Bergamo, 21 gennaio 2002 IPOTESI DI STRUTTURE DATI PER LA GENERAZIONE DI CARTOGRAFIA DIGITALE V.F.R. (VOLO A VISTA NON TATTICO) Giovanni Turriceni – Luca Panzetti - Giuseppe Lenzi INDICE Introduzione Tematismi aeronautici Piste Radioassitenze Spazi aerei Tematismi naturali Orografia Tematismi antropici Città Il Sistema Cartografico di Navigazione APPENDICE A: esempio di struttura dati originale D.E.M. APPENDICE B: pagine di esempio di AIP relative a: • descrizione geografica CTR (RAC 3-3-3) • descrizione geografica FIR (RAC 3-1-1) • descrizione pista (AGA 2-7.5) Introduzione Viene di seguito descritta un’ipotesi di organizzazione informatica di elementi cartografici differenti necessari alla generazione di mappe digitali specifiche per la navigazione aerea a vista. Quanto riportato si concretizza in un programma dimostrativo di visualizzazione delle informazioni descritte ed interfacciabile con ricevitore GPS via porta seriale. Sono stati individuati i seguenti tematismi: • tematismi naturali n orografia • tematismi antropici generici n città • tematismi aeronautici n spazi aerei (controllati e non controllati) n radioassistenze n piste I tematismi descritti rappresentano solo un limitato esempio di organizzazione preliminare di elementi cartografici. Le esigenze del volo a vista comporteranno l’estensione e l’arricchimento degli elementi stessi. Limitatamente ai tematismi cartografici riportati, sono state individuate due strutture digitali per l’organizzazione dei dati: • strutture vettoriali : le informazioni sono descritte come sequenze di punti, linee, archi di cerchio, ... • strutture D.E.M. (Digital Elevation Model) : le informazioni sono riferite ad una griglia regolare di punti Ad esclusione dell’orografia, caratterizzata da una struttura di tipo DEM, tutte le altre informazioni sono organizzate in modo vettoriale. Tematismi aeronautici La fonte dei tematismi aeronautici è rappresentata dalla pubblicazione A.I.P. dell’E.N.A.V.. Tutte le informazioni geografiche scelte sono state codificate mantenendo l’organizzazione originale riportata in AIP (vedi APPENDICE B). Tutti gli elementi sono riferiti al sistema di coordinate geografiche ED50 (Ellissoide: European Datum ’50). In futuro potrà risultare più efficiente organizzare tutte le informazioni (non solo quelle aeronautiche) rispetto ad un sistema già proiettato rettangolare (Lambert). Piste AIP descrive le piste in due differenti modi: orientamento larghezza lunghezza centro pista orientamento Esempio: pista di Albenga Pista Dimensioni (m) Orientam. N° N° vero b a a 09 093 09 27 273 27 Altitude 45 (m) 149 (ft) testata pista larghezza testata pista Esempio: pista di Orio al serio RWY QFU THR 11 105 45° 40’ 13” N 09° 41’ 26” E 29 285 45° 39’ 52” N 09° 43’ 22” E AD ELEV 779 DIMENSIONI 2850 x 45 Per entrambe le descrizioni, numero e tipo dei campi numerici per la codifica è il medesimo, assumendo però significato diverso nei due casi. Ogni pista viene descritta tramite due record di tipo ASCII (testo) nel file archivio delle piste; il primo record contiene solo il nome della pista, il secondo una sequenza di campi numerici il cui significato dipende dal contenuto del primo campo alfabetico: “C” od “E”: Pista tipo “C” gradi latitudine centro pista [°] minuti latitudine centro pista [’] secondi latitudine centro pista [”] gradi longitudine centro pista [°] minuti longitudine centro pista [’] secondi longitudine centro pista [”] orientamento testata 1 [°] orientamento testata 2 [°] 0.0 0 0 0.0 lunghezza pista [m] larghezza pista [m] elevazione [ft] Pista tipo “E” gradi latitudine testata 1 [°] minuti latitudine testata 1 [’] secondi latitudine testata 1 [”] gradi longitudine testata 1 [°] minuti longitudine testata 1 [’] secondi longitudine testata 1 [”] gradi latitudine testata 2 [°] minuti latitudine testata 2 [’] secondi latitudine testata 2 [”] gradi longitudine testata 2 [°] minuti longitudine testata 2 [’] secondi longitudine testata 2 [”] lunghezza pista [m] larghezza pista [m] elevazione [ft] Tipo campo numerico intero intero reale intero intero reale intero intero reale intero intero reale intero intero intero Esempio di codifica per i due tipi di descrizione “pista”: ALBENGA C 44 02 41.00 08 07 35.00 093 273 0.0 0 0 0.0 1560 40 149 ORIO 1 E 45 40 13.00 09 41 26.00 45 39 52.00 09 43 22.00 2800 45 779 Radioassistenze Da AIP sono state recuperate tutte le coordinate geografiche delle radioassistenze disponibili; la codifica è semplice; ogni radioassistenza è identificata da una stringa tipo/sigla, dove per tipo si può avere: DME, LOC, NDB, TAC, VOR e dalle corrispondenti coordinate geografiche. Esempio: DME/RAI 38 10 57.00 13 07 00.00 0 LOC/AH 40 41 54.00 08 19 53.00 0 NDB/VOG 44 57 47.00 08 58 21.00 0 TAC/AVI 46 01 42.00 12 35 12.00 0 VOR/ALG 40 37 39.00 08 14 40.00 0 Spazi aerei (controllati e non controllati) Ad esclusione delle aerovie, che non sono state codificate, tutti gli spazi aerei vengono descritti in AIP tramite sequenze di punti geografici connessi da linee od archi di cerchio. Nel caso di spazi aerei limitati dai confini di stato, il numero di punti potrà risultare cospicuo. Lo spazio aereo più semplice è il cerchio. La codifica di uno spazio aereo si sviluppa nel seguente modo: 1. una stringa alfanumerica contenente nell’ordine: n n n n tipo spazio aereo (APP, FIR, UIR, TMA, ACC, TWR, ...) nome spazio aereo ordine (A, B, ..., 0 se unico) limiti spaziali verticali così come riportato in AIP 2. il numero di punti costituenti lo spazio aereo 3. la sequenza dei punti secondo la seguente struttura: n n n n n n tipo punto: P = punto semplice, C = arco di cerchio, V = esternamente ad un punto gradi latitudine punto minuti latitudine punto secondi latitudine punto gradi longitudine punto minuti longitudine punto n secondi longitudine punto n raggio (eventuale) di cui il punto è centro o vertice La codifica dovrebbe essere completata con un codice relativo alla convessità o concavità dell’area in quel punto (FIR di Brindisi risulta in un punto curvo concava). Esempio: Area di Controllo di Bergamo Orio al Serio: Descrizione AIP: Codifica: APP ORIO 0 1500FTAGL/GND Linea congiungente i punti: 8 45°43’15”N 09°39’10”E P 45 43 15 09 39 10 0.0 45°44’29”N 09°49’00”E indi arco di cerchio, in senso orario, di 6 NM di P 45 44 29 09 49 00 0.0 C 45 38 35 09 50 31 6 raggio con centro su LO ORI fino al punto: P 45 32 35 09 50 44 0.0 45°32’35”N 09°50’44”E P 45 32 25 09 42 01 0.0 45°32’25”N 09°42’01”E indi arco di cerchio, in senso orario, di 8 NM di C 45 40 25 09 41 42 8 P 45 37 39 09 30 57 0.0 raggio con centro sul punto: P 45 43 15 09 39 10 0.0 45°40’25”N 09°41’42”E fino al punto: 45°37’39”N 09°30’58”E 45°43’15”N 09°39’10”E 8 1 2 6 7 3 CTR aeroporto di Bergamo Orio al Serio 5 4 Tematismi naturali Attualmente i particolari geografici naturali sono limitati alla sola orografia; è possibile ipotizzare però che altri elementi geografici naturali risultino descrivibili tramite strutture vettoriali (fiumi, ...). Orografia La fonte delle informazioni di elevazione del suolo per il territorio nazionale consiste di un file di tipo ASCII contenente le quote orografiche distribuite su una griglia geografica riferita all’ellissoide Italia ’40. Le caratteristiche dei dati orografici è: latitudine massima [°] latitudine minima [°] longitudine minima [°] longitudine massima [°] passo griglia in longitudine [°] = 47.5 = 36.5 = -6.0 = 6.5 = 0.0055556 passo griglia in longitudine [°] = 0.00417 Da questi dati è stato generato un file binario tipo D.E.M. contenente le quote orografiche d’Italia riferite ad una griglia chilometrica ottenuta proiettando secondo Lambert le coordinate geografiche originali. Prima della conversione rispetto al sistema rettangolare, le coordinate sono state riferite all’ellissoide ED50 tenendo conto della correzione (fissata costante per tutta l’Italia) di 6” in latitudine e 2.5” in longitudine. Le nuove caratteristiche dei dati orografici è: coordinata y massima [km] coordinata y minima [km] coordinata x minima [km] coordinata x massima [km] passo griglia in x [km] passo griglia in y [km] numero di righe numero di colonne = 1266.0 = 76.0 = -586.0 = 532.0 = 0.25 = 0.25 = 4764 = 4476 Il file binario è organizzato in modo tale che, sviluppandosi per righe, il primo punto risulta essere quello avente coordinata y massima e coordinata x minima, mentre l’ultimo coordinata y minima e coordinata x massima; se i = indice delle righe e j = indice delle colonne: y_max x_min i=1 j=1 i=2 j=1 i=3 j=1 i=1 j=2 i=1 j= 3 ... ... x_max i=1 j = 4476 y_max ... ... y_min ... i = 4764 j= 1 x_min i = 4764 y_min j = 4476 x_max In realtà il file binario non contiene le quote ma un indice compreso tra 0 e 255 e corrispondente ad un ben preciso colore (che il programma dimostrativo) di visualizzazione riconosce. Gli indici si riferiscono agli intervalli di quote deducibili dalla legenda delle carte OACI-CAI 1:500 000: indice colore 225 224 223 222 221 220 219 218 217 216 215 214 rosso - R 255 127 159 191 213 255 255 255 255 255 255 0 verde - G 255 63 97 127 127 157 191 221 255 255 127 255 blue - B 255 0 0 0 0 0 0 32 127 191 255 255 intervallo quote [m] > 3297 > 3000 ; ≤ 3297 > 2500 ; ≤ 3000 > 2000 ; ≤ 2500 > 1500 ; ≤ 2000 > 1000 ; ≤ 1500 > 700 ; ≤ 1000 > 400 ; ≤ 700 > 200 ; ≤ 400 > 100 ; ≤ 200 > 0 ; ≤ 100 ≤0 I dati sono memorizzati come interi (2 bytes) ma, trattandosi di valori compresi tra 0 e 255, potrebbero essere memorizzati con un solo byte, con una conseguente riduzione dell’occupazione di memoria. I parametri per la trasformazione delle coordinate geografiche secondo Lambert sono: ϕ0 = 36° λ0 = 13° ϕ1 = 38° ϕ2 = 46° Tematismi antropici Ad esclusione di alcune citta’ non sono state codificati altri tipi di informazioni geografiche legate all’attività antropica che potessero essere di utilità alla navigazione aerea a vista: strade, ferrovie, piloni, ponti, ... Città La fonte delle informazioni relative alla posizione dei centri urbani consiste nell’archivio ISTAT dei comuni d’Italia. A titolo di esempio sono state estratte i più importanti capoluoghi di provincia. Il programma dimostrativo si limita a disegnare un quadrato senza però tener conto della reale estensione dell’agglomerato urbano. La codifica di una città si sviluppa nel seguente modo: 1. una stringa alfanumerica contenente il nome della città 2. la sequenza dei punti secondo la seguente struttura: n gradi latitudine città n n n n n n minuti latitudine città secondi latitudine città gradi longitudine città minuti longitudine città secondi longitudine città elevazione della città in piedi Esempio: GENOVA 44 25 9.35 8 53 51.00 31 BRESCIA 45 32 38.35 10 12 52.01 163 COMO 45 48 34.22 9 5 3.05 220 ......... Il Sistema Cartografico di Navigazione Definite le strutture dati delle informazioni geografiche di interesse per il volo a vista, l’ipotetico sistema di navigazione funzionerà in linea di massima come un generico applicativo GIS, ma in maniera decisamente più semplificata, dovendo trattare un numero limitato di informazioni. L’impiego combinato di strutture dati “vector”, per i tematismi aeronautici ed antropici, e strutture di tipo “DEM” per l’orografia, consente l’implementazione relativamente semplice di interessanti opzioni di visualizzazione della mappa: • zoom: scalatura della mappa a richiesta del pilota; per semplicità di impiego converrà adottare alcuni livelli significativi di zoom (1:500 000, 1:250 000, ...), attivabili in funzione della fase di navigazione; a seconda del livello di zoom sara inoltre visualizzata la quantità necessaria di dettagli (ad esempio i nomi dei paesi potrebbero essere mostrati solo ad un livello di zoom sufficientemente dettagliato) • rotazione: la mappa (combinazione di dati “vector” e “DEM”) potrebbe essere ruotata nel senso della navigazione • 3D: in talune situazioni potrebbe risultare utile la visualizzazione 3D della mappa, dal momento che la caratteristica dei dati “DEM” lo consentirebbe • foto: in aggiunta ai dati descritti “vector” e “DEM”, potrebbe essere previsto un archivio di immagini fotografiche georeferenziate di particolari aree; ad esempio delle zone aeroportuali; in tal caso il pilota opzionalmente potrebbe visualizzare la propria posizione direttamente sulla foto dell’area sorvolata Di seguito si riporta uno schema semplificato delle funzionalità del sistema cartografico di navigazione: Tematismi naturali Parametri operatore: zoom / scorrimento orografia ....... Tematismi antropici città ....... Generazione e visualizzazione mappa Posizione ( GPS ) velivolo Tematismi aeronautici piste radioass. spazi aerei ....... • acquisizione parametri da operatore: zoom, scorrimento, ... • ridefinizione limiti della finestra spaziale di visualizzazione delle informazioni geografiche • disegno delle informazioni geografiche: n ritaglio dalla struttura DEM della porzione di orografia e sua visualizzazione n visualizzazione dei restanti tematismi naturali n visualizzazione dei tematismi antropici generici n visualizzazione dei tematismi aeronautici • visualizzazione della posizione del velivolo acquisita da satellite Prototipi dimostrativi di sistemi di navigazione possono essere realizzati anche con prodotti software commerciali di tipo GIS: MAPINFO, ARCVIEW, ... OSSERVAZIONI: • l’impiego di una cartografia elettronica strutturata come descritto consente una semplice gestione, anche se differenziata, per quanto riguarda gli aggiornamenti • l’impiego di una cartografia elettronica strutturata come descritto consentirebbe una efficace pianificazione interattiva delle rotte direttamente sulle mappe digitali • l’utilizzo dell’orografia in formato DEM consente di fornire informazioni sulla presenza di ostacoli orizzontali • il sistema potrà essere interfacciato non solo ad un GPS, ma eventualmente anche ad una capsula barometrica e/o ad una bussola elettronica • l’aspetto dello strumento dovrà essere estremamente semplice: il video e un numero limitato di pulsanti (un paio di nottolini multifunzione e qualche tasto). • pur basandosi su una base strumentale di tipo Personal Computer, lo strumento non apparirà assolutamente come tale • probabilmente il sistema operativo del sistema dovrà essere ricercato tra quelli dedicati per applicazioni real-time; un’alternativa all’ambiente WINDOWS potrebbe essere, data la “lenta” velocità richiesta per l’acquisizione (qualche dato al secondo), un ambiente UNIX (LINUX per il Personal Computer); tale ambiente ha già trovato applicazioni in campo aeronautico in taluni sistemi per il supporto ai servizi ATC • lo sviluppo del sistema richiederà l’impiego di software dedicato alla grafica avanzata • potrebbe risultare conveniente realizzare una prima versione molto semplice del sistema, limitato magari alla sola visualizzazione della posizione su base cartografica; ascoltate, vagliate e meditate le esigenze degli utilizzatori, una versione (preferibilmente solo software) successiva potrebbe implementare funzioni di gestione della rotta APPENDICE A: esempio di struttura dati originale D.E.M. Italy 30-Second DTM Summary Documentation ---------------------------------------------------------------------Description Data Set Name: Servizio Geologico Nazionale Italy 30-Second DTM File Name: ITALY.BIN Coverage Area Coverage: Italy including Sardinia and Sicily Coordinate Coverage: 47 20'N to 36 40'N x 6 27'08.4"E to 18 57'08.4"E Topography/bathymetry/both: Both (limited bathymetry) Grid Structure Cell Dimensions: Cell Registration: Latitude: 00'30" Longitude: 00'30" Center of cell Total Grid Rows: Total Grid Columns: 1280 1500 Data Characteristics Elevation Units: Meters Elevation Type: Average Projection: Lat/lon (no projection) Vertical Accuracy: Horizontal Accuracy: Null Land Value Designator: 0 Null Ocean Value Designator: 0 Source Data Contributor: V. Catenacci Servizio Geologico Nazionale Settore III Geofisica Roma, Italy Data Developer: See documentation Development History The source for the Italy 30-second DTM is a 7.5 x 10-second DTM developed by the Italian Geological Service for use in gravity terrain corrections. Organizations involved with either developing, analyzing, or financing the development model include AGIP, National Research Council, National Group of Solid Earth Geophysics (GNGTS), Education Ministry (MPI), and the University of Leece. The data processing described here is documented in slightly more detail in Carrozzo, et al. (1985). Elevations for the 7.5 x 10-second model were derived from several topographic map sources listed below. 1. Military Geographic Institute (IGM) 1:25,000 scale maps for the landmass of Italy 2. Navy Hydrographic Institute (IIM) 1:100,000 scale maps for the surrounding sea areas 3. 1:25,000 scale French maps for areas immediately beyond the border 4. 1:50,000 scale French maps for areas further beyond the border 5. 1:50,000 scale Swiss maps 6. 1:50,000 scale Austrian maps 7. 1:50,000 scale Yugoslavian maps Mean height values were manually extracted from the topographic maps at regular grid intervals. The size of the grid was selected to maximize the amount of reliable detail obtainable from the source maps while not so small as to make the processing unreasonably burdensome. Grid spacings of 7.5 x 10-seconds were used for the 1:25,000 maps, 15 x 20-seconds were used for 1:50,000 maps, and 30 x 40-seconds were used for the 1:100,000 maps. 15 x 20-second and 30 x 40-second data were converted to 7.5 x 10-second grids by interpolation. Grid lines were printed on transparent acrylic sheets in 20-minute latitude sections and overlaid on the maps for data collection. For each grid cell, a mean height was manually estimated from the contours and point heights that appeared within each cell. The 6,210,000 elevation values were derived from 3,450 IGM maps; 3,456,000 depth values were derived from 120 IIM maps; and 1,878,000 coastal heights were derived from 130 coastal maps. Data were analyzed for errors by Servizio Geologico Nazionale using the following procedures. 1. Checked that data were expressed in proper numeric terms and that they were intrinsically valid. Verified that the data fell within a predetermined range of values for the zone under consideration. 2. Checked the gradient of each cell by testing whether the difference between each cell and its neighbors does not exceed a predetermined value as chosen by the type of local terrain. 3. Spot checked data by independently collecting data from various cells twice. Verified that the two values did not differ beyond predetermined values based on the type of local terrain. 4. Generated contour maps from the gridded data in each area and overlaid these on the source maps for comparison. 5. Generated contour maps from several adjacent areas and overlaid these on 1:100,000 IGM source maps to confirm proper edge matching between processed areas. NGDC converted the 7.5 x 10-second data from 20 x 30-minute individual segments into a continuous grid covering all of Italy. The 30-second grid was developed by taking the mean of all 7.5 x 10-second cells that fell within each 30-second area. Areas containing significant errors were removed from the model. These areas are located in the northern part of the model. File header, ITALY.HDR, della struttura DEM per l’Italia: file_title palette data_type data_byte_order upper_map_y lower_map_y left_map_x right_map_x number_of_rows number_of_columns grid_size(x) grid_size(y) grid_unit grid_origin grid_cell_registration map_projection missing_flag sea_level_elev_max sea_level_elev_min sea_level_elev_unit = Italy 30-sec DTM (Serv Geologico Nazionale) = TOPO_LAND = image = little_endian = 47.33333333 = 36.66666667 = 6.45233333 = 18.95233333 = 1280 = 1500 = 0.00833333 = 0.00833333 = degrees = upperleft_x = center of cell = lat/lon =0 = 4570 = -2155 = Meter APPENDICE B: pagine di esempio di AIP relative a: • descrizione geografica CTR (RAC 3-3-3) • descrizione geografica FIR (RAC 3-1-1) • descrizione pista (AGA 2-7.5)