ANNO 2 - NUMERO 9 - 2013 Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. PAGINe 22-23 A GIUGNO TRA SAN GIULIANO (PISA) E ROMA I DUE SALES MEETING ESTIVI DELL’AZIENDA per illustrare LE NUMEROSE NOVITà IN PROGRAMMA PER I MESI SUCCESSIVI. E LE SORPRESE NON SONO MANCATE eventi PAGINE 16 running in multi-color “OLTRE” IL RUNNING CON BROOKS dati & statistiche la scarpa del mese // dynafit pantera PAGINa 8 SHOE COUNT Per la prima volta entriamo nel mondo delle mud race. Alla 2a edizione italiana della Fisherman’s Friend Strongman Run sono stati 5.000 i runner al via di rovereto IL MERCATO footwear NEL 2012 CONTINUA A CORRERE nella Valle della Luna nell’emisfero australe su un paesaggio quasi alieno come quello della Bolivia alle pagine centralI tor des geants 5k non competitiva nata nel 2012 negli States, quest’anno in Italia ha coinvolto oltre 15.000 runner. UN EVENTO DESTINATO A essere UN PUNTO DI RIFERIMENTO fra LE “FUN RUN” NEL NOSTRO PAESE PAGINa 19 runner del mese / Ronan Moalic “La corsa in montagna è il mio la misura del limite equilibrio” focus shop PAGINa 24 Questione di proporzioni una sorprendente lavaredo ultra trail PAGINa 18 [email protected] / www.runningmag.it PAGINa 10 Un Sesto Acca è aperto a Cazzago di Pianiga in provincia di VEnezia dal 2009 PAGINa 13 PAGINa 26 RUNNING MAGAZINE editoriale di BENEDETTO SIRONI [email protected] IL VALORE DEL “MIX” Chiudiamo questo numero esattamente tre giorni dopo aver partecipato a un importante evento internazionale firmato ASICS. Il brand leader del nostro mercato ha organizzato infatti venerdì 4 ottobre in quel di Milano un press meeting europeo in grande stile con ben 100 giornalisti da tutto il Continente, accolti dallo staff italiano e internazionale del brand nonché dal loro super testimonial Stefano Baldini. Con l’obiettivo di annunciare e far testare importanti novità, in primis le ASICS Gel-Super J33 (calzatura con un’impronta minimalista progettata per chi ha un’accentuata pronazione) e la linea di abbigliamento con inedita tecnologia Motion Muscle Support per stabilizzare e sostenere i muscoli durante la corsa. Al di là dei dettagli dell’evento e dei relativi prodotti presentati - di cui vi daremo ampiamente conto sul prossimo numero - c’è un concetto che ha rappresentato il luminoso filo conduttore dell’evento: “MIX UP YOUR RUNNING”, recitava il claim in apertura della presentazione. Un’espressione che suona decisamente bene ma che al di là di un aspetto puramente fonetico o estetico ha una notevole importanza. Innanzitutto, come sottolineato da uno dei relatori, Andrew Kastor (coaching director ASICS L.A. Marathon & head coach mammoth Track Club), il fatto di differenziare al massimo la propria corsa rappresenta un grande valore aggiunto sotto molti punti di vista. Questo si traduce in un messaggio quanto mai semplice ed efficace che ASICS ha voluto comunicare in modo forte e chiaro. Correre su differenti generi di terreno, alternare uscite con diverse distanze, velocità e intensità, comporta notevoli vantaggi per ogni runner: incremento delle performance, miglioramento dello stato di forma complessivo, riduzione del rischio di infortuni e un ottimo antidoto per evitare noia e routine di un approccio troppo standardizzato al running. Quattro le differenti ma complementari modalità di corsa individuate, vale a dire Road, Natural, Speed e Trail. Se il “mix” è un vantaggio per chi corre, lo è - e soprattutto lo può diventare sempre più - anche per chi “vende”. Alla presentazione della sopracitata Gel-Super J33 è stato infatti esplicitamente accostato il concetto di “seconda scarpa”, utilizzabile al pari di molte altre con un simile posizionamento in situazioni di corsa veloce e “natural”, su terreni non troppo accidentati e su brevi distanze. Un lungo o una gara impegnativa su strada richiedono di certo Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: [email protected] Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 per la maggior parte dei runners una scarpa più strutturata e protettiva. Per non parlare del trail, dove sappiamo quali altre caratteristiche debbano avere le calzature. Ebbene, in questo caso stiamo parlando della ipotetica necessità di avere non solo una seconda ma anche una terza scarpa. Con vantaggi non solo per chi le scarpe le acquista, ma anche per chi le vende, naturalmente. Certo per qualcuno potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda. Tuttavia bisognerà ammettere che questo approccio così diversificato al running, peraltro emerso in modo significativo negli ultimi anni, non è ancora così comune nel nostro Paese. Mentre è un trend più consolidato da tempo in altri mercati internazionali. Significativa in tal senso anche la dichiarazione circa il minimal running e relativi prodotti del negozio protagonista del focus shop di questo mese (articolo a pagina 26). C’è ancora molta strada da percorrere in questa direzione e tutti gli operatori potrebbero fare molto di più nel comunicare in maniera intelligente al pubblico finale questo approccio più diversificato e trasversale. Aziende in primis, ma altrettanto importante è il ruolo dei negozi e dei media di settore. Che proprio il claim “Mix up your running” sia protagonista di una delle prossime campagne ASICS e al centro delle sue strategie di comunicazione e di prodotto è certamente un fatto positivo, nonché il caso forse più eclatante di una strategia che per la verità anche altre aziende - non per forza legate al podismo tradizionale - stanno cominciando a perseguire. Significativo per esempio il caso di Salomon, che ha inserito nella sua collezione SS 2014 un modello City Trail dichiaratamente “ibrido”. In generale questa “nuova frontiera” rappresenta senza dubbio una grandissima opportunità per tutti. Possiamo dire che a livello di eventi, iniziative, gare e manifestazioni oggi il mix è già molto buono e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Quello sui cui bisogna ancora lavorare molto è per l’appunto la diversificazione delle abitudini dei praticanti e della conseguente propensione all’acquisto. Ogni volta che un cliente si convincerà che gli vogliamo vendere uno o due paia di scarpe in più non (solo) perché vogliamo da lui più soldi ma perché intendiamo renderlo un runner più appagato, completo e felice, allora avremo posto un altro bel mattoncino per costruire un mercato sempre più solido, attraente e duraturo. Anno 2 - N.9- 2013 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 7 ottobre 2013 2 NUMERO 9 - 2013 A PROPOSITO DI MARATONE // Roma e Milano, doppio cambio Due nuovi partner tecnici per i due eventi podistici tra i più importanti in Italia e con un forte respiro internazionale. New Balance punta sulla Capitale, mentre adidas scommette sulla 42k sotto la Madonnina. Tra le 42k più partecipate del nostro Paese, ecco sul podio Roma, Firenze e Venezia, rispettivamente con quasi 13.000, 8.000 e 6.000 finisher nel 2012 (superiore quindi il numero degli iscritti). A seguire, per rimanere con gli eventi sopra i 1.000 arrivati, Milano, Torino, Reggio Emilia, Treviso e Verona, con cifre che vanno dai 1.700 ai circa 4.000 finisher. Considerando poi annessi e connessi di una maratona, alcuni eventi vedono lievitare sensibilmente il numero di partecipanti complessivi: è il caso di Milano che con la formula staffetta nel 2013 ha coinvolto oltre 13mila iscritti. Ecco perché per un marchio di settore spesso sponsorizzare una maratona e relativi eventi collaterali rientra in un piano strategico importante se non irrinunciabile, con l’obiettivo di accrescere o consolidare la propria immagine tecnica presso il maggior numero di runners italiani e spesso anche internazionali. Per il 2014 ASICS sarà nuovamente sponsor a Firenze, Venezia e Torino. Conferme anche in casa Brooks tra Verona Marathon e Pisa, mentre Diadora sarà protagonista a Reggio Emilia. Ma più che le conferme in questo caso a far notizia sono due eclatanti novità, che riguardano le “due capitali” italiane. SuisseGas Milano Marathon – Partendo dalla città meneghina, è stato ufficializzato lo scorso 17 settembre il nuovo partner tecnico della manifestazione: adidas infatti che “correva” già sotto la Madonnina con la Stramilano sarà sponsor per i prossimi tre anni, sostituendo Mizuno, technical partner in questi ultimi anni. Nelle ultime stagioni la SuisseGas Milano Marthon ha registrato un’ottima crescita in termini di partecipazione, soprattutto se come dicevamo si contano le iscrizioni alle staffette che nel 2013 hanno portato il totale di iscritti a oltre quota 13.000 (4.803 i partecipanti alla maratona nel 2013 mentre le squadre iscritte alla staffetta sono state 2.129, per un totale di 8.516 corridori). L’evento è diventato oltretutto un punto di riferimento per tanti vip e volti noti dello sport e dello spettacolo, che sempre più spesso si mettono in gioco per sostenere uno dei tanti progetti che compongono il charity program della manifestazione. Nel 2014 l’appuntamento è previsto per il 6 aprile. Maratona di Roma – Passaggio di testimone invece tra ASICS e New Balance in quel di Roma. Cinque anni la durata del contratto che il marchio americano ha firmato con l’organizzazione dell’evento più partecipato d’Italia, nonché la maratona con più stranieri. Come ha commentato Enrico Castrucci, presidente della Maratona di Roma: “È un’occasione per fare un ulteriore salto di qualità e penetrare sempre di più nei mercati internazionali. Il nostro evento è già riconosciuto come uno dei più prestigiosi del mondo e ringrazio i dirigenti della multinazionale di Boston che hanno creduto in noi investendo importanti risorse. Ringraziamo il precedente partner tecnico per il contributo fornito alla crescita dell’evento”. Ansioso del debutto della nuova collaborazione il 23 marzo prossimo Alan Hed, vice presidente esecutivo internazionale per New Balance, ha aggiunto: “La fama della Maratona di Roma ci permetterà di continuare ad accrescere la nostra presenza internazionale nella corsa e a mettere in luce le caratteristiche dei nostri prodotti”. NEWS Valeria Straneo si racconta al Bellavita La festa di Aids Running In Music per l’Anlaids // Il successo sportivo che l’ha portata a essere una delle icone della corsa azzurra non le ha certo impedito di rimanere legata alle sue radici e alla sua terra. Così Valeria Straneo è tornata a essere protagonista nella sua Alessandria. Lo scorso 14 settembre, all’interno del Villaggio Benessere Bellavita, ha incontrato i suoi fan per raccontare la propria esperienza di atleta: “Mi è sempre piaciuto partecipare alle corse campestri dei Giochi della Gioventù ad Alessandria, ma il colpo di fulmine per la maratona arrivò nel 2000 a Torino. Alla fine ero soddisfatta e felice ma avevo un gran mal di gambe. Ho scoperto di poter andare veramente forte solamente nel 2010, dopo che mi hanno operato alla milza”. Quest’anno è arrivato l’argento di Mosca: “È andato tutto bene, al 35esimo chilometro mi sono voltata indietro e non ho visto nessuno. Di certo mi ha favorito anche la giornata calda, visto che non patisco le alte temperature. Al contrario, le keniane sono abituate a correre sugli altipiani. I prossimi obiettivi sono la maratona di New York il 3 novembre e gli Europei di Zurigo nel 2014. Spero che non mi condizioni il fatto di essere tra le favorite e voglio dare il massimo in preparazione. Poi si vedrà: in una maratona può succedere di tutto”. // All’Autodromo Nazionale di Monza anche quest’anno si è svolta la manifestazione podistica ideata per sostenere la lotta contro l’Hiv. Promossa da Andrea Gori, direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, e da Anlaids sezione Lombardia, la corsa non competitiva Aids Running In Music è andata in scena il 14 settembre scorso. Sono stati 1.500 i partecipanti a contribuire in questo modo all’impegno di Anlaids, dal momento che l’intero ricavato è stato devoluto al suo programma di prevenzione e sviluppo di nuove strategie alternative per combattere la diffusione dell’infezione del virus. Ad accogliere i partecipanti è stata la musica di Radio Deejay. Presenti anche molti volti noti dello spettacolo e non solo, come Francesco Facchinetti, Giorgio Gori, Cristina Parodi, Bruno Cabrerizo, Ariadna Romero, Francesca Fioretti, Costantino Della Gherardesca, Alessia Reato, Debora Villa, Alessandro Sampaoli e Anna Laura Ribas. usain Bolt rinnova con Puma fino a Rio 2016 // Manca poco ormai al termine del calendario del CortoCircuito Solidale, iniziativa umanitaria nata per idea del fondatore del progetto I Run For Find The Cure Daniele Sciuto. Fra le gare più recenti che si sono tenute, la seconda edizione della Valle Maira Sky Marathon è stata caratterizzata da un buon successo. Svoltasi lo scorso 15 settembre, la manifestazione si è conclusa con la vittoria di Maxim Ioan. Alle sue spalle Gianfranco Lantermino e Michele Evangelisti. La classifica femminile ha visto la conferma al primo posto di Daniela Bonnet, che si è imposta su Lara Mustat e su Monica Conterino. Molto apprezzata anche la non competitiva di 9 km Valle Maira Sport e Salute, che si è conclusa fra gli altri con il premio speciale al concorrente più giovane: Luca Rosso di otto anni. L’evento è stato organizzato da Asd Slowtourist UsaCli, Gem Communication e Slowtourist, con la collaborazione dell’Asd Dragonero e di Gs Podistica Buschese. Foto: Ralf Roedel/PUMA Tappa in Val Maira per il CortoCircuito Solidale // L’obiettivo sono le Olimpiadi di Rio del 2016, dopo che Usain Bolt e Puma hanno prolungato fino a quella data l’accordo di endorsement che li vede assieme dal 2003. Al momento dell’ufficializzazione dello scorso 26 settembre, Bjoern Gulden, ceo del brand ha dichiarato: “Usain è nostro testimonial da quando aveva sedici anni. Siamo molto orgogliosi di aver esteso il nostro contratto di sponsorizzazione con lui perché è il perfetto ambasciatore Puma e giocherà un ruolo cruciale nella creazione di nuovi prodotti nonché nella comunicazione del brand”. Il vincitore di sei medaglie d’oro alle ultime due edizioni dei Giochi ha aggiunto: “Puma ha riconosciuto il mio talento dall’inizio della mia carriera e mi ha supportato anche nei primi anni, in cui ho avuto momenti difficili a causa di diversi infortuni. Inoltre il suo lavoro e impegno per la Giamaica è molto significativo per me”. Proprio a questo proposito l’azienda di Herzogenaurach ha prolungato il suo impegno nell’ambito dell’iniziativa Jamaican Track & Field, ideata per la promozione di attività nelle scuole e il sostegno dei giovani talenti nell’isola delle Grandi Antille (in collaborazione con Jaaa – Jamaican Athletics Administrative Association e Joa – Jamaican Olympic Association). Foto: Antonio Capasso salomon tra urban e off-road// Ecco i vincitori del Trail Tour Italia 2013 La terza edizione del City Trail // Dopo Parigi, Londra e Lione, il grande evento che porta il trail running in alcune delle maggiori città europee è tornato a Milano. La terza edizione per il Salomon City Trail si è svolta lo scorso 29 settembre come di consueto sullo sterrato del Monte Stella. Gli atleti della corsa competitiva si sono affrontati su un percorso di 5 chilometri di saliscendi impegnativi su un dislivello complessivo di 160 metri. I vincitori sono stati Fabio Bazzana e Paola Felletti. A margine del main event sono stati invece numerosi, nonostante la pioggia, i partecipanti alla camminata non competitiva del progetto CorriMI. L’organizzazione dell’evento è stata curata da Gs Montestella con la collaborazione, oltre che di Salomon, di Suunto. www.salomoncitytrailmilano.it // Elbatrail, Finestre e Porte di Pietra, Alpago UltraTrail, Cima Tauffi Trail e Sellaronda Trail. Cinque tappe compongono il circuito Salomon Trail Tour Italia e con l’ultimo appuntamento a Canazei dello scorso 14 settembre si è finalmente conclusa anche l’edizione del 2013. I vincitori finali sono stati Sergio Vallosio e Francesca Mai, rispettivamente atleti del Team Salomon Agisko e de I muscoli del Lario. Grazie alle ottime prestazioni collezionate in questa stagione, hanno racimolato un totale di 248.917 e 254.281 punti. Questo risultato li porta a succedere nell’albo d’oro di questo speciale campionato a Fabrizio Roux e Francesca Canepa (2011) e Pablo Barnes e Simona Morbelli (2012). Da segnalare comunque le ottime prove di Fulvio Dapit e Lara Mustat, che con due primi posti complessivi sono i trail runner che hanno ottenuto il maggior numero di successi nel 2013. 4 GU crea una limited edition per sostenere uno scopo benefico // Un’edizione limitata realizzata per sostenere Challenged Athletes Foundation, l’associazione internazionale nata per sostenere l’attività fisica fra i bambini con disabilità fisiche. GU, azienda americana specializzata dal 1991 nella produzione di integratori energetici per lo sport, ha presentato il nuovo gusto Roctane Passion Fruit e tutti i profitti derivanti dalla sua vendita a livello mondiale verranno devoluti alla causa della fondazione. I Gel Roctane si differenziano per la maggiore presenza di aminoacidi ramificati, che li rende adatti agli allenamenti più lunghi e impegnativi. La versione ai frutti della passione contiene inoltre 35 mg di caffeina, per un ulteriore apporto energetico. I prodotti del marchio GU sono distribuiti nel nostro Paese da Nutrilife e comprendono fra gli altri sali minerali Brew Electrolite, Energy drink Roctane Ultra Endurance, sali per il recupero Recovery Brew e le caramelle di carboidrati da assumere prima della performance Comps. Nutrilife srl / 051.593994 / [email protected] Il concetto di costruzione “unico” delle Reebok One Series // Come indica il nome, doveva essere una serie “unica”. E così il nuovo modello di scarpa da running realizzato da Reebok si caratterizza per un innovativo concetto di fabbricazione dal tallone alla punta invece che dal basso verso l’alto. In questo modo si ottiene una calzatura più reattiva e in grado di adattarsi al movimento del piede in ogni fase della rullata. Il nuovo sistema di fusione delle aree consente alla tomaia e alla base di muoversi come un tutt’uno. La zona 1 è quella di “contatto” ed è caratterizzata da un composto in grado di assorbire efficacemente gli urti. La zona 2 è quella di “pieno appoggio” e sostiene la corsa in fase di trazione. La zona 3 è detta “propulsiva” e grazie alla sua mescola favorisce al massimo la fase di stacco. “Le altre scarpe da running hanno una struttura divisa in sezioni distinte, che vengono poi incollate o cucite insieme” ha spiegato Bill McInnis, head of global running di Reebok. “Le componenti della One Series sono fuse senza l’utilizzo di cuciture e si comportano come un sistema unico, liscio e dal movimento fluido”. I modelli della collezione vengono già indossati dalle maratonete Alyssa McKaig ed Esther Erb. ERRATA CORRIGE Nella rubrica Shoe Count pubblicata a pagina 26 del numero 8 di Running Magazine, è stato comunicato un riferimento inesatto relativo all’azienda Saucony. Ovviamente le origini del marchio sono americane e non certo francesi... Ci scusiamo per l’errore. RUNNING MAGAZINE NUMERO 9 - 2013 // Saranno alcune delle più importanti competizioni di trail running al mondo a comporre il calendario dell’Ultra Trail World Tour. Una serie di gare intense e suggestive che, attraverso i cinque continenti, impegneranno gli atleti più forti di specialità. Il 2014 sarà l’anno d’esordio per il nuovo campionato patrocinato dall’International Trail Running Association (ITRA), nata con l’idea di unire sotto un unico progetto gli eventi diventati negli ultimi anni un simbolo per il loro contesto che ha sempre ispirato prima di tutto valori come solidarietà sportiva, rispetto di sé come degli altri e dell’ambiente, fair play, autenticità. Si partirà il 18 gennaio con lo svolgimento della Vibram Hong Kong 100 e da quel momento fino a fine agosto il programma del torneo arriverà a coinvolgere a turno le località più spettacolari di Asia, Europa, Oceania, Africa e America, grazie alla presenza di appuntamenti storici come The North Face Ultra Trail du Mont Blanc o The Western States 100 Mile Endurance Run. Fra i protagonisti dell’iniziativa ci sarà anche Vibram che da subito ha deciso di abbracciarne la causa, perfettamente in linea con la filosofia Ordinary People Being Extraordinary: il motto che ha accompagnato il nome del brand di Albizzate Foto: Richard Felderer Anche Vibram in partenza con l’Ultra Trail World Tour fin dall’inaugurazione del Trailrunning Team ormai tre stagioni fa trova così il suo completamento ideale con la partenza di un circuito che rappresenterà l’eccellenza un settore in continuo fermento. 18/01: Vibram Hong Kong 100 – Cina 1/03: The North Face Transgrancanaria – Spagna 15/03: Vibram Tarawera 100 km Ultramarathon – Nuova Zelanda 4 - 14 /04: Marathon des Sables – Marocco 25-26/04: Ultra Trail Mt. Fuji – Giappone 27–29/06: The North Face Lavaredo Ultra Ultra Trail – Italia 29/06: The Western States 100 MIle Endurance Run – Usa 29/08: The North Face Ultra Trail du Mont Blanc – Francia, Italia, Svizzera Assegnati all’Uroc in Colorado i titoli di campioni delle Ultra Series 2013 (Uroc). Il podio di giornata è stato composto da Rob Kral, Dakota Jones e Cameron Clayton, ma a Kilian è bastato arrivare in quarta posizione per aggiudicarsi il titolo. Lo stesso non è stato sufficiente per Francesca Canepa, che non è riuscita a difendere la prima posizione in classifica generale che deteneva al suo arrivo negli Stati Uniti. Al termine della corsa è arrivata quarta, senz’altro accusando la fatica che pochi giorni prima le aveva procurato la corona di regina al Tor des Geants. Quanto alla forte atleta svedese, nonostante fosse alla sua prima competizione di cento chilometri, è stata in grado di aggiudicarsi la terza vittoria consecutiva in stagione. Al traguardo è giunta in quindicesima posizione assoluta, mentre hanno completato il podio femminile Stephanie Howe e Michele Yates. www.skyrunning.com Foto: iRunFun // Una grande conferma e una illustre novità sono state annunciate con la conclusione delle Skyrunner World Series per la categoria Ultra. Lo scorso anno l’introduzione della specialità era stata una delle decisioni più importanti prese da parte della International Skyrunning Federation all’interno di un programma di rinnovamento generale che ha coinvolto l’intero movimento a livello globale. I primi vincitori furono Kilian Jornet e Nuria Picas. La conferma alle Series del 2013 che si accennava in precedenza riguarda proprio il grande risultato con cui Kilian ha bissato il successo del 2012. La novità è costituita invece dal nome in cima alla classifica femminile, quello di Emelie Forsberg (campionessa in carica del campionato assoluto, in foto). L’ultima gara prevista dal calendario si è svolta il 27 settembre in Colorado, con la 100 km Ultra Trail of Champions // Le condizioni climatiche non sono certamente state clementi, eppure lo svolgimento della terza edizione del Trail degli Eroi – Trofeo Scarpa ancora una volta verrà ricordato per le tante suggestioni che ha saputo offrire. Sono stati oltre 400 i trail runner che lo scorso 29 settembre sono stati al via della gara sul Monte Grappa, dopo che l’organizzazione de I Lupi Team ha deciso di aumentare il precedente limite massimo di partecipanti. Come ormai da tradizione, l’evento si è caratterizzato soprattutto per i momenti di intensa commozione che hanno accompagnato la corsa all’attraversamento dei luoghi storici della Prima Guerra Mondiale. Il tracciato si è sviluppato per 46 chilometri (2.500 m di dislivello positivo), con partenza dall’Antica Abbazia di Semonzo del Grappa, e ha sostenuto il rispettoso silenzio degli atleti impegnati a percorrere la scalinata dell’Ossario Militare. Sport e memoria sono le componenti che caratterizzano l’evento fin dalla sua nascita e come sottolineato da Sandro Parisotto, ceo Scarpa: “La storia ci aiuta a vivere il presente, ma è il punto di riferimento per il nostro futuro. Con il Trail degli Eroi diamo importanza al nostro territorio e non c’è modo migliore per fare riemergere il sentimento instillato nei nostri cuori dall’esperienza della Grande Guerra sul Monte Grappa che attraverso Foto: Riccardo Selvatico Sport e memoria sul Monte Grappa al terzo Trail degli Eroi - trofeo scarpa un momento di sport”. Primo al traguardo fra gli uomini è stato il vincitore dello scorso anno Nicola Giovanelli, mentre tra le donne è stata Lisa Borzani. Come ha commentato al termine Davide Zanetti, coordinatore della manifestazione: “È stata una terza edizione davvero epica. Devo fare i complimenti a tutti gli atleti, ma soprattutto ai volontari che sono stati molte ore sotto la pioggia”. Alle premiazioni invece, Parisotto ha concluso: “Scarpa è entrata nel mondo del trail running perché crede nei valori di questa disciplina. I concorrenti vivono senza nessun filtro la natura e la montagna. Oggi abbiamo avuto prova della loro forza, dopo che in condizioni meteo quasi estreme tutti hanno tagliato il traguardo con il sorriso. Questo vale più di una vittoria”. 5 NEWS a Proposito di “app”// 1,6 milioni gli utenti registrati nel nostro paese // Tutti i numeri di Showroomprive Dopo aver registrato un aumento di fatturato del 60% nel 2012, la piattaforma di vendite online, per la quale l’Italia rappresenta un’area strategica molto importante, punta a chiudere il 2013 a quota 350 milioni di euro in Europa. omprive. Già presente in Francia, Spagna, // Torniamo a trattare di e-commerce, Gran Bretagna, Portogallo, Olanda e Beldopo che negli scorsi mesi abbiamo già gio, sarà presto attivo anche in Polonia parlato sulle nostre testate di alcune deldove i suoi specialisti ritengono di pole realtà più importanti di un settore in ter creare una postazione strategica per continua crescita. In questo senso, i nuil mercato europeo e in particolare per i meri registrati dalla piattaforma ShowroPaesi dell’Est. Altra area che viene moniomprive a chiusura dello scorso anno e torata con interesse è per finire il Brasile. nei primi sei mesi di quello attuale riflettono fedelmente l’andamenIl sito mette a disposito generale di questo mercazione dei suoi membri più to. Il fatturato complessivo in di 1.650 marchi italiani e Italia per il 2012 è stato di 20 internazionali nei settori milioni di euro, mentre in Eudell’abbigliamento sporropa ha raggiunto quota 250 tivo, moda e accessori, milioni con un aumento del cosmesi, elettrodomesti60% rispetto all’annata preci, prodotti per la casa e cedente. Il numero dei memhi-tech. Fiore all’occhiello bri registrati nel nostro Paese della sua conduzione di è di 1 milione e 600mila e nel impresa sono in particoresto del continente di oltre Thierry Petit lare i servizi B2B offerti ai 13 milioni. Anche sul fron- cofondatore & CEO partner, con i quali lavora te riconoscimenti l’azienda Showroomprive ha saputo recentemente distinguersi come uno degli esponenti di maggior riferimento nel campo delle vendite online, aggiudicandosi il Netcomm Award come Miglior Sito di E-Commerce in Italia e Miglior Sito di Abbigliamento e Accessori. Showroomprive è nata nel 2006 in seguito all’incontro dei due fondatori. Thierry Petit ha un titolo di Ingegnere delle Telecomunicazioni e vanta un’esperienza di oltre dieci anni nel mondo del web, nel corso dei quali ha fondato nel 2000 la sua prima società Toboo.com. David Dayan è un imprenditore di vendita al dettaglio con un’esperienza di oltre 20 anni nello stoccaggio di molti marchi internazionali. Nel 2010 Accel Partners, primo fondo di investimento nel settore delle nuove tecnologie e internet, ha stanziato 37 milioni di euro per supportare lo sviluppo dell’azienda. Nel 2011, in corrispondenza con il lancio della piattaforma sul mercato italiano (che attualmente ricopre il 50% del suo traffico globale, se si esclude la Francia), a loro si è aggiunto anche Stefano Zanetti per ricoprire il ruolo di head of International marketing. Il lancio del sito italiano fa parte della strategia di espansione internazionale di Showro- direttamente senza intermediari e valorizzandone l’immagine attraverso i propri canali di promozione. Gli sconti effettuati vanno dal 40% al 70%. Showroomprive realizza internamente circa il 95% dei processi di confezionamento e stoccaggio per avere sotto controllo la qualità e lo sviluppo dei prodotti. Per finire, canale chiave per lo sviluppo del commercio online è il segmento legato al traffico via mobile, che in Italia comprende il 20% delle vendite e il 30% delle visite. “In breve tempo gli smartphone e i tablet canalizzeranno praticamente tutto il traffico di Internet”, ha commentato Thierry Petit. “Investiamo molto in questo tipo di strumenti per offrire un’esperienza d’acquisto che superi le aspettative del consumatore e per continuare ad aumentare le vendite con questo canale. Abbiamo degli obiettivi molto ambiziosi per il 2014: fatturare 500 milioni di euro contando sulla grande penetrazione dell’e-commerce, che va ad unirsi alla nostra visione del modello di commercio, nel quale le marche e il loro sviluppo nel mercato attraverso Showroomprive occupano il centro nevralgico della nostra attività”. www.showroomprive.it Nike+ cresce e si aggiorna per dare vita a nuove sfide // Sempre più motivati e più veloci. La speciale applicazione Nike+ pensata per il running è stata aggiornata con nuovi contenuti interattivi. Le più recenti modifiche di Nike+ Challenge consentiranno agli utenti di decidere quale obiettivo desiderano raggiungere e di interagire fra di loro per invitare i propri amici a raggiungere il proprio traguardo. È possibile selezionare quale nome dare alla sfida e le sue caratteristiche di lunghezza, durata e numero di partecipanti. Lo sviluppo dello strumento di chat permette agli amici di incoraggiarsi a vicenda e scambiarsi suggerimenti durante le sfide in corso. I runner possono rimanere motivati controllando lo stato di svolgimento della gara attimo per attimo, guardando la propria posizione in classifica. Al vincitore della gara viene assegnata una medaglia d’oro, mentre un’effige bianca spetta a tutti gli altri concor- renti. I badge sono sincronizzati con il profilo dell’utente, per poter offrire in ogni momento il resoconto di tutti i Challenge completati o in corso di svolgimento. La funzione Heat Maps mostra quali sono i percorsi più frequentati, mentre fra i più recenti upload della applicazione si evidenziano: i tabelloni per confrontare le statistiche di corsa, i segnali audio che informano su tempi e distanze, la Powersong, e infine i contributi offerti da alcuni dei migliori atleti Nike. Dal momento del suo lancio nel 2006, i runner hanno registrato ben 980 milioni di miglia sulla piattaforma Nike +. In esclusiva da Intersport fino al 20 ottobre Reebok Trainer app // Solo per i clienti Intersport e solo fino al 20 ottobre, Reebok ha reso disponibile anche per l’Italia la nuova Fitness Trainer app sviluppata per favorire il contatto con i suoi esperti di corsa e attività aerobiche. Il servizio offrirà consulenza per l’allenamento in tempo reale da parte di uno dei cinque istruttori di fama internazionale che ha selezionato per l’occasione e che rappresentano l’eccellenza nel campo delle discipline Studio (corsi in palestra di Fitness, Dance & Aerobics): Laura Cristina, Lorenzo Sommo, Ivan Robustelli, Ary Marques e Gianluca Grieco. Per poter scaricare l’applicazione basterà acquistare uno o più prodotti Reebok per un valore complessivo di almeno 70 euro all’interno di uno dei 160 punti vendita che aderiscono alla promozione. L’iniziativa è parte della campagna di comunicazione Fitness Lives Here, proposta dai due marchi in questione al fine di diffondere la pratica di attività fisica. A questo settore sono state dedicate dal brand inglese anche apposite collezioni footwear e apparel, come la linea Yoga con tecnologia PlayDry, la coloratissima linea Dance e la One Series. Fra le novità prodotto realizzate in esclusiva per Intersport si segnalano anche due nuove colorazioni della scarpa RealFlex U-Form+. www.intersport.it\house-of-fitness Garmin Fit registra l’allenamento e lo condivide con gli amici // Dall’esperienza Garmin nel campo della tecnologia satellitare nasce un’app per l’allenamento pensata per tenere traccia dei movimenti del runner attraverso lo smartphone. Dati su velocità, distanza, tempo e calorie bruciate vengono visualizzati in tempo reale e possono essere caricati sulla piattaforma Connect al termine della propria sessione. È possibile utilizzare Garmin Fit con numerosi sensori wireless, come la fascia cardio o il foot pod per correre al chiuso. Per finire, grazie alla funzione LiveTrack, amici e parenti potranno seguire dal proprio computer gli spostamenti e i progressi dell’utente: chi sarà invitato tramite e-mail, Facebook o Twitter riceverà link alla pagina web dedicata, dalla quale potrà visualizzare la posizione del corridore su una mappa, nonché il tempo di rilevamento trascorso, la distanza, la velocità, la quota, tutto in tempo reale. www.garmin.com PumaTrac analizza le condizioni migliori per correre più forte // Scoprire qual è il proprio rendimento migliore in base alle condizioni esterne e agli stimoli del nostro fisico per puntare a raggiungere performance sempre più importanti. Disponibile per iPhone, PumaTrac è un’applicazione che incorpora la tecnologia Tictrac, il servizio online che permette di gestire e creare statistiche riguardanti le proprie attività sui social media. È stata sviluppata per analizzare fattori ambientali quali le fasi lunari, il meteo, l’altitudine, il periodo del giorno, della settimana e della stagione o la particolare playlist che si sta ascoltando 6 e per valutare attraverso le informazioni ottenute le prestazioni della corsa. Attraverso questo innovativo concetto l’utente verrà motivato al fine di ottenere il massimo dal proprio allenamento, sfruttando i propri punti di forza in coincidenza di determinate situazioni. L’app è inoltre dotata di una funzione dedicata alla condivisione dei percorsi che si sono effettuati, in modo da suggerire ai propri amici nuove sfide. Attraverso il localizzatore gps invece sarà possibile trovare sempre le migliori location della zona per effettuare i propri allenamenti. Diadora torna “italiana” anche in Cina, Hong Kong e Macao RUNNING MAGAZINE nuovi format // // “Proprio quando a fare notizia nelle prime pagine dei giornali è l’imminente cessione di alcune delle principali aziende nostrane alle realtà estere, viene ufficializzata un’importante operazione in senso inverso che riguarda una delle aziende storiche per il settore sportivo. Si tratta di Diadora, che è finalmente tornata a essere totalmente italiana dopo che la Lir, finanziaria della famiglia Moretti Polegato, ha rilevato per 9,2 milioni di dollari la gestione del marchio in Cina, Hong Kong e Macao detenuta dal Gruppo Win Hanverky. “Gestiamo Diadora dal 2009 e finora abbiamo raggiunto risultati importanti”, ha commentato il presidente del gruppo Enrico Moretti Pelegato. “Basti pensare che nel 2012 abbiamo raggiunto un fatturato aggregato di oltre 200 milioni di euro NUMERO 9 - 2013 Fino all’ultimo giro: bel successo all’esordio per la Yankee Run // Sono stati 13 i top runner che si sono sfidati per la prima volta nel nostro Paese in una corsa nuova e senz’alto interessante con un format “all’americana”. Proprio per questo la manifestazione è stata ribattezzata Yankee Run. Fra i nomi al via di Colere in Val di Scalve nella bergamasca, nella serata dello scorso 12 agosto c’era anche quello del quattro volte campione italiano di maratona Migidio Bourifa. L’evento si è svolto su un anello cittadino della lunghezza di 285 metri da percorrere più volte: ogni due giri l’ultimo del gruppo veniva eliminato. La gara non ha conosciuto momenti di rilassatezza proprio per via dello speciale regolamento e soprattutto nelle ultime fasi si sono visti i momenti più emozionanti. Il cuneese Bernard De Matteis è stato il primo a tagliare il traguardo nello sprint finale con Xavier Chevrier, dopo che i due erano riusciti a imporsi sugli ultimi avversari Antonio Toninelli e Giorgio Scialbava. Particolarmente caldo e numeroso è stato il pubblico presente all’evento organizzato da Fly Up Sport, società gestita da Mario Poletti. Il prossimo appuntamento della Yankee Run è in programma a Fiorano al Serio il primo dicembre. Nike Just Do It corre in rosa per superare nuovi traguardi // Possibilities. Semplice ed essenziale è il titolo della nuova campagna Just Do It che Nike ha diffuso in tutto il mondo a partire dallo scorso 20 settembre. Così come semplice ed essenziale è il messaggio al centro dell’iniziativa, che vuole ispirare le donne ad andare a fondo delle proprie possibilità e a superare attraverso lo sport i propri limiti in vista di nuovi traguardi. Al progetto è stato dedicato un video per la cui realizzazione hanno partecipato alcune personalità dello star system internazionale. La voce narrante della protagonista è quella della nota attrice Ellen Page, mentre tra i volti che compaiono nel corso della storia ci sono quello della pop star Jessie J, della surfista Lakey Peterson e del difensore del Barcellona Gerard Piqué. La regia è curata da Adam Berg. La sfida lanciata dal brand mezze sotto la lente // Lo sprint di Puma alla Mezza di Monza // Neanche il tempo di raffreddarsi dopo il passaggio delle auto di Formula 1, che domenica 15 settembre sull’asfalto dell’Autodromo Nazionale di Monza sono arrivati circa 3.000 podisti pronti a correre la Mezza di Monza. L’evento, organizzato dall’Asd Aspes in collaborazione con il Comune, la Provincia, il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con l’Autodromo, si è confermato un appuntamento di successo e ha fatto segnare il tutto esaurito nelle iscrizioni. Sponsor tecnico è stato Puma, che in partnership con il punto vendita Affari&Sport ha premiato i vincitori assoluti e di categoria con una fornitura di materiale. A tutti i partecipanti è stato distribuito un pacco gara all’interno della Clever Little Bag, la borsa ecosostenibile di Puma. Sempre in tema di attualità riguardanti il brand tedesco, si segnala l’uscita sul mercato del nuovo modello di scarpe running Faas 600 S. www.puma.com/running - www.mezzadimonza.it Macron torna alla 12esima edizione della Run Tune Up di Bologna // È stata l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della crescita del movimento podistico nel nostro Paese. Alla dodicesima edizione della mezza maratona di Bologna Run Tune Up che si è svolta lo scorso 15 settembre, sono stati molti i record battuti rispetto alle edizioni passate: 2.900 iscritti totali, 2.100 finisher, 400 donne partecipanti e 26 Paesi rappresentati. Partner dell’evento è stata l’azienda specializzata nel- la produzione di active sportswear Macron. La vicinanza della sede italiana del brand con il capoluogo emiliano è stata alla base di questa collaborazione che da diversi anni viene rinnovata con successo. Parlando delle collezioni prodotto, è dal 2011 che è stata inserita in catalogo la linea dedicata al running e composta da capi realizzati con tessuti tecnici sempre più all’avanguardia. tutto esaurito alla prima Mezza Maratona dei Mille di Bergamo // Per essere stata una prima assoluta, la Mezza Maratona dei Mille Città di Bergamo ha già dimostrato di poter diventare rapidamente un punto di riferimento all’interno del calendario podistico del nostro Paese. La gara si è svolta lo scorso 29 settembre e sono stati 1.200 i runner partiti dalla Fara per attraversare i luoghi storici della Città Alta, seguendo il percorso disegnato per l’occasione dal quattro volte campione italiano di maratona Migidio Bourifa. Sempre in tema di nomi di eccellenza per il mondo della corsa azzurro, madrina dell’evento è stata la fresca vincitrice dell’argento ai mondiali di Mosca Valeria Straneo. L’atleta della nazionale non ha potuto gareggiare, ma non ha mancato di esprimere la propria vicinanza a tutti i partecipanti e all’organizzazione: “Non ho potuto correre a Bergamo perché il mio piano prevede altri appuntamenti agonistici a inizio ottobre. con un ebitda di 5,7 milioni di euro: numeri notevoli se pensiamo che l’azienda potrebbe essere definita una start up. Abbiamo quindi capito che era arrivato il momento di espandere la nostra strategia a livello globale. E quindi, forti di un marchio che ha fatto la storia dello sport italiano, abbiamo deciso di approdare in alcuni Paesi strategici come quelli asiatici”. L’obiettivo ora è quello di continuare a espandere la presenza di uno dei simboli del made in Italy a livello mondiale: “Sicuramente continueremo con la politica che ci ha permesso di consolidare e rilanciare il nostro brand, parlando ai consumatori che già lo conoscono ma anche ai più giovani per i quali è un nome nuovo. All’estero siamo già in 60 Paesi, ma vogliamo continuare a crescere”. Tuttavia sono felice di essere stata vicina a Migidio nella prima edizione di una competizione che certamente avrà un grande futuro”. In programma fra le iniziative collaterali sono state inserite due iniziative di solidarietà e sostenibilità: una staffetta organizzata per sostenere Italian Amala, onlus che opera per offrire aiuto ai bambini profughi del Tibet, e la Eco&Free Run per ripulire le strade cittadine. 7 dello swoosh prosegue poi su Nike+. Lo scorso mese è stato il più attivo dell’anno, ma con l’inizio della stagione invernale vengono ora proposti nuovi traguardi da raggiungere e oltrepassare. La piattaforma conta ormai oltre 18 milioni di utenti a livello mondiale e tutti vengono incoraggiati a condividere la propria attività utilizzando l’hashtag #justdoit. Dati & statistiche sui brand ai piedi dei partecipanti di alcune delle più importanti competizioni italiane. Per la prima volta l’attesa rubrica di Running Magazine entra nel mondo delle mud race shoe count RUNNING MAGAZINE NUMERO 9 - 2013 cosa cambia tra acqua e fango? Alla 2a edizione italiana della Fisherman’s Friend Strongman Run sono stati 5.000 i runner al via di rovereto, quasi il doppio rispetto a un anno fa. I suoi numeri confermano la crescente popolarità di questo genere di eventi anche nel Bel Paese CONSIDERANDO IL TARGET, MOLTO INTERESSANTE LA “CONTA” DELLE CALZATURE. // Lo scorso anno ha segnato l’ingresso in grande stile anche nel nostro Paese del genere delle cosiddette “corse strane”, già tanto popolari all’estero. Da allora in pochi mesi sono state importate in Italia numerose manifestazioni di questo genere, ma sono diversi i motivi per i quali riteniamo che quello della Fisherman’s Friend Strongman Run debba essere il primo nome da fare in questo campo. Per ovvi motivi “anagrafici” sicuramente, ma ancora di più per quelli che sono i numeri assoluti fatti registrare in due sole edizioni made in Italy. Se all’esordio dello scorso anno erano stati 2.600 i runner che avevano colorato le vie di Rovereto con i loro appariscenti costumi, quest’anno sono stati addirittura 5.000 gli iscritti per quella che è così entrata a far parte in definitiva nel novero delle manifestazioni sportive più partecipate all’interno dei nostri confini. Ecco perché per questa nuova puntata della nostra rubrica abbiamo pensato di proporre per la prima volta uno Shoe Count raccolto in occasione di una mud race. La tendenza generale conferma che la gran parte dei podisti di nuova generazione ”frequenta” con crescente abitudine eventi di carattere trasversale, nei quali l’elemento goliardico non va affatto a intaccarne il valore tecnico e agonistico. Anzi, una prima considerazione che è molto interessante fare leggendo la classifica che vi presentiamo è conseguenza diretta proprio delle singolari caratteristiche della competizione, che la collocano in un contesto a sé stante rispetto a tutti gli altri generi. Running, trail, fitness e non solo: sono molteplici le specialità che qui si incontrano su un singolo tracciato. Da ciò deriva la maggiore varietà di marchi indossati dagli atleti per l’occasione, che a seconda di abitudini personali o preferenza di stile si sono affidati chi a una scarpa da strada e chi a una da off-road. 4.278 runner totali - I nomi in classifica sono gli stessi rispetto a quelli di tutti gli altri Shoe Count pubblicati finora. A eccezione della new entry Salomon, marchio lea-der nel trail che qui troviamo addirittura prima di Saucony. Molte le differenze invece circa posizioni e percentuali. Anche se non mancano alcune conferme. In questo senso ci basta leggere il nome in cima alla classifica per ritrovare ASICS. Ben il 25,25% dei numeri e risultati // Dopo l’ottimo riscontro dell’esordio nel nostro Paese, la seconda edizione della Fisherman’s Friend Strongman Run ha confermato il successo di una manifestazione capace di coinvolgere quest’anno 5.000 partecipanti (numero chiuso) provenienti da 36 Paesi. L’evento è andato in scena lo scorso 21 settembre ancora una volta a Rovereto e sempre grazie all’organizzazione di Rcs Sport. Partner tecnico come in tutte le tappe del circuito europeo è stato Brooks, che per far segnare in maniera davvero memorabile la propria presenza ha piazzato alcuni dei suoi atleti nelle posizioni più alte della classifica. Tutti e partecipanti alla gara indossava una scarpa del brand di Kobe, una percentuale decisamente rilevante soprattutto se la si osserva in diretta relazione con il numero totale degli arrivati al traguardo: 4.278 runner, una cifra addirittura superiore a quella di molte importanti maratone del nostro Paese. Con un significativo margine di distanza si piazza in seconda posizione Brooks (19,03%), partner tecnico della manifestazione in Italia come in tutta Europa. A questo proposito è da sottolineare l’importanza dell’elemento “importazione” in una gara come la Strongman Run, dove molti dei suoi più affezionati partecipanti si spostano in tutto il continente per fare tappa ai diversi appuntamenti proposti dal circuito. Completa il podio con un altrettanto notevole 17,67% Mizuno, mentre con un distacco di poco più di due punti percentuali Nike si aggiudica la quarta piazza con il 15,43% delle preferenze. Più indietro ma pur sempre con un rilievo in doppia cifra troviamo adidas con il 10,99%. Quanto alla sesta posizione di uno degli specialisti del trail come Salomon, il 5,89% raccolto al traguardo appare un risultato ancor più interessante se osservato alla luce del fatto che è l’unica azienda fra quelle coinvolte in questo Shoe Count che non presenta in listino alcun prodotto puramente “road”. Chiudono l’elenco Saucony (1,31%), a sorpresa visto che fra i conteggi che pubblichiamo è solitamente presente ai piani alti, e New Balance (0,6%). cinque i primi arrivati vestivano i colori del brand bostoniano, con il podio composto da Gabriele Abate, Alex Baldaccini e Knut Hohler. “La gara è stata impegnativa” ha commentato il vincitore. Fisherman’s Friend Strongman Run “In Germania non ero riuscito ad arrivare al traguardo a causa del freddo, ma qui sono andato alla grande. Ero reduce rovereto (21 settembre 2013) ASICS Brooks Mizuno Nike adidas Salomon Saucony New Balance Altro Totale TOTALE % 1.080 814 756 660 470 252 56 28 162 4.278 25,25 19,03 17,67 15,43 10,99 5,89 1,31 0,65 3,79 100,00 dal mondiale di corsa in montagna e abbastanza allenato, per cui in salita giravo meglio degli altri. Tutto bellissimo, ma è stata davvero dura”. Prima piazza per Brooks anche fra le donne, con la tedesca Friederike Feil davanti a Serena Schievenin e Alessia Pieretti. A ogni modo, nemmeno il tempo di chiudere i battenti e già si pensa al 2014: a meno di 24 ore dall’apertura delle pre-iscrizioni le adesioni erano già oltre 1.500! 8 Foto: LaPresse RUNNING MAGAZINE Questo mese con il nostro runner-reporter Dino Bonelli scendiamo nell’emisfero australe e “atterriamo” su un paesaggio quasi alieno come quello della Bolivia NUMERO 9 - 2013 nella Valle della Luna Una natura fatta di conformazioni calcaree simili a torri e depressioni del terreno attraversa il cuore del paese andino. Correre qui impone di assumere un’andatura lenta anche per acclimatarsi alle impressionanti variazioni di quota. • Testo E FOTO: Dino Bonelli Gironzoli per la città, senza fretta, con un passo tranquillo e guardandoti attorno incuriosito da un ambiente poco familiare. Il fiato è comunque pesante e se per sbaglio fai qualche scalino un po’ più deciso, il cuore incomincia una danza che non è quella solita. Benvenuti a La Paz, Bolivia, la capitale più alta del mondo. La piana di El Alto tocca i 4.200 metri di quota, qui vi si trovano un altro municipio, la solita continuità di case rigorosamente senza intonaco e l’aeroporto internazionale. L’aria rarefatta è frizzante, specie la mattina e la sera. Le notti sono decisamente fredde e le giornate, quando il sole riesce a bucare le tante nuvole di stagione, discretamente calde. Siamo a luglio, che nell’emisfero sud significa inverno, e le tante giacche a vento, impermeabili e giacconi che si vedono in giro lo confermano. Tra le migliaia di persone che si muovono a piedi mescolandosi a un traffico automobilistico caotico e fumoso, le colorate Cholitas, le donne di origine contadina o indios che vestono con scialli più o meno sgargianti e la tipica bombetta in testa, sono la bella nota folkloristica di un Paese che si sta rapidamente modernizzando. una composizione molto simile a quella di un paesaggio lunare. Ecco spiegato il motivo del suo nome. Un piccolo passo per l’uomo… - In lontananza e con scalini e passerelle che agevolano il passo di turisti poco avvezzi al selvaggio; altri lasciati all’incuria e forse proprio per questo tra i nostri preferiti. Io e Danilo, il mio compagno di viaggio in Sud America, corriamo con passo molto lento, il nostro obiettivo è, come dichiarato, l’acclimatamento. Saliscendi continui in un mosaico di formazioni calcaree bianche trasformano la cartografia di questo angolo di Bolivia in alte cime innevate completano il paesaggio andino e il quadretto invernale. In attesa di salire con semplici trekking su qualcuna di queste vette, proviamo ad acclimatarci con passeggiate turistiche che si perdono in variegati mercatini e una corsetta tra le aride rocce della Valle de la Luna, nella periferia bassa e meridionale dell’estesa capitale. È un dedalo di sentierini, alcuni più curati Lentamente verso l’acclimatamento - Torri e pilastri si alzano al cielo e, sebbene dall’alto possano sembrare semplici pieghe del terreno simili a quelle di Brice Canyon nello Utah meridionale, dal basso sono veri e propri monumenti naturali. Mentre fra i sentieri battuti da un turismo lento di pochi curiosi in passeggiata il calpestio è unanime e sicuro, i percorsi alternativi nascondono infide buche che ci costringono a tenere gli occhi ben concentrati su dove mettere i piedi. Alcuni passaggi sembrano più adatti per veri e propri equilibristi, tanto si stringono fino a consentire un singolo appoggio e lasciando ai lati pericolosi dirupi sdrucciolevoli. La quota, qui scesa a 3.300 metri sul livello del mare, si sente e le energie si volatilizzano sotto un sole che riscalda ma non soffoca. Qualche sosta nei siti più panoramici ci permette di integrare con qualche energetico, riprendere fiato e scattare qualche foto. Poi via di nuovo nei canyon di questa valle, per metà adibita a sito turistico e per il resto abbandonata a se stessa e molto utile come sfondo mozzafiato del suddetto sito. La solita andatura lenta viene saltuariamente interrotta in corrispondenza di alcune discese che permettono di allungare la falcata: un ritmo perfetto per fare abituare i polmoni e il cuore a una quota che inizialmente sembrava proibitiva, ma che col passare dei giorni sembra diventare famigliare e ci permetterà anche di salire in trekking oltre i 5.400 metri, prima di riscendere di corsa verso la capitale. Sul prossimo numero // Run the world, sempre alla ricerca del nuovo, vi porterà a correre in una bella Ucraina turistico-rurale, selvaggia e poco conosciuta. www.runtheworld.it 10 runner del mese RUNNING MAGAZINE Membro del Trailrunning Team Vibram, Ronan Moalic è arrivato dodicesimo assoluto all’Utmb 2013 e primo nella categoria Over 40 NUMERO 9 - 2013 “La corsa in montagna è il mio equilibrio” “Sulle motivazioni che portano a correre 168 km a 9.600 m di dislivello positivo, credo che ognuno abbia le sue risposte personali. Famiglia, amici, lavoro... si pensa molto durante la corsa, sicuramente di più che stando seduti su una sedia: è un pensiero dinamico e ispirato!” • davide corrocher Il tuo outfit in gara? Un evento fortemente atteso da tutti gli esponenti del mondo della corsa off road e non solo. Una gara fra le più dure da affrontare, capace di coinvolgere alla sua undicesima edizione circa 6.000 atleti provenienti da 74 Paesi. The North Face Ultra Trail du Mont Blanc per moltissimi appassionati è l’appuntamento più importante della stagione del trail e anche quest’anno ha offerto uno spettacolo emozionante. La competizione di cartello dell’Utmb è stata vinta dal francese Xavier Thevenard, che complici anche le condizioni climatiche ottimali ha segnato il nuovo record assoluto: 20h 34’ 57’’, un minuto sotto quello di Kilian Jornet. Record anche in campo femminile, con la statunitense Rory Bosio giunta al traguardo in settima posizione assoluta con un clamoroso 22h 37’ 26’’. Imprese straordinarie, certamente, che nulla tolgono ad altre imprese altrettanto speciali. Quelle che da tre anni sono chiamati a compiere i componenti del Trailrunning Team Vibram, seguendo il motto Ordinary People Being Extraordinary. Così è stato a Chamonix per Ronan Moalic, quarant’anni, di professione chirurgo ma anche amante di sci alpinismo e di corsa in montagna al punto di essere entrato a far parte del sestetto di “persone normali” che indossano i colori del brand di Albizzate in occasione di alcune delle più importanti manifestazioni internazionali. Proprio la grande prestazione del medico transalpino in Alta Savoia è stata degna di nota: dodicesimo posto assoluto e primo nella categoria Over 40. “Ho corso tutto l’Utmb con le scarpe Dynafit Superlight. Sono confortevoli e offrono un eccellente bilanciamento tra leggerezza e resistenza. E ovviamente sono dotate di suola Vibram, una garanzia su ogni tipo di terreno. Per l’abbigliamento mi sono affidato al layering system di Polartec, uno dei partner del progetto. Tessuti molto innovativi, che assicurano un livello elevato di traspirabilità e impermeabilità: alla fine della gara la mia maglia era praticamente asciutta”. Come fa un professionista della chirurgia a praticare sport a questo livello? È probabile che essere medico mi aiuti a percepire meglio il mio corpo durante la preparazione o in gara. In chirurgia bisogna superare prove di rigore, tenacia, assumersi rischi e sopportare lo stress. Ma è importante anche saper vedere le cose dalla giusta distanza. Così il trail è una passione, ma in definitiva è semplicemente e soprattutto una corsa! La montagna è parte del mio equilibrio. Qui riesco a sgomberare la mente, sentirmi libero, mi mantengo in buona forma fisica e ben motivato anche a livello professionale. Quando mi alleno sento il bisogno di andare avanti, di comprendere i miei limiti. Pensavo che a 40 anni non fosse possibile ottenere nuovi risultati, ma mi sbagliavo. Non ho alcun segreto, penso che per migliorare siano fondamentali Ronan Moalic la costanza nell’impegno, il variare attività e il divertimento. In inverno non corro e mi dedico allo sci alpinismo. In estate, faccio ciclismo e mountain bike. Ogni tanto anche nuoto. E poi ho una moglie meravigliosa che mi ha sempre sostenuto e un figlio che comincia a seguirmi nelle mie uscite: credo che non tarderà molto a raggiungermi, quindi ho tutto l’interesse ad allenarmi! Come commenti la tua prestazione all’Utmb e cosa ti ha permesso un simile risultato? Sono felice di essere stato coinvolto in questa bella edizione di quella che ritengo sia una gara mitica, con una grande atmosfera, un livello molto elevato e un pubblico impressionante. Credo di aver fatto una preparazione importante. Ho portato a termine una buona stagione di sci alpinismo, della quale ho ottimo ricordo della Pierra Menta con il mio amico Sylvain Montagny, e mi sono tenuto in allenamento sulla corsa con distanze più brevi. Ho bei ricordi della Restonica in Corsica, dove sono arrivato terzo. La coesione, la presenza, il supporto del team e la vicinanza di mia moglie, che mi ha sempre motivato quando stavo soffrendo, sono stati elementi importanti. Con Vibram hai comunque materiali al top. Il successo è stata la somma di tutte queste cose. C’è stato un momento in cui hai pensato di ritirarti? In effetti, anche se ho scelto di partire con un ritmo contenuto mi sono infortunato al quarantacinquesimo chilometro. Uno strappo muscolare al bicipite femorale, con il dolore che ha continuato a crescere durante i tratti di corsa e le discese. A Champex ho sofferto molto, temevo di aggravare le mie condizioni. La lesione aveva sanguinato e si era sviluppato un ematoma muscolare. La presenza di mia moglie, il supporto del team, il pensiero di mio figlio, la voglia di finire la gara per i miei amici costretti al ritiro, mi hanno però dato energia. Mi sono detto che non avrei dovuto rinunciare per loro. Ho pensato alla preparazione, agli sforzi fatti. Così mi sono persuaso che sarei stato in grado di finire. Da quel momento, nella mia mente ho iniziato una seconda corsa, ho deciso di finirla accelerando e ci sono riuscito! Credo che la mia miglior discesa sia stata quella da Tête aux vents à Chamonix. Quest’esperienza mi ha convinto che l’Utmb è prima di tutto un’esperienza 13 mentale. Oltretutto è stata un’occasione per vivere grandi momenti con il Trailrunning Team Vibram. La nostra squadra ha dimostrato grande coesione e abbiamo condiviso emozioni forti. A proposito, il tuo compagno Stefano Ruzza ha corso con te per molti chilometri prima di arrendersi per problemi fisici. È un grande atleta, avrebbe potuto concludere con una bella prestazione. Mi dispiace che abbia dovuto abbandonare, ma è ancora giovane e questi momenti difficili sono sempre ricchi di insegnamenti. Un giorno farà una buona gara, ne sono sicuro. A cosa pensi durante una gara? A volte attraverso attimi di euforia in cui mi sento in grande armonia con la natura e sperimento sensazioni di libertà quasi primordiali, anche se è importante riuscire a non farsi trasportare troppo. Altre volte devo gestire il dolore o la stanchezza. In quei momenti, comprendo la fortuna di essere in buona salute, di avere una moglie, un figlio, grandi amici: è anche grazie a loro se posso vivere questa grande passione. Altre volte ancora analizzo i miei punti di forza e le mie debolezze, ripenso all’allenamento, a ciò che ho fatto bene e a che cosa invece dovrei migliorare, ai progetti futuri sia sportivi sia professionali sia personali. Rifletto sulle motivazioni che portano a correre 168 km a 9.600 m di dislivello positivo. Ognuno ha le sue risposte personali, filosofiche. Si pensa molto durante la corsa, sicuramente di più che stando seduti su una sedia! È un pensiero dinamico e ispirato! Ora ti aspetta il Grand Raid de la Réunion, a ottobre. Ho poco tempo per recuperare anche dall’infortunio. Sarà una bella gara ma molto dura, caratterizzata da un’incredibile atmosfera. L’intera isola vive con trepidazione tutte le fasi della corsa, lo so perché è stata una delle mie prime esperienze nel trail nel 2004. All’epoca ero agli inizi, male allenato e incosciente al punto da cimentarmi in una sfida di quel livello con poca esperienza. Basta pensare che fino a sei mesi prima non conoscevo nemmeno questo sport. Sono riuscito ad arrivare alla fine, ma ho giurato di tornare un giorno più preparato. Spero di riuscire a farlo quest’anno, anche se so che a volte bisogna saper rinunciare per preservare il futuro. Presto lo vedremo. Foto: Photosports Marketing// la scarpa del mese // DYNAFIT pantera Presentazione del modello all’interno del flyer di preview highlight SS14 Henry Guzman informazioni di base // PER / Uomo e Donna Collezione / SS 2014 DISCIPLINA / Trail running, skyrunning TARGET / Modello sviluppato per gli allenamenti intensi sulle lunghe distanze e le gare di ultra trail. È dotata di tecnologie in grado di offrire elevato ammortizzamento e motion guidance che nella versione femminile sono state adattate alla morfologia Materiale promozionale / del piede della donna. È disponibile anche nella versione con membrana Gore-Tex. Hanno contribuito alla sua realizzazione il coach americano e ultra runner Henry Guzman (foto sopra), attuale responsabile di una catena di negozi specializzati negli Usa, ed Enrico Bucciol, product manager Dynafit che ha seguito e curato da vicino ogni fase di progettazione I tre punti di forza 1 / Le due unità di Eva a tutta lunghezza dell’intersuola consentono un appoggio preciso e bilanciato 2 / La suola Vibram Mapping Compound consente una transizione ottimale su ogni tipo di superficie 3 / La tomaia è disegnata per fasciare il piede in maniera precisa e confortevole DIFFERENZIALE / 8 mm PESO / uomo 340 gr (misura 8 Uk), donna 285 gr (misura 5 Uk) MISURE / uomo 6 – 12, 13 Uk, donna 3 – 9 Uk Colori / uomo – silver / swing green, blue / cactus, black / flame; donna – cactus, azalea cactus PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 130 euro TOMAIA // Fabbricata in Air Mesh taspirante rinforzato con pannelli di microfibra, è caratterizzata da una costruzione che si adatta con precisione alla forma del piede Ballistic Bumper // Inserto protettivo antiurto fabbricato per iniezione di termoplastico, è posizionato sulla punta per proteggere le dita dei piedi da urti contro le asperità del terreno e aumentare la durabilità della scarpa Form Fitted // Disegnata con una conformazione che rispetta l’anatomia del piede, nella zona anteriore la tomaia è costruita con mesh bielastico per non esercitare un’eccessiva costrizione. Le stringhe con cavetti inestensibili e il sistema di allacciatura supplementare permettono alla scarpa di fasciare perfettamente il mesopiede e di sostenere efficacemente l’intero arco plantare FODERA // In poliestere traspirante con armatura honey comb Sensitive Fit Plus // Sistema di calzata che offre sostegno alla pianta del piede e protezione al tallone. La struttura è più ampia nella parte anteriore, per consentire alle dita di muoversi liberamente e garantire maggiore sensibilità e comfort nelle fasi di appoggio e spinta SOTTOPIEDE // Anatomico con trattamento igienizzante e antiodore Nxt INTERSUOLA // Inserto stabilizzatore // Realizzato con un polimero termoplastico a contenimento del tallone Duo Motion // Esclusvo sistema composto da due unità di Eva espansa che coprono tutta la lunghezza della pianta. Grazie alla densità differenziata, offrono ammortizzazione e motion control superiori rispetto alle calzature con singola mescola Nella parte anteriore è applicato un Forefoot Plate in Ess a protezione dell’avampiede e a garanzia di maggiore comfort 14 Inserti riflettenti 3M // Sul tallone per aumentare la visibilità in notturna RUNNING MAGAZINE Atleti / Il modello Pantera sarà impegnata a promuovere la nuova scarpa attraverso sponsorizzazione atleti, presenza gare, attività test prodotto in collaborazione con rivenditori clienti, comunicazione nei canali specializzati e nelle riviste di settore è stato indossato dall’atleta valdostano Giancarlo Annovazzi durante la Sueditirol Ultrarace e il Tor de Geants Foto: Fabrizio Bertholin Attività Pr e comunicazione / Per la prossima stagione Dynafit NUMERO 9 - 2013 Giancarlo Annovazzi La versione con Gore-Tex // xxxxxxxx Caratterizzata dall’impiego delle stesse esclusive tecnologie della versione tradizionale, Pantera Gtx si differenzia per l’aggiunta della membrana traspirante e impermeabile Gore-Tex nella fodera. Mantenendo inalterati i punti di forza derivanti dalla costruzione della tomaia con Sensitive Fit + e Form Fitted, questa soluzione consente di allargare le possibilità di impiego della scarpa. L’elevata capacità di resistenza all’acqua e di gestione della condizione climatica interna, permette di mantenere il comfort a livello ideale anche in caso di utilizzo più intenso e in condizioni ambientali mutevoli. Il tutto viene esaltato dalle qualità della suola Vibram con tecnologia Mapping Compound che offre una risposta eccellente in termini di aderenza e sensibilità sui terreni bagnati. Claw Grip // Tenuta sicura sulla roccia e sui terreni bagnati, grazie ai tasselli esterni e laterali. L’elevata aderenza al terreno permette di ottenere il massimo risultato in termini di stabilità in fase di appoggio e di trasmissione della spinta SUOLA // composta da compounds di gomma con caratteristiche di grip e durezza diverse per offrire performance al top su qualsiasi tipo di terreno (roccioso, fangoso, bagnato) colori // uomo silver / swing green donna black / flame blue / cactus 15 cactus azalea / cactus RUNNING MAGAZINE eventi grande successo dei primI tre appuntamenti di the color run, all’esordio nel nostro paese Running Angels e Podisti da Marte sono charity partner di The Color Run NUMERO 9 - 2013 Impressioni dal mondo // Running in multi-color 5k non competitiva nata nel 2012 negli States,quest’anno in Italia ha coinvolto oltre 15.000 runner, tra Marina di Pietrasanta, Milano Marittima e Milano. UN EVENTO DESTINATO A DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO E ARRICCHIRE IL PROGRAMMA DELLE “FUN RUN” NEL NOSTRO PAESE. • BENEDETTO SIRONI partenza con una t-shirt bianca, come il dress code della manifestazione impone: regola numero uno. Quanto alla regola numero due, la questione era altrettanto semplice: al traguardo si arriva plastered in color. Vale a dire, letteralmente tempestati di colori. Arancio, blu, giallo, rosa: a ogni chilometro della corsa abbiamo attraversato un check point dove siamo stati cosparsi di polvere colorata, prima del gran finale all’arrivo quando è esploso il grande color blast. E a completare i festeggiamenti, tanta musica con dj set e concerto live. È partita in America nel 2012 e piano piano sta “affrescando” il panorama del mondo running con una veste nuova e più fresca che mai. The Color Run è una corsa non competitiva di 5 km, ideata da Travis Snyder sulla scia dei moltissimi eventi just for fun che vengono proposti con sempre più frequenza in questi ultimi anni. Attività fisica, musica e colore sono gli ingredienti principali mescolati sulla tavolozza di questa manifestazione, i cui numeri a livello internazionale (vedi box) stanno testimoniando un successo davvero degno di nota. Da quest’anno fra i tanti Paesi coinvolti in tutto il globo, si è aggiunta anche l’Italia. All’inizio erano tre le tappe previste: il 27 luglio in Versilia a Marina di Pietrasanta, il 13 agosto in Romagna a Milano Marittima e il 7 settembre in terra meneghina a Milano. Il bilancio più che positivo al termine di questa prima esperienza aveva tuttavia anche convinto l’organizzazione di Rcs Sport ad aggiungere un nuovo appuntamento in agenda, anche se sul più bello e all’ultimo momento la gara di Roma del 5 ottobre è stata annullata a causa maltempo. Charity Program - La corsa insomma ha divertito tutti, ma tra tanta leggerezza e svago è bello poter segnalare che un evento come The Color Run non è soltanto fine a se stesso. Come sottolineato dal charity program attraverso cui gli iscritti possono sostenere la causa delle associazioni no profit che partecipano al progetto. Su questo fronte in prima linea Umberto Savoia, fondatore dell’iniziativa Running Angels di cui vi abbiamo parlato lo scorso anno (vedi Running Magazine 11/12 2012) e che è nata per aiutare le organizzazioni impegnate a favore dei bambini e dei ragazzi disabili in particolare affetti da autismo. Insieme ai Podisti da Marte, i suoi “angeli” sono stati protagonisti delle prime due tappe in calendario. Le parole finali di Umberto ben riassumono lo spirito della manifestazione: “Grazie a tutti gli amici che ci hanno aiutato a gestire l’evento: sono state due giornate straordinarie di sorrisi, colori e musica. Grazie agli amici di Rcs Sport che ci hanno dato fiducia. Grazie ai privati, alle riviste e aziende come Brooks, Runner’s World, 45 Gradi e Devise”. A Milano, le realtà coinvolte sono state anche la Fondazione Magica Cleme Onlus, L’Abbraccio Onlus, Lilt. Seconda tappa: Milano Marittima - Che le premesse fossero incoraggianti lo avevamo previsto da diverso tempo. Al punto da prenotare un posto anche per noi alla tappa in riviera romagnola. Si arrivava all’appuntamento di Milano Marittima dopo che al debutto in Toscana si erano presentati circa 2.500 runner. Se il buon giorno si vede dal mattino, non c’è però da stupirsi che alla seconda data nel nostro Paese si siano contati oltre 4.000 i partecipanti. Tutti eravamo ovviamente schierati alla linea di 16 // È stata ribattezzata “La corsa più allegra del pianeta” e per dare un’idea di quello che effettivamente The Color Run rappresenta nel mondo, basti citare che nel primo anno negli Stati Uniti ha fatto registrare numeri sorprendenti. Alla prima tappa di Phoenix, in Arizona, i partecipanti erano già 6.000, ma a fare notizia più di tutte è stata quella di Philadelphia: 55.000 runner, fra i quali la first lady Michelle Obama. In totale sono state 54 le metropoli americane che sono state coinvolte, con oltre 600.000 podisti totali. In Europa, all’apertura delle iscrizioni per la data di Amsterdam lo scorso giugno, sono bastati 18 minuti per raggiungere quota 5.000. Quanto all’Asia: Singapore è arrivata a 12.000 in 3 ore. obiettivo un milione - A questo punto, visti i precedenti sarebbe stato lecito attendersi un grande successo anche in occasione della corsa a Roma che avrebbe fatto aumentare ulteriormente i numeri complessivi in termini di coinvolgimento in questo primo anno in Italia. Anche perché di mezzo c’è stato il trionfale risultato dell’appuntamento milanese. Quando sono stati aperti i battenti per l’arrivo dei color runner all’interno del capoluogo lombardo, l’organizzazione aveva fatto registrare un notevole sold out con 10.000 iscritti. Una tale cifra può dirsi in linea con quelle delle principali città internazionali che hanno ospitato The Color Run. E dunque tornando a citare i numeri a livello mondo, l’obiettivo per il termine del 2013 è di coinvolgere un milione di partecipanti in oltre 200 eventi. thecolorrun.it www.runningangels.org www.podistidamarte.it Foto: LaPresse RUNNING MAGAZINE Un francese neofita delle ultra trail si aggiudica la settima edizione della corsa sull’ampezzano eventi Una sorprendente Lavaredo Ultra Trail Ph: Nicola Carrara NUMERO 9 - 2013 I due Mike del team The North Face (Wolfe e Foote) Ph: Alessandro Belluscio Una mancata lettura delle modifiche alla gara, causa maltempo, provoca l’incidente di percorso dei due atleti Wolfe e Foote e spiana la strada per la vittoria di Spehler. • Paolo Grisa Ph: Alessandro Belluscio la piena responsabilità. La verità è che in competizioni di alta quota anche un’organizzazione esperta e assolutamente impeccabile deve alla fine sempre adeguarsi alle leggi della montagna. Incidenti di percorso - Sono stati proprio gli elementi della natura a riservare una vera e propria beffa ai trail runner: probabilmente la neve aveva ricoperto un’indicazione del percorso originale della corsa, che deve essere così sfuggita agli organizzatori. Neve che, scioltasi nel corso della giornata, ha rivelato ai due la segnalazione del sentiero diretto alle Tre Cime di Lavaredo, meta originale della corsa ma in quel momento ancora avvolta da una veste invernale. Raggiunti dagli organizzatori e riportati sul nuovo tracciato, per i due era ormai troppo tardi per giocarsi la vittoria ma non per realizzare un’incredibile rimonta: secondo Wolfe, quinto Foote. Toccati dalla sfortuna sono stati in Obiettivo Utmb - Nonostante il Il podio maschile tra gli organizzatori della corsa Podio maschile Podio femminile 1.Sebastien Spehler - 7h 39’ 35’’ 2. Mike Wolfe - 8h 13’ 47’’ 3. Ivan Geronazzo - 8h 14’ 15’’ 1.Cheryl Beatty - 9h 31’ 09’’ 2. Federica Boifava - 9h 54’ 56’’ 3. Lizzie Wraith - 9h 57’ 14’’ generale tutti gli atleti The North Face. In gara lo spagnolo Zigor Iturrieta Ruiz è stato colto da un malore e si è ritirato al checkpoint di Cima Banche (sessantaseimo chilometro), mentre il giorno prima del via la favorita Fernanda Maciel si era infortunata durante Luca Lamperti e Fernanda Maciel 18 un test-scarpe. L’altra donna del team, Manuela Vilaseca ha concluso con un buon settimo posto nella classifica femminile (dominata dalla canadese Cheryl Beatty, che ha preceduto la vicentina Federica Boifava e l’inglese Lizzie Wraith). Ph: Nicola Carrara La corsa... in compagnia è meno dura! Pronti, partenza... via! Ph: Nicola Carrara Una gara ricca di sorprese quella della The North Face Lavaredo Ultra Trail, svoltasi il 29 giugno scorso al cospetto del magnifico paesaggio dolomitico di Cortina D’Ampezzo. Basti osservare l’ordine di arrivo. Primo è stato un outsider che non aveva mai corso sulle ultra distanze, secondo un atleta favorito costretto da un errore di percorso a una rimonta che ha del sensazionale e terzo un italiano, di mestiere viticoltore che a quarant’anni tiene testa ai giovani e che certo non si aspettava un tale risultato. Sebastien Spehler, Mike Wolfe e Ivan Geronazzo. A ogni modo, se notevole è stata la prestazione del vincitore (a soli 25 anni e con ampi margini di miglioramento può considerarsi una bella promessa del futuro per il team adidas), bisogna sottolineare come il risultato sia stato in parte condizionato da un errore dei suoi avversari. Dopo il tratto del lago di Misurina, erano gli atleti del team The North Face Mike Wolfe e Mike Foote a trovarsi al comando. I primi a scusarsi per l’incidente di percorso sono stati gli organizzatori in conferenza stampa, che se ne sono assunta guiti un check point dopo l’altro, a bordo dei fuoristrada Wrangler Rubicon messi a disposizione da Jeep (sponsor dell’evento). E all’arrivo, nel buio della sera illuminato dalla luce delle frontali è stato emozionante applaudire padri ormai esausti portare i figli in braccio fino allo striscione d’arrivo, mogli e fidanzate in serena attesa del proprio uomo, piccoli gruppi di atleti incitarsi a vicenda per gli ultimi cento metri dopo aver corso ore e ore insieme. Alla fine ci siamo fatti contagiare anche noi da questo spirito di aggregazione, tanto da scegliere di correre gli ultimi 5 km del percorso con un amico speciale che partecipava per il team Jeep People: Luca Lamperti, ideatore per conto dell’agenzia SpiaGames dei Rewoolution Raid, nonché maestro di mountain bike, istruttore di sopravvivenza, triatleta, trail runner e maratoneta. Le sue impressioni? “Una gara durissima perché trasformata in un percorso assai veloce. Poche salite vere e infiniti tratti di falso-piani dove, se vuoi ottenere una buona posizione, devi sempre rilanciare la corsa”. I veri eroi - Ma la Lavaredo Ultra Trail non è solo la corsa dei big. C’è anche la “gente normale”, quella che a corsa finita e con l’acido lattico ancora nelle gambe sale in auto con la famiglia e si dirige a casa propria, magari distante parecchie ore di guida, con la consapevolezza che il lunedì mattina dovrà essere sul posto di lavoro. Noi di Running Magazine li abbiamo se- cambiamento del percorso dunque la Lavaredo Ultra Trail ha riservato a tutti un grande spettacolo e per gli atleti si è trattata di una prova molto impegnativa. Tuttavia le misure che sono state doverosamente prese non potevano non andare a influire anche sui punteggi assegnati per qualificarsi alla gara forse più attesa della stagione: The North Face Ultra Trail du Mont Blanc. Già durante il briefing quando è stata comunicata la decisione, qualcuno tra i presenti si è chiesto che cosa sarebbe successo. Segno che in molti puntavano ad arrivare al traguardo anche per potersi garantire la partecipazione a Chamonix. Ovviamente, in quel momento, il primo pensiero degli organizzatori non poteva che essere rivolto alla sicurezza dei corridori e non a formule matematiche. Alla fine si è scelto di assegnare due punti ha chi ha portato a termine la Lavaredo Ultra Trail e uno per i finisher della Cortina Trail. I NUMERI DEL 2013 // RUNNING MAGAZINE Tor des Geants 2013: 385 finisher su 742 iscritti per l’edizione dei record, che tuttavia verrà ricordata soprattutto per la scomparsa del trail runner cinese eventi Ph: Pietro Celesia NUMERO 9 - 2013 330 km di percorso 24.000 m di dislivello 150 ore di limite 7 basi vita 43 punti di rifornimento 33 comuni attraversati 25 colli oltre 2.000 m s.l.m. 14 rifugi alpini 30 laghi 1 parco nazionale 1 parco regionale Atleti 742 iscritti totali di cui 87 donne 44 wild card 42 Paesi rappresentati 12 nazioni alla prima partecipazione La misura del limite Ph: Pietro Celesia Francesca Canepa si conferma regina del Tor Nel suo libro Perseverare è umano, Pietro Trabucchi tornava a descrivere che cos’è la motivazione per l’uomo e qual è quella sua propensione naturale che lo porta a impegnarsi per raggiungere un obiettivo. Spesso anche a costo di dover affrontare una prova che comporti il superamento di un limite indiscutibile, quello imposto dalla misura del proprio talento. In questo senso, il professore incaricato presso l’Università di Verona, nonché ideatore del Tor des Geants, sottolinea il primato della preparazione e dell’allenamento in vista di un risultato. La resilienza è intesa in psicologia come la capacità di persistere, di far durare la motivazione appunto nonostante gli ostacoli che si devono affrontare. Lo sforzo che richiede il superamento di una sfida come quella della gara valdostana è da questo punto di vista paragonabile a pochi altri. In ciò risiede certamente il suo fascino, tanto suggestivo da determinare fin dalla prima edizione il tutto esaurito nelle iscrizioni. Ma allo stesso tempo comporta la necessaria presa di coscienza da parte degli atleti che i rischi per la sicurezza aumentano in maniera esponenziale in simili circostanze. E questo nonostante alle spalle della creazione di questo evento ci sia un’organizzazione precisa ed efficiente o che durante il suo svolgimento circa 1.500 volontari prestino servizio di assistenza. Aumento dei rischi ai quali però forse Yuan Yang non era sufficientemente preparato, proprio per tornare al pensiero di Trabucchi. La prima notte di gara, il trail runner cinese è scivolato da un sentie- ro sotto il Col de La Crosatie, ha battuto la testa su una roccia e per questo ha perso la vita. L’edizione del Tor des Geants 2013, svoltasi dall’8 al 15 settembre, verrà ricordata soprattutto per questo tragico evento. 7.655 fan su Facebook 2.412 follower su Twitter 114.412 visualizzazioni su YouTube Ph: Enrico Romanzi • DAVIDE CORROCHER L’altro Tor - Eppure non è affatto banale sottolineare il fatto che nonostante tutto la manifestazione non si sia fermata, con tutte le persone coinvolte impegnate a cercare un compromesso fra l’inevitabile dolore a causa della perdita e il rispetto della volontà stessa di Yuan a intraprendere una tale impresa. La cronaca riporta così che il primo assoluto a tagliare il traguardo è stato il favorito Iker Karrera, che ha fatto segnare il record della corsa (70h 4’ 14”) battendo il precedente di quasi sei ore. Alle sue spalle con un ritardo di soli 25 minuti è arrivato il vincitore dello scorso anno Oscar Perez e a chiudere il podio è stato il valdostano Franco Collè. Proprio le parole pubblicate sulla sua pagina Facebook dal membro del team Gli atleti al via sotto la pioggia Ph: Pietro Celesia È l’endurance trail più duro al mondo, con un tracciato di 330 km e un dislivello di 24.000 metri. Terminare la corsa entro la soglia delle 150 ore è l’obiettivo di chi vi partecipa. Ma proprio le condizioni proibitive rappresentano un aumento dei rischi. L’incidente che è costato la vita a Yuan Yang sotto il Col de La Crosatie torna a far riflettere sulle responsabilità degli atleti che affrontano tali imprese. Audience Tecnica, a commento di un’accusa per aver tagliato sul percorso poi decaduta, aiutano a riflettere meglio su cosa significhi partecipare al Tor des Geants per un atleta: “Del mio Tor si parlerà per la prestazione e il tempo al traguardo, che ha sorpreso anche me. Ma ciò che sempre mi accompagnerà saranno le sensazioni vissute passo dopo passo, il fatto che con onestà e sacrifici sono stato capace di correre solo contro me stesso e la consapevolezza di avere tante persone che mi stimano”. Fra le donne, dopo il grande successo nel 2012 è stata ancora una volta Francesca Canepa ad aggiudicarsi la corsa. Seconda posizione per la spagnola Nerea Martinez e terza per l’italiana Emanuela Tonetti. Arrivare al traguardo - A ogni Iker Karrera primo al traguardo segnando il nuovo record 19 modo, al di là dei risultati di classifica la storia del “Giro dei giganti” è fatta di altre sensazioni. Quelle che ad esempio derivano dall’assistere all’arrivo degli ultimi due finisher di quest’anno in compagnia dei due vincitori: un bel gesto quello di Iker e Francesca, che hanno sostenuto con Claude Denaix e Michele Zenato le ultime fatiche prima di tagliare il traguardo di Courmayeur. In tutto a concludere il percorso entro il tempo limite di 7 giorni, 6 notti e 6 ore sono stati in 385. Sette in meno rispetto alla terza edizione nonostante il più alto numero di atleti al via: 706 contro 629. Per tutti loro è stata un’esperienza durissima, al limite delle proprie possibilità. Un’esperienza che, per tornare alle parole di Trabucchi, ne ha messo alla prova la loro resilienza. Torna in mente a questo punto il significato originale del termine latino, che indicava il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare. Gli eroi del Tor sono tutti accomunati da un’attitudine simile e dalla volontà di andare avanti senza arrendersi nonostante le difficoltà: la stessa volontà che in fondo muoveva anche Yuan. La sua sorte impone di tornare a riflettere sulla necessità di comprendere quali sono i propri limiti e come prepararsi adeguatamente per non oltrepassarli senza misura. PRODOTTI FW 2013/14 RUNNING MAGAZINE NUMERO 9 - 2013 2XU / MIZUNO / Gore Running Wear / // Calze realizzate con esclusivo filato Pwx Power e tessuto ad alta gradazione di denari in Invista Lycra a trama circolare. Fasciano il muscolo in modo uniforme garantendo una compressione graduata costante ed efficace, e migliorando la circolazione del flusso sanguigno. Sulla punta e sul tallone sono applicati dei rinforzi. Ideali per l’allenamento e per il recupero, sono disponibili in numerose varianti colore. Prezzo consigliato: 42,90 euro. // La nuova versione della Ultima è stata alleggerita rispetto alle precedenti. 15 grammi in meno grazie all’impiego delle tecnologie più recenti del brand e alla costruzione dei contrafforti direttamente all’interno della struttura della tomaia. Questa soluzione consente oltretutto di migliorare il bilanciamento della scarpa offrendo un supporto ancora più efficace in termini di stabilità e comfort. L’intersuola è realizzata con mescola di Ap+ e presenta il nuovo inserto Sr Touch sotto l’avampiede per maggiore ammortizzamento e protezione. La piastra Parallel Wave e il sistema Touch SmoothRide garantiscono una risposta ottimale a ogni impatto cn il terreno. Differenziale: 12 mm. Peso: uomo 315 gr (misura 10 Uk), donna 265 gr (misura 6 Uk). Prezzo consigliato: 120 euro.. // I modelli che compongono questa linea di abbigliamento dedicata al pubblico femminile più attento ai dettagli di stile sono caratterizzati da un design di tendenza e funzionale allo stesso tempo. Sono realizzati con materiali caldi e in grado di garantire un’ottimale gestione climatica in differenti situazioni di utilizzo. Ogni capo è stato sviluppato per essere parte dell’Outfit System che gli esperti dell’azienda hanno pensato per offrire la protezione necessaria durante tutto l’arco della stagione invernale: accessori Head to Toe e abbigliamento Skin to Shell. DISTRIBUITO DA // Nutrilife srl / 051.593994 / www.nutrilife.it DISTRIBUITO DA // Mizuno Italia Srl / 011.3494811 / [email protected] Compresssion Performance Runsock BV Sport / Recovery Sl // Calza per il recupero da post-prestazione dedicata ai runner amatori, sfrutta i vantaggi della tecnologia a compressione sviluppata secondo i principi Bv Sport. Questo modello è pensato per esercitare un’azione mirata nella zona del polpaccio per favorire l’eliminazione rapida delle tossine. In questo modo il massimo rendimento del fisico viene ripristinato più rapidamente e si riducono gli effetti di indolenzimento e di dolori muscolari. Disponibile in quattro misure. Prezzo consigliato: 45,95 euro. DISTRIBUITO DA // Bv Sport Italia 045.8400943 / www.bvsport.it GM / 2406 Running L+R Race // Modello fabbricato con materiali molto resistenti e in grado di offrire protezione al piede anche durante gli sforzi fisici più intensi. Caratterizzato da una struttura avvolgente e dall’applicazione di maglia rasata, fascia elastica antitorsione e spugna ammortizzante, migliora il comfort nella corsa sia sui terreni urbani che su quelli più accidentati. Il design è differenziato per il piede destro e il sinistro. È realizzato al 90% in poliestere e al 10% in poliammidica. 2235 Trail Running Pro // Calza progettata per percorrenza su tracciati off road di lunga distanza e per tutte le attività più impegnative come le competizioni endurance o le sessioni di allenamento prolungato. Le sue caratteristiche sono state pensate per offrire un’ottima ammortizzazione e per proteggere meglio il piede. È fabbricata con materiali resistenti in grado di assicurate leggerezza, aderenza e comfort di calzata. DISTRIBUITO DA // Calze Gm Sport 0461.990286 / [email protected] New Balance / 890 // Top di gamma per la categoria delle intermedie, è dedicata a chi corre soprattutto sulle lunghe distanze. Nel complesso è una scarpa bilanciata e ben ammortizzata, grazie alle tecnologie dell’intersuola Revlite e al battistrada in mescola di gomma al carbonio. Il sottopiede Abzorb assicura un maggiore assorbimento degli impatti nelle zone del tallone e dell’avampiede. Punti di forza del modello sono infine la buona reattività e l’elevata leggerezza. Peso: 271 gr. Prezzo consigliato: 120 euro. DISTRIBUITO DA // Gartner Sport 0471.062313 / [email protected] Wave Ultima 5 Sunlight Lady DISTRIBUITO DA // W.L. Gore & Associates GmbH / 00800.45084508 / [email protected] Newton / Boco At garmin / Forerunner 620 // L’ultimo nato nella celebre famiglia di sport watch di Garmin è dotato di funzioni avanzate in grado di misurare il massimo consumo di ossigeno dell’atleta. Grazie alla nuova fascia cardio Hrm-Run e sfruttando uno specifico algoritmo che elabora i dati fisici dell’utente (età, sesso, peso, altezza) è in grado di interpretare i valori di velocità di corsa e frequenza cardiaca per rilevare l’efficienza del sistema respiratorio e cardiocircolatorio. Il modello è dotato di un display touchscreen che segnala attraverso un indicatore colorato l’indice di VO2max. In questo modo il dispositivo potrà anche offrire al runner un nuovo obiettivo da raggiungere sulla base delle reali possibilità del suo fisico e suggerire il giusto tempo di recupero tra una sessione e l’altra con la funzione Recovery Advisor. Quanto alle funzionalità “social”, grazie alle nuove disposizioni wireless Forerunner 620 può inviare dati alla piattaforma Garmin Connect attraverso lo smartphone senza che sia necessario collegarsi a un computer. DISTRIBUITO DA // Garmin Italia 02.36576411 / [email protected] Key Sport Marketing / Race Bib Up // Ideati per non dover utilizzare più le solite spille per attaccare il pettorale di gara alla propria maglietta, questi magneti sono brevettati e prodotti in Italia con materiali controllati e coloranti naturali. Sono leggeri, facili da indossare e riutilizzabili, non irritano la pelle e non interferiscono con i sistemi elettronici di cortometraggio. Prezzo consigliato: 13 euro a confezione (contenente 4 coppie di magneti e una coppia di scorta). DISTRIBUITO DA // Key Sport Marketing 335.5866966 / [email protected] / www.racebibup.com First Line / CTi // Ideali per molteplici discipline sportive anche a basso impatto fisico ma pur sempre a rischio traumatico come il running e il trail, le ginocchiere CTi sono realizzate con materiali e tecnologie avanzate per offrire protezione e stabilità elevate. Questa linea è pensata per tutti coloro che vogliono ottenere ancora prestazioni di livello avanzato anche a seguito di un infortunio. Il modello Custom Made è dedicato ai professionisti e grazie allo snodo multicentrico Accutrac brevettato riesce a sostenere il movimento dell’articolazione controllandone la flessione e l’estensione. DISTRIBUITO DA // First Line / 335.7012767 / [email protected] 20 // Un nome emblematico per la scarpa simbolo della collezione. Boco: da Boulder, Colorado, città dove risiede l’headquarter dell’azienda circondata dai celebri trail sui quali sono stati effettuati i test di sviluppo per questo modello. La tomaia è realizzata con una struttura a trama chiusa che evita l’ingresso di sporco e detriti ed è rivestita con un materiale durevole idrorepellente. I rinforzi in pelle scamosciata sintetica preforata sono applicati a laser e consentono un migliore contenimento del piede nella zona mediale. La tecnologia Action/Reaction dell’intersuola inserita nell’avampiede assicura un’elevata capacità di assorbimento dell’impatto, mentre i tasselli multi-direzionali sul battistrada migliorano l’aderenza sui terreni sconnessi. Il puntale in gomma protegge le dita dei piedi da eventuali colpi contro le asperità. Differenziale: 3 mm. Peso: uomo 272 gr, donna 232 gr. Prezzo consigliato: 130 euro. DISTRIBUITO DA // Gianluca Ricci 328.0218324 / [email protected] Saucony / Ride 6 // Calzatura bilanciata e ammortizzata è stata sviluppata estendendo l’impiego della tecnologia PowerGrid a tutta l’ampiezza della pianta. In questo modo è più reattiva e grazie anche al nuovo design dei tasselli nella zona dell’avampiede, ora più lunghi e profondi, garantisce un’ottimale ritorno dell’energia in fase di spinta. Il sistema della suola è realizzato in mescola di gomma soffiata. La conformazione del tallone è stata disegnata con un profilo sdoppiato per ridurre gli effetti dell’impatto con il terreno, mentre il puntale è rialzato. La tomaia è rinforzata, traspirante e assicura una calzata avvolgente. Peso: uoo 281 gr, donna 249 gr. Prezzo consigliato: 155 euro. DISTRIBUITO DA // Sportlab / 0423.622009 / [email protected] nike / Undercover Gyakusou // Sviluppata dall’esperto designer nonché appassionato runner Jun Takahashi, questa collezione invernale è la più tecnica finora realizzata dal brand americano ed è composta da capi caratterizzati da un design semplice e funzionale. Sono realizzati attraverso una sovrapposizione di differenti tessuti che crea un leggero effetto 3D nella costruzione. Il modello Softshell Jacket (foto a destra) combina la struttura esterna antivento e antipioggia con l’interno in Dri-Fit che mantengono il fisico al caldo durante la stagione invernale. Il sistema Sphere Dry Brushed Mesh allo stesso tempo migliora la traspirabilità di una giacca molto leggera. Un outfit completo da capo a piedi viene così proposto in blocchi di varianti colore monocromatiche: una vera e propria novità per il marchio del baffo che per l’occasione ha scelto di integrare la linea con la scarpa Lunarglide+ 5 (foto in alto) in una versione coordinata. DISTRIBUITO DA // Nike Italia / 051.6115511 / www.nike.com Cover story A GIUGNO - TRA SAN GIULIANO (PISA) E ROMA - SI SONO SVOLTI I DUE SALES MEETING ESTIVI DELL’AZIENDA. NOI C’ERAVAMO: UN’OCCASIONE PREZIOSA PER SCOPRIRE LE NUMEROSE NOVITà IN PROGRAMMA PER I MESI SUCCESSIVI, SIA IN TERMINI DI PRODOTTO CHE DI INIZIATIVE. E LE SORPRESE NON SONO MANCATE “OLTRE” IL RUNNING CON BROOKS IL MARCHIO AMERICANO SI CONFERMA UNA DELLE REALTà PIù ATTIVE E DINAMICHE DEL MERCATO, CONSOLIDANDO E SPESSO ANCHE ACCRESCENDO LE SUE POSIZIONI NEL SEGMENTO RUNNING. CON IL MERITO DI SAPER GUARDARE ANCHE MOLTO PIù IN Là, COME DIMOSTRANO LE SUE NUMEROSE INCURSIONI IN MONDI PARALLELI O (SOLO) APPARENTEMENTE DISTANTI DA QUELLO DEL PODISMO. • benedetto sironi Già dalla seconda volta in cui vi si partecipa, un sales meeting Brooks pare una piacevole consuetudine alla quale non si può rinunciare. Ne abbiamo avuto ulteriore conferma la scorsa estate, quando il 23-24 giugno ci siamo recati in quel di San Giuliano Terme (Pisa) per assistere di persona a questo importante appuntamento, insieme a 40 negozianti specializzati running e allo staff dell’azienda al gran completo. Anche perché in questo caso Brooks giocava davvero “in casa”, considerando che la sua sede italiana è situata a Migliarino, a poco più di 10 km di distanza. Preceduto dal primo sales meeting a Roma (16-17 giugno) dedicato ad alcuni dei più importanti dealers specializzati del centro e del sud Italia, l’evento toscano ci ha offerto molte conferme e altrettante sorprese. Vediamo quali. Due momenti della presentazione. Sotto Giampaolo Sala illustra la linea abbigliamento I NUMERI DI BROOKS A dare il benvenuto è stato il responsabile di Brooks Italia Marco Rocca che ha fatto il punto sul mercato, sia mondiale che italiano. Brooks, azienda americana nata nel 1914 e oggi con sede a Seattle, nel 2012 ha visto crescere negli States il proprio fatturato del 21%, a quota 350 milioni di dollari. Una performance davvero notevole, addirittura migliorata dal mercato europeo capace di un aumento del 28% e un turnover giunto a quota 68 milioni di euro. In linea il mercato italiano: +29% e giro d’affari di 6,2 milioni. In Europa sono state vendute 1.250.000 paia di calzature, di queste 146.000 in Italia. Un trend che sembra essere confermato anche nel 2013 (il periodo gennaio – maggio ha segnato un ampliamento del 28%). Società di ricerca preposte confer- degli azionisti della Holding svoltasi il mese scorso, presentando per l’occasione un’edizione speciale e limitata della Pure Cadence (vedi foto). Ma il buon Warren – conosciuto anche come l’oracolo di Omaha - è “buono” in tutti i sensi: recentemente si è impegnato a donare l’equivalente di 10 milioni di azioni mano la prima posizione assoluta per numero di vendite di running shoes nel mercato statunitense mentre gli shoe-count nelle maratone pongono Brooks nella terza posizione in Italia dopo Asics e Mizuno. “PAPÀ” WARREN Warren Buffet e l’edizione speciale della Pure Cadence a lui dedicata (a destra) Forse ancora non tutti sanno che Brooks è parte di Berkshire Hathaway, holding americana, in assoluto tra le più grandi del mondo: il suo amministratore delegato nonché presidente e maggior azionista, è Warren Buffet (l’attuale terzo uomo più ricco del mondo secondo Forbes). La B.H. produce fatturato annuo che si aggira costantemente attorno ai 100 miliardi dollari, mentre il suo valore di mercato a marzo 2012 è stato stimato in 310 miliardi dollari. Da sottolineare che Brooks ha conseguito nel 2012, per il secondo anno consecutivo, la migliore performance tra le 55 aziende facenti parte del gruppo, guadagnandosi la partecipazione alla riunione annuale della holding (del valore di circa 30 miliardi di dollari) alla Bill & Melinda Gates Foundation, costituendo di fatto la più grande donazione della storia. FOOTWEAR… Secondo focus della prima giornata sono state le attese presentazioni tecniche relative alle collezioni SS 2014. Iniziate subito con l’annuncio di una sorpresa “top secret”, che sarebbe stata svelata successivamente (in agosto): vale a dire la Transcend, un modello totalmente nuovo della linea Core e precisamente del segmento “support” (lo stesso dell’Adre- naline per intenderci) posizionato al top per ammortizzazione e comfort. Da segnalare poi il rinnovamento dei modelli Adrenaline GTS, le nuove Vapor 11, Ravenna 5, Cascadia 9 e Defyance 7, oltre ai modelli da pista Wire 3, ELMN-8 e Qw-k. Evoluzione continua anche per la linea Pure Project, arrivata alla sua terza stagione: sotto i riflettori in particolare Pure Cadence 3, Pure Flow 3 e Pure Connect 3. Tutti conservano il differenziale di 4 mm e l’intersuola in BioMoGo DNA come i precedenti modelli. Tra le nuove caratteristiche invece una conformazione tallonare maggiormente arrotondata per un punto di scarico ancora più vicino al punto “ideale” e chiusura anatomica rinnovata per migliorare sia tenuta che comfort nella zona mediale. La grande novità SS 2014, il modello Transcend. Sotto, dall’alto, Pure Cadence 3 e Pure Flow 3 A SAN GIULIANO TERME (PI) // Ecco il nuovo Brooks training Camp Il sales meeting in terra toscana di cui vi diamo conto in queste pagine si è rivelato anche la perfetta occasione per svelare il nuovo Brooks Training Camp in collaborazione con il Centro Sportivo ‘Giovanni Bui’ di San Giuliano Terme, struttura polifunzionale situata in provincia di Pisa. Un centro inaugurato proprio lo scorso giugno con la Brooks Cup 2013, prima edizione di un torneo di calcio internazionale giovanile che ha riscosso grande successo con oltre 8 squadre provenienti da tutta Europa, 150 bambini in campo e relativi familiari e amici. L’impianto di San Giuliano Terme è altamente qualificato e la prova è anche lo svolgimento, da diversi anni, in qualità di 2° campo ufficiale, dello storico Torneo giovanile di Viareggio-Coppa Carnevale. Per 5 anni San Giuliano sarà quindi palcoscenico privilegiato della prestigiosa manifestazione. Vi si disputeranno ogni anno 6 gare di qualifica- zione, 1 ottavo, 1 quarto, 1 semifinale, per un totale di 9 gare ufficiali, tutte in diretta TV su Rai Sport. Il Torneo di Viareggio convoglierà a San Giuliano osservatori, procuratori, direttori sportivi, massimi dirigenti delle più quotate società di calcio nazionali e internazionali. Il Centro Sportivo San Giuliano grazie alla sinergia con il Torneo di Viareggio diventa una importantissima finestra sul mondo calcistico giovanile internazionale. Brooks Training Camp sarà quindi un vero punto d’incontro dove Brooks svolgerà e concentrerà le sue principali attività sportive ma non solo: verranno organizzati tornei, gare di atletica, corse podistiche, convegni e conferenze stampa, campus, stage, ritiri pre-gara o pre-campionato. Qui inoltre si alleneranno anche i 17 componenti del Brooks Running Team (vedi box nella pagina a fianco). www.sangiulianosport.it APPAREL Brad Fisher, product manager Europe ha poi passato la parola a Giampaolo Sala, che ha illustrato le linee abbigliamento. Da segnalare l’interessante proiezione del concetto “minimal” delle calzature trasportato nell’apparel. Ecco quindi la linea di capi PureProject , che fonde la semplicità del running con un design ricercato ma allo stesso tempo un’estetica minimalista che si adatta alla corsa e all’uso nel tempo libero. Insomma maggior trasversalità e flessibilità nell’utilizzo dei capi con l’obbiettivo “Feel more with less”. Una linea disegnata per appagare il proprio ego e sentirsi bene mentre si corre, grazie a tessuti dinamici e adattivi come il DNA dynamic e con la tecnica seamless (senza cuciture). RUNNING E MOLTO ALTRO Brooks è ovviamente presente come main sponsor ad alcune manifestazioni top del pa- 22 RUNNING MAGAZINE A sinistra immagine in azione della linea Linea Pure Apparel e una foto dei Maratonabili, uno dei progetti onlus sostenuti da Brooks NUMERO 9 - 2013 norama podistico italiano come le maratone di Verona e Pisa, nonché a manifestazioni relativamente nuove ma di grande successo quali il circuito 5.30 (di cui è da quest’anno title sponsor) e la Fisherman’s Friends Strongman Run. A questo si aggiunge anche la partnership con la Fitri (Federazione Italiana Triathlon). Tuttavia, come abbiamo chiaramente evocato anche dal titolo di questo articolo, Brooks è sempre più protagonista di un positivo paradosso: è un marchio nato e cresciuto come specializzato unicamente nel running ma in grado di guardare - specialmente nelle ultime due stagioni - ben al di là dei confini del nostro settore. Qualche esempio? Tra i personaggi sponsorizzati vi è pure Valentina Marchei, campionessa italiana di pattinaggio su ghiaccio, il team di mountain bike Nissan Brooks Lapierre Team, insieme a quelli di bici su strada Team Parkpre e G.S. Bike Village (road). Particolare attenzione anche al mondo dei motori (viscerale passione del resto anche del responsabile di Brooks Italia Marco Rocca), dalla sponsorizzazione del team Honda World Motocross fino al Moto Cross/Enduro (Team CEI moto, Moto Club Rosignano e Team Galluzzi). Fino al “colpo di teatro” svelato proprio nel corso del meeting, quando è stata svelata una foto segreta del pilota Ferrari Fernando Alonso con ai piedi un paio di Glycerin… Dai motori alla musica: Brooks infatti ha partecipato sia al Milano City Sound (tra giugno e luglio all’Ippodromo del Galoppo di Milano) con il claim di Rock Happy, sia ad Arezzo Wave (11-14 luglio). IL NUOVO BROOKS RUNNING TEAM // atto alla Straverona e che ha registrato l’adesione di oltre 800 persone: le quali hanno compiuto una donazione di 4 euro ricevendo in cambio un chip MySDAM monouso per il cronometraggio del proprio tempo oltre a un attestato, un gadget Brooks e soprattutto la riconoscenza dei frequentatori di Dynamo Camp. Ai vertici dentro e fuori l’Italia ALLA PROVA CON… L’HAPPYTHLON // Triathlon, IronMan, maratona, ultramarathon, trail, corsa in montagna: queste le specialità che vedono eccellere i 17 atleti che compongono il nuovo Brooks Running Team Italia. Atleti eccezionali, alcuni di essi vestono la maglia azzurra e hanno portato e indosseranno i prodotti Brooks alle Olimpiadi, ai mondiali e sul podio di centinaia di competizioni. Atleti seri e professionali, non tutti professionisti ma ognuno con qualcosa da dire, oltre che con dei risultati da ottenere. Con anche un importante risvolto in termini di feedback sui prodotti per l’azienda, in quanto il ventaglio di modelli utilizzati è davvero molto ampio: Launch, Racer ST, Pure Flow, Pure Connect o Pure Grit, Glycerin, Ghost o Ravenna, queste e altre sono le calzature utilizzate dal team. Un team competitivo e affiatato, che nei primi mesi ha già ottenuto vittorie importanti e piazzamenti di prestigio. Tra i principali citiamo: secondo posto in Coppa del Mondo (29 settembre, Alicante) per la triatleta Alice Betto, nello stesso giorno il 37° posto per il neo papà Carmine Buccilli su 41mila partecipanti alla ormai storica maratona di Berlino (nella quale il keniano Wilson Kipsang ha fatto segnare il nuovo primato del mondo in 2h 03’ 23”), il titolo italiano di Triathlon Olimpico vinto da Alessandro Fabian (2° agli Europei in Turchia), il 2° posto di Daniel Fontana all’Ironman di Lake Placid, USA (28 luglio), la vittoria di Gabriele Abate alla Strongman Run di Rovereto e quella di Ioannis Magkriotelis alla recente Verona Martahon. Senza dimenticare anche l’attivissimo team coordinator nonché tech rep Brooks Salvatore Di Trapani (foto a destra), figura fondamentale per la gestione degli atleti e la relativa comunicazione. Alcune immagini del divertente Happythlon con originali discipline, tra le quali accoppiata delle calzature, staffetta con “cambio scarpe”, prova di velocità nell’assemblaggio materiale POP DYNAMO CAMP Seguendo l’esempio e lo spirito del suo proprietario Warren Buffet, del quale abbiamo parlato prima, Brooks Italia si è fatta promotore di importanti iniziative “filantropiche” come i Maratonabili, le attività di Running Angels (di cui parliamo anche nell’articolo a pag. 16) e in particolare di Dynamo Camp Onlus. Vale a dire il primo camp di Terapia ricreativa in Italia nato da un’ispirazione di Paul Newman fondatore di “Serious for Fun Children’s Network”. Una realtà che ospita in modo gratuito per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni affetti da patologie gravi e croniche, in terapia e nel periodo di post ospedalizzazione. Un supporto convinto e concreto quello di Brooks, che sta cercando di far conoscere a più persone possibile le iniziative di Dynamo Camp, acquistando spazi su riviste specializzate ma anche nell’inserto settimanale Sport Week della Gazzetta dello Sport. Da segnalare anche la bella iniziativa dello scorso 2 giugno denominata “Che tempo fai per Dynamo Camp” messa in Dopo l’interessante e ricchissima presentazione, spazio per le attività “sul campo”. In tutti i sensi in questo caso, in quanto ci si è trasferiti in un vero e proprio campo da calcio regolamentare con annessa pista di atletica. Non una struttura a caso, bensì il nuovo “Brooks Training Camp” (i particolari nel box della pagina precedente). Divisi in 5 squadre, i presenti hanno dato vita a una competizione all’insegna del divertimento e dell’originalità. Un vero e proprio “Happythlon”, come è stato ribattezzato, che ha visto i partecipanti cimentarsi in svariate discipline partorite dalle diaboliche menti degli organizzatori: dal lancio della scarpa all’assemblaggio dei cubi Brooks da esposizione, passando per i calci di rigore con obiettivo palo o traversa all’immancabile staffetta (ma con l’obbligo per i componenti della squadra di utilizzare le stesse calzature passandosele a ogni cambio). Un finale di giornata decisamente piacevole e conviviale, in puro stile Brooks, proseguito poi con cena e sfilata dei capi della nuova collezione. Il giorno a seguire spazio ad appuntamenti e ordini, perché anche il business vuole giustamente la sua parte. Del resto con l’atmosfera e le vibrazioni positive di un simile evento - tanto per parafrasare il noto claim del marchio - siamo certi che tutti abbiano non solo corso ma anche comprato… felici. Da sinistra Alessandro Fabian, Alex Baldaccini, Alice Betto e Roberto Rondoni Da sinistra Carmine Buccilli, Ioannis Magkriotelis, Lorenzo Trincheri e Paolo Gallo Da sinistra Daniel Fontana, Gloria Marconi, Giovanna Pizzato e Gabriele Abate Da sinistra Anna Maria Mazzetti, Alberto Ceriani e Claudio Pellegri, Francesco Caroni e Marco D’Innocenti 23 dati & statistiche RUNNING MAGAZINE I DATI SI RIFERISCONO AI FATTURATI COMPLESSIVI DEI MARCHI OPERANTI NELLO SPORT FOOTWEAR INTESO NELLA SUA ACCEZIONE “ATHLETIC” NUMERO 9 - 2013 CALZATURE SPORTIVE: IL MERCATO NEL 2012 CONTINUA A CORRERE NONOSTANTE il RALLENTAMENTO RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE, LE PERFORMANCE GLOBALI RESTANO COMUNQUE POSITIVE CON UN +6,3%. IN CLASSIFICA TROVIAMO TUTTI I PIù IMPORTANTI MARCHI DI CALZATURE PRESENTI ANCHE NEL RUNNING, DISCIPLINA CHE CERTAMENTE HA CONTRIBUITO AL BUON ANDAMENTO DELLE VENDITE. // Due fattori su tutti hanno inciso sui dati annuali del mercato internazionale: la svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro americano e la recente contrazione dell’economia cinese. I numeri in termini di vendite per il settore delle calzature sportive restano comunque complessivamente positivi, ma da un’indagine condotta da Sporting Goods Intelligence emerge come siano state soprattutto le aziende americane a registrare le performance più importanti. Se infatti a livello globale c’è stato un miglioramento del 6,3% a 45,4 miliardi di dollari rispetto al 2011 (dodici mesi prima era stato del 13%), andando a osservare l’incidenza delle singole regioni è nella sola area degli Stati Uniti che si è misurato un margine di +7,5% contro il +5,6% nel resto del mondo. La tabella che qui pubblichiamo riporta i dati raccolti attraverso i rapporti annuali presentati dalle singole aziende. I numeri delle americane - Se ai primissimi posti del tabellone compaiono i nomi dei gruppi Nike e adidas, è fin da subito evidente come siano proprio le realtà non americane a far registrare una crescita più lenta rispetto all’anno precedente. Basti confrontare l’aumento del 10,8% nelle vendite a livello mondo per i marchi appartenenti al portafoglio del gruppo con sede a Beaverton con il +1,9% dell’adidas Group (che paga soprattutto il difficile turnover di Reebok, il cui fatturato è sceso da 1.729 milioni di dollari a 1.522 milioni). Scorrendo il nostro elenco si osserva come la congiuntura favorevole ai marchi a stelle e strisce coinvolga con numeri particolarmente rilevanti anche New Balance (+16,2%) e Wolverine P&LG, di cui fanno parte anche Saucony e Merrell (+7,1%), entrambi presenti all’interno della top ten dei marchi più venduti. Da segnalare in questo senso che il +142,9% del gruppo Vf Corp. (che possiede fra gli altri The North Face) è un dato per certi versi anomalo in quanto in esso va letto l’aumento di fatturato legato all’acquisizione di Timberland. Unica eccezione all’interno di questo gruppo è Skechers, che ha invece riscontrato un calo a -2,9%. La crescita legata al running - Proseguendo nel nostro elenco sono però i numeri riguardanti altre due americane a fare particolare sensazione. Al diciottesimo posto nelle vendite internazionali troviamo uno degli specialisti della corsa come Brooks, il cui margine di crescita nel 2012 è stato del 25,1%. La cifra è presso- ché in linea con quella registrata nel 2011 (+26,4% rispetto al 2010) ed è per noi indice di particolare rilievo: da una parte mette in luce la buona condotta del marchio di Boston e dall’altra è rivelatrice della tendenza più che positiva del settore running. Se parliamo di crescita, è ancora di più il nome di Under Armour a mettersi in evidenza in questo senso. Nella stagione 2012 le sue vendite hanno fatto segnare un +31,3% in bilancio, quando già in quello precedente era stato di +43,3%. Il resto del mondo - Quanto agli altri nomi che ci interessano, ASICS al quarto posto complessivo evidenzia un +5,6% contro il +14,9% dell’anno precedente. Anche Mizuno rallenta dal +16,1% al +7,1%. Ben più critica è stata l’annata di Puma, in segno negativo a -4,3% dopo il +13,5% del 2011, così come per Fila (-13,3% nel 2012 da +14,8% nel 2011) e soprattutto per Li-Ning che già in calo nel 2011 a -4,9% quest’anno è scesa ancora a -22,3%. A ogni modo va notato che nonostante la Cina negli ultimi anni stia soffrendo una generalizzata congestione a livello di magazzino per le sue aziende e la crescita della competitività degli altri brand internazionali, il mercato continentale asiatico nelle calzature sportive è stato in crescita del +7,6%. Chiudiamo questa panoramica internazionale con una nota positiva, in quanto la nostrana Lotto (che al termine dell’anno fiscale in questione non aveva ancora ceduto Etonic) ha fatto registrare un +4,7% alla voce vendite contro il -1,7% del 2011. MERCATO INTERNAZIONALE DELLE CALZATURE sportive (dati wholesale in milioni di dollari) 2012 usainternazionale azienda 01nike inc. nike (1) nike golf converse umbro 02adidas group adidas tmag reebok 03vf corp. (2) timberland 04asics (1) 05puma 06new balance 07Skechers 08 crocs 09 wolverine p&lg (3) 10alpargatas 11anta 12 mizuno 13 quiksilver 14olympikus 15xtep 16 fila 17 li ning 18 brooks 19hi-tec 20under armour 21k-swiss 22peak 23 foot-joy 24 lotto (4) 25 sole technology 26asg (5) top brands altri totale VenditeShare VenditeShare 2011 usainternazionale totale VenditeShareCrescita 7.472 44,5% 6.341 76 1.055 9.166 32,0% 7.645 65 1.456 16.638 13.986 141 2.511 36,6% 10,8% 1.673 10,0% 1.010 66 597 1.310 7,8% 7.224 25,2% 6.215 84 925 1.410 4,9% 8.897 7.225 150 1.522 2.720 19,6% 1,9% 6,0% 142,9% 707 520 1.015 1.064 496 667 0 10 132 188 0 0 221 10 220 62 208 67 2 125 4 70 104 16.347 438 16.785 1.712 1.530 906 496 627 167 601 578 434 295 471 423 202 408 139 189 31 156 212 86 175 66 13 27.717 911 28.628 2.419 2.050 1.921 1.560 1.123 834 601 588 566 483 471 423 423 418 359 251 239 223 214 211 179 136 117 44.064 1.349 45.413 5,3% 4,5% 4,2% 3,4% 2,5% 1,8% 1,3% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,9% 0,9% 0,8% 0,6% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,4% 0,3% 0,3% 97,0% 3,0% 100% 5,6% -4,3% 16,2% -2,9% 12,2% 7,1% 21,9% -12,4% 7,4% 7,6% -16,9% 12,8% -13,3% -22,3% 25,1% -0,4% 31,3% -16,8% -32,3% 5,0% 4,7% 0,0% -24,5% 6,3% -8,2% 6,3% NOTE: 4,2% 3,1% 6,0% 6,3% 3,0% 4,0% 0,0% 0,1% 0,8% 1,1% 0,0% 0,0% 1,3% 0,1% 1,3% 0,4% 1,2% 0,4% 0,0% 0,7% 0,0% 0,4% 0,6% 97,4% 2,6% 100% 6,0% 5,3% 3,2% 1,7% 2,2% 0,6% 2,1% 2,0% 1,5% 1,0% 1,6% 1,5% 0,7% 1,4% 0,5% 0,7% 0,1% 0,5% 0,7% 0,3% 0,6% 0,2% 0,0% 96,8% 3,2% 100% (1) I numeri di Nike sono di 12 mesi fino al 30 Novembre (3) stime basate su dati riportati da Collective brands e wolverine world wide 24 VenditeShare 6.547 41,9% 5.486 70 986 5 1.641 10,5% 903 60 678 715 4,6% 481 3,1% 624 4,0% 539 3,5% 885 5,7% 1.060 6,8% 448 2,9% 623 4,0% 0 0,0% 10 0,1% 108 0,7% 328 2,1% 0 0,0% 0 0,0% 255 1,6% 10 0,1% 180 1,2% 56 0,4% 156 1,0% 117 0,7% 1 0,0% 121 0,8% 11 0,1% 70 0,4% 138 0,9% 15.127 96,9% 438 3,1% 15.610 100% VenditeShare 8.467 31,2% 6.956 60 1.361 90 7.086 26,1% 5.959 76 1.051 405 1,5% 582 2,1% 1.667 6,1% 1.602 5,9% 768 2,8% 546 2,0% 553 2,0% 156 0,6% 493 1,8% 661 2,4% 419 1,5% 121 0,4% 567 2,1% 375 1,4% 233 0,9% 528 1,9% 107 0,4% 196 0,7% 23 0,1% 151 0,6% 315 1,2% 80 0,3% 160 0,6% 66 0,2% 17 0,1% 26.344 97,2% 764 2,8% 27.108 100% totale VenditeShareCrescita 15.014 12.442 130 2.347 95 8.727 6.862 136 1.729 1.120 1.063 2.291 2.141 1.653 1.606 1.001 779 493 671 527 449 567 375 488 538 287 252 182 268 316 201 171 136 155 41.471 1.247 42.718 35,1% 13,8% 20,4% 28,3% 2,6% 2,5% 5,4% 5,0% 3,9% 3,8% 2,3% 1,8% 1,2% 1,6% 1,2% 1,1% 1,3% 0,9% 1,1% 1,3% 0,7% 0,6% 0,4% 0,6% 0,7% 0,5% 0,4% 0,3% 0,4% 97,1% 2,9% 100% 7,7% 2,6% 14,9% 13,5% 11,0% -20,0% 26,7% 24,0% 25,8% 18,8% 16,1% 16,3% -16,0% 35,9% 14,8% -4,9% 26,4% 5,4% 43,3% 23,5% 17,9% -7,8% -1,7% -15,5% -33,2% 14,5% -21,6% 13,0% (2) VF Corp. include Vans, The North Face, Reef e Timberland (solo nel 2012) (4) Lotto include Etonic (5)ASG include Avia, Ryka, Nevados, Turntec, And 1 Source: The Outdoor Industry Compass - www.edmpublications.com • DAVIDE CORROCHER focus shop RUNNING MAGA- Il punto vendita Un Sesto Acca è aperto dal 2009 a Cazzago di Pianiga (VE) NUMERO 9 - 2013 Questione di proporzioni il nome del negozio si ispira a uno studio di leonardo sull’anatomia, a sottolineare la cura che qui viene riservata all’analisi del profilo del runner per suggerire la scarpa giusta. • davide corrocher L’idea iniziale poteva sembrare se non proprio un salto nel buio quanto meno una corsa a ostacoli. Un po’ come suggerisce il logo di Un Sesto Acca, che ritrae la sagoma del vincitore di due ori olimpici nei 400 metri a ostacoli Edwin Moses. Avviare un’attività in coincidenza con il cambiamento della situazione economica internazionale. Con un po’ di romanticismo potrebbe quasi suonare come la strana intuizione dello sceicco protagonista del film Il pescatore di sogni, che mentre aspettava che i suoi salmoni nuotassero controcorrente per raggiungere un lago nello Yemen continuava a ripetere le stesse parole. “Ci vuole un atto di fede”. Per chi fosse allergico a queste immagini “poetiche”, ci si potrà limitare a osservare che la tecnicità e la competenza unitamente alla corretta individuazione di una location strategica hanno fin qui fatto la differenza per la riuscita del progetto. Sia come sia, la verità è che Il negozio di Luca Damin e Alberto Zanetti è cresciuto di anno in anno fin dalla sua inaugurazione nel 2009. Al punto che si sta lavorando per aprire con un nuovo socio una seconda vetrina nella zona di Padova. La sua storia è il segno di come al centro di una congiuntura come quella attuale sempre più persone, sebben indirizzate e persuase, scelgono di effettuare i propri acquisti presso i singoli riven- ditori specializzati più che all’interno della grande distribuzione. corsa attraverso una ripresa in moviola e di un apposito scanner. Analisi dinamica e statica - Il punto vendita è situato a Cazzago di Pianiga, a metà strada tra due centrali del running nazionale come Venezia e Padova. In questa zona ancora mancava una superficie come questa, quasi un negozio sportivo di stampo tradizionale seppur aggiornato nei servizi e nella consulenza. Le tante richieste degli appassionati che vi entravano hanno determinato il progressivo ampliamento dell’offerta in scaffale con l’introduzione di nuove categorie, dal calcio, al tennis e al basket. Ma su tutto quello che caratterizza Un Sesto Acca, anzi che ne è alla base, è l’attenzione del suo personale per lo studio del piede e del profilo fisico dell’atleta. Il nome stesso dell’insegna è stato suggerito dal risultato di un attento studio dell’anatomia dell’uomo condotto da Leonardo Da Vinci, secondo il quale il rapporto tra il piede e l’altezza dell’individuo è di un sesto: 1/6 H. Prima di ogni acquisto dunque viene effettuata un’accurata analisi dell’appoggio statico e dinamico del cliente. Fra gli strumenti più efficaci nel permettere di suggerire la scarpa più adatta alle necessità di ognuno, il negozio è dotato del Sistema SincroRun e SincroScan che permettono di valutare i parametri della La scelta dei marchi - Tanta cura per l’individuo trova il perfetto compimento in seconda battuta nell’ampia scelta di marchi e di modelli presenti all’interno dell’offerta di Un Sesto Acca. Vi si trova la gran parte dei principali brand distribuiti nel nostro Alberto Zanetti (a destra) all’interno del punto vendita Paese: da ASICS a Mizuno, forti della loro storia e tradizione che ne fanno due aziende competenti e dalla tecnicità indiscutibile oltre che due leader di mercato; passando per Saucony e Brooks, realtà più giovani e intraprendenti le cui recenti innovazioni stanno tracciando la strada da seguire nel running come il differenziale di 8 mm nell’intersuola per la prima e la mescola ammortizzante Dna per la seconda; finendo con adidas e Nike, veri e propri colossi scheda tecnica Nome: Un Sesto Acca Indirizzo: Via Monviso 3/6 Cazzago di Pianiga - 30030 - Venezia Telefono/Fax: 041.3022042 E-mail: [email protected] [email protected] Sito: www.unsestoacca.it Numero sedi: 1 Titolari: Alberto Zanetti e Luca Damin Anno di nascita negozio: 2009 Numero del personale: 2 Mq quadrati totali: 150 Mq quadrati calzature: 80 Mq quadrati abbigliamento: 50 Mq quadrati attrezzatura: 20 Incidenza percentuale running sul fatturato annuale: 70% Numero vetrine: 2 Discipline trattate: running, calcio, calcetto, basket, tennis Marchi attrezzatura: AcquaSphere, Blitz, Ethic Sport, Gabel, Garmin, Iron Man, Noene, Polar, Pro Action, Suunto Marchi calzature: adidas, ASICS, Brooks, Mizuno, internazionali in ogni categoria sportiva. Tutti i settori della corsa vengono così trattati all’interno del negozio. Come il trail, che si conferma in buona crescita anche qui grazie all’aumento delle persone che cercano corse diverse che non siano più legate al tempo ma ai cambi di paesaggio, alle lunghe distanze che sappiano suggestionare l’atleta con nuove sensazioni. New Balance, Nike, Puma, Salomon, Saucony Marchi abbigliamento: adidas, ASICS, Brooks, Gore Running Wear, Mizuno, New Balance, New Line, Nike, Puma, Salomon, X-Bionic Servizi offerti: controllo appoggio e posturale gratuito; allenamento collettivo ogni giovedì sera con partenza dal negozio; presenza, sponsorizzazione e organizzazione di eventi sportivi; fornitura alle società sportive; iscrizione alle principali manifestazioni podistiche Iniziative benefiche: rottamazione; organizzazione de “La 24 ore su tapis roulant” in negozio 26 Minimalismo e nuove possibilità Interessante la valutazione cheall’interno del punto vendita viene fatta nei riguardi del minimalismo. Come spiega Alberto: “È un concetto bellissimo e molto valido. I consumatori italiani sono attirati da questo segmento ma in generale non sembrano ancora pronti a spendere sufficiente tempo e denaro necessario per l’acquisto di una seconda o di una terza scarpa. In altri Paesi come gli Stati Uniti invece si è diffuso molto di più perché c’è una mentalità più aperta alla novità e all’investimento a favore di una corsa più varia, più completa e anche più divertente”. Podismo e solidarietà - Anche sul fronte iniziative ed eventi, Luca e Alberto hanno dimostrato di voler destinare la massima cura per far valere la propria presenza all’interno di numerosi appuntamenti di riferimento sul territorio. Fra i più importanti, Un Sesto Acca è sponsor della Maratonina dei Dogi (nel mese di aprile), che nella zona della laguna è la seconda manifestazione per numero di partecipanti dopo la VeniceMarathon. Ma è anche attorno al negozio fisico che nascono le proposte più interessanti, così come al suo interno. Durante l’ultima estate, ogni giovedì sera ha collaborato all’organizzazione della Summer Run, una corsa di allenamento capace di coinvolgere circa 2.000 persone nel territorio di Padova. Quanto all’aspetto legato alla solidarietà, nel periodo natalizio si tiene “La 24 ore su papis roulant”, una staffetta di 24 ore dal mezzogiorno di un sabato a quello della domenica successiva la cui quota di iscrizione viene devoluta a enti locali. Con lo stesso scopo, Un Sesto Acca propone la Rottamazione Scarpe, una raccolta dell’usato da destinare a operazioni umanitarie in tutto il mondo o ancora una volta in loco come Casafamiglia Sicar e Oltre il muro.