Rapporto sugli studi di monitoraggio biologico effettuati nella popolazione della ASL 8 Arezzo anni 2011 – 2012 26 luglio 2013 A cura di : Azienda USL 8 Arezzo Lab.Sanità Pubblica Az.USL 8 Siena Istituto per lo Studio e la prevenzione Oncologica (ISPO) Hanno contribuito nello specifico: - alla ideazione e predisposizione del protocollo: Cristina Aprea (ASL7 Siena) Elisabetta Chellini (ISPO) Maria Cristina Fondelli (ISPO) Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo) Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena) - al reclutamento dei soggetti e alla raccolta dei campioni biologici: Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo) i medici di medicina generale delle aree in studio gli operatori della Struttura Igiene Pubblica della ASL 8 Arezzo - all’analisi di laboratorio: Cristina Aprea (ASL7 Siena) Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena) - all’analisi statistica dei dati: Barbara Cortini (ISPO) Elisabetta Chellini (ISPO) - alla stesura del presente rapporto: Elisabetta Chellini (ISPO) Barbara Cortini (ISPO) Cristina Aprea (ASL7 Siena) Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena) Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo) Nessuno degli autori del presente rapporto e nessuno di coloro che ha predisposto il protocollo, condotto lo studio ed effettuato le analisi di laboratorio e statistiche ha conflitti di interesse da dichiarare. Lo studio si inserisce nell’ambito del “Piano Mirato riguardante lo studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all'esposizione a fattori di inquinamento ambientale presentato dalla ASL 8 di Arezzo” finanziato dalla Regione Toscana, con Delibera n. 154 del 15.2.2010., ed il cui coordinatore è Domenico Sallese (ASL 8 Arezzo) Il presente documento è stato sottoposto alla valutazione dei revisori scientifici individuati presso l’Istituto Superiore di Sanità di Roma: Loredana Musmeci, Alessandro Alimonti, Pietro Comba 1 Indice 1. Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine della popolazione di Civitella e per confronto della popolazione del centro urbano di Arezzo e di Badia Prataglia ………………..3 1.1. Premessa ..............................................................................................................................3 1.2. Il protocollo di studio...........................................................................................................4 OBIETTIVI.................................................................................................................................................4 MATERIALI E METODI.............................................................................................................................4 NUMEROSITÀ CAMPIONARIA................................................................................................................5 Indicatori biologici .............................................................................................................................................. 6 Motivazione della scelta degli analiti .................................................................................................................. 6 Questionario ........................................................................................................................................................ 9 ANALISI DI LABORATORIO DEI CAMPIONI BIOLOGICI .......................................................................9 ANALISI STATISTICA ............................................................................................................................10 TEMPISTICA...........................................................................................................................................11 ASPETTI RELATIVI ALLA RISERVATEZZA DEI DATI .........................................................................12 1.3. Risultati ...............................................................................................................................13 NUMEROSITA’ CAMPIONATA ..............................................................................................................13 CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................13 GLI ANALITI............................................................................................................................................15 ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO .................................................30 ANALISI DEI DATI DI MONITORAGGIO BIOLOGICO NEI RESIDENTI A CIVITELLA PER ISOAREA DI INQUINAMENTO ................................................................................................................................42 1.4 - Considerazioni ..................................................................................................................45 2. Lo studio di monitoraggio biologico sui capelli di soggetti residenti a Civitella ………….48 2.1. Note sulle procedure adottate .........................................................................................48 2.2. Risultati ...............................................................................................................................48 CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................48 GLI ANALITI ...........................................................................................................................................48 2.3. Considerazioni ...................................................................................................................59 3. Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine di soggetti residenti nelle frazioni di Quarata e di San Zeno del Comune di Arezzo ………………………………………………...…….60 3.1. Procedure adottate ............................................................................................................60 3.2. I risultati di Quarata ...........................................................................................................60 CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................60 GLI ANALITI ..........................................................................................................................................61 ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO .................................................65 3.3. I risultati di San Zeno.........................................................................................................68 CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................68 ANALITI ………………………………………………………………………………………………………… 68 3.4. Considerazioni ...................................................................................................................70 4. Bibliografia ............................................................................................................................... 71 5. Legenda .................................................................................................................................... 73 2 -1Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine della popolazione di Civitella e per confronto della popolazione del centro urbano di Arezzo e di Badia Prataglia 1.1. Premessa Nell’area di Civitella Val di Chiana, da qui in avanti denominata sempre Civitella, è attiva dalla metà degli anni ’70 un’azienda, la Chimet, che recupera e affina metalli preziosi utilizzando anche metodiche di incenerimento. Dalla metà degli anni ’90 effettua inoltre incenerimento di rifiuti ospedalieri. Una grande preoccupazione sul possibile inquinamento ambientale prodotto dall’azienda e sui suoi possibili impatti sanitari è emersa negli ultimi anni in seguito a vari fatti: (i) a due episodi di superamento dei limiti di emissione consentiti (per il mercurio nel 2005 e per le diossine e furani nel 2006), (ii) alla recente richiesta dell’azienda di raddoppiare la propria attività industriale; (iii) la percezione di un possibile cluster di leucemie negli abitanti delle aree circostanti, oggetto peraltro di un approfondimento specifico concomitante a questo studio; (iv) i risultati di uno studio pilota di monitoraggio biologico umano effettuato nel 2009 in 57 soggetti di cui 39 residenti a Civitella entro un raggio di 3 Km dall’impianto e 18 in un’area considerata di controllo sulle montagne casentinesi, a Badia Prataglia; (v) l’indicazione del Comitato d’Inchiesta Pubblica attivato nell’ambito della VIA dalla Provincia di Arezzo, che in base ai risultati dello studio pilota aveva suggerito di aspettare i risultati del vero e proprio studio di monitoraggio biologico umani prima di procedere ad una qualche decisione in merito. Lo studio pilota era stato effettuato con l’intento di identificare i biomarcatori di esposizione (o di effetto biologico precoce) da utilizzare per un vero e proprio studio di monitoraggio biologico umano (MBU) da avviare successivamente per capire l’entità, la distribuzione e l’andamento nel tempo dell’esposizione della popolazione residente nell’area di Civitella agli inquinanti potenzialmente emessi dall’azienda ivi presente. Lo studio pilota aveva evidenziato una possibile pressione ambientale, riconducibile presumibilmente anche all’azienda Chimet, per i residenti nelle vicinanze dell’impianto. I risultati dello studio pilota erano stati infatti i seguenti: - erano stati osservati livelli significativamente più elevati di Antimonio(Sb), Cadmio (Cd) e Nichel (Ni) urinari nel gruppo residente a Civitella rispetto a quello di Badia Prataglia; - erano stato osservati valori significativamente più elevati di Cr urinario nel gruppo di controllo - erano stati osservati pochi campioni con Ag urinario superiori al LoQ, ma questi erano solo nel gruppo di Civitella; - era stato infine osservato uno spettro qualitativamente alterato delle porfirine urinarie nel 30% del campione di residenti a Civitella. Lo studio pilota, con una piccola numerosità del campione (previsti 100 soggetti di cui 50 a Civitella e 50 a Badia Prataglia, tutti maschi; in realtà campionati 39 a Civitella e 18 controlli), aveva fornito una prima stima sperimentale delle medie campionarie e delle relative deviazioni standard (DS) delle concentrazioni ematiche di Cadmio e Mercurio, e urinarie di Antimonio, Cadmio, Cromo, Nichel, Argento, Cobalto, Platino, Mercurio, acido trans,trans-muconico e 1-idrossi-pirene. Data l’esigua numerosità, minore perfino di quella prevista, le stime calcolate possono aver fornito un’informazione incompleta o distorta e pertanto è stato disegnato e condotto lo studio di MBU descritto in questo rapporto. 3 1.2. Il protocollo di studio OBIETTIVI L’obiettivo generale dello studio è quello di valutare nella popolazione generale di Civitella non professionalmente esposta l’impatto a esposizioni a sostanze potenzialmente emesse in fase di incenerimento, trattamento rifiuti e affinazione metalli preziosi, attraverso il dosaggio di markers di dose interna o di esposizione/effetto più sensibili per monitorare tali esposizioni. In particolare, gli obiettivi specifici dallo studio sono così riassumibili: a) determinare gli attuali livelli degli analiti considerati nell’urina delle 24 ore di un campione di persone residenti nelle zone vicino all’impianto Chimet (frazioni: Pieve al Toppo, Badia al Pino e Tegoleto) e per confronto in 2 campioni di altre aree rappresentate da una zona “bianca” (Badia Prataglia) e da un’area urbana residenziale (Arezzo); b) verificare l’esistenza di eventuali gradienti di concentrazione dei vari analiti tra le zone campionate, e nell’area di Civitella in relazione ai modelli diffusionali degli inquinanti emessi dall’azienda Chimet , modelli sviluppati nel 2008-2009 dall’Università di Siena; c) per ogni analita individuare tramite questionario quali sono i fattori (abitudini alimentari, residenza, storia lavorativa ecc.) che incidono sull’escrezione urinaria degli analiti considerati anche con lo scopo di identificare eventuali sottogruppi a particolare rischio. MATERIALI E METODI Il disegno dello studio Il disegno dello studio è parzialmente modificato rispetto allo studio pilota. In particolare: - è stato scelto di inserire nel campione di popolazione un fattore di variabilità rappresentato dalla popolazione femminile esclusa nello studio pilota a causa di problemi organizzativi (erano stati allora individuati i potenziali soggetti in studio tra i donatori di sangue che erano prevalentemente uomini); - è stato scelto di indagare anche una popolazione della stessa provincia, residente in un‘area antropizzata come Civitella, ma dove l’inquinamento prodotto dall’uomo non fosse industriale ma legato al traffico, e cioè il centro urbano del comune di Arezzo; - l’indagine è stata limitata alla matrice urina scartando il sangue e utilizzando le urine delle 24 ore. I motivi di tale scelta sono i seguenti: (i) il prelievo dei campioni avviene con modalità non invasive, (ii) l’urina è la matrice biologica più indicativa dal punto di vista del carico corporeo degli elementi oggetto di studio, specialmente in caso d esposizioni protratte nel tempo; (iii) lo studio pilota non aveva evidenziato per la matrice sangue differenze statisticamente significative nel confronto tra i residenti di Civitella in Val di Chiana e di Badia Prataglia; (iv) infine un’unica matrice consente la ricerca di tutti gli analiti target e consente anche una raccolta integrata nelle 24 ore in modo da poter misurare il quantitativo assoluto dei singoli analiti escreto a livello giornaliero e non inficiato dal momento particolare di raccolta del campione spot; - gli analiti inorganici da indagare sono stati limitati ai seguenti: Cadmio, Mercurio, Nichel, Cromo, Antimonio, Platino, Argento e Cobalto escludendo l’Arsenico che non aveva mostrato nello studio pilota alcuna differenza statisticamente significativa tra i residenti di Civitella in Val di Chiana e quelli di Badia Prataglia; - gli analiti organici sono stati limitati al solo spettro delle porfirine urinarie. Degli analiti determinati nello studio pilota infatti, sia l’1-idrossi-pirene che l’acido trans,trans-muconico non mostravano differenze statisticamente significative tra i residenti di Civitella in Val di Chiana e di Badia Prataglia, mentre lo spettro delle porfirine disponibile solo nel campione di Civitella in Val di Chiana si era mostrato qualitativamente alterato nel 30% circa dei campioni prelevati. Lo studio è di tipo trasversale (cross-sectional). I partecipanti sono quindi maschi e femmine, di età compresa tra 18 e 60 anni. I soggetti campionati è stato deciso che dovessero essere persone in buone condizioni di salute e abitanti nei comuni sopra specificati da almeno 10 anni. Sono stati esclusi i fumatori, i lavoratori dell’industria orafa e metalmeccanica, gli addetti ad impianti di incenerimento e/o lavorazione rifiuti, ed i netturbini. Il prelievo dei campioni era previsto che fosse completato nell’arco temporale di 3 mesi per limitare la variabilità legata alla stagione 4 Popolazione La popolazione cui lo studio è stato rivolto e per la quale s’intende inferire è la popolazione adulta, in buone condizioni di salute, residente nel comune di Civitella in Val di Chiana (frazioni: Pieve al Toppo, Badia al Pino e Tegoleto) e nei comuni di Arezzo (centro urbano) e Badia PratagliaCasentino (area di controllo o riferimento). NUMEROSITÀ CAMPIONARIA Questo studio ha previsto di raccogliere e analizzare una numerosità adeguata ed ottimale per confermare le differenze statisticamente significative trovate per i livelli urinari dei biomarkers Sb, Cd, e Ni nello studio pilota, considerando oltre la popolazione adulta maschile anche quella femminile. Medie e DS calcolate per gli analiti che hanno dato risultati significativi nello studio pilota sono state pertanto utilizzate per la stima della numerosità campionaria della nuova indagine. Ponendo l’errore di 1a specie a 0,05 e la potenza al 90%, ipotizzando che i risultati ottenuti nei maschi fossero validi anche per le femmine (non si disponeva per loro di nessuna informazione preliminare dallo studio pilota), e ponendo un rapporto tra esposti e controlli pari a 1 si sono ottenute le numerosità campionarie riportate nella tabella 1.1. Per il calcolo si è utilizzato il programma STATA 9. Tabella 1.1 - Numerosità campionaria stimata utilizzando i risultati dello studio pilota Analita Sb-U Cd-U Ni-U Alfa (due code) 0.05 0.05 0.05 potenza Media 1 (DS1) Media 2(DS2) 90 90 90 0.08(0.08) 0.5 (0.41) 5.7 (3.1) 0.05 (0.03) 0.21 (0.16) 3.7 (2) Numerosità necessaria per sesso 86 25 36 La numerosità campionaria scelta (n= 90 maschi, e n=90 femmine) nella zona di potenziale esposizione, cioè di Civitella, dovrebbe permettere anche di confermare le differenze tra i livelli di antimonio, con una buona potenza a posteriori dello studio. Per quanto riguarda la numerosità dei corrispondenti controlli residenti nella zona urbana di Arezzo, posti pari a 75 per ciascun sesso, risulta sufficiente per fornire un quadro della distribuzione dei livelli dei biomarkers per questa popolazione. La numerosità per la zona non industrializzata (Badia Prataglia-Casentino) pari a 100 (n=50 maschi e n=50 femmine) è minima ma stimata sufficiente per fornire la variabilità della distribuzione di analiti scelti in questa popolazione. Criteri di eleggibilità Il campione è costituito da maschi e femmine non fumatori, età 18-60 anni, residenti nelle aree di interesse da almeno 10 anni. Ognuno dei partecipanti doveva fornire il proprio consenso informato allo studio in questione (allegato 1) e dichiarare di: a) non essere fumatore o essere ex-fumatore da almeno 5 anni. b) essere in buone condizioni di salute c) non avere malattie croniche che potessero pregiudicare i risultati dello studio, in particolare epatopatie acute e croniche ed insufficienza renale, né essere affetti da malattie ematologiche, compreso il trait talassemico d) non essere affetti e/o non avere parenti affetti da porfiria ereditaria e) non fare uso di droghe (l’uso di alcool, integratori minerali e/o vitaminici in qualsiasi forma è stato comunque rilevato anche tramite questionario); f) non essere professionalmente esposto agli inquinanti oggetto dello studio. Non erano cioè idonee per l'inserimento nello studio le persone che svolgevano le attività lavorative seguenti : o lavoratori industria orafa e/o all’affinazione dei metalli preziosi o lavoratori industria metalmeccanica o addetti agli impianti di incenerimento di qualsiasi tipo, di depurazione, discariche, alla raccolta e/o trattamento di rifiuti di qualsiasi tipologia (compresi operatori ecologici e netturbini) d) compilare un questionari ad-hoc e) fornire idonei materiali biologici (in quantità, qualità e rispondenza alle caratteristiche di accettabilità). 5 Modalità di reclutamento I soggetti sono stati reclutati con la collaborazione dei medici di famiglia i quali hanno provveduto a selezionare i propri assistiti sulla base dei criteri di inclusione nello studio. Ai soggetti così selezionati è stata inviata una lettera informativa (allegato 4) con la quale si dettagliavano i motivi dello studio chiedendo la disponibilità a fornire il campione e a firmare il consenso. A loro sono state inoltre comunicate le modalità di raccolta del campione (modi e tempi) e di compilazione del questionario. Per migliorare l'adesione dei partecipanti allo studio e per darne massima pubblicità, sono state messe a punto procedure per illustrarne le finalità e le modalità di conduzione (conferenza stampa, locandine, lettere informative). Indicatori biologici Lo studio ha previsto di utilizzare come matrici biologiche le urine delle 24 ore sulle quali sono stati determinati i seguenti analiti: Antimonio Argento Cadmio Cobalto Cromo Mercurio totale inorganico Nichel Platino Creatinina Profilo delle porfirine urinarie Motivazione della scelta degli analiti a) I metalli I metalli che sono stati scelti come traccianti delle emissioni di Chimet e sono Antimonio, Argento, Cadmio, Cromo, Cobalto, Mercurio, Nichel e Platino. Per ciascuno di essi vengono riportate le motivazioni che hanno portato a scegliere tali analiti. L’antimonio (Sb) (http://www.epa.gov/ttn/atw/hlthef/antimony.html) è ubiquitario nell’ambiente. L’Sb è aggiunto alle leghe metalliche per aumentarne la durezza. Gli ossidi di Sb sono utilizzati come ritardanti di fiamma nel materiale plastico/gomme, nei tessuti, nelle colle e nei pigmenti. E’ assorbito tramite inalazione degli aerosol o per contatto. La sua tossicità è dimostrata così come l’assenza di effetti positivi sull’uomo. L’esposizione cronica provoca pneumoconiosi da Sb, bronchiti croniche, enfisemi, adesioni pleuriche e irritazione. Il comportamento tossicologico e fisiologico dipende dallo stato di ossidazione: l’Sb (III) è molto affine ai globuli rossi e ai gruppi –SH delle cellule ed è volatile. Il triossido di antimonio è stato classificato dalla IARC (1990a) nel gruppo 2B dei possibili cancerogeni per l’uomo. L’argento (Ag) è un metallo nobile. L'impiego principale è nel settore orafo, in fotografia, nell’industria elettrica ed elettronica, altre applicazioni sono in odontoiatria ed in batterie di lunga durata e di grande capacità a base di zinco. I livelli d’Ag nel suolo non sono solitamente alti tranne nelle zone minerarie dove possono a volte essere fino a 44 ppm. I composti possono essere lentamente assorbiti dai tessuti del corpo, con conseguente pigmentazione bluastra o nerastra della pelle (argiria) (Drake et al. 2005). Le soluzioni contenenti sali solubili a contatto con gli occhi possono provocare gravi ferite corneali, a contatto della pelle possono causare l'irritazione cutanea. Il contatto ripetuto e prolungato con la pelle può causare dermatite allergica. Questo metallo è di interesse, non tanto per la sua tossicità che si esplica principalmente ad alte dosi e su soggetti sensibili, ma perchè si pensa che possa essere un tracciante specifico delle emissioni della Chimet. Il cadmio (Cd) è un elemento molto diffuso in natura. I processi di combustione (carbone, legna, tabacco e petrolio), l’incenerimento rifiuti e l’industria metallurgica dei materiali non-ferrosi compresa quella orafa e galvanica sono le principali sorgenti antropiche del Cd rilasciato in atmosfera oltre all’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura. Il Cd ha una dose di riferimento orale di 5.104 mg/kg/die. Il Cd è nefrotossico, neurotossico, teratogeno, genotossico e esplica effetti negativi sul sistema endocrino e riproduttivo, provoca osteoporosi (IPCS, 1992; IHCP, 2003). Studi epidemiologici e di laboratorio hanno evidenziato che il cadmio induce il tumore della prostata e del 6 polmone (Waalkes, 2000; Sahmoun et al., 2005). E’ stato classificato come cancerogeneno certo per l’uomo (Gruppo 1) dalla IARC (1993), e probabile (Gruppo B1) dall’US-EPA. L’emivita del cadmio ematico è di uno - tre mesi, mentre la quota complessiva di Cd nell’organismo umano ha un’emivita lunghissima (10-30 anni). Questo metallo è stato scelto perché è considerato un buon marcatore delle emissioni degli inceneritori, è particolarmente volatile ha la proprietà di accumularsi con effetti tossicologici gravi. In uno studio condotto sulla popolazione svedese (Jarup et Al. 1997) è riportato che la dieta è il principale determinante dell’intake di Cd nella popolazione generale non fumatrice. L’abitudine al fumo è fonte di assorbimento a causa della presenza Cd nelle foglie di tabacco ed i livelli di Cd ematico nei soggetti fumatori possono risultare fino a 5 volte superiori rispetto ai non fumatori. In un ulteriore studio svedese (Hellstrom et Al. 2004), che si proponeva di valutare l’influenza delle concentrazioni ambientali del metallo sui livelli di urinari ed ematici della popolazione generale, nessuna associazione significativa è stata osservata con il Cd nel suolo o nei vegetali in entrambi i sessi: le concentrazioni ambientali di Cd non possono essere impiegate come surrogati per stimare l’esposizione umana al metallo. I livelli di cadmiuria sono influenzati in maniera statisticamente significativa dal sesso: uno studio condotto recentemente (Satarug et Al. 2002) su 61 cadaveri della popolazione generale australiana dimostra che i livelli medi di Cd nel fegato e nel rene risultano superiori nelle femmine a parità di età e di livelli polmonari. Il cromo (Cr) (http://www.epa.gov/ttn/atw/hlthef/chromium.html) è un elemento molto diffuso in natura. Alcune sorgenti antropiche sono diventate molto importanti negli ultimi decenni. Il Cr è immesso in atmosfera attraverso i processi di combustione (carburanti, carbone ecc..) e dall’industria dei metalli. Le principali forme sono il Cr3+, considerato un nutriente, e il Cr6+, che è molto tossico. Il Cr6+ è prontamente assorbito dai polmoni, mentre lo è scarsamente il Cr3+. Il Cr6+ è stato classificato cancerogeno certo per l’uomo (Gruppo 1) dalla IARC (1990b), e ci sono evidenze certe che induca il tumore del polmone. L’US EPA lo ha classificato cancerogeno nel 1999. L’apparato respiratorio è l’organo target della tossicità del Cr6+ sia acuta che cronica. L’esposizione inalatoria cronica a Cr6+ produce ulcerazioni e perforazioni del setto nasale, bronchiti, asma ed altri effetti. L’inalazione di composti insolubili del Cr può causare pneumoconiosi. Le persone che vivono in prossimità di discariche che accolgono rifiuti contenenti Cr o in vicinanza di industrie che utilizzano Cr hanno alta probabilità di essere esposti ad una miscela di Cr. Il cobalto (Co) si ritrova naturalmente nelle rocce, suolo, piante ecc.. ed ha proprietà simili al ferro ed al nichel. Il metallo viene utilizzato per produrre leghe e acciai. I suoi composti sono utilizzati come pigmenti per la colorazione dei vetri, per gli smalti per ceramica e per colori e vernici, come catalizzatore in vari settori, come essiccante per vernici. Il 60Co e 57Co, radioattivi, sono utilizzatiper la sterilizzazione apparecchi medicali e alimenti, in radioterapia per il trattamento dei tumori e per la ricerca scientifica. La popolazione generale può essere esposta tramite l’inalazione e l’alimentazione. L’assorbimento tramite gli alimenti è stato stimato essere 5 – 40 µg/die. A bassi livelli il Co è elemento in traccia essenziale in quanto entra a far parte della vitamina B12. L’inalazione delle particelle contenenti Co provoca effetti sul tratto respiratorio. L’esposizione occupazionale al metallo o alle sue leghe ha effetti sulla funzione respiratoria, aumenta asma e dispnea ai livelli di 0,015–0,13 mg/m3 di Co. Altri effetti negativi sono a carico della tiroide, del cuore, e provoca dermatiti allergiche e eczemi (http://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp33-c2.pdf). Studi su non esposti hanno riportato livelli ematici di 0,05–0,19 µg/dL e urinari di 0,04–2 µg/dL di Co (http://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp33-c3.pdf ). Nel 2006 la IARC ha rivalutato la cancerogenicità delle particelle di Co metallico e il solfato di Co e altri Sali solubili di Co (II), concludendo che c’è una limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo del “metallo e dei suoi Sali” (gruppo 2B); mentre il “Cobalto con carburo di tungsteno” sono stati inserito nel gruppo gruppo 2A (IARC, 2006). Il Co è stato scelto per lo studio in quanto può essere considerato un indicatore delle emissione dei processi di fusione. E’ utilizzato in oreficeria in diverse leghe. Il mercurio (Hg) naturalmente sulla crosta terrestre (c.a. 80 µg/kg). Esiste in diverse forme chimiche: come metallo, in forma inorganica e organica, principalmente come metil-mercurio il più tossico. Il Hg metallico ed inorganico che vengono rilasciati in atmosfera dai processi di estrazione dell’oro, fusione, da attività industriali (cloro-soda, produzione pile), combustione di combustibili fossili ed incenerimento di rifiuti, sono depositati sul suolo, e nell’acqua e quindi trasferiti ai sedimenti dove sono trasformati in metil-mercurio, che si può bio-accumulare nella catena alimentare. Il metil-mercurio, che è presente principalmente nei pesci e nei molluschi, è particolarmente tossico per il sistema nervoso e sul cervello; il mercurio organico, ed in particolare 7 il metil-mercurio, viene distribuito al SNC, al fegato, al rene; nelle donne in gravidanza attraversa la placenta con effetto teratogeno. L’esposizione durante il periodo prenatale (in utero) è considerata la più pericolosa per l’uomo e provoca deficit intellettivi e motori. Gruppi di popolazione particolarmente sensibili risultano le donne in età fertile, gestanti, feti e bambini. Il Hg°, la forma in cui si trova il Hg in atmosfera per 95% delle volte, è volatile ed viene principalmente assorbita a livello polmonare. Hg° supera la barriera emato-encefalica e si accumula nel SNC dove esplica i suoi effetti; i sintomi correlati sono tremori, irritabilità, insonnia, perdita di memoria, perdita di tono muscolare, polineurpatia, decifit cognitivi. Ad alte dosi può provocare disfunzioni renali e polmonari. Hg2+ è in grado di denaturare le proteine del tratto gastrointestinale con effetti corrosivi; può causare necrosi del tubulo renale. Nell’ambito dell’esposizione extralavorativa a mercurio, le amalgame dentarie rappresentano la fonte più importante di mercurio inorganico (IPCS-WHO, 2003) e condizionano i livelli del metallo in campioni biologici quali sangue e urina (WHO, 1997). E’ stato dimostrato che il mercurio viene continuamente rilasciato dalle amalgame in dipendenza della loro composizione, del pH della saliva, delle abrasioni meccaniche e dell’attività dei microorganismi del cavo orale (Aronsson, 1989; Cox, 1987; Derand, 1989; Hensten-Pettersen, 1986; Vimy, 1985). In particolare la letteratura scientifica focalizza l’attenzione sull’aumento di concentrazione di mercurio nella saliva di soggetti portatori di otturazioni dentarie con amalgama in seguito a masticazione di gomma o bruxismo (digrignamento dei denti) (Barregard, 1995; Gay, 1979). Altra sorgente di introduzione di mercurio nell'organismo è l’impiego di preparati (cosmetici, liquidi per lenti a contatto, vaccini, etc.) contenenti disinfettanti mercuriali (es. Thimerosal), specialmente quando questi vengono utilizzati con regolarità come nel caso di lavaggio e disinfezione delle lenti a contatto. L'abitudine al fumo di tabacco potrebbe essere causa di introduzione di mercurio nell'organismo umano: è stato riscontrato un contenuto del metallo nel tabacco dell’ordine di 5 ng/sigaretta (Normann, 1977). Le urine sono considerate la miglior matrice per determinare il carico corporeo di Hg dovuto a esposizione sia breve sia a lungo termine a Hg° e inorganico (WHO 2008). Il mercurio è stato scelto, oltre che per gli effetti tossici menzionati, per l’evento di superamento del valore limite nelle emissioni della ditta Chimet avvenuto nel 2005. Il nichel (Ni) è ubiquitario nell’ambiente a bassi livelli, deriva dall’erosione delle rocce, dalle emissioni vulcaniche, dal fumo di sigaretta, dall’alimentazione. E’ utilizzato dalle industrie chimiche, alimentari (produzione di grassi e olio), metallurgiche, petrolchimiche, nella produzione di plastiche, gomme sintetiche, batterie elettriche, monete e pigmenti. Il Ni è assorbito principalmente attraverso l’apparato respiratorio sotto forma di Ni2+ solubile. La deposizione delle particelle nei polmoni dipende dal loro diametro, forma e densità. Nel tratto gastrointestinale è assorbito solo in parte (1-10%) della quantità ingerita. Il Ni non è metabolizzato e nel sangue si lega a proteine, si accumula soprattutto a livello polmonare e renale. La via di escrezione principale è quell’urinaria. La tossicità del Ni varia a seconda della forma chimica: i sali di Ni causano dermatiti, il nichel carbonile causa cancro delle fosse nasali e del polmone. Le dermatiti da nichel, che consistono in eczemi e arrossamenti della cute, sono causate dal contatto prolungato. L’US EPA ha classificato le polveri di raffineria del Ni e i solfuri cangerogeni per l’uomo, e il Ni carbonile come probabile cancerogeno. I composti del Nichel sono stati classificati dalla IARC (1990b) nel Gruppo 1 dei cancerogeni certi per l’uomo. Il Platino (Pt) è un metallo prezioso. L’aumento dei livelli dei Pt nell’ambiente e in matrici biologiche è stata documentata da numerosi studi in numerosi paesi ed è stata attribuita all’introduzione delle marmitte catalitiche per abbattere le emissioni veicolari. Il Pt° è praticamente inerte e gli effetti sanitari citati in letteratura sono attribuiti soprattutto ai sali solubili. A differenza degli altri metalli pesanti citati, i cui i livelli si vanno abbassando, i livelli di Pt vanno aumentano nella popolazione generale con effetti sanitari non del tutto noti. Questo metallo stato scelto come potenziale marcatore dell’attività della Chimet e delle traffico autostradale. Alcuni tra i metalli scelti possono passare attraverso la placenta (Cd, Ni, Hg) o nel latte materno (Cd, Hg, Ni) così che un’elevato carico corporeo si potrebbe ritrovare già nei feti e nei lattanti. b) Il profilo delle porfirine urinarie I prodotti intermedi della catena di sintesi del gruppo EME, sono isomeri che si chiamano porfirine; otto enzimi assicurano la sintesi del gruppo EME, ciascuno di essi è specificamente sensibile alla azione tossica di mercurio, piombo, alluminio, arsenico, oltre che ai bifenili, ai pesticidi polialogenati, alla diossina. Dosando nelle urine di una persona le singole porfirine ed i loro rapporti, è possibile tracciare il loro profilo escretivo. Il profilo escretivo non è un risultato numerico, 8 bensì una curva che indica come sta funzionando un processo di sintesi e quindi se esiste una interferenza funzionale da parte degli inquinanti menzionati eventualmente accumulati. Il profilo delle porfirine urinarie rappresenta quindi un test altamente sensibile dell’effetto biologico negativo di eventuali carichi corporei di metalli quali mercurio, piombo, arsenico, alluminio, PCBs, composti alogenati. E’ specifico perché l’effetto di ciascuno dei tossici considerati si traduce in uno specifico pattern escretivo; è inoltre un test quantitativo, ben correlandosi alla entità del “body burden” per i metalli pesanti considerati e si presta ad essere usato come test di controllo dell’esposizione a miscele complesse di tossici (Fowler. 2001). Modalità di raccolta dei campioni: Una caraffa di plastica schermata dalla luce tramite film di carta stagnola è stata fornita dal personale della USL 8 ai soggetti arruolati affinché potessero inserire la loro urina delle 24 ore. Al termine della raccolta il personale sanitario della USL 8 ha provveduto a effettuare il ritiro del campione. Lo stesso personale sanitario ha misurato il volume totale escreto nelle 24 ore (diuresi) e trasferito una parte dell’urina (circa 100 ml) in un contenitore di plastica sempre schermato dalla luce tramite carta stagnola. La diuresi è stata annotata sul contenitore consegnato al laboratorio in modo dal poter calcolare l’escrezione dei singoli analiti nelle 24 ore. Il campione è stato quindi congelato alla temperatura di almeno -18°C. Entrambi i contenitori utilizzati per la raccolta dell’urina sono stati essere preventivamente sottoposti a lavaggio con acido nitrico al 5% a cura del Laboratorio di Siena. Tutti i campioni sono stati trasportati congelati al Laboratorio, dove sono stati analizzati individualmente in cieco con metodiche analitiche validate ed affidabili e con stretto controllo di qualità. Il box seguente riporta con maggiore dettaglio le modalità operative di raccolta dei campioni. Modalità operative per la raccolta dei campioni Per ogni soggetto occorre 1 contenitore di plastica da utilizzare per la raccolta delle urine delle 24 ore delle quali dovrà essere misurato il volume (diuresi). Il partecipante dovrà raccogliere tutte le urine escrete durante le 24 h (dalle ore 8 della mattina alle ore 8 della mattina del giorno successivo) in un contenitore graduato (con scala graduata non superiore a 100 ml) di idonea capacità (2 L) protetto dalla luce con carta stagnola e conservato chiuso in luogo fresco. La raccolta dovrà essere consegnata al personale sanitario che provvederà dopo accurata agitazione a prelevarne un’aliquota per l’analisi (circa 100 mL in un contenitore in plastica per urinocultura). Il contenitore usato per il trasferimento dovrà essere protetto dalla luce tramite accurata e totale copertura con carta stagnola. Il campione dovrà essere identificato (ID) e dovranno essere annotate la diuresi e la data di inizio e fine raccolta. Il campione dovrà infine essere congelato a – 18° C. Entrambi i contenitori dovranno essere preventivamente decontaminato tramite lavaggio con una soluzione di ac.nitrico al 5% e successivamente con acqua demineralizzata (il trattamento sarà eseguito dal Laboratorio di Area Vasta nel mese di Agosto). Per ciascun soggetto i campioni, dopo opportuna identificazione (ID = sigla alfa-numerica da concordare che deve comparire anche sul relativo questionario ad hoc), devono essere congelati a -18°C, e tenuti raggruppati in congelatore in modo ben identificato e separato da altri tipi campioni. I campioni tutti insieme saranno trasferiti, dopo accordo con il Laboratorio di Area Vasta, a cura del U.F. di Igiene e Sanità Pubblica con opportune procedure (contenitore termico in polistirolo con ghiaccio secco) al fine di non deteriorare campioni e scongelarli nel trasporto. Questionario Al momento della raccolta campioni il personale sanitario opportunamente addestrato ha fornito ai partecipanti il questionario predisposto ad hoc per valutare alcuni fattori che possono avere un’influenza sull’esposizione e sui risultati dello studio quali: caratteristiche personali del soggetto, attività professionale o extra-professionale, farmaci, presenza di otturazioni dentarie con amalgama, frequenza e modalità di esposizione a fumo passivo, e ad emissioni da traffico. ANALISI DI LABORATORIO DEI CAMPIONI BIOLOGICI Le analisi dei campioni raccolti sono state effettuate in maniera che l’analista non fosse a conoscenza del nome del soggetto donatore delle urine. Gli analisti hanno condotto le analisi chimiche con il maggior livello possibile di precisione ed accuratezza osservando tutte le procedure operative. La validità del metodo analitico è stata assicurata da controlli di qualità interni 9 ed esterni. L’accuratezza dei risultati è stata determinata con standard e materiali di riferimento. In tabella 1.2 sono riportati: gli analiti e i metodi utilizzati. Tabella 1.2 – Matrici, analiti e metodi di riferimento Matrice biologica Urine 24 ore Analita Antimonio Argento Cadmio Cobalto Cromo Nichel Platino Mercurio Spettro Porfirine Metodo ICP-MS ICP-MS ICP-MS ICP-MS ICP-MS ICP-MS ICP-MS AAS FIMS HPLC con rivelatore spettrofluorimetrico Riferimento Metodo interno Metodo interno Metodo interno Metodo interno Metodo interno Metodo interno Metodo interno Metodo interno accreditato SINAL Metodo interno Legenda: AAS FIMS (Atomic Absorption Spectroscopy Flow Injection Mercury System) = spettroscopia di assorbimento atomico con tecnica dei vapori freddi; ICP-MS (Inductively coupled plasma-mass spectrometry) = spettrometria di massa con sorgente a plasma induttivo; HPLC (High-performance liquid chromatography) = cromatografia liquida ad alte prestazioni Sono stati considerati con profilo porfirinico alterato, cioè "non normali" quei patterns che presentano concentrazioni di porfirine totali > 300 nmoli/24 h , oppure, nel rispetto del precedente parametro, concentrazioni di uroporfirina > 25% con concentrazioni di coproporfirina < 60%. I soggetti con profilo porfirinico alterato sono stati sottoposti ad analisi di alcuni parametri ematochimici: emocromo con formula, parametri di funzionalità epatica e renale; e analoga verifica è stata effettuata su un campione casuale di soggetti con profilo non alterato sia della popolazione in studio che in quella di riferimento. ANALISI STATISTICA Per ciascun analita è stata effettuata una descrittiva in termini di: numerosità campionata, numero di valori outliers, numerosità dopo l’esclusione degli outliers, numero di valori inferiori al LoQ (limite di quantificazione), numerosità di analisi. Quest’ultima è pari a: • la numerosità dopo l’esclusione degli outliers, se i valori <LoQ non superano il 50% • la numerosità dei soli valori >LoQ, se la percentuale sia superiore al 50%. I valori al disotto del LOQ sono stati sostituiti con il corrispettivo valore di LOQ/2 prima del calcolo delle medie. Gli outliers per ciascun analita sono stati individuati con il test di Grubbs (applicato al logaritmo di tali valori). Per ciascun analita sono stati inoltre considerati i seguenti parametri riportati inoltre: il range dei valori (minimo – massimo), i percentili della distribuzione (P5, P25, P50, P75, P95), la deviazione standard, la media geometrica (GM), e gli intervalli di confidenza (IC) della media geometrica e del 50-esimo percentile, che corrisponde alla mediana della distribuzione. Per ciascun analista è stata I valori osservati per ciascuna soggetto, dopo essere stati moltiplicati per 1000, sono stati trasformati in logaritmi, al fine di ottenere una normalizzazione dei valori. Dopodichè ,per ciascun analita è stato effettuato il test di Gauss (skeweness and kurtosis test of normality) per verificare la normalità della distribuzione dell’intero campione. In caso di rifiuto dell’ipotesi di distribuzione normale, la conferma è stata ottenuta effettuando altri due altri test per la normalità, Shapiro-Wilk W e Shapiro-Francia W. Per effettuare il confronto fra le 2 zone si è valutata la natura della distribuzione e il confronto è stato effettuato con i dati tal quali nel caso di normalità o sui logaritmi nel caso di distribuzioni lognormali tramite test t di Student. Il software STATA sarà utilizzato per l’analisi statistica. I test parametrici applicati sono i seguenti: 10 T-Student per campioni provenienti da popolazioni con distribuzioni normali e varianza incognita. Il test confronta infatti la media aritmetica di due sottocampioni nell’ipotesi nulla (H0) che la media nei due sottocampioni sia uguale • ANOVA per campioni provenienti da popolazioni con distribuzione normale e omogeneità delle varianze: confronta le medie aritmetiche di più di due sottocampioni. I test non parametrici applicati sono i seguenti: • Mann-Whitney (somma dei ranghi) verifica l’ipotesi che due campioni indipendenti provengano da popolazioni con la stessa distribuzione. • Kruskal-Wallis verifica l’ipotesi che più campioni provengono dalla stessa popolazione. Per tutti i test si rifiuta l’ipotesi nulla H0 se il p-value è inferiore a 0.005. • Per le porfirine è stata effettuata una valutazione della distribuzione per area geografica in relazione alla percentuale di porfirine quali-quantitativamente alterate o normali. Le percentuali rilevate per area geografica sono state confrontate con il test Chi-Quadro. Sono stati anche calcolati gli indici di Correlazione di Pearson (parametrico) e di Spearman (non parametrico) tra la classificazione dei valori di porfirina (normale- non normale) e i metalli urinari. Sono stati infine confrontati i valori di porfirine urinarie rilevate rilevati nei soggetti che hanno partecipato ad entrambe le rilevazioni, quella pilota e quella qui presentata. Le variabili raccolte tramite questionario, in particolare età, consumo di alcol, BMI, esposizione a fumo passivo, durata della residenza sono state valutate per alcune stratificazioni. Per il cadmio è stato riportato anche una descrittiva escludendo gli ex-fumatori (da almeno 5 anni). Per l’argento e il cromo è stata effettuata anche la descrittiva dei soli valori inferiori a LoQ, in tabella), in quanto superavano il 50% dei valori nel campione di Badia Prataglia (rispettivamente 60% per l’argento e 52.7% per il cromo). Le descrittive dell’antimonio e del platino sono invece per i soli valori <LoQ in quanto tutti e tre i campioni hanno oltre il 60% dei valori <LoQ. Le residenze dei soggetti residenti a Civitella che hanno conferito le urine e i cui risultati di laboratorio sono stati considerati nell’analisi statistica sono state georeferenziate. Ad ogni residenza è stata attribuito il valore dei dispersione o deposizione al suolo degli inquinanti utilizzati nel modello diffusionale messo a punto dall’Università di Siena nel 2008. In particolare sono stati utilizzati i dati di dispersione relativi agli scenari ALL (predisposti utilizzando i dati delle aziende Chimet, Pavimental, Del Tongo, AISA e Società autostrade) per il PM10 e il Cadmio. Sono stati considerati solo quei metaboliti urinari per i quali sono evidenziate differenze significative tra i valori rilevati a Civitella rispetto a quelli delle altre aree. Per il pool dei soggetti ricadenti in ciascuna isoarea di inquinamento è stato calcolato il valor medio e mediano della concentrazione dei metaboliti urinari ed è stata quindi valutata la distribuzione di tali valori nelle varie aree di isoinquinamento così come definite dal modello diffusionale. TEMPISTICA La tempistica prevista per lo sviluppo e la conduzione dello studio era la seguente: ¾ Entro Luglio 2010 messa a punto dei documenti, i questionari, i moduli e la lettera d’informazione e approvazione da parte del Comitato Etico (CE) della ASL 8 . ¾ Entro ottobre 2010 predisposizione dei contenitori per la raccolta delle urine forniti dal Dipartimento della Prevenzione di Arezzo da parte del Laboratorio di analisi. ¾ Entro novembre 2010 contatto con i medici di famiglia dei Comuni oggetto dell'indagine ¾ Nel gennaio 2011 ai soggetti selezionati dai medici di famiglia invio della lettera informativa sullo scopo dello studio, con la richiesta di partecipazione e la dichiarazione di consenso informato e successo contatto con coloro che aderiscono per fornirgli la caraffa, il contenitore per la raccolta delle urine ed il questionario e per istruirli sulle modalità di restituzione del campione. ¾ Dal Gennaio al marzo 2011 raccolta dei campioni ¾ Marzo 2011 – Luglio 2011. analisi dei campioni da parte del Laboratorio di analisi, archiviazione dei risultati, prime impressioni sui risultati ¾ Luglio 2011 – analisi statistica dei dati e primo draft del documento finale dello studio di valutazione dell’esposizione attuale. ¾ Ottobre 2011 – Stesura del documento finale e diffusione dei dati. In realtà si è osservato un allungamento dei tempi: 11 - - il CE ha approvato il protocollo in data 2 agosto 2010 si è avuto un allungamento dei tempi di raccolta dei campioni per ottenere una numerosità adeguata secondo quanto previsto dal protocollo. Tale fase si è conclusa nell’aprile 2012 anziché nel marzo 2011 e comunque successivamente sono stati richieste analisi di controllo per quei soggetti che avevano conferito una quantità di urine delle 24 ore inferiore a 1 litro. Tale fase di controllo si è conclusa a dicembre 2012; le fasi successive di lavorazione sono state pertanto posticipate e non hanno più potuto seguire le durate previste sovrapponendosi ad altri impegni delle Strutture coinvolte; è stato deciso infine di sottoporre il documento finale prodotto da Gruppo di lavoro alla valutazione di un Comitato Scientifico prima di poter procedere alla diffusione dei dati. ASPETTI RELATIVI ALLA RISERVATEZZA DEI DATI Il protocollo dello studio è stato sottoposto all’approvazione del Comitato di Bioetica della AUSL 8 di Arezzo, che lo ha approvato in data 2 agosto 2010 (Provvedimento D.A.n.1068 del 11-08-2010). I dati raccolti sono da considerare dati sensibili ai fini dell’applicazione della normativa sulla riservatezza. (Legge 31 dicembre 1996 N. 675 e successivi regolamenti applicativi). E’ stato pertanto richiesto il consenso informato dei partecipanti, che sono stati preventivamente informati circa gli obiettivi e le modalità di effettuazione dello studio, e potevano ritirare in qualsiasi momento la loro disponibilità alla collaborazione. Tutte le informazioni individuali ottenute tramite i questionari e dall’analisi dei campioni biologici, sono state considerate confidenziali e trattate quindi con la massima riservatezza. Tutti i campioni raccolti sono stati analizzati individualmente dal Laboratorio di Sanità Pubblica Area Vasta Toscana Sud Est localizzato a Siena con metodiche analitiche validate ed affidabili e con stretto controllo di qualità. I campioni dello studio sono stati utilizzati solo per gli scopi descritti e per le eventuali conferme e riprove dei risultati analitici, ed è previsto che vengano conservati solo per un anno dopo la conclusione dello studio. Le fasi organizzative dello studio sono state condotte con la massima pubblicità e cercando il coinvolgimento e il preventivo assenso di tutte le comunità di cittadini coinvolti. I risultati delle elaborazioni è previsto che siano divulgati solo in forma aggregata, collettiva e anonima, e comunque tale da non consentire l’identificazione del partecipante. 12 1.3. Risultati NUMEROSITA’ CAMPIONATA Il campione è composto da 371 soggetti che hanno conferito le urine delle 24 ore e risposto al questionario (37 soggetti residenti a Civitella hanno anche fornito il capello). Di questi ne sono stati esclusi 68 per i seguenti motivi: • 1 soggetto aveva conferito solo le urine spot • 3 soggetti non risultavano avere le analisi delle urine (né spot né 24h), ma solo il questionario (nessuno di questi ha effettuato l’analisi del capello) • 1 soggetto aveva partecipato due volte al monitoraggio (analisi urine 24h + questionario) e sono stati considerati solo i risultati di laboratorio del secondo campione in quanto vi era una maggiore quantità di urine 24h (inoltre con quest’ultima il soggetto ha conferito anche il capello) • 7 soggetti perché non presentavano i criteri di selezione: a) 1 soggetto aveva valori delle porfirine alterati sia in quantità nmoli sia in eccesso URO b) 1 soggetto aveva dichiarato nel questionario di essere fumatore c) 2 soggetti erano affetti da epatite cronica d) 1 soggetto era portatore sano di epatite virale e) 1 soggetto era portatore trait talassemico f) 1 soggetto aveva il trait talassemico • per 56 soggetti la quantità urine era inferiore ad 1 litro e ciò è stato considerato indicatore di mancato conferimento delle urine delle 24 ore Dopo le suddette esclusioni la numerosità dei soggetti campionati è di 303. La tabella 1.3 mostra la numerosità del campione ripartita per zona di residenza, prima e dopo le esclusioni. E’ riportata anche la percentuale dei soggetti rimasti sul totale iniziale. Tab. 1.3 – Distribuzione dei soggetti campionati per località, prima e dopo le esclusioni: numetro assoluto e percentuali di riga. LOCALITA' N. finale partecipanti N. iniziale partecipanti Civitella 183 N. 153 Arezzo 117 95 % sugli iniziali 83.6 81.2 71 55 77.5 371 303 81.7 Casentino Totale CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE Sesso Il campione complessivo analizzato è equilibrato per sesso(tabella 2.2): 50.8% femmine vs 49.2% maschi, mentre all’interno dei sottocampioni si registra una prevalenza di femmine a Arezzo (63.2%), e di maschi nelle altre due località (rispettivamente 54.9% Civitella e 54.5% Casentino). Le differenze tra i 3 gruppi risultano significative secondo il test Chi-Quadro (p=0.015). Se confrontiamo i campioni a coppia (sempre utilizzando il test Chi-Quadro), risulta significativa la differenza tra Arezzo e le altre due località: rispettivamente vs Casentino (p=0.035), e vs Civitella (p=0.006). Tab. 1.4 - Distribuzione dei soggetti campionati per località e sesso: numero e percentuali di colonna. LOCALITA' SESSO Femmine Civitella Arezzo Casentino Tot. Freq. % Freq. % Freq. % Freq. % 69 45,1 60 63,2 25 45,5 154 50,8 Maschi 84 54,9 35 36,8 30 54,5 149 49,2 Totale 153 100,0 95 100,0 55 100,0 303 100,0 13 Età In tabella 1.5 è riportata l’età media (al momento della consegna delle urine) di ciascun partecipante e il range di età (min-max). Per questa variabile sono disponibili i valori di 300 soggetti: 152 di Civitella, 94 di Arezzo e 54 di Casentino. Tab. 1.5 – Età media per località e range (min-max) LOCALITA' Età media Range età Civitella 42,66 18 - 63 Arezzo 45,83 20 - 60 Casentino 46,22 21 - 62 Tot. 44,29 18 - 63 Nel complesso l’età media è di circa 44 anni con range da 18 a 63 anni. Nelle specifiche località, i residenti (campionati) di Civitella hanno un’età media più bassa (42.6 anni medi) rispetto a quelli di Arezzo e Casentino. Le differenze tra le età medie delle località risultano non significative ad eccezione che per Civitella-Arezzo p=0.0376 (Test T-Student effettuato per ciascuna coppia di campioni). La tabella 1.6 mostra la distribuzione per età suddivisa in due classi sopra e sotto i 40 anni: le differenze per l’età divisa in classi non risultano significative al test Chi-Quadro. Tab. 1.6 – Distribuzione per classe di età e località di residenza:numero dei soggetti e percentuali di colonna. LOCALITA' CLASSE DI ETA' <= 40 anni > 40 anni Tot. Civitella Arezzo N. % N. % 54 99 153 35,3 64,7 100,0 26 69 95 27,4 72,6 100,0 Casentino N. % 13 42 55 23,6 76,4 100,0 Tot. N. % 93 210 303 30,7 69,3 100,0 BMI (Body mass index) L'indice di massa corporea si calcola come il rapporto tra la massa, espressa in chilogrammi, e il quadrato dell'altezza, espressa in metri. Se risulta tra 20.00 e 24.99 indica “normopeso”, se inferiore a 20.00 “sottopeso”, se superiore a 24.99 indica “sovrappeso”, e se superiore a 29,99 francamente obeso. In media il campione complessivo registra un BMI pari a 24.6 “quindi normopeso” (tabella 1.7). L’unica differenza significativa che si riscontra (con il test Mann-Whitney che confronta i campioni due a due) è tra Civitella e Arezzo (P=0.0462, al limite). La numerosità sulla quale è stato calcolato l’indice è pari a 289 soggetti: 144 Civitella 93 Arezzo 52 Casentino, poiché per alcuni soggetti non è stato indicato il perso e/o l’altezza. Tab. 1.7 - BMI medio per località e range (min-max) LOCALITA' BMI medio Range BMI Civitella 25,05 17.3 - 38.6 Arezzo 23,83 14.9 - 33.2 Casentino 24,88 18.8 - 37.4 Tot. 24,62 14.9 - 38.6 14 GLI ANALITI Metodologia di analisi statistica e risultati di laboratorio Di seguito si riportano i risultati delle analisi descrittive effettuate sui valori in µg/urine 24h (Tab. 1.8) e µg/urine litro (Tab. 1.9) per i seguenti analiti: Hg, Cd, Ag, Cr, Co, Sb, Pt, Ni. Le analisi sono state effettuate per ciascun campione: “Civitella”, “Arezzo” e “Casentino”, di cui l’ultimo è il confronto. I valori in tabella sono moltiplicati per 1000, al fine di avere numeri più raffigurabili (si eliminano decimali). Per ciascun analita è riportata la descrizione in termini di: numerosità campionata, numero di valori outliers, numerosità dopo l’esclusione degli outliers, numero di valori inferiori al LoQ (limite di quantificazione), numerosità di analisi. Per ciascun analita sono riportati inoltre: il range dei valori (minimo – massimo), i percentili della distribuzione (5, 25, 50, 75, 95), la deviazione standard, la media geometrica. Per quest’ultima e per il 50-esimo percentile, che corrisponde alla mediana della distribuzione, è riportato anche l’intervallo di confidenza (IC al 95%). Per il cadmio è stato riportato anche una descrittiva escludendo gli ex-fumatori (da almeno 5 anni), e in tabella come nel prosieguo del rapporto è indicato come Cd*. Per l’argento e il cromo si è riportato anche la descrittiva dei soli valori inferiori a LoQ e tali descrittive sono riferite come Ag* e Cr*. L’antimonio e il platino sono descritti per i soli valori <LoQ in quanto tutti e tre i campioni hanno oltre il 60% dei valori <LoQ ele elaborazioni sono riferite come Sb* e Pt*. I valori osservati per ciascuna soggetto (già moltiplicati per 1000) sono stati trasformati in logaritmi, al fine di ottenere una normalizzazione dei valori. Dopodichè ,per ciascun analita è stato effettuato il test di Gauss (skeweness and kurtosis test of normality) per verificare la normalità della distribuzione dell’intero campione (CIVITELLA+ARE+Casentino). Il test risulta significativo per il mercurio, il cadmio, l’argento e il cromo, quindi c’è evidenza per rifiutare l’ipotesi di distribuzione Normale per i suddetti analiti. A conferma di ciò sono stati effettuati altri due altri test per la normalità, Shapiro-Wilk W e ShapiroFrancia W, i cui risultati portano a rifiutare l’ipotesi che la distribuzione sia normale. Dunque per questi analiti è necessario effettuare anche test non parametrici per il confronto delle distribuzioni tra i 3 sottocampioni analizzati. In Tab. 1.10 è riportata la significatività (p-value) dei test parametrici applicati a tutti gli analiti e i test non parametrici applicati ai soli analiti la cui distribuzione campionaria non risulta distribuita normalmente. Successivamente vengono riportati i risultati per singolo analita esaminato. I risultati nelle figure sono indicati con “A” se relativi a Civitella, con “B” se relativi ad Arezzo e con “C” se relativi a Casentino. Nei boxplot, le linee inserite all’interno dei box indicano il valore mediano, le estremità dei box i quartili, le estremità dei baffi indicano il valore più basso e quello più alto, ed i punti gli ouliers. 15 Tab. 1.8 - Descrittive per analita dei risultati in µg/24h *1000 N outliers Ag Ag* Cr Cr* Co Sb* Pt* Ni µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h 153 153 130 153 - 153 153 153 153 153 153 153 1 1 1 - 1 1 - 3 1 0 152 129 153 153 152 152 153 150 152 153 n<LoQ (% su N) 2 (1.32%) 3 (1.97%) 3 (2.33%) 59 (38.56%) 59 (38.56%) 61 (40.13%) 61 (40.13%) - 102 (68.00%) 98 (64,47%) - 152 153 129 153 94 152 91 153 48 54 153 0.16 - 9.70 0.04 - 2.90 0.04 - 2.25 0.025 - 1.09 0.06 - 1.09 0.025 - 3.21 0.06 - 3.21 0.13 - 3.61 0.06 - 0.37 0.01 - 0.05 0.78 - 22.27 P05 0,52 0,15 0,14 0,03 0,08 0,03 0,08 0,2 0,07 0,01 2,22 P25 0,91 1.31 (1.21 - 1.44) 0,28 0.40 (0.36 - 0.44) 0,28 0.38 (0.34 - 0.43) 0,05 0.10 (0.08 - 0.12) 0,11 0.16 (0.14 - 0.20) 0,05 0.11 (0.08 - 0.14) 0,12 0.19 (0.17 - 0.22) 0,44 0.66 (0.59 - 0.80) 0,08 0.11 (0.09 - 0.14) 0,02 0.02 (0.018 - 0.022) 3,89 6.87 (5.37 - 7.78) P75 1,95 0,53 0,52 0,2 0,29 0,22 0,31 1,14 0,18 0,03 9,29 P95 3,01 1,19 1,13 0,46 0,59 0,93 1,08 1,91 0,26 0,04 17,27 1,07 1.29 (1.18 - 1.42) 0,4 0.40 (0.36 - 0.44) 0,33 0.38 (0.34 - 0.42) 0,16 0,1 (0,09 - 0,12) 0,17 0.18 (0.16 - 0.21) 0,36 0.12 (0.10 - 0.14) 0,43 0.23 (0.20 - 0.27) 0,61 0.68 (0.62 - 0.76) 0,07 0.12 (0.11 - 0.14) 0,01 0.02 (0.018 - 0.022) 95 95 73 95 95 95 95 95 95 95 - - - - - - - - - - 3 N senza outliers 95 95 73 95 95 95 95 95 95 95 92 n<LoQ (% su N) 2 (2.11%) 10 (10.53%) 3 (4.11%) 37 (38.95%) 37 (38.95%) 40 (42.11%) 40 (42.11%) - 72 (75.79%) 62 (65.26%) - 95 95 73 95 58 95 55 95 23 33 92 P50 (IC) Dev.St. M.Geom.(IC) N outliers N (analisi) Range 4,55 6.08 (5.47 - 6.76) 95 0.19 - 6.73 0.05 - 1.22 0.05 - 1.22 0.025 - 1.65 0.07 - 1.65 0.025 - 2.23 0.06 - 2.23 0.10 - 6.24 0.06 - 0.19 0.01 - 0.08 1.05 - 42,68 P05 0,4 0,05 0,07 0,03 0,07 0,03 0,07 0,22 0,06 0,01 2,04 P25 0,98 1.37 (1.19 - 1.45) 0,16 0.32 (0.24 - 0.38) 0,21 0.36 (0.25 - 0.40) 0,05 0.10 (0.07 - 0.13) 0,11 0.15 (0.14 - 0.20) 0,05 0.09 (0.06 - 0.12) 0,11 0.18 (0.13 - 0.24) 0,34 0.58 (0.46 - 0.67) 0,07 0.1 (0.08 - 0.11) 0,02 0.029 (0.023 - 0.032) P75 2,03 0,45 0,47 0,19 0,25 0,21 0,32 1,11 0,12 0,04 18 P95 4,14 0,71 0,76 0,33 0,64 0,52 0,73 2,94 0,18 0,08 39,14 1,12 1.36 (1.20 - 1.55) 0,22 0.26 (0.22 - 0.31) 0,22 0.30 (0.26 - 0.35) 0,2 0.10 (0.09 - 0.12) 0,23 0.17 (0.14 - 0.20) 0,27 0.10 (0.08 - 0.12) 0,32 0.19 (0.16 - 0.23) 0,88 0.63 (0.54 - 0.74) 0,03 0.1 (0.08 - 0.11) 0,02 0.029 (0.024 - 0.034) N 55 55 42 55 55 55 55 55 55 55 outliers 1 - - - - - - - - - - N senza outliers 54 55 42 55 55 55 55 55 55 55 55 n<LoQ (% su N) 4 (7.41%) 1 (1.82%) 1 (2.38%) 33 (60.00%) 33 (60.00%) 29 (52.73%) 29 (52.73%) - 47 (85.45%) 33 (60.00%) - 54 55 42 55 22 55 26 55 8 22 55 P50 (IC) Dev.St. M.Geom.(IC) N (analisi) Range Casentino Cd* µg/24h 152 Range AREZZO Cd µg/24h N senza outliers N (analisi) CIVITELLA Hg µg/24h 3,69 7.05 (5.34 - 10.63) 10,98 7.85 (6.47 - 9.53) 55 0.25 - 2.83 0.07 - 1.29 0.07 - 1.29 0.025 - 0.24 0.06 - 0.24 0.03 - 2.05 0.06 - 2.05 0.21 - 3.32 0.06 - 0.35 0.01 - 0.05 1.18 - 17.05 P05 0,29 0,08 0,08 0,03 0,06 0,03 0,07 0,28 0,06 0,01 1,37 P25 0,56 0.95 (0.80 - 1.10) 0,23 0.33 (0.27 - 0.39) 0,22 0.31 (0.25 - 0.36) 0,05 0.07 (0.06 - 0.07) 0,09 0.12 (0.10 - 0.14) 0,05 0.07 (0.06 - 0.13) 0,13 0.18 (0.14 - 0.27) 0,39 0.54 (0.44 - 0.64) 0,07 0.12 (0.06 - 0.27) 0,02 0.025 (0.02 - 0.03) 3,15 4.96 (4.05 - 5.83) P75 1,4 0,53 0,39 0,11 0,14 0,18 0,29 0,88 0,22 0,03 7,08 P95 2,43 0,92 0,64 0,16 0,23 0,44 1,5 2 0,35 0,05 12,78 0,6 0.90 (0.77 - 1.06) 0,23 0.33 (0.28 - 0.39) 0,2 0.29 (0.25 - 0.35) 0,04 0.07 (0.06 - 0.08) 0,04 0.11 (0.10 - 0.13) 0,28 0.09 (0.07 - 0.12) 0,38 0.20 (0.15 - 0.26) 0,6 0.62 (0.52 - 0.73) 0,1 0.12 (0.07 - 0.21) 0,01 0.025 (0.02 - 0.03) 3,41 4.67 (3.93 - 5.54) P50 (IC) Dev.St. M.Geom.(IC) 16 Tab. 1.9 - Descrittive per analita dei risultati in µg/L *1000 CIVITELLA N iniziale outliers N senza outliers LoQ/2 n<LoQ (% su N) N (analisi) Range P05 P25 P50 (IC) P75 P95 Dev.St. AREZZO M.Geom.(IC) N outliers N senza outliers LoQ/2 n<LoQ (% su N) N (analisi) Range P05 P25 P50 (IC) P75 P95 Dev.St. Casentino M.Geom.(IC) N outliers N senza outliers LoQ/2 n<LoQ (% su N) N (analisi) Range P05 P25 P50 (IC) P75 P95 Dev.St. M.Geom.(IC) Hg µg/L 153 1 152 0,105 2 (1.32%) 152 0.11 - 6.06 0,3 0,58 0.84 (0.74 - 0.94) 1,22 2,11 0,65 0.82 (0.74 - 0.90) 95 95 0,105 2 (2.11%) 95 0.11 - 3.74 0,23 0,55 0.80 (0.70 - 1.00) 1,25 2,93 0,78 0.82 (0.71 - 0.96) 55 55 0,105 5 (9.09%) 55 0.11 - 2.23 0,11 0,36 0.53 (0.43 - 0.61) 0,9 1,23 0,39 0.50 (0.42 - 0.61) Cd µg/L 153 153 0,025 3 (1.96%) 153 0.025 - 3.71 0,09 0,17 0.25 (0.23 - 0.27) 0,38 0,98 0,4 0.26 (0.23 - 0.29) 95 95 0,025 10 (10.53%) 95 0.025 - 0.81 0,025 0,09 0.19 (0.15 - 0.22) 0,29 0,54 0,16 0.16 (0.13 - 0.19) 55 55 0,025 1 (1.82%) 55 0.025 - 0.85 0,06 0,12 0.20 (0.14 - 0.25) 0,3 0,63 0,18 0.19 (0.16 - 0.23) Cd* µg/L 130 130 0,025 3 (2.31%) 153 0.025 - 3.71 0,08 0,17 0.24 (0.21 - 0.27) 0,37 0,84 0,37 0.24 (0.22 - 0.28) 73 73 0,025 3 (4.11%) 73 0.025 - 0.81 0,04 0,11 0.21 (0.17 - 0.24) 0,32 0,55 0,17 0.19 (0.16 - 0.22) 42 42 0,025 1 (2.38%) 42 0.025 - 0.57 0,05 0,11 0.1 (0.13 - 0.23) 0,26 0,45 0,12 0.16 (0.14 - 0.20) Ag µg/L 153 153 0,025 59 (38.56%) 153 0.025 - 0.91 0,025 0,025 0.07 (0.06 - 0.08) 0,13 0,31 0,12 0.07 (0.06 - 0.08) 95 95 0,025 37 (38.95%) 95 0.025 - 0.80 0,025 0,025 0.06 (0.05 - 0.08) 0,11 0,26 0,11 0.06 (0.05 - 0.07) 55 55 0,025 33 (60.00%) 55 0.025 - 0.16 0,025 0,025 0.025 (0.025 - 0.05) 0,07 0,14 0,04 0.04 (0.03 - 0.05) Ag* µg/L 153 153 0,025 59 (38.56%) 94 0.05 - 0.91 0,06 0,07 0.12 (0.10 - 0.13) 0,17 0,33 0,13 0.12 (0.11 - 0.14) 95 95 0,025 37 (38.95%) 58 0.05 - 0.80 0,05 0,07 0.09 (0.08 - 0.11) 0,16 0,35 0,13 0.11 (0.09 - 0.13) 55 55 0,025 33 (60.00%) 22 0.05 - 0.16 0,05 0,07 0.08 (0.07 - 0.10) 0,1 0,15 0,03 0.08 (0.07 - 0.10) Cr µg/L 153 1 152 0,025 61 (40.13%) 152 0.025 - 1.89 0,025 0,025 0.07 (0.06 - 0.09) 0,15 0,6 0,21 0.07 (0.06 - 0-09) 95 95 0,025 40 (42.11%) 95 0.025 - 0.89 0,025 0,025 0.07 (0.025 - 0.83) 0,12 0,6 0,3 0.06 (0.05 - 0.07) 55 55 0,025 29 (52.73%) 55 0.025 - 0.89 0,025 0,025 0.025 (0.025 - 0.08) 0,12 0,29 0,13 0.06 (0.04 - 0.07) Cr* µg/L 153 1 152 0,025 61 (40.13%) 91 0.05 - 1.89 0,06 0,08 0.13 (0.11 - 0.15) 0,23 0,69 0,25 0.15 (0.13 - 0.18) 95 95 0,025 40 (42.11%) 55 0.05 - 0.89 0,05 0,08 0.1 (0.09 - 0.13) 0,16 0,44 0,15 0.12 (0.10 - 0.14) 55 55 0,025 29 (52.73%) 26 0.05 - 0.89 0,05 0,09 0.12 (0.10 - 0.16) 0,19 0,69 0,16 0.13 (0.10 - 0.17) Co µg/L 153 153 153 0.07 - 2.95 0,11 0,26 0.45 (0.36 - 0.49) 0,76 1,46 0,45 0.43 (0.38 - 0.49) 95 95 95 0.06 - 2.55 0,11 0,19 0.36 (0.31 - 0.46) 0,69 1,53 0,48 0.38 (0.32 - 0.45) 55 55 55 0.09 - 2.37 0,1 0,2 0.32 (0.27 - 0.40) 0,56 1,88 0,52 0.36 (0.29 - 0.45) Sb* µg/L 153 3 150 0,025 102 (68.00%) 47 0.05 - 0.25 0,05 0,06 0.07 (0.06 - 0.08) 0,09 0,23 0,05 0.08 (0.07 - 0.09) 95 95 0,025 72 (75.79%) 23 0.05 - 0.11 0,05 0,06 0.07 (0.06 - 0.07) 0,08 0 0,02 0.07 (0.06 - 0.07) 55 1 54 0,025 47 (87.04%) 7 0.06 - 0.15 0,06 0,06 0.10 (0.06 - 0.14) 0,11 0,15 0,04 0.08 (0.06 - 0.12) Pt* µg/L 153 1 152 0,005 98 (64.47%) 54 0.01 - 0.02 0,01 0,011 0.014 (0.012 - 0.015) 0,017 0,023 0,004 0.014 (0.013 - 0.015) 95 95 0,005 62 (65.26%) 33 0.01 - 0.062 0,01 0,013 0.016 (0.015 - 0.018) 0,02 0,04 0,01 0.018 (0.015 - 0.02) 55 55 0,005 33 (60.00%) 22 0.01 - 0.04 0,01 0,015 0.018 (0.015 - 0.024) 0,029 0,04 0,009 0.019 (0.016 - 0.023) Ni µg/L 153 0 153 0,025 153 0.53 - 15.33 1,1 2,47 3.99 (3.38 - 4.78) 6,26 10,87 3,07 3.85 (3.44 - 4.30) 95 3 92 0,025 92 0.54 - 18.32 1,17 2,18 4.84 (3.45 - 7.59) 10,46 16,92 5,16 4.75 (3.95 - 5.72) 55 55 0,025 55 0.48 - 9.74 0,54 1,47 3.21 (1.82 - 4.18) 5,57 9,13 2,54 2.71 (2.17 - 3.40) 17 Tab. 1.10 - Test statistici effettuati sui valori trasformati in logaritmi Valori logaritmici degli analiti /urine 24h test Gauss: distribuzi one Normale Numerosità sottocampioni (ESCLUSI gli outliers) CIV ARE BADIA A B C TOT. p-value (TOT) (µg/24h *1000) test ANOVA test T-Student (PARAMETRICO 2 compioni) confronto (PARAME medie TRICO >2 campioni) p-value p-value p-value (CIV,ARE (ARE,BA (CIVp-value p-value p-value vs DIA)vs ARE(CIV vs (CIV vs (ARE vs ARE) BADIA) BADIA) BADIA) CIV) BADIA) A-B A-C B-C MERCURIO 152 95 54 301 0,0310 0,5114 0,0001 0,0001 CADMIO 152 95 55 302 0,0001 0,0000 0,0865 0,0479 0,8964 0,0001 CADMIO * 129 73 42 244 0,0003 0,0258 0,0243 0,7593 0,1108 0,0055 ARGENTO 153 95 55 303 0,0027 0,8120 0,0019 0,0031 0,0015 ARGENTO* AB-C BC-A 0,0000 A-B-C test Mann-Whitney (NON PARAMETRICO 2 campioni indipendenti) p-value (CIV vs ARE) p-value (CIV vs BADIA) p-value (ARE vs BADIA) p-value (CIV,ARE vs BADIA) A-B AB-C test KruskalWallis (NON PARAMETRI CO >2 campioni) p-value (ARE,BA p-value DIA)vs (CIV-ARECIV) BADIA) A-C B-C 0,4815 0,0002 0,0001 0,0000 0,0000 0,0002 0,0675 0,1452 0,5819 0,0003 0,0007 0,0205 0,0639 0,0098 0,4262 0,0395 0,0080 0,0200 0,0062 0,8727 0,0066 0,0111 0,0040 0,0001 A-B-C 0,0002 0,0158 94 58 22 174 0,0003 0,4981 0,0011 0,0060 0,0015 0,0052 0,4538 0,0022 0,0048 0,0016 0,0056 CROMO 152 95 55 302 0,0001 0,3311 0,1969 0,6173 0,2882 0,3471 0,5169 0,3402 0,7183 0,4367 0,5966 CROMO* 91 55 26 172 0,0000 0,1609 0,4022 0,8127 0,6435 0,3255 0,2249 0,5596 0,7615 0,8009 0,4660 COBALTO 153 95 55 303 0,2331 0,3709 0,3138 0,8640 0,4857 0,5158 ANTIMONIO* 48 23 8 79 0,0624 0,0497 0,9679 0,2117 0,6519 0,1597 PLATINO* 54 33 22 109 0,1140 0,0003 0,0208 0,3150 0,3698 0,0006 NICHEL 153 92 55 300 CIV= Civitella; ARE= Arezzo; BADIA= Casentino 0,7702 0,0128 0,0107 0,0003 0,0016 0,0002 18 Mercurio Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 2 valori outliers che sono stati esclusi, uno a Civitella in eccesso ed uno a Casentino in difetto,. 4 Grafico 1.1 – Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato. Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino 2 2.5 log_Mercurio(µcg/24h) 3 3.5 I valori<LoQ sono 8 nel campione generale, di cui 2 a Civitella, 2 a Arezzo e 4 a Casentino. Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una media geometrica più elevate per i campioni di Civitella e Arezzo rispetto a quelle di Casentino, mentre non si osservano differenze tra Civitella e Arezzo. Inoltre, Civitella e Arezzo registrano una variabilità delle unità intorno alla propria media quasi doppia rispetto a quella del Casentino, rispettivamente SD=1.07 (CIVITELLA), 1.12 A B C (ARE) e 0.6 (Casentino). Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0310) 0 .5 Density 1 1.5 2 Grafico 1.2 – Istogramma: distribuzione di densità del mercurio (logaritmi) 2 2.5 3 log_hg_24h 3.5 4 Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo, il che evidenzia una differente distribuzione del mercurio tra i tre sottocampioni Il test non parametrico Mann-Whitney, che va più in dettaglio confrontando i campioni a due a due, risulta significativo per tutti gli abbinamenti tranne tra Civitella e Arezzo, che risultano quindi provenienti da popolazioni con la stessa distribuzione In conclusione le differenze tra i campioni sono significative nei confronti con il Casentino, sia per CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme. (Lo stesso esito si sarebbe avuto nell’applicazione dei test parametrici). I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 1 19 Argento Il test di Grubbs non ha individuato alcun outlier. 1.5 log_Argento(µcg/24h) 2 2.5 3 3.5 Grafico 1.3 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 129 nel campione generale, di cui 59 a Civitella (38.56% del sottocampione), 37 a Arezzo (38.95%) e 33 nel Casentino(60.00%). Sono significative le differenze tra la % di valori<LoQ di: CIVITELLA vs Casentino ( Chi-Q=7.54, p=0.0060) ARE vs Casentino ( Chi-Q=6.20, p=0.0128) Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una media geometrica identiche e più elevate per i campioni di Civitella e Arezzo rispetto a quelle del Casentino, mentre non si osservano differenze tra Civitella e Arezzo. La variabilità delle unità intorno alla propria media di Civitella e di Arezzo sono circa 4 volte quella registrata in Casentino . Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0027) 0 .5 Density 1 1.5 Grafico 1.4 – Istogramma: distribuzione di densità dell’argento (in log) 1.5 2 2.5 log_ag_24h 3 3.5 Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0158), il che evidenzia una differente distribuzione dell’argento tra i tre sottocampioni Il test non parametrico Mann-Whitney risulta significativo per tutti gli abbinamenti tranne tra Civitella e Arezzo, che risultano quindi provenienti da popolazioni con la stessa distribuzione. In conclusione le differenze tra i campioni sono significative nei confronti con Casentino, sia per CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme (lo stesso esito si sarebbe avuto nell’applicazione dei test parametrici). I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 20 Argento * Poiché per il sottocampione Casentino il numero di valori inferiori a LoQ risulta superiore al 50%, abbiamo deciso di effettuare una analisi descrittiva e statistica anche dei soli valori >LoQ. La numerosità dopo l’esclusione di tali valori è di 174 soggetti (94 a Civitella, 58 a Arezzo e 22 in Casentino). 1.5 2 log_Argento(µcg/24h) 2.5 3 3.5 Grafico 1.5 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori della mediana e della media geometrica risulta più elevata in tutti e tre i sottocampioni, ma rispecchia lo stesso andamento evidenziato nella precedente descrizione comprensiva di tutti i valori campionati. La variabilità rimane anch’essa molto più elevata a Civitella e Arezzo rispetto al Casentino. Dal test di normalità viene confermata anche in questo caso la non normalità della distribuzione (pvalue=0.0003) 0 .5 Density 1 1.5 2 Grafico 1.6 – Istogramma: distribuzione di densità dell’argento* (in log) 1.5 2 2.5 log_ag_24h 3 3.5 Lo stesso esito si ha con il test Kruskal-Wallis che risulta significativo (p-value=0.0056), e con il test Mann-Whitney; entrambi confermano significative le differenze tra i campioni nei confronti con Casentino, sia per CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme (lo stesso esito si sarebbe avuto nell’applicazione dei test parametrici). I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti, eccetto che per il confronto ARE vs Casentino che non mostra alcuna differenza significativa. 2 21 Cadmio Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier a Civitella, in eccesso. 1.5 2 log_Cadmio(µcg/24h) 2.5 3 3.5 Grafico 1.7 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 14 nel campione generale, di cui 3 a Civitella, 10 a Arezzo e 1 in Casentino. Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una media geometrica più alte per Civitella rispetto sia ad Arezzo sia in Casentino. Inoltre, Civitella registra una variabilità delle unità intorno alla media doppia rispetto agli altri sottocampioni, rispettivamente SD=0.4 (CIVITELLA), 0.2 (ARE e Casentino). Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0001) 0 .5 Density 1 1.5 2 Grafico 1.8 – Istogramma: distribuzione di densità del cadmio (in log) 1.5 2 2.5 log_cd_24h 3 3.5 Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0007), il che evidenzia una differente distribuzione del cadmio tra i tre sottocampioni Il test non parametrico Mann-Whitney, che va più in dettaglio confrontando i campioni a due a due, risulta: significativo tra Civitella e Arezzo (p=0.0002) e tra Arezzo- Casentino (uniti insieme) vs Civitella (p=0.0003), mentre tra Civitella e Casentino è di poco superiore allo 0.05 di p-value (p=0.0675), per cui si accetta l’ipotesi di uguaglianza in distribuzione). In conclusione le differenze tra i campioni sono significative tra CIVITELLA e ARE, e tra CIVITELLA vs ARE-Casentino . I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti, inoltre si evidenzia significativa anche la differenza tra CIVITELLA vs Casentino (p=0.0148). 2 22 Cadmio * Sono esclusi dall’analisi i soggetti ex fumatori (da almeno 5 anni), trattasi di 58 soggetti (24 di Civitella, 22 di Arezzo e 13 del Casentino). La numerosità dopo l’esclusione di tali soggetti è di 245 soggetti (129 a Civitella, 73 a Arezzo e 42 in Casentino). Il test di Grubbs evidenzia un unico outlier a Civitella. 1.5 2 log_Cadmio(µcg/24h) 2.5 3 3.5 Grafico 1.9 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 14 nel campione generale, di cui 3 a Civitella, 10 a Arezzo e 1 in Casentino. Dalla tabella 1.8 si nota il valore mediano più alto per Civitella, ma risulta alto anche quello di Arezzo. Per quanto riguarda la media geometrica Arezzo e Casentino risultano quasi uguali mentre Civitella è più alta. La variabilità si riduce per Civitella. Dal test di normalità risulta esserci sempre evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (p-value=0.0003) 0 .5 Density 1 1.5 2 Grafico 1.10 – Istogramma: distribuzione di densità del cadmio * (in log) 1.5 2 2.5 log_cd_24h 3 3.5 Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0200), il che evidenzia anche in questo caso una differente distribuzione del cadmio tra i tre sottocampioni Il test non parametrico Mann-Whitney però non evidenzia più la differenza significativa nella distribuzione tra CIVITELLA e ARE che si era osservata nell’analisi di tutti i valori campionati, risultano invece differenze tra: CIVITELLA e Casentino (p=0.0098) CIVITELLA vs ARE-Casentino(p=0.0080) I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti, inoltre si evidenzia significativa anche la differenza tra CIVITELLA vs ARE (p=0.0341). 2 23 Cromo Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier a Civitella, in eccesso. 1.5 2 log_Cromo(µcg/24h) 2.5 3 3.5 Grafico 1.11 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 130 nel campione generale, di cui 61 a Civitella (40.13%), 40 a Arezzo (42.11%) e 29 in Casentino (52.73%). Nessuna differenza statisticamente significativa tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA vs ARE vs Casentino. Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica si riducono passando da Civitella a Arezzo al Casentino. Per Civitella anche la variabilità è più elevata rispetto alle altre 2 zone. Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0001) 0 Density .5 1 Grafico 1.12 – Istogramma: distribuzione di densità del cromo (in log) 1.5 2 2.5 log_cr_24h 3 3.5 I test non parametrici Kruskal-Wallis e Mann-Whitney risultano non significativi per tutti i confronti effettuati, per cui si afferma che non ci sono differenze significative tra i campioni analizzati. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 24 Cromo* Poiché per il sottocampione Badia P. il numero di valori inferiori a LoQ risulta superiore al 50% ed è stata pertanto effettuata un'analisi descrittiva e statistica anche dei soli valori >LoQ. La numerosità dopo l’esclusione di tali valori è di 172 soggetti (91 a Civitella, 55 a Arezzo e 26 a Casentino). 1.5 2 log_Cromo(µcg/24h) 2.5 3 3.5 Grafico 1.13 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori della mediana non risultano diversi tra i sottocampioni, la media geometrica è più alta per Civitella così come la variabilità. Dal test di normalità conferma anche in questo caso la non normalità della distribuzione (pvalue=0.0000) 0 .5 Density 1 1.5 Grafico 1.14 – Istogramma: distribuzione di densità del cromo* (in log) 1.5 2 2.5 log_cr_24h 3 3.5 I test non parametrici Kruskal-Wallis e Mann-Whitney risultano non significativi per tutti i confronti effettuati, per cui si afferma che, anche in questo caso, non ci sono differenze significative tra i campioni analizzati. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 25 Cobalto Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) non ha individuato alcun outlier. 2 2.5 log_Cobalto(µcg/24h) 3 3.5 4 Grafico 1.15 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino Non ci sono valori<LoQ. Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono poco più elevate per Civitella in primis e Arezzo poi rispetto a quelle di Badia P. La variabilità delle unità intorno alla propria media di Civitella è uguale a quella di Badia P. Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione. 0 .5 Density 1 1.5 Grafico 1.16 – Istogramma: distribuzione di densità del cobalto (in log) 2 2.5 3 log_co_24h 3.5 4 I test parametrici effettuati risultano non significativi per tutti i confronti effettuati, per cui si afferma che, anche in questo caso, non ci sono differenze significative tra i campioni analizzati. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 26 Antimonio* Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 3 outliers a Civitella, di cui 2 in difetto e 1 in eccesso. 1.8 log_Antimonio(µcg/24h) 2 2.2 2.4 2.6 Grafico 1.17 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 221 nel campione generale, di cui a Civitella 102 (68.00%), a Arezzo 72 (75.79%) e in Casentino (85.45%). Poiché per tutti e tre i campioni analizzati si eccede il 50%, si è svolta l’analisi statistica e i test solo sui dati >LoQ. Il totale campionato è 79 di cui 48 a Civitella, 23 a Arezzo e solo 8 in Casentino. E’ significativa la differenza tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA (68.00%) vs Casentino(85.45%) (Chi-Q=6.18, p=0.0130). Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono uguali tra i tre campioni. Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione. 0 .5 Density 1 1.5 2 Grafico 1.18 – Istogramma: distribuzione di densità dell’antimonio (in log) 1.8 2 2.2 log_sb_24h 2.4 2.6 Il test parametrico ANOVA non risulta significativo, per cui non ci sono differenze significative tra i tre campioni analizzati. Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, è significativo (anche se al limite p=0.0497) per Civitella e Arezzo. In conclusione si può affermare che il confronto con il campione del Casentino non evidenzia alcuna differenza significativa tra i campioni, ma il confronto risulta fortemente inficiato dalla bassa numerosità del campione della zona di controllo. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 27 Platino* Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier a Civitella, in difetto. 1 1.2 log_Platino(µcg/24h) 1.4 1.6 1.8 2 Grafico 1.19 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino I valori<LoQ sono 193 nel campione generale, di cui a Civitella 98 (64.47%), a Arezzo 62 (65.26%) e 33 in Casentino (60.00%). Poiché per tutti e tre i campioni analizzati si eccede il 50%, si è svolta l’analisi statistica e i test solo sui dati >LoQ. Il totale campionato è 109 di cui 54 a Civitella, 33 a Arezzo e 22 in Casentino. Nessuna differenza è statisticamente significativa tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA vs ARE vs Casentino. Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono più basse a Civitella rispetto al Casentino, e più alte ad Arezzo rispetto al Casentino. Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione. 0 .5 1 Density 1.5 2 2.5 Grafico 1.20 – Istogramma: distribuzione di densità del platino (in log) 1 1.2 1.4 log_pt_24h 1.6 1.8 Il test parametrico ANOVA risulta significativo (p=0.0006), quindi sono significative le differenze tra le medie aritmetiche dei tre campioni analizzati. Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, è significativamente inferiore per Civitella rispetto a Badia P. (p=0.0208), come pure tra Civitella e Arezzo (p=0.0003). Non vi è invece differenza tra Arezzo e Casentino. In conclusione si può affermare che il confronto con il campione del Casentino è significativo solo rispetto a Civitella. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 28 Nichel Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 3 outliers a Arezzo, in difetto. 3 log_Nichel(µcg/24h) 3.5 4 4.5 5 Grafico 1.21 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato A B C Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino Non ci sono valori<LoQ , in quanto i 3 soggetti esclusi sono quelli che avevano valori di nichel <LoQ . Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono più alte a Civitella e ancor di più a Arezzo rispetto al Casentino. La variabilità delle osservazioni intorno alla media ad Arezzo è tre volte superiore di quella del Casentino. Il test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione. 0 .5 Density 1 1.5 Grafico 1.22 – Istogramma: distribuzione di densità del nichel(in log) 3 3.5 log_ni_24h 4 4.5 Il test parametrico ANOVA risulta significativo (p=0.0002), e sono significative le differenze tra le medie aritmetiche dei tre campioni analizzati. Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, conferma la significatività per tutte le coppie di campioni testate. In conclusione si può affermare che c’è differenza tra le medie dei tre campioni confrontati. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti. 2 29 Correlazioni tra analiti L’analisi di correlazione utilizzando indici parametrici (Pearson) e non parametrici (Spearman), evidenzia una correlazione : • tra “Argento” e “Platino” ad Arezzo (Pearson =0.65, Spearman =0.62), e si conferma anche escludendo i valori<LoQ dell’Ag (Pearson=0.65, Spearman=0.58); • tra “Cromo” e “Antimonio” ad Arezzo (Pearson=0.67, Spearman=0.56. A Civitella risulta una correlazione più bassa tra i due analiti, ma comunque significativa (Pearson=0.46, Spearman=0.42). La correlazione risulta nulla per Badia P. Nel caso in cui si consideri per il cromo solo i valori<LoQ risulta una forte correlazione tra i due analiti in tutti e tre i campioni, ma le numerosità analizzate sono molto basse (CIVITELLA=38 soggetti, ARE=18 soggetti e Casentino=6 soggetti); • e infine tra “Nichel” e “Cobalto” nel campione di Civitella (Indice Pearson =0.65) e del Casentino (Indice Pearson=0.54), effettuando il calcolo senza gli outliers. Porfirine La tabella 1.11 mostra la distribuzione della classificazione qualitativa delle porfirine e la numerosità di esami porfirinici alterati quantitativamente. Tab. 1.11 – Distribuzione dei soggetti per la classificazione delle porfirine e per località: numero assoluto e percentuali di colonna PORFIRINE Civitella N. % Normali 122 79,7 alterato URO 25 16,3 alterato nmoli 6 3,9 Tot. 153 100,0 Pearson chi2(4) = 9.8605 Pr = 0.043 N. 69 25 1 95 LOCALITA' Arezzo Casentino % N. 72,6 42 26,3 8 1,1 5 100,0 55 Tot. % 76,4 14,5 9,1 100,0 N. 233 58 12 303 % 76,9 19,1 4,0 100,0 Le differenze in tabella (porfirine “normali”-“alterato URO”-“alterato nmoli” tra le località “CIV”“ARE”-“Casentino”) risultano statisticamente significative. Ulteriori confronti effettuati per ciascuna coppia di località mostrano quanto segue: • per le percentuali di porfirine “alterato URO”: - 26,3% ARE. vs 14.5% Casentino non significativa [chi2(1) =2.81 Pr>chi2=0.0935] - 26,3% ARE. vs 16.3% CIV. non significativa [chi2(1) =3.62 Pr>chi2=0.0570] - 16.3% CIV. vs 14.5% Casentino non significativa [chi2(1)=0.10Pr>chi2=0.7547] • per le percentuali di porfirine “alterato nmoli”: - 3,9% CIV vs 1,1% ARE. non significativa [chi2(1)=1.76 Pr>chi2=0.1848] - 3,9% CIV vs 9,1% Casentino non significativa [chi2(1)=2.16 Pr>chi2=0.1418] - 1,1% ARE. vs 9,1% Casentino, significativa [chi2(1)=5.86 Pr>chi2=0.0155] La differenza statisticamente significativa evidenziata dal test Chi-quadro nella tabella iniziale è quindi essenzialmente dovuta alla differenza tra ARE vs BADIA nelle porfirine “alterate NMOLI”. La distribuzione dei soggetti con porfirine “alterato URO” per sesso, non evidenzia differenze statisticamente significative tra i tre campioni in studio. Sono stati calcolati gli indici di Correlazione di Pearson (parametrico) e di Spearman (non parametrico) tra la classificazione dei valori di porfirina (normale- non normale) e i metalli urinari (chiamati di seguito analiti). La numerosità per ciascun analita è stata quella campionata escludendo gli outliers. Per gli analiti che avevano più del 50% di valori <LoQ, è stata calcolato l’indice anche escludendo tali valori. Per il cadmio sono stati esclusi gli ex-fumatori. Le variabili relative alle porfirine utilizzate per l’analisi di correlazione sono: “% URO”, “% epta”, “% esa”, “%penta”, “totale nmoli/24h”, “totale µg /24h”. Non si sono riscontrate correlazioni sia per il campione di Civitella, sia per quello di Arezzo. Per il campione del Casentino si osserva invece una correlazione tra “argento_24ore” e “percentuale di penta” (Spearman= -0.65) e questo si ottiene solo nel caso in cui si tolgono oltre che gli outliers anche i soggetti con valori di argento<LoQ (Ag*). A questo proposito si ricorda però che la distribuzione dell’argento è composta da solo 22 soggetti. 3 30 Confronto porfirine studio pilota vs studio di monitoraggio biologico Allo studio pilota (denominato PILOTA) del 2008-2009 avevano partecipato 57 soggetti, di questi 29 hanno anche partecipato a quest’ultimo studio di monitoraggio biologico (denominato MONITORAGGIO) avvenuto nel 2011. Dei 29 soggetti solo 16 avevano fatto nel PILOTA le analisi urine 24h (per gli altri erano disponibili sole le urine spot e le analisi sangue). Tra questi 16 soggetti, 2 soggetti sono stati esclusi (1 per mancanza delle analisi urine 24h, e l’altro per l’esigua quantità di urine24h (<1 litro) nel MONITORAGGIO. Il confronto è pertanto possibile tra i risultati ottenuti nel PILOTA e quelli nel MONITORAGGIO solo per 14 soggetti. Dei 6 soggetti che nello studio pilota avevano porfirine alterate per eccesso di URO solo 1 nel monitoraggio ha riportato tale eccesso. Mentre degli 8 che risultavano avere i valori delle porfirine normali nel pilota, 2 successivamente hanno riportato eccessi di URO. Tab. 1.12 – Distribuzione dei soggetti che hanno partecipato ad entrambi gli studi (Pilota e Monitoraggio) per porfirine: numeri assoluti e percentuali di colonna PORFIRINE MONITORAGGIO PILOTA eccesso URO N. % 5 83,3 1 16,7 6 100,0 normale N. 6 2 8 normale eccesso URO Totale % 75,0 25,0 100,0 Totale N. 11 3 14 % 78,6 21,4 100,0 ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO Il questionario è auto-compilato dai soggetti che hanno conferito le urine delle 24 ore e le informazioni riportate dovrebbero riferirsi agli ultimi 6 mesi, come a loro esplicitamente richiesto al momento della compilazione. ATTIVITÀ LAVORATIVA Le domande relative alla “mansione”, al “settore” e alla “ditta” del lavoratore prevedevano risposte aperte, per cui sono state accorpate nelle categorie esposte nelle seguenti tabelle. Occorre ricordare che da protocollo sono stati esclusi: (i) i lavoratori dell’industria orafa e/o dell’affinazione dei metalli preziosi; (ii) i lavoratori dell’industria metalmeccanica; (iii) e gli addetti agli impianti di incenerimento di qualsiasi tipo, di depurazione, discariche, alla raccolta e/o trattamento di rifiuti di qualsiasi tipologia (compresi operatori ecologici e netturbini). a) Ditta Il 39% circa dei soggetti non ha indicato la ditta preso cui lavora (39% a CIV, 31% a AREZZO, 49% in Casentino). Il lavoro autonomo prevale a Civitella (13.7%), i lavori in enti pubblici, asl e ospedali prevalgono ad Arezzo(rispettivamente 12.6% e 17.9%). In Casentino prevalgono i lavori in altri enti e servizi (10.9%). Tab. 1.13 - Distribuzione per ditta e per località: numero assoluto e percentuali di colonna. DITTA LOCALITA' CIVITELLA AREZZO Casentino TOTALE N. % N. % N. % N. % non noto 61 39,9 30 31,6 27 49,1 118 38,9 autonomo 21 13,7 9 9,5 4 7,3 34 11,2 ente pubblico 13 8,5 12 12,6 2 3,6 27 8,9 asl/ospedale 4 2,6 17 17,9 2 3,6 23 7,6 altri enti e servizi 7 4,6 7 7,4 6 10,9 20 6,6 commerciante 14 9,2 4 4,2 1 1,8 19 6,3 scuola/università 7 4,6 2 2,1 4 7,3 13 4,3 altro 26 16,9 14 14,7 9 16,4 49 16,2 TOTALE 153 100,0 95 100,0 55 100,0 303 100,0 3 31 b) Mansione svolta Tab. 1.14 – Distribuzione per mansione svolta e per località numero assoluto e percentuali di colonna. MANSIONE LOCALITA' AREZZO Casentino N. % N. 12 12,6 9 CIVITELLA N. % 22 14,4 non noto att.tecnico/amministr. alta/media specializz. 19,0 20,9 17,0 8,5 5,2 2,6 3,9 4,6 5,0 100,0 29 32 26 13 8 4 6 7 6 153 Operaio att.amministr.esec. Studente Casalinga att.di servizio direttore/dirigente/funzionario pensionato/a Altro TOTALE 35,8 7,4 24,2 2,1 4,2 5,3 3,2 4,2 1,1 100,0 34 7 23 2 4 5 3 4 1 95 6 17 5 3 5 4 3 1 2 55 % 16,4 TOTALE N. % 43 14,2 10,9 30,9 9,1 5,5 9,1 7,3 5,5 1,8 3,6 100,0 69 56 54 18 17 13 12 12 9 303 22,8 18,5 17,8 5,9 5,6 4,3 4,0 4,0 3,1 100,0 Il 14 % dei soggetti non ha indicato la mansione, il 16% raggruppa persone che non hanno lavoro (“pensionati”, “casalinghe”, “studenti” e “altro”). Le tre mansioni più frequenti risultano essere le attività tecnico/amministrative ad alta e media specializzazione (22.8%), con netta prevalenza ad Arezzo (35.8% del campione); a seguire la mansione di operaio (18.5%), con prevalenza in Casentino (30.9% del campione); e le attività amministrative puramente esecutive (17.8%). Anzianità di lavoro Il 63% dei rispondenti ha indicato l’anzianità di lavoro (192 soggetti), per gli altri non è indicata ma ricordiamo che il 30% del campione complessivo è composto da studenti, pensionali, casalinghe (per il 16%), e da chi non ha inserito alcuna mansione di lavoro (per il 14%). Il 75% dei lavoratori ha dichiarato un’anzianità superiore ai 10 anni di lavoro. Tab. 1.15 – Distribuzione dei soggetti per anzianità di lavoro e per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna. ANZIANITA' DI LAVORO LOCALITA' CIVITELLA AREZZO Casentino TOTALE N. % N. % N. % N. % fino a 10 anni 20 21,1 20 29,9 8 26,7 48 25,0 oltre i 10 anni 75 78,9 47 70,1 22 73,3 144 75,0 TOTALE 95 100,0 67 100,0 30 100,0 192 100,0 Analisi attività lavorativa vs “PORFIRINE” Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine (normali, alterato URO, alterato nmoli) per settore di attività, si nota che: • tra chi ha le porfirine con URO alterato (rappresentano il 19% dei soggetti totali, pari a 58 soggetti): - il 66% non ha indicato il settore - il 16% lavora nel commercio - il 12% lavora nei servizi • tra chi ha le porfirine alterato nmoli (4% dei soggetti totali, pari a 12 soggetti): solo un soggetto ha indicato il settore. Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine per mansione svolta, si nota che: • tra chi ha le porfirine con URO alterato 3 32 • - il 22% svolge attività tecnico/amministrative esecutive - il 17% svolge attività tecnico/amministrative a media/alta specializzazione - un altro 17% non ha indicato la mansione svolta - il 36% è ripartito equamente tra operaio, attività di servizio, pensionato, direttore/dirigent/funzionario tra chi ha le porfirine alterato nmoli ¼ sono studenti , ¼ non ha indicato la mansione. Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine per ditta presso cui lavorano, si nota che: • tra chi ha le porfirine con URO alterato - il 29% non ha indicato la ditta - il 14% autonomo, - il 14% ente pubblico - il 9% commerciante • tra chi ha le porfirine alterato nmoli il 67% non risponde, il 25% altri enti e servizi. ATTUALI E PRECEDENTI MALATTIE Malattia cronica con uso di farmaci Il 25% dei rispondenti (78 soggetti) ha dichiarato di avere almeno una malattia cronica per cui fa uso di farmaci. Prevalgono Arezzo e Casentino con il 27/%, rispetto a Civitella che registra il 24%. Di questi 78 soggetti circa il 4% (14) ha dichiarato di avere 2 malattie croniche, e solo due hanno 3 malattie croniche. La malattia cronica più diffusa nel campione generale è l’ipertensione (45%): con una maggiore prevalenza a Civitella (51%), vs 39% di Arezzo e Casentino. A seguire ci sono le allergie e le malattie della tiroide (entrambe con il 10%). Le allergie prevalgono nettamente in Casentino (22.2%) mentre sono pochissime a Civitella (2.3%). Ad Arezzo risultano più frequenti rispetto agli altri campioni le malattie della tiroide (17.9%) Tab. 1.16 – Distribuzione delle prevalenze di malattie croniche per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna MALATTIA CRONICA ipertensione Allergie m.tiroide Diabete m. intestino/stomaco colesterolo dermatite m.cardiovascolari osteoporosi m.oculari Calcoli Altro depressione prostata TOTALE CIVITELLA N. % 51,2 22 1 4 3 4 2 1 0 0 2 0 0 3 1 43 2,3 9,3 7,0 9,3 4,7 2,3 0,0 0,0 4,7 0,0 0,0 7,0 2,3 100,0 LOCALITA' AREZZO Casentino N. % N. 11 4 5 0 0 1 0 2 1 0 1 1 0 2 28 39,3 14,3 17,9 0,0 0,0 3,6 0,0 7,1 3,6 0,0 3,6 3,6 0,0 7,1 100,0 7 4 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 1 1 18 % 38,9 22,2 0,0 5,6 0,0 5,6 0,0 5,6 0,0 5,6 0,0 5,6 5,6 5,6 100,0 TOTALE N. % 44,9 40 10,1 9 10,1 9 4 4 4 1 3 1 3 1 2 4 4 89 4,5 4,5 4,5 1,1 3,4 1,1 3,4 1,1 2,2 4,5 4,5 100,0 Malattie del fegato e/o reni Sono 3 i soggetti affetti da malattie del fegato e/o reni: uno ha riportato calcoli renale e per 2 non è noto se i calcoli fossero a livello renale o epatico (2 sono di Civitella e 1 di Arezzo). 6 soggetti non hanno risposto per cui non sappiamo se hanno o meno malattie riguardanti fegato e/o reni (4 a CIV e 2 a BADIA). 3 33 Malattie del sangue Solo 1 soggetto è affetto da “leucopenia” ed è di Civitella. 4 soggetti non hanno risposto (2 a CIV e 2 in Casentino). Sono 12 i soggetti che hanno familiari affetti da malattie del sangue: 7 CIV e 5 Casentino I familiari coinvolti sono madre/padre (per 4 soggetti), nonno/a (per 2 soggetti), zio (per 1 soggetto), mentre 4 soggetti non menzionano il familiare. Porfiria Nessun soggetto o qualcuno dei parenti è affetto da porfiria. Solo 4 soggetti non hanno risposto (2 CIV e 2 Casentino). PROTESI Il 3.6% dei soggetti è portatore di protesi chirurgiche (protesi articolari, placche, chiodi ecc.), pari a 11 soggetti. Si distribuiscono 5 a Civitella, 3 ad Arezzo e 3 a Casentino. In un’analisi di regressione effettuata per ciascun analita rilevato nelle urine 24h, non si evidenzia alcuna dipendenza. FARMACI UTILIZZATI NELL’ULTIMA SETTIMANA (oltre a quelli già indicati) Il 19% (58 soggetti) dei rispondenti ha dichiarato di aver assunto farmaci nell’ultima settimana: 19% CIV, 22% ARE, 15% Casentino. Di seguito si riporta la distribuzione delle prevalenze del tipo di farmaco utilizzato. Alcuni soggetti hanno dichiarato di aver utilizzato più di un farmaco, per cui abbiamo un totale di 68 farmaci indicati. Tab. 1.17 - Distribuzione delle prevalenze di tipo di farmaco per località di residenza: numero assoluto e percentuali di riga TIPO di FARMACO IN USO (ultima settimana) Analgesico Ansiolitico Antiacido Antibiotico anticoncezionale antidepressivo antidiarroico antidolorifico antinfiammatorio antipertensivo Antipiretico Antisettico antistaminico betabloccante Calcio Diuretico estroprogestinico gastroprotettore Gotta Insulina Integratore miorilassante Mucolitico terapia ormonale vitamina d TOTALE CIVITELLA N. % N. 0 0 0 1 4 2 0 8 4 0 3 1 3 1 0 1 1 0 1 1 1 1 0 1 1 35 4 1 1 1 1 2 0 3 4 1 3 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 24 0,0 0,0 0,0 2,9 11,4 5,7 0,0 22,9 11,4 0,0 8,6 2,9 8,6 2,9 0,0 2,9 2,9 0,0 2,9 2,9 2,9 2,9 0,0 2,9 2,9 100,0 LOCALITA' Casentino % N. 16,7 0 AREZZO 4,2 4,2 4,2 4,2 8,3 0,0 12,5 16,7 4,2 12,5 0,0 8,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,2 0,0 0,0 100,0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 9 TOTALE % N. % 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 11,1 11,1 11,1 11,1 11,1 0,0 0,0 11,1 11,1 11,1 0,0 11,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 4 1 1 2 5 4 1 12 9 2 7 1 5 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 68 5,9 1,5 1,5 2,9 7,4 5,9 1,5 17,6 13,2 2,9 10,3 1,5 7,4 2,9 1,5 2,9 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 100,0 3 34 Medicine alternative Il 5.6% fa uso di medicine alternative (17 soggetti): 2.6% CIV, 12.6% ARE, 1.8% Casentino. BEVANDE Uso di Vino Il 37% dei rispondenti (113 soggetti) dichiara di far uso di vino giornalmente. Di questi la maggioranza sono maschi (72%). Il 74% di chi ha detto di bere vino dichiara di berne 1 o 2 bicchieri al dì. Per residenza le percentuali sono 76% CIV, 74% ARE, 68% Casentino. 2 soggetti a Arezzo bevono 5 bicchieri al dì e 1 soggetto a Badia P. che ne beve 6 al dì. Se analizziamo la distribuzione per quantità di vino al dì per sesso dei soggetti vediamo che: - bevono tra 1 e 2 bicchieri di vino al dì: la quasi totalità delle femmine 84% e il 70% degli uomini. - bevono da 3 a 4 bicchieri al dì il 6% delle donne e il 21% degli uomini. - oltre i 4 bicchieri al dì li bevono solo il 4% degli uomini. Grafico 1.23 –Uso di vino per località. 59,5 63,2 61,8 NO Badia P. 38,6 36,8 34,5 SI Arezzo Civitella 2,0 non noto 0,0 3,6 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Uso di Birra Bevono giornalmente birra circa il 7% dei rispondenti (22 soggetti:6 femmine e 16 maschi). Sono ripartiti percentualmente in maniera equa tra Civitella e Arezzo, rispettivamente 14 soggetti e 8 soggetti. Uso di Superalcolici Sono solo 3 i soggetti che dichiarano di bere giornalmente 1 bicchierino di superalcolici e risiedono a Civitella. Se indaghiamo questi tre soggetti sul lavoro che svolgono vediamo che si tratta di: - 1 soggetto “imprenditore” presso “calzaturificio/confezione/scatolificio” - 1 soggetto “magazziniere” presso “azienda settore commercio” - 1 soggetto non ha dichiarato niente riguardo a tali variabili 3 35 Uso di Acqua minerale Grafico 1.24 - Uso di acqua minerale per località. NO 65,5 29,5 19,6 Badia P. 30,9 SI 69,5 Arezzo 78,4 Civitella 3,6 non noto 1,1 2,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Il 67% del campione complessivo dichiara di bere acqua minerale, con una prevalenza percentuale degli abitanti i Civitella (78%) e Arezzo (70%), rispetto a Casentino che vede solo il 31% dei suoi abitanti bere acqua minerale. Per quanto riguarda i litri di acqua minerale bevuti giornalmente, il 38% del campione complessivo dice di berne oltre 1 litro al dì. Per località prevale a Civitella con il 40%, a seguire Arezzo con il 36% e Badia con il 35%. Ci sono 2 soggetti di Civitella che dichiarano di bere 7/8 litri di acqua minerale al dì. Uso di Acqua dell’acquedotto Il 45% del campione complessivo dichiara di bere acqua dell’acquedotto, con una prevalenza percentuale degli abitanti del Casentino (62%) e Arezzo (59%), rispetto a Civitella che vede solo il 31% dei suoi abitanti bere acqua dell’acquedotto. Per quanto riguarda i litri di acqua dell’acquedotto bevuti giornalmente, più della metà del campione complessivo dice di berne oltre 1 litro al dì (53%). Per località prevale il Casentino con il 60%, a seguire Arezzo con il 43% e Civitella con il 36%. Grafico 1.25 - Uso di acqua dell’acquedotto per località. 34,5 NO SI 40,0 67,3 Badia P. 61,8 58,9 30,7 Arezzo Civitella 3,6 non noto 1,1 2,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 Uso di Acqua del pozzo L’8% del campione totale beve acqua del pozzo, tra le località di residenza prevale Casentino con il 16% di soggetti che bevono acqua di pozzo, seguito poi da Civitella con il 10% circa. Ad Arezzo invece non viene utilizzata. Giornalmente il 36% del campione complessivo dice di berne oltre 1 litro. Per località prevale in Casentino con il 44%, a seguire Civitella con il 33%. 3 36 Grafico 1.26 - Uso di acqua del pozzo per località. 80,0 NO 97,9 87,6 SI Badia P. 16,4 1,1 Arezzo 9,8 Civitella 3,6 non noto 1,1 2,6 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 Un’analisi di regressione, rileva una dipendenza tra uso di acqua del pozzo e nichel in Casentino (t=2.09, p=0.042). Se facciamo la regressione escludendo gli ex-fumatori si rileva una dipendenza significativa tra l’uso di acqua del pozzo e il cobalto in Casentino (t=2.41, p=0.021), e tra non usare acqua del pozzo e nichel a Civitella (t= -2.05,p=0.042). Tab. 1.18 - Distribuzione dei soggetti che bevono acqua del pozzo per quantità di acqua utilizzata al dì e per località:numero assoluto e percentuali di colonna. QUANTITA' di ACQUA POZZO consumata al giorno mezzo litro 1 litro 1 litro e mezzo 2 litri TOTALE CIVITELLA N. % 3 20,0 7 46,7 1 6,7 4 26,7 15 100,0 LOCALITA' AREZZO Casentino N. % N. % 0 0,0 0 0,0 1 100,0 2 33,3 0 0,0 4 66,7 0 0,0 0 0,0 1 100,0 6 100,0 TOTALE N. % 3 13,6 10 45,5 5 22,7 4 18,2 22 100,0 DIETA Consumo di pesce Il pesce è consumato settimanalmente dal 68% del campione complessivo (prevale a Civitella con il 75% circa). Il 20% consuma mensilmente il pesce (prevalenza ad Arezzo). L’8% dei rispondenti non consuma mai pesce, con una netta prevalenza dei residenti in Casentino (19%). La regressione con il mercurio vede una dipendenza a Arezzo (t=3.46, p=0.001). Grafico 1.27 - Frequenza di consumo di pesce per località 80,0 74,5 70,0 61,1 60,0 60,0 50,0 Civitella 40,0 Arezzo 28,4 30,0 18,2 20,0 10,0 4,6 2,1 5,5 3,9 16,3 Badia P. 14,5 8,4 0,0 0,0 1,8 0,7 0,0 0,0 0,0 non noto mai annuale mensile settimanale giornaliero 3 37 Consumo di funghi Il 36% del campione fa un uso di funghi mensile (prevalenza di Arezzo 53%). Un 22% non li mangia mai, un 15% li consuma annualmente (prevalenza netta di Casentino 56%). L’analisi di regressione con le porfirine (normali-non normali) non evidenzia alcuna dipendenza per nessun campione. Grafico 1.28 - Frequenza di consumo di funghi per località. 60,0 52,6 56,4 50,0 40,0 34,6 32,7 30,0 24,2 Civitella Arezzo 21,1 20,0 Badia P. 18,2 14,5 11,6 10,5 10,9 7,2 10,0 1,3 4,2 0,0 0,0 non noto mai annuale mensile settimanale Consumo di cacciagione Il 50% del campione complessivo non mangia mai cacciagione (prevale in Casentino con il 64%). Il 24% non si è espresso. Il 16% ne fa un consumo mensile (con 23% prevale Arezzo). L’8% dei rispondenti ne fa un consumo annuale (prevalenza Casentino). L’analisi di regressione con le porfirine (normali-non normali) non conduce ad alcuna dipendenza, per nessun campione. Grafico 1.29 - Frequenza di consumo di cacciagione per località 70,0 63,6 55,8 60,0 50,0 40,0 41,8 37,3 Civitella Arezzo 30,0 18,2 20,0 10,0 Badia P. 23,2 9,5 12,7 15,0 10,5 5,5 2,0 3,9 1,1 0,0 0,0 non noto mai annuale mensile settimanale Consumo (almeno parziale) di ortaggi e/o frutta coltivati in orti locali Il 68% del campione complessivo ha dichiarato di far uso di verdure provenienti da orti locali. Prevalgono in questo gli abitanti di Civitella (76%) e Arezzo (73%). L’analisi di regressione con le porfirine mostra una dipendenza ad Arezzo (t= -2.08, p=0.040). 3 38 Grafico 1.30 - Uso di verdure/ortaggi coltivati in orti locali per località. NO 24,2 54,5 26,3 Badia P. 40,0 SI 72,6 75,8 Arezzo Civitella 5,5 non noto 1,1 0,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 ATTIVITA’ EXTRAPROFESSIONALI 16 soggetti hanno dichiarato altre attività extraprofessionali (8% Arezzo, 5.2% Civitella), nessuno in Casentino. A Civitella si occupano di giardinaggio/orto (7 soggetti su 8), 1 soggetto fa volontariato alla misericordia. Ad Arezzo invece la metà dei soggetti si occupa di agricoltura/giardinaggio, l’altra metà svolge attività corali/musicali/pittura. ATTIVITA’ SPORTIVE Nel complesso il 44.8% del campione svolge attività sportiva: 41.8% a Civitella, 54.7% ad Arezzo, 36.3% in Casentino. La camminata è l’attività più diffusa 23,5% del campione complessivo e la più praticata in Casentino. Il 20% circa svolgere ginnastica in palestra, con prevalenza ad Arezzo. Alcuni soggetti hanno indicato più attività sportive praticate. Tab. 1.19 - Distribuzione delle prevalenze di attività sportive per località di residenza:numero assoluto e percentuali di colonna camminata Bici Corsa Nuoto CIVITELLA N. % 13 19,4 8 11,9 10 14,9 8 11,9 LOCALITA' AREZZO Casentino N. % N. 13 21,0 9 8 12,9 3 10 16,1 0 5 8,1 2 % 45,0 15,0 0,0 10,0 TOTALE N. % 35 23,5 19 12,8 20 13,4 15 10,1 Pallamano/pallavolo/tennis/rugby/ju do sci/equitazione 4 1 6,0 1,5 5 3 8,1 4,8 1 1 5,0 5,0 10 5 6,7 3,4 aerobica/palestra/yoga/ginnastica/p ylates/danza/ballo calcio/calcetto Caccia TOTALE 14 6 3 67 20,9 9,0 4,5 100,0 15 2 1 62 24,2 3,2 1,6 100,0 1 3 0 20 5,0 15,0 0,0 100,0 30 11 4 149 20,1 7,4 2,7 100,0 ATTIVITA' SPORTIVE OTTURAZIONI DENTARIE CON AMALGAMA (NERE) Il 58.7% del campione complessivo ha otturazioni dentarie. Prevalenza di Casentino e AREZZO. Il 67% dei soggetti ha da 1 a 5 otturazioni, con una netta prevalenza dei residenti a Badia P. (86%). Il 17% ha più di 5 otturazioni con prevalenza ad Arezzo. L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa. 3 39 Grafico 1.31 – Otturazioni dentarie per località di residenza 27,3 28,4 NO 36,6 SI 55,6 Badia P. 63,6 61,1 Arezzo Civitella 9,1 10,5 7,8 non noto 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Tab. 1.20 - Distribuzione del numero di otturazioni dentarie per località di residenza: numero assoluto e percentuali colonna. NUMERO DI OTTURAZIONE DENTARIE LOCALITA' CIV ARE BADIA TOTALE N. % N. % N. % N. % non noto 19 22,4 8 13,8 1 2,9 28 15,7 da 1 a5 otturazioni 55 64,7 35 60,3 30 85,7 120 67,4 da 6 a 10 otturazioni 11 12,9 15 25,9 4 11,4 30 16,9 TOTALE 85 100,0 58 100,0 35 100,0 178 100,0 Il tempo trascorso dall’ultima otturazione è di oltre i 10 anni per più della metà del campione. La restante metà è così ripartita: inferiore all’anno per il 9% del campione complessivo (1 e 2); da 1 a 2 anni per il 19%, da 3 a 9 anni il restante 19%. Tab. 1.21 - Distribuzione della classificazione del tempo trascorso dall’ultima otturazione dentaria per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna TEMPO TRASCORSO DALL'UTIMA OTTURAZIONE LOCALITA' CIVITELLA AREZZO Casentino TOTALE N. % N. % N. % N. % inferiore ai 3 mesi 4 6,1 3 6,0 1 2,8 8 5,3 da 3 mesi a 1 anno 4 6,1 2 4,0 0 0,0 6 3,9 da 1 a 2 anni 9 13,6 4 8,0 3 8,3 16 10,5 da 2 a 3 anni 4 6,1 5 10,0 4 11,1 13 8,6 da 3 a 5 anni 9 13,6 5 10,0 4 11,1 18 11,8 da 5 a 10 anni 6 9,1 5 10,0 1 2,8 12 7,9 oltre 10 anni 30 45,5 26 52,0 23 63,9 79 52,0 TOTALE 66 100,0 50 100,0 36 100,0 152 100,0 BRUXISMO Il bruxismo è dichiarato dal 14% del campione complessivo (41 soggetti): stesse percentuali per i 3 sottocampioni. L’analisi di regressione con il mercurio mostra una dipendenza significativa per il campione complessivo (t=-2.13, p=0.034) e nessuna all’interno dei singoli campioni. USO ABITUALE DI CHEWING-GUMS Il 33% dei soggetti dichiara di utilizzare abitualmente chewing-gums: 36% in Casentino, 35% a AREZZO e 30% a CIVITELLA. L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa. 4 40 LENTI A CONTATTO Solo il 7% del campione complessivo utilizza lenti a contatto, con una prevalenza nel campione di Arezzo. L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa. Tab. 1.22 - Distribuzione dell’uso di lenti a contatto per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna. USO di LENTI A CONTATTO non noto SI NO TOTALE CIVITELLA N. % 6 3,9 10 6,5 137 89,5 153 100,0 LOCALITA' AREZZO Casentino N. % N. 2 2,1 2 10 10,5 2 83 87,4 51 95 100,0 55 % 3,6 3,6 92,7 100,0 TOTALE N. % 10 3,3 22 7,3 271 89,4 303 100,0 FUMO Sono stati inclusi nell’indagine solo i “mai fumatori” e gli “ex-fumatori (da almeno 5 anni)”. Il 18% dei soggetti campionati è ex-fumatore (da almeno 5 anni): prevalenza a Arezzo con il 22%. Civitella presenta una percentuale di ex-fumatori più bassa (14.38%). Si è dichiarato esposto con regolarità, almeno (1 ora al dì) al fumo di altre persone il 12.5% del campione complessivo. La distribuzione percentuale all’interno dei singoli sottocampioni vede prevalere nettamente gli abitanti di Civitella e Arezzo rispetto a quelli residenti in Casentino (quasi il doppio). Oltre la metà dei soggetti esposti a fumo passivo dichiara di essere esposto fino a 3 ore. Ci sono comunque 7 persone che dichiarano di essere esposte a fumo passivo per oltre 20 ore al giorno. Si ripartiscono nei tre campioni analizzati. Tab. 1.23 - Distribuzione dell’abitudine al fumo attivo e passivo per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna. Mai fumatori Ex-fumatori Non noto se mai fumatori o ex-fumatori da almeno 5 anni Totale Non fumo passivo Fumo passivo Non noto se fumo passivo Totale CIVITELLA N% 130 (85.0%) AREZZO N% 73 (76.8%) Casentino N% 42 (76.4%) Totale N. (%) 245 (81.0%) 22 (14.4%) 21 (22.1%) 11 (20,0%) 54 (17.8%) 1 (0.7%) 1 (1.1%) 2 (3.6%) 4 (1.3%) 153 (100,0%) 95 (100,0%) 55 (100,0%) 303 (100,0%) 127 (83.0%) 81 (13.7%) 49 (89.1%) 257 (84.8%) 21 (13.7%) 13 (13.7%) 4 (7.3%) 38 (12.5%) 5 (3.3%) 1 (1.1%) 2 (3.4%) 8 (2.6%) 153 (100,0%) 95 (100,0%) 55 (100,0%) 303 (100,0%) TRAFFICO E ALTRE SORGENTI FISSE DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO Rispetto al traffico di auto ed altri veicoli, oltre la metà del campione complessivo (55%) definisce la zona in cui si trova la propria abitazione senza/con poco traffico. Il 30% con traffico moderato e il 13% con traffico intenso. Questa distribuzione è perfettamente rispecchiata nel campione di Civitella. Ad Arezzo sono più alte le percentuali di soggetti che dichiarano una zona con moderato/intenso traffico. Il Casentino invece ha tutta un’altra distribuzione che vede oltre l’80% dei residenti dichiarare la zona d’abitazione in assenza o con poco traffico. 4 41 Grafico 1.31 – Percezione del traffico di auto ed altri veicoli nella zona in cui vivono i soggetti 60,0 52,8 50,0 43,0 40,0 38,3 34,0 31,5 35,1 30,0 20,0 10,7 10,0 11,3 8,5 14,8 18,1 1,9 0,0 senza traffico poco traffico Civitella modesto traffico Arezzo intenso traffico Badia P. Per quanto riguarda la zona di lavoro escludiamo un 16% di soggetti che non risponde, si presume che questi non abbiano lavoro (pensionati/studenti/casalinghe). Il 71% dei residenti a Civitella considerano la zona dove lavorano soggetta a traffico moderato/intenso, rispettivamente 36% e 35%. Anche ad Arezzo la percentuale è elevata 67% (36% moderato e 31% elevato traffico). Per il Casentino invece la situazione è ribaltata con l’80% di soggetti che rilevano traffico assente o poco. Grafico 1.33 – Percezione del traffico di auto ed altri veicoli nella zona in cui lavorano i soggetti 47,6 50,0 40,0 36,5 36,0 33,3 30,0 31,4 23,0 20,0 10,0 35,7 29,1 14,3 4,8 4,8 3,5 0,0 senza traffico poco traffico Civitella modesto traffico Arezzo intenso traffico Badia P. ANALISI DEI DATI DI MONITORAGGIO BIOLOGICO NEI RESIDENTI A CIVITELLA PER ISOAREA DI INQUINAMENTO I soggetti residenti a Civitella che hanno partecipato al monitoraggio biologico (n=149) sono stati georeferenziati ed a ciascuna residenza è stata attribuita ad una delle tre aree di isoinquinamento da PM10 e da Cadmio individuate dal modello diffusionale messo a punto nel 2008 dall’Università di Siena tenendo in considerazione i dati di dispersione relativi agli scenari ALL (predisposti utilizzando contestualmente i dati delle aziende Chimet, Pavimental, Del Tongo, AISA e Società autostrade). La distribuzione dei soggetti è riportata nella tabella 1.24. Tabella 1.24 – Numero di soggetti per area di concentrazione di PM10 e di Cadmio N Area Cadmio N Area PM10 Basso rischio: 0 ≤ PM10 < 0.5 118 Basso rischio: 0 ≤ Cd < 0.05 39 Medio rischio: 0.5 ≤ PM10 < 2 31 Medio rischio: 0.05 ≤ Cd < 0.2 103 Alto rischio: 2 ≤ PM10 0 Alto rischio: 0.2 ≤ Cd 7 4 42 In relazione alla mappa del PM10 i soggetti si sono collocati solo nelle due aree a medio e basso dispersione/deposizione degli inquinanti. Riguardo alla distribuzione geografica dei dati di monitoraggio biologico, si ricorda che sono stati esaminati solo quei metaboliti urinari per i quali sono state evidenziate differenze significative tra i valori rilevati a Civitella rispetto a quelli delle altre aree. Nel grafico 1.34 e nella tabella 1.25 sono evidenziabili i valori mediani delle concentrazioni dei metaboliti urinari considerati, tra i soggetti residenti nelle due isoaree di inquinamento di PM10. Non si osserva alcune differenza significativa tra le due aree. Grafico 1.34 - Box-plot dei valori degli analiti per area di concentrazione del PM10 Tabella 1.25 - Valori medi e mediani degli analiti (urine 24 h) per concentrazione media annua di PM10 (µg/m3) Concentrazione media annua di PM10 (µg/m3) 0 ≤ PM10 < 0.5 0.5 ≤ PM10 < 2 p-value* Mercurio - media (mediana) 3.12 (3.11) 3.12 (3.15) 0.2994 Argento - media (mediana) 2.28 (2.24) 2.21 (2.08) 0.8957 Cadmio - media (mediana) 2.61 (2.61) 2.50 (2.53) 0.9523 Nichel - media (mediana) 3.79 (3.83) 3.76 (3.77) 0.6791 * Test di Mann-Withney In relazione alla mappa del Cadmio i soggetti si sono collocati in tutte le tre aree (alto, medio e basso livello di dispersione dell’inquinante: anche in questo caso non si evidenziano differenze significative nella distribuzione dei valori mediani delle concentrazioni dei metabolici urinari considerati, tra i soggetti residenti nelle varie isoaree di inquinamento (Grafico 1.35 e tabella 1.26). 4 43 Grafico 1.35 - Box-plot dei valori degli analiti per area di concentrazione del Cadmio Tabella 1.26 - Valori medi e mediani degli analiti (urine 24 h) per concentrazione media annua di Cadmio (ng/m3) Concentrazione media annua di Cd (ng/m3) * Mercurio - media (mediana) Argento - media (mediana) Cadmio - media (mediana) Nichel - media (mediana) * test Kruskal-Wallis 0 ≤ Cd < 0.05 0.05 ≤ Cd < 0.2 0.2 ≤ Cd 3.12 (3.11) 2.29 (2.17) 2.60(2.58) 3.80(3.84) 3.13 (3.13) 2.25 (2.24) 2.59 (2.60) 3.77 (3.83) 3.01 (2.97) 2.35 (2.25) 2.47 (2.45) 3.83 (3.82) pvalue* 0.3366 0.9171 0.4351 0.7898 4 44 1.4 - Considerazioni Lo studio di monitoraggio biologico umano (MBU) di cui si riferisce in questo rapporto segue un analogo studio pilota che era stato effettuato per capire se uno studio di MBU poteva essere di ausilio per comprendere se i residenti a Civitella erano o erano stati esposti a inquinanti ambientali emessi dall'azienda Chimet ubicata nella frazione di Badia al Pino. Lo studio pilota, nonostante l'esiguità del campione, aveva indicato la necessità di effettuare questo studio, avendo attenzione: (i) a ampliare la popolazione da indagare includendo anche le donne in tutte le aree di studio, nonchè i residenti di un'area vicina caratterizzata da un'altra tipologia di pressioni antropiche, quelle da traffico; (ii) e a indagare solo le urine potendo così avere indicazioni su esposizioni pregresse, considerando in particolare le urine delle 24 ore che avrebbero potuto permettere di esaminare se le alterazioni degli spettri porfirinici osservate a Civitella erano effettivamente peculiari dei residenti di quest'area. Inoltre, l'assenza di valori di riferimento specifici per la popolazione generale italiana, a differenza di quelli disponibili in Germania e negli Stati Uniti, indicava come necessario continuare ad indagare parallelamente una popolazione di riferimento o controllo, analoga a quella di Civitella per stili di vita ma non esposta per motivi residenziali a pressioni ambientali antropiche. In questo studio sono stati pertanto scelti tre gruppi di popolazione della provincia di Arezzo: uno residente nel comune di Civitella, uno esposto a traffico per motivi residenziali (quello residente nel centro abitato di Arezzo) ed uno di controllo residente a Badia Prataglia-Casentino. Anche stavolta, come nello studio pilota, i gruppi non sono rappresentativi della popolazione residente nelle tre aree poichè trattasi di volontari adulti di entrambi i sessi, opportunamente selezionati dai medici di medicina generale (MMG) al fine di arruolare nello studio soggetti in buona salute con le caratteristiche di eleggibilità previste dal protocollo. Questa valutazione da parte dei MMG è stata possibile per la gran parte dei partecipanti, ma purtroppo ancora una volta, e nonostante la collaborazione dei MMG, i vincoli posti alla partecipazione hanno impedito di arruolare nei tempi previsti il numero previsto di residenti. E' stato pertanto necessario allungare i tempi di reclutamento e consentire anche la partecipazione di soggetti che potevano autovalutare i loro criteri di eleggibilità. Tutto ciò ha comportato comunque una numerosità di campioni biologici ancora un po' inferiore all'atteso, con 7 soggetti che di fatto non presentavano i criteri di selezione e 61 che non hanno conferito i campioni come previsto, e tutti questi soggetti sono stati quindi esclusi dalle analisi di tipo statistico. Per 56 dei 61 campioni esclusi dall'analisi la quantità di urina conferita è risultata inferiore al litro, tale da far ipotizzare che non sia stata raccolta tutta l'urina delle 24 ore (i volontari dovevano infatti portarsi durante tutto il giorno il contenitore delle urine, che era ingombrante e forse talora considerato inopportuno portarselo dietro ovunque). La raccolta di un numero adeguato di campioni biologici è stata particolarmente difficile nell'area di controllo, presumibilmente venendo meno l'interesse e sensibilità alla tematica dello studio in una zona come quella scelta sulle montagne del Casentino, caratterizzata da scarse sorgenti di inquinamento ambientale, salvo un po' di traffico locale. E' stato infatti necessario anche coinvolgere i residenti del vicino comune di Chiusi della Verna, sempre sulle montagne del Casentino, inclusi i monaci dell'Abbazia. Nonostante comunque l'allungamento dei tempi di arruolamento e l'ampliamento dell'area di controllo non si è raggiunta la quantità desiderata di campioni per sesso, ma si sono ritenuti sufficienti per una valutazione complessiva che non tenesse conto del sesso dei partecipanti. Riguardo agli analiti, rispetto allo studio pilota, tra i metalli non è stato indagato l'Arsenico urinario essendo questo un bioindicatore utile a rilevare esposizioni recenti e non le esposizioni di lungo periodo di interesse in questo studio. Non sono stati oggetto di analisi neppure l'acido trans,transmuconico e l'idrossipirene urinari poichè i risultati dello studio pilota avevano mostrato valori nei residenti a Civitella non dissimili a quelli osservati nei residenti in Casentino e comunque ampiamente al di sotto di valori medi rilevati nelle urine spot della popolazione generale secondo le indicazioni della Società Italiana Valori di Riferimento. Questo risultato era peraltro atteso essendo i partecipanti non fumatori e non esposti professionalmente a Idrocarburi Aromatici Policiclici e a benzene, come previsto nel protocollo dello studio pilota e previsto anche nello studio di monitoraggio biologico qui presentato. In questo studio, esaminando i risultati ottenuti nei campioni dei residenti a Civitella e nel centro abitato di Arezzo rispetto a quelli dei residenti a Badia Prataglia e Chiusi della Verna, si osserva: - a Civitella valori più elevati di Mercurio, di Argento (anche considerando nell'analisi statistica i soli valori superiori al LoQ), di Cadmio (anche escludendo gli ex-fumatori da almeno 5 anni), e di Nichel; 4 45 - sempre a Civitella valori più bassi di Platino; - a Arezzo valori più elevati di Mercurio, di Argento (anche considerando nell'analisi statistica i soli valori superiori al LoQ), e di Nichel; - nessuna differenza tra le tre aree per l'Antimonio, il Cobalto e il Cromo; - ed infine concentrazioni di porfirine totali >300 nmoli/24 ore più elevate nel campione dell'area di controllo. Esaminando più in dettaglio questi risultati anche in rapporto a quanto era stato osservato nello studio pilota, si conferma l'eccesso di Cadmio e Nichel a Civitella rispetto all'area di controllo. Il Cadmio urinario, oltre ad essere considerato un buon indicatore di un accumulo di esposizioni pregresse (data la sua lunga emivita pari a 10-30 anni) ad emissioni anche di inceneritori, era stato considerato il miglior marcatore delle emissioni della ditta Chimet: una delle mappe diffusionali predisposte per definire le aree a maggior carico ambientale degli inquinanti emessi dall'azienda era stata proprio quella del Cadmio. L'eccesso di Cadmio e Nichel è stato osservato anche ad Arezzo, e per il Nichel i valori medi di Arezzo sono risultati ancora più elevati di quelli osservati a Civitella. L'Argento nello studio pilota era stato quantificato solo in alcuni campioni di urine di residenti a Civitella, e si era ipotizzato trattarsi di un possibile tracciante specifico delle emissioni Chimet poichè nella zona era la ditta che ne trattava le maggiori quantità, anche se comunque era interessata più a recuperarlo che a disperderlo. In questo studio, che ha avuto a disposizione un numero maggiore di campioni, è stato rilevato anche nelle urine di residenti in Casentino anche se in quest'area i campioni con valori inferiori al LoQ erano nettamente superiori rispetto a quelli di Civitella e Arezzo (60% vs 39% delle due aree in pianura). Inoltre, i valori medi osservati a Civitella e ad Arezzo sono risultati simili tra loro, anche escludendo dall'analisi statistica i campioni con valori inferiori al LoQ: benchè i partecipanti allo studio fossero espressamente non addetti del settore orafo, si ritiene che il risultato ottenuto sia più indicativo della realtà produttiva delle due aree piuttosto che di un inquinamento originato in modo specifico dell'azienda Chimet, come ipotizzato nello studio pilota, dal momento che sia Civitella sia Arezzo fanno parte del comprensorio orafo. In questo studio si aggiunge l'osservazione di valori elevati di Mercurio sia nell'area di Civitella sia in quella di Arezzo rispetto all'area di controllo: questo metallo, oltre ad essere naturalmente presente sulla crosta terrestre, si trova in atmosfera a seguito di emissioni da processi di estrazione dell'oro, da processi di fusione, da attività industriali e da combustione di combustibili fossili e di rifiuti, tanto da essere frequentemente considerato come tracciante delle emissioni di inceneritori nei modelli diffusionali prodotti per valutare le aree a maggiore dispersione e ricaduta al suolo degli inquinanti emessi. Da notare che nel comune di Arezzo, al confine con Civitella, vi è un inceneritore di rifiuti solidi urbani, e che nel 2005 per la ditta Chimet era stato registrato un superamento dei valori limite di emissione per questo metallo. Riguardo al Platino, che nello studio pilota era stato rilevato con valori superiori al LoQ solo nel 23% dei campioni allora esaminati (cioè in soli 13 campioni), in questo studio i campioni con valori superiori al LoQ sono stati maggiori al 35% sia a Civitella sia ad Arezzo ed al 40% in Casentino (rispettivamente 54, 33 e 22 campioni) a conferma della sempre maggiore dispersione nell'ambiente del Platino a causa dell'ampio utilizzo di marmitte catalitiche. I valori medi significativamente più bassi a Civitella rispetto alle altre due aree necessitano di essere chiariti. Non si conferma in questo studio l'eccesso di Antimonio a Civitella osservato nello studio pilota e neppure quello di Cromo a Badia Prataglia. Riguardo al Cromo è da notare che gli approfondimenti effettuati dalla ASL, anche in merito ad un eventuale contaminazione sia delle acque potabili dell'acquedotto pubblico sia dei pozzi privati, non avevano permesso di chiarire l'eccesso osservato nello studio pilota, eccesso che non viene confermato anche in questo studio più ampio di MBU. Per Mercurio, Argento , Cadmio e Nichel è stata valutata la distribuzione dei valori mediani delle concentrazioni tra i soggetti residenti nelle varie isoaree di inquinamento messe a punto dall’Università di Siena nel 2008 utilizzando un modello diffusionale di dispersione in aria di PM10 e Cadmio da varie possibili sorgenti di emissioni presenti a Civitella, tra cui l’azienda Chimet: non è stata evidenziata alcuna distribuzione differenziale tra le varie aree. Per quanto concerne le porfirine urinarie, che nello studio pilota erano state misurate solo tra i residenti a Civitella, in questo studio si sono osservate differenze tra l'area di controllo ed in particolare quella di Arezzo: riguarda solo la percentuale di campioni con concentrazioni di porfirine totali >300nmoli/24h che risultano numericamente maggiori proprio nell'area di controllo (5 4 46 casi pari al 9,1% rispetto al 3,9% osservato a Civitella e all'1,1% ad Arezzo). Non viene confermata l'elevata percentuale, pari al 30%, di spettri porfirinici alterati osservati nello studio pilota a Civitella: in questo studio non si osservano differenze tra le aree e Civitella presenta la percentuale più bassa pari al 16,3%, mentre Arezzo presenta quella più alta pari al 26,3%. Non si sono evidenziate inoltre correlazioni con i metalli urinari, con l'eccezione del campione del Casentino per l'Argento ma la numerosità dei campioni di quest'area è esiguo per poter trarre considerazioni a riguardo. Per i soggetti con profilo porfirinico alterato e per un campione di soggetti con profilo porfirinico normale, come da protocollo, sono in corso di acquisizione dai loro MMG i risultati dei test analitici eventualmente già effettuati, dal momento del conferimento delle urine per lo studio di MBU, in merito all’emocromo e alla funzionalità epatica e renale. Nel caso questi risultati non fossero disponibili sarà richiesto direttamente ai soggetti di effettuare tale approfondimento analitico. Concludendo, i residenti nell'area di Civitella, a parità di stili di vita e stato di salute, presentano valori più elevati di Mercurio, Argento e Nichel urinari, in analogia a quanto osservato nel centro abitato di Arezzo, rispetto all'area di controllo sulle montagne casentinesi; ed inoltre sono stati osservati anche eccessi di Cadmio urinario, anche escludendo gli ex-fumatori da almeno 5 anni, ad indicare che nell'area vi sono state pressioni ambientali che si evidenziano nei residenti da lunga data (almeno 10 anni). L'eccesso osservato di Cadmio nella sola area di Civitella fa ipotizzare un ruolo aggiuntivo svolto dall'azienda Chimet, ma non si evidenziano distribuzioni differenziali tra le varie aree del comune caratterizzate dai vari livelli di isoinquinamento definiti dal modello diffusionale predisposto nel 2008 dall'Università di Siena. 4 47 -2Lo studio di monitoraggio biologico sui capelli di soggetti residenti a Civitella 2.1. Note sulle procedure adottate L’analisi del capello è stata effettuata su 37 soggetti residenti a Civitella. Tutti hanno compilato anche il questionario, 35 hanno anche le analisi delle urine 24ore. Di questi solo un soggetto aveva effettuato anche lo studio pilota. L’analisi chimica del capello è stata effettuata da “Consul Chimica” e gli intervalli ideali, con i quali sono stati confrontati i risultati, sono stati elaborati da “Centro Studi Mineral Test“. E’ stata effettuata un’analisi descrittiva dei soggetti appartenenti al campione in studio relativamente al genere, l’età, il peso, l’altezza e l’indice BMI. Successivamente è stata effettuata un’analisi statistica descrittiva dei 40 minerali rilevati. Per ciascuno è riportato un grafico a torta che rappresenta la distribuzione dei valori osservati rispetto all’intervallo ideale così come definito nei risultati del Centro Studi Mineral Test: • “ideale”: valori appartenenti all’intervallo ideale • “inferiore”: valori inferiori all’intervallo ideale • “superiore”: valori superiori all’intervallo ideale 2.2. Risultati CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE Il 54% sono femmine (20 soggetti) e il 46% sono maschi (17 soggetti). L’età media è di 39,3 anni (min 18, max 59). Per sesso, l’età media nelle femmine è di 38,2 anni, nei maschi di 40,5 anni medi. Il 54% dei soggetti ha meno di 41 anni, il 46% ha più di 40 anni. Il peso medio è di 74,1 kg (min 47 – max 113). Per le femmine è 64,7 kg medi, per gli uomini 85,2 Kg medi. L’altezza media è di 170,5 cm (min 155, max 185). Per le femmine 165,1 cm medi e per i maschi 176,8 cm medi. L’indice BMI medio è 25.35 (min 17.26, max 38.57) quindi proprio sopra il limite di normopeso (pari a 24.99). Tra le femmine risulta 23.74 (min 17.26, max 38.57), tra i maschi è 27.24 (min 21.22, max 33), quindi mentre le donne risultano mediamente normopeso, gli uomini sono in leggero sovrappeso. GLI ANALITI Di seguito sono riportati in diagrammi a torta le distribuzioni dei risultati per singolo analita esaminato. 4 48 Alluminio (Al) Al 16% inferiore ideale superiore 84% Antimonio (Sb) 11% Sb 35% inferiore ideale superiore 54% Argento (Ag) 8% Ag inferiore 51% ideale 41% superiore Arsenico (As) E' nella norma per tutti i soggetti. 4 49 Bario (Ba) Ba inferiore 41% ideale 59% superiore Berillio (Be) E' nella norma per tutti i soggetti. Boro (B) 14% B inferiore ideale superiore 86% Cadmio (Cd) E' nella norma per tutti i soggetti. Calcio (Ca) 3% Ca 24% inferiore ideale superiore 73% 5 50 Cromo (Cr) Cr inferiore 46% 54% ideale superiore Cobalto (Co) Co 41% inferiore ideale superiore 59% Ferro (Fe) Fe 14% 3% inferiore ideale superiore 83% Fosforo (P) 3% P inferiore 35% ideale superiore 62% 5 51 Gandolinio (Gd) E' nella norma per tutti i soggetti. Germanio (Ge) 8% Ge inferiore ideale superiore 92% Litio (Li) Li 22% inferiore ideale superiore 78% Magnesio (Mg) Mg 24% inferiore ideale 52% superiore 24% 5 52 Manganese (Mn) 5% Mn inferiore 43% ideale superiore 52% Mercurio (Hg) Hg 19% inferiore ideale superiore 81% Molibdeno (Mo) Mo inferiore 43% 57% ideale superiore Nichel (Ni) 5% Ni inferiore 49% 46% ideale superiore 5 53 Oro (Au) 5% Au inferiore 41% ideale superiore 54% Palladio (Pd) E' nella norma per tutti i soggetti. Piombo (Pb) 0% Pb inferiore 46% ideale 54% superiore Platino (Pt) Pt inferiore 43% 57% ideale superiore 5 54 Potassio (K) 11% K inferiore ideale 51% 38% superiore Rame (Cu) 3% Cu 27% inferiore ideale superiore 70% Rodio (Rh) E' nella norma per tutti i soggetti. Selenio (Se) Se 5% inferiore ideale superiore 95% Silicio (Si) E' nella norma per tutti i soggetti. 5 55 Sodio (Na) 3% Na inferiore 43% ideale 54% superiore Stagno (Sn) 3% Sn inferiore ideale superiore 97% Stronzio (Sr) Sr inferiore 41% ideale 59% superiore Titanio (Ti) Ti 3% inferiore ideale superiore 97% 5 56 Tungsteno (W) W 24% inferiore ideale superiore 76% Uranio (U) E' nella norma per tutti i soggetti. Vanadio (V) 3% V inferiore 46% 51% ideale superiore Zinco (Zn) Zn 5% 24% inferiore ideale superiore 71% 5 57 Zirconio (Zr) Zr 3% inferiore ideale superiore 97% Zolfo (S) S 3% inferiore ideale superiore 97% In tabella 2.1 sono riportate le percentuali di soggetti sui 47 esaminati con valori “superiori all’intervallo ideale” per analita: Tabella 2.1 - Percentuale di soggetti con valori “superiori all’intervallo ideale” per analita: Analita Alluminio Antimonio Argento Arsenico Bario Berillio Boro Cadmio Calcio Cromo Cobalto Ferro Fosforo Gandolinio Germanio Litio Magnesio Manganese Mercurio Molibdeno % valori superiori all’intervallo ideale 84 35 51 41 73 3 35 52 5 41 - Analita Nichel Oro Palladio Piombo Platino Potassio Rame Rodio Selenio Silicio Sodio Stagno Stronzio Titanio Tungsteno Uranio Vanadio Zinco Zirconio Zolfo % valori superiori all’intervallo ideale 5 41 46 51 3 43 3 41 3 24 3 - 5 58 Confronto con i valori degli analiti rilevati nelle urine 24h. Dei 37 soggetti analizzati 2 non hanno partecipato al monitoraggio urinario, 7 avevano le urine 24h inferiori al 1 litro, quindi il confronto è stato possibile su 28 soggetti. E’ stata effettuata un’analisi di correlazione tra i valori rilevati nelle urine 24h e quelli rilevati nel capello, per ciascuno dei seguenti analiti: Mercurio, Cadmio, Cobalto, Argento, Cromo, Antimonio, Nichel, e Platino. Per nessun analita risulta esserci una correlazione. 2.3. Considerazioni L'analisi del capello, anche a detta della Mineral Test, come evidenziabile dal protocollo di indagine predisposto dalla stessa Mineral Test, è un'indagine di tipo "pioneristico" e quindi dovrebbe essere al momento solo utilizzata in studi sperimentali controllati, ma nello specifico l'indagine è stata effettuata solo su un gruppo di volontari di Civitella. L’analisi nei capelli è stata ad esempio sperimentalmente effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità su un gruppo di bambini di 910 frequentanti due scuole elementari ubicate nell’area di costruzione di una centrale termoelettrica con l’obiettivo poi di ripetere la rilevazione una volta che la centrale fosse diventata operativa (Violante 2000): si è trattato di uno studio preliminare che affiancato a quello successivo avrebbe potuto fornire indicazioni sul bioaccumulo degli elementi considerati. L’analisi dei minerali nei capelli ripetuta con metodologia standard negli stessi soggetti o in campioni analoghi di popolazione può infatti essere utile per capire andamenti temporali e picchi di esposizione. Riguardo ai risultati ottenuti nel campione di residenti a Civitella, non essendo disponibili nè valori di riferimento per la popolazione generale nè analoghi dati rilevati in una popolazione di confronto, né essendo stata ripetuta tale analisi sugli stessi soggetti a intervalli temporali predefiniti, non è possibile effettuare alcuna considerazione sulle pregresse o attuali esposizioni a minerali ambientali nell'area di Civitella. E’ presumibile che i risultati ottenuti sui campioni di capelli indichino esposizioni diverse da quelle ottenute con i campioni di urine. Ad esempio il mercurio urinario è considerato il miglior marcatore delle esposizioni recenti ed anche pregresse a mercurio inorganico, mentre il mercurio rilevato nei capelli è metilmercurio che correla bene con il mercurio rilevato nel sangue e con il consumo di pesce (WHO,2008). Da notare inoltre che dei quattro analiti urinari per i quali sono stati rilevati valori medi significativamente più elevati nei residenti a Civitella rispetto al gruppo di controllo, solo per due di essi sono stati evidenziate percentuali importanti di valori superiori all’intervallo considerato ideale (Argento 51% e Mercurio 41%) mentre non sono stati rilevati valori superiori all’intervallo ideale per gli altri due (Cadmio e Nichel). Per 28 soggetti che avevano partecipato anche allo studio di monitoraggio biologico urinario sopra citato è stato possibile effettuare un'analisi di correlazione per alcuni minerali esaminati in entrambe le indagini ma non è stata rilevata alcuna correlazione. 5 59 -3Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine di soggetti residenti nelle frazioni di Quarata e di San Zeno del Comune di Arezzo 3.1. Procedure adottate Il campione di Quarata è composto da 23 soggetti residenti nella frazione di Quarata, che nel 2011 hanno conferito le urine spot del mattino e risposto al questionario, come previsto anche nel protocollo di studio di BMU effettuato nelle aree di Civitella, Arezzo centro e Badia Prataglia. Hanno inoltre conferito un campione di sangue su cui sono state esaminate le concentrazioni di Piombo, Mercurio e Cadmio in analogia a quanto era stato effettuato nello studio pilota del 2009 effettuato a Civitella e Badia Prataglia . Nel 2012 è stata eseguita nuovamente la raccolta delle urine 24 ore su 13 soggetti di Quarata, dei quali 12 avevano partecipato anche al primo studio. Il campione di San Zeno è composto da 27 soggetti abitanti nella frazione di San Zeno: tutti hanno conferito le urine 24ore e risposto al questionario, come previsto anche dal protocollo nel protocollo di studio di BMU effettuato nelle aree di Civitella, Arezzo centro e Casentino. E’ stata effettuata un’analisi descrittiva dei soggetti appartenenti ai tre campioni relativamente alle variabili seguenti: genere, età e BMI. Successivamente è stata effettuata l’analisi statistica sui seguenti analiti rilevati nelle urine : Mercurio, Cadmio, Argento, Cromo, Cobalto, Antimonio, Platino e Nichel. La metodologia adottata per le analisi dei risultati di laboratorio dei campioni urinari raccolti nel 2012 è la stessa di quella adottata per lo studio di monitoraggio biologico umano svolto a Civitella, Arezzo e Casentino. Per il campione di san Zeno è riportata solo l’analisi sugli analiti poichè la registrazione delle variabili ricavate dal questionario è attualmente in corso. 3.2. I risultati di Quarata CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE Il campione oggetto di studio nell’anno 2011 è composto per il 52.2% da femmine (N=12) e per il 47.8% da maschi (N=11). L’età media è di 43.6 anni, con un range che va da 19 a 59 anni. Suddividendo l’età in due classi, il 34.8% ha meno di 41 anni (N=8), mentre il 65.2% ha oltre i 40anni (N=15) . L’indice BMI medio, calcolato su 21 osservazioni, è pari a 23.8, con range (19.4 – 29.6). Quindi siamo i soggetti sono mediamente normopeso (< 24.99). Il campione in studio nell’anno 2012 è composto da 13 soggetti, di cui 12 sono gli stessi soggetti del 2011. Poiché 8 soggetti (61.55%) hanno il volume urina 24ore inferiore ad 1 litro, in analogia al criterio seguito per la valutazione dei risultati degli altri gruppi di popolazione che hanno partecipato al monitoraggio biologico, sono stati esclusi dall’analisi. Il campione analizzato è dunque composto da 5 soggetti, 4 femmine e 1 maschio. Di questi solo 4 soggetti avevano partecipato anche nel 2011. 6 60 GLI ANALITI I risultati ottenuti sui campioni ematici raccolti nel 2011 sono riportati in tabella 3.1: per quanto riguarda il Piombo ematico, solo in 1 campione è stata rilevata una concentrazione superiore al LoQ, e pertanto per gli latri risultati non è stata fatta la sostituzione con il LoQ/2 perché i valori <Loq sono >=50% del totale; per il Cadmio ematico, in 4 campioni è stata rilevata una concentrazione superiore al LoQ, ma anche in questo caso per gli altri risultati non è stata fatta la sostituzione con il LoQ/2 perché i valori <Loq sono >=50% del totale; per il Mercurio ematico è stato possibile sostituire i 3 valori inferiori al LoQ con il LoQ/2 essendo inferiori al 50% del totale (sostituiti i valori<LoQ con LoQ/2 pari a 1.09/2=0.545). Tab. 3.1 - Risultati analisi descrittiva degli analiti rilevati nei campioni di sangue raccolti nel 2011 N LoQ N<LoQ N (analisi) Range P10 Med (95% CI) IqR P90 P95 AM DS GM (95% CI) P95 dei VR Pb Cd Hg µg/100 ml 23 6 22 (96%) 1 9 µg/L 23 0,3 19 (83%) 4 0.31 - 0.68 9 0,68 µg/L 23 1,09 3 (13%) 23 0.55 - 19.79 0,55 2.69 (1.85 - 5.18) 1.72 - 5.61 9,92 14,85 4,51 4,74 2.90 (1.90 - 4.43) 4,5 0,15 Per entrambi i campioni urinari (anno 2011 e anno 2012) si riportano i risultati descrittivi delle distribuzioni degli analiti in µg/l nelle urine spot (tabella 3.2) e µg/24h per 1000 nelle urine raccolte nel 2012 (Tab.3.3 e Tab.3.4). Nella tabella 3.3 sono presentati sia i dati di tutti i campioni biologici raccolti nel 2012 mentre nella tabella 3.4 sono presentati solo i risultati ottenuti con i campioni utilizzabili per il confronto con quelli di Civitella, Arezzo Centro e Casentino perché calcolati su campioni di urine delle 24 ore quantitativamente superiori ad 1 litro. Riguardo alla rilevazione delle porfirine urinarie nei 13 soggetti che hanno conferito le urine 24 ore nel 2012, i risultati sono i seguenti: 12 soggetti presentano quantità e spettro nella norma, ed 1 soggetto si presenta con spettro alterato. 6 61 Tab. 3.2 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/l per i dati 2011 (urine spot del mattino) QUARATA 2011 Hg µg/l Cd µg/l Cd* µg/l Ag* µg/l Cr* µg/l Co µg/l Sb µg/l Pt µg/l Ni µg/l N 23 23 21 23 23 23 23 23 23 outliers 1 0 0 0 1 0 1 0 0 N senza outliers 22 23 21 23 22 23 22 23 23 4 (17.4%) n<LoQ (% su N) 0 0 0 12 (52.17%) 12 (52.17%) 0 9 (39%) 20 (87%) N (analisi) 22 23 21 11 10 23 22 3 23 0.26-2.98 0.18-1.29 0.18-1.29 0.04-0.36 0.03-0.17 0.18-1.24 0.02-0.13 0.01 0.03-20.1 P05 0.27 0.18 0.18 0.04 0.03 0.19 0.02 P25 0.96 0.28 0.29 0.07 0.05 0.39 0.04 1.38 1.16 (0.99-1.5) 0.38 (0.3-0.6) 0.38 (0.3-0.62) 0.1 (0.07-0.26) 0.1 (0.05-0.14) 0.46 (0.4-0.59) 0.06(0.04-0.08) 3.92 (1.7-7.8) P75 1.52 0.63 0.65 0.25 0.13 0.6 0.08 10.8 P95 2.87 1.21 1.25 0.36 0.17 1.18 0.13 19.3 Dev.St. 0.61 0.27 0.28 0.11 0.44 0.24 0.03 5.6 1.12 (0.88-1.44) 0.42 (0.33-0.52) 0.42 (0.33-0.54) 0.11 (0.07-0.18) 0.09 (0.06-0.13) 0.47 (0.39-0.57) 0.06 (0.05-0.07) 2.28 (1-5.4) Range P50 (IC) M.Geom. (IC) 0.04 In tabella sono riportati in rosso i dati relativi alle distribuzioni per cui i valori inferiori al Loq superano l’80% dei valori osservati. 6 662 Tab. 3.3 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/24h *1000 per i dati 2012 su tutti i campioni Hg µg/24h Cd µg/24h Ag µg/24h Cr µg/24h Co µg/24h Sb µg/24h Pt µg/24h Ni µg/24h 13 13 13 13 13 13 13 13 0 1 0 1 1 1 0 0 n<LoQ (% su N) 1 (7,7%) 1 (7,7%) 12 (92%) 5 (38%) 4 (31%) 11 (85%) 8 (61%) 2 (15%) N (analisi) 13 12 13 13 13 13 13 13 0.3-1.5 0.32-1.17 0.0130.075 0.18-1.17 0.28-2.22 0.03-0.66 0.00350.015 0.66-6.27 0,3 0,32 0,013 0,18 0,28 0,03 0,0035 0,66 0,54 0,36 0,02 N outliers Range P05 QUARATA P25 2012 P50 (IC) 0.75 (0.53- 0.44 (0.36- 0.024(0.021.19) 0.61) 0.06) 0,28 0,51 0,04 0,004 1,2 0.41(0.270.50) 0.75(0.491.12) 0.06(0.040.14) 0.009(0.0040.014) 2.31(1.183.12) P75 1,19 0,6 0,06 0,5 1,12 0,14 0,014 3,08 P95 1,54 1,17 0,075 1,17 2,22 0,66 0,015 6,27 Dev.St. 0,38 0,24 0,022 0,26 0,53 0,17 0,004 1,72 0.031 (0.0220.045) 0.39(0.290.53) 0.75(0.531.06) 0.08(0.050.13) 0.008(0.0060.011) 2.07(1.383.11) M.Geom.(IC) 0.77 (0.58- 0.48 (0.381.04) 0.61) 663 Tab. 3.4 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/24h *1000 per i dati 2012 sui campioni di almeno 1 litro Hg µg/24h Cd µg/24h Cd* µg/24h Ag* µg/24h Cr* µg/24h Co µg/24h Sb µg/24h Pt µg/24h Ni µg/24h N 5 5 4 5 5 5 5 5 5 outliers 0 0 0 0 0 0 0 0 0 N senza outliers 5 5 4 5 5 5 5 5 5 n<LoQ (% su N) 1 (20%) 1 (20%) 0 5 (100%) 5 (100%) 4 (80%) 5 (100%) 4 (80%) 2 (40%) 5 5 4 5 5 5 5 5 5 N (analisi) QUARATA 2012 (urine 24h) Range 0.3-1.5 0.11-1.17 0.11-.061 0.03-0.075 0.18-0.45 0.36-1.13 0.06-0.15 0.009-0.015 0.66-6.27 P05 0.3 0.11 0.11 0.03 0.18 0.36 0.06 0.009 0.66 P25 0.41 0.23 0.17 0.04 0.23 0.4 0.075 0.01 0.76 P50 (IC) 0.55 (0.3-1.54) 0.56 (0.11-1.17) 0.46 (0.11-0.61) 0.055 (0.03-0.075) 0.33 (0.18-0.45) 0.57 (0.36-1.3) 0.11 (0.06-0.15) 0.013 (0.009-0.015) 1.13 (0.66-6.27) P75 1.14 0.89 0.60 0.073 0.44 0.86 0.146 0.0146 4.29 P95 1.54 1.17 0.61 0.075 0.45 1.13 0.15 0.015 6.27 Dev.St. 0.48 0.39 0.23 0.019 0.11 0.3 0.04 0.002 2.34 0.63 (0.3-1.3) 0.43 (0.15-1.29) 0.34 (0.1-1.19) 0.05 (0.03-0.08) 0.32 (0.2-0.5) 0.6 (0.33-0.98) 0.10 (0.07-0.17) 0.012 (0.009-0.015) 1.56 (0.51-4.82) M.Geom.(IC) In tabella sono riportati in rosso i dati relativi alle distribuzioni per cui i valori inferiori al Loq superano l’80% dei valori osservati. 664 ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO Il questionario è stato somministrato ai 23 soggetti nel primo campionamento del 2011. CARATTERISTICHE ANTROPOMETRICHE e ANZIANITA' LAVORO Età (anni) Altezza (cm) Peso (Kg) BMI (Kg/m²) Anzianità lavoro (anni) Quarata N 23 21 21 21 20 AM 44 170 69 23.8 17.15 Range 19 - 59 150 - 183 51 - 96 19.4 - 29.6 3 -- 42 PROFESSIONE N % Impiegato/studente 6 26.09 Imprenditore 1 4.35 Commerciante 2 8.70 Artigiano 5 21.74 Casalinga 2 8.70 Non rispondenti* 7 30.43 Totale 23 100.00 * I non rispondenti sono 4 maschi e 3 femmine. Le femmine hanno un età compresa tra 35 e 56 anni, mentre i maschi tra 29 e 46 anni. 3 maschi dichiarano di lavorare in azienda di elettronica TIPO AZIENDA Banca/Assicuraz. Fabbrica Az. Privata Nr Totale N 3 4 5 11 23 % 13.04 17.39 21.74 47.83 100.00 MALATTIE CRONICHE Si No Totale N 4 19 23 % 17.39 82.61 100.00 PROTESI Si No Nr Totale N 3 19 1 23 % 13.04 82.61 4.35 100.00 FARMACI IN USO (ULTIMA SETT.) Si No Totale TIPO FARMACO Antidolorifico Antipiretico (tachipirina) Cortisonici (spray nasale) (Vivincin) (Sequacor) Nessuno Totale N 5 18 23 N 1 1 1 1 1 18 23 % 21.74 78.26 100.00 % 4.35 4.35 4.35 4.35 4.35 78.26 100.00 6 65 BEVANDE IN USO consumo giornaliero di vino consumo giornaliero di birra consumo giornaliero di superalcolici consumo giornaliero di acqua minerale consumo giornaliero di acqua acquedotto consumo giornaliero di acqua pozzo Risposte no si (1 - 2 bicchieri) si (nr) Totale no si (1 - 2 lattine) Totale no si Totale no si (<=1 L) si (> 1 L) Totale no si (<=1 L) si (> 1 L) Totale no si Totale N 12 10 1 23 21 2 23 23 0 23 3 13 7 23 13 7 3 23 23 0 23 % 52.17 43.48 4.35 100.00 91.30 8.70 100.00 100.00 0.00 100.00 13.04 56.52 30.43 100.00 56.52 30.43 13.04 100.00 100.00 0.00 100.00 N % Risposte giornaliero 2 8.70 settimanale* 16 69.57 mensile 2 8.70 consumo di pesce annuale 0 0.00 mai 3 13.04 totale 23 100.00 giornaliero 0 0.00 settimanale 0 0.00 mensile 0 0.00 consumo di funghi annuale 3 13.04 mai 20 86.96 totale 23 100.00 giornaliero 0 0.00 settimanale 1 4.35 mensile 4 17.39 consumo di cacciagione annuale 2 8.70 mai 16 69.57 totale 23 100.00 *il consumo settimanale di pesce per le 16 persone che lo hanno dichiarato varia tra 1 e 3 volte a settimana; la metà dichiara di aver avuto l'ultima ingestione nell'ultimo mese DIETA Uso ortaggi e/o frutta prodotti localmente Si No Totale N 17 6 23 % 73.91 26.09 100.00 6 66 SPORT No Si 1 volta a settimana Si 2/3 volte a settimana Si ogni 15 giorni Totale N 13 4 5 1 23 % 56.52 17.39 21.74 4.35 100.00 OTTURAZIONI No Si Nr Totale N 8 11 4 23 % 34.78 47.83 17.39 100.00 FENOMENI DI BRUXISMO No Si Totale N 22 1 23 % 95.65 4.35 100.00 USO ABITUALE DI CHEWING-GUMS No Si Totale N 11 12 23 % 47.83 52.17 100.00 USO LENTI A CONTATTO No Si Totale N 22 1 23 % 95.65 4.35 100.00 FUMO ATTIVO No Ex da almeno 5 anni Totale N 21 2 23 % 91.30 8.70 100.00 FUMO PASSIVO (ALMENO 1 ORA AL DI') No Si Totale N 19 4 23 % 82.61 17.39 100.00 TRAFFICO ZONA ABITAZIONE Senza traffico Con poco traffico Con traffico moderato Con traffico intenso Totale N 12 7 2 2 23 % 52.17 30.43 8.70 8.70 100.00 TRAFFICO ZONA UFFICIO/AZIENDA N % Senza traffico 3 13.04 Con poco traffico 4 17.39 Con traffico moderato 5 21.74 Con traffico intenso* 8 34.78 Non rispondenti 3 13.04 Totale 23 100.00 • i soggetti lavorano in azienda elettronica, Assicurazione, Azienda pubblica, Azienda farmaceutica 6 67 3.3. I risultati di San Zeno CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE Il campione è composto da 27 soggetti. Quattro di essi hanno il volume di urine 24ore inferiore ad 1 litro per cui vengono esclusi dallo studio. Il campione analizzato è dunque composto da 23 soggetti di cui 11 femmine (47.8%) e 12 maschi (52.2%). GLI ANALITI Nella tabella 3.5 che segue vengono riportati i risultati ottenuti per i metalli pesanti analizzati. Riguardo alla rilevazione delle porfirine urinarie nei 27 soggetti che hanno conferito le urine 24 ore i risultati mostrano una percentuale rilevante di alterazioni quantitative (n.8 soggetti pari al 29,6%) 3 soggetti (11,1%) con alterazione qualitativa dello spettro porfirinico per eccesso di uroporfirina) e 16 presentano quantità e spettro nella norma. 6 68 Tab. 3.5 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI µg/24h *1000 Cd Ag Cr Co Sb Pt Ni µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h µg/24h N 23 23 23 23 23 23 23 23 outliers 1 0 0 0 0 0 1 0 N senza outliers 22 23 23 23 23 23 22 23 n<LoQ (% su N) 0 0 5 (21.7%) 0 5 (21.7%) 23 (100%) 10 (43.5%) 0 N (analisi) 22 23 23 23 23 22 23 Range SAN ZENO Hg 0.52-3.19 0.21-1.65 0.025-0.294 0.18-10.06 0.36-2.53 0.006-0.12 0.87 - 10.1 P05 0.52 0.22 0.025 0.18 0.37 0.006 1.08 P25 0.87 0.33 0.035 0.27 0.81 0.01 2.39 1.17 (0.92-1.7) 0.47 (0.37-0.64) 0.05 (0.045-0.073) 0.64 (0.35-1.22) 1.04 (0.82-1.38) 0.015 (0.01-0.02) 3.35 (2.65-4.83) P75 2.2 0.65 0.075 1.37 1.54 0.023 5 P95 3.2 1.62 0.27 9.25 2.53 0.11 10.06 0.88 1.27 (0.99-1.63) 0.37 0.5 (0.4-0.6) 0.06 0.06 (0.044-0.076) 2.25 0.72 (0.46-1.12) 0.67 1.07 (0.84-1.37) 0.026 0.017 (0.012-0.024) 2.54 3.57 (2.79-4.57) P50 (IC) Dev.St. M.Geom.(IC) 669 3.4. Considerazioni Nei piccoli studi di monitoraggio biologico umano effettuati su campioni di urina raccolti nel 2012 a Quarata e a San Zeno, poiché è stata utilizzata la stessa metodica usata nello studio di Civitella, si può valutare se indicativamente si riscontrano valori medi molto diversi da quelli rilevati nella zona del Casentino, considerata zona di controllo nello studio di Civitella o nelle altre due zone. I risultati analitici dei campioni raccolti nell'area estrattiva nel 2011 utilizzando urine spot del mattino sono stati confrontati con gli esiti del monitoraggio pilota eseguito a Civitella e Badia Prataglia nel 2009, dal momento che era stata utilizzata analoga modalità di indagine. Dal confronto emergono, in linea generale, risultati analitici analoghi a quelli rilevati a Badia Prataglia, eccetto il Cadmio urinario, che mostra valori medi simili al gruppo di Civitella. Il Mercurio Urinario è in linea con Badia Prataglia, mentre per il Mercurio ematico, essendoci solo 3 campioni con valori inferiori al LoQ, è possibile effettuare confronti con i risultati ottenuti nello studio pilota di Civitella nel 2009: nell'area estrattiva si osservano concentrazioni in un range da 0.55 a 19.79 µg/L e una media geometrica pari a 2.90 (IC 95%: 1.90 - 4.43) µg/L, valori questi che risultano in linea con quelli osservati nei 39 soggetti di Civitella e nei 18 di Badia Prataglia nel 2009. Il Cromo mostra valori in linea con quelli osservati a Civitella, ed inferiori rispetto a Badia Prataglia, che nel 2009 aveva mostrato un eccesso per questo metallo; l'Antimonio è in linea con Civitella, leggermente in eccesso rispetto a Badia Prataglia, ai limiti della significatività statistica. Per l'Argento erano poche le quantificazioni stimabili nel 2009 a Civitella, e non si rilevano eccessi nell'area estrattiva. La stima puntuale del Nichel mostra valori analoghi rispetto a Civitella e Badia Prataglia. Nella zona di Quarata nel 2012 il numero di campioni confrontabili con gli altri gruppi in studio per MBU è molto ridotto, in quanto pochi campioni di urine delle 24 ore sono state raccolte in quantità sufficiente (almeno 1 litro); non è appropriato confrontare i risultati di soli 5 campioni di urine con quelli dello studio più ampio di MBU. Nell’area di Quarata nello stesso periodo in cui è stato effettuato il MBU in volontari della zona, è stato eseguito un campionamento dei pozzi e valutati alcuni parametri nei campioni di acque prelevate. Solo in un pozzo è stata rilevata una quantità in eccesso di manganese ma in assenza di altri parametri fuori limite è stata considerata non indicativa di fenomeni di inquinamento pregresso o in atto. Riguardo all’area di San Zeno si sono osservati: - valori più elevati rispetto a quelli rilevati in tutte le 3 aree in studio (Civitella, Arezzo e Casentino) per Cromo e Cobalto; - valori più elevati per Cadmio rispetto a Arezzo e Casentino; - valori più bassi di Arezzo e Civitella per Argento e Nichel; - percentuali elevate di alterazioni quantitative di porfirine urinarie. Nonostante l’esiguità del campione tali risultati indicano la necessità di un approfondimento. 7 70 -4Bibliografia Aronsson A.M. et Altri. Dental amalgam and Hg. Biol. Metals 1989, 2: 25-30. Barregard L. et Altri. People with high Hg uptake from their own dental amalgam fillings. Occup. Environ. Med. 1995, 52: 124-128. Cox S.W. et Altri. Hg release, distribution and excretion from subcutaneously implanted conventional and high-copper amalgam powders in the guinea pig. Arch. Oral Biol. 1987, 32: 257263. Derand T. Hg vapour from dental amalgams: an in vitro study. Swed. Dent. J. 1989, 13:169-175. 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Huff J, Chan P, Nyska A. Is the human carcinogen arsenic carcinogenic to laboratory animals? Toxicological Sciences 2000, 55: 17-23. IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans. Some Organic Solvents, Resin Monomers and Related Compounds, Pigments and Occupational Exposures in Paint Manufact. IARC Monographs Vol. 47, Lyon, 1990a IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Human. Chromium, Nichel and Welding IARC Monographs Vol 49, Lyon, 1990b IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans. Beryllium, Cadmium, Mercury, and Exposures in the Glass Manufacturing Industry. IARC Monographs Vol. 58, Lyon, 1993 IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Human. Cobalt in Hard-metals and Cobalt Sulfate, Gallium Arsenide, Indium Phosphide and Vanadium Pentoxide IARC Monographs, Volume 86. Lyon, 2006 IHCB Institute for Health and Consumer Protection, EU Chemicals Bureau. Risk assessment; Cadmium oxide and cadmium metal. Final draft report, July, 2003. IPCS-WHO. International Programme on Chemical Safety. Environmental Health Criteria. 134. Cadmium. Geneva, 1992 Jarup L, Persson B, Elinder CG. Blood cadmium as an indicator of dose in a long-term follow-up of workers previously exposed to cadmium. Scand. J Work Environ Health. 1997; 23 (1): 31-36. Normann V. An overviev of the vapor phase, semivolatile and non volatile components of cigarette smoke. Recent Adv. Tob. Sci. 1977, 3: 25-58. Rossman TG, Uddin AN, Burns FJ. Evidence that arsenite acts as a cocarcinogen in skin cancer. Toxicology and Applied Pharmacology 2004, 198: 394-404. Sahmoun AE, Case LD, Jackson SA, Schwartz GG, Schwartz GG. Cadmium and prostate cancer: A critical epidemiologic analysis. Cancer Investigation 2005, 23: 256-263. 7 71 Satarug S, Baker JR, Reilly PE, Moore MR, Williams DJ. Cadmium levels in the lung, liver, kidney cortex, and urine samples from Australians without occupational exposure to metals. 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Geneva (CH), 2008 7 72 -5Legenda % = percentuale 95% CI = Intervallo di Confidenza al 95%. Indica l’intervallo intorno al valore di tendenza centrale all’interno del quale cadra’, con una probabilità del 95% , il valore di tendenza centrele scelto. A = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Civitella Ag = Argento AM = media aritmetica As = Arsenico ASL = Azienda unità Sanitaria Locale B = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Arezzo BMI (body mass index) = Indice di massa corporea C = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Badia Prataglia Cd = Cadmio Co = cobalto Cr = Cromo Dev.St. = Deviazione Standard GM = media geometrica GSD = Deviazione Standard Geometrica h = ora Hg = Mercurio ISPO = Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia LoQ = Limite di quantificazione, è il valore di concentrazione corrispondente al segnale misurabile sul campione a partire dal quale si può ragionevolmente cominciare a quantificare la concentrazione del campione stesso. MBU =Monitoraggio Biologico Umano M. Geom = media geometrica N = numero Ni = Nichel nmoli/24 h = numero di nano moli escrete giornalmente dell’agente considerato p (S) = valore di probabilità del test di StudentTwo-sample Wilcoxon rank-sum (Mann-Whitney) test p (WR-Sum) = valore di probabilità del test di Two-sample Wilcoxon rank-sum (Mann-Whitney) test P05 = 5° percentile P25 = 25° percentile P50 = 50° percentile P75 = 75° percentile P95 = 95° percentile Pt = Platino Pt-u = Platino urinario 7 73 range = minino – massimo Sb = Antimonio SINAL = Sistema Nazionale per l'Accreditamento di Laboratori SIVR = Società Italiana Valori di Riferimento 7 74