A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ A.2 INCREMENTO DELLA POPOLAZIONE E PROVENIENZA DEI 15 NUOVI RESIDENTI Introduzione ed inquadramento generale Lo scopo di questo studio è analizzare, nel massimo dettaglio territoriale possibile, le variazioni demografiche occorse tra il 1991 e il 1999 in alcuni comuni campione della provincia di Bologna. Gli ambiti territoriali d’interesse sono, all’interno dei comuni campione, le sezioni di censimento (al 1991) classificate per «tipo Istat» (centro, nucleo e case sparse) e per “areola” (e cioè aggregazioni di sezioni di censimento funzionali allo studio delle dinamiche socio-demografiche dei centri abitati della Provincia di Bologna). Le variazioni della struttura demografica sono descritte a partire da due fonti distinte: per il 1991, il Censimento della popolazione; per il 1999, la base di dati del Progetto di Anagrafe provinciale. I comuni campione sono Castello di Serravalle, Molinella, Ozzano dell’Emilia e San Giovanni in Persiceto. La scelta di solo quattro comuni si è rivelata una scelta obbligata alla luce dello stato attuale della base di dati dell’Anagrafe provinciale, in quanto la referenzazione dei record di questa base di dati è completa, a livello di sezione di censimento, solamente per questi quattro comuni. Teoricamente la georeferenzazione sarebbe stata possibile per un campione di comuni più ampio, tramite il campo «toponimo» presente nella base dati, ma tale operazione presenta aspetti di complessità operativa tali da essere stata, per il momento, lasciata in sospeso (si veda il citato capitolo C.1.1 che illustra un primo tentativo di analisi complessiva). I quattro comuni così individuati rappresentano, comunque, un buon campione della tipologia di insediamento antropico (fig. A4) in quanto, sia per dimensione demografica, sia per la localizzazione rispetto a Bologna coprono, abbastanza bene lo spettro di possibilità esistenti, con l’eccezione dei comuni di montagna, che non sono per nulla rappresentati. Tra le varie dimensioni demografiche d’interesse, l’attenzione sarà focalizzata su: • distribuzione dell’ammontare della popolazione sui territori comunali; • mobilità in entrata: provenienza e destinazione sul territorio dei flussi residenziali. Così facendo si descriveranno le variazioni dell’ammontare di residenti nei quattro comuni campione, in funzione della provenienza e delle caratteristiche demografiche delle nuove famiglie e dei nuovi residenti. 15 Relativamente agli oggetti trattati nel presente capitolo, si veda anche il capitolo C.1.1 Morfologia ed evoluzione del sistema insediativo che, in maniera più sintetica ed approssimata, tenta di illustrare le dinamiche demografiche dello scorso decennio per i centri abitati dell’intera Provincia di Bologna. 17 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Popolazione Residente Bologna Conurbazione Bolognese Imola Territorio Imolese Pianura Collina e Montagna Totale Provinciale 1981 459080 99623 60661 46391 160426 104103 930284 1991 404378 103581 62567 49862 171589 114879 906856 2000 381161 102140 64576 54814 187526 130643 920860 Nota La conurbazione bolognese comprende i comuni di Casalecchio, Zola Predosa e i Comuni dell'Associazione Intercomunale di Castenaso, Ozzano, San Lazzaro. Il territorio imolese comprende i comuni di Mordano, dei comuni apparenenti all'Associazione dei comuni dei Quattro Castelli e l'Unione dei comuni della Valle del Santerno. La pianura comprende il comune di Budrio e le tre associazioni intercomunali della Pianura. La collina e la montagna comprendono le tre Unioni dei comuni montani bolognesi. Fig. A3: Andamento della popolazione residente per ambiti della provincia di Bologna Fig. A4: I quattro comuni campione analizzati. 18 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ San Pietro Decima Molinella Marmort San Giovanni San Martino Selva Budrie b) Molinella a) San Giovanni Ponte Rizzoli Bersagliera Ozzano Castelletto Zappolino Mercatale Noce c) Castello d) Ozzano Fig. A5: Territori comunali di San Giovanni in Persiceto (a), Molinella (b), Castello di Serravalle (c) e Ozzano dell’Emilia (d) suddivisi per sezione Istat 1991 per tipo di sezione, con i nomi dei principali centri abitati. mappe non in scala. In nero i centri, in grigio scuro i nuclei e in grigio chiaro le case sparse. Fig. A6: Territori comunali di San Giovanni (a), Molinella (b), Castello (c) e Ozzano (d) suddivisi per areole. Mappe non in scala. 19 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Valutazioni ed interpretazioni Le variazioni della popolazione tra 1991 e 1999 Castello Molinella Ozzano San Giovanni 1991 2.773 12.066 9.665 22.513 1999 3.843 13.254 10.254 23.774 Differenza 1.070 1.188 589 1.261 Variazione % 38,6 9,8 6,1 5,6 Tab. A5: Numero di residenti al 1991 e al 31.12.1999 e relativi incrementi assoluti e percentuali a Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni. Il Comune di Castello, che contava al 31.12.1999 3.843 residenti, è suddiviso in 6 areole e 17 frazioni Istat; il comune di Molinella, con 13.254 abitanti, è suddiviso in 5 areole e 26 frazioni; il comune di Ozzano, con 10.254 abitanti, è scomposto in 6 areole e 22 frazioni; infine, San Giovanni, con i suoi 23.774 residenti al 31.12.1999, è suddiviso in 10 areole e 35 frazioni (tab. A.2.1 degli allegati tematici). Le frazioni sono classificate «centri», «nuclei» oppure «case sparse» a seconda del tipo di occupazione antropica del territorio. A Castello si ritrovano 8 centri, 3 nuclei e 6 raggruppamenti di case sparse, a Molinella 9 centri, 10 nuclei e 7 raggruppamenti di case sparse, ad Ozzano 6 centri, 10 nuclei e 6 raggruppamenti di case sparse mentre a San Giovanni ci sono 12 centri, 11 nuclei e 12 raggruppamenti di case sparse (fig. A5 e A6, tab. A.2.1 degli allegati tematici). Complessivamente la popolazione residente è aumentata in tutti i quattro comuni analizzati dal 1991 al 1999 (tab. A5). Il maggiore incremento assoluto è avvenuto a San Giovanni (+1.261 unità) ma, data la già elevata consistenza numerica di questo comune, l’incremento in termini relativi è il minore registrato nei quattro comuni (+5,6%). Il comune che ha conosciuto la crescita relativa maggiore è Castello (+38,6%, equivalenti a +1.070, in termini assoluti); questo fatto è in parte spiegato dalla bassa consistenza iniziale (2.773 abitanti al 1991). Il comune che ha registrato l’incremento assoluto minore è Ozzano, con +589 unità pari a +6,1%. Leggendo i dati della tabella A6, con attenzione rispetto alle differenze per tipo di frazione, si può notare come le differenze, in numero di abitanti medi per tipo di sezione, siano notevoli: i nuclei hanno circa il 3% della popolazione dei centri e le frazioni di case sparse ne hanno, invece, circa il 25%. L’incremento del numero medio di residenti nei centri e nelle case sparse tra 1991 e 1999 è stato simile e pari a circa il 9%, mentre l’ammontare di popolazione nei nuclei è rimasto praticamente invariato. All’interno dei singoli comuni queste tendenze hanno seguito le diverse tendenze di crescita comunali, ma hanno fatto registrare anche interessanti interazioni tra tipo di frazione e comune. Le variazioni della popolazione residente nei nuclei sono troppo scarse per poter essere apprezzate e commentate: in ogni comune, dato il basso numero di residenti, tali variazioni non possono portare a considerazioni di alcun tipo. San Giovanni, che ha registrato una crescita del 5,6% a livello comunale, ha visto questa tendenza essere analoga, sia nei centri, che nelle case sparse (rispettivamente 20 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ +5,8 e +5,6%). Anche Molinella ha trovato sostanzialmente lo stesso tasso di crescita, sia nei centri, che nelle case sparse (rispettivamente +10,1 e +8,2, rispetto a un +9,8 comunale). Tendenze opposte invece hanno fatto registrare Castello e Ozzano: mentre nel primo la crescita demografica dei centri è stata più che doppia rispetto a quella delle case sparse (+50% versus +20%) nel secondo la crescita, seppur inferiore in complesso rispetto a quella straordinaria di Castello, è stata più pronunciata nelle case sparse rispetto ai centri (12% versus 6%). La lettura di queste differenti variazioni di ammontare di popolazione va fatta tenendo in considerazione il significato attribuibile alla tipologia Istat, in relazione alle caratteristiche dell’occupazione antropica del territorio nei diversi comuni analizzati. Comune Castello Molinella Ozzano Centri Nuclei Case sparse Totale 337 19 182 226 1260 36 222 510 1381 46 251 446 1585 24 374 679 1181 34 279 506 Centri Nuclei Case sparse Totale 225 21 152 163 1144 33 205 464 1304 48 225 420 1498 26 354 643 1083 34 256 466 Centri Nuclei Case sparse Totale 8 3 6 17 9 10 7 26 6 10 6 23 12 11 12 35 35 34 31 101 Centri Nuclei Case sparse Totale 637 16 53 440 2290 9 159 1414 2468 33 59 1310 3762 10 292 2251 2651 22 209 1630 Centri Nuclei Case sparse Totale 403 14 52 279 2045 12 177 1267 2433 33 47 1281 3595 7 268 2148 2513 21 201 1540 Tipo Istat Media San Giovanni Totale 1999 1991 N Dev. std. 1999 1991 Tab. A6: Numero medio di residenti nelle frazioni Istat nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni nel 1991 e nel 1999, e relative deviazioni standard e numero di frazioni. 21 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Comune Castello Areola Castello Bersagliera Castelletto Fagnano Rio Ca'de' Fabbri Tiola 1999 302 625 2176 319 237 184 3843 1991 260 442 1484 224 229 134 2773 Molinella Capo di Fiume Marmorta San Martino Selva Malvezzi 7961 1871 1252 1652 518 13254 7002 1879 1303 1367 515 12066 959 -8 -51 285 3 1188 13,7 -0,4 -3,9 20,8 0,6 9,8 Ozzano Maggio Mercatale Noce Osteria Nuova Ponte Rizzoli 6767 1146 838 366 323 814 10254 6469 1119 727 322 365 663 9665 298 27 111 44 -42 151 589 4,6 2,4 15,3 13,7 -11,5 22,8 6,1 Persiceto Arginone Castagnolo Decima La Città Le Budrie Lorenzatico Piolino Poggio Tivoli 13207 329 403 5443 367 959 867 752 912 535 23774 12618 373 426 5202 340 802 801 607 852 492 22513 589 -44 -23 241 27 157 66 145 60 43 1261 4,7 -11,8 -5,4 4,6 7,9 19,6 8,2 23,9 7,0 8,7 5,6 Totale Molinella Totale Ozzano Totale San Giovanni Totale Differenze Assolute Percentuali 42 16,2 183 41,4 692 46,6 95 42,4 8 3,5 50 37,3 1070 38,6 Tab. A7: Numero di residenti per areola nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni nel 1991 e nel 1999, variazioni assolute e percentuali. Si notino le tendenze di carattere generale: mediante le chiavi di lettura, dateci dai tipi Istat di frazione, è possibile scendere ancora più nel dettaglio delle strutture insediative, andando a controllare quali sono le località maggiormente responsabili delle tendenze individuate e quali, invece, si situano in controtendenza mediante lo strumento delle areole (tab. A7). 22 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Fig. A7: Variazioni percentuale della popolazione residente dal 1991 al 1999, per areola, nei quattro comuni campione Relativamente a San Giovanni, che ha un saldo positivo del 5,6% (+1.261 residenti) dal 1991 al 1999, si può notare come la maggior parte dell’incremento è avvenuto nel centro maggiore (areola Persiceto, +589 abitanti), che vede un aumento percentuale in linea col totale del comune (+4,7%). In termini relativi gli incrementi maggiori sono avvenuti nell’areola Piolino (+18,3%, pari a +145 unità a partire da 607) e Le Budrie (+14,0%, pari a +157 unità a partire da 802). Le restanti areole mostrano incrementi percentuali in linea con l’incremento comunale, eccetto che Arginone e Castagnolo, che vedono addirittura un, sia pur lieve, decremento di popolazione (rispettivamente 44 e –23 abitanti dal 1991 al 1999). Anche a Molinella l’incremento maggiore, in termini assoluti, è avvenuto nel centro principale, l’areola Molinella (+959 unità, pari a +13,7%), mentre l’incremento percentuale maggiore è avvenuto nell’areola di San Martino (+20,8%, pari a +285 unità). Le restanti tre areole hanno registrato una sostanziale stabilità numerica. È da notare come a Molinella l’incremento di popolazione sia particolarmente concentrato 23 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ nel centro maggiore, molto più che nei tre restanti comuni (se percentualizziamo l’incremento dell’areola Molinella rispetto a quello totale del comune abbiamo che l’81% di tale incremento avviene appunto in tale centro16). A Castello, sia l’incremento percentuale sia quello assoluto, sono maggiori nel centro principale, l’areola Castelletto (+46,6% e +692 unità), mentre ben altre tre areole mostrano incrementi percentuali consistenti e attorno al 40% (Bersagliera, Fagnano e Tiola). Le restanti due areole mostrano incrementi limitati ma non negativi. Ad Ozzano, di nuovo l’incremento assoluto maggiore è nel centro principale, l’areola Ozzano (+298 unità), mentre l’incremento percentuale maggiore è avvenuto in una areola demograficamente meno consistente, Ponte Rizzoli (+22,8%, pari a +151 unità). Incrementi consistenti sono avvenuti anche nelle areole Mercatale e Noce (rispettivamente +15,3 e +13,7%), mentre si ha avuto un incremento negativo a Osteria Nuova (-4 unità). La provenienza dei nuovi residenti La causa degli incrementi demografici dei comuni campione sta, innanzi tutto, nell’immigrazione di nuovi residenti. Quanti sono i «nuovi residenti» nei comuni campione e da dove vengono? Si cercherà di rispondere a queste domande mediante i dati dell’anagrafe provinciale al 31.12.1999. Definiamo «nuovo residente» colui il quale risulta immigrato nel comune tra il 31.12.1994 e il 31.12.199917. La popolazione di riferimento è quella al 31.12.1994 così come ricostruibile dal dato anagrafico, depurata cioè dei nuovi nati tra 1994 e 1999 e, per forza di cose, dei decessi o emigrati nello stesso periodo. In tabella A8 si legge la quota dei «residenti stabili» nei quattro comuni campione; la quota dei «nuovi residenti» è la differenza a 100 del dato riportato in tabella: spicca particolarmente il dato di Castello, dove 1 abitante su 4 cinque anni prima risiedeva in altro comune. % 74,3 81,3 79,6 84,7 Castello Molinella Ozzano San Giovanni N 3843 13254 10254 23774 Tab. A8: Percentuale di residenti stabili nel 1999 nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni. Per residente stabile si intende il residente che, 5 anni prima della rilevazione, abitava nello stesso comune. 16 Ciò in parte è spiegato dal basso numero di areole del comune di Molinella. Tale rapporto non è propriamente una percentuale ma un rapporto di derivazione, in quanto tra gli addendi del denominatore si trovano anche quantità negative. Tale rapporto è 47% per San Giovanni, 65% per Castello e 51% Ozzano). 17 Questa definizione è costruita in questo modo da permettere la confrontabilità con l’analogo dato censuario del 1991. 24 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Stesso comune Bologna Castello 2855 118 Molinella 10778 428 Ozzano 8166 532 S. Giovanni 20134 491 Totale 41933 1569 Castello Molinella Ozzano S. Giovanni Totale 74,3 81,3 79,6 84,7 82,0 3,1 3,2 5,2 2,1 3,1 Resto Provincie provincia vicine 394 116 797 239 808 53 1011 339 3010 747 10,3 6,0 7,9 4,3 5,9 3,0 1,8 0,5 1,4 1,5 Resto Italia 90 373 221 604 1288 2,3 2,8 2,2 2,5 2,5 Estero 196 487 400 986 2069 Non valido 74 152 74 209 509 Totale 3843 13254 10254 23774 51125 5,1 3,7 3,9 4,1 4,0 1,9 1,1 0,7 0,9 1,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tab. A9: Luogo di residenza al 31.12.1994 dei residenti al 31.12.1999 nei quattro comuni campione, valori assoluti e percentuali di riga. La tabella A9 mostra invece la consistenza numerica dei flussi di diversa provenienza in entrata nei comuni campione; in particolare, il valore percentuale mostra l’incidenza del flusso per provenienza sulla popolazione di riferimento. Complessivamente, la provenienza di maggior peso è rappresentata dalla provincia di Bologna, capoluogo escluso: in media 6 residenti su 100 cinque anni prima risiedevano in un altro comune della provincia. Tale quota è particolarmente alta a Castello. Nel comune di Castello, dato l’alto peso complessivo dei «nuovi residenti», tutte le provenienze mostrano flussi particolarmente elevati, e tra queste spiccano soprattutto i provenienti, appunto, dal resto della provincia (capoluogo escluso), dalle provincie limitrofe (ovviamente soprattutto da Modena) e, in misura minore, dall’estero. Anche Molinella, un comune di peso demografico rilevante interessato da un notevole flusso immigratorio, vede la maggior parte di questo flusso provenire dalla provincia, capoluogo escluso. I flussi provenienti dal capoluogo provinciale sono maggiormente presenti a Ozzano, comune di prima cintura. I flussi da altre province non mostrano differenze rilevanti per comune di destinazione. Esiste un chiaro ordinamento per peso sulla popolazione residente dei flussi in entrata: i maggiori sono quelli provenienti dalla provincia, escluso capoluogo, successivamente quelli dall’estero, poi quelli dal capoluogo, dal resto Italia e infine dalle province limitrofe. In figura A8 è riportato il dato analogo alla percentuale di riga della tabella 5 per ogni areola dei comuni campione, ovvero il numero di abitanti al 31.12.1999 che, al 31.12.1994, risiedevano in altro luogo percentualizzato al numero totale di residenti. Le immagini mostrano con grande evidenza che il dato di livello comunale, in alcuni casi, non è che un dato medio di una situazione molto eterogenea a livello territoriale. Se è evidente che i flussi provenienti dalle province limitrofe sono caratteristici dei comuni di confine (Castello e San Giovanni) è anche vero che, all’interno di questi comu- 25 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ da provincia capoluogo escluso da Bologna dal resto da province limitrofe dall’estero d’Italia Fig. A8: Ammontare dei flussi dei «nuovi residenti» al 1999 nei comuni campione, per zona di provenienza e per areola (percentuale dei residenti al 31.12.1999 immigrati tra 31.12.1994 e 31.12.1999) 26 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ ni sono solamente le zone a ridosso dei confini provinciali quelle interessate da questi flussi. È anche visibile che la straordinaria dinamica demografica di Castello è parzialmente spiegata dalla polarizzazione doppia del territorio comunale: da una parte il flusso proveniente da Modena (a ovest) dall’altra (a est) il flusso proveniente dalla provincia e dall’estero. Anche il territorio di Molinella appare particolarmente disomogeneo, soprattutto riguardo il flusso proveniente dalla provincia, capoluogo escluso: sono le zone meridionali del comune ad intercettarne la gran parte. Il flusso proveniente dal resto d’Italia conferma la sua indifferenza distributiva mentre quello proveniente da Bologna conferma invece la sua preferenza per Ozzano. Il flusso proveniente dall’estero invece mostra una grande eterogeneità distributiva sul territorio. L’analisi delle correlazioni di tali flussi a livello di areola esalta una straordinaria correlazione (indice di correlazione di Pearson +0,62) tra i flussi provenienti da Bologna e quelli provenienti dal resto del territorio provinciale (tab. A.2.2 degli allegati tematici). Come sono cambiati i flussi: un confronto con il 1991 Per valutare le variazioni dei flussi di immigrati (ovvero di nuovi iscritti all’anagrafe) sono stati confrontati i flussi di residenti in entrata sul territorio, in forma comparabile tra fonte censuaria e fonte anagrafica. L’unica informazione censuaria per valutare tale fenomeno è il luogo di residenza al 1986, ovvero 5 anni prima della data del censimento. Confrontando i due dati si ha un’informazione sulle variazioni d’intensità dei fenomeni dello spostamento del peso relativo delle componenti migratorie. N Castello Molinella Ozzano San Giovanni 1999 74,3 81,3 79,6 84,7 1991 80,8 92,8 85,4 92,8 Differenza -6,5 -11,5 -5,8 -8,1 1991 2682 11705 9266 21692 1999 3843 13254 10254 23774 Tab. A10: Percentuale di residenti stabili nel 1991 e nel 1999 e differenza assoluta, nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni. Per residente stabile si intende il cittadino che, 5 anni prima della rilevazione, abitava nello stesso comune. Nel periodo tra il 1991 e il 1999 la quota di residenti stabili diminuisce in tutti e quattro i comuni campione: ciò indica chiaramente che la dinamica demografica positiva descritta da questi quattro comuni, dinamica propria della generalità del territorio provinciale - capoluogo escluso -, è fondamentalmente dovuta all’arrivo di nuovi residenti. Leggendo le variazioni 1991-1999 della quota di residenti stabili, si nota come il calo di questa quota (e quindi il corrispondente aumento della quota di neo-residenti) spicca particolarmente a Molinella, dove passa dal 93 all’81%. Tale quota è però in calo su 27 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ tutti e quattro i comuni considerati, e diventa particolarmente bassa a Castello nel 1999, dove 1 residente su 4, cinque anni prima risiedeva in un altro comune. 28 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ 95 90 San Giovanni Ozzano 85 Molinella 80 75 Castello 70 1991 1999 Fig. A9: Quota percentuale di persone residenti nello stesso comune 5 anni prima (residenti stabili) sul totale dei residenti nel 1991 e nel 1999 nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni. Nella tabella A11 si legge l’ammontare complessivo dei residenti stabili e l’ammontare dei residenti mobili, per luogo di provenienza, al 1991 e al 1999. È possibile notare come l’ampiezza dei flussi in entrata nel 1991 sia in generale dovuta, in gran parte, da persone provenienti dalla provincia di Bologna (capoluogo o resto del territorio), mentre il flusso dall’estero, anche se già presente, era inferiore anche ai flussi provenienti dalle province limitrofe o dal resto dell’Italia. Nel 1999 la situazione si presenta sostanzialmente diversa. I flussi provenienti dall’estero e dal territorio provinciale, capoluogo escluso, aumentano considerevolmente, mentre i restanti flussi mostrano differenti dinamiche: aumentano molto poco i flussi provenienti dalle province limitrofe e dal resto dell’Italia, mentre i flussi provenienti dal capoluogo diminuiscono (in valore assoluto) a Castello e Ozzano (rispettivamente –15 e –9 unità). Come risultato di queste dinamiche successive al 1991 si ha che, nel 1999, la situazione è tale che i flussi maggiori provengono dal territorio provinciale, capoluogo escluso, mentre il flusso proveniente dall’estero è maggiore o uguale a quello proveniente dal capoluogo; i flussi provenienti dalle altre province perdono peso in senso relativo. La variazione nella composizione percentuale più evidente è quella degli immigrati dall’estero, la cui percentuale aumenta, dai 10 ai 18 punti, nei quattro comuni considerati. Il fenomeno è in prima approssimazione simile in tutti i comuni eccetto Castello, dove la quota di immigrati dall’estero è aumentata “solo” di 10 punti dal 1991 al 1999, mentre negli altri comuni è cresciuta dai 15 ai 18 punti. Questo fatto è, parzialmente, dovuto alla già elevata quota di mobili dall’estero presente a Castello nel 29 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ 1991 (9%), ma occorre considerare che, anche a San Giovanni nel 1991 tale quota era su valori simili: come conseguenza dell’analogo ampliarsi in quest’ultimo comune della quota di mobili dall’estero abbiamo che, nel 1999, ben il 27% dei mobili proveniva dall’estero. Stesso comune Bologna Resto Provincie provincia vicine Resto Italia Estero Non valido Totale 1991 (A) Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale 2168 10859 7914 20121 41062 133 177 541 351 1202 170 258 567 473 1468 77 148 44 261 530 87 225 160 338 810 47 38 40 148 273 - 2682 11705 9266 21692 45345 1999 (B) Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale 2855 10778 8166 20134 41933 118 428 532 491 1569 394 797 808 1011 3010 116 239 53 339 747 90 373 221 604 1288 196 487 400 986 2069 74 152 74 209 509 3843 13254 10254 23774 51125 -15 251 -9 140 367 224 539 241 538 1542 39 91 9 78 217 3 148 61 266 478 149 449 360 838 1796 131,8 208,9 42,5 113,7 105,0 50,6 61,5 20,5 29,9 40,9 3,4 65,8 38,1 78,7 59,0 317,0 1181,6 900,0 566,2 657,9 Differenze (B-A) Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale Incrementi percentuali (B/A*100-100) Castello -11,3 Molinella 141,8 Ozzano -1,7 San Giovanni 39,9 Totale 30,5 Differenze percentualizzate sui residenti 1991 (B-A)/(residenti 1991)*100 Castello -0,6 8,4 1,5 0,1 Molinella 2,1 4,6 0,8 1,3 Ozzano -0,1 2,6 0,1 0,7 San Giovanni 0,6 2,5 0,4 1,2 Totale 0,8 3,4 0,5 1,1 5,6 3,8 3,9 3,9 4,0 43,3 13,2 10,7 9,6 12,7 43,3 13,2 10,7 9,6 12,7 Tab. A11: Residenti al 1991 e 1999 nei quattro comuni campione suddivisi per residenza 5 anni prima e differenze tra 1999 e 1991. 30 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ La seconda variazione più evidente nella composizione percentuale dei mobili in entrata è quella dei provenienti da Bologna città. Nonostante, in termini assoluti, vi sia un calo solamente a Castello e ad Ozzano (rispettivamente da 133 e 541 unità nel 1991, a 118 e 532 nel 1999), a causa del forte aumento dei mobili nel loro complesso, nell’insieme dei residenti tra 1991 e 1999 si ha che, in termini di composizione percentuale, la quota di provenienti da Bologna città diminuisce in tutti e quattro i comuni studiati. Soltanto a Molinella tale diminuzione è minima (-3,6%), a fronte di un incremento assoluto di +251 unità. Bologna Resto Provincie provincia vicine Resto Italia Estero 1991 Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale 25,9 20,9 40,0 22,3 28,1 33,1 30,5 41,9 30,1 34,3 15,0 17,5 3,3 16,6 12,4 16,9 26,6 11,8 21,5 18,9 9,1 4,5 3,0 9,4 6,4 1999 Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale 11,9 17,3 25,5 13,5 17,1 39,9 32,2 38,7 27,8 32,7 11,7 9,7 2,5 9,3 8,1 9,1 15,1 10,6 16,6 14,0 19,8 19,7 19,2 27,1 22,5 Differenza Castello Molinella Ozzano San Giovanni Totale -13,9 -3,6 -14,5 -8,9 -11,0 6,8 1,7 -3,2 -2,3 -1,5 -3,2 -7,8 -0,7 -7,3 -4,2 -7,8 -11,5 -1,3 -4,9 -4,9 10,7 15,2 16,2 17,7 16,1 Non validi 7,5 6,1 3,5 5,7 5,5 Totale N 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 514 846 1352 1571 4283 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 988 2476 2088 3640 9192 Tab. A12: Composizione percentuale dei «nuovi residenti» nei quattro comuni campione nel 1991 e nel 1999 e differenza tra le percentuali. Per quanto riguarda i mobili in entrata provenienti dagli altri comuni della provincia la composizione percentuale è, tutto sommato, stabile se si eccettua Castello, in cui tale quantità aumenta di 7 punti percentuali. Tale incremento è principalmente dovuto all’aumento dei provenienti dai comuni limitrofi (tab. A.2.3 degli allegati tematici). In tabella A.2.3 si può anche notare come l’apparente stabilità di questa quota nel comune di Ozzano è dovuta, in realtà, ad un cambio dell’intensità dei flussi di provenienza, che si spostano, dai comuni della cintura bolognese, a quelli dell’imolese. 31 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Sono in calo relativo anche i provenienti dalle provincie limitrofe, soprattutto a Molinella (provenienti dalla provincia di Ferrara) e a San Giovanni (da Ferrara e Modena). A Castello, che sia nel 1991 che nel 1999 ha una forte componente proveniente da Modena, il calo è molto modesto. Infine, la componente migratoria proveniente dal resto d’Italia, abbastanza rilevante nel 1991 soprattutto a Molinella, San Giovanni e Castello, subisce un calo notevole in particolar modo a Molinella e Castello. Un’analisi delle correlazioni18 (tab. A13) a due a due, a livello di areola dell’indicatore «differenza tra flussi percentualizzata alla popolazione 1991» (tab. A11) mostra come, per tutte le coppie flusso-flusso, l’indice di correlazione di Pearson sia non significativo (al livello del 5%), eccetto che per la correlazione tra l’aumento del flusso proveniente dalle provincie limitrofe e quello del resto d’Italia (-0,38) e tra flusso proveniente dalla provincia, capoluogo escluso, e flusso proveniente dall’estero (+0,49). Ciò significa che nei quattro comuni considerati: - nelle areole in cui è più alto l’incremento di flusso dall’estero è anche più alto il flusso intraprovinciale (e viceversa); - nelle areole in cui è più alto il flusso dalle province limitrofe è più basso il flusso dal resto d’Italia (e viceversa). Non è però possibile ignorare il livello di correlazione tra l’incremento di flusso da Bologna e quello proveniente dalle altre province italiane (+0,29) e quello proveniente dall’estero (-0,28) anche se, in termini di significatività statistica, non raggiunge i livelli standard generalmente accettati: è possibile che, all’ampliarsi della base di osservazioni, tali livelli possano differire significativamente dallo zero e indicare, quindi, fenomeni di incremento di segregazione basata sulla provenienza. Bologna Resto della provincia Province limitrofe Resto d'Italia Estero Resto della provincia Province limitrofe Correlazione di Pearson 0,113 Sig. (2-code) N Correlazione di Pearson 0,573 27 0,256 0,013 Sig. (2-code) N Correlazione di Pearson 0,197 27 0,287 0,948 27 0,110 -0,384 Sig. (2-code) N Correlazione di Pearson Sig. (2-code) N 0,147 27 -0,282 0,154 27 0,585 27 0,486 0,010 27 0,048 27 0,069 0,732 27 18 Resto d'Italia 0,010 0,961 27 L’analisi è stata condotta anche considerando la presenza di outliers e i risultati sono sostanzialmente i medesimi. 32 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Tab. A13: Indici di correlazioni di Pearson tra l’indicatore di incremento di flusso di nuovi residenti 19911999 relativizzato alla popolazione residente 1991 a livello di areola Conclusioni Per l’incremento della popolazione - L’incremento del numero medio di residenti nei centri e nelle case sparse tra 1991 e 1999 è stato simile, pari a circa il 9%. - Nel quadro di una dinamica di aumento demografico comune a tutti e quattro i comuni campione, si delineano, comunque, traiettorie di sviluppo insediativo di tono differente nelle diverse realtà territoriali studiate. San Giovanni in Persiceto ha avuto uno sviluppo in complesso uniforme, sia per quanto riguarda la distinzione tra centri e case sparse ISTAT sia, con poche eccezioni, per quanto riguarda il frazionamento in areole con un incremento medio del 5,6%. Essendo un comune di consistenza demografica già elevata, ciò ha significato anche un notevole incremento in termini assoluti (1.261 unità). Ozzano dell’Emilia ha avuto uno sviluppo complessivo non dissimile da quello di San Giovanni (+6,1%) ma di disomogenea distribuzione territoriale: lo sviluppo demografico è stato doppio nelle case sparse (+12%), rispetto ai centri (+6%), a livello di tipi Istat. Ancora disomogeneo è stato anche considerando le areole come aggregato territoriale. Molinella ha avuto un incremento percentuale doppio rispetto a San Giovanni e Ozzano. Tale sviluppo è stato particolarmente concentrato nell’areola principale del comune, l’areola Molinella, mentre è stato omogeneo tra centri e case sparse Istat. Castello di Serravalle è il comune che ha presentato i valori più estremi di sviluppo complessivo e di differenziazione territoriale dello sviluppo stesso: con un incremento di circa 1.100 abitanti a partire dai 2.800 del 1991, ha avuto uno straordinario incremento percentuale prossimo al 40%. Tale sviluppo è stato più che doppio nei centri Istat rispetto alle frazioni di case sparse. In tutte le areole si è avuto un incremento positivo, cosa che non è accaduta nei restanti tre comuni studiati. Per la provenienza dei nuovi residenti - la quota di residenti insediati negli ultimi 5 anni oscilla tra il 15 e il 25% della popolazione nei quattro comuni campione. - esiste un chiaro ordinamento nel peso dei flussi: i maggiori sono quelli provenienti dalla provincia escluso il capoluogo, successivamente quelli dall’estero, poi quelli dal capoluogo, dal resto Italia e infine dalle province limitrofe. - il flusso di uscita dal capoluogo verso i comuni della provincia, imponente nel 1991, mostra segni di cedimento di forza, seppure per Ozzano, comune di prima cintura, rimane quello di peso prevalente; - il flusso di rimescolamento di residenze intra-provinciale si amplifica nel 1999, rispetto al 1991, e rappresenta la quota maggiore in termini di peso relativo; tale flusso è particolarmente evidente a Castello e Molinella - i flussi provenienti dal resto d’Italia, di peso non trascurabile nel 1991, restano costanti o aumentano di poco, in valore assoluto, nel 1999; di conseguenza il loro peso relativo sul totale del flusso entrante diminuisce di forza; - il flusso proveniente dall’estero, da quasi residuale che era nel 1991, diventa un flusso di portata considerevole. 33 A. Il sistema economico, sociale e demografico ____________________________________________________________________________________ Allegati e fonti § § § § Tab. A.2.1 Numero di residenti per frazione Istat nei comuni di Castello, Molinella, Ozzano e San Giovanni nel 1991 e nel 1999, variazioni assolute e percentuali. Tab. A.2.2 Indici di correlazione di Pearson tra l’indicatore di incremento di flusso di nuovi residenti 1991-1999 relativizzato alla popolazione residente 1991 a livello di areola. Tab. A.2.3 Luogo di residenza 5 anni prima del 1991 e del 1999 nei quattro comuni campione. Tab. A.2.4 Numero di residenti al 31.12.1999 che al 31.12.1994 risiedevano in altro comune su 100 residenti attuali, per areola. 34