PROGETTO SISTER Ida Simonella – Antonio Mezzino Modelli di SUAP per i distretti industriali Centro Nord Italia 11 marzo 2004 Obiettivi Verificare la sostenibilità di un modello di sportello unico specifico per aree distrettuali e definirne le caratteristiche 1 Livelli dell’analisi L’analisi ha previsto due livelli di attività: • Una analisi quantitativa: una prima ricognizione dello stato dell’arte (al 2001) degli sportelli unici dei comuni che sono considerati appartenenti al complesso sistema dei distretti industriali delle regioni del Centro Nord Italia. • Lo studio di alcuni casi per mettere a fuoco meglio gli aspetti strategici e organizzativi che dvrebbero essere peculiari in aree distrettuali. 2 Analisi quantitativa Studio di Casi Analisi quantitativa Obiettivi specifici: • Ricostruire un quadro sullo stato dell’arte relativo all’istituzione degli sportelli unici nei comuni appartenenti ai distretti industriali delle regioni: Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio. • Delineare quanto pesa il ruolo del distretto nelle strategie degli SUAP associati. FONTI dell’analisi • Il database Formez per le rilevazioni sui distretti • Mappa di riferimento dei distretti industriali italiani individuata nelle analisi ISTAT 4 La mappa distrettuale ISTAT Regione N.RO % LOMBARDIA 42 24% MARCHE 34 19% VENETO 29 16% EMILIA ROMAGNA 24 14% TOSCANA 19 11% PIEMONTE 15 9% UMBRIA 5 3% FRIULI V.GIULIA 3 2% LAZIO 2 1% TRENTINO A.A 2 1% LIGURIA 1 1% 176 100% TOTALE Centro Nord Fonte: elaborazioni su dati Istat 5 L’istituzione degli SUAP COMUNI DI DISTRETTO PER REGIONE E TASSO DI PRESENZA DI SUAP Regione Comuni di distretto SUAP Si SUAP NO SUAP nd LOMBARDIA 921 46% 48% 6% PIEMONTE 259 82% 10% 8% VENETO 310 64% 35% 1% MARCHE 203 80% 20% 0% EMILIA ROMAGNA 182 89% 11% 0% TOSCANA 108 62% 34% 4% FRIULI V.GIULIA 94 34% 43% 23% UMBRIA 20 75% 25% 0% LAZIO 25 44% 52% 4% LIGURIA 7 43% 29% 29% TRENTINO A.A 2 100% 0% 0% TOTALE VALORI 2.131 1.294 732 105 TOTALE Centro Nord 100% 61% 34% 5% Fonte: elaborazioni su dati Formez 6 I comuni appartenenti ai 176 distretti individuati sono 2.131. Meno dei due terzi dei comuni hanno istituito lo SUAP. Il dato è fortemente influenzato dalla Lombardia in cui quasi la metà dei 921 comuni di distretto non ha uno SUAP attivo 7 Posizionamento regionale SUAP VOCAZIONE PRODUTTIVA DISTRETTUALE E ISTITUZIONE SUAP 100% TRENTINO A.A. PIEMONTE EMILIA ROMAGNA Percentuale comuni con SUAP 90% MARCHE 80% UMBRIA 70% TOSCANA 60% VENETO LIGURIA 50% LAZIO FRIULI V.G. 40% LOMBARDIA 30% 20% 0 10 20 30 40 50 Numero di distretti (vocazione distrettuale) 7 Fonte: elaborazioni su dati Formez L’istituzione degli SUAP POPOLAZIONE DI DISTRETTO PER REGIONE E TASSO DI PRESENZA DI SUAP Regione popolazione SUAP si SUAP no SUAP nd LOMBARDIA 4.659.126 62% 34% 4% VENETO 1.983.161 74% 26% 1% 456.677 90% 5% 5% MARCHE 1.121.831 82% 18% - EMILIA ROMAGNA 1.863.065 95% 5% - TOSCANA 1.264.346 84% 15% 1% FRIULI V.GIULIA 412.778 65% 26% 10% LAZIO 116.719 70% 29% 2% UMBRIA 157.705 83% 17% - LIGURIA 15.073 37% 45% 18% 5.301 100% 0% 0% 12.055.782 8.986.034 2.794.488 275.260 100% 75% 23% 2% PIEMONTE TRENTINO A.A TOTALE VALORI Totale Centro Nord Fonte: elaborazioni su dati Formez 8 La popolazione servita è pari al 75% del totale. Tra le Regioni ad alto tasso di comuni distretto “le punte di servizio” sono in Piemonte ed Emilia Romagna con oltre il 90% della copertura. L’istituzione degli SUAP COMUNI DI DISTRETTO PER DIMENSIONE E TASSO DI PRESENZA DI SUAP Classe dimensionale oltre 20.000 N.ro comuni SUAP si SUAP no SUAP nd 74 92% 7% 1% 10.000 - 20.000 164 76% 21% 2% 5000 - 10.000 385 63% 36% 2% 2.000 - 5.000 698 58% 38% 4% meno di 2.000 810 56% 36% 8% 2.131 61% 34% 5% Totale Fonte: elaborazioni su dati Formez 9 L’istituzione dello sportello sembra direttamente proporzionale alla dimensione comunale. Il 76% dei comuni che non hanno istituito lo SUAP hanno meno di 5.000 abitanti. Di questi 2/3 sono comuni della Lombardia. Regioni e SUAP associati NUMERO DI SUAP ASSOCIATI SU TOTALE SUAP SUAP associa ti totale SUAP Mediamente, oltre due terzi degli SUAP istituiti sono gestiti in forma associata. Tra le regioni con un numero significativo di comuni distretto Piemonte, Marche e Emilia Romagna guidano la classifica in termini di peso dell’associazionismo. Lombardia, Veneto e Toscana presentano un peso molto ridotto. % LOMBARDIA 256 428 60% PIEMONTE 200 212 94% VENETO 102 199 51% MARCHE 127 163 78% EMILIA ROMAGNA 118 162 73% 90% 24 67 36% 80% FRIULI V.GIULIA 24 32 75% UMBRIA 6 15 40% LAZIO 6 11 55% LIGURIA 1 3 33% TRENTINO A.A 2 2 100% 866 1294 67% Centro Nord PIEMONTE Peso SUAP associati TOSCANA 100% TRENTINO A.A. MARCHE FRIULI V.G. 70% EMILIA ROMAGNA 60% LOMBARDIA LAZIO 50% VENETO UMBRIA 40% TOSCANA 30% LIGURIA 20% 0 10 100 200 300 400 Totale SUAP Fonte: elaborazioni su dati Formez 500 SUAP associati e dimensione Classe dimensionale oltre 20.000 SUAP totali SUAP assoc % 68 23 34% 10.000 - 20.000 125 55 44% 5000 - 10.000 242 125 52% 2.000 - 5.000 405 292 72% meno di 2.000 454 371 82% 1294 866 67% Totale 11 L’associazionismo sembra invece essere inversamente proporzionale alla dimensione comunale. E’ un dato questo fortemente influenzato da Piemonte e Lombardia dove i comuni distretto sono quasi tutti di piccola o piccolissima dimensione. Fonte: elaborazioni su dati Formez In sintesi Forma singola Forma associata COMUNI PICCOLI 44% MEDI 33% GRANDI 31% 13% 37% 34% 31% 61% 12 NO SUAP 7% Fonte: elaborazioni su dati Formez Piemonte: presenza e natura degli SUAP nei distretti Numero comuni Forma Singola % 11 4% Associata 200 77% Forma nd 1 0% No SUAP 47 18% 259 100% TOTALE Singola Associata A NN C O G IE VA E N BE N No SS AT O ' U R AR C G IO LE G LL I A IZ Z IN R ER C 13 O AN C ZZ O LU E I N SA G LI A A D O VA D N A O M EG R R FE O AT O A R A N M O RT E O C AT TI N R FE R E A M O N M AN G O R BO G O R ES E AV AN R IV A R O LO C Fonte: elaborazioni su dati Formez AT O 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 M IL IA Distretti Piemonte: comuni per istituzione e forma SUAP Lombardia: presenza e natura degli SUAP nei distretti Numero comuni % Forma Singola 159 17% Associata 256 28% Forma nd 13 1% No SUAP 493 54% 921 100% TOTALE Distretti Lombardia: comuni per istituzione e forma SUAP Fonte: elaborazioni su dati Formez 14 Veneto: presenza e natura degli SUAP nei distretti Numero comuni Forma Singola % 80 26% Associata 102 33% Forma nd 17 5% No SUAP 111 36% 310 100% TOTALE Distretti Veneto: comuni per istituzione e forma SUAP Fonte: elaborazioni su dati Formez 15 Emilia Romagna: presenza e natura SUAP nei distretti Numero comuni Forma Singola % 44 24% Associata 118 65% Forma nd 0 0% No SUAP 20 11% 182 100% TOTALE Distretti Emilia Romagna: comuni per istituzione e forma SUAP 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Singola Associata EM IL M FI PA IA O O R R R C E IA M N ZU NO A O LA DI D R. 'A FO VI RD R G A N N O VO OL D A IT AR O LU M IR G C O A AS ND TE O L M L SA O A D N EN G IO A G U VAN A C AS ST NI TE AL LL LA AR AN C O EN T FA O EN ZA FO BU RL I' S SA SE TO S LA SU O N LO G H SA IR A N TA NO SO AR FI G A EN TA M C E RC CO AR RR P R A O E I CC TO SA GG A IO SA R AC N EN C A SC O IA N O R EG G IO Fonte: elaborazioni su dati Formez No 16 Toscana: presenza e natura degli SUAP nei distretti Numero comuni % Forma Singola 43 40% Associata 24 22% Forma nd 4 4% No SUAP 37 34% 108 100% TOTALE Distretti Toscana: comuni per istituzione e forma SUAP A LU A AS TE SI N C E Singola Associata N LF G A IO R EN SA TI N SE N O P O LC PI E R TR O A SA N TA SA PI N S TO M A IA R S. C Q E U LL IR O IC P O G . AI D ' O O PI LE R E C VE IN IA S C AN H IA TO N TI S T PR E FA A TO N O VE CC H IO RN A C C C O R S. C 17 O nd LU PO LI SI N EM IB O G A R G G PO BA A TO A PR BI EN ZZ O BI B E AR ER M E No T. -T N M O Fonte: elaborazioni su dati Formez 14 12 10 8 6 4 2 0 Marche: presenza e natura degli SUAP nei distretti Numero comuni Forma Singola % 34 17% Associata 127 63% Forma nd 2 1% No SUAP 40 20% 203 100% TOTALE Distretti Marche: comuni per istituzione e forma SUAP Fonte: elaborazioni su dati Formez 18 Le logiche dell’associazionismo Al fine di delineare quanto peso abbia il sistema distrettuale nelle strategie degli SUAP associati, per la regione Marche sono state sovrapposte le aree di influenza delle associazioni di SUAP con la mappa dei distretti definita dall’ISTAT 19 Aree distretto Associazioni SUAP e distretti S. Comunità Montana Alto e Medio Metauro SUAP Associati S. Pesaro S. Comunità Montana Montefeltro S. Comunità Montana Catria e Cesano S. Comunità Montana Catria e Nerone S. Mondolfo S. Comunità Montana del Metauro S. Media e Bassa Vallesina S. Alta valle dell’Esino S. Comunità Montana Monte San Vicino S. Piceno Consind S. Consorzio Industriale del fermano 20 S. Unione Comuni Valdaso SUAP associati e distretti Le associazioni di Sportello Unico nella maggioranza dei casi non rispondono ad una rigoroso “obiettivo di tipo distrettuale”, con alcuni distinguo. Nella provincia di Pesaro e Urbino si rileva una sostanziale coincidenza dei territori di distretto con le associazioni di Sportello Unico. Occorre peraltro precisare che gran parte di queste aree distrettuali coincidono con i territori delle diverse Comunità Montane: la comune dimensione amministrativa ha sicuramente facilitato l’associazione degli Enti. Resta peraltro evidente una matrice distrettuale forte nell’associazionismo di aree non appartenenti a Comunità Montane: il cuore del distretto mobiliero (sicuramente il più rappresentativo della provincia) coincide di fatto con uno SUAP associato. Questo SUAP sarà oggetto di approfondimento nei case study. Nelle altre province la coincidenza tra SUAP e distretto diviene più sporadica: resta alta nel distretto Jesino della Meccanica. Nel Piceno le più significative forme di associazionismo sono legate a due consorzi di industrializzazione: quello Fermano e quello Piceno. I comuni appartenenti a queste aree sono “incidentalmente” distrettuali. Molto più rarefatta la spinta associativa in uno dei principali distretti delle Marche per estensione territoriale e livello di imprenditorialità(somma di diversi sistemi locali specializzati) : il distretto calzaturiero che abbraccia gran parte del territorio delle province di Macerata e Ascoli Piceno vede pochi comuni associati e molto poco rappresentativi del territorio distrettuale 21 Analisi quantitativa: principali evidenze Relativamente allo stato di attuazione di SUAP in comuni distretto le evidenze principali sono le seguenti: A quasi cinque anni dalla istituzione degli SUAP oltre un terzo dei comuni appartenenti a distretti industriali, ovvero ad alta densità imprenditoriale, non sono dotati di Sportello. Il dato è parzialmente mitigato dalla copertura sulla popolazione di distretto che raggiunge il 75% Gran parte del peso di questa mancanza riguarda i comuni della Lombardia: si tratta in gran parte di comuni con meno di 5.000 abitanti che presentano in generale una propensione all’istituzione dello SUAP più bassa rispetto a quella dei Comuni medi e grandi. E’ peraltro da segnalare il Piemonte che, pur essendo costituito da comuni distretto molto piccoli, spicca per attivazione di sportelli e in particolare in forma associata. Nelle aree il cui sviluppo è stato quasi esclusivamente caratterizzato dai sistemi distrettuali, ovvero l’area Nord Est Centro (Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana) il tasso di istituzione degli SUAP è più elevato. A questo gruppo di Regioni per tipologia di comportamento va aggiunto il Piemonte. 22 Analisi quantitativa: principali evidenze Relativamente al legame tra associazionismo degli SUAP e strategie di tipo distrettuale, la domande chiave erano le seguenti: i comuni appartenenti a distretti industriali operano sul territorio in forma associata? Se sì quanto dell’associazionismo è determinato da logiche di tipo distrettuale e quanto da altre variabili? Occorre peraltro precisare che questa analisi è fortemente condizionata dalla definizione di distretto fornita dalla mappa ISTAT e non sempre corrispondente alla percezione di distretto che hanno le singole Regioni o i singoli territori. Circa due terzi dei comuni di distretto operano in forma associata. Il dato è significativamente più alto, tra le regioni con il maggior numero di comuni di distretto, per Piemonte, Marche e Emilia Romagna. Molto basso il dato di Lombardia, Veneto e Toscana. Una prima spiegazione all’associazionismo è spiegata dalla dimensione comunale. Più il comune è piccolo più tende ad associarsi con altri. L’analisi sul caso Marche ha messo in evidenza le strategie di SUAP associato per il distretto sono circoscritte ad alcuni casi specifici. Ragioni di tipo amministrativo (Comunità montane, consorzi di industrializzazione ecc…) accompagnano più spesso la formazione di SUAP associati. 23 Analisi quantitativa Studio di Casi Studio di casi Obiettivo specifici: • Capire cosa significa per uno Sportello Unico operare in un’ottica di “distretto” . • Quali sono gli aspetti gestionali e strategici “ottimali” di uno SUAP che opera in un’ottica distrettuale; • Quali sono le buone prassi in questo senso al fine di indicare linee guida nella messa a punto di un modello di riferimento. Metodologia • Ricognizione della letteratura economica sullo SUAP e di altre ricerche Formez in corso • Studio analitico di alcuni case studies di SUAP che operano in aree distrettuali al fine di incrociare “modelli” diversi e individuare buone prassi di riferimento. 25 I casi individuati Regione MARCHE Sportello Area distrettuale Pesaro Mobile Jesi Meccanica Numero di comuni associati popolazione Inizio operatività 9 112.000 Ottobre 1999 19 (ass. di tipo 91.600 Maggio 1999 decentrato) TOSCANA Prato (PO) Tessile Non associato 180.000 Ottobre 1999 Comprensorio del cuoio (PI) Cuoio 6 90.000 Aprile 1999 LOMBARDIA Est Milano (MI) Meccanica Leggera 22 192.000 Gennaio 2003 PIEMONTE Oleggio (NO) Tessile 5 20.000 Giugno 1999 EMILIA ROMAGNA Carpi (MO) Tessile /Abb. 4 100.000 Giugno 2000 26 Le AREE DI AZIONE dello SUAP di distretto SUAP distretto A SERVIZIO DEL TERRITORIO A SOSTEGNO DEL TERRITORIO 27 Quale territorio (in un’ottica SUAP) Elevato numero di imprese Elevata propensione all’imprenditorialità Elevata nati mortalità delle imprese Prevalenza della piccola dimensione (pratiche amm.ve complesse gestite in outsourcing) Fitta rete di relazioni formali e informali tra imprese 28 SERVIZIO AL TERRITORIO Gestione procedimento Le “dimensioni” dello SUAP di distretto EFFICACIA Nella risposta all’utenza EFFICIENZA gestionale economica Capacità di essere strumento di sviluppo del distretto SOSTEGNO AL TERRITORIO 29 Efficacia nella risposta all’utenza EFFICACIA parametri EFFICIENZA STRUMENTO DI SVILUPPO Vision distrettuale suap come sportello di rete Calibratura dei servizi Identificazione procedimenti rilevanti del territorio Coinvolgimento utenza nella progettazione e gestione attività Certezza e rapidità di risposta Fruibilità/ visibilità Qualità semplificazione (reingegnerizzazione e riduzione criticità) Tempistica (tendenziale riduzione) dotazione minima di risorse umane dedicate logistica delle sedi informazioni/servizi da web site standardizzazione del processo come garanzia di uno standard di servizio 30 Efficienza (organizzativa ed economica) EFFICACIA EFFICIENZA parametri Autonomia organizzativa Capacità di “regia” Scelte ottimali sugli strumenti gestionali STRUMENTO DI SVILUPPO Ruolo visibile e autonomo dello SUAP all’interno delle amministrazioni (in termini organizzativi e di budget) Sponsorship / legittimazione politica forte ampiezza e solidità delle relazioni con il sistema delle PA stabilità degli standard relazionali scelta del livello ottimale delle attività da gestire Partenariato e accordi 31 I procedimenti gestiti Servizi di sostegno al territorio PESARO Realizzazione di attività commerciale sottoposta a autorizzazione X JESI PRATO CUOIO EST MIL CARPI X X X X X X X Realizzazione di attività di somministrazione di bevande e alimenti OLEGGIO Realizzazione di attività con concessione edilizia X X X X X X X Certificazione prevenzione incendi X X X X X X X carburanti Carburanti, studi medici Artigianato di servizio, carburanti Tutti i p. per attività ec. rilevanti Allaccio e scarico fogn. , autor. Sanitarie, igienicosanitarie, commercio vicinato ec.. Tutte le attività produttive, agricole, terziario, telefonia con impianto (edificio e non) da realizzare Altro 32 Il coinvolgimento dell’utenza Sportelli di distretto con convenz. con protocollo d’intesa Con rapporto informale Livello di partecipazione utenti XXXX alto Jesi XXX basso Prato XXX Pesaro* XXXX Compr. Cuoio Oleggio XXXX medio basso X Est Milanese Carpi X basso medio basso * Comitato di monitoraggio 33 BUONA PRASSI Tempistica Sportelli di distretto Tempi medi di gestione del procedimento Pesaro 80 Jesi 39 Prato 45 Compr. Cuoio 60 Est Milanese Nd Carpi 70 Oleggio 80 34 Semplificazione Sportelli di distretto Pesaro Ridisegno delle procedure Standard. della modulistica SI SI In parte In parte Prato Si SI Compr. Cuoio SI SI Est Milanese SI In parte Carpi Si SI NO SI Jesi Oleggio 35 BUONA PRASSI ridisegno a livello provinciale Risorse umane Sportelli di distretto Unità di lavoro (UL) (a) Procedim gestiti (b) Proc./ UL Pesaro 5 659 132 Jesi (comune) 2 54 27 13,5 6950 515 Compr. Cuoio 2 245 122 Est Milanese 4 581* 145 Carpi 3 281 84 Oleggio 1 196 196 Prato 36 (a) (b) l tempo parziale è considerato 0,5 unità Anno di riferimento 2002 Logistica Le cinque sedi dello SUAP EST MILANESE come esempio di coerenza e distribuzione efficiente del front office di sportello BUONA PRASSI 37 Informazioni da web site (su procedim.) Info Mod SAD Altro Pesaro XX XX XX XX Jesi XX XX XX Prato XX XX XX XX Compr. Cuoio XX XX XX XX Sportelli Est Milanese XX XX XX XX Carpi XX XX XX XX Oleggio XX XX XX XX Check up documentazione come strumento di 38 orientamento per le imprese BUONA PRASSI Promozione / comunicazione a utenti Sportelli Pesaro Manifesti News letter carta News letter on line XX XX XX Comuni cazioni dirette Jesi Prato BUONA PRASSI XX XX XX Compr. Cuoio Est Milanese Carpi XX XX XX XX XX XX XX Oleggio Un piano strategico di comunicazione come visione organica di39promozione dello SUAP Standardizzazione processi e relazioni SUAP del distretto di Pesaro è uno sportello certificato E’ il sigillo ad un processo di ripensamento a 360° del servizio all’utenza E’ una garanzia per il mantenimento di uno standard di servizio verso l’utenza Impone uno standard qualitativo a tutti i “fornitori” dello sportello ovvero gli Enti terzi BUONA PRASSI 40 Autonomia organizzativa / Visibilità Autonom. organizz. Dipendenza gerarchica Pesaro si Mktg territoriale Jesi Si Sviluppo / Att. Econom. Prato si Sviluppo economico Compr. Cuoio no Urban/ufficio tecnico Sportelli di distretto Est Milanese si Direzione generale Carpi si Sviluppo economico Oleggio si Sviluppo economico 41 Andamento Budget BUONA PRASSI BUONA PRASSI Il rapporto con gli Enti Terzi Sportelli di distretto Enti con Convenz. Pesaro 7 Jesi 1 Oleggio basso 5 medio BUONA PRASSI medio Si con tutti (16) - Livello di partecipaz. 4 7 Est Milanese Carpi Rapporti informali alto 1 Prato Compr. Cuoio Enti con protocollo d’intesa 3 basso alto 1 3 42 BUONA PRASSI basso coordinamento provinciale. Commissione prov. per lo sviluppo dei SUAP. Partecipazione e stabilità nei rapporti SUAP di Carpi come esempio di scelta dei livelli “ottimali” di gestione delle attività Ridisegno strategico dello SUAP pensato a livello di rete provinciale e declinato sulle specifiche distrettuali. Acquisizione e gestione sw a livello provinciale (standardizza i rapporti con gli enti e utenti che operano su scala più vasta di quella del distretto – ARPA, Vigili del Fuoco, Associazioni di categoria - ) BUONA PRASSI 43 COSA… EFFICACIA NON UN MODELLO UNICO MA AREE POTENZIALI DI AZIONE DA COSTRUIRE COERENTEMENTE ALLE ESIGENZE DEL DISTRETTO Promozione aree territoriali Sostegno all’imprenditorialità Qualità ambientale e sviluppo sostenibile del distretto EFFICIENZA STRUMENTO DI SVILUPPO Aree per nuovi insediamenti produttivi Opportunità localizzative del territorio Strumenti di finanziamento Fare impresa Sostegno allo sviluppo di settori innovativi Valorizzazione delle risorse intangibili (sviluppo dei beni relazionali) Valutazione ambientale strategica (VAS) Valutazione impatto ambientale (VIA) di nuove aree produttive Sviluppo di politiche integrate di prodotto (IPP) attraverso le dichiarazioni ambientali di prodotto(EPD) – approccio preventivo alla pressione sull’ambiente 44 COME EFFICACIA EFFICIENZA non necessariamente duplicando servizi e informazioni gia’ forniti da altri ma: diventando amplificatore/organizzatore delle eccellenze del territorio ovunque siano localizzate (comuni, provincia, associazioni di categoria ecc..) facendo rete (in relazione alla sua capacità di regia) e valorizzando le eccellenze favorendo per certi servizi e/o progetti (i.e azioni di mktg territoriale) l’aggregazione ad un livello territoriale ottimale/coerente (provincia, interprovinciale, regione ecc..) 45 STRUMENTO DI SVILUPPO Sostegno al territorio PESARO PRATO CUOIO Promozione generale del territorio via web SI SI SI Aree territoriali SI Sostegno alle imprese in settori del distretto SI Finanziamenti/incentivi Servizi di sostegno al territorio EST MIL CARPI OLEGGIO PV SI SI SI SI PV ASSOC SI SI Suap Modena SI SI SI SI Suap Modena Sostegno imprese innovative SI ASSOC. Ambiente SI Suap Modena SI 46 SI Sostegno al territorio SUAP di PRATO offre spazi fisici alle associazioni che periodicamente forniscono informazioni ai nuovi imprenditori SUAP di CARPI: - Gestione promozionale a livello provinciale - Scelta dello sportello del comune di Modena (eccellenza del territorio) per i finanziamenti agevolati e assistenza ai giovani imprenditori 47 BUONA PRASSI BUONA PRASSI Prime riflessioni Le tematiche abbozzate possono costituire le linee guida per la definizione di un “modello di SUAP” per le aree distrettuali Il “modello di SUAP distrettuale” può diventare uno strumento che favorisce lo sviluppo e il consolidamento di aree proto-distrettuali La gestione di servizi innovativi dello Sportello Unico va effettuata sviluppando cooperazione interistituzionale ad un livello territoriale coerente con il tipo di servizio ( principio della geometria variabile) Questo tipo di approccio fa assumere allo Sportello Unico la funzione di sistema di “knowledge management” per la condivisione e lo sviluppo di conoscenze/competenze per le attività di servizio e sostegno al territorio 48