Rapporto sugli studi di monitoraggio biologico
effettuati nella popolazione della ASL 8 Arezzo
anni 2011 – 2012
26 luglio 2013
A cura di :
Azienda USL 8 Arezzo
Lab.Sanità Pubblica Az.USL 8 Siena
Istituto per lo Studio e la prevenzione Oncologica (ISPO)
Hanno contribuito nello specifico:
- alla ideazione e predisposizione del protocollo:
Cristina Aprea (ASL7 Siena)
Elisabetta Chellini (ISPO)
Maria Cristina Fondelli (ISPO)
Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo)
Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena)
- al reclutamento dei soggetti e alla raccolta dei campioni biologici:
Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo)
i medici di medicina generale delle aree in studio
gli operatori della Struttura Igiene Pubblica della ASL 8 Arezzo
- all’analisi di laboratorio:
Cristina Aprea (ASL7 Siena)
Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena)
- all’analisi statistica dei dati:
Barbara Cortini (ISPO)
Elisabetta Chellini (ISPO)
- alla stesura del presente rapporto:
Elisabetta Chellini (ISPO)
Barbara Cortini (ISPO)
Cristina Aprea (ASL7 Siena)
Gianfranco Sciarra (ASL 7 Siena)
Maria Teresa Maurello (ASL 8 Arezzo)
Nessuno degli autori del presente rapporto e nessuno di coloro che ha predisposto il protocollo,
condotto lo studio ed effettuato le analisi di laboratorio e statistiche ha conflitti di interesse da
dichiarare.
Lo studio si inserisce nell’ambito del “Piano Mirato riguardante lo studio di popolazione nei Comuni
di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all'esposizione a fattori di inquinamento ambientale
presentato dalla ASL 8 di Arezzo” finanziato dalla Regione Toscana, con Delibera n. 154 del
15.2.2010., ed il cui coordinatore è Domenico Sallese (ASL 8 Arezzo)
Il presente documento è stato sottoposto alla valutazione dei revisori scientifici individuati presso
l’Istituto Superiore di Sanità di Roma: Loredana Musmeci, Alessandro Alimonti, Pietro Comba
1
Indice
1. Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine della popolazione di Civitella e per
confronto della popolazione del centro urbano di Arezzo e di Badia Prataglia ………………..3
1.1. Premessa ..............................................................................................................................3
1.2. Il protocollo di studio...........................................................................................................4
OBIETTIVI.................................................................................................................................................4
MATERIALI E METODI.............................................................................................................................4
NUMEROSITÀ CAMPIONARIA................................................................................................................5
Indicatori biologici .............................................................................................................................................. 6
Motivazione della scelta degli analiti .................................................................................................................. 6
Questionario ........................................................................................................................................................ 9
ANALISI DI LABORATORIO DEI CAMPIONI BIOLOGICI .......................................................................9
ANALISI STATISTICA ............................................................................................................................10
TEMPISTICA...........................................................................................................................................11
ASPETTI RELATIVI ALLA RISERVATEZZA DEI DATI .........................................................................12
1.3. Risultati ...............................................................................................................................13
NUMEROSITA’ CAMPIONATA ..............................................................................................................13
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................13
GLI ANALITI............................................................................................................................................15
ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO .................................................30
ANALISI DEI DATI DI MONITORAGGIO BIOLOGICO NEI RESIDENTI A CIVITELLA PER ISOAREA
DI INQUINAMENTO ................................................................................................................................42
1.4 - Considerazioni ..................................................................................................................45
2. Lo studio di monitoraggio biologico sui capelli di soggetti residenti a Civitella ………….48
2.1. Note sulle procedure adottate .........................................................................................48
2.2. Risultati ...............................................................................................................................48
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................48
GLI ANALITI ...........................................................................................................................................48
2.3. Considerazioni ...................................................................................................................59
3. Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine di soggetti residenti nelle frazioni di
Quarata e di San Zeno del Comune di Arezzo ………………………………………………...…….60
3.1. Procedure adottate ............................................................................................................60
3.2. I risultati di Quarata ...........................................................................................................60
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................60
GLI ANALITI ..........................................................................................................................................61
ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO .................................................65
3.3. I risultati di San Zeno.........................................................................................................68
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ..................................................................................................68
ANALITI ………………………………………………………………………………………………………… 68
3.4. Considerazioni ...................................................................................................................70
4. Bibliografia ............................................................................................................................... 71
5. Legenda .................................................................................................................................... 73
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-1Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine della
popolazione di Civitella e per confronto della popolazione del
centro urbano di Arezzo e di Badia Prataglia
1.1. Premessa
Nell’area di Civitella Val di Chiana, da qui in avanti denominata sempre Civitella, è attiva dalla metà
degli anni ’70 un’azienda, la Chimet, che recupera e affina metalli preziosi utilizzando anche
metodiche di incenerimento. Dalla metà degli anni ’90 effettua inoltre incenerimento di rifiuti
ospedalieri.
Una grande preoccupazione sul possibile inquinamento ambientale prodotto dall’azienda e sui suoi
possibili impatti sanitari è emersa negli ultimi anni in seguito a vari fatti:
(i)
a due episodi di superamento dei limiti di emissione consentiti (per il mercurio nel 2005 e per
le diossine e furani nel 2006),
(ii) alla recente richiesta dell’azienda di raddoppiare la propria attività industriale;
(iii) la percezione di un possibile cluster di leucemie negli abitanti delle aree circostanti, oggetto
peraltro di un approfondimento specifico concomitante a questo studio;
(iv) i risultati di uno studio pilota di monitoraggio biologico umano effettuato nel 2009 in 57
soggetti di cui 39 residenti a Civitella entro un raggio di 3 Km dall’impianto e 18 in un’area
considerata di controllo sulle montagne casentinesi, a Badia Prataglia;
(v) l’indicazione del Comitato d’Inchiesta Pubblica attivato nell’ambito della VIA dalla Provincia di
Arezzo, che in base ai risultati dello studio pilota aveva suggerito di aspettare i risultati del
vero e proprio studio di monitoraggio biologico umani prima di procedere ad una qualche
decisione in merito.
Lo studio pilota era stato effettuato con l’intento di identificare i biomarcatori di esposizione (o di
effetto biologico precoce) da utilizzare per un vero e proprio studio di monitoraggio biologico
umano (MBU) da avviare successivamente per capire l’entità, la distribuzione e l’andamento nel
tempo dell’esposizione della popolazione residente nell’area di Civitella agli inquinanti
potenzialmente emessi dall’azienda ivi presente. Lo studio pilota aveva evidenziato una possibile
pressione ambientale, riconducibile presumibilmente anche all’azienda Chimet, per i residenti nelle
vicinanze dell’impianto. I risultati dello studio pilota erano stati infatti i seguenti:
- erano stati osservati livelli significativamente più elevati di Antimonio(Sb), Cadmio (Cd) e Nichel
(Ni) urinari nel gruppo residente a Civitella rispetto a quello di Badia Prataglia;
- erano stato osservati valori significativamente più elevati di Cr urinario nel gruppo di controllo
- erano stati osservati pochi campioni con Ag urinario superiori al LoQ, ma questi erano solo nel
gruppo di Civitella;
- era stato infine osservato uno spettro qualitativamente alterato delle porfirine urinarie nel 30%
del campione di residenti a Civitella.
Lo studio pilota, con una piccola numerosità del campione (previsti 100 soggetti di cui 50 a Civitella
e 50 a Badia Prataglia, tutti maschi; in realtà campionati 39 a Civitella e 18 controlli), aveva fornito
una prima stima sperimentale delle medie campionarie e delle relative deviazioni standard (DS)
delle concentrazioni ematiche di Cadmio e Mercurio, e urinarie di Antimonio, Cadmio, Cromo,
Nichel, Argento, Cobalto, Platino, Mercurio, acido trans,trans-muconico e 1-idrossi-pirene. Data
l’esigua numerosità, minore perfino di quella prevista, le stime calcolate possono aver fornito
un’informazione incompleta o distorta e pertanto è stato disegnato e condotto lo studio di MBU
descritto in questo rapporto.
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1.2. Il protocollo di studio
OBIETTIVI
L’obiettivo generale dello studio è quello di valutare nella popolazione generale di Civitella non
professionalmente esposta l’impatto a esposizioni a sostanze potenzialmente emesse in fase di
incenerimento, trattamento rifiuti e affinazione metalli preziosi, attraverso il dosaggio di markers di
dose interna o di esposizione/effetto più sensibili per monitorare tali esposizioni.
In particolare, gli obiettivi specifici dallo studio sono così riassumibili:
a) determinare gli attuali livelli degli analiti considerati nell’urina delle 24 ore di un campione
di persone residenti nelle zone vicino all’impianto Chimet (frazioni: Pieve al Toppo, Badia
al Pino e Tegoleto) e per confronto in 2 campioni di altre aree rappresentate da una zona
“bianca” (Badia Prataglia) e da un’area urbana residenziale (Arezzo);
b) verificare l’esistenza di eventuali gradienti di concentrazione dei vari analiti tra le zone
campionate, e nell’area di Civitella in relazione ai modelli diffusionali degli inquinanti
emessi dall’azienda Chimet , modelli sviluppati nel 2008-2009 dall’Università di Siena;
c) per ogni analita individuare tramite questionario quali sono i fattori (abitudini alimentari,
residenza, storia lavorativa ecc.) che incidono sull’escrezione urinaria degli analiti
considerati anche con lo scopo di identificare eventuali sottogruppi a particolare rischio.
MATERIALI E METODI
Il disegno dello studio
Il disegno dello studio è parzialmente modificato rispetto allo studio pilota. In particolare:
- è stato scelto di inserire nel campione di popolazione un fattore di variabilità rappresentato
dalla popolazione femminile esclusa nello studio pilota a causa di problemi organizzativi (erano
stati allora individuati i potenziali soggetti in studio tra i donatori di sangue che erano
prevalentemente uomini);
- è stato scelto di indagare anche una popolazione della stessa provincia, residente in un‘area
antropizzata come Civitella, ma dove l’inquinamento prodotto dall’uomo non fosse industriale
ma legato al traffico, e cioè il centro urbano del comune di Arezzo;
- l’indagine è stata limitata alla matrice urina scartando il sangue e utilizzando le urine delle 24
ore. I motivi di tale scelta sono i seguenti: (i) il prelievo dei campioni avviene con modalità non
invasive, (ii) l’urina è la matrice biologica più indicativa dal punto di vista del carico corporeo
degli elementi oggetto di studio, specialmente in caso d esposizioni protratte nel tempo; (iii) lo
studio pilota non aveva evidenziato per la matrice sangue differenze statisticamente
significative nel confronto tra i residenti di Civitella in Val di Chiana e di Badia Prataglia; (iv)
infine un’unica matrice consente la ricerca di tutti gli analiti target e consente anche una
raccolta integrata nelle 24 ore in modo da poter misurare il quantitativo assoluto dei singoli
analiti escreto a livello giornaliero e non inficiato dal momento particolare di raccolta del
campione spot;
- gli analiti inorganici da indagare sono stati limitati ai seguenti: Cadmio, Mercurio, Nichel,
Cromo, Antimonio, Platino, Argento e Cobalto escludendo l’Arsenico che non aveva mostrato
nello studio pilota alcuna differenza statisticamente significativa tra i residenti di Civitella in Val
di Chiana e quelli di Badia Prataglia;
- gli analiti organici sono stati limitati al solo spettro delle porfirine urinarie. Degli analiti
determinati nello studio pilota infatti, sia l’1-idrossi-pirene che l’acido trans,trans-muconico non
mostravano differenze statisticamente significative tra i residenti di Civitella in Val di Chiana e
di Badia Prataglia, mentre lo spettro delle porfirine disponibile solo nel campione di Civitella in
Val di Chiana si era mostrato qualitativamente alterato nel 30% circa dei campioni prelevati.
Lo studio è di tipo trasversale (cross-sectional). I partecipanti sono quindi maschi e femmine, di età
compresa tra 18 e 60 anni. I soggetti campionati è stato deciso che dovessero essere persone in
buone condizioni di salute e abitanti nei comuni sopra specificati da almeno 10 anni. Sono stati
esclusi i fumatori, i lavoratori dell’industria orafa e metalmeccanica, gli addetti ad impianti di
incenerimento e/o lavorazione rifiuti, ed i netturbini. Il prelievo dei campioni era previsto che fosse
completato nell’arco temporale di 3 mesi per limitare la variabilità legata alla stagione
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Popolazione
La popolazione cui lo studio è stato rivolto e per la quale s’intende inferire è la popolazione adulta,
in buone condizioni di salute, residente nel comune di Civitella in Val di Chiana (frazioni: Pieve al
Toppo, Badia al Pino e Tegoleto) e nei comuni di Arezzo (centro urbano) e Badia PratagliaCasentino (area di controllo o riferimento).
NUMEROSITÀ CAMPIONARIA
Questo studio ha previsto di raccogliere e analizzare una numerosità adeguata ed ottimale per
confermare le differenze statisticamente significative trovate per i livelli urinari dei biomarkers Sb,
Cd, e Ni nello studio pilota, considerando oltre la popolazione adulta maschile anche quella
femminile. Medie e DS calcolate per gli analiti che hanno dato risultati significativi nello studio
pilota sono state pertanto utilizzate per la stima della numerosità campionaria della nuova
indagine. Ponendo l’errore di 1a specie a 0,05 e la potenza al 90%, ipotizzando che i risultati
ottenuti nei maschi fossero validi anche per le femmine (non si disponeva per loro di nessuna
informazione preliminare dallo studio pilota), e ponendo un rapporto tra esposti e controlli pari a 1
si sono ottenute le numerosità campionarie riportate nella tabella 1.1. Per il calcolo si è utilizzato il
programma STATA 9.
Tabella 1.1 - Numerosità campionaria stimata utilizzando i risultati dello studio pilota
Analita
Sb-U
Cd-U
Ni-U
Alfa (due
code)
0.05
0.05
0.05
potenza
Media 1 (DS1)
Media 2(DS2)
90
90
90
0.08(0.08)
0.5 (0.41)
5.7 (3.1)
0.05 (0.03)
0.21 (0.16)
3.7 (2)
Numerosità
necessaria per sesso
86
25
36
La numerosità campionaria scelta (n= 90 maschi, e n=90 femmine) nella zona di potenziale
esposizione, cioè di Civitella, dovrebbe permettere anche di confermare le differenze tra i livelli di
antimonio, con una buona potenza a posteriori dello studio.
Per quanto riguarda la numerosità dei corrispondenti controlli residenti nella zona urbana di
Arezzo, posti pari a 75 per ciascun sesso, risulta sufficiente per fornire un quadro della
distribuzione dei livelli dei biomarkers per questa popolazione.
La numerosità per la zona non industrializzata (Badia Prataglia-Casentino) pari a 100 (n=50
maschi e n=50 femmine) è minima ma stimata sufficiente per fornire la variabilità della
distribuzione di analiti scelti in questa popolazione.
Criteri di eleggibilità
Il campione è costituito da maschi e femmine non fumatori, età 18-60 anni, residenti nelle aree di
interesse da almeno 10 anni. Ognuno dei partecipanti doveva fornire il proprio consenso informato
allo studio in questione (allegato 1) e dichiarare di:
a) non essere fumatore o essere ex-fumatore da almeno 5 anni.
b) essere in buone condizioni di salute
c) non avere malattie croniche che potessero pregiudicare i risultati dello studio, in
particolare epatopatie acute e croniche ed insufficienza renale, né essere affetti da
malattie ematologiche, compreso il trait talassemico
d) non essere affetti e/o non avere parenti affetti da porfiria ereditaria
e) non fare uso di droghe (l’uso di alcool, integratori minerali e/o vitaminici in qualsiasi forma
è stato comunque rilevato anche tramite questionario);
f) non essere professionalmente esposto agli inquinanti oggetto dello studio. Non erano
cioè idonee per l'inserimento nello studio le persone che svolgevano le attività lavorative
seguenti :
o lavoratori industria orafa e/o all’affinazione dei metalli preziosi
o lavoratori industria metalmeccanica
o addetti agli impianti di incenerimento di qualsiasi tipo, di depurazione, discariche,
alla raccolta e/o trattamento di rifiuti di qualsiasi tipologia (compresi operatori
ecologici e netturbini)
d) compilare un questionari ad-hoc
e) fornire idonei materiali biologici (in quantità, qualità e rispondenza alle caratteristiche di
accettabilità).
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Modalità di reclutamento
I soggetti sono stati reclutati con la collaborazione dei medici di famiglia i quali hanno provveduto a
selezionare i propri assistiti sulla base dei criteri di inclusione nello studio.
Ai soggetti così selezionati è stata inviata una lettera informativa (allegato 4) con la quale si
dettagliavano i motivi dello studio chiedendo la disponibilità a fornire il campione e a firmare il
consenso. A loro sono state inoltre comunicate le modalità di raccolta del campione (modi e tempi)
e di compilazione del questionario.
Per migliorare l'adesione dei partecipanti allo studio e per darne massima pubblicità, sono state
messe a punto procedure per illustrarne le finalità e le modalità di conduzione (conferenza stampa,
locandine, lettere informative).
Indicatori biologici
Lo studio ha previsto di utilizzare come matrici biologiche le urine delle 24 ore sulle quali sono stati
determinati i seguenti analiti:
Antimonio
Argento
Cadmio
Cobalto
Cromo
Mercurio totale inorganico
Nichel
Platino
Creatinina
Profilo delle porfirine urinarie
Motivazione della scelta degli analiti
a) I metalli
I metalli che sono stati scelti come traccianti delle emissioni di Chimet e sono Antimonio, Argento,
Cadmio, Cromo, Cobalto, Mercurio, Nichel e Platino. Per ciascuno di essi vengono riportate le
motivazioni che hanno portato a scegliere tali analiti.
L’antimonio (Sb) (http://www.epa.gov/ttn/atw/hlthef/antimony.html) è ubiquitario nell’ambiente. L’Sb
è aggiunto alle leghe metalliche per aumentarne la durezza. Gli ossidi di Sb sono utilizzati come
ritardanti di fiamma nel materiale plastico/gomme, nei tessuti, nelle colle e nei pigmenti. E’
assorbito tramite inalazione degli aerosol o per contatto. La sua tossicità è dimostrata così come
l’assenza di effetti positivi sull’uomo. L’esposizione cronica provoca pneumoconiosi da Sb,
bronchiti croniche, enfisemi, adesioni pleuriche e irritazione. Il comportamento tossicologico e
fisiologico dipende dallo stato di ossidazione: l’Sb (III) è molto affine ai globuli rossi e ai gruppi –SH
delle cellule ed è volatile. Il triossido di antimonio è stato classificato dalla IARC (1990a) nel gruppo
2B dei possibili cancerogeni per l’uomo.
L’argento (Ag) è un metallo nobile. L'impiego principale è nel settore orafo, in fotografia,
nell’industria elettrica ed elettronica, altre applicazioni sono in odontoiatria ed in batterie di lunga
durata e di grande capacità a base di zinco. I livelli d’Ag nel suolo non sono solitamente alti tranne
nelle zone minerarie dove possono a volte essere fino a 44 ppm. I composti possono essere
lentamente assorbiti dai tessuti del corpo, con conseguente pigmentazione bluastra o nerastra
della pelle (argiria) (Drake et al. 2005). Le soluzioni contenenti sali solubili a contatto con gli occhi
possono provocare gravi ferite corneali, a contatto della pelle possono causare l'irritazione
cutanea. Il contatto ripetuto e prolungato con la pelle può causare dermatite allergica. Questo
metallo è di interesse, non tanto per la sua tossicità che si esplica principalmente ad alte dosi e su
soggetti sensibili, ma perchè si pensa che possa essere un tracciante specifico delle emissioni
della Chimet.
Il cadmio (Cd) è un elemento molto diffuso in natura. I processi di combustione (carbone, legna,
tabacco e petrolio), l’incenerimento rifiuti e l’industria metallurgica dei materiali non-ferrosi
compresa quella orafa e galvanica sono le principali sorgenti antropiche del Cd rilasciato in
atmosfera oltre all’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura. Il Cd ha una dose di riferimento orale di 5.104
mg/kg/die. Il Cd è nefrotossico, neurotossico, teratogeno, genotossico e esplica effetti negativi sul
sistema endocrino e riproduttivo, provoca osteoporosi (IPCS, 1992; IHCP, 2003). Studi
epidemiologici e di laboratorio hanno evidenziato che il cadmio induce il tumore della prostata e del
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polmone (Waalkes, 2000; Sahmoun et al., 2005). E’ stato classificato come cancerogeneno certo
per l’uomo (Gruppo 1) dalla IARC (1993), e probabile (Gruppo B1) dall’US-EPA. L’emivita del
cadmio ematico è di uno - tre mesi, mentre la quota complessiva di Cd nell’organismo umano ha
un’emivita lunghissima (10-30 anni). Questo metallo è stato scelto perché è considerato un buon
marcatore delle emissioni degli inceneritori, è particolarmente volatile ha la proprietà di
accumularsi con effetti tossicologici gravi.
In uno studio condotto sulla popolazione svedese (Jarup et Al. 1997) è riportato che la dieta è il
principale determinante dell’intake di Cd nella popolazione generale non fumatrice. L’abitudine al
fumo è fonte di assorbimento a causa della presenza Cd nelle foglie di tabacco ed i livelli di Cd
ematico nei soggetti fumatori possono risultare fino a 5 volte superiori rispetto ai non fumatori.
In un ulteriore studio svedese (Hellstrom et Al. 2004), che si proponeva di valutare l’influenza delle
concentrazioni ambientali del metallo sui livelli di urinari ed ematici della popolazione generale,
nessuna associazione significativa è stata osservata con il Cd nel suolo o nei vegetali in entrambi i
sessi: le concentrazioni ambientali di Cd non possono essere impiegate come surrogati per
stimare l’esposizione umana al metallo.
I livelli di cadmiuria sono influenzati in maniera statisticamente significativa dal sesso: uno studio
condotto recentemente (Satarug et Al. 2002) su 61 cadaveri della popolazione generale
australiana dimostra che i livelli medi di Cd nel fegato e nel rene risultano superiori nelle femmine a
parità di età e di livelli polmonari.
Il cromo (Cr) (http://www.epa.gov/ttn/atw/hlthef/chromium.html) è un elemento molto diffuso in
natura. Alcune sorgenti antropiche sono diventate molto importanti negli ultimi decenni. Il Cr è
immesso in atmosfera attraverso i processi di combustione (carburanti, carbone ecc..) e
dall’industria dei metalli. Le principali forme sono il Cr3+, considerato un nutriente, e il Cr6+, che è
molto tossico. Il Cr6+ è prontamente assorbito dai polmoni, mentre lo è scarsamente il Cr3+. Il Cr6+ è
stato classificato cancerogeno certo per l’uomo (Gruppo 1) dalla IARC (1990b), e ci sono evidenze
certe che induca il tumore del polmone. L’US EPA lo ha classificato cancerogeno nel 1999.
L’apparato respiratorio è l’organo target della tossicità del Cr6+ sia acuta che cronica. L’esposizione
inalatoria cronica a Cr6+ produce ulcerazioni e perforazioni del setto nasale, bronchiti, asma ed altri
effetti. L’inalazione di composti insolubili del Cr può causare pneumoconiosi. Le persone che
vivono in prossimità di discariche che accolgono rifiuti contenenti Cr o in vicinanza di industrie che
utilizzano Cr hanno alta probabilità di essere esposti ad una miscela di Cr.
Il cobalto (Co) si ritrova naturalmente nelle rocce, suolo, piante ecc.. ed ha proprietà simili al ferro
ed al nichel. Il metallo viene utilizzato per produrre leghe e acciai. I suoi composti sono utilizzati
come pigmenti per la colorazione dei vetri, per gli smalti per ceramica e per colori e vernici, come
catalizzatore in vari settori, come essiccante per vernici. Il 60Co e 57Co, radioattivi, sono utilizzatiper
la sterilizzazione apparecchi medicali e alimenti, in radioterapia per il trattamento dei tumori e per
la ricerca scientifica. La popolazione generale può essere esposta tramite l’inalazione e
l’alimentazione. L’assorbimento tramite gli alimenti è stato stimato essere 5 – 40 µg/die. A bassi
livelli il Co è elemento in traccia essenziale in quanto entra a far parte della vitamina B12.
L’inalazione delle particelle contenenti Co provoca effetti sul tratto respiratorio. L’esposizione
occupazionale al metallo o alle sue leghe ha effetti sulla funzione respiratoria, aumenta asma e
dispnea ai livelli di 0,015–0,13 mg/m3 di Co. Altri effetti negativi sono a carico della tiroide, del
cuore, e provoca dermatiti allergiche e eczemi (http://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp33-c2.pdf).
Studi su non esposti hanno riportato livelli ematici di 0,05–0,19 µg/dL e urinari di 0,04–2 µg/dL di
Co (http://www.atsdr.cdc.gov/toxprofiles/tp33-c3.pdf ).
Nel 2006 la IARC ha rivalutato la cancerogenicità delle particelle di Co metallico e il solfato di Co e
altri Sali solubili di Co (II), concludendo che c’è una limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo
del “metallo e dei suoi Sali” (gruppo 2B); mentre il “Cobalto con carburo di tungsteno” sono stati
inserito nel gruppo gruppo 2A (IARC, 2006). Il Co è stato scelto per lo studio in quanto può essere
considerato un indicatore delle emissione dei processi di fusione. E’ utilizzato in oreficeria in
diverse leghe.
Il mercurio (Hg) naturalmente sulla crosta terrestre (c.a. 80 µg/kg). Esiste in diverse forme
chimiche: come metallo, in forma inorganica e organica, principalmente come metil-mercurio il più
tossico. Il Hg metallico ed inorganico che vengono rilasciati in atmosfera dai processi di estrazione
dell’oro, fusione, da attività industriali (cloro-soda, produzione pile), combustione di combustibili
fossili ed incenerimento di rifiuti, sono depositati sul suolo, e nell’acqua e quindi trasferiti ai
sedimenti dove sono trasformati in metil-mercurio, che si può bio-accumulare nella catena
alimentare. Il metil-mercurio, che è presente principalmente nei pesci e nei molluschi, è
particolarmente tossico per il sistema nervoso e sul cervello; il mercurio organico, ed in particolare
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il metil-mercurio, viene distribuito al SNC, al fegato, al rene; nelle donne in gravidanza attraversa la
placenta con effetto teratogeno. L’esposizione durante il periodo prenatale (in utero) è considerata
la più pericolosa per l’uomo e provoca deficit intellettivi e motori. Gruppi di popolazione
particolarmente sensibili risultano le donne in età fertile, gestanti, feti e bambini. Il Hg°, la forma in
cui si trova il Hg in atmosfera per 95% delle volte, è volatile ed viene principalmente assorbita a
livello polmonare. Hg° supera la barriera emato-encefalica e si accumula nel SNC dove esplica i
suoi effetti; i sintomi correlati sono tremori, irritabilità, insonnia, perdita di memoria, perdita di tono
muscolare, polineurpatia, decifit cognitivi. Ad alte dosi può provocare disfunzioni renali e
polmonari. Hg2+ è in grado di denaturare le proteine del tratto gastrointestinale con effetti corrosivi;
può causare necrosi del tubulo renale.
Nell’ambito dell’esposizione extralavorativa a mercurio, le amalgame dentarie rappresentano la
fonte più importante di mercurio inorganico (IPCS-WHO, 2003) e condizionano i livelli del metallo
in campioni biologici quali sangue e urina (WHO, 1997). E’ stato dimostrato che il mercurio viene
continuamente rilasciato dalle amalgame in dipendenza della loro composizione, del pH della
saliva, delle abrasioni meccaniche e dell’attività dei microorganismi del cavo orale (Aronsson,
1989; Cox, 1987; Derand, 1989; Hensten-Pettersen, 1986; Vimy, 1985). In particolare la letteratura
scientifica focalizza l’attenzione sull’aumento di concentrazione di mercurio nella saliva di soggetti
portatori di otturazioni dentarie con amalgama in seguito a masticazione di gomma o bruxismo
(digrignamento dei denti) (Barregard, 1995; Gay, 1979). Altra sorgente di introduzione di mercurio
nell'organismo è l’impiego di preparati (cosmetici, liquidi per lenti a contatto, vaccini, etc.)
contenenti disinfettanti mercuriali (es. Thimerosal), specialmente quando questi vengono utilizzati
con regolarità come nel caso di lavaggio e disinfezione delle lenti a contatto. L'abitudine al fumo di
tabacco potrebbe essere causa di introduzione di mercurio nell'organismo umano: è stato
riscontrato un contenuto del metallo nel tabacco dell’ordine di 5 ng/sigaretta (Normann, 1977).
Le urine sono considerate la miglior matrice per determinare il carico corporeo di Hg dovuto a
esposizione sia breve sia a lungo termine a Hg° e inorganico (WHO 2008). Il mercurio è stato
scelto, oltre che per gli effetti tossici menzionati, per l’evento di superamento del valore limite nelle
emissioni della ditta Chimet avvenuto nel 2005.
Il nichel (Ni) è ubiquitario nell’ambiente a bassi livelli, deriva dall’erosione delle rocce, dalle
emissioni vulcaniche, dal fumo di sigaretta, dall’alimentazione. E’ utilizzato dalle industrie chimiche,
alimentari (produzione di grassi e olio), metallurgiche, petrolchimiche, nella produzione di
plastiche, gomme sintetiche, batterie elettriche, monete e pigmenti. Il Ni è assorbito principalmente
attraverso l’apparato respiratorio sotto forma di Ni2+ solubile. La deposizione delle particelle nei
polmoni dipende dal loro diametro, forma e densità. Nel tratto gastrointestinale è assorbito solo in
parte (1-10%) della quantità ingerita. Il Ni non è metabolizzato e nel sangue si lega a proteine, si
accumula soprattutto a livello polmonare e renale. La via di escrezione principale è quell’urinaria.
La tossicità del Ni varia a seconda della forma chimica: i sali di Ni causano dermatiti, il nichel
carbonile causa cancro delle fosse nasali e del polmone. Le dermatiti da nichel, che consistono in
eczemi e arrossamenti della cute, sono causate dal contatto prolungato. L’US EPA ha classificato
le polveri di raffineria del Ni e i solfuri cangerogeni per l’uomo, e il Ni carbonile come probabile
cancerogeno. I composti del Nichel sono stati classificati dalla IARC (1990b) nel Gruppo 1 dei
cancerogeni certi per l’uomo.
Il Platino (Pt) è un metallo prezioso. L’aumento dei livelli dei Pt nell’ambiente e in matrici biologiche
è stata documentata da numerosi studi in numerosi paesi ed è stata attribuita all’introduzione delle
marmitte catalitiche per abbattere le emissioni veicolari. Il Pt° è praticamente inerte e gli effetti
sanitari citati in letteratura sono attribuiti soprattutto ai sali solubili. A differenza degli altri metalli
pesanti citati, i cui i livelli si vanno abbassando, i livelli di Pt vanno aumentano nella popolazione
generale con effetti sanitari non del tutto noti. Questo metallo stato scelto come potenziale
marcatore dell’attività della Chimet e delle traffico autostradale.
Alcuni tra i metalli scelti possono passare attraverso la placenta (Cd, Ni, Hg) o nel latte materno
(Cd, Hg, Ni) così che un’elevato carico corporeo si potrebbe ritrovare già nei feti e nei lattanti.
b) Il profilo delle porfirine urinarie
I prodotti intermedi della catena di sintesi del gruppo EME, sono isomeri che si chiamano porfirine;
otto enzimi assicurano la sintesi del gruppo EME, ciascuno di essi è specificamente sensibile alla
azione tossica di mercurio, piombo, alluminio, arsenico, oltre che ai bifenili, ai pesticidi
polialogenati, alla diossina. Dosando nelle urine di una persona le singole porfirine ed i loro
rapporti, è possibile tracciare il loro profilo escretivo. Il profilo escretivo non è un risultato numerico,
8
bensì una curva che indica come sta funzionando un processo di sintesi e quindi se esiste una
interferenza funzionale da parte degli inquinanti menzionati eventualmente accumulati.
Il profilo delle porfirine urinarie rappresenta quindi un test altamente sensibile dell’effetto biologico
negativo di eventuali carichi corporei di metalli quali mercurio, piombo, arsenico, alluminio, PCBs,
composti alogenati. E’ specifico perché l’effetto di ciascuno dei tossici considerati si traduce in uno
specifico pattern escretivo; è inoltre un test quantitativo, ben correlandosi alla entità del “body
burden” per i metalli pesanti considerati e si presta ad essere usato come test di controllo
dell’esposizione a miscele complesse di tossici (Fowler. 2001).
Modalità di raccolta dei campioni:
Una caraffa di plastica schermata dalla luce tramite film di carta stagnola è stata fornita dal
personale della USL 8 ai soggetti arruolati affinché potessero inserire la loro urina delle 24 ore. Al
termine della raccolta il personale sanitario della USL 8 ha provveduto a effettuare il ritiro del
campione. Lo stesso personale sanitario ha misurato il volume totale escreto nelle 24 ore (diuresi)
e trasferito una parte dell’urina (circa 100 ml) in un contenitore di plastica sempre schermato dalla
luce tramite carta stagnola. La diuresi è stata annotata sul contenitore consegnato al laboratorio in
modo dal poter calcolare l’escrezione dei singoli analiti nelle 24 ore. Il campione è stato quindi
congelato alla temperatura di almeno -18°C. Entrambi i contenitori utilizzati per la raccolta
dell’urina sono stati essere preventivamente sottoposti a lavaggio con acido nitrico al 5% a cura
del Laboratorio di Siena.
Tutti i campioni sono stati trasportati congelati al Laboratorio, dove sono stati analizzati
individualmente in cieco con metodiche analitiche validate ed affidabili e con stretto controllo di
qualità. Il box seguente riporta con maggiore dettaglio le modalità operative di raccolta dei
campioni.
Modalità operative per la raccolta dei campioni
Per ogni soggetto occorre 1 contenitore di plastica da utilizzare per la raccolta delle urine delle 24 ore
delle quali dovrà essere misurato il volume (diuresi).
Il partecipante dovrà raccogliere tutte le urine escrete durante le 24 h (dalle ore 8 della mattina alle ore 8
della mattina del giorno successivo) in un contenitore graduato (con scala graduata non superiore a 100
ml) di idonea capacità (2 L) protetto dalla luce con carta stagnola e conservato chiuso in luogo fresco.
La raccolta dovrà essere consegnata al personale sanitario che provvederà dopo accurata agitazione a
prelevarne un’aliquota per l’analisi (circa 100 mL in un contenitore in plastica per urinocultura). Il
contenitore usato per il trasferimento dovrà essere protetto dalla luce tramite accurata e totale copertura
con carta stagnola. Il campione dovrà essere identificato (ID) e dovranno essere annotate la diuresi e la
data di inizio e fine raccolta. Il campione dovrà infine essere congelato a – 18° C.
Entrambi i contenitori dovranno essere preventivamente decontaminato tramite lavaggio con una
soluzione di ac.nitrico al 5% e successivamente con acqua demineralizzata (il trattamento sarà eseguito
dal Laboratorio di Area Vasta nel mese di Agosto).
Per ciascun soggetto i campioni, dopo opportuna identificazione (ID = sigla alfa-numerica da concordare
che deve comparire anche sul relativo questionario ad hoc), devono essere congelati a -18°C, e tenuti
raggruppati in congelatore in modo ben identificato e separato da altri tipi campioni. I campioni tutti
insieme saranno trasferiti, dopo accordo con il Laboratorio di Area Vasta, a cura del U.F. di Igiene e
Sanità Pubblica con opportune procedure (contenitore termico in polistirolo con ghiaccio secco) al fine di
non deteriorare campioni e scongelarli nel trasporto.
Questionario
Al momento della raccolta campioni il personale sanitario opportunamente addestrato ha fornito ai
partecipanti il questionario predisposto ad hoc per valutare alcuni fattori che possono avere
un’influenza sull’esposizione e sui risultati dello studio quali: caratteristiche personali del soggetto,
attività professionale o extra-professionale, farmaci, presenza di otturazioni dentarie con
amalgama, frequenza e modalità di esposizione a fumo passivo, e ad emissioni da traffico.
ANALISI DI LABORATORIO DEI CAMPIONI BIOLOGICI
Le analisi dei campioni raccolti sono state effettuate in maniera che l’analista non fosse a
conoscenza del nome del soggetto donatore delle urine. Gli analisti hanno condotto le analisi
chimiche con il maggior livello possibile di precisione ed accuratezza osservando tutte le
procedure operative. La validità del metodo analitico è stata assicurata da controlli di qualità interni
9
ed esterni. L’accuratezza dei risultati è stata determinata con standard e materiali di riferimento. In
tabella 1.2 sono riportati: gli analiti e i metodi utilizzati.
Tabella 1.2 – Matrici, analiti e metodi di riferimento
Matrice biologica
Urine 24 ore
Analita
Antimonio
Argento
Cadmio
Cobalto
Cromo
Nichel
Platino
Mercurio
Spettro
Porfirine
Metodo
ICP-MS
ICP-MS
ICP-MS
ICP-MS
ICP-MS
ICP-MS
ICP-MS
AAS FIMS
HPLC con rivelatore
spettrofluorimetrico
Riferimento
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno
Metodo interno accreditato SINAL
Metodo interno
Legenda: AAS FIMS (Atomic Absorption Spectroscopy Flow Injection Mercury System) = spettroscopia di
assorbimento atomico con tecnica dei vapori freddi; ICP-MS (Inductively coupled plasma-mass
spectrometry) = spettrometria di massa con sorgente a plasma induttivo; HPLC (High-performance liquid
chromatography) = cromatografia liquida ad alte prestazioni
Sono stati considerati con profilo porfirinico alterato, cioè "non normali" quei patterns che
presentano concentrazioni di porfirine totali > 300 nmoli/24 h , oppure, nel rispetto del precedente
parametro, concentrazioni di uroporfirina > 25% con concentrazioni di coproporfirina < 60%. I
soggetti con profilo porfirinico alterato sono stati sottoposti ad analisi di alcuni parametri
ematochimici: emocromo con formula, parametri di funzionalità epatica e renale; e analoga verifica
è stata effettuata su un campione casuale di soggetti con profilo non alterato sia della popolazione
in studio che in quella di riferimento.
ANALISI STATISTICA
Per ciascun analita è stata effettuata una descrittiva in termini di: numerosità campionata, numero
di valori outliers, numerosità dopo l’esclusione degli outliers, numero di valori inferiori al LoQ (limite
di quantificazione), numerosità di analisi.
Quest’ultima è pari a:
• la numerosità dopo l’esclusione degli outliers, se i valori <LoQ non superano il 50%
• la numerosità dei soli valori >LoQ, se la percentuale sia superiore al 50%.
I valori al disotto del LOQ sono stati sostituiti con il corrispettivo valore di LOQ/2 prima del calcolo
delle medie.
Gli outliers per ciascun analita sono stati individuati con il test di Grubbs (applicato al logaritmo di
tali valori).
Per ciascun analita sono stati inoltre considerati i seguenti parametri riportati inoltre: il range dei
valori (minimo – massimo), i percentili della distribuzione (P5, P25, P50, P75, P95), la deviazione
standard, la media geometrica (GM), e gli intervalli di confidenza (IC) della media geometrica e del
50-esimo percentile, che corrisponde alla mediana della distribuzione.
Per ciascun analista è stata
I valori osservati per ciascuna soggetto, dopo essere stati moltiplicati per 1000, sono stati
trasformati in logaritmi, al fine di ottenere una normalizzazione dei valori. Dopodichè ,per ciascun
analita è stato effettuato il test di Gauss (skeweness and kurtosis test of normality) per verificare la
normalità della distribuzione dell’intero campione. In caso di rifiuto dell’ipotesi di distribuzione
normale, la conferma è stata ottenuta effettuando altri due altri test per la normalità, Shapiro-Wilk
W e Shapiro-Francia W.
Per effettuare il confronto fra le 2 zone si è valutata la natura della distribuzione e il confronto è
stato effettuato con i dati tal quali nel caso di normalità o sui logaritmi nel caso di distribuzioni
lognormali tramite test t di Student. Il software STATA sarà utilizzato per l’analisi statistica.
I test parametrici applicati sono i seguenti:
10
T-Student per campioni provenienti da popolazioni con distribuzioni normali e varianza
incognita. Il test confronta infatti la media aritmetica di due sottocampioni nell’ipotesi nulla
(H0) che la media nei due sottocampioni sia uguale
•
ANOVA per campioni provenienti da popolazioni con distribuzione normale e omogeneità
delle varianze: confronta le medie aritmetiche di più di due sottocampioni.
I test non parametrici applicati sono i seguenti:
• Mann-Whitney (somma dei ranghi) verifica l’ipotesi che due campioni indipendenti
provengano da popolazioni con la stessa distribuzione.
• Kruskal-Wallis verifica l’ipotesi che più campioni provengono dalla stessa popolazione.
Per tutti i test si rifiuta l’ipotesi nulla H0 se il p-value è inferiore a 0.005.
•
Per le porfirine è stata effettuata una valutazione della distribuzione per area geografica in
relazione alla percentuale di porfirine quali-quantitativamente alterate o normali. Le percentuali
rilevate per area geografica sono state confrontate con il test Chi-Quadro.
Sono stati anche calcolati gli indici di Correlazione di Pearson (parametrico) e di Spearman (non
parametrico) tra la classificazione dei valori di porfirina (normale- non normale) e i metalli urinari.
Sono stati infine confrontati i valori di porfirine urinarie rilevate rilevati nei soggetti che hanno
partecipato ad entrambe le rilevazioni, quella pilota e quella qui presentata.
Le variabili raccolte tramite questionario, in particolare età, consumo di alcol, BMI, esposizione a
fumo passivo, durata della residenza sono state valutate per alcune stratificazioni.
Per il cadmio è stato riportato anche una descrittiva escludendo gli ex-fumatori (da almeno 5 anni).
Per l’argento e il cromo è stata effettuata anche la descrittiva dei soli valori inferiori a LoQ, in
tabella), in quanto superavano il 50% dei valori nel campione di Badia Prataglia (rispettivamente
60% per l’argento e 52.7% per il cromo). Le descrittive dell’antimonio e del platino sono invece per
i soli valori <LoQ in quanto tutti e tre i campioni hanno oltre il 60% dei valori <LoQ.
Le residenze dei soggetti residenti a Civitella che hanno conferito le urine e i cui risultati di
laboratorio sono stati considerati nell’analisi statistica sono state georeferenziate. Ad ogni
residenza è stata attribuito il valore dei dispersione o deposizione al suolo degli inquinanti utilizzati
nel modello diffusionale messo a punto dall’Università di Siena nel 2008. In particolare sono stati
utilizzati i dati di dispersione relativi agli scenari ALL (predisposti utilizzando i dati delle aziende
Chimet, Pavimental, Del Tongo, AISA e Società autostrade) per il PM10 e il Cadmio.
Sono stati considerati solo quei metaboliti urinari per i quali sono evidenziate differenze
significative tra i valori rilevati a Civitella rispetto a quelli delle altre aree. Per il pool dei soggetti
ricadenti in ciascuna isoarea di inquinamento è stato calcolato il valor medio e mediano della
concentrazione dei metaboliti urinari ed è stata quindi valutata la distribuzione di tali valori nelle
varie aree di isoinquinamento così come definite dal modello diffusionale.
TEMPISTICA
La tempistica prevista per lo sviluppo e la conduzione dello studio era la seguente:
¾ Entro Luglio 2010 messa a punto dei documenti, i questionari, i moduli e la lettera
d’informazione e approvazione da parte del Comitato Etico (CE) della ASL 8 .
¾ Entro ottobre 2010 predisposizione dei contenitori per la raccolta delle urine forniti dal
Dipartimento della Prevenzione di Arezzo da parte del Laboratorio di analisi.
¾ Entro novembre 2010 contatto con i medici di famiglia dei Comuni oggetto dell'indagine
¾ Nel gennaio 2011 ai soggetti selezionati dai medici di famiglia invio della lettera informativa
sullo scopo dello studio, con la richiesta di partecipazione e la dichiarazione di consenso
informato e successo contatto con coloro che aderiscono per fornirgli la caraffa, il
contenitore per la raccolta delle urine ed il questionario e per istruirli sulle modalità di
restituzione del campione.
¾ Dal Gennaio al marzo 2011 raccolta dei campioni
¾
Marzo 2011 – Luglio 2011. analisi dei campioni da parte del Laboratorio di analisi,
archiviazione dei risultati, prime impressioni sui risultati
¾
Luglio 2011 – analisi statistica dei dati e primo draft del documento finale dello
studio di valutazione dell’esposizione attuale.
¾
Ottobre 2011 – Stesura del documento finale e diffusione dei dati.
In realtà si è osservato un allungamento dei tempi:
11
-
-
il CE ha approvato il protocollo in data 2 agosto 2010
si è avuto un allungamento dei tempi di raccolta dei campioni per ottenere una numerosità
adeguata secondo quanto previsto dal protocollo. Tale fase si è conclusa nell’aprile 2012
anziché nel marzo 2011 e comunque successivamente sono stati richieste analisi di
controllo per quei soggetti che avevano conferito una quantità di urine delle 24 ore inferiore
a 1 litro. Tale fase di controllo si è conclusa a dicembre 2012;
le fasi successive di lavorazione sono state pertanto posticipate e non hanno più potuto
seguire le durate previste sovrapponendosi ad altri impegni delle Strutture coinvolte;
è stato deciso infine di sottoporre il documento finale prodotto da Gruppo di lavoro alla
valutazione di un Comitato Scientifico prima di poter procedere alla diffusione dei dati.
ASPETTI RELATIVI ALLA RISERVATEZZA DEI DATI
Il protocollo dello studio è stato sottoposto all’approvazione del Comitato di Bioetica della AUSL 8
di Arezzo, che lo ha approvato in data 2 agosto 2010 (Provvedimento D.A.n.1068 del 11-08-2010).
I dati raccolti sono da considerare dati sensibili ai fini dell’applicazione della normativa sulla
riservatezza. (Legge 31 dicembre 1996 N. 675 e successivi regolamenti applicativi). E’ stato
pertanto richiesto il consenso informato dei partecipanti, che sono stati preventivamente informati
circa gli obiettivi e le modalità di effettuazione dello studio, e potevano ritirare in qualsiasi momento
la loro disponibilità alla collaborazione. Tutte le informazioni individuali ottenute tramite i
questionari e dall’analisi dei campioni biologici, sono state considerate confidenziali e trattate
quindi con la massima riservatezza.
Tutti i campioni raccolti sono stati analizzati individualmente dal Laboratorio di Sanità Pubblica
Area Vasta Toscana Sud Est localizzato a Siena con metodiche analitiche validate ed affidabili e
con stretto controllo di qualità. I campioni dello studio sono stati utilizzati solo per gli scopi descritti
e per le eventuali conferme e riprove dei risultati analitici, ed è previsto che vengano conservati
solo per un anno dopo la conclusione dello studio.
Le fasi organizzative dello studio sono state condotte con la massima pubblicità e cercando il
coinvolgimento e il preventivo assenso di tutte le comunità di cittadini coinvolti.
I risultati delle elaborazioni è previsto che siano divulgati solo in forma aggregata, collettiva e
anonima, e comunque tale da non consentire l’identificazione del partecipante.
12
1.3. Risultati
NUMEROSITA’ CAMPIONATA
Il campione è composto da 371 soggetti che hanno conferito le urine delle 24 ore e risposto al
questionario (37 soggetti residenti a Civitella hanno anche fornito il capello).
Di questi ne sono stati esclusi 68 per i seguenti motivi:
• 1 soggetto aveva conferito solo le urine spot
• 3 soggetti non risultavano avere le analisi delle urine (né spot né 24h), ma solo il
questionario (nessuno di questi ha effettuato l’analisi del capello)
• 1 soggetto aveva partecipato due volte al monitoraggio (analisi urine 24h + questionario) e
sono stati considerati solo i risultati di laboratorio del secondo campione in quanto vi era
una maggiore quantità di urine 24h (inoltre con quest’ultima il soggetto ha conferito anche il
capello)
• 7 soggetti perché non presentavano i criteri di selezione:
a) 1 soggetto aveva valori delle porfirine alterati sia in quantità nmoli sia in eccesso URO
b) 1 soggetto aveva dichiarato nel questionario di essere fumatore
c) 2 soggetti erano affetti da epatite cronica
d) 1 soggetto era portatore sano di epatite virale
e) 1 soggetto era portatore trait talassemico
f) 1 soggetto aveva il trait talassemico
• per 56 soggetti la quantità urine era inferiore ad 1 litro e ciò è stato considerato indicatore di
mancato conferimento delle urine delle 24 ore
Dopo le suddette esclusioni la numerosità dei soggetti campionati è di 303.
La tabella 1.3 mostra la numerosità del campione ripartita per zona di residenza, prima e dopo le
esclusioni. E’ riportata anche la percentuale dei soggetti rimasti sul totale iniziale.
Tab. 1.3 – Distribuzione dei soggetti campionati per località, prima e dopo le esclusioni: numetro
assoluto e percentuali di riga.
LOCALITA'
N. finale partecipanti
N. iniziale partecipanti
Civitella
183
N.
153
Arezzo
117
95
% sugli iniziali
83.6
81.2
71
55
77.5
371
303
81.7
Casentino
Totale
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE
Sesso
Il campione complessivo analizzato è equilibrato per sesso(tabella 2.2): 50.8% femmine vs 49.2%
maschi, mentre all’interno dei sottocampioni si registra una prevalenza di femmine a Arezzo
(63.2%), e di maschi nelle altre due località (rispettivamente 54.9% Civitella e 54.5% Casentino).
Le differenze tra i 3 gruppi risultano significative secondo il test Chi-Quadro (p=0.015). Se
confrontiamo i campioni a coppia (sempre utilizzando il test Chi-Quadro), risulta significativa la
differenza tra Arezzo e le altre due località: rispettivamente vs Casentino (p=0.035), e vs Civitella
(p=0.006).
Tab. 1.4 - Distribuzione dei soggetti campionati per località e sesso: numero e percentuali di
colonna.
LOCALITA'
SESSO
Femmine
Civitella
Arezzo
Casentino
Tot.
Freq.
%
Freq.
%
Freq.
%
Freq.
%
69
45,1
60
63,2
25
45,5
154
50,8
Maschi
84
54,9
35
36,8
30
54,5
149
49,2
Totale
153
100,0
95
100,0
55
100,0
303
100,0
13
Età
In tabella 1.5 è riportata l’età media (al momento della consegna delle urine) di ciascun
partecipante e il range di età (min-max). Per questa variabile sono disponibili i valori di 300
soggetti: 152 di Civitella, 94 di Arezzo e 54 di Casentino.
Tab. 1.5 – Età media per località e range (min-max)
LOCALITA'
Età media
Range età
Civitella
42,66
18 - 63
Arezzo
45,83
20 - 60
Casentino
46,22
21 - 62
Tot.
44,29
18 - 63
Nel complesso l’età media è di circa 44 anni con range da 18 a 63 anni. Nelle specifiche località, i
residenti (campionati) di Civitella hanno un’età media più bassa (42.6 anni medi) rispetto a quelli di
Arezzo e Casentino.
Le differenze tra le età medie delle località risultano non significative ad eccezione che per
Civitella-Arezzo p=0.0376 (Test T-Student effettuato per ciascuna coppia di campioni).
La tabella 1.6 mostra la distribuzione per età suddivisa in due classi sopra e sotto i 40 anni: le
differenze per l’età divisa in classi non risultano significative al test Chi-Quadro.
Tab. 1.6 – Distribuzione per classe di età e località di residenza:numero dei soggetti e percentuali
di colonna.
LOCALITA'
CLASSE DI ETA'
<= 40 anni
> 40 anni
Tot.
Civitella
Arezzo
N.
%
N.
%
54
99
153
35,3
64,7
100,0
26
69
95
27,4
72,6
100,0
Casentino
N.
%
13
42
55
23,6
76,4
100,0
Tot.
N.
%
93
210
303
30,7
69,3
100,0
BMI (Body mass index)
L'indice di massa corporea si calcola come il rapporto tra la massa, espressa in chilogrammi, e il
quadrato dell'altezza, espressa in metri. Se risulta tra 20.00 e 24.99 indica “normopeso”, se
inferiore a 20.00 “sottopeso”, se superiore a 24.99 indica “sovrappeso”, e se superiore a 29,99
francamente obeso.
In media il campione complessivo registra un BMI pari a 24.6 “quindi normopeso” (tabella 1.7).
L’unica differenza significativa che si riscontra (con il test Mann-Whitney che confronta i campioni
due a due) è tra Civitella e Arezzo (P=0.0462, al limite).
La numerosità sulla quale è stato calcolato l’indice è pari a 289 soggetti: 144 Civitella 93 Arezzo 52
Casentino, poiché per alcuni soggetti non è stato indicato il perso e/o l’altezza.
Tab. 1.7 - BMI medio per località e range (min-max)
LOCALITA'
BMI medio
Range BMI
Civitella
25,05
17.3 - 38.6
Arezzo
23,83
14.9 - 33.2
Casentino
24,88
18.8 - 37.4
Tot.
24,62
14.9 - 38.6
14
GLI ANALITI
Metodologia di analisi statistica e risultati di laboratorio
Di seguito si riportano i risultati delle analisi descrittive effettuate sui valori in µg/urine 24h (Tab.
1.8) e µg/urine litro (Tab. 1.9) per i seguenti analiti: Hg, Cd, Ag, Cr, Co, Sb, Pt, Ni. Le analisi sono
state effettuate per ciascun campione: “Civitella”, “Arezzo” e “Casentino”, di cui l’ultimo è il
confronto.
I valori in tabella sono moltiplicati per 1000, al fine di avere numeri più raffigurabili (si eliminano
decimali).
Per ciascun analita è riportata la descrizione in termini di: numerosità campionata, numero di valori
outliers, numerosità dopo l’esclusione degli outliers, numero di valori inferiori al LoQ (limite di
quantificazione), numerosità di analisi.
Per ciascun analita sono riportati inoltre: il range dei valori (minimo – massimo), i percentili della
distribuzione (5, 25, 50, 75, 95), la deviazione standard, la media geometrica. Per quest’ultima e
per il 50-esimo percentile, che corrisponde alla mediana della distribuzione, è riportato anche
l’intervallo di confidenza (IC al 95%).
Per il cadmio è stato riportato anche una descrittiva escludendo gli ex-fumatori (da almeno 5 anni),
e in tabella come nel prosieguo del rapporto è indicato come Cd*.
Per l’argento e il cromo si è riportato anche la descrittiva dei soli valori inferiori a LoQ e tali
descrittive sono riferite come Ag* e Cr*.
L’antimonio e il platino sono descritti per i soli valori <LoQ in quanto tutti e tre i campioni hanno
oltre il 60% dei valori <LoQ ele elaborazioni sono riferite come Sb* e Pt*.
I valori osservati per ciascuna soggetto (già moltiplicati per 1000) sono stati trasformati in logaritmi,
al fine di ottenere una normalizzazione dei valori. Dopodichè ,per ciascun analita è stato effettuato
il test di Gauss (skeweness and kurtosis test of normality) per verificare la normalità della
distribuzione dell’intero campione (CIVITELLA+ARE+Casentino).
Il test risulta significativo per il mercurio, il cadmio, l’argento e il cromo, quindi c’è evidenza per
rifiutare l’ipotesi di distribuzione Normale per i suddetti analiti.
A conferma di ciò sono stati effettuati altri due altri test per la normalità, Shapiro-Wilk W e ShapiroFrancia W, i cui risultati portano a rifiutare l’ipotesi che la distribuzione sia normale.
Dunque per questi analiti è necessario effettuare anche test non parametrici per il confronto delle
distribuzioni tra i 3 sottocampioni analizzati.
In Tab. 1.10 è riportata la significatività (p-value) dei test parametrici applicati a tutti gli analiti e i
test non parametrici applicati ai soli analiti la cui distribuzione campionaria non risulta distribuita
normalmente.
Successivamente vengono riportati i risultati per singolo analita esaminato. I risultati nelle figure
sono indicati con “A” se relativi a Civitella, con “B” se relativi ad Arezzo e con “C” se relativi a
Casentino. Nei boxplot, le linee inserite all’interno dei box indicano il valore mediano, le estremità
dei box i quartili, le estremità dei baffi indicano il valore più basso e quello più alto, ed i punti gli
ouliers.
15
Tab. 1.8 - Descrittive per analita dei risultati in µg/24h *1000
N
outliers
Ag
Ag*
Cr
Cr*
Co
Sb*
Pt*
Ni
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
153
153
130
153
-
153
153
153
153
153
153
153
1
1
1
-
1
1
-
3
1
0
152
129
153
153
152
152
153
150
152
153
n<LoQ (% su N)
2 (1.32%)
3 (1.97%)
3 (2.33%)
59 (38.56%)
59 (38.56%)
61 (40.13%)
61 (40.13%)
-
102 (68.00%)
98 (64,47%)
-
152
153
129
153
94
152
91
153
48
54
153
0.16 - 9.70
0.04 - 2.90
0.04 - 2.25
0.025 - 1.09
0.06 - 1.09
0.025 - 3.21
0.06 - 3.21
0.13 - 3.61
0.06 - 0.37
0.01 - 0.05
0.78 - 22.27
P05
0,52
0,15
0,14
0,03
0,08
0,03
0,08
0,2
0,07
0,01
2,22
P25
0,91
1.31
(1.21 - 1.44)
0,28
0.40
(0.36 - 0.44)
0,28
0.38
(0.34 - 0.43)
0,05
0.10
(0.08 - 0.12)
0,11
0.16
(0.14 - 0.20)
0,05
0.11
(0.08 - 0.14)
0,12
0.19
(0.17 - 0.22)
0,44
0.66
(0.59 - 0.80)
0,08
0.11
(0.09 - 0.14)
0,02
0.02
(0.018 - 0.022)
3,89
6.87
(5.37 - 7.78)
P75
1,95
0,53
0,52
0,2
0,29
0,22
0,31
1,14
0,18
0,03
9,29
P95
3,01
1,19
1,13
0,46
0,59
0,93
1,08
1,91
0,26
0,04
17,27
1,07
1.29
(1.18 - 1.42)
0,4
0.40
(0.36 - 0.44)
0,33
0.38
(0.34 - 0.42)
0,16
0,1
(0,09 - 0,12)
0,17
0.18
(0.16 - 0.21)
0,36
0.12
(0.10 - 0.14)
0,43
0.23
(0.20 - 0.27)
0,61
0.68
(0.62 - 0.76)
0,07
0.12
(0.11 - 0.14)
0,01
0.02
(0.018 - 0.022)
95
95
73
95
95
95
95
95
95
95
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3
N senza outliers
95
95
73
95
95
95
95
95
95
95
92
n<LoQ (% su N)
2 (2.11%)
10 (10.53%)
3 (4.11%)
37 (38.95%)
37 (38.95%)
40 (42.11%)
40 (42.11%)
-
72 (75.79%)
62 (65.26%)
-
95
95
73
95
58
95
55
95
23
33
92
P50 (IC)
Dev.St.
M.Geom.(IC)
N
outliers
N (analisi)
Range
4,55
6.08
(5.47
- 6.76)
95
0.19 - 6.73
0.05 - 1.22
0.05 - 1.22
0.025 - 1.65
0.07 - 1.65
0.025 - 2.23
0.06 - 2.23
0.10 - 6.24
0.06 - 0.19
0.01 - 0.08
1.05 - 42,68
P05
0,4
0,05
0,07
0,03
0,07
0,03
0,07
0,22
0,06
0,01
2,04
P25
0,98
1.37
(1.19 - 1.45)
0,16
0.32
(0.24 - 0.38)
0,21
0.36
(0.25 - 0.40)
0,05
0.10
(0.07 - 0.13)
0,11
0.15
(0.14 - 0.20)
0,05
0.09
(0.06 - 0.12)
0,11
0.18
(0.13 - 0.24)
0,34
0.58
(0.46 - 0.67)
0,07
0.1
(0.08 - 0.11)
0,02
0.029
(0.023 - 0.032)
P75
2,03
0,45
0,47
0,19
0,25
0,21
0,32
1,11
0,12
0,04
18
P95
4,14
0,71
0,76
0,33
0,64
0,52
0,73
2,94
0,18
0,08
39,14
1,12
1.36
(1.20 - 1.55)
0,22
0.26
(0.22 - 0.31)
0,22
0.30
(0.26 - 0.35)
0,2
0.10
(0.09 - 0.12)
0,23
0.17
(0.14 - 0.20)
0,27
0.10
(0.08 - 0.12)
0,32
0.19
(0.16 - 0.23)
0,88
0.63
(0.54 - 0.74)
0,03
0.1
(0.08 - 0.11)
0,02
0.029
(0.024 - 0.034)
N
55
55
42
55
55
55
55
55
55
55
outliers
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
N senza outliers
54
55
42
55
55
55
55
55
55
55
55
n<LoQ (% su N)
4 (7.41%)
1 (1.82%)
1 (2.38%)
33 (60.00%)
33 (60.00%)
29 (52.73%)
29 (52.73%)
-
47 (85.45%)
33 (60.00%)
-
54
55
42
55
22
55
26
55
8
22
55
P50 (IC)
Dev.St.
M.Geom.(IC)
N (analisi)
Range
Casentino
Cd*
µg/24h
152
Range
AREZZO
Cd
µg/24h
N senza outliers
N (analisi)
CIVITELLA
Hg
µg/24h
3,69
7.05
(5.34
- 10.63)
10,98
7.85
(6.47
- 9.53)
55
0.25 - 2.83
0.07 - 1.29
0.07 - 1.29
0.025 - 0.24
0.06 - 0.24
0.03 - 2.05
0.06 - 2.05
0.21 - 3.32
0.06 - 0.35
0.01 - 0.05
1.18 - 17.05
P05
0,29
0,08
0,08
0,03
0,06
0,03
0,07
0,28
0,06
0,01
1,37
P25
0,56
0.95
(0.80 - 1.10)
0,23
0.33
(0.27 - 0.39)
0,22
0.31
(0.25 - 0.36)
0,05
0.07
(0.06 - 0.07)
0,09
0.12
(0.10 - 0.14)
0,05
0.07
(0.06 - 0.13)
0,13
0.18
(0.14 - 0.27)
0,39
0.54
(0.44 - 0.64)
0,07
0.12
(0.06 - 0.27)
0,02
0.025
(0.02 - 0.03)
3,15
4.96
(4.05 - 5.83)
P75
1,4
0,53
0,39
0,11
0,14
0,18
0,29
0,88
0,22
0,03
7,08
P95
2,43
0,92
0,64
0,16
0,23
0,44
1,5
2
0,35
0,05
12,78
0,6
0.90
(0.77 - 1.06)
0,23
0.33
(0.28 - 0.39)
0,2
0.29
(0.25 - 0.35)
0,04
0.07
(0.06 - 0.08)
0,04
0.11
(0.10 - 0.13)
0,28
0.09
(0.07 - 0.12)
0,38
0.20
(0.15 - 0.26)
0,6
0.62
(0.52 - 0.73)
0,1
0.12
(0.07 - 0.21)
0,01
0.025
(0.02 - 0.03)
3,41
4.67
(3.93 - 5.54)
P50 (IC)
Dev.St.
M.Geom.(IC)
16
Tab. 1.9 - Descrittive per analita dei risultati in µg/L *1000
CIVITELLA
N iniziale
outliers
N senza outliers
LoQ/2
n<LoQ (% su N)
N (analisi)
Range
P05
P25
P50 (IC)
P75
P95
Dev.St.
AREZZO
M.Geom.(IC)
N
outliers
N senza outliers
LoQ/2
n<LoQ (% su N)
N (analisi)
Range
P05
P25
P50 (IC)
P75
P95
Dev.St.
Casentino
M.Geom.(IC)
N
outliers
N senza outliers
LoQ/2
n<LoQ (% su N)
N (analisi)
Range
P05
P25
P50 (IC)
P75
P95
Dev.St.
M.Geom.(IC)
Hg
µg/L
153
1
152
0,105
2 (1.32%)
152
0.11 - 6.06
0,3
0,58
0.84
(0.74 - 0.94)
1,22
2,11
0,65
0.82
(0.74 - 0.90)
95
95
0,105
2 (2.11%)
95
0.11 - 3.74
0,23
0,55
0.80
(0.70 - 1.00)
1,25
2,93
0,78
0.82
(0.71 - 0.96)
55
55
0,105
5 (9.09%)
55
0.11 - 2.23
0,11
0,36
0.53
(0.43 - 0.61)
0,9
1,23
0,39
0.50
(0.42 - 0.61)
Cd
µg/L
153
153
0,025
3 (1.96%)
153
0.025 - 3.71
0,09
0,17
0.25
(0.23 - 0.27)
0,38
0,98
0,4
0.26
(0.23 - 0.29)
95
95
0,025
10 (10.53%)
95
0.025 - 0.81
0,025
0,09
0.19
(0.15 - 0.22)
0,29
0,54
0,16
0.16
(0.13 - 0.19)
55
55
0,025
1 (1.82%)
55
0.025 - 0.85
0,06
0,12
0.20
(0.14 - 0.25)
0,3
0,63
0,18
0.19
(0.16 - 0.23)
Cd*
µg/L
130
130
0,025
3 (2.31%)
153
0.025 - 3.71
0,08
0,17
0.24
(0.21 - 0.27)
0,37
0,84
0,37
0.24
(0.22 - 0.28)
73
73
0,025
3 (4.11%)
73
0.025 - 0.81
0,04
0,11
0.21
(0.17 - 0.24)
0,32
0,55
0,17
0.19
(0.16 - 0.22)
42
42
0,025
1 (2.38%)
42
0.025 - 0.57
0,05
0,11
0.1
(0.13 - 0.23)
0,26
0,45
0,12
0.16
(0.14 - 0.20)
Ag
µg/L
153
153
0,025
59 (38.56%)
153
0.025 - 0.91
0,025
0,025
0.07
(0.06 - 0.08)
0,13
0,31
0,12
0.07
(0.06 - 0.08)
95
95
0,025
37 (38.95%)
95
0.025 - 0.80
0,025
0,025
0.06
(0.05 - 0.08)
0,11
0,26
0,11
0.06
(0.05 - 0.07)
55
55
0,025
33 (60.00%)
55
0.025 - 0.16
0,025
0,025
0.025
(0.025 - 0.05)
0,07
0,14
0,04
0.04
(0.03 - 0.05)
Ag*
µg/L
153
153
0,025
59 (38.56%)
94
0.05 - 0.91
0,06
0,07
0.12
(0.10 - 0.13)
0,17
0,33
0,13
0.12
(0.11 - 0.14)
95
95
0,025
37 (38.95%)
58
0.05 - 0.80
0,05
0,07
0.09
(0.08 - 0.11)
0,16
0,35
0,13
0.11
(0.09 - 0.13)
55
55
0,025
33 (60.00%)
22
0.05 - 0.16
0,05
0,07
0.08
(0.07 - 0.10)
0,1
0,15
0,03
0.08
(0.07 - 0.10)
Cr
µg/L
153
1
152
0,025
61 (40.13%)
152
0.025 - 1.89
0,025
0,025
0.07
(0.06 - 0.09)
0,15
0,6
0,21
0.07
(0.06 - 0-09)
95
95
0,025
40 (42.11%)
95
0.025 - 0.89
0,025
0,025
0.07
(0.025 - 0.83)
0,12
0,6
0,3
0.06
(0.05 - 0.07)
55
55
0,025
29 (52.73%)
55
0.025 - 0.89
0,025
0,025
0.025
(0.025 - 0.08)
0,12
0,29
0,13
0.06
(0.04 - 0.07)
Cr*
µg/L
153
1
152
0,025
61 (40.13%)
91
0.05 - 1.89
0,06
0,08
0.13
(0.11 - 0.15)
0,23
0,69
0,25
0.15
(0.13 - 0.18)
95
95
0,025
40 (42.11%)
55
0.05 - 0.89
0,05
0,08
0.1
(0.09 - 0.13)
0,16
0,44
0,15
0.12
(0.10 - 0.14)
55
55
0,025
29 (52.73%)
26
0.05 - 0.89
0,05
0,09
0.12
(0.10 - 0.16)
0,19
0,69
0,16
0.13
(0.10 - 0.17)
Co
µg/L
153
153
153
0.07 - 2.95
0,11
0,26
0.45
(0.36 - 0.49)
0,76
1,46
0,45
0.43
(0.38 - 0.49)
95
95
95
0.06 - 2.55
0,11
0,19
0.36
(0.31 - 0.46)
0,69
1,53
0,48
0.38
(0.32 - 0.45)
55
55
55
0.09 - 2.37
0,1
0,2
0.32
(0.27 - 0.40)
0,56
1,88
0,52
0.36
(0.29 - 0.45)
Sb*
µg/L
153
3
150
0,025
102 (68.00%)
47
0.05 - 0.25
0,05
0,06
0.07
(0.06 - 0.08)
0,09
0,23
0,05
0.08
(0.07 - 0.09)
95
95
0,025
72 (75.79%)
23
0.05 - 0.11
0,05
0,06
0.07
(0.06 - 0.07)
0,08
0
0,02
0.07
(0.06 - 0.07)
55
1
54
0,025
47 (87.04%)
7
0.06 - 0.15
0,06
0,06
0.10
(0.06 - 0.14)
0,11
0,15
0,04
0.08
(0.06 - 0.12)
Pt*
µg/L
153
1
152
0,005
98 (64.47%)
54
0.01 - 0.02
0,01
0,011
0.014
(0.012 - 0.015)
0,017
0,023
0,004
0.014
(0.013 - 0.015)
95
95
0,005
62 (65.26%)
33
0.01 - 0.062
0,01
0,013
0.016
(0.015 - 0.018)
0,02
0,04
0,01
0.018
(0.015 - 0.02)
55
55
0,005
33 (60.00%)
22
0.01 - 0.04
0,01
0,015
0.018
(0.015 - 0.024)
0,029
0,04
0,009
0.019
(0.016 - 0.023)
Ni
µg/L
153
0
153
0,025
153
0.53 - 15.33
1,1
2,47
3.99
(3.38
- 4.78)
6,26
10,87
3,07
3.85
(3.44
- 4.30)
95
3
92
0,025
92
0.54 - 18.32
1,17
2,18
4.84
(3.45 - 7.59)
10,46
16,92
5,16
4.75
(3.95 - 5.72)
55
55
0,025
55
0.48 - 9.74
0,54
1,47
3.21
(1.82 - 4.18)
5,57
9,13
2,54
2.71
(2.17 - 3.40)
17
Tab. 1.10 - Test statistici effettuati sui valori trasformati in logaritmi
Valori
logaritmici
degli analiti
/urine 24h
test
Gauss:
distribuzi
one
Normale
Numerosità sottocampioni
(ESCLUSI gli outliers)
CIV
ARE
BADIA
A
B
C
TOT.
p-value
(TOT)
(µg/24h *1000)
test
ANOVA
test T-Student (PARAMETRICO 2 compioni) confronto
(PARAME
medie
TRICO >2
campioni)
p-value
p-value p-value
(CIV,ARE (ARE,BA (CIVp-value
p-value
p-value
vs
DIA)vs ARE(CIV vs
(CIV vs
(ARE vs
ARE)
BADIA)
BADIA)
BADIA)
CIV)
BADIA)
A-B
A-C
B-C
MERCURIO
152
95
54
301
0,0310
0,5114
0,0001
0,0001
CADMIO
152
95
55
302
0,0001
0,0000
0,0865
0,0479
0,8964
0,0001
CADMIO *
129
73
42
244
0,0003
0,0258
0,0243
0,7593
0,1108
0,0055
ARGENTO
153
95
55
303
0,0027
0,8120
0,0019
0,0031
0,0015
ARGENTO*
AB-C
BC-A
0,0000
A-B-C
test Mann-Whitney (NON PARAMETRICO 2 campioni
indipendenti)
p-value
(CIV vs
ARE)
p-value
(CIV vs
BADIA)
p-value
(ARE vs
BADIA)
p-value
(CIV,ARE
vs
BADIA)
A-B
AB-C
test KruskalWallis (NON
PARAMETRI
CO >2
campioni)
p-value
(ARE,BA p-value
DIA)vs
(CIV-ARECIV)
BADIA)
A-C
B-C
0,4815
0,0002
0,0001
0,0000
0,0000
0,0002
0,0675
0,1452
0,5819
0,0003
0,0007
0,0205
0,0639
0,0098
0,4262
0,0395
0,0080
0,0200
0,0062
0,8727
0,0066
0,0111
0,0040
0,0001
A-B-C
0,0002
0,0158
94
58
22
174
0,0003
0,4981
0,0011
0,0060
0,0015
0,0052
0,4538
0,0022
0,0048
0,0016
0,0056
CROMO
152
95
55
302
0,0001
0,3311
0,1969
0,6173
0,2882
0,3471
0,5169
0,3402
0,7183
0,4367
0,5966
CROMO*
91
55
26
172
0,0000
0,1609
0,4022
0,8127
0,6435
0,3255
0,2249
0,5596
0,7615
0,8009
0,4660
COBALTO
153
95
55
303
0,2331
0,3709
0,3138
0,8640
0,4857
0,5158
ANTIMONIO*
48
23
8
79
0,0624
0,0497
0,9679
0,2117
0,6519
0,1597
PLATINO*
54
33
22
109
0,1140
0,0003
0,0208
0,3150
0,3698
0,0006
NICHEL
153
92
55
300
CIV= Civitella; ARE= Arezzo; BADIA= Casentino
0,7702
0,0128
0,0107
0,0003
0,0016
0,0002
18
Mercurio
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 2 valori outliers
che sono stati esclusi, uno a Civitella in eccesso ed uno a Casentino in difetto,.
4
Grafico 1.1 – Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato.
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
2
2.5
log_Mercurio(µcg/24h)
3
3.5
I valori<LoQ sono 8 nel campione generale, di
cui 2 a Civitella, 2 a Arezzo e 4 a Casentino.
Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una
media geometrica più elevate per i campioni di
Civitella e Arezzo rispetto a quelle di Casentino,
mentre non si osservano differenze tra Civitella e
Arezzo. Inoltre, Civitella e Arezzo registrano una
variabilità delle unità intorno alla propria media
quasi doppia rispetto a quella del Casentino,
rispettivamente SD=1.07 (CIVITELLA), 1.12
A
B
C
(ARE) e 0.6 (Casentino).
Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0310)
0
.5
Density
1
1.5
2
Grafico 1.2 – Istogramma: distribuzione di densità del mercurio (logaritmi)
2
2.5
3
log_hg_24h
3.5
4
Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo, il che evidenzia una differente
distribuzione del mercurio tra i tre sottocampioni
Il test non parametrico Mann-Whitney, che va più in dettaglio confrontando i campioni a due a due,
risulta significativo per tutti gli abbinamenti tranne tra Civitella e Arezzo, che risultano quindi
provenienti da popolazioni con la stessa distribuzione
In conclusione le differenze tra i campioni sono significative nei confronti con il Casentino, sia per
CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme. (Lo stesso esito si sarebbe avuto
nell’applicazione dei test parametrici). I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i
risultati precedenti.
1
19
Argento
Il test di Grubbs non ha individuato alcun outlier.
1.5
log_Argento(µcg/24h)
2
2.5
3
3.5
Grafico 1.3 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione
analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 129 nel campione generale, di cui 59 a Civitella (38.56% del sottocampione), 37
a Arezzo (38.95%) e 33 nel Casentino(60.00%).
Sono significative le differenze tra la % di valori<LoQ di:
CIVITELLA vs Casentino ( Chi-Q=7.54, p=0.0060)
ARE vs Casentino ( Chi-Q=6.20, p=0.0128)
Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una media geometrica identiche e più elevate per i
campioni di Civitella e Arezzo rispetto a quelle del Casentino, mentre non si osservano differenze
tra Civitella e Arezzo. La variabilità delle unità intorno alla propria media di Civitella e di Arezzo
sono circa 4 volte quella registrata in Casentino .
Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0027)
0
.5
Density
1
1.5
Grafico 1.4 – Istogramma: distribuzione di densità dell’argento (in log)
1.5
2
2.5
log_ag_24h
3
3.5
Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0158), il che evidenzia una
differente distribuzione dell’argento tra i tre sottocampioni
Il test non parametrico Mann-Whitney risulta significativo per tutti gli abbinamenti tranne tra
Civitella e Arezzo, che risultano quindi provenienti da popolazioni con la stessa distribuzione.
In conclusione le differenze tra i campioni sono significative nei confronti con Casentino, sia per
CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme (lo stesso esito si sarebbe avuto
nell’applicazione dei test parametrici). I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i
risultati precedenti.
2
20
Argento *
Poiché per il sottocampione Casentino il numero di valori inferiori a LoQ risulta superiore al 50%,
abbiamo deciso di effettuare una analisi descrittiva e statistica anche dei soli valori >LoQ. La
numerosità dopo l’esclusione di tali valori è di 174 soggetti (94 a Civitella, 58 a Arezzo e 22 in
Casentino).
1.5
2
log_Argento(µcg/24h)
2.5
3
3.5
Grafico 1.5 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori della mediana e della media geometrica risulta più elevata in tutti e tre i sottocampioni, ma
rispecchia lo stesso andamento evidenziato nella precedente descrizione comprensiva di tutti i
valori campionati. La variabilità rimane anch’essa molto più elevata a Civitella e Arezzo rispetto al
Casentino.
Dal test di normalità viene confermata anche in questo caso la non normalità della distribuzione (pvalue=0.0003)
0
.5
Density
1
1.5
2
Grafico 1.6 – Istogramma: distribuzione di densità dell’argento* (in log)
1.5
2
2.5
log_ag_24h
3
3.5
Lo stesso esito si ha con il test Kruskal-Wallis che risulta significativo (p-value=0.0056), e con il
test Mann-Whitney; entrambi confermano significative le differenze tra i campioni nei confronti con
Casentino, sia per CIVITELLA e ARE prese singolarmente che prese insieme (lo stesso esito si
sarebbe avuto nell’applicazione dei test parametrici).
I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti, eccetto che per il
confronto ARE vs Casentino che non mostra alcuna differenza significativa.
2
21
Cadmio
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier
a Civitella, in eccesso.
1.5
2
log_Cadmio(µcg/24h)
2.5
3
3.5
Grafico 1.7 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 14 nel campione generale, di cui 3 a Civitella, 10 a Arezzo e 1 in Casentino.
Dalla tabella 1.8 si evince una mediana e una media geometrica più alte per Civitella rispetto sia
ad Arezzo sia in Casentino. Inoltre, Civitella registra una variabilità delle unità intorno alla media
doppia rispetto agli altri sottocampioni, rispettivamente SD=0.4 (CIVITELLA), 0.2 (ARE e
Casentino).
Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0001)
0
.5
Density
1
1.5
2
Grafico 1.8 – Istogramma: distribuzione di densità del cadmio (in log)
1.5
2
2.5
log_cd_24h
3
3.5
Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0007), il che evidenzia una
differente distribuzione del cadmio tra i tre sottocampioni
Il test non parametrico Mann-Whitney, che va più in dettaglio confrontando i campioni a due a due,
risulta: significativo tra Civitella e Arezzo (p=0.0002) e tra Arezzo- Casentino (uniti insieme) vs
Civitella (p=0.0003), mentre tra Civitella e Casentino è di poco superiore allo 0.05 di p-value
(p=0.0675), per cui si accetta l’ipotesi di uguaglianza in distribuzione).
In conclusione le differenze tra i campioni sono significative tra CIVITELLA e ARE, e tra
CIVITELLA vs ARE-Casentino . I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati
precedenti, inoltre si evidenzia significativa anche la differenza tra CIVITELLA vs Casentino
(p=0.0148).
2
22
Cadmio *
Sono esclusi dall’analisi i soggetti ex fumatori (da almeno 5 anni), trattasi di 58 soggetti (24 di
Civitella, 22 di Arezzo e 13 del Casentino). La numerosità dopo l’esclusione di tali soggetti è di 245
soggetti (129 a Civitella, 73 a Arezzo e 42 in Casentino).
Il test di Grubbs evidenzia un unico outlier a Civitella.
1.5
2
log_Cadmio(µcg/24h)
2.5
3
3.5
Grafico 1.9 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 14 nel campione generale, di cui 3 a Civitella, 10 a Arezzo e 1 in Casentino.
Dalla tabella 1.8 si nota il valore mediano più alto per Civitella, ma risulta alto anche quello di
Arezzo. Per quanto riguarda la media geometrica Arezzo e Casentino risultano quasi uguali
mentre Civitella è più alta. La variabilità si riduce per Civitella.
Dal test di normalità risulta esserci sempre evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della
distribuzione (p-value=0.0003)
0
.5
Density
1
1.5
2
Grafico 1.10 – Istogramma: distribuzione di densità del cadmio * (in log)
1.5
2
2.5
log_cd_24h
3
3.5
Il test non parametrico Kruskal-Wallis risulta significativo (p-value=0.0200), il che evidenzia anche
in questo caso una differente distribuzione del cadmio tra i tre sottocampioni
Il test non parametrico Mann-Whitney però non evidenzia più la differenza significativa nella
distribuzione tra CIVITELLA e ARE che si era osservata nell’analisi di tutti i valori campionati,
risultano invece differenze tra:
CIVITELLA e Casentino (p=0.0098)
CIVITELLA vs ARE-Casentino(p=0.0080)
I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti, inoltre si evidenzia
significativa anche la differenza tra CIVITELLA vs ARE (p=0.0341).
2
23
Cromo
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier
a Civitella, in eccesso.
1.5
2
log_Cromo(µcg/24h)
2.5
3
3.5
Grafico 1.11 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 130 nel campione generale, di cui 61 a Civitella (40.13%), 40 a Arezzo (42.11%)
e 29 in Casentino (52.73%).
Nessuna differenza statisticamente significativa tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA vs ARE vs
Casentino.
Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica si riducono passando da Civitella
a Arezzo al Casentino. Per Civitella anche la variabilità è più elevata rispetto alle altre 2 zone.
Dal test di normalità risulta esserci evidenza per rifiutare l’ipotesi di normalità della distribuzione (pvalue=0.0001)
0
Density
.5
1
Grafico 1.12 – Istogramma: distribuzione di densità del cromo (in log)
1.5
2
2.5
log_cr_24h
3
3.5
I test non parametrici Kruskal-Wallis e Mann-Whitney risultano non significativi per tutti i confronti
effettuati, per cui si afferma che non ci sono differenze significative tra i campioni analizzati.
I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti.
2
24
Cromo*
Poiché per il sottocampione Badia P. il numero di valori inferiori a LoQ risulta superiore al 50% ed
è stata pertanto effettuata un'analisi descrittiva e statistica anche dei soli valori >LoQ. La
numerosità dopo l’esclusione di tali valori è di 172 soggetti (91 a Civitella, 55 a Arezzo e 26 a
Casentino).
1.5
2
log_Cromo(µcg/24h)
2.5
3
3.5
Grafico 1.13 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori della mediana non risultano diversi tra i sottocampioni, la media geometrica è più alta per
Civitella così come la variabilità.
Dal test di normalità conferma anche in questo caso la non normalità della distribuzione (pvalue=0.0000)
0
.5
Density
1
1.5
Grafico 1.14 – Istogramma: distribuzione di densità del cromo* (in log)
1.5
2
2.5
log_cr_24h
3
3.5
I test non parametrici Kruskal-Wallis e Mann-Whitney risultano non significativi per tutti i confronti
effettuati, per cui si afferma che, anche in questo caso, non ci sono differenze significative tra i
campioni analizzati.
I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti.
2
25
Cobalto
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) non ha individuato alcun
outlier.
2
2.5
log_Cobalto(µcg/24h)
3
3.5
4
Grafico 1.15 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
Non ci sono valori<LoQ.
Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono poco più elevate per
Civitella in primis e Arezzo poi rispetto a quelle di Badia P. La variabilità delle unità intorno alla
propria media di Civitella è uguale a quella di Badia P.
Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione.
0
.5
Density
1
1.5
Grafico 1.16 – Istogramma: distribuzione di densità del cobalto (in log)
2
2.5
3
log_co_24h
3.5
4
I test parametrici effettuati risultano non significativi per tutti i confronti effettuati, per cui si afferma
che, anche in questo caso, non ci sono differenze significative tra i campioni analizzati.
I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti.
2
26
Antimonio*
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 3 outliers a
Civitella, di cui 2 in difetto e 1 in eccesso.
1.8
log_Antimonio(µcg/24h)
2
2.2
2.4
2.6
Grafico 1.17 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 221 nel campione generale, di cui a Civitella 102 (68.00%), a Arezzo 72
(75.79%) e in Casentino (85.45%). Poiché per tutti e tre i campioni analizzati si eccede il 50%, si è
svolta l’analisi statistica e i test solo sui dati >LoQ. Il totale campionato è 79 di cui 48 a Civitella, 23
a Arezzo e solo 8 in Casentino.
E’ significativa la differenza tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA (68.00%) vs Casentino(85.45%)
(Chi-Q=6.18, p=0.0130).
Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono uguali tra i tre campioni.
Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione.
0
.5
Density
1
1.5
2
Grafico 1.18 – Istogramma: distribuzione di densità dell’antimonio (in log)
1.8
2
2.2
log_sb_24h
2.4
2.6
Il test parametrico ANOVA non risulta significativo, per cui non ci sono differenze significative tra i
tre campioni analizzati.
Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, è significativo (anche se al limite
p=0.0497) per Civitella e Arezzo.
In conclusione si può affermare che il confronto con il campione del Casentino non evidenzia
alcuna differenza significativa tra i campioni, ma il confronto risulta fortemente inficiato dalla bassa
numerosità del campione della zona di controllo. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro
confermano i risultati precedenti.
2
27
Platino*
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 1 unico outlier
a Civitella, in difetto.
1
1.2
log_Platino(µcg/24h)
1.4
1.6
1.8
2
Grafico 1.19 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
I valori<LoQ sono 193 nel campione generale, di cui a Civitella 98 (64.47%), a Arezzo 62
(65.26%) e 33 in Casentino (60.00%). Poiché per tutti e tre i campioni analizzati si eccede il 50%,
si è svolta l’analisi statistica e i test solo sui dati >LoQ. Il totale campionato è 109 di cui 54 a
Civitella, 33 a Arezzo e 22 in Casentino.
Nessuna differenza è statisticamente significativa tra la % di valori<LoQ di CIVITELLA vs ARE vs
Casentino.
Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono più basse a Civitella rispetto
al Casentino, e più alte ad Arezzo rispetto al Casentino.
Dal test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione.
0
.5
1
Density
1.5
2
2.5
Grafico 1.20 – Istogramma: distribuzione di densità del platino (in log)
1
1.2
1.4
log_pt_24h
1.6
1.8
Il test parametrico ANOVA risulta significativo (p=0.0006), quindi sono significative le differenze tra
le medie aritmetiche dei tre campioni analizzati.
Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, è significativamente inferiore per
Civitella rispetto a Badia P. (p=0.0208), come pure tra Civitella e Arezzo (p=0.0003). Non vi è
invece differenza tra Arezzo e Casentino.
In conclusione si può affermare che il confronto con il campione del Casentino è significativo solo
rispetto a Civitella. I test effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti.
2
28
Nichel
Il test di Grubbs (applicato al logaritmo dei dati moltiplicati per 1000) ha individuato 3 outliers a
Arezzo, in difetto.
3
log_Nichel(µcg/24h)
3.5
4
4.5
5
Grafico 1.21 - Box plots: distribuzione dei valori osservati (in log) per ciascun campione analizzato
A
B
C
Legenda: A= Civitella; B Arezzo centro; C=Casentino
Non ci sono valori<LoQ , in quanto i 3 soggetti esclusi sono quelli che avevano valori di nichel
<LoQ .
Dalla tabella 1.8 si evince che la mediana e la media geometrica sono più alte a Civitella e ancor di
più a Arezzo rispetto al Casentino. La variabilità delle osservazioni intorno alla media ad Arezzo è
tre volte superiore di quella del Casentino.
Il test di normalità porta ad accettare l’ipotesi di normalità della distribuzione.
0
.5
Density
1
1.5
Grafico 1.22 – Istogramma: distribuzione di densità del nichel(in log)
3
3.5
log_ni_24h
4
4.5
Il test parametrico ANOVA risulta significativo (p=0.0002), e sono significative le differenze tra le
medie aritmetiche dei tre campioni analizzati.
Il test parametrico T-Student, che confronta le coppie di campioni, conferma la significatività per
tutte le coppie di campioni testate.
In conclusione si può affermare che c’è differenza tra le medie dei tre campioni confrontati. I test
effettuati sui valori delle urine mcg/Litro confermano i risultati precedenti.
2
29
Correlazioni tra analiti
L’analisi di correlazione utilizzando indici parametrici (Pearson) e non parametrici (Spearman),
evidenzia una correlazione :
•
tra “Argento” e “Platino” ad Arezzo (Pearson =0.65, Spearman =0.62), e si conferma anche
escludendo i valori<LoQ dell’Ag (Pearson=0.65, Spearman=0.58);
•
tra “Cromo” e “Antimonio” ad Arezzo (Pearson=0.67, Spearman=0.56. A Civitella risulta
una correlazione più bassa tra i due analiti, ma comunque significativa (Pearson=0.46,
Spearman=0.42). La correlazione risulta nulla per Badia P. Nel caso in cui si consideri per il
cromo solo i valori<LoQ risulta una forte correlazione tra i due analiti in tutti e tre i campioni,
ma le numerosità analizzate sono molto basse (CIVITELLA=38 soggetti, ARE=18 soggetti
e Casentino=6 soggetti);
•
e infine tra “Nichel” e “Cobalto” nel campione di Civitella (Indice Pearson =0.65) e del
Casentino (Indice Pearson=0.54), effettuando il calcolo senza gli outliers.
Porfirine
La tabella 1.11 mostra la distribuzione della classificazione qualitativa delle porfirine e la
numerosità di esami porfirinici alterati quantitativamente.
Tab. 1.11 – Distribuzione dei soggetti per la classificazione delle porfirine e per località: numero
assoluto e percentuali di colonna
PORFIRINE
Civitella
N.
%
Normali
122
79,7
alterato URO
25
16,3
alterato nmoli
6
3,9
Tot.
153
100,0
Pearson chi2(4) = 9.8605 Pr = 0.043
N.
69
25
1
95
LOCALITA'
Arezzo
Casentino
%
N.
72,6
42
26,3
8
1,1
5
100,0
55
Tot.
%
76,4
14,5
9,1
100,0
N.
233
58
12
303
%
76,9
19,1
4,0
100,0
Le differenze in tabella (porfirine “normali”-“alterato URO”-“alterato nmoli” tra le località “CIV”“ARE”-“Casentino”) risultano statisticamente significative. Ulteriori confronti effettuati per ciascuna
coppia di località mostrano quanto segue:
•
per le percentuali di porfirine “alterato URO”:
- 26,3% ARE. vs 14.5% Casentino non significativa [chi2(1) =2.81 Pr>chi2=0.0935]
- 26,3% ARE. vs 16.3% CIV. non significativa [chi2(1) =3.62 Pr>chi2=0.0570]
- 16.3% CIV. vs 14.5% Casentino non significativa [chi2(1)=0.10Pr>chi2=0.7547]
•
per le percentuali di porfirine “alterato nmoli”:
- 3,9% CIV vs 1,1% ARE. non significativa [chi2(1)=1.76 Pr>chi2=0.1848]
- 3,9% CIV vs 9,1% Casentino non significativa [chi2(1)=2.16 Pr>chi2=0.1418]
- 1,1% ARE. vs 9,1% Casentino, significativa [chi2(1)=5.86 Pr>chi2=0.0155]
La differenza statisticamente significativa evidenziata dal test Chi-quadro nella tabella iniziale è
quindi essenzialmente dovuta alla differenza tra ARE vs BADIA nelle porfirine “alterate NMOLI”.
La distribuzione dei soggetti con porfirine “alterato URO” per sesso, non evidenzia differenze
statisticamente significative tra i tre campioni in studio.
Sono stati calcolati gli indici di Correlazione di Pearson (parametrico) e di Spearman (non
parametrico) tra la classificazione dei valori di porfirina (normale- non normale) e i metalli urinari
(chiamati di seguito analiti). La numerosità per ciascun analita è stata quella campionata
escludendo gli outliers. Per gli analiti che avevano più del 50% di valori <LoQ, è stata calcolato
l’indice anche escludendo tali valori. Per il cadmio sono stati esclusi gli ex-fumatori.
Le variabili relative alle porfirine utilizzate per l’analisi di correlazione sono: “% URO”, “% epta”, “%
esa”, “%penta”, “totale nmoli/24h”, “totale µg /24h”.
Non si sono riscontrate correlazioni sia per il campione di Civitella, sia per quello di Arezzo. Per il
campione del Casentino si osserva invece una correlazione tra “argento_24ore” e “percentuale di
penta” (Spearman= -0.65) e questo si ottiene solo nel caso in cui si tolgono oltre che gli outliers
anche i soggetti con valori di argento<LoQ (Ag*). A questo proposito si ricorda però che la
distribuzione dell’argento è composta da solo 22 soggetti.
3
30
Confronto porfirine studio pilota vs studio di monitoraggio biologico
Allo studio pilota (denominato PILOTA) del 2008-2009 avevano partecipato 57 soggetti, di questi
29 hanno anche partecipato a quest’ultimo studio di monitoraggio biologico (denominato
MONITORAGGIO) avvenuto nel 2011.
Dei 29 soggetti solo 16 avevano fatto nel PILOTA le analisi urine 24h (per gli altri erano disponibili
sole le urine spot e le analisi sangue). Tra questi 16 soggetti, 2 soggetti sono stati esclusi (1 per
mancanza delle analisi urine 24h, e l’altro per l’esigua quantità di urine24h (<1 litro) nel
MONITORAGGIO. Il confronto è pertanto possibile tra i risultati ottenuti nel PILOTA e quelli nel
MONITORAGGIO solo per 14 soggetti. Dei 6 soggetti che nello studio pilota avevano porfirine
alterate per eccesso di URO solo 1 nel monitoraggio ha riportato tale eccesso. Mentre degli 8 che
risultavano avere i valori delle porfirine normali nel pilota, 2 successivamente hanno riportato
eccessi di URO.
Tab. 1.12 – Distribuzione dei soggetti che hanno partecipato ad entrambi gli studi (Pilota e
Monitoraggio) per porfirine: numeri assoluti e percentuali di colonna
PORFIRINE
MONITORAGGIO
PILOTA
eccesso URO
N.
%
5
83,3
1
16,7
6
100,0
normale
N.
6
2
8
normale
eccesso URO
Totale
%
75,0
25,0
100,0
Totale
N.
11
3
14
%
78,6
21,4
100,0
ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO
Il questionario è auto-compilato dai soggetti che hanno conferito le urine delle 24 ore e le
informazioni riportate dovrebbero riferirsi agli ultimi 6 mesi, come a loro esplicitamente richiesto al
momento della compilazione.
ATTIVITÀ LAVORATIVA
Le domande relative alla “mansione”, al “settore” e alla “ditta” del lavoratore prevedevano risposte
aperte, per cui sono state accorpate nelle categorie esposte nelle seguenti tabelle. Occorre
ricordare che da protocollo sono stati esclusi: (i) i lavoratori dell’industria orafa e/o dell’affinazione
dei metalli preziosi; (ii) i lavoratori dell’industria metalmeccanica; (iii) e gli addetti agli impianti di
incenerimento di qualsiasi tipo, di depurazione, discariche, alla raccolta e/o trattamento di rifiuti di
qualsiasi tipologia (compresi operatori ecologici e netturbini).
a) Ditta
Il 39% circa dei soggetti non ha indicato la ditta preso cui lavora (39% a CIV, 31% a AREZZO,
49% in Casentino).
Il lavoro autonomo prevale a Civitella (13.7%), i lavori in enti pubblici, asl e ospedali prevalgono ad
Arezzo(rispettivamente 12.6% e 17.9%). In Casentino prevalgono i lavori in altri enti e servizi
(10.9%).
Tab. 1.13 - Distribuzione per ditta e per località: numero assoluto e percentuali di colonna.
DITTA
LOCALITA'
CIVITELLA
AREZZO
Casentino
TOTALE
N.
%
N.
%
N.
%
N.
%
non noto
61
39,9
30
31,6
27
49,1
118
38,9
autonomo
21
13,7
9
9,5
4
7,3
34
11,2
ente pubblico
13
8,5
12
12,6
2
3,6
27
8,9
asl/ospedale
4
2,6
17
17,9
2
3,6
23
7,6
altri enti e servizi
7
4,6
7
7,4
6
10,9
20
6,6
commerciante
14
9,2
4
4,2
1
1,8
19
6,3
scuola/università
7
4,6
2
2,1
4
7,3
13
4,3
altro
26
16,9
14
14,7
9
16,4
49
16,2
TOTALE
153
100,0
95
100,0
55
100,0
303
100,0
3
31
b) Mansione svolta
Tab. 1.14 – Distribuzione per mansione svolta e per località numero assoluto e percentuali di
colonna.
MANSIONE
LOCALITA'
AREZZO
Casentino
N.
%
N.
12
12,6
9
CIVITELLA
N.
%
22
14,4
non noto
att.tecnico/amministr.
alta/media specializz.
19,0
20,9
17,0
8,5
5,2
2,6
3,9
4,6
5,0
100,0
29
32
26
13
8
4
6
7
6
153
Operaio
att.amministr.esec.
Studente
Casalinga
att.di servizio
direttore/dirigente/funzionario
pensionato/a
Altro
TOTALE
35,8
7,4
24,2
2,1
4,2
5,3
3,2
4,2
1,1
100,0
34
7
23
2
4
5
3
4
1
95
6
17
5
3
5
4
3
1
2
55
%
16,4
TOTALE
N.
%
43
14,2
10,9
30,9
9,1
5,5
9,1
7,3
5,5
1,8
3,6
100,0
69
56
54
18
17
13
12
12
9
303
22,8
18,5
17,8
5,9
5,6
4,3
4,0
4,0
3,1
100,0
Il 14 % dei soggetti non ha indicato la mansione, il 16% raggruppa persone che non hanno lavoro
(“pensionati”, “casalinghe”, “studenti” e “altro”). Le tre mansioni più frequenti risultano essere le
attività tecnico/amministrative ad alta e media specializzazione (22.8%), con netta prevalenza ad
Arezzo (35.8% del campione); a seguire la mansione di operaio (18.5%), con prevalenza in
Casentino (30.9% del campione); e le attività amministrative puramente esecutive (17.8%).
Anzianità di lavoro
Il 63% dei rispondenti ha indicato l’anzianità di lavoro (192 soggetti), per gli altri non è indicata ma
ricordiamo che il 30% del campione complessivo è composto da studenti, pensionali, casalinghe
(per il 16%), e da chi non ha inserito alcuna mansione di lavoro (per il 14%). Il 75% dei lavoratori
ha dichiarato un’anzianità superiore ai 10 anni di lavoro.
Tab. 1.15 – Distribuzione dei soggetti per anzianità di lavoro e per località di residenza: numero
assoluto e percentuali di colonna.
ANZIANITA' DI
LAVORO
LOCALITA'
CIVITELLA
AREZZO
Casentino
TOTALE
N.
%
N.
%
N.
%
N.
%
fino a 10 anni
20
21,1
20
29,9
8
26,7
48
25,0
oltre i 10 anni
75
78,9
47
70,1
22
73,3
144
75,0
TOTALE
95
100,0
67
100,0
30
100,0
192
100,0
Analisi attività lavorativa vs “PORFIRINE”
Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine (normali, alterato URO, alterato
nmoli) per settore di attività, si nota che:
• tra chi ha le porfirine con URO alterato (rappresentano il 19% dei soggetti totali, pari a
58 soggetti):
- il 66% non ha indicato il settore
- il 16% lavora nel commercio
- il 12% lavora nei servizi
•
tra chi ha le porfirine alterato nmoli (4% dei soggetti totali, pari a 12
soggetti): solo un soggetto ha indicato il settore.
Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine per mansione svolta, si nota che:
• tra chi ha le porfirine con URO alterato
3
32
•
- il 22% svolge attività tecnico/amministrative esecutive
- il 17% svolge attività tecnico/amministrative a media/alta specializzazione
- un altro 17% non ha indicato la mansione svolta
- il 36% è ripartito equamente tra operaio, attività di servizio, pensionato,
direttore/dirigent/funzionario
tra chi ha le porfirine alterato nmoli ¼ sono studenti , ¼ non ha indicato la mansione.
Analizzando la distribuzione della classificazione delle porfirine per ditta presso cui lavorano, si
nota che:
• tra chi ha le porfirine con URO alterato
- il 29% non ha indicato la ditta
- il 14% autonomo,
- il 14% ente pubblico
- il 9% commerciante
• tra chi ha le porfirine alterato nmoli il 67% non risponde, il 25% altri enti e servizi.
ATTUALI E PRECEDENTI MALATTIE
Malattia cronica con uso di farmaci
Il 25% dei rispondenti (78 soggetti) ha dichiarato di avere almeno una malattia cronica per cui fa
uso di farmaci. Prevalgono Arezzo e Casentino con il 27/%, rispetto a Civitella che registra il 24%.
Di questi 78 soggetti circa il 4% (14) ha dichiarato di avere 2 malattie croniche, e solo due hanno 3
malattie croniche.
La malattia cronica più diffusa nel campione generale è l’ipertensione (45%): con una maggiore
prevalenza a Civitella (51%), vs 39% di Arezzo e Casentino.
A seguire ci sono le allergie e le malattie della tiroide (entrambe con il 10%).
Le allergie prevalgono nettamente in Casentino (22.2%) mentre sono pochissime a Civitella
(2.3%). Ad Arezzo risultano più frequenti rispetto agli altri campioni le malattie della tiroide (17.9%)
Tab. 1.16 – Distribuzione delle prevalenze di malattie croniche per località di residenza: numero
assoluto e percentuali di colonna
MALATTIA CRONICA
ipertensione
Allergie
m.tiroide
Diabete
m. intestino/stomaco
colesterolo
dermatite
m.cardiovascolari
osteoporosi
m.oculari
Calcoli
Altro
depressione
prostata
TOTALE
CIVITELLA
N.
%
51,2
22
1
4
3
4
2
1
0
0
2
0
0
3
1
43
2,3
9,3
7,0
9,3
4,7
2,3
0,0
0,0
4,7
0,0
0,0
7,0
2,3
100,0
LOCALITA'
AREZZO
Casentino
N.
%
N.
11
4
5
0
0
1
0
2
1
0
1
1
0
2
28
39,3
14,3
17,9
0,0
0,0
3,6
0,0
7,1
3,6
0,0
3,6
3,6
0,0
7,1
100,0
7
4
0
1
0
1
0
1
0
1
0
1
1
1
18
%
38,9
22,2
0,0
5,6
0,0
5,6
0,0
5,6
0,0
5,6
0,0
5,6
5,6
5,6
100,0
TOTALE
N.
%
44,9
40
10,1
9
10,1
9
4
4
4
1
3
1
3
1
2
4
4
89
4,5
4,5
4,5
1,1
3,4
1,1
3,4
1,1
2,2
4,5
4,5
100,0
Malattie del fegato e/o reni
Sono 3 i soggetti affetti da malattie del fegato e/o reni: uno ha riportato calcoli renale e per 2 non è
noto se i calcoli fossero a livello renale o epatico (2 sono di Civitella e 1 di Arezzo). 6 soggetti non
hanno risposto per cui non sappiamo se hanno o meno malattie riguardanti fegato e/o reni (4 a CIV
e 2 a BADIA).
3
33
Malattie del sangue
Solo 1 soggetto è affetto da “leucopenia” ed è di Civitella. 4 soggetti non hanno risposto (2 a CIV e
2 in Casentino).
Sono 12 i soggetti che hanno familiari affetti da malattie del sangue: 7 CIV e 5 Casentino
I familiari coinvolti sono madre/padre (per 4 soggetti), nonno/a (per 2 soggetti), zio (per 1
soggetto), mentre 4 soggetti non menzionano il familiare.
Porfiria
Nessun soggetto o qualcuno dei parenti è affetto da porfiria. Solo 4 soggetti non hanno risposto (2
CIV e 2 Casentino).
PROTESI
Il 3.6% dei soggetti è portatore di protesi chirurgiche (protesi articolari, placche, chiodi ecc.), pari a
11 soggetti. Si distribuiscono 5 a Civitella, 3 ad Arezzo e 3 a Casentino. In un’analisi di regressione
effettuata per ciascun analita rilevato nelle urine 24h, non si evidenzia alcuna dipendenza.
FARMACI UTILIZZATI NELL’ULTIMA SETTIMANA (oltre a quelli già indicati)
Il 19% (58 soggetti) dei rispondenti ha dichiarato di aver assunto farmaci nell’ultima settimana:
19% CIV, 22% ARE, 15% Casentino.
Di seguito si riporta la distribuzione delle prevalenze del tipo di farmaco utilizzato. Alcuni soggetti
hanno dichiarato di aver utilizzato più di un farmaco, per cui abbiamo un totale di 68 farmaci
indicati.
Tab. 1.17 - Distribuzione delle prevalenze di tipo di farmaco per località di residenza: numero
assoluto e percentuali di riga
TIPO di FARMACO IN
USO (ultima settimana)
Analgesico
Ansiolitico
Antiacido
Antibiotico
anticoncezionale
antidepressivo
antidiarroico
antidolorifico
antinfiammatorio
antipertensivo
Antipiretico
Antisettico
antistaminico
betabloccante
Calcio
Diuretico
estroprogestinico
gastroprotettore
Gotta
Insulina
Integratore
miorilassante
Mucolitico
terapia ormonale
vitamina d
TOTALE
CIVITELLA
N.
%
N.
0
0
0
1
4
2
0
8
4
0
3
1
3
1
0
1
1
0
1
1
1
1
0
1
1
35
4
1
1
1
1
2
0
3
4
1
3
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
24
0,0
0,0
0,0
2,9
11,4
5,7
0,0
22,9
11,4
0,0
8,6
2,9
8,6
2,9
0,0
2,9
2,9
0,0
2,9
2,9
2,9
2,9
0,0
2,9
2,9
100,0
LOCALITA'
Casentino
%
N.
16,7
0
AREZZO
4,2
4,2
4,2
4,2
8,3
0,0
12,5
16,7
4,2
12,5
0,0
8,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
4,2
0,0
0,0
100,0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
1
0
0
1
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
9
TOTALE
%
N.
%
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
11,1
11,1
11,1
11,1
11,1
0,0
0,0
11,1
11,1
11,1
0,0
11,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
100,0
4
1
1
2
5
4
1
12
9
2
7
1
5
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
68
5,9
1,5
1,5
2,9
7,4
5,9
1,5
17,6
13,2
2,9
10,3
1,5
7,4
2,9
1,5
2,9
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
100,0
3
34
Medicine alternative
Il 5.6% fa uso di medicine alternative (17 soggetti): 2.6% CIV, 12.6% ARE, 1.8% Casentino.
BEVANDE
Uso di Vino
Il 37% dei rispondenti (113 soggetti) dichiara di far uso di vino giornalmente. Di questi la
maggioranza sono maschi (72%).
Il 74% di chi ha detto di bere vino dichiara di berne 1 o 2 bicchieri al dì. Per residenza le
percentuali sono 76% CIV, 74% ARE, 68% Casentino.
2 soggetti a Arezzo bevono 5 bicchieri al dì e 1 soggetto a Badia P. che ne beve 6 al dì.
Se analizziamo la distribuzione per quantità di vino al dì per sesso dei soggetti vediamo che:
- bevono tra 1 e 2 bicchieri di vino al dì: la quasi totalità delle femmine 84% e il 70% degli
uomini.
- bevono da 3 a 4 bicchieri al dì il 6% delle donne e il 21% degli uomini.
- oltre i 4 bicchieri al dì li bevono solo il 4% degli uomini.
Grafico 1.23 –Uso di vino per località.
59,5
63,2
61,8
NO
Badia P.
38,6
36,8
34,5
SI
Arezzo
Civitella
2,0
non noto
0,0
3,6
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Uso di Birra
Bevono giornalmente birra circa il 7% dei rispondenti (22 soggetti:6 femmine e 16 maschi). Sono
ripartiti percentualmente in maniera equa tra Civitella e Arezzo, rispettivamente 14 soggetti e 8
soggetti.
Uso di Superalcolici
Sono solo 3 i soggetti che dichiarano di bere giornalmente 1 bicchierino di superalcolici e risiedono
a Civitella.
Se indaghiamo questi tre soggetti sul lavoro che svolgono vediamo che si tratta di:
- 1 soggetto “imprenditore” presso “calzaturificio/confezione/scatolificio”
- 1 soggetto “magazziniere” presso “azienda settore commercio”
- 1 soggetto non ha dichiarato niente riguardo a tali variabili
3
35
Uso di Acqua minerale
Grafico 1.24 - Uso di acqua minerale per località.
NO
65,5
29,5
19,6
Badia P.
30,9
SI
69,5
Arezzo
78,4
Civitella
3,6
non noto
1,1
2,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Il 67% del campione complessivo dichiara di bere acqua minerale, con una prevalenza percentuale
degli abitanti i Civitella (78%) e Arezzo (70%), rispetto a Casentino che vede solo il 31% dei suoi
abitanti bere acqua minerale.
Per quanto riguarda i litri di acqua minerale bevuti giornalmente, il 38% del campione complessivo
dice di berne oltre 1 litro al dì. Per località prevale a Civitella con il 40%, a seguire Arezzo con il
36% e Badia con il 35%.
Ci sono 2 soggetti di Civitella che dichiarano di bere 7/8 litri di acqua minerale al dì.
Uso di Acqua dell’acquedotto
Il 45% del campione complessivo dichiara di bere acqua dell’acquedotto, con una prevalenza
percentuale degli abitanti del Casentino (62%) e Arezzo (59%), rispetto a Civitella che vede solo il
31% dei suoi abitanti bere acqua dell’acquedotto.
Per quanto riguarda i litri di acqua dell’acquedotto bevuti giornalmente, più della metà del
campione complessivo dice di berne oltre 1 litro al dì (53%). Per località prevale il Casentino con il
60%, a seguire Arezzo con il 43% e Civitella con il 36%.
Grafico 1.25 - Uso di acqua dell’acquedotto per località.
34,5
NO
SI
40,0
67,3
Badia P.
61,8
58,9
30,7
Arezzo
Civitella
3,6
non noto
1,1
2,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
Uso di Acqua del pozzo
L’8% del campione totale beve acqua del pozzo, tra le località di residenza prevale Casentino con
il 16% di soggetti che bevono acqua di pozzo, seguito poi da Civitella con il 10% circa.
Ad Arezzo invece non viene utilizzata.
Giornalmente il 36% del campione complessivo dice di berne oltre 1 litro. Per località prevale in
Casentino con il 44%, a seguire Civitella con il 33%.
3
36
Grafico 1.26 - Uso di acqua del pozzo per località.
80,0
NO
97,9
87,6
SI
Badia P.
16,4
1,1
Arezzo
9,8
Civitella
3,6
non noto
1,1
2,6
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
Un’analisi di regressione, rileva una dipendenza tra uso di acqua del pozzo e nichel in Casentino
(t=2.09, p=0.042).
Se facciamo la regressione escludendo gli ex-fumatori si rileva una dipendenza significativa tra
l’uso di acqua del pozzo e il cobalto in Casentino (t=2.41, p=0.021), e tra non usare acqua del
pozzo e nichel a Civitella (t= -2.05,p=0.042).
Tab. 1.18 - Distribuzione dei soggetti che bevono acqua del pozzo per quantità di acqua utilizzata
al dì e per località:numero assoluto e percentuali di colonna.
QUANTITA' di ACQUA
POZZO consumata al giorno
mezzo litro
1 litro
1 litro e mezzo
2 litri
TOTALE
CIVITELLA
N.
%
3
20,0
7
46,7
1
6,7
4
26,7
15
100,0
LOCALITA'
AREZZO
Casentino
N.
%
N.
%
0
0,0
0
0,0
1
100,0
2
33,3
0
0,0
4
66,7
0
0,0
0
0,0
1
100,0
6
100,0
TOTALE
N.
%
3
13,6
10
45,5
5
22,7
4
18,2
22
100,0
DIETA
Consumo di pesce
Il pesce è consumato settimanalmente dal 68% del campione complessivo (prevale a Civitella con
il 75% circa). Il 20% consuma mensilmente il pesce (prevalenza ad Arezzo). L’8% dei rispondenti
non consuma mai pesce, con una netta prevalenza dei residenti in Casentino (19%).
La regressione con il mercurio vede una dipendenza a Arezzo (t=3.46, p=0.001).
Grafico 1.27 - Frequenza di consumo di pesce per località
80,0
74,5
70,0
61,1 60,0
60,0
50,0
Civitella
40,0
Arezzo
28,4
30,0
18,2
20,0
10,0
4,6
2,1
5,5
3,9
16,3
Badia P.
14,5
8,4
0,0 0,0 1,8
0,7 0,0 0,0
0,0
non noto
mai
annuale
mensile
settimanale
giornaliero
3
37
Consumo di funghi
Il 36% del campione fa un uso di funghi mensile (prevalenza di Arezzo 53%). Un 22% non li
mangia mai, un 15% li consuma annualmente (prevalenza netta di Casentino 56%).
L’analisi di regressione con le porfirine (normali-non normali) non evidenzia alcuna dipendenza per
nessun campione.
Grafico 1.28 - Frequenza di consumo di funghi per località.
60,0
52,6
56,4
50,0
40,0
34,6
32,7
30,0
24,2
Civitella
Arezzo
21,1
20,0
Badia P.
18,2
14,5
11,6
10,5 10,9
7,2
10,0
1,3
4,2
0,0
0,0
non noto
mai
annuale
mensile
settimanale
Consumo di cacciagione
Il 50% del campione complessivo non mangia mai cacciagione (prevale in Casentino con il 64%).
Il 24% non si è espresso. Il 16% ne fa un consumo mensile (con 23% prevale Arezzo). L’8% dei
rispondenti ne fa un consumo annuale (prevalenza Casentino).
L’analisi di regressione con le porfirine (normali-non normali) non conduce ad alcuna dipendenza,
per nessun campione.
Grafico 1.29 - Frequenza di consumo di cacciagione per località
70,0
63,6
55,8
60,0
50,0
40,0
41,8
37,3
Civitella
Arezzo
30,0
18,2
20,0
10,0
Badia P.
23,2
9,5
12,7
15,0
10,5
5,5
2,0
3,9
1,1
0,0
0,0
non noto
mai
annuale
mensile
settimanale
Consumo (almeno parziale) di ortaggi e/o frutta coltivati in orti locali
Il 68% del campione complessivo ha dichiarato di far uso di verdure provenienti da orti locali.
Prevalgono in questo gli abitanti di Civitella (76%) e Arezzo (73%).
L’analisi di regressione con le porfirine mostra una dipendenza ad Arezzo (t= -2.08, p=0.040).
3
38
Grafico 1.30 - Uso di verdure/ortaggi coltivati in orti locali per località.
NO
24,2
54,5
26,3
Badia P.
40,0
SI
72,6
75,8
Arezzo
Civitella
5,5
non noto
1,1
0,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
ATTIVITA’ EXTRAPROFESSIONALI
16 soggetti hanno dichiarato altre attività extraprofessionali (8% Arezzo, 5.2% Civitella), nessuno
in Casentino.
A Civitella si occupano di giardinaggio/orto (7 soggetti su 8), 1 soggetto fa volontariato alla
misericordia.
Ad Arezzo invece la metà dei soggetti si occupa di agricoltura/giardinaggio, l’altra metà svolge
attività corali/musicali/pittura.
ATTIVITA’ SPORTIVE
Nel complesso il 44.8% del campione svolge attività sportiva: 41.8% a Civitella, 54.7% ad Arezzo,
36.3% in Casentino.
La camminata è l’attività più diffusa 23,5% del campione complessivo e la più praticata in
Casentino.
Il 20% circa svolgere ginnastica in palestra, con prevalenza ad Arezzo.
Alcuni soggetti hanno indicato più attività sportive praticate.
Tab. 1.19 - Distribuzione delle prevalenze di attività sportive per località di residenza:numero
assoluto e percentuali di colonna
camminata
Bici
Corsa
Nuoto
CIVITELLA
N.
%
13
19,4
8
11,9
10
14,9
8
11,9
LOCALITA'
AREZZO
Casentino
N.
%
N.
13
21,0
9
8
12,9
3
10
16,1
0
5
8,1
2
%
45,0
15,0
0,0
10,0
TOTALE
N.
%
35
23,5
19
12,8
20
13,4
15
10,1
Pallamano/pallavolo/tennis/rugby/ju
do
sci/equitazione
4
1
6,0
1,5
5
3
8,1
4,8
1
1
5,0
5,0
10
5
6,7
3,4
aerobica/palestra/yoga/ginnastica/p
ylates/danza/ballo
calcio/calcetto
Caccia
TOTALE
14
6
3
67
20,9
9,0
4,5
100,0
15
2
1
62
24,2
3,2
1,6
100,0
1
3
0
20
5,0
15,0
0,0
100,0
30
11
4
149
20,1
7,4
2,7
100,0
ATTIVITA' SPORTIVE
OTTURAZIONI DENTARIE CON AMALGAMA (NERE)
Il 58.7% del campione complessivo ha otturazioni dentarie. Prevalenza di Casentino e AREZZO.
Il 67% dei soggetti ha da 1 a 5 otturazioni, con una netta prevalenza dei residenti a Badia P.
(86%). Il 17% ha più di 5 otturazioni con prevalenza ad Arezzo.
L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa.
3
39
Grafico 1.31 – Otturazioni dentarie per località di residenza
27,3
28,4
NO
36,6
SI
55,6
Badia P.
63,6
61,1
Arezzo
Civitella
9,1
10,5
7,8
non noto
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Tab. 1.20 - Distribuzione del numero di otturazioni dentarie per località di residenza: numero
assoluto e percentuali colonna.
NUMERO DI
OTTURAZIONE
DENTARIE
LOCALITA'
CIV
ARE
BADIA
TOTALE
N.
%
N.
%
N.
%
N.
%
non noto
19
22,4
8
13,8
1
2,9
28
15,7
da 1 a5 otturazioni
55
64,7
35
60,3
30
85,7
120
67,4
da 6 a 10 otturazioni
11
12,9
15
25,9
4
11,4
30
16,9
TOTALE
85
100,0
58
100,0
35
100,0
178
100,0
Il tempo trascorso dall’ultima otturazione è di oltre i 10 anni per più della metà del campione. La
restante metà è così ripartita: inferiore all’anno per il 9% del campione complessivo (1 e 2); da 1 a
2 anni per il 19%, da 3 a 9 anni il restante 19%.
Tab. 1.21 - Distribuzione della classificazione del tempo trascorso dall’ultima otturazione dentaria
per località di residenza: numero assoluto e percentuali di colonna
TEMPO TRASCORSO
DALL'UTIMA
OTTURAZIONE
LOCALITA'
CIVITELLA
AREZZO
Casentino
TOTALE
N.
%
N.
%
N.
%
N.
%
inferiore ai 3 mesi
4
6,1
3
6,0
1
2,8
8
5,3
da 3 mesi a 1 anno
4
6,1
2
4,0
0
0,0
6
3,9
da 1 a 2 anni
9
13,6
4
8,0
3
8,3
16
10,5
da 2 a 3 anni
4
6,1
5
10,0
4
11,1
13
8,6
da 3 a 5 anni
9
13,6
5
10,0
4
11,1
18
11,8
da 5 a 10 anni
6
9,1
5
10,0
1
2,8
12
7,9
oltre 10 anni
30
45,5
26
52,0
23
63,9
79
52,0
TOTALE
66
100,0
50
100,0
36
100,0
152
100,0
BRUXISMO
Il bruxismo è dichiarato dal 14% del campione complessivo (41 soggetti): stesse percentuali per i 3
sottocampioni. L’analisi di regressione con il mercurio mostra una dipendenza significativa per il
campione complessivo (t=-2.13, p=0.034) e nessuna all’interno dei singoli campioni.
USO ABITUALE DI CHEWING-GUMS
Il 33% dei soggetti dichiara di utilizzare abitualmente chewing-gums: 36% in Casentino, 35% a
AREZZO e 30% a CIVITELLA.
L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa.
4
40
LENTI A CONTATTO
Solo il 7% del campione complessivo utilizza lenti a contatto, con una prevalenza nel campione di
Arezzo.
L’analisi di regressione con il mercurio non fa emergere alcuna dipendenza significativa.
Tab. 1.22 - Distribuzione dell’uso di lenti a contatto per località di residenza: numero assoluto e
percentuali di colonna.
USO di LENTI A
CONTATTO
non noto
SI
NO
TOTALE
CIVITELLA
N.
%
6
3,9
10
6,5
137
89,5
153
100,0
LOCALITA'
AREZZO
Casentino
N.
%
N.
2
2,1
2
10
10,5
2
83
87,4
51
95
100,0
55
%
3,6
3,6
92,7
100,0
TOTALE
N.
%
10
3,3
22
7,3
271
89,4
303
100,0
FUMO
Sono stati inclusi nell’indagine solo i “mai fumatori” e gli “ex-fumatori (da almeno 5 anni)”.
Il 18% dei soggetti campionati è ex-fumatore (da almeno 5 anni): prevalenza a Arezzo con il 22%.
Civitella presenta una percentuale di ex-fumatori più bassa (14.38%).
Si è dichiarato esposto con regolarità, almeno (1 ora al dì) al fumo di altre persone il 12.5% del
campione complessivo. La distribuzione percentuale all’interno dei singoli sottocampioni vede
prevalere nettamente gli abitanti di Civitella e Arezzo rispetto a quelli residenti in Casentino (quasi
il doppio).
Oltre la metà dei soggetti esposti a fumo passivo dichiara di essere esposto fino a 3 ore. Ci sono
comunque 7 persone che dichiarano di essere esposte a fumo passivo per oltre 20 ore al giorno.
Si ripartiscono nei tre campioni analizzati.
Tab. 1.23 - Distribuzione dell’abitudine al fumo attivo e passivo per località di residenza: numero
assoluto e percentuali di colonna.
Mai fumatori
Ex-fumatori
Non noto se mai fumatori o ex-fumatori
da almeno 5 anni
Totale
Non fumo passivo
Fumo passivo
Non noto se fumo passivo
Totale
CIVITELLA
N%
130 (85.0%)
AREZZO
N%
73 (76.8%)
Casentino
N%
42 (76.4%)
Totale
N. (%)
245 (81.0%)
22 (14.4%)
21 (22.1%)
11 (20,0%)
54 (17.8%)
1 (0.7%)
1 (1.1%)
2 (3.6%)
4 (1.3%)
153 (100,0%)
95 (100,0%)
55 (100,0%)
303 (100,0%)
127 (83.0%)
81 (13.7%)
49 (89.1%)
257 (84.8%)
21 (13.7%)
13 (13.7%)
4 (7.3%)
38 (12.5%)
5 (3.3%)
1 (1.1%)
2 (3.4%)
8 (2.6%)
153 (100,0%)
95 (100,0%)
55 (100,0%)
303 (100,0%)
TRAFFICO E ALTRE SORGENTI FISSE DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Rispetto al traffico di auto ed altri veicoli, oltre la metà del campione complessivo (55%) definisce
la zona in cui si trova la propria abitazione senza/con poco traffico. Il 30% con traffico moderato e il
13% con traffico intenso. Questa distribuzione è perfettamente rispecchiata nel campione di
Civitella. Ad Arezzo sono più alte le percentuali di soggetti che dichiarano una zona con
moderato/intenso traffico. Il Casentino invece ha tutta un’altra distribuzione che vede oltre l’80%
dei residenti dichiarare la zona d’abitazione in assenza o con poco traffico.
4
41
Grafico 1.31 – Percezione del traffico di auto ed altri veicoli nella zona in cui vivono i soggetti
60,0
52,8
50,0
43,0
40,0
38,3
34,0
31,5
35,1
30,0
20,0
10,7
10,0
11,3
8,5
14,8
18,1
1,9
0,0
senza traffico
poco traffico
Civitella
modesto traffico
Arezzo
intenso traffico
Badia P.
Per quanto riguarda la zona di lavoro escludiamo un 16% di soggetti che non risponde, si presume
che questi non abbiano lavoro (pensionati/studenti/casalinghe).
Il 71% dei residenti a Civitella considerano la zona dove lavorano soggetta a traffico
moderato/intenso, rispettivamente 36% e 35%. Anche ad Arezzo la percentuale è elevata 67%
(36% moderato e 31% elevato traffico). Per il Casentino invece la situazione è ribaltata con l’80%
di soggetti che rilevano traffico assente o poco.
Grafico 1.33 – Percezione del traffico di auto ed altri veicoli nella zona in cui lavorano i soggetti
47,6
50,0
40,0
36,5 36,0
33,3
30,0
31,4
23,0
20,0
10,0
35,7
29,1
14,3
4,8
4,8
3,5
0,0
senza traffico
poco traffico
Civitella
modesto traffico
Arezzo
intenso traffico
Badia P.
ANALISI DEI DATI DI MONITORAGGIO BIOLOGICO NEI RESIDENTI A CIVITELLA
PER ISOAREA DI INQUINAMENTO
I soggetti residenti a Civitella che hanno partecipato al monitoraggio biologico (n=149) sono stati
georeferenziati ed a ciascuna residenza è stata attribuita ad una delle tre aree di isoinquinamento
da PM10 e da Cadmio individuate dal modello diffusionale messo a punto nel 2008 dall’Università
di Siena tenendo in considerazione i dati di dispersione relativi agli scenari ALL (predisposti
utilizzando contestualmente i dati delle aziende Chimet, Pavimental, Del Tongo, AISA e Società
autostrade).
La distribuzione dei soggetti è riportata nella tabella 1.24.
Tabella 1.24 – Numero di soggetti per area di concentrazione di PM10 e di Cadmio
N
Area Cadmio
N
Area PM10
Basso rischio: 0 ≤ PM10 < 0.5
118 Basso rischio: 0 ≤ Cd < 0.05
39
Medio rischio: 0.5 ≤ PM10 < 2
31
Medio rischio: 0.05 ≤ Cd < 0.2 103
Alto rischio: 2 ≤ PM10
0
Alto rischio: 0.2 ≤ Cd
7
4
42
In relazione alla mappa del PM10 i soggetti si sono collocati solo nelle due aree a medio e basso
dispersione/deposizione degli inquinanti.
Riguardo alla distribuzione geografica dei dati di monitoraggio biologico, si ricorda che sono stati
esaminati solo quei metaboliti urinari per i quali sono state evidenziate differenze significative tra i
valori rilevati a Civitella rispetto a quelli delle altre aree.
Nel grafico 1.34 e nella tabella 1.25 sono evidenziabili i valori mediani delle concentrazioni dei
metaboliti urinari considerati, tra i soggetti residenti nelle due isoaree di inquinamento di PM10.
Non si osserva alcune differenza significativa tra le due aree.
Grafico 1.34 - Box-plot dei valori degli analiti per area di concentrazione del PM10
Tabella 1.25 - Valori medi e mediani degli analiti (urine 24 h) per concentrazione media annua di
PM10 (µg/m3)
Concentrazione media annua di PM10 (µg/m3)
0 ≤ PM10 < 0.5
0.5 ≤ PM10 < 2
p-value*
Mercurio - media (mediana)
3.12 (3.11)
3.12 (3.15)
0.2994
Argento - media (mediana)
2.28 (2.24)
2.21 (2.08)
0.8957
Cadmio - media (mediana)
2.61 (2.61)
2.50 (2.53)
0.9523
Nichel - media (mediana)
3.79 (3.83)
3.76 (3.77)
0.6791
*
Test di Mann-Withney
In relazione alla mappa del Cadmio i soggetti si sono collocati in tutte le tre aree (alto, medio e
basso livello di dispersione dell’inquinante: anche in questo caso non si evidenziano differenze
significative nella distribuzione dei valori mediani delle concentrazioni dei metabolici urinari
considerati, tra i soggetti residenti nelle varie isoaree di inquinamento (Grafico 1.35 e tabella 1.26).
4
43
Grafico 1.35 - Box-plot dei valori degli analiti per area di concentrazione del Cadmio
Tabella 1.26 - Valori medi e mediani degli analiti (urine 24 h) per concentrazione media annua di
Cadmio (ng/m3)
Concentrazione media annua di Cd (ng/m3) *
Mercurio - media (mediana)
Argento - media (mediana)
Cadmio - media (mediana)
Nichel - media (mediana)
*
test Kruskal-Wallis
0 ≤ Cd < 0.05
0.05 ≤ Cd < 0.2
0.2 ≤ Cd
3.12 (3.11)
2.29 (2.17)
2.60(2.58)
3.80(3.84)
3.13 (3.13)
2.25 (2.24)
2.59 (2.60)
3.77 (3.83)
3.01 (2.97)
2.35 (2.25)
2.47 (2.45)
3.83 (3.82)
pvalue*
0.3366
0.9171
0.4351
0.7898
4
44
1.4 - Considerazioni
Lo studio di monitoraggio biologico umano (MBU) di cui si riferisce in questo rapporto segue un
analogo studio pilota che era stato effettuato per capire se uno studio di MBU poteva essere di
ausilio per comprendere se i residenti a Civitella erano o erano stati esposti a inquinanti ambientali
emessi dall'azienda Chimet ubicata nella frazione di Badia al Pino. Lo studio pilota, nonostante
l'esiguità del campione, aveva indicato la necessità di effettuare questo studio, avendo attenzione:
(i) a ampliare la popolazione da indagare includendo anche le donne in tutte le aree di studio,
nonchè i residenti di un'area vicina caratterizzata da un'altra tipologia di pressioni antropiche,
quelle da traffico; (ii) e a indagare solo le urine potendo così avere indicazioni su esposizioni
pregresse, considerando in particolare le urine delle 24 ore che avrebbero potuto permettere di
esaminare se le alterazioni degli spettri porfirinici osservate a Civitella erano effettivamente
peculiari dei residenti di quest'area. Inoltre, l'assenza di valori di riferimento specifici per la
popolazione generale italiana, a differenza di quelli disponibili in Germania e negli Stati Uniti,
indicava come necessario continuare ad indagare parallelamente una popolazione di riferimento o
controllo, analoga a quella di Civitella per stili di vita ma non esposta per motivi residenziali a
pressioni ambientali antropiche.
In questo studio sono stati pertanto scelti tre gruppi di popolazione della provincia di Arezzo: uno
residente nel comune di Civitella, uno esposto a traffico per motivi residenziali (quello residente nel
centro abitato di Arezzo) ed uno di controllo residente a Badia Prataglia-Casentino. Anche
stavolta, come nello studio pilota, i gruppi non sono rappresentativi della popolazione residente
nelle tre aree poichè trattasi di volontari adulti di entrambi i sessi, opportunamente selezionati dai
medici di medicina generale (MMG) al fine di arruolare nello studio soggetti in buona salute con le
caratteristiche di eleggibilità previste dal protocollo. Questa valutazione da parte dei MMG è stata
possibile per la gran parte dei partecipanti, ma purtroppo ancora una volta, e nonostante la
collaborazione dei MMG, i vincoli posti alla partecipazione hanno impedito di arruolare nei tempi
previsti il numero previsto di residenti. E' stato pertanto necessario allungare i tempi di
reclutamento e consentire anche la partecipazione di soggetti che potevano autovalutare i loro
criteri di eleggibilità. Tutto ciò ha comportato comunque una numerosità di campioni biologici
ancora un po' inferiore all'atteso, con 7 soggetti che di fatto non presentavano i criteri di selezione
e 61 che non hanno conferito i campioni come previsto, e tutti questi soggetti sono stati quindi
esclusi dalle analisi di tipo statistico. Per 56 dei 61 campioni esclusi dall'analisi la quantità di urina
conferita è risultata inferiore al litro, tale da far ipotizzare che non sia stata raccolta tutta l'urina
delle 24 ore (i volontari dovevano infatti portarsi durante tutto il giorno il contenitore delle urine, che
era ingombrante e forse talora considerato inopportuno portarselo dietro ovunque).
La raccolta di un numero adeguato di campioni biologici è stata particolarmente difficile nell'area di
controllo, presumibilmente venendo meno l'interesse e sensibilità alla tematica dello studio in una
zona come quella scelta sulle montagne del Casentino, caratterizzata da scarse sorgenti di
inquinamento ambientale, salvo un po' di traffico locale. E' stato infatti necessario anche
coinvolgere i residenti del vicino comune di Chiusi della Verna, sempre sulle montagne del
Casentino, inclusi i monaci dell'Abbazia. Nonostante comunque l'allungamento dei tempi di
arruolamento e l'ampliamento dell'area di controllo non si è raggiunta la quantità desiderata di
campioni per sesso, ma si sono ritenuti sufficienti per una valutazione complessiva che non
tenesse conto del sesso dei partecipanti.
Riguardo agli analiti, rispetto allo studio pilota, tra i metalli non è stato indagato l'Arsenico urinario
essendo questo un bioindicatore utile a rilevare esposizioni recenti e non le esposizioni di lungo
periodo di interesse in questo studio. Non sono stati oggetto di analisi neppure l'acido trans,transmuconico e l'idrossipirene urinari poichè i risultati dello studio pilota avevano mostrato valori nei
residenti a Civitella non dissimili a quelli osservati nei residenti in Casentino e comunque
ampiamente al di sotto di valori medi rilevati nelle urine spot della popolazione generale secondo le
indicazioni della Società Italiana Valori di Riferimento. Questo risultato era peraltro atteso essendo
i partecipanti non fumatori e non esposti professionalmente a Idrocarburi Aromatici Policiclici e a
benzene, come previsto nel protocollo dello studio pilota e previsto anche nello studio di
monitoraggio biologico qui presentato.
In questo studio, esaminando i risultati ottenuti nei campioni dei residenti a Civitella e nel centro
abitato di Arezzo rispetto a quelli dei residenti a Badia Prataglia e Chiusi della Verna, si osserva:
- a Civitella valori più elevati di Mercurio, di Argento (anche considerando nell'analisi statistica i soli
valori superiori al LoQ), di Cadmio (anche escludendo gli ex-fumatori da almeno 5 anni), e di
Nichel;
4
45
- sempre a Civitella valori più bassi di Platino;
- a Arezzo valori più elevati di Mercurio, di Argento (anche considerando nell'analisi statistica i soli
valori superiori al LoQ), e di Nichel;
- nessuna differenza tra le tre aree per l'Antimonio, il Cobalto e il Cromo;
- ed infine concentrazioni di porfirine totali >300 nmoli/24 ore più elevate nel campione dell'area di
controllo.
Esaminando più in dettaglio questi risultati anche in rapporto a quanto era stato osservato nello
studio pilota, si conferma l'eccesso di Cadmio e Nichel a Civitella rispetto all'area di controllo. Il
Cadmio urinario, oltre ad essere considerato un buon indicatore di un accumulo di esposizioni
pregresse (data la sua lunga emivita pari a 10-30 anni) ad emissioni anche di inceneritori, era stato
considerato il miglior marcatore delle emissioni della ditta Chimet: una delle mappe diffusionali
predisposte per definire le aree a maggior carico ambientale degli inquinanti emessi dall'azienda
era stata proprio quella del Cadmio. L'eccesso di Cadmio e Nichel è stato osservato anche ad
Arezzo, e per il Nichel i valori medi di Arezzo sono risultati ancora più elevati di quelli osservati a
Civitella.
L'Argento nello studio pilota era stato quantificato solo in alcuni campioni di urine di residenti a
Civitella, e si era ipotizzato trattarsi di un possibile tracciante specifico delle emissioni Chimet
poichè nella zona era la ditta che ne trattava le maggiori quantità, anche se comunque era
interessata più a recuperarlo che a disperderlo. In questo studio, che ha avuto a disposizione un
numero maggiore di campioni, è stato rilevato anche nelle urine di residenti in Casentino anche se
in quest'area i campioni con valori inferiori al LoQ erano nettamente superiori rispetto a quelli di
Civitella e Arezzo (60% vs 39% delle due aree in pianura). Inoltre, i valori medi osservati a Civitella
e ad Arezzo sono risultati simili tra loro, anche escludendo dall'analisi statistica i campioni con
valori inferiori al LoQ: benchè i partecipanti allo studio fossero espressamente non addetti del
settore orafo, si ritiene che il risultato ottenuto sia più indicativo della realtà produttiva delle due
aree piuttosto che di un inquinamento originato in modo specifico dell'azienda Chimet, come
ipotizzato nello studio pilota, dal momento che sia Civitella sia Arezzo fanno parte del
comprensorio orafo.
In questo studio si aggiunge l'osservazione di valori elevati di Mercurio sia nell'area di Civitella sia
in quella di Arezzo rispetto all'area di controllo: questo metallo, oltre ad essere naturalmente
presente sulla crosta terrestre, si trova in atmosfera a seguito di emissioni da processi di
estrazione dell'oro, da processi di fusione, da attività industriali e da combustione di combustibili
fossili e di rifiuti, tanto da essere frequentemente considerato come tracciante delle emissioni di
inceneritori nei modelli diffusionali prodotti per valutare le aree a maggiore dispersione e ricaduta
al suolo degli inquinanti emessi. Da notare che nel comune di Arezzo, al confine con Civitella, vi è
un inceneritore di rifiuti solidi urbani, e che nel 2005 per la ditta Chimet era stato registrato un
superamento dei valori limite di emissione per questo metallo.
Riguardo al Platino, che nello studio pilota era stato rilevato con valori superiori al LoQ solo nel
23% dei campioni allora esaminati (cioè in soli 13 campioni), in questo studio i campioni con valori
superiori al LoQ sono stati maggiori al 35% sia a Civitella sia ad Arezzo ed al 40% in Casentino
(rispettivamente 54, 33 e 22 campioni) a conferma della sempre maggiore dispersione
nell'ambiente del Platino a causa dell'ampio utilizzo di marmitte catalitiche. I valori medi
significativamente più bassi a Civitella rispetto alle altre due aree necessitano di essere chiariti.
Non si conferma in questo studio l'eccesso di Antimonio a Civitella osservato nello studio pilota e
neppure quello di Cromo a Badia Prataglia. Riguardo al Cromo è da notare che gli approfondimenti
effettuati dalla ASL, anche in merito ad un eventuale contaminazione sia delle acque potabili
dell'acquedotto pubblico sia dei pozzi privati, non avevano permesso di chiarire l'eccesso
osservato nello studio pilota, eccesso che non viene confermato anche in questo studio più ampio
di MBU.
Per Mercurio, Argento , Cadmio e Nichel è stata valutata la distribuzione dei valori mediani delle
concentrazioni tra i soggetti residenti nelle varie isoaree di inquinamento messe a punto
dall’Università di Siena nel 2008 utilizzando un modello diffusionale di dispersione in aria di PM10
e Cadmio da varie possibili sorgenti di emissioni presenti a Civitella, tra cui l’azienda Chimet: non è
stata evidenziata alcuna distribuzione differenziale tra le varie aree.
Per quanto concerne le porfirine urinarie, che nello studio pilota erano state misurate solo tra i
residenti a Civitella, in questo studio si sono osservate differenze tra l'area di controllo ed in
particolare quella di Arezzo: riguarda solo la percentuale di campioni con concentrazioni di
porfirine totali >300nmoli/24h che risultano numericamente maggiori proprio nell'area di controllo (5
4
46
casi pari al 9,1% rispetto al 3,9% osservato a Civitella e all'1,1% ad Arezzo). Non viene confermata
l'elevata percentuale, pari al 30%, di spettri porfirinici alterati osservati nello studio pilota a Civitella:
in questo studio non si osservano differenze tra le aree e Civitella presenta la percentuale più
bassa pari al 16,3%, mentre Arezzo presenta quella più alta pari al 26,3%. Non si sono evidenziate
inoltre correlazioni con i metalli urinari, con l'eccezione del campione del Casentino per l'Argento
ma la numerosità dei campioni di quest'area è esiguo per poter trarre considerazioni a riguardo.
Per i soggetti con profilo porfirinico alterato e per un campione di soggetti con profilo porfirinico
normale, come da protocollo, sono in corso di acquisizione dai loro MMG i risultati dei test analitici
eventualmente già effettuati, dal momento del conferimento delle urine per lo studio di MBU, in
merito all’emocromo e alla funzionalità epatica e renale. Nel caso questi risultati non fossero
disponibili sarà richiesto direttamente ai soggetti di effettuare tale approfondimento analitico.
Concludendo, i residenti nell'area di Civitella, a parità di stili di vita e stato di salute, presentano
valori più elevati di Mercurio, Argento e Nichel urinari, in analogia a quanto osservato nel centro
abitato di Arezzo, rispetto all'area di controllo sulle montagne casentinesi; ed inoltre sono stati
osservati anche eccessi di Cadmio urinario, anche escludendo gli ex-fumatori da almeno 5 anni,
ad indicare che nell'area vi sono state pressioni ambientali che si evidenziano nei residenti da
lunga data (almeno 10 anni). L'eccesso osservato di Cadmio nella sola area di Civitella fa
ipotizzare un ruolo aggiuntivo svolto dall'azienda Chimet, ma non si evidenziano distribuzioni
differenziali tra le varie aree del comune caratterizzate dai vari livelli di isoinquinamento definiti dal
modello diffusionale predisposto nel 2008 dall'Università di Siena.
4
47
-2Lo studio di monitoraggio biologico sui capelli di soggetti
residenti a Civitella
2.1. Note sulle procedure adottate
L’analisi del capello è stata effettuata su 37 soggetti residenti a Civitella. Tutti hanno compilato
anche il questionario, 35 hanno anche le analisi delle urine 24ore.
Di questi solo un soggetto aveva effettuato anche lo studio pilota.
L’analisi chimica del capello è stata effettuata da “Consul Chimica” e gli intervalli ideali, con i quali
sono stati confrontati i risultati, sono stati elaborati da “Centro Studi Mineral Test“.
E’ stata effettuata un’analisi descrittiva dei soggetti appartenenti al campione in studio
relativamente al genere, l’età, il peso, l’altezza e l’indice BMI.
Successivamente è stata effettuata un’analisi statistica descrittiva dei 40 minerali rilevati. Per
ciascuno è riportato un grafico a torta che rappresenta la distribuzione dei valori osservati rispetto
all’intervallo ideale così come definito nei risultati del Centro Studi Mineral Test:
• “ideale”: valori appartenenti all’intervallo ideale
• “inferiore”: valori inferiori all’intervallo ideale
• “superiore”: valori superiori all’intervallo ideale
2.2. Risultati
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE
Il 54% sono femmine (20 soggetti) e il 46% sono maschi (17 soggetti).
L’età media è di 39,3 anni (min 18, max 59). Per sesso, l’età media nelle femmine è di 38,2 anni,
nei maschi di 40,5 anni medi. Il 54% dei soggetti ha meno di 41 anni, il 46% ha più di 40 anni.
Il peso medio è di 74,1 kg (min 47 – max 113). Per le femmine è 64,7 kg medi, per gli uomini 85,2
Kg medi.
L’altezza media è di 170,5 cm (min 155, max 185). Per le femmine 165,1 cm medi e per i maschi
176,8 cm medi.
L’indice BMI medio è 25.35 (min 17.26, max 38.57) quindi proprio sopra il limite di normopeso
(pari a 24.99). Tra le femmine risulta 23.74 (min 17.26, max 38.57), tra i maschi è 27.24 (min
21.22, max 33), quindi mentre le donne risultano mediamente normopeso, gli uomini sono in
leggero sovrappeso.
GLI ANALITI
Di seguito sono riportati in diagrammi a torta le distribuzioni dei risultati per singolo analita
esaminato.
4
48
Alluminio (Al)
Al
16%
inferiore
ideale
superiore
84%
Antimonio (Sb)
11%
Sb
35%
inferiore
ideale
superiore
54%
Argento (Ag)
8%
Ag
inferiore
51%
ideale
41%
superiore
Arsenico (As)
E' nella norma per tutti i soggetti.
4
49
Bario (Ba)
Ba
inferiore
41%
ideale
59%
superiore
Berillio (Be)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Boro (B)
14%
B
inferiore
ideale
superiore
86%
Cadmio (Cd)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Calcio (Ca)
3%
Ca
24%
inferiore
ideale
superiore
73%
5
50
Cromo (Cr)
Cr
inferiore
46%
54%
ideale
superiore
Cobalto (Co)
Co
41%
inferiore
ideale
superiore
59%
Ferro (Fe)
Fe
14%
3%
inferiore
ideale
superiore
83%
Fosforo (P)
3%
P
inferiore
35%
ideale
superiore
62%
5
51
Gandolinio (Gd)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Germanio (Ge)
8%
Ge
inferiore
ideale
superiore
92%
Litio (Li)
Li
22%
inferiore
ideale
superiore
78%
Magnesio (Mg)
Mg
24%
inferiore
ideale
52%
superiore
24%
5
52
Manganese (Mn)
5%
Mn
inferiore
43%
ideale
superiore
52%
Mercurio (Hg)
Hg
19%
inferiore
ideale
superiore
81%
Molibdeno (Mo)
Mo
inferiore
43%
57%
ideale
superiore
Nichel (Ni)
5%
Ni
inferiore
49%
46%
ideale
superiore
5
53
Oro (Au)
5%
Au
inferiore
41%
ideale
superiore
54%
Palladio (Pd)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Piombo (Pb)
0%
Pb
inferiore
46%
ideale
54%
superiore
Platino (Pt)
Pt
inferiore
43%
57%
ideale
superiore
5
54
Potassio (K)
11%
K
inferiore
ideale
51%
38%
superiore
Rame (Cu)
3%
Cu
27%
inferiore
ideale
superiore
70%
Rodio (Rh)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Selenio (Se)
Se
5%
inferiore
ideale
superiore
95%
Silicio (Si)
E' nella norma per tutti i soggetti.
5
55
Sodio (Na)
3%
Na
inferiore
43%
ideale
54%
superiore
Stagno (Sn)
3%
Sn
inferiore
ideale
superiore
97%
Stronzio (Sr)
Sr
inferiore
41%
ideale
59%
superiore
Titanio (Ti)
Ti
3%
inferiore
ideale
superiore
97%
5
56
Tungsteno (W)
W
24%
inferiore
ideale
superiore
76%
Uranio (U)
E' nella norma per tutti i soggetti.
Vanadio (V)
3%
V
inferiore
46%
51%
ideale
superiore
Zinco (Zn)
Zn
5%
24%
inferiore
ideale
superiore
71%
5
57
Zirconio (Zr)
Zr
3%
inferiore
ideale
superiore
97%
Zolfo (S)
S
3%
inferiore
ideale
superiore
97%
In tabella 2.1 sono riportate le percentuali di soggetti sui 47 esaminati con valori “superiori
all’intervallo ideale” per analita:
Tabella 2.1 - Percentuale di soggetti con valori “superiori all’intervallo ideale” per analita:
Analita
Alluminio
Antimonio
Argento
Arsenico
Bario
Berillio
Boro
Cadmio
Calcio
Cromo
Cobalto
Ferro
Fosforo
Gandolinio
Germanio
Litio
Magnesio
Manganese
Mercurio
Molibdeno
% valori superiori
all’intervallo ideale
84
35
51
41
73
3
35
52
5
41
-
Analita
Nichel
Oro
Palladio
Piombo
Platino
Potassio
Rame
Rodio
Selenio
Silicio
Sodio
Stagno
Stronzio
Titanio
Tungsteno
Uranio
Vanadio
Zinco
Zirconio
Zolfo
% valori superiori
all’intervallo ideale
5
41
46
51
3
43
3
41
3
24
3
-
5
58
Confronto con i valori degli analiti rilevati nelle urine 24h.
Dei 37 soggetti analizzati 2 non hanno partecipato al monitoraggio urinario, 7 avevano le urine 24h
inferiori al 1 litro, quindi il confronto è stato possibile su 28 soggetti.
E’ stata effettuata un’analisi di correlazione tra i valori rilevati nelle urine 24h e quelli rilevati nel
capello, per ciascuno dei seguenti analiti: Mercurio, Cadmio, Cobalto, Argento, Cromo, Antimonio,
Nichel, e Platino. Per nessun analita risulta esserci una correlazione.
2.3. Considerazioni
L'analisi del capello, anche a detta della Mineral Test, come evidenziabile dal protocollo di
indagine predisposto dalla stessa Mineral Test, è un'indagine di tipo "pioneristico" e quindi
dovrebbe essere al momento solo utilizzata in studi sperimentali controllati, ma nello specifico
l'indagine è stata effettuata solo su un gruppo di volontari di Civitella. L’analisi nei capelli è stata ad
esempio sperimentalmente effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità su un gruppo di bambini di 910
frequentanti due scuole elementari ubicate nell’area di costruzione di una centrale
termoelettrica con l’obiettivo poi di ripetere la rilevazione una volta che la centrale fosse diventata
operativa (Violante 2000): si è trattato di uno studio preliminare che affiancato a quello successivo
avrebbe potuto fornire indicazioni sul bioaccumulo degli elementi considerati. L’analisi dei minerali
nei capelli ripetuta con metodologia standard negli stessi soggetti o in campioni analoghi di
popolazione può infatti essere utile per capire andamenti temporali e picchi di esposizione.
Riguardo ai risultati ottenuti nel campione di residenti a Civitella, non essendo disponibili nè valori
di riferimento per la popolazione generale nè analoghi dati rilevati in una popolazione di confronto,
né essendo stata ripetuta tale analisi sugli stessi soggetti a intervalli temporali predefiniti, non è
possibile effettuare alcuna considerazione sulle pregresse o attuali esposizioni a minerali
ambientali nell'area di Civitella.
E’ presumibile che i risultati ottenuti sui campioni di capelli indichino esposizioni diverse da quelle
ottenute con i campioni di urine. Ad esempio il mercurio urinario è considerato il miglior marcatore
delle esposizioni recenti ed anche pregresse a mercurio inorganico, mentre il mercurio rilevato nei
capelli è metilmercurio che correla bene con il mercurio rilevato nel sangue e con il consumo di
pesce (WHO,2008).
Da notare inoltre che dei quattro analiti urinari per i quali sono stati rilevati valori medi
significativamente più elevati nei residenti a Civitella rispetto al gruppo di controllo, solo per due di
essi sono stati evidenziate percentuali importanti di valori superiori all’intervallo considerato ideale
(Argento 51% e Mercurio 41%) mentre non sono stati rilevati valori superiori all’intervallo ideale per
gli altri due (Cadmio e Nichel).
Per 28 soggetti che avevano partecipato anche allo studio di monitoraggio biologico urinario sopra
citato è stato possibile effettuare un'analisi di correlazione per alcuni minerali esaminati in
entrambe le indagini ma non è stata rilevata alcuna correlazione.
5
59
-3Lo studio di monitoraggio biologico sulle urine di soggetti
residenti nelle frazioni di Quarata e di San Zeno del Comune di
Arezzo
3.1. Procedure adottate
Il campione di Quarata è composto da 23 soggetti residenti nella frazione di Quarata, che nel 2011
hanno conferito le urine spot del mattino e risposto al questionario, come previsto anche nel
protocollo di studio di BMU effettuato nelle aree di Civitella, Arezzo centro e Badia Prataglia.
Hanno inoltre conferito un campione di sangue su cui sono state esaminate le concentrazioni di
Piombo, Mercurio e Cadmio in analogia a quanto era stato effettuato nello studio pilota del 2009
effettuato a Civitella e Badia Prataglia .
Nel 2012 è stata eseguita nuovamente la raccolta delle urine 24 ore su 13 soggetti di Quarata, dei
quali 12 avevano partecipato anche al primo studio.
Il campione di San Zeno è composto da 27 soggetti abitanti nella frazione di San Zeno: tutti hanno
conferito le urine 24ore e risposto al questionario, come previsto anche dal protocollo nel
protocollo di studio di BMU effettuato nelle aree di Civitella, Arezzo centro e Casentino.
E’ stata effettuata un’analisi descrittiva dei soggetti appartenenti ai tre campioni relativamente alle
variabili seguenti: genere, età e BMI. Successivamente è stata effettuata l’analisi statistica sui
seguenti analiti rilevati nelle urine : Mercurio, Cadmio, Argento, Cromo, Cobalto, Antimonio, Platino
e Nichel.
La metodologia adottata per le analisi dei risultati di laboratorio dei campioni urinari raccolti nel
2012 è la stessa di quella adottata per lo studio di monitoraggio biologico umano svolto a Civitella,
Arezzo e Casentino.
Per il campione di san Zeno è riportata solo l’analisi sugli analiti poichè la registrazione delle
variabili ricavate dal questionario è attualmente in corso.
3.2. I risultati di Quarata
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE
Il campione oggetto di studio nell’anno 2011 è composto per il 52.2% da femmine (N=12) e per il
47.8% da maschi (N=11).
L’età media è di 43.6 anni, con un range che va da 19 a 59 anni.
Suddividendo l’età in due classi, il 34.8% ha meno di 41 anni (N=8), mentre il 65.2% ha oltre i
40anni (N=15) .
L’indice BMI medio, calcolato su 21 osservazioni, è pari a 23.8, con range (19.4 – 29.6). Quindi
siamo i soggetti sono mediamente normopeso (< 24.99).
Il campione in studio nell’anno 2012 è composto da 13 soggetti, di cui 12 sono gli stessi soggetti
del 2011.
Poiché 8 soggetti (61.55%) hanno il volume urina 24ore inferiore ad 1 litro, in analogia al criterio
seguito per la valutazione dei risultati degli altri gruppi di popolazione che hanno partecipato al
monitoraggio biologico, sono stati esclusi dall’analisi. Il campione analizzato è dunque composto
da 5 soggetti, 4 femmine e 1 maschio. Di questi solo 4 soggetti avevano partecipato anche nel
2011.
6
60
GLI ANALITI
I risultati ottenuti sui campioni ematici raccolti nel 2011 sono riportati in tabella 3.1: per quanto
riguarda il Piombo ematico, solo in 1 campione è stata rilevata una concentrazione superiore al
LoQ, e pertanto per gli latri risultati non è stata fatta la sostituzione con il LoQ/2 perché i valori
<Loq sono >=50% del totale; per il Cadmio ematico, in 4 campioni è stata rilevata una
concentrazione superiore al LoQ, ma anche in questo caso per gli altri risultati non è stata fatta la
sostituzione con il LoQ/2 perché i valori <Loq sono >=50% del totale; per il Mercurio ematico è
stato possibile sostituire i 3 valori inferiori al LoQ con il LoQ/2 essendo inferiori al 50% del totale
(sostituiti i valori<LoQ con LoQ/2 pari a 1.09/2=0.545).
Tab. 3.1 - Risultati analisi descrittiva degli analiti rilevati nei campioni di sangue raccolti nel 2011
N
LoQ
N<LoQ
N (analisi)
Range
P10
Med (95% CI)
IqR
P90
P95
AM
DS
GM (95% CI)
P95 dei VR
Pb
Cd
Hg
µg/100 ml
23
6
22 (96%)
1
9
µg/L
23
0,3
19 (83%)
4
0.31 - 0.68
9
0,68
µg/L
23
1,09
3 (13%)
23
0.55 - 19.79
0,55
2.69 (1.85 - 5.18)
1.72 - 5.61
9,92
14,85
4,51
4,74
2.90 (1.90 - 4.43)
4,5
0,15
Per entrambi i campioni urinari (anno 2011 e anno 2012) si riportano i risultati descrittivi delle
distribuzioni degli analiti in µg/l nelle urine spot (tabella 3.2) e µg/24h per 1000 nelle urine raccolte
nel 2012 (Tab.3.3 e Tab.3.4). Nella tabella 3.3 sono presentati sia i dati di tutti i campioni biologici
raccolti nel 2012 mentre nella tabella 3.4 sono presentati solo i risultati ottenuti con i campioni
utilizzabili per il confronto con quelli di Civitella, Arezzo Centro e Casentino perché calcolati su
campioni di urine delle 24 ore quantitativamente superiori ad 1 litro.
Riguardo alla rilevazione delle porfirine urinarie nei 13 soggetti che hanno conferito le urine 24 ore
nel 2012, i risultati sono i seguenti: 12 soggetti presentano quantità e spettro nella norma, ed 1
soggetto si presenta con spettro alterato.
6
61
Tab. 3.2 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/l per i dati 2011 (urine spot del mattino)
QUARATA
2011
Hg
µg/l
Cd
µg/l
Cd*
µg/l
Ag*
µg/l
Cr*
µg/l
Co
µg/l
Sb
µg/l
Pt
µg/l
Ni
µg/l
N
23
23
21
23
23
23
23
23
23
outliers
1
0
0
0
1
0
1
0
0
N senza outliers
22
23
21
23
22
23
22
23
23
4 (17.4%)
n<LoQ (% su N)
0
0
0
12 (52.17%)
12 (52.17%)
0
9 (39%)
20 (87%)
N (analisi)
22
23
21
11
10
23
22
3
23
0.26-2.98
0.18-1.29
0.18-1.29
0.04-0.36
0.03-0.17
0.18-1.24
0.02-0.13
0.01
0.03-20.1
P05
0.27
0.18
0.18
0.04
0.03
0.19
0.02
P25
0.96
0.28
0.29
0.07
0.05
0.39
0.04
1.38
1.16 (0.99-1.5)
0.38 (0.3-0.6)
0.38 (0.3-0.62)
0.1 (0.07-0.26)
0.1 (0.05-0.14)
0.46 (0.4-0.59)
0.06(0.04-0.08)
3.92 (1.7-7.8)
P75
1.52
0.63
0.65
0.25
0.13
0.6
0.08
10.8
P95
2.87
1.21
1.25
0.36
0.17
1.18
0.13
19.3
Dev.St.
0.61
0.27
0.28
0.11
0.44
0.24
0.03
5.6
1.12 (0.88-1.44)
0.42 (0.33-0.52)
0.42 (0.33-0.54)
0.11 (0.07-0.18)
0.09 (0.06-0.13)
0.47 (0.39-0.57)
0.06 (0.05-0.07)
2.28 (1-5.4)
Range
P50 (IC)
M.Geom. (IC)
0.04
In tabella sono riportati in rosso i dati relativi alle distribuzioni per cui i valori inferiori al Loq superano l’80% dei valori osservati.
6
662
Tab. 3.3 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/24h *1000 per i dati 2012 su tutti i campioni
Hg
µg/24h
Cd
µg/24h
Ag
µg/24h
Cr
µg/24h
Co
µg/24h
Sb
µg/24h
Pt
µg/24h
Ni
µg/24h
13
13
13
13
13
13
13
13
0
1
0
1
1
1
0
0
n<LoQ (%
su N)
1 (7,7%)
1 (7,7%)
12 (92%)
5 (38%)
4 (31%)
11 (85%)
8 (61%)
2 (15%)
N (analisi)
13
12
13
13
13
13
13
13
0.3-1.5
0.32-1.17
0.0130.075
0.18-1.17
0.28-2.22
0.03-0.66
0.00350.015
0.66-6.27
0,3
0,32
0,013
0,18
0,28
0,03
0,0035
0,66
0,54
0,36
0,02
N
outliers
Range
P05
QUARATA
P25
2012
P50 (IC)
0.75 (0.53- 0.44 (0.36- 0.024(0.021.19)
0.61)
0.06)
0,28
0,51
0,04
0,004
1,2
0.41(0.270.50)
0.75(0.491.12)
0.06(0.040.14)
0.009(0.0040.014)
2.31(1.183.12)
P75
1,19
0,6
0,06
0,5
1,12
0,14
0,014
3,08
P95
1,54
1,17
0,075
1,17
2,22
0,66
0,015
6,27
Dev.St.
0,38
0,24
0,022
0,26
0,53
0,17
0,004
1,72
0.031
(0.0220.045)
0.39(0.290.53)
0.75(0.531.06)
0.08(0.050.13)
0.008(0.0060.011)
2.07(1.383.11)
M.Geom.(IC) 0.77 (0.58- 0.48 (0.381.04)
0.61)
663
Tab. 3.4 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI in µg/24h *1000 per i dati 2012 sui campioni di almeno 1 litro
Hg
µg/24h
Cd
µg/24h
Cd*
µg/24h
Ag*
µg/24h
Cr*
µg/24h
Co
µg/24h
Sb
µg/24h
Pt
µg/24h
Ni
µg/24h
N
5
5
4
5
5
5
5
5
5
outliers
0
0
0
0
0
0
0
0
0
N senza outliers
5
5
4
5
5
5
5
5
5
n<LoQ (% su N)
1 (20%)
1 (20%)
0
5 (100%)
5 (100%)
4 (80%)
5 (100%)
4 (80%)
2 (40%)
5
5
4
5
5
5
5
5
5
N (analisi)
QUARATA
2012
(urine 24h)
Range
0.3-1.5
0.11-1.17
0.11-.061
0.03-0.075
0.18-0.45
0.36-1.13
0.06-0.15
0.009-0.015
0.66-6.27
P05
0.3
0.11
0.11
0.03
0.18
0.36
0.06
0.009
0.66
P25
0.41
0.23
0.17
0.04
0.23
0.4
0.075
0.01
0.76
P50 (IC)
0.55 (0.3-1.54)
0.56 (0.11-1.17)
0.46 (0.11-0.61)
0.055 (0.03-0.075)
0.33 (0.18-0.45)
0.57 (0.36-1.3)
0.11 (0.06-0.15)
0.013 (0.009-0.015)
1.13 (0.66-6.27)
P75
1.14
0.89
0.60
0.073
0.44
0.86
0.146
0.0146
4.29
P95
1.54
1.17
0.61
0.075
0.45
1.13
0.15
0.015
6.27
Dev.St.
0.48
0.39
0.23
0.019
0.11
0.3
0.04
0.002
2.34
0.63 (0.3-1.3)
0.43 (0.15-1.29)
0.34 (0.1-1.19)
0.05 (0.03-0.08)
0.32 (0.2-0.5)
0.6 (0.33-0.98)
0.10 (0.07-0.17)
0.012 (0.009-0.015)
1.56 (0.51-4.82)
M.Geom.(IC)
In
tabella
sono
riportati
in
rosso
i
dati
relativi
alle
distribuzioni
per
cui
i
valori
inferiori
al
Loq
superano
l’80%
dei
valori
osservati.
664
ANALISI DELLE VARIABILI RACCOLTE TRAMITE QUESTIONARIO
Il questionario è stato somministrato ai 23 soggetti nel primo campionamento del 2011.
CARATTERISTICHE ANTROPOMETRICHE e
ANZIANITA' LAVORO
Età (anni)
Altezza (cm)
Peso (Kg)
BMI (Kg/m²)
Anzianità lavoro (anni)
Quarata
N
23
21
21
21
20
AM
44
170
69
23.8
17.15
Range
19 - 59
150 - 183
51 - 96
19.4 - 29.6
3 -- 42
PROFESSIONE
N
%
Impiegato/studente
6
26.09
Imprenditore
1
4.35
Commerciante
2
8.70
Artigiano
5
21.74
Casalinga
2
8.70
Non rispondenti*
7
30.43
Totale
23
100.00
* I non rispondenti sono 4 maschi e 3 femmine. Le femmine hanno un età compresa tra 35 e 56 anni, mentre
i maschi tra 29 e 46 anni. 3 maschi dichiarano di lavorare in azienda di elettronica
TIPO AZIENDA
Banca/Assicuraz.
Fabbrica
Az. Privata
Nr
Totale
N
3
4
5
11
23
%
13.04
17.39
21.74
47.83
100.00
MALATTIE CRONICHE
Si
No
Totale
N
4
19
23
%
17.39
82.61
100.00
PROTESI
Si
No
Nr
Totale
N
3
19
1
23
%
13.04
82.61
4.35
100.00
FARMACI IN USO (ULTIMA SETT.)
Si
No
Totale
TIPO FARMACO
Antidolorifico
Antipiretico (tachipirina)
Cortisonici (spray nasale)
(Vivincin)
(Sequacor)
Nessuno
Totale
N
5
18
23
N
1
1
1
1
1
18
23
%
21.74
78.26
100.00
%
4.35
4.35
4.35
4.35
4.35
78.26
100.00
6
65
BEVANDE IN USO
consumo giornaliero di vino
consumo giornaliero di birra
consumo giornaliero di superalcolici
consumo giornaliero di acqua minerale
consumo giornaliero di acqua acquedotto
consumo giornaliero di acqua pozzo
Risposte
no
si (1 - 2 bicchieri)
si (nr)
Totale
no
si (1 - 2 lattine)
Totale
no
si
Totale
no
si (<=1 L)
si (> 1 L)
Totale
no
si (<=1 L)
si (> 1 L)
Totale
no
si
Totale
N
12
10
1
23
21
2
23
23
0
23
3
13
7
23
13
7
3
23
23
0
23
%
52.17
43.48
4.35
100.00
91.30
8.70
100.00
100.00
0.00
100.00
13.04
56.52
30.43
100.00
56.52
30.43
13.04
100.00
100.00
0.00
100.00
N
%
Risposte
giornaliero
2
8.70
settimanale*
16
69.57
mensile
2
8.70
consumo di pesce
annuale
0
0.00
mai
3
13.04
totale
23
100.00
giornaliero
0
0.00
settimanale
0
0.00
mensile
0
0.00
consumo di funghi
annuale
3
13.04
mai
20
86.96
totale
23
100.00
giornaliero
0
0.00
settimanale
1
4.35
mensile
4
17.39
consumo di cacciagione
annuale
2
8.70
mai
16
69.57
totale
23
100.00
*il consumo settimanale di pesce per le 16 persone che lo hanno dichiarato varia tra 1 e 3 volte a settimana;
la metà dichiara di aver avuto l'ultima ingestione nell'ultimo mese
DIETA
Uso ortaggi e/o frutta prodotti localmente
Si
No
Totale
N
17
6
23
%
73.91
26.09
100.00
6
66
SPORT
No
Si 1 volta a settimana
Si 2/3 volte a settimana
Si ogni 15 giorni
Totale
N
13
4
5
1
23
%
56.52
17.39
21.74
4.35
100.00
OTTURAZIONI
No
Si
Nr
Totale
N
8
11
4
23
%
34.78
47.83
17.39
100.00
FENOMENI DI BRUXISMO
No
Si
Totale
N
22
1
23
%
95.65
4.35
100.00
USO ABITUALE DI CHEWING-GUMS
No
Si
Totale
N
11
12
23
%
47.83
52.17
100.00
USO LENTI A CONTATTO
No
Si
Totale
N
22
1
23
%
95.65
4.35
100.00
FUMO ATTIVO
No
Ex da almeno 5 anni
Totale
N
21
2
23
%
91.30
8.70
100.00
FUMO PASSIVO (ALMENO 1 ORA AL DI')
No
Si
Totale
N
19
4
23
%
82.61
17.39
100.00
TRAFFICO ZONA ABITAZIONE
Senza traffico
Con poco traffico
Con traffico moderato
Con traffico intenso
Totale
N
12
7
2
2
23
%
52.17
30.43
8.70
8.70
100.00
TRAFFICO ZONA UFFICIO/AZIENDA
N
%
Senza traffico
3
13.04
Con poco traffico
4
17.39
Con traffico moderato
5
21.74
Con traffico intenso*
8
34.78
Non rispondenti
3
13.04
Totale
23
100.00
• i soggetti lavorano in azienda elettronica, Assicurazione, Azienda pubblica, Azienda farmaceutica
6
67
3.3. I risultati di San Zeno
CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE
Il campione è composto da 27 soggetti. Quattro di essi hanno il volume di urine 24ore inferiore ad
1 litro per cui vengono esclusi dallo studio. Il campione analizzato è dunque composto da 23
soggetti di cui 11 femmine (47.8%) e 12 maschi (52.2%).
GLI ANALITI
Nella tabella 3.5 che segue vengono riportati i risultati ottenuti per i metalli pesanti analizzati.
Riguardo alla rilevazione delle porfirine urinarie nei 27 soggetti che hanno conferito le urine 24 ore
i risultati mostrano una percentuale rilevante di alterazioni quantitative (n.8 soggetti pari al 29,6%)
3 soggetti (11,1%) con alterazione qualitativa dello spettro porfirinico per eccesso di uroporfirina) e
16 presentano quantità e spettro nella norma.
6
68
Tab. 3.5 - RISULTATI ANALISI DESCRITTIVA CAMPIONI ANALITI µg/24h *1000
Cd
Ag
Cr
Co
Sb
Pt
Ni
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
µg/24h
N
23
23
23
23
23
23
23
23
outliers
1
0
0
0
0
0
1
0
N senza outliers
22
23
23
23
23
23
22
23
n<LoQ (% su N)
0
0
5 (21.7%)
0
5 (21.7%)
23 (100%)
10 (43.5%)
0
N (analisi)
22
23
23
23
23
22
23
Range
SAN ZENO
Hg
0.52-3.19
0.21-1.65
0.025-0.294
0.18-10.06
0.36-2.53
0.006-0.12
0.87 - 10.1
P05
0.52
0.22
0.025
0.18
0.37
0.006
1.08
P25
0.87
0.33
0.035
0.27
0.81
0.01
2.39
1.17 (0.92-1.7)
0.47 (0.37-0.64)
0.05 (0.045-0.073)
0.64 (0.35-1.22)
1.04 (0.82-1.38)
0.015 (0.01-0.02)
3.35 (2.65-4.83)
P75
2.2
0.65
0.075
1.37
1.54
0.023
5
P95
3.2
1.62
0.27
9.25
2.53
0.11
10.06
0.88
1.27 (0.99-1.63)
0.37
0.5 (0.4-0.6)
0.06
0.06 (0.044-0.076)
2.25
0.72 (0.46-1.12)
0.67
1.07 (0.84-1.37)
0.026
0.017 (0.012-0.024)
2.54
3.57 (2.79-4.57)
P50 (IC)
Dev.St.
M.Geom.(IC)
669
3.4. Considerazioni
Nei piccoli studi di monitoraggio biologico umano effettuati su campioni di urina raccolti nel 2012 a
Quarata e a San Zeno, poiché è stata utilizzata la stessa metodica usata nello studio di Civitella, si
può valutare se indicativamente si riscontrano valori medi molto diversi da quelli rilevati nella zona
del Casentino, considerata zona di controllo nello studio di Civitella o nelle altre due zone.
I risultati analitici dei campioni raccolti nell'area estrattiva nel 2011 utilizzando urine spot del
mattino sono stati confrontati con gli esiti del monitoraggio pilota eseguito a Civitella e Badia
Prataglia nel 2009, dal momento che era stata utilizzata analoga modalità di indagine.
Dal confronto emergono, in linea generale, risultati analitici analoghi a quelli rilevati a Badia
Prataglia, eccetto il Cadmio urinario, che mostra valori medi simili al gruppo di Civitella.
Il Mercurio Urinario è in linea con Badia Prataglia, mentre per il Mercurio ematico, essendoci solo 3
campioni con valori inferiori al LoQ, è possibile effettuare confronti con i risultati ottenuti nello
studio pilota di Civitella nel 2009: nell'area estrattiva si osservano concentrazioni in un range da
0.55 a 19.79 µg/L e una media geometrica pari a 2.90 (IC 95%: 1.90 - 4.43) µg/L, valori questi che
risultano in linea con quelli osservati nei 39 soggetti di Civitella e nei 18 di Badia Prataglia nel
2009.
Il Cromo mostra valori in linea con quelli osservati a Civitella, ed inferiori rispetto a Badia Prataglia,
che nel 2009 aveva mostrato un eccesso per questo metallo; l'Antimonio è in linea con Civitella,
leggermente in eccesso rispetto a Badia Prataglia, ai limiti della significatività statistica.
Per l'Argento erano poche le quantificazioni stimabili nel 2009 a Civitella, e non si rilevano eccessi
nell'area estrattiva.
La stima puntuale del Nichel mostra valori analoghi rispetto a Civitella e Badia Prataglia.
Nella zona di Quarata nel 2012 il numero di campioni confrontabili con gli altri gruppi in studio per
MBU è molto ridotto, in quanto pochi campioni di urine delle 24 ore sono state raccolte in quantità
sufficiente (almeno 1 litro); non è appropriato confrontare i risultati di soli 5 campioni di urine con
quelli dello studio più ampio di MBU.
Nell’area di Quarata nello stesso periodo in cui è stato effettuato il MBU in volontari della zona, è
stato eseguito un campionamento dei pozzi e valutati alcuni parametri nei campioni di acque
prelevate. Solo in un pozzo è stata rilevata una quantità in eccesso di manganese ma in assenza
di altri parametri fuori limite è stata considerata non indicativa di fenomeni di inquinamento
pregresso o in atto.
Riguardo all’area di San Zeno si sono osservati:
- valori più elevati rispetto a quelli rilevati in tutte le 3 aree in studio (Civitella, Arezzo e
Casentino) per Cromo e Cobalto;
- valori più elevati per Cadmio rispetto a Arezzo e Casentino;
- valori più bassi di Arezzo e Civitella per Argento e Nichel;
- percentuali elevate di alterazioni quantitative di porfirine urinarie.
Nonostante l’esiguità del campione tali risultati indicano la necessità di un approfondimento.
7
70
-4Bibliografia
Aronsson A.M. et Altri. Dental amalgam and Hg. Biol. Metals 1989, 2: 25-30.
Barregard L. et Altri. People with high Hg uptake from their own dental amalgam fillings. Occup.
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conventional and high-copper amalgam powders in the guinea pig. Arch. Oral Biol. 1987, 32: 257263.
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7
72
-5Legenda
% = percentuale
95% CI = Intervallo di Confidenza al 95%. Indica l’intervallo intorno al valore di tendenza centrale
all’interno del quale cadra’, con una probabilità del 95% , il valore di tendenza centrele scelto.
A = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Civitella
Ag = Argento
AM = media aritmetica
As = Arsenico
ASL = Azienda unità Sanitaria Locale
B = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Arezzo
BMI (body mass index) = Indice di massa corporea
C = nelle figure o grafici da pagina 20 a pagina 30 indica la zona di Badia Prataglia
Cd = Cadmio
Co = cobalto
Cr = Cromo
Dev.St. = Deviazione Standard
GM = media geometrica
GSD = Deviazione Standard Geometrica
h = ora
Hg = Mercurio
ISPO = Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia
LoQ = Limite di quantificazione, è il valore di concentrazione corrispondente al segnale misurabile
sul campione a partire dal quale si può ragionevolmente cominciare a quantificare la
concentrazione del campione stesso.
MBU =Monitoraggio Biologico Umano
M. Geom = media geometrica
N = numero
Ni = Nichel
nmoli/24 h = numero di nano moli escrete giornalmente dell’agente considerato
p (S) = valore di probabilità del test di StudentTwo-sample Wilcoxon rank-sum (Mann-Whitney)
test
p (WR-Sum) = valore di probabilità del test di Two-sample Wilcoxon rank-sum (Mann-Whitney)
test
P05 = 5° percentile
P25 = 25° percentile
P50 = 50° percentile
P75 = 75° percentile
P95 = 95° percentile
Pt = Platino
Pt-u = Platino urinario
7
73
range = minino – massimo
Sb = Antimonio
SINAL = Sistema Nazionale per l'Accreditamento di Laboratori
SIVR = Società Italiana Valori di Riferimento
7
74
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Allegato 28 - Provincia di Arezzo