CISAL Unione Regionale Umbria 06124 Perugia Via Campo di Marte, 8/f Tel. 075 5008544 - Fax 075 5016373 Cell. 338 9511022 [email protected] www.cisal.org ARTICOLO [email protected] ______________________________________________________________________________________________ Perugia, 2 maggio 2012 IL PRIMO MAGGIO DELLA CISAL A Cosenza una delegazione dell’Unione regionale Umbria Una delegazione della CISAL – Confederazione Sindacati Autonomi dei Lavoratori - Unione regionale Umbria si è recata ieri a Cosenza per partecipare alla manifestazione di piazza che ha riunito iscritti al sindacato autonomo provenienti da tutto il territorio nazionale. Una folla vivace e festosa ha accolto con entusiasmo il discorso del Segretario generale Francesco Cavallaro, il quale ha evidenziato come l’attuale governo abbia finora attuato, attraverso le sue manovre, solo il “rigore”, e non anche “l’equità e la crescita” promesse. Un governo di tecnici quello attuale che ha scaricato sui più deboli (lavoratori e pensionati) il peso di una crisi le cui responsabilità sono da ricercarsi altrove. Un esecutivo che, ignorando le più elementari regole della democrazia, si è scelto i propri interlocutori escludendo dai tavoli il sindacato autonomo e le sue proposte. “Il problema è che al governo non ci sono veri rappresentanti della gente comune” - dichiara il segretario generale della CISAL Umbria Elena Tiracorrendo, intervenuta a Cosenza – “piuttosto ad essere rappresentati sono gli industriali, gli avvocati, i farmacisti, i medici, i notai, i banchieri i quali, quando vengono toccati i loro interessi, immediatamente “alzano gli scudi”, minacciando di togliere il proprio sostegno al governo, mentre non si fanno scrupoli – a parte qualche lacrimuccia di circostanza – ad accanirsi su lavoratori e pensionati. Tutta gente che non ha mai vissuto sulla propria pelle i problemi quotidiani dell’italiano medio, che non sa cosa significhi sbarcare il lunario con sempre meno euro al mese, perché aumenta tutto e il lavoro non c’è”. Prosegue Vincenzo Filice, altro componente della delegazione CISAL Umbria a Cosenza: “In questo momento storico l’introduzione dell’IMU rischia di compromettere un equilibrio già duramente provato dall’aumento spropositato della pressione fiscale. La gente è esasperata: troppe tasse, le famiglie non ce la fanno più. Anche gli amministratori locali dovrebbero pensarci bene prima di decidere se e in che misura utilizzare leve come questa che, se da una parte danno “ossigeno” alle loro casse, dall’altra ostacolano la ripresa dell’economia, aumentando il carico fiscale che è al limite della sopportazione e andando a toccare un bene prezioso per gli italiani quale la casa”. In un momento come questo, allora, qual è il senso della festa del lavoro? “E’ proprio nei momenti più difficili che si deve trovare la forza di reagire” - prosegue Tiracorrendo – “dobbiamo ritrovare il coraggio che hanno avuto i nostri genitori e nonni nell’affrontare le difficoltà del periodo bellico. Abbattersi non serve: bisogna tirarsi su le maniche, darsi da fare, inventare soluzioni nuove, vedere le opportunità, evolversi, facendo leva sulle proprie risorse. Insomma, lavorare, e farlo con intelligenza. Il popolo italiano è un grande popolo, con una grande genialità. Ce la possiamo fare. Ma la politica deve cambiare registro: diminuire la pressione fiscale su lavoratori, pensionati e piccoli imprenditori; rendere più facile la libera iniziativa. Soprattutto, pensare al bene comune piuttosto che agli interessi di parte”. Nessun ripiegamento su se stessi, dunque, ma un’esortazione a rifondare il valore del lavoro: questo il messaggio della CISAL a Cosenza. Elena Tiracorrendo Rif. 338.9511022