basilari del linguaggio musicale, all’interno di brani appartenenti ad
epoche e culture diverse.
ARTE ED IMMAGINE:
Identificare in una immagine gli elementi del linguaggio visuale (linea, colori, volume, spazio).
Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafico-pittoriche a scopi diversi.
Riconoscere ed apprezzare i principali beni artistici del proprio territorio.
EDUCAZIONE FISICA:
Utilizzare schemi motori e posturali, le loro interazioni nei movimenti.
Eseguire progressioni motorie, utilizzando vari codici espressivi.
Rispettare le regole dei giochi sportivi praticati, manifestando senso di responsabilità.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione e benessere fisico.
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti.
STORIA:
Ricavare informazioni utili da documenti di varia natura.
Conoscere e confrontare i quadri storici delle civilta’ studiate.
Usare la cronologia storica, secondo la periodizzazione occidentale.
Essere consapevole dei valori della cittadinanza e della convivenza civile.
Essere in grado di rispettare le regole convenute.
GEOGRAFIA:
Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali..
Interpretare carte geografiche a diversa scala, carte tematiche e grafici.
Localizzare sulla carta geografica le regioni d’Italia.
Conoscere e descrivere i principali paesaggi italiani ed europei.
MATEMATICA:
Conoscere gli elementi propri della disciplina.
Applicare regole, proprietà e procedimenti. Identificare situazioni problematiche; individuare variabili e
strategie risolutive.
Comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio specifico.
SCIENZE:
Conoscere gli elementi propri della disciplina.
Osservare fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti.
Raccogliere organizzare e confrontare dati.
Comprendere ed usare il linguaggio specifico.
TECNOLOGIA:
Conoscere ed analizzare materiali ricavati dalle materie prime disponibili nelle diverse epoche storiche e
quelli utilizzati con il progresso della tecnica.
Analizzare e descrivere il settore produttivo di semplici oggetti presi in esame.
Rappresentare graficamente un oggetto.
Utilizzare gli ambienti operativi del computer e programmi di normale utilità.
INDICATORI DELLE COMPETENZE :
CLASSI PRIMA, SECONDA E TERZA DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO:
Comprendere ed elaborare testi orali e scritti.
Usare tecniche e strategie di lettura appropriate.
Produrre, in forma corretta, testi orali e scritti, in situazioni e per scopi diversi.
Conoscere le caratteristiche ed il funzionamento della lingua.
INGLESE:
Comprendere brevi testi orali e scritti.
Produrre semplici messaggi orali e scritti.
Conoscere ed applicare strutture e funzioni linguistiche.
Conoscere aspetti della cultura e della civiltà anglofona.
FRANCESE:
Comprendere brevi testi orali e scritti.
Produrre semplici messaggi orali e scritti.
Conoscere ed applicare strutture e funzioni linguistiche.
Conoscere aspetti della cultura e della civiltà francese.
STORIA:
Conoscere eventi storici.
Usare strumenti propri della ricerca storica.
Stabilire semplici relazioni tra fatti storici.
Ricavare informazioni da documenti e/o fonti.
Comprendere ed usare il linguaggio specifico.
Conoscere le funzioni di Stato, Regioni, Enti Locali, Istituzioni europee ed internazionali.
Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione Italiana
GEOGRAFIA:
Orientarsi su un territorio con mappe, piante, ecc.
Leggere, interpretare, costruire carte tematiche, grafici, ecc.
Analizzare un territorio e comprenderne l’organizzazione.
Cogliere relazioni tra l’uomo e l’ambiente.
Comprendere ed usare il linguaggio specifico
MATEMATICA:
Conoscere, comprendere e utilizzare elementi, regole e procedure di calcolo aritmetico e/o algebrico.
Conoscere, riprodurre e utilizzare elementi e proprietà della geometria piena e solida.
Esprimere, interpretare e rappresentare formule, relazioni e funzioni.
Confrontare, interpretare e rappresentare formule, relazioni e funzioni.
Confrontare, interpretare e rappresentare dati utilizzando concetti di probabilità e statistica.
Conosce, comprende e usa termini propri della disciplina
SCIENZE:
Conoscere e utilizzare concetti fondamentali di fisica, chimica ed energia.
Descrivere e interpretare fenomeni e meccanismi della geologia e dell’astronomia.
Descrivere i principali fenomeni legati alla materia vivente.
Utilizzare conoscenze per sviluppare semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni.
Conosce, comprende e usa termini propri della disciplina
TECNOLOGIA:
Conoscere ed analizzare materiali ricavati dalle materie prime disponibili nelle diverse epoche storiche e
quelli utilizzati con il progresso della tecnica.
Analizzare e descrivere il settore produttivo di semplici oggetti presi in esame.
Rappresentare graficamente un oggetto.
Utilizzare gli ambienti operativi del computer e programmi di normale utilità.
MUSICA:
Comprendere il linguaggio specifico e la sua importanza espressiva.
Riprodurre localmente brani.
Acquisire tecniche elementari per l’esecuzione strumentale di semplici brani.
Elaborare semplici sequenze ritmiche e melodiche partendo da stimoli diversi.
Ascoltare e comprendere messaggi musicali, artistici e culturali.
EDUCAZIONE FISICA:
Rafforzare capacità coordinative (movimento, equilibrio, ritmo, ecc.).
Usare consapevolmente tecniche per migliorare capacità specifiche (forza, rapidità, resistenza, ecc.).
Conoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico, alimentazione e benessere.
Conoscere e rispettare le regole delle discipline sportive praticate.
METODOLOGIE
Il Nostro Istituto lascia ampia libertà d’insegnamento ai docenti , sia per quanto riguarda le metodologie
d’insegnamento sia per la loro scansione temporale sia per quanto riguarda le modalità di verifica
formativa, nel rispetto del curricolo d’istituto e delle Indicazioni Nazionali 2012.
LA VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione si fa riferimento alla legge che l’ha determinata nelle modalità in uso
oggi:
“Legge 169 del 30-10-2008 (legge Gelmini)”
Art. 3.
Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa in decimi ed
illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed
annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa
in decimi.
3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che
hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
Inoltre dal DPR 122 del 22-06-2009:
Art. 2.
Valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione
1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal
docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di
primo grado, dal Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, con
deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.
Criteri per deroghe alla validazione dell’anno scolastico in caso di assenze oltre ¼ del monte ore
1-Valutazione positiva nella maggior parte delle discipline.
2-Possibilità di poter affrontare la classe successiva.
3-Situazioni di H.
4-Lunghe malattie.
5-Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.
Limiti di discrezionalità per le discipline da sanare con voto di Consiglio di classe
1-Ricorrere alla non ammissione solo qualora possa essere veramente di una qualche utilità per l’alunna/o.
2-L’alunno può essere promosso per Voto di Consiglio fino ad un massimo di tre discipline non sufficienti.
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Nell’esercizio della propria funzione educativa e formativa, che integra e sostiene l’azione educativa dei
genitori, la nostra scuola dispone anche di strumenti di valutazione del comportamento degli studenti, in
ottemperanza del D.M. 5/2009 del quale si riportano alcuni articoli a titolo esplicativo.
“Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5”
Articolo 2
Caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento
1. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola
secondaria di secondo grado è espressa in decimi.
2. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa
vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli
apprendimenti,
alla
valutazione
complessiva
dello
studente.
Articolo 3
Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento
1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme
dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno.
2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio,
ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in
ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve
rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e
considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle
finalità di cui all’articolo 1 del presente decreto.
Articolo 4
Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente
1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente del
comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del
Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle
fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal
D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto
prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello
studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello
Statuto)
4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella
relativa al comportamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia l’elaborazione del
Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie
in
merito
alla
condotta
dei
propri
figli.
Tenendo presente che la valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento
per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestate e non lesive
dell’altrui personalità, da parte degli alunni, né avere una funzione sanzionatoria, essa è finalizzata a:
1- accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e
ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
2- verificare la capacità di rispettare le disposizioni che disciplinano la vita scolastica;
3- rendere più avvertita negli alunni la sensibilità verso una piena consapevolezza dei propri diritti e doveri
scolastici, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri.
Pertanto i voti espressi dal nostro Istituto vanno dal 6 al 10, essendo il voto 5 legato a espressioni mai poste
in essere da un bambino o alunno della scuola del primo ciclo.
Indicatori Valutazione del Comportamento
I seguenti indicatori di comportamento sono riportati sulle schede di valutazione per la primaria e la
secondaria di primo grado:
COMPORTAMENTO PRIMARIA
Riflettere sul proprio percorso di apprendimento e individuare modalità per superare le difficoltà.
Rispettare adulti e coetanei. Rispettare le regole convenute. Assumersi la responsabilità e le conseguenze
delle proprie azioni. Rispettare e utilizzare in modo corretto strutture, beni e arredi della Scuola.
La valutazione del comportamento della primaria avviene con giudizio sintetico di:
ottimo, distinto, buono, sufficiente.
COMPORTAMENTO SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Riflettere sul proprio percorso di apprendimento e individuare modalità per superare le difficoltà.
Rispettare adulti e coetanei. Rispettare le regole convenute. Assumersi la responsabilità e le conseguenze
delle proprie azioni. Rispettare e utilizzare in modo corretto strutture, beni e arredi della scuola.
Indicatore N.:1
riflettere sul proprio percorso di apprendimento e individuare le modalità per superare le difficoltà
LIVELLO 10
Riesce ad individuare le strategie migliori per imparare e sa autocorreggersi.
LIVELLO 9
Riesce ad individuare le strategie più idonee per imparare e riesce a correggersi dopo osservazione
dell’insegnante.
LIVELLO 8
Riesce ad individuare strategie appropriate per imparare e si corregge solo dopo l’intervento
dell’insegnante.
LIVELLO 7
Riesce a trovare strategie per imparare con lentezza, dopo qualche tentativo e solo dopo intervento diretto
dell’insegnante.
LIVELLO 6
Fatica a trovare strategie di apprendimento e deve ricorrere molto spesso all’aiuto dell’insegnante.
Indicatore N.2 :
rispettare adulti e coetanei
Livello 10
E’ sempre ben disposto verso gli altri sia adulti che coetanei, ne comprende e rispetta le
opinioni, nelle discussioni non si sottrae al confronto e, quando ne è convinto, non esita a
modificare le proprie idee.
Livello 9
Si pone verso gli altri in modo equilibrato e ne rispetta le opinioni, interviene nelle
discussioni senza sottrarsi al confronto e non pretende di imporre le proprie idee.
Livello 8
Non sempre equilibrato, rispetta le opinioni degli altri anche se reputa le proprie più degne di attenzione,
nelle discussioni tende a primeggiare ma con moderazione.
Livello 7
Non sempre si autocontrolla anche se è ben disposto verso gli altri e ne rispetta le opinioni, spesso
interviene nelle discussioni al solo scopo di imporre le proprie idee ed è restio al confronto.
Livello 6
Dotato di scarso autocontrollo, interviene in una discussione senza aspettare il proprio turno, ritenendo le
proprie opinioni più giuste e quindi più meritevoli di attenzione di quelle degli altri.
Indicatore N.3 :
rispettare le regole convenute
Livello 10
Rispetta sempre responsabilmente e consapevolmente le regole convenute.
Livello 9
Rispetta le regole convenute.
Livello 8
Rispetta quasi sempre le regole convenute anche se, a volte, deve essere responsabilizzato.
Livello 7
Non sempre rispetta le regole convenute e bisogna richiamarlo a tenere comportamenti più corretti.
Livello 6
Fatica molto a rispettare le regole convenute ed è soggetto a numerosi richiami da parte dell’insegnante.
Indicatore N.4 :
assumersi la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni
Livello 10
Valuta responsabilmente le proprie azioni e ne accetta consapevolmente le conseguenze.
Livello 9
Valuta in modo equilibrato le proprie azioni e ne accetta le conseguenze.
Livello 8
Valuta in modo equilibrato le proprie azioni anche se, a volte, lo deve fare su invito dell’insegnante. Ne
accetta comunque le conseguenze.
Livello 7
Non sempre valuta correttamente le proprie azioni e ne accetta le conseguenze.
Livello 6
Spesso irresponsabile, non si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni. Deve essere guidato ad
assumere atteggiamenti più consoni.
Indicatore N.5 :
rispettare e utilizzare in modo corretto strutture, beni e arredi della Scuola
Livello 10
Rispetta e utilizza in modo responsabile strutture, beni e arredi della Scuola.
Livello 9
Rispetta e utilizza in modo corretto strutture, beni e arredi della Scuola.
Livello 8
Rispetta e utilizza in modo non sempre corretto strutture, beni e arredi della Scuola.
Livello 7
Non sempre utilizza in modo corretto strutture, beni e arredi della Scuola per superficialità o scarso
interesse.
Livello 6
Usa strutture, beni e arredi della Scuola in modo poco accorto con il rischio che possano essere
danneggiati.
Indicatori Valutazione apprendimento degli alunni
Descrizione dei singoli valori della scala numerica da 1 a 10 da usare ai fini della valutazione degli alunni.
Dimensioni del processo di apprendimento:
1-Cognitiva che corrisponde alla fase dell’acquisizione di conoscenze dichiarative.
2-Operativa che corrisponde alla fase dell’acquisizione di abilità procedurali.
3-Inferenziale che corrisponde alla fase dell’acquisizione di specifiche strategie.
4-Semantico/sintattica che corrisponde all’acquisizione di competenze comunicativo-espressive.
Voto
10
Voto
9
Primaria
Conosce approfonditamente i contenuti delle
diverse discipline; applica autonomamente e in
modo appropriato i saperi acquisiti; ha una
strategia di approccio e di studio personale;
comprende i linguaggi specifici delle discipline e
li trasferisce in ambiti e contesti nuovi.
Conosce in modo completo i contenuti delle
discipline; applica appropriatamente le
conoscenze acquisite; organizza strategie di
approccio e di studi funzionali ;comprende i
linguaggi specifici delle discipline e li traduce in
ambiti diversi.
Secondaria di primo grado
Conosce in modo completo e approfondito i
contenuti delle discipline; applica in modo
appropriato ed autonomo metodi e strumenti
delle stesse; pianifica correttamente strategie di
studio
anche in situazioni nuove di apprendimento;
comprende linguaggi specifici e li trasferisce in
ambiti e contesti diversi.
Conosce in modo completo i contenuti delle
discipline; applica in modo appropriato metodi e
strumenti delle stesse; organizza strategie di
studio funzionali in situazioni note di
apprendimento; comprende i linguaggi specifici e
li traduce correttamente in ambiti e contesti
diversi.
Voto
8
Conosce in modo ampio i contenuti delle
discipline; applica in modo corretto le
conoscenze acquisite ; adotta un efficace
organizzazione dello studio; comprende i diversi
linguaggi delle discipline e sa trasferirli in
contesti vari.
Voto
7
Conosce in modo soddisfacente i contenuti
delle varie discipline; applica strategie di studio
adeguate e lineari; comprende i linguaggi
specifici delle varie discipline e li trasferisce
adeguatamente in contesti diversi.
Voto
6
Conosce i contenuti essenziali delle discipline;
se guidato, applica strategie di studio semplici
in situazioni note di apprendimento;
comprende i linguaggi specifici delle discipline,
ma non è sempre in grado di trasferirli in
contesti nuovi.
Voto
5
Conosce in modo parziale i contenuti delle
discipline; non sempre è in grado di applicare
strategie anche semplici di studio; comprende
con difficoltà i linguaggi delle diverse discipline
e non sempre sa trasferirli in contesti nuovi.
Voto
4
Voto
3
Voto
2
Conosce in modo ampio i contenuti delle
discipline e delle stesse applica in modo corretto
metodi e strumenti; compie operazioni di studio
in modo efficace in situazioni note di
apprendimento; comprende i diversi linguaggi
specifici e li usa con precisione anche
trasferendoli da un linguaggio ad un altro.
Conosce in modo soddisfacente i contenuti delle
discipline e ne applica in modo lineare metodi
e strumenti; compie operazioni di studio in modo
adeguato in situazioni note di apprendimento;
comprende i diversi linguaggi specifici e li usa in
modo adeguato.
Conosce i contenuti essenziali delle discipline e
delle stesse applica in modo lineare metodi e
strumenti se guidato; esegue semplici ma
corrette operazioni di studio solo in situazioni di
apprendimento note; comprende i diversi
linguaggi specifici ma non sempre li trasferisce in
modo appropriato in contesti ed ambiti diversi.
Conosce in modo parziale i contenuti essenziali
delle discipline e delle stesse applica in modo
non sempre adeguato metodi e strumenti; non
sempre corretto il ricorso a sia pur semplici
strategie di studio anche in situazioni note di
apprendimento; comprende i diversi linguaggi
specifici con difficoltà e non sempre riesce a
trasferirli in contesti ed ambiti diversi.
Conosce in modo molto parziale anche i
contenuti essenziali delle discipline e delle stesse
non
applica sia pure in modo meccanico metodi e
strumenti; anche in semplici situazioni di
apprendimento non riesce ad eseguire corrette
strategie di studio e di lavoro; mostra difficoltà
nella comprensione dei linguaggi specifici e non
riesce a trasferirli da un linguaggio ad un altro.
Non conosce i contenuti essenziali delle
discipline e non riesce ad applicare anche i più
semplici
strumenti di lavoro e di studio sia pure in
situazioni molto elementari di apprendimento;
ha notevoli difficoltà a comprendere i diversi
linguaggi specifici.
Porta raramente e solo in parte il materiale; non
si applica nemmeno se ripetutamente sollecitato
e di conseguenza non conosce i contenuti delle
discipline; mostra una totale inconsapevolezza
che ha dei bisogni cognitivi essenziali da
soddisfare; non ha maturato un metodo di lavoro
e di studio, neanche di tipo esclusivamente
meccanico e ripetitivo.
Voto
1
Non porta il materiale e, per assoluta mancanza
di applicazione, non conosce i contenuti delle
discipline; non ha maturato un benché minimo
metodo di lavoro e di studio, neanche di tipo
meccanico e ripetitivo.
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Salvatore Sasso
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:

SIBILIO DOMENICA

ALESSE MARIA LUISA
COORDINATORI DI PLESSO:

Primaria Via Merope: CECI MARIA ANTONIETTA

Scuola Secondaria di Primo Grado: MILICI LUCIANO

Primaria O. Romero: SARACENI ARIANNA – DUCA ANNA

Infanzia O. Romero: RAMIVITI FERNANDA

Infanzia Via Merope: SCARPELLI ALESSANDRA

Infanzia Torrenova 160: ARMENTANO FRANCA
STAFF ORGANIZZATIVO OPERATIVO composto da:
-
Dirigente Scolastico: Prof. Sasso Salvatore
Collaboratori del Dirigente Scolastico: Sibilio Domenica – Alesse Maria Luisa
Presidente dei Consigli d’Interclasse, Intersezione e Coordinatori della classe e Capi
Dipartimento Disciplinari.
COMITATO VALUTAZIONE
PRIMARIA:
Panfili, Torresan, Sibilio, Vallone . Supplenti (Bacci, Nanni).
INFANZIA:
Armentano, Ferraiuolo, Mazzotta. Supplenti (Caruso R., Stravino).
SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
Addesi, Caruso, Milici, Cannizzaro. Supplenti (Battellini, Aguzzi)
GLH D’ISTITUTO
SECONDARIA DI PRIMO GRADO: Luciani, Iaricci
PRIMARIA: Di Stefano, Guarino
INFANZIA: Mazzanti, Gatti
DIPARTIMENTI FIGURE STRUMENTALI AL P.O.F. ANNO SCOLASTICO 2012/2013
DIPARTIMENTI
FIGURE
STRUMENTALI
DOCENTI
CAPI DIPARTIMENTO-REFERENTI COMMISSIONI
1
P.O.F. VALUTAZIONE D’ISTITUTO
VALLONE
SARACENI-SIBILIO - GALLO – MONTESANTI (Via Merope) MAZZOTTA – RAMIVITI
(Via Calimera) CARUSO- ALESSE – LEONORI – MILICI – LELI – BATTELLINI (Media)
2CURRICOLO E CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
MILICI
BRIGIDA - MARZILLI P.- SIBILIO -COLANTONIO -BIANCHINI-SGABELLONE -DI
COSIMO- CARUSO R. ARMENTANO (Via Merope) MAZZOTTA – RAMIVITI – ORAZI –
BACCI – ZANNOTTI-SFREGOLA –BATTISTELLA –NANNI (Via Calimera) CARUSO –
AMATO – LELI- ALESSE (Media)
3 INTEGRAZIONE
ODDO
BUONO-MOTISI- DI STEFANO- PAGANO- GALLO- BARBA- VERGINELLI-MAZZANTI
(Via Merope) NANNI – GUARINO – GUARRACINO – LIAZZA – GATTI – VERDE –
FILIPPO – VIETRI (Via Calimera) VALENTINI – LUCIANI (Media)
4 DISAGIO
PROIETTI
LEONORI – FORTI – LOMBARDO –IARICCI (Media) BATTISTELLA -TRIONFO- MECC
(via Calimera)-GALLO- MONTESANTI (Via Merope)
DONELLI
GIMPAOLO- FESTUCCIA -LIBERATORI- GASBARRO- COSTANZO (Via Merope) PORRINI
– PULERA’ – ZILO – FRANCAVILLA – SERRONE – OLIVIERO – DE PIANO – ARENA –
VERDIGLIONE – MENCHELLA -D’ASCENZO (Via Calimera) DI RIENZO –CANNIZZARO
(Media)
5 SCIENTIFICO
DI PERSIO
6 RICERCA-AZIONE
GIANSANTI
EXTRA SCUOLA
7 INFORMATICO/
LO TORTO
NUOVE TECNOLOGIE
NATALE
DUCA
8 INTERCULTURA
DE PACE
DI GIROLAMO- CAVALERI-FERRAIUOLO-DE PACE (Via Merope) TRINFO – MECCI –
SACCO –SANTERCOLE – ZILO – SFREGOLA – BALDACCHINO – PULICANI – BACCI (Via
Calimera)
CERELLI – CAPPUCCINI – VALENTE (Media)-D’ ALESSIO-TRIONFO -MECCI (Via
Calimera) GALLO- VALLONE (Via Merope)
CAMPANA- DI COSIMO- CECI- SCABELLONE- SIMONE - DE PACE- GIANSANTI (Via
Merope) ZILO – SACCO – SFREGOLA – CATALDI –MENCHELLA – PALMA –SERRONE –
DE PASCALE (Via Calimera) AVERNA- VALENTI (Media)
COMMISSIONI ANNO SCOLASTICO 2012/2013
COMMISSIONI
1 LINGUA INGLESE E FRANCESE
REFERENTE
DI GIROLAMO
DOCENTI
TORRESAN – GIAMPAOLO NOVELLI – BRIGIDA – GREGORACE (Via Merope) ARENA –
POLLASTR I (Media)
VALENTINI (Media) DI COSIMO-MAZZANTI (Via Merope)
2 VIAGGI - VISITE DIDATTICHE
DONELLI
DE GIOVANNI –MAZZOTTA (Via Calimera)
3 ELETTORALE
CICU
VALENTINI- DI RIENZO-FIORENTINI –MONTESANTI-BRUNO –CARUSO R. - SANTERCOLE
– OLIVERIO - DE LUCA
4 MUSICA E MOTORIA
BRIGIDA
BATTELLINI -ALESSE (Media) FESTUCCIA (Via Merope) SACCO SANTERCOLE (Via
Calimera)
5 ORANIZZAZIONE TEATRO
VALENTINI
NOVELLI – BRIGIDA (Via Merope) RAMIVITI – ORAZI – MENCHELLA – ARENA –
OLIVERIO – PALMA – SERRONE – VERDIGLIONE (Via Calimera) BATTELLINI (Media)
6 FORMAZIONE CLASSI
SIBILIO
7 COMMISSIONE ORARIA
PANFILI
ALESSE-MILICI-LELI-SIBILIO-CECI-TRIONFO-COLANTONIO-PORRINI – SARACENI
ALESSE-SIBILIO - DONELLI-PANFILI-TORRESAN-LUCIANI- CAPASSI C. - PAGANO-DE
PASCALE-MONTRONE-BALDACCHINO-DUCA-STAGLIANO’-DE PACE-ARMENTANOMENCHELLA-PALMA
RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
ore settimanali
settimane
ore annuali
settimane
33
429 13
33
1
33
33
33
1
33
33
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
99
3
33
99
3
33
99
3
33
99
3
33
99
33
99
2
33
66
3
33
99
3
33
99
3
33
99
330 10
33
330
9
33
297
9
33
297
9
33
297
ore annuali
ore settimanali
33
ore annuali
429
1
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
33
33
33
66
2
2
33
33
66
66
3
2
33
33
99
66
3
2
33
33
99
66
3
2
33
33
99
66
33 1320 40*
33 1320 40*
ore annuali
ore settimanali
settimane
ore annuali
ore settimanali
settimane
ore annuali
ore settimanali
settimane
ore annuali
Classe 5
settimane
Classe 4
33 1320
ore settimanali
Classe 3
33 1320 40*
ore annuali
Classe 2
33 1320 40*
settimane
ore settimanali
DISCIPLINA
Italiano
10
Musica
2
Arte e immag.
1
Corpo, mov.,Sport
1
Storia
2
Geografia
2
Matematica
6
Scienze
2
Tecnol./Inform.
1
Inglese
1
Religione C.
2
TOTALE 30*
settimane
33
66
Classe I
TEMPO NORMALE
ore settimanali
429 13
33
33
429 13
Classe 5
2
33
ore annuali
settimane
33
Classe 4
33
ore annuali
429 13
Classe 3
33
settimane
DISCIPLINA
Italiano
13
Musica
2
Arte e immag.
1
Corpo, mov.,Sport
1
Storia
3
Geografia
3
Matematica
10
Scienze
2
Tecnol./Informat.
2
Inglese
1
Religione C.
2
TOTALE 40*
Classe 2
ore settimanali
Classe I
ore settimanali
TEMPO PIENO
33
330
10
33
330
9
33
297
9
33
297
9
33
297
33
66
2
33
66
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
33
66
1
33
33
2
33
66
2
33
66
2
33
66
33
198
6
33
198
6
33
198
6
33
198
6
33
198
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
2
33
66
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
1
33
33
33
33
33
66
2
2
33
33
66
66
3
2
33
33
99
66
3
2
33
33
99
66
3
2
33
33
99
66
33
990
33
990 30*
33
990 30*
33
*30 ore sono comprensive di 2 ore di mensa settimanali
990 30*
33
990 30*
Ripartizione delle ore cattedra
Discipline
Lettere 
Approfondimento Lettere
(Inserito nel curricolo)
Matematica e Scienze
Inglese
Francese
Tecnologia
Arte
Musica
Scienze Motorie
Religione


Tempo normale
30 ore
Tempo lungo
36 ore
9
15
1
6
9
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
Lettere: Italiano 6 ore + Storia/Cittadinanza-Costituzione/Geografia 4 ore
Matematica 4 ore + Scienze 2 ore
Progetti
Secondaria 1° grado:
-
la sostenibilità comincia a scuola
disegnare con il computer
la vela a scuola
progetto memoria
l’ora di musica
giochi sportivi studenteschi
la corsa di Miguel
progetti del CeIS Don Mario Picco e supporto psicologico e di ascolto
progetto”Dante for ver”
oasi di Farfa
globetto (esperimenti scientifici nei nostri laboratori)
sapere e sapori
progetto teatrale e gioco sport
progetto Comenius
progetto polizia postale
progetto interculturale- alfabetizzazione
progetto sicurezza
progetto di educazione alla legalità prevenzione e contrasto al bullismo.
primaria via Merope:
-
oasi di farfa
globetto
progetto la musica va a scuola
progetto motoria “insieme per crescere”
progetto Comenius
progetto polizia postale
progetto sicurezza
progetto interculturale- alfabetizzazione
sportello psicologico
primaria via calimera:
-
sapere e sapori
progetto frutta
progetto motoria
progetto teatrale
progetto interculturale- alfabetizzazione
progetto biblioteca
progetto sicurezza
sportello psicologico
progetto Slim
Infanzia
-
progetto “la musica va a scuola”
progetto motoria “ insieme per crescere”
sportello psicologico
progetto interculturale
FORMAZIONE CLASSI A.S. 2012-2013
PRIMARIA
BASILE
INSEGNANTI
INGLESE
RELIGIONE
CURRICOLO
CLASSE
SEZIONE
MUSICA
MOTORIA SOSTEGNO
PRIMA
C
DI COSIMO
TORRESAN (Ing.)
TORRESAN
2 ORE
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
BUONO
PRIMA
D
LO TORTO
SCABELLONE
TORRESAN
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
BUONO
PRIMA
E
SIMONE
DELLA VOLPE
CAMPANA
2 ORE
PAGANO
1 ORA
1 ORA
PRIMA
F
MOLLO (Ing.)
CAMPANA
MOLLO
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
FOGLIA
SECONDA
A-E
GASBARRO
LIBERATORI (I)
NOVELLI (I)
SEZ A
LIBERATORI
SEZ E
NOVELLI
2 ORE
CAPASSI
2 ORE
1 ORA
SEZ. E
VALLONE
SECONDA
C
DI PERSIO
GIAMPAOLO (I)
2 ORE
2 ORE
CAPASSI
2 ORE
1 ORA
ODDO
SECONDA
D
BRIGIDA (I)
FESTUCCIA
2 ORE
2 ORE
PAGANO
2 ORE
1 ORA
TERZA
A-E
SIBILIO (DI LEO)
CIOLFI
PERCOCO
SEZ. A
DI GIROLAMO
SEZ. E
DI LEO
2 ORE
PAGANO
1 ORA
1 ORA
TERZA
C
BIANCHINI
GRECORACE (I)
3 ORE
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
TERZA
D
CECI
DE AMICIS
3 ORE
GRECORACE
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
TERZA
F
DI GIROLAMO (I)
PULITINI
DI GIROLAMO
2 ORE
PAGANO
1 ORA
1 ORA
SEZ. A
ZUCCHEGNA
BARBA
SEZ A
TORRESAN
SEZ E
BRIGIDA
SEZ. A
CAPASSI
SEZ. E
PAGANO
1 ORA
1 ORA
QUARTA
A-E
BRUNO
CAVALERI
MONTESANTI
QUARTA
C
DI STEFANO
MARZILLI P.
GIAMPAOLO
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
MOTISI
QUARTA
D
COSTANZO
PANFILI
MOLLO
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
MOTISI
QUINTA
A-E
DELLA SALA
MULLER (I)
COLANTONIO
EMILI
MULLER
2 ORE
SEZ. A - E
PAGANO
1 ORA
1 ORA
SEZ A - E
GALLO
SEZ A
FOGLIA
QUINTA
C
ROSI (I)
SIANI
ROSI
2 ORE
PAGANO
1 ORA
1 ORA
GALLO
QUINTA
D
LUCIANI
MARZILLI L.
ROSI
2 ORE
CAPASSI
1 ORA
1 ORA
VALLONE
FORMAZIONE CLASSI A.S. 2012-2013
PRIMARIA
ROMERO
INSEGNANTI
INGLESE
RELIGIONE
CURRICOLO
CLASSE
SEZIONE
PRIMA
A
CAPASSI M. G.
TOMASSINI
BALDACCHINO
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
PRIMA
B
MARIANI
SARACENI
PULERA'
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
MACERONI
C-D
CATALDI
LEO
ZANNOTTI
LEO
1 ORA
SEZ. C
MARCHESIANI
SEZ. D
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
SEZ C
MACERONI
SECONDA
A
BALDACCHINO (I)
PORRINI
2 ORE
BALDACCHINO
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
GUARINO
SECONDA
B
FRANCAVILLA
ZILO
2 ORE
MECCI
2 ORE
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
FILIPPO
SECONDA
C
SFREGOLA
PULERA' (I)
2 ORE
PULERA'
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
COSCIA
D-E
PARRAVANO
DI GIOVANNI
ZAFATTIERI
SEZ D
BALDACCHINO
SEZ E
SIMEONI
SEZ. D
DE PASCALE
SEZ. E
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
SEZ D - E
PERA
PRIMA
SECONDA
MUSICA
SEZ A - E
VERGINELLI
MOTORIA SOSTEGNO
(COMPAGNONE)
TERZA
A
MECCI (I)
SACCO
2 ORE
MECCI
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
VIETRI
TERZA
B
SIMEONI (I)
STAGLIANO
2 ORE
2 ORE
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
VIETRI
C-D
BALDACCINI
BATTISTELLA
D'ASCENZO
SEZ C
MECCI
SEZ D
LEO
SEZ. C
MARCHESIANI
SEZ. D
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
COSCIA (III D)
QUARTA
A
MONTRONE (I)
PULICANI
3 ORE
2 ORE
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
GUARRACINO
QUARTA
B
LIAZZA
NANNI
3 ORE
2 ORE
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
GUARRACINO
QUARTA
C-D
CARDILLI
PAGLIA
TRIONFO (I)
SEZ C - D
TRIONFO
SEZ. C
MARCHESIANI
SEZ. D
MARCHESIANI
1 ORA
1 ORA
FILIPPO (IV C)
QUINTA
A
AMICI (I)
DUCA
3 ORE
AMICI
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
SANSIVIERO
QUINTA
B
D'ALESSIO (I)
ZONETTI (I)
3 ORE
D'ALESSIO
2 ORE
DE PASCALE
1 ORA
1 ORA
(COMPAGNONE)
C-D
BACCID'AURIADI
IORIO
SEZ
DD'ALESSIOSEZ
DAMICI
SEZ. C - DDE
PASCALE
1 ORA
1 ORA
SANSIVIERO
TERZA
QUINTA
SCUOLA DELL'INFANZIA
SEZIONE
INSEGNANTI
CURRICOLI
RELIGIONE
BASILE TEMPO NORMALE
ALIQUO'
ALIQUO'
ALIQUO'
ALIQUO'
ALIQUO'
A
B
C
D
E
CARUSO - STRAVINO
DE PACE - GIANSANTI
FIORENTINI - SARRECCHIA
FERRAIUOLO - SCARPELLI
ARENA E. - MANGANO
A
B
C
D
ROMERO TEMPO NORMALE
ARENA M. - MAZZOTTA
ALIQUO'
DE PIANO - VERDIGLIONE
ALIQUO'
RAMIVITI - SANTERCOLE
ALIQUO'
MENCHELLA - ORAZI
ALIQUO'
SOSTEGNO
AIELLO
MAZZANTI
MAZZANTI
MAZZANTI
VERDE
GATTI
PERA
A
B
C
A
B
C
PALMA
OLIVERIO
SERRONE
ROMERO TEMPO RIDOTTO
ALIQUO'
ALIQUO'
ALIQUO'
VIA DI TORRENOVA 160 TEMPO RIDOTTO
BOSSI
ALIQUO'
ARMENTANO
ALIQUO'
DE LUCA
ALIQUO'
AIELLO
Scarica

Ministero dell`Istruzione, della Ricerca, dell`Università