Alcune slides per l’autoform-azione del CUG Dalle linee guida per la composizione del CUG: “la complessita’ dei compiti demandati al CUG richiede che i/le componenti siano dotati/e di requisiti di professionalita’, esperienza, attitudine [..] pertanto essi devono possedere: i)Adeguate conoscenze nelle materie di competenze del CUG ii)Adeguate esperienze, nell’ambito delle pari opportunita’ e/o del mobbing, del contrasto alle discriminazioni rilevabili attraverso il percorso professionale” Percorso di formazione/autoformazione Alessia Bruni, Roma 31 maggio 2011, riunione CUG 1 Definizione di Pari Opportunita’ “Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” uguaglianza formale “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che di fatto limitano l'eguaglianza e quindi gli individui di sviluppare pienamente la loro personalità” uguaglianza sostanziale “La Repubblica [..] richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’ politica, economica, sociale” l’uguaglianza, non solo formale, è fondante nella Costituzione Italiana, siamo nel campo del socialismo 2 Sesso / Genere il sesso costituisce un corredo genetico, un insieme di caratteri biologici fisici e anatomici che caratterizzano maschio/femmina (non e’ determinato per 1/1000 della popolazione) il genere rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione storicamente determinata di comportamenti che rivestono il corredo biologico e danno vita allo stato di uomo/donna ’Donna e uomo non si nasce, si diventa’ Storicamente il potere e il dominio sono stati fortemente sessuati e attribuiti alla virilita’. Di conseguenza le donne ne sono escluse e gli uomini che rifiutano questa logica ne sono diminuiti in umanita’. Pari opportunita’ significa UGUAGLIANZA, ovvero rifiuto di logiche di potere e dominio. Statistiche di genere non sono statistiche sessuate, ma studi che mettono in evidenza la ricchezza della condizione umana Perche’ riflettere sulla fenomenologia di genere? 1) valorizzare le risorse umane 2000-2010 Strategia di Lisbona: Il consiglio dell’Unione Europea fissa l’obiettivo di sviluppare l’economia europea basandola sull’innovazione e la conoscenza Innovazione e conoscenza richiedono persone qualificate. Dove trovarle? Poiche’ il contributo delle donne e dei giovani e’ sottoutilizzato L’Europa punta alla valorizazione del lavoro dei giovani e delle donne, Mainstreaming di genere E noi? Stiamo valorizzando il lavoro e le vite delle donne e dei giovani? 4 Perche’ riflettere sulla fenomenologia di genere? 2) per capire se la nostra umanita’ ha il suo posto nell’ambiente di lavoro E’ un posto in cui uomini e donne che aspirino a vite piene possono lavorare, o occorre sacrificare la propria vita per la carriera? E’ un luogo che valorizza le nostre competenze e vite? Riflette i valori in cui ci riconosciamo? La definizione di ruoli maschili e’ vincolata a quella di ruoli femminili, quindi le discriminazioni definiscono entrambi i generi, pregiudizi sulle donne sono anche pregiudizi sugli5 uomini L’obiettivo e’ creare un ambiente favorevole per uomini e donne “Stasera facciamo un bunga bunga o si va al Sofitel?” maggio 2011, ultima frase del Presidente di Commissione scientifica nazionale ai commissari prima di cominciare i lavori della sessione. Notevole sintesi del clima . Per uguaglianza di genere si intende una situazione in cui gli esseri umani siano liberi di sviluppare la proprie abilita’ personali e fare scelte senza limiti posti dai ruoli di genere. Il genere non e’ un problema delle donne, ma dei ruoli, e quindi di cultura e di organizzazione. 6 Autoformazione del CUG – uguaglianza di genere Genere, politiche di genere Le differenze tra uomini e donne sono di origine biologica e sociale. Con “sesso” ci si riferisce alle differenze determinate biologicamente, con “genere” alle differenze sociali e culturali. Per uguaglianza di genere si intende una situazione in cui gli esseri umani siano liberi di sviluppare la proprie abilita’ personali e fare scelte senza limiti posti dai ruoli di genere. NB: definizione di un genere definisce entrambi i generi, quindi le discriminazioni definiscono entrambi i generi, pregiudizi sulle donne sono anche pregiudizi sugli uomini. Storia delle PO in termini di genere http://www.regione.emiliaromagna.it/wcm/pariopportunita/sezioni/saperne/approfondimenti.ht m 7 Strategie europee per la parita’ di genere, generali e specifiche per la scienza La commissione europea ha elaborato piani per l’uguaglianza di genere http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=418&langId=en [uguali opportunita’, paga, mainstreaming] In particolare ha istituito il Gruppo di Helsinki su Donne e Scienza per le pari opportunita’ nel mondo scientifico http://ec.europa.eu/research/sciencesociety/index.cfm?fuseaction=public.topic&id=1253&lang=1 (e link collegati) In italiano, un ottimo documento e’ PRAGES, progetto europe per definire le linee guida per la promozione dell’uguaglianza di genere nella scienza http://www.bo.infn.it/~brunial/cpo/Europa/LineeGuida2011_ITA.pdf 8 Impressionante il lavoro del CNR in Francia http://www.cnrs.fr/mpdf/ Strategie europee per la scienza Strategie per la valorizzazione del ruolo dei ricercatori (uomini e donne) in ambito scientifico sono parte della strategie per le pari opportunita’ L’INFN ha ratificato la Carta Europea dei ricercatori e il Codice di Condotta per l’assunzione, ha approvato nel Piano triennale di Azioni positive l’introduzione del Codice Minerva (assunzioni e promozioni) La strategia europea e’ descritta a: http://ec.europa.eu/euraxess/index.cfm/rights/strategy4Researche r Le affermazioni della carta sono tradotte in un questionario, il personale definisce la rilevanza e il grado di applicazione delle azioni, una commissione usale risposte per elaborare la strategia di implementazione Ad esempio Palermo: http://portale.unipa.it/home/ricerca/cartaeuropearicercatori/it/rela 9 zione_integrale.pdf Codice Minerva – CV per dipendenti L’applicazione del codice Minerva per le assunzioni/promozioni ed esigenze di trasparenza comportano la necessita’ di accedere al CV dei dipendenti/associati, almeno entro il portale INFN La proposta del proposta.html cpo http://www.bo.infn.it/~brunial/cpo/CV/cv- Informazioni “automatiche”: 1) Informazione dal sito MIUR (info personali, titoli di studio, posizione) 2) Informazioni dal DB scientifico e della formazione + informazioni su base volontaria: 3) Campo libero per inserire CV sul modello di quello europeo 4) Foto 5) campo per data di nascita dei figli, ed esigenze di cura, 10 Riflessioni sulla fenomenologia di genere per il personale INFN Vedi presentazioni sul sito Statistiche del cpo Dati pubblici: 1)Dati delle commissioni scientifiche sul portale 2) Dati del conto economico annuale pubblicati sul sito della Segreteria Generale dello Stato, ma non facilmente accessibili. In genere il piano triennale INFN presenta dati integrali, ma non divisi per genere e generazionali Mancano: 1)dati economici divisi per genere 2)dati delle commissioni 3)Dati dei concorsi sono incompleti, genere ed eta’ dovrebbero essere pubblicati 11 Autoformazione del CUG – stress/mobbing Per la valutazione del rischio vedi sito INAIL Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro http://www.ispesl.it/pubblicazioni/dossier.asp?q=rp INFN: Questionari di benessere organizzativo Relazioni della consigliera di fiducia 12 Le dimensioni del problema 13 Andamento del personale negli ultimi 7 anni Il numero totale dei dipendenti a tempo indeterminato, dal 2003 a maggio 2010, appare praticamente costante, passando da 1771 a 1840 (+3.9%). Anche la frazione di donne appare costante, l’ID passa da 3.5 a 3.1. Vedremo nelle analisi seguenti più approfondite che la realtà è più sgradevole, si assiste ad un complessivo invecchiamento dell’Istituto dovuto a una significativa diminuzione di nuove assunzioni distribuzione del personale per fasce di età - 2003 Totale femmine 350 Totale maschi 300 319 250 269 275 200 Distribuzione per età e genere del personale 150 100 109 50 0 0 20-24 24 6 2 25-29 142 98 32 99 127 91 94 49 30-34 35-39 40-44 45-49 25 50-54 17 55-59 60-64 15 5 2003 >64 distribuzione del personale per fasce di età - 2008 Totale femmine 350 Totale maschi 300 297 250 319 275 I differenti profili hanno distribuzioni diverse, ma un problema comune è quello dell'esiguità del reclutamento. 200 150 154 100 108 50 0 9 0 5 0 20-24 25-29 46 16 30-34 133 101 101 75 54 43 35-39 40-44 45-49 31 18 50-54 55-59 60-64 5 >64 La distribuzione del 2003 aveva un massimo tra 35-49 anni mentre quella del 2008 è fortemente concentrata nelle fasce di età 40-54 anni -> progressivo invecchiamento. 2008 Distribuzione del personale ricercatore (somma per fasce di età) Distribuzione del personale ricercatore per fasce di età - 2003 Distribuzione del personale ricercatore per fasce di età - 2008 Totale femmine 140 140 120 120 100 2003 123 100 80 124 60 82 40 10 21 0 2 30-34 35-39 2008 98 80 98 60 20 Totale maschi 91 40 52 40 20 48 23 40-44 41 8 45-49 4 0 7 0 30-34 35-39 50-54 6 7 3 55-59 60-64 1 >64 49 25 23 41 46 24 40-44 45-49 16 8 50-54 6 55-59 60-64 1 >64 Nel 2003, la fascia di età con la maggiore presenza complessiva, sia per gli uomini che le donne, era quella dei 40-44 anni, con una rilevante frazione di personale sotto i 40 anni. Entrambe le distribuzioni del 2008 hanno un massimo sono nella fascia dei 45-49 anni. Tra il 2003 e il 2008, nella fascia di età 40-44, le donne diminuiscono del 44% (da 40 a 23), a fronte di una diminuzione fra gli uomini del 21% (da 123 a 98). Le fasce di età sotto i 40 anni si svuotano per entrambi i generi. Due problemi: 1) ente non assume in numero da assicurare la continuita’ dell’attivita’, 2) la disparita’ di genere e’ in aumento I ricercatori nel CNRS in Francia, 2008 In Francia i giovani sono assunti come ricercatore a 30 anni, La distribuzione in fasce di eta’ e’ uniforme. Importante per assicurare continuita’ Fra i dottori di ricerca in fisica le donne sono il 28% – dati MIUR http://statistica.miur.it/scripts/postlaurea/vdottori1.asp Anno maschi femmine % femmine 1998 77 30 28 1999 123 52 30 2000 130 42 28 2001 143 55 28 2002 140 53 27 2003 204 68 27. 2004 197 77 28. 2005 252 100 28. 2006 242 93 28 Tra i ricercatori precari INFN le donne sono il 29% Tra i partecipanti al concorsone 2010 le donne sono il 27% (183 f, 493m) 18 Indice di Disparità (ID) dei ricercatori INFN per fasce d’eta’ dati del conto annuale 2008 Fasce di età ID % femminile 50-64+ 202/39=5.1 16 45-49 124/41=3.0 25 40-44 98/23=4.3 19 30-39 29/7=4.1 19 Tra i ricercatori precari INFN le donne sono il 29% del totale La disparità aumenta sotto i 45 anni, anziché calare!! Una donna su tre arriva fino al concorso, ma non entra! Osservazioni governative dalla Nota governativa Donne, Innovazione e crescita, nota aggiuntiva al Rapporto sullo stato di attuazione del Programma Nazionale di Riforma 20062008: “E’ anche necessario considerare la permanenza di una cultura di discriminazione che relega le donne in lavori di servizio “femminili” meno pagati, piu’ precari e in ogni caso rende piu’ difficile il progredire nelle carriere” La carriera amministrativa è sempre stata meno remunerativa : per un amministrativo, a parità di titolo di studio , lo stipendio è inferiore di un livello rispetto a quello di un tecnico; il livello più basso di accesso per i laureati amministrativi è il V e si passa al IV per progressione di carriera La verifica dei divari retributivi e’ parte integrante della strategia europea. Vale la pena di controllarla anche da noi, per verificare ad esempio quanto incide l’accesso ritardato delle donne alla carriera. partecipanti al concorso per ricercatore 2010 Uomini Donne GR I 154 54 26 2.9 GR II 94 52 36 1.8 GR III 49 21 30 2.3 GR IV 120 21 15 5.7 GR V 76 35 32 2.2 493 183 27 2.7 Situazione 2010 Ingressi 2008 Valor Medio per i nuovi ingressi dal 2004 al 2008 3.1 6.5 4.6 Tot Ric % donne Ind. disparità L’ID dei partecipanti (2.7) è ben più piccolo di quello relativo agli ingressi del 2008 (6.5). I concorsi sono l’occasione per inserire nell’INFN ricercatrici e ricercatori eccellenti. Ampia è la partecipazione di donne e uomini con curricula altamente 21 qualificati. Concorso per ricercatori 2010 Le commissioni scientifiche si credono neutre, ma non lo sono Occorrerebbe la pubblicazione dei dati anche sui siti dell’ente, corredate delle date/distribuzioni delle date di nascita 22 Distribuzione geografica, Dati De Leo 2008 Macro ID = maschi aree /femmine nord 250/51=4.9 centro sud Ricercatrici Ricercatori m nel I nel I livello/ricerca livello/ricerca trici tori m 6/51=0.12 68/250=0.27 7/36=0.19 30/122=0.25 1/23=0.04 18/81=0.22 122/36=3.38 81/23=3.52 Al nord appare il rapporto tra ricercatori e ricercatrici e’ 5!!! Le donne dirigenti di ricerca sono solo 14, la probabilita’ per una donna di diventare dirigente e’ la meta’ di quella di un uomo, al Sud c’e’ solo 1 donna dirigente liv1 m livI livII f m livII f LivIII m livIII f m/f Frascati 16 4 25 10 18 7 59/21=2.81 Amm. centrale 0 0 0 0 0 0 Roma I 8 3 13 5 9 1 30/9=3.33 Roma II 2 0 6 0 4 1 12/1=12 Roma III 2 0 4 1 2 0 8/1=8 Gran Sasso 1 0 4 1 4 1 6/2=3 Perugia 1 0 3 2 3 0 7/2=3.5 30 7 55 19 37 10 122/36=3.39 liv1 m livI livII f m livII f LivIII m livIII f m/f Napoli 2 0 12 3 9 2 23/5=4.6 Bari 6 0 8 3 6 2 20/5=4 Lecce 1 0 1 1 3 1 5/2=2.5 Cagliari 1 0 3 0 3 0 7/0 Messina 0 0 0 0 1 0 1/0 LNS 3 1 5 4 2 2 10/7=1.43 Catania 5 0 7 2 3 2 15/4=3.75 18 1 36 13 27 9 81/23=3.52 liv1 m livI livII f m livII f livIII m livII I f m/f Torino 8 0 12 7 2 3 22/10=2.2 Milano 4 2 6 5 6 1 16/8=2 Milano Bicocca 5 1 6 2 1 0 12/3=4 Pavia 2 0 10 0 3 1 15/1=15 Trieste 5 1 8 0 2 1 15/2=7.5 Padova 10 0 12 1 8 2 30/3=10 Legnaro 7 1 12 1 4 0 23/2=11.5 Bologna 6 0 15 2 13 4 34/6=5.67 Ferrara 1 0 2 0 3 0 6/0 Firenze 4 0 8 3 11 1 23/4=5.75 Pisa 11 1 18 3 7 2 36/6=6 Genova 5 0 9 2 4 4 18/6=3 CNAF 0 0 0 0 0 0 68 6 118 26 64 19 250/51=4.9 Le donne al nord in buona proporzione solo a Torino, Milano e Genova. Sottorappresentate in Veneto, Emilia e Toscana.