Consorzio Marche Spettacolo
Ancona, 18 aprile 2013
Identificazione del progetto di
sistema
Relatori
Michele Alessandrini, Pietro Celotti
NECESSITA’ DEL CONSORZIO
• Attualmente le fonti di finanziamento pubblico sono non
solo drasticamente ridotte ma risultano anche incerte e
generano disorientamento tra gli operatori del settore
cultura.
• La necessità del Consorzio poggia quindi su di un bisogno
di strategia e di interventi di sistema per permettere di
rivedere i costi, di reimpostare i modelli organizzativi, di
bilanciare il peso delle fonti di finanziamento.
LIVELLI DI INTERVENTO
1. Gestionale: per creare economie di scala capaci di
abbattere le voci di costo significative per i singoli
consorziati.
2. Organizzativo: per coniugare la logica ordinaria del
lavoro con l’approccio di tipo progettuale.
3. Finanziario: per ridurre la dipendenza dai fondi pubblici
destinati “alla cultura”, accrescere la capacità di utilizzo
dei fondi europei ed esplorare le possibilità di
interlocuzione con partner privati.
RUOLO POLITICO DEL CONSORZIO
• Le politiche culturali hanno una nuova collocazione nel
ciclo di programmazione 2014-2020.
• E’ necessario per le organizzazioni e gli enti della cultura
saper entrare in relazione con altre politiche.
• Il Consorzio ha la sufficiente massa critica e l’idoneo livello
di rappresentanza territoriale per svolgere tale ruolo.
• Per costruire una strategia a partire dal proprio tessuto di
consorziati, il Consorzio ha discusso secondo la modalità
del workshop tre temi identificati da t33 (Istruzione,
Invecchiamento attivo, Imprese).
VALUTAZIONE DEI TEMI
COLLOCAZIONE DEI TEMI RISPETTO AL
CICLO DELLA POLITICA
Istruzione
Imprese
Invecchiamento
attivo
TEMA
IMPRESE
SISTEMA DELLA PRODUZIONE
CULTURALE E CREATIVA
TENDENZA INTERCETTATA
- produzione
+ design
bisogno di
innovazione
non
tecnologica
necessità di
attrarre
talenti
VOCAZIONE REGIONE MARCHE
Incidenza del valore aggiunto e dell’occupazione del sistema
produttivo culturale sul totale dell’economia (regioni)
VOCAZIONE PROVINCE MARCHIGIANE
Incidenza del valore aggiunto e dell’occupazione del sistema
produttivo culturale sul totale dell’economia (province)
L’EVOLUZIONE DEL PUBBLICO NELLE MARCHE PER PROVINCIA
(VARIAZIONE % 2008-2010)
OPPORTUNITA’ PER I CONSORZIATI
Un campo inesplorato in cui vi è un riconosciuto
bisogno di progettualità
Dimestichezza con gli strumenti della creatività e
della sperimentazione
Regolare generazione di esternalità positive al di là
del settore dello spettacolo
Possibilità per il Consorzio di costituire un tavolo
per il confronto sistematico con le imprese
PASSI NON FACILI PER I CONSORZIATI
Acquisire conoscenza del mondo produttivo
marchigiano
Uscire dal ruolo di soggetti che “richiedono fondi”
alle imprese
Creare spazi/infrastrutture in cui si realizzi l’incontro
tra gli operatori dello spettacolo e le imprese
Adottare un approccio di sistema nel confronto con il
mondo produttivo marchigiano
VOCE DAI CONSORZIATI
noi stessi siamo
… imprese
ALBERO DEI PROBLEMI
QUADRO LOGICO: STRUTTURA
Logica di intervento
Indicatori
Fonti
Assunti
indicatori
Obiettivo
Differenziare le fonti di finanziamento del
Aumento del finanziamento Censimento dei soggetti e
Capacità degli operatori culturali di
sistema dello spettacolo marchigiano
attraverso fondi europei del degli eventi dello spettacolo
uscire dal paradigma totalizzante del
x% - 2016 su 2012
dal vivo nelle Marche
finanziamento pubblico
Grado soddisfazione imprese
Rendicontazioni tecniche dei Vitalità del tessuto delle imprese
generale
Obiettivo
del
Utilizzare
arti/tecniche/linguaggi
performativi nei processi di innovazione
% imprese che richiedono un
progetti
culturali e creative marchigiane nel
progetto
non
Risultati
1. Sistema di reciproco riconoscimento 1. N. certificati (N. assoluto e Rendicontazioni tecniche dei Perdurante ruolo di raccordo imprese
tecnologica
delle
imprese
marchigiane
delle qualifiche e competenze tra settore N. cert. transnazionali)
spettacolo e imprese culturali e creative
2. Spazio di coabitazione tra operatori
dello spettacolo e imprese culturali e
creative
di arti/tecniche/linguaggi performativi
processi
progetti
2. N. imprese culturali e
creative insediate
3. N. imprese coinvolte, N.
artisti coinvolti, N. ore di
3. Sperimentazione di percorsi di impiego
nei
periodo 2014-2020
secondo intervento
di
innovazione
non
tecnologica
lavoro artisti
4. N. imprenditori e manager
che hanno richiesto più info
4. Diffusione di buone pratiche nel
contesto imprenditoriale
Attività
1. Progetto / politiche attive del lavoro
Mezzi:
2. Progetto di tipo infrastrutturale
Programmi a gestione diretta per la realizzazione dei
3. Progetto / politiche attive del lavoro
4. Progetto capitalizzazione
risultati 1, 4
FESR e FSE per la realizzazione dei risultati 2 e 3
/ settore culturale da parte dell’attore
pubblico
QUADRO LOGICO: OBIETTIVI
• Obiettivo generale: Differenziare le fonti di finanziamento del
sistema dello spettacolo marchigiano (indicatore: Aumento del
finanziamento attraverso fondi europei del x% - 2016 su 2012)
• Obiettivo del progetto: Utilizzare arti/tecniche/linguaggi
performativi nei processi di innovazione non tecnologica delle imprese
marchigiane (indicatori: Grado soddisfazione imprese; % imprese che
richiedono un secondo intervento)
QUADRO LOGICO: RISULTATI
1.
Sistema di reciproco riconoscimento delle qualifiche e competenze
tra settore spettacolo e imprese culturali e creative (indicatori: N.
certificati; N. assoluto e N. cert. transnazionali)
2. Spazio di coabitazione tra operatori dello spettacolo e imprese
culturali e creative (indicatori: N. imprese creative insediate)
3. Sperimentazione di percorsi di impiego di arti/tecniche/linguaggi
performativi nei processi di innovazione non tecnologica (indicatori:
N. imprese coinvolte, N. artisti coinvolti, N. ore di lavoro artisti)
4. Diffusione di buone pratiche nel contesto imprenditoriale
(indicatore: N. imprenditori e manager che hanno richiesto più info)
BUONA PRATICA -> RISULTATO 1
• CAPE-SV
•
2009-2011, Francia, Italia, Rep. Ceca, Regno Unito, Spagna, Estonia
• Utilizzare i principi ECVET (European Credit for Vocational Education
and Training), ovvero il sistema di accumulo e trasferimento dei crediti nel
settore dello spettacolo, per garantire una comune valutazione e
validazione delle qualifiche degli operatori dello spettacolo dal vivo a
livello transnazionale per favorirne la mobilità professionale e
l’occupazione.
• Attraverso un ciclo di seminari nei paesi coinvolti, è stata definita una
guida metodologica per la definizione dei principi di riconoscimento, sono
stati istituiti due programmi di mobilità transnazionale e un accordo
transnazionale di reciproco riconoscimento dei crediti di apprendimento.
BUONA PRATICA -> RISULTATO 2
• Buda Fabric
•
2005-in corso, Belgio
• Creazione e potenziamento di uno spazio urbano ricavato da un’area
dismessa in cui promuovere la collaborazione fra artisti e imprese, per
stimolare il processo di innovazione e il costante e reciproco scambio di
buone pratiche. Lo spazio è dislocato su una superficie di 5 edifici
comprensivi di:
- Un luogo di incontro e di networking per accademici, designer, artisti,
studenti e imprenditori
- Una sala espositiva per le opere d’arte
- Spazi di lavoro
- Un incubatore di progettazione
BUONA PRATICA -> RISULTATO 3
• Kunstgreb
•
2009-2011, Danimarca
• Combattere la disoccupazione fra gli artisti e incoraggiare l’innovazione
non tecnologica attraverso la formazione degli artisti per sviluppare nuove
competenze sui luoghi di lavoro (corso di formazione di 32 settimane per
120 artisti, attivazione di 63 progetti in 53 imprese).
• Le iniziative, che sono state offerte gratuitamente sia a imprese private che
pubbliche e che ogni artista ha progettato insieme all’impresa selezionata,
si sono focalizzate sul prodotto, sul processo, sul marketing e
sull’innovazione organizzativa anche attraverso corsi di improvvisazione e
di linguaggio del corpo che hanno permesso ai datori di lavoro di
sviluppare e acquisire nuove competenze.
ALTRI TEMI:
INVECCHIAMENTO ATTIVO
E
ISTRUZIONE
ELEMENTI EMERSI DALL’ANALISI
Tendenza intercettata, invecchiamento attivo:
Invecchiamento della popolazione marchigiana.
Tuttavia, crescente partecipazione alla produzione di spettacoli dal vivo da parte
del pubblico anziano precedentemente meramente fruitore.
Criticità:
Opportunità per il
spettacolo dal vivo:
•
minore capacità dell’anziano di fruire
dell’offerta di spettacoli in uno spazio •
geograficamente
vasto
(per
limiti
logistici);
•
capacità del sistema dello spettacolo di •
interloquire
principalmente
con
il
segmento di anziani ‘fruitori culturali
forti’;
•
difficoltà per il sistema dello spettacolo di
interloquire con gli anziani che praticano
a livello amatoriale arti dello spettacolo
(es. ballo);
•
scarsa promozione di eventi artistici nei
luoghi frequentati dagli anziani;
•
•
•
scarsa attrattività del tema ‘anziani’.
settore
dello
gli anziani rappresentano un’ampia parte
della popolazione italiana, potenzialmente
sono il pubblico più numeroso;
gli anziani dispongono di molto tempo
libero che, potenzialmente, potrebbero
investire in attività artistiche e/o culturali;
l’arte e la cultura, sotto forma di
partecipazione sia attiva che passiva agli
spettacoli dal vivo, è una risorsa di
welfare per gli anziani;
capacità dell’arte di capitalizzare le
esperienze di vita degli anziani e di
riallacciare e consolidare i rapporti intergenerazionali.
ELEMENTI EMERSI DALL’ANALISI
Tendenza intercettata, istruzione:
Crescente familiarità dei minori con i linguaggi performativi e
parallela disabitudine ad altri strumenti di apprendimento.
L’arte conferma e potenzia quindi la sua forza di catalizzatore di energie
nel processo di apprendimento.
Opportunità
per
il
settore
dello
Criticità:
spettacolo dal vivo:
•difficoltà nei rapporti con le amministrazioni
• utilizzo delle arti dello spettacolo a fini
e gli enti;
didattici e inclusivi;
•scarsa capacità di capitalizzare le esperienze
• attività di lobbying potenzialmente
presenti sul territorio;
facilitata dal Consorzio;
•dipendenza dagli insegnanti motivati a
• capacità del settore di realizzare ‘molto’
coinvolgere gli studenti in attività artistiche;
con poche risorse;
•scarsa capacità di proiezione nel futuro a
causa della incapacità di immaginare il settore • proficua collaborazione fra organizzazioni
‘piccole’ e ‘grandi’;
dello spettacolo dal vivo in assenza di certezze
sui finanziamenti pubblici;
• Formazione del ‘pubblico di domani’.
•mancanza della capacità di valutare la qualità
delle proposte a livello locale/comunale.
Mai prima abbiamo avuto così poco tempo
per fare così tanto
Franklin Delano Roosvelt
www.t33.it
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necessita` del consorzio