N U M E R O C I N Q U A N TA S E I - S E T T E M B R E 2 0 1 3
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Disturbo di Anzio
La prima sensazione che si vive passeggiando per
le vie della nostra cittadina con occhi attenti e una
testa non contaminata dalle nebbie marine, è quel
senso dell’attesa di cui ogni cosa è pregna.
Tutto nella nostra città aspetta di essere riqualificato,
sistemato, ammodernato, manutenuto.
Sembrerebbe che questa condizione di attesa
sia l’effetto del cosiddetto Disturbo di Anzio,
patologia molto diffusa tra i rappresentanti della politica locale degli
ultimi lustri. La patologia sembra sia dovuta alla cronicizzazione di
veri e propri blocchi psicomotori, che hanno origine nell’infanzia.
Il Disturbo di Anzio si manifesta come reazione ai continui “questo
non si tocca” pronunciati dal genitore nel momento del gioco nel
salone di casa. Ecco il perché del porto e delle riviere fatiscenti, ecco
il perché delle imbarcazioni rimaste nel fondo del mare, delle aiuole
appassite, delle strade bucate e poco illuminate, del Paradisino che
cade a pezzi, delle erbacce che invadono i marciapiedi, degli odori
nauseanti che girano per i nostri quartieri, delle scuole trascurate e
delle periferie dimenticate.
Il soggetto a cui viene diagnosticato questo disturbo può entrare in
un processo di risoluzione del problema solo lavorando sul proprio
coraggio, cambiando e raggiungendo uno stato di efficienza positiva
per la collettività.
Le uniche controindicazioni in questo cambiamento, sono l’effetto
devastante su chi nel lavoro introspettivo e di analisi insegue un falso
coraggio, che non permette di approfondire con chiarezza le proprie
dinamiche interne, ottenendo così risultati opposti e incontrollati,
che catapultano sul bene comune fantasie isteriche e prive di
fondamento.
In questi casi il “questo non si tocca” si trasforma nel “tocco tutto
e come me pare”, ed ecco nascere le villettopoli, l’acqua privata e le
società sanguisuga per le casse comunali, in altri casi, invece, si può
trasformare nel “mo sbrago tutto”, ed ecco il nascere una compulsiva
passione per il bowling, tale da riempire la città di birilli: bianchi,
grigi, verdi, gialli, e marroni.
Auguriamoci che nei prossimi mesi qualcuno tolga il disturbo.
Andrea Mingiacchi
Riviera Zanardelli 45 – Anzio
Tel 06 98340765 - fax 06 98342058
agosto 2013 _ n.55
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QUESTO SPAZIO
PUò ESSERE
TUO!!!!
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n.55 _ agosto 2013
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Per la giunta Bruschini inizia un anno di intenso lavoro
SETTEMBRE
È TEMPO DI RILANCIARE ANZIO
Ambiente, Territorio e Turismo le tre priorità su cui lavorare
Archiviata la stagione estiva, con l’inizio di settembre inizia per il
sindaco di Anzio Luciano Bruschini e per la sua Giunta la vera sfida:
rilanciare la città puntando su Ambiente, Territorio e Turismo. Sono
questi i tre punti chiave sui quali l’amministrazione comunale dovrà
lavorare, perchè la città neroniana merita di diventare una località
modello del litorale, dove al posto della speculazione edilizia e del
consumo selvaggio di suolo si segua invece un piano di edilizia
ecosostenibile, dove il territorio venga tutelato e salvaguardato
perchè ricco di storia, cultura e di verde e dove vengano promossi
più eventi culturali e realizzati spazi per i giovani. La stagione estiva
appena conclusasi ha ancora una volta indicato quali sono i tanti
talloni d’Achille su cui lavorare e le emergenze da affrontare, come
la questione delle Grotte di Nerone, gioiello di Anzio che rischiano
di scomparire. La città di Anzio in campagna elettorale ha ricevuto
tante promesse da parte dei candidati sindaci; ora è giusto che quelle
promesse vengano mantenute e realizzate affinchè non si ripeta una
stagione estiva come quella che si è appena conclusa.
BILANCIO ESTIVO - Quella di quest’anno non è stata di certo una
stagione delle migliori, complice il maltempo e una crisi economica
che ha spinto molti italiani a vacanze “mordi e fuggi”. Senza contare
l’immobilità amministrativa registrata nei primi mesi della stagione,
quando bisognava programmare ‘il piano estate’, complice la situazione
politica con le elezioni per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale.
E i problemi registrati in questi mesi estivi sono sono sempre gli stessi,
che si ripetono purtroppo da troppi anni: scarsità di intrattenimenti e
di svago per i giovani che per passare una serata piacevole, debbono
andare a trovarli altrove; ricettività alberghiera, che salvo pochi casi
non è delle più perfette, cosa impensabile per una località balneare che
vorrebbe vivere di turismo. C’è poi la questione degli eventi culturali
da promuovere di più al posto delle sagre che lasciano il tempo che
trovano, oltre ad una rivalutazione dei monumenti, dei musei e dei
resti archeologici presenti in città e sulla costa. Per finire c’è il mare
che una volta era limpido e invitante e che adesso è sempre più sporco
e melmoso. E anche quest’anno sono circolate le analisi dell’ARPA
più o meno preoccupanti, fatte subito dopo le segnalazioni dei
cittadini che fuggivano da un mare ‘sporco’. Si è parlato come al solito
del malfunzionamento del depuratore di Colle Cocchino o di una
infestazione di alghe. Quale che sia il fattore scatenante, bisognerebbe
capirne le cause e ricorrere alla soluzione prima che i villeggianti
decidano di trovare ‘altri lidi per passare le prossime vacanze’. Le
uniche note positive vengono dalla qualità dei servizi forniti dagli
stabilimenti balneari, migliorata negli ultimi anni e da una massiccia
presenza di stranieri, soprattutto russi, negli alberghi. A proposito di
spiagge però, tocca registrare una grossa pecca del Comune, che non
ha voluto attrezzare delle aree apposite, denominate bau-beach, dove
i villeggianti possono passare una giornata al mare accanto ai propri
‘Fidi’. Il Comune ha infatti emanato un’ordinanza in cui si fa assoluto
divieto “di condurre e far permanere qualsiasi animale sulle spiagge”.
Immediata la risposta dell’Associazione ambientalista ‘Earth’ che ha
già preparato un suo appello al TAR, facendosi forte di analoghi ricorsi
fatti in Calabria, Campania e Veneto, risultati vincenti e dell’accordo
quadro tra i Comuni italiani dell’Anci e la Federazione dei diritti
degli animali, in cui all’art.23 è previsto:“ai cani accompagnati dal
proprietario l’accesso a tutte le aree pubbliche comprese le spiagge”.
Dopo Maccarese e Fiumicino, anche Ardea ne ha aperta una molto
bella, proprio questa estate… quando sarà la volta di Anzio? Dunque
per il sindaco Bruschini e per la sua Giunta si prospetta un anno di
intenso e di duro lavoro, affinchè si arrivi alla nuova stagione estiva
2014 con una città modello del litorale.
Maurizio D’Eramo
agosto 2013 _ n.55
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Walter Regolanti, insieme al fratello, ha aperto il locale polifunzionale “Tender to Romolo”
“TORNIAMO AD AVERE UNA
VOCAZIONE TURISTICA”
L’estate 2013 ad Anzio sarà
ricordata anche per l’apertura
di locali “per i giovani”. Già
perché nell’ultimo anno sono
sorti come funghi e nel centro
cittadino se ne contano ben
cinque. L’ultimo in ordine
di tempo è il: “Tender to
Romolo”, capitanato – come
è scritto all’interno – dai
fratelli Marco e Walter Regolanti, figli del grande Romolo e gestori
dell’omonimo ristorante del porto. Il giorno dell’incontro con Walter è
un lunedì di fine agosto; mancano pochi minuti alle 19 e lui è seduto da
solo ad uno dei tavoli del suo ristorante. Ha appena finito di cenare, mi
vede, ci salutiamo e insieme ci prendiamo un caffè: “Ti concedo quindici
minuti”, mi dice e subito cominciamo a parlare del nuovo locale, che si
trova affianco al ristorante stesso.
“Abbiamo aperto il 25 luglio e vogliamo dare un’offerta diversa alla
nostra clientela, facendo avvicinare i giovani. Si tratta di un locale
polifunzionale perché oltre che essere un wine bar, serviamo anche
aperitivi a base di pesce e di montagna. Inoltre il locale è dotato di
una sala che può ospitare video conferenze, feste a tema e molto
altro. Tra due settimane pubblicheremo sulla nostra pagina facebook
– la quale prende il nome del locale – il calendario degli eventi da
ottobre a dicembre”. Nell’incontro si è parlato anche di un dialogo
tra politica e commercianti: “Il dialogo al momento non c’è ed è un
peccato. Quello del politico è un lavoro arduo e faticoso e ne siamo
consapevoli, come sappiamo che non possono sapere e occuparsi
di tutto. Noi però siamo anche consapevoli che insieme potremmo
fare Anzio più bella. Dovremmo unire forze ed idee, con incontri
mirati tra ottobre e novembre: al massimo non oltre febbraio. Così
potremmo programmare bene una stagione estiva organizzata e
remunerativa per tutti. Negli ultimi trent’anni la ristorazione è stata il
fiore all’occhiello della città. Politici e commercianti insieme possono
fare grandi cose.” Sempre su questo ci tiene a dire: “Voglio ringraziare
il sindaco, per averci fatto lavorare tranquilli, senza ulteriori controlli
oltre a quelli che già abbiamo; quest’anno ci sono venuti incontro.”
Andando avanti e proseguendo sullo stesso argomento, Regolanti ha
ancora qualcosa da aggiungere: “Non dobbiamo essere il paese dei
querelati e dei querelanti, perché le polemiche non giovano a nessuno.
Bisogna essere propositivi e costruttivi”, il riferimento è alla polemica
della scorsa estate tra l’ex assessore all’ambiente Placidi e parte della
cittadinanza sull’inquinamento del mare e che ha avuto come epilogo
la querela di quattro cittadini da parte dello stesso Placidi”.
Walter come e dove si può migliorare Anzio?
“Innanzitutto bisognerebbe istituire un ufficio informazioni per
stranieri, anche con degli interpreti, soprattutto per russi e scandinavi,
i quali in estate sono molto presenti sul territorio. è un bene che
vengano, ma bisogna far sì che rimangano e vedano le bellezze di
Anzio. Poi credo che si dovrebbero migliorare i servizi, specialmente
il collegamento tra La Piccola e il centro con delle navette shuttle.
Poi andrebbe riorganizzata la passeggiata, dando la possibilità ai
commercianti di usufruire degli spazi e trovando un’altra soluzione
per gli ambulanti, invece di farli stare al porto.” Ma non è tutto, perché
secondo lo stesso Regolanti bisognerebbe: “Cercare di far tornare
i proprietari delle seconde case delle riviere attraverso una politica
turistica mirata. Queste persone non vengono da anni. Quest’anno
c’è stata l’apertura di tanti locali che hanno ravvivato il paese, dando
la possibilità ai giovani di divertirsi in maniera pulita.”
In chiusura un pensiero sulla nautica e il possibile porto che verrà:
“Dovremmo pensare di far tornare le belle barche da diporto nel
nostro bacino; queste rappresentano un volano per l’economia perché
oltre a pagare le tasse, i proprietari delle stesse usufruirebbero anche
dei servizi. Non bisogna stravolgere il porto, ma pensarlo per usare
ciò che abbiamo. Sarebbe importante fare il dragaggio del canale
di accesso a marzo e non in piena estate. Inoltre credo che lo stesso
porto dovrebbe essere dotato di ponti mobili con acqua e corrente
elettrica, sempre per i tre mesi estivi: tali pontili saranno pagati con
gli emolumenti delle barche. Ad Anzio dobbiamo tornare a rivedere
le persone di Roma che hanno lasciato questo paese da troppi
anni. Oltre la ristorazione, Anzio non ha nessun’altra attrattiva.
Torniamo ad essere una città a vocazione turistica.” Ringraziando
Walter Regolanti per la piacevole chiacchierata, durata più di quindici
minuti, l’appello che facciamo alla nuova giunta e al nuovo consiglio
comunale, è quello di lavorare in sinergia per far crescere e migliorare
questa città: non solo sotto l’aspetto turistico, ma anche in tutti gli altri.
Leonardo Tardioli
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Nel Lazio su un totale di 329 km di coste, 208 km sono state trasformate dall’urbanizzazione
LE COSTE LAZIALI A RISCHIO EROSIONE
Le coste italiane sono sotto costante minaccia.
Se un tempo erano un crocevia di storie, di
incontri tra culture diverse, da troppo tempo
sono invece diventate preda e bottino della
speculazione edilizia che ne sta cambiando
irreversibilmente i caratteri. Su 1.800 km
di coste analizzate in 8 Regioni italiane, tra
Adriatico e Tirreno, oltre il 55% sono state
trasformate
dall’urbanizzazione.
Senza
contare che dal 1985 ad oggi, malgrado i
vincoli della Legge Galasso, sono stati divorati
dal cemento ben 160 chilometri di coste.
Tra le regioni a rischio erosione, il record
negativo va all’Abruzzo e al Lazio con il 63%
di coste trasformate, si salvano solo un terzo
dei paesaggi mentre tutto il resto è ormai
occupato da palazzi, ville, alberghi, porti. Male
anche l’Emilia-Romagna (58,1%), la Sicilia
(57,7%), le Marche (54,4%), la Campania
(50,3%), il Molise (48,6%) e il Veneto (36%)
dove l’urbanizzazione ha avuto come freno
il delta del Po e il sistema lagunare. Nel
complesso la costa Tirrenica mostra i dati
più allarmanti rispetto a quella adriatica con
quasi 120 km tra il 1988 e il 2011 di costa con
paesaggi naturali e agricoli cancellati nelle
varie Regioni analizzate, con un aumento
del 10,3%. È quanto emerge dal dossier di
Legambiente “Salviamo le coste italiane”, che
analizza Regione per Regione il consumo
delle aree costiere attraverso un lavoro di
analisi e confronto delle foto satellitari. Scatti
che hanno permesso di riconoscere le aree
dove è stato cancellato in modo irreversibile il
rapporto tra mare, paesaggi naturali e agricoli.
LAZIO E ABRUZZO: La situazione del
Lazio è preoccupante: su un totale di 329 km,
ben 208 km risultano essere trasformati ad usi
urbani e infrastrutturali. Senza contare che
l’urbanizzazione realizzata successivamente
all’entrata in vigore della Legge Galasso ha
portato alla cancellazione di ben 41 km di
costa, cioè il 20% dell’intera urbanizzazione
esistente. I tratti di costa in cui i valori di
consumo di suolo sono più alti, sono quelli
che vanno da Salto Corvino a Terracina, da
Anzio a Torvaianica. Situazione preoccupante
anche in Abruzzo, dove sono ben 91 i km di
costa irreversibilmente modificati rispetto ad
un totale di 143 km. Tra le infrastrutture, nate
o ampliatesi negli anni scorsi, spiccano i porti
di Pescara, Giulianova, Ortona e Vasto. Ma in
questa regione l’aspetto più impressionante
è che il paesaggio costiero “ancora” libero
sia protetto solo parzialmente, solo il 9%
dell’intera costa abruzzese risulta essere
infatti area protetta. Situazione preoccupante
“I risultati che emergono dal dossier - dichiara
il presidente nazionale di Legambiente
Vittorio Cogliati Dezza - evidenziano
non solo come continui la pressione delle
speculazioni in tanti luoghi di straordinaria
bellezza, ma che esiste un grave problema di
tutela che riguarda vincoli, piani e sistemi
di controllo. La preoccupazione aumenta
se si pensa poi alla crescente esposizione al
rischio idrogeologico che questa situazione
fa emergere e se si considera che l’esplosione
dell’occupazione delle coste con il cemento
in molte parti d’Italia avviene in assoluto
rispetto della legalità. L’abusivismo peggiora
una situazione già gravemente compromessa.
L’obiettivo deve essere salvare la natura
residua, liberare l’accesso alle spiagge ed
avviare un grande piano di riqualificazione
dell’esistente, per cancellare quella litania di
case e costruzioni che rovinano la bellezza
delle nostre coste. È dunque fondamentale
che si apra una nuova fase di attenzione nei
confronti dei paesaggi costieri, un patrimonio
unico, una risorsa preziosa, che non può
rischiare di essere divorata anno dopo anno
dal cemento ma, al contrario, che l’Italia deve
Luisa Calderaro
tutelare e valorizzare.”
Analisi dei paesaggi costieri trasformati nelle Regioni
Marche
Veneto
Abruzzo
Totale coste
180
170
143
(in km)
Coste complessive trasformate
98
61
91
(in km)
Coste complessive trasformate
54,4
36,0
63,6
(in %)
Consumo di suolo costiero dopo la
7
11
7
Legge Galasso (in km)
Consumo di suolo costiero dopo la
3,9
6,5
4,9
Legge Galasso (in %)
*Lo studio in Sicilia ha riguardato la costa da Trapani a Messina.
Tabella tratta del dossier di Legambiente
Emilia
Romagna
Molise
Campania
Sicilia*
Lazio
141
35
360
442
329
82
17
181
255
208
58,1
48,6
50,3
57,7
63,2
7
10
29
46,7
41
4,9
28,6
8
10,5
12,5
e ad anzio come sta messa la costa? non bene si direbbe
Arrivati ormai al terzo inverno di lavori, il tratto
di costa su cui la Regione Lazio sta intervenendo
per fronteggiare l’erosione della costa, con un
progetto a lungo discusso anche su queste pagine,
pare inizi a dare dei frutti, ma anche a mostrare
qualche carenza. Infatti mentre in alcuni tratti la
sabbia è rimasta al posto suo, senza riprendere il
continuo vai e vieni millenario, nei tratti limitrofi
alle famose “dighe” (come era stato previsto) la
spiaggia si è erosa ancora di più. Ma soprattutto
per assurdo che possa essere, il tratto di litorale più
importante di questa costa a Nord di Anzio, quello
cioè proprio ai piedi di Tor Caldara (sito peraltro
protetto dalla Comunità Europea) è il meno risolto
con falesie pericolanti, spiagge ormai ridotte a sassi
sconnessi e cartelli di altolà. Sì, certo i lavori non
sono ancora finiti, ma non dovevano durare 220
giorni dal febbraio 2011?!?!
Pare proprio che questo sia un argomento su cui
ritornare.... Rimanete sintonizzati! BP
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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QUANDO LA VOLONTÀ È TUTTO
La storia del giocatore di baseball Tony Lonero che non si è arreso alla sclerosi multipla
Quest’anno
i
festeggiamenti
patronali
di
S.Maria in Cielo,
a Villa Claudia,
sono iniziati con
la proiezione del
film ‘Run to finish’
realizzato
nel
2012 dalla regista
Lucia Marani e
dedicato a Tony
Lonero e alla sua battaglia contro la sclerosi
multipla. Nato a Pittsburgh (USA) nel
1959, ma da anni residente a Villa Claudia,
Antonhy approda in Italia nel 1982 per
giocare come catcher nel Nettuno Baseball
divenendone un pilastro, tanto da arrivare
(approfittando del suo status di oriundo)
in nazionale, dove collezionerà 72 presenze
disputando un mondiale e una olimpiade
e vincendo un Europeo. Da allenatore,
sempre sulla panchina del Nettuno, vincerà
due scudetti, prima di dedicarsi ad un altro
sport, il triathlon. Proprio al ritorno da
un allenamento ha un malore. Ricoverato
all’ospedale si ritrova mezzo paralizzato e con
una diagnosi di quelle che stroncherebbero
chiunque: sclerosi multipla. Una malattia
degenerativa del sistema nervoso, dalle
cause ancora sconosciute e dal decorso fino
ad oggi imprevedibile.
“Ero un atleta… e credevo di essere
invincibile”. È la frase iniziale del film che
la dice lunga sul modo di Tony di affrontare
la vita. Anche questa volta sarà la sua
voglia di lottare, di non arrendersi davanti
a niente a fare “il miracolo”. Le gambe sono
quasi paralizzate, così come un braccio, ma
l’arrivo dagli Stati Uniti di una bicicletta
Cannondale lo porteranno a tentare una
nuova sfida. Insieme alle cure tradizionali,
comincia a pedalare e ‘magicamente’ le
sue gambe ripartono. Ma Tony non si dà
dei limiti e nel 2003 prova ad affrontare la
Paris-Brest-Paris, una corsa estenuante:
1200 km da percorrere no-stop nel tempo
massimo di 90 ore. Riesce nell’impresa
e si ripeterà anche nel 2007 e nel 2011.
Ancora oggi è un esempio per tanti e un
caso inspiegabile per la medicina, con le sue
cinque lesioni spinali che gli procurano di
tanto in tanto delle fitte dolorosissime, ma
che scompaiono davanti ad una pedalata.
Alla fine della proiezione Tony, che ha
presenziato alla serata, ha risposto alle
domande dei presenti, ricordando la sua
‘odissea’ e soprattutto lo scetticismo iniziale
dei medici. Medici che hanno dovuto poi
arrendersi davanti ai suoi progressi, senza
riuscire a darne una spiegazione scientifica,
se non quella ‘umana’ della persona che con
tanta volontà e voglia di non arrendersi, è
riuscito a superare ogni ostacolo, trovando
in se stesso e nella ‘mente’ la forza di farlo.
Maurizio D’Eramo
SPAZZATURA A PREMI
Ecompact è un’azienda che opera nella
green economy nel settore della raccolta,
del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti
riciclabili. Nata dalla spiccata sensibilità
ecologica del fondatore Massimo Notari,
questa azienda è decisa a dare un deciso
contributo alla salvaguardia dell’ambiente
attraverso l’educazione e l’incentivazione
al riciclo.
Il servizio della Ecompact è di tre tipi: l’isola
ecologica, la macro e la micro raccolta.
La prima consiste nell’ecocompattatore
di nuova generazione posto in luoghi
ad alta frequentazione (scuole, centri
commerciali, cinema, officine, ristoranti,
stabilimenti balneari), che riesce a ridurre
il volume delle bottiglie e delle lattine
anche del 90% e ricicla anche i tappi.
Ogni cittadino può recarsi col suo bottino
e riciclare bottiglie e lattine ricavandone
premi di varia tipologia: sconti, checkup elettronico per la propria autovettura,
biglietti del cinema, ecc. Gli istituti
scolastici che installeranno l’isola
ecologica, oltre a contribuire subito
all’educazione dei ragazzi al rispetto della
natura, verranno premiati con materiale
didattico e cancelleria. Basta inserire
i rifiuti nelle apposite bocchette del
compattatore e alla fine ritirare lo scontrino
con il punteggio guadagnato. Le isole
ecologiche sono inoltre un nuovo veicolo
pubblicitario che le aziende locali potranno
utilizzare. La microraccolta è dedicata
invece alle piccole attività commerciali,
mentre la macroraccolta si occupa di
tutte quelle aziende che producono
quotidianamente una grande quantità
di materiale recuperabile. Molti sono i
partners che hanno già aderito all’offerta:
Arpesca, l’officina Marsili, Radio Enea, il
cinema Multisala Lido, la gelateria Breezy
e altri ancora, ma la Ecompact sottolinea
che i collaboratori più importanti sono
sempre i cittadini che alimentano questo
ciclo virtuoso.
Dall’isola ecologica, la plastica viene
opportunamente stoccata e rivenduta
dalla Ecompact per tornare materia
prima per vari prodotti. Ora facciamoci
l’ingenua domanda: perché il Comune
non fa altrettanto? Cioè, perché il Comune
organizza una raccolta porta a porta per un
riciclaggio completo e accurato chiedendo
giustamente ai cittadini la massima
collaborazione ma poi fa anche pagare
un’elevatissima tassa di smaltimento rifiuti?
Il Comune potrebbe rivendere il materiale
riciclato, dunque per quale motivo avere
due entrate e non accordare invece sconti
ai cittadini virtuosi? Oppure potrebbe
utilizzare i proventi di un corretto
smaltimento per il decoro urbano, per il
trasporto pubblico, per le scuole, per la
biblioteca, per l’ospedale, per i giovani.....
Nicoletta Scalera
Lavinio - Space
Anzio Space
n.55 _ agosto 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Il Pd chiede al sindaco di prendere provvedimenti urgenti sul problema idrico di Lavinio
VIA DI VALLE SCHIOIA… SOS ACQUA
Sono tantissimi i cittadini di Lavinio che da
mesi aspettano da parte delle autorità preposte
una presa di posizione sul problema idrico
che riguarda gran parte delle vie che dal Lido
portano a Lavinio Stazione. In molte case infatti
non arriva, e non solo d’estate, l’acqua corrente
per gran parte delle ore della giornata. Alle
insistenze dei residenti i tecnici di AcquaLatina
rispondono solo con “è una mancanza di
pressione”, quasi che ciò potesse giustificare
una situazione al limite del vivibile, se non più
sgarbatamente – come ci è stato riferito da più
residenti- con un “compratevi l’acqua minerale”.
Però se si gira per la città scopriamo che ci sono
decine di strade ‘allagate’ dalle perdite d’acqua
causate dalla rottura delle tubazioni. Uno spreco
d’acqua che non solo ci porta ad inveire contro
la mancata manutenzione della rete idrica, ma
che sembra una beffa davanti alla mancanza di
acqua potabile nelle case.
Proprio per denunciare questa situazione,
nell’ultima seduta Consiliare il consigliere
del PD Andrea Mingiacchi ha presentato una
interpellanza al Sindaco per sapere se verranno
presi urgenti provvedimenti riguardo ai
problemi di erogazione dell’acqua in Via di
valle Schioia. “La mancanza di pressione”
– ha dichiarato il consigliere - “costringe
alcuni residenti a doversi lavare con l’acqua
minerale in bottiglia poiché, per gran parte
della giornata, non esce acqua dai rubinetti
di casa e comunque non a sufficienza. Ed è
di questi giorni la notizia che molti cittadini,
esasperati da questa condizione disagevole, si
stiano muovendo per richiedere uno studio
tecnico della situazione e cercare di giungere
a una soluzione che la stessa Acqua Latina,
più volte sollecitata, sembrerebbe non essere in
grado di comprendere. Questo è un problema
che con uno studio completo del sistema delle
acque, si potrebbe arrivare a risolvere in
tempi rapidi e con efficienza, avendo in mano
un’analisi sulla capacità di funzionamento
dell’impianto idrico nei diversi mesi dell’anno”.
Vediamo come il Comune saprà far fronte a
questa situazione e rispondere alle aspettative
dei cittadini.
Maurizio D’Eramo
LE VERITÀ SUL COMPARTO DI BOUGANVILLE 40
Tra gli argomenti dibattuti nell’assemblea dei
sostenitori del Comitato Dissidenti Consorzio
di Lavinio, che si è tenuta ad agosto nei locali
del Cinema Lido, si è parlato anche del
Comparto di Bouganville 40 e della gestione
delle aree verdi da parte del Consorzio di
Lavinio e S.Olivo, non riconosciuta dai
dissidenti stessi. Ne chiediamo il perché al
Presidente del Comitato Giuseppe Niccolò.
“Come Comitato non vogliamo solo difendere
i nostri diritti contro il Consorzio, ma anche
tutelare il territorio da abusi commessi
da chiunque. Per esempio vogliamo che
vengano tolti i cartelli messi abusivamente
dal Consorzio del dottor Antinori, per la
manutenzione degli spazi verdi. In base alle
leggi e alle delibere comunali, tale gestione
spetta ai proprietari degli immobili adiacenti
gli spazi stessi e non certo al Consorzio. Per
quanto riguarda il ‘Comparto Bouganvillae
40’, nel 2002 i costruttori del Comparto
sottoscrissero una Convenzione col
Comune per ottenere le autorizzazioni
alla costruzione, impegnandosi ad eseguire
le opere di urbanizzazione primarie e
secondarie. Le primarie (strade, spazi
parcheggio, condutture acque di scarico,
rete idrica, gas – n.d.a.) vennero eseguite
immediatamente, le altre ancora no. Soltanto
e, guarda caso, in campagna elettorale, sono
ripresi i lavori per le secondrie, anche se in
alcuni casi i lavori fanno solo che ridere. A
che servono, infatti, i pali della luce se non
sono collegati alla rete elettrica?”
Ma gli abitanti della zona si lamentano
anche di altre cose? “Certo” – afferma l’arch.
Niccolò- “Ad esempio non è stato ancora
attrezzato quello che doveva essere il Parco.
E poi il Comune ha deciso di cambiare il
nome alla via che adesso è diventata Via
delle Lantane, scordandosi però di dare i
numeri civici… e tutto questo mentre il
Consorzio continua a chiedere ancora le
quote consortili ai proprietari degli immobili
del Comparto, senza alcun diritto”.
Architetto, per la prima volta in una
vostra assemblea è mancata la presenza
di Riccardo Brio, scomparso da pochi
giorni. Le possiamo chiedere di ricordare
con due parole il compagno di tante
lotte?
“Credo sia doveroso ricordarlo, anche perché
è stato tra i fondatori del Comitato. La cosa
che mi rammarica più di tutte è il fatto che
è venuto a mancare proprio nel momento in
cui il Comitato sta raccogliendo i frutti di
tanto lavoro fatto insieme”.
MD’E
NOTA EDITORIALE
Sono molti i semplici cittadini, le associazioni e i commercianti di Lavinio che ci hanno chiesto di
poter esporre i propri problemi sulle pagine del nostro giornale. È nata così, la voglia reciproca di dar
voce al loro malcontento e ai loro suggerimenti, mettendo a disposizione a partire da questo numero
di Anzio Space, una pagina specifica su Lavinio, in modo che chiunque potrà esporle… insomma,
diventare un punto di riferimento per far crescere il quartiere.
QUESTIONE ETERNIT
Lo siamo andati a vedere dopo la
segnalazione da parte di alcuni condomini di
via delle Viole 42, che già nel maggio scorso
avevano inviato una specifica richiesta,
finora inascoltata, al Sindaco, al Servizio
Tecnico Comunale e al Comando dei Vigili
Urbani di Anzio. Da diversi anni esiste un
piccolo fabbricato, proprio ad angolo tra via
delle Viole e via alla Marina, che presenta il
tetto realizzato con lastre di eternit, materiale
ritenuto nocivo alla salute e quindi messo
al bando dalla Legge 257/92. Nonostante
varie segnalazioni, protrattesi negli anni, il
fabbricato sta sempre lì in bella mostra (si fa
per dire) quando si passa da quella parte.
I condomini si chiedono se sia così difficile
far valere la legge. È possibile che nonostante
le varie denuncie, tutti fanno finta di nulla
e sembrano ignorarlo, soprattutto i vigili
che più d’una volta sono stati chiamati per
intervenire? Qui non è questione di decoro,
ma della rimozione di un materiale nocivo,
anche per – come si legge nell’ultima richiesta
dell’8 maggio scorso - “evitare eventuali
conseguenze dannose o pericolose per la salute
di noi condomini”. Sarebbe ora - chiedono le
famiglie del civico 42- che ci facciamo partecipi
della loro richiesta, che chi di dovere prenda
adeguati provvedimenti.
MD’E
agosto 2013 _ n.55
8
Lavinio - Space
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Anzio Space
IL PANETTONE DI LAVINIO MARE
ANCORA ABUSIVISMO?
L’estate appena trascorsa è stata caratterizzata dalle solite luci
e ombre che ormai contraddistinguono il nostro territorio da
decenni. Al di là della tanto decantata bandiera blu sono molte
le problematiche che si sono evidenziate in questi mesi di calura
estiva. Dalla presenza inquietante ancora una volta di chiazze
maleodoranti nel nostro mare, al calo degli affari turistici,
all’assenza di servizi per cittadini e turisti. Se proviamo poi a
fare una passeggiata alle Grotte di Nerone vediamo quale stato
di abbandono e disfacimento caratterizzino questo luogo: la
risposta del comune non può essere la chiusura di quel tratto
di costa ma la sua tutela e la manutenzione unita al rispetto
delle regole che bisogna imporre ai cittadini. Del resto se
l’amministrazione spende meno dello 0,5 % del suo bilancio per
le politiche del turismo questi sono i risultati. Nonostante che
Anzio e il suo territorio siano ancora in grado di fare innamorare
cittadini e turisti, è enorme il degrado che vediamo intorno a
noi e a cui molti sembrano rassegnati: la disaffezione verso il
voto alle comunali, manifestatasi nello spaventoso aumento
dell’astensionismo, sta a dimostrarlo.
Tra i molti episodi di degrado anziati, chi scrive vuole portare
a conoscenza dei lettori un fatto quanto meno sospetto e
inquietante. Tutti conoscono lo squallido eco-mostro cilindrico
che deturpa la costa vicino Tor Caldara a Lavinio mare. Tale
monumento alla speculazione e alla mancanza di regole edilizie
fa bella mostra di sé ormai da quasi quattro decenni senza che si
sia trovato un modo per abbatterlo o per lo meno per ultimare
i lavori. Negli anni tale edificio è stato ricettacolo di ratti, di
sbandati e di poveri immigrati senza fissa dimora. Molti ragazzini
negli anni passati, tra cui chi scrive, hanno eletto tale struttura
a sede di spericolate avventure fatte di nascondigli, arrampicate,
bivacchi e “guerre” tra bande. Nel deserto sociale che era ed è la
nostra città, dove sono ed erano pochi gli spazi di aggregazione,
questo “panettone” o questa “rotonda”, come chiamavamo
l’e co-mostro, veniva trasformato dalla nostra fantasia in una
gigantesca fortezza da esplorare in lungo e in largo e conquistare,
con il rischio continuo di farsi molto male.
Da tempo però l’e co-mostro è recintato e custodito dal comune
in attesa che la giustizia decida il suo destino. La proprietà
vorrebbe ultimare i lavori, ma il comune si oppone, in un
singolare rigurgito di tutela del territorio dopo averne permesso
la devastazione sistematica nei decenni scorsi, devastazione che,
com’è noto, continua anche oggi. Sta di fatto che la situazione
rimane bloccata, anche se si fanno insistenti le voci di una
possibile ripresa dei lavori: circostanza questa che sarebbe quanto
mai sciagurata, vista l’e normità della struttura, totalmente fuori
cubatura rispetto agli edifici circostanti e lo stato di degrado
strutturale che essa presenta. Infatti quarant’anni di esposizione
delle travi di cemento armato alla pioggia e alla salsedine hanno
ridotto l’e dificio ad uno scheletro decrepito da cui continuamente
cadono pezzi di calcinaccio.
Questa estate però l’e dificio è stato oggetto di nuove attenzioni.
Una ditta, incaricata della proprietà, ha ripulito gli spazi antistanti
e retrostanti e vi ha impiantato un bel parcheggio a pagamento.
Molti sono stati coloro che ne hanno usufruito, evidentemente
incuranti dei rischi di una costruzione che magari non crollerà
domani ma che continuamente perde pezzi. I lavori di ripulitura
del terreno hanno anche ostruito le vie di deflusso delle acque
piovane cosicché queste ultime, durante i temporali di agosto,
sono tracimate verso un condominio limitrofo causandone
l’allagamento delle cantine. Inoltre passando per caso vicino
allo sportello dell’utenza dell’acqua, chi scrive ha notato il forte
flusso di essa nonostante il contatore sia stato rimosso: dove
va a finire quest’acqua se l’e dificio comunque non ne consuma
neanche una stilla? Chi ha avuto l’autorità e il permesso di
rimuovere il contatore? Chi sta usando quest’acqua, senza che
venga neanche conteggiata? Tali domande bisogna chiaramente
girarle all’amministrazione e all’ineffabile Acqualatina. Queste
righe sono soltanto un tentativo di sensibilizzare la cittadinanza:
il degrado di Anzio si nota anche da queste piccole e grandi ferite
al suo territorio e va trovata la forza di reagire.
Umberto Spallotta
n.55 _ agosto 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Space - Città
agosto 2013 _ n.55
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Space - Città
n.55 _ agosto 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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“In fondo va bene così”
Settembre alle porte, tempo di bilanci e di ripartenze. Anche
l’estate 2013 si può già inserire nella voce ricordi, spesso indelebili
o ricchi di suggestioni quando ci riferiamo al vissuto personale,
ma di difficile collocazione quando ci riferiamo alla “nostra”
Anzio, città di grande vocazione turistica, che però da molti anni
a questa parte continua a crogiolarsi su un passato glorioso che
non c’è più. I cittadini neroniani assomigliano decisamente a gli
umanisti del ‘400, che in ambito letterario e artistico tessevano le
lodi dell’antica Roma, auspicando il ritorno al modello classico.
Nella nostra città si vive all’insegna del passato, in quella sorta
di vittimismo catastrofico tipico della gente italica, riscontrabile
in particolare da Roma in giù. Molti storici illustri hanno spesso
equiparato l’operato della classe politica con l’indole dei propri
“sudditi”, riconoscendo sovente un tratto comune tra governanti e
governati. In effetti questo assioma spesso si rivela veritiero, non
a caso il lassismo della classe politica locale si ritrova non di rado
anche nei cittadini.
Con un’eccezione di non poco conto: l’estate appena archiviata
ci ha regalato una sola immagine positiva (anche se figlia della
crisi economica), ovvero l’iniziativa privata di molti giovani
che hanno avviato numerose attività commerciali. Sulla scia di
quanto accade nella vicina Nettuno (da sempre decisamente più
viva) molti giovani anziati, pur di non rinunciare alle loro radici e
per combattere la mancanza di posti di lavoro, hanno optato per
l’impresa, mettendosi in gioco. Una luce nel buio di una landa
desolata, ovvero l’immagine più consona per descrivere Anzio e la
sua offerta per la stagione estiva. Un’impresa titanica trovare aspetti
positivi, basterebbe cominciare dal cartellone estivo allestito
dall’assessorato al Turismo, che non è riuscito a organizzare un
evento degno di nota, al contrario di Nettuno, dove l’assessore
Visalli è riuscito in poco tempo ad allestire un programma di tutto
rispetto. Passando ad altri aspetti non può sfuggire il degrado di
alcune zone nevralgiche della città: la passeggiata della riviera
Zanardelli anche questa estate ha offerto ai turisti il percorso
Avventura, tradizionale appuntamento da brivido in cui i cittadini
devono camminare su marciapiedi sconnessi, effettuando uno
slalom speciale tra escrementi di cani e rifiuti di vario genere.
Proseguendo la camminata in direzione Nettuno si può ammirare
la suggestiva rotonda de “Il Tirrena”, luogo ideale per attività
ludiche e culturali (appunto, ideale…), per poi notare la meraviglia
liberty del Paradiso sul Mare, una volta luogo prescelto dal grande
Fellini e dal principe De Curtis e adesso monumento al degrado. In
pieno centro è comparsa poi di recente anche una mega discarica a
cielo aperto, tanto per rendere un omaggio dovuto alla città della
Bandiera Blu.
Il riconoscimento della Fee anche questa estate ha dimostrato
tutta la sua credibilità, con il trionfo unanime decretato da
cittadini, Legambiente, Goletta Verde e dal presidente onorario
dott. Escherichia coli, ormai un’icona delle nostre acque. Alla fine
di luglio persino “il Fatto Quotidiano” (giornale che non fa sconti
a nessuno) ha deciso di porre attenzione alle attuali “meraviglie
anziati”. L’occhio vigile del quotidiano ha denunciato in particolare
il degrado della villa imperiale, con “la villa avulsa da qualsiasi
percorso turistico, nel quale le strutture non sono parti significative
di un tour ragionato, per questo quelle strutture per molti non
sono altro che un trampolino da cui tuffarsi”. Il giornale prende di
mira anche l’incuria e la sporcizia della zona, oltre al disinteresse
completo della classe politica nel valorizzare e tutelare la vasta area
archeologica. Una denuncia mirata e attendibile quella de “Il Fatto
quotidiano”, che di certo può considerarsi neutrale e non vicino
all’opposizione del centrosinistra anziate…
Vogliamo sperare che il fondo sia stato già toccato e che i giovani
del territorio già citati rappresentino l’autentica speranza per
un futuro più radioso, magari potendo avere come punto di
riferimento una classe politica rinnovata e decisa a voltare pagina.
Altrimenti il rischio, come paventato dal giornalista Manlio Lilli,
potrebbe essere il seguente: “il Museo archeologico (al pari di altre
zone), nel quale si conservano vere e proprie opere d’arte, continua
a essere visitato solo da pochi. Ma in fondo l’impressione è che
vada bene così, altrimenti si proverebbe a fare qualcosa di più.”
Sarebbe l’inizio della fine.
Marcello Bartoli
Qui Radio Nerone
Viva la tromba
Lucianus, in giro c’è chi sta orchestrando una musica che non mi
piace per nulla. Dicono che tu sei sfavorevole alla valorizzazione
della Banda di Anzio. Ma come proprio tu? Il mio pupillo? Il
mio pari? L’imperatore della mia Antium del futuro? Ricorda che
l’arte e la cultura rallegrano gli animi e fanno crescere lo spirito
di un popolo. Se un popolo non conosce, pur lontanamente, il
sublime respiro delle arti è destinato a vivere regredendo nella
barbarie. E tu? È questo che vuoi? Lucianus, da grande imperatore
e concertista che sono stato, ti dico rifletti! Potremmo organizzare
bellissimi spettacoli per la plebe di Anzio, ma dobbiamo essere
organizzati e supportati da una bella e portentosa banda. Io potrei
portare un po’ di musiciste con la lira, tu un po’ di clarinetti, e
a seguire il suono della tromba. Lucianus immagina che belle
trombettate! E tutta la piazza in festa che ci acclama! Lucianus ma
ti devo sempre dire tutto! Nerone è con te!
Space - Cultura
agosto 2013 _ n.55
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Anzio Space
L’inaugurazione il 7 settembre ore 17 al Museo Civico Archeologico di Anzio
TORNA SHINGLE22J
La Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
Il conto alla rovescia è iniziato.
Dal 7 al 22 settembre torna sul litorale
laziale l’appuntamento con Shingle22j,
Biennale
d’Arte
Contemporanea
di Anzio e Nettuno che dal 2007
unisce in nome della cultura e dell’arte
le due città del litorale. Patrocinata
dai comuni di Anzio e Nettuno, dalla
Provincia di Roma, dalla Regione
Lazio, dall’Ambasciata del Giappone,
organizzata dall’Associazione Culturale
00042 e ideata dal suo presidente Andrea
Mingiacchi, anche quest’anno la Biennale
è pronta a regalare grandi emozioni con le
opere di ben 40 artisti selezionati per aver
raccontato magistralmente la “Donna:
prodotto e produttrice”, tema centrale
dell’e dizione 2013. Le opere saranno
esposte nei luoghi simbolo di Anzio (Villa
Sarsina, il Museo Civico Archeologico
e il Parco Archeologico) e di Nettuno
(il Forte Sangallo). Ad impreziosire la
manifestazione artistica ci saranno anche
le proiezioni di video-arte e di animazione,
le performance poetiche dal vivo; e
ancora la rassegna dedicata alla opere
realizzate dagli artisti delle città gemellate
e la mostra fotografica del giapponese
Naoya Yamaguchi. La Biennale aprirà
al pubblico sabato 7 settembre alle ore
17.00 con una grande inaugurazione al
Museo Civico Archeologico di Anzio.
Oltre al presidente dell’Associazione
Culturale 00042 Andrea Mingiacchi,
parteciperanno anche: il sindaco di Anzio
Luciano Bruschini, il sindaco di Nettuno
Alessio Chiavetta, l’assessore alla cultura
di Anzio Laura Nolfi, l’assessore alla
cultura di Nettuno Eleonora Bocchini e
il fotografo nipponico Naoya Yamaguchi.
“Quest’anno la Biennale d’Arte – dichiara
Andrea Mingiacchi - affronterà un
argomento delicato, la donna intesa
come prodotto e produttrice. Prodotto
dei desideri del maschio padre-padrone,
prodotto della chirurgia estetica, prodotto
di culture che la nascondono sotto veli o
la espongono senza alcuna umanità. Ma
anche produttrice di idee, di se stessa, dei
suoi desideri, dei suoi sogni. Questi due
aspetti, queste due visioni antitetiche del
gentilsesso, saranno il filo conduttore
che legheranno tutte le opere esposte.
Un modo per ripercorrere insieme
l’evoluzione storica della donna, ma anche
per riflettere sulla condizione femminile
aprendo così un dibattito internazionale,
artistico e culturale. Gli ultimi fatti di
cronaca legati al femminicidio hanno,
infatti, dimostrato che la donna, il più
delle volte è considerata solo come un
prodotto dei desideri di un maschio
spesso violento e possessivo. Un problema
di cui si parla ancora troppo poco e su cui
c’è invece bisogno di riflettere, parlare e
confrontarsi e l’arte può essere un ottimo
strumento per far ciò iniziando così a
muovere piccoli e importati passi”.
La Biennale d’A rte 2013 sarà articolata
in diverse sezioni: la prima, curata da
Elisabetta
Civitan
dell’Associazione
Culturale 00042, sarà dedicata al concorso
internazionale “Donna, prodotto e
produttrice” con l’e sposizione delle
opere d’arte contemporanea dei 40 artisti
selezionati. Le opere saranno poi valutate
da una giuria altamente qualificata
in campo artistico che assegnerà dei
premi agli artisti più meritevoli. La
seconda sezione “Video Arte”, curata da
Sandra Lischi (Storica e Critica d’A rte,
Saggista, Docente della Facoltà di Lettere
dell’Università di Pisa e Direttrice di
Invideo, Mostra Internazionale di video
e cinema oltre), sarà invece caratterizzata
dalla proiezione di video realizzati da
artisti contemporanei di fama nazionale
ed internazionale e riguardanti la
condizione femminile. La terza sezione è
quella della “Video Animazione” con la
proiezione di cortometraggi d’animazione
incentrati su figure femminili. A cura di
Luca Raffaelli (Giornalista, Sceneggiatore,
Saggista, Direttore artistico del Festival
dei Castelli Animati e di undici edizioni
di Romics). Spazio poi anche alla “Poesia
performativa”, a cura di Ugo Magnanti
(Artista e Curatore di eventi artistici e
culturali), con performance poetiche
dal vivo durante alcune “serate-evento”
che si svolgeranno nel corso della
manifestazione.
Da segnalare, poi, la sezione “Città
Gemellate”, a cura di Manuela Vela e
Gino Querini dell’Associazione Culturale
00042, con l’e sposizione delle opere d’arte
realizzate dagli artisti delle città gemellate
con Anzio e con Nettuno. La sezione
dedicata alla “Cineteca Nazionale e
Centro Sperimentale di Cinematografia”,
a cura di Maria Coletti, con la proiezione
dei cortometraggi realizzati nel corso
degli anni dalle allieve della CSC. I
film selezionati riguardano un aspetto
dell’e ssere donna, nella vita quotidiana
e nella storia: i traumi della guerra, il
lavoro, il rapporto con il proprio corpo,
l’amore, l’amicizia femminile, il rapporto
di coppia, le relazioni interpersonali,
la maternità, la ricerca di un’identità, il
sentirsi in sintonia con il proprio tempo,
il labirinto della memoria e le tracce del
passato, il turbamento dei primi amori.
Ad impreziosire la manifestazione
artistica ci sarà anche l’e sposizione di una
parte della rassegna d’arte contemporanea
del Museo D’Arte Diffusa (MAD) di
Latina, che include fotografie, opere a
tecnica mista, performance e installazioni
realizzate da artiste emergenti. A curare
l’e sposizione Fabio D’Achille, responsabile
del MAD. Inoltre l’e dizione 2013 avrà
l’onore di avere come ospite il fotografo
giapponese Naoya Yamaguchi, che
esporrà alcuni scatti dedicati alla donna
del Sol Levante. Ed infine verrà presentato
il Fuoco Project, un tentativo di aprire
spazi di dialogo tra i luoghi del lavoro e
la ricerca artistica contemporanea. Da
circa tre anni il progetto è attivo presso
l’azienda Trulli Camini e Stufe e finora ha
visto la realizzazione di tre installazioni
che hanno declinato l’utilizzo del legno in
maniera differente. Thorsten Kirchhoff,
artista danese invitato per questa edizione
di Fuoco Project, reinterpretando la
catasta di legna da ardere come un
imponente edificio, vi installa una serie
di balconi, spazi di vita quotidiana sospesi
su una parete di legna. Multiproprietà.
Burning down the house, questo il titolo
dell’opera, allude ironicamente al tracollo
del mercato immobiliare; l’e dificio si
autodistruggerà in poco tempo con le
vendite della legna diventando, in effetti,
di proprietà collettiva. La sezione è curata
da Marco Trulli.
LC
Anzio Space
n.55 _ agosto 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
location
FORTE SANGALLO
(4 - 15 settembre)
Via Gramsci 5, Nettuno
da martedì a domenica
9.30/12.30 – 16.00/20.00
SEZIONE MAD
SEZIONE CITTA GEMELLATE
SEZIONE CONCORSO
VILLA CORSINI-SARSINA
(7 - 20 settembre)
Via F. Breschi, Anzio
lunedì, mercoledì, venerdì 9.00/17.00
martedì e giovedì 9.00/19.00
sabato 7 e sabato 14 dalle 16.00 alle 20.00
SEZIONE VIDEO-ANIMAZIONE
SEZIONE OSPITI
MUSEO CIVICO
ARCHEOLOGICO
(7 - 22 settembre)
Via di Villa Adele 2, Anzio
tutti i giorni 10.30/12.30 – 16.00/18.00
SEZIONE CONCORSO
SEZIONE IN-VIDEO
SEZIONE CENTRO SPERIMENTALE
DI CINEMATOGRAFIA
SEZIONE POESIA PERFORMATIVA
PARCO ARCHEOLOGICO
(7 - 22 settembre)
Via Fanciulla d’Anzio, Anzio
venerdì, sabato, domenica
10.00/12.30 – 16.00/18.00
SEZIONE CONCORSO
SEZIONE POESIA PERFORMATIVA
TRULLI LEGNA & CAMINI S.R.L.
(8 settembre - 31 dicembre)
Via Batteria Siacci, Anzio
dal lunedì al sabato
8.00/12.30 – 15.00/17.30
SEZIONE FUOCO PROJECT
Space - Cultura
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Programma eventi
MERCOLEDÌ 4 SETTEMBRE
ore 18:00 - Forte Sangallo
inaugurazione sezione MAD
Inanna Trillis La scrittura del femminile a cura di Jamila Campagna e Fabio D’Achille;
Francesca Fini The Golden Age
SABATO 7 SETTEMBRE
ore 17:00 - Museo Civico Archeologico
inaugurazione Biennale e premiazione artisti vincitori
con la presenza dell’Associazione Culturale Medea di Feuerbach e giovani donne in Costume
Popolare di Porto d’Anzio a cura di Marina Criserà
POESIA PERFORMATIVA: Sonata n.2 per Graphemium di Laura Cingolani; L’eco della
mammella di Barbara Pinchi; Verso la bellezza dell’imperfezione di Rita Pacilio; aperitivo.
DOMENICA 8 SETTEMBRE
ore 17:00 – Trulli Legna e Camini srl, via Batteria Siacci, Anzio
Inaugurazione della Sezione Fuoco Project.
ore 18:00 – Forte Sangallo
incontro sul tema Visibilità femminile e linguaggio di genere con Cecilia Robustelli, linguista
Accademia della Crusca ed Emanuela Irace, giornalista Noidonne.
SABATO 14 SETTEMBRE
ore17:00 - Parco Archeologico
POESIA PERFORMATIVA
I miti della Donna-Elefante spettacolo di danza orientale e poesia di Maria Luisa Sales e Neriene;
Formato esportazione: poesia da viaggio di Tiziana Colusso, musica di Natale Romolo;
Rendez-Vous, progetto site specific di Sara Davidovics;
Di donne e di emergenze di Pilar Castel, con percussioni di Giovanna Cutuli
CONCERTO MUSICALE
Violino e chitarra a cura di Franco Scozzafava e Antonio D’Augello che eseguiranno opere di
Maria Theresa Von Paradisi, Niccolò Paganini, Marina Romani e Astor Piazzolla.
DOMENICA 15 SETTEMBRE
conclusione Biennale al Forte Sangallo
ore 17:00 - Museo Civico Archeologico
Incontro sul tema L’opera d’arte: un punto di vista psicanalitico, a cura del Dottor Luigi
Cecchini e relatori della scuola romana di psicologia clinica IMAGO. Interventi dei dottori
Claudio Nudi, Azzurra Funari, Nicoletta De Stefano e Giovanni Crescenzi.
SABATO 21 SETTEMBRE
ore 17:00 - Museo Civico Archeologico
presentazione del libro Riguardo all’obbedienza – Poesia dal corpo, di Dona Amati,
FusibiliaLibri. Interventi di Rino Caputo e Letizia Leone. Letture dal testo di Antonella Rizzo
e di Dona Amati.
POESIA PERFORMATIVA
Flutura di Jonida Prifti&Acchiappashpirt;
Tra le foglie, video e performance di Maria Korporal e Marcia Thephilo;
MorireDormireOsare, improvvisazione voce, corpo, poesia di Alessia D’Errigo e Antonio
Bilo Canella. Musiche di Emiliano Pucciarelli;
Da consumarsi entro... di Donatella Mei.
DOMENICA 22 SETTEMBRE
ore 17:00 - Museo Civico Archeologico
presentazione del romanzo “Vita d’amare” di Alessandra Toppetta
POESIA PERFORMATIVA
Poema Gender Gap: consulti inversi con poeta-femmina, di Ugo Magnanti, con la poesia di:
Dona Amati, Martina Ippolito, Iolanda La Carrubba, Serena Maffia, Antonella Rizzo, Maria
Carla Trapani. Etero e auto riprese di Iolanda La Carrubba. Trucco di Francesca Mastrella.
agosto 2013 _ n.55
Space - Giovani
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
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Anzio Space
Dal Governo Letta arriva il piano per aiutare i giovani e rilanciare il lavoro
OBIETTIVO: COMBATTERE
LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
Il ministro del lavoro Enrico Giovannini ha proposto un nuovo piano
per ridurre almeno dell’8% la disoccupazione giovanile. Ciò potrebbe
ridare speranza a tutti noi giovani studenti che ci ritroviamo a passare
di stage in stage senza però riuscire a stabilizzarci. L’obiettivo di questo
piano è di ridurre dell’8% la disoccupazione giovanile; perciò, se tutto
dovesse andare a buon fine, in un futuro prossimo, uno su dieci dei
giovani disoccupati odierni riuscirà a trovare lavoro. Sogno? Utopia?
Potrebbe diventare realtà col sostegno dell’Unione Europea e alcuni
punti di un programma che ha come punti cardine la flessibilità
del contratto a tempo determinato, il potenziamento dei centri per
l’impiego e la staffetta generazionale.
Il piano del ministro Giovannini si pone in linea con i propositi del
progetto europeo chiamato Youth Guarantee. Questo programma si
promette di aiutarci nel difficile passaggio dall’università al mondo del
lavoro attraverso alcune misure che vogliono affrontare di petto questo
grave problema che ci impedisce di prendere in mano davvero la nostra
vita. Il ministro prevede una manovra da circa 12 miliardi per allinearsi
con i requisiti previsti dall’Unione Europea per le risorse da assegnare a
ciascun paese per agevolare l’occupazione degli under 25.
Tra le proposte che il ministro presenterà all’incontro con le parti sociali,
occupano un posto importante quelle che mirano a rendere più flessibili
e vantaggiosi i contratti a tempo determinato (questa è un’inversione di
marcia rispetto alla direzione presa dall’ex-ministro Fornero). Secondo
questa tendenza, ci si dovrà probabilmente rassegnare a considerare i
contratti a tempo determinato come la più probabile via di inserimento
nelle aziende, almeno per i primi anni di lavoro.
Fino ad adesso il lavoro part-time è stato visto dagli universitari come
un buon mezzo per arrotondare mentre si svolgono altre attività, come
le lezioni o lo studio. Secondo il ministro Giovannini invece, il parttime potrebbe essere la carta giusta per accompagnare i lavoratori più
anziani alla pensione, per poter agevolare il ricambio generazionale:
accettando questa modalità, in cambio l’azienda assume un giovane
con un contratto a tempo indeterminato oppure due giovani con un
contratto a termine. L’altra prospettiva, è il pensionamento anticipato
per permettere l’inserimento di personale più giovane.
I centri per l’impiego spesso non sono davvero determinanti per trovare
un’occupazione; questo infatti è un altro punto da potenziare nel nuovo
piano. “Bisogna prendersi cura dei giovani”, dice il ministro durante il
suo intervento in senato. Per farlo, seguirà il modello dell’Europa del
nord.
Le idee ci sono, le iniziative anche. Adesso il punto sta nel trovare un
accordo tra le parti e soprattutto i soldi. Infatti sono di fondamentale
importanza le decisioni dei vertici europei di giugno per ottenere
i fondi necessari affinché queste riforme possano essere davvero
attuabili. Molti ragazzi (me compresa) aspettano nuove certezze nel
futuro e un uso intelligente dei contributi che potrebbero arrivare
dall’Europa.
Melania Maranesi
Pubblicità redazionale
RIPARTE SALSACREW !!!
Nuovi corsi e alla conquista dell’Estonia
Riparte SalsaCrew. La scuola diretta da Armando Moras e Luana
della Millia è ai nastri di partenza di una nuova stagione che sarà ricca
di novità, a partire da venerdì 20 settembre h 20.45 con la lezione di
prova gratuita per chi non ha mai ballato salsa, ripartiranno i corsi
della scuola di danza SalsaCrew Academy. Una scuola di salsa che
nell’arco di questi anni ha saputo trasformarsi ed abbracciare la danza
a 360° come da sempre nell’intenzione dei due giovani ballerini
professionisti di Anzio e Nettuno. Oggi SalsaCrew non e più solo
salsa cubana, bachata, afro y rumba e caraibico e latino americani
in generale ma anche danza classica, propedeutica, moderno, hip
hop, break dance, zumba fitness, balli di gruppo, danza del ventre,
capoeira, reggaeton, con corsi per adulti e bambini,avvalendosi della
collaborazione di importanti ballerini e professionisti dei settori
citati, locali e non, basti pensare alla passata presenza di un ballerino
di fama mondiale come Maykel Fonts coreografo del film Street
Dance 2 o Lieb J Enrich.
SalsaCrew Academy si pone come un importante punto di
riferimento del territorio anziate e nettunese, ma anche nel Lazio e in
Italia, come dimostrano i prestigiosi risultati conseguiti negli ultimi
anni in ambito caraibico, scuola campione d’Italia dal 2011 in carica.
SalsaCrew riparte nel senso letterale del termine non solo perché è
alle porte una nuova stagione ma anche perché il gruppo spettacolo
guidato da Armando Moras e Luana della Millia è in partenza per
un importante congresso di salsa che si terrà dal 13 al 16 settembre
a Tallin, in Estonia, dove i ragazzi sono stati chiamati ad esibirsi ed
insegnare dopo le positive esperienze di Amsterdam 2011 e 2013. Un
grandissimo in bocca a lupo alla compagine locale per questa nuova
avventura e un invito a chi non ha mai ballato e volesse cimentarsi con
l’affascinante e divertente mondo caraibico della salsa e della bachata
a presentarsi venerdì 20 settembre h 20.45 c/o SalsaCrew Academy in
via Nettuno – Velletri 3, fronte cimitero civile di Nettuno, muniti di
sorrisi e voglia di divertirsi.
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di Anzio e Nettuno
L’ULTIMA DIVA
Erano pochi a saperlo, ma l’ultima diva dei
cosiddetti ‘Telefoni bianchi’, viveva a Nettuno,
dove si è spenta il 27 luglio scorso, all’età di 91
anni. Silvana Musitelli, in arte Lilia Silvi, nasce
nella capitale nel dicembre del 1921, e dopo
aver frequentato la scuola di ballo dell’Opera
di Roma, approda nel 1935 al cinema per
interpretare il ruolo dell’adolescente un po’
ribelle in ‘Il cantico della terra’. Il suo ruolo
non passa inosservato e due anni dopo si
trova a far parte del cast de ‘Il signor Max’,
accanto all’ormai affermato Vittorio De
Sica. La sua carriera raggiunge l’apice, però,
dopo la performance, sempre nei panni della
giovane ribelle della ‘compagna terremoto’
di Alida Valle in ‘Assenza ingiustificata’. È
il 1939 e nel giro di quattro anni partecipa
a ben 11 film, divenendo tra le più popolari
interpreti di quelle commedie romantiche,
volute dal Regime, che dovevano far sognare
gli italiani e proporre uno stile di vita molto
diverso da quello reale, che cominciava a
risentire delle prime difficoltà della guerra.
L’ambientazione era quasi sempre la stessa:
case belle e spaziose, arredate elegantemente,
in cui non mancavano mai, per l’appunto, i
telefoni bianchi. La popolarità di cui godeva
la portò, dopo aver detto no niente meno
che ad Amedeo Nazzari, a sposare con una
cerimonia ‘hollywoodiana’, il calciatore del
Genoa e della Nazionale, Luigi Scarabello.
Un lungo amore, il loro, che li accompagnò
per tutta la vita, fino alla morte del marito
avvenuta nel 2007.
Nel dopoguerra, comprendendo di non
trovare più dei ruoli adatti a lei, dopo essersi
dedicata alla Rivista e al teatro, nel 1950
calcò per l’ultima volta un set interpretando
17
13
‘Napoleone’, per poi abbandonare le scene,
e dedicarsi alla famiglia, diventata nel
frattempo numerosa, con la nascita di 3
figli. Dopo un esilio volontario durato 61
anni, accettò nel 2011 di tornare sul grande
schermo, concedendosi un divertente cameo
ne ‘Gianni e le donne’, un film di Gianni Di
Gregorio.
“È stato come tornare a casa” dirà entusiasta,
alla fine del primo ciak. Per lei non fu che
l’inizio di una nuova stagione di notorietà,
tanto che pochi mesi dopo, venne realizzato
‘In arte Lilia Silvi’, un film-documentario
sulla sua vita, prodotto da Leo Gullotta e
con la regia di Mimmo Verdesca, dove lei
racconterà non solo la sua vita, ma tutto
quel mondo di celluloide che girava intorno
ai famosi ‘telefoni bianchi’. Un’opera che
vincerà il Nastro d’argento nella categoria dei
documentari e che la porterà a ricevere anche
il premio ‘Chioma di Berenice alla carriera’ .
La sua ultima apparizione in pubblico è di
tre mesi fa, quando in Campidoglio le venne
assegnato il premio ‘Marcello Sgarlata’, con
la motivazione: “Passata con coraggio dalla
brillante carriera artistica ad una altrettanto
vita familiare, torna allo spettacolo con
energia ed entusiasmo”.
Maurizio D’Eramo
Parla Iago, poeta istantaneo del panorama nazionale che
ha scelto di restare ad Anzio
ANZIO MUSA DI POETI E ARTISTI
IAGO: unico Poeta istantaneo del panorama
nazionale, che ha scelto di continuare a
vivere nel nostro territorio. Quanto contano
le radici nel tuo percorso di narratore
istintivo dell’anima e qual è il sogno che
vorresti realizzare in terra di Anzio?
Il territorio lo intendo come un’infinita
sacca embrionale che mi nutre, mi stimola,
indicando la finestra da dove entrano ed
escono i miei versi. Anzio è stata e rimarrà
il giudizio finale del mio canto, nel vero
presento lo scritto alla mia città intesa come
antica appartenenza ad una tribù, che si
muove permeando ogni contaminazione
evolutiva. Io appartengo a quella ricetta
atavica che venne scritta dal primo ominide e
che oggi viene letta dall’attuale Sapiens. Tutta
la mia opera, passata, presente e futura canta
questo affresco delle ricorrenze. Questo è il
sogno che vorrei inserire nei sonni della
mia gente. L’arte poetica può presenziare,
consigliare, agitare. Eseguo nelle principali
città della penisola scritture poetiche dal
vivo, ho intenzione di dimostrare che i
poeti esistono, tenendo sempre a mente
l’importanza della struttura artistica delle
grandi menti che hanno sconvolto il naturale
svolgimento dei fenomeni. Istinto, studio,
parola; facendo interagire questo trittico con
la terra di Anzio si aprono infinite soluzioni
di immagini. I pescatori, fantasmi di fatica
ormai tecnologizzati; mio nonno pescava a
memoria, conosceva i fondali, le correnti, i
capricci del tempo. L’ambiente era diverso
più generoso, ma veniva anche rispettato
quasi in modo spirituale. Il cambiamento
spesso è oggetto della mia indagine, inteso
nella sua estensione mai conclusa. Le
modificazioni imposte dall’uomo sono
una forzatura che va sommata al moto
perfetto dei mutamenti. Anzio è uno
schema che mi serve per visualizzare le
differenti congetture della mente, come
le persone proteggono se stesse, come si
impongono, le strategie che poi continuano
ad essere applicate in altri spazi urbani. La
memoria ha fissato le vicende nella mia
mente, i vicoli, il porto, le spiagge. Sono
fotogrammi che si arricchiscono di suoni,
di attualità e predisposizione. L’impegno di
ogni approccio dell’arte dovrebbe risiedere
nel preservare la memoria, crogiuolo di
pulsioni sociali e madre dei comportamenti,
permettendo così all’estro di rigenerarsi
mescolando istintivamente le reazioni.
Le persone sono comparse, i fatti restano
e la poesia è oltre ogni teoria un fatto che
stabilisce il grado di adattamento e la
conseguente nostalgia di vita.
agosto 2013 _ n.55
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LA RICETTA DEL MESE
Pennette pancetta e fichi
Ingredienti per 2 persone
- 150 g di pennette
- 2 fichi neri
- 50 g di pancetta
- mezzo scalogno
- olio extra vergine di oliva
- mezzo pomodoro secco
- pinoli
- misto pepe
CIBI MIRACOLOSI CONTRO IL
“MATERASSO CUTANEO”?
NO, MA L’ALIMENTAZIONE FA IL SUO
È l’ossessione di ogni donna, nonché una delle piaghe più profonde
del mondo femminile. La cellulite, percepita come un mero disagio
estetico, cela dietro di sé una vera alterazione dello strato più profondo
della cute, l’ipoderma, con conseguente ipertrofia del connettivo e
dell’adipe. Un’infiammazione a tutti gli effetti. Microcircolo alterato,
predisposizione genetica, sovrappeso ed alimentazione scorretta
sono i killer più temuti della pelle. Quando si tratta di correre ai
ripari nessuno ragiona più: c’è chi opta per diete disumane che a volte
rischiano solo di accentuare il problema e chi preferisce drogarsi di
prodotti erboristici sperando nel miracolo immediato. In realtà la
vera soluzione è in questi tre passaggi.
Più Movimento. Star seduti per ore non aiuta di certo il microcircolo
e aggrava l’infiammazione già in atto. Se poi le nostre gambe sono
compresse in pantaloni super attillati e sostenute da tacchi vertiginosi,
la circolazione si fa ancora più difficoltosa. Via libera quindi a
pantaloni morbidi e scarpe comode: la nostra pelle ci ringrazierà.
Corretta Idratazione. Che sia acqua naturale o frizzante, che si
tratti di tisane o tè verde, l’importante è bere almeno 2 litri di liquidi
al giorno. Una buona abitudine da non perdere per nessun motivo.
Moderazione con alcol, succhi di frutta, bevande zuccherate e caffè: i
più temibili attentatori della salute dermatologica.
Cura dell’Alimentazione. Togliamoci dalla testa che esistono
cibi miracolosi. Ci sono sicuramente dei componenti che possono
concorrere allo sviluppo o al mantenimento di tale infiammazione.
Zuccheri, sale e grassi saturi sono infatti dei promotori di stress
ossidativo per le cellule del nostro derma, facilitando la deposizione
di grasso e la ritenzione idrica. Se abbiamo deciso di far fronte alla
temutissima cellulite, occorre tenerci alla larga dall’eccesso di dolci,
burro, strutto, cibi fritti, salumi, snack salati e carne rossa. Eviteremo
un carico di “veleno cellulare” non indifferente. Cominciamo
piuttosto a prediligere legumi, frumento integrale e farro integrale i
cui fitoestrogeni e composti fenolici contrastano lo stress ossidativo
e la deposizione di grasso. Non dimentichiamo broccoli, asparagi,
lattuga, mele e cipolle per sostenere un ottimo funzionamento della
nostra circolazione, mentre lasciamo alla vitamina C di arancia, kiwi
e pompelmo il compito di migliorare l’elasticità cutanea.
Bene. Ora che avete tutti gli strumenti per agire, come direbbero gli
inglesi, “Hurry up!”.
Dott.ssa Anna D’Angiolella, Nutrizionista
PrOCEDIMENTO
fate bollire le pennette in acqua salata; nel frattempo lavate i fichi
e tritate lo scalogno. In una padella fate rosolare lo scalogno e il
pomodoro secco con l’olio d’oliva, inserite la pancetta e lasciate cuocere
per un minuto circa. Spegnete il fuoco, prendete i fichi e tagliateli a
spicchietti, poi versateli nel sugo preparato insieme a una manciata di
pinoli. Scolate le pennette al dente, unitele con il composto preparato
e spadellate il tutto delicatamente. Servite con una spolverata di misto
pepe. Buon appetito!
Elisabetta Civitan
PUNTI DI VISTA AL FEMMINILE
a [email protected]
di Giusi Canzonèri
cognome x nome y statura 1,72 capelli bianchi occhi marroni
segni particolari maschio
prepotentetracotanteboriosovanaglorioso
presuntuososdegnososuperboealtezzoso
Cosa pensa quel maschio che ti guarda dall’alto in basso e ghigna. Cosa
pensa quel maschio che sciorina il suo bieco indice davanti ai tuoi
occhi e sapendo di mentire dice che non ti sta toccando. Cosa sente
quel maschio arrogante e maleducato quando parla di una donna, la
risolve ‘armadio’ e pago dell’appello si sposta a destra e a manca in
cerca di conferme: - Sono stato bravo? Io sono bravo. Ego sum qui
sum -. Cosa sente quel maschio che non introduce nessuna regola di
prudenza nell’incipit dei suoi ragguagli pur sapendo che ha di fronte
una donna attenta. Una donna che ascolta. Affermazioni di peso.
Trattazioni sistematiche di livori, rancori, asti, invidie. Obiettivi politici
non raggiunti. Cronaca di paese. Maschio indigeno non autoctono.
Ti guarda fisso saturo di rabbia e mentre parlaparlaparlaparla,
trascina il tuo sguardo dentro un vortice incontrollato di incanti e di
azzardate tentazioni. Mirare dritto agli stinchi senza fraintendimenti
né compromessi e farlo tacere. Ma hai paura. Un maschio così ti
spaventa. Non capisci chi è. Cosa vuole. Cosa pensa. Cosa prova. Non
ti ricordi di lui. Lui si ricorda di te. Ha gli occhi marroni e i capelli
bianchi. È inodore. Di solito una particolare genia di maschi olezza
di: ‘l’uomo che non deve chiedere mai’. Sgradevole. È sabato. Estate.
Diciassette agosto duemilatredici. Tutto il mondo è in attesa di una
festa. Lui vuole essere convincente. Vuole fornire puntuali modi e
ragioni della sua ordinata attività, della sua fedele mania ad un altro
uomo, ad altre idee, ad altri pensieri, alla rivincita e al suo modo di
intendere la libertà, mentre la tua libertà, di contro, è quella che non si
raggiunge imparando ad obbedire. È un maschio medioalto. Né grasso
né magro. Spalle sfacciate chiuse al dialogo e inclini al monologo.
Camicia di lino bianca pendant con i capelli. Pantaloni pinocchietto.
Viso ambrato. Tirato. Segnato. Indossa un braccialetto? Un Rolex?
Né occhiali, né borsello. L’incontro è veloce, scontroso. Non risolve
questioni importanti. Non infrange barriere culturali, generazionali.
Non apre varchi nuovi o intelligenti. Raggiunge soltanto un naturale
livello di banalità oltre il quale è impossibile imporre o pretendere
un rigore, una grammatica dello sguardo, una gestualità adeguata, un
rispetto, quel rispetto che non nasce dall’obbedienza bensì dalla scelta
di vivere con responsabilità.
GIUSI CANZONERI, DONNA, ANNI SESSANTA.
Rubriche
Anzio Space
n.55 _ agosto 2013
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Pubblicità redazionale
APRE AD ANZIO LA PRIMA “PINSERIA”
Sì, avete letto bene, “pinseria” non pizzeria. È Andrea, il
giovane titolare, che durante il corso di pizzaiolo che frequenta
con passione, a decidere di dare un carattere originale alla
pizzeria che vuole aprire e così, conquistato dall’eccellenza del
prodotto, inaugura la prima pinseria di Anzio, in via di villa
Claudia 100. La Pinsa, prodotto dal marchio registrato, è ben
nota nella capitale da diversi anni ed è caratterizzata da un
mix speciale di farina di frumento, soia e riso che insieme alla
lunghissima lievitazione (da un minimo di 48 fino a superare le
120 ore!) conferisce all’impasto leggerezza e digeribilità uniche.
La presenza della soia inoltre fa sì che non ci sia bisogno di
aggiungere grassi animali o vegetali e di ridurre la quantità di
olio necessaria, arrivando così ad avere un prodotto anche a
ridotto contenuto calorico. Una bella novità per tutti coloro che
sono attenti alla linea!
Per Andrea fondamentali sono la qualità delle materie prime
che sceglie accuratamente e l’originalità delle proposte per
offrire varietà e gusto. Crea abbinamenti particolari come
prosciutto crudo, funghi e pesto oppure speck, brie e noci…
tutte da provare.
Oltre alla Pinsa si possono gustare anche supplì, arancini
e crocchette, tutti rigorosamente preparati ogni giorno,
garanzia di qualità e freschezza. Da settembre arriverà poi la
Pinsa dessert e anche un servizio di consegne a domicilio. La
Pinseria è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17.00 alle
22.00. Auguriamo ad Andrea tutto il successo che merita per la
professionalità che mette nel suo lavoro e l’entusiasmo che l’ha
portato ad intraprendere questa nuova attività.
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L’orniello
“Pianta pioniera” e “albero della manna”
Il Fraxinus ornus, noto come
Orniello, è un albero che può
arrivare fino a dieci metri di
altezza, ma che sovente troviamo
più basso e con un portamento
cespuglioso. È diffusissimo in
tutta Italia ed è presente, anche
se non in modo massiccio,
anche ad Anzio. Ha un tronco
leggermente tortuoso ricoperto
da una corteccia di colore grigio
opaco e i suoi rami formano una chioma ampia che scende a volte fin
quasi alla base dell’albero. Le foglie dell’orniello sono caduche, con la
parte superiore, quella rivolta al sole per intenderci, che ha toni di un
verde intenso mentre quella inferiore si presenta di un colorito verde
più tenue ed è pelosa lungo le nervature. I suoi fiori, che appaiono sui
rami freschi nei mesi di aprile e maggio, sono biancastri e piacevolmente
profumati, raggruppati in una sorta di pannocchie, e sono ermafroditi.
L’orniello è una specie arborea molto interessante per la silvicoltura,
perché resiste molto bene in condizioni di clima avverso, grazie ad
un sistema radicale fittonante che arriva fino a notevole profondità,
prestandosi al rimboschimento di terreni aridi e siccitosi a
componente calcarea o argillosa, in cui può essere tra le prime essenze
arboree ad essere piantumata (“pianta pioniera”). Il legno di orniello
è usato al livello industriale per realizzare mobili, attrezzi vari e per
lavori al tornio, ma è anche un ottimo combustibile. La coltivazione
dell’orniello, inoltre, è legata alla produzione della manna, ora molto
limitata rispetto al passato e che interessa quasi esclusivamente la
Sicilia. La manna, che nulla ha a che vedere con quella di cui narra
l’Antico Testamento se non forse proprio per la scelta del suo nome,
è una linfa lattiginosa estratta dalla corteccia mediante incisione
che, secondo il tipo di utilizzo, ha proprietà lassative, purganti ed
espettoranti. Sia incidere la corteccia di orniello sia raccogliere
questa linfa è complesso, oggi non sono molti, e sempre più anziani,
a saper praticare questa “arte”, su cui non ci si può dilungare qui,
ma che va salvaguardata. Per questo la manna è riconosciuta non
solo come prodotto tipico siciliano, presente nell’elenco dei prodotti
agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal Ministero delle politiche
agricole e forestali (MIPAAF), ma anche come Presidio Slow Food, con
un disciplinare di produzione, redatto insieme ai pochi frassinicoltori
rimasti in Sicilia, che ne garantisce qualità e provenienza. Nel prossimo
numero di Anzio Space conosceremo meglio il biancospino.
Filippo Valenti
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Anzio Space
Space-Lettere a [email protected]
n.55 _ agosto 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Cultura ad Anzio? … Ma dai!
Trasferitici ad Anzio quasi quarant’anni fa, abbiamo sempre
lavorato nei dintorni e viaggiato molto per lavoro e per diletto,
trascurando la nostra città di adozione. Ora che abbiamo più tempo
a disposizione ci siamo riproposti di dedicarci maggiormente alla
conoscenza sua e del suo territorio.
L’apertura di Villa Spigarelli al pubblico, il giorno 17 agosto scorso,
ci è sembrata un’occasione da non perdere e abbiamo coinvolto
parenti ed amici. Nel biglietto d’ingresso gli Enti promotori
risultavano essere il Centro di Ricerca e Documentazione dello
Sbarco e della Battaglia di Anzio e l’Associazione Andromeda,
coadiuvati dalla presenza del responsabile di zona della
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Ecco i risultati. Dopo un cospicuo ritardo sul previsto orario di
inizio (ma sorvoliamo), finalmente gli organizzatori aprono la
manifestazione con la presentazione dell’iniziativa. Peccato che, a
parte i pochi fortunati delle primissime file, nessuno degli oltre
duecento presenti riesca a sentire e a capire alcunché, mancando
completamente un impianto microfonico. Il concerto delle cicale,
davvero in gran forma, sovrasta ogni voce. Si passa al clou della
serata: la visita alla villa e ai suoi sotterranei.
“Visita guidata”, recitava il biglietto d’ingresso. Ma non ci sarà
nessuna guida. Solo inappuntabili steward che si premurano di
dividere la folla in piccoli gruppi.
Dopo un’attesa di circa un’ora, in fila e in piedi, bastano 10/15
minuti per vedere sale, oggetti e cunicoli, ma senza avere la benché
minima consapevolezza di ciò che si ha davanti. Non solo non c’è
la guida, ma non si è pensato nemmeno di mettere a disposizione
due righe di spiegazione, magari tratte da internet. Insomma,
siamo entrati ignoranti e usciti tal quali, ma anche un bel po’
seccati. Questo lo stato in cui ci siamo avvicinati al buffet, dove il
malumore della folla all’arrembaggio dei cibi (tipici locali, recitava
l’invito: insalata di riso, prosciutto, porchetta, ecc.) si è aggiunto
all’impossibile ricerca di un tavolo e dei piatti introvabili, senza che
vi fosse un minimo di assistenza. La decisione nostra e degli amici
di andarcene è stata presa all’unisono. Ci siamo quindi ritirati,
non prima di aver fatto le rimostranze al direttore del Museo
dello Sbarco e organizzatore, sig. Patrizio Colantuono, che ci ha
accompagnato sino all’uscita, tentando di patetiche giustificazioni
e offrendosi di restituire a ciascuno i 30 euro pagati per il biglietto.
A conclusione, uno degli amici da noi coinvolti nell’iniziativa
ci ha affettuosamente premiati con l’epiteto di “sòla”, per averlo
trascinato nella squallida serata, invitandoci poi a casa sua e
preparandoci un delizioso “ajo ojo e peperoncino”. Che dire per
chiudere questa tristezza? Il problema non sono i trenta euro
del biglietto, che speriamo servano davvero a contribuire a un
progetto, a noi per altro sconosciuto, di salvaguardia delle grotte
di Nerone.
Il problema è che ancora una volta si è manifestata l’incapacità
delle Istituzioni anziati di prendersi cura della cultura seriamente,
affidando programmi e iniziative a persone prive delle necessarie
competenze sia organizzative sia scientifiche. Ancora una
volta ci si è consegnati al dilettantismo, al pressapochismo,
all’improvvisazione gretta (per improvvisare occorre una grande
capacità).
Ancora una volta si è constatata la totale mancanza del senso di un
servizio da rendere. A chi? Ai cittadini, ai turisti, a tutti coloro che
hanno a cuore un serio sviluppo culturale e turistico della città e
che davanti a questi risultati non potranno far altro che estraniarsi.
Cultura ad Anzio? … Ma dai!
Liliana Mezzabotta e Alberto Frascaroli
21
Pubblicità redazionale
circuito 00042
L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante
iniziativa dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci.
Ci è sembrato doveroso ricambiare in modo concreto la
fiducia che tanti continuano ad accordarci anno dopo anno,
sostenendo Anzio-Space e le nostre iniziative culturali
(www.00042.it)
Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti
di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042”
all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno
che partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a
sconti particolari e personali. Le aziende che aderiscono
all’iniziativa sono segnalate di volta in volta nel loro spazio
pubblicitario di Anzio-Space, attraverso una stellina rossa
nell’angolo in alto a destra con la dicitura “Circuito 00042”,
in modo da facilitarne la ricerca.
Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti,
ogni mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato
delle aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono
a chi presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco
viene inviato ai Soci via email.
Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di
Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo
a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale
00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni.
Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione
Culturale preferibilmente per mail su associazione00042@
gmail.com oppure al n. 333 7350189.
Associazione Culturale 00042
INIZIATIVA SCONTI:
- AUTOLAVAGGIO FRAIETTA, Villa Claudia, SCONTO DEL
15% SU TUTTI I SERVIZI
- Bodeguita, Anzio, ogni 4 cocktails 1 piatto di frutta in omaggio.
- BUCCOLINI SUPERMERCATO, Anzio, SCONTO DEL 5%
BANCO FRESCHI E 10% SU TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI
(ESCLUSE OFFERTE SPECIALI)
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SUPPORTO POST-VENDITA GRATUITO
- CENTRO CASA S.P. POLVERINI, punto vendita EMPORIO
Lavinio mare, 20% nel settore Ferramenta
- CIP CIOP BABY PARKING, Lavinio Mare, SCONTO DEL
30% SU TUTTI I SERVIZI
- “DAR PRESIDENTE” PIZZERIA-RISTORANTE, Villa
Claudia, SCONTO DEL 10%
- “FEDERICO FASHION”, Anzio, SCONTO DEL 10% SU
TUTTI I LAVORI TECNICI escluso venerdì e sabato.
- “LA FENICE” ORGANIZZAZIONE FUNEBRE, Lavinio
Stazione, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I SERVIZI
- LAVA AL TOP, Lavinio Stazione, 1 LAVAGGIO GRATIS
OGNI 10.
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- RISTORANTE BOCCUCCIA, Lavinio Stazione, SCONTO
DEL 20% SU MENU FISSI E ALLA CARTA
- UNIPOL ASSICURAZIONI, Anzio Centro, SCONTI SU
TARIFFE AUTO E TUTTI GLI ALTRI SERVIZI
agosto 2013 _ n.55
Space-Lettere a [email protected]
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
PILLOLE FISCALI
a cura del Dott. Marco Minoccheri
730/2013 situazioni particolari: per chi ha perso il lavoro e non
ha più sostituto d’imposta
Per gli ex dipendenti senza più un sostituto d’imposta nasce il “730
Situazioni particolari”. Dal 2 al 30 settembre la presentazione del modello
per recuperare il credito 2012. Viene pertanto consentito ai lavoratori
“cessati” di ottenere velocemente il rimborso delle maggiori imposte
pagate mediante accredito diretto su conto corrente se si comunicano
le proprie coordinate bancarie o postali. Pertanto, dal 2 al 30 settembre
questi contribuenti a credito che non hanno potuto ottenere il rimborso
delle imposte per fine del raporto di lavoro potranno presentare un “730
Situazioni particolari” a un centro di assistenza fiscale o a un professionista
abilitato al fine di ottenere – entro quest’anno – il rimborso d’imposta
2012, senza dover attendere l’esito della liquidazione automatizzata della
dichiarazione, attività che comunque, come quella di controllo formale,
verrà ordinariamente effettuata, pur se successivamente. Il rimborso sarà
accreditato dall’Amministrazione finanziaria, dopo la ricezione del risultato
finale delle dichiarazioni, direttamente sul conto corrente del contribuente,
se questi avrà comunicato, telematicamente o rivolgendosi a un qualsiasi
ufficio delle Entrate, le coordinate bancarie o postali (il codice Iban) tramite
apposito modello reperibile nel sito dell’Agenzia, alla pagina: Cosa devi
fare-Richiedere-Rimborsi-Accredito rimborsi su conto corrente.
Pec imprese individuali: nessuna sanzione per la mancata
comunicazione
Le imprese individuali (anche artigiane) che non hanno comunicato il
proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) entro lo scorso 1°
luglio, non saranno soggetti ad alcuna sanzione pecuniaria. Per queste
imprese vi sarà solo la sospensione da parte del registro delle imprese
dallo stesso giorno di ogni domanda di variazione presentata dall’impresa
individuale, fino a integrazione della stessa con l’indirizzo Pec e comunque
per 45 giorni. Una volta decorsi i 45 giorni e senza la regolarizzazione
della pratica, la stessa anche se corretta si considera come non presentata.
Così ha definitivamente chiarito Unioncamere in una lettera inviata
il 2 luglio scorso a tutti i segretari generali delle Camere di commercio.
Unioncamere infatti, tenuto conto dei comportamenti già osservati dagli
uffici camerali nei riguardi delle società e dell’intenzione del legislatore
di favorire l’iscrizione delle caselle di posta elettronica certificata da
parte delle imprese, ritiene che anche per le imprese individuali che non
avessero iscritto il loro indirizzo di posta elettronica certificata entro il
termine del 1° luglio gli uffici del registro delle imprese non dovranno
procedere all’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 2630 del
codice civile, ma dovranno sospendere l’eventuale successiva domanda
che dovesse ad essi pervenire, in attesa che la stessa sia integrata con
l’indirizzo di posta elettronica certificata.
Comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate per finte
ingiunzioni di pagamento
Riportiamo il testo del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del
01/08/2013 “Ancora una volta false comunicazioni a nome dell’Agenzia delle
Entrate e, in questo caso, anche un facsimile del suo sito internet, sono stati
utilizzati per imbrogliare i cittadini. In guardia dagli avvisi di pagamento
con mittente l’“Esattoria Agenzia Riscossioni – Ufficio Entrate di Roma”.
Non sono, come potrebbero apparire a prima vista, comunicazioni ufficiali
dell’Amministrazione fiscale, ma provengono da una società privata di
recupero crediti la cui attività è del tutto distinta da quella dell’Agenzia.
Per meglio raggirare i destinatari delle comunicazioni e dare maggiore
credibilità alle loro ingiunzioni di pagamento, la società ha anche costruito
un sito web molto simile a quello delle Entrate. L’Agenzia ricorda che
l’indirizzo del proprio sito internet ufficiale è www.agenziaentrate.gov.it e
invita coloro che hanno ricevuto le comunicazioni ingannevoli, di rivolgersi
al più presto a un ufficio delle Entrate e alle forze di polizia.”
Anzio-Space - Mensile di cultura e politica
Edito dall’Associazione Culturale 00042
Presidente: Andrea Mingiacchi
Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
REDAZIONE
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])
Direttore IT: Stefano Murgia
Progetto e grafica: Domenico Condello
Composing e grafica: Bruno Pepe
Foto: Pietro Frisina
COLLABORATORI
Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Filippo Valenti,
Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,
Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano
Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,
Umberto Spallotta, Manuela Vela, Guendalina Sabba, Lisa Bernardini,
Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli,
Giusi Canzoneri, Alessandra Toppetta, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella.
Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM)
Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata
ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto
pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.
La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando
pubblicare gli articoli.
L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città:
- vivibile e interessante per i giovani;
- viva culturalmente;
- all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio;
- arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue.
Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o
di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Tra le nostre iniziative:
• Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su
www.00042.it
• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
• Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo
costruire.
Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:
www.00042.it
www.shingle22j.com www.anziospace.com
http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/
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Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - [email protected]
Chiuso in redazione domenica 31 agosto 2013
[email protected]
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Progetto ideato da Giusi Canzoneri 2012
Anzio Space
n.55 _ agosto 2013
PCM – I Presidi di Cultura Museale, sono luoghi nomadi. Quando parliamo di PCM parliamo di ‘Territori a vocazione archeologica, culturalmente organizzati e fisicamente
migranti’. Ideati dal Museo Civico Archeologico di Anzio e nati nel 2010, i PCM aderiscono ad una politica di dialogo-confronto con l’universo culturale locale. Si prefiggono
lo scopo di raggiungere luoghi fisicamente distanti dalla sede museale nel tentativo di
entrare in contatto con persone, culturalmente separate dal museo, estranee alla sua
politica e al patrimonio di conoscenze di cui il museo di Anzio è portatore. Innovativi
nella formula comunicativa, dunque, i PCM non si avvalgono di archeologi esperti bensì
di comuni cittadini i quali, dopo aver frequentato corsi di in-formazione hanno acquisito
competenze ed abilità adeguate al loro ruolo. Il cittadino che parla al cittadino. Quest’anno ad Anzio presso la stabilimento balneare Dea Fortuna – Riviera di Ponente troverete ad accogliervi le signore Rossana Venturelli e Maria Luisa Stroppa.
PROGRAMMA
1. PROMOZIONE DELLA COLLEZIONE PERMANENTE DEL MUSEO
2. ATTIVITà CULTURALI
3. LABORATORI DI DIDATTICA MUSEALE
INAUGURAZIONE
Il Museo Civico Archeologico
di Anzio - Il Museo con il cuore
sabato 7 luglio ore 10:00
STABILIMENTO BALNEARE
DEA FORTUNA (RIVIERA DI PONENTE)
tel 06 9846237
Il Museo che:
Ogni sabato dalle ore 10:00 alle 12:30
a partire dal 7 luglio fino al 25 agosto 2012
date di luglio: 7 - 14 - 21 - 28
date di agosto: 4 - 11 - 18 - 25
accoglie
parla
ascolta
respira
si muove
balla
Le attività sono:
pubbliche
gratuite
aperte a tutti
Vi aspettiamo come sempre
‘respirando’ con felicita’, gioia e lealta’
Info: 328.4117535 - 06.98499484
L’Assessore alle Politiche Culturali
Turistiche e Sportive
UMBERTO SUCCI
Città di Anzio
Museo Civico Archeologico
Il Sindaco
LUCIANO BRUSCHINI
ricorda
rammenta
rimembra
emoziona
si emoziona
mangia
pensa
si interroga
riflette
agosto 2013 _ n.55
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